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Supplemento di Vivere Sostenibile - novembre 2017 - n°44 22 EDITORIALE di Silvano Ventura [email protected] TEMPO DI LETTURA: 4 min www.viveresostenibile.net Ambiente, cibo, comunità, transizione e resilienza Ormai da molti anni vengono pubblicati studi di sociologi, filosofi e antropologi che sostengono la ovvia tesi che la vera felici- tà si trova nelle relazioni umane. Le città sono, o meglio “dovrebbero” essere progettate e costruite, per facilitare relazioni sane e soddisfacenti tra i cittadini; il tutto con grande attenzione alla qualità dell'ambiente. Molte aree delle nostre città piuttosto che favorire una partecipazione attiva della cittadinanza e la so- cializzazione, sembrano però rispondere più ai falsi bisogni in- dotti dalla pubblicità, come “i non luoghi” rappresentati dai centri commerciali, o a stili di vita alienati e semi patologici, come ad esempio sta accadendo con la proliferazione delle sale slot. Da alcuni decenni, le nostre città, i nostri paesi, le nostre campa- gne, sono diventati oggetto di scambio con il denaro di chi pote- va spendere per costruire “non luoghi” per promuovere marchi e pseudo-stili di vita o costituire rendite finanziarie cementificando, spesso anche contro il più razionale buonsenso ambientale ed economico (basti pensare alle migliaia di appartamenti vuoti, o alle case e capannoni “legalizzati” da insensati condoni edilizi). Le speculazioni degli ultimi anni, come la “bolla della new-eco- nomy”, la “bolla del mercato immobiliare” o i vari scandali su alcune imprese internazionali e anche nazionali (Cirio, Parmalat, ecc.), hanno fatto fallire il sistema e i danni sociali ed economici di tale fallimento, hanno pesato e peseranno ancora per molto tempo, sulle spalle di cittadini e imprese “sane”. E' riappropriandoci delle città, dei luoghi, delle periferie, delle campagne, risentendoci cittadini attivi e partecipando alle scelte dei nostri amministratori, occupandoci dei nostri “beni comuni”, entrando a fare parte di percorsi di partecipazione e associativi, che potremo porre fine alla logica dominante da decenni che ha favorito le rendite e depresso i veri bisogni delle persone. In Italia sono molte le città con popolazione in contrazione e pra- ticamente tutto il patrimonio immobiliare civile (circa l'80%) deve essere riqualificato per essere reso efficiente energeticamente e sicuro. Inoltre molti capannoni artigianali e industriali, a causa anche della crisi strutturale che ha cambiato il lavoro e portato in altre parti del mondo la produzione, risultano abbandonati. E’ necessario ridiscutere la realtà urbanistica e di organizzazione delle nostre città, mettendo al centro i nuovi bisogni di bambini, ragazzi, adulti e anziani perché essi possano trovare piena soddisfazione nel vivere in luoghi urbani adeguati ai bisogni reali della comunità. I nostri amministratori devono atti- varsi per promuovere un processo aperto e partecipato dai cittadi- ni per riqualificare spazi e quartieri, per ripensare a sistemi di mo- bilità economici e a basso impatto, per trasformare il “problema rifiuti” in una risorsa utile alla popolazione, per stimolare nuove forme di socializzazione e di economia condivisa. Noi “cittadini” dobbiamo superare la “pigrizia della non parteci- pazione” e la “comodità del lamento” fine a se stesso, partecipan- do attivamente alla vita della nostra comunità, avviando un futuro sostenibile per le attuali generazioni e per quelle che verranno. La città più intelligente è quella fatta da cittadini partecipi e consapevoli! NOVEMBRE 2017 Elenco completo ROMAGNA.VIVERESOSTENIBILE.NET Dove trovi VIVERE SOSTENIBILE?

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Supplemento di Vivere Sostenibile - novembre 2017 - n°44

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EDITORIALE

di Silvano Ventura [email protected]

tempo di lettura: 4 min

www.viveresostenibile.netambiente, cibo, comunità, transizione e resilienza

Ormai da molti anni vengono pubblicati studi di sociologi, filosofi e antropologi che sostengono la ovvia tesi che la vera felici-tà si trova nelle relazioni umane. Le città sono, o meglio “dovrebbero” essere progettate e costruite, per facilitare relazioni sane e soddisfacenti tra i cittadini; il tutto con grande attenzione alla qualità dell'ambiente. Molte aree delle nostre città piuttosto che favorire una partecipazione attiva della cittadinanza e la so-cializzazione, sembrano però rispondere più ai falsi bisogni in-dotti dalla pubblicità, come “i non luoghi” rappresentati dai centri commerciali, o a stili di vita alienati e semi patologici, come ad esempio sta accadendo con la proliferazione delle sale slot.Da alcuni decenni, le nostre città, i nostri paesi, le nostre campa-gne, sono diventati oggetto di scambio con il denaro di chi pote-va spendere per costruire “non luoghi” per promuovere marchi e pseudo-stili di vita o costituire rendite finanziarie cementificando, spesso anche contro il più razionale buonsenso ambientale ed economico (basti pensare alle migliaia di appartamenti vuoti, o alle case e capannoni “legalizzati” da insensati condoni edilizi).Le speculazioni degli ultimi anni, come la “bolla della new-eco-nomy”, la “bolla del mercato immobiliare” o i vari scandali su alcune imprese internazionali e anche nazionali (Cirio, Parmalat, ecc.), hanno fatto fallire il sistema e i danni sociali ed economici di tale fallimento, hanno pesato e peseranno ancora per molto tempo, sulle spalle di cittadini e imprese “sane”.E' riappropriandoci delle città, dei luoghi, delle periferie, delle campagne, risentendoci cittadini attivi e partecipando alle scelte

dei nostri amministratori, occupandoci dei nostri “beni comuni”, entrando a fare parte di percorsi di partecipazione e associativi, che potremo porre fine alla logica dominante da decenni che ha favorito le rendite e depresso i veri bisogni delle persone.In Italia sono molte le città con popolazione in contrazione e pra-ticamente tutto il patrimonio immobiliare civile (circa l'80%) deve essere riqualificato per essere reso efficiente energeticamente e sicuro. Inoltre molti capannoni artigianali e industriali, a causa anche della crisi strutturale che ha cambiato il lavoro e portato in altre parti del mondo la produzione, risultano abbandonati. E’ necessario ridiscutere la realtà urbanistica e di organizzazione delle nostre città, mettendo al centro i nuovi bisogni di bambini, ragazzi, adulti e anziani perché essi possano

trovare piena soddisfazione nel vivere in luoghi urbani adeguati ai bisogni reali della comunità. I nostri amministratori devono atti-varsi per promuovere un processo aperto e partecipato dai cittadi-ni per riqualificare spazi e quartieri, per ripensare a sistemi di mo-bilità economici e a basso impatto, per trasformare il “problema rifiuti” in una risorsa utile alla popolazione, per stimolare nuove forme di socializzazione e di economia condivisa.Noi “cittadini” dobbiamo superare la “pigrizia della non parteci-pazione” e la “comodità del lamento” fine a se stesso, partecipan-do attivamente alla vita della nostra comunità, avviando un futuro sostenibile per le attuali generazioni e per quelle che verranno.

La città più intelligente è quella fatta da cittadini partecipi e consapevoli!

novembre 2017

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Marche

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Hanno Collaborato a questo numero

Angela CarrerasBeatrice CaliaBelinda PaganoCaroline AitkenCatherine Ratajczak Guidi

Daniela LorizzoElena BalsamoElena LeponeElisa CardinaliEnrico Marone

Enzo ChiarulloFrancesca CappellaroGiovanni SantandreaJo Gabel

Linda MaggioriManuela MartinoPatrizia AccettulliRoberto MarchesiniRosaria Scotto

28/10/21017

Riservato alle aziende, ai professionisti, alle associazioni e le cooperative che svolgano attività, corsi, iniziative o che producano o commercializzino prodotti o che realizzino servizi nell'ambito della sostenibilità ambientale, sociale e del benessere della persona e degli animali.

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ALimentAzione ConSApeVoLe pag 4 - 5

BmBino nAturALe pag 6

BeneSSere Corpo e mente pag 7

opportunità pag 8

itALiA SoSteniBiLe pag 9 - 12

SCeLte SoSteniBiLi pag 13

Speciale Città SoSteniBiLe pag 14 - 15

AmiCi AnimALi pag 16 - 17

AppuntAmenti e merCAti pag 18

AGri-CuLturA pag 19

Redazione RomagnaVia Ariete n. 67 - 47923 Rimini

www.viveresostenibile.net

StampaCentro Stampa delle VenezieVia Austria, 19Padova

GraficaImpaginazioneClaudia Barabani

Bologna

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4ALimentAzione ConSApeVoLe

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torniamo a gustare frutta e verdura di stagione: a novembre…Porroè ricco d'acqua e contiene buone quantità di sali minerali che attivano le funzioni depurative dell'organismo. Buona la presenza di vitamine, in particolare della Vitamina A. Contiene fibre ed è ipocalorico. I polifenoli contenuti hanno potenti proprietà antiossidanti che apportano benefici contro i radicali liberi, responsabili delle malattie croniche e dell'invecchiamento.

Altre verdure del mesebietole, carciofo, carote, cavoli, ceci, cicoria, fa-gioli, finocchio, lattuga, lenticchie, patate, piselli, radicchio, rape, sedano, zucca e zucchine.

Castagnaè priva di colesterolo, come tutti gli alimenti di origine vegetale, contiene fibre utili per l'atti-vità intestinale e ha un alto valore energetico: dal punto di vista nutrizionale le castagne han-no una composizione simile a quella dei cereali senza contenere glutine. E' una fonte importante di sali minerali - fosforo, calcio, ferro e potassio - e di acido folico, raccomandato in particolar modo alle donne in gravidanza.

Altri frutti del mesekaki, mandorle, mele, more, nespole, noci, noc-ciole, pere, uva.

tempo di lettura: 1 min

L'impronta ecologica del cibo che mangiamo

Tutti noi conosciamo la piramide alimentare, che indica le giuste quantità di cibo da consumare per un'alimentazione sana e a tutela del nostro benes-sere. Nella parte bassa della piramide troviamo i cibi da consumare più spesso, quotidianamente, come ad esempio frutta e ortaggi, cereali soprattut-to integrali e tanta acqua, almeno 1 litro e mezzo al giorno. Salendo verso l'alto, vi sono gli alimenti da assumere solo sporadicamente, come dolci, salumi e carne, soprattutto quella rossa.Uno studio di Barilla Center for Food Nutrition (www.barillacfn.com) ha individuato un'altra pira-mide: quella ambientale, dove ad ogni alimento è associata la sua impronta ecologica. Questa piramide è rovesciata perché nella parte in-feriore presenta quegli alimenti con minori impatti sull'ambiente e nella parte superiore riporta i cibi che determinano un maggiore consumo di risorse.L'indicatore di questi impatti è l'impronta ecologica, ossia la quantità di terreno e di acqua necessaria per rigenerare le risorse che sono state utilizzate per i prodotti da noi consumati. Tutto ciò tenendo conto del ciclo di vita, ossia di tutte le fasi che hanno permesso di ottenere quel pro-dotto: dall'estrazione delle materie prime alla col-tivazione, raccolta, lavorazione, confezionamento, trasporto, uso, fino allo smaltimento finale. L'impronta ecologica indica quindi una superficie di terreno e di acqua necessaria per sostenere il consumo di quel prodotto. Questa unità di misura è stata definita dal Global Footprint Network ed è identificata nei m2 globali. I metri quadri globali comprendono varie superfici: l'area dei terreni necessari per produrre l'energia, ossia lo spazio occupato da una centrale elettrica ma anche la superficie vegetale necessaria per l'as-sorbimento dell'anidride carbonica generata dalla combustione dei combustibili fossili; l'area occupa-ta dalla produzione agricola e dall'allevamento; il terreno forestale per produrre legname e carta; la superficie idrica per i prodotti della pesca; le aree edificate che ospitano gli insediamenti urbani, in-dustriali e le strade. Da questo calcolo si ottiene,

ad esempio, che l'impronta ecologica associata al consumo di 1 kg di verdura è di 2 m2, mentre per 1 kg di carne è di 118 m2. Attraverso questo indica-tore è possibile conoscere l'impatto ambientale del cibo che mangiamo. Ad esempio se una persona assume una dieta ve-getariana, l'impronta a essa associata è di 140 m2 a settimana e di 7.280 m2 in un anno, che corrisponde ad una superficie pari a circa 27 campi da tennis. Una die-ta mediterranea che privilegia vegetali e carboidrati e ha un bilanciato consumo di carne e pesce, ha un impronta di 161 m2 a settimana e di 8.370 m2 in un anno, pari a circa 32 campi da tennis. Invece, una dieta che tutti i giorni prevede il consumo di carne ha un'impronta di 188 m2 a settimana e di 9.780 m2 in un anno, pari a circa 37 campi da tennis. Grazie alla piramide ambientale è possibile quin-di comprendere a quali alimenti è associato una maggiore impronta ecologica e un correlato im-patto ambientale. Se confrontiamo le due piramidi, quella ambientale con quella alimentare, possiamo desumere che scelte alimentari e impatti ambientali sono tra loro collegate. Quindi, ciò che fa bene a noi è anche ciò che ha un minore impatto sull'ambiente. Purtroppo, l'im-pronta ecologica mondiale dal 1960 ad oggi è in continua crescita e dalla metà degli anni settanta siamo entrati in deficit ecologico, ossia abbiamo superato i limiti della capacità rigenerativa del no-stro pianeta. Agendo sulle nostre scelte alimentari e attraverso piccole azioni quotidiane possiamo abbassare questa tendenza e riequilibrare questo deficit. L'invito quindi è quello di acquistare prodotti locali, biologici e di stagione, riducendo i consumi di car-ne e di cibi eccessivamente elaborati. L'impronta ecologica ci aiuta a capire che attra-verso le nostre scelte alimentari possia-mo fare la differenza, non solo per la nostra salute, ma anche per quella del pianeta!

di Francesca Cappellaro, ricercatrice Ingegneria della Transizione

tempo di lettura: 5 min

tempo di lettura: 3 min

di Beatrice Calia, Chef di cucina natural green

Il cibo è una vera benedizione. Lo è dal momento in cui viene seminato, coltivato, raccolto, e lo è quando arriva sulle nostre tavole. È importante che il cibo che andrà a formare le nostre membra e i nostri stati d'animo sia in risonanza con noi. Ecco perché da sempre si usa benedire il cibo. Ci sono svariati modi per benedire il cibo, al-cuni di noi pregano prima di mangiare, altri lo fanno mentre cucinano, c'è chi canta in cucina, chi dedica il proprio lavoro a una divinità e chi invece ringrazia la Vita quando lavora la terra o quando ne raccoglie i frutti e le buone erbe. Mangiare, bere, respirare, amare, gioire, sono inni alla Vita. Lo stesso vivere potrebbe essere celebrato con un ringraziamento, con un pensiero di gratitudine, con un sorriso. Guardando al passato, i nostri antenati ci hanno lasciato molteplici testimonian-ze di benedizioni al cibo, già l'essere lieti din-nanzi ad esso è grandioso. Possiamo cercare di rendere migliore il nostro cibo parlando ad esso col cuore, ringraziandolo per essere cresciuto, per essere giunto a noi crudo o cucinato, per es-sere così buono. Siamo fatti in prevalenza di acqua e Musaro Emoto diceva che ogni parola ed emozione in-fluenza l'acqua caricandola di immensa bellez-za, e in certi casi la fa addirittura morire. Gli studi e le straordinarie foto dei cristalli dell'ac-qua che Musaro ci ha lasciato, lo testimoniano. Il

bene dire, il parlar bene, nutrirà ogni nostra cel-lula aiutandoci ad avere corpi sempre più attivi. Il corpo per tutta la vita ci consente di compiere ogni cosa, quindi, va nutrito col meglio, pensieri, parole, aria, acqua, cibo ed azioni. Benediciamo il cibo, ringraziamo la Vita, non occorrono gran-di gesti, basta l'attenzione, l'esser presenti a ciò che entra e a ciò che esce da noi. Vi auguro ogni bene e dato che il pane è il cibo sacro per eccellenza e rappresenta uno dei car-dini della nostra alimentazione, voglio donarvi la ricetta dei panini gasati che mi è stata tramandata dalla cara amica Francesca Dura-stante. Farina e acqua gasata, non occorre lievito, e in pochissimo tempo, potrete apprezzare que-sti panini che dinnanzi ai nostri occhi, in forno, gonfieranno come per magia. Impastate farina, sale e acqua gas molto fredda, poi formate delle piccole palline e mettetele subito in forno che do-vrà essere molto caldo. La reazione freddo-caldo fa scoppiare le bollicine dell'acqua e gonfierà i vostri panini. Una volta cresciuti, e un po' dorati saranno pron-ti. Vedrete sono sorprendenti. Sperimentare sem-pre e abbiate cura di voi che siete l'ingrediente principale della grande ricetta che è la Vita. Un basen dall'Erbana. www.beatricecalia.it

Benedire il cibo

“Il miglior medico e' la natura:

guarisce i due terzi delle malattie

e non parla male dei colleghi.”

Galeno

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Ricetta di un buon ToRTIno DI AmARAnToIngredienti per 2 persone200 gr amaranto1 scalogno1 carota1 zucchina1 costa di sedano1 pezzetto di broccolo romanesco1 manciata di pomodorini secchi1 pezzetto di radice di zenzero frescobuccia grattugiata di limone bioolio evo q.b.sale q.b.peperoncino a piaceregranella di nocciole o mandorle

Sciacquare l'amaranto per 3 volte. Metterlo a cuocere in una pentola capiente con 600 ml di acqua. Da quando alza il bollore, cuocerlo per 20 minuti. Spegnere il fuoco e lasciarlo coperto per altri 10 minuti.Nel frattempo mondare e tagliare tutte le verdure e gli ortaggi in piccoli pezzi e metterli con un poco di olio evo in un wok. Far cuocere a fuoco vivace per 5 minuti, salando q.b. In una teglia rivestita di carta forno mettere un filo di olio, l'amaranto e sopra le verdure e gli ortaggi, co-spargendo di granella di nocciole o mandorle. Infornare per 10 minuti a 160°C. Servire terminando con un filo di olio a crudo.

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5ALimentAzione ConSApeVoLe

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Un agriturismo vero fino in fondo, come non ce ne sono tanti… Questa è l'impressione avuta dopo la bella visita a Il mio casale, So-cietà agricola vitivinicola agrituristica Biologica sulle colline di Rimini, a due passi dalle spiagge di Riccione. Simone Mecozzi e la sua famiglia sono gli ospiti che ti accolgono in questo luogo speciale, immerso nella pace, dove la natura viene rispettata e amata. Parliamo dei vostri prodotti di punta, tutti bio e disponibili sia all'ingrosso

Originario dell'america latina, l'amaranto è considerato uno pseudo-cereale (come la quinoa ed il grano saraceno) non facendo parte della famiglia delle graminacee. non contiene glutine ed è per questo adatto ai celiaci e vivamente consigliato a tutti per variare l'alimentazio-ne rispetto al solo consumo del frumento. È ricco di proteine, calcio, fosforo, magnesio e ferro. Qualche curiosità: nella civiltà azteca, oltre all'uso alimentare, l'ama-ranto veniva utilizzato durante cerimonie religiose ed era definito "gra-no misterioso" o "grano degli dei". È considerato inoltre la pianta dell'immortalità in quanto il fiore anche se essiccato mantiene il suo colore e forma e riprende vita a contatto con l'acqua. Vale la pena mangiarlo, no? Ecco di seguito una deliziosa ricetta della nostra cuoca vegana Susanna Cavallo.

Gli alimenti che mangiamo più frequentemente sono anche quelli che possono provocare i sintomi più tipici delle intolleranze: gon-fiore addominale, colite, crampi, acidità di stomaco e dermatiti. In Italia l’alimento di maggior consumo è il frumento e, molto spesso, si commet-te l’errore di confondere l’intolleranza a questo cibo con la celiachia che è un’intolleranza permanente al glutine ed, in particolare, a delle protei-ne dette gliadine presenti nel grano, nel farro nell’orzo, nel kamut, nella segale, nella spelta e nel triticale. Se la celiachia, di cui è presente una

tempo di lettura: 5 min

di Silvano Ventura

Conosciamo l'amaranto

intolleranza al frumento e celiachia: come distinguerle e trattarle

i prodotti bio de iL mio CASALe, una bella idea per le ceste di natale

tempo di lettura: 2 min

tempo di lettura: 3 min

di Susanna Cavallo alias Vegan Crazy Susy

di Elisa Cardinali, Biologa Nutrizionista

che al dettaglio: vino, olio extra vergine d'oliva, farine e piadine, come la Romagna comanda! "Il vino pluripremiato è il nostro punto di forza. - ci dice Simone, e gli brillano gli occhi mentre ci fa visitare la loro cantina - Le vigne sono coltivate con metodi biologici: per garantire il livello di qualità dei vini si limita la produzione per pianta, effettuando al momento giusto il diradamento dei germogli e ove è necessario, il diradamento dei grappoli. La raccolta è esclusivamente manuale, per la selezione delle migliori uve. L'attenta vinificazione, effettuata con le più moderne tecnologie, si realizza nella nostra cantina, attrezzata con moderne botti in acciaio inox per la fermentazione e lo stoccaggio."E così nascono Rosso Sangiovese Doc, Rosso Sangiovese Doc superio-re, il Biancame dei Colli di Rimini Doc, un buonissimo Rebola Doc, un Cabernet Doc e un Rosato che, ci dice Simone, mette d'accordo ogni palato. Li troviamo sia in bottiglia che in dama da 3 o 5 litri, ma anche in bag in box, davvero pratici per i negozi che vendono sfuso o per chi vuole fare scorte. L'olio extra vergine di oliva de Il mio casale è il primo della provincia di Rimini ad avere due certifica-zioni bio e DoP."Esatto! E' ottenuto dalla spremitura a freddo con impianto a ciclo continuo, di diverse varietà di cultivar locali: Frantoio, Leccino e Pendolino, coltivate nelle nostre colline nel rispetto della natura secondo il metodo di coltivazione biologica, senza l'utilizzo di concimi, diserbanti e pesticidi chimici. Raccolte a mano a giusta maturazione e portate alla molitura in giornata per mantenere le caratteristiche or-ganolettiche e nutrizionali di alto livello. Per lasciare intatta la naturalità del prodotto, l'olio non viene filtrato. La produzione si estende su una superficie di 3 ettari con circa 900 piante di olivi." Il recupero e la salvaguardia di antiche e pregiate va-rietà di grani, ha permesso la realizzazione, seppure in quantità limita-ta di farine dalle qualità superiori. I grani vengono macinati a pietra, dove la lavorazione del cereale avviene più lentamente, il germe (la parte nutritiva del chicco) rimane intatto preservando al meglio le qualità organolettiche."In particolare produciamo farine di grano tenero (Tipo 0, Tipo 1 e Tipo integrale in confezioni da 1 kg e 5 kg) e di Farro monococco. Le nostre piadine vegan ricercatissime e di alta qualità sono pro-dotte con farine di diverse varietà di grani e olio extra vergine d'oliva. Non contengono latte, lieviti, strutto, olio di girasole. Sono prodotte artigianalmente a mano, stese e cotte una ad una su piastra in ghisa." Questa prelibatezza è presentata in confezioni da 5 piadine da 500 gr o da 3 piadine da 250 gr con le diverse tipologie: piadina di Senatore Cappelli, di Farro, di grano tenero, di kamut o in-

tegrale di grano tenero. Tutte bio. La lista dei buoni prodotti che questa terra e le sapienti mani di Simone e dei suoi familiari sanno proporre, è ben più lunga: liquori, pasta, marmellate e bibite alimentari tra le altre, tutte certificate bio e di qualità superiore. Per assaggiarle tutte vi basta un pranzo o una cena (sono aperti tutti i giorni, previa prenotazione al 0541 98 51 64) nel loro ristorante, ricavato all'interno di un suggestivo, vecchio vagone ferroviario. Il mio casale è a Monte Colombo (RN) in via Canepa 700. Con l'arrivo del natale potete andare a degustare i loro tanti prodotti e farvi prepa-rare delle belle ceste che, sono certo, faranno felici i vostri cari, oltre a sostenere un progetto di vita e di cura della terra!

spiccata componente familiare, viene diagnosticata tramite una biopsia dei villi intestinali che risultano appiattiti e ridotti, l’intolleranza al fru-mento viene individuata tramite un’analisi delle IgG, che evidenziano il contatto ripetuto e frequente con quest’alimento. Nell’individuo celiaco, al momento, l’unica terapia consiste nell’esclusio-ne completa degli alimenti contenenti frumento, mentre per l’individuo intollerante è possibile guarire gradatamente rieducando il corpo a tol-lerarlo. Tuttavia, nonostante le evidenti differenze, almeno inizialmente, le due diete possono coincidere per diversi giorni della settimana in cui gli alimenti contenenti frumento saranno banditi anche per l’intol-lerante e saranno sostituiti con alimenti alternativi. E’ bene comunque mantenere un’alimentazione equilibrata e bilanciata con tutti i nutrienti anche per i giorni di esclusione. La colazione potrebbe essere impostata con gallette di riso, mais o grano saraceno su cui spalmare ricotta magra e marmellata o miele. A pranzo e a cena la fonte di carboidrati sarà costituita da riso, pasta di mais, patate, polenta, miglio e quinoa mentre per fonti proteiche, verdura e frutta non esistono limitazioni particolari anche se alimenti troppo grassi andrebbero limitati per non infiammare un intestino già indebolito e provato. E’ una buona abitudine mantenere gli spuntini per tenere sotto con-trollo la produzione di insulina e, anche qui, la scelta può essere ampia: frutta fresca, yogurt, latte, gelati e sorbetti senza addensanti, gallette farcite con formaggio o affettati magri (gluten free). Infine non va tra-

scurata la scelta delle bevande: soprattutto quelle alcoliche come birra, whisky, gin e vodka contengono frumento e andrebbero evitate, mentre per l’assunzione di spremute, latte vaccino, tè, tisane, latte di riso, avena e soia non ci sono controindicazioni, ma un attento controllo dell’etichetta nutrizionale è sempre consigliabile.

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il cucchiaino, questo sconosciuto

i desideri del bambino nella pancia della mamma

Con la prima figlia fu un totale disastro. A ripensarci la pupetta non aveva tutti i torti ma io, pivella madre ventiseienne, non avrei saputo fare di meglio. Lo svezzamento infatti è una fase deli-cata da molteplici punti di vista. Innanzi tutto si passa da un nutrimento liquido a uno solido e il fisico del bambino inizierà ad adattarsi al cambia-mento scoprendo un mondo di sapori a lui sconosciuti. Inoltre bisogna considerare anche il lato emotivo di tale rivoluzione. Il piccolo infatti si è sempre nutrito attaccandosi alla mamma e attraverso il cibo impara l'indipendenza e il distacco. Come dicevo all'inizio, io di errori ne ho fatti tanti: innanzi tutto invece di abituare gradualmente la bambina, ho su-bito sostituito il pasto principale. Se si considera poi che il cucchiaino non l'aveva mai visto, si può capire il perché la ragazza, con una fame da lupi, si fosse disperata all'imposizione materna di un pasto solido attraverso un arnese a lei sconosciuto. Il suo approccio è stato a dir poco traumatico e il rapporto travaglia-to con il momento del pasto se l'è tirato avanti per qualche anno. Su una cosa però non avevo sbagliato: essendo io fermamente convinta che “siamo ciò che mangiamo” mi sono sempre adoperata per fare tutto in casa. Innanzi tutto ho sempre comprato materie prime biologiche; il corpo di mia figlia non era contaminato da nulla di chimico e non aveva senso nutrirlo con cibi conditi con prodotti di sintesi. In se-condo luogo ho sempre cercato di abituarla a tutti i sapori e a tutti i colori dei cibi, prediligendo frutta, verdura e legumi (inseriti dopo due o tre mesi dall'inizio dello svezzamento). In terzo luogo ho sempre preparato tutto io cercando

di non mescolare i sapori ma mantenendo la peculia-rità di ciascun alimento. Può sembrare una gran fatica ma in realtà basta una buona organizzazione. Per i cibi crudi nessun sbattimento: un po' di bicarbo-nato, una grattugia e via. Per i cibi cotti mi ero munita di piccoli contenitori di vetro dal tappo di diversi co-lori per comprendere a colpo d'occhio quale alimento contenessero. La carne e il pesce personalmente li ho inseriti dopo cinque mesi dall'inizio dello svezzamento e ho escluso il sale, lo zucchero e qualsiasi tipo di bevanda che non fosse acqua sia per-ché è noto che non facciano assolutamente bene, sia per non alterare il suo senso del gusto. Lo svezzamen-

to è l'inizio di uno splendido cammino che coinvolge il bambino sia mentalmente che fisicamente ed emoti-vamente e non bisogna in alcun modo sottovalutarne l'importanza. Se si riesce a vivere questa fase in modo armonico e naturale diventerà per il bambino e per chi gli sta intorno una splendida esperienza di vita.

1. Parlami! Non sono troppo piccolo per on capi-re. Raccontami le tue gioie e le tue pene. Spiegami in ogni momento che cosa sta succedendo cosicché io non abbia paura, giacché non è il dolore che mi spaventa ma il doverlo sopportare da solo.2. Guardami! Io esisto già, dentro di te. Fammi spazio dentro il tuo cuore

3. Toccami! Accarezzami attraverso il tuo ventre tondo, fammi sentire che si sei, che sei qui con me, che non sono solo.4. Nutrimi! Mostrami la bellezza del mondo, can-ta per me le più dolci canzoni, raccontami una sto-ria perché io possa sognare..

di Belinda Pagano

di Elena Balsamo,Pediatra

tempo di lettura: 3 min

Titolo 70 giochi e attività

Montessori

Autore Ekert Brigitte

editore Red!

Pagine 176

prezzo di Copertina 15 €

70 giochi e attività, ispirati al metodo Mon-tessori, che gli adulti possono proporre ai bambini che vanno dai 3 ai 6 anni, per ac-compagnarli nello sviluppo delle abilità per-cettive, motorie e intellettive. La Montessori si era interessata in modo particolare all’età pre-scolare, individuando in questa fase di crescita

un “periodo sensibile”, in cui i bambini sono più attratti da at-tività che stimolino lo sviluppo dei processi cognitivi. Il libro è diviso in quattro parti, secondo le stagioni, ed espone giochi da fare sia in casa che all’aperto. Il tema centrale è la natura; vengono sollecitati i sensi at-traverso la conoscenza delle foglie, degli animali, dei fun-ghi. Troveremo esercizi di respirazione e posizioni yoga, filastrocche e ricet-

te di cucina. Alcune attività presuppongono un interazione con l’adulto, mentre altre pos-sono essere insegnate al bambino per poi la-sciarlo provare da solo. Un’esperienza davvero completa. Chissà che non capiti anche ai suoi lettori: a giudicare dalle foto ci si guadagna davvero!

Consigli di lettura...

Page 7: novembre La città più intelligente è quella fatta da ... · è priva di colesterolo, come tutti gli alimenti di ... maggiore impronta ecologica e un correlato im-patto ambientale.

BeneSSere Corpo e mente

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Marche

7novembRe 2017

"i care" … io mi prendo cura

Come riprenderci il nostro tempo #3

tempo di lettura: 5 min

tempo di lettura: 2 min

L'azione del "prendersi cura di qualcuno, o di qualcosa" si presta a diversi contesti.Molteplici possono essere i soggetti destinatari: prendersi cura della crescita dei propri figli, prendersi cura di un famigliare ma-lato, prendersi cura dell'orto di casa, prendersi cura dei propri affari ed interessi. Ma nei tempi che viviamo riscopriamo sempre più frequentemente un senso e un significato importante anche nel "prendersi cura della propria comunità". In questa accezione, l'attenzione e la cura si rivolge verso il grup-po di persone, piccolo o grande che sia, con il quale si condivide la vita nello stesso quartiere, o nello stesso paese. La rigenerazione della propria comunità, la cura e la salvaguardia del proprio territorio, l'attenzione per i beni comuni, non possono realizzarsi solo attraverso un'ope-razione intellettuale che stabilisce e definisce, una tantum, astratte linee di intervento. Il processo rigenerativo sociale ha molti punti di contatto con ciò che avviene in natura e in tutti i processi vitali. Tutte le formi viventi, per essere tali, producono al loro interno pro-cessi rigenerativi, di cura, e di sostegno, funzionali alla propria sopravvivenza.Sono funzioni che in modo incessante e permanente permettono lo scorrere della vita. Quando tali processi, per qualche ragione si interrompono, giunge inevitabilmente la morte. Ritorniamo quindi alla vita delle comunità locali, e poniamoci al-cune domande. Le comunità locali come possono essere realmente vive e pronte ad affrontare le complesse sfide di que-sti tempi, se i loro membri vi dedicano poco tempo, poche energie e scarso impegno di cura? Le connes-sioni e le relazioni interna alle comunità locali, pos-sono basarsi esclusivamente sui rapporti economici imposti delle regole del mercato globale?Per entrare ancora più in contatto con il significato del "prendersi cura", potremmo prenderci il tempo di riascoltare "La cura", che Franco Battiato ha pubblicato nel 1996. Una canzone che contiene un testo straordinario. Sicuramente può essere considerata una delle più belle del can-tautore siciliano. Ascoltata con attenzione diventa una specie di meditazione sull'essenza della vita che si manifesta nella sua pie-

A cura di Giovanni SantandreaTransition Italia

di Jo Gabel

nezza proprio nell'attitudine esistenziale del prendersi cura di un altro essere. E questa dedizione amorosa totalizzante è sostenuta dalla perce-zione, soggettiva, che l'altro essere è un "essere speciale". Per altri percorsi di impegno sociale Don Lorenzo milani adot-tò il motto "I care", letteralmente "Mi importa, ho a cuore", in contrapposizione al fascista "Me ne frego". Questa frase, il prete di Barbiana, la scelse per ricordare e dare rilievo alle finalità di cura educativa della sua scuola, orientata a promuovere una forma di attenta e rispettosa sollecitudine per l'altro.

In un contesto sociale di cambiamento ed evoluzione, è importante ricordare che l'attenzione a "prendersi cura" è anche uno dei temi fondanti la permacultura. Fin dal primo sviluppo dei corsi di progettazione, l'aspetto etico venne espresso dai permacultori attraverso le tre etiche, o principi base: • prendersicuradellaterra • prendersicuradellepersone • condividereequamenteDavid Holmgrem, co-fondatore della permacultura, nel suo testo "Essenza della permacultura" attribuisce all'etica la funzio-ne di contenimento e di argine "agli istinti di sopravvivenza ed agli altri costrutti di interesse personale individuali e sociali che tendono a guidare il comportamento umano in ogni società". I tre principi rappresentano, secondo la permacultura, l'essenza dell'etica applicata alla comunità, provenienti dalle culture religiose più antiche e dai moderni gruppi cooperativi. Prendersi cura del prossimo, avere attenzione all'ambiente che ci nutre e ci permette di vivere, promuovere la giustizia sociale e un'equa distribuzione delle risorse, presuppongono la relazio-nalità: l'avere attenzione e interesse al mondo, e agli altri, richie-de l'abilità di non essere centrati solo sui propri interessi. In una società che esalta l'individualismo e il narcisismo "prender-si cura" significa semplicemente prendere una direzione contro corrente. Alla base dell'attitudine di prendersi cura, troviamo la capacità di empatia, la capacità di entrare in risonanza, la possi-bilità di esplorare la forza della collaborazione.

Per prima cosa, per riprendervi il vostro tempo, quello che negli anni è diminuito sempre di più, vostro malgrado, toglietevi dalla mente gli scopi eroici ed idealistici e siate concreti.Sì è così: per recuperare il vostro tempo, quello in cui permettervi d'essere e liberi e sognatori, dovete smetterla di esserlo per un momento, e convogliare tutte le energie sul nostro progetto.La vostra forza di volontà sarà d'aiuto per non cedere lungo il cammino e vi renderà disposti a seguire tutti gli step che saranno necessari per divenire di nuovo individui liberi e padroni del pro-prio tempo.

E dunque, riprendete in mano il vostro taccino o aprite le vostra app per appunti e cominciamo:

A) Elencate tutto ciò che desiderate portare a compimento, dalle cose più grandi, alle più piccole, senza far caso alle priorità.Ricordate che nessuna voce è insignificante o inutile, siate realisti nel catalogare le vostre necessità: dal tempo da dedicare ai

figli, al corso di yoga, alla presentazione di un progetto di lavoro o al semplice rigoverno della cucina. Lo scopo sarà controllare lo spazio dedicato a ciascuna attività per individuare i vostri sabota-tori (quelli che abbiamo chiamato buchi neri).

Solo in un secondo tempo, con la vostra lisa dei desideri aggior-nata, vi chiederò di verificare attentamente la priorità delle scelte:

B) Considerate quali siano i traguardi che potete raggiungere in tempo breve, ovvero quelli nei quali il vostro impegno giornaliero avrà una soddisfazione a breve termine.La ragione di quest'esigenza è presto detta: ricevere gratificazioni fa bene e mette in moto energia positiva, quindi dare la preceden-za a quei desideri che possono portarvi vantaggio in tempo più breve, aiuterà a far crescere la vostra autostima e vi darà corag-gio per porvi traguardi più ambiziosi.E adesso tocca a voi!

La coppetta mestruale

Chissà quante di voi conoscono la coppetta mestruale? Forse tutte, forse molte la usano già, forse però qualcuna ha bisogno di una spinta in più e qualcun’altra non ne ha mai sentito parlare! Anni fa non esistevano gli assorbenti, ma il ciclo sì, quello esiste da sempre e allora come si faceva? Le donne egiziane usavano i papiri ammorbiditi come tamponi. In Grecia, i tamponi erano fatti di garza avvolta intorno piccoli pezzi di legno. E a Roma, assorbenti e tamponi erano fatti di lana morbida. In altre parti del mondo carta, muschio, lana, pelli di animali e l'er-ba sono stati usati e adattati come assorbenti per il flusso mestruale. Finché nel 1896 venne messa in vendita la prima marca di assorbenti che però non riscosse un gran successo, tanto che sin dall’inizio del ventesimo secolo le donne americane usavano tamponi fatti in casa con lo stesso cotone assorbente usato per i pannolini. Poi finalmente, nel 1930 Leonora Chalmers, brevettò e produsse la prima coppetta mestruale che però, dopo l'avvento dei prodotti usa e getta, non tro-vò larghissima fruibilità tra il pubblico femminile. Da qualche anno invece le coppette hanno subito un notevole sviluppo sia in termini di miglioramento quanto di numero di donne che le utilizzano e dal 1980 l’utilizzo di coppette oppure di assorbenti lavabili è notevolmente aumentato! Le più comuni sono sagomate a forma di campana, fatte di gomma o silicone alimentare/farmaceuti-co, materiali completamente inerti e sicuri, morbidissimi e facilmente maneggiabili. Il marchio che storicamente ha fatto conoscere questo sistema in Italia è Mooncup a cui si sono affiancati poi nuovi marchi e varietà di forme e colori. La coppetta si utilizza in modo simile al tampone, ma il sangue viene raccolto al suo interno e non assorbito, questo ne dà garanzia di sicu-rezza igienica e impedisce lo sviluppo di infezioni da contatto. E’ una scelta ECOLOGICA ed ECONOMICA, visto che si lava e riutilizza (una coppetta può durare fino a 10 anni) di giorno in giorno evitando la produzione di rifiuti e in termini economici già dopo 4 mesi di uti-lizzo la spesa è ammortizzata!

tempo di lettura: 2 min

di Patrizia Accettulli

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ModenaeReggioEmiliaModenaeReggioE.

Marche

8novembRe 2017

opportunità

Incentivo fiscale per investimenti pubblicitari su giornali, radio e tv.Un sostegno e una spinta per le aziende e i professionisti che investono in campagne pubblicitarie sulla stampa del proprio territorio. Questo è l'obiettivo del provvedimento che dispone nuovi benefici fiscali per gli investimenti pubblicitari "incrementali" effettuati su quotidiani, periodici locali ed emittenti radio e tv.

Il provvedimento prevede un credito d'imposta pari al 90% a decorrere dal 2018 per tutte "le imprese e i lavoratori autonomi" che effettuano investimenti pubblicitari incrementati, cioè superiori almeno dell'1 % rispetto a quelli "analoghi effettuati sugli stessi mezzi d'informazione nell'anno precedente".

La manovra, nata da una proposta della Federazione italiana editori giornali (Fieg) e dell'associazione Utenti pubblicità (Upa), darà manforte alle aziende che hanno bisogno di rilanciare o consolidare la propria attività sul mercato, e indirettamente anche ai giornali nazionali e locali, con ricadute positive per il tessuto socioeconomico territoriale.

Anche perché, come detto, il credito d'imposta potrà essere richiesto non solo dalle imprese (a prescindere dalla forma giuridica) ma anche dai lavoratori autonomi, compresi i professionisti senza Albo. Per questi ultimi, a seguito delle liberalizzazioni degli anni scorsi, è ammessa con ogni mezzo la pubblicità informativa avente oggetto l'attività delle professioni regolamentate, le specializzazioni e i titoli posseduti attinenti alla professione, la struttura dello studio professionale e i compensi richiesti per le prestazioni.

Contattaci per avere maggiori info e pianificare la tua campagna pubblicitaria 2018, per raggiungere oltre 1 milione di lettori attenti e consapevoli.

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primo Bando di Gara Cammini e percorsiLa Settimana europea per la riduzione dei rifiuti 18-26 novembre 2017

Parte la prima gara del progetto Valore Paese-Cammini e Percor-si per assegnare 43 immobili pubblici in concessione gratuita per 9 anni, ad imprese, cooperative e associazioni costituite in prevalenza da under 40, come previsto dal D.L. Tu-rismo e Cultura (D.L. 31.5.2014, n. 83). E' la prima volta che l'Agenzia utilizza lo strumento della concessione gratuita per sostenere l'imprenditoria giovanile e il terzo settore allo scopo di incentivare iniziative a carattere innovativo, sociale, culturale, creativo e sportivo. Fino al prossimo 11 dicembre è possibile

consultare il bando unico nazionale, la "Guida al bando" e tutta la documentazione riguar-dante i 30 immobili di proprietà dello Stato in gara. Si tratta di case cantoniere, torri, ex caselli ferroviari e vari fabbricati distribuiti su tutto il territorio nazionale. Contestualmente, e nei prossimi giorni, anche gli altri enti locali coinvolti pubblicheranno sui rispettivi siti istituzionali i bandi dei 13 beni di loro proprietà inseriti nell'iniziativa.

Valore paese Fari: presentata la terza edizione del progetto Al via il bando per 17 strutture costiere in affitto fino a 50 anni! A bordo della nave scuola della Marina Militare Amerigo Vespucci l'Agenzia del Demanio e Difesa Servizi Spa hanno presentano il terzo bando di gara del progetto valore Paese Fari. Dopo il successo dei due bandi precedenti con cui sono stati assegnati 24 tra fari, torri ed edifici costieri, la nuova

edizione coinvolge 17 beni che saranno recuperati e sottratti al degrado grazie a progetti imprenditoriali innovativi e sostenibili, nel pieno rispetto della tutela e salvaguardia del territorio.Il bando che si chiuderà il 29 dicembre prossimo, prevede l'affitto delle strutture fino ad un mas-simo di 50 anni, e coinvolge per la prima volta nuove regioni, come Liguria e Marche, e piccole isole della laguna veneta. Il Direttore Roberto Reggi ha sottolineato la novità introdotta nei criteri di valutazione delle offerte: "conquista spazio la qualità del progetto, affidando un peso maggiore alla proposta progettuale che sarà valutata con un punteggio pari al 70% rispetto all'offerta economica, alla quale potrà essere assegnato un punteggio massimo del 30%". Come nelle edizioni precedenti sono tante le strutture che si trovano in Sicilia, Calabria e Puglia, a conferma dell'attenzione dell'ini-ziativa per il rilancio dell'imprenditoria nelle regioni meridionali". Tutte le info su: www.agenziademanio.it

La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) è un’iniziativa volta a promuovere la realizzazio-ne di azioni di sensibilizzazione sulla sostenibilità e sulla corretta gestione dei rifiuti nel corso di una sola settimana. E’ un’iniziativa che coinvolge una vasta gamma di pubblico (enti pubblici, imprese, società civile e cittadini).

Riusa e Ripara: Dai una seconda vita agli oggetti!Il tema centrale del 2017 si concentrerà su uno degli aspetti più facili ma importanti della prevenzione dei rifiuti: il riuso con un briciolo di riparazione! Dietro questo tema si cela la necessità di slittare da un atteggiamento usa-e-getta verso uno volto ad apprezzare i prodotti e le risorse utilizzate. Quest’anno la SERR ti aprirà gli occhi sulla facilità insita nel trovare valore in qualcosa che pensavi fosse diventato inutile. • Riusaresignificarecuperareeriutilizzaredeiprodottioalcunelorocomponenti.Includesiala preparazione al riuso che il riuso.• Ripararesignificarimettereinbuonecondizioniofarfunzionarenuovamentequalcosadirovinato,rotto o che non funziona più correttamente. Significa ripristinare, aggiustare, mettere a posto, rinnovare, ricondizionare, riabilitare, rimodellare, regolare, insomma, tutto ciò che consente di dare a un prodotto una nuova vita!

Perché riutilizzare è importante:Il riuso affronta gli stessi problemi della riduzione: ci sono troppi rifiuti prodotti in Europa! Allungando la vita dei prodotti, la preparazione per il riutilizzo e il riuso sono misure influenti per ridurre i rifiuti. Il riuso è essenziale per lo sviluppo sostenibile perché non solo promuove la protezione ambientale evitando di produrre rifiuti ma contribuisce anche a creare un tessuto sociale solidale e a produrre benefici economici.benefici ambientali del riuso• Riduzionedeltotaledeirifiuti,inclusiquellipericolosi• Prevenzionedell‘inquinamento• Riduzionedell’emissionedeigasserra,checontribuisconoaicambiamenticlimatici;• Minorepressionesullerisorsenaturali(materieprime,petrolio,foreste,acqua);• Preservazionedell’energiaoriginariamenteusataperprodurrel’oggettoriutilizzato.benefici sociali del riuso• Combatterelapovertàgarantendoprodottoabuonmercato;• Inclusionesocialeattraversolacreazionedilavoronelsettoredelriusoedell’usato• Opportunitàdiformazioneincampicomecarpenteria,guidadiveicolicommerciali,ingegneria elettrica, marketing, artigianato e arte;benefici economici del riuso• Risparmio:(perchicompra,sianell’acquistochenellavendita;perlostato:minoricostisocialiperla creazione di posti di lavoro e opportunità di formazione)• Risparmidienergia,materieeprodottichimicicontenutineglioggetti.

mi impegno!Adottando alcuni semplici, piccoli gesti ogni giorno (non sprecare, donare, compostare, riciclare…) possia-mo contribuire a ridurre sensibilmente la massa di rifiuti che sommerge il pianeta e ne consuma le risorse naturali. Approfitta della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, impegnati a realizzare una o più azioni… Gesti semplici per ridurre la quantità di rifiuti che produci. Condividi il tuo impegno, invita i tuoi amici a formare una comunità attiva nella riduzione dei rifiuti!

Siti di riferimento: www.ewwr.eu/it - www.menorifiuti.org

tempo di lettura: 4 min

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Alla scoperta del PeR:parco dell'energia rinnovabile in Umbria

Tempo di lettura 8 min.

Ci piace viaggiare, incontrare persone e farci racconta-re le loro storie di vita sostenibile. Questo lo avrete or-mai capito, cari lettori… ma non scegliamo a caso dove andare: nella scorsa torrida estate siamo andati alcu-ni giorni a visitare il PeR: parco dell'energia rinnova-bili a Frattuccia  (Terni) in Umbria, un esempio per tutti. Vivere qualche giorno in una costruzione completa-mente indipendente dalle fonti energetiche conven-zionali non è un'esperienza da poco! Acqua, ener-gia elettrica, riscaldamento tutto autoprodotto in modo autonomo e, se non ci fosse stato detto, avrem-mo stentato ad accorgercene. Il comfort è assoluto! Qui sono tantissime le cose da scoprire. Le soluzioni co-struttive della casetta passiva, ma anche di tutto il com-plesso di ospitalità - che vanta suite, mini appartamen-ti, sale conferenze e spazi comuni - sono state fatte per ottenere il  massimo risparmio energetico oltre che per non sprecare nulla di quello che la natura ci dona: acqua piovana, sole, aria calda o fresca.  Per esempio: la serra esterna di questa casa in inverno produce aria calda che una volta raggiunta una temperatura superiore a quel-

NOVEMBRE 2017

Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

1 networkdi editoriindipendenti8 edizioni su cartae on line18 province1 milione di lettori

di Maddalena Nardi e Silvano Ventura

Continua a pag. 2

la interna, viene immessa all'interno. Il pavimento nero della serra accumula calore che riscalda l'acqua fatta scorrere al suo interno e che viene mandata al riscalda-mento radiante della casa, realizzato con serpentine nel pavimento che richiedono basse temperature di eser-cizio c/a 30°-35°. Nel periodo estivo un condotto prele-va aria per il raffrescamento nel bel bosco adiacente, dove spunta come un funghetto rosso per farsi vedere. Ma in un'estate così è soprattutto la gestione dell'acqua che ci colpisce. Qui l'acqua viene raccolta durante le pre-cipitazioni dalla superficie del tetto. Le grondaie la con-vogliano ai filtri e quindi viene raccolta nel serbatoio di accumulo. Altri filtri potabilizzano l'acqua per usi sanita-ri. Il suo riscaldamento avviene nel boiler posto nel locale servizi dove i collettori solari istallati sul tetto rilasciano il calore accumulato dal sole. Il boiler accumula il calore e lo rende disponibile anche durante le ore in cui non c'è sole. L'acqua sanitaria utilizzata (acqua grigia) viene inviata ad un altro filtro e quindi utilizzata per lo scarico. Depu-rata ulteriormente è destinata all'irrigazione dei giardini. L'energia elettrica è prodotta dai moduli fotovoltaici posti anch'essi sul tetto e dal mini generatore eolico che inte-gra la produzione anche nelle ore notturne. E' accumula-ta in batterie che alimentano la costruzione. L'illumina-zione avviene con lampade a led dal consumo minimo ed una durata illimitata. La corrente continua a bassa ten-sione viene trasformata con l'inverter in alternata a 220 V. L'insieme di queste soluzioni permettono l'utiliz-zo della casa per il soggiorno di persone senza pro-durre alcun impatto nell'ambiente circostante e senza alcun rilascio in atmosfera. E zero bollette! Insomma: un esempio concreto, misurabile e vivibile che

dimostra quanto le energie rinnovabili offrono la possibi-lità di alimentare una unità abitativa senza richiedere alcu-na rinuncia, in modo assolutamente confortevole e pulito. Incontriamo Maurizio, uno dei due soci che nel 2004 hanno cominciato a sognare questo luogo. Lui ci gui-da nella pancia dei macchinari, ci racconta com'è vive-re qui anche d'inverno e di come si appassiona quando sono i più piccoli, le scolaresche, a venire qui in visita. "Sono stati impiegati materiali di comune reperibili-tà per verificare la validità del progetto e la sua appli-cabilità a costi sostenibili - ci racconta – siamo anche azienda agricola agrituristica, grazie a Chiara, la moglie di Alessandro il mio socio; abbiamo circa 4 ettari. E' im-portante considerare che qui non c'è una goccia d'acqua perché è un terreno carsico e l'acqua trapela giù e que-sta cosa ha causato l'abbandono in passato del posto, di questa azienda agricola e delle famiglie che ci vivevano. Noi abbiamo aperto nel 2009 con l'idea di fare ospitalità ricettiva in un posto verde, piacevole, tranquillo, al di fuori del caos e di dare prodotti naturali, incuriosendo i clienti di quello che avevamo realizzato con le ener-gie rinnovabili migliorando il comfort del soggiorno. Da allora chi è venuto soprattutto qui sono le persone che vogliono cambiare vita sul serio, quindi venivano qui a vedere come si fa e come si sta, per poi tentare di riprodurre la cosa nella propria zona o abitazione." Quindi dal cambiamento dell'approccio nell'utilizzo del-le energie al cambiamento interiore, personale. "Esatto!

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Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

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La cosa bella è che ogni volta che viene qualcuno imparia-mo a nostra volta, perchè ognuno ti porta altri aspetti, altri punti di vista e questo è molto bello. Ai bambini facciamo vedere anche il funzionamento dei forni solari: li orien-tiamo e ci facciamo scoppiare dentro i pop corn! Penso che sia importante: quello che vedi te lo ricordi, ti resta. Se vo-lete un altro clima, sia umano che planetario, condividete i nostri scopi: intendiamo suscitare il desiderio e il piacere di cambiare, e per riuscirci serve l'esempio. Vogliamo essere felici e rendere felici: risparmiare risorse non è un sacrifi-cio, è il nuovo edonismo, è il nuovo umanesimo. È lo spreco che comporta, a lungo termine, infelicità, sacrifici e lutti." Girando ci imbattiamo in illuminazione naturale convo-gliata, schermi di accumulo dell'aria calda che viene por-tata all'interno con semplici tubi, caldaie a pirolisi, essic-catori solari per la frutta e la novità che rende ancor più piacevole il soggiorno: una piscina immersa nel verde, ali-mentata da fonti rinnovabili sia per la circolazione dell'ac-qua sia che per il riscaldamento con i collettori solari. E incontriamo alcune signore del luogo che stanno smistando un particolare legume. "Abbiamo fatto nascere - ci racconta Maurizio - il presidio Slow Food della fava cottòra dell'Ame-rino. Non esisteva, era un legume abbandonato perché com-porta molto lavoro, fatto tutto a mano: dalla semina alla rac-colta, alla selezione, che è quello che stanno facendo queste signore. E' stata riconosciuta come biodiversità meritevole di essere protetta perché tra l'altro è l'unica fava che piccola che si mangia con tutta la buccia. Per i vegani è perfetta! Tra l'altro la questa fava nasce e vive senz'acqua, infatti è locale di questa zona, è una pianta adattata, ma n'era rimasta pochis-sima, solo qualche vecchietto la produceva per nostalgia." La struttura è aperta tutto l'anno e propone cor-si di vario tipo, tra i più apprezzati, quello sullo scollo-

camento: "cambiare vita e lavoro, istruzioni per l'uso". "Siete i benvenuti a soggiornare al PeR. Vi racconteremo la nostra esperienze di questi anni, dove siamo oggi e dove vogliamo andare domani. Ci auguriamo che il nostro per-corso, il nostro esperimento che è tutt'ora in corso vi aiuti a realizzare concretamente il vostro sogno. Una persona felice

fa il modo migliore e c'è più amore da donare a chi ne ha bisogno."

Per contatti: Tel.: 0744.988050 E-mail: [email protected] - www.per.umbria.it

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Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

NOVEMBRE 2017

Questa volta vi proponiamo un'altra variabile del con-cetto Fermati, Vivi che può sembrare addirittura in an-titesi al concetto stesso. Ov-vero, corri e/o fai sport e ti sentirai meglio.Niente di più in sintonia, in-vece!Con Fermati, Vivi (fermati-vivi.it) il Gruppo Macro in-tende la necessità di fermar-si ogni tanto per capire me-glio sé stessi e il mondo che ci circonda per poi prendere maggiore e miglior slancio. Si tratta di un modo di vede-re le cose che può, a sua vol-ta, comprenderne molti altri e tra questi ci va a pennello anche il concetto (ma anche la pratica) di fare attività fi-sica una volta che si è capito che essa è fondamentale per mantenersi in salute.E assieme all'attività fisica di pari passo c'è l'alimentazione adeguata. Che siate, quin-di, degli atleti pronti ad af-frontare le Olimpiadi o degli amanti di passeggiate veloci nel parco vicino casa, dovete dare l'adeguata importanza a cosa mettete sul piatto.Ettore Pelosi e Eduardo Fer-rante danno una loro precisa

Fermati, Vivi... facendo sport!Un medico e uno chef vegani ci dicono qual è la dieta migliore per atleti

Torna Tisana MalpensaFiere, il tempio del BenessereOlistico, della Medicina Naturale e del Vivere EticoDal 24 al 26 novembre torna Tisana MalpensaFiere, fiera del Benessere che da 20 anni è il punto di riferimento per tutti gli operatori del settore e evento che attira migliaia di visitatori da tutto il Nord Italia e dalla Svizzera. Ap-puntamento imperdibile per conoscere prodotti e servizi di altissima qualità per sé e per i propri cari: alimenti biologici, cosmesi naturale, trattamenti olistici, super foods, accessori e abbiglia-mento sportivo, integratori alimentari, soluzioni di au-tomedicazione, libri, desti-nazioni turistiche nazionali ed internazionali a sfondo salutistico ed esperienziale, corsi di formazione olisti-ca, arredi e soluzioni di ar-chitettura eco-compatibile. Un vero e proprio evento culturale che offre ai visita-tori decine di Conferenze e Experience gratuite, Corsi di approfondimento, Centro Olistico dove provare i più diversi trattamenti proposti da operatori professionisti, in un ambiente intimo e ri-lassante, a prezzi speciali. E' previsto un evento inter-nazionale dedicato a Cam-pane Tibetane per la Pace:

versione dei fatti e lo hanno messo nero su bianco nel loro libro La dieta vegan per lo sport (Macro Edizioni).Ettore Pelosi è un medi-co specializzato in medici-na nucleare, ha due grandi passioni: la scienza dell'a-limentazione e il podismo. Eduardo Ferrante è cuoco per passione, ha compiuto numerose esperienze e viag-gi all'estero in cui ha perfe-zionato la sua formazione culinaria vegana e crudista.Entrambi torinesi, han-no unito le loro esperienze (umane e professionali) e sostengono, appunto, che un'alimentazione priva di qualsiasi origine animale è adatta, anzi consigliata, per chi fa sport di qualsiasi tipo e livello.Concetto che fino a qualche tempo fa poteva sembrare una sorta di "bestemmia" e che invece adesso ha sem-pre più basi scientifiche e, soprattutto, prove e testimo-nianze pratiche.Ci siamo rivolti direttamente ai due autori.Dott. Pelosi, con questo li-bro si rompe un grande tabù: sport e vegan possono

andare d'accordo?"Sono convinto che diete vegane ben pianificate pos-sano consentire agli atleti e agli amatori di qualunque livello di assumere, in quan-tità adeguate, tutti i macro e micronutrienti necessari per supportare le loro perfor-mance. Indicare e delinea-re questa strada sia sempre più importante perché è un dato di fatto che, seppur per ragioni di natura diversa, un

numero crescente di atleti sta scegliendo un'alimenta-zione di tipo vegano".I benefici sono solo nell'atti-vità fisica?"Il modo in cui ci nutriamo è responsabile delle nostre prestazioni quotidiane. Bere e mangiare appropriata-mente ci consente di essere più efficienti in ogni istante e nelle differenti situazioni: nello sport certamente, ma anche sul lavoro e nei rap-

porti con le altre persone, durante il sonno ecc.. In-somma, buona alimentazio-ne è sinonimo di buona per-formance giornaliera!"Ora è la volta dello chef Fer-rante.Quanto tempo riesce a de-dicare all'attività fisica?"Sin da ragazzo sono stato abituato a prendermi cura di me stesso, non solo da un punto di vista nutriziona-le, ma anche sportivo. Oggi,

che ho fatto diventare la mia passione per la cucina vegan il mio lavoro (Ferrante ge-stisce il ristorante L'Orto già Salsamentario, NdR) credo nel cibo e nell'attività spor-tiva come elementi di amore verso se stessi. Purtroppo, per i ritmi che il ristoran-te mi impone, non ho più lo stesso tempo libero come da ragazzo: però appena posso inforco la mia bicicletta da corsa e, indossato il caschet-to, vado a farmi un giro".Mai avuto dubbi sulla tua scelta?Ricordo ancora vari "illumi-nati" i quali, sapendo della mia scelta alimentare com-pletamente vegetale, mi rim-bombavano in testa: «Non fa bene togliere il cibo animale, presto avrai dei problemi!». Sono passati più di 20 anni da allora e oggi posso dire di esser fiero della mia scelta. Credo che il connubio sport e alimentazione debba ser-vire anche a questo: a rilas-sare corpo e cervello, ad ab-battere le paure, ad aiutare a vivere in modo sano".Scarica l'estratto gratuito del libro visitando il sito bit.ly/veganperlosport

un ricco programma che culminerà con il tentativo di Guinness Internazionale dei Primati, con la formazione della ensemble più nume-rosa mai realizzata di opera-tori di Campane. Siete tutti invitati! E, se non bastasse… Anima Mundi, una mostra mercato d'Arte moderna e contemporanea: un invito a riscoprire la funzione ori-ginaria dell'Arte: etica, spi-rituale, rivolta al benessere fisico e animico degli esseri umani. E grande Cinema: proiezione del coinvolgente documentario Food ReLO-Vution di Thomas Torelli che terrà anche una conferenza.La grande musica entra in Tisana con uno dei Maestri più conosciuti dal grande pubblico: il compositore e pianista Roberto Cacciapa-glia terrà un emozionante concerto durante Tisana, sabato 25 novembre. Un'oc-casione imperdibile per ascoltare un protagonista della scena musicale inter-nazionale più innovativa per la sua musica che integra tradizione classica e speri-mentazione elettronica e che da lungo tempo conduce una ricerca sui poteri del suono,

nella direzione di una musi-ca senza confini che si espri-me attraverso un contatto emozionale profondo. Tisana dedica grande atten-zione alle famiglie e all'in-fanzia: l'Area Kids proporrà giochi creativi, educativi e stimolanti per tutte le età. Naturalmente sarà disponi-bile un servizio Ristorante e Bar con un menù salutistico e pieno di gusto che non può che fare bene. Tisana è una manifestazione piena di sti-moli, in continua evoluzione, un luogo dove trascorrere ore piacevoli e fare nuove scoperte, approfondire le proprie conoscenze, trovare regali per prendersi cura di sé e dei propri cari. Tisana è pensata ed organizzata per offrire un'esperienza emo-zionante e unica ai visitatori e un palcoscenico commer-ciale vincente e qualificato agli imprenditori che opera-no nel mercato del benesse-re. Un po' romanticamente, Tisana è il luogo dove si con-centrano energie che desi-derano migliorare il mondo.Tutte le informazioni su Ti-sana MalpensaFiere sono disponibili sul sitowww.tisana.com

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Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

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Libri&C. VALUTAZIONE DI VIVERE SOSTENIBILE: OTTIMO SCARSO

Una rivoluzione SpiritualeAutore: Massimo CoronaEditore: Istituto Lama Tzong KhapaPagine: 120 - prezzo di Copertina: offerta minima consi-gliata 15 €

La storia dell'Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia (PI) in occasio-ne dei suoi 40 anni. Un volume speciale, che racconta per parole e immagini la nascita e l'evolu-zione dell'Istituto ripercorrendo i suoi anni di storia attraverso le testimonianze e i volti di Maestri e studenti che hanno reso Pomaia un luogo unico e prezioso. L'insegnamento del Buddha ha il potere di sviluppare le qualità di ogni essere e mettere fine a ogni tipo di sofferenza; dal 1976 a oggi, grazie alle attività proposte dall'Istituto Lama Tzong Khapa, migliaia di persone hanno potuto attingere a quel patrimonio di amore e saggez-za millenario, traendone un beneficio enorme.Questo libro vuole testimoniare sia l'infinita gentilezza dei Maestri che hanno reso possibile la nascita e lo svilupparsi di questo luogo, sia l'impegno e l'amore di chi, a vario titolo, si è preso cura dell'Istituto rendendolo un luogo di pace. Un luogo sacro. Il volume, che è arricchito con più di cento immagini d'archivio, si apre con un'introduzione di Lama Zopa Rinpo-che, direttore spirituale di tutti i Centri della Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana FPMT.

Zuppe & CoAutore: David BezEditore: Il castelloPagine: 192 - prezzo di Copertina: 16 €

"Se cercate minestroni e passate di verdure qui non li tro-verete" avverte l'autore - mila-nese di nascita, trapiantato a Londra da 10 anni - che torna in libreria con questo volume dedicato al comfort food per eccellenza della stagione fred-da: la zuppa. Ma non vi aspet-tate brodini insipidi o i grandi pentoloni ribollenti per ore… le ricette proposte sono tutte belle e leggere, e persino facili e veloci da preparare. Il segre-to? La formula, che David aveva già brevettato nel 2014 con ‘Salad love', il libro dedicato alle insalate da cui ha preso il via la sua avventura editoriale. Le sue ciotole - ispirate alle ‘Buddha Bowls' orientali - com-prendono un 20% di base che può variare dai noodles alla quinoa fino a verdure sostanziose come la zucca, un 50% di verdure cotte o crude, un 25% di proteine come pollo, uovo, formaggio, tofu o legumi e un 5% di decorazioni ed erbe. Il tutto appoggiato su un letto di brodo, di carne o vegetale, o di crema, anche preparata a crudo. Belle e sane queste 150 zuppe da chef!

La felicità fai soldiAutore: Davide Francesco Sada, Enrico GarzottoEditore: Macro EdizioniPagine: 304 - prezzo di Copertina: 16,50 €

Un approccio scanzonato a un tema, quello del rapporto con il denaro, che invita a riflettere. Un'opera pra-tica dedicata allo Yoga Finanziario per ottenere la ricchezza consape-vole, ovvero il terzo e ultimo livello di ricchezza esistente (non la ric-chezza istintiva, né quella emotiva, che vanno attraversate e superate) raggiungibile solo attraverso l'unio-ne di tecniche economiche e spiri-tuali: "Yoga", infatti, significa pro-prio unione. Il denaro, per ognuno di noi, è un nodo importante da sciogliere, croce e delizia di un'esistenza che non può farne a meno. Non vergogniamoci di questo bisogno, ma impariamo a non esserne ossessionati per, paradossalmente, attrarne ancora di più! "La felicità fa i soldi - ci dicono gli autori - non il contrario!" Il denaro si comporta come una bella donna o un bell'uomo, respinge chi è troppo appiccicoso. Spostando l'attenzione verso le proprie più intime e sincere vocazioni, il denaro inizierà a corteggiar-ci molto presto. Conta, infatti, soprattuto saper fare bene e amare il proprio mestiere, indipendentemente dal risultato finanziario.

MagiRacconti di EmmeAutore: Monica Ognibene – disegni di Claudia GalliEditore: Mandorla EdizioniPagine 126 – prezzo di copertina: 12 €

"Tu sei una Bimba della Terra... Io sono un Bimbo delle Nuvo-le... Verrò da te quan-do mi penserai e i nostri Cuori di Bimbi creeranno Arcobaleni di Amore e Gioia..."La prima volta che ho letto i racconti di Monica mi sono emo-zionata... Sono sem-plici, non altezzosi, sono come scritti da una bambina... la Bambina Interiore... e parlano proprio a quella parte bambina che ognuno di noi ha, che sia adulto oppu-re non ancora. Quella parte che ha bisogno di ricordare che la Magia non è qualcosa di straordinario; di ricor-dare che i miracoli, gli incantesimi accadono nel vivere quotidiano, proprio nella normalità che è disseminata di scintille, perle, bolle di colore e farfalle, se solo sappia-mo vedere… oltre!

Il Cammino di San BenedettoAutore: Simone FrignaniEditore: Terre di MezzoPagine: 176 – prezzo di Copertina: 18 €

300 km da Norcia a Montecassino: a piedi o in bici nei luoghi di San Benedetto, fra boschi, rocche medioevali e splendide abbazie. 16 giorni lungo un itinerario nuovo e affascinante tra Umbria e Lazio, sulle tracce di san Benedetto, toccando le tre località più significative nella vita del santo: Norcia, dove nacque; Subiaco, dove pose le basi della sua Regola; e Montecassino, dove visse gli ultimi anni della sua vita e fondò l'abbazia che ha saputo resistere e rinascere nonostante quattro distruzioni. Nella guida, tutto quello che c'è da sapere per mettersi in cammino: le cartine dettagliate, la descrizione del percorso, le altimetrie, i luoghi da visitare e dove dormire.Terza edizione con informazioni e ospitalità aggiornate. Non vi resta che mettervi in viaggio e scoprire, o riscoprire, luoghi pieni di fascino, dove la natura e la dimensione del cammino possono regalare, nella semplicità, vere ricchezze.

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Qualunque sia la tua età, qualunque sia il tuo stile di vita, la gin-nastica intima è utilis-sima per ogni donna. Essa trae spunto da di-versi elementi: le prati-che orientali e le danze rituali, le tecniche mo-torie e gli esercizi Ke-gel... Eppure gli eser-cizi ideati da Simona Oberhammer si diffe-renziano da tutte le sue fonti perchè tendono allo sviluppo armo-nioso della per-cezio-ne della propria femminilità, del proprio essere donna. Per questo motivo tali eser-cizi non coinvolgono solo il perineo o il muscolo pubo-coccigeo, ma tutta l'area pelvica, nella sua integrità. Quali i vantaggi di questa ginnastica? Sentirsi più femminili e con un corpo più armonioso, migliorare la pro-pria vita sessuale, affrontare meglio i disturbi gineco-logici e avere un ciclo mestruale senza problemi o eliminare i disagi della menopausa. Questa ginnastica è utile anche nella gravi-danza, nel parto e nella maternità.

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Marche

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Secondo una ricerca di Lorien Consulting presentata nell'ambito dell'Eco Forum organizzato da Legambiente emerge che l'Italia è un Paese sempre più attento e partecipante alle tematiche ambien-tali. In particolare, il tema dei rifiuti preoccupa molto i cittadini, il 62% infatti si informa il più possibile su come fare in maniera corretta la raccolta differenziata per il riciclo. La sempre maggior attenzione alla sostenibilità ambientale è diventato un aspetto di competitività anche per le aziende, che hanno a disposizione un nuovo strumento per valorizzare i propri comportamenti ecologici: l'Eco calcolatore di Due Emme Pack. L'E-co calcolatore calcola il risparmio che si ottiene grazie all'utilizzo di carta riciclata anziché di quella a fibra vergine in termini di risparmio di rifiuti, di acqua, di energia elettrica, di le-gno e di emissioni di CO2, fornendo dati calcolati scientificamente e tradotti in parametri facilmente comprensibili da chiunque: i con-sumi sono infatti parametrati a quelli rilevati dagli istituti statistici e censuari per le famiglie per i consumi di energia elettrica, acqua e rifiuti; al numeri di alberi risparmiati per il legno e ai km equiva-lenti per emissione di CO2. Ad esempio, stampare 1.500 copie di un libro di 288 pagine con carta riciclata permette di risparmiare l’equivalente di rifiuti prodotti da una famiglia di tre persone in 2 anni, del consumo di energia elettrica di 4 anni, del consumo d’ac-qua di 1 anno e la CO2 emessa da un’auto di media cilindrata in circa 5.000 km. Sono già molte le realtà che hanno deciso di avvalersi dell’Eco calcolatore di Due Emme Pack, dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) al Gambero Rosso, da NaturaSì a Mazzetti D’Altavilla e anche le pubbliche amministrazioni stanno avvicinandosi al tema, come per esempio Geovest, azienda attiva nel settore della raccolta e smal-timento dei rifiuti urbani in Emilia Romagna. La scelta di Geovest di stampare 85mila copie del calendario “Sotto casa” con i giorni di raccolta dei rifiuti ha contribuito alla salvaguardia di 1.321 kg di rifiuti che equivalgono alla produzione media di rifiuti di una famiglia di tre persone in 1 anno e di 2.147 kg di legno equivalenti a 19 alberi.

La domanda è interessante e ci riporta subito ad una riflessione: per ottenere risposte corrette è necessario farsi le domande giuste. In tutti questi anni trascorsi a ragionare di tassi e rendimenti una delle pri-me cose che ho notato è che le domande erano poste in termini non puntuali e le risposte erano di conseguenza non efficaci. Altro tema interessante è che molto spesso, troppo spesso, si danno per scontate le informazioni. Quindi il primo invito che potremmo farci è cominciare a cambiare il punto di vista, per renderci conto di quante certezze abbiamo accumulato, date per scontate e quante di queste certezze crollano di fronte ad un’analisi anche solo leggermente più attenta. Non è necessario essere esperti di economia o laureati alla Bocconi per rendersi conto che dietro tante credenze ci sono informazioni che ci vengono date e alle quali noi diamo scontatezza. Già osservare l’oggetto della nostra riflessione da questo punto di vista ci permette di ampliare lo sguardo e di assumere un grado di RESPONS-ABILITA’, che molto spesso è stato demandato a terzi, delegando ad altri un tema che dovrebbe vederci protagonisti. Non esiste un prodotto finanziario migliore, esiste un modo migliore per ognuno di noi per approcciare il mondo finanziario.Naturalmente questo richiede un certo grado di competenza, di analisi e di onestà intellettuale, cercando di chiedersi quali elementi sono sot-tostanti le nostre azioni.Per esempio nel momento in cui i famosi Bond Argentini sono stati ven-duti ai risparmiatori, è evidente che il sistema finanziario ha sbagliato e abusato dell’ingenuità e dell’ignoranza dei clienti ma non possiamo dimenticare che è altrettanto evidente che c’è stato un dare corso a una parte di noi che potremmo chiamare avidità, pigrizia, scarsa conoscen-za. Verificare quale parte di noi è stata sollecitata di fronte alla frase: preferisci un BOT al 1% o un BOND al 5%?Ci farebbe porre la giusta domanda: perché non ci si è fermati un mo-mento a chiedersi il motivo di questa diversificazione di tassi?Evitare di farsi questa domanda, nascondere questa domanda, rac-chiude in sé un punto di debolezza che sarebbe interessante e utile an-dare a verificare. Questo approccio naturalmente richiede il desiderio di guardare oltre e ci dà l’opportunità di aprire porte che ci porteranno

tempo di lettura: 2 min

L'eco calcolatore, il nuovo strumento che valorizza l'attenzione all'ambiente

Dove vanno a finire i nostri risparmi?

eCopur di oltremateria®

novembRe 2017

a cura della Redazione

di Daniela Lorizzo, la prima Banking Trainer in Italiawww.danielalorizzo.itInfo: www.dueemmepack.it

nuove informazioni, informazioni invisibili finché non ci daremo il per-messo di osservarle e di poter anche cambiare il punto di vista.Potersi permettere di sbagliare e rivedere il concetto di AVERE RAGIO-NE è sempre una bella opportunità, non facile per molti.La domanda in questione, “dove vanno a finire i nostri risparmi”, ci permette di aprire più porte attraverso domande puntuali.La prima domanda riguarda la competenza tecnica: quanto sono in grado di comprendere un prodotto finanziario nel momento in cui mi viene proposto?Quindi prima di mettere nelle mani di un gestore i nostri risparmi fare un’analisi delle nostre competenze può evitare inutili errori. La buona notizia è che in poche ore di formazione possiamo ottenere ottimi ri-sultati. La seconda domanda riguarda il tema indebitamento: ho una posizione debitoria adeguata rispetto a tassi, tempi e forme tecniche? Mi sono indebitato nel modo giusto? Sono in equilibrio dal punto di vista finanziario?Non farsi questa domanda può erodere la nostra capacità di risparmio a causa di una dispersione finanziaria che potrebbe essere migliorata e gestita con un’osservazione più attenta e consapevole.Purtroppo tante persone non riescono a darsi questa opportunità per motivi che vanno dal tanto non serve a nulla, tanto non sono capace, tanto la mia banca è differente, tanto non ho tempo.La terza domanda riguarda la parte economica: sono in grado di sa-pere quanto entra e quanto esce tutti i mesi dal mio conto? Ho un’ade-guata gestione del mio conto economico?In tempi come quelli attuali di scarsità monetaria, avere un giusto ap-proccio con le proprie entrate e uscite può darci indicazioni indispen-sabili e a volte illuminanti. Anche qui la difficoltà appartiene a molti e questa domanda viene spesso disattesa, nascosta, evitata. Peccato… perché in realtà tutto è molto più semplice di quanto si creda, basta avere un metodo che messo in pratica può dare ottimi risultati.La parte tecnica è semplice, basta solo decidere di fare il primo passo e qui la decisione è solo nostra.

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Marche

14 SpeCiALe Città SoSteniBiLe

Cicloturismo, a Forlì 4 nuovi percorsi a tema per visitare il territorio

Si chiama "DigiBike" il nuovo servizio basato sulle tecnologie digi-tali. Offre itinerari online alla scoperta dell'ambiente Arriva a Forlì il "DigiBike", il nuovo servizio rivolto ai cicloturisti basato sulle tecnologie digitali. Attraverso il QRcode si può accedere infatti a itinerari online, dove è possibile trovare ogni informazione sia sulla percorrenza (tracce per navigatore e caratteristiche dei percorsi), che sui punti di inte-resse che gli itinerari propongono.

Questi i quattro percorsi per esplorare le particolarità ambientali, storiche e culturali della città e del territorio, con spirito sostenibile:- Forlì razionalista - Da Forlì a Castrocaro Terme, un itinerario che mette in rilievo le testimonianze architettoniche del Razionalismo;- Forlì Verde - Da Forlì a Faenza un percorso tra le strade pedecollinari, con passaggi nelle aree verdi urbane ed extraurbane;- Forlì Blu - Itinerario di "acque": si pedala sull'argine del fiume Montone, si prosegue lungo il corso dei Fiumi Uniti fino al mare;- Forlì è un fiore - Percorso tra il centro della città e i parchi pubblici, fra luoghi della cultura e natura "urbana".

Fonte: http://ambiente.regione.emilia-romagna.it

tempo di lettura: 2 min

novembRe 2017

priorità Ambiente: tra locale e globale

Climate change e catastrofi naturali si contrastano con prov-vedimenti concreti a livello amministrativo e attraverso la consapevolezza di ogni singolo cittadino

Abbiamo conosciuto Stefano mazzetti alcuni anni fa. Era sindaco di Sasso Marconi (comune del bolognese che si è distinto per le buone pratiche ambientali in tema di gestione rifiuti e di riuso) e, oltre ad essere lettore di vivere Soste-nibile, aveva appena fondato (insieme ad Andrea Segrè) l'associazione Sprecozero.net, un network di amministra-tori locali impegnati a combattere ogni forma di spreco attra-verso lo scambio delle buone pratiche e delle istruzioni per poterle applicare nei propri territori, senza perdere tempo e senza incorrere negli errori commessi dai colleghi.Da allora sono passati alcuni anni, Mazzetti è ancora sinda-co di Sasso Marconi, continua ad essere presidente di Spre-cozero.net ma è anche responsabile nazionale ambiente per il PD, partecipando al dibattito ambientale sia come am-ministratore locale, sia come delegato nazionale, sia come "motore" dello scambio di informazioni e suggerimenti tra i sindaci italiani.Ci interessa il suo punto di vista, soprattutto perché ha una conoscenza diretta di ciò che avviene nel nostro Paese e dun-que a mazzetti chiediamo quale sia la situazione italiana per quanto riguarda le politiche ambien-tali e su ciò che concretamente si sta facendo a livello locale e nazionale per ridurre l'impatto delle attività umane sul pianeta terra…

Mi stai chiedendo se c'è speranza? La risposta è sì, le iniziative attivate a livello locale sono molte, sono creative, sono "sartoriali" perché di adattano alle specificità dei nostri territori. I sindaci hanno una gran-de responsabilità che non si limita ai loro doveri di pubblici amministratori ma si estende ad un ruolo "culturale" per diffondere la cultura dell'ambiente.

Come avviene concretamente questo processo?

Avviene attraverso la corretta gestione dei rifiuti, avviene con la lotta al consumo di suolo, con l'attenzione a "cosa, come, dove e quanto" si costruisce. Avviene attraverso il rispetto delle regole di convivenza, attraverso l'impulso che si dà a forme di mobilità alternative e all'utilizzo delle energie da fonti sostenibili… E sono solo alcuni degli aspetti che riguar-dano l'attività amministrativa quotidiana dei sindaci.

e i nostri sindaci come sono messi?

Quello che ho visto attraverso il lavoro che stiamo portando

tempo di lettura: 8 min

di Enzo Chiarullo

avanti con il network Sprecozero.net (e tramite il portale di-gitale www.sprecozero.net) è un Paese oggi generalmente attento all'ambiente, alla biodiversità, alla gestione delle ri-sorse e del territorio. Ovviamente non è sempre stato così e i risultati si vedono soprattutto quando ci sono gravi fatti di cronaca legati ai fenomeni ambientali. Se crolla una scuola durante un debole terremoto o se in caso di forte pioggia esondano i torrenti portandosi dietro case e mietendo vittime significa che c'è moltissimo da fare. Mi lascia ben sperare però la diffusione di una sorta di cul-tura ambientalista che sta coinvolgendo le scuole, le giovani generazioni e molte attività locali che, prese una ad una, hanno pochissimo impatto sull'ambiente, ma che se adegua-tamente diffuse possono davvero aiutarci a cambiare verso.

molti si lamentano della scarsa disponibilità di risorse dei Comuni

Negli anni è effettivamente stata tolta moltissima autonomia ai Comuni in termini di risorse ma allo stesso tempo sono stati attivati altri strumenti e, nel mio caso, sono riuscito per esempio ad intervenire in modo efficace sul dissesto idroge-ologico facendo riferimento a contributi regionali o dei con-sorzi e, solo in minima parte, al magro bilancio comunale. Si tratta di garantire trasparenza e correttezza nella gestione della cosa pubblica, individuando quelle che sono le effettive necessità di pianificazione e non restando solo a inseguire l'emergenza. Non è una cosa facile perché talvolta si riceve un'eredità impegnativa (nel mio caso sono stato fortunato di svolgere attività amministrativa in un Comune emiliano) ma il percorso corretto è questo.Spostiamo l'attenzione sulla situazione naziona-le e su come la politica stia approcciando i pro-blemi ambientali…

Credo che negli ultimi anni sia stato svolto un buon lavoro con provvedimenti importanti come la legge nazionale sugli ecoreati (che aspettavamo da più di 30 anni), al Collega-to Ambientale, al miliardo di Euro stanziato dal Ministero Ambiente per il dissesto idrogeologico, alla legge del "buon samaritano" che prevede il recupero di cibo e farmaci in fa-vore di chi ne ha bisogno (e riducendo lo spreco di risorse). Si tratta solo di alcuni esempi di provvedimenti concreti, che prima non c'erano e che mi piacerebbe poter rinforzare ne-gli anni a venire con nuove iniziative orientate all'ambiente.

Anche perché, ed è sotto gli occhi di tutti, la terra si sta ribellando…

E' sconfortante vedere le catastrofi ambientali del nostro tem-po, con il loro carico di sofferenza e di danni irreparabili ma è ancora più sconfortante vedere Paesi che non rispettano le direttive dei grandi consessi internazionali come COP 21. I cambiamenti climatici sono una realtà ma non possono es-sere ridotti e annullati se non ci si accorda su modelli di so-stenibilità adeguati ai singoli Paesi e condivisi in un progetto globale. E' la dinamica che spiegavamo qui sopra e che ci ha spinto a fondare Sprecozero.net: se pochi Comuni attivano pratiche virtuose ma non le diffondono nei territori vicini aumentando l'impatto sull'ambiente, tutti gli sforzi risultano vani o insuf-ficienti.

Lasciamoci con qualcosa di positivo però…

Affidiamoci allora alla crescita di consapevolezza sui temi ambientali che sta attraversando – nel nostro Paese - le ge-nerazioni, la società e le forze politiche di Governo. Aumenta il consumo di prodotti biologici con la conseguenza di promuovere nuove forme di produzione agricola, produ-ciamo e consumiamo sempre più energia da fonti rinnovabi-li, e si parla sempre più di "economia circolare" per sovverti-re gli attuali modelli di produzione, consumo e smaltimento. L'Europa sta cercando di armonizzare l'approccio normativo su tutte le questioni che riguardano la sostenibilità ambien-tale, e il nostro Paese è un campione di biodiversità senza eguali nel mondo: dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per fare in modo che possa rimanerlo il più a lungo possibile, e ogni iniziativa parte dal singolo, ovvero da cia-scuno di noi.

"Prima di parlare,

assicurati che cio' che dirai

corrisponda a verita',

che non provochi male a qualcuno,

che sia utile,

ed infine se vale la pena turbare

il silenzio per cio' che vuoi dire."

Buddha

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Smart city, cioè città intelligente. Che cosa c'è di più stupido di una città intasata e soffocata dal traffico veicolare? Ce lo chiediamo ogni giorno io, mio marito e i nostri bambini, spostandoci quotidianamen-te a piedi, in bici, o coi mezzi pubblici (da anni non abbiamo l'auto per scelta). La gente si sposta al 76% in auto, riempiendo le auto con 1,2 passeggeri, spostandosi per lo più nel raggio di 10 km (dati Aci-Istat, Ministero del Lavoro). l tempo che impiegano queste auto a percorrere il loro tragitto, tra traffico, ricerca del posteggio, manovre, è maggiore del tempo necessario a compiere lo stesso tragitto in bici o coi mezzi pubblici, se questi avessero corsie sicure e preferenziali. E' il paradosso della modernità che evidenziava Ivan Illich in Elogio della Bicicletta. Oltre un certo quantum di energia procapite, la quali-tà della vita e la stessa democrazia dimuniscono anziche aumentare.Roma ha 76 auto ogni 100 abitanti, primato in Europa e un'esten-sione di strade urbane (4135 metri per abitante) che è più del doppio dell'estensione delle strade di Parigi, Londra e madrid (Commis-

sion for integrated transport Uk). Nonostante questo gli ingorghi sono allucinanti. Le strade occupate dalle auto rallentano i mezzi pubblici, sono pericolose per le bici, così da ostacolare la mobilità sostenibile in una spirale senza fine. Tutti fermi a boccheggiare tra lo smog. E chi prova a dire "limitiamo il traffico, estendiamo le zone ciclo pe-donali, imponiamo divieti…" viene rimproverato: "Eh no, l'auto è ne-cessaria, sennò come facciamo a muoverci?"Sarebbe da ribattere: "E noi come facciamo a respirare?"Davanti le scuole è emblematico. Auto che parcheggiano, retromarciano, zigzagano, inchiodano, ci ripensano, lottano per conquistare un metro, per far fare un metro in meno ai figlioli (cuori di mamma). Chi va in bici o a piedi, una minoranza coraggiosa, è costretto a respirare smog e fare lo slalom tra le auto. A Odense, Danimarca, 4 bambini su 5 vanno a scuola in bicicletta, anche col brutto tempo! Piste ciclabili, isole pedonali in un ampio raggio intorno alla scuola, precedenza assoluta ai pedoni e ciclisti. Anche per questo (e per una mentalità più aperta) molti bambini van-no a scuola da soli.Anche oslo prevede di eliminare completamente le automobili dal centro cittadino entro il 2019. madrid prevede di vietare l'ingresso alle auto in un'area di due chilometri quadrati nel centro cittadino. Amburgo progetta una "rete verde", di spazi interconnessi ai quali le persone potranno e dovranno accedere senza automobile. Entro il 2035 tale rete coprirà il 40% di Amburgo e includerà parchi, aree gioco, campi sportivi e cimiteri. Parigi vieterà le auto a gasolio e raddoppierà la rete ciclabile. Copenhagen può vantare oltre 350 km di piste ciclabili e presenta uno dei tassi di motorizzazione più bassi d'Europa (27 auto ogni 100 abitanti). Non a caso anche quest'anno Copenaghen ha vinto la classifica della città più "bike friendly" del mondo. Ricordiamo che nessuna città italiana è mai arrivata tra le prime venti.Che cosa aspettiamo a rendere anche le nostre città più intelligenti e senz'auto?

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Marche

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novembRe 2017

Città intelligenti, città senz'auto!

tempo di lettura: 5 min

di Linda Maggiori

Acqua futuradi Enrico Marone editore di Vivere Sostenibile Alto Piemonte

tempo di lettura: 3 min

Da quando, a settembre ho seguito la trasmissione Rai "Presa Di-retta" dedicata al capitale naturale, mi è rimasto impresso un dato. Secondo la definizione della Commissione Europea il suolo da cui ricaviamo il cibo, le materie prime che ci servono per costruire le nostre abitazioni e realizzare gli abiti che indossiamo, l'acqua po-tabile che beviamo e l'aria pulita che respiriamo è un insieme di elementi che messi insieme formano il "capitale naturale". Nell'intervista ad un tecnico, quest'ultimo diceva che entro il 2100 tutti i ghiacciai delle Alpi sarebbero scomparsi. Informazione già di per sé molto preoccupante, ma poco dopo nel servizio un esponente del CNR, parlando di acqua, diceva che il 53% dell'ac-qua dolce nel nostro paese viene fornita dai ghiacciai (quasi 70 miliardi di mc). Di tutta l'acqua che la Natura produce in Italia (oltre 139 miliardi di mc) ad oggi noi ne consumiamo circa 132 miliardi. Ne rimane poca. E a questo punto la drammatica equazione è pre-sto fatta. Man mano che i ghiacciai scompariranno, anche l'acqua

il Bicicletterarioparole in Bicicletta!di Elena Lepone

E' il premio letterario per opere inedite che abbiano come tema la bicicletta: unico, in questo, tanto in Italia quanto nel mondo.Giunto alla IV edizione, la formula del Premio resta, a grandi linee, la stessa, ma ci sono delle belle novità.Innanzitutto, la partecipazione - come sempre - è total-mente gratuita e aperta a tutti.

Le sezioni: poesie/adulti, racconti/adulti, miniracconti/adulti, poesie/ragazzi, racconti/ragazzi, poesie/bam-bini e racconti/bambini; a queste si aggiunge una nuova sezione, generale, senza distinzione di età: quella degli aforismi sulla bicicletta, sviluppati in una manciata di caratteri, un'unica frase o anche due/tre concatenate a formare un periodo di senso compiuto, che siano origi-nali e inediti, come ogni opera ammessa a partecipare. Belle e stimolanti anche le novità in giuria. Prestigiosa e qualificata, è così composta per la IV edi-zione: Presidente Onorario: EMILIO RIGATTI (scrittore, educatore, cicloviaggiatore); Madrina: Rossella Tempe-sta (poeta); 16 gli importanti membri.La scadenza per l'invio delle opere - che devono essere inedite - è fissata improrogabilmente per il 18 febbra-io 2018, mentre le premiazioni si terranno nel Comune di Minturno (LT) nei primissimi giorni di giugno 2018, come sempre nell'ambito di una grande festa dedicata alla bicicletta in tutti i suoi aspetti.

Sulle pagine del sito, www.bicicletterario.blogspot.it, è possibile trovare tutte le informazioni a riguardo

dolce diminuirà. Ci saranno zone più fortunate che ne risentiranno meno, altre che invece subiranno in modo grave questa perdita, in tutti i settori delle attività umane. Certo è che immaginare di vivere nello stesso modo di oggi avendo a disposizione meno della metà dell'acqua attuale sembra molto difficile. E qui mi vengono in mente le perdite delle condutture idriche dell'acqua potabile (una perdita media intorno al 35%), gli im-pianti di depurazione non realizzati o non funzionanti, gli impianti industriali a ciclo aperto (che non riutilizzano l'acqua), l'inefficienza di alcuni sistemi di irrigazione, ecc... Quanto cam-bieranno le nostre abitudini man mano che la disponibilità di acqua scenderà? Cosa non si potrà più fare e cosa dovremo fare in modo completa-mente diverso da prima? Facebook, Whatsapp, Apple, Microsoft né il più "figo" e tecnologico smartphone del mondo potranno risolvere un problema del genere. Non lo potranno fare neppure quei politici che in qualche modo sono legati ad interessi industriali, finanziari o commerciali, perchè qui si tratta di una risorsa essenziale per la vita delle persone. Ognuno di noi dovrà quindi impegnarsi nella prima e importantissima attività, quella del risparmio delle risorse e poi nell'informazione. Saranno decisive nelle scelte politiche e sociali, persone sempre più informate e consapevoli del mondo nel quale viviamo, non quello finto delle televisioni o dei giornali, ma quello vero della Natura. L'unica che può sostentarci.

E tu come risparmi la tua acqua? Se conosci qualche buona prati-ca, abitudine o stai usando un metodo interessante per il risparmio

dell'acqua, condividilo con noi. Saremo felici di pubblicare il tuo consiglio per far sì che più persone facciano come te.Scrivici a [email protected]

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AmiCi AnimALi16

novembRe 2017

È possibile predisporre una città che sia animal friendly, vale a dire vicina alla possibilità di costrui-re relazioni adeguate con gli animali?Forse sì, a patto di considerare alcuni aspetti per me fondamentali.In primo luogo, deve esserci una buona predispo-sizione di verde, vale a dire devono esserci non solo parchi ma anche giardini curati e, soprattut-to, sarebbe buona cosa se il verde fosse digitato all'interno della città, cioè se ci fossero dei veri e propri percorsi di verde in modo tale che i diversi animali non fossero separati e disgiunti gli uni dagli altri. Una città a misura di animali e di animalità dovrebbe avere una rete di piste ciclabili, aree in cui sia limitato il traffico, dove ci sia la possibilità di spostarsi a piedi, fare delle camminate, quindi non solo una città a misura di automobile, come invece puntualmente si riscontra.Altro punto fondamentale è che la città dovrebbe avere ottimi servizi, dovrebbe avere mezzi pubblici efficienti e in sufficiente quantità, e dovrebbe essere pulita. La pulizia è fondamentale, poiché il degrado quasi sempre viene interpretato come un problema legato alla presenza di animali.Nell'ambiente urbano di oggi è tutto misurato, re-cintato, dedicato, riservato, privato, custodito, e ciò che non lo è diventa discarica e degrado. Non ci sono spazi per giocare, non ci sono anfratti inarri-vabili alle persone, ai loro rumori e alla loro sporci-zia, angoli nascosti che possano favorire la nascita di fiori, insetti, piccoli rettili e uccelli.La città non dovrebbe essere un luogo di mortifica-zione del corpo e dell'anima, con edifici dormito-rio collegati da nastri di cemento che li collegano e, via automobile, ne trasportano gli inquilini da

una città animal friendly

tempo di lettura: 4 min

di Roberto Marchesini [email protected]

VENDOun punto all'altro, tutto questo senza soluzione di continuità. La città dovrebbe essere un eco-sistema con i suoi equilibri, un ambiente educativo, arricchimento e stimolo a nuove idee per l'immaginazione e lo sviluppo dell'empatia nei bambini, non un ambiente da cui si desideri scap-pare appena possibile.Nella città moderna non è possibile incontrarsi, ma solo scontrarsi, si compete, ci si sfida, ogni contatto è una prova di forza. Le città in questo modo si sono trasformate in focolai di comportamenti aggressivi, dove i giovani si raccolgono in branchi in cerca di una buona occasione per fare bella mostra di insen-sibilità e violenza. Sbaglia chi vede in questi com-portamenti solo l'espressione del disagio giovanile, bollandoli come forme patologiche e devianti. Se il mondo degli adulti propone solo modelli di indivi-dualismo, velocità, edonismo del presente, competi-tività, è giocoforza che per entrare in questo mondo l'adolescente debba affrontare prove attinenti.Se non esiste una città per gli uomini, non può esi-stere una città per gli animali.

Roberto Marchesini (Bologna 1959) è filosofo, eto-logo e zooantropologo. Da oltre vent'anni condu-ce una ricerca interdisciplinare volta a ridefinire il ruolo degli animali non umani nella nostra società. Direttore del Centro Studi Filosofia Postumanista e della Scuola di interazione uomo-animale (Siua), è autore di oltre un centinaio di pubblicazioni nel campo della bioetica animale, delle scienze cogni-tive e della filosofia post-human. È' inoltre direttore della rivista "Animal Studies", la rivista italiana di antispecismo (Novalgos).

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AmiCi AnimALi17

novembRe 2017

Per legge nelle aree urbane e nei luoghi pubblici la lunghezza del guinzaglio non deve superare 1,5m. Nelle aree fuori città invece si può usarne uno più lungo per permettere al cane di girare con maggiore libertà.Ma a che cosa serve esattamente il guinzaglio?Deve essere un legame positivo tra il cane e il suo umano, un po' come il semplice prolungamento della nostra mano. E' una cintura di sicurezza che impedisce al cane di finire in una situazione pericolosa, per esempio se si prende paura e fa uno scatto sulla strada e rischia di essere investito.Il guinzaglio non serve a tirare, a strattonare o peggio ancora a picchiare il cane. Spesso viene usato per portare via il cane, tirandolo appunto, se questo si ferma ad annusare qualcosa per terra oppure se si vuole evitare l'incontro con un altro cane. Quando il cane annusa basterebbe aspettare un po' e dare il segnale di proseguire. Dopo che ha analizzato bene gli odori il cane riprende spontaneamente a camminare per scoprire altre cose in giro! Così evitiamo in modo semplice di tirare inutilmente.In commercio si trovano guinzagli di corda, stoffa, pelle o metal-lo. Il guinzaglio ideale deve essere il più semplice possibile. Niente borchie o maglie di metallo associato di solito al collare a strozzo, niente cuoio (più rigido della stoffa e meno maneggevo-le), possibilmente piatto per una migliore presa. Va benissimo un guinzaglio di nylon o di stoffa robusta, volendo regolabile. Infine sconsiglio il guinzaglio allungabile o flexi. Permette sì al cane di allontanarsi da voi (da 5 a 8 metri) ma vista la distanza non vi consente di poter reagire tempestivamente in caso di pericolo. Con il flexi il cane non impara a camminare vicino a voi e insieme a voi. Inoltre la sicura può staccarsi o la fettuccia strapparsi nel momento meno opportuno, soprattutto se avete un cane che tende a rosicchiare, e questo potrebbe avere conseguenze tragiche. Non ne vale la pena, meglio un guinzaglio classico.Abbiamo ricordato la lunghezza massima consentita dalla legge ma il guinzaglio non deve neanche essere cortissimo. Non permette al cane di abbassare la testa, di annusare per terra

un guinzaglio per amico

tempo di lettura: 3 min

di Catherine Ratajczak Guidi, educatore cinofilo

Aiutiamo i piccoli uccelli a sopravvivere al freddo. Ricetta per prepa-rare le tortine, o palle di grasso per aiutarli a nutrirsi nei mesi freddi.Ingredienti:125 gr circa di farina di frumento250 gr circa di farina gialla per polenta125 gr circa di zucchero250 gr di margarina vegetaleIngredienti, facoltativi, ma importanti:una manciata di semi di girasole (con guscio)1/2 bicchiere di riso crudouna manciata di riso soffiato per caniuva passauna mela tagliata a cubettiPreparazione:Mettere in una terrina tutti gli ingredienti con l'esclusione della mar-garina. Sciogliere la margarina a parte e versarla nella terrina sopra il miscuglio. Mescolare il tutto sino ad ottenere un impasto il più pos-sibile omogeneo. Lasciare raffreddare e con le mani formare delle sfere delle dimensioni di una palla da tennis (o più piccole), evitando di comprimerle troppo. Potrete poi riciclare una retina da limoni e appendere a un ramo di un albero la retina con dentro le palle di cibo a disposizione dei piccoli pennuti.Fonte: www.youanimal.it

ricetta per fare le tortine per gli uccelli selvatici

tempo di lettura: 1 min

e di comunicare correttamente con gli altri perché riduce eccessi-vamente i movimenti della sua testa.

La scelta del guinzaglio è importante per le uscite in sicurezza con il nostro amico. Ma anche osservarlo e concedergli del tempo durante la passeggiata è fondamentale per una buona comunica-zione e una buona relazione.

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Scrivici a [email protected] per comparire anche tu in questa pagina con i tuoi eventi sostenibili!

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ALFONSINE

OgNI MERCOLEDì dalle 16.30 alle 19.30MERCAtO bIOLOgICO, ANChE A "kM 0".Prodotti da agricoltura e allevamento bio-logico. Verdura e frutta, carne, formaggio, uova di allevamento, prodotti da forno, miele e vino. Tutti i primi mercoledì del mese bio aperitivo. Piazza Monti - Alfonsine.

OgNI VENERDì dalle 3.00 alle 13.00MERCAtO CONtADINOVendita di prodotti del territorio diretta-mente dal produttore al consumatore: frutta, verdura e altri prodotti (formaggi e latticini, salumi, marmellate e confetture, miele, uova) provenienti esclusivamente da aziende della provincia di Ravenna, nel pieno rispetto della filosofia "slow" del "prodotto a Km 0", biologico e non. Ex mercato coperto, nel centro cittadino Alfonsine

CERVIA

OgNI MARtEDìdalle 18.00 alle 23.00FARMER MARkEtMercato estivo a km zero nell'ambito della rassegna "Lume di candela".Corso Mazzini - angolo Piazza - Cervia

FAENZA

OgNI LUNEDì dalle 16.30 alle 20.00bIO MARChèVendita diretta di prodotti biologici certi-ficati - Centro Commerciale Cappuccini Via Canal Grande, 44 - Faenza

OgNI VENERDì dalle ore 16.00 alle 19.30FARMER MARkEt "Mercato del contadino"Vendita diretta di frutta e verduraPiazzale Pancrazi lato Est - Faenza

FOgNANO

OgNI DOMENICAdalle 8.00 alle 13.00E MERChè IL MERCAtO DEL CONtADINO e dei Prodotti della Nostra Terra Al mercato è possibile acquistare diretta-mente dalle aziende produttrici numero-si prodotti agricoli, quali frutta, verdura, formaggi, salumi, miele, marmellata, ecc., provenienti esclusivamente dalle colline di Brisighella - Fognano

FORLì

OgNI SAbAtO dalle 8.00 alle 13.00MERCAtO CONtADINO Si trova in pieno centro cittadino e offre la possibilità di fare rifornimento di pro-dotti freschi per tutta la settimana portati direttamente dalle aziende agricole del territorio. In piazza c'è ampia disponibilità di parcheggio per chi vuole utilizzare la macchina anche se non sarebbe male uti-lizzare la bicicletta e approfittare per farsi un giretto nei dintorni. Piazza Dante Forlì.

FORLIMpOpOLI

OgNI gIOVEDì dalle 7.30 alle 12.30MERCAtO CONtADINO DEL bIOTutti i prodotti venduti sono biologici e biodinamici. Mercato organizzato dall'as-sociazione Antichi sapori e vecchi mestieri di Romagna in collaborazione con Prober ed il Comune di Forlimpopoli. In Piazza Paolucci, Forlimpopoli (FC)

LIDO DI CLASSE

OgNI VENERDì dalle 18.00 alle 23.00MERCAtO DI CAMpAgNA AMICA A kM ZEROOffre prodotti provenienti dagli allevamenti e dalle aziende agricole del territorio. Si tie-ne all'aperto e raggruppa produttori del ter-ritorio provinciale che vendono orto-frutta, conserve vegetali e prodotti trasformati, miele. Viale Caboto - Lido di Classe

LUgO

OgNI VENERDìdalle 17.30 alle 20.00bIOMARChèLa Natura in piazza Mercatino dei prodotti biologici ed erboristici. Logge del Pavaglione - Lugo

OgNI SAbAtO dalle 8.30 alle 13.30MERCAtO CONtADINO I produttori agricoli del Mercato del Con-tadino offrono una ricca varietà di prodotti del nostro territorio, di alta qualità e a basso impatto ambientale.Piazza 1° Maggio - Lugo

RAVENNA

OgNI LUNEDì EOgNI gIOVEDì dalle 15.00 alle 18.00MERCAtO CONtADINO Il mercato contadino ribadisce l'esigenza di un'agricoltura costruita dal basso, nel ri-spetto della terra e della dignità di chi ci vive e lavora, e la necessità di creare un mercato senza mercanti, che abbia come base un rapporto vero e immediato tra produttori e consumatori. Piazza della Resistenza - Ravenna

OgNI MARtEDì dalle 15.00 alle 19.00MERCAtO CONtADINO Il mercato contadino che si svolgeva ogni mar-tedì pomeriggio alla darsena di Ravenna, dal 3 maggio 2016 e' stato spostato in viale Farini.

OgNI MARtEDìdalle 16.30 alle 20.00MERCAtO bIOMARChé DEI pRODUttORI bIOLOgICI Mercato settimanale dei produttori biologi-ci del territorio. Prodotti di stagione certifi-cati biologici secondo le norme europee ed internazionali e controllati dagli organismi riconosciuti dal Ministero dell'Agricoltura.Piazza San Francesco - Ravenna

OgNI MARtEDìdalle 17.00 alle 20.00MERCAtINO DEL gRASDa più di sei anni a Ravenna esiste il GRAS, Gruppo Ravennate d'Acquisto Solidale:  un gruppo di persone che acquistano in gruppo direttamente dai produttori. Centro Sociale Spartaco, Via Chiavica Romea, 88 - Ravenna

OgNI 3° SAbAtO E3A DOMENICA DEL MESE MOStRA MERCAtO DEL NAtURALE E DEL bIOLOgICOPer fare la spesa in modo sostenibile e re-sponsabile, acquistando prodotti agricoli di stagione, selezionati con cura, sempre freschi e di origine garantita.Piazza Giovanni XXIII Castel S. P. T. (BO)www.campagnamica.it

RUSSI

OgNI gIOVEDìdalle 8.30 alle 13.30 IL MERCAtO DEL CONtADINOOffre prodotti provenienti direttamente dalle aziende agricole del territorio di Russi e dintorni.Piazza Farini - Russi

meRCATIConTADInI

AnnUnCI

Per vendita spazi pubblicitari su Vivere Sostenibile e sulle altre testate cartacee e on line, la Edibit s.r.l. di Castenaso (BO) ricerca per la Romagna con residenza nella zona di Forlì -Cesena AGENTE di COMMERCIO PLURIMANDATARIO già iscritto all'E-NASARCO con esperienza nel settore editoriale e passione per il mondo del biologico e dell'ecologia. Inviare cv a: [email protected]

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CERCO OFFRO

AppuntAmenti Di noVemBre

Dal 3 al 7 novembre CORSOCorso pratico di Food Forest2000mq diventeranno una generosa e rigogliosa foresta com-mestibile! Docente: Giuseppe Sannicandro. Presso Casa del cuculo, strada Ceppareto, 14 Meldola (FC).Info costi e modalità su www.casadelcuculo.org

Domenica 5, 19, 26 e Sabato 25 novembreSPETTACOLIMentre vivevo. teatro, musica, pensieriUn giorno anche la guerra s'inchinerà al suono di una chitar-ra. La rassegna inizia e si conclude con il tema della guerra, al centro ci sono invece le storie, quotidiane o straordinarie, di una vita che si snoda e gioisce nonostante tutto. Il duo livor-nese Garbuggino-Ventriglia con In Terra in cielo (5 novembre), ispirato al DON CHISCIOTTE di Cervantes; la compagnia sarda Meridiano Zero con il terzo episodio della Trilogia shakespe-ariana This is not what it is (26 novembre), dove un OTELLO goffamente tenta di sfuggire al suo triste destino. Domenica 19 novembre lo spazio è dedicato allo yoga, la di-sciplina più seguite che si propone di riequilibrare e armoniz-zare mente e corpo con il nostro stress quotidiano. L’incontro, dal titolo Paradiso senza salsiccia - assapora un nuovo gusto della vita attraverso lo yoga, sarà condotto da Maurizio Casa-dei (ingresso libero). Sabato 25 novembre per la Giornata contro la violenza sul-le donne la proposta si articolerà in un progetto pensato in collaborazione con l’Associazione “Rompi il silenzio” di Rimini. Presso il Centro Sociale - Via Costa del Macello, 2/8 - Poggio Torriana (RN). Ingresso: alcuni eventi sono a pagamento. Tariffa intera: 8,00 € (ad ogni appuntamento seguirà un buffet). Info e prenotazioni: T. 347 9353371 - [email protected]

Lunedì 6 novembre - dalle ore 17.30 alle 19.30INCONTROArgilla verde, argilla verde ventilataL’erborista Chiara Simone ci spiega cosa sono, come si usano e per cosa ci aiutano.Presso Natura sì, Viale Marconi 444 Cesena

Martedì 7 e 21 novembre - dalle ore 20.00 alle 22.00INCONTROMindfulness e meditazione per gioire della VitaIncontri di autunno, a cadenza quindicinale, trattando argo-menti che ci fanno stare meglio. A Villanova di Bagnacavallo (RA). Evento con contributo. I posti sono limitati, è gradita la prenotazione. [email protected] www.lucedisolara.com

Mercoledì 8 Novembre - dalle ore 18.00 alle 19.30INCONTRO GRATUITO Introduzione all'Aura Soma® con gayatri Randi"Tu sei i colori che scegli e questi riflettono i bisogni del tuo Essere" Vicky WallUn' esplorazione del sistema di riequilibrio energetico Au-ra-Soma® e del linguaggio e significato del colore, attraverso semplici strumenti come l'ascolto, la condivisione di gruppo, la meditazione e la musica. Un'opportunità gratuita per cono-scere questa affascinante disciplina, con uno spazio dedicato al dialogo con il pubblico. INGRESSO LIBERO.Presso Sala Eventi - Via Emilia Ponente, 1705 - Diegaro di Cese-na . Per informazioni e iscrizioni: www.macrolibrarsi.it | [email protected]

Giovedì 9 Novembre - dalle ore 18.00 alle 19.30PRESENTAZIONE LIBROMACROgIOVEDI’: Datti una mossa! Ogni essere umano è nato per muoversi! Ma se è così, per quale motivo tantissime persone si ostina-no a trascorrere gran parte della propria vita surfando da una sedia all'altra? Aumenta la tua energia, riduci lo stress, ritrova il tuo peso for-ma in 3 mesi con il metodo New Life Now. Parleremo di questo metodo con l'autore Daniele Tarozzi. IN-GRESSO LIBEROPresso Sala Eventi - Via Emilia Ponente, 1705 - Diegaro di Cesena Per informazioni e iscrizioni: www.macrolibrarsi.it | [email protected]

Sabato 11 Novembre - dalle ore 10.00 alle 18.00CORSO La cucina che curaCon Roberto Marrocchesi e Dealma Franceschetti Con il dott. Roberto Marocchesi, docente di Naturopatia e pio-niere della Macrobiotica in Italia con 40 anni di esperienza, e Dealma Franceschetti, foodblogger e consulente alimentare, una giornata dedicata alla costituzione di base e condizione di salute in relazione ai cibi di una vita, della semplice auto-diagnosi alla Orientale e l’introduzione ai rimedi della nostra farmacia in cucina, interni ed esterni. Piatti speciali, tisane curative con ingredienti semplici, impac-chi caldi e freddi, ricette speciali per curarsi, quando possibile, da sé. Presso Sala Eventi - Via Emilia Ponente, 1705 - Diegaro di Cesena. Per informazioni e iscrizioni: www.macrolibrarsi.it | [email protected]

Domenica 12 novembre - dalle ore 9.30 alle 18.00EVENTOpiantiamo gli Alberi... come 25 anni faCelebriamo insieme l’anniversario di Remedia! PercorriAMO il sentiero dello Spirito degli Alberi: Hubert e Lucilla ci guideran-no in questo magico incontro con i Grandi Saggi. Un’esperienza in natura di ascolto e connessione con gli Al-beri del sentiero e il loro Spirito. Accompagnati dalla magica presenza de “Il Canto degli Alberi”. Un progetto artistico che si occupa di valorizzare la coscienza vegetale attraverso la Mu-sica delle Piante. Pranzo al sacco, pomeriggio con tisane, mu-sica e alberi! L’evento si svolgerà anche in caso di maltempo. Evento gratuito. E’ richiesta prenotazione alla giornata. Invia una mail a [email protected] entro Lunedì 6 NOVEMBRE.Per info: 0547-95352 - REMEDIA è in via laghetti n. 38, Quarto di Sarsina (FC)www.remediaerbe.it

Domenica 12 novembre - dalle ore 9.00 alle 18.30SEMINARIOFilosofia della medicina – Igor SibaldiDa più di un secolo viene elaborata la teoria secondo cui le malattie potrebbero derivare da traumi; ed è in realtà una te-oria antichissima, di cui si trova traccia anche nelle Scritture cristiane ed ebraiche. Perché tale teoria si regga, è necessa-rio pensare a un punto di coesione – o punto intermedio – tra componente fisica e componente psichica, o spirituale, dell’individuo: a uno straordinario aspetto di noi stessi, cioè, in cui “materia” e “spirito” siano tutt’uno, ed elementi dell’una possano trasferirsi immediatamente nell’altro, e viceversa. Su questo aspetto dell’individuo si incentra il seminario di Sibaldi.A Rimini. Info: www.artediessere.net

Domenica 12 novembre - dalle ore 9.00 alle 19.00FIERAIeri l'AltroMercato di cose vecchie e antiche si svolge la seconda dome-nica del mese, da settembre ad aprile, alla Fiera di Faenza (RA). Partecipano circa cento espositori di antiquariato, moderna-riato, brocantage e collezionismo; un appuntamento da non perdere per tutti gli amanti del passato remoto o semplice-mente dell’altro ieri. Presso la Fiera di Faenza, Viale Risorgi-mento 3. Ingresso e parcheggio gratuiti.

Mercoledì 15 Novembre - dalle ore 18.00 alle 19.30INCONTRO GRATUITO La Casa Sensibile – II IncontroLa casa: come costruire il tuo spazio di benessere. Ogni persona ha in sé elementi che la accomunano agli altri e la rendono parte del tutto ed elementi personali che la rendo-no unica. Gli spazi che viviamo hanno delle caratteristiche che viviamo tutti allo stesso modo e caratteristiche che risuonano in maniera diversa con ogni persona. Riconoscere queste similitudini uomo-ambiente e lavorare sulle differenze, colore, forma, luce, volume, ci permette di adattare uno spazio al meglio per le nostre necessità. Con Alessandra Tondi e Gabriele Poggiali. INGRESSO LIBEROPresso Sala Eventi - Via Emilia Ponente, 1705 - Diegaro di Cese-na. Per informazioni e iscrizioni: www.macrolibrarsi.it | [email protected]

Mercoledì 15 Novembre - dalle ore 21.00 INCONTRO GRATUITO terre del futuro. Nove parole per guardare lontanoRassegna filosofica autunnale. Un altro ideale classico, e per questo sempre attuale, è quello di Umanesimo. L'enorme fiducia nelle proprie capacità, sebbene utile alla stessa idea di progresso, rischia però di distorcere l'idea che l'uomo ha di sè, attribuendogli qualità più demiurgiche che umane. Occorre dunque distinguere tra pensiero e destino, tra ciò che compete all'uomo e quel che invece trascende da lui, ripensando l'umanesimo in termini di limiti e non solo di capacità. Ne deriva una visione tragica, tutt'altro che pacifi-cata, dei tempi antichi e del nostro, la stessa di cui parlerà il filosofo Massimo Cacciari. Ingresso libero sino ad esaurimento posti, non è prevista pre-notazione. Presso Cinema Teatro Astra - via d'Annunzio, 20 - Misano Adriatico (RN) - www.misano.org

Giovedì 16 novembre - dalle ore 20.30INCONTRO GRATUITOUn mondo inatteso: i batteri buoniUn Cuore per la Romagna. Serate in Salute II Edizione (2017-2018) organizzate dalla Fondazione cardiologica Myriam Zito Sacco in collaborazione con Coldiretti. Alla serata partecipa-no: sindaco di Forlì Davide Drei, Prof.ssa Rosalba Lanciotti, Dott. Guido Balestra, Federica Fiorentino - EMbio, Marco Val-morri - Azienda Agricola Valmorri. Incontro gratuito ad offerta libera. Presso la Sala Congressi di Coldiretti di Forlì, via Enrico Forlanini n.11 a Forlì. Per info chiamare 0541-623123 o scrive-re a [email protected]

Venerdì 17 novembre - dalle ore 18.30INCONTROVolto ed emozioniCiclo “La salute in tour”. MTF-Metamorphosis Facial Training,

un metodo per ottenere una trasformazione interiore ed este-riore. Relatore: Maria Grazia Macconi Naturopata esperta in morfopsicologia. Presso HOTEL VILLA BIANCA in Viale Regina Elena 24, Rimini. PARTECIPAZIONE GRATUITA. Posti limitati, iscrizione consigliata su www.istitutomedicinanaturale.it

Sabato 18 novembre - dalle ore 10.00 alle 17.00INCONTROLa Via del Diamante - I fondamenti della Mindfulness I cinque Buddha della meditazione, la natura dell’essere uma-no e la sua struttura psicofisica. I veleni mentali che causano sofferenza. L’ incontro si divide in una parte teorica e una parte pratica dedicata a esercizi di sperimentazione e meditazione e alla pratica del mandala. Gli insegnamenti sono aperti a tutti. Presso Quieora spazio olistico, Viale Le Corbusier 45, Ravenna.Info e prenotazioni: AltriPercorsi - [email protected]

Sabato 18 novembre - dalle ore 16.00LABORATORIO CREATIVOLaboratorio "Musichiamo riciclando"In occasione della settimana europea dedicata al tema della riduzione dei rifiuti partecipa al simpatico laboratorio "Mu-sichiamo" organizzato in collaborazione con il Centro per le Famiglie e il C.I.F. di Santa Sofia.Presso Centro Visite del Parco Nazionale delle Foreste Casenti-nesi, via Nefetti 3, Santa Sofia (FC)Info: 0543 970249 [email protected] Domenica 19 Novembre - dalle ore 8.30 alle 14.30ESCURSIONELa selvaggia valle di pietrapazzaMagnifica escursione nella remota valle di Pietrapazza, all’in-terno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, dimora indisturbata di animali selvatici e luogo ricco di tracce della civiltà contadina che un tempo vi abitava. Porta con te pranzo al sacco e borraccia. Livello di difficoltà: Medio. Ritrovo in piazza Matteotti, Santa Sofia (FC). Prenotazione obbligatoria su: www.boschiromagnoli.it

Domenica 19 Novembre - dalle ore 18.30CONCERTOConcerti nella basilica di San FrancescoLa nuova edizione della rassegna musicale Musica e Spirito coinvolge anche quest'anno gli ascoltatori nella riscoperta della spiritualità e della bellezza del periodo Barocco: un seco-lo e mezzo che, dal '600 alla metà '700, ha visto l’emergere di formidabili autori quali Bach, Händel, Vivaldi, Scarlatti, Monte-verdi. Le esecuzioni sono intervallate da brevi riflessioni spiri-tuali (a cura di Padre Dario Tisselli) per entrare in sintonia con la dimensione profonda dell’ispirazione artistica. Ingresso con offerta libera. Basilica di San Francesco - Piazza San Francesco, Ravenna.

Lunedì 20 novembre - dalle ore 17.30 alle 19.30INCONTROSuper food come alimenti e come integratoriSpirulina, maca, semi di canapa, semi di chia, fave di cacao e bacche di goji: l’erborista Chiara Simone ci spiega cosa sono, come si usano e per cosa ci aiutano.Presso Natura sì, Viale Marconi 444 Cesena

Sabato 25 Novembre - dalle ore 9.00 alle 18.00CORSOL'arte di essere sciamani – III moduloLo sciamano è una figura di intermediazione tra il mondo terreno e il mondo ultraterreno, colui che tratta direttamen-te con gli spiriti ed è capace di entrare in stato di trance per viaggiare tra i diversi mondi che accompagnano ogni anima. Una figura antica, millenaria, che nei secoli ha accompagnato ogni tribù dove si praticavano rituali per ottenere guarigione, prosperità, protezione, consigli.Presso Sala Eventi - Via Emilia Ponente, 1705 - Diegaro di Cese-na. Per informazioni e iscrizioni: www.macrolibrarsi.it | [email protected]

Sabato 25 Novembre - dalle ore 20.30INCONTRO GRATUITOIl passaggio generazionale: disciplina generale e partico-lari aspetti in agricolturaUn Cuore per la Romagna. Serate in Salute II Edizione (2017-2018) organizzate dalla Fondazione cardiologica Myriam Zito Sacco in collaborazione con Coldiretti. Alla serata partecipano: Dott. Massimo Doria, Dott. Alberto Rocchi, Dott. Andrea Marconi, Dott. Fabio Balestra. Incontro gratuito ad of-ferta libera. Presso la Sala Congressi di Coldiretti di Forlì, via Enrico Forlanini n.11 a Forlì. Per info chiamare 0541-623123 o scrivere a [email protected]

Domenica 26 novembre - dalle ore 15.00LABORATORIO CREATIVOLaboratorio "Albero Amico"In occasione della Giornata Nazionale degli Alberi.Presso Centro Visite del Parco Nazionale delle Foreste Casenti-nesi, via Nefetti 3, Santa Sofia (FC)Info: 0543 970249 [email protected]

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Come ottenere lo scheletro di una fogliadi Rosaria Scotto www.ifioridelbene.com/blog tempo di lettura: 2 min

Forse ti sarà capitato già di imbatterti in questi eterei oggetti misteriosi, più simili a delle piume, che non a delle foglie. Li scheletri delle foglie, "skeleton leaves" in inglese, possono essere utilizzati per decorare pacchetti, im-preziosire biglietti, realizzare composizioni o diven-tare veri e propri gioielli. In commercio si trovano di tutti i colori, forme o misure, ma realizzarli è piuttosto semplice e gratificante.

occorrente:- bicarbonato- candeggina e coloranti (opzionali)- spazzolino da denti- foglie (le più adatte sono acero, gardenia, magnolia, castagno, betulla o faggio)

Per ogni mezzo litro d'acqua occorrono circa 20 grammi di bicarbonato.Far riscaldare la soluzione e prima dell'ebollizione, versare le foglie all'interno. Le foglie vanno letteral-mente lessate per circa 30 minuti e scolate con estrema delicatezza.Una volta freddate, bisogna riporle su un piatto o un tagliere e spazzolate delicatamente con lo spazzolino da denti per eliminare la lamina fogliare dalle ner-vature.Successivamente lo scheletro può essere sbiancato con qualche goccia di candeggina per un effetto neutro, o addirittura colorato con colori naturali (barbabie-tola, zafferano, spinacio, ecc...) o alimentari. Prima di essere impiegate in qualsiasi tipo di composizione, necessitano di un'accurata e prolungata asciugatura, maneggiandole sempre con estrema delicatezza.

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DICembRe

Ecomondo - Rimini Fiera7 - 10 Novembre 2017 www.ecomondo.com

Modena Benessere Festival - Fiera di Modena25 - 26 Novembre 2017 - www.modenabenessere.it

Tisana24-26 novembre 2017Malpensafiere Busto Arsizio (MI) www.tisana.com

SpecIAle: CITTA' SOSTENIBILE Riuso, riciclo, decrescita ed efficienza energetica, mobilità alternativa e sostenibile, reti solidali e riattivazione delle comunità, gestione delle risorse.

SpecIAle: NATALE È SOSTENIBILE consumi consapevoli, stili di vita sostenibili, prodotti a basso impatto ambientale.

InSeRTI SPeCIALI FIeRe DI SeTToRe

È distribuito anche nelle FIERE di settore

Titolo Botanical Style

Autore Selina Lake

editore Logos Edizioni

Pagine 160

prezzo di Copertina 20 €

Bellissimo. C’è molto altro da dire, ma la prima cosa che col-pisce in questa pubblicazione è la bellezza delle soluzioni proposte, delle foto con cui sono ritratte, del volume stesso, per gente come me che ama anche esporli per casa certi og-getti speciali. La Lake, stylist di interni e autrice di successo (molto nota per il suo stile romantico e vintage e per il suo popolare blog) ci propone una panoramica sull’utilizzo delle piante nell’arredo: stampe botaniche, grafiche, serre, capanni e piante d’appar-tamento. Prendendone spunto ci ispira nella trasformazione di vari ambienti in rigogliose oasi di pace. Lo stile botanico può così essere vintage, ma anche bohémien, industriale o tropicale. “botanico naturale” chiude il libro con una nostalgica carrellata di idee che arrivano direttamente dal giardino, dal legno e da antiche illustrazioni. “Riempire la casa di piante - scrive l’autrice - alla lunga può dare dipendenza, a causa del loro potere di trasformare all’istante un ambiente facendolo sembrare più sereno e pieno di vita. Da quando ho iniziato a lavorare a questo libro, il mio soggiorno è diventato una giungla (…)”. Chissà che non capiti anche ai suoi lettori: a giudicare dalle foto ci si guadagna davvero!

Consigli di lettura...Il cumulo di terra dei cassoni lo si ottiene recuperando il suolo da questi avvallamenti scavati tutto intorno e buttandolo sopra l’area di coltivazio-ne, che di solito viene abbondantemente arricchita di compost. In questo modo creiamo un “effetto tumulo”, una collinetta, da cui il nome “letto rialzato”. I cassoni non hanno necessariamente materiali rigidi intorno ai bordi, anche se alcuni preferiscono realizzarli per tenere fuori l’erba, col-tivare le verdure oltre la portata dei conigli e delle mosche bianche, o per rendere più facile raggiungerli anche a chi ha limitazioni nei movimenti.Il suolo sulla superficie dei cassoni è profondo ricco e può sostenere un’alta densità di piante, che quindi possono essere coltivate a breve distanza l’una dall’altra, meno di quella abitualmente osservata. Questo rende i cassoni molto produttivi, e soprattutto molto adatti a cre-scere policolture (ne parliamo sotto). Se devi raccogliere le radici non hai nemmeno bisogno di scavare, il suolo è spesso così soffice e friabile che vengono fuori in un secondo. Il compost viene aggiunto sui cassoni ogni anno e, come in natura, la vita del suolo lo incorpora prendendolo dalla superficie e portandolo giù per convertirlo in nutrienti.Naturalmente un po’ bisogna scavare, può essere necessario all’inizio, probabilmente per un paio di anni il suolo sarà molto compatto e man-cherà di materiale organico. La cosa ideale è far sì che il suolo diventi fertile, e poi permettere alla vita del sottosuolo di prendervi alloggio. Senza vermi e microorga-nismi il suolo è morto e il solo modo di coltivare è usare fertilizzanti chimici. Queste creature vivono e si nutrono di materia organica - sono ciò che trasformano i rifiuti della vostra cucina in compost. Quando aggiungi il compost, aggiungi vita, e la vita del suolo nutre le piante.Prossimamente gli altri 2 consigli… Fonte: www.permacultura-transizione.com

La coltivazione in permacultura può essere applicata a spazi di ogni tipo. Impariamo come usare questi metodi a bassa manutenzione per creare il nostro orto-giardino ad alta produttività. Per lo più le persone interessate a fare permacultura operano in contesti domestici - una casa indipendente o un appartamento con un giardinetto. La permacultura va benissimo nei piccoli spazi, è ideale in questo genere di situazioni. Vi presentiamo alcuni metodi di coltivazione tipici della permacultura per rendere il vostro orto o giardino sano, bisognoso di poco lavoro e soprattutto molto produttivo.1– Zero zappaIl suolo è la base della vita sul nostro pianeta, e quindi bisogna capire che dobbiamo prendercene cura in modo che possa supportare le piante che ci danno da mangiare. La rete alimentare del suolo è com-plessa e delicata e la cosa forse peggiore che possiamo farle è rivoltare e spezzare e rompere regolarmente la terra. Per tradizione scaviamo per scompattarla e creare un suolo adatto alla semi-na, incorporando fertilizzanti e rimuovendo le erbacce. Ci sono tanti modi per evitare di scavare regolarmente, cosicché non solo salviamo il suolo, ma anche un sacco di energie.2 – Coltivare su “letti rialzati” o “cassoni”La coltivazione a letti rialzati, detti anche cassoni, è un modo sempli-cissimo di coltivare senza scavare. L’area di coltivazione viene divisa in cassoni permanenti della misura adatta a chi coltiva. Fate in modo che il centro possa essere fa-cilmente raggiunto da ogni avvallamento scavato intorno.

4 tecniche di permacultura per coltivare con meno fatica e più raccolto (prima parte)

di Caroline Aitken traduzione di Flavio Troisi tempo di lettura: 3 min

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