Nuove facciate in zinco

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NUOVE FACCIATE MENO NOT O DI ALL UMINIO E RAME, L O ZINCO HA TUTT AVIA UNA L UNGA TRADIZIONE DI I MPIEGO IN EDILIZIA. A TTUALMENTE VIENE UTILIZZA T O SOPRA TTUTT O NEI RIVESTI MENTI. TRA I SUOI PREGI, LA RESISTENZA, LA L UNGA DURA T A E L ’OTTI MA RESA ESTETICA ZI NCO: L U M I NOS O E R E SIS TE NTE F ACCIA TE M&T l ugli o· agost o 2007 5 ● ● ●

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Applicazioni dello zinco in facciata

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NUOVE FACCIATE

MENO NOTO DI ALLUMINIO E RAME, LO ZINCO HA TUTTAVIA UNA

LUNGA TRADIZIONE DI IMPIEGO IN EDILIZIA. ATTUALMENTE VIENE

UTILIZZATO SOPRATTUTTO NEI RIVESTIMENTI. TRA I SUOI PREGI,

LA RESISTENZA, LA LUNGA DURATA E L’OTTIMA RESA ESTETICA

ZINCO: LUMINOSOE RESISTENTE

FACCIATE M&T luglio·agosto 2007 5 ! ! !

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e llo sviluppo de lle tecniche co-struttive il primo campo d i app li-cazione de i metalli su grande scalaè stato que llo derivante dall’inno-

vazione de l te laio modulare in acciaio,sviluppato intorno al 1927 da M ies vander Rohe . Ag li inizi deg li anni C inquanta poi, i pro-duttori d i semilavorati metallici propon-gono ag li architetti i primi prodotti per lacreazione d i facciate continue in allumi-nio, da app licare alle costruzioni monu-mentali. L’A lcoa Build ing a Pittsburgh inPennsylvania d i Harrison&Abramovitz de l1953 può essere considerato il simbolode ll’utilizzo d i questo metallo economicoe leggero, facilmente prefabbricab ile ingrand i e lementi a panne llo.N eg li anni Sessanta e Settanta, il curtainwall, la prima idea d i parete esterna nonportante , si è evoluto ne l curtain g lazing(rivestimento esterno a panne lli) ed è ilvetro a essere d iventato il materiale pre-dominante de ll’ed ilizia moderna. Da allora l’utilizzo de lle strutture metalli-che si è moltip licato, anche in re lazionealle sperimentazioni sulla trasparenza ot-tenib ile in comb inazioni acciaio-vetro ,

mentre per lungo tempo l’utilizzo de ipanne lli metallici ne lle facciate continue èrimasto per lo p iù confinato al compartode lla destinazione d’uso industriale e ter-ziario. Una tendenza molto recente in Italia èque lla che prevede , al contrario, d i app li-care rivestimenti metallici ag li ed ifici resi-denziali, in un nuovo concetto d i esteticahigh tech che pred ilige questo materialepulito, essenziale , facilmente adattab ilealle p iù ard ite sperimentazioni formali, eal contempo economico. Sempre p iù d i frequente i metalli vengo-no usati sottoforma d i doghe o panne lliin sostituzione d i altri materiali, quali adesemp io il legno, che malgrado le sue ca-ratteristiche ottimali d i adattab ilità e resi-stenza ultimamente si è rive lato pocoecolog ico per la scarsa d isponib ilità innatura e soprattutto per l’impossib ilità d irinnovarlo. I metalli invece , una volta estratti, hannoil grande vantagg io d i essere riciclab ili aciclo continuo, in quanto non sub isconodeperimento ma si trasformano mante-nendo sempre le loro proprietà intrinse-che . Inoltre , una facciata realizzata con

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! ! ! 6 FACCIATE M&T maggio·agosto 2007

NUOVE FACC IATE

" LA SEDE CENTRALE DEI LLOYD’S, DI R.ROGERS PARTNERSHIP LTD, LONDRA 1988,

UNO DEGLI ESEMPI DELL’AMPIO UTILIZZO DEL METALLO IN FACCIATA. L’EDIFICIO

PRINCIPALE È CIRCONDATO DA SEI IMPONENTITORRI D’ACCIAIO, CHE CONTENGONO I SERVIZI

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questo materiale comporta un minor in-vestimento ne lla manutenzione , perché ilmetallo è asettico e meno soggetto al-l’accumulo d i inquinanti, quando non ad-d irittura (ne lle nuove versioni fotocataliti-che) autopulente . Infine , i costruttori ap-prezzano g li e lementi metallici per la loroleggerezza e per le infinite possib ilità d iposa e assemb lagg io.

LO ZINCO IN EDILIZIA

In questo numero d i “ Facciate MT” ci oc-cup iamo in particolare de llo zinco che , co-me forse non tutti sanno, è il quarto me-tallo per uso tecnolog ico dopo ferro, allu-minio e rame , nonché il primo a live llo eu-ropeo per imp iego in ed ilizia sottoformad i laminato.

Lo zinco viene usato principalmente ne llagalvanizzazione de i metalli, ma è ancheimportante ne lla preparazione d i determi-nate leghe . L’imp iego de l laminato d i zin-co ne ll’ed ilizia in coperture e rivestimentiha una lunga trad izione , anche perché sitratta de l meno costoso tra i metalli nonferrosi.N e lle pag ine che seguono abb iamo rac-colto alcuni esemp i d i come questo me-tallo possa costituire una soluzione orig i-nale ed efficace in d iversi amb iti costrutti-vi, compreso que llo de ll’ed ilizia residen-ziale . !

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" L’ALCOA BUILDING A PITTSBURGH, PROGETTATO NEL 1953 DA HARRISON&ABRAMOVITZ, PUÒ ESSERE CONSIDERATO UNSIMBOLO DELLE PRIME APPLICAZIONI IN FACCIATE CONTINUEDELL’ALLUMINIO, FACILMENTE PREFABBRICABILE IN GRANDIELEMENTI A PANNELLO

RICICLO INFINITO

" Tra i tanti pregi di un rivestimento metallico c’è lariciclabità di questi materiali. Le informazioni su questo temasi possono trovare su www.ecometal.org, il sito internetcreato da Assogalvanica per promuovere il settore metalli sulpiano di uno sviluppo sostenibile. In quest’ambito si cercaoggi di diffondere e associare ai prodotti il marchio “InfinitelyRecyclable” (riciclabile all’infinito). Segnaliamo inoltre chepresso il Centro Fiera del Garda di Montichiari (Brescia) dal13 al 15 settembre 2007 è in programma la secondaedizione di Metalriciclo, Salone internazionale delletecnologie per il recupero e il riciclo dei metalli ferrosi e nonferrosi. Tutte le informazioni relative a questa manifestazionesi trovano sul sito: www.metalriciclo.com

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idea architettonica è frutto de lla vo-lontà d i realizzare un comp lesso resi-denziale ad alto contenuto tecnolog i-

co, tecnico e imp iantistico. La facciata è d i tipo ventilato, rivestita dalastre in gres d i grand i d imensioni e dadoghe d i zinco, che creano una geome-tria che esalta l’alternanza fortemente d i-segnata d i p ieni e vuoti. Particolare attenzione è stata posta ne lprogetto al fine d i ridurre sprechi e sfrid iin fase d i costruzione , facilitare all’occor-renza le eventuali rimozioni, sostituzioni ointegrazioni e garantire le p iù avanzatetecniche d i posa.

CELLULA WALLDRESS

G li e lementi d i facciata sono co-stituiti da un sistema innovativobattezzato Walldress, che com-prende il serramento stesso inlegno-alluminio, le persiane me-talliche scorrevoli a filo de l rive-stimento d i facciata, i parapettiin cristallo, alluminio e cavi inacciaio e infine il rivestimento d ifacciata vero e proprio. Tale si-stema modulare , sviluppato daG iug iaro Architettura e inge-gnerizzato da Uniform, garanti-sce la perfetta sostituib ilità de lmuro: è infatti in grado d i adat-tarsi a d iverse varianti composi-tive d i facciata. La ce llula è per-fettamente ancorab ile ad ognit ipo log ia d i facciata, su unospecifico falso te laio stud iato epred isposto per il cantiere; puòino ltre essere concep ita convarie finiture e materiali. N e l caso specifico si è optatoper un rivestimento in gres, ne lquale vengono inserite le ce llu-

NUOVE FACC IATE

Doghe di zinco e serramenti modulari

IN QUESTO PROGETTO IN ZONA

GARIBALDI-REPUBBLICA A MILANO,

CHE SI CARATTERIZZA PER LA SOBRIETÀ DELLE

LINEE E L’UNIFORMITÀ DEI MATERIALI USATI

PER I PROSPETTI, LO ZINCO È STATO APPLICATO

IN FACCIATA CON UN SISTEMA DI POSA A DOGHE

VERTICALI COME RIVESTIMENTO NELLA ZONA

DEL CORPO SCALE, DEI PILASTRI E NELLE PARETI

PERIMETRALI CHE AFFACCIANO

SULLE TERRAZZE DELLE MANSARDE

L’

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FACCIATE M&T maggio·agosto 2007 9 ! ! !

le serramento in alluminio verniciato colorgrig io antracite .

USO DELLO ZINCO

Il panne llo che accog lie la persiana scor-revole è invece rivestito in zinco, al fine d irichiamare la finitura de lle altre facciate .Lo zinco è infatti stato adottato come ma-teriale d i finitura d i tutte le opere d i lat-toneria, come le scossaline de i parapettiin muratura e de lle solette de i balconi incalcestruzzo. L’imp iego de llo zinco come materiale d irivestimento, oltre a garantire prestazionitecniche d i posa e d i durata altamentecompetitive , ha consentitoai progettisti d i concep irela composizione de lla fac-ciata tramite l’accostamen-to con la finitura in gres,che simula la p ietra b iancanaturale , un materiale daitoni che ben si accordanocon que lli de l metallo. Lelastre in z inco danno lapossib ilità d i ottenere uncolore grig io caldo e pre-sentano un aspetto grade-vole , simile a laminati in ac-ciaio inox spazzolati. A ltre rag ioni tecnico-esteti-che che hanno mot ivatol’imp iego de i materiali so-pra descritti sono la possi-b ilità d i realizzare formecon pendenze molto ridot-te , la lunghissima duratane l tempo grazie alla resi-stenza ag li agenti atmosfe-rici, la facile pulizia e la pos-sib ilità d i app licare una pa-t ina prote t t iva contro igraffiti. !

PALAZZINE RESIDENZIALI IN ZONA GARIBALDI-REPUBBLICA (MILANO)

" PROGETTO Giugiaro Architettura, Torino

" CELLULA WALDRESS Giugiaro Architettura, Uniform

" ANNO Progetto in corso

" FACCIATA VENTILATARIVESTITA IN DOGHE DI ZINCO TITANIO E LASTREDI GRES PORCELLANATO E COMPLETATA DALLACELLULA SERRAMENTOWALLDRESS.

" L’ARCH. CINGOLANIDIRIGE DAL 2003GIUGIAROARCHITETTURA

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na particolare applicazione dellozinco è quella dei laminati Rhein-zink®. Rheinzink®-zinco-titanio è unalega di zinco elettrolitico con gradodi purezza del 99,995% e una de-

terminata quantità di rame e titanio, com-mercializzata dall’omonima azienda tede-sca. D isponibile con finitura lucida o consuperficie “prepatinata” , presenta una co-lorazione grigio-zinco con valenze esteti-che accentuate dal viraggio tonale chequesta lega assume nel tempo.Attraverso un esclusivo processo produt-tivo il materiale grezzo viene lavorato aciclo continuo attraverso fusione , colata,laminazione e avvolg imento in coils. Que-sti coils costituiscono il semilavorato dacui vengono realizzati vari prodotti: lastre

per coperture , d iversi tip i d i panne lli perrivest iment i d i facc iata e lat tonerie .Rhe inzink® si può trovare ne lle finiture lu-cida, “prepatinato pro, chiaro” e “prepa-tinato pro, scuro” . Per le app licazioni d i superfici ne lle qualisia richiesta fin dalla posa una soluzionefinita, la Rhe inzink ha sviluppato e brevet-tato una soluzione esclusiva d i “prepati-namento” . Questo processo d i decapag-g io, unico al mondo, consente d i ottene-re , senza alterare le proprietà de llo zinco,una superficie finita tale che sia la tonali-tà sia la struttura superficiale risultanouguali alla patina prodotta naturalmente .Il decapagg io chiaro porta a tonalità gri-g io-cang iante e il decapagg io scuro mo-dula p iù verso il grig io-ardesia. Le g iun-zioni tra lastre , infine , possono essererealizzate con d iverse tecniche d i lavora-zione: le principali sono aggraffatura, p ie-gatura o stagnatura. Questo particolare prodotto viene imp ie-gato in ed ifici pubb lici d i grande valoreculturale , come ad esemp io il MuseoEbraico da poco sorto a Berlino per ope-ra d i Danie l Libeskind , rivestito ne i 12.500mq de lla facciata da un involucro metalli-co simile a una pe lle protettiva, formatada lastre app licate con la tecnica de ll’ag-graffatura angolare sopra un supportoventilato. D i seguito presentiamo dueesemp i de ll’app licazione d i Rhe inzink® inamb ito residenziale . !

NUOVE FACC IATE

Rheinzink: i colori dello zincoQUESTA LEGA ZINCO-TITANIO, GRAZIE A PROCEDIMENTI

BREVETTATI, OFFRE ELEMENTI DI GRANDE LEGGEREZZA CHE

SI DISTINGUONO PER L’AMPIA GAMMA DELLE TONALITÀ E

PER LE POSSIBILITÀ OFFERTE IN FASE DI ASSEMBLAGGIO

U" IL MUSEO EBRAICOSORTO NEL 2001 ABERLINO PER OPERADI DANIEL LIBESKIND,INTERAMENTERIVESTITO DA UNINVOLUCRO DILASTRE RHEINZINK®,MOSTRAL’ADATTABILITÀ DIQUESTO PRODOTTOALLE PIÙ SOFISTICATESOLUZIONI FORMALI.

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FACCIATE M&T maggio·agosto 2007 11 ! ! !

MONZA: la villetta prende vita

ueste villette a schiera nasconocome amp liamento d i un ed ifi-cio esistente costruito a Monza

alla metà deg li anni C inquanta sopra unlotto d i terreno molto irregolare e sacrifi-cato. Il contesto ha g iocato una parte impor-tante ne ll'isp irazione d i questo progetto.L'aggetto verso strada de l corpo ton-degg iante , a nord , esib isce la curva de llecoperture de i vecchi capannoni d i un'in-dustria, sub ito ald ilà de lla strada; dal latoopposto, a sud , le forme triangolari espezzate de i volumi riprendono invecel'irrego larità de i frontesp iz i esistent i,comp licati ed arricchiti dal vissuto de llecase popolari confinanti. Una gran cannafumaria esterna, in acciaio bordeaux, at-traversa le vetrate e ripropone , ironica-mente , lo stesso sghembo de l camino inacciaio d i un'attività artig iana in confine . “ O gni ind ividuo, ogni famig lia è d iversal'una dall'altra, perchè allora fare villettea schiera tutte uguali? Si è cercato d i darforma alle richieste d’uso, d iverse le une

dalle altre , che ognuno de i cin-que proprietari aveva e le si èproiettate verso l'esterno. Cosìsono nati i prospetti” , ci ha rac-contato l’architetto Laura Rocca.F inestre e vetrate sono intesecome squarci ne i muri che nem-meno le solette riescono a inter-rompere , anzi, si ritirano e si de-

formano per darep iù luce ai p iani d isotto, pur garantendo la ne-cessaria d ivisione tra p ianoe p iano. Pochi i materialiusati: vetro, strutture por-tanti in ferro e calcestruzzosempre a vista, pareti e tettiventilati in lamiera d i zinco-titanio, che sono d iventatiun po' come una corazzache protegge un cuore tuttod i legno. A bb iamo chiesto all’archi-tetto Rocca d i motivare lasce lta de llo zinco-titanio: “Ilperché de lla sce lta d i que-sto materiale è presto detta.

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" LAURA ROCCA ÈTEAM LEADER DELLOSTUDIO ROCCATELIERASSOCIATI, CHERIUNISCE LECOMPETENZE DI ARCHITETTI,INGEGNERI E GEOMETRI.

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NUOVE FACC IATE

Per prima cosa si tratta un materiale chepermette e valorizza la realizzazione d ipareti e tetti ventilati. Poi, la posa a dop-p ia graffatura e/o a graffatura angolarerichiede la maestria deg li artig iani posa-tori che , se appassionati de l proprio la-voro, qui danno il meg lio. Infine , il mate-riale camb ia colore con il tempo e duran-te la g iornata a seconda d i come lo colp i-

scono il sole o g li eventi atmosferici.Questo rende viva la casa e la umanizza,nonostante si tratti d i una lamiera, e per-ciò un materiale che molti consideranofreddo” . Con questo progetto Laura Rocca ha vin-to ne l 1999 il premio Dedalo per la com-mittenza sezione under 40. Sempre in tema metallico, Rocca ci con-fessa: “Sono riuscita ad umanizzare l‘allu-minio solo recentemente , usandolo sot-toforma d i lamiera stirata per rivestire uncentro polifunzionale a Pessano con Bor-nago... usando la luce e le ombre e fa-cendolo ‘a fettine’ ” .

" PROGETTO arch. Laura Rocca, Roccatelier associati, Monza

" STRUTTURE ing. Silverio Tettamanti

" POSA DELLE LAMIERE Gebhard Trenkwalder di Ovada

" ANNO 1998

" SIA PER LACOPERTURA, SIA PER

LA FACCIATA,ENTRAMBE

VENTILATE, SI ÈUTILIZZATO

RHEINZINK®

PREPATINATO INZINCO-TITANIO

APPLICATO CON LATECNICA

DELL’AGGRAFFATURAANGOLARE.

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FACCIATE M&T maggio·agosto 2007 13 ! ! !

CANTÙ: eleganza high-teche cosiddette doghe orizzontali sce l-te per questo progetto assomig lia-no alle doghe a incastro e ricordano

g li antichi rivestimenti d i legno. I panne l-li, forniti d i profilature , vengono fissatisulla sottostruttura med iante un apposi-to profilo in alluminio estruso. Grazie aquesto specifico sistema d i ancoragg iovengono assorb ite in modo particolare led ilatazioni termiche .

L

" A LATO, DETTAGLIOCHE ILLUSTRA IL SISTEMA DI ASSEMBLAGGIODEI PANNELLIUTILIZZATI IN QUESTOPROGETTO. I PANNELLI SONOFORNITI DIPROFILATURE LUNGOI DUE LATI E MEDIANTE UNPROFILO APPOSITO,REALIZZATO INALLUMINIO ESTRUSO,VENGONO FISSATISULLASOTTOSTRUTTURA. LA COMMESSURA(GIUNZIONE) ÈFISSATA A 20 mm.

" PROGETTO arch. Paolo Pirovano e geom. Mauro Angelo Ceresa

" ANNO 2002

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cie . L’op inione pubb lica richiede quind icontromisure efficaci, chiamando in causaaziende private e pubb liche amministra-zioni perché e laborino soluzioni adegua-te e progetti concreti. Grazie alla ricercae al progresso tecnolog ico ogg i siamo ingrado d i d imostrare come effettivamentelo sporco possa essere combattuto consoluzioni p iuttosto semp lici e a bassi co-sti, attraverso la fotocatalisi. Con una rea-zione chimica simile a que lla naturale de l-la fotosintesi clorofilliana de l mondo ve-

getale , una precisa sostanza -detta fotocatalizzatore - attra-verso l’azione de lla luce attivaun forte processo ossidativo,che porta alla decomposizionede lle sostanze organiche edinorganiche che entrano in con-tatto con tali superfici. L’interesse scientifico e tecnicoper le app licazioni de lla fotoca-talisi è cresciuto neg li ultimi an-ni al punto d’assumere un ruolointegrante de lla strateg ia mi-rante a ridurre l’inquinamentoamb ientale . I prodotti fotocata-litici in grado d i abbattere l’in-quinamento atmosferico sonoda poco rientrati ne lle “Lineeguida per l’utilizzo d i sistemi in-novativi finalizzati alla preven-

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Pitture autopulenti fotocatalitiche: un caso di studio a Milano

SULLE FACCIATE DI UN PALAZZO STORICO L’APPLICAZIONE

DELLA PITTURA AI SILICATI FOTOCATALITICA HA SOSTIUITO

LA TINTEGGIATURA CON IDROPITTURA ESISTENTE

RECUPERO E MANUTENZ IONE

e lla città moderna, fortemente carat-terizzata dal traffico ve icolare , un in-tervento d i pulitura sulla facciata hauna durata med ia d i 3/4 anni, dopod i-

chè le superfici ripulite tornano ad ingri-g irsi per l’aggressione de l nero fumo. An-che le grand i superfici vetrate de i p iù mo-derni e futuristici ed ifici de ll’architetturacontemporanea non si sottraggono aquesto destino determinando alti costi d imanutenzione per la deposizione d i com-posti organici colorati sulla loro superfi-

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FACCIATE M&T maggio·agosto 2007 31 ! ! !

zione e riduzione de ll’inquinamento am-b ientale” ind icate dal M inistero de ll’Am-b iente e de lla Tute la de l Territorio conD .M . de l 01.04.2004 in attuazione de llaLegge n.045 de l 16.01.2004. L’e lenco de iSistemi e de lle Tecnolog ie innovative re-datto dal M inistero de ll’Amb iente riportainfatti (cod ice St001) i materiali fotocata-litici: “malte , pavimentazioni, p itture , in-tonaci e rivestimenti contenenti sostanzefotocatalitiche con b iossido d i titanio perla riduzione deg li ossid i d i azoto, batteried altri inquinanti atmosferici” . In sostan-za quind i ogg i sono g ià presenti sul mer-cato e d isponib ili per amministrazionipubb liche , progettisti e imprese , nuovimateriali ed ili e speciali rivestimenti con-tenenti b iossido d i titanio (Ti O 2), in gradod i “catturare” e “fagocitare” g li inquinan-ti atmosferici che possono essere facil-mente e liminati dall’acqua p iovana van-tando la proprietà d i autopulirsi se espo-sti all’adeguato irragg iamento solare .

INTONACI FOTOCATALITICITra i moltep lici prodotti cheogni anno vedono il loro in-gresso in questo settore , lep itture , i prodotti rasanti e icementi speciali contenentib iossido d i titanio sono que l-li che interessano il settorede lle facciate . Tra questi, g liintonaci fotocatalitici rappre-sentano uno deg li svilupp ip iù interessanti per il mondode l restauro e de l recuperode l patrimonio ed ilizio esi-stente . Essi trasformano lesostanze inquinanti, tramite la decompo-sizione de i microrganismi, in residui nonnocivi, determinando un effetto d i “anti-sporcamento” de lle superfici trattate eun’azione antibatterica ed antimuffa perossidoriduzione fotocatalitica deg li e le-menti e mantenendo sempre alti i valorid i permeab ilità al vapore acqueo e d’i-drorepe llenza. Tali princip i sono sfruttati anche dall’indu-stria de l colore che utilizza come cataliz-zatori d iversi tip i d i p igmenti i quali, me-

RESTAURO CONSERVATIVO DELLE FACCIATESTABILE VINCOLATO SOPRINTENDENZA

COMMITTENZA Condominio c /o amm.ne Geom. AgostiniPROGETTO, DL, 494 Arch. Fabio CarriaIMPRESA ESECUTRICE Belluschi snc.IMPORTO LAVORI 115.000,00 euro

Scheda tecnica ANNO 2006

CORSO VENEZIA 42, MILANO

" LA FOTOCATALISI È UN PROCESSO DIDECOMPOSIZIONEDELLE SOSTANZEORGANICHEINQUINANTI CHE SI DEPOSITANOSULLE SUPERFICI. CON QUESTIECORIVESTIMENTI SI APRONO NUOVEPROSPETTIVEURBANE.

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! ! ! 32 FACCIATE M&T maggio·agosto 2007

scolati ne i colori, possano avere la carat-teristica d’innesco de l processo fotocata-litico, con il risultato d i sfruttare questareazione chimica p iù rap idamente .I prodotti fotocatalitici in grado d i abbat-tere l’inquinamento atmosferico, definiti“ecorivestimenti” , sono presenti sul mer-cato italiano da alcuni anni. In questa si-tuazione d’ingresso in commercio, è faci-le intuire come i costi d i questi prodotti,sebbene non sia molto p iù e levati d i que l-li deg li altri trad izionali usati finora, rap-presentino pur sempre per la committen-za una spesa magg iore da sostenere peril loro utilizzo ne i cantieri.

I VANTAGGI DEGLI AUTOPULENTIIl b isogno d i un amb iente p iù pulito e d iuna magg iore qualità de lla vita è senzadubb io cond iviso da tutti, ma perché maiun condominio dovrebbe sostenere spe-se magg iori per rifare la facciata de l suo

stab ile , quando non esisteancora una politica che in-centivi l’utilizzo d i prodot-ti con queste caratteristi-che? In questo momento, in at-tesa d i concrete rispostepolitiche de lle Pubb licheAmm inistraz ioni, l’unicoargomento che può real-mente incentivare l’ado-zione d i questi prodottine ll’ed iliz ia comune èque llo de lla riduzione de icosti manutentivi a segui-to all’app licazione d i que-sti prodotti. Le superficifotocatalitiche sono infattiprincipa lmente “autopu-lenti”: catalizzano i depo-siti inquinanti che solita-mente sporcano le nostrefacciate e li trasformano inresidui innocui (principal-mente carbonati d i calcio,nitrati e sali minerali) equant itat ivamente irrile-vanti. Perciò si può affer-mare che una facc iata

trattata con prodotti fotocatalitici anneri-sce in temp i nettamente superiori ad unarealizzata con prodotti normali, riducen-do la period icità de ll’intervento manuten-tivo.

IL CANTIERE DI MILANOSono queste considerazioni che hannosp into i soggetti coinvolti in una recenteoperazione d i restauro conservativo d i uned if ic io privato m ilanese , fortementeesposto all’inquinamento da traffico ve i-colare , ad utilizzare una p ittura fotocaliti-ca ai silicati. Si è trattato d i uno de i primicasi d i utilizzo d i ecorivestimenti ne l re-stauro e recupero d i facciate private . In questo cantiere a M ilano in c.so Vene-zia sono stati utilizzati i prodotti de lla Tio-Tu, azienda che si occupa de lla promozio-ne d i prodotti fotocatalitici a base d i b ios-sido d i titanio (Ti O 2). Si tratta d i una so-cietà tra le p iù sensib ili de l settore , che hasub ito sposato la tecnolog ia de i silicati incollaborazione con il p iù importante pro-duttore mond iale e con una tra le p iùesperte imprese esecutrici d i p itture ai si-licati, esistente sul mercato ormai da qua-si un secolo. N e l nostro caso sono stati utilizzati:TioTuFibromineral-M E quale prodottorasante in polvere fotocatalitico trasp i-rante e con effetto autopulente dalla no-tevole flessib ilità e resistenza ai ragg i ul-travioletti, all’usura ed all’invecchiamen-to; garantisce una forte adesione alle su-perfici ed è idoneo per cicli d i p itturazio-ne inorganici quali silicati, silossani e cal-ce . App licandolo prima a taloscia e poi ti-randolo a frettazzo si ottiene una superfi-cie omogenea, esente da ritiri e cavllatu-re , dall’aspetto simile all’intonaco civile agrana fine . TioTuTiosol-ME quale p ittura ai silicati;questa p ittura fotocatalitica a base d i sold i silicati e silicato liquido d i potassio hauna particolare comb inazione , costituitada p igmenti speciali e leganti nanometri-ci, che consente la sua app licazione d iret-ta e senza ponti d’adesione non solo sufond i minerali, ma anche su una p luralitàd i supporti organici. !

RECUPERO E MANUTENZ IONE

" IN ALTO, PULITURA DELBUSTO MARMOREOCON ACQUANEBULIZZATA.

IN BASSO,STUCCATURESALVABORDO PERIMPEDIRE POSSIBILIINFILTRAZIONID'ACQUA NELMATERIALE LAPIDEO.