Numero 9 anno 2012

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primo M@GGIO www.cgiltoscana.it CGIL TOSCANA Numero 9/ 2012 - Anno 2 La Newsletter del Lunedì 27 . 02 . 2012

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Numero 9 anno II

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Indice

Editoriale di Alessio Gramolati02 Il Paese deve ripartire e la trattativa deve decollare ma senza atti unilaterali

Primo Piano03 Lavoriamo per l'accordo. Sevono più tutele per tutti- FIAT: CGIL, giustizia per licenziamenti assurdi04 Aumentano gli iscritti alla CGIL

Copertina05 Liberare le domeniche! 4 marzo, la Filcams si mobilita

Elezioni RSU10 FLC11 La FP organizza... teatro a Prato!12 Iniziativa a Lucca e dati aventi diritto al voto FP

Primo Piano Toscana13 Eni, il giudice reintegra lavoratori licenziati14 Firenze, Armani licenzia lavoratrice. Ladra? Fannullona? No, ammalata- Aperto sportello INCA CGIL all'interno della Questura di Firenze

NonSoloToscana15 Trasporti, confermato sciopero 1 marzo- Edilizia: manifestazione 3 marzo per crisi del settore- "Il nostro tempo è adesso" - Blitz all'INPS16 Corte Europea condanna Italia per rimpatri- Federconsumatori su canone RAI per tablet e smartphone

La rubrica - Appunti di diritto del lavoro17 Licenziato e umiliato: sì della Cassazione al risarcimento del danno morale

Toscana in breve18 Notizie dalle province toscane (nord e costa - centro - sud)

L'iniziativa21 29 febbraio, Bologna (IRES)

Convenzioni22 Trenitalia - Villa Cesi

Legalità24 Lavoro nero, Lavoro rosa

... in evidenza 25 sito, agenda

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Editoriale

Non c’è dubbio che il Professor Monti abbia ricostruito l’immagine del Paese all’estero, così come è innegabile che abbia prodotto risultati postivi per lo spread e il costo del nostro debito. Questi risultati non sono marginali perché, oltre ad evitare una catastrofe per noi e per l’Europa, hanno evitato un ulteriore salasso agli italiani.Detto ciò, dobbiamo constatare che non c’è nessun altro indicatore economico e sociale che mostri analoghi risultati, a partire dalla crescita che è in caduta libera, così come lo sono occupazione e redditi. Questa dissociazione non potrà durare a lungo: se il Paese non riparte anche i risultati di questi 100 giorni finiranno per rifluire. Siamo quindi i primi ad essere interessati a politiche che favoriscano la crescita, fra queste anche la riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali: una riforma che riduca diseguaglianze e precarietà e per farle dobbiamo però sapere che occorrono risorse, altrimenti i poveri aumenteranno anziché diminuire. La povertà non è un’entità virtuale, non passa giorno che non si aggiungano alla lista delle dismissioni nuove realtà produttive e non solo nella manifattura. Si perdono migliaia di posti di lavoro e i nuovi che si creano, oltre a non compensare i vecchi, sono precari. L’accesso al credito è diventato più difficile e i tagli al sociale più

consistenti e dolorosi. Non c’è una ragione al mondo perché si difenda questo stato di cose. Altri sono interessati a non cambiare. Sappiano sin da adesso che non glielo consentiremo. È tempo che si inizi a preparare una iniziativa che faccia decollare la trattativa e sgombri il campo dalla tentazione di atti unilaterali. Ci sono forze che in questa vicenda vogliono fare come gli pare e non certo nell’interesse del Paese.

P.S.: la scorsa settimana la presidente di Confindustria, a Firenze per l’assemblea nazionale di Federmeccanica, ha dichiarato che l’articolo 18, ed i sindacati che lo difendono, serve a coprire dei poco di buono e assenteisti. Al di là della caduta di stile, la presidente ha sbagliato argomenti e città. Come infatti tutti sanno, l’articolo 18 non impedisce il licenziamento nei casi indicati dalla presidente in quanto rientrano appunto nella “giusta causa”, ma tutela i lavoratori dalle discriminazioni. Inoltre va ricordato che le assenze dei lavoratori italiani per malattia sono persino più basse di quelle dei tedeschi, e in Italia i toscani sono tra i più virtuosi. Insomma, le ha sbagliate tutte.Probabilmente, fosse accaduto ad un lavoratore dipendente, avrebbe rischiato il posto. Nonostante l’articolo 18.

di Alessio Gramolati segretario generale CGIL Toscana

Il Paese deve ripartire, la trattativa deve decollare, ma senza atti unilaterali

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Primo Piano

La Confederazione esprime soddisfazione per il reintegro dei tre operai a Melfi deciso dalla Corte di appello di Potenza che ha accolto il ricorso della FIOM CGIL. La sentenza "dà forza a sciopero FIOM CGIL del 9 marzo e dimostra che FIAT non è infallibile"

I tre operai della FIAT di Melfi, licenziati nell'estate del 2010, torneranno a lavoro. E' quanto deciso dalla Corte di appello di Potenza che accogliendo il ricorso della FIOM CGIL, ha ordinato alla FIAT di reintegrare nello stabilimento i tre operai licenziati (Giovanni Barozzino, Antonio Lamorte e Marco Pignatelli) con l'accusa di aver bloccato un carrello durante

uno sciopero interno.“La sentenza della Corte di appello di Potenza che ha deciso di dare ... LEGGI TUTTO ...

La trattativa con il governo

FIAT: CGIL, giustizia per licenziamenti assurdiMelfi, Corte d'Appello accoglie il ricorso della FIOM CGIL: reintegrati i lavoratori licenziati

CGIL: il Lingotto non si smentisce mai CLICCA QUI

Lavoriamo per l'accordoSevono più tutele per tuttiGoverno dice di voler intesa su lavoro ma mancano le risorse. La CGIL ribadisce la sua ferma volontà di arrivare ad un accordo: lotta a precarietà e ammortizzatori sociali allargati e inclusivi le sue priorità. Resta nodo delle risorse. Nuovo incontro giovedì primo marzo

Una strenua volontà di arrivare ad un accordo per la riforma del mercato del lavoro che metta al

centro la lotta alla precarietà e l'istituzione di un sistema di ammortizzatori sociali ampio e inclusivo. E' la posizione che ha ribadito ieri la Cgil nel corso del quinto appuntamento tra governo e parti sociali per la riforma del mercato del lavoro. Un nuovo round, questa volta nella sede del dicastero del Lavoro in via Flavia, centrato soprattutto sul tema ammortizzatori sociali e aperto questa volta anche ad una delegazione delle Regioni guidata dal presidente Vasco Errani.

Il ministro Fornero ha ribadito la “ferma intenzione” del governo di arrivare ad un accordo con le parti per il bene del Paese ma i nodi da sciogliere,, perché la trattativa faccia un deciso passo in avanti, sono ancora di una certa rilevanza. Due soprattutto, come ha ribadito ieri al termine del tavolo il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso: “Lo stallo è sulle

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Primo Piano

I dati generaliIl tesseramento 2011 si chiude con un incremento di 27.598 iscritti (0,49%.) rispetto al 2010 (anno nel quale si era registrato un incremento di 2.104 unità, pari allo 0,04%).Il totale degli iscritti nel 2011, pertanto, è pari a 5.775.962 persone e fa della CGIL la maggiore organizzazione confederale del nostro Paese.

Nonostante gli effetti devastanti della crisi, che ha determinato milioni di ore di cassa integrazione ed il licenziamento di moltissimi lavoratori che erano stati posti nelle liste di mobilità, la CGIL incrementa il proprio consenso tra i lavoratori attivi di 32.406 unità (+1,24%).Il sindacato dei pensionati chiude il tesseramento con 781 iscritti (+ 0,03%) ... LEGGI TUTTO ...

Aumentano gli iscritti alla CGIL

I dati nazionali relativi al tesseramento

27.598 iscritti (+ 0,49%) in più rispetto al 2010. Complessivamente 700mila nuovi iscritti alla CGIL. Confermato l'obiettivo di 6milioni di iscritti nel 2013

La chiusura del tesseramento della CGIL per il 2011 registra un risultato positivo molto importante perché realizzato in un momento di forte crisi economica e sociale, contrassegnato da una forte riduzione dell’occupazione.

L’incremento è superiore a quanto registrato a

chiusura tesseramento 2009 e 2010, e rappresenta un riconoscimento del lavoro delle Categorie e delle Camere del Lavoro.

La CGIL è impegnata a completare la propria certificazione informatizzata degli iscritti nel 2012 ed opera con determinazione affinché, nello stesso anno, si realizzi la certificazione precisa ed inappuntabile della reale consistenza organizzativa di ogni organizzazione sindacale, così come previsto nell’accordo del 28 giugno 2011 fra sindacati confederali e Confindustria.

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CopertinaLiberare le domeniche!

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Copertina

Liberare le domeniche!

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Liberare le domeniche!

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Liberare le domeniche!

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Copertina

Liberare le domeniche!

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Settori della Conoscenza

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Elezioni RSU

Informazioni e approfondimenti - CLICCA QUI

FLC Toscana - CLICCA QUI

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Pubblico Impiego

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Elezioni RSU

Venerdì 2 marzo, al cinema Terminale, la FP di Prato organizza uno spettacolo: uno spettacolo particolare, il cui titolo “Diario di un precario (sentimentale)”, già mostra quale sia il tema affrontato da Maria Antonia Fama, precaria essa stessa, che mette in scena la satira di se stessa. Precariato, un argomento che, solitamente, definiamo tristemente noto e che Maria Antonia affronta invece con spirito e sarcasmo, risultando pungente, ma invitando anche alla riflessione.

Assunta Buonavolontà, brillante laureata destinata al successo, si trasforma in un’aspirante attrice in cerca di occupazione, in (continuo) equilibrio precario tra un provino e un colloquio di lavoro, un’agenzia

interinale e un centro per l’impiego. Proclamata dottoressa cum laude, e tornata dal viaggio post-laurea, Assunta dovrà fare i conti con le proprie responsabilità: mettersi a cerchiare annunci sul giornale; sostenere un colloquio per entrare in un Cpi; telefonare per vendere uno strano oggetto chiamato aspira calzini e altro ancora.

Assunta racconta la sua storia nelle pagine di un diario, che gradualmente si animano, attraverso flashback, cambi di ambientazione, interazioni con altri personaggi. Il precariato (precarietà-proletariato) non è solo il territorio dei contratti atipici. È una nuova classe sociale, ma anche uno stato della mente, un modo di essere. Una riflessione approfondita a cui contribuiscono peraltro i due interventi, introduttivi e conclusivi, affidati a Denise Amerini e Andrea Brachi della FP Toscana.

Un invito alla partecipazione, all’ascolto e perché no, al divertimento.

La Funzione Pubblica organizza... teatro a Prato!!

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Pubblico Impiego

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Elezioni RSU

Dati su Elezioni RSU 2012

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Primo Piano ToscanaEni, il giudice reintegra lavoratori licenziatiFILCTEM CGIL "questo dimostra importanza articolo 18"Due operatori addetti al carico delle autobotti hanno vinto il braccio di ferro con la raffineria Eni che li aveva licenziati: il giudice Maria Giuliana Civinini, presidente della sezione civile del Tribunale, ha ordinato la reintegra dei due lavoratori, difesi dall`avvocato Filippo Di Rocca, disponendo anche che siano pagati loro otto mesi di stipendio. Il sindacato chimici Cgil coglie al balzo la sentenza del tribunale per andare all`attacco sul fronte dei diritti dei lavoratori: la vicenda dei due addetti licenziati per "giusta causa" è emblematica di quel che rappresenta in concreto la battaglia in difesa dell`articolo 18, af- ferma Bruno Laucci, esponente della segreteria provinciale Filctem Cgil: «Fin dall`inizio il nostro sindacato aveva espresso dubbi sulla provvedimento adottato dall`azienda. Ma in particolare questa storia deve far riflettere su quanto sia importante l`articolo 18: se non fosse esistito, questi lavoratori non avrebbero avuto la possibilità di ricorrere contro la decisione aziendale per salvaguardare i propri diritti».

Tutto nasce da un episodio avvenuto agli inizi del settembre scorso. La Guardia di finanza, nel corso di un controllo di routine sui mezzi in uscita dall` area di carico del Gpl, rileva che una autobotte porta più dei 44mila chili che rappresentano il limite massimo ammissibile per poter circolare sulle strade. Tre mesi più tardi, a dicembre, la direzione Eni licenzia i due operai accusandoli di non aver rispettato le procedure previste per il carico delle

autobotti. Ma la difesa dei due operai entrambi hanno alle spalle trent`anni di lavoro senza contestazioni, uno dei due era stato delegato sindacale in passato - è riuscita a dimostrare che i lavoratori hanno seguito passo passo quanto previsto dalle regole operative del loro reparto.

Effettivamente dall`erogatore hanno rilevato un surplus rispetto al limite dei 44mila chili, lo hanno comunicato via radio ai propri superiori segnalando il problema. Ma il controllo che i tecnici responsabili hanno effettuato sul loro computer ha segnalato che invece l`operazione era andata a buon fine ed era nei limiti previsti e dunque hanno dato il via libera. Dalla verifica da parte degli uomini delle Fiamme Gialle è emerso che invece il carico era eccessivo. Ma l`azienda non può addossare la responsabilità ai due operai, ha deciso il giudice. Il legale degli operai ha messo in rilievo che l`azienda aveva stabilito il (doppio) licenziamento a distanza di tre mesi dall`episodio contestato: un tempo lungo e comunque tale da rendere difficile la difesa.

È da aggiungere che i lavoratori erano talmente sicuri delle loro buone ragioni da aver chiesto che si arrivasse al giudizio con procedura d`urgenza. In tal caso, i tempi della giustizia si riducono ma, detto in estrema sintesi, si inverte l`onere della prova: non tocca più all`azienda provare i buoni motivi del licenziamento, devono essere i lavoratori a dimostrare di essere dalla parte della ragione.

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Primo Piano Toscana

Questi sono giorni, in cui si parla insistentemente della riforma del mercato del lavoro e della possibile abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori o della sua modifica e “manutenzione”. Si è arrivati, addirittura a sostenere che i sindacati difendono i fannulloni e i ladri.

Ma che dire di quello che è successo in un negozio Armani a Firenze.Questa azienda ha recentemente “aiutato” i propri dipendenti con 1000 euro per difendersi dalla crisi e ha regalato a ciascuno dipendente per natale un orologio, si dice, per premiarli del loro impegno.Una lavoratrice, sicuramente, al posto di questi “doni” , avrebbe preferito mantenere il proprio posto di lavoro.Si, perché dopo anni passati in azienda, dopo aver superato un tumore, che l’aveva colpita e dopo un bruttissimo incidente che l’aveva ricoperta di gravi ustioni costringendola a passare mesi a casa per guarire, si aspettava un trattamento migliore della lettera di licenziamento.Licenziamento motivato, così è scritto nella lettera, per aver superato di ben 10 giorni i famosi 180 giorni previsti dalla normativa, ma non poteva essere avvertita ed essere informata? Come fa la maggior parte delle aziende in questi casi della possibile aspettativa, di cui poteva usufruire o

avvalersi delle ferie o permessi che aveva in abbondanza.La ragazza è rientrata al lavoro, ma dopo solo due giorni, ha dovuto ricorrere al pronto soccorso e al riposo forzato rischiando una pericolosa infezione.

L’assemblea dei lavoratori ha manifestato sorpresa e forte preoccupazione per questo fatto e come sindacato chiederemo ad Armani, di ritornare sulle proprie decisioni, sicuri che in questo caso non faremo gli interessi di una fannullona o peggio di una ladra.

Filcams CGIL di Firenze

Firenze, Armani licenzia lavoratrice.Ladra? Fannullona? No, ammalata

Aperto sportello INCA CGIL all'interno della Questura di Firenze, nei locali del SILPI servizi INCA direttamente sul luogo di lavoro. Il SILP di Firenze ha inaugurato lo sportello INCA in Questura, del quale i poliziotti, i loro familiari e il personale dell'Amministrazione Civile dell'Interno potranno avvelersi, grazie alla professionalità e l'esperienza del personale INCA. Lo sportello è a

disposizione per i servizi previdenziali, cause di servizio, dichiazione dei redditi, isee, tutela dei diritti. L'inaugurazione è avvenuta venerdì 24 febbraio, in coda al molto partecipato convegno sui temi previdenziali, con esperti INCA e dirigenti CGIL e SILP.

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''Confermato giovedi' 1° marzo lo sciopero generale di 4 ore di tutti i trasporti per la grave condizione del settore nel Paese, aggravata dalle decisioni del Governo''. Lo ricordano unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, sottolineando che ''dalla protesta sono esclusi, su indicazione della Commissione di Garanzia, il trasporto aereo e, in vista dello sciopero

generale il 13 marzo, la regione Sardegna''.''Stop invece - spiegano le tre organizzazioni sindacali di categoria - alla circolazione ferroviaria dalle 14 alle 18 ed alle attivita' connesse di pulizia e ristorazione. Si fermeranno le ultime quattro ore della prestazione lavorativa gli addetti all'accompagnamento notte. ... LEGGI TUTTO ...

Trasporti: confermato sciopero giovedì 1 marzo

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Blitz antiprecariato alla sede provinciale dell'Inps di Firenze: una ventina di giovani lavoratori del comitato 'Il nostro tempo e' adessò, hanno simbolicamente 'occupato' per alcuni minuti la scalinata di accesso alla sede dell'ente. 'Noi italiani siamo fermi al posto fisso nella stessa citta' di fianco a mamma e papa", e 'laurearsi dopo 28 anni

e' da sfigatì, alcuni dei cartelli esposti con le frasi pronunciate recentemente, dal ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri e dal viceministro al Lavoro Michel Martone. Accanto hanno però esposto anche cartelli di contenuto contrario, con le scritte 'Il lavoro deve essere pagato bene', 'Contratto stabile, lavoro stabile', 'reddito minimo ... LEGGI TUTTO ...

Blitz e occupazione simbolica all'INPS dei giovani de "Il nostro tempo è adesso". "Basta con i contratti tuffa"

Edilizia: rilancio del settore, occupazione, pensioni. Manifestazione nazionale il 3 marzo Rilancio del settore, pensioni, lavori pesanti e usuranti, ammortizzatori sociali, legalità e regolarità, trasparenza, sostenibilità ambientale e risparmio energetico: sono alcuni dei punti che costituiscono la piattaforma unitaria di Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, le categorie sindacali dell’edilizia. Nel documento le organizzazioni denunciano l’assenza di provvedimenti adeguati a contrastare la crisi nel settore, che ha perso oltre 300mila occupati. Tra le proposte concrete di Feneal, Filca e Fillea ci sono il rilancio dell’edilizia attraverso politiche di innovazione nella direzione della green economy, il piano straordinario per il Mezzogiorno, la destinazione di una quota maggiore di Imu ai Comuni per un allentamento selettivo del patto di stabilità da destinare alla difesa del territorio e alla riqualificazione del patrimonio abitativo. Altro tema delicato della piattaforma è la previdenza: i sindacati dell’edilizia chiedono che sia rivista l’attuale normativa sulle pensioni di anzianità, che devono essere adeguate alla tipologia lavorativa (lavori pesanti) e in materia di lavori usuranti. Inoltre si chiede una forte azione di contrasto alle infiltrazioni malavitose ... LEGGI

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La Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha condannato l'Italia per i respingimenti di immigrati verso la Libia. Si tratta del caso ''Hirsi Jamaa e altri contro l'Italia'' risalente al 2009 quando un gruppo di circa 200 immigrati somali ed eritrei provenienti dalla Libia furono rimpatriati dalle autorita' italiane nel paese africano. Ai richiedenti, 11 somali e 13 eritrei, l'Italia dovra' versare un risarcimento di 15 mila euro piu' le spese processuali.Secondo la Grande Chambre di Strasburgo, infatti, il Belpaese non ha rispettato l'articolo 3 della Convenzione sui diritti umani che vieta trattamenti degradanti e inumani, l'articolo 4 del protocollo numero 4 che vieta le espulsioni collettive di stranieri e l'articolo 13 che prevede la possibilita' di fare ricorso su casi di questo genere. Il caso e' arrivato davanti alla Corte europea dei diritti

dell'uomo il 26 maggio del 2009 e il 15 febbraio del 2011 e' stato trasferito alla Grande Chambre. Sono stati autorizzati ad intervenire come terza parte nella procedura, tra gli altri, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati e le organizzazioni non governative Human Rights Watch e Amnesty International.Il caso risale al 6 maggio 2009, quando, a 35 miglia a sud di Lampedusa, in acque internazionali, le autorita' italiane intercettarono tre imbarcazioni con a bordo circa 200 persone di nazionalita' somala ed eritrea, tra cui bambini e donne in stato di gravidanza. I migranti furono trasferiti nelle navi militari italiane e riaccompagnati a Tripoli senza essere stati identificati, ne' ascoltati ne' informati sulla loro effettiva destinazione.

Federconsumatori Toscana: canone RAI,buonsenso su richiesta per tablet e smartphone

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Nella vicenda del canone speciale ha finalmente vinto il buonsenso. La Rai ha chiarito che il canone speciale, rivolto ad aziende, associazioni, società, uffici, ecc. (al di fuori dell’ambito familiare) deve essere corrisposto solo nel caso in cui i computer siano utilizzati come televisori (oltre che, ovviamente, se si è in possesso di un apparecchio televisivo).Decade, quindi, la stravagante ipotesi per cui qualsiasi ufficio disponesse di un computer, tablet o smartphone, avrebbe dovuto pagare il canone speciale, pur non utilizzando tali strumenti per la ricezione televisiva.Già avevamo messo in dubbio l’interpretazione data dall’azienda alla norma che regola il pagamento del canone. Apprezziamo questo sussulto di ragionevolezza, ma chiediamo che si faccia al più presto chiarezza su tali dispositivi, al fine di evitare in futuro episodi ed errori simili.

Immigrazione: Corte Europea condanna Italia per respingimenti. Violati diritti umani

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La rubrica

C’è modo e modo di licenziare. Se, oltre a perdere il posto, il lavoratore si prende anche gli insulti del datore di lavoro, per l’azienda sono guai grossi: oltre alla reintegra – se ci sono le condizioni – al lavoratore spetta anche il risarcimento del danno morale. E’ quanto stabilito dalla Corte di Cassazione che, con la sentenza n. 30668 del 30 dicembre 2011, ha confermato una sentenza di Appello che liquidava un’autonoma voce di danno, qualificandola come “danno morale” ove sia riscontrata la natura ingiuriosa del licenziamento.Nel caso specifico la Corte d’Appello di Roma – fermi restando l’ordine di reintegrazione e la

condanna al pagamento dell’indennità ex art. 18, 4° comma Statuto dei Lavoratori – non solo aveva condannato la datrice di lavoro al pagamento in favore del dipendente illegittimamente licenziato del danno biologico, ma gli aveva anche riconosciuto un autonomo pregiudizio morale dovuto alle modalità “ingiuriose” attraverso le quali il licenziamento si era consumato.

La Cassazione, nel riconoscere la correttezza della decisione di merito, ha colto l’occasione per tornare ad affrontare il controverso principio dell’unitarietà del danno non patrimoniale.

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Licenziato e umiliato: sì della Cassazione al risarcimento del danno morale

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TOSCANA in breve

Massa Carrara - Sanità, CGIL "mancano infermieri"

Livorno - Fondazione Goldoni: SLC CGIL, "lo spettacolo deve continuare"

«Ma l`obiettivo - spiegano i firmatari è mantenere lo stesso livello di servizi finanziati dal Comune, con particolare riferimento all`istruzione e al sociale; evitare, per quanto possibile, un aumento della pressione fiscale sui cittadini; recuperare evasione; garantire la sostenibilità di bilancio nel lungo periodo; mantenere un discreto livello di investimenti». «Con questo documento - ha detto il sindaco, Marco Filippeschi - Comune e sindacati, ciascuno per il loro ruolo, si prendono la responsabilità di provare a risolvere insieme i gravissimi problemi ... LEGGI TUTTO ...

«IL NUMERO di operatori e infermieri nel reparto di chirurgia vascolare e otorino non è adeguato, si rischia il collasso». A lanciare l`allarme è Valerli() Musetti sindacalista della Cgil Sanità: «L`arrivo del nuovo primario dell`otorino - scrive Musetti - ha portato un servizio di qualità chirurgica, ma la direzione sanitaria non ha ancora dato risposte alla mancanza di personale infermieristico e oss: questa è la dimostrazione di una improvvisazione organizzativa. E necessario avere un servizio di terapia sub intensiva ... LEGGI TUTTO ...

“Lo Spettacolo deve continuare, e con esso devono continuare e radicarsi le iniziative culturali e formative che attorno al Teatro cittadino possono trovare un solido punto di riferimento”. Spiega il segretario Slc Cgil Beppe Luongo con il personale della Fondazione Goldoni di Livorno che, ripetutamente, ha messo in discussione la puntualità dei pagamenti degli stipendi di Lavoratrici e Lavoratori. “In attesa del Bilancio Comunale i dipendenti della Fondazione Goldoni ne stanno finanziando le attività ... LEGGI TUTTO ...

Pisa - Scuola e servizi sociali, patto tra sindacati e Comune

Nord e costa

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Pistoia - Ippodromo di Sesana, allarme dei sindacati "il Comune eviti speculazioni"

Firenze - Ataf, niente sciopero 1 marzo. Mezzi fermi il 14. Non c'è accordo su verificatori

Prato - RSU, quale futuro per lavoratori calzaturificio Wings?

TOSCANA in breve

«Non siamo disposti a far cancellare 80 anni di storia ippica a Montecatini e dopo aver già convocato un incontro con Comune e Provincia, coinvolgeremo anche la Regione». I sindacati stanno seguendo da vicino la grave crisi che si è abbattuta sull`ippodromo Sesana, ma prima di dissotterrare l`ascia di guerra (la stagione di corse prenderà il via il 10 marzo...), cercheranno ancora di risolvere la vicenda in via più... amichevole. «Ci stiamo attivando - dice Gianluca Balli, Slc Cgil - con tutti i canali istituzionali ... LEGGI TUTTO...

Siamo i superstiti dello storico calzaturificio Rangoni (ai tempi d’oro è arrivato ad occupare fino a 800 dipendenti). Viene trasferito dall’area Fiorentina a Prato nel 1992 con ca. 100 lavoratori.Oggi siamo rimasti poco più di 40 ( quasi tutti di Firenze!) e da mesi ormai ci chiediamo, vedendo un ulteriore deteriorarsi della situazione, quale sarà il nostro futuro.In ditta si respira un clima di incertezza, le ore di Cassa Integrazione stanno aumentando, anche in periodi in cui tradizionalmente si verificavano i picchi di produzione.Il sentore è che oltre a ... LEGGI TUTTO ...

LA COMMISSIONE di garanzia, come già aveva previsto il presidente di Ataf, Filippo Bonaccorsi, ha chiesto ai sindacati di revocare lo sciopero nazionale del 1 marzo. In quella data i bus di Ataf, Linea e Gest circoleranno regolarmente, mentre non sarà garantito il servizio di Lazzi e Sita. La richiesta di revoca è arrivata a causa della vicinanza dello stop del 1 marzo a quello della tramvia, previsto il 28 febbraio. Resta confermato invece lo sciopero proclamato dalla Rsu di Ataf contro la privatizzazione dell’azienda, il 14 marzo. Qualcosa, però, potrebbe ... LEGGI TUTTO...

Centro

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Arezzo - Eutelia, firmato accordo

Siena - La CGIL su Monte dei Paschi

TOSCANA in breve

16 febbraio si è svolto presso la Regione Toscana il tavolo di crisi per la Laca Cucine. L’azienda, produttrice di cucine componibili, occupa 75 dipendenti, divisi tra lo stabilimento di Radda in Chianti (Siena) e quello di Cavriglia (Arezzo).L’attenzione su questa azienda da parte dei sindacati e delle istituzioni si è accesa già dal giugno 2011, quando i lavoratori sono venuti a conoscenza del fatto che la ditta non era più in grado di far fronte al pagamento degli stipendi; contestualmente è stato ... LEGGI TUTTO...

Le indiscrezioni apparse sulla stampa on line ieri l’altro e poi confermate ieri dal comunicato della Banca MPS ci obbligano ad alcune riflessioni.In primo luogo su come sia possibile dopo le prime dichiarazioni che hanno accompagnato l’inizio dell’attività del nuovo Direttore Generale che a mezzo stampa, addirittura durante lo svolgimento del CdA che lo ha deciso, si apprenda di una modifica sostanziale del piano industriale della stessa Banca. Modifica che rischia di colpire duramente le condizioni del lavoro dipendente anche per le subordinate che rispetto a quanto dichiarato ufficialmente sembrano sorreggere quella ... LEGGI TUTTO ...

E' stato firmato martedì mattina a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico l'accordo tra la nuova proprietà di Eutelia, azienda specializzata in telecomunicazioni acquistata dalla cordata che fa capo a "Cloud Italia" lo scorso 30 dicembre e le organizzazioni sindacali. In base a quanto stabilito e ratificato dai lavoratori delle sedi di Arezzo, Roma, Milano, Torino e Avellino con il 65 per cento dei consensi, Eutelia riparte senza 119 dipendenti su 359 complessivi. I 119 sono stati collocati in cassa integrazione e destinati a corsi per la riqualificazione professionale in vista della riassunzione prevista entro il 2014.

Sud

Grosseto - FLC CGIL, impegno per ribadire situazione di insegnanti ed ATA

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L'iniziativa

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Convenzioni

Impruneta si trova nel cuore della Toscana, circa metà strada tra il capoluogo di regione e le colline. Famosa per il suo cotto, questa località potrà essere una tappa per visitare il Chianti e la celebre campagna toscana. Il Park Hotel Villa Cesi è situato a soli 12 km dal centro di Firenze. Immerso nel verde e circondato dalla sua lussureggiante pineta è la soluzione ideale per trascorrere momenti di vero relax, nei profumi, sapori ed attrazioni di una terra ricca di storia e cultura. Questa struttura propone 28 camere, arredate secondo il tipico stile toscano e munite di ogni comfort. La cornice contiene, un ampio giardino con prato all'inglese e un parco giochi. Il ristorante "Sassi Neri" ha una vasta scelta dei piatti, tutti inspirati dalla tradizionale cucina toscana. Arredato in stile rustico con pareti in pietra e il camino, il ristorante "Sassi Neri" diventa un posto ideale per passare la cena romantica in inverno o nella magnifica terrazza nella bella stagione.

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www.villacesi.it Prenotazioni tel 055231101

Park Hotel Villa CesiVia delle Terre Bianche 1 50023 Impruneta Firenze

[email protected] www.villacesi.it

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