OBESITÁ: NUMERI E FATTI - Benessere e salute donna ... · LA CRISI ECONOMICA AUMENTA OBESITÀ,...
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OBESITÁ: NUMERI E FATTI
NUMERI IN CRESCITA, IN OGNI FASE DELLA VITA
FONTI
SITOGRAFIA“Impatto della crisi economica sulla prevenzione cardiovascolare” Studio del CNR presentato al XII Congresso nazionale della Società italiana per la prevenzione cardiovascolare (Siprec), 2014http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato9495064.pdfObesity Perception and policy. Multi-country review and survey of policymakers, 2014. EASO, C3 Collaborating for Healthhttp://easo.org/wp-content/uploads/2014/05/C3_EASO_Survey_A4_Web-FINAL.pdfWHO - Obesity and overweight - Fact sheet N°311, Updated January 2015http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs311/en/Epicentro Obesitàhttp://www.epicentro.iss.it/problemi/obesita/aggiornamenti.aspRapporto Osservasalute 2014http://www.osservasalute.it/index.php/rapporto/argomenti/2014/14Okkio alla Salute, IV Raccolta dati, 12 febbraio 2015http://www.epicentro.iss.it/okkioallasalute/default.aspSovrappeso e obesità in Italia: dati Passi (2010-2013) e Passi d’Argento (2012)http://www.epicentro.iss.it/passi/pdf2014/ObesityDay2014PassiPDA.pdfIstat, rapporto 2013 Tutela della salute e accesso alle curehttp://www.eurobis.it/wp-content/uploads/2014/07/Istat.pdfEASO, European Obesity Day 2015,Pericolo obesità in Europa: molti ignorano le implicazioni per la salute.http://easo.org/wp-content/uploads/2015/05/IT-Press-release-2.pdf
BIBLIOGRAFIAMolinari E, Castelnuovo G – Clinica psicologica dell’obesità. Springer 2012Rossi PL – Dalle calorie alle molecole. Aboca, 2014Bosello O, Currolaro M – Obesità. Il Mulino Ed, Bologna, 2013Asprea B – Bambini in sovrappeso. Tecniche Nuove Ed, Milano, 2012Capizzi D, Capizzi FD – Obesità e chirurgia. CG Ed. Medico Scientifiche, Torino, 2011Istituto Auxologico Italiano – Obesità e genetica: oltre lo stile di vita. Il Pensiero Scientifico Ed, Roma, 2011Pietrobelli A – Obesità infantile. SE Ed, Torino, 2011Gentile MG – L’obesità. Mattioli 1885 Ed, Fidenza, 2009Milano W – L’obesità. G Fioriti Ed, Roma, 2009
CLASSI DI OBESITÁ SULLA BASE DELL’IMC* (OMS)
Prevalenza raddoppiata rispetto al 1980.+ 1.9 miliardi adulti (38% uomini, 40% donne) in sovrappeso
13% popolazione mondiale (11% uomini, 15% donne) è obesa
42 milioni di bambini sotto i 5 anni in sovrappeso od obesi
* IMC = Indice di Massa Corporea (o BMI dall’inglese Body Mass Index) [peso (kg)/altezza (m2)]
PERIODO DELLA VITA FATTORI DETERMINANTI PER L’ECCESSO DI PESO
PERIODO PRENATALEStato di salute, abitudini alimentari, metabolismo e obesità materna influiscono su crescita e sviluppo dei meccanismi della regolazione metabolica fetale. PRIMI MESI• elevato peso corporeo alla nascita• tipo di allattamento**• svezzamento (eccesso di proteine nella dieta)• ideale materno dell’”habitus” ottimale per il proprio figlio
PRENATALE/PRIMI MESI
INFANZIA
ADOLESCENZA
ETÀ ADULTA
TERZA ETÀ (65-74 ANNI)
1-5 ANNI, scelte alimentari familiariUn bambino obeso a 1 anno può non esserlo a 5 anni.Nei primi 3 anni d'età l'eccesso di peso dei genitori è una delle maggiori cause di obesità infantile.
6 ANNI, età del “recupero del peso”Il valore dell’IMC sembra essere di grande importanza per la persistenza di obesità in età adulta, in parallelo all’aumento di adiposità che si osserva a questa età.Più precoce è il recupero di peso, tanto maggiore viene considerata la probabilità di mantenere tale obesità anche nelle fasi successive della vita.
ETÀ SCOLARE, scelte alimentari progressivamente più autonomeLa presenza di un’obesità infantile diventa un fattore determinante per lo sviluppo di obesità nell’adolescenza e nell’età adulta.
20,9%: SOVRAPPESO
9,8% OBESI, DI CUI 2,2% GRAVI(Okkio alla Salute, 2014)
• periodo critico nel favorire l’insorgenza e/o la persistenza di sovrappeso/ obesità già presenti negli anni precedenti• comparsa di importanti fattori di rischio:
- variazioni abitudini alimentari- irregolarità dei pasti- riduzione dell’attività fisica- preferenza di alimenti grassi- abuso di alcolici
• ripetuti cicli di fluttuazioni del peso (soprattutto con oscillazioni maggiori di 2-3 Kg) dovute alle diete drastiche e inadatte sono rischiosi perché si accompagnano a: una ridistribuzione del grasso corporeo, un accumulo della massa adiposa a scapito della massa magra, una riduzione del metabolismo basale etc. Il controllo del peso diventa quindi più difficile.
SCARSA ATTIVITÀ FISICA TRA I 5 E I 17 ANNI (OMS)
I GIOVANI ADULTI EXTRA-LARGE RAPPRESENTANO IL 2.5%. (Osservasalute, 2014)
1 PERSONA SU 10 (42%) È IN ECCESSO PONDERALE31% DEGLI ADULTI (18-69ENNI) INTERVISTATI È IN SOVRAPPESO11% È OBESO.[Studio Passi (2010-2013)]
SCARSA PERCEZIONE DEL PROBLEMA TRA LE MADRIil 38% ritiene che il proprio figlio sia sotto-normopesosolo il 29% è consapevolesolo il 41% ritiene che il proprio figlio svolga poca attività motoria.
42% IN SOVRAPPESO 15-16,4% OBESI(Passi d’Argento 2012, Osservasalute, 2014)
+ 1/3 della popolazione adulta (35.5%) è in sovrappeso
1 su 10 è obeso (10.3%) (11.5% M vs 9.3% F)
45.8% degli adulti ≥18 anni è in eccesso ponderale
26.5%: bambini e adolescenti in eccesso di peso (29.6% M vs 23.3% F)
SOVRAPPESO E OBESITA’ IN ITALIA (2013)
L’OBESITÁ NEL MONDO (OMS, 2013-2014)
BAMBINI DI 8-9 ANNI IN SOVRAPPESO E OBESI PER REGIONE (Okkio alla Salute, 2014)
≤25%
>25% e<30%
≥30% e <37%
≥37%
**L’ALLATTAMENTO AL SENO è un fattore protettivo per l'obesità noto da tempo. Ciucciando il latte materno il neonato impara meglio ad autoregolarsi basandosi sul proprio senso di sazietà.
Il rischio di sviluppare obesità in età adulta è direttamente proporzionale a:• età del soggetto• IMC infanzia• durata del sovrappeso durante l’adolescenza• severità del quadro nel suo insieme
L’obesità da piccoli (oltre i 5
anni) porta con sé un carico pesante
da adulti.
PRINCIPALI PATOLOGIE CORRELATE ALL’OBESITÀ
LA CRISI ECONOMICA AUMENTA OBESITÀ, DIABETE E COLESTEROLEMIA
A livello globale circa 3,4 milioni di adulti muoiono all’anno per cause correlate all’eccesso ponderale (sovrappeso e obesità).
ICTUS
CEFALEA
APNEE NOTTURNE
DEPRESSIONE
ASMA
CARDIOPATIE
IPERTENSIONE
REFLUSSO GASTRO ESOFAGEO
INCONTINENZA URINARIA(cancro della prostata nell’uomo)
OSTEOARTROSI
DISLIPIDEMIA/IPERCOLESTEROLEMIA
MALATTIE DEL FEGATO/LITIASI BILIARE
SINDROME METABOLICA
DIABETE DI TIPO 2
CANCRO DEL COLON
SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO(nella donna)
VARICI E ULCERE VENOSE
GOTTA
Gli stili di vita meno salutari, quali scarso esercizio fisico e un’alimentazione poco sana, spesso appaiono legati
a minore reddito e scolarità. (Studio Siprec, CNR, 2014)
Popolazione a bassa scolarizzazione1998-2002 2008-2012PRIMA DELLA CRISI DURANTE LA CRISI
21% Uomini28% Donne16.3% Uomini11.6% Donne21.3% Uomini28% Donne
29.1% Uomini35.5% Donne17.7% Uomini13.2% Donne40% Uomini45.6% Donne
OBESITA’
DIABETE
IPERCOLESTEROLEMIA
4,55
4,5
4,44
4,4
4,35
4,3
4,25
ADESIONE ALLA DIETA MEDITERRANEA E REDDITO FAMILIARE
I NUTRIENTI DELLA DIETA MEDITERRANEA
<10000 euro/anno 10.000-25.0000 25.000-40.000 >40.000
CARBOIDRATI
PROTEINE
GRASSI
FIBRE ALIMENTARI
55-60% del totale
10-12% del totale
<30%
abbondante
Prevalentemente di origine
vegetale buona prevalenza
di monoinsalturi
Apporti contenuti di sodio sale, elevati di potassio ed altri mineraliElevato contenuto in antiossidanti (vitamine C e d E, carotinoidi,polifenoli)
NormopesoIMC= 18 - 24.9
SovrappesoIMC= 25 - 29.9
ObesoIMC= 30 - 34.9
Obeso patologico IIIMC= 35 - 39.9
Obeso patologico IIIIMC= 40+