numero 8, anno XVI - ilGrilloParlante
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pagina 1 i l Gr i l lo Parlante Scuo la del l ’ Infanzia, Pr imaria & Secondar ia 1°
il Grillo Parlante
Q uesta frase deve
essere uno spunto
di riflessione per tutti
noi, in modo da far vale-
re le nostre idee anche
con persone che solita-
mente sono un gradino
sopra di noi. Queste si-
tuazioni possono capita-
re nel campo lavorativo,
ma anche alla nostra e-
tà, in famiglia o a scuola.
Se qualche adulto dice o
fa qualcosa che ci sem-
bra sbagliato, noi non
dobbiamo tacere, ma
reagire con calma e se-
condo i nostri principi. I
grandi, infatti, ci impon-
gono molte regole, però
anche loro si devono at-
tenere ad esse per dare
il buon esempio. Se que-
sto non accade, possia-
mo far notare la loro
mancanza, ovviamente in
modo educato, confron-
tare le diverse posizioni
e, se non troviamo un
accordo, possiamo sem-
(Continua a pagina 12)
2
5
6-7
8
11
Alunni vs Prof
La Classe Riciclona
Pubblicità progresso
Ragazze e calcio
Vivere con gli animali
ALL'INTERNO
Attualità
C ari lettori, vi ricor-
date il torneo di let-
tura a cui hanno parteci-
pato le classi terze A, C e
D della nostra scuola??
Ebbene, la bibliotecaria
signora Consonni, ci ha
comunicato i vincitori ....
le classi 3^ D e 3^ A si
sono classificate rispetti-
vamente al primo e se-
condo posto !!!!
La terza D, come prima
classificata, ha ricevuto
in premio una somma di
denaro per l'acquisto di
libri che gli alunni hanno
scelto.
Augurandoci che anche
nel prossimo futuro la
“xTni” arrivi al podio, a
tutti buone vacanze!!!!
Colombo E. & Zazzarini A, 3^D
S embra solo ieri
quando abbiamo
varcato per la prima
volta la porta della
nostra classe.
Inizialmente impauri-
te e disorientate, ab-
biamo cominciato len-
tamente a conoscerci
e a conoscere i nostri
professori. In certi
momenti sembrava
che una settimana du-
rasse millenni e in al-
tri, soprattutto le ul-
time di quest'anno,
sembrava durare solo
una giornata.
In prima media non ci
conoscevamo bene per
cui alcune persone,
che poi si sono rivela-
(continua a pagina 12)
Il “nostro” triennio
Fatevi valere!!!
Anno XVI, numero 8 - 8 giugno 2013
Istituto Comprensivo Statale via Tolstoj
scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria di 1°g
Desio
(continua a pagina 12)
The winner
is ...
"Dal primo all'ultimo gradino della scala sociale, la miglior forma di autorità è l'esempio".
pagina 2 i l Gr i l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le v ia Tolstoj - Desio
scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla
È comune a tutti noi ragazzi non andare sempre d'accordo con i professori, oppure
trovarne simpatici alcuni, ma non sopportarne altri! Per capirne un po' di più e per trovare aspetti positivi e negativi del nostro rapporto con loro, abbiamo chiesto a un campione di alunni opinioni in merito.
M. Burgio 2^A, E. Cottini, L. De Rosa & V. Medda 2^C
ALUNNI VS PROF
Domande I II III
1. Vai d'accordo con i prof?
a. sì 4 7 /
b. solo con alcuni 14 9 20
c. no 2 4 /
2. Per quale motivo non vai d'accordo con i prof?
a. ti contraddicono sempre / 3 7
b. le lezioni sono noiose 10 7 6
c. non sanno spiegare bene / / 4
d. hanno due facce / 2 /
e. sono all'antica e non ti capiscono 5 3 1
f. odio la materia 1 1 /
g. mettono voti bassi 4 4 2
3. Pensi che ti diano tanti compiti?
a. sì 9 11 /
b. no 1 / 1
c. a volte 3 1 3
d. dipende dalle materie 7 8 16
4. Pensi di poterti confidare con loro?
a. sì 2 1 /
b. non ho ancora preso confidenza 1 5 /
c. dipende dalla gravità del proble-
ma 7 1 6
d. no 10 12 5
e. solo con alcuni / 1 9
Domande I II III
5. Se fossi nei panni dei prof cosa faresti?
a. mi comporterei come loro 2 2 2
b. correggerei alcuni atteggiamenti 7 7 /
c. sarei più severo / 4 1
d. sarei più comprensivo 11 7 13
e. cambierei lavoro / / 4
6. Faresti il prof?
a. sì, per trasmettere il loro insegna-
mento ad un'altra generazione / 5 /
b. sì, per provare a mettermi nei loro
panni 4 / 3
c. sì, per non ripetere i loro errori 1 / /
d. no, non mi interessa 15 15 17
7. Pensi che ti diano un buon insegnamento?!
a. sì 11 9 5
b. no 4 6 1
c. dipende dai prof 5 5 14
8. Che cosa pensano i vostri genitori dei prof?
a. sono dalla vostra parte 6 5 4
b. riescono a convincervi di ciò che vi
dicono i prof 8 3 /
c. danno ragione a loro e vi rimprovera-
no 2 7 4
d. danno ragione ai prof, ma voi non
cambiate opinione 4 1 2
e. dipende / 4 10
I compiti a casa sono tanto utili
quanto "odiati". Molti di noi si
chiedono il motivo per cui debbano
"sopportare" il peso di dover ritornare
a casa, dopo una faticosa giornata
scolastica, e ritro-
varsi tanto altro
lavoro da svolgere.
I compiti, si sa, servono per apprende-
re un argomento studiato in quel peri-
odo. Quando, per vacanze e eventi
vari, la scuola rimane chiusa per un
certo tempo, i compiti permettono di
rimanere in "allenamento". Ora, il
fatto che siano necessari è indiscutibi-
le, in dosi ragionevoli però!
Molti ragazzi, infatti, sono convinti
che siano troppi e che non consentano
(Continua a pagina 3)
S.O.S. COMPITI
pagina 3 i l Gr i l lo Parlante Scuo la del l ’ Infanzia, Pr imaria & Secondar ia 1°
scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla
M ercoledì 27 febbraio i ragazzi del laboratorio RICICLANDO
hanno potuto intervistare Simone Paleari, direttore dell'AGENZIA INNO-VA 21. Questo ente è un’associazione senza scopo di lucro che si occupa di protezione dell'ambiente e di divulga-zione di problematiche ambientali: è sostenuto dal comune di Desio e dai comuni limitrofi. Il Dottor Paleari si occupa di formazione, informazione e sensibilizzazione dei cittadini circa i modi migliori per rispettare l'ambien-te e fare la raccolta differenziata, ol-tre a svolgere un’attività più tecnica rivolta a politici e tecnici comunali. Abbiamo parlato molto di rifiuti e ab-biamo illustrato il ruolo del laborato-rio RICICLANDO nel gestire la raccolta differenziata nella nostra scuola e nell'organizzare il concorso Classe Riciclona. Il Dottor Paleari ci ha spiegato che si chiama “rifiuto” tutto ciò di cui una persona vuole disfarsi volontariamen-te o obbligatoriamente, qualcosa che non serve più. Purtroppo i rifiuti che produciamo sono tanti, mediamente 1,5 kg a testa ogni giorno, e non sap-piamo dove metterli, a volte gettiamo anche oggetti ancora utilizzabili. Attraverso la raccolta differenziata il rifiuto diventa risorsa, infatti non dob-biamo pensare che i materiali separati nei rifiuti vengano rimessi insieme, perché i comuni vendono la carta che gettiamo e vendono plastica, vetro e metalli che noi dobbiamo eliminare dalle nostre case. I rifiuti che non so-no vendibili alle ditte che riciclano,
sono gettati in discarica o sono bru-ciati nei termovalorizzatori. Si chiama-no così gli impianti, come quello di Desio, che bruciano rifiuti e produco-no corrente elettrica e calore. Bru-ciando il rifiuto si diminuisce il volume dello stesso (si riduce lo spazio occu-pato), ma rimane la cenere, perciò esistono discariche specializzate nella raccolta delle ceneri dei termovaloriz-zatori. La cenere non si decompone nell'arco della vita di un uomo, quindi il termovalorizzatore non è la soluzio-ne migliore per il problema dei rifiuti. PRODURRE MENO RIFIUTI È LA PRIO-RITÀ CHE OGNUNO DI NOI DEVE AVE-RE. È importante anche usare bene la piattaforma ecologica, un posto dove si raccolgono temporaneamente e si separano i rifiuti che poi sono inviati
alle aziende che riutilizzano i materiali recuperabili. Non possiamo eliminare la produzione dei rifiuti, ma possiamo utilizzare meglio i beni che usiamo e preoccuparci di fare in modo che en-trino nella catena del riciclo. Per quanto riguarda l'inceneritore di Desio, è certo che è una fonte inqui-nante, come il traffico, ma la vera do-manda è se le sue emissioni di gas e polveri superano i limiti di legge: per ora no, ma qualcuno pensa che questi limiti sono troppo alti! Poiché pur-troppo non esiste un altro sistema per smaltire la grande quantità di rifiuti, c'è un dibattito aperto sulla necessità di ampliare gli impianti dell'inceneri-tore di Desio.
Laboratorio “Riciclando”
INTERVISTA CON SIMONE PALEARI DI INNOVA21
di conciliare tutte le attività in cui
sono impegnati, come lo sport o le
amicizie, e di riposarsi abbastanza.
Ritenuti particolarmente pesanti sono
i "famigerati" compiti delle vacanze:
vengono considerati
terribili perché
troppo faticosi e lun-
ghi e gli studenti pensano che impedi-
scano di godersi appieno il periodo
estivo.
Forse i ragazzi sono convinti che gli
insegnanti siano esagerati nel dare i
compiti, ma è più probabile che spes-
so siano gli alunni scansafatiche pro-
fessionisti.
S. Salvadori, 2^B & A. Pizzuto, 2^C (Continua da pagina 2)
Il Grillo Parlante sostiene progetti
in Camerun
S.O.S. COMPITI
pagina 4 i l Gr i l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le v ia Tolstoj - Desio
sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT
I l giorno 18 maggio presso la nostra
scuola si sono svolte le gare di
atletica leggera. Le specialità erano:
lancio del vortex, lancio del peso, 60,
70 e 1000 metri, salto in lungo e
infine la staffetta.
Tutti gli atleti hanno dato il massimo
per ottenere ottime prestazioni, alcuni
hanno avuto la soddisfazione di salire
sul podio.
Preziosa è stata anche la
collaborazione dei genitori per
rendere la giornata piacevole e
divertente per tutti.
D. Dessì & D. Marone, 2^B
Vinca il migliore
pagina 5 i l Gr i l lo Parlante Scuo la del l ’ Infanzia, Pr imaria & Secondar ia 1°
sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT
pagina 6 i l Gr i l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le v ia Tolstoj - Desio
C ari lettori, in questo numero del Grillo vogliamo proporvi qualcosa di speciale, la nostra
campagna di Pubblicità Progresso! Ecco a voi i risultati.
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progresso PUBBLICITÀ PROGRESSO pubblicità progresso PUBBLICITÀ PROGRESSO pubblicità progresso
PUBBLICITÀ PROGRESSO pubblicità progresso PUBBLICITÀ PROGRESSO pubblicità progresso PUBBLICITà
Pubblicità PROGRESSO
… ai bambini facciamo costruire solo castelli di sabbia ...
Chiara Arosio, 3^D
Alice Bellesia, 3^D
È COCAINA O È IL TUO CERVELLO?!
Giulia Lissoni, 3^D
...e poi sarei io l'animale?
Letizia De Rosa, 2^C
Glauco Fumagalli, 3^D
Se fumi ti consumi
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rog
resso
progresso PUBBLICITÀ PROGRESSO pubblicità progresso PUBBLICITÀ PROGRESSO pubblicità progresso
PUBBLICITÀ PROGRESSO pubblicità progresso PUBBLICITÀ PROGRESSO pubblicità progresso PUBBLICITà
Fuma, fuma … che la vita si consuma ...
Se vuoi continuare a nuotare, smetti di fumare!
Veronica Medda, 2^C
Giorgia Sironifrio, 3^D
Sara D’Onofrio, 3^D
Giornata NERA per la Terra
... ridiamole il SORRISO!!!
Aurora Zazzarini, 3^D
NON SIAMO ROBOT, ABBIAMO UN CUORE
NO ALLO SFRUTTAMENTO MINORILE
Alexandra Chelariu, 2^A
pagina 8 i l Gr i l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le v ia Tolstoj - Desio
sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT
L a pallavolo è uno sport di squadra, prati-
cato sia da maschi che da femmine. Ogni squadra è composta da dodici o tredici gioca-tori, se si decide di utilizzare il secondo libero.
Si schierano in squadra sei giocatori più un settimo quando si usa il libero.
Le partite si disputano in un ambiente coper-to, l'unico limite è la distanza fra il campo e il soffitto, diviso in due parti da una rete più al-
ta per le squadre maschili per questioni fisi-che.
Questo sport non comporta un contatto fisico con l'avversario, gli arbitri sono due e ci sono
quattro giudici di linea, un segnapunti e un assistente del segnapunti.
Ci sono differenti versioni per giocare in spe-
cifiche circostanze come: beach volley, gioca-to sulla sabbia solitamente in due, oppure il
greenvolley, giocato sull'erba.
Per me la pallavolo è uno sport bellissimo che permette di esprimere la propria personalità e
di essere se stessi, inoltre essendo uno sport
di squadra insegna a comunicare con le com-
pagne e a stare insieme, creando una vera squadra. Durante una partita si deve dare il massimo e
giocare per la squadra mai solo per se stessi, tutti sono importanti anche chi sta in panchi-
na. L'incontro, infatti, è solo il traguardo: esi-ste prima un grosso lavoro svolto con tutte le giocatrici durante gli allenamenti, per la pre-
parazione tecnica e le strategie di gioco, per-ché è la squadra al completo che perde o vin-
ce la partita. L'emozione che si prova quando si fa cadere
la palla nel campo avversario è indescrivibi-le :gioia, tanta, tantissima gioia, se poi è il punto decisivo, quello della vittoria, è ancora
più entusiasmante.
Per tutti questi motivi per me la pallavolo è lo
sport migliore che si possa praticare e lo con-siglio a tutti.
G. Quartarella, 2^A
VOLLEY FOR EVER
I l calcio è uno sport di squa-dra soprattutto maschile,
ma da qualche decennio è stato introdotto quello femmi-
nile. Molte persone considera-no il calcio femminile inutile, non pensano che le donne
possano praticare questo sport solo perché non hanno
mai visto una partita femmi-
nile.
Io ho iniziato a giocare a cal-
cio quattro anni fa in una so-cietà della F.i.g.c.: Real Meda.
È una delle esperienze più im-portanti della mia vita perché ho imparato che essere una
squadra significa aiutarsi sempre in ogni difficoltà che
si presenti, ho stretto nuove amicizie e soprattutto ho in-contrato lo sport più bello del
mondo e credo che chi non lo pratica si perda qualcosa di
indimenticabile che può cam-biare la vita. Spero che anche
in Italia il calcio femminile di-venti più popolare come in America, dove è più diffuso di
quello maschile.
Il calcio solitamente alle ra-
gazze non piace perché lo tro-vano noioso e temono di svi-
luppare troppo la muscolatura delle gambe. Molte di loro fin-gono di seguirlo solo per es-
sere accettate dai ragazzi...
Io, che lo pratico, posso inve-
ce assicurarvi che è un'ottima attività fisica e che potrebbe
darvi molte soddisfazioni.
A. Marcassa, 2^A
RAGAZZE E CALCIO
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& style FASHION & STYLE fashion & style FASHION & STYLE fashion & style FASHION & STYLE fashion & style
Graduatoria concorso
I° - 2^A
II° - 2^B
III° - 3^A
Graduatoria concorso
I° - 3^A
II° - 1^D
III° - 2^A
Q uesta moda che si sta ultima-
mente diffondendo arriva dal
Giappone, e prende il nome dall'ag-
gettivo “kawaii”, che significa
“carino”. A partire dagli anni ottan-
ta, con questo termine si indica una
serie di personaggi manga, e tutto
quello che ne deriva: modi di vestir-
si, di adornarsi, di parlare, di scri-
vere e di comportarsi. Qualcosa di
“kawaii”, oltre ad essere "carino",
deve essere piccolo, buffo, ornato,
dall'aspetto innocente, infantile, e
di solito con tonalità di colori
"femminili", come il bianco, l'azzur-
ro e il rosa. Questa moda porta inol-
tre alla creazione di personaggi ka-
waii, che hanno modi di fare infantili
e l'aspetto fisico molto “grazioso”,
ma soprattutto occhi grandi, scintil-
lanti, teneri ed espressivi come
quelli dei personaggi manga. Volete
una prova? Girando per il web ho
trovato questa ragazza: Venus An-
gelic.
Ha un canale su you tube e un blog
personale, dove pubblica sue foto
ma soprattutto video. Lei è un clas-
sico esempio dello stile “kawaii” lo si
può notare dal modo in cui acconcia i
capelli, molto simili a quelli dei per-
sonaggi manga, da come si veste,
usando accessori stravaganti, da
come si trucca, rendendo gli occhi
enormi, ma, specialmente da come si
atteggia, sembrando una bambina
piccola, o come dice lei una
“dolly” (bambolina). Io penso che
questa moda sia un'esagerazione
perché si crea un'immagine falsa,
irreale di noi stessi e della realtà
che ci circonda. Penso inoltre che
queste ragazze siano ossessionate
dal loro stile e dal loro corpo, un
esempio è Anastasiya Shpagina, che
vedete nella foto qui sotto. Questa
ragazza passa più di un'ora al giorno
per truccarsi come un manga, se
siete curiosi potete guardare qual-
che suo video basta che digitiate su
you tube 'Anastasiya Sphagina tuto-
rial make up'. Queste due ragazze
sono, secondo me, l'esempio di
“dove” può portare l'esasperazione
della moda kawaii, nata inizialmente
per gli appassionati di manga e ani-
me.
Voi cosa ne pensate?
A. Bellesia 3^D
La moda KAWAII
5 minuti e poi Fruttamania
pagina 10 i l Gr i l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le v ia Tolstoj - Desio
U no dei tanti posti da visitare a Londra è il museo
"Madame Tussauds", dove molti personaggi sono
stati "ricreati" con la cera. Questo museo esiste da più di
200 anni e ormai ospita all'incirca 400 statue. I turisti, che
arrivano da tutto il mondo, sono attratti da questi capola-
vori così somiglianti ai personaggi che ritraggono. Ci so-
no varie sezioni: cantanti, attori, regine, cartoni, atleti e
qualunque genere di persone che abbiano lasciato un se-
gno nella storia e, da quello che si dice, le sculture sono
pressoché identiche all'originale!
Molti si chiedono come facciano a rimanere intatti per
anni: ciò avviene grazie alla cera d'api. Abbiamo scoperto
anche che gli sculto-
ri hanno bisogno di
prendere le misure e
consultare foto per
ispirarsi, inoltre uti-
lizzano capelli veri
e vestiti a volte do-
nati dagli stessi per-
sonaggi famosi.
L'ingresso è a paga-
mento, ma ne vale la pena! Si possono scattare foto e toc-
care star che probabilmente non capiterà mai di vedere
dal vivo!
Visto il successo avuto a Londra, anche in Italia ne hanno
aperto uno: si trova a Milano, ma non è attrezzato come
quello inglese.
In realtà noi non ci siamo ancora andate, ma da quando la
nostra prof di inglese ce ne ha parlato, non vediamo l'ora
di visitarlo!
L. De Rosa &V. Medda, 2^C
L a musica è una passione che ci accompagna fin da piccoli, ma alla nostra età diventa quasi es-
senziale per sopravvivere. Spesso ci aiuta a superare momenti faticosi quando tutto sembra essere contro di noi: quando litighiamo
con persone impor-tanti o quando ab-biamo problemi “sentimentali” o sco-lastici. E' anche un modo per esprimere i nostri sentimenti. Diego - Penso che la musica sia anche un divertimento, il
mio cantante preferito è Fabri Fibra. Grazie a lui rie-sco a sfogarmi e a mettere a confronto le mie espe-rienze con i testi delle sue canzoni. Molte volte mi trovo d'accordo con lui, ad esempio con le parole di questa canzone: “onda tu aspetta qui non ci tengo / l'ultima cosa che voglio sentire è / libera lo stiamo perdendo.” Lo considero quasi un punto di riferimento. Aurora - Ritengo che la musica non sia solo la pia-
cevole combina-zione di un testo e di note musica-li, ma una pas-sione che viene dal cuore. Quan-do ascolto le canzoni del mio idolo, Tiziano Ferro, è come se tutto svanisse, i problemi e le litigate. Ogni frase delle sue canzoni nasconde una lunga storia, che racchiude periodi della mia adolescenza o alcuni miei sentimenti. Ad esempio: “Vorrei donare il tuo sorriso alla luna per-ché di notte chi la guarda possa pensare a te” oppu-re “L'amore è una cosa semplice e adesso, adesso te lo dimostrerò” Tutti noi ragazzi abbiamo un idolo musicale in que-sto periodo di crescita e trasformazioni, però non dobbiamo imitarne tutti gli atteggiamenti e gli stili di vita, ma pensare anche con la nostra testa.
D. Dessì, 2^B & A. Camnasio, 3^D
cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA
Un sogno tra la cera
CHE VITA SAREBBE SENZA MUSICA?
pagina 11 i l Gr i l lo Parlante Scuo la del l ’ Infanzia, Pr imaria & Secondar ia 1°
cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA
M olti sono convinti che una vita
senza animali domestici sia
priva di significato. Per questo motivo
cani, gatti, conigli, criceti, tartarughe
e pennuti convivono da sempre con le
persone. Il legame che si instaura tra
la gente e i loro animali rappresenta
una vera e propria amicizia.
Ci sono animali che necessitano di
uno spazio molto grande, altri che si
accontentano invece di uno spazio
piccolo. Bisogna quindi essere consa-
pevoli delle loro necessità per poter
soddisfare i loro bisogni.
Esistono vari modi per procurarsi de-
gli animali domestici: ci sono per e-
sempio pesci, conigli, criceti e uccelli
che vengono regalati come premio
alle fiere e ai luna park, oppure cani e
gatti venduti in nei negozi di animali.
Noi pensiamo che sia molto meglio
adottare un animale che vive in un
canile e che rischia di passarci tutta la
vita. Purtroppo molte persone, però,
adottano un animale per poi accorger-
si che l'impegno è eccessivo, quindi
lo abbandonano o lo riportano dove
l'hanno preso. Inoltre spesso si prefe-
risce adottare i cucciolotti, perchè
ritenuti "coccolosi", ma non dimenti-
chiamoci dei cani adulti o anziani che
hanno passato la vita in cattività e che
rischiano di morirci poiché nessuno li
vuole...
Avere degli animali richiede un gran-
de impegno, ma anche molto affetto
verso di loro: affetto che verrà sicura-
mente ricambiato.
S. Salvadori, 2^ B & A. Pizzuto, 2^ C
VIVERE CON GLI ANIMALI
1A
1B
1C
2A
2B
2C
3A
3B
5 minuti e … poi: scegli la placchetta
pagina 12 i l Gr i l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le v ia Tolstoj - Desio
scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla
Alessandro CARPINTERI
Alessia PIZZUTO
Alexandra CHELARIU
Alice BELLASIA
Ambra MARCASSA
Aurora CAMNASIO
Aurora ZAZZARINI
Chiara AROSIO
Davide MARONE FASSOLO
Diego DESSÌ
Eleonora COLOMBO
Elisa CATENA
Elisa COLOMBO
Elisa COTTINI
Gaia QUARTARELLA
Giorgia SIRONI
Giulia CATTAZZO
Giulia LISSONI
Glauco FUMAGALLI
Letizia DE ROSA
Lorenzo D’ONOFRIO
Margherita BURGIO
Marta CAMAGNA
Samuel ARCURI
Sara D’ONOFRIO
Simone CANNAROZZI
Stefano GALIMBERTI
Stefano SALVADORI
Veronica MEDDA
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE via Tolstoj – DESIO scuola dell’Infanzia, Primaria & Secondaria 1° grado
IL GRILLO PARLANTE anno XVI^ numero 8
redazione presso
scuola secondaria di 1° grado - Sandro Pertini 2^ A - B - C & 3^ D - E
composta da
pre parlarne con qualche altro adulto di riferi-
mento per avere un riscontro.
Non tiratevi indietro, quindi, davanti a quelli
che ritenete errori o ingiustizie di genitori e
prof, ma sostenete le vostre ragioni e fatevi
valere, ricordandovi però di fare un passo in-
dietro se vi dimostrano che avete torto voi!
M. Burgio, A. Chelariu & A. Marcassa 2^A
te veri amici, ci stavano simpatiche come un sas-
solino nella scarpa, con altre, invece, c'è stato
subito “feeling”. I nostri nuovi insegnanti ci sono
sembrati simpatici e più unici che rari e si sono
rivelati un'ottima guida nell'avventura degli anni
passati in questa scuola.
In seconda nessuno di noi aveva voglia di impe-
gnarsi in modo particolare, addirittura alcune
persone lo hanno considerato “solo” un anno di
passaggio.
Quest'anno, invece, ci sembra il migliore del tri-
ennio perché, oramai, ci conosciamo da molto e
sappiamo con chi abbiamo voglia di passare il tem-
po e condividere le nostre esperienze. Siamo con-
sapevoli che quest'anno, (forse) l'ultimo alle me-
die, è stato un anno importante per la nostra cre-
scita, ma la maggior parte di noi non vede l'ora di
cambiare vita e andare avanti per rincorrere i
propri sogni e le proprie aspettative.
Pensiamo che questi anni sono siano stati un' op-
portunità per diventare consapevoli delle nostre
capacità e per diventare più responsabili, insomma
è stato un periodo denso di cambiamenti tra noi e
in noi.
Prima di cambiare scuola ci attende, però, un nuo-
va grande sfida: i terribili esami!!!!! Le vostre gril-
line consigliano alle “generazioni future” della no-
stra scuola di studiare, di non farsi prendere dal
panico e sopratutto di accettare tutti i consigli
che vi saranno dati dagli insegnanti.
In bocca al lupo ai “colleghi” di terza e buone va-
canze a tutti!!!
G. Lissoni & G. Sironi, 3^D
(Continua da pagina 1)
Il nostro “triennio”
Il Grillo Parlante sostiene progetti
in Camerun
Fatevi valere!!!