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C ari Amici rotariani, Novembre è il mese in cui vi è la ricor- renza della Fondazione Ro- tary che quest’anno compie 95 anni di attività. Purtroppo, quando parliamo della Rotary Foundation, ne parliamo come qualcosa fatta e gestita da pochi addetti ai lavori e lontana mille mi- glia dalla nostra attività di club. Probabilmente questo è stato dovuto alla complessità delle procedure di contribuzione che contrastano con la facilità ad effettuare i versamenti, anche perché quasi sempre provvede il Presi- dente od il tesoriere per conto del club a nome di tutti i soci. Con la Visione Fu- tura, la nuova orga- nizzazione che la Fondazione si è data a partire di fatto da questo anno, anche se realmente avràini- zio il 1° Luglio 2013, le erogazioni della Fondazione ver- ranno notevolmente semplificate. Il 50% dei fondi andrà al Distretto che li potrà assegnare sotto la responsabi- lità sua e dei club per la copertura fi- nanziaria dei progetti dell’anno. Il restante 50% sarà destinato a finan- ziare i progetti internazionali del Di- stretto e dei Club. Tutto qua, ma di questo parleremo diffusamente ad Enna il 17 Novembre con Maurizio Triscari . In questa mia lettera voglio ricordare a tutti che la Rotary Foundation è la nostra Fondazione. Attraverso essa alimentiamo i fondi per i progetti che ogni anno vengono portati avanti dal Rotary in tutto il mondo. Attraverso essa finanziamo la lotta contro quella terribile malattia che è la Poliomie- lite. Il rischio che corriamo è quello di ritenere che la lotta alla polio sia ormai un problema degli ultimi tre paesi che ancora non sono riusciti a debellarla e non sia un problema no- stro. Molti dei giovani soci non sanno neppure cosa comporta contrarre la polio e le conseguenze indelebili che segnano una vita. Circa dieci anni fa si era allentata la lotta alla malattia, l’anno successivo i paesi in cui si era ripresentata si erano quadruplicati. Non si può ab- bassare la guardia finché non saremo sicuri che non ci sarà più alcun caso di poliomielite in tutto il pianeta. Ma soprattutto vo- glio ricordarvi che attraverso i versa- menti al Fondo Programmi della Fondazione, depo- sitiamo somme che dopo tre anni ci torneranno indie- tro per finanziare i progetti dei Club e del Distretto. Per creare quel le- game diretto tra il rotariano e la sua Fondazione, che ahimè ancora manca, vado pro- pagandando du- rante le mie visite ai club la campa- gna EVERY ROTARIAN EVERY YEAR . Tutti noi partecipiamo al fi- nanziamento, con versamenti perso- nali, di diverse Fondazioni: AIRC, AISL, FAI, etc. Perché non anche della nostra Fondazione che sicura- mente si propone scopi altrettanto nobili ? Si può iniziare con versamenti mode- sti, anche di pochi euro, l’importante è cominciare e poi se si vuole conti- nuare negli anni a venire. La nostra contribuzione personale renderà più solida la Fondazione e contribuiràad aumentare la credibilità e l’immagine del Rotary. Bollettino del Distretto 2110 Sicilia e Malta del R.I. (allegato a "Rotary", registrazione Tribunale di Milano n.89-8/3/1986) - DG Gaetano Lo Cicero Novembre 2012 LETTERA DEL GOVERNATORE R otary 2110 2110 Facciamo più nostra la Fondazione Rotary Il nostro “Piano di Visione Futura” Giornata Mondiale della Polio Si terrà a Pergusa, in provincia di Enna, il seminario distrettuale sulla gestione delle sovvenzioni della Fondazione, a cui sono de- dicate le attività del mese di novembre pag. 3 Il Rotary International sta promuovendo una nuova campagna pubblicitaria interattiva seguendo l’esempio dello slogan “Basta così poco per eradicare la polio” pag. 11 Seminario Leadership e Piano strategico A Catania e a Palermo si è svolto il tradizionale seminario sulle im- portanti tematiche del leader e della pianificazione. All’interno gli interventi di alcuni relatori presenti all’evento pagg. 4-9

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Cari Amici rotariani, Novembreè il mese in cui vi è la ricor-renza della Fondazione Ro-

tary che quest’anno compie 95 annidi attività.Purtroppo, quando parliamo dellaRotary Foundation, ne parliamocome qualcosa fatta e gestita da pochiaddetti ai lavori e lontana mille mi-glia dalla nostra attività di club.Probabilmente questo è stato dovutoalla complessità delle procedure dicontribuzione checontrastano con lafacilità ad effettuarei versamenti, ancheperché quasi sempreprovvede il Presi-dente od il tesoriereper conto del club anome di tutti i soci.Con la Visione Fu-tura, la nuova orga-nizzazione che laFondazione si è dataa partire di fatto daquesto anno, anchese realmente avràini-zio il 1° Luglio 2013,le erogazioni dellaFondazione ver-ranno notevolmentesemplificate. Il 50%dei fondi andrà al Distretto che lipotrà assegnare sotto la responsabi-lità sua e dei club per la copertura fi-nanziaria dei progetti dell’anno. Ilrestante 50% sarà destinato a finan-ziare i progetti internazionali del Di-stretto e dei Club. Tutto qua, ma diquesto parleremo diffusamente adEnna il 17 Novembre con MaurizioTriscari .In questa mia lettera voglio ricordarea tutti che la Rotary Foundation è lanostra Fondazione. Attraverso essaalimentiamo i fondi per i progetti cheogni anno vengono portati avanti dalRotary in tutto il mondo. Attraversoessa finanziamo la lotta contro quellaterribile malattia che è la Poliomie-lite. Il rischio che corriamo è quellodi ritenere che la lotta alla polio siaormai un problema degli ultimi trepaesi che ancora non sono riusciti a

debellarla e non sia un problema no-stro. Molti dei giovani soci non sannoneppure cosa comporta contrarre lapolio e le conseguenze indelebili chesegnano una vita. Circa dieci anni fa si era allentata lalotta alla malattia, l’anno successivoi paesi in cui si era ripresentata sierano quadruplicati. Non si può ab-bassare la guardia finché non saremosicuri che non ci sarà più alcun casodi poliomielite in tutto il pianeta.

Ma soprattutto vo-glio ricordarvi cheattraverso i versa-menti al FondoProgrammi dellaFondazione, depo-sitiamo somme chedopo tre anni citorneranno indie-tro per finanziare iprogetti dei Club edel Distretto.Per creare quel le-game diretto tra ilrotariano e la suaFondazione, cheahimè ancoramanca, vado pro-pagandando du-rante le mie visiteai club la campa-

gna EVERY ROTARIAN EVERYYEAR . Tutti noi partecipiamo al fi-nanziamento, con versamenti perso-nali, di diverse Fondazioni: AIRC,AISL, FAI, etc. Perché non anchedella nostra Fondazione che sicura-mente si propone scopi altrettantonobili ?Si può iniziare con versamenti mode-sti, anche di pochi euro, l’importanteè cominciare e poi se si vuole conti-nuare negli anni a venire. La nostracontribuzione personale renderà piùsolida la Fondazione e contribuiràadaumentare la credibilità e l’immaginedel Rotary.

B o l l e t t i n o d e l D i s t r e t t o 2 1 1 0 S i c i l i a e M a l t a d e l R . I . ( a l l e g a t o a " R o t a r y " , r e g i s t r a z i o n e T r i b u n a l e d i M i l a n o n . 8 9 - 8 / 3 / 1 9 8 6 ) - D G G a e t a n o L o C i c e r o

Novembre 2012

LETTERA DEL GOVERNATORE

Rotary21102110Facciamo più nostrala Fondazione Rotary

Il nostro “Piano di Visione Futura”

Giornata Mondiale della Polio

Si terrà a Pergusa, in provincia di Enna, il seminario distrettualesulla gestione delle sovvenzioni della Fondazione, a cui sono de-dicate le attività del mese di novembre

pag. 3

Il Rotary International sta promuovendo una nuova campagnapubblicitaria interattiva seguendo l’esempio dello slogan “Bastacosì poco per eradicare la polio”

pag. 11

Seminario Leadership e Piano strategico

A Catania e a Palermo si è svolto il tradizionale seminario sulle im-portanti tematiche del leader e della pianificazione. All’interno gliinterventi di alcuni relatori presenti all’evento

pagg. 4-9

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2 PPrrooggeettttii Novembre 2012

Rotary Service Day: impegno locale, solidarietà globaleimpegno locale, solidarietà globale

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Prendendo spunto dalla giornatamondiale dell'umanità e anche inconsiderazione del nuovo rapportodell’effettivo, assiduità e progetti diservice svolti nel mese, in cui tutti iclubs sono obbligati a comunicare aldistretto, il nome del progetto, il nu-mero delle ore di servizio svolte nelmese ed il numero dei soci che nehanno preso parte, il nostro club hadeliberato di dedicare almeno unagiornata al mese alle attività di ser-vizio, coinvolgendo nelle stesse tuttii soci a rotazione. In considerazione di ciò, abbiamopensato di proporre lo stesso pro-getto ed estenderlo a tutta l'Area Pa-normus in un’unica giornata diservizio globale, nel giorno dell' an-niversario della fondazione del Ro-tary International.Il Rotary Service Day per Pa-lermo, sponsorizzato daiRotary Club dell’AreaPanormus, mira ad au-mentare la sensibiliz-zazione del pubblicosulle attività di assi-stenza umanitaria e diservizio del Rotary al-l'interno della comunitàlocale, nonché l'impor-tanza della cooperazione; laprima edizione si svolgerà nel 2013e annualmente verrà osservato il 23Febbraio.Il Rotary Service Day celebra nonsolo tutti coloro che aiutano concre-tamente il prossimo lavorando nellapromozione della causa umanitaria,

ma anche i Club Service locali cheincoraggiano e sviluppano l'idealedel servire nell’interesse generale.Che cosa fanno i Rotariani? I Rotary Club dovranno impegnarsiin prima persona in attività di servi-zio e volontariato cercando, inoltre,di accrescere l'amore per il pros-simo, che induce a compiere gesti disolidarietà, anche distribuendo ma-teriale pubblicitario e informazioni. Inoltre, dovranno cercare di parlarealla stampa per aiutare a diffonderequesti messaggi-chiave della gior-nata umanitaria di Palermo.Per l'anno 2013, è previsto che il Ro-tary Service Day si concentri su par-ticolari temi umanitari locali persensibilizzare l' opinione pubblica.Il Rotary Service Day per Palermo è

un’impegno globale localee non un giorno fe-

stivo. Mira a incenti-vare edevidenziare ilservizio svoltodal Rotary,dando assi-stenza ai più bi-

sognosi; ilservizio è finaliz-

zato ad alleviare lapovertà, la sofferenza e,

ove possibile, quelle piagheall'interno delle comunità locali. IRotariani, nel servire, fornisconosupporto alla comunità per le sfidedi una città in difficoltà: alleviano lafame, la violenza in genere, aiutanoil prossimo lottando contro la po-

vertà, l'insicurezza, la fame e la ma-lasanità; danno sostegno a bambini,anziani e bisognosi; si occupano deibisogni della comunità e del declinoambientale. Ci sono nuove e difficili sfide che sipresentano ogni anno che richie-dono attenzione e servizio! La cre-scente crisi economica e le sfideglobali come la povertà, problemi disalute globale, l'aumento dei prezzi,fanno aumentare di anno in anno lanecessità di filantropi. Ci sono tanti semplici modi per farela differenza nella nostra comunità eper gli altri. Qui ci sono alcuni suggerimenti oconsigli su come poter celebrare ilRotary Service Day!Aiuta qualcuno con i loro acquisti.Dai da mangiare a una persona senzadimora

Dona la tua abilità a un progetto dellacomunità.Intervieni per qualcuno che è stato presodi mira Visita una persona anzianaCucina un pasto per una Famiglia biso-gnosaDai conforto a Qualcuno in ospedale.Fai volontariato presso un ente di caritàlocale.Dai qualcosa che non usi più a qualcunoAiuta il tuo vicino di casa al bisogno Fai da tutor ad una persona svantag-giata Ripulisci il parco cittadino o una spiag-gia Fare qualcosa di buono, da qualcheparte, per qualcun altro! Questa è la nostra missione!

Il PresidenteEugenio Labisi

Service Above Self – He Profits Most Who Serves Best, la proposta del R.C. Palermo Teatro del Sole

Sdoppiamento del Distretto, il Governatore ai Club: «Riflettiamoci»Il Distretto Rotary 2110 Sicilia e Malta si avvia verso lo sdoppiamento. Se nesussurra già da tempo, ora il governatore Gaetano Lo Cicero ha invitato i cluba farrne oggetto di riflessione e di valutazione per esprimere poi una posizioneragionata. "Tutto scaturisce - spiega il governatore - da un indirizzo del RotaryInternational che ha ridefinito i numeri ottimali per un Distretto: dovrebbe es-sere costituito da circa 40-50 club, con un numero di soci da 2000 a 3000. Nelnostro Distretto siamo 92 club, con 4600 soci; quindi ampiamente al di sopradi questi numeri. Il RI ha lasciato ai club la decisione, e così resterà sicuramentefino alla primavera del 2013, quando si riunirà il Consiglio di legislazione. Al-lora è probabile un cambiamento delle regole: c'è una proposta di modificadello Statuto del RI che affiderà la decisione al Consiglio di legislazione. Ri-tengo che sia più opportuno discutere noi, e valutare e decidere noi, piuttostoche subire poi una decisione che verrà dall'alto. Lo sdoppiamento dei Distrettipiù vasti risponde a esigenze di funzionalità: già nel nostro Distretto vediamoche il governatore non riesce, tranne eccezioni, ad andare più di una volta invisita in ciascuno dei 92 club. E già adesso, di fatto, nel nostro Distretto molteattività, come i forum e i seminari, vengono sdoppiate tra Occidente e Oriente,per facilitare una partecipazione più numerosa. Un Distretto meno numerosoè più omogeneo e meglio gestibile, e il rapporto fra Distretto e club può esserepiù intenso e proficuo, con positivi effetti sull'attività e sulla incisività". Il governatore ha invitato i club ad avviare la discussione, inizialmente anchein maniera informale, e a portare poi l'argomento a una votazione se maturaun orientamento favorevole. L'auspicio è che questo approfondimento possaavvenire prima della riunione di primavera del Consiglio di legislazione. Conil tempo necessario per i successivi passaggi amministrativi lo sdoppiamento

del Distretto potrebbe avvenire dal 2015-2016. L'ipotesi più naturale è che losdoppiamento divida la Sicilia Occidentale dalla Sicilia Orientale. Malta deci-derà ovvia-mente per sé;potrebbero es-sere decisivi imigliori colle-gamenti (aerei,marittimi) conla Sicilia orien-tale (Catania,Pozzallo, Sira-cusa).Altri Distrettiitaliani hannogià deciso losdoppiamento.Si sono divisiPiemonte e Li-guria, già costi-tuenti insiemeil Distretto2030; e così pure la Toscana si è separata dall'Emilia Romagna (ex Distretto2070). E in Lombardia il territorio è stato ridisegnato in tre Distretti in luogodei precedenti due (2040 e 2050).

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3Novembre 2012 VViiss iioonnee ffuuttuurraa

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Prepariamoci a una Fondazione che cambiaNovembre è il mese dedicato alla Rotary Foundation e il Distretto 2110 terrà sabato 17

a Pergusa (Enna) un seminario distrettuale sulla gestione delle sovvenzioni Nella stessa occasione il Governatore terrà un incontro con gli attuali presidenti di club e il Governatore eletto Maurizio Triscari con i presidenti di club eletti per il 2013/14

Nel 2017 laFondazioneRotary fe-steggerà ilprimo cente-nario daquando fuistituita. Que-sta tappa,a n a l o g a -mente aquanto giàavvenuto nel2005, l’”anno

del centenario” quando tutti i Rotarianicelebrarono i 100 anni da quel lontano1905, anno nel quale Paul Harris a Chi-cago fondava il Rotary, diviene signifi-cativa per la nostra associazione che nelfrattempo - in quasi un secolo - ha rag-giunto forme d’impegno a livello mon-diale.“Una rete globale di persone motivateche s’impegnano con entusiasmo nellecause sociali al fine di migliorare laqualità della vita nelle comunità”, que-sto l’enunciato del Piano Strategico delRotary per i prossimi anni che vedecome una “Visione Futura” la celebra-zione del primo centenario della RotaryFoundation.Gli obiettivi del piano “Visione Futura”sono quelli di preparare i Rotariani alCentenario della R. F., anche semplifi-cando programmi e procedure opera-tive. Focalizzare il servizio deiRotariani per avere ilmassimo impatto globale, sostenendosforzi globali e locali, incrementando alcontempo il senso di appartenenza a li-vello di club e distretto. Fondamentalein tal senso il miglioramento dell’im-magine pubblica anche per sviluppareuna maggiore rilevanza nel mondo fi-lantropico, offrendoci come partner au-torevoli e di prestigio. Non a caso BillGates ha investito oltre 400 milioni didollari nella Fondazione per la lottaall’eradicazione della Polio.Con la “Visione Futura” cambia la Fon-dazione divenendo più “operativa”anche nella maggiore responsabilizza-zione periferica nei Distretti prima e neiClub poi. I principali programmi di-ventano adesso prevalentemente leSovvenzioni Distrettuali (ex Sovven-zioni semplificate) e le SovvenzioniGlobali (prima noti come MatchingGrants). Sono individuate come priori-tarie le “sei aree di interesse”: 1)Pace at-traverso la prevenzione e risoluzionedei conflitti, 2)Prevenzione e tratta-mento delle malattie, 3)Acqua e Sanità,

4)Salute materna ed infantile,5) Istru-zione ed alfabetizzazione di base, 6)Svi-luppo economico delle comunità locali.Le Sovvenzioni Distrettuali consentonoai Club ed ai Distretti di finanziare pro-getti, eventualmente anche i campi nondirettamente connessi alle “6 aree”, for-nendo una risposta “immediata” allenecessità locali o internazionali, me-diante un contributo del Distretto unitoalla partecipazione dei Club.Le Sovvenzioni Globali consentono aiClub ed ai Distretti di finanziare pro-getti, di grandi dimensioni che preve-dono la partecipazione attiva sia deiRotariani sia dei beneficiari. Questi pro-getti sono ristretti esclusivamente alle“6 aree” e prevedono una progettualità“minima” di $ 30.000 secondo regoleben precise che vedono La FondazioneRotary partecipare contribuendo conun rapporto 1:1 alla contribuzione pro-veniente dai fondi distrettuali, e con lo0.5:1 per i fondi raccolti dai vari Club opartner progettuali esterni.Tutto questo meccanismo necessitàperò di una particolare preparazioneoltre ad una serie di adempimenti cherendano i partecipanti “responsabili”nell’utilizzo delle risorse, liberando laprogettualità da ogni possibile poten-ziale conflitto di interessi o utilizzo di-storto dei finanziamenti.Il meccanismo della “Visione Futura”entra in vigore “operativamente” già l'1luglio 2013 con il Governatore Mauri-zio Triscari. Ma per far si che ciò av-venga è necessario non solo svilupparee correttamente avanzare le progettua-lità provenienti dai Club, ma soprat-tutto formare e qualificare i RotaryClub stessi che si devono in un certoqual modo “qualificare” con il Di-stretto, affinché quest’ultimo si “quali-fichi” con la sede centrale negli USA.Accade quindi che per far si che ciò av-venga, debba instaurarsi una sinergiadi azione tra i Presidenti di Club del-l’anno 2012-2013 ed i Presidenti di Clubdell’anno 2013-2014.Il Governatore Gaetano Lo Cicero, hada tempo instaurato una lungimirante“staffetta” distrettuale che vede le pro-gettualità svilupparsi, coerentementecon il piano strategico distrettuale, neltriennio 2012-2015. Ecco così che per leparti di competenza, il Governatoreeletto Maurizio Triscari, riceve da LoCicero un testimone che in un’ideale“staffetta” passa al Governatore nomi-nato Giovanni Vaccaro.Momento fondamentale della forma-zione legata alla Fondazione Rotary, è

il Seminariosulla VisioneFutura orga-nizzato a Per-gusa (HotelFederico II) ilprossimo 17n o v e m b r e .R i s t r e t t oe s c l u s i v a -mente agliaddetti ai la-vori, i Presi-d e n t i2012-2013, con i Presidenti 2013-2014,alla presenza dei delegati d’area per laR.F., verranno spiegati nei dettagli leprocedure previste, verranno sotto-scritti – da entrambi i Presidenti di Clubcoinvolti – le dichiarazioni di adesioneal piano e le dichiarazioni liberatorie diassenza di conflitto di interessi e di cor-retta amministrazione del Club.Oltre al Governatore Gaetano Lo Ci-cero, governatore in carica e “padronedi casa”, questo importante seminariodi qualificazione vedrà come formatoriil PDG Francesco Arezzo nella qualitàdi Presidente 2012-2015 della Commis-sione Distrettuale per la R.F., il Gover-natore entrante Maurizio Triscariresponsabile dell’avvio del piano di Vi-sione Futura ed Alfredo Nocera Presi-dente della Commissione Sovvenzioniper l’anno 2013-2014.A spiegare il tutto, reduce dall’esserstato responsabile dell’analogo pro-getto nel D. 2070 (uno dei due soli di-stretti italiani nella cosiddetta fasepilota), sarà il DGN Arrigo Rispoli.Attori e responsabili della “staffetta”saranno proprio loro, i Presidenti 2012-2013 ed i Presidenti 2013-2014, che inun lungimirante “dialogo” interno aiClub, con la capacità di vedere ben oltreil semplice traguardo annuale, do-vranno iniziare questo percorso che sirinnoverà anno dopo anno verso la “Vi-sione Futura” che garantirà ancora allanostra fondazione di essere quello cheè.La maggiore organizzazione non go-vernativa al mondo per fatturato di in-vestimento in programmi culturali,l’organizzazione che copre i costi diproduzione di tutti i vaccini per la polioe che ha significativamente contribuitoall’eradicazione quasi completa di que-sto flagello, ed infine un autorevole ecredibile punto di riferimento mondialeper l’impegno sanitario e non, volto amigliorare la qualità della vita nelle co-munità.

PPROGRAMMAROGRAMMA(sede Hotel Federico II(sede Hotel Federico II

- Pergusa)- Pergusa)

ore 10.00 - 13.00DG Gaetano Lo Cicero

Incontro con Presidenti 2012-2013

DGE Maurizio TriscariIncontro

con Presidenti 2013-2014

ore 13.00 - 14.00 pranzo

SEMINARIO SULLA GESTIONE

DELLE SOVVENZIONI

ore 14.30DG Gaetano Lo CiceroSaluti di benvenuto ed introduzione

ore 14.40DGE Maurizio Triscari

“Il perché della qualificazione”

ore 15.00DGN Arrigo Rispoli

Presidente CommissioneRotary Foundation

Distretto 2070“Le sovvenzioni globali

e l’esperienza del Distreto pilota 2070”

ore 15.40PDG Francesco Arezzodi Trifiletti, PresidenteCommissione Rotary

Foundation “Food 2013-2014:

Progetto di utilizzo”

ore 16.00 Alfredo Nocera

Presidente Sottocommis-sione Sovvenzioni uma-

nitarie: “Sovvenzionidistrettuali”

ore 16.15 Dibattito

ore 16.30Apertura Desk “Qualificazione”

ore 17.00DG Gaetano Lo CiceroChiusura dei lavori

Gaetano Lo Cicero Maurizio Triscari

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Gli eventi centrali del mese di ottobre per il Distretto 2110 del Rotary sonostati i due seminari sulla leadership e sul piano strategico, che si sono svoltia Catania il 20 ottobre per i club della Sicilia orientale, e a Palermo il 21 ottobreper i club della Sicilia occidentale con partecipazione numerosa e attenta. Hapresieduto e concluso i due incontri il governatore distrettuale Gaetano LoCicero, che ha, tra l'altro, messo in relazione gli argomenti dei due seminaricon l'opportunità e la necessità di rendere l'azione rotariana sempre più inci-siva, e di creare condizioni e strumenti per trasmettere anche all'esterno unavisione positiva e concreta del Rotary e dell'essere rotariani.In queste pagine pubblichiamo le parti sostanziali delle tre relazioni di basenei due seminari, tenute dal PDG Salvo Sarpietro, presidente della commis-sione distrettuale per la leadership, su "Essere leader nel club"; da Emilio Cot-tini, presidente della commissione per il Piano strategico distrettuale, sul"piano strategico di club"; da Emilio Giammusso, coordinatore dei corsi dellacommissione distrettuale per la leadership, su "non solo leader: svilupparela followship nelle organizzazioni, e i sette passi per comunicare con il cuore".

Leadership e Piano strategico: la visione del Distretto

Essere leader nel Club con l’opportunità di servireQuest’anno ilSeminario di-strettuale sullaLeadership e sulPiano strategicosi è tenuto a Ca-tania per i Clubdella Siciliaorientale ed aPalermo per iClub della Sicilia

occidentale. La numerosa partecipa-zione dei soci ai due eventi ha testi-moniato quanto la tematica siasentita, specialmente in un momentosegnato da profondi cambiamentinella governance del Rotary. Nel corso dei due incontri, il PDGSalvatore Sarpietro, presidente dellacommissione distrettuale per la Lea-dership, ha trattato il tema “La cul-tura della Leadership nellacontinuità”, con particolare riferi-mento al concetto “Essere Leader nelClub”. Fra i punti di novità emersi,quella della centralità del “socio” delClub, a cui va rivolta la massima at-tenzione per avere un Club efficaceed efficiente.Nella premessa ha evidenziato lostato della nostra associazione, conle problematiche che stanno vivendomolti club, ricordando come il Ro-tary europeo ed in particolare quelloitaliano presentino delle notevolidifferenze per le origini (in Italiapassò, allora, l’aspetto particolar-mente elitario del sodalizio), percome si sono sviluppate le modalitàdella conduzione delle riunioni, percome, talvolta viene presentata laRotary Foundation.Quest’ultima, uno strumento mera-viglioso, che ci consente di fare tan-tissimo bene a favore di chi ne habisogno, a quanti guardano al Ro-tary con la speranza di trovare rispo-ste anche sul piano del rispetto della

dignità dell’uomo, prima ancora digesti caritatevoli (che spesso tentanodi sopperire ai diritti che sono ne-gati).Ma, ancora, forse, non adeguata-mente conosciuta per quello che ve-ramente è, per l’internazionalità chedà alle nostre azioni.Tutto ciò va tenuto presente ancheper le scelte future che si faranno, e,prima di tutto nella scelta dei soci,per continuare ad assicurare suc-cesso al Rotary.Purtroppo nel tempo, e ancor più re-centemente, alcune difficoltà sonoaumentate, in particolare per la di-minuita partecipazione dei soci, perla conservazione dell’effettivo, per lasituazione economica. Quasi tuttodovuto alla poca conoscenza del Ro-tary e, certamente, alla mancanza dileadership nel club. Bisogna concen-trarsi sul “benessere” del socio neinostri sodalizi.Creare e favorire nei club le miglioricondizioni perché i soci abbiano ilpiacere di frequentare (forse non èmai stata posta veramente in risaltola figura del socio!) e, quindi, diprendere parte attiva alle attività delsodalizio; conoscere la struttura delRotary e quella del Distretto; far inmodo che, specialmente, i più gio-vani possano sentirsi parte inte-grante; mettere in atto iniziative permigliorare l’amicizia fra i soci.I club devono riqualificarsi comeluoghi dove esercitare il proprio im-pegno, dove i soci si sentano coin-volti l’uno verso l’altro e verso ilRotary stesso.I soci dei Club devono prendere co-scienza che il Rotary rappresentauna grande opportunità di servire attra-verso una importante organizza-zione presente in tutto il mondo. Per essere efficace il club ha bisognodi soci: la capacità del club di svol-

gere azioni umanitarie a livello lo-cale e internazionale, di sostenere laFondazione Rotary e di preparare ileader del futuro è direttamente cor-relata alle dimensioni della compa-gine sociale e alla partecipazioneattiva di tutti i soci.Amministrare efficacemente un clubvuol dire organizzare persone e ri-sorse per realizzare gli obiettivi co-muni. I club devono agire conefficienza per poter fornire serviziumanitari, attrarre e mantenerenuovi soci, e formare nuovi leader ingrado di servire a livello di club eoltre.In quest’ottica alla leadership è statadata sempre più enfasi; basti pen-sare che nel Piano Strategico è inse-rita tra i valori fondamentali,assieme a: servizio, amicizia, diver-sità, integrità.Merita di essere ricordato che ilpiano direttivo di club, fra l’altro, in-coraggia la continuità della leader-ship e la collaborazione tra idirigenti uscenti ed entranti perquanto riguarda gli obiettivi del club(annuali e di lungo termine) e la ge-stione dei progetti di servizio.I leader nel Rotary sono, quindi,essenziali perché devonoguidare, motivare, ren-dere straordinaria la suaazione. Devono saperaffrontare le sfide, ge-stire il cambiamento,guidare il club fa-cendo anche rispet-tare le regole, chedevono essere cono-sciute innanzitutto dalleader.Un buon leader rende ilclub più efficienteEcco, quindi, l’importanzadella leadership, che, nellacultura rotariana, dipende da

due elementi caratterizzanti la vita el’operatività del sodalizio rotariano:

Il principio della rotazione an-•nuale degli incarichi (cosa che nonsempre viene rispettata, con sociche ricoprono lo stesso incaricoper anni).Il criterio di selezione dei membri•

della associazione; ma, anche lascelta di un buon presidente.

Andrebbe, in tal senso, tenuto in de-bito conto come il socio abbia ope-rato, prima della riconferma; per cuila regola dei tre anni non dovrebbeessere applicata senza un opportunoriscontro; come pure chi va a rico-prire incarichi distrettuali non do-vrebbe “abbandonare” il proprioclub, magari giustificando le assenzeo il diminuito impegno con la sua at-tività distrettuale.Leadership significa anche favorirela continuità lasciando le cariche econsentendo la rotazione, con lacontinuità non nelle persone, ma at-traverso i progetti.Occorre una Leadership forte, altri-

menti, ed èsotto gli

Salvatore Sarpietro

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5EEvveenntt ii //22Novembre 2012

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occhi di tutti, che una Leadershipdebole è forse la principale causadell’allontanamento dei soci.E, parlando di leadership nel Rotary,è quanto mai opportuno ricordarequale dovrebbe essere lo stile del-l’azione rotariana: i leader, dovreb-bero essere i primi a testimoniarel’ideale del servire, di dare l’esempiocon l’impegno in prima persona e diconseguenza sensibilizzare i sociall’azione, ma anche ad attenersiscrupolosamente a comportamentietici, impostando uno stile di rela-zioni interpersonali improntato allaamicizia e alla comprensione. Va, comunque, tenuto presente chela Leadership in un gruppo rota-riano è particolarmente difficile per-ché si tratta di un gruppo formatodi leader in grado d’esprimere valu-tazioni competenti.Ma l’amicizia e la validità dell’impe-gno basato su una comune conce-zione etica della dirigenza dovrebbeessere di grande aiuto.E, sul termine ‘amicizia rotariana’andrebbe precisato che questa noncomporta necessariamente un rap-porto ‘forte’ a livello personale. E’,invece, caratterizzata da quel sensodi appartenenza, di comunione diintenti, di cordialità costruttiva checonsente a più persone di operarecongiuntamente per la realizzazionedi progetti di ‘utilità’. Si tratta quindidi un valore dal sapore prevalente-mente mirato, operativo. Certo, la presenza anche di una forteamicizia personale consente l’ampli-ficazione dell’azione in termini di ef-ficienza ed efficacia, oltre che dipiacevolezza nel compierla. Il Rotary in questo senso si configuracome un potente strumento di crea-zione di opportunità. Tuttavia, questo senso di amicizia‘profonda’ non può rappresentare

una condizione ‘impre-scindibile’ per i rota-riani. Se così fosse, sirischierebbe di creareun alibi per la non-azione: ‘non mi impe-gno perché al Rotarynon ho veri amici’… Come si diventa leader.Nel Rotary, normal-mente i soci sonoleader nelle loro at-tività; ma ciò, pro-babilmente, non èsufficiente; inquanto per esserlonel Club è necessa-rio averlo frequen-tato (riunioni diclub, di distretto,seminari distret-tuali, incontri in-te rnaz iona l i ) ,aver appreso leregole, sviluppare unaleadership in maniera naturale, di-venendo esempio per gli altri, con ilrispetto degli altri; non trascurandola grande risorsa che sono i giovani. Il Rotaract e l’Interact sono una pa-lestra di vita utilissima in quantopermettono ai giovani di completarela formazione della personalità, diprovare le proprie capacità relazio-nali e realizzative, preparando deileader. L’aspettativa del Rotary (ricordo cheIl Rotary ha, poi, incrementato la suaazione a favore delle nuove genera-zioni, e la 5^ via appena inserita neda testimonianza è quella di averlicome leader di domani, impegnatinel coinvolgimento di altri nella con-divisione degli stessi ideali; dandopossibilmente anche dignità alla po-litica.Quando si parla di "leadership" nonsi può prescindere dal concetto di

" c o -municazione", in tutte le suesfaccettature. La leadership é essastessa comunicazione. Un Rotary che comunica è un Rotaryche vive e costruisce nel proprio ter-ritorio. Alle fondamenta della comunica-zione e della sua autorevolezza c’è ilsuo contenuto. Il messaggio vale edè efficace se comunica comporta-menti espressi attraverso azioni, se-condo codici e valori culturali edetici propri del nostro Rotary: Gli eventi promossi, i progetti realiz-zati, le azioni di service messe inatto, devono sempre avere una rica-duta effettiva e positiva sul territo-rio; le tematiche proposte devonoessere sempre di interesse pubblico,autorevoli e incisive, per originalità,novità, credibilità, attualità, ricadutesociali. Spesso realizzazioni signifi-cative non trovano il giusto risalto.

Ancheil distintivo aiuta a comunicare,quale simbolo di orgoglio di appar-tenenza: lontani da ogni sorta di au-tocelebrazione, consapevoli dellagrande opportunità che il Rotary dànell’essere utili agli altri.A chiusura il relatore, nel mostrareuna bellissima immagine, la ruotafatta da rotariani, ha auspicato che lescelte future possano tenere in contogli elementi fondamentali della no-stra associazione, come l’importanzadelle classifiche (se ben utilizzateaiutano a far crescere l’effettivo efanno la differenza con le altre asso-ciazioni); le qualità delle azioni deiclub, che se ben orientate, assicure-ranno un futuro di successo alla no-stra organizzazione, inspirando, poi,altre persone a contribuire a fare piùgrande questa meravigliosa “ruota”.

Il 104esimo congresso internazionale del Rotary si svolgerà a Lisbona, ca-pitale del Portogallo, dal 23 al 26 giugno. Al fine di coinvolgere il maggiornumero di soci, il Distretto 2110 organizza un tourriservato dal 21 al 27: il programma prevede la par-tenza dall’aeroporto di Catania verso quello diOporto, dove è prevista una visita turistica guidataper la città. Il trasferimento verso Lisbona avverrà ilgiorno dopo in pullman consentendo, durante ilviaggio, la visita al Santuario della Madonna di Fa-tima e al castello di Tomar. Le giornate del 23, 24, 25e 26 saranno dedicate alla Convention, arricchite daspeciali eventi congressuali e da escursioni facolta-tive. Giovedì 27 si rientrerà a Catania.Per le prenotazioni e le informazioni sulle quote di parte-cipazione è necessario rivolgersi a Pietro Barbaro S.p.A.,via P.pe di Belmonte, 55 - 90139 Palermo. E-mail: [email protected]. Sig.ra Cinzia Canino Tel.0921421595 - Cell. 3315758465. Le adesioni al viaggio dovranno pervenire entro il30 novembre 2012. La quota pro-capite con sistema-zione in camera doppia/matrimoniale ammonta a € 1.190,00, mentrequella con sistemazione in camera singola a € 1.590,00. I bambini di etàinferiore ai 12 anni sistemati in camera tripla avranno una riduzione di €

400,00. Il 3° letto adulti andrà su richiesta. La quota di riduzione verràcomunicata al momento della prenotazione. Dopo il 30/11/2012 i prezzi

saranno maggiorati del 20%.Oltre alla quota di partecipazione al viaggio, occorreversare la quota in dollari USA di registrazione alCongresso che equivale a $ 265.00 pro-capite, $ 60.00per i Rotaractiani, $ 10.00 per i ragazzi fino a 18 anni Il 50% della predetta quota di registrazione sarà acarico del Distretto 2110.Si ricorda di versare al momento della prenotazione,oltre alla quota ridotta di registrazione al Congresso,l’acconto di € 500.00, che sarà rimborsato in caso didisdetta entro il 30/11/2012. La rimanente sommadeve essere versata entro il 15/02/2013. In caso didisdetta fino al 28/02/2013 verrà trattenuta a titolodi penale, una somma pari al 30% del versato, chesalirà al 50% invece nel caso in cui la disdetta verràcomunicata entro il 15/05/2013. Nessun rimborso èdovuto oltre tale data. È disponibile al costo di €60.00 a persona una copertura assicurativa che

dovrà essere richiesta ed attivata contestualmente all’iscrizione per eli-minare le penalità in caso di disdetta del viaggio.Il sito della Convention è http://www.congressos.abreu.pt/rotary2013/.

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6 EEvveennttii//33 Novembre 2012

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Siamo in un’epoca di grandedisgregazione sociale ed eco-nomica, la crisi finanziariadel 2008 e ancor più quellache stiamo attraversando inquesti giorni, sta ridise-gnando i nostri modelli divita privata e di lavoro.Per quanto riguarda le orga-nizzazioni a tutti i livelli, oc-correrà rivedere il modello

organizzativo e di leadership e riflettere sul si-gnificato del management così come l’abbiamoconcepito fino ad ora. In un momento in cui la complessità dell’econo-mia entra prepotentemente nella vita dell’orga-nizzazione, trovare e proporre nuovi modelli digestione delle persone e dei gruppi di lavoro nonsolo diventa importante, ma necessario e strate-gico; infatti oggi più che mai la società è in crisidi leadership ed allora diventa indispensabile,nella soluzione di problemi sempre più com-plessi, reinventare e proporre nuovi sistemi or-ganizzativi capaci di soddisfare le esigenze delleaziende che, per sopravvivere, devono produrrerisultati eccellenti.Può essere utile, allora, puntare su un modellodella followership dove il follower (colui chesegue, cioè che prende strade aperte dal leader,che è invece colui che guida) “deve saper esercitarepensiero critico ed autonomo fino a sfidare il proprioleader”. IMPORTANZA DELLA FOLLOWERSHIPIl termine followership, che non ha un corrispet-tivo in italiano, indica il processo attraverso ilquale il follower adatta il proprio comporta-mento a ciò che è indicato dal proprio leader; neicontesti organizzativi viene utilizzato per defi-nire la capacità di seguire efficacemente le diret-tive e supportare gli sforzi del leader perconsentire le finalità dell’organizzazione.Leadership e followership sono strettamenteconnesse; un leader è tale solo se ha almeno unfollower e il follower esiste solo se ha un leaderda seguire. La leadership, dunque, implica la fol-lowership.Tuttavia, mentre la parola leader hauna connotazione fortemente positiva, la parolafollower è spesso percepita con una connota-zione negativa: colui che non è in grado di essereleader e non ha una volontà autonoma.Questa visione è scorretta per almeno due ra-gioni. In primo luogo la maggioranza delle per-

sone che operano nelle organizzazioni sono fol-lower. Non solo gli operai e gli impiegati, maanche i dirigenti di alto livello hanno uno o piùleader nei cui confronti sono follower. Essere fol-lower accomuna la maggior parte delle personee anche chi ha ruoli di leadership continua ad es-sere follower. Ad esempio il Direttore della Pro-duzione di un grande gruppo industriale, a cuirispondono migliaia di persone, è follower del-l’Amministratore Delegato del suo gruppo: “senon siamo il Presidente (degli Usa), il resto di noipuò, in una certa maniera, essere classificatocome follower”.In secondo luogo, follower non è sinonimo di su-balterno: oltre alla capacità di supportare il pro-prio leader, di sostenere le decisioni, di metterele proprie competenze e il proprio impegno alservizio del raggiungimento degli obiettivi del-l’organizzazione, il follower deve saper eserci-tare pensiero critico ed autonomo,fino a sfidare il proprio leaderquando le azioni intraprese nonsiano in linea con gli obiettivi or-ganizzativi, arrivando anche asepararsi dal leader quando lesue azioni siano di ostacolo alconseguimento delle finalitàdell’organizzazione o di normeetiche.Parlare di followership non si-gnifica dunque parlare di per-sone che occupano posizionimarginali nell’organizzazione oche non hanno le capacità per di-ventare leader. Al contrario, par-lare di followership significariflettere sulla capacità di tutte lepersone che lavorano, a tutti i li-velli gerarchici, anche i più ele-vati, di seguire efficacemente ipropri leader.Sviluppare una followership che sia caratteriz-zata da una piena capacità di supportare il pro-prio leader richiede un salto simile a quello che,nel marketing, viene chiamato il passaggio dal-l’orientamento al prodotto all’orientamento alcliente.Un esempio per chiarire meglio questopunto. Alcuni anni fa il nuovo Direttore Generaledi un’importante organizzazione non governa-tiva stava arrivando dagli Stati Uniti a Ginevraper assumere l’incarico. La segreteria aveva datoistruzioni all’autista di recarsi all’aeroporto alle

undici. L’aereo atterrò con due ore di anticipo,eppure quando il Direttore sbarcò trovò l’autistaad aspettarlo. Il Direttore commentò:” lei è unbuon autista! ”. Questo è un ottimo esempio difollowership “orientata al cliente”, ossia focaliz-zata a soddisfare l’esigenza del leader, non lasola richiesta esplicita.L’autista, persona di esperienza, sapeva che i voliintercontinentali sono soggetti a variazioni diorari( per il tempo, il vento, ecc.). Probabilmenteha telefonato all’aeroporto qualche ora primadell’orario previsto e ha saputo dell’anticipo.Altri autisti, in casi simili, sarebbero arrivati al-l’orario di atterraggio previsto, ma non avreb-bero accolto il Direttore, che avrebbe forse presoun taxi. Gli autisti che arrivano alle undici sonoorientati al prodotto. Si impegnano cioè a soddi-sfare la richiesta esplicita, ma non sempre sannosoddisfare l’esigenza che ha determinato la ri-chiesta. Gli autisti che arrivano in anticipo sono

orientati al cliente. Il pieno sup-porto al proprio leader non si-gnifica però acquiescenza,complicità o collusione. Il follo-wer ha il dovere di esprimere unpensiero indipendente e critico, dispronare il leader ad essere alta-mente concentrato nel consegui-mento delle finalità comuni. Anchesu questo punto una esperienzavissuta può aiutare a illustrare iltema. Nel corso del 2010,un’azienda multinazionale do-veva lanciare un nuovo prodottomolto importante. Sulle deci-sioni fondamentali, ad esempioil nome del prodotto, il design, lastrategia di lancio, spesso inter-veniva l’Amministratore dele-gato, persona molto temuta emolto dura. Quel caso non fu

un’eccezione. L’amministratoreDelegato disse che bisognava utilizzare il nomedi un vecchio prodotto di successo, legato all’im-magine aziendale. Il Direttore Marketing, entratoda poco in azienda, non era d’accordo: il nomevecchio avrebbe certamente portato con séun’eredità di prestigio, ma avrebbe legato ilnuovo prodotto al passato, rischiando di fargliperdere freschezza e forza innovativa. Il mana-ger allora propose una piccola indagine di mer-cato interna. Propose cioè di chiedere ai

Emilio Giammusso

Sviluppare la “followership” nelle organizzazioni

“Il follower ha il dovere di esprimere un pensiero indipendente e critico,

di spronare il leader ad essere

altamente concentrato

nel conseguimentodelle finalità comuni

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7EEvveenntt ii //44Novembre 2012

dipendenti dell’azienda, attraversoalcuni focus group, quale nomeconsiderassero più adatto e perché.La ricerca diede l’esito sperato: i di-pendenti consigliavano nomi nuovie slegati dal passato.Per il DirettoreMarketing fumolto più sem-plice proporre al-ternative all’ideadell’Amministra-tore Delegato, so-stenendo leproprie propostecon i risultati dellaricerca. Questo èun esempio di fol-lowership guidatada pensiero critico.Il Direttore Marke-ting avrebbe po-tuto limitarsi ad accettare laproposta, o, al contrario, entrare inconflitto diretto con l’A.D.. La sceltafu invece molto creativa: il managerfece ricorso (organizzandolo e ge-stendolo) a una sorta di arbitrato in-dipendente, comportandosi così dafollower coraggioso ed efficace: ilpensiero critico richiede, oltre alla capa-cità di trovare autonomamente una so-luzione ai problemi gestionali, quella diargomentarla in modo accurato e con-vincente. Nei rapporti con il leaderl’onere della prova è a carico del fol-lower. La capacità di accettare que-sta asimmetria e di gestirla in modoefficace è un competenza di follo-wership, così come è competenza difollowership assumere la responsa-bilità di non limitarsi ad adeguarsialle richieste del leader quando que-ste siano considerate scorrette.La capacità di supportare e quelledi mantenere autonomia e atteggia-mento critico possono essere svilup-pate in modo indipendente. Alcunepersone sanno supportare in modoefficace, ma sono eccessivamenteconformiste; altre persone sannoporsi in modo critico, ma non sonoefficaci nel supportare.Quando si interviene per aiutare asviluppare la capacità di supporto,

si lavora con il follower per andare“verso il leader”. Si cerca infatti direndere sempre più efficace la co-municazione leader/follower e difar assumere al follower la respon-sabilità di agire in modo funzionale

al raggiungimentodegli obiettiviespressi da leader.Compito del pro-cesso formativo èduplice: in primoluogo aiutare i fol-lower a capire cosarichieda il leader;successivamentelavorare sul temadella responsabi-lità e dell’azione.Occorre cioè aiu-tare i follower apassare dalla com-

pliance (= ho fatto ciò che mi haichiesto) all’assunzione di una pienaresponsabilità sul risultato (= hofatto tutto ciò che serviva per rag-giungere l’obiettivo).Quando invece si interviene peraiutare a sviluppare indipendenzadi giudizio e spirito critico, si lavoraper andare “verso il follower”, ov-vero per costruire o rendere semprepiù raffinato un sistema interno distandard di riferimento che aiutinoi follower a elaborare giudizi com-plessi, a comunicarli in modo effi-cace e a costruire strategie dicomportamento che gli permettanodi affrontare anche situazioni con-flittuali con il leader. Il lavoro sullacritica è più difficoltoso di quellosul supporto. Mentre con il secondosi naviga col vento in poppa ( i lea-der e le organizzazioni apprezzanoquesti interventi) il primo richiedeuna navigazione “di bolina” cioècon il vento in prua. Le difficoltàpossono derivare da resistenze cul-turali, da difficoltà dei leader nel-l’affrontare in modo positivo lacritica o negli stessi follower nel-l’esercitarla in modo efficace, adesempio per conformismo, timoredell’autorità oppure una tendenzaa colludere con il leader.

Insomma è opportuno quanto fun-zionale creare un clima favorevole alcambiamento e questo richiede uncoinvolgimento più ampio di tuttoil team e del leader attraverso, adesempio, un modo nuovo che èquello di imparare a comunicarecon il cuore cominciando con settepiccoli ma solidi passi: 1) Convincersi che comuni-care con il cuore è possibile oltre chepsicologicamente gratificante;2) Interessarsi agli altri. Più ciinteressiamo agli altri e di quelloche sta loro a cuore e più gli altri siinteresseranno a noi;3) Abbandonare l’idea di es-sere infallibili, pensare di averesempre ragione è pura follia;4) Imparare ad ascoltare ècompetenza emotiva di fondamen-tale importanza ed è grazie ad essae all’empatia che si può imparare acomunicare con il cuore;5) Considerare le emozioniuna risorsa. Imparare a riconoscere,gestire ed esprimere i propri senti-

menti e stati d’animo è una grandeconquista personale, che promuovel’equilibrio interiore e predisponeall’autorealizzazione;6) Dire quello che si pensasenza temere il giudizio degli altri.Farlo con un pizzico di tatto, ele-ganza e diplomazia è un obbligo so-ciale ai fini dell’approvazione e delconsenso;7) Sviluppare un forte orien-tamento al dialogo. Chi vuole dav-vero imparare a comunicare con ilcuore non ha altra scelta: deve fareproprio il principio win- win (vin-cere-vincere) e assumerlo come co-stante psicologica in tutte ledimensioni della propria esistenza,da quella affettiva a quella sociale eprofessionale.Si può vincere insieme leader e fol-lower per affrontare le sfide del pro-prio futuro ed è proprio questo chefarà diventare la nostra esistenzaancora più affascinante e memora-bile.

Emilio Giammusso

LLee tt tt eerreeUN APPELLO DAL LIBANOUN APPELLO DAL LIBANOAl governatore distrettuale Gaetano Lo Cicero è pervenuto questoappello dal Libano:

Cari amici Rotariani,I Libanesi sostengono di essere 4 milioni in Libano e10 milioni che vivono all'estero. Il nostro club sta con-ducendo una ricerca per capire quanti di questiLibanesi residenti all'estero sono membri delRotary nel mondo. Lo scopo e' quello di chie-dere a questi soci di registrare il proprionome in un database (dialrotary.org) e suc-cessivamente chiedere se fossero interessatia sponsorizzare un particolare pro-getto per aiutare il proprio villag-gio/citta' di origine in Libano.Nel 2010, e' stato lanciato il progettoTogether in Lebanon (Insieme in Li-bano) che ha portato 227 Rotariani(molti di origine libanese) in Li-bano per trascorrere 5 giorni divisita al paese, divertimento e in-contri con i soci Libanesi. Chie-diamo il vostro aiuto perpubblicare quest'appello nella vostranewsletter e distribuirlo al Governatore di Distretto, al Vice Governa-tore, al Presidente dei Club, ai soci e amici in modo da raggiungere ilmaggior numero possibile di Rotariani di origine Libanese.Naturalmente vi terremo aggiornati sui risultati della ricerca e vi rin-graziamo in anticipo per il vostro aiuto.

Cordiali salutiRon Farra

Rotary Club Beirut Cedars, D-2450 LebanonR.I. D-2450 International Service Chairman 2012-2013

Together in Lebanon Founding MemberTrees4Lebanon Founding Member

DGR 2008-2010

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„“Creare un clima

favorevole al cambiamento.

Bastano sette piccoli ma solidi passi per comunicare con il cuore

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8 PPiiaannoo ssttrraatteeggiiccoo Novembre 2012

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Vivere il Rotary in un mondoche cambia richiede la costantericerca e il mantenimento del-l’equilibrio ottimale fra garan-zia di continuità e gestione delcambiamento. Ciò comportada un lato l'acquisizione di unaVisione Strategica e il riferi-mento a un sistema di Valori

consolidati, dall'altro l'adozionedi un Piano Strategico (PS) idoneo, articolato, condi-viso e mantenuto nel tempo, da realizzare a tutti i li-velli gestionali della struttura organizzativa delRotary: sia internazionale, sia distrettuale e di club.L'acquisizione di una Visione Strategica è opportunaperché la dirigenza rotariana cambia ogni anno; è ne-cessaria per avere la certezza di sapere dove stiamoandando, per mantenere un equilibrio virtuoso fracrescita e continuità, garantendo così il successo dellanostra azione di servizio, per creare in ciascun Clubla consapevolezza della responsabilità della nostraappartenenza e delle sue conseguenze, per promuo-vere, infine, una cooperazione efficace e la condivi-sione di obiettivi ambiziosi tra tutti i Soci del Club.Il Rotary International da diversi anni ormai si oc-cupa di “cultura della continuità” e di “pianifica-zione strategica” e ha realizzato il suo primo Pianostrategico per il triennio 2007-10.Durante il 2009, la Commissione Internazionale per-tinente ha condotto una revisione e valutazione ap-profondita del Piano, ha provveduto ad aggiornarlo,secondo quanto proposto dal Consiglio di Legisla-zione, e a farlo approvare dal Board.Dal 1° luglio 2010, abbiamo il nuovo Piano strategicointernazionale (2010-2013) che ha individuato 3 Prio-rità (1 - Sostenere e rafforzare i Club; 2 - Focus e in-cremento dell’Azione Umanitaria; 3 - Migliorarel’Immagine Pubblica e la Consapevolezza) sostenuteda 16 Obiettivi Strategici. Un percorso analogo è stato sviluppato dal nostroDistretto, che ha portato alla elaborazione del primoPiano Strategico Distrettuale (PSD) per il 2010-2013.Questo documento è stato aggiornato nella prima-vera di quest'anno, su iniziativa del GovernatoreGaetano Lo Cicero, congiuntamente ai Governatori2011-2012, Concetto Lombardo, 2013-2014, MaurizioTriscari, 2014-2015, Giovanni Vaccaro, e alla Com-missione Distrettuale per la pianificazione strategica,ed è stato presentato come PSD per il triennio 2012-2015 nella seduta amministrativa della XXXV As-semblea Distrettuale, tenutasi a Favignana il 25maggio 2012.Ad oggi, più della metà dei 534 Distretti del RI di-spongono di un loro Piano strategico distrrettuale ediverse migliaia degli oltre 34mila Rotary Club pre-senti in tutto il mondo hanno elaborato il loro PianoStrategico di Club (PSC).Nel nostro Distretto più di 20 Club (21,5%) hannoelaborato un PSC. L'obiettivo prefissato dal nostroGovernatore è ambizioso: raggiungere, entro la finedell'anno rotariano, la percentuale dell'80% di Clubdel Distretto che abbiano elaborato e adottato questoimportante strumento gestionale. Gli elementi che caratterizzano un Piano strategicosono la Mission che aiuta a riconoscere e apprezzarei Valori Portanti (i Valori Fondamentali espressi nelPiano internazionale sono: Servizio, Amicizia, Diver-sità, Integrità e Leadership), la Visione Strategica dimedio-lungo periodo, il complesso delle Priorità de-finite ed esplicitate, l’elaborazione di un Pianod’azione ambizioso e realizzabile.

È opportuno ricordare l'importante e impegnativadefinizione di Visione Strategica inserita nel Pianostrategico fatta propria dal nostro Distretto nel suoPiano: Aspiriamo a diventare l'Organizzazione di ri-ferimento, nella quale Club dinamici ed orientati al-l'azione concreta contribuiscano a migliorare laqualità della vita in tutte le comunità del mondo.Cosa deve fare, allora, un Club che voglia incomin-ciare un percorso di pianificazione?La pianificazione strategica induce un cambiamentodi governance del Club, e come tale non può essereimposta dall’alto, ma deve rappresentare una sceltacondivisa e liberamente accettata dai Soci del Club.Il percorso di elaborazione di un PSC consente a tuttii Soci di partecipare attivamente alla pianificazionedel futuro del Club, garantisce la continuità ammi-nistrativa, permette di affrontare le questioni ed iproblemi di maggiore rilevanza per il club, pro-muove il lavoro di squadra e l’impegno.La realizzazione di un PS richiede dedizione, metodoe, soprattutto, pazienza; il Club deve essere tenutocostantemente al corrente dei progressi raggiunti ela sua leadership deve essere coinvolta direttamenteed in maniera continuativa. Il Presidente pro-tempore deve costituire una Com-missione per la pianificazione strategica del Club(CoPSC) che avrà l’incarico di promuovere l’attua-zione delle varie fasi del processo di elaborazione delPSC, di redigere il testo finale del Piano, secondoquanto emerso nei dibattiti assembleari, e di mante-nere, dopo che il PS diventerà operativo, un costantemonitoraggio delle attività del Club, finalizzato allaverifica del raggiungimento degli Obiettivi annualie pluriennali contenuti nel PSC, riferendone al Pre-sidente ed al Consiglio Direttivo (CD).La CoPSC dovrà avere fra i suoi Componenti, oltreal Presidente del Club, il Presidente uscente, il Presi-dente incoming, il Consigliere Segretario, il Presi-dente della Commissione per l’Azione Interna, e ilPresidente eletto, che verrà cooptato durante l’annorotariano (mese di dicembre), subito dopo l’Assem-blea elettiva di Club.Il Rotary mette a disposizione dei Club che prepa-rano il PS un complesso di Strumenti e RisorseUmane: la Guida alla pianificazione strategica; ilPiano Direttivo di Club; la Guida alla pianificazionedi Club efficienti; una informazione aggiornata econtinua sul sito www.rotary.org; la Guida alla pia-nificazione distrettuale; il PS-RI 2010-2013; il PSD2012-2015; l'impegno formativo del Distretto; il Pre-sidente e i Componenti della Commissione Distret-tuale per la pianificazione strategica;gli Assistenti del Governatore; gliIstruttori Distrettuali e d’Area.La tempistica relativa alla pianifi-cazione strategica di Club richiedeche il processo di elaborazioneabbia inizio a novembre e chevenga completato entro apriledello stesso anno rotariano. Vienesuggerito di programmare al-meno 3 Assemblee di Club, se-condo quanto riportato nellatabella illustrativa. Il PSC entreràin funzione a luglio, all’iniziodel nuovo anno rotariano, e re-sterà operativo per 3 o 5 anni, aseconda di quanto stabilito dal-l’Assemblea dei Soci.Il processo di elaborazione diun PS consta di 4 fasi, ognuna

delle quali viene introdotta da una domanda:1) A che punto siamo oggi? (fase di Ascolto; SWOTAnalysis: vengono presi in considerazione i punti diforza e i punti di debolezza del Club, le opportunitàe le sfide provenienti dalla comunità). 2) Dove vogliamo arrivare? (caratteristiche chiavedello stato futuro, secondo quanto previsto dalla va-lutazione dei Club Efficienti; dichiarazione della Vi-sione del Club, ovvero, inclusione dei punti cheattribuiscono peculiarità all’azione di un dato Clubnell'ambito della comunità in cui opera rispetto aglialtri Club: per esempio, essere il Club di servizio conmaggiore diversificazione sociale, oppure, quello chesostiene maggiormente i giovani di una data comu-nità ).3)Come arrivarci? (individuare le Priorità; indicaregli Obiettivi che si devono realizzare per conseguirela Visione).4) Come stiamo procedendo? (programmare la tem-pistica per la verifica e la valutazione dei progressidel Club).Il programma dovrebbe dedicare la maggior partedel tempo alla 2a e 3a fase del processo, con partico-lare attenzione alla costruzione del futuro, e menotempo allo stato attuale del Club.Durante il processo di pianificazione strategica, oc-corre ricordare le seguenti considerazioni:

Coinvolgere ex Dirigenti di Club, Dirigenti in ca-•rica ed entranti.

Includere una grande varietà di prospettive, coin-•volgendo l’intero Club.

Prendere in considerazione tutte le idee emerse•nel dibattito.

Chiedere a un moderatore imparziale o a un pic-•colo gruppo di moderatori di condurre le riunioni dipianificazione strategica (questo ruolo potrà esseresvolto, su richiesta del Presidente del Club, dai Com-ponenti della Commissione Distrettuale per la pia-nificazione strategica e/o dagli Assistenti delGovernatore e/o dagli Istruttori d’Area).

Riflettere su come gli Obiettivi del Club si alli-•neano con quelli del PSD e con le Priorità e gli Obiet-tivi del PS-RI.

Essere pronti a rivedere il Piano ogni anno, mo-•dificando le Priorità Strategiche e gli Obiettivi an-nuali, se necessario.La Commissione distrettuale per il PS resta a totaledisposizione dei Club del Distretto, per le sue speci-fiche competenze.Queste le parole del nostro fondatore, Paul Harris:“Il nostro mondo è un mondo che cambia; e noi

dobbiamo essere pronti a cambiare con esso�.

Il mondo cambia, rotariani pronti a cambiare con esso

Emilio Cottini

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9IInntteerrvveennttiiNovembre 2012

Il governatore distrettuale Gaetano Lo Cicero ha invitato quest'annoi club a promuovere donazioni di libri aistituzioni del territorio in occasionedelle sue visite ai club, e a impegnarecosì anche le somme eventualmente de-stinate ai regali di circostanza. Il sugge-rimento è stato accolto con consensi eriscontri concreti. La foto si riferisce aCaltagirone: mentre il governatore te-neva la visita amministrativa al club, lasignora Patricia si è recata nella Parroc-chia San Francesco di Paola alla cui bi-blioteca i soci del Club di Caltagironehanno donato circa 1000 volumi, chesono già a disposizione dei ragazzi del

popoloso quartiere di Caltagirone. Il parroco don Salvo Millesoli e iparrocchiani presenti, hanno manifestato il loro apprezzamento.

Libri, il dono più bello per il territorio

«Un Rotary più attraente e un'etica sostanziale»Ho seguito i Seminari distrettuali sull’Effettivo esulla Leadership e vorrei fare alcune considera-zioni.Nel primo Seminario è intervenuto PDG AlbertoCecchini (Distretto 2080 e Coordinatore RegionaleR.I. per l’immagine pubblica del Rotary) che haparlato di “Migliorare l’immagine per un Rotarypiù attraente”, quindi con lo scopo esatto di mi-gliorare l’immagine del Rotary e farlo conoscereanche per attrarre nuovi soci.La prima considerazione è che se il nostro mottoè "Servire al di sopra di ogni interesse personale",e se tutti abbiamo contezza che viviamo in un mo-mento storico grave, con assenza di ideali, conuna classe politica – nella sua interezza – inade-guata a offrire punti di riferimento, immagino chevogliamo attrarre persone che abbiamo valorietici in cui anche noi crediamo.Allora dobbiamo fare molto di più, con la nostra“vision” dovremmo essere un punto di riferi-mento ideale per chi vive eticamente, dobbiamoessere un esempio di comportamento volto albene comune, capaci di dare un colpo di reni peragire realmente nel territorio nell’interesse di unaripresa di coscienza e mobilitazione morale e ci-vile. Che vuol dire tanto, perché c’è tanto da fare.E a mio avviso c’è nella società una grande richie-sta di comportamenti etici, tante persone per beneche sono stufe dei pessimi comportamenti reite-rati a cui assistiamo nella vita politica, nelle am-ministrazioni pubbliche, un po’ ovunque e noidobbiamo attrarre queste persone.Ma oltre ad attrarre nuovi soci e farci meglio co-noscere all’esterno, abbiamo tanto da fare ancheall’interno, cioè fra i nostri soci. Credo infatti checi sia uno scollamento fra ciò che viene detto aiSeminari distrettuali e la politica che viene perse-guita nei Club - non ovviamente in tutti i Club.

Come si fa a incidere sulla vita dei Club?E’ vero che ogni Club è sovrano, ma è anche veroche ogni Club fa parte del Rotary e le indicazionidel RI dovrebbero essere tenute in considera-zione.Meno conviviali e quindi meno costi delle riu-nioni, Club con un effettivo di presenza soprat-tutto nelle riunioni in cui c’è attività di servizio.L’inizio del lavoro avviene quando cooptiamo unsocio, dovremmo avere presente che lo stesso ungiorno dovrebbe rappresentare tutti i soci del pro-prio Club in qualità di Presidente ed esserne al-l’altezza.E’ vero come ci ha ricordato Emilio Giammusso –relatore al Seminario sulla Leadership – non tuttii soci diventano leader, così come c’è una crisi dipersone preposte leader.Ma cerchiamo di cooptare soci che abbiano unforte senso etico, che condividano gli ideali rota-riani, continuiamo nella comunicazione esternafacendo eco di tutto ciò che facciamo di moral-mente elevato, e facciamoci apprezzare per que-sto.L’ultima considerazione la faccio pen-sando al libro “Frank Talk” scritto daFrank Devlyn – presidente del RI nel-l’anno rotariano 2000-2001.Racconta un episodio in cui cerca dicoinvolgere dei giovani professionistiad entrare nel Rotary perché potevanotrovare occasioni per il loro “business”.Quando lessi questa affermazione ri-masi paralizzata, perchè avevo sempresaputo che al Rotary non si entra percercare lavoro, ma la scriveva un Presi-dente Internazionale, però oggi michiedo e vi chiedo, perché no? Perché sel’etica possiamo definirla un complesso

di norme di comportamento (non leggi) di una so-cietà, di un gruppo o se possiamo parlare di com-portamento o atteggiamento “etico” incontrapposizione ad un atteggiamento “interes-sato”, allora credo tutti vogliamo allacciare rela-zioni con persone che condividano questa visione.Di questi tempi sapere che è possibile allacciarerelazioni anche professionali con persone perbene, penso soprattutto ai giovani professionisti,che come professione è lo zoccolo duro dei Club,potrebbe essere un valore aggiunto.Tutti assistiamo allo stato di degrado che c’è ogginella nostra società e contemporaneamente assi-stiamo a una fuga dalle associazioni, cerchiamopertanto di essere un punto di riferimento e unesempio di comportamento etico.Laddove l’etica sia sostanziale e non una dimo-strazione esteriore per mettersi a posto con la pro-pria coscienza.

Ivana TermineRC Catania Est

Gela> sabato 3 novembreNiscemi> sabato 3 novembre

Mussomeli - Valle del Platani> domenica 4 novembrePalermo Sud> giovedì 15 novembre

Nicosia di Sicilia> venerdì 16 novembreRegalbuto> venerdì 16 novembreCorleone> domenica 18 novembre

Lercara Friddi> domenica 18 novembreCatania est> lunedì 19 novembreCatania> martedì 20 novembre

Catania 4 canti - Centenario> mercoledì 21 novembrePaternò - Alto Simeto> mercoledì 21 novembre

Acireale> giovedì 22 novembreEtna Sud-Est> giovedì 22 novembreSan Cataldo> venerdì 23 novembreValle del Salso> venerdì 23 novembreCatania Ovest> sabato 24 novembre

Palermo Baia dei Fenici> lunedì 26 novembre

La Valette - Malta> sabato 8 dicembreMalta> sabato 8 dicembre

Gozo> domenica 9 dicembreSciacca> sabato 15 dicembre

Acicastello> lunedì 17 dicembreMisterbianco> lunedì 17 dicembreSiracusa> martedì 18 dicembre

Caltanissetta> giovedì 20 dicembreAgrigento> venerdì 21 dicembreLicata> venerdì 21 dicembre

Bivona Montagna delle Rose - Magazzolo> sabato 22 dicembre

Menfi Belice Carboj> sabato 22 dicembreRibera> sabato 22 dicembre

Aragona Colli Sicani> domenica 23 dicembreCanicattì> domenica 23 dicembre

Le prossime visite Le prossime visite del Governatore ai Clubdel Governatore ai Club

Il Bollettino "Rotary 2110" offre la possibilità di pubblicare al proprio interno inserzioni pubblicitarie e contenuti promozionali, versando un contributo

alla Rotary Foundation.Per informazioni e contatti ci si può rivolgere a [email protected]

oppure al tesoriere distrettuale [email protected]

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10 RRiiccoonnoosscciimmeennttii Novembre 2012

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Il premio “Galilei giovani” va a una ricercatrice sicilianaPaola La Rocca è la vincitrice della competizione internazionale nella sezione riservata ai ricercatori under 35

A cura della Fondazione Premio Internazionale Ga-lileo Galilei dei Rotary club Italiani, che opera sottogli auspici del Rotary International e dell'Universitàdi Pisa il 6 Ottobre presso nell'Aula Magna dellaFacoltà di Scienze dell'Università di Pisa, si è svoltala cerimonia di consegna dei premi Galileo Galileiper l'anno sociale 2011/2012. Lo scopo del premioè di onorare illustri studiosi stranieri che si siano oc-cupati in modo eminente di argomenti riguardantila civiltà italiana. Dal 2006 il premio viene conferitoanche a illustri studiosi italiani che si siano distintinel campo delle Scienze della natura (scienze fisi-che, mediche, geografiche, chimica, agraria e mate-matica). Il premio consiste in una scultura inargento di Giovanni Ferri, raffigurante Galileo Ga-lilei e in una targa d'oro commemorativa. La Com-missione del premio 2012, nominata dal Rettoredell'Università di Pisa, ha designato vincitori delPremio, per le Scienze Agrarie l'insigne agronomoFrancesco Salamini, e per la Storia della LetteraturaItaliana Ottavio Besomi. Il prof. Francesco Salaminisi occupa di genetica del mais da quasi 40 anni, inparticolare della biosintesi della cera e delle pro-

teine dei semi, portando con alcune delle sue ricer-che al miglioramento nutrizionale della farina dimais kernel. Come direttore del MaxPlanck Insti-tute di Colonia per la Genetica vegetale, ha, inoltre,introdotto tecniche di allevamenti marker - assistitedi barbabietola da zucchero e, in particolare, di pa-tate, e per tali meriti è, oggi, considerato presso ilmondo accademico il più importate studioso ita-liano di genetica molecolare delle piante. Il prof. Ot-tavio Besomi è stato premiato sia per l'alto livellodei contributi scientifici sia per l'apporto dato alladiffusione della cultura italiana nella Confedera-zione Elvetica. I suoi lavori, nei quali il rigore scien-tifico è costantemente messo al servizio dei lettori,hanno impresso una svolta agli studi della Lettera-tura Italiana del '600.Dall'anno sociale 2011/2012, per la prima volta, ilPremio Galilei è stato esteso anche ai giovani ed èapprodato in Sicilia per volontà del GovernatoreConcetto Lombardo. La Fondazione Premio GalileoGalilei dei Rotary Italiani ha, infatti, aperto le porteai giovani con una sezione del premio rivolta ai ri-cercatori con non più di 35 anni che si siano distinti

in una delle discipline annualmente individuate. Lagestione di questa sezione è stata affidata ai diversiDistretti affinché valorizzino le realtà giovanili pre-senti nel proprio ambito territoriale. Il nostro Go-vernatore, Concetto Lombardo, ha volutoaccogliere l'iniziativa dotando anche la nostra areadel Premio Giovani e ribadendo in tal modo l'inte-resse costante del Distretto e Suo personale nei con-fronti dei giovani, con il valorizzarne l'eccellenzeladdove esse si manifestino. Questa iniziativa si af-fianca, infatti, a tutte le altre che il Rotary rivolgealle giovani generazioni, quali il Ryla, le borse distudio, lo scambio giovani e lo scambio gruppi distudio. Per il nostro Distretto la Giuria, compostadal Presidente, prof. Benedetto Matarazzo, pastpresident P del club di Catania e Direttore dell'Isti-tuto di Matematica Finanziaria dell'Università diCatania Facoltà di Economia, dal prof. Salvatore LoNigro, Direttore del Centro Siciliano di Fisica Nu-cleare dell'Università di Catania, Presidente delclub di Catania Nord, e dal Dirigente Scolasticoprof. Giovanni Bonfiglio, past presidente del clubdi Lentini e Cosegretario Distrettuale del Governa-tore Concetto Lombardo, esaminata la ricca docu-mentazione prodotta dai numerosi candidatiresidenti nel nostro Distretto, ha rilevato l'ottimoprofitto con alcuni elementi di eccellenza di tutti ilavori presentati. In particolare ha ritenuto apprez-zabile e degna di merito l'attività scientifica svoltadalla dott.ssa Paola La Rocca. La giovane ricerca-trice ha partecipato, infatti, a molte attività incampo internazionale collaborando fra l'altro alProgetto Alice presso il CERN di Ginevra (FisicaNucleare delle alte energie) e in campo nazionale alProgetto "EEE" (Network di telescopi di raggi co-smici). Svolge, inoltre, una lodevole attività di di-dattica della fisica con la realizzazione di lavori chesono stati pubblicati su prestigiose riviste come:Physics Education ed European Journal of Physics.L'ambito riconoscimento alla Dott.ssa La Rocca èstato consegnato dal PDG Concetto Lombardo.

Rotary 2110

Bollettino del Distretto Rotary 2110 Sicilia e MaltaGovernatore distrettuale

Gaetano Lo Cicero

[email protected]

Giorgio De CristoforoResponsabile distrettuale per il Bollettino e la ComunicazioneRedazione: Assia La Rosa - I PressStampa: E.TI.S. 2000 Spaviale O. da Pordenone 50, Catania;stabilimento Zona industriale, 8a stradaDistribuzione gratuita ai soci_________________________________Pubblicazione registrata al Tribunale di Palermo il 9 luglio 1993Dir. Resp. Pdg Salvatore Sarpietro

PELLEGRINAGGIO NEI LUOGHI DI PADRE PIOPer iniziativa di Paolo Orlando, delegato per l'area Terra di Cerere della Rotary Foundation, si èsvolto in ottobre un viaggio-pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo, sul Gargano in Puglia, ripe-tendo un appuntamento apprezzato anche dal governatore Gaetano Lo Cicero e consolidato ormaida anni per i rotariani provenienti da vari club di questo Distretto. I partecipanti hanno visitato aGiovanni Rotondo il convento e altri luoghi di Padre Pio, via Crucis, Casa Sollievo della Sofferenza,Santuario di San Pio da Pietrelcina.

Hanno poi effettuato alcuneescursioni visitando l’Abba-zia di Pulsano, il Santuario diSan Michele Arcangelo aMonte Sant’Angelo e la Cit-tadella dell’Incoronata aFoggia. "Sono orgoglioso -ha commentato Paolo Or-lando - poiché la cultura ela devozione unite all’im-pronta anche turistica, coni segni di amicizia rota-riana, sono state al centrodelle attenzioni di tutti ipartecipanti che hannosolidarizzato fra lorounendosi ai principi in-dicati dal Frate Santo".

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11TTrraagguuaarrddiiNovembre 2012

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Il 2012 tra gli anni più significativi per Polio PlusLanciata durante la Giornata Mondiale del grande progetto una nuova campagna interattiva di “Basta così poco”Durante la Giornata Mondiale della Polio, il 24 ot-tobre scorso, il Rotary International ha lanciatouna campagna innovativa e interattiva, sul sitoendpolionow.org, che consente a tutti di unirsiall’Arcivescovo Desmond Tutu, Bill Gates, JackieChan, Amanda Peet e altri personaggi di spicco ecelebrità che stanno già partecipando alla campa-gna "Basta così poco" (ossia, così poco per eradi-care la polio) per incrementare la consapevolezzaed il supporto per l’eradicazione della polio. Inol-tre, durante la Giornata Mondiale della Polio, ilRotary ha messo in vendita l’album “End PolioNow”, che contiene canzoni eseguite da amba-sciatori famosi dell'eradicazione della polio dalcampo della musica, inclusi i sopravvissuti allapolio Itzhak Perlman (violinista classico); Dono-van (folk rock); e Benda Bilili (soukous delCongo). L'album è disponibile su iTunes e sul sitoshop.rotary.org. La Giornata Mondiale della Polio segue una seriedi significativi sviluppi che hanno reso il 2012 unodegli anni più importanti nella storia dell’inizia-tiva di eradicazione della polio. A gennaio, il Ro-tary ha annunciato di aver raccolto 200 milioni inrisposta alla Sfidaper la sovvenzioneda 350 milioni di dol-lari della FondazioneGates. Ad oggi, il to-tale della raccolta èdi 228 milioni di dol-lari, ed è in continuacrescita. Per ricono-scere l’impegno delRotary, la Fonda-zione Gates ha ag-giunto altri 50milioni alla sovven-zione. Totale del fi-nanziamento: oltre605 milioni di dollari.A febbraio, l'India èstata tolta dall'elencodi Paesi polio-ende-mici, contro alcunepessimistiche previsioni; la definizione del Paesecome libero dalla polio, dopo un intero annosenza nuovi casi, rappresenta il raggiungimentodi un enorme traguardo storico. A maggio, l'Assemblea Mondiale della Sanità ha

dichiarato l'eradicazione dellapolio come «emergenza prag-matica per la salute mondiale»,riconoscendo la dicotomia pre-sentata dall’incremento del ri-schio di fallimento dell'impresaa causa della lacuna dei finan-ziamenti e i significativi pro-gressi ottenuti nella riduzionedei casi, e con la polio che con-tinua ad avere una presenzageograficamente sempre più ri-dotta. Il 27 settembre, insiemeall'evento sulla polio pressol'Assemblea generale del-l’ONU, il Rotary ha annunciatoil suo piano di contribuire altri75 milioni di dollari nei pros-simi tre anni alla Global PolioEradication Initiative (GPEI)nell'ambito di uno sforzo mon-diale per chiudere il deficit difinanziamenti di 700 milioni didollari che rischia di compro-

mettere lo sforzo globale per l’eradicazione dellapolio, anche se il numero di casi di polio è al li-vello più basso della sua storia. Il messaggio aileader mondiali è chiaro: sostenere l'ultima spintaper eradicare la polio adesso, mentre l'obiettivo

non è mai stato così vicino, o dover affrontare lepotenziali conseguenze di una nuova epidemia dipolio che potrebbe paralizzare milioni di bambinientro il prossimo decennio.A partire dal 1985, il Rotary ha contribuito concirca 1,2 miliardi di dollari e innumerevoli ore divolontariato per proteggere oltre due miliardi dibambini in 122 Paesi. La malattia rimane ende-mica in tre Paesi - Afghanistan, Nigeria e Pakistan- anche se altri Paesi rimangono a rischio d'impor-tazione di infezioni. La polio, una malattia alta-mente infettiva, causa la paralisi e a volte risultafatale. Dato che non esiste una cura contro questamalattia, la migliore protezione è la sua preven-zione. Con soli 60 centesimi di dollaro di vaccino,un bambino può essere protetto a vita contro que-sta malattia paralizzante.

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Cronaca di una giornata

trascorsa all’insegna di una grande amicizia

Su iniziativa del Rotary Club di Caltagirone, presieduto dal dott. Rosario Ingrassia, siè tenuto presso la locale Casa Circondariale di Cda. Noce il corso di primo soccorso(BLSD) rivolto agli agenti della polizia penitenziaria. Il progetto del Rotary (respon-sabile e coordinatore il Past president dott. Stefano Viola) è stato realizzato con la col-laborazione degli istruttori di Rianimazione Cardiopolmonare accreditati IRCdell’Ospedale Gravina di Caltagirone, dott.Luigi Alba e dott. Fabio Interlandi, coa-diuvati dall’infermiere professionale Elio Pedi, e con la direzione della dott.a PieraGiacalone, responsabile dell’ufficio Formazione ed educazione alla salute ASP 203. Alcorso teorico pratico, hanno partecipato 14 agenti che saranno in grado di intervenirecon procedure corrette e standardizzate nei casi di arresto cardiocircolatorio improv-viso; gli stessi sono stati addestrati all’uso del defibrillatore automatico esterno. Il pre-sidente Ingrassia, ha espresso soddisfazione per il notevole numero di agenti chehanno partecipato al corso e per la valenza che esso ha assunto, proprio perché avràricadute positive all’interno della realtà carceraria. Il dott. Viola, responsabile di questoprogetto del Rotary che nel 2010-11 ha coinvolto gli agenti della Polizia Municipaledi Caltagirone, è pronto ad estendere anche ai detenuti il corso di primo soccorso, inconsiderazione della disponibilità manifestata dal direttore della Casa Circondarialedott. Valerio Pappalardo e dal suo staff.

Mario Sagone

Il R.C. Caltagirone Il R.C. Caltagirone organizza il corso di primo soccorsoorganizza il corso di primo soccorso

per gli agenti della casa circondarialeper gli agenti della casa circondariale

Una splendida giornata di sole, ha fatto da ideale cornice all’in-terclub tra Aetna Nord Ovest e Caltagirone, che si è svolto in oc-casione della XXIII Sagra del Pistacchio di Bronte. Ospiti delClub brontese presieduto da Carlotta Reitano, i rotariani di Cal-tagirone hanno trascorso una bellissima e intensa giornata. Am-maliati da paesaggi e siti di grandissimo interesse artistico eculturale che questo territorio della terra di Sicilia offre ai visi-tatori, le ore sono trascorse veloci. Oltre alla degustazione deiprodotti tipici, per l’avvenimento che celebra il pregiato fruttoche nasce sui terreni lavici dell’Etna, si è proceduto ad un sug-gestivo itinerario: il Castello di Nelson, il vasto territorio che sisviluppa lungo il corso del fiume Simeto, il Ponte Serravalle,eretto da operai arabi, secondo il volere del Conte Ruggero che,nel 1211 volle mettere in comunicazione le due sponde del fiumeSimeto, i resti d’antichi mulini, tutti luoghi che disegnano unacornice unica, un magnifico mosaico. Se poi, ad illustrare questoviaggio, sono guide preparate e fiere della storia e delle tradi-zioni del loro paese e del territorio d’appartenenza, come l’ar-chitetto Luigi Longhitano e dei tantissimi soci del Club presenti,tutto diviene più affascinante e coinvolgente.

Corre l’obbligo di segnalare gli sforzi e l’azione costante del Ro-tary negli anni, per giungere ad una riqualificazione paesaggi-stica del fiume Simeto nel comprensorio di Bronte e riprendereil tema del restauro del Ponte Serravalle. Più che un’accoglienzaè stato un abbraccio da parte dei rotariani di Bronte nei confrontidegli ospiti di Caltagirone, che si è manifestato in più occasioni.Una gigantesca torta al pistacchio, sulla cui sommità era raffi-gurato un ciclista, ha celebrato la vittoria del presidente delClub di Caltagirone Rosario Ingrassia al Campionato del Mondodi Ciclismo Rotariano che si è svolto alla Rochelle in Francia;una sorpresa riuscita e apprezzata. Nella serata, la visita al Real Collegio Capizzi, uno dei maggioricentri culturali della Sicilia, che ospita una ricchissima biblio-teca, il coinvolgente incontro con l’anziano rettore; poi una ca-patina allo stand allestito dal Rotaract di Bronte e, infine, guidatiper le viuzze del centro storico, per evitare la folla che riempivale vie principali, si è giunti nel luogo dove era in attesa il busper il ritorno a Caltagirone. E mentre un lungo serpentone diauto rendeva lento il ritorno a casa, in tutti vi era la consapevo-lezza di avere trascorso una giornata molto particolare, sotto uncomune denominatore: l’amicizia rotariana.

Mario Sagone

INTERCLUB INTERCLUB AETNA NORD OVEST -CALTAGIRONEAETNA NORD OVEST -CALTAGIRONE CATANIA DUOMO 150: “LE BUONE

PRASSI” PER IL RISPETTO DEI DISABILIA Catania il sindaco Raffaele Stancanelli e il presidente del RC Catania Duomo150, Angelo Alaimo, hanno siglato un protocollo di intesa su «Le buone prassi»nei confronti delle persone con disabilità. La Carta delle Buone Prassi, sottoscrittaanche da Nino Prestipino, presidentedella Commissione Disabilità del Ro-tary di Sicilia e Malta, rappresenta, perle persone disabili, un significativopasso verso una migliore qualità dellavita. Nella carta vengono elencati gli im-pegni che devono essere realizzati qualiquelli di offrire informazioni circa lacondizione di salute del disabile; di fa-vorire l'inserimento in gruppi di autoa-iuto con coetanei e con le altre lineegenerazionali delle proprie famiglie; difavorire la possibilità di non essere oberato da eccessivi carichi assistenziali; difare conoscere e assicurare gli aiuti di legge necessari per l'affiacamento al disabile;di costruire un "dopo-noi" che favorisca il mantenimento del legame con il disa-bile; di riconoscere la qualità di portatore di una esperienza speciale; di coglierela spiritualità legata alla presenza del disabile. Il sindaco Stancanelli, apprezzandol'iniziativa del Rotary ha offerto la massima collaborazione per la realizzazione.

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13IInnccoonnttrriiNovembre 2012

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Molto partecipato e pieno di spunti di rifles-sione l’incontro organizzato nella sede del-l’ex chiesa di San Tommaso del Rotary Clubdi Alcamo dal presidente del sodalizio LucyHernandes. In discussione: “L’avveniredella memoria e il valore della cultura controil degrado del costume nella società di oggi”;relatore il prof. Gianfranco Perriera, docentedi filosofia e regista teatrale, dopo una intro-duzione del socio dott. Ernesto Di Lorenzoche ha evidenziato l’importanza “straordi-naria” del tema. Verità, arte, storia, oblio, ori-ginalità e copia, i tanti “io” della nostral’individualità sono stato i binari lungo iquali si è sviluppato, con vari riferimenti aifilosofi del passato e del mondo contempo-raneo, l’intervento del prof. Perriera che, piùvolte, ha ribadito: “Siamo chiamati ad essereresponsabili della nostra memoria”.

Alcamo, l’avvenire Alcamo, l’avvenire della memoriadella memoria

“Il Buon Governo” negli affre-schi di Ambrogio Lorenzetti èstato il tema di un incontro pro-mosso dal Rc Mussomeli nell’au-ditorium dell’istituto scolastico“G. B. Hodierna” e dedicatoprincipalmente agli studentinell’ambito di un progetto predi-sposto dalla Commissione di-strettuale “Tutela e DiffusioneArti Classiche“ presieduta daRosa Anna Asaro. Hanno intro-dotto la dirigente scolasticaLaura Zurli e il presidente delclub Alfredo Roccaro,e ladott.ssa Maria Letizia Russo, re-sponsabile regionale delll' IIS,istituto per la diffusione e infor-mazione sociale. La relazionesugli affreschi è stata tenuta daGaetano Terlizzi che ha coin-volto gli studenti su un tema chedall'analisi degli affreschi delLorenzetti , pittore senese del1300, risulta di speciale attualitàe cioè quello del buono e del cat-tivo governo.La relazione, per ragioni ditempo è stata incentrata solosull'allegoria “ del buon governo

“ e “ degli effetti del buon go-verno” con l'analisi dei relativipannelli che nella realtà sono didimensioni elevate. L’«Allegoriadel Buono e del Cattivo Go-verno» di Ambrogio Lorenzetti èun grandioso ciclo di affreschiche l’artista realizzò, tra il 1337 eil 1339, nella Sala dei Nove delPalazzo Pubblico di Siena. Il cicloè una delle prime opere di carat-tere totalmente laico che si trovanell’arte del tempo. In pratica ilpartito allora al potere volle chel’artista rappresentasse da unlato l’Allegoria del Cattivo Go-

verno con gli effetti che esso pro-duceva (carestia, assassini, sac-cheggi, violenza, povertà, ecc.)dall’altro l’Allegoria del BuonGoverno con i suoi effetti (cittàprospere, campagne coltivate,benessere, ricchezza, gioia, e cosìvia). L’intento è ben chiaro: solose l’amministrazione della cosapubblica avviene su principi digiustizia sociale, il popolo traebeneficio dal governo pubblico.I pannelli ritraenti tutta l'allego-ria sono stati esposti all'internodell'auditorium che ha ospitatol’incontro rotariano.

IInnccoonnttrroo ccuullttuurraallee ssuull ““BBuuoonn GGoovveerrnnoo””nneeggllii aaffffrreesscchhii ddii LLoorreennzzeettttii

Il Rotary Paternò Alto Simeto ha or-ganizzato un interclub con i Rotarydi Acireale, Aetna Nord Ovest, Ca-tania Sud, Randazzo Valle dell’Al-cantara sul tema: “Integrità eintegrazione: aspetti sanitari e ri-svolti sociali delle migrazioni”. Haintrodotto il presidente GiuseppeTestaj. Sui problemi sanitari degli immi-grati il dott. Mauro Sapienza, diret-tore dell’Unità OperativaComplessa di Malattie Infettivedell’ospedale Basilotta di Nicosia,ha prima tracciato un quadro gene-rale sui tanti problemi che devonoaffrontare sia queste persone che ar-rivano in Italia sia le autorità ita-liane che li devono accogliere. Sonocirca 4900 gli stranieri che giungonoin Italia sia attraverso gli sbarchinelle nostre coste sia attraverso iconfini. Uno dei problemi che deveessere subito affrontato con questisoggetti è quello di offrire loro unaassistenza sanitaria adeguata. Que-ste persone, quanto sbarcano, ven-gono visitate ed offerte loro le primecure. In un secondo tempo, quandovanno nei centri di accoglienza, ven-

gono sottoposti ad accertamenti piùapprofonditi. Sono proprio questiesami che spesso ci fanno scoprire lediverse malattie che si portano die-tro dai loro paesi d’origine quali : latubercolosi, il tifo, la malaria,la scab-bia,l’epatiti, l’Aids. A questo punto- spiega Sapienza – nasce il pro-blema di come curarli. Per fortunache le leggi italiane ci aiutano con-sentendo ai servizi sanitari di curare

queste persone anche se sprovvistidi assistenza. L’integrazione in ambito infettivolo-gico della figura del mediatore cul-turale, laddove questa esperienza èstata collaudata, come in Siciliapresso il Centro Accoglienza Richie-denti Asilo di Mineo e Lampedusaha, senza dubbio, rappresentato unmiglioramento della qualità dell’as-sistenza e della performance dei ser-

vizi offerti dagli operatori sanitarinei confronti della popolazione mi-grante”. La dott.ssa Gou-Wendenda MarieDenise Zaksongo, vicedirettore delCentro di Accoglienza richiedentiasilo di Mineo ha paralato della fi-gura del mediatore culturale. ”Que-sta figura professionale - spiega - èimportante nei rapporti tra i mi-granti e le figure istituzionali che lidevono accogliere ed assistere, per-ché oltre a fare da interprete devecurare l’integrazione con la popola-zione ospitante. Da un punto divista sociale il mediatore culturaleè una figura professionale che ha ilcolpito di facilitare l’inserimentodei cittadini stranieri nel contestosociale del Paese di accoglienza,esercitando la funzione di tramitetra i bisogni del migrante e le rispo-ste offerte dai servizi pubblici. Neipresidi sanitari questa figura facilital’operato dei medici e del perso-nale sanitario non medico e nel con-tempo garantisce l’accesso delmigrante anche se indigente o nonin regola, ai percorsi socio-assisten-ziali”.

Interclub: aspetti sanitari e sociali delle migrazioniIl Club di Paternò ha riunito i Rotary di Acireale, Aetna N.O., Catania Sud e Randazzo

da sin.: Antonio Calvagno, Carlotta Reitano, Alfio Grassi, Concetta Lazzaro, Giuseppe Testaj, Gou-Wendenda Marie Denise Zaksongo , Mauro Sapienza

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14 AAttttiivviittàà Novembre 2012

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Insieme per fare “Piazza pulita” a CataniaConsiderare i beni pubblici degni di tutela, promuovere azioniper valorizzarli, su questa scia si muove l’iniziativa intitolata:“Piazza pulita”, promossa dai club Interact Catania Ovest, Cata-nia Sud, Misterbianco e Catania. Alla idea ha aderito anche l’As-sociazione Nuovi studenti, nella quale confluiscono i ragazzi delSan Giuseppe, Galileo Galilei, Cutelli, Boggiolera e dei Salesiani.Al progetto aderisce una fascia di età compresa tra i 14 e i 18 anni,ragazzi, protagonisti di una iniziativa che dimostra impegno ci-vile, sensibilità per la difesa dell’ambiente e interesse per i beniche appartengono alla collettività Il progetto è stato illustrato dalpresidente dell’interact Catania Ovest, Federico Scalisi, che in-sieme ai presidenti degli altri club ( Maria Vittoria Sardo, Giu-seppe Marletta ed Elia Ciancio) ha già partecipato insieme ad altrisessanta giovani alla pulizia di Piazza Giovanni Verga. L’iniziativafa parte del progetto distrettuale intitolato: “Service through yourhands “ , che ha come scopo principale coinvolgere i partecipantiin attività di volontariato. Il progetto è stato realizzato con il pa-trocinio del Comune di Catania, che ha fornito ai numerosi par-tecipanti, vestiario e attrezzature. L’iniziativa ha anche una parteformativa. I giovani sono stati guidati, dal punto di vista teorico,attraverso conferenze e dibattiti, da Danilo Pulvirenti attivistaambientalista promotore di numerose proposte.

Iniziativa formativa promossa dai club Interact Catania Ovest, Catania Sud, Misterbianco

Proveniente dall’Estonia, Kadri Kand, presidente del Ro-tary Club Tallinn, l’unico club di lingua inglese in Estonia,Managing Director della Centralpharma Comunicationesin una sua visita in Sicilia, dopo aver soggiornato a Taor-mina, su invito di Paolo Orlando, delegato della RotaryFoundation Area Terre di Cerere del Distretto 2110 Siciliae Malta, si è recata a Piazza Armerina con le proprie figlioleper visitare il centro storico e la Villa romana del Casale.Ad accogliere gli ospiti presente anche Enzo Cammarata,presidente del Rotary Club di Piazza Armerina. “Il nostro club - ha dichiarato la Kand - quest’anno fra leazioni umanitarie, ha acquistato un set di calcolo per lostudio a favore delle donne estoni insieme con la ResourceCentre, che si trova a Tallinn University. Dalla sua fonda-zione nel 1997, il Centro è stato attivo nel promuovere losviluppo democratico in Estonia e, inoltre, si è impegnatonella lotta contro la tratta di donne e bambini a fini di sfrut-tamento sessuale”.Così ha commentato Paolo Orlando: “Sono stato partico-larmente soddisfatto per la disponibilità dell’amico prof.Onofrio Prestifilippo che ci ha fatto da guida turistica e dainterprete, inoltre per la presenza della Kadri Kand poichéda tempo, attraverso una assidua corrispondenza, ave-vamo intrapreso rapporti rotariani per sviluppare alcuniprogetti”.

In visita a Piazza Armerina In visita a Piazza Armerina il presidente del Club di Tallinil presidente del Club di Tallin

Gli studenti del liceo classico Colajanni di Enna parteciperanno al “Progetto acqua” promossodal Rotary club Enna. Il progetto, presentato nella sala riunioni del Rotary Club di Enna, è in-teramente finanziato dal club e rientra in una delle sei aree d’intervento del Rotary di maggiore successo e sostenibilità. Relatore è stato Enrico Croce, vice presidente del Rotary Club di Enna,in qualità di redattore del progetto stesso.Per il Liceo Classico “Napoleone Colajanni” di Enna hanno preso parte alla presentazione i do-centi Tiziana Buono, Rosanna Grillo e Sebastiano Emma. Gli obiettivi che il progetto si proponedi raggiungere riguardano l’acquisizione da parte dei discenti di conoscenze in merito agliaspetti chimici, microbiologici, ambientali, sanitari e tecnici relativi all’acqua ed alla sua ge-stione.Nell’ambito del progetto sono previsti incontri formativi con esperti rotariani del settore e visitedidattiche presso strutture laboratoristiche e presso impianti di trattamento. Al termine dellapresentazione si è aperto un vivace dibattito sullo stato delle acque nella provincia di Enna. Inmerito all’iniziativa, la presidente del Rotary Club di Enna Stefania Rizzo ha sottolineato che«all’interno dell’area d’intervento “Acqua e strutture igienico-sanitarie” i rotariani hanno co-stantemente cercato risposte ai bisogni dei Paesi poveri, realizzando una vasta gamma di pro-getti. Alcuni di essi hanno visto coinvolto anche il club di Enna che nel 2009 ha promosso, grazieal finanziamento della Rotary Foundation, la realizzazione di un pozzo nello Zambia».Il vice presidente Croce in merito al progetto, durante la presentazione ha aggiunto: «Pressotutte le popolazioni l’acqua ha da sempre assunto un ruolo centrale sia a livello pratico sia a li-vello simbolico ed evocativo. Oggi l’uomo ha consapevolezza dell’importanza dell’approvvi-gionamento idrico per la sopravvivenza e per lo sviluppo, ma si confronta anche con i problemicorrelati ad un cattivo utilizzo dell’acqua. Iniziative come quella proposta dal Rotary in questoprogetto hanno anche l’obiettivo di fare rielaborare il rapporto che l’uomo ha con l’acqua in ter-mini non solo di dipendenza ma anche di rispetto».

Gli studenti liceali partner del Club Gli studenti liceali partner del Club di Enna per il “Progetto Acqua”di Enna per il “Progetto Acqua”

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Quando a maggio 2011 il Presidente inco-ming, Beppe Giuliana, mi chiese di ideare erealizzare di un progetto di service accolsil’idea con entusiasmo. Ma dopo un primomomento di entusiastica accettazione si pre-sentarono ai miei occhi diverse difficoltà.La prima fu quella di trovare un’idea chefosse nuova ed innovativa. Ormai da temposembra che ci si “limiti” a restauri di beni ar-chitettonici o a perseguire e seguire vie giàtracciate. Viviamo in una società con molte-plici aree di miglioramento ma spesso lapaura del nuovo attanaglia anche noi rota-riani che dimentichiamo troppo spesso di“volare alto”; in fondo anche il debellare laPolio sembrava impossibile.Partendo da questi presupposti, parlandocon amici e cercando nuove vie, venni a co-noscenza di un aspetto del mondo dei “nonvedenti” che mi era completamente scono-sciuto. La Sicilia annovera il più alto numerodi portatori di tale handicap e nello stessotempo in Italia esiste un altissimo numero diciechi con brevetto per effettuare immer-sioni, il P.A.D.I. ed I.S.D.A, tra i più cono-sciuti. I “normodotati” entrano in contatto con ilmondo circostante prima di tutto grazie allavista, molti di noi conoscono i fondali marini,senza mai essersi immersi, grazie alla televi-sione o al cinema. I non vedenti hanno invecela necessità di toccare il mondo circostanteper conoscere, per comprendere. Il non-ve-dente che si immerge deve essere guidatoper mano da un accompagnatore che lo aiutia scoprire l’ambiente marino.Da queste considerazioni, da queste nuove

conoscenze nacque l’idea per il progetto delPalermo Sud:One World il mare per tutti.Creare il primo percorso immerso per nonvedenti della Sicilia ed il più lungo d’Italia (400 metri ). Un percorso che si snoda all’in-terno dell’Area Marina Protetta B di CapoGallo; in un punto unico dal punto di vista

naturalistico, gorgonie… madrepore.. Posi-donia ,in quanto protetto ed avvincente dalpunto di vista archeologico: un’ ancora ro-mana … un’ancora di tonnara … un collod’anfora romana … tutto da poter toccareoltre che vedere. 400 metri lineari di cime an-corate ai fondali marini che guidano in auto-nomia grazie anche a 200 schede scritte sia inBraille che in “chiaro” il subacqueo vedentee non. Per la prima volta il cieco, una voltaaccompagnato nel punto di inizio del per-corso diventa autonomo come sulla terra-ferma … come se fosse a casa in un ambienteprotetto.Grandi le difficoltà prima di tutto di ordinegiuridico/burocratico e quindi di ordine eco-nomico il costo di 25.000 € ha creato parecchiostacoli innanzitutto tra i soci stessi ( siamoin crisi economica;.dove prendere tutto que-sto denaro; …. Non riceveremo mai i per-messi !). Alcuni soci avevano dimenticato cheil Rotary deve essere come le grandi aquileche volano alto al di sopra di ogni ostacoloed ogni difficoltà. Con l’entusiasmo profuso da Beppe Giulianaed Antonio Carlotta, che definirono il pro-getto ambizioso, si decise di creare il pro-getto a cavallo di 2 anni sociali. Il supportoindispensabile degli sponsor ha consentitoche si operasse con le casse del club solo peril 20 % del costo totale permettendo infineche il progetto si realizzasse il 23 di giugno2012. La consegna è stata fatta alla presenzadel Presidente dell’A.R.S. On.le FrancescoCascio. Il Rotary Palermo Sud ha agito dagruppo di sensibilizzazione nei confrontidell’AMP nella persona dell’AmmiraglioPace; la sovrintendenza ai beni culturali delmare nella persona di Sebastiano Tusa; la so-cietà civile che ha ancora una volta dimo-strata che è possibile creare solo se lo sivuole. Il Rotary può creare quando decide divolere.

Roberto Lo Nigro

“Rischio sismico nel nostro territorio e ruolo dellaProtezione civile” è stato il tema di un incontro aDelia promosso dal RC Valle del SalsoValle del Salso e introdottodal presidente del club Giuseppe D’Antona; relatoriil dott. Francesco Mangiavillano, geologo, e il dott.Domenico Bonelli, dirigente regionale della Prote-zione Civile a Caltanissetta. Le condizioni del nostroterritorio, la non prevedibilità dei terremoti e l’atti-vità di prevenzione, il tema conduttore dell’inter-vento del geologo Mangiavillano; ruolo eorganizzazione d’intervento da parte della Prote-zione Civile, il tema illustrato dal dott. Bonelli. Sonointervenuti nel dibattito amministratori locali e citta-dini; presenti i Volontari della protezione civile diDelia, Sommatino e Riesi.

***Al Rotary club Catania NordCatania Nord il presidente GiovanniUrso ha invitato per un "incontro con la poesia diDante” Giuseppe Bevilacqua, docente di educazionealla voce nell'Accademia di arte drammatica "SilvioD'Amico" di Roma, che tra gli interpreti danteschi ècolui che da più lungo tempo, con intensità e pas-sione, promuove la "lettura dantesca" suscitandonel'interesse, il gusto e la frequentazione in diversi con-testi nazionali e internazionali. Bevilacqua affermache il motivo dell'amore per Beatrice, come cuoreispirativo e rivelativo dell'intero viaggio dantesco, vavisto come conquista faticosa della completa cono-scenza di sé, e ha letto con rigore metrico e toccantepathos significativi brani delle tre Cantiche.

***Il RC MarsalaMarsala insieme con altri club service dellacittà ha sottoscritto con il Comune un «patto sociale»rivolto a «migliorare la condizione della donna».L'idea dell'iniziativa è nata nel corso della convention«Madre Terra, sulla condizione della donna», nellaquale sono stati coinvolti i rappresentanti dei clubservice della città e altre associazioni.Per il sindacoGiulia Adamo "l'iniziativa, che merita senz'altro il pa-trocinio istituzionale, è avvalorata dal fatto che vedela sinergia di associazioni che vogliono adoperarsiper il sociale, a beneficio del territorio".

***Grazie alla solidarietà e alle donazioni del Rotary PaPa--lermolermo, le pedonalizzazioni in atto nel centro storicoavranno un’accelerazione. L'associazione, infatti, hapromosso la raccolta di donazioni per l'acquisto deidissuasori utili alla chiusura al traffico veicolare. Arenderlo noto, con espressioni di apprezzamento,l'assessore comunale al Centro Storico, Agata Bazzi.

***“Sicurezza domestrica: come prevenire i rischi dellaquotidianità” è stato il tema di un incontro del RCLicataLicata introdotto dal presidente Sergio CelluraSapio; invitate anche le socie dell’Inner Wheel. “Altroche dolce casa”, ha detto il relatore Salvatore Di Rosa:“gli infortuni domestici non hanno notizia, eppure lacasa non è il posto dove trovare rifugio e sicurezza,ma il luogo del rischio. Ogni anno secondo le stimedell’istituto superiore per la prevenzione e la sicu-rezza del lavoro avvengono circ quattro milioni emezzo di infortuni domestici, un milione e mezzo deiquali richiedono interventi medicali, con centocin-quantamila ricoveri e ottomila decessi. Le vitimesono per il 65% donne, contro il 35% di uomini; diquesti il 48% sono over 65. I luoghi pià inicuri sonola cucina (circa il 38% di infortuni), il bagno (15%), lacsmera da letto (12%). Il relatore ha illustrato i com-portamenti a rischio che determinano gli infortuni ele regole cui attenersi per prevenire pericoli e inci-denti.

Brevi rotarianeBrevi rotariane

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Catania OvestCatania OvestUno sguardo “urbanistico” Uno sguardo “urbanistico”

alla città etneaalla città etneaDue milioni l'anno di visitatori e turisti, mille posti di lavoro a pieno re-gime nelle strutture, quattrocento maestranze per la realizzazione delleopere: sono alcune delle ricadute più significative del Pua, il Piano Ur-banistico Attuativo per Catania. Il prospetto urbanistico è pronto ed èstato illustrato in un incontro organizzato dal Rotary Club Catania Ovest,presieduto da Maurizio Pettinato.La definizione degli interventi concreti che saranno realizzati è vasta, cosìcome l'area di 5.300 ettari in cui saranno attuati - dal porto fino alla zonasud della città - confinante con l'Oasi del Simeto e con l'aeroporto. Il nomedel progetto centrale, che interesserà in particolare 120 ettari, è "Stella Po-lare", come la società chel'ha promosso. A illustrarequesto volàno di svilupposono stati il general mana-ger Renzo Bissoli e il pro-gettista Paolo Di Loreto, iquali hanno riassunto det-tagliatamente il sistema in-tegrato di struttureturistico-ricettive che rap-presenta il fulcro di tuttal'opera.«Sono stati pianificati unPalazzo delle Esposizioni,una sala congressi da4mila posti, un acquario, un delfinario e un planetario, un parco tematicoe uno acquatico, il centro sportivo con quattro sedi federali del Coni, uncentro benessere e, molto importante, il centro servizi sociali e aziendaliin cui saranno inclusi asili, poliambulatori e consultori - hanno spiegato- e a questo si aggiungono le infrastrutture che circondano l'opera. Il41,3% del terreno sarà consegnato al Comune per essere urbanizzato, cioèdestinato a parcheggi pubblici e a un parco. Inoltre verrà raddoppiata,con uno sviluppo su quattro corsie, la via San Giuseppe La Rena"."Si tratta di un progetto - hanno aggiunto i due professionisti - che in-clude servizi dedicati ai cittadini catanesi e alle loro esigenze quotidianee professionali, altri invece sono interamente a vocazione turistica, stu-diati per essere attrattivi verso chi desidera visitare Catania e il suo hin-terland». Quali sono le fasi burocratiche da completare perché tuttoquesto diventi realtà? «Attualmente il Comune di Catania sta predispo-nendo la variante urbanistica che consente di far partire il progetto -hanno chiarito Bissoli e Di Loreto - prima di approdare in Consiglio oc-corrono però due pareri: quello sulla valutazione ambientale strategica(la documentazione è stata già spedita per essere approvata), e quello delGenio Civile sull'edificabilità dei suoli. Su questo fronte gli uffici comu-nali stanno preparando la documentazione. Nell'ottobre 2011 inoltre èstata approvata la nuova normativa dall'Enac sul rispetto delle distanzedalla pista aeroportuale, che in precedenza ci aveva imposto di rivedereil progetto». L'Amministrazione comunale ha già deliberato da tempo lostato di interesse pubblico del Pua e conta di portarlo in Consiglio comu-nale a novembre. Dopo l'adozione, per entrare in fase operativa, occorreil decreto dell'assessorato regionale del Territorio e dell'Ambiente che nedichiari la conformità. I tempi? «Teoricamente tre-quattro mesi per l'in-tero iter procedurale. Per vedere il tutto edificato ne occorreranno altri24".

Leo Gullotta si racconta

«Tutto cambia per restare uguale». Con questa celebre citazionedel «Gattopardo» di Tomasi di Lampedusa, Leo Gullotta haaperto l'incontro, al Rotary Catania, invitato dal presidente Gae-tano Caprino, che gli ha consegnato un premio quale riconosci-mento «per aver dato lustro alla nostra terra e una dimensioneprodigiosa allo spirito siciliano nel segno del'arte». Emozionatoe felice, Leo Gullotta, ha raccontato: «Ogni volta che ricevo unpremio lo metto da parte e penso: se mi arrivano vuol dire chemi osservano, e se mi osservano vuol dire che da domani saròancora più applicato». Gullotta ha parlato della sua vita di ra-gazzo nato nel quartiere catanese del "Fortino", ultimo di seifigli, con un bagaglio immenso di esperienze regalate dalla vitae ha sottolineato che le pagine della letteratura «sono una rifles-sione sulla società»: «Quel magnifico racconto che è "Il Gatto-pardo" ci fa capire chi siamo e da dove veniamo». «Spostiamotutto per non spostare niente». Il dialogo tra Don Fabrizio e Che-valley, recitato da Gullotta, diventa una riflessione sul momentoche stiamo vivendo. Ricordando tutte le sue esperienze, Gullottaha spiegato che «la vita è un viaggio. I sogni bisogna seguirlicome se fossero realtà, ma con una mano si inseguono e con l'al-tra si tiene uno scudo perché è una battaglia. Se lo vuoi, devistudiare e combattere».

ROTARY CATANIA ESTROTARY CATANIA EST

"A tavola con Giacomino" è il titolo di un progetto di servizioper l'educazione alimentare dei bambini, promosso dal RC Vit-toria. Giacomino è un simpatico personaggio protagonista diun fumetto didattico che sarà distribuito nelle scuole elemen-tari Portella della Ginestra e Rodari di Vittoria e Volta di Acate."L'obesità che è la principale conseguenza delle cattive abitu-dini alimentari, è un problema sociale rivelante e complesso ein crescita esponenziale nei paesi a maggiore sviluppo socio-economico. Da ciò - dice il presidente del RC Carmelo Sidoti -l'idea di scommetterci in un progetto educativo sicuramentedifficile ma anche entusiasmante considerato che le sue finalitàriguardano la salute dei nostri bambini". Si punterà sulla sen-sibilizzazione avvalendosi di messaggi chiari,semplici ed effi-caci: saranno trasmessi con l'aiuto dell’occhialuto Giacominoche, però, non sarà lasciato solo. Gli scolari dovranno infattileggere il fumetto in maniera interattiva rispondendo al que-stionario proposto alla fine del percorso informativo compiutodal RC avvalendosi anche di figure professionali qualificatecome medici e nutrizionisti; Sidoti ha espresso un particolareringraziamento ai dirigenti scolastici Angela Riolo del "Ro-dari", Antonino Santoro e dell'"Addario" di Acate, FrancescoRaffo di "Portella della Ginestra", e alla nutrizionista LilianaCarnazza per il contributo dato nell'azione di educazione esensibilizzazione rivolta anche ai genitori degli scolari.

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