Nuovo Bilancio xbrl -...

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Nuovo Bilancio xbrl Bilancio UE: la nuova nota integrativa in formato xbrl Modello 730: il modello precompilato e successive evoluzioni Fattura elettronica: gli ultimi dettagli prima della seconda fase MOSS: nuove transazioni B2C Paolo Gallo

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Nuovo Bilancio xbrl

๏ Bilancio UE: la nuova nota

integrativa in formato xbrl

๏ Modello 730: il modello precompilato

e successive evoluzioni

๏ Fattura elettronica: gli ultimi dettagli

prima della seconda fase

๏ MOSS: nuove transazioni B2C

Paolo Gallo

Bilancio d’esercizio 2015

Bilancio d’esercizio tassonomia 17 novembre 2014

Bilancio d’esercizio 2015

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Bilancio d’esercizio tassonomia 17 novembre 2014

Bilancio d’esercizio 2015

Vademecum Infocamere

dpcm 10 dicembre 2008 impone l’obbligo dell’utilizzo del formato elettronico XBRL per la redazione

dei bilanci pertanto e necessario sviluppare nuove tassonomie complete anche della parte relativa alla

nota integrativa.

Il primo vantaggio che deriva dal fatto di avere una sola tassonomia per i prospetti di sintesi e la nota

integrativa, e rappresentato dalla possibilita di inserire una sola volta i dati comuni nelle due parti del

bilancio nel documento informatico XBRL, anche se nella sua rappresentazione a video o stampa

saranno ripetuti piu volte nelle sezioni opportune.

In questo modo le incongruenze tra i prospetti e le relative sezioni della nota integrativa dovuti a

banali errori di inserimento dei dati non si potranno piu verificare, assicurando un grado di correttezza

del bilancio sempre maggiore, con tutti gli evidenti vantaggi sia per chi redige il bilancio, sia per chi

ne fruisce.

Per questa prima fase si e tenuto conto della complessita del documento da redigere pertanto la

tassonomia e stata sviluppata limitandosi a esprimere in XBRL le informazioni minime civilistiche

suscettibili di esposizione tabellare, dando ampio spazio alla parte discorsiva del documento in campi

testuali liberi non strutturati che precedono e seguono ogni tabella

Si sottolinea quindi che lo standard informatico non pone alcune vincolo sui valori da inserire, ma i soli

vincoli sono rappresentati da quelli carattere normativo dettati dal codice civile.

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Bilancio d’esercizio tassonomia 17 novembre 2014

Bilancio d’esercizio 2015

Documento di Accompagnamento: Adeguamento schemi quantitativi

Patrimonio netto

Eliminate voci desuete quali «Riserva per rinnovamento impianti e macchinari», «Riserva

ammortamento anticipato» e le «Riserve da condono fiscale»;

Eliminata la voce «Acconti su dividendi» in conseguenza del vigente art. 2433-bis c.c. (tale voce è

sostanzialmente confinata al mondo IFRS).

Conti d’ordine

Modifica della label «Crediti ceduti pro solvendo» in «Crediti ceduti» viste le nuove regole di

derecognition previste dall’OIC 15.

Scompaiono gli arrotondamenti all’unità di Euro

Valori tanto insignificanti da non meritare, in conseguenza del principio di chiarezza di cui all’art.

2423 c.c., la previsione di specifiche poste.

Scompare il bilancio abbreviato semplificato

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Bilancio d’esercizio tassonomia 17 novembre 2014

Bilancio d’esercizio 2015

Documento di accompagnamento: Struttura della nota integrativa xbrl

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in linea con OIC 12 e

la direttiva 2013/34/UE

Bilancio d’esercizio tassonomia 17 novembre 2014

Bilancio d’esercizio 2015

Documento di accompagnamento: Struttura della nota integrativa xbrl

Tabelle: 53, ovvero 24 per l’abbreviato

tabelle conformi alle previsioni civilistiche dell’OIC

tabelle personalizzabili ove le precedenti siano insufficienti (chiarezza)

Campi testuali

accolgono in prima battuta le componenti discorsive della nota integrativa

introduzione, andamento dell’esercizio, criteri di valutazione ….

possono anche accogliere prospetti come nel caso del leasing

Sequenza ed ordine inserimento tabelle

non si rispetta più art. 2427 e 2427 bis

informazioni offerte secondo l’ordine delle relative voci dello stato patrimoniale e conto

economico, quindi un criterio economico-aziendale e non giuridico-formale

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Bilancio d’esercizio tassonomia 17 novembre 2014

Bilancio d’esercizio 2015

Prof. Andrea Fradeani Prof. Ugo Sostero Dott. Davide Panizzolo

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Il primo suggerimento che ci sentiamo di offrire ai redattori, con l’obiettivo di eliminare ogni problematica di conformita in sede di deposito presso il Registro delle imprese, consiste nell’utilizzo della Tassonomia integrata del bilancio d’esercizio fin dall’inizio del suo processo di redazione. I conti annuali dovrebbero gia arrivare espressi in XBRL in sede di approvazione da parte dell’organo amministrativo, cosi da essere inviati agli organi di controllo, depositati presso la sede sociale ed approvati dai soci secondo il layout di stampa derivante dal nuovo vocabolario. Cio significa, ne siamo consci, abbandonare la struttura e il contenuto dei rendiconti fino ad ora predisposti a favore del modello legale realizzato da XBRL Italia: un investimento certo significativo, ma anche l’occasione per riflettere e migliorare la propria comunicazione economico-finanziaria spesso appesantita dal reiterarsi di prassi consolidate. Il passaggio dovrebbe risultare, in ogni caso, meno problematico di quanto possa sembrare: la quasi totalita dei conti annuali e infatti redatta mediante specifici moduli dei gestionali o programmi a cio dedicati che, aggiornati tempestivamente dalle software house italiane, consentiranno un’adozione delle nuove modalita quanto piu trasparente possibile. Sconsigliamo vivamente di impiegare la tassonomia 2014-11-17 solo in sede di deposito presso il Registro delle imprese: rispetto a quanto avvenuto negli anni precedenti, sara infatti piu difficile procedere alla conversione in formato elaborabile di quanto approvato dai soci e, ancor piu, in modo da poterne dichiararne la conformita (la nota integrativa, purtroppo, e decisamente piu variegata e complessa di stato patrimoniale e conto economico). Si corre il rischio, in altre parole, di un “doppio lavoro” piu che di un “doppio deposito” dovendo allegare al documento XBRL anche il rendiconto in PDF/A.

Bilancio d’esercizio tassonomia 17 novembre 2014

Bilancio d’esercizio 2015

Sistema Operativo

Microsoft(R) Windows(R) 2000 Professional Operating System SP3 o superiore

Microsoft(R) Windows(R) XP Home Edition Operating System

Microsoft(R) Windows(R) XP Professional Operating System

Memoria: 256 MB di RAM o superiore

Versioni di Microsoft(R) Office(R) supportate: Microsoft(R) Office(R) 2003 o superiore

Java versione 7 update 17

InfoCamere mette a disposizione uno strumento con funzioni di base per creare manualmente la

nota integrativa in formato XBRL sul sito WebTelemaco.InfoCamere.it, quindi

Bilanci

Compilazione

Bilanci XBRL

Strumenti NI

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Bilancio d’esercizio tassonomia 17 novembre 2014

Modello 730

Audizione Rossella Orlandi del 14.01 che risponde all’audizione dei Dottori Commercialisti del 29.10

L'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) è istituita presso il Ministero dell’Interno

L'ANPR, è costituita dall’indice Nazionale delle Anagrafi (INA) e dall’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE),

ed entro il 31 dicembre 2015 subentrerà alle anagrafi comunali. Con l’attuazione dell’ANPR, ci sarà un'unica base di

dati aggiornata in tempo reale per tutto il territorio

SPID (sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale). il DPCM 24/10/14 impone alle PA per l’identificazione ed

autenticazione in rete degli utenti telematici il solo uso dell’identità digitale, della CIE (carta d’identità elettronica) e

del CNS (carta nazionale dei servizi), vietando l’uso di strumenti alternativi.

Certificazione Unica:

settembre presentata la bozza agli Ordini Professionali e CAF,

ottobre pubblicata sul sito AdE,

novembre pubblicate le istruzioni ministeriali

Comunicato stampa del 12.02 n. 23:

Al fine di semplificare ulteriormente la prima applicazione di questo invio, per il primo anno gli operatori potranno

scegliere se compilare la sezione dedicata ai dati assicurativi relativi all'Inail e se inviare o meno le certificazioni

contenenti esclusivamente redditi esenti.

Sempre per il primo anno, fermo restando che tutte le certificazioni uniche che contengono dati da utilizzare per

la dichiarazione precompilata devono essere inviate entro il 9 marzo 2015, quelle contenenti esclusivamente

redditi non dichiarabili mediante il modello 730 (come i redditi di lavoro autonomo non occasionale)

possono essere inviate anche dopo questa data, senza applicazione di sanzioni.

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Modello 730 precompilato

Modello 730

Audizione Rossella Orlandi del 14.01 che risponde all’audizione dei Dottori Commercialisti del 29.10

• Se la dichiarazione è presentata direttamente dal contribuente o tramite il sostituto d’imposta, con modifiche

che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta, il controllo è eseguito su tutti i dati indicati in

dichiarazione. Utilizzo di fisconline con credenziali e pin personali

• Se invece la dichiarazione è presentata a un Caf o a un professionista abilitato, con o senza modifiche, il

controllo formale si effettua nei riguardi dell’intermediario che appone il visto di conformità anche in

riferimento agli oneri forniti da soggetti terzi e indicati nella dichiarazione precompilata; nei riguardi del

contribuente permane il controllo sulla sussistenza delle condizioni soggettive che danno diritto a detrazioni,

deduzioni e agevolazioni.

• È appena il caso di ricordare che il visto di conformità deve essere conseguente alla verifica di

corrispondenza formale delle ritenute, dei versamenti, delle spese per oneri per i quali è richiesta la

deduzione o la detrazione, dei crediti l’imposta e delle eccedenze d’imposta.

• Chiaramente, la responsabilità in capo al Caf o al professionista è espressamente esclusa nel caso in cui

l’infedeltà del visto sia stata determinata da una condotta dolosa o gravemente colposa del contribuente.

• La responsabilità resta, inoltre, a carico del contribuente in relazione ai dati che non sono oggetto di visto di

conformità, come, ad esempio, l’ammontare dei redditi fondiari, dei redditi diversi e delle relative spese di

produzione.

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Modello 730 precompilato

Modello 730

Audizione Rossella Orlandi del 29/07/2014 (VI commissione Finanze e Tesore del Senato)

• Con l’adozione della dichiarazione precompilata viene operata una rivoluzione copernicana nella gestione del

rapporto tra Amministrazione Finanziaria e cittadino-contribuente, passando da un modello comportamentale

così sintetizzabile “Mi dica, poi io verifico e le faccio sapere nei prossimi anni” ad un modello nel quale

l’Amministrazione comunica al contribuente che “questo è quanto dovuto e, se per Lei va tutto bene, ci vediamo

per la prossima dichiarazione”.

• …. l’attuale obbligo dichiarativo, pur notevolmente semplificato rispetto al passato, rimane per il contribuente un

adempimento complesso, ed a volte anche troppo oneroso. Ed infatti, ad oggi è compito del contribuente

dichiarare i propri redditi e farlo senza commettere errori, pena l’irrogazione di sanzioni.

• Con l’invio del Modello precompilato diventa l’Amministrazione Finanziaria il soggetto obbligato a raccogliere i

dati, elaborarli, al fine di inviarne le risultanze al contribuente, secondo una rigida scadenza temporale. Residua

al contribuente l’obbligo di verificare l’esattezza e la completezza dei dati in possesso dell’Amministrazione

finanziaria.

• Peraltro, l’adozione del modello della dichiarazione precompilata produce l’effetto di ridisegnare il ruolo che

sono chiamati a svolgere nell’ambito del sistema fiscale i soggetti che effettuano l’assistenza fiscale del

contribuente. Divengono parte attiva di un processo che li vede chiamati a prestare servizi a valore aggiunto sia

per il contribuente che per l’Amministrazione Finanziaria, al fine di minimizzare quanto più possibile la necessità

di svolgere un’attività di controllo

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Modello 730 precompilato

Modello 730

Comunicato del Garante della Privacy del 19/02/2015

che esprime il parere positivo sullo schema di provvedimento del Direttore dell’Agenzia per l’accesso

alla dichiarazione precompilata da parte del contribuente e degli altri soggetti autorizzati del 19/02/2015

• Il contribuente può accedere al proprio 730 precompilato:

1) con le proprie credenziali Fisconline

2) con le proprie credenziali dispositive rilasciate dall’INPS

3) conferendo apposita delega al proprio sostituto d’imposta, al CAF o ad un professionsita abilitato.

• Questi ultimi (3) potranno accedere ai dati in due modi:

• formulano richiesta contenente l’elenco dei codici fiscali di tali contribuenti

• accesso alla singola dichiarazione precompilata disponibile in tempo reale.

• Tempo limite delle richieste: 10 novembre

• I delegati potranno trattare solo i dati pertinenti e non eccedenti e non dovranno divulgare o cedere a terzi le

informazioni acquisite.

• Il contribuente ha il diritto di visualizzare di soggetti ai quali la sua dichiarazione precompilata è stata messa a

disposizione

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Modello 730 precompilato

Modello 730

Comunicato del Garante della Privacy del 19/02/2015

• il proprio sostituto d’imposta, CAF , professionsita abilitato. redigono richiesta contente:

• codice fiscale del contribuente

• reddito complessivo del contribuente esposto nella dichiarazione dell’anno precedente

• l’importo del rigo “differenza” della dichiarazione dell’anno precedente

• il numero e la data della delega

• la tipologia ed il numero del documento d’identità del contribuente delegante

• Ulteriori obblighi:

• acquisire le deleghe e la copia del documento d’identità in formato cartaceo o elettronico

• conservare le deleghe e la copia del DI individuando uno o più responsabili della gestione

• le deleghe acquisite saranno numerate ed annotate, giornalmente, in apposito registro cronologico contenente:

✓ numero progressivo e data della delega;

✓ codice fiscale e dati anagrafici del contribuente delegante;

✓ estremi del documento di identità del delegante

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Modello 730 precompilato

Fatturazione Elettronica PA

Audizione Rossella Orlandi del 14 gennaio 2015

che risponde all’audizione dei Dottori Commercialisti del 29 ottobre2014

“… vorrei ribadire l’importanza che il sistema di fatturazione elettronica riveste oggi per le imprese che

operano nei confronti della Pubblica amministrazione, nella convinzione che il passaggio successivo,

quello della fatturazione elettronica nei rapporti B2B, sia un traguardo raggiungibile ….”

“L’utilizzo a regime della fatturazione elettronica, … come obiettivo da incentivare, mediante una

riduzione degli adempimenti amministrativi e contabili a carico dei contribuenti (che richiede investimenti

nelle infrastrutture e tempistiche compatibili con l’adeguamento dei sistemi informatici dei soggetti

coinvolti) potrà consentire alle imprese risparmi nella gestione della contabilità e nella trasmissione dei

dati e all’Amministrazione un più efficace utilizzo delle informazioni anche ai fini del controllo fiscale.

Il ragioniere dello Stato Daniele Franco durante l’audizione del 16 luglio 2014 ha riferito di un possibile

risparmio di 1,6 miliardi estendibile a 6,5 miliardi qualora si arrivasse all’integrazione con sistemi di

incasso e pagamenti elettronici

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Fatturazione Elettronica P.A.

Fatturazione Elettronica PA

• Circolare 12 del 3 maggio 2013 illustra le modifiche apportate alla disciplina della fatturazione in

recepimento della direttiva 45/2010/UE

• … la fattura che è stata emessa e ricevuta in un qualunque formato elettronico …

• la fattura cartacea o elettronica si ha per emessa all’atto della sua consegna, spedizione,

trasmissione o messa a disposizione del cessionario o committente

• il ricorso alla fattura elettronica è subordinato all’accettazione da parte del destinatario (non

presuppone un accordo formale precedente o successivo)

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articolo 21

Fatturazione Elettronica P.A.

Circolare 18 del 26 giugno 2014

Fatturazione Elettronica PA 17

Il soggetto assicura l’autenticità dell’origine, l’integrità del contenuto e la leggibilità della fattura dal

momento della sua emissione fino al termine del suo periodo di conservazione;

autenticità dell’origine ed integrità del contenuto possono essere garantite mediante sistemi di

controllo di gestione che assicurino un collegamento affidabile tra fattura e la cessione dei beni o la

prestazione di servizi ad essa riferibile,

ovvero mediante l’apposizione della firma elettronica qualificata o digitale dell’emittente o mediante

sistema EDI di trasmissione elettronica dei dati o altre tecnologie in grado di garantire l’autenticità

dell’origine e l’integrità dei dati.

articolo 21

Fatturazione Elettronica P.A.

Circolare 18 del 26 giugno 2014

Fatturazione Elettronica PA

autenticità dell’origine ed integrità del contenuto possono essere garantite mediante … ovvero

mediante l’apposizione della firma elettronica qualificata o digitale dell’emittente

Tipologia di firma:

grafometrica ( firma a mano libera su dispositivo elettronico esempio un tablet)

elettronica

elettronica avanzata (connessione univoca al firmatario)

elettronica qualificata (elettronica avanzata basata su certificato qualificato)

digitale (firma elettronica avanzata basata su certificato qualificato e su sistema di chiavi

crittografiche, una pubblica una privata tra loro correlate)

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Fatturazione Elettronica P.A.

Circolare 18 del 26 giugno 2014

Fatturazione Elettronica PA 19

Generazione esclusiva di file in formato XML contenente:

• campi obbligatori previsti dalla legge IVA, (art. 21, dpr 633/72)

• campi obbligatori, Decreto 3/4/13, n.55 (utili per la corretta dematerializzazione del

ciclo passivo della PA)

• campi facoltativi, richiesti dalla PA destinataria

• firma digitale

• invio del file XML alla PA esclusivamente attraverso il sistema SDI (gestito da

Agenzia delle Entrate)

Decreto interministeriale del 3 aprile 2013 n. 55

Fatturazione Elettronica P.A.

Fatturazione Elettronica PA

Il file XML deve contenere:

• Codice Univoco Ufficio

• Codice Identificativo di Gara : CIG - tranne i casi di esclusione dall’obbligo della tracciabilità

(legge 13 agosto 2010, n.136)

• Codice unico di Progetto : CUP - in caso di fatture relativa ad opere pubbliche

• Esigibilità IVA (campo 1.2.6) può assumere:

• S - Scissione dei pagamenti

• I - esigibilità immediata

• D - esigibilità differita

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Decreto interministeriale del 3 aprile 2013 n. 55

Fatturazione Elettronica P.A.

Fatturazione Elettronica PA

Legge 23.12.2014 n. 190 (legge di stabilità) art. 1, commi da 629 a 633

• introduce l’articolo 17 ter nel testo IVA

• modifica l’articolo 30 del testo IVA (per la parte dei rimborsi)

• è applicabile a tutti i documenti emessi a partire dal 01/01/2015

• esclusione:

• i compensi soggetti a ritenuta a titolo d’imposta sui redditi (acconto imposta)

• regimi speciali per cui l’importo dell’IVA non è esposto

• non si applica nei confronti delle Agenzie fiscali

• rimborso trimestrale o annuale in via prioritaria

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Scissione del pagamento

Fatturazione Elettronica P.A.

Fatturazione Elettronica PA

circolare 1 del 09 febbraio 2015

• Cessione di beni e prestazioni di servizi effettuate nei confronti :

• dello Stato, organi dello Stato ancorché dotati di personalità giuridica

• enti pubblici territoriali e dei consorzi tra essi costituiti

• camere di commercio

• istituti universitari

• aziende sanitarie locali, enti ospedalieri, enti pubblici di ricovero e cura prevalente carattere

scientifico

• enti pubblici di assistenza e beneficenza e di quelli di previdenza

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Fatturazione Elettronica P.A.

Scissione del pagamento

Fatturazione Elettronica PA

circolare 1 del 09 febbraio 2015

• Soggetti esclusi, punto 1.2 della circolare :

• enti previdenziali privati o privatizzati

• aziende speciali, incluse quelle della CCIAA

• Ordini professionali

• Enti ed istituti di ricerca

• Agenzie fiscali

• Autorità amministrative indipendenti (AGCOM, ARPA, ARAN, AgID, INAIL, ISPO)

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Fatturazione Elettronica P.A.

Scissione del pagamento

Fatturazione Elettronica PA

circolare 1 del 09 febbraio 2015

• gli acquisti di beni e servizi effettuati dalla pubbliche amministrazioni per i quali queste non siano

debitori d’imposta (ossia per le operazioni non assoggettate al regime di inversione contabile)

l’IVA addebitata dal fornitore dovrà essere versata dall’amministrazione acquirente direttamente

all’erario, anziché allo stesso fornitore, scindendo quindi il pagamento del corrispettivo dal

pagamento della relativa imposta.

• riguarda tutti gli acquisti effettuati dalle pubbliche amministrazioni sia quelli effettuati in ambito

commerciale ossia nella veste istituzionale che quelli effettuati nell’esercizio di attività d’impresa

• sono escluse le “piccole spese” certificate dal fornitore mediante il rilascio della ricevuta fiscale o

dello scontrino fiscale o non fiscale (per i soggetti che si avvalgono della trasmissione telematica

dei corrispettivi)

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Fatturazione Elettronica P.A.

Scissione del pagamento

Fatturazione Elettronica PA

Problemi connessi al contenuto del documento, rispetto dell’art. 21

contiene l’aliquota, l’ammontare dell’imposta e dell’imponibile

contiene il totale del documento

espone l’annotazione “scissione dei pagamenti”

importo da pagare al netto dell’IVA (richiesta di alcune PA solo per le fatture cartacee)

Problemi connessi con la registrazione del documento:

la registrazione IVA deve contenere gli elementi previsti dall’art. 23 e 24

la liquidazione IVA non deve contenere la corrispondente IVA vendite

Art. 8 del DM - posizione creditoria costante: facoltà di ottenere il rimborso in via prioritaria (art. 38

bis, comma 10) per un importo non superiore all’importo complessivo delle operazioni art. 17 ter nel

periodo durante il quale il credito si è formato.

contabilità: la registrazione prevede in dare il credito verso il cliente e in avere il ricavo pari

all’imponibile, non deve essere annotato l’ammontare dell’IVA in quanto non è credito numerario

esatto o esigibile

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Scissione del pagamento - DMEF 23.01.2015

Fatturazione Elettronica P.A.

Fatturazione Elettronica PA 26

SDI “invia ricevuta” al trasmittente = fattura emessa ai fini IVA

SDI “notifica esito fatture” = decorrenza termini pagamento

Fatturazione Elettronica P.A.

Fatturazione Elettronica PA

• le fatture elettroniche sono conservate in

modalità elettronica

• le fatture in formato elettronico e le

cartacee possono essere conservate in

modalità elettronica

• le fatture elettroniche emesse alla P.A.

devono essere conservate in modalità

elettronica (art.1 c. 209, legge 244/2007)

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DMEF del 17 giungo 2014 Circolare 18 del 26 giugno 2014

semplificazione della

dematerializzazione

modifica termini di conservazione

modifica del metodo di

pagamento dell’imposta di bollo

Fatturazione Elettronica P.A. Archiviazione elettronica

Fatturazione Elettronica PA 28

• Il sistema di conservazione opera secondo modelli organizzativi esplicitamente definiti che

garantiscono la sua distinzione logica dal sistema di gestione documentale, se esistente.

• Ai sensi dell'articolo 44 del CAD (codice dell’amministrazione digitale) , la conservazione puo

essere svolta:

• all’interno della struttura organizzativa del soggetto produttore dei documenti informatici da

conservare. In questo caso occorre:

nominare un Responsabile di Conservazione

compilare un manuale della Conservazione

• affidandola, in modo totale o parziale, ad altri soggetti, pubblici o privati che offrono idonee

garanzie organizzative e tecnologiche, anche accreditati come conservatori presso DigitPA.

DPCM 3 dicembre 2013

Fatturazione Elettronica P.A. Archiviazione elettronica

Fatturazione Elettronica PA 29

✓ definisce le caratteristiche ed i requisiti del sistema di conservazione

✓ gestisce il processo di conservazione e ne garantisce nel tempo la conformità

✓ genera e sottoscrive il pacchetto di distribuzione con firma digitale o elettronica qualificata

✓ effettua il monitoraggio della corretta funzionalità del sistema di conservazione

✓ assicura la verifica periodica, con cadenza non superiore a 5 anni, dell’integrità degli archivi e della stabilità

degli stessi

✓ rileva tempestivamente l’eventuale degrado dei sistemi di memorizzazione

✓ provvede alla duplicazione o copia dei documenti informatici in relazione all’evolversi del contesto

tecnologico

✓ adotta misure per la sicurezza fisica e logica del sistema di conservazione

✓ assicura agli organismi competenti l’assistenza e le risorse necessarie per l’espletamento delle attività di

verifica e vigilanza

✓ predispone il manuale di conservazione e ne cura l’aggiornamento

Responsabile della Conservazione

Fatturazione Elettronica P.A. Archiviazione elettronica

Mini One Stop Shop

Si parla di Mini in quanto il progetto iniziale riguardava, anche, il commercio elettronico indiretto, ovvero

la vendita a distanza di beni, quindi One Stop Shop.

A partire dal 1/1/2015 le operazioni di telecomunicazioni, teleradiodiffusione e commercio elettronico

diretto effettuate nei confronti di soggetti non passivi IVA negli stati membri (B2C) si considerano

effettuati nel paese in cui è stabilito il committente del servizio, ovvero criterio del luogo di fruizione del

servizio. E’ stato modificato l’art. 74 quinquies della legge IVA

E-commerce ovvero fornitura di:

• siti web e web hosting, gestione a distanza di programmi ed attrezzatura;

• immagini, testi ed informazioni e messa a disposizione di base di dati;

• musica, film, giochi, compresi i giochi di sorte o d’azzardo, programmi politici, culturali, artistici,

sportivi, scientifici e di intrattenimento;

• prestazioni di insegnamento a distanza senza la presenza fisica dell’insegnante

l’operatore italiano puo in alternativa:

• procedere con l’apertura di una posizione IVA nei diversi stati europei

• aderire al regime IVA Moss e versare tutto l’IVA all’AdE che poi la riverserà agli stati europei

destinatari

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MOSS - Mini One Stop Shop

Mini One Stop Shop

• Iscrizione esclusivamente via web sul sito dell’Agenzia delle Entrate

• Attualmente il sistema è esclusivo AdE per cui non è possibile generare un software sostitutivo

• Obbligo di trasmettere una dichiarazione trimestrale all’AdE anche in assenza di operazioni attive entro 20 giorni

dal termine del trimestre di riferimento

• Dopo l’invio telematico, l’AdE fornisce un numero necessario per effettuare il pagamento dell’imposta globale.

L’IVA liquidata non deve confluire nella liquidazione ordinaria italiana.

• Le operazioni effettuate nello stato in cui si ha una stabile organizzazione non devono rientrare nel Moss, ma nella

propria dichiarazione IVA

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MOSS - Mini One Stop Shop

Mini One Stop Shop

• Iscrizione esclusivamente via web sul sito dell’Agenzia delle Entrate

• Attualmente il sistema è esclusivo AdE per cui non è possibile generare un software sostitutivo

• Obbligo di trasmettere una dichiarazione trimestrale all’AdE anche in assenza di operazioni attive entro 20

giorni dal termine del trimestre di riferimento

• Dopo l’invio telematico, l’AdE fornisce un numero necessario per effettuare il pagamento dell’imposta globale.

L’IVA liquidata non deve confluire nella liquidazione ordinaria italiana.

• Le operazioni effettuate nello stato in cui si ha una stabile organizzazione non devono rientrare nel Moss, ma

nella propria dichiarazione IVA (esempio)

• L’IVA relativa alle spese sostenute nello stato membro di consumo non sono deducibili dal corrispondente foglio

della dichiarazione Moss, si farà ricorso al sistema elettronico di rimborso IVA.

• L’art. 74 quinquies comma 11 recita: I soggetti che applicano il regime speciale di cui al presente articolo non

possono detrarre dall'imposta eventualmente dovuta quella relativa agli acquisti di beni e servizi ed alle

importazioni di beni effettuati nel territorio dello Stato, fermo restando il diritto al recupero dell'imposta

mediante richiesta di rimborso da presentare ai sensi dell'articolo 38-ter.

• Le note di credito devono rettificare la dichiarazione trimestrale corrispondente, non è consentito presentare

una dichiarazione trimestrale negativa.

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MOSS - Mini One Stop Shop

Mini One Stop Shop

Per ogni operazione fatta occorre emettere fattura, tuttavia, recentemente la commissione europea

sollecita l’introduzione dell’esonero di emissione della fattura.

Si richiede di conoscere la normativa IVA dello Stato UE destinatario in materia di redazione della

fattura

Il metodo di pagamento dell’IVA trimestrale sarà dettato dall’AdE, attualmente il pagamento deve

avvenire entro la data di scadenza della dichiarazione trimestrale

In caso di mancato pagamento dell’IVA sarà inviato un sollecito da parte di AdE entro 10 giorni dalla

scadenza, in caso di ulteriore assenza di pagamento il sollecito è di competenza dello Stato Ue di

consumo del servizio. Anche l’aspetto sanzionatorio è di competenza dello Stato UE destinatario

Il sistema Moss non può gestire pagamenti eseguiti in ritardo, se il contribuente versa in ritardo

l’importo IVA sarà compito dell’AdE restituire la somma al contribuente.

Per informazioni si può inviare email allo stato membro interessato. esempio di email:

• Belgio: [email protected]

• Bulgaria: [email protected]

• Francia: [email protected]

• Italia: [email protected]

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MOSS - Mini One Stop Shop