Nuovi scenari e futuro dei servizi: il GAP - FeDerSerD · 2017-06-13 · Emilia Romagna 1.310...
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Nuovi scenari e futuro dei servizi: il GAP
MARGHERITA TADDEOPsicologo-Psicoterapeuta
LE DIPENDENZE IN PUGLIA:
COMPLESSITA’ E FUTURO DEI SERVIZI
Villa Romanazzi Carducci
11 novembre 2016 Bari
Psicologo-Psicoterapeuta
1
Gioco d’Azzardo Patologico (GAP)ICD-10 (OMS): disordine del comportamento e degli
impulsi che consiste in frequenti e ripetuti episodi di
gioco d’azzardo che dominano la vita del paziente e
che portano alla compromissione dei valori e degli
impegni sociali, lavorativi, materiali, e familiari.impegni sociali, lavorativi, materiali, e familiari.
Disturbo da Gioco D’AzzardoDSM-5 (APA): disordered gambling, collocato nella
categoria delle dipendenze come “Disturbo non
correlato all’uso di sostanze”, e classificato a seconda
del numero di criteri diagnostici soddisfatti, come
lieve (4-5), moderato (6-7), grave (8-9)
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FEDERSERD Convegno Regionale:"le Dipendenze in
Puglia:Complessità e futuro dei Servizi"
IL FENOMENO IN ITALIA
Dipartimento per le Politiche Antidroga (DPA)
http://gambling.dronet.org/dati_italiani.html
“La dimensione del fenomeno in Italia e difficilmente
stimabile in quanto, ad oggi, non esistono studi
accreditati, esaustivi e validamente rappresentativi
del fenomeno”del fenomeno”
La popolazione italiana totale e stimata in circa 60
milioni di persone, di cui il 54% sarebbero giocatori d’azzardo.
La stima dei giocatori d’azzardo
problematici varia dall’1,3% al 3,8% della
popolazione generale, mentre la stima dei giocatori
d’azzardo patologici varia dallo 0,5% al 2,2%
(Ministero della Salute, 2012).”
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IL QUADRO ITALIANOIstituto Superiore di Sanita
http://www.iss.it/ofad/
“Il Gioco d’Azzardo Problematico e diventata una realtà in Italia piuttosto allarmante:
sono 15 milioni
(il 38,3% della popolazione)
gli Italiani che giocano e 3 milioni sono a rischio di sviluppare una dipendenza dal gioco.”
gli Italiani che giocano e 3 milioni sono a rischio di sviluppare una dipendenza dal gioco.”
Ministero della Salute
http://www.salute.gov
“Secondo alcune stime americane la ludopatia
puo interessare il 2-4% della popolazione”
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Studi epidemiologici dell’Istituto di Fisiologia Clinica del
CNR – Sede di Pisa – IPSAD
S.Molinaro
Anno Soggetti Strumento %
2007-08 10.940
(15-64 anni)
PGSI
(lifetime)0,6
2010-11 11.845
(15-64 anni)
PGSI
(ultimo anno)1,3
2013-14 8.113
(15-64 anni)
PGSI
(ultimo anno)1,6
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PGSI (Problem Gambling Severity
Index))
SPESA GIOCHI ITALIAMilioni di euro
2013 2014 2015
SPESA TOTALE 84.611 84.460 88.249
VINCITE 67.424 67.572 71.147VINCITE 67.424 67.572 71.147
SPESA GIOCATORE 17.186 16.888 17.102
ERARIO 8.174 7.93 8.071
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SPESA PER SLOT E VLT 2015
APPARECCHI
SLOT
25.963
VLT
TOTALE
22.198
48.161
55%
DEL FATTURATO COMPLESIVO
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SOGGETTI IN CARICO AI SER.D.PER GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO IN ITALIA
• I Ser.D. presenti nel territorio nazionale, da circa 10 anni hanno attivato lapresa in carico dei soggetti con disturbo da gioco d’azzardo.
• Naturalmente il fenomeno è sottostimato e i soggetti che si rivolgono aiservizi preposti sono solo una modesta percentuale rispetto al realebisogno. Negli ultimi anni, si rileva un costante aumento di richiesta dipresa in carico.presa in carico.
• Nel 2015 in Italia i soggetti che hanno fatto domanda di trattamento presso iSer.D. per gioco d’azzardo patologico sono 13.136 (non sono pervenuti idati della Sardegna).
• le femmine sono il 19% e i maschi sono l’81%;
• i nuovi utenti sono il 34,1%, quelli già in carico negli anni precedenti sono il65,9%.
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Regione/PP AA Utenti GAP
Piemonte 1.374
Val d'Aosta 46
Lombardia 2.117
Bolzano 278
Trento 101
Veneto 985
Friuli Venezia Giulia 406
Liguria 367
Emilia Romagna 1.310
Utenti in carico ai Ser.D. per gioco d’azzardo patologicoAnno 2015. Fonte: rilevazione ad hoc delle Regioni in forma aggregata.
Toscana 1.334
Umbria 357
Marche 418
Lazio 385
Abruzzo 196
Molise 122
Campania 1.204
Puglia 616Basilicata 122
Calabria 144
Sicilia 1.254
Sardegna --
ITALIA 13.136
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DECRETO D’ ISTITUZIONE DELL’ OSSERVATORIO GAP
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DPCM LEA
Art. 28Assistenza sociosanitaria alle persone
con dipendenze patologiche
Art. 35Assistenza sociosanitaria
semiresidenziale e residenziale alle persone con dipendenze patologiche
• Nell’ambito dell’assistenza territoriale, domiciliare e territoriale ad accesso diretto, ilServizio sanitario nazionale garantisce alle persone con dipendenze patologiche,inclusa la dipendenza da gioco d’azzardo, :::::: la presa in caricomultidisciplinare e lo svolgimento di un programma terapeutico individualizzato cheinclude le prestazioni mediche specialistiche, diagnostiche e terapeutiche,psicologiche e psicoterapeutiche, e riabilitative necessarie e appropriate.
• Gli ambiti nei quali le prestazioni devono essere assicurate vanno dall’accoglienza,alla valutazione diagnostica, alla definizione e attuazione dei programmi terapeutico-riabilitativi domiciliari, territoriali, residenziali e semiresidenziali, sino allacollaborazione con altri servizi sanitari e sociali coinvolti nella presa in carico.
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L. N.208 DEL 28.12.2015 (LEGGE STABILITÀ 2016) ART.1 C. 946.
• AL FINE DI GARANTIRE LE PRESTAZIONI DI PREVENZIONE, CURA ERIABILITAZIONE RIVOLTE ALLE Persone affette dal gioco d'azzardopatologico (GAP), come definito dall'Organizzazione mondiale dellasanità, presso il Ministero della salute e' istituito il Fondo per il giocod'azzardo patologico (GAP).
• Il Fondo e' ripartito tra le regioni e le province autonome di Trento e diBolzano sulla base di criteri determinati con decreto del Ministro dellaBolzano sulla base di criteri determinati con decreto del Ministro dellasalute, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigoredella presente legge, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra loStato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. Per ladotazione del Fondo di cui al periodo precedente e' autorizzata la spesadi 50 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2016.
• Alla Regione Puglia spetteranno all’incirca € 3,2 milioni
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SPESA PUGLIA
2013 2014 2015
3.886 3.969 4.0743.886 3.969 4.074
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Anno M F Tot
2010 57,9 37,3 47,1
2011 57,4 35,7 46,8
2012 55,1 35,8 45,3
2013 54,5 33,1 44,0
2014 50,3 30,5 40,5
2015 51,5 32,0 41,7
Prevalenze gioco
azzardo ultimi 12 mesi.
Italia
CNR PISA S. Molinaro
AnnoM F Tot
2010 68,1 42,8 55,6
2011 69,2 41,8 55,6
2012 63,3 40,5 52,0
2013 63,8 36,3 50,1
2014 60,0 33,3 46,7
2015 61,3 34,9 48,3
Prevalenze gioco azzardo ultimi 12 mesi.
Regione Puglia
15
at risk problem
Anno M F Tot M F Tot
2010 17,2 8,9 13,7 12,1 3,4 8,5
2011 17,7 9,8 14,7 10,9 2,8 7,9
2012 14,9 7,2 11,8 9,9 2,7 7,0
2013 14,8 6,0 11,6 10,4 2,5 7,5
2014 14,3 5,8 11,3 10,2 3,1 7,8
2015 14,4 5,9 11,1 10,4 3,2 7,9
Percentuali (sui giocatori) degli studenti a rischio e problematici (test
SOGS-RA). Italia
Percentuali (sui giocatori) degli studenti a rischio e problematici (test SOGS-RA). Regione Puglia
Ad esempio per il 2015: l’ 8,7% degli studenti che hanno giocato d’azzardo negli ultimi 12 mesi sono
problematici.
at risk problem
Anno M F Tot M F Tot
2010 22,3 11,0 18,0 14,5 3,5 10,3
2011 22,6 11,4 18,4 13,5 3,3 9,7
2012 16,8 8,5 13,6 12,8 3,3 9,1
2013 17,8 7,6 14,2 14,2 3,4 10,3
2014 13,8 6,9 11,4 10,1 3,9 7,9
2015 17,5 6,4 13,6 11,7 3,3 8,7
problematici.
Il 48,3% di tutti gli studenti ha giocato d’azzardo almeno una volta negli ultimi 12 mesi
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Carducci Bari
SOGGETTI IN CARICO PRESSO I SERVIZI PER LE
DIPENDENZE REGIONE PUGLIA
anno 2015
GAP NUOVI UTENTI UTENTI NOTI
FOGGIA 3130 M 1F
57
56 M 1 F
BARI 100
89 M 11 F
96
82M 14 F
BAT 35
31 M 4 F
53
49 M 4 F31 M 4 F 49 M 4 F
TARANTO 39
38 M 1 F
49
43 M 6 F
BRINDISI 35
29 M 6 F
11
8 M 3 F
LECCE 40
36 M 4 F
70
62 M 8 F
TOTALE 280 45,4% 336
TOTALE COMPLESSIVO 61617
INIZIATIVE SUL GAP DELLA REGIONE PUGLIA
� LEGGE REGIONALE : Contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico (GAP)n° 43 del 13 dicembre 2013.
� Atto Dirigenziale del Servizio PATP, n. 50 del 12 marzo 2014, è stato costituito il Gruppo dilavoro regionale, “Gioco d’Azzardo Patologico” con compiti di supporto tecnico-scientifico e consultivo alla programmazione socio-sanitaria regionale in materia digambling, composto dai referenti delle 6 Aziende Sanitarie Locali
� CORSO DI FORMAZIONE SUL GAP� CORSO DI FORMAZIONE SUL GAP1. PROGETTO REGIONALE DI FORMAZIONE SUL GIOCO D' AZZARDO PATOLOGICO RIVOL TO AGLI
OPERATORI DEL SETTORE PUBBLICO, DEL PRIVATO SOCIALE ACCREDITATO E DELL' AUTOAIUTO.
2. I destinatari sono stati individuati tra gli operatori motivati e/o già impegnati nella problematica delGAP prevedendo complessivamente un massimo di 200 operatori
3. Avviato a settembre 2015 e concluso a marzo 2016, per un totale di 13 giornate formative.
� PROGETTO SPERIMENTALE DI DURATA TRIENNALE PER UN SERVIZIODIPARTIMENTALE PER IL TRATTAMENTO DEL GIOCO D’ AZZARDO PATOLOGICO
1. Avviare sul territorio i Servizi sul GAP.
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Carducci Bari18
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Regione Puglia provvedimento
n.867 del 29 aprile 2015
Approvazione Documento di Indirizzo Economico Funzionale del
Servizio Sanitario Regionale Ripartizione 2014-15
“Progetto Sperimentale Trattamento della
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Carducci Bari 19
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“Progetto Sperimentale Trattamento della
Patologia del Gioco d’Azzardo”Progetto di durata triennale finalizzato all’organizzazione di un
Servizio Dipartimentale sul Gioco D’azzardo Patologico
SERVIZIO DIPARTIMENTALE GAP
La sperimentazione intende implementare una modalità di intervento
multidimensionale integrata per il trattamento del GAP e favorire la
costruzione di una rete con le Associazioni di volontariato, il privato
sociale, le Comunità,le Istituzioni e gli altri Servizi.
Linee guida:• Durata breve rispetto ai percorsi tradizionali;
• Modelli strutturati d’intervento;
• Interventi rivolti all’individuo e in modo particolare alla famiglia;
• Interventi di prevenzione-informazione e aggancio precoce;
• Interventi di sensibilizzazione attraverso incontri pubblici, conferenze stampa,
dibattiti su target specifici;
• Integrazione tra pubblico e privato;
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Carducci Bari20
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GIOCO
D’AZZARDO
PROBLEMATICO
INTERVENTI
•PREVENZIONE
•CONTATTO PRECOCE
COMPORTAMENTO A
RISCHIO PER LA SALUTE
(fisica mentale e sociale)
con necessità di diagnosi
precoce e di intervento
AREE DA PRESIDIARE
GIOCO
D’AZZARDO
PATOLOGICO
•CURA E
RIABILITAZIONE
•PREVENZIONE
DELLE RECIDIVE
MALATTIA NEURO-
PSICO-BIOLOGICA
con conseguenze
sanitarie e sociali,
necessità di diagnosi,
cura e riabilitazione
11/11/2016 Villa Romanazzi
Carducci Bari21
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SERVIZIO
PERCORSI SPECIALISTICI
PER LA DIAGNOSI PRECOCE LA
EQUIPE’ MULTIDISCIPLINARI
PRINCIPI BASE DELL’ ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI GAP
SENSIBILIZZAZIONE
INFORMAZIONE.SERVIZIO
SPECIALISTICODIPARTIMENTALE
GAP
PER LA DIAGNOSI PRECOCE LA CURA E LA RIABILITAZIONE
DEL GAP.
PROTOCOLLI CON MMG
PROTOCOLLI CON DSM
INTEGRAZIONE CON IL PRIVATO SOCIALE
INFORMAZIONE
PREVENZIONE
FORMAZIONE
.
11/11/2016 Villa Romanazzi
Carducci Bari22
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Dipendenze in Puglia:Complessità e futuro
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MODELLO CHE INTEGRA APPROCCIO CLINICO CON QUELLO DIRETE, EROGA INTERVENTI SPECIALISTICI:
MEDICI,FARMACOLOGICI ,PSICOLOGICI PSICOTERAPEUTICI
SOCIALI E EDUCATIVI
SERVIZIO DIPARTIMENTALE
GIOCO D’ AZZARDO PATOLOGICO
INTEGRAZIONE CON IL PRIVATO SOCIALE
COSTRUZIONE DI UNA RETE
EQUIPE’
MULTIDISCIPLINARE
MEDICO,PSICOLOGO,
INFERMIERE, ASSISTENTE SOCIALE
PATOLOGICORETEASSISTENTE SOCIALE
EDUCATORE,
CONSULENTE LEGALE-FINANZIARIO
PREVENZIONE
ACCESSO
LIBERO
GRATUITOAPPROCCIO COGNITIVO-COMPORTAMENTALE E
SISTEMICO-RELAZIONALE
11/11/2016 Villa Romanazzi
Carducci Bari23
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PREVENZIONE
Negli ultimi 15 anni si è assistito ad una notevole crescitad’interesse e di sforzi nello sviluppare strategie per prevenirele dipendenze comportamentali in particolare i problemi digioco d’azzardo.
La prevenzione riguarda più attori, i programmi preventiviLa prevenzione riguarda più attori, i programmi preventivisono tanti e variegati, poco sappiamo dell’efficacia deiprogrammi e delle azioni preventive.
FEDERSERD Congresso
Nazionale 19-20-21 Ottobre
2016 Palermo
24Margherita Taddeo
Psicologo-Psicoterapeuta
PREVENZIONE
Il modo tradizionale di categorizzare la prevenzione si basa sultipo di persone verso le quali sono dirette le iniziative
Prevenzione primaria o generalista, per evitare che individuinella popolazione generale possano diventare giocatoriproblematici.
Prevenzione secondaria o selettiva per prevenire lo sviluppo diPrevenzione secondaria o selettiva per prevenire lo sviluppo digioco d'azzardo problematico nei soggetti che presentanofattori di rischio per la condizione.
Prevenzione terziaria o indicata, per fermare e potenzialmenteinvertire i problemi esistenti che si verificano nei giocatoriproblematici ed è analoga al 'trattamento'.
11/11/2016 Villa Romanazzi
Carducci Bari25
FEDERSERD Convegno Regionale:"le
Dipendenze in Puglia:Complessità e futuro
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GIOCO PROBLEMATICO
MODALITÀ DI GIOCO ECCESSIVO, CHE SI CARATTERIZZA PER:
� compromissione del controllo sui propri comportamenti di gioco,
� significative conseguenze negative derivanti da questo controlloalterato,
� persistenza nel gioco eccessivo nonostante le conseguenze negative.� persistenza nel gioco eccessivo nonostante le conseguenze negative.
Le difficoltà finanziarie tendono ad essere il più comune tipo di problema (Petry ,2005; Williams , Rehm , e Stevens , 2011) .
Problemi di salute mentale come senso di colpa , depressione e ansia.
I giocatori problematici hanno un rischio significativamente elevato di tentativi disuicidio (Williams, Rehm & Stevens, 2011).
FEDERSERD Congresso
Nazionale 19-20-21 Ottobre
2016 Palermo
26Margherita Taddeo Psicologo-
Psicoterapeuta
GLI ATTORI DELLA PREVENZIONE
IL GIOCO D’ AZZARDO coinvolge in primis tre grandi ambiti:
• INDUSTRIA del gioco (chi “fabbrica”, promuove e gestisce ilgioco � dall’imprenditore, al concessionario, al gestore dellocale di gioco);
• lo STATO, gli Enti territoriali e gli organismi connessi (per lalegislazione, la regolamentazione, il controllo, ilsanzionamento dell’illegalità e il monitoraggio del fenomenonel tempo, negli effetti e nelle conseguenze);
• la SOCIETÀ nelle componenti dei GIOCATORI, delle Famiglie,delle Associazioni e dei Servizi volti alla promozione delbenessere e della salute e alla prevenzione delle dipendenzepatologiche.
11/11/2016 Villa Romanazzi
Carducci Bari 27FEDERSERD Convegno Regionale:"le Dipendenze in Puglia:Complessità e
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STRATEGIE PREVENTIVENELLE MISURE PREVENTIVE DIVERSE STRATEGIE RICORRENTI:
� STRATEGIA INFORMATIVA� Informazione,campagne di sensibilizzazione sui rischi.
� Tali campagne si sono rivelate poco efficaci ma necessitano di essere combinate con iniziative di contesto e constrategie educative promozionali.
� Le campagne informative dovrebbero essere mirate su target specifici rispetto alle variabili di genere,età,livello di coinvolgimento nel gioco.
� STRATEGIA EDUCATIVO-PROMOZIONALE� Le piu diffuse nelle scuole, devono essere realizzate in un momento specifico dello sviluppo degli studenti perché
hanno un impatto sul comportamento,
� Deve essere integrata all’interno di un programma di lezioni su probabilità di vincita al gioco e fallaciecognitive,fattori di rischio, video ad hoc, educazione al riconoscimento di segni premonitori di una perdita dicognitive,fattori di rischio, video ad hoc, educazione al riconoscimento di segni premonitori di una perdita dicontrollo.
� Test d’ingresso e di uscita con utilizzo di gruppi di controllo.
� L’azione andrebbe realizzata sia con gli studenti che con gli insegnanti.
� La popolazione target dove l’intervento si è rivelato più efficace è quella della scuola media. I modelli efficaci diprevenzione devono essere di 3 o 4 sessioni fino a 11-12° condotte nel periodo di 2anni.
� La strategia educativa più efficace è quella che si realizza nell’infanzia e coinvolge la famiglia tesa così arafforzare i fattori protettivi,una buona socializzazione con il gruppo dei pari,presenza qualificata degli insegnanti.
� IN questa strategia rientrano i corsi per gli operatori di gioco� Formazione degli operatori per individuare i giocatori problematici e la possibilità di aggancio, in questo caso oltre
alla formazione c’è il materiale informativo.
Non esistono però studi che dimostrano l’efficacia di tale strategia.
FEDERSERD Congresso
Nazionale 19-20-21 Ottobre
2016 Palermo
28Margherita Taddeo
Psicologo-Psicoterapeuta
STRATEGIE PREVENTIVE
STRATEGIA EDUCATIVA BASATA SULLA PEER EDUCATION;� E’uno strumento per sviluppare dinamiche partecipative e costruzione di modelli
culturali. � Efficace sull’aumento delle conoscenze, modificazione degli atteggiamenti,
percezione delle norme sociali , delle convinzioni personali e di ruolo.Alcuni i studi parlano di efficacia sul controllo dei comportamenti.
STRATEGIA DI SVILUPPO O DI COMUNITÀSTRATEGIA DI SVILUPPO O DI COMUNITÀ� Si pone l’obiettivo di far crescere il senso di responsabilità,potere, competenze e
senso di comunità creare associazioni,attivare iniziative , divenire efficaci nel controllare cosa accade nel proprio territorio. Le principali evidenze di efficacia sono:
� Attività di multiagenzia con un sistema di governance evidente e condiviso tra le agenzie coinvolte;
� Un adeguato impegno e pianificazione dei risultati � Una partecipazione attiva come esito dell’incontro dei bisogni delle organizzazioni
partner;� Ruoli appropriati e coerenti alle missioni delle organizzazioni;Attuazioni di strategie di provata efficacia per raggiungere gli obiettivi basati sui risultati.
FEDERSERD Congresso
Nazionale 19-20-21 Ottobre
2016 Palermo
29Margherita Taddeo
Psicologo-Psicoterapeuta
INIZIATIVE DI PREVENZIONEEDUCATIVE E DI POLICY
Nel tentativo di definire un approccio metodologico al problema dellavalutazione, si possono quindi raggruppare le iniziative a secondache abbiano finalità di policy o finalità educative formative, aprescindere dai soggetti specifici cui sono rivolte
(Williams, R.J., West, B.L., & Simpson, R.I. 2012).
LE INIZIATIVE EDUCATIVE formative sono destinate a cambiareconoscenze interne, gli atteggiamenti, le credenze e le competenze inmodo da evitare problemi di gioco d'azzardo.
LE INIZIATIVE POLITICHE hanno lo scopo di prevenire eventuali problemidi gioco d'azzardo attraverso la modificazione ed il controllo dei fattoriambientali esterni sulla disponibilità e la consistenza delle possibilitàdi gioco d'azzardo
11/11/2016 Villa Romanazzi
Carducci Bari30
FEDERSERD Convegno Regionale:"le Dipendenze in
Puglia:Complessità e futuro dei Servizi"
I PROGRAMMI MIGLIORI (BEST PRACTICES)?INZIATIVE DI POLICY
LE 4 INIZIATIVE PREVENTIVE A CARATTERE POLITICO che sidimostrano fra le più efficaci (meno giocatori problematici alivello locale) concernono l’implementazione di provvedimentirestrittivi, posti in essere in modo effettivo e per un periodoconsistente su:
1. il numero dei locali dedicati al gioco (meno locali);1. il numero dei locali dedicati al gioco (meno locali);
2. i tipi di gioco considerati più dannosi per lo sviluppo didipendenza (meno slot e VLT)
3. la dislocazione territoriale dei locali di gioco (distanti da luoghisensibili);
4. Il divieto dell’uso, concomitante al gioco, di alcol e tabacco.
11/11/2016 Villa Romanazzi
Carducci Bari31
FEDERSERD Convegno Regionale:"le Dipendenze
in Puglia:Complessità e futuro dei Servizi"
I PROGRAMMI MIGLIORI (BEST PRACTICES)INIZIATIVE EDUCATIVE
L’INIZIATIVA A CARATTERE EDUCATIVO che promette una riduzione dei comportamenti a rischio(come alcol, droga, gioco problematico ecc.) in età adolescenziale e giovanile è tesa a rafforzare ifattori protettivi a livello familiare e parentale durante il periodo dell’infanzia del soggetto.
Un’ iniziativa educativa deve fornire :
• sostegno familiare adeguato,
• presenza qualificata di insegnanti,
• percorso scolastico buono,
• gruppo di pari ben socializzato• gruppo di pari ben socializzato
è il principale fattore protettivo per prevenire, nel corso del ciclo di vita del soggetto, sia il giocopatologico che le altre dipendenze comportamentali e altre condotte socialmente problematiche
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Carducci Bari32
FEDERSERD Convegno Regionale:"le Dipendenze in
Puglia:Complessità e futuro dei Servizi"
UNA PREVENZIONE RESPONSABILE INCLUDE:
• UNA CONOSCENZA BASATA SULLA SCIENZA (necessità di coinvolgere Centri qualificati di ricerca – Università in primis)
• UN APPROCCIO A LIVELLO DI SQUADRA (molteplicità di azioni preventive, forte condivisione degli obiettivi e dei metodi, adeguato ed effettivo coordinamento dei programmi, continuità dei progetti nel tempo)
• METODOLOGIE E MATERIALI ADEGUATI RISPETTO AL TARGET dell’intervento preventivo (minori, anziani, giocatori problematici:)
• ATTENZIONE AI TARGET PIÙ A RISCHIO con lo sguardo verso la popolazione generale (prevenzione universale)
• LA VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DEI PROGRAMMIper consolidare quelle azioni preventive che dimostrano un miglior rapporto costi/efficacia
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Carducci Bari33
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Servizi"
OPZIONI DI INTERVENTI PER IL TRATTAMENTO GAP
CESSAZIONE DAL GIOCO
COUNSELLING INDIVIDUALE
FAMILIARE
TRATTAMENTI
GESTIONE COMORBIDITA’ PSICHIATRICA
GESTIONE DIPENDENZA
TRATTAMENTI AMB.
INTERVENTI INDIVIDUALI
FAMILIARI,
GRUPPO
TRATTAMENTI RESIDENZIALI
TRATTAMENTI SEMIRESIDENZIA
LI
DIPENDENZA DA SOSTANZE
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MODELLO ORGANIZZATIVO-OPERATIVO
FASI E DURATA
ACCOGLIENZA
COUNSELLIG
INFORMATIVO
E
MOTIVAZIONA
VALUTAZIONE ASSESSMENT
PRESA IN CARICO
CARTELLA CLINICA
DIAGNOSI
MULTIDISCIPLINARE
PROGETTO
TRATTAMENTO
MEDICO
FARMACOLOGICO
SOSTEGNO PSICOLOGICO
PSICOTERAPIA INDIVIDUALE
CONSOLIDAMENTO
RISULTATI RAGGIUNTI
PREVENZIONE DELLE
RECIDIVE
FOLLOWUP
MONITORAGGIO MOTIVAZIONA
LE
GRUPPI
EDUCATIVI
2 -3 INCONTRI
CARTELLA CLINICA
VALUTAZIONE MULTIDISCIPLI
NARE
PROGETTO TERAPEUTICO
INDIVIDUALIZZATO
4-6 INCONTRI
COPPIA
FAMILIARE
GRUPPO TERAPEUTICO
GRUPPI DIAUTOAIUTO
8-10 INCONTRI
DELLE RECIDIVE
5 INCONTRI A CADENZA MENSILE
MONITORAGGIO ASTINENZA
12-18-36 MESI
ASSESSMENT PSICODIAGNOSTICO:
DSM V,SOGS, MMPI2,SCL 90,TAS 20,INTERVISTA DIAGNOSTICA SUL
GIOCO,FORMULARIO DI AUTOOSSERVAZIONE, MOTIVAZIONE A SMETTERE
DI GIOCARE ,GLI ASPETTI POSITIVI E NEGATIVI DEL GIOCO, LA PASSIONE
DEL GIOCO ECC.11/11/2016 Villa Romanazzi
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LE BASI RAZIONALI DELLA TERAPIA
COGNITIVO-COMPORTAMENTALE
“E’ difficile ottenere un cambiamento comportamentale duraturo senza modificare gli schemi di pensiero erronei che sono alla base dei più importanti disturbi emozionalie quindi causa del comportamento disfunzionale”disfunzionale”
(F.Rotgers, 2004; Beck, Rush,Shaw & Emery, 1979)
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OBIETTIVI DELLE TERAPIE COGNITIVO-COMPORTAMENTALI
• Lo scopo delle terapie cognitivo-comportamentalideve essere quello di identificare e tentare dicambiare le distorsioni cognitive del giocatored’azzardo patologico agendo su due fronti quellocognitivo e quello comportamentale.cognitivo e quello comportamentale.
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TIPI DITERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE(Dowling IJBCT,2008)
Esistono vari tipi di terapie cognitivo - comportamentali che possono essere utilizzate:
• Terapia cognitiva• Approcci cognitivo comportamentali• Interventi brevi • Tecniche di avversione comportamentale e
desensibilizzazione• Approcci focalizzati: Autoesclusione;
Consulenza finanziaria.
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TIPI DI TERAPIANELLE TECNICHE DI TERAPIA COGNITIVA, GLI INTERVENTI
PRINCIPALI SONO QUATTRO:
AUMENTO DELLA
INTERVENTO DI TIPO
EDUCATIVO
TECNICHE DI
TERAPIA
COGNITIVA
AUMENTO DELLA
CONSAPEVOLEZZA
SUGLI ERRORI COGNITIVIRISTRUTTURAZIONE
COGNITIVA
SVILUPPO DI DUBBIO SULLA
VALIDITA’ DI PENSIERI IRRAZIONALI
E DI CREDENZE
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DIAGNOSI SISTEMICA E TERAPIA SISTEMICO
RELAZIONALE
Molti studiosi si riferiscono al GAP come a un disturbo della famiglia (family disease, Hineman)e suggeriscono che è necessario aiutare la famiglia del giocatore allo stesso modo di quest’ultimo.
Parametro di riferimento nella valutazione diagnostica è il concetto di contesto nell’accezione di Bateson, come il luogo sociale e relazionale in cui il sintomo del paziente si manifesta, in cui esso prende forma e assume di significato.
Il trattamento del GAP deve considerare il contesto relazionale di riferimento del giocatore nei diversi casi:
La famiglia come fattore causale nella genesi della dipendenza da gioco;La famiglia come contesto che soffre delle conseguenze derivate dal sintomoLa famiglia come contesto che soffre delle conseguenze derivate dal sintomoLa famiglia e il partner come risorsa per motivare il soggetto ad affrontare il problema. (Maurizio Coletti )
La remissione del sintomo nel giocatore determina un cambiamento nelle relazioni e nella comunicazione che non è duratura: può presentarsi una ricaduta con il rischio di una rottura del sistema o uno spostamento del sintomo.
Lavorare con la famiglia del giocatore per ripristinare la salute familiare
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