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Obiettivi lezione 15Conoscere
I fattori chiave dello sviluppo
Lo sviluppo della Germania, della Francia e dell'Italia
Sapere fare
I confronti fra le diverse modalità di sviluppo con riferimento ai fattori chiave individuati _
I FATTORI CHIAVE DELLO SVILUPPO
Dissoluzione residui feudali (emancipazione della servitù e ripartizione delle terre)
A b o l i z i o n e d e l l e corporazioni
Risorse: carbone, ferro o altre materie prime
Capitale (accesso al credito)
Offerta di manodopera
Spirito imprenditoriale
Spirito innovativo
Ruolo Stato e istituzioni
M e r c a t o i n t e r n o e internazionale per i prodotti industriali
Istruzione _
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I PAESI EUROPEI Le differenti modalità di sviluppo
• FRANCIA
• GERMANIA
• ITALIA _
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FRANCIAXVII SECOLO
• Vivacità intellettuale e culturale
• Patria della moda e della vita mondana
• Rapporti commerciali con i principali Paesi europei
• Popolazione in crescita
• Protoindustrializzazione nelle zone rurali e floride attività artigianali nelle città _
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FRANCIA XVII SECOLO
I risultati del colbertismo:
• Industrie manifatturiere protette e sostenute dallo Stato
• Scarsa introduzione di innovazioni tecniche
• Generale crescita (incremento del PIL) ma agricoltura condotta con metodi tradizionali
• Creazione si un apparato burocratico moderno _
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RIVOLUZIONE FRANCESE (1789-1799)
CONSEGUENZE
• Abolizione dei privilegi feudali
• Struttura fondiaria caratterizzata da piccola proprietà
• Mancata formazione proletariato
• Blocco commerciale _
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FRANCIACONDIZIONI FAVOREVOLI ALLO SVILUPPO
• Unità nazionale
• Codice Civile (1803)
• Abolizione delle corporazioni (legge Le Chapelier, 1791)
• Limitazioni alla libertà di associazione dei salariati
• Legislazione a favore della libertà e iniziativa individuale _
• Bassa produttività in agricoltura
• Mercato interno non sviluppato
• Scarsa propensione all’investimento industriale e al rischio
• Sistema creditizio non evoluto
• Scarsa richiesta di capitale per investimenti interni
• Scarsità di carbone
• Trasporti carenti _
FRANCIAGLI OSTACOLI ALLO SVILUPPO
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FRANCIAINDUSTRIALIZZAZIONE
1830-1850: investimenti nei trasporti e nell’industria mineraria
Dal 1842: ferrovie
lo Stato fornisce terreni e infrastrutture
i privati forniscono materiale rotabile e attrezzature _ 18
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SECONDO IMPERO (NAPOLEONE III) 1852 – 1870
• Accentramento del potere legislativo ed esecutivo
• Freno al libero pensiero (abolizione della filosofia nelle scuole, controllo della stampa)
• 1860 Trattato anglo-francese (Cobden-Chevalier)• 1867 - Responsabilità limitata ordinaria alle
Società per azioni _
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SECONDO IMPERO (NAPOLEONE III) 1852 – 1870
• ricostruzione di Parigi• nascita di grandi compagnie ferroviarie• cantieri edili per lavori pubblici• istituti di credito _
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Paris-cite-haussmann.jpg
L'Île de la Cité rimodellata dai lavori di Haussmann: nuove vie trasversali (in ro s s o ) , s p a z i p u b b l i c i (azzurro chiaro), edifici (in blu)
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CRÈDIT MOBILIER
Crédit Mobilier, 1852: fratelli Isaac ed Emilie Pereire, ebrei portoghesi. È la prima banca d'affari francese; non effettua depositi, ma offre servizi e specula con elevato rischio. La banca d’affari svolge due funzioni • intermediario finanziario • banca di investimento a medio o lungo termine,
spesso con assunzione di capitale di rischio _
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FRANCIAIL RUOLO DEL CRÈDIT MOBILIER
L’idea dei Pereire:finanziare gli investimenti industriali (ferrovie e industrie collegate) rastrellando capitale dormiente (investito in oro e beni immobili) grazie all’emissione di obbligazioni con rendimento del 4% garantite dallo Stato
ATTENZIONEfu l’innovazione finanziaria del secolo:
i risparmi della piccola borghesia entrano nel circuito del capitale di rischio _
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IL CRÈDIT MOBILIER
L'istituto finanzia
• l'industria pesante
• il settore ferroviario
• lo Stato francese ed altri stati esteri
• costruzione del Canale di Suez e del Canale di Panama
1867 fallimento; cause: investimenti rischiosi e rivalità con i Rothschild
1863 nasce il Crédit Lyonnais _
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GUERRA FRANCO PRUSSIANA 1870-1871
La Francia perde la guerraConseguenze:• Economiche
• perde l’Alsazia e la Lorena • paga ingenti riparazioni di guerra
• Finanziarie• tagli al bilancio statale (spese sociali e istruzione)
Ripresa con Plan Freycenet (1878: ferrovie, canali e infrastrutture portuali) fino al 1882 (crollo della banca Union Générale) _
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IL RITORNO AL PROTEZIONISMO 1881-1957
• 1881: innalzamento tariffe
• 1892: sistema tariffario Méline: innalzamento tariffe
settore agricolo (protezione dai cereali russi e americani)
settore industriale
• 1910: legge doganale _
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FRANCIA LEGGE DOGANALE 1910
1910 legge doganale ↓
• nascita di nuove e grandi industrie siderurgiche e metallurgiche
• formazione di cartelli • nascita di aziende automobilistiche,
meccaniche e aeronautiche (Schneider, Peugeot, Michelin, Renault) _
INDUSTRIALIZZAZIONE GERMANIA
Nello spazio di una generazione la Germania si trasformò da un’accozzaglia di staterelli economicamente arretrati, che formavano un mosaico politico al centro dell’Europa, in un impero unificato, sostenuto da un’industria in rapida espansione sulla base di una tecnologia avanzata. … Dal punto di vista economico era sorto un nuovo colosso industriale capace di conquistare i l pr imo posto nel l ’Europa continentale e di insidiare la posizione dell’Inghilterra sui mercati mondiali *
Tom Kemp
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GERMANIA XIX SECOLO gli ostacoli allo sviluppo
• Divisioni politiche e amministrative: circa 300 Stati
• Economia arretrata, con notevoli differenziazioni locali
• Sistema economico feudale, più rigido nell’Est che nell’Ovest
• Mancata formazione del proletariato
• Carenza di capitale e scarsa propensione all’investimento industriale
• Mercato interno non sviluppato
• Sistema dei trasporti carente
• Limitazioni all’iniziativa individuale _
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IL PERCORSO DELLO SVILUPPO IN GERMANIA
• Riforma agraria• Unificazione doganale• Trasporti• Unificazione politica• Sistema bancario• Protezione dell’industria interna• Istruzione e formazione tecnica e professionale• Espansione coloniale _
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LA RIFORMA AGRARIA
• Editto 1807: abolizione della servitù
• Editti 1811-1816-1821: proprietà delle terre ai contadini
le modalità di attuazione della riforma favoriscono la formazione del proletariato _
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L’INCREMENTO DEMOGRAFICO
Dal 1815 al 1865 la popolazione raddoppia grazie a– nuove colture (soprattutto patate, cavoli e
foraggi per il bestiame)– progressi della medicina – migliore igiene (personale e pubblica)
Conseguenze:• Incremento proletariato• emigrazione oltreoceano _
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L’UNIFICAZIONE DELLA GERMANIA
• L'unificazione doganale–1815: Confederazione Germanica
(Austria)–1834: Zollverein: (Prussia)• 1871: unificazione politica della
Germania _
L’INDUSTRIALIZZAZIONELA FASE INIZIALE
• Anni ’40: prime linee ferroviarie• Anni ’50: utilizzo dei bacini carboniferi e
minerari più profondi (soprattutto nella RHUR)
Capitali imprenditori e tecnici stranieri _
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INDUSTRIALIZZAZIONE NEL PERIODO POSTUNITARIO E RUOLO DELLO STATO
Dopo unificazione (1870):– l ’ industr ia pesante, s iderurg ica e
dell’acciaio– l’industria leggera (chimica ed elettrica)
Ruolo dello Stato– Tariffe protezionistiche (1878)– Istruzione tecnica e professionale– Legislazione favorevole (libera costituzione di
SPA, legislazione sui brevetti industriali e garanzie sugli investimenti) _
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LA STRUTTURA INDUSTRIALE
Caratteristiche:•gigantismo• fortemente incentrata sull’industria pesante
(produzione di beni non di consumo) Conseguenze: •difficoltà di collocamento dei beni nel
mercato• formazione di cartelli che limitano la
concorrenza _
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L’INDUSTRIALIZZAZIONE E IL RUOLO DELLE BANCHE
L’innovazione della Germania:La nascita della BANCA MISTA che svolge le due funzioni • Banca commerciale• Banca d’affari
Le banche finanziano le imprese e siedono nei consigli di amministrazione _
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LA PERMANENZA DEL DUALISMO
Agli inizi del XX secolo, accanto ad un settore industriale moderno convive una agricoltura prevalentemente tradizionale Il trasferimento di risorse dal settore primario al secondario e al terziario è modesto _
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L’ITALIAIL XIX SECOLO
I problemi nella prima metà del secolo• Assenza di unità politica• Estese aree con residui feudal i e
agricoltura tradizionale• Carenza di risorse (ferro e carbone)• Sistemi di trasporto poco sviluppati• Diseguaglianze tra Nord e Sud• Mancata formazione di borghesia degli
affari e industriale • Elevato analfabetismo • Mercato interno poco sviluppato _
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LE MODIFICHE ISTITUZIONALI DOPO 1861• s i s t e m a t a r i f f a r i o n a z i o n a l e c o n
eliminazione dei dazi interni• unificazione monetaria• sistema di leggi unico• apparato amministrativo unico con
decentramenti localiLe riforme avvennero sulla base delle necessità del Settentrione ed emarginarono ulteriormente il Meridione _
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LA SITUAZIONE FINANZIARIA
Il nuovo Stato nasce con un debito pubblico elevato– Spese per l’unificazione– Somma del debito pubblico dei singoli stati– Spese per costituzione apparato amministrativo e
burocraticoPer ripianare il debito pubblico– Si aumentano le imposte– Si privatizzano le linee ferroviarie– Si vendono terreni e beni demaniali– Si confiscano e vendono beni della Chiesa non
destinati al culto _
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CORSO FORZOSO1866-1881
Per evitare l’inflazione galoppante o la deflazione si introduce il corso forzoso della moneta
Effetti• Inflazione• Riduzione delle importazioni• Incremento delle esportazioni
Durante il corso forzoso si sviluppa il sistema bancario _
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POLITICA ECONOMICA DURANTE IL CORSO FORZOSO
• introduzione di tariffe protezionistiche
• costruzione di ferrovie
• sviluppo della marina militare e commerciale e ammodernamento dei port i (per mot iv i commerciali e strategici) _
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COSTRUZIONE DELLE FERROVIE
1884n u o v o p i a n o d i i n t e r v e n t o p e r costruzione di infrastrutture, soprattutto trasporti ferroviariLa costruzione delle ferrovie anticipò di oltre un decennio lo sviluppo delle industrie sottraendo risorse ad altri settori _
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BANCHE E INDUSTRIA
• Nascita di istituti di credito prima sul modello francese e poi tedesco
• Crediti all’industria per investimenti a lungo termine contro depositi a breve
Il fallimento della Banca Romana (1893)• è preceduto da crisi finanziarie e speculazioni • è seguito da una nuova legge e da una
riorganizzazione del sistema bancario con 3 istituti di emissione– Banca d’Italia– Banco di Napoli – Banco di Sicilia _
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1896 - 1914
nuovo slancio industriale • industrie pesanti (acciaierie di Terni),
industrie con nuove tecnologie (Olivetti, FIAT, industria idroelettrica, industria chimica)
• Industrie di trasformazione alimentare (Cirio) _