Novembre Dicembre 2012

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BOLLETTINO DELLA PARROCCHIA DI REGINA PACIS (V. GORIZIA 19 42124 RE T. 0522/304258) sana nella condivisione con i po- veri, il servi-zio diaconale molto presente su tutto il territorio, la varietà dei ministeri istitui-ti o di fatto, il carisma diocesano delle case della carità nell'accoglienza dei più poveri, l'evangelizzazione sul nostro territorio soprattutto nella cura della Liturgia, nella formazione dei laici e nella pro- mozione della cultura. Massimo Camisasca vescovo "eletto" dal papa Benedetto XVI per la nostra Chiesa, è nato a Milano nel 1946. La sua famiglia lo ha solidamente educato nella fede cristiana e nell'amore alla Chiesa. A quattor- dici anni incontra don Luigi Gius- sani fondatore di Comunione e Liberazione e nel 1965 diventa uno dei responsabili della Gioven- tù studentesca; dal 1970 al '72 è pre-sidente diocesano della gio- ventù di azione cattolica. Agli ini- zi degli anni settanta entra nel Seminario della comunità missio- naria Paradiso e nel 1975 viene ordinato prete a venti nove anni. Negli anni successivi è nominato responsabile della pastorale scola- stica della diocesi di Bergamo. Nel 1985 fonda la Fraternità sa- cerdotale dei Missionari di S.Carlo Borromeo. Attualmente quella comunità è formata da 110 sacerdoti e 40 semina-risti, pre- sente in 17 paesi dei quattro con- Da più di un mese, sabato 29 settembre a mezzo- giorno, il Vescovo Adriano ha uffi- cialmente comunicato il nome del suo successore. Lo ha fatto in contemporanea con la Sala stampa vaticana. Dopo un momento di preghiera, è stato fat- to nella Cattedrale il nome del vescovo eletto dal Papa, Massimo Camisasca. Per la verità da qual- che mese quel nome si era diffuso in provincia e città attraverso i diversi giornali locali. Quel sabato, era la stessa comuni- tà solennemente convocata nella cattedrale ad accogliere dalla voce del Vescovo Adriano l'annuncio della Successione apostolica, alla gui- da della Chiesa elet- ta del Signore che è in Reggio Emilia- Guastalla. Il Vescovo Adriano che ha terminato il mandato e il Vesco- vo eletto che sta per iniziarlo provengono dalla stessa Chiesa milanese di Sant'Ambrogio. La Chiesa reggiana- guastallese ne è doppiamente debi- trice. L'Ordinazione episcopale del nuo- vo vescovo avverrà venerdì 7 di- cembre alle 15,30 a Roma, nella chiesa di S.Giovanni in Laterano. Entrerà In diocesi il 16 dicembre. Per ogni chiesa diocesana il pas- saggio da un pastore all'altro è sempre momento di disagio e di grazia. Anche la nostra Chiesa fa esperienza di essere amata predi- letta e illuminata. Il Vescovo Adriano consegna al suo successore una Chiesa vivace e ricca di risorse: la missione ai popoli, l'attenzione curata alla Parola di Dio, le caritas parroc- chiali coordinate da quella dioce- Mons. Massimo Camisasca, nuovo Vescovo della diocesi di Reggio Emilia e Guastalla CONTINUA….

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BOLLETTINO DELLA PARROCCHIA DI REGINA PACIS (V. GORIZIA 19 42124 RE T. 0522/304258)

sana nella condivisione con i po-veri, il servi-zio diaconale molto presente su tutto il territorio, la varietà dei ministeri istitui-ti o di fatto, il carisma diocesano delle case della carità nell'accoglienza dei più poveri, l'evangelizzazione sul nostro territorio soprattutto nella cura della Liturgia, nella formazione dei laici e nella pro-mozione della cultura. Massimo Camisasca vescovo "eletto" dal papa Benedetto XVI per la nostra Chiesa, è nato a Milano nel 1946. La sua famiglia lo ha solidamente educato nella fede cristiana e nell'amore alla Chiesa. A quattor-dici anni incontra don Luigi Gius-sani fondatore di Comunione e Liberazione e nel 1965 diventa uno dei responsabili della Gioven-tù studentesca; dal 1970 al '72 è pre-sidente diocesano della gio-ventù di azione cattolica. Agli ini-zi degli anni settanta entra nel Seminario della comunità missio-naria Paradiso e nel 1975 viene ordinato prete a venti nove anni. Negli anni successivi è nominato responsabile della pastorale scola-stica della diocesi di Bergamo. Nel 1985 fonda la Fraternità sa-cerdotale dei Missionari di S.Carlo Borromeo. Attualmente quella comunità è formata da 110 sacerdoti e 40 semina-risti, pre-sente in 17 paesi dei quattro con-

Da più di un mese, sabato 29 settembre a mezzo-

giorno, il Vescovo Adriano ha uffi-cialmente comunicato il nome del suo successore. Lo ha fatto in contemporanea con la Sala stampa vaticana. Dopo un momento di preghiera, è stato fat-to nella Cattedrale il nome del vescovo eletto dal Papa, Massimo Camisasca. Per la verità da qual-che mese quel nome si era diffuso in provincia e città attraverso i diversi giornali locali. Quel sabato, era la stessa comuni-tà solennemente convocata nella cattedrale ad accogliere dalla voce del Vescovo Adriano l'annuncio

della Successione apostolica, alla gui-da della Chiesa elet-ta del Signore che è in Reggio Emilia-Guastalla. Il Vescovo Adriano che ha terminato il mandato e il Vesco-vo eletto che sta per iniziarlo provengono dalla stessa Chiesa milanese di Sant'Ambrogio. La Chiesa reggiana-guastallese ne è doppiamente debi-

trice. L'Ordinazione episcopale del nuo-vo vescovo avverrà venerdì 7 di-cembre alle 15,30 a Roma, nella chiesa di S.Giovanni in Laterano. Entrerà In diocesi il 16 dicembre. Per ogni chiesa diocesana il pas-saggio da un pastore all'altro è sempre momento di disagio e di grazia. Anche la nostra Chiesa fa esperienza di essere amata predi-letta e illuminata. Il Vescovo Adriano consegna al suo successore una Chiesa vivace e ricca di risorse: la missione ai popoli, l'attenzione curata alla Parola di Dio, le caritas parroc-chiali coordinate da quella dioce-

Mons. Massimo Camisasca, nuovo Vescovo della diocesi

di Reggio Emilia e Guastalla

CONTINUA…. 

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Il calendario elenca, dal sedici al diciannove novembre, una lunga

serie di donne, grandi di statura e santi-tà: monache, spose, regine, mistiche, letterate, campioni della carità verso i più poveri. L'epoca è quella medioeva-le. Elisabetta è chiamata d'Ungheria, solo perché nacque in quel paese nel 1207 da Andrea II, vicino a Budapest. Visse tuttavia in Turingia, Germania. Se-condo il costume delle case principe-sche dell'epoca, fu fidanzata a quattro anni con il figlio del langravio di Turingia, di anni undici. Ricevette una profonda formazione spirituale. Raggiunta l'età maggiore del principe, si celebrarono le nozze. Fu un matrimonio felice. Confidò ad una sua ancella: "Se io amo tanto una creatura mortale, quanto più dovrei amare il Signore!" A quindici anni aveva già il primo figlio. II marito, il principe Lodovico, l'assecondava sempre nelle sue opere di miseri-cordia a favore dei poveri. Il giovane principe partì poi per la crocia-ta, accettando l'invito che gli rivolgeva papa Onorio llI, mentre Elisa-betta era in attesa della sua terzogenita Geltrude. A Otranto, mentre partecipava ai preparativi verso l'Oriente, improvvisamente il princi-pe muore. Iniziava per Elisabetta la dolorosa vedovanza. Venne cacciata dal castello e privata dei figli. Si abbandonò nelle mani di Dio, secondo lo spirito di San Francesco d’Assisi. Per i poveri aveva sempre lavo-rato e mendicato. Un Venerdì santo, sul nudo altare pose le sue ma-ni, rinunciando alla propria volontà e a quanta ancora il mondo po-teva offrirle. Ciò nonostante riuscì a costruire un ospedale dedican-dolo a San Francesco. Passò il resto della sua vita servendo i mala-ti. Morì a ventiquattro ani appena cinque dopo la morte di San Fran-cesco. Elisabetta, senza aver vestito il saio francescano, aveva assi-milato bene lo spirito del poverello di Assisi. L'imperatore Federico II, dopo aver partecipato alla sua sepoltura, fece comunicare a frate Elia: "La venerabile Elisabetta, cosi cara a Dio, di stirpe illustre, co-me stella del mattino illuminò la nebbia di questo mondo“. Nono-stante la fama di santità, il processo di canonizzazione incontrò mol-ti ostacoli politici del vescovo di Magonza. Ciò nonostante dopo soli quattro anni, Gregorio IX proclamò santa Elisabetta, il primo giugno 1235. Divenne ispiratrice e modello di quelle donne che, pur restan-do nel mondo, vogliono dedicarsi alla contemplazione e al servizio dei poveri.

Un’immagine della Santa Elisa-beta che la ritrae in un atto di

carità verso i poveri

tinenti. Sono significative alcune indicazio-ni che ha espresso nell'intervi-sta che ha rilasciato al settimanale dioce-sano. " Voglio essere un pastore e non un am-ministratore. Mi propongo di essere fede-le alla preghiera del Breviario e della san-ta Messa, di vivere con sobrietà, essenzia-lità e grande dignità la liturgia, aiutando i preti a fare lo stesso. Mi propongo di ascoltare e poi decidere. Il Vescovo non può sanare tutte le ferite, non può ravvicinare tutti quelli che si so-no divisi. Può però fare molto: aiutare le

persone a vivere la propria vita alla luce di Cristo, aiutare la carità dei credenti a porsi al servizio dei fratelli ..... penso che una delle necessità più gravi della diocesi siano le vocazioni sacerdotali. So che si prega per questo. Dobbiamo aiutarci e aiutare i giovani a riscoprire la loro vita come vocazione." Vogliamo ringraziare il Signore per il mi-nistero esercitato nella fedeltà dal Vesco-vo Adriano con il suo ausiliare Lorenzo. Invochiamo sul Vescovo Eletto Massimo la Benedi-zione perché, contemplando il volto del Risorto, sia colmato dalla luce dello Spirito, per essere fra noi maestro, sacerdote e pastore.

don Riccardo don Luca

Un saluto cordiale tra il Santo Padre, Bene-detto XVI ed il Vescovo Camisasca

Santa Elisabetta d’Ungheria

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Giovedì 29 novembre INIZIO NOVENA IMMACOLATA 

Ore 07:45 S.Messa con Novena 

Ore 18:30 S.Messa con Novena  

Domenica 02 dicembre  PRIMA DOMENICA DI AVVENTO INIZIO DELL'ANNO LITURGI‐CO

Venerdì 07 dicembre Ore 15:30 Ordinazione episcopale del Vescovo Eletto Massi‐mo Camisasca a Roma In S.Giovanni in Laterano 

Sabato  08  Dicembre  FESTA  DELL'IMMACOLATA  CONCE‐ZIONE Orario festivo delle Messe 

Ore 12:00 Battesimo  

Domenica 09 dicembre SECONDA DOMENICA DI AVVEN‐TO  Giornata Missionaria Mondiale dei Ragazzi 

Ore 15:00 Ritiro di Avvento per Giovani e Famiglie, a Cella (sino alle ore 19:00) 

Venerdì 14 dicembre Ore 21:00 Adorazione Eucaristica (sino alle ore 22:30) 

Sabato 15 dicembre INIZIO NOVENA DI NATALE Ore 07:45 S.Messa con Novena 

Ore 18:30 S.Messa con Novena 

Domenica 16 dicembre TERZA DOMENICA DI AVVENTO  Ingresso Diocesano del Vescovo M. Camisasca  

Ore 15:30 In Ghiara coi Giovani 

Ore 16:15 in Piazza/Saluto  

Ore 16:30 Messa d'Ingresso (sospese in diocesi tutte le Mes‐se pomeridiane) 

Venerdì  21 dicembre CONFESSIONI: dalle  ore  18:00 —alle  ore  20.00 e dalle ore 21:00 alle ore 23:00  

Sabato 22 di‐cembre 

CONFESSIONI: dalle ore 08:00 alle ore 10:00 e dalle ore 15:00 alle ore 18:00 

Domenica 23 dicembre QUARTA DOMENICA DI AVVENTO  CONFESSIONI: dalle ore 17:00 alle ore 19:00  

Lunedì  24  dicembre VIGILIA DI NATALE. CONFESSIONI:  dalle  ore 09:30  alle  ore  12:00  e dalle  ore  15:00  alle  ore 19:00 

Ore  23:30  Ufficio  delle Letture di Natale 

Martedì  25  dicembre NATALE DEL SIGNORE    S.Messe orario festivo 

18:00 Canto del Vespro di Natale 

Mercoledì 26 dicembre S. STEFANO PROTOMARTIRE   S.Messe: orario festivo

Domenica 30 dicembre  SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE  

Martedì 1° gennaio MARIA SS. MADRE DI DIO S.Messe orario festivo 

Venerdì 4 gennaio  Ore 21:00 Adorazione eucaristica (sino alle ore 22:30)  

Domenica 6 gennaio EPIFANIA DEL SIGNORE 

DA LUNEDI’ A SABATO MATTINA

C on il nuovo anno liturgico, cioè dal 2 dicembre, la parrocchia si unisce alla Chiesa universale, nei giorni feriali, con la Liturgia delle Ore: al mattino alle 7,45, appena prima della Messa e

alla sera alle 18,30 con i Vespri inseriti nell'Atto penitenziale della stessa Messa. Le due Messe feriali resteranno perfettamente allo stesso orario, alle otto e alle diciotto e trenta. Al mattino chi volesse partecipare alle Lodi, dovrà trovarsi in chiesa alle 7,45; alla sera varierà l'orario di con-clusione della Messa, circa dieci minuti dopo. Lodi e vespri fanno parte della Liturgia delle Ore

della Chiesa universale e, assieme all' Ufficio delle Letture, sono Ie principali. Pregare in perfetta sintonia con tutta la Chiesa e con gli stessi testi biblici, e lasciarci guidare dallo Spirito Santo a quelle altezze e motivazioni che sono proprie della preghiera eucari-stica ci unisce al Signore Gesù nella preghiera del Padre.

Sacramento della Confessione

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Verifica di primavera

Il bilancio è senz'altro positivo.

C'è da curare il collegamento con tutte le iniziative

della parrocchia e della Zona:

Lectio divina di Avvento, Stazioni quaresimali, Ritiri spirituali zonali . C'è da incrementare la

partecipazione.

Esercizi Spirituali delle famiglie: coinvolgere altre

famiglie, oltre quelle dei gruppi dei centri di ascolto.

Curare il collegamento fra coppie adulte e coppie

giovani.

Verifica dei singoli gruppi

Gruppo 1° sono poche persone, sempre

presenti, clima molto buono.

Incontro ogni 15 giorni: meditazioni sui salmi e sul vangelo di Marco.

Gruppo 2° cinque famiglie; incontri buoni.

Meditazione sui salmi.

Gruppo 3° 10-15 persone; presenza regolare. Più salmi ogni serata; ogni 15 giorni.

Gruppo 4° Famiglie giovani, 10-25 persone; buona partecipazione attiva.

Gruppo 5° 8 famiglie, ogni 15 giorni:

meditazioni sui salmi. Incontri ben partecipati.

Gruppo 6° 7/8 persone, ogni 15 giorni; Salmi commentati da tutti.

Gruppo 7° 10 famiglie, alcune di recente

partecipazione; molti bambini che vengono coinvolti nella preghiera e nell’incontro; una volta al mese.

Gruppo 8° 3 famiglie, ogni settimana, preghiera e meditazione dei salmi.

Gruppo 9° 12 Signore adulte, molta partecipazione; terminato il libro dell’Apocalisse e iniziati i Salmi.

Ogni 15 giorni

Gruppo 10° 4 famiglie, si incontrano ogni settimana; tema “misericordia nella coppia” danno

assistenza ai fidanzati.

Breve sosta di un gruppo di famiglie in una passeggiata del campeggio dell’estate 2012 in Val Pusteria.

Pellegrinaggio delle famiglie a Siena con la magistrale guida del diacono Giorgio.

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Dante , nel Paradiso, utilizza l'aggettivo ineffabile per esprimere la sua incapacità di spiegare a

parole la visione mistica che ha di fronte. Non ci sono pa-role capaci di descrivere ad altri quel momento che è unico per chi lo vive. Ce ne possono essere, forse, ma non saran-no mai sufficienti e adatte a trasmetterlo, perché se ci pro-vassero rischierebbero solo di sminuirlo. Non voglio far paragoni col padre della lingua italiana perché risulterei ridicolo. Mi son però trovato nella sua stessa impotenza quando mi è stato chiesto di raccontare come è stato il weekend del 13 e 14 ottobre che noi giovani abbiamo vis-suto insieme. Esperienza talmente tanto ricca in ogni cosa che provandola a descrivere mi sembrava sempre di tralasciare qualcosa. Eppure niente spiaggia paradisiaca

o drink con oliva galleggiante. Dall'iniziativa di alcuni era nata l'idea di "sporcarsi le mani" con qualcosa di concreto. Raccolta dei viveri e del materiale ferroso è stato il risultato. La prima, prassi ormai consolidata, volta a ripopolare la dispensa della parrocchia per la distribuzione vive-ri del sabato mattina. La seconda, novità consigliataci da altri, per raccogliere fondi per l'orato-rio, "mettendo così un mattone in più". E' stata un'avventura (e quanto noi giovani ne abbiam biso-gno!). Con i furgo-ni abbiamo girato casa per casa nel comune di Bibbia-no chiedendo di darci qualsiasi cosa fosse di ferro, e in deposito si lavora-va per dividere i

diversi tipi di metalli. Circa cinquanta ragazzi sono passati an-che solo mezza giornata ad aiutare e anche molti adulti!

Se per la raccolta del ferro abbiamo guadagnato Euro 8.000, per i viveri non abbiamo dati certi se non un'affermazione di don Luca -la dispensa è strapiena!-. Siamo molto contenti dei risultati che son un bell'indice del sudore speso, ma ancor di più per quello che abbiamo vissuto. "E' davvero bello donare con gioia" dice San Paolo, ed è proprio vero. Tanta è stata la fatica ma ancor di più ciò che ci è tornato in amicizie, conoscenze e quella serena gioia che ti dà una sana stanchez-za. Ringraziamo con riconoscenza chi ci ha aiutato cucinando, prestandoci i furgoni, cercando e dandoci ferro e viveri, pregando per noi e chi ci è stato vicino in qualunque modo!

Giovanni

Un momento “topico” della raccolta del ferro sul territorio del Comune di Bibbiano

Un altro momento durante la fase di smon-taggio e selezione del ferro raccolto

“Forza Silvio!!!”

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Messaggio alle famiglie nella giornata di sensibilizza-zione per il sostentamento economico di tutti i sacerdo-ti d’Italia I sacerdoti sono immagine di Cristo Servo, che sana le ferite ed ha cura di tut-te le pecore, e specialmente delle più lontane e deboli. I sacerdoti sono nostri fratelli che spendono la loro vita per il servizio del Vangelo, suscitando i cari-smi nella Comunità e sostenendo il cammino di fede di tutti noi. Avere a cuo-re la loro vita e la loro azione significa dunque avere a cuore la Chiesa stessa. Sapere come vivono i nostri preti, preoccuparsi di cosa e come mangiano, di dove dormono, significa accoglierli come poveri per il Vangelo e riconoscere così la vera ricchezza della Chiesa, il Cristo servo e perciò vittorioso. Per circa cento anni, in Italia ai sacerdoti ha pensato lo Stato, con la cosiddet-ta "congrua", ma da quasi trent'anni la Chiesa ha deciso di fare fronte ai bisogni dei sacerdoti con le proprie risorse e con l'intervento dei fedeli. E' stata una scelta giusta e coraggiosa, una scelta di libertà, ma serve averla fatta soltanto se questo riesce a cambiare la nostra vita, se ci aiuta ad essere più attenti alle necessità di questi nostri fratelli, i sacerdoti, che tanto fanno per noi, per i nostri figli, per gli anziani, gli ammalati, per le persone sole, per gli ultimi a cui, soprattutto nel mondo attuale, nessuno pensa. Con le offerte al Fondo di Sostentamento del Clero contribuiamo al sostentamento dei quasi 40mila sacer-doti diocesani, tra cui 3mila preti malati ed anziani e 600 missionari nel terzo mondo.

Ogni cristiano dia secondo le proprie possibilità, poco o tanto che sia, ma non rinunci a donare, e lo pro-ponga anche agli altri fratelli, quale gesto di comunione e solidarietà con tutta la Chiesa italiana. Sostenere la vita dei sacerdoti è sostenere la vita della Chiesa, non rinunciamo a farlo

La comunità di Regina Pacis

In fondo alla Chiesa parrocchiale trovate il materiale che vi invitiamo a prendere e a leggere. Spiega com’è possibile donare, con quali modalità e ci dice come i soldi vengono impiegati.

I tempi sono difficili e anche le donazioni per il Nuovo Centro sono molto influenzate dal clima generale. La parrocchia con-tinua però a confidare nello sforzo di ogni famiglia perché si eviti di caricarci di un debito troppo grosso che renderebbe molto difficile lo sforzo economico della comunità per i prossi-mi vent'anni. Sono stati molto bravi i giovani e gli adolescenti che si sono impegnati con grinta nella raccolta del ferro, che ha fruttato 8.000 euro a beneficio della costruzione. I giovani hanno addirittura assicurato che vogliono ripetere l'iniziativa. Un'altra promozione, a favore della costruzione, partirà nelle prime settimane di dicembre: Donazioni dei Punti CONAD, sia di quelli che ha già in casa, sia di quelli dei prossimi acquisti…. ed il CONAD RADDOPPIERA' I PUNTI a favore del Centro parrocchiale. La Parrocchia vuole sperare anche nell'aiuto delle Imprese della Zona Ovest della città e di quelle i cui Titolari frequentano la comu-nità o il territorio di Regina Pacis.

Questo il quadro delle donazioni, dal 02 ottobre 2011 ad oggi:

Totale delle donazioni a favore della costruzione: € 46.267,00

∗ Familiari dei defunti Coscetti Roberto e Ferri Lu-

ciana (i cui nomi saranno incisi in una targa all’ingresso di una sala del Centro): € 10.000,00;

∗ Raccolta del ferro dei giovani € 8.000,00

Stato avanzamento dei lavori al primo piano del nuovo centro parrocchiale

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C ontemporaneamente alla campagna del ferro a favore del-la costruzione del nuovo centro parrocchiale, nella quale

hanno lavorato tanti giovani, altri gruppi di adolescenti, coordi-nati dai loro educatori, si sono impegnati nella campagna degli alimenti sabato e domenica 13 e 14 ottobre. Il risultato è stato notevole e lo si è potuto vedere ammirando la dispensa piena della caritas. I ragazzi erono passati, condominio per condomi-nio in alcune vie del territorio di Regina Pacis, lasciando nelle cassette della posta l’invito a partecipare alle donazioni di ali-menti. Sono poi ripassati alla data da loro indicata. La risposta, come sempre, è stata generosa, anche in epoca di crisi come l’attuale. La Caritas parrocchiale può contare sulla colla-borazione di alcuni Enti nel recupero settimanale di alimenti, come l’Associazione “Azione Solidale” che ha la propria sede a Calerno. In queste settimane è iniziata la stessa collaborazione con la COOP di Via Vivaldi, attraverso il progetto “Brutti ma buoni”. C’è chi collabora fornendoci settimanalmente il pane avanzato di un forno locale. Le offerte in danaro che vengono consegnate in parrocchia a favore dei poveri, sono utilizzate per l’acquisto di generi alimentari dei quali la dispensa è carente, soprattutto latte e olio. La Caritas raccomanda sempre donazioni alimentari a favore dei bambini quali latte, biscotti ed omogeneizzati. Proprio mentre stiamo scrivendo questo giornale, ci viene comunicato che la Caritas parrocchiale farà una raccolta di alimenti presso gli ingressi del supermercato CONAD, “Le Querce”. Ne appro-fittiamo per ringraziare gli Enti che favoriscono queste iniziative come pure le famiglie, gli adolescenti e i giovani che offrono il loro tempo e i servizi.

E’ davvero preziosa la collaborazione tra le singole Caritas delle parrocchie, la Caritas diocesana, le tre mense territo-riali (quella del Vescovo, quella della stessa Caritas e quella dei frati cappuccini) e le stesse Case della Carità. Le par-rocchie si troverebbero frequentemente in situazioni critiche se mancasse questa preziosa collaborazione che a piccoli passi riesce ad andare incontro a tante famiglie. A volte ci troviamo di fronte a situazioni drammatiche in cui intere famiglie sono costrette a dormire presso le stazioni ferroviarie o in altri luoghi di fortuna.

Le singole Caritas parrocchiali sono per altre coordinate tra loro dal Centro di Ascolto zonale che, per il nostro territorio si trova a Pieve Modolena.

Un servizio prezioso verso i bisognosi

L a nostra parrocchia vuole stare vicina ai malati e farli partecipare all’Eucarestia, particolarmente nell’ora dell’assemblea domenicale. Quando qualche malato chiede di poter ricevere la comunio-

ne, i sacerdoti domandano la disponibilità ai Ministri straor-dinari. E' molto bello essere portatori del Corpo del Signore, inviati dalla comunità riunita nella domenica. La richiesta che ci fanno i malati è per noi una bella testimonianza di fe-de: loro aspettano tutta la settimana, con gioia. Attendono nella gioia/sia il pane corpo del Signore, che il rappresen-tante della comunità. Questi, col tempo, può riuscire a diventare l'amico che sta in ascolto della sofferenza: conforto spirituale nell'abbattimen-to o semplicemente nella solitudine. Ci raggiungono certe loro confessioni: "E' brutta la solitudine! Tu non sai quanto sono belli per me i dieci minuti in cui parlare un po' dopo la Co-

munione" ! Poi nel contatto quasi settimanale con il malato. Non sono poche le testimonian-ze di fede che si ricevono da lui. “Io sono qui e aspetto che mi venga a prendere..” è una delle frasi dei nostri malati, pronunciate con grande serenità e speranza. Infine è bello sentire come i malati vogliono sentirsi sempre più vicini alla comunità par-rocchiale, cercando di restare aggiornati attraverso il foglio settimanale e mensile della chiesa.

Un ministro della Comunione

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Me  lo  ha  chiesto  don  Riccardo  di  dare testimonianza  del  pellegrinaggio  a  San‐tiago di Compostela, un viaggio che dap‐prima ho  iniziato senza una motivazione specifica,  spirituale  o  turistica.  Compo‐stela è una meta che porta persone com‐pletamente  diverse  tra  loro,  per  prove‐nienza, spiritualità e mentalità, ad  intra‐prendere  un  cammino  che  si  rivela  poi per  tutti una vera palestra di  fratellanza e di pazienza. Il cammino più vero, però, che  facciamo senza volere, non è quello dei piedi, ma quello interiore, un cammi‐no che  fa emergere una persona scono‐sciuta  anche  a  noi  stessi,  che  nel  solito contesto non salta  fuori.  I chilometri so‐no tanti: da S. Jean Pied de Port a Santia‐go  sono  830.  Per  percorrerli  tutti,  io  e cinque  uomini,  accomunati  solamente dalla volontà di arrivare  in  fondo a que‐sta sfida, siamo partiti il 29 maggio scor‐so per rientrare a Reggio il 29 giugno. 

Già  il  primo  giorno,  quando  mi  sono alzata con una grossa tonsillite mi sono resa conto con chi avrei dovuto cammi‐nare  per  un  mese.  Quattro  di  loro  si sono  incamminati quatti quatti,  lascian‐domi  mentre  trangugiavo  un'aspirina. L'altro,  invece,   mi è rimasto vicino, ap‐plicando subito la prima regola del Cam‐mino: il sostegno e l'aiuto del pellegrino in  difficoltà  e  con  grande  tranquillità  e dolcezza  ha  compiuto  il  miracolo  per‐mettendomi così di scalare i Pirenei e ad arrivare a Roncisvalle.  . 

La fatica del cammino funziona come gli 

interessi composti: cresce ogni di più del giorno prima. Litigavamo tutti e per delle banalità 

 “In  realtà,  la  fatica  tira  fuori  gli  aspetti peggiori del nostro carattere, e  io, unica donna  e  meno  avvezza  alla  fatica  ero sempre  la  codina. Per portare un po' di gioia e allegria  in mezzo al clima marzia‐no e competitivo, facevo la sciocca, met‐tendomi in ridicolo rispetto alla loro grin‐ta e al loro individualismo.,   . No, questo non era il viaggio che avevo intenzione di fare., questo clima mi toglieva energie e rimanevo disturbata dai  loro nervosismi. Si dice:  “Quel  che  capita  conviene”,  an‐che se non lo capisci subito. Un bel gior‐no mi  hanno  fatto  percorrere  42  km  e mezzo,  e  il  giorno  dopo  una  tendinite fortissima mi  ha  reso  invalida,  cosicché 

sono  rimasta  sola  in un pae‐ sino deserto delle Mesetas,  su una panchina al sole e senza la carta del percorso (con paesi, città, km, ostelli). Per  il male e  lo scoramento  ho  pianto  a  lungo,  poi,  al‐zando  gli  occhi  al  cielo,  col  mio  solito colloquio  confidenziale  e  fiducioso,  ho chiesto aiuto al Signore. Ho dovuto avvi‐are  il  volano  da  sola,  quando  mi  sono trovata  in  situazioni  critiche, ma  con  la fermezza che non sarei mai stata sola. E mettendo  in  pratica  la  certezza  nella divina  Provvidenza,  che  non mi  ha mai abbandonata,  sono  stata  guidata  in  si‐tuazioni che sembravano irrisolvibili, con messaggi  che  ricevevo  in  continuazione verso  soluzioni  perfette  per me.  Lo  so, l'applicazione della fiducia  in Lui quando te la vedi brutta è razionalmente difficile e  faticosa, ma –  credetemi – per  la mia esperienza  è  stata  bellissima,  perché conduce  a  uno  stato  d'animo  davvero molto sereno. 

Concludo  la mia esperienza  spirituale  (e non  geografica,  perché  non  finirei  più), ma  vi  assicuro  che  ogni  fiore,  animale, corso d'acqua, montagna,  strada, o per‐sona che ho incontrato in questo cammi‐no  li ho visti con uno stato d'animo me‐raviglioso, cantando spesso e distribuen‐do  tanti  baci,  e  anche  quando mi  sono trovata  in Galizia  in una  foresta di euca‐lipti,  da  sola,  al  buio,  in  realtà mi  sono sentita sempre protetta e mai sola, ma in ottima compagnia. 

Pia 

Un’immagine suggestiva del viaggio di Pia

Messa comunitaria mensile con le tre Parrocchie dell’Unità pastorale Spirito Santo, Roncina e Regina Pacis

Mese  Giorno  Presidenza 

Dicembre 2012 lunedì 10  Roncina 

Gennaio 2013 martedì 8  Regina Pacis 

Febbraio venerdì 8   Regina Pacis 

Marzo venerdì 8  Regina Pacis 

Aprile martedì 9   Spirito Santo 

Maggio giovedì 9   Spirito Santo 

Giugno lunedì 10  Roncina 

Mese  Giorno  Presidenza 

Luglio /  / 

Agosto venerdì 9     Spirito Santo 

Settembre martedì 10     Roncina 

Ottobre giovedì 10    Roncina 

Novembre venerdì 8   Regina Pacis 

Dicembre lunedì 9   Spirito Santo 

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I pochi residenti all'epoca della seconda guerra mondiale

ricordano certamente come si pre-sentava il territorio dell'attuale parrocchia Regina Pacis. Per gli abitanti dei successivi insediamen-ti può essere una sorpresa scoprire, attraverso una fotografia aerea, la situazione di allora. Occorre risali-re al 17 luglio 1943, data del pri-mo bombardamento sulla città, quando, preannunciate dal cupo rombo degli aerei Laucaster della RAF, avvennero le prime esplosioni di bombe di grosso calibro (500 libbre) e furono scattate numerose fotografie dall’alto. Come risulta dalle minuziose ricerche che Amos Conti e Michele Becchi hanno ef-fettuato presso gli archivi inglesi della RAF, che con dovizia di particolari hanno inserito nel volume “22.000 bombe su Reggio Emilia” (ed. Diabasis – RE 2009), l’obiettivo dichiarato era quello di distrug-gere la centrale elettrica di trasformazione di via Gorizia, che costituiva uno dei punti di interconnessio-ne tra i sistemi elettrici dell’Italia del Nord, con le sue importanti linee da 130.000 volt. Ma l’attacco fallì probabilmente perché gli incursori scambiarono il complesso delle case popolari di allora di via Bainsizza (poi demolite), per la centrale di via Gorizia. Infatti in successivi passaggi aerei, furono sganciate 24 bombe e numerosi spezzoni incendiari che colpirono la zona di via Bain-sizza e via Oslavia, che provocarono morti e abbattimento di case. Una fotografia in particolare, scattata dagli aerei della RAF, mostra il territorio come si presentava nel 1943. E’ ben visibile il tracciato delle via Gorizia e Premuda, ai lati delle quali ben pochi fabbricati risaltavano negli spazi vuoti dei terreni agricoli circo-stanti. Sul lato sud di via Gorizia, se si accettuano gli insediamenti di via Marsala, esisteva la Cabina elettrica (della Soc. Emiliana Esercizi Elettrici poi Enel ed ora CRAL dei dipendenti), poi più nulla, fino alla confluenza con via Premuda, ove esisteva il fabbricato del maestro Borciani (poi demolito). Sul lato nord sempre di via Gorizia, esisteva un vetusto fabbricato in angolo con via Dalmazia (poi demolito per far posto all'attuale complesso), poi, all'interno la casa colonica Gabbi (demolita), poco più avanti la ca-sa dei miei genitori (ancora esistente e ristrutturata al civico 1/1 di via Paganini – allora aveva accesso da via Gorizia), successivamente la casa di Aguzzoli, ora dell’On. Barbieri, poi il complesso della Cabi-na di trasformazione (oggetto dell’attacco aereo) e dopo pià nulla sino al Casino dell’Orologio. Scarse anche le abitazioni di via Premuda: nel lato nord nessuna; nel lato sud, eccetto i Fabbricati di via Zani-chelli e di via Monte Santo, solo tre case coloniche. Il raffronto con la situazione attuale, di intensa ur-banizzazione, è in un certo senso sorprendente e meritevole di essere ricordato.

IL TERRITORIO DELLA PARROCCHIA NEGLI ANNI CINQUANTA

Racconto di un testimone diretto, Dino Menozzi 

Immagine di un aereo “Laucaster” della RAF come quello che ha bombardato la città di Reggio Emilia con l’obiettivo di distruggere la centrale elettrica di Via Gorizia.

Disegno topografi-co del territorio compreso tra Via Premuda e Via Gorizia all’eopoca delle seconda guerra mondiale

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29 ottobre 2012 ∗ Compieta e lettura del Proemio del Decreto conciliare “AD GEN‐

TES”;  

∗ Anno della fede" in occasione dei 50 Anni dall'Inizio del Concilio Vaticano Il: ⇒ I membri del Consiglio vengono sollecitati alla  lettura per‐

sonale dei maggiori Documenti del  Concilio; ⇒ Programma  di  Incontri  per  la  presentazione  dei maggiori 

documenti  del  Concilio  durante  il mese  di    gennaio  2013 nelle  serate  di  lunedì:  giorni  14,  21,  28  ore  21.  Vengono proposti come  relatori Don Giuseppe Dossetti, Mons. Giu‐seppe Busani della diocesi di Piacenza e Don Giacomo Mo‐randi  della  diocesi  di Modena.  Tempestivamente  saranno  contattati. 

 

∗ Settimane ecumenica (settimana che sempre precede il 25 gen‐naio)  

  In  preparazione  alla  "settimana",  serata  presso  la  Sala  grande delle Suore Dorotee  in via Milazzo con l'intervento del Rabbino di Modena  e  Reggio  Beniamino Golstein, mercoledì  9  gennaio sul tema "Cultura e spiritualità dell'Ebraismo moderno". Parteci‐peranno anche  i gruppi di 4° e 5° Superiore e Universitari della parrocchia.  

 

∗ Formazione degli Operatori  nella catechesi  e nei   gruppi di ado‐lescenti e giovani.  

  Nella  Terza  Convocazione diocesana Mons.  Luciano Monari  la‐menta scarsi risultati della Catechesi e chiede maggiore presenza e testimonianza nella società e nel pubblico dei cristiani: adulti, giovani, gruppi. Tutto richiede più formazione.  Il Consiglio ritie‐ne di non dover moltiplicare i momenti di formazione, ma che si partecipi a quelli già  in programma:  i quattro grandi  incontri di gennaio, momenti di formazione della diocesi, Esercizi spirituali dell'A.C., Ritiri di Avvento e Quaresima, Lectio di Avvento e Sta‐zioni Quaresimali, i grandi eventi diocesani della Successione dei nostri Vescovi.  

 

∗ Adorazione serale. Viene sollecitata la ripresa e corretto l'orario. Riprenderà venerdì 14 dicembre, dalle 21 alle 22,30, con anima‐zione del gruppo incaricato per mezz'ora, poi il silenzio. 

 

∗ Lodi e Vespri quotidiani.   Fanno parte della preghiera pubblica della Chiesa, assieme alla celebrazione dell'Eucaristia e degli altri sacramenti.  Con  l'Avvento  ogni  giorno  feriale  avrà  alle  7,45  le Lodi e alle 8,00 la Messa; alle 18,30, come atto penitenziale, i tre salmi dei Vespri, e il Magnificat dopo la Comunione.  

 

∗ Messa  di  ringraziamento  per  tutti  i  Servizi  realizzati  in  parroc‐chia.  E' stata  fatta questa richiesta: si avviserà al momento opportu‐no. 

 

∗ Anniversario della Casa della carità della città A  tutte  le parrocchie è  stato consegnato  il Kit con  segni   da e‐sporre, in preparazione  all'anniversario, il 25 novembre.

∗ Avanzamento dei lavori del Nuovo Centro Parrocchiale Lavori  procedono  regolarmente.  A  fine  novembre  la  posa  dei pavimenti; a inizio dicembre apertura dei tre ingressi ai locali del seminterrato della chiesa da Via Zandonai: sono già completati i lavori per la nuova destinazione dei locali.  

Prossimo incontro del CPP mercoledì 16 gennaio 2013 ore 21. 

Con il Battesimo ha rice-vuto la nuova vita:

∗ Andrea de Martino di Luigi e Ida Clericuzio 

∗ Davide Franco Gardini di Nicola e Rosa Vaccaro 

∗ Simone Bergonzoni di Marco e Federica Pran-di 

∗ Salvatore Brasacchio di Vitaliano e Iolanda Rizzo 

∗ Nina Maria Maurizia Ferretti di Federico e Lara Ferretti

∗ Matteo Apreda di Giuseppe e Francesca Bo-nadonna 

∗ Valentina Simeone di Ignazio e Elisabetta Fer-rari 

Deceduti in attesa della risurrezione:

Anagrafe parrocchiale

Prati Renato anni 92 Vedovo di Carolina Orlan-dini

Sarati Fernanda anni 89 Vedova di Renato Magnani

Folli Elda anni 78 Sposa di Leopoldi Conta-

Bresciani Giuliano anni 73 Sposo di Gianna Gallinari

Gazzotti Oscar anni 87 Sposo di Anna Pappani

Rossi Anna anni 79 Vedova di Arturo Chiosso

Filippi Sergio anni 63  

Cavallari Lillia anni 89 Vedova di William Riccò

Varini Leonello anni 79 Sposo di Rina Barozzi

Righi Ugo anni 85 Sposo di Velia Giuberti

Zivieri Loredana anni 78

Bertetti Dina anni 92 Sposa di Lineo Landini

Fantesini Angioli- anni 79 Sposo di Bianca Mazzoni