numero 8, anno XVI - ilGrilloParlante

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il Grillo Parlante Q uesta frase deve essere uno spunto di riflessione per tutti noi, in modo da far vale- re le nostre idee anche con persone che solita- mente sono un gradino sopra di noi. Queste si- tuazioni possono capita- re nel campo lavorativo, ma anche alla nostra e- tà, in famiglia o a scuola. Se qualche adulto dice o fa qualcosa che ci sem- bra sbagliato, noi non dobbiamo tacere, ma reagire con calma e se- condo i nostri principi. I grandi, infatti, ci impon- gono molte regole, però anche loro si devono at- tenere ad esse per dare il buon esempio. Se que- sto non accade, possia- mo far notare la loro mancanza, ovviamente in modo educato, confron- tare le diverse posizioni e, se non troviamo un accordo, possiamo sem- 2 5 6-7 8 11 Alunni vs Prof La Classe Riciclona Pubblicità progresso Ragazze e calcio Vivere con gli animali ALL'INTERNO Attualità C ari lettori, vi ricor- date il torneo di let- tura a cui hanno parteci- pato le classi terze A, C e D della nostra scuola?? Ebbene, la bibliotecaria signora Consonni, ci ha comunicato i vincitori .... le classi 3^ D e 3^ A si sono classificate rispetti- vamente al primo e se- condo posto !!!! La terza D, come prima classificata, ha ricevuto in premio una somma di denaro per l'acquisto di libri che gli alunni hanno scelto. Augurandoci che anche nel prossimo futuro la xTni” arrivi al podio, a tutti buone vacanze!!!! Colombo E. & Zazzarini A, 3^D S embra solo ieri quando abbiamo varcato per la prima volta la porta della nostra classe. Inizialmente impauri- te e disorientate, ab- biamo cominciato len- tamente a conoscerci e a conoscere i nostri professori. In certi momenti sembrava che una settimana du- rasse millenni e in al- tri, soprattutto le ul- time di quest'anno, sembrava durare solo una giornata. In prima media non ci conoscevamo bene per cui alcune persone, che poi si sono rivela- (continua a pagina 12) Il “nostro” triennio Fatevi valere!!! Anno XVI, numero 8 - 8 giugno 2013 Istituto Comprensivo Statale via Tolstoj scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria di 1°g Desio (continua a pagina 12) The winner is ... "Dal primo all'ultimo gradino della scala sociale, la miglior forma di autorità è l'esempio".

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Il giornale della scuola secondaria di primo grado "Sandro Pertini" - Istituto Comprensivo Statale via Tolstoj, Desio

Transcript of numero 8, anno XVI - ilGrilloParlante

pagina 1 i l Gr i l lo Parlante Scuo la del l ’ Infanzia, Pr imaria & Secondar ia 1°

il Grillo Parlante

Q uesta frase deve

essere uno spunto

di riflessione per tutti

noi, in modo da far vale-

re le nostre idee anche

con persone che solita-

mente sono un gradino

sopra di noi. Queste si-

tuazioni possono capita-

re nel campo lavorativo,

ma anche alla nostra e-

tà, in famiglia o a scuola.

Se qualche adulto dice o

fa qualcosa che ci sem-

bra sbagliato, noi non

dobbiamo tacere, ma

reagire con calma e se-

condo i nostri principi. I

grandi, infatti, ci impon-

gono molte regole, però

anche loro si devono at-

tenere ad esse per dare

il buon esempio. Se que-

sto non accade, possia-

mo far notare la loro

mancanza, ovviamente in

modo educato, confron-

tare le diverse posizioni

e, se non troviamo un

accordo, possiamo sem-

(Continua a pagina 12)

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6-7

8

11

Alunni vs Prof

La Classe Riciclona

Pubblicità progresso

Ragazze e calcio

Vivere con gli animali

ALL'INTERNO

Attualità

C ari lettori, vi ricor-

date il torneo di let-

tura a cui hanno parteci-

pato le classi terze A, C e

D della nostra scuola??

Ebbene, la bibliotecaria

signora Consonni, ci ha

comunicato i vincitori ....

le classi 3^ D e 3^ A si

sono classificate rispetti-

vamente al primo e se-

condo posto !!!!

La terza D, come prima

classificata, ha ricevuto

in premio una somma di

denaro per l'acquisto di

libri che gli alunni hanno

scelto.

Augurandoci che anche

nel prossimo futuro la

“xTni” arrivi al podio, a

tutti buone vacanze!!!!

Colombo E. & Zazzarini A, 3^D

S embra solo ieri

quando abbiamo

varcato per la prima

volta la porta della

nostra classe.

Inizialmente impauri-

te e disorientate, ab-

biamo cominciato len-

tamente a conoscerci

e a conoscere i nostri

professori. In certi

momenti sembrava

che una settimana du-

rasse millenni e in al-

tri, soprattutto le ul-

time di quest'anno,

sembrava durare solo

una giornata.

In prima media non ci

conoscevamo bene per

cui alcune persone,

che poi si sono rivela-

(continua a pagina 12)

Il “nostro” triennio

Fatevi valere!!!

Anno XVI, numero 8 - 8 giugno 2013

Istituto Comprensivo Statale via Tolstoj

scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria di 1°g

Desio

(continua a pagina 12)

The winner

is ...

"Dal primo all'ultimo gradino della scala sociale, la miglior forma di autorità è l'esempio".

pagina 2 i l Gr i l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le v ia Tolstoj - Desio

scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla

È comune a tutti noi ragazzi non andare sempre d'accordo con i professori, oppure

trovarne simpatici alcuni, ma non sopportarne altri! Per capirne un po' di più e per trovare aspetti positivi e negativi del nostro rapporto con loro, abbiamo chiesto a un campione di alunni opinioni in merito.

M. Burgio 2^A, E. Cottini, L. De Rosa & V. Medda 2^C

ALUNNI VS PROF

Domande I II III

1. Vai d'accordo con i prof?

a. sì 4 7 /

b. solo con alcuni 14 9 20

c. no 2 4 /

2. Per quale motivo non vai d'accordo con i prof?

a. ti contraddicono sempre / 3 7

b. le lezioni sono noiose 10 7 6

c. non sanno spiegare bene / / 4

d. hanno due facce / 2 /

e. sono all'antica e non ti capiscono 5 3 1

f. odio la materia 1 1 /

g. mettono voti bassi 4 4 2

3. Pensi che ti diano tanti compiti?

a. sì 9 11 /

b. no 1 / 1

c. a volte 3 1 3

d. dipende dalle materie 7 8 16

4. Pensi di poterti confidare con loro?

a. sì 2 1 /

b. non ho ancora preso confidenza 1 5 /

c. dipende dalla gravità del proble-

ma 7 1 6

d. no 10 12 5

e. solo con alcuni / 1 9

Domande I II III

5. Se fossi nei panni dei prof cosa faresti?

a. mi comporterei come loro 2 2 2

b. correggerei alcuni atteggiamenti 7 7 /

c. sarei più severo / 4 1

d. sarei più comprensivo 11 7 13

e. cambierei lavoro / / 4

6. Faresti il prof?

a. sì, per trasmettere il loro insegna-

mento ad un'altra generazione / 5 /

b. sì, per provare a mettermi nei loro

panni 4 / 3

c. sì, per non ripetere i loro errori 1 / /

d. no, non mi interessa 15 15 17

7. Pensi che ti diano un buon insegnamento?!

a. sì 11 9 5

b. no 4 6 1

c. dipende dai prof 5 5 14

8. Che cosa pensano i vostri genitori dei prof?

a. sono dalla vostra parte 6 5 4

b. riescono a convincervi di ciò che vi

dicono i prof 8 3 /

c. danno ragione a loro e vi rimprovera-

no 2 7 4

d. danno ragione ai prof, ma voi non

cambiate opinione 4 1 2

e. dipende / 4 10

I compiti a casa sono tanto utili

quanto "odiati". Molti di noi si

chiedono il motivo per cui debbano

"sopportare" il peso di dover ritornare

a casa, dopo una faticosa giornata

scolastica, e ritro-

varsi tanto altro

lavoro da svolgere.

I compiti, si sa, servono per apprende-

re un argomento studiato in quel peri-

odo. Quando, per vacanze e eventi

vari, la scuola rimane chiusa per un

certo tempo, i compiti permettono di

rimanere in "allenamento". Ora, il

fatto che siano necessari è indiscutibi-

le, in dosi ragionevoli però!

Molti ragazzi, infatti, sono convinti

che siano troppi e che non consentano

(Continua a pagina 3)

S.O.S. COMPITI

pagina 3 i l Gr i l lo Parlante Scuo la del l ’ Infanzia, Pr imaria & Secondar ia 1°

scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla

M ercoledì 27 febbraio i ragazzi del laboratorio RICICLANDO

hanno potuto intervistare Simone Paleari, direttore dell'AGENZIA INNO-VA 21. Questo ente è un’associazione senza scopo di lucro che si occupa di protezione dell'ambiente e di divulga-zione di problematiche ambientali: è sostenuto dal comune di Desio e dai comuni limitrofi. Il Dottor Paleari si occupa di formazione, informazione e sensibilizzazione dei cittadini circa i modi migliori per rispettare l'ambien-te e fare la raccolta differenziata, ol-tre a svolgere un’attività più tecnica rivolta a politici e tecnici comunali. Abbiamo parlato molto di rifiuti e ab-biamo illustrato il ruolo del laborato-rio RICICLANDO nel gestire la raccolta differenziata nella nostra scuola e nell'organizzare il concorso Classe Riciclona. Il Dottor Paleari ci ha spiegato che si chiama “rifiuto” tutto ciò di cui una persona vuole disfarsi volontariamen-te o obbligatoriamente, qualcosa che non serve più. Purtroppo i rifiuti che produciamo sono tanti, mediamente 1,5 kg a testa ogni giorno, e non sap-piamo dove metterli, a volte gettiamo anche oggetti ancora utilizzabili. Attraverso la raccolta differenziata il rifiuto diventa risorsa, infatti non dob-biamo pensare che i materiali separati nei rifiuti vengano rimessi insieme, perché i comuni vendono la carta che gettiamo e vendono plastica, vetro e metalli che noi dobbiamo eliminare dalle nostre case. I rifiuti che non so-no vendibili alle ditte che riciclano,

sono gettati in discarica o sono bru-ciati nei termovalorizzatori. Si chiama-no così gli impianti, come quello di Desio, che bruciano rifiuti e produco-no corrente elettrica e calore. Bru-ciando il rifiuto si diminuisce il volume dello stesso (si riduce lo spazio occu-pato), ma rimane la cenere, perciò esistono discariche specializzate nella raccolta delle ceneri dei termovaloriz-zatori. La cenere non si decompone nell'arco della vita di un uomo, quindi il termovalorizzatore non è la soluzio-ne migliore per il problema dei rifiuti. PRODURRE MENO RIFIUTI È LA PRIO-RITÀ CHE OGNUNO DI NOI DEVE AVE-RE. È importante anche usare bene la piattaforma ecologica, un posto dove si raccolgono temporaneamente e si separano i rifiuti che poi sono inviati

alle aziende che riutilizzano i materiali recuperabili. Non possiamo eliminare la produzione dei rifiuti, ma possiamo utilizzare meglio i beni che usiamo e preoccuparci di fare in modo che en-trino nella catena del riciclo. Per quanto riguarda l'inceneritore di Desio, è certo che è una fonte inqui-nante, come il traffico, ma la vera do-manda è se le sue emissioni di gas e polveri superano i limiti di legge: per ora no, ma qualcuno pensa che questi limiti sono troppo alti! Poiché pur-troppo non esiste un altro sistema per smaltire la grande quantità di rifiuti, c'è un dibattito aperto sulla necessità di ampliare gli impianti dell'inceneri-tore di Desio.

Laboratorio “Riciclando”

INTERVISTA CON SIMONE PALEARI DI INNOVA21

di conciliare tutte le attività in cui

sono impegnati, come lo sport o le

amicizie, e di riposarsi abbastanza.

Ritenuti particolarmente pesanti sono

i "famigerati" compiti delle vacanze:

vengono considerati

terribili perché

troppo faticosi e lun-

ghi e gli studenti pensano che impedi-

scano di godersi appieno il periodo

estivo.

Forse i ragazzi sono convinti che gli

insegnanti siano esagerati nel dare i

compiti, ma è più probabile che spes-

so siano gli alunni scansafatiche pro-

fessionisti.

S. Salvadori, 2^B & A. Pizzuto, 2^C (Continua da pagina 2)

Il Grillo Parlante sostiene progetti

in Camerun

S.O.S. COMPITI

pagina 4 i l Gr i l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le v ia Tolstoj - Desio

sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT

I l giorno 18 maggio presso la nostra

scuola si sono svolte le gare di

atletica leggera. Le specialità erano:

lancio del vortex, lancio del peso, 60,

70 e 1000 metri, salto in lungo e

infine la staffetta.

Tutti gli atleti hanno dato il massimo

per ottenere ottime prestazioni, alcuni

hanno avuto la soddisfazione di salire

sul podio.

Preziosa è stata anche la

collaborazione dei genitori per

rendere la giornata piacevole e

divertente per tutti.

D. Dessì & D. Marone, 2^B

Vinca il migliore

pagina 5 i l Gr i l lo Parlante Scuo la del l ’ Infanzia, Pr imaria & Secondar ia 1°

sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT

pagina 6 i l Gr i l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le v ia Tolstoj - Desio

C ari lettori, in questo numero del Grillo vogliamo proporvi qualcosa di speciale, la nostra

campagna di Pubblicità Progresso! Ecco a voi i risultati.

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progresso PUBBLICITÀ PROGRESSO pubblicità progresso PUBBLICITÀ PROGRESSO pubblicità progresso

PUBBLICITÀ PROGRESSO pubblicità progresso PUBBLICITÀ PROGRESSO pubblicità progresso PUBBLICITà

Pubblicità PROGRESSO

… ai bambini facciamo costruire solo castelli di sabbia ...

Chiara Arosio, 3^D

Alice Bellesia, 3^D

È COCAINA O È IL TUO CERVELLO?!

Giulia Lissoni, 3^D

...e poi sarei io l'animale?

Letizia De Rosa, 2^C

Glauco Fumagalli, 3^D

Se fumi ti consumi

pagina 7 i l Gr i l lo Parlante Scuo la del l ’ Infanzia, Pr imaria & Secondar ia 1°

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progresso PUBBLICITÀ PROGRESSO pubblicità progresso PUBBLICITÀ PROGRESSO pubblicità progresso

PUBBLICITÀ PROGRESSO pubblicità progresso PUBBLICITÀ PROGRESSO pubblicità progresso PUBBLICITà

Fuma, fuma … che la vita si consuma ...

Se vuoi continuare a nuotare, smetti di fumare!

Veronica Medda, 2^C

Giorgia Sironifrio, 3^D

Sara D’Onofrio, 3^D

Giornata NERA per la Terra

... ridiamole il SORRISO!!!

Aurora Zazzarini, 3^D

NON SIAMO ROBOT, ABBIAMO UN CUORE

NO ALLO SFRUTTAMENTO MINORILE

Alexandra Chelariu, 2^A

pagina 8 i l Gr i l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le v ia Tolstoj - Desio

sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT sport SPORT

L a pallavolo è uno sport di squadra, prati-

cato sia da maschi che da femmine. Ogni squadra è composta da dodici o tredici gioca-tori, se si decide di utilizzare il secondo libero.

Si schierano in squadra sei giocatori più un settimo quando si usa il libero.

Le partite si disputano in un ambiente coper-to, l'unico limite è la distanza fra il campo e il soffitto, diviso in due parti da una rete più al-

ta per le squadre maschili per questioni fisi-che.

Questo sport non comporta un contatto fisico con l'avversario, gli arbitri sono due e ci sono

quattro giudici di linea, un segnapunti e un assistente del segnapunti.

Ci sono differenti versioni per giocare in spe-

cifiche circostanze come: beach volley, gioca-to sulla sabbia solitamente in due, oppure il

greenvolley, giocato sull'erba.

Per me la pallavolo è uno sport bellissimo che permette di esprimere la propria personalità e

di essere se stessi, inoltre essendo uno sport

di squadra insegna a comunicare con le com-

pagne e a stare insieme, creando una vera squadra. Durante una partita si deve dare il massimo e

giocare per la squadra mai solo per se stessi, tutti sono importanti anche chi sta in panchi-

na. L'incontro, infatti, è solo il traguardo: esi-ste prima un grosso lavoro svolto con tutte le giocatrici durante gli allenamenti, per la pre-

parazione tecnica e le strategie di gioco, per-ché è la squadra al completo che perde o vin-

ce la partita. L'emozione che si prova quando si fa cadere

la palla nel campo avversario è indescrivibi-le :gioia, tanta, tantissima gioia, se poi è il punto decisivo, quello della vittoria, è ancora

più entusiasmante.

Per tutti questi motivi per me la pallavolo è lo

sport migliore che si possa praticare e lo con-siglio a tutti.

G. Quartarella, 2^A

VOLLEY FOR EVER

I l calcio è uno sport di squa-dra soprattutto maschile,

ma da qualche decennio è stato introdotto quello femmi-

nile. Molte persone considera-no il calcio femminile inutile, non pensano che le donne

possano praticare questo sport solo perché non hanno

mai visto una partita femmi-

nile.

Io ho iniziato a giocare a cal-

cio quattro anni fa in una so-cietà della F.i.g.c.: Real Meda.

È una delle esperienze più im-portanti della mia vita perché ho imparato che essere una

squadra significa aiutarsi sempre in ogni difficoltà che

si presenti, ho stretto nuove amicizie e soprattutto ho in-contrato lo sport più bello del

mondo e credo che chi non lo pratica si perda qualcosa di

indimenticabile che può cam-biare la vita. Spero che anche

in Italia il calcio femminile di-venti più popolare come in America, dove è più diffuso di

quello maschile.

Il calcio solitamente alle ra-

gazze non piace perché lo tro-vano noioso e temono di svi-

luppare troppo la muscolatura delle gambe. Molte di loro fin-gono di seguirlo solo per es-

sere accettate dai ragazzi...

Io, che lo pratico, posso inve-

ce assicurarvi che è un'ottima attività fisica e che potrebbe

darvi molte soddisfazioni.

A. Marcassa, 2^A

RAGAZZE E CALCIO

pagina 9 i l Gr i l lo Parlante Scuo la del l ’ Infanzia, Pr imaria & Secondar ia 1°

& style FASHION & STYLE fashion & style FASHION & STYLE fashion & style FASHION & STYLE fashion & style

Graduatoria concorso

I° - 2^A

II° - 2^B

III° - 3^A

Graduatoria concorso

I° - 3^A

II° - 1^D

III° - 2^A

Q uesta moda che si sta ultima-

mente diffondendo arriva dal

Giappone, e prende il nome dall'ag-

gettivo “kawaii”, che significa

“carino”. A partire dagli anni ottan-

ta, con questo termine si indica una

serie di personaggi manga, e tutto

quello che ne deriva: modi di vestir-

si, di adornarsi, di parlare, di scri-

vere e di comportarsi. Qualcosa di

“kawaii”, oltre ad essere "carino",

deve essere piccolo, buffo, ornato,

dall'aspetto innocente, infantile, e

di solito con tonalità di colori

"femminili", come il bianco, l'azzur-

ro e il rosa. Questa moda porta inol-

tre alla creazione di personaggi ka-

waii, che hanno modi di fare infantili

e l'aspetto fisico molto “grazioso”,

ma soprattutto occhi grandi, scintil-

lanti, teneri ed espressivi come

quelli dei personaggi manga. Volete

una prova? Girando per il web ho

trovato questa ragazza: Venus An-

gelic.

Ha un canale su you tube e un blog

personale, dove pubblica sue foto

ma soprattutto video. Lei è un clas-

sico esempio dello stile “kawaii” lo si

può notare dal modo in cui acconcia i

capelli, molto simili a quelli dei per-

sonaggi manga, da come si veste,

usando accessori stravaganti, da

come si trucca, rendendo gli occhi

enormi, ma, specialmente da come si

atteggia, sembrando una bambina

piccola, o come dice lei una

“dolly” (bambolina). Io penso che

questa moda sia un'esagerazione

perché si crea un'immagine falsa,

irreale di noi stessi e della realtà

che ci circonda. Penso inoltre che

queste ragazze siano ossessionate

dal loro stile e dal loro corpo, un

esempio è Anastasiya Shpagina, che

vedete nella foto qui sotto. Questa

ragazza passa più di un'ora al giorno

per truccarsi come un manga, se

siete curiosi potete guardare qual-

che suo video basta che digitiate su

you tube 'Anastasiya Sphagina tuto-

rial make up'. Queste due ragazze

sono, secondo me, l'esempio di

“dove” può portare l'esasperazione

della moda kawaii, nata inizialmente

per gli appassionati di manga e ani-

me.

Voi cosa ne pensate?

A. Bellesia 3^D

La moda KAWAII

5 minuti e poi Fruttamania

pagina 10 i l Gr i l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le v ia Tolstoj - Desio

U no dei tanti posti da visitare a Londra è il museo

"Madame Tussauds", dove molti personaggi sono

stati "ricreati" con la cera. Questo museo esiste da più di

200 anni e ormai ospita all'incirca 400 statue. I turisti, che

arrivano da tutto il mondo, sono attratti da questi capola-

vori così somiglianti ai personaggi che ritraggono. Ci so-

no varie sezioni: cantanti, attori, regine, cartoni, atleti e

qualunque genere di persone che abbiano lasciato un se-

gno nella storia e, da quello che si dice, le sculture sono

pressoché identiche all'originale!

Molti si chiedono come facciano a rimanere intatti per

anni: ciò avviene grazie alla cera d'api. Abbiamo scoperto

anche che gli sculto-

ri hanno bisogno di

prendere le misure e

consultare foto per

ispirarsi, inoltre uti-

lizzano capelli veri

e vestiti a volte do-

nati dagli stessi per-

sonaggi famosi.

L'ingresso è a paga-

mento, ma ne vale la pena! Si possono scattare foto e toc-

care star che probabilmente non capiterà mai di vedere

dal vivo!

Visto il successo avuto a Londra, anche in Italia ne hanno

aperto uno: si trova a Milano, ma non è attrezzato come

quello inglese.

In realtà noi non ci siamo ancora andate, ma da quando la

nostra prof di inglese ce ne ha parlato, non vediamo l'ora

di visitarlo!

L. De Rosa &V. Medda, 2^C

L a musica è una passione che ci accompagna fin da piccoli, ma alla nostra età diventa quasi es-

senziale per sopravvivere. Spesso ci aiuta a superare momenti faticosi quando tutto sembra essere contro di noi: quando litighiamo

con persone impor-tanti o quando ab-biamo problemi “sentimentali” o sco-lastici. E' anche un modo per esprimere i nostri sentimenti. Diego - Penso che la musica sia anche un divertimento, il

mio cantante preferito è Fabri Fibra. Grazie a lui rie-sco a sfogarmi e a mettere a confronto le mie espe-rienze con i testi delle sue canzoni. Molte volte mi trovo d'accordo con lui, ad esempio con le parole di questa canzone: “onda tu aspetta qui non ci tengo / l'ultima cosa che voglio sentire è / libera lo stiamo perdendo.” Lo considero quasi un punto di riferimento. Aurora - Ritengo che la musica non sia solo la pia-

cevole combina-zione di un testo e di note musica-li, ma una pas-sione che viene dal cuore. Quan-do ascolto le canzoni del mio idolo, Tiziano Ferro, è come se tutto svanisse, i problemi e le litigate. Ogni frase delle sue canzoni nasconde una lunga storia, che racchiude periodi della mia adolescenza o alcuni miei sentimenti. Ad esempio: “Vorrei donare il tuo sorriso alla luna per-ché di notte chi la guarda possa pensare a te” oppu-re “L'amore è una cosa semplice e adesso, adesso te lo dimostrerò” Tutti noi ragazzi abbiamo un idolo musicale in que-sto periodo di crescita e trasformazioni, però non dobbiamo imitarne tutti gli atteggiamenti e gli stili di vita, ma pensare anche con la nostra testa.

D. Dessì, 2^B & A. Camnasio, 3^D

cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA

Un sogno tra la cera

CHE VITA SAREBBE SENZA MUSICA?

pagina 11 i l Gr i l lo Parlante Scuo la del l ’ Infanzia, Pr imaria & Secondar ia 1°

cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA

M olti sono convinti che una vita

senza animali domestici sia

priva di significato. Per questo motivo

cani, gatti, conigli, criceti, tartarughe

e pennuti convivono da sempre con le

persone. Il legame che si instaura tra

la gente e i loro animali rappresenta

una vera e propria amicizia.

Ci sono animali che necessitano di

uno spazio molto grande, altri che si

accontentano invece di uno spazio

piccolo. Bisogna quindi essere consa-

pevoli delle loro necessità per poter

soddisfare i loro bisogni.

Esistono vari modi per procurarsi de-

gli animali domestici: ci sono per e-

sempio pesci, conigli, criceti e uccelli

che vengono regalati come premio

alle fiere e ai luna park, oppure cani e

gatti venduti in nei negozi di animali.

Noi pensiamo che sia molto meglio

adottare un animale che vive in un

canile e che rischia di passarci tutta la

vita. Purtroppo molte persone, però,

adottano un animale per poi accorger-

si che l'impegno è eccessivo, quindi

lo abbandonano o lo riportano dove

l'hanno preso. Inoltre spesso si prefe-

risce adottare i cucciolotti, perchè

ritenuti "coccolosi", ma non dimenti-

chiamoci dei cani adulti o anziani che

hanno passato la vita in cattività e che

rischiano di morirci poiché nessuno li

vuole...

Avere degli animali richiede un gran-

de impegno, ma anche molto affetto

verso di loro: affetto che verrà sicura-

mente ricambiato.

S. Salvadori, 2^ B & A. Pizzuto, 2^ C

VIVERE CON GLI ANIMALI

1A

1B

1C

2A

2B

2C

3A

3B

5 minuti e … poi: scegli la placchetta

pagina 12 i l Gr i l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le v ia Tolstoj - Desio

scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla

Alessandro CARPINTERI

Alessia PIZZUTO

Alexandra CHELARIU

Alice BELLASIA

Ambra MARCASSA

Aurora CAMNASIO

Aurora ZAZZARINI

Chiara AROSIO

Davide MARONE FASSOLO

Diego DESSÌ

Eleonora COLOMBO

Elisa CATENA

Elisa COLOMBO

Elisa COTTINI

Gaia QUARTARELLA

Giorgia SIRONI

Giulia CATTAZZO

Giulia LISSONI

Glauco FUMAGALLI

Letizia DE ROSA

Lorenzo D’ONOFRIO

Margherita BURGIO

Marta CAMAGNA

Samuel ARCURI

Sara D’ONOFRIO

Simone CANNAROZZI

Stefano GALIMBERTI

Stefano SALVADORI

Veronica MEDDA

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE via Tolstoj – DESIO scuola dell’Infanzia, Primaria & Secondaria 1° grado

IL GRILLO PARLANTE anno XVI^ numero 8

redazione presso

scuola secondaria di 1° grado - Sandro Pertini 2^ A - B - C & 3^ D - E

composta da

pre parlarne con qualche altro adulto di riferi-

mento per avere un riscontro.

Non tiratevi indietro, quindi, davanti a quelli

che ritenete errori o ingiustizie di genitori e

prof, ma sostenete le vostre ragioni e fatevi

valere, ricordandovi però di fare un passo in-

dietro se vi dimostrano che avete torto voi!

M. Burgio, A. Chelariu & A. Marcassa 2^A

te veri amici, ci stavano simpatiche come un sas-

solino nella scarpa, con altre, invece, c'è stato

subito “feeling”. I nostri nuovi insegnanti ci sono

sembrati simpatici e più unici che rari e si sono

rivelati un'ottima guida nell'avventura degli anni

passati in questa scuola.

In seconda nessuno di noi aveva voglia di impe-

gnarsi in modo particolare, addirittura alcune

persone lo hanno considerato “solo” un anno di

passaggio.

Quest'anno, invece, ci sembra il migliore del tri-

ennio perché, oramai, ci conosciamo da molto e

sappiamo con chi abbiamo voglia di passare il tem-

po e condividere le nostre esperienze. Siamo con-

sapevoli che quest'anno, (forse) l'ultimo alle me-

die, è stato un anno importante per la nostra cre-

scita, ma la maggior parte di noi non vede l'ora di

cambiare vita e andare avanti per rincorrere i

propri sogni e le proprie aspettative.

Pensiamo che questi anni sono siano stati un' op-

portunità per diventare consapevoli delle nostre

capacità e per diventare più responsabili, insomma

è stato un periodo denso di cambiamenti tra noi e

in noi.

Prima di cambiare scuola ci attende, però, un nuo-

va grande sfida: i terribili esami!!!!! Le vostre gril-

line consigliano alle “generazioni future” della no-

stra scuola di studiare, di non farsi prendere dal

panico e sopratutto di accettare tutti i consigli

che vi saranno dati dagli insegnanti.

In bocca al lupo ai “colleghi” di terza e buone va-

canze a tutti!!!

G. Lissoni & G. Sironi, 3^D

(Continua da pagina 1)

Il nostro “triennio”

Il Grillo Parlante sostiene progetti

in Camerun

Fatevi valere!!!