Novembre 2014

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MOVIMENTO GIOVANILE FRANCESCANO DI SICILIA Newsletter - Novembre 2014 1 RITROVARSI + SPOSI Con l’esperienza dei Marriage Course vogliamo corrispondere come Movimento alle aspirazioni della recente Assemblea Straordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla famiglia. Pagina 4 CORSO GIOVANNI Dopo quasi tre anni ritorna a Pergusa il Corso Giovanni. Un'esperienza da non perdere per fare propri i fondamenti del discepolato cristiano. Online su mgfsicilia.org il modulo per le iscrizioni. Pagine 6 Newsletter Mensile Novembre 2014 FAMIGLIA DELLE FAMIGLIE Si è conclusa il 18 ottobre la III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi, sul tema “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. L’Assemblea ha inviato un Messaggio alle famiglie in cui si sintetizza il lavoro dell’Assemblea stessa. Pagina 1 MI FIDO DI TE Si è appena conclusa la 35ma edizione del Convegno Nazionale “Giovani verso Assisi”. Una bella e ricca esperienza di spiritualità e fraternità francescana. Pagina 5 BACHECA MGF Tutti gli appuntamenti MGF per il mese di Novembre. Pagina 6 FAMIGLIA DELLE FAMIGLIE Si è conclusa il 18 o.obre la III Assemblea genera le straordinaria del Sinodo dei Vescovi, sul tema “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto del l’evangelizzazione”. L’Assemblea, oltre a produrre una Relazione che servirà da base per i lavori del Sinodo Ordinario del prossimo anno, ha inviato un Messaggio alle famiglie in cui si sinteJzza il lavoro dell’Assemblea stessa. Noi Padri Sinodali riuniti a Roma intorno a Papa Francesco nel l’Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, ci rivolgiamo a tutte le famiglie dei diversi continenti e in particola re a quelle che seguono Cristo Via, Verità e Vita. Manifestiamo la nostra ammirazione e gratitudine per la testimonianza quotidiana che offrite a noi e al mondo con la vostra fedeltà, la vostra fede, speranza, e amore. Anche noi, pastori della Chiesa, siamo na> e cresciu> in una fami glia con le più diverse storie e vicende. Da sacerdo> e vescovi ab biamo incontrato e siamo vissuti accanto a famiglie che ci hanno

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Newsletter mensile del Movimento Giovanile Francescano di Sicilia

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M O V I M E N T O G I O V A N I L E F R A N C E S C A N O D I S I C I L I A

Newsletter - Novembre 2014 1

RITROVARSI + SPOSICon l’esperienza dei Marriage Course vogliamo corrispondere come Movimento alle aspirazioni della recente Assemblea Straordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla famiglia.Pagina 4

CORSO GIOVANNIDopo quasi tre anni ritorna a Pergusa il Corso Giovanni. Un'esperienza da non perdere per fare propri i fondamenti del discepolato cristiano. Online su mgfsicilia.org il modulo per le iscrizioni.Pagine 6

Newsletter Mensile Novembre 2014

FAMIGLIA DELLE FAMIGLIESi è conclusa il 18 ottobre la III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi, sul tema “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. L’Assemblea ha inviato un Messaggio alle famiglie in cui si sintetizza il lavoro dell’Assemblea stessa.Pagina 1

MI FIDO DI TESi è appena conclusa la 35ma edizione del Convegno Nazionale “Giovani verso Assisi”. Una bella e ricca esperienza di spiritualità e fraternità francescana.Pagina 5

BACHECA MGFTutti gli appuntamenti MGFper il mese di Novembre.Pagina 6

FAMIGLIA DELLE FAMIGLIE

Si  è  conclusa  il  18  o.obre  la  III  Assemblea  genera-­‐le   straordinaria   del   Sinodo   dei   Vescovi,   sul   tema  “Le   sfide  pastorali   sulla  famiglia  nel  contesto  del-­‐l’evangelizzazione”.   L’Assemblea,  oltre   a  produrre  una  Relazione  che   servirà  da  base  per  i   lavori  del  Sinodo  Ordinario  del  prossimo  anno,  ha  inviato  un  Messaggio  alle  famiglie  in  cui  si  sinteJzza  il  lavoro  dell’Assemblea  stessa.

Noi   Padri   Sinodali   riuniti   a  Roma  intorno   a  Papa  Francesco   nel-­‐l’Assemblea   Generale   Straordinaria   del   Sinodo   dei   Vescovi,   ci  rivolgiamo   a  tutte  le   famiglie  dei   diversi  continenti  e  in  particola-­‐re  a  quelle  che  seguono  Cristo  Via,  Verità  e  Vita.  Manifestiamo  la  nostra  ammirazione  e  gratitudine  per  la  testimonianza  quotidiana  che  offrite  a  noi   e  al  mondo   con   la  vostra  fedeltà,  la  vostra  fede,  speranza,  e  amore.Anche  noi,  pastori  della  Chiesa,  siamo  na>  e  cresciu>  in   una  fami-­‐glia  con  le  più  diverse  storie   e   vicende.  Da  sacerdo>  e  vescovi   ab-­‐biamo  incontrato  e  siamo  vissuti  accanto  a  famiglie  che  ci  hanno

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narrato   a   parole   e   ci   hanno   mostrato   in   aB   una   lunga   serie   di  splendori  ma  anche  di  fa>che.La  stessa  preparazione  di  questa  assemblea  sinodale,  a  par>re  dal-­‐le   risposte  al   ques>onario   inviato   alle  Chiese  di   tuDo   il  mondo,  ci  ha   consen>to   di   ascoltare   la   voce  di   tante  esperienze   familiari.   Il  nostro  dialogo  nei  giorni  del  Sinodo  ci  ha  poi  reciprocamente  arric-­‐chito,  aiutandoci  a  guardare  tuDa  la  realtà  viva  e  complessa  in  cui  le  famiglie  vivono.

A  voi  presen<amo  le  parole  di  Cristo:  «Ecco,  sto  alla  porta  e  busso.  Se  qualcuno  ascolta  la  mia  voce  e  mi  apre  la  porta,  io  verrò  da  lui  e  cenerò  con  lui  ed  egli  con  me»  (Ap  3,  20).  Come  usava  fare  durante  i  suoi  percorsi  lungo  le  strade  della  Terra  Santa,  entrando  nelle  case  dei   villaggi,  Gesù   con>nua   a  passare   anche  oggi   per   le   vie   delle  nostre  ciDà.  Nelle  vostre  case  si  sperimentano  luci  ed  ombre,  sfide  esaltan>,  ma  talora  anche  prove  dramma>che.  L’oscurità  si  fa  anco-­‐ra   più   fiDa  fino   a  diventare   tenebra,  quando   si   insinua   nel   cuore  stesso  della  famiglia  il  male  e  il  peccato.C’è,  innanzituDo,  la  grande  sfida  della  fedeltà  nell’amore  coniugale.  Indebolimento   della   fede   e   dei   valori,   individualismo,   impoveri-­‐mento  delle   relazioni,  stress  di  una  frenesia  che  ignora  la  riflessio-­‐ne  segnano  anche  la  vita  familiare.  Si  assiste,  così,  a  non  poche  crisi  matrimoniali,  affrontate  spesso  in  modo  sbriga>vo  e  senza  il  corag-­‐gio   della   pazienza,  della   verifica,   del   perdono   reciproco,   della   ri-­‐conciliazione  e  anche  del   sacrificio.  I  fallimen>  danno,  così,  origine  a  nuove  relazioni,  nuove  coppie,  nuove  unioni  e  nuovi  matrimoni,  creando   situazioni   famigliari   complesse   e   problema>che   per   la  scelta  cris>ana.Tra  queste   sfide  vogliamo  evocare  anche   la  fa>ca  della  stessa  esi-­‐stenza.  Pensiamo   alla   sofferenza  che  può   apparire   in   un   figlio  di-­‐

versamente  abile,  in   una  malaBa   grave,  nel   degrado   neurologico  della  vecchiaia,  nella  morte  di  una  persona  cara.  È  ammirevole  la  fedeltà  generosa   di   molte   famiglie   che   vivono   queste  prove  con  coraggio,   fede   e   amore,   considerandole   non   come   qualcosa   che  viene  strappato  o   infliDo,  ma  come  qualcosa  che  è  a  loro  donato  e  che  esse  donano,  vedendo  Cristo  sofferente  in  quelle  carni  malate.Pensiamo   alle   difficoltà   economiche   causate   da   sistemi   perversi,  dal   «fe>cismo   del   denaro   e   dalla   diDatura   di   un’economia  senza  volto   e   senza   scopo   veramente   umano»   (Evangelii   gaudium,  55),  che  umilia  la  dignità  delle  persone.  Pensiamo  al  padre  o  alla  madre  disoccupa>,  impoten>  di  fronte  alle  necessità  anche  primarie  della  loro  famiglia,  e  ai  giovani  che  si  trovano  davan>  a  giornate  vuote  e  senza  aDesa,  e  che  possono   diventare  preda  delle  deviazioni  nella  droga  o  nella  criminalità.Pensiamo,  pure,  alla   folla  delle  famiglie   povere,  a  quelle  che   s’ag-­‐grappano   a  una  barca  per   raggiungere  una  meta  di   sopravvivenza,  alle   famiglie   profughe   che   senza   speranza  migrano   nei   deser>,  a  quelle   perseguitate   semplicemente   per   la   loro   fede   e   per   i   loro  valori  spirituali  e  umani,  a  quelle  colpite  dalla  brutalità  delle  guerre  e  delle  oppressioni.  Pensiamo  anche  alle  donne  che  subiscono  vio-­‐lenza  e  vengono   soDoposte  allo  sfruDamento,  alla  traDa  delle  per-­‐sone,  ai  bambini  e  ragazzi  viBme  di  abusi  persino  da  parte  di  colo-­‐ro  che  dovevano  custodirli  e  farli  crescere  nella  fiducia  e  ai  membri  di  tante  famiglie  umiliate  e  in  difficoltà.  «La  cultura  del  benessere  ci  aneste>zza  e  […]  tuDe  queste  vite  stroncate  per  mancanza  di   pos-­‐sibilità  ci   sembrano   un  mero   speDacolo   che   non   ci   turba   in  alcun  modo»  (Evangelii  gaudium,  54).  Facciamo   appello   ai   governi  e  alle  organizzazioni   internazionali   di   promuovere   i   diriB  della   famiglia  per  il  bene  comune.

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Newsletter - Novembre 2014 3

Cristo  ha  voluto  che  la  sua  Chiesa  fosse  una  casa  con  la  porta  sempre  aperta  nell’accoglienza,  senza  escludere  nessuno.  Siamo  perciò  grati  ai  pastori,  fedeli  e  comunità  pronti  ad  accompagnare  e  a  farsi   carico  delle  lacerazioni  interiori  e  sociali  delle  coppie  e  delle  famiglie.

C’è,  però,  anche  la   luce  che  a  sera  splende  dietro   le   finestre   nelle  case  delle  città,  nelle  modeste  residenze  di   periferia  o  nei   villaggi  e  persino   nelle  capanne:  essa  brilla  e   riscalda  corpi  e  anime.  Questa  luce,  nella  vicenda  nuziale  dei  coniugi,  si  accende  con  l’incontro:  è  un  dono,  una  grazia  che  si  esprime  –  come  dice  la  Genesi  (2,18)  –  quan-­‐do   i  due  volti   sono  l’uno  "di  fronte"  all’altro,  in  un  "aiuto  corrispon-­‐dente",  cioè  pari   e   reciproco.   L’amore  dell’uomo   e   della  donna   ci  insegna  che  ognuno  dei  due  ha  bisogno  dell’altro  per  essere  se  stes-­‐so,  pur  rimanendo  diverso  dall’altro  nella  sua  identità,  che  si  apre  e  si  rivela  nel  dono  vicendevole.  È  ciò  che  esprime  in  modo  suggestivo  la  donna  del  Cantico  dei  Cantici:  «Il  mio  amato  è  mio  e  io  sono  sua…  io  sono  del  mio  amato  e  mio  amato  e  mio»,  (Ct  2,16;  6,3).L’i>nerario,  perché   questo   incontro   sia   auten>co,   inizia   col   fidan-­‐zamento,  tempo  dell’aDesa  e  della  preparazione.  Si  aDua  in  pienez-­‐za  nel  sacramento  ove  Dio  pone  il  suo  suggello,  la  sua  presenza  e  la  sua  grazia.  Questo   cammino   conosce  anche   la  sessualità,  la   tene-­‐rezza,   la   bellezza,   che   perdurano   anche   oltre   la   vigoria   e   la   fre-­‐schezza   giovanile.   L’amore   tende   per   sua   natura   ad   essere   per  sempre,  fino  a  dare  la  vita  per  la  persona  che  si  ama  (cf.  Gv  15,13).  In   questa   luce   l’amore   coniugale,   unico   e   indissolubile,   persiste  nonostante   le  tante  difficoltà  del  limite  umano;  è  uno  dei  miracoli  più  belli,  benché  sia  anche  il  più  comune.Questo  amore  si  diffonde  aDraverso   la  fecondità  e  la  genera>vità,  che   non   è  solo   procreazione,  ma  anche  dono   della  vita  divina  nel  baDesimo,  educazione  e  catechesi  dei  figli.  È  pure  capacità  di  offri-­‐re   vita,  affeDo,  valori,  un’esperienza  possibile  anche  a   chi   non   ha  potuto  generare.  Le  famiglie  che  vivono  questa  avventura  luminosa  diventano  una  tes>monianza  per  tuB,  in  par>colare  per  i  giovani.Durante   questo   cammino,  che  è   talora   un   sen>ero   d’altura,  con  fa>che  e  cadute,  si  ha  sempre  la  presenza  e  l’accompagnamento  di  Dio.  La  famiglia  lo  sperimenta  nell’affeDo  e  nel  dialogo  tra  marito  e  moglie,  tra  genitori  e  figli,  tra  fratelli  e  sorelle.  Poi   lo  vive  nell’ascol-­‐tare  insieme  la  Parola  di  Dio  e  nella  preghiera  comune,  una  piccola  oasi  dello   spirito  da  creare  per   qualche  momento  ogni   giorno.  C’è  quindi   l’impegno   quo>diano   dell’educazione   alla   fede   e   alla   vita  

buona  e   bella  del  Vangelo,  alla   san>tà.  Questo   compito   è   spesso  condiviso   ed   esercitato   con   grande   affeDo   e  dedizione  anche   dai  nonni   e   dalle  nonne.   Così   la   famiglia   si   presenta   quale   auten>ca  Chiesa  domes>ca,  che  si   allarga  alla  famiglia  delle  famiglie  che  è  la  comunità  ecclesiale.  I  coniugi  cris>ani  sono  poi  chiama>  a  diventa-­‐re  maestri  nella  fede  e  nell’amore  anche  per  le  giovani  coppie.C’è,  poi,  un’altra  espressione  della  comunione  fraterna  ed  è  quella  della  carità,  del  dono,  della  vicinanza  agli  ul>mi,  agli  emargina>,  ai  poveri,  alle   persone   sole,  malate,   straniere,  alle   altre   famiglie   in  crisi,  consapevoli   della   parola  del   Signore:  «C’è  più   gioia   nel   dare  che   nel   ricevere»  (At   20,35).  È   un   dono   di   beni,  di   compagnia,  di  amore   e  di  misericordia,  e  anche  una  tes>monianza  di   verità,  di  luce,  di  senso  della  vita.Il   ver>ce   che   raccoglie  e   riassume   tuB   i  fili   della  comunione  con  Dio   e   col   prossimo  è   l’Eucaris>a  domenicale,  quando   con   tuDa  la  Chiesa  la  famiglia  si  siede  alla  mensa  col  Signore.  Egli  si  dona  a  tuB  noi,  pellegrini  nella  storia  verso  la  meta  dell’incontro  ul>mo  quan-­‐do   «Cristo   sarà  tuDo   in   tuB»   (Col   3,11).  Per   questo,  nella  prima  tappa  del   nostro   cammino  sinodale,  abbiamo  rifleDuto  sull’accom-­‐pagnamento   pastorale   e   sull’accesso   ai   sacramen>  dei   divorzia>  risposa>.

Noi   Padri   Sinodali   vi   chiediamo   di   camminare   con   noi   verso   il  prossimo  sinodo.  Su  di  voi   aleggia  la  presenza  della  famiglia  di  Ge-­‐sù,  Maria  e  Giuseppe  nella  loro  modesta  casa.  Anche  noi,  unendoci  alla  Famiglia  di  Nazaret,  eleviamo  al  Padre  di  tuB  la  nostra  invoca-­‐zione  per  le  famiglie  della  terra:

Padre,  dona  a  tu2e  le  famiglie  la  presenza  di  sposi  for7  e  saggi,  che  siano  sorgente  di  una  famiglia  libera  e  unita.

Padre,  dona  ai  genitori  di  avere  una  casa  dove  vivere  in  pace  con  la  loro  famiglia.

Padre,  dona  ai  figli   di  essere  segno  di   fiducia  e  di   speranza  e  ai  giovani  il  coraggio  dell’impegno  stabile  e  fedele.

Padre,  dona  a  tu>  di  poter  guadagnare  il  pane  con  le  loro  mani,  di  gustare  la  serenità  dello  spirito  e  di   tener  viva   la  fiaccola  della  fede  anche  nel  tempo  dell’oscurità.

Padre,   dona   a  noi   tu>  di   veder   fiorire  una  Chiesa   sempre  più  fedele  e  credibile,  una  ci2à  giusta  e  umana,  un  mondo  che  ami  la  verità,  la  gius7zia  e  la  misericordia.

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PROSSIMAMENTE NELLE ZONE MGF…

CORSO NUOVA VITAPergusa: 7-9 NovembreNoto: 14-16 NovembreMarineo: 19-21 Dicembre

Per maggiori informazioni e iscrizioni, mettiti in contatto con i referenti locali.

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4 Newsletter - Novembre 2014

Può   un   invito  a   cena  far   riscoprire  la  bellezza  di  essere  sposi,  la  ricchezza  del  dono  del  matrimonio,  mai  goduta  abbastanza?

Sembra  proprio  di  sì  a  sen>re  le  prime  risonanze  delle  coppie  di  sposi   che   hanno   acceDato   l’invito   e   stanno   sperimentando   i  Marriage   Course   propos>,  come   an>cipato   in   queste   pagine,  da  tre  coppie  del  Movimento  Giovanile  Francescano  che  han-­‐no  aperto  le  porte  di  casa  per  la  Nuova  Evangelizzazione  delle  famiglie.

Per   il   primo   ciclo   di   incontri   seBmanali     -­‐   oDo   incontri   in  totale   -­‐   par>>  all’inizio   di   oDobre,   sono   tre   le   coppie  ospi-­‐tan>,  scelte  per  questa  prima  esperienza  in  base  alla  natura-­‐le   divisione   zonale   della   Sicilia   -­‐   occidentale,   centrale   e  orientale  -­‐  con  il  dichiarato  obieBvo  di  allargarla  su  tuDo  il  territorio  anche,  se  lo  vorranno,  mediante  le  coppie  che  la  stanno  ricevendo.

Ma  ciò   che  più  conta  è  che   l’esperienza   funziona  e  fin  dal  primo   incontro  sta   dando   i   fruB  spera>:   anche   coppie  di  sposi   avan>   negli   anni   di   matrimonio   stanno   scoprendo  aspeB  di  sé  e  della  loro  relazione  su  cui  mai   avevano  pre-­‐stato  aDenzione.  E  ciò  sta  portando,  come  recita   lo   slogan  del  progeDo,  a  ritrovarsi  più  sposi  di  prima,  sfatando  il  luo-­‐go  comune  che  vuole  la  vita  matrimoniale  come  un  percor-­‐so  in  discesa,  faDo  di  rou>ne  e  di  sbiadimento  dell’amore.

Anche  con  questa  esperienza  dei  Marriage  Course,  a  cui   si  sommano   i   corsi   della  Scuola   di   Evangelizzazione   dedica>  alle   coppie   (Nozze  di   Cana,  Nazareth,  Azaria…),   vogliamo  corrispondere   come   Movimento   alle   aspirazioni   della   re-­‐cente  Assemblea  Straordinaria  del   Sinodo  dei  Vescovi  sulla  famiglia  nel  contesto  della  Nuova  Evangelizzazione.

Accompagniamo  l’impegno   delle  coppie  ospitan>  e   il   per-­‐corso  dei  loro  ospi>  con  la  nostra  preghiera.

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Newsletter - Novembre 2014 5

#MiFidodiTeSarà  stato   il  programma,  ben  ar>colato  tra  momen>  assembleari  nelle  basiliche  e  ritrovo   in   gruppi   più  o  meno  grandi   in   varie  par>  di   Assisi;  sarà   stato   il   numero   ridoDo   dei   partecipan>  rispeDo   agli   anni   prece-­‐den>;  sarà  stato  il  bel  tempo…  comunque  quello  di  quest’anno,  il   tren-­‐tacinquesimo,  è  stato  un  Giovani  verso  Assisi  bello,  snello,  partecipato,  fruDuoso,  sia  soDo  l’aspeDo  contenu>s>co  che  spirituale.

Complici   la  crisi  economica  e  i  numerosi   giorni   feriali   che  segnavano  il  calendario   del   Convegno   Nazionale   appena   concluso,   i   partecipanti   a  questa  edizione  del  GvA  erano  veramente  pochi,  non   solo  per  quanto  riguarda  la  nostra  Regione  (55  partecipanti,  cioè  appena  un  terzo  della  media  degli   anni  scorsi),  ma  anche  riguardo  al  totale  complessivo  (circa  500).  Ma  ad   ascoltare   le   testimonianze/condivisioni   dei   partecipanti   è  comunque  stata  un’esperienza  intensa  che  ha  offerto  la  possibilità  di  una  maggiore  attenzione  e  approfondimento  del  tema  del  Convegno  e  una  più  intensa  ed  intima  esperienza  di  preghiera  e  di  contatto  con  il  Signore.

Il   tema  della  Fede,  quale  virtù   contrapposta  alla  Superbia,  è  stato  svi-­‐luppato  a  livello  biblico  con  la  Lec>o  Divina  introdoDa  da  fra’  Dinh  Anh  Nhue   Nguyen,  mentre   per   l’approfondimento   e   la   tes>monianza  sul  tema  si   sono  alterna>,  con  brevi   e  successivi   interven>,  due  eccellen>  ospi>:  S.E.R.  Mons.  Simone  Gius>,  Vescovo  di   Livorno,  e  P.  Beppe  Pie-­‐rantoni,  missionario   Dehoniano,  che  nel   2001  ha   subito   il   rapimento  nelle  Filippine  da  parte  di   fondamentalis>  islamici.  Entrambi,  oltre  ad  entusiasmare  i  giovani  con  il   loro  affabile  modo  di  porsi   in  dialogo  con  essi,  come  a  cerchi  concentrici,  in  un  con>nuo  avvicendarsi  al  microfo-­‐no,  hanno  saputo  ben   condurre  gli  ascoltatori   all’essenza  stessa  della  Fede  che  ha  per  oggeDo  l’esperienza  di  Dio  che  è  Amore.

Poi,  nei  vari  gruppi  di  approfondimento  propos>,  suddivisi  in  molteplici  ambi>,  i  giovani  hanno  avuto   la  possibilità  di  approfondire   il   tema  nei  suoi  risvol>  pra>ci   ed  esistenziali.  E  così,  ancora,  secondo  il  personale  sen>re  di  ognuno  e  il  proprio  percorso  spirituale,  si  è  potuto  scegliere  tra  quaDro  proposte  di  preghiera  sul  tema  della  fede:  preghiera  di   lo-­‐de,  adorazione  eucaris>ca,  adorazione  della  croce  e  preghiera  mariana.

Insomma,  grazie  a   questo   schema   di   programma,   ognuno   ha  potuto  “confezionarsi”   il   proprio   GvA   senza   perdere   nulla,   bensì   facendolo  proprio  in  maniera  personale,  secondo  il  bisogno  di  ciascuno.

Per  quanto  riguarda  la  nostra  Regione,  il  faDo  di  aver  viaggiato  tuB  su  un  unico  pullman  ha  dato  la  possibilità  di  sperimentare  legami   fraterni  

p i ù   p ro fond i ,  condividendo   di  faDo,   sempre  insieme,   ogni  momento   della  giornata.  E  ciò  è  s ta ta   que l l a  Grazia   che   ha  compensato   il  r a mm a r i c o  per   i   tan>  fratel l i   che  non   hanno  potuto   par-­‐tecipare   ma   che  abbiamo   sempre   portato   nel   cuore   e   nella   pre-­‐ghiera  accanto  a  noi.

Ora   l’esperienza  di   Assisi,  per   non   restare  un   evento   da   segnare  nel  calendario   dei   ricordi,   aDende   di   completarsi   nella   vita  quo>diana,  nella   res>tuzio-­‐ne   al   Signore  con   la  preghiera  perseverante   e  ai   fratelli   me-­‐diante   una   coe-­‐rente   tes>mo-­‐nianza   di   fede,  e,   non   ul>ma,  nel la   crescita  spirituale   e   for-­‐ma>va   in   seno  alla   comunità  ecclesiale   con   le  proposte   e   le  esperienze   dei  gruppi   giovanili  francescani.

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CENTRO REGIONALEPER LA PASTORALE GIOVANILE

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CALENDARIO MGF

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ADORAZIONE GIOVANI - JESUS4YOUMarineo: 5 Novembre - H 21.00Catania: 6 Novembre - H 20.30Enna (S. Tommaso): 13 Novembre - H 20.30Catenanuova: 20 Novembre - H 19.30 Palermo: 20 Novembre - H 20.30Noto: 20 Novembre - H 21.00Messina: 21 Novembre - H 19.30Roma: 21 Novembre - H 20.30Pedara: 24 Novembre - H 20.30Paternò: 27 Novembre - H 19.30

Dopo  quasi  tre  anni  ritorna  a  Pergusa  dal  28  al  30  No-­‐vembre  il  Corso  Giovanni.  Un'esperienza  da  non  perde-­‐re  per  fare  propri  i  fondamen<  del  discepolato  cris<a-­‐no.  Online  su  mgfsicilia.org  il  modulo  per  le  iscrizioni.

Non  basta  riconoscere  Gesù  come  Salvatore  personale,  né  proclamarlo  come  Signore  della  nostra  vita.  È  neces-­‐sario   riconoscerlo   Maestro,   unico   ed   escludente,   che  vuole  formare  discepoli  che  siano  come  lui,  per  instau-­‐rare  il  Regno  di  Dio  in  questo  mondo.

Questo   corso   è   direDo   più   al   cuore   che   all’intelleDo.  Non  si  traDa,  infaB,  di  imparare  una  doDrina  ma  di  tra-­‐sformare   la  propria   vita.   L’evangelizzazione,   infaB,   è  faDa  da  uomini  e  donne  che,  avendo  vissuto  l’incontro  personale  con  Gesù  Cristo,  acceDano  di  diventare  suoi  discepoli,  meDendosi   alla  sua  scuola  per   imparare  da  Lui  a  dire  un  “Sì”  totale  al  suo  Amore.  Gesù,  lui  stesso,  è  il  grande  pedagogo  che  ha  vissuto  questo  cammino  con  i  dodici.  Li  ha  chiama>  personalmente,   li  ha  forma>  ed  infine  li  ha  invia>  come  apostoli  del  Regno.

Presentando  il  piano  di  Gesù  e  la  sua  pedagogia,  il  COR-­‐SO  GIOVANNI  ci  dimostra  la  grande  esigenza  che  ciascu-­‐no   deve   assumere   per   diventare   discepolo   di   Cristo.  Gesù,  infaB,  invita  il  suo  discepolo  ad  entrare  nella  sua  dinamica  eucaris>ca  che  lo  conformerà  a  Sua  immagine  e  a  sua  somiglianza.

Ascoltando  la  voce  del  maestro  che  ci  dice  “Fate  questo  in   memoria  di  me”,   è   impossibile   non   ricominciare   lo  stesso  processo  per   formare  altri  discepoli   di   Cristo.   Il  Corso  Giovanni  è  perciò  una  meravigliosa  avventura  che  permeDe  al  discepolo  di  fare  per  un  altro  ciò  che  Gesù  ha  faDo  per  lui.  Al  termine  di  questa  esperienza  ognuno  avrà  faDo  questa  scelta  radicale  che  trasformerà  tuDa  la  sua  vita  di  fede  e  d’impegno.

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28-30 NovembreCORSO GIOVANNI

7-9 Novembre a PergusaCorso Nuova Vita zonale

Corso Vocazionale Base: II Incontroa cura della PV Provincialea Trapani: 9 Novembrea Palermo: 22 Novembrea Catania: 23 Novembre

CORSOGIOVANNI

A  Pergusa  dal  28  al  30  Novembre

14-16 Novembre a Noto

Corso Nuova Vita zonale