Occupazionale in Cucina - giomi.com · so usata in Terapia Occupazionale anche per l’ immediata...

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dell’R.S.A. Le ospiti si riuniscono intorno al tavolo della Terapia Occupazionale e decidono insieme la ricetta; una volta scelta, ven- gono letti gli ingredienti all’ospite più autonomo che li prende dalla dispensa e li dispone sul tavolo. A questo punto i compiti vengono divisi, stimolando così la cooperazione. Ad esempio quando facciamo la crosta- ta… 1) La Signora Cristina grattugia il limone 2) La Signora Sestina rompe le uova e divide il rosso dal bianco. 3) La Signora Maria misura la farina, lo zucchero e il burro. 4) La Signora Antonia impasta gli ingre- dienti che le hanno preparato le altre signore. 5) La signora Sestina e la Signora Maria imburrano le teglie e preparano la mar- mellata che poi metteranno sulla crosta- ta 3) La Signora Maria misura la farina, lo zucchero e il burro. 6) La signora Antonia e la Signora Cristina stendono l’impasto 7) Si controllano i tempi di cottura e si mette nel forno la crostata Questa attività si conclude con il riordi- no e la pulizia della stanza (rimettere gli ingredienti utilizzati per la ricetta nella dispensa, lavare i piatti, pulire il tavolo, il pavimento ecc.) L’attività di cucina è molto utile e spes- so usata in Terapia Occupazionale anche per l’ immediata gratificazione che rie- sce ad offrire all’ospite, rinforzando l’autostima. Inoltre se eseguita in ambiente protetto offre la possibilità di esercitare la capacità di scelta che può venire meno in un contesto di istituzio- nalizzazione. T.O. LAILA RIGDON CLAUDIA SANSINI Occupazionale in Cucina 17 4) La Signora Antonia impasta gli ingredienti che le hanno preparato le altre signore

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dell’R.S.A.Le ospiti si riuniscono intorno al tavolodella Terapia Occupazionale e decidonoinsieme la ricetta; una volta scelta, ven-gono letti gli ingredienti all’ospite piùautonomo che li prende dalla dispensa eli dispone sul tavolo. A questo punto icompiti vengono divisi, stimolando cosìla cooperazione. Ad esempio quando facciamo la crosta-ta…1) La Signora Cristina grattugia il limone2) La Signora Sestina rompe le uova edivide il rosso dal bianco.3) La Signora Maria misura la farina, lozucchero e il burro. 4) La Signora Antonia impasta gli ingre-dienti che le hanno preparato le altresignore.5) La signora Sestina e la Signora Mariaimburrano le teglie e preparano la mar-mellata che poi metteranno sulla crosta-ta

3) La Signora Maria misura la farina, lo

zucchero e il burro.

6) La signora Antonia e la SignoraCristina stendono l’impasto 7) Si controllano i tempi di cottura e simette nel forno la crostataQuesta attività si conclude con il riordi-no e la pulizia della stanza (rimettere gliingredienti utilizzati per la ricetta nelladispensa, lavare i piatti, pulire il tavolo,il pavimento ecc.)L’attività di cucina è molto utile e spes-so usata in Terapia Occupazionale ancheper l’ immediata gratificazione che rie-sce ad offrire all’ospite, rinforzandol’autostima. Inoltre se eseguita inambiente protetto offre la possibilità diesercitare la capacità di scelta che puòvenire meno in un contesto di istituzio-nalizzazione.

T.O. LAILA RIGDONCLAUDIA SANSINI

Occupazionale in Cucina

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4) La Signora Antonia impasta

gli ingredienti che le hanno

preparato le altre signore

Abbiamo incontrato MassimoSangiorgi, sindaco di Ronciglionepaese in provincia di Viterbo, dove

è presente la residenza sanitaria “ LaPace”, ultima nata del gruppo Giomi,che attualmente ospita circa ventianziani.Che territorio e che realtà sono quelle diRonciglione?Ronciglione è situato in un territorio col-linare vocato alle attività agricole, su

tutte: nocciole, olive e casta-gne. Inoltre avendo la presen-za del lago di Vico, un “polmo-

ne” di benessere, abbiamo una fortepresenza di turisti, come tutta la zonache lo costeggia, altamente turistica.Ronciglione oltre che dal punto di vistaturistico che si esplica con il Lago haanche la un patrimonio storico e cultura-le con monumenti dell'epoca dei Farnesee con meravigliose chiese.Il nostro maggior reddito è dato dall'agri-coltura, ma anche dal terziario grazieanche alla vicinanza con Roma.E' un paese dove la popolazione è anda-ta sempre in crescendo e pur avendo unadiscreta presenza di immigrati, nonabbiamo mai avuto problemi di integra-zione o esclusione sociale.Anche come disoccupazione giovanilenon abbiamo grossi problemi moltiragazzi lavorano nel campo dell'edilizia,dell’agricoltura e del turismo, abbiamola fortuna di avere a pochi km la “scuo-la alberghiera” di Caprarola che dàmodo di intraprendere un bella profes-sione. Per quanto riguarda gli anziani con l'as-sessorato alle politiche sociali organiz-ziamo sempre qualcosa di nuovo perloro, anche grazie alla presenza dellanuova residenza sanitaria “La Pace” cheospita i nostri anziani facendo trascorreloro delle ore in attività ricreativeLei era presente il giorno in cui è statainaugurata “La Pace” cosa pensa di que-sta “nuova” struttura assistenziale? Definisco la Pace un albergo a cinquestelle, un posto dove l'anziano nonpotrebbe stare meglio, anche grazie alfatto che si trova in una posizione invi-diabile, nel centro storico del paese,

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L’intervista al

SINDACO DI RONCIGLIONE MASSIMO SANGIORGI

dove gli ospiti possono tranquillamenteuscire a prendere un caffè o a fare unapasseggiata, un luogo in cui non si sento-no isolati e emarginati. In questi giornistiamo mettendo in piedi il progetto diportare i nostri anziani a fare delle atti-vità proprio presso “La Pace”, tutti ipomeriggi, potranno cimentarsi in lezio-ni di ginnastica, laboratori artistici, ballie momenti di incontro, e in serata rien-trare nelle proprie abitazioni.E' una struttura che offre un servizioottimo, è una grande fortuna perRonciglione aver trovato una famigliacome quella dei Miraglia, alla guida diquesta struttura.La collaborazione tra la sua amministra-zione e la Residenza com'è?E' ottima, di vado spesso vado a fare visi-ta agli ospiti che hanno sempre qualco-sa da fare, svolgono delle attività vera-mente inclusive, non si sentono soli einutili, sono tenuti come in famiglia e....se proprio devo raccontarla tutta, spes-so mi dicono: “Ma perché non siamovenuti prima?”

Stiamo ultimando dei progetti da realiz-zare nel periodo natalizio, ma sonoancora in fase di definizione posso solodirle che qualcosa “bolle in pentola”.Il nostro territorio ha risposto alla pre-senza di questa Rsa in maniera ottima-le, la struttura stava andando alla malo-ra siamo stati fortunati che a giudicarsila gestione sia stata la famiglia Miragliae il loro gruppo;dei grandi professionistidel settore, fanno un ottimo lavoro e ilrapporto con l'amministrazione è eccel-lente, un rapporto fatto soprattutto difiducia, questo il sentimento che si ècreato tra noi e loro. Un sogno per il suo paese?

Sindaco di Ronciglione

Con l'ascesa dei Farnese , a partire dal1526, Ronciglione visse il periodo dimaggior sviluppo e splendore (fino al1649)I Farnese provvidero a dare all'incre-mento edilizio della città un aspettomonumentale; chiamarono all'operainsigni architetti quali Antonio daSangallo, Vignola, Pietro da Cortona, iquali impiantarono a Ronciglione unasistemazione urbanistica geniale. Futracciata una strada lunga un km cheattraversava la città, oggi è la viaprincipale; inizia con la Chiesa diS.Maria della Pace che fu costruita sudisegno del Vignola, la strada correlarga verso Porta Romana da dove siscorge il borgo medioevale ed in primopiano il leggiadro Campanile di S.Maria della Provvidenza, la strada poiseguita tra due linee dipalazzi verso Piazza della

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INAUGURAZIONE RESIDENZA LA PACE

L’intervista alNave (oggi Piazza Vittorio Emanuele)dove di fronte si scorge il Palazzodella Regina così chiamato perchè nel1768 ospitò la Regina Carolinad'Austria, di passaggio a Ronciglionediretta a Napoli per sposareFerdinando IV di Borbone. Ne fa fedela lapide in latino; sulla sx la Chiesa diSan Sebastiano sec XIII. La strada pro-segue in salita chiamata Montecavallo(oggi Corso Umberto I) dove si incon-trano la Chiesa di S. Maria degli ange-li detta del collegio e la Chiesa dellaSS. Annunziata a fianco della qualeparte una strada che porta alla stu-penda Piazza del Comune (oggi PiazzaP. di Napoli), in mezzo alla quale fuinnalzata la bella e monumentaleFontana Grande capolavoro del 1566di Antonio Gentili da Faenza, sulla dxil Palazzo Comunale e di fronte si ergeil Duomo.

Ronciglione è un comune di circa 9000abitanti in provincia di Viterbo, situa-to lungo il percorso ad ovest del Lagodi Vico della via Francigena; dista da

Viterbo circa 20 km e circa 50km da Roma.

Posizionata a nord di Roma, tra la viaCassia e la via Flaminia, sul percorsodella via Cassia Cimina, la partemedioevale di Ronciglione sorge su ungrosso ciglione tufaceo, posto allaconfluenza di due corsi d'acqua, il RioVicano, emissario del Lago di Vico, e ilFosso Chianello che, dopo le colmatefarnesiane (opere bonifiche n.d.r.) delXVI secolo, ora scorre sotterraneo. Lecolmate dei Farnese hanno permessolo sviluppo rinascimentale e modernodella cittadina

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Sindaco di Ronciglione

Mi piacerebbe potenziare i servizi aglianziani, lavoro che stiamo già facendocon l'assessorato ai servizi sociali, per ilresto spero che Ronciglione possa cre-scere sempre di più in tutti i settori. Residenza sanitaria “La Pace”Un posto dove curare corpo e anima L’edificio, situato nel “cuore” dello sto-rico paese di Ronciglione, prima sede delConsorzio agrario, è stato completamen-te ristrutturato in base a parametri dielevata qualità e sicurezza.Le stanze da uno e due letti, con serviziigienici, televisione, frigorifero ed ango-lo cottura, sono dotate di ogni comfort.All'interno è presente un auditorium da

180 posti, due ampie sale da pranzo, unasala hobby con solarium, infermeria,ambulatorio medico, una ampia cucinaed un giardino esterno. Un posto dovecurare non solo il corpo, ma anche l’ani-ma grazie all’ambiente familiare e aimomenti ricreativi e di relazione pensa-ti per i meno giovani, sta infatti per par-tire, presso la Residenza, un CentroDiurno dove verrà realizzata un tipo diassistenza per quegli anziani che, purcontinuando a risiedere presso le proprie

abitazioni, necessitano di un luogo disocializzazione dove ricevere anche assi-stenza sanitaria e, dove trascorrere inserenità alcune ore della giornata: perleggere, dipingere, fare movimento escambiare quattro chiacchiere. Il nome della nuova residenza è legato alluogo dove sorge la struttura, il territo-rio è infatti quello della contrada deno-minata La Pace per la quale corre da dueanni una cavalla chiamata “Giomi” periniziativa dell' infermiere GianpaoloRosai. La cavalla ha vinto l’ultima corsaa vuoto: un ulteriore segno del legamecon il territorio.

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Se vostro figlio vi dicesse che i soldi

che gli date ogni mese per le suespese personali non gli bastano più,

cosa fareste? Probabilmente penseresteche anche per lui vale il fenomeno del-l’aumento dei prezzi e quindi aumente-reste l’”obolo” mensile. Ma se talirichieste dovessero ripetersi ogni mesecomincereste a preoccuparvi. Copriresteancora i suoi piccoli debiti ma ad un

patto: tagliare alcune speseinutili e, se il debito dovesseessere più pesante, anche

Tagliare e

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L’INFINITO PRESENTE DEI PIANI DI RIENTROFilippo Leonardi

quelle, seppur utili, non indispensabili.Questo può sembrare l’inizio di un arti-colo di economia domestica, in realtàrappresenta solo una metafora perdescrivere il significato di quella espres-sione magica, adoperata da un po’ ditempo, quando entriamo in contatto conil settore sanitario: “i piani di rientro”.Per fortuna questa volta non è stata uti-lizzata una parola inglese, sempre dimoda, ma rimane un’espressione moltoodiata nelle regioni coinvolte. Di cosa sitratta?In parole povere – e vedrete quantoc’entra con l’economia domestica – conl’aumento dell’autonomia delle regioniitaliane, fin quasi all’autodeterminazio-ne in molte materie, lo Stato ha decisodi dire basta a quelle regioni le cui spesesanitarie sono, di anno in anno, in conti-nua crescita. Vuoi che copra i tuoi debi-ti? Va bene, ma solo se mi dimostri dicominciare a tagliare le spese inutili egli sprechi.I “piani di rientro” sono quindi un elen-co di provvedimenti regionali che con-sentirebbero alla regione stessa di recu-perare i propri debiti attraverso un com-portamento virtuoso.Le regioni coinvolte in questa operazio-ne sono cinque (anche se ce ne sonoaltre a rischio): il Lazio, il Molise,l’Abruzzo, la Campania e la Calabria. Equi cominciamo con la prima cattivanotizia per le tasche reali dei cittadini.Con l’approvazione di questi “piani di

Direttore Filippo Leonardi

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rientro” e la responsabilità diretta delGovernatore della regione, i cittadini ele imprese subiscono un incremento delprelievo fiscale, vale a dire che, a pari-tà di condizione economica, una fami-glia che abita nel Lazio, ad esempio,paga più tasse di quante ne pagherebbese abitasse in Umbria o in Trentino AltoAdige. E questo per incrementare leentrate della regione che deve recupe-rare i suoi vecchi debiti.Siete rimasti male per la cattiva notizia?Allora sarà meglio cominciare a farel’abitudine alla seconda cattiva notizia.Infatti non sempre basta aumentare unpo’ le tasse per risolvere i problemi eco-nomici. Con quelle, e con l’aiuto delloStato che comincia a riconoscere lebuone intenzioni, si riesce semmai acoprire i vecchi debiti. Il problema si fapiù grave quando comunque il serviziosanitario offerto nella regione generaulteriori nuovi debiti, per i quali sidovranno trovare nuove strade percoprirli.Ancora una volta interviene il “piano dirientro” che dovrà dirci come coprire inuovi debiti o eliminarne le fonti. E laseconda cattiva notizia è che sicuramen-te si deciderà di eliminare alcuni servizisanitari, chiudere qualche ospedale opagare di meno i servizi delle struttureprivate in convenzione.Se si vanno a leggere i “piani di rientro”delle cinque regioni nominate, questecattive notizie ci sono tutte, e non sonofinite. La terza riguarda la cura con cui si elimi-nano le spese inutili. Invece di usare il

Risparmiarebisturi, per un lavoro di precisione, conscelte sicure e mirate, spesso di usal’accetta, strumento efficace ma discarsa precisione. L’immagine può servi-re a capire che quando si elimina un pic-colo ospedale, non sempre si tratta inquanto tale del più inefficiente e impro-duttivo; non ci sono elementi scientificial riguardo o, per lo meno, ce ne sonoquanti quelli di ragioni contrarie. I mag-giori sprechi - intendendo per tali quelliin cui una struttura costa molto più diquanto produce – si verificano inveceproprio nei grandi ospedali pubblici,dove più che di buchi finanziari si puòparlare di voragini.Ed è inutile pensare che c’è una partepolitica più intraprendente di un’altra.Sicuramente si potrà tutelare meglio uninteresse particolare, e magari salvarequel servizio o quell’ospedale. Ma perfarlo ne dovrà chiudere un altro e sare-mo punto e a capo. Da ingenui, inoltre,credere nelle “formule” magiche.Tutto negativo? Dipende. Ci aspettanosicuramente anni di responsabilità e disobrietà, in cui alle scelte politiche dilungo periodo si dovranno associare scel-te di vita personali più coerenti eresponsabili.E non è detto che tutto ciò sia un danno.Piuttosto potrebbe aprire a nuove oppor-tunità di crescita, per la società e per lesingole persone.

DIRETTORE AIOP GIOVANI

Evento MusicalePalmira in prima fila

ad ascoltare la musica...

siamo pronti per ballare...

Celeste...balli?siamo pronti per

gustare i manicaretti

Nino e signora sempre a

disposizione per una bella foto...

peccato che sia già finita la festa...

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in posa

per una bella foto...

Buon Compleanno

Vincenzi Giuseppe79 anni

Maria Cesareo88 anni

Erbacci Fulvia 96 anni

25

Maria Teresa Pieroni 81 anni

Ricardo Messere90 anni

Massarelli Giuseppe88 anni

Silvia Pantalei96 anni

Armando Mochi91 anni

Finesi AstorreRori 61 anni

Luigi Ragonesi82 anni

Petroselli Gina89 anni

De Falchi Silvia

94 anni

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Evento Musicale

mettiamo le castagne al fuoco...

controlliamo che ci sia la brace...

vai con i cartocci Alessandro!!!

e voilà la castagna è servita!!!fatevi sotto ce ne sono

ancora molte.

Festa Della Castagna

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Evento MusicaleFrancesca subito impegnata...

e vai con il ritmo!!!

seguite la musica... tutti insieme... su le mani!!!

ancora non vi

stancate... un applauso a tutti noi!!!28

Buon Compleanno a

Ernesta Duranti84 anni

Anita Buia 91 anni

Vanda Chiodi 85 anni

Sorbara Mariantonia98 anni

Alberto Chiappa 68 anni

Lina Massimi91 anni

29

Lucia Cester 91 anni

Ecle Piersanti 66 anni

Alessandra LuciaMazzanti 90 anni

Maria De Mattia88 anni

Domenico Mottola82 anni

CelestinaAndracchio 96 anni

GiovannaTortora 89 anni

Luigi Serantoni 89 anni

Carlo Vettese 80 anni

Basilio DelGatto 88 anni

30

Maran Edi 87 anni

LeonellaZaccardini

82 anni

Salvio Elisabetta 76 anni

Emilia Sermoneta88 anni

Gianfranco Scalmana 74 anni

AdelmaPasseri95 anni

DanielaMenghi .......

Guerrini Amedea83 anni

Lorenzo Fabi78 anni

Buon Compleanno a

iniziamo la festa con

un ballo di gruppo...

Andreina permetti questo ballo?

si balla, si balla,

che bella festa!!!

che peccato anche

questa canzone è finita...

un applauso per la bella festa...

Maria con la Figlia...

una foto ricordo. 31

tra le canzoni e un

ballo Maria preferisce

le coccole...

Evento Musicale

Alessia apre le danze con Giovanni.. Marietta applaude il nostro Paolo...e

...Marcello che si da al

ballo.

Marcello intanto cambia dama e

continua a ballare.

Egidio chiude le danze. ... tra gli applausi di tutti gli ospiti...

Maria porta il ritmo

con le mani.

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Evento Musicale