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La finalità del presente intervento è rappresentata dal miglioramento della protezione delle

aree servite dal Canale Acque Alte Lignara nel Comune di Eboli dal rischio di eventi di piena con

conseguente allagamento delle stesse.

Il progetto come detto prevede la manutenzione e l’ampliamento delle sezioni idrauliche del

collettore, adeguandolo alle attuali esigenze del territorio, in piena trasformazione da colture a pieno

campo a colture intensive con impianti serricoli.

La scelta della soluzione progettuale di ampliamento è basata sui seguenti criteri ed obiettivi:

1 necessità di mantenere il tracciato esistente con pendenze già collaudate;

2 miglioramento delle nuove opere atte a garantire maggiore sicurezza idraulica;

3 risoluzione delle possibili criticità idrauliche verificatesi negli ultimi anni;

4 protezione e salvaguardia delle aree a forte vocazione agricola.

Il presente studio è redatto con lo scopo di fornire gli strumenti per valutare, calcolare e ponderare

l’effetto dei possibili impatti causati dalla realizzazione e dall’esercizio dell’opera ed eseguire una

valutazione delle alternative progettuali possibili.

La tipologia del progetto di cui si pone la valutazione di impatto ambientale ricade nei

progetti inerenti all’Allegato IV e si individua al punto 7 lettera o:

“Opere di regolazione del corso dei fiumi e dei torrenti, canalizzazioni e interventi di bonifica ed

altri simili destinati ad incidere sul regime delle acque, compresi quelli di estrazione di materiali

litoidi dal demanio fluviale e lacuale”.

La necessità di procedere con la Valutazione Impatto Ambientale sorge dal fatto che la foce

di tale intervento ricade in un’area naturale protetta designata ai sensi della Legge 394/1991, la

Riserva Naturale “Foce Sele-Tanagro” istituita con Decreto Presidente Giunta Regionale Campania

n.379 del 11 giugno 2003, e pertanto col Decreto Ministero dell’Ambiente n.52 del 30 marzo 2015,

inerente le “Linee guida per la verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale dei

progetti di competenza delle regioni e province autonome (Allegato IV alla Parte Seconda del D.lgs.

152/2006)” nell’Allegato al paragrafo 3 Indirizzi metodologici generali punto 2) si definisce:

“2 – Localizzazione dei progetti. Molte delle tipologie progettuali dell’allegato IV alla parte

seconda del decreto legislativo n. 152/2006 risultano, per le loro intrinseche caratteristiche

progettuali e funzionali, localizzate in specifici contesti ambientali e territoriali.

Conseguentemente, i criteri localizzativi sono stati tenuti in considerazione nel fissare le soglie non

in maniera generalizzata ma ove ritenuti pertinenti per la specifica tipologia progettuale e in

funzione dell'effettivo rapporto tra le caratteristiche del progetto ed il relativo contesto

localizzativo (es.: porti in «zone costiere», piste da sci in «zone montuose»).

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Si rileva, inoltre, che per le aree naturali protette designate ai sensi della legge n. 394/1991 è

previsto un rigoroso regime di tutela che impone l’assoggettamento obbligatorio a VIA per i

progetti ricadenti, anche parzialmente, in tali zone”.

Nella procedura di VIA si è posta la necessità di valutare tutte le possibili soluzioni

alternative, utili al perseguimento dell’obiettivo dell’intervento, non limitando tale approccio alla

sola definizione degli aspetti costruttivi, ma estendendo taletipo di valutazione anche a tutti i diversi

livelli della procedura.

Lo Studio è stato redatto nei tre quadri di riferimento previsti dalla legge

programmatico,progettuale, ambientale ed è corredato dagli elaborati cartografici dai necessari

approfondimenti tecnici tesi a definire i caratteri dell’area d’intervento, dai tematismi relativi a tutti

i sistemi analizzati.

Si precisa che l’intervento non è inserito in aree ricomprese nei siti Natura 2000: non

attraversa Siti d’Interesse Comunitario, Zone di Protezione Speciale e non vi sono biotipi

significativi.

Tutto l’intervento ricade all’interno del Comune di Eboli in Provincia di Salerno.

Lo Studio d’Impatto Ambientale redatto evidenzia come la realizzazione dell’opera

comporti modestissimee limitate alterazionisulle diverse componenti ambientali e paesaggistiche.

Il territorio, di fatto, è già attraversato dal Canale Acque Alte Lignara, l’ampliamento dello

stesso non risulta alterare lo stato di fatto dell’area che è a forte vocazione agricola e si presenta con

colture in campo pieno, pochi alberi isolati e ancor meno fabbricati rurali.

Non essendovi impatti negativi significativi sul territorio la realizzazione dell’opera non

prevede nessuna particolare opera di mitigazione permanente.

In fase di realizzazione dell’opera verranno usate accortezze per non produrre polvere e

ridurre le emissioni sonore delle macchine operatrici.

La realizzazione dell’opera di ampliamento si configura come utile e necessaria per la

corretta regimentazione delle acque meteoriche ricadenti nel bacino di riferimento, riducendo

fortemente il rischio idraulico e la pericolosità per una eventuale tracimazione con alluvione nelle

aree sottese con danni ingenti alle colture in atto.

Il maggiore apporto di portata idraulica al fiume Sele, dovuto all’ampliamento della sezione

idraulica, risulta molto modesto rispetto alle portate in gioco nel fiume, sia in fase normale deflusso

che in piena.

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L'intervento riguarda la ristrutturazione della sezione idraulica del collettore prevedendo un

ampliamento della stessa.

Ai fini paesaggistici si è proceduto all'analisi della compatibilita dell1 intervento con le

tavole del P.'l .Ci*, della Provincia di Salemo. verificandone la piena compatibili là.

Di seguito si riporta una rappresentazione grafica, loto-rendering, dell'intervento di

progetto, sottolineando il basso impatto ambientale dell'opera.

il tipo di intervento è stato calato nell'ambito della cartografìa del PlCP della Provincia di Salemo.

verilìcando la compatibilita dell'intervento con gli obbiettìvì dello slesso.

Eboh\ Aprile 2017

II progettista

Ing. Alessandro D'Onofrio