Notiziario della Conferenza Episcopale Italiana · Messaggio di Benedetto XVI per la 46 a Giornata...

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Notiziario della Conferenza Episcopale Italiana Anno 46 N. 6 Dicembre 2012

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Notiziariodella

ConferenzaEpiscopale

Italiana

Anno 46N. 6 Dicembre 2012

Anno XVI • n. 6 • Dicembre 2012

Reg. Trib. civile di Roma n. 176 del 21.3.1997Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abb. Post.DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)art. 1, comma 2, DCB - PadovaTaxe perçue - Tassa pagata

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Anno 46 - Numero 6 31 dicembre 2012

MESSAGGIO DI BENEDETTO XVIPER LA 28a GIORNATA MONDIALE DELLA PACE(1° gennaio 2013) pag. 281

MESSAGGIO DI BENEDETTO XVIPER LA 50a GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI(21 aprile 2013) » 292

MESSAGGIO DI BENEDETTO XVIPER LA 28a GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ(Rio de Janeiro, 23-28 luglio 2013) » 296

MESSAGGIO DELLA PRESIDENZA DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA IN VISTA DELLA SCELTA DI AVVALERSI DELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA NELL’ANNO SCOLASTICO 2013-2014 » 305

INDICE ANALITICO » 307

INDICE GENERALE » 316

Sommario

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NOTIZIARIO DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

a cura della Segreteria Generale

ANNO 46 - NUMERO 6 31 DICEMBRE 2012

Messaggio di Benedetto XVIper la 46a Giornata Mondiale della Pace(1° gennaio 2013)

Beati gli operatori di pace

1. Ogni anno nuovo porta con sé l’attesa di un mondo migliore. Intale prospettiva, prego Dio, Padre dell’umanità, di concederci la con-cordia e la pace, perché possano compiersi per tutti le aspirazioni diuna vita felice e prospera.

A 50 anni dall’inizio del Concilio Vaticano II, che ha consentito dirafforzare la missione della Chiesa nel mondo, rincuora constatare chei cristiani, quale Popolo di Dio in comunione con Lui e in cammino tragli uomini, si impegnano nella storia condividendo gioie e speranze,tristezze ed angosce1, annunciando la salvezza di Cristo e promuoven-do la pace per tutti.

In effetti, i nostri tempi, contrassegnati dalla globalizzazione, coni suoi aspetti positivi e negativi, nonché da sanguinosi conflitti ancorain atto e da minacce di guerra, reclamano un rinnovato e corale impe-gno nella ricerca del bene comune, dello sviluppo di tutti gli uomini edi tutto l’uomo.

1 Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudiumet spes, 1.

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Allarmano i focolai di tensione e di contrapposizione causati dacrescenti diseguaglianze fra ricchi e poveri, dal prevalere di una men-talità egoistica e individualista espressa anche da un capitalismo finan-ziario sregolato. Oltre a svariate forme di terrorismo e di criminalitàinternazionale, sono pericolosi per la pace quei fondamentalismi e queifanatismi che stravolgono la vera natura della religione, chiamata a fa-vorire la comunione e la riconciliazione tra gli uomini.

E tuttavia, le molteplici opere di pace, di cui è ricco il mondo, te-stimoniano l’innata vocazione dell’umanità alla pace. In ogni personail desiderio di pace è aspirazione essenziale e coincide, in certa manie-ra, con il desiderio di una vita umana piena, felice e ben realizzata. Inaltri termini, il desiderio di pace corrisponde ad un principio moralefondamentale, ossia, al dovere-diritto di uno sviluppo integrale, socia-le, comunitario, e ciò fa parte del disegno di Dio sull’uomo. L’uomo èfatto per la pace che è dono di Dio.

Tutto ciò mi ha suggerito di ispirarmi per questo Messaggio alleparole di Gesù Cristo: «Beati gli operatori di pace, perché sarannochiamati figli di Dio» (Mt 5,9).

La beatitudine evangelica

2. Le beatitudini, proclamate da Gesù (cfr Mt 5,3-12 e Lc 6,20-23),sono promesse. Nella tradizione biblica, infatti, quello della beatitudi-ne è un genere letterario che porta sempre con sé una buona notizia,ossia un vangelo, che culmina in una promessa. Quindi, le beatitudininon sono solo raccomandazioni morali, la cui osservanza prevede atempo debito – tempo situato di solito nell’altra vita – una ricompensa,ossia una situazione di futura felicità. La beatitudine consiste, piutto-sto, nell’adempimento di una promessa rivolta a tutti coloro che si la-sciano guidare dalle esigenze della verità, della giustizia e dell’amore.Coloro che si affidano a Dio e alle sue promesse appaiono spesso agliocchi del mondo ingenui o lontani dalla realtà. Ebbene, Gesù dichiaraad essi che non solo nell’altra vita, ma già in questa scopriranno di es-sere fi gli di Dio, e che da sempre e per sempre Dio è del tutto solida-le con loro. Comprenderanno che non sono soli, perché Egli è dallaparte di coloro che s’impegnano per la verità, la giustizia e l’amore. Ge-sù, rivelazione dell’amore del Padre, non esita ad offrirsi nel sacrificiodi se stesso. Quando si accoglie Gesù Cristo, Uomo-Dio, si vive l’espe-rienza gioiosa di un dono immenso: la condivisione della vita stessa diDio, cioè la vita della grazia, pegno di un’esistenza pienamente beata.

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Gesù Cristo, in particolare, ci dona la pace vera che nasce dall’incontrofiducioso dell’uomo con Dio.

La beatitudine di Gesù dice che la pace è dono messianico e ope-ra umana ad un tempo. In effetti, la pace presuppone un umanesimoaperto alla trascendenza. È frutto del dono reciproco, di un mutuo ar-ricchimento, grazie al dono che scaturisce da Dio e permette di viverecon gli altri e per gli altri. L’etica della pace è etica della comunione edella condivisione. È indispensabile, allora, che le varie culture odier-ne superino antropologie ed etiche basate su assunti teorico-praticimeramente soggettivistici e pragmatici, in forza dei quali i rapportidella convivenza vengono ispirati a criteri di potere o di profitto, i mez-zi diventano fini e viceversa, la cultura e l’educazione sono centrate sol-tanto sugli strumenti, sulla tecnica e sull’efficienza. Precondizione del-la pace è lo smantellamento della dittatura del relativismo e dell’assun-to di una morale totalmente autonoma, che preclude il riconoscimen-to dell’imprescindibile legge morale naturale scritta da Dio nella co-scienza di ogni uomo. La pace è costruzione della convivenza in termi-ni razionali e morali, poggiando su un fondamento la cui misura nonè creata dall’uomo, bensì da Dio. «Il Signore darà potenza al suo popo-lo, benedirà il suo popolo con la pace», ricorda il Salmo 29 (v. 11).

La pace: dono di Dio e opera dell’uomo

3. La pace concerne l’integrità della persona umana ed implica ilcoinvolgimento di tutto l’uomo. È pace con Dio, nel vivere secondo lasua volontà. È pace interiore con se stessi, e pace esteriore con il pros-simo e con tutto il creato. Comporta principalmente, come scrisse ilbeato Giovanni XXIII nell’Enciclica Pacem in terris, di cui tra pochimesi ricorrerà il cinquantesimo anniversario, la costruzione di unaconvivenza fondata sulla verità, sulla libertà, sull’amore e sulla giusti-zia2. La negazione di ciò che costituisce la vera natura dell’essere uma-no, nelle sue dimensioni essenziali, nella sua intrinseca capacità di co-noscere il vero e il bene e, in ultima analisi, Dio stesso, mette a repen-taglio la costruzione della pace. Senza la verità sull’uomo, iscritta dalCreatore nel suo cuore, la libertà e l’amore sviliscono, la giustizia per-de il fondamento del suo esercizio.

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2 Cfr Lett. enc. Pacem in terris (11 aprile 1963): AAS 55 (1963), 265-266.

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Per diventare autentici operatori di pace sono fondamentali l’at-tenzione alla dimensione trascendente e il colloquio costante con Dio,Padre misericordioso, mediante il quale si implora la redenzione con-quistataci dal suo Figlio Unigenito. Così l’uomo può vincere quel ger-me di oscuramento e di negazione della pace che è il peccato in tuttele sue forme: egoismo e violenza, avidità e volontà di potenza e di do-minio, intolleranza, odio e strutture ingiuste.

La realizzazione della pace dipende soprattutto dal riconoscimen-to di essere, in Dio, un’unica famiglia umana. Essa si struttura, comeha insegnato l’Enciclica Pacem in terris, mediante relazioni interperso-nali ed istituzioni sorrette ed animate da un «noi» comunitario, impli-cante un ordine morale, interno ed esterno, ove si riconoscono since-ramente, secondo verità e giustizia, i reciproci diritti e i vicendevoli do-veri. La pace è ordine vivificato ed integrato dall’amore, così da senti-re come propri i bisogni e le esigenze altrui, fare partecipi gli altri deipropri beni e rendere sempre più diffusa nel mondo la comunione deivalori spirituali. È ordine realizzato nella libertà, nel modo cioè che siaddice alla dignità di persone, che per la loro stessa natura razionale,assumono la responsabilità del proprio operare3.

La pace non è un sogno, non è un’utopia: è possibile. I nostri oc-chi devono vedere più in profondità, sotto la superficie delle apparen-ze e dei fenomeni, per scorgere una realtà positiva che esiste nei cuo-ri, perché ogni uomo è creato ad immagine di Dio e chiamato a cresce-re, contribuendo all’edificazione di un mondo nuovo. Infatti, Dio stes-so, mediante l’incarnazione del Figlio e la redenzione da Lui operata, èentrato nella storia facendo sorgere una nuova creazione e una nuovaalleanza tra Dio e l’uomo (cfr Ger 31,31-34), dandoci la possibilità diavere «un cuore nuovo» e «uno spirito nuovo» (cfr Ez 36,26).

Proprio per questo, la Chiesa è convinta che vi sia l’urgenza di unnuovo annuncio di Gesù Cristo, primo e principale fattore dello svilup-po integrale dei popoli e anche della pace. Gesù, infatti, è la nostra pa-ce, la nostra giustizia, la nostra riconciliazione (cfr Ef 2,14; 2 Cor 5,18).L’operatore di pace, secondo la beatitudine di Gesù, è colui che ricer-ca il bene dell’altro, il bene pieno dell’anima e del corpo, oggi e doma-ni.

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3 Cfr ibid.: AAS 55 (1963), 266.

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Da questo insegnamento si può evincere che ogni persona e ognicomunità – religiosa, civile, educativa e culturale –, è chiamata ad ope-rare la pace. La pace è principalmente realizzazione del bene comunedelle varie società, primarie ed intermedie, nazionali, internazionali ein quella mondiale. Proprio per questo si può ritenere che le vie di at-tuazione del bene comune siano anche le vie da percorrere per ottene-re la pace.

Operatori di pace sono coloro che amano, difendono e promuovonola vita nella sua integralità

4. Via di realizzazione del bene comune e della pace è anzitutto ilrispetto per la vita umana, considerata nella molteplicità dei suoiaspetti, a cominciare dal suo concepimento, nel suo svilupparsi, e sinoalla sua fine naturale. Veri operatori di pace sono, allora, coloro cheamano, difendono e promuovono la vita umana in tutte le sue dimen-sioni: personale, comunitaria e trascendente. La vita in pienezza è ilvertice della pace. Chi vuole la pace non può tollerare attentati e delit-ti contro la vita.

Coloro che non apprezzano a sufficienza il valore della vita uma-na e, per conseguenza, sostengono per esempio la liberalizzazione del-l’aborto, forse non si rendono conto che in tal modo propongono l’in-seguimento di una pace illusoria. La fuga dalle responsabilità, che svi-lisce la persona umana, e tanto più l’uccisione di un essere inerme e in-nocente, non potranno mai produrre felicità o pace. Come si può, in-fatti, pensare di realizzare la pace, lo sviluppo integrale dei popoli o lastessa salvaguardia dell’ambiente, senza che sia tutelato il diritto allavita dei più deboli, a cominciare dai nascituri? Ogni lesione alla vita,specie nella sua origine, provoca inevitabilmente danni irreparabili al-lo sviluppo, alla pace, all’ambiente. Nemmeno è giusto codificare inmaniera subdola falsi diritti o arbitrii, che, basati su una visione ridut-tiva e relativistica dell’essere umano e sull’abile utilizzo di espressioniambigue, volte a favorire un preteso diritto all’aborto e all’eutanasia,minacciano il diritto fondamentale alla vita.

Anche la struttura naturale del matrimonio va riconosciuta e pro-mossa, quale unione fra un uomo e una donna, rispetto ai tentativi direnderla giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse diunione che, in realtà, la danneggiano e contribuiscono alla sua desta-bilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo insostituibi-le ruolo sociale.

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Questi principi non sono verità di fede, né sono solo una deriva-zione del diritto alla libertà religiosa. Essi sono inscritti nella naturaumana stessa, riconoscibili con la ragione, e quindi sono comuni a tut-ta l’umanità. L’azione della Chiesa nel promuoverli non ha dunque ca-rattere confessionale, ma è rivolta a tutte le persone, prescindendo dal-la loro affiliazione religiosa. Tale azione è tanto più necessaria quantopiù questi principi vengono negati o mal compresi, perché ciò costitui-sce un’offesa contro la verità della persona umana, una ferita grave in-flitta alla giustizia e alla pace.

Perciò, è anche un’importante cooperazione alla pace che gli ordi-namenti giuridici e l’amministrazione della giustizia riconoscano il di-ritto all’uso del principio dell’obiezione di coscienza nei confronti dileggi e misure governative che attentano contro la dignità umana, co-me l’aborto e l’eutanasia.

Tra i diritti umani basilari, anche per la vita pacifica dei popoli, viè quello dei singoli e delle comunità alla libertà religiosa. In questo mo-mento storico, diventa sempre più importante che tale diritto sia pro-mosso non solo dal punto di vista negativo, come libertà da – ad esem-pio, da obblighi e costrizioni circa la libertà di scegliere la propria re-ligione –, ma anche dal punto di vista positivo, nelle sue varie articola-zioni, come libertà di: ad esempio, di testimoniare la propria religione,di annunciare e comunicare il suo insegnamento; di compiere attivitàeducative, di beneficenza e di assistenza che permettono di applicare iprecetti religiosi; di esistere e agire come organismi sociali, strutturatisecondo i principi dottrinali e i fini istituzionali che sono loro propri.Purtroppo, anche in Paesi di antica tradizione cristiana si stanno mol-tiplicando gli episodi di intolleranza religiosa, specie nei confronti delcristianesimo e di coloro che semplicemente indossano i segni identi-tari della propria religione.

L’operatore di pace deve anche tener presente che, presso porzio-ni crescenti dell’opinione pubblica, le ideologie del liberismo radicale edella tecnocrazia insinuano il convincimento che la crescita economi-ca sia da conseguire anche a prezzo dell’erosione della funzione socia-le dello Stato e delle reti di solidarietà della società civile, nonché deidiritti e dei doveri sociali. Ora, va considerato che questi diritti e dove-ri sono fondamentali per la piena realizzazione di altri, a cominciareda quelli civili e politici.

Tra i diritti e i doveri sociali oggi maggiormente minacciati vi è ildiritto al lavoro. Ciò è dovuto al fatto che sempre più il lavoro e il giu-

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sto riconoscimento dello statuto giuridico dei lavoratori non vengonoadeguatamente valorizzati, perché lo sviluppo economico dipendereb-be soprattutto dalla piena libertà dei mercati. Il lavoro viene conside-rato così una variabile dipendente dei meccanismi economici e finan-ziari. A tale proposito, ribadisco che la dignità dell’uomo, nonché le ra-gioni economiche, sociali e politiche, esigono che si continui «a perse-guire quale priorità l’obiettivo dell’accesso al lavoro o del suo manteni-mento, per tutti»4. In vista della realizzazione di questo ambiziosoobiettivo è precondizione una rinnovata considerazione del lavoro, ba-sata su principi etici e valori spirituali, che ne irrobustisca la concezio-ne come bene fondamentale per la persona, la famiglia, la società. A untale bene corrispondono un dovere e un diritto che esigono coraggiosee nuove politiche del lavoro per tutti.

Costruire il bene della pace mediante un nuovo modello di sviluppoe di economia

5. Da più parti viene riconosciuto che oggi è necessario un nuovomodello di sviluppo, come anche un nuovo sguardo sull’economia. Siauno sviluppo integrale, solidale e sostenibile, sia il bene comune esigo-no una corretta scala di beni-valori, che è possibile strutturare avendoDio come riferimento ultimo. Non è sufficiente avere a disposizionemolti mezzi e molte opportunità di scelta, pur apprezzabili. Tanto imolteplici beni funzionali allo sviluppo, quanto le opportunità di scel-ta devono essere usati secondo la prospettiva di una vita buona, di unacondotta retta che riconosca il primato della dimensione spirituale el’appello alla realizzazione del bene comune. In caso contrario, essiperdono la loro giusta valenza, finendo per assurgere a nuovi idoli.

Per uscire dall’attuale crisi finanziaria ed economica – che ha pereffetto una crescita delle disuguaglianze – sono necessarie persone,gruppi, istituzioni che promuovano la vita favorendo la creatività uma-na per trarre, perfino dalla crisi, un’occasione di discernimento e di unnuovo modello economico. Quello prevalso negli ultimi decenni postu-lava la ricerca della massimizzazione del profitto e del consumo, inun’ottica individualistica ed egoistica, intesa a valutare le persone soloper la loro capacità di rispondere alle esigenze della competitività. Inun’altra prospettiva, invece, il vero e duraturo successo lo si ottiene con

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4 BENEDETTO XVI, Lett. enc. Caritas in veritate (29 giugno 2009), 32: AAS 101 (2009),666-667.

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il dono di sé, delle proprie capacità intellettuali, della propria intrapren-denza, poiché lo sviluppo economico vivibile, cioè autenticamente uma-no, ha bisogno del principio di gratuità come espressione di fraternità edella logica del dono5. Concretamente, nell’attività economica l’operato-re di pace si configura come colui che instaura con i collaboratori e icolleghi, con i committenti e gli utenti, rapporti di lealtà e di reciproci-tà. Egli esercita l’attività economica per il bene comune, vive il suo im-pegno come qualcosa che va al di là del proprio interesse, a beneficiodelle generazioni presenti e future. Si trova così a lavorare non solo persé, ma anche per dare agli altri un futuro e un lavoro dignitoso.

Nell’ambito economico, sono richieste, specialmente da parte degliStati, politiche di sviluppo industriale ed agricolo che abbiano cura delprogresso sociale e dell’universalizzazione di uno Stato di diritto e de-mocratico. È poi fondamentale ed imprescindibile la strutturazione eti-ca dei mercati monetari, finanziari e commerciali; essi vanno stabilizza-ti e maggiormente coordinati e controllati, in modo da non arrecaredanno ai più poveri. La sollecitudine dei molteplici operatori di pace de-ve inoltre volgersi – con maggior risolutezza rispetto a quanto si è fattosino ad oggi – a considerare la crisi alimentare, ben più grave di quellafinanziaria. Il tema della sicurezza degli approvvigionamenti alimenta-ri è tornato ad essere centrale nell’agenda politica internazionale, a cau-sa di crisi connesse, tra l’altro, alle oscillazioni repentine dei prezzi del-le materie prime agricole, a comportamenti irresponsabili da parte ditaluni operatori economici e a un insufficiente controllo da parte deiGoverni e della Comunità internazionale. Per fronteggiare tale crisi, glioperatori di pace sono chiamati a operare insieme in spirito di solida-rietà, dal livello locale a quello internazionale, con l’obiettivo di mette-re gli agricoltori, in particolare nelle piccole realtà rurali, in condizionedi poter svolgere la loro attività in modo dignitoso e sostenibile dal pun-to di vista sociale, ambientale ed economico.

Educazione per una cultura di pace: il ruolo della famiglia e delleistituzioni

6. Desidero ribadire con forza che i molteplici operatori di pace sonochiamati a coltivare la passione per il bene comune della famiglia e per lagiustizia sociale, nonché l’impegno di una valida educazione sociale.

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5 Cfr ibid., 34 e 36: AAS 101 (2009), 668-670 e 671-672.

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Nessuno può ignorare o sottovalutare il ruolo decisivo della fami-glia, cellula base della società dal punto di vista demografico, etico, pe-dagogico, economico e politico. Essa ha una naturale vocazione a pro-muovere la vita: accompagna le persone nella loro crescita e le solleci-ta al mutuo potenziamento mediante la cura vicendevole. In specie, lafamiglia cristiana reca in sé il germinale progetto dell’educazione dellepersone secondo la misura dell’amore divino. La famiglia è uno deisoggetti sociali indispensabili nella realizzazione di una cultura dellapace. Bisogna tutelare il diritto dei genitori e il loro ruolo primario nel-l’educazione dei figli, in primo luogo nell’ambito morale e religioso.Nella famiglia nascono e crescono gli operatori di pace, i futuri promo-tori di una cultura della vita e dell’amore6.

In questo immenso compito di educazione alla pace sono coinvol-te in particolare le comunità religiose. La Chiesa si sente partecipe diuna così grande responsabilità attraverso la nuova evangelizzazione,che ha come suoi cardini la conversione alla verità e all’amore di Cri-sto e, di conseguenza, la rinascita spirituale e morale delle persone edelle società. L’incontro con Gesù Cristo plasma gli operatori di paceimpegnandoli alla comunione e al superamento dell’ingiustizia.

Una missione speciale nei confronti della pace è ricoperta dalleistituzioni culturali, scolastiche ed universitarie. Da queste è richiestoun notevole contributo non solo alla formazione di nuove generazionidi leader, ma anche al rinnovamento delle istituzioni pubbliche, nazio-nali e internazionali. Esse possono anche contribuire ad una riflessio-ne scientifica che radichi le attività economiche e finanziarie in un so-lido fondamento antropologico ed etico. Il mondo attuale, in particola-re quello politico, necessita del supporto di un nuovo pensiero, di unanuova sintesi culturale, per superare tecnicismi ed armonizzare le mol-teplici tendenze politiche in vista del bene comune. Esso, consideratocome insieme di relazioni interpersonali ed istituzionali positive, a ser-vizio della crescita integrale degli individui e dei gruppi, è alla base diogni vera educazione alla pace.

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6 Cfr GIOVANNI PAOLO II, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 1994 (8 dicem-bre 1993): AAS 86 (1994), 156-162.

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Una pedagogia dell’operatore di pace

7. Emerge, in conclusione, la necessità di proporre e promuovereuna pedagogia della pace. Essa richiede una ricca vita interiore, chiarie validi riferimenti morali, atteggiamenti e stili di vita appropriati. Di-fatti, le opere di pace concorrono a realizzare il bene comune e creanol’interesse per la pace, educando ad essa. Pensieri, parole e gesti di pa-ce creano una mentalità e una cultura della pace, un’atmosfera di ri-spetto, di onestà e di cordialità. Bisogna, allora, insegnare agli uominiad amarsi e a educarsi alla pace, e a vivere con benevolenza, più checon semplice tolleranza. Incoraggiamento fondamentale è quello di«dire no alla vendetta, di riconoscere i propri torti, di accettare le scu-se senza cercarle, e infine di perdonare»7, in modo che gli sbagli e leoffese possano essere riconosciuti in verità per avanzare insieme versola riconciliazione. Ciò richiede il diffondersi di una pedagogia del per-dono. Il male, infatti, si vince col bene, e la giustizia va ricercata imi-tando Dio Padre che ama tutti i suoi figli (cfr Mt 5,21-48). È un lavorolento, perché suppone un’evoluzione spirituale, un’educazione ai valo-ri più alti, una visione nuova della storia umana. Occorre rinunciare al-la falsa pace che promettono gli idoli di questo mondo e ai pericoli chela accompagnano, a quella falsa pace che rende le coscienze semprepiù insensibili, che porta verso il ripiegamento su se stessi, versoun’esistenza atrofizzata vissuta nell’indifferenza. Al contrario, la peda-gogia della pace implica azione, compassione, solidarietà, coraggio eperseveranza.

Gesù incarna l’insieme di questi atteggiamenti nella sua esistenza,fino al dono totale di sé, fino a «perdere la vita» (cfr Mt 10,39; Lc 17,33;Gv 12,25). Egli promette ai suoi discepoli che, prima o poi, faranno lastraordinaria scoperta di cui abbiamo parlato inizialmente, e cioè chenel mondo c’è Dio, il Dio di Gesù, pienamente solidale con gli uomini.In questo contesto, vorrei ricordare la preghiera con cui si chiede a Diodi renderci strumenti della sua pace, per portare il suo amore ove èodio, il suo perdono ove è offesa, la vera fede ove è dubbio. Da parte

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7 BENEDETTO XVI, Discorso in occasione dell’Incontro con i membri del Governo, delleistituzioni della Repubblica, con il corpo diplomatico, i capi religiosi e rappresentanze delmondo della cultura, Baabda-Libano (15 settembre 2012): L’Osservatore Romano, 16settembre 2012, p. 7.

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nostra, insieme al beato Giovanni XXIII, chiediamo a Dio che illuminii responsabili dei popoli, affinché accanto alla sollecitudine per il giu-sto benessere dei loro cittadini garantiscano e difendano il prezioso do-no della pace; accenda le volontà di tutti a superare le barriere che di-vidono, a rafforzare i vincoli della mutua carità, a comprendere gli al-tri e a perdonare coloro che hanno recato ingiurie, così che in virtù del-la sua azione, tutti i popoli della terra si affratellino e fiorisca in essi esempre regni la desideratissima pace8.

Con questa invocazione, auspico che tutti possano essere veri ope-ratori e costruttori di pace, in modo che la città dell’uomo cresca in fra-terna concordia, nella prosperità e nella pace.

Dal Vaticano, 8 Dicembre 2012

BENEDETTO XVI

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8 Cfr Lett. enc. Pacem in terris (11 aprile 1963): AAS 55 (1963), 304.

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Messaggio di Benedetto XVI per la 50a Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni(21 aprile 2013 - IV Domenica di Pasqua)

“Le vocazioni segno della speranza fondata sulla fede”

Cari fratelli e sorelle!

Nella 50ª Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, che sicelebrerà il 21 aprile 2013, quarta domenica di Pasqua, vorrei invitarvia riflettere sul tema: «Le vocazioni segno della speranza fondata sulla fe-de», che ben si inscrive nel contesto dell’Anno della fede e nel 50° anni-versario dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II. Il Servo diDio Paolo VI, durante l’Assise conciliare, istituì questa Giornata di in-vocazione corale a Dio Padre affinché continui a mandare operai perla sua Chiesa (cfr Mt 9,38). «Il problema del numero sufficiente dei sa-cerdoti - sottolineò allora il Pontefice - tocca da vicino tutti i fedeli: nonsolo perché ne dipende l’avvenire religioso della società cristiana, maanche perché questo problema è il preciso e inesorabile indice della vi-talità di fede e di amore delle singole comunità parrocchiali e diocesa-ne, e testimonianza della sanità morale delle famiglie cristiane. Ove nu-merose sbocciano le vocazioni allo stato ecclesiastico e religioso, là sivive generosamente secondo il Vangelo» (Paolo VI, Radiomessaggio, 11aprile 1964).

In questi decenni, le diverse comunità ecclesiali sparse in tutto ilmondo si sono ritrovate spiritualmente unite ogni anno, nella quartadomenica di Pasqua, per implorare da Dio il dono di sante vocazioni eper riproporre alla comune riflessione l’urgenza della risposta allachiamata divina. Questo significativo appuntamento annuale ha favo-rito, infatti, un forte impegno a porre sempre più al centro della spiri-tualità, dell’azione pastorale e della preghiera dei fedeli l’importanzadelle vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata.

La speranza è attesa di qualcosa di positivo per il futuro, ma cheal tempo stesso deve sostenere il nostro presente, segnato non di rado

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da insoddisfazioni e insuccessi. Dove si fonda la nostra speranza?Guardando alla storia del popolo di Israele narrata nell’Antico Testa-mento, vediamo emergere, anche nei momenti di maggiore difficoltàcome quelli dell’esilio, un elemento costante, richiamato in particolaredai profeti: la memoria delle promesse fatte da Dio ai Patriarchi; me-moria che chiede di imitare l’atteggiamento esemplare di Abramo, ilquale, ricorda l’Apostolo Paolo, «credette, saldo nella speranza controogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, come gli era statodetto: così sarà la tua discendenza» (Rm 4,18). Una verità consolante eilluminante che emerge da tutta la storia della salvezza è allora la fe-deltà di Dio all’alleanza, alla quale si è impegnato e che ha rinnovatoogniqualvolta l’uomo l’ha infranta con l’infedeltà, con il peccato, daltempo del diluvio (cfr Gen 8,21-22), a quello dell’esodo e del camminonel deserto (cfr Dt 9,7); fedeltà di Dio che è giunta a sigillare la nuovaed eterna alleanza con l’uomo, attraverso il sangue del suo Figlio, mor-to e risorto per la nostra salvezza.

In ogni momento, soprattutto in quelli più difficili, è sempre la fe-deltà del Signore, autentica forza motrice della storia della salvezza, afar vibrare i cuori degli uomini e delle donne e a confermarli nella spe-ranza di giungere un giorno alla «Terra promessa». Qui sta il fonda-mento sicuro di ogni speranza: Dio non ci lascia mai soli ed è fedele al-la parola data. Per questo motivo, in ogni situazione felice o sfavorevo-le, possiamo nutrire una solida speranza e pregare con il salmista: «So-lo in Dio riposa l’anima mia: da lui la mia speranza» (Sal 62,6). Averesperanza equivale, dunque, a confidare nel Dio fedele, che mantiene lepromesse dell’alleanza. Fede e speranza sono pertanto strettamenteunite. «“Speranza”, di fatto, è una parola centrale della fede biblica, alpunto che in diversi passi le parole “fede” e “speranza” sembrano inter-scambiabili. Così la Lettera agli Ebrei lega strettamente alla “pienezzadella fede” (10,22) la “immutabile professione della speranza” (10,23).Anche quando la Prima Lettera di Pietro esorta i cristiani ad essere sem-pre pronti a dare una risposta circa il logos – il senso e la ragione – del-la loro speranza (cfr 3,15), “speranza” è l’equivalente di “fede”» (Enc.Spe salvi, 2).

Cari fratelli e sorelle, in che cosa consiste la fedeltà di Dio alla qua-le affidarci con ferma speranza? Nel suo amore. Egli, che è Padre, river-sa nel nostro io più profondo, mediante lo Spirito Santo, il suo amore(cfr Rm 5,5). E proprio questo amore, manifestatosi pienamente in Ge-sù Cristo, interpella la nostra esistenza, chiede una risposta su ciò checiascuno vuole fare della propria vita, su quanto è disposto a mettere ingioco per realizzarla pienamente. L’amore di Dio segue a volte percorsi

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impensabili, ma raggiunge sempre coloro che si lasciano trovare. Lasperanza si nutre, dunque, di questa certezza: «Noi abbiamo conosciu-to e creduto l’amore che Dio ha in noi» (1 Gv 4,16). E questo amore esi-gente, profondo, che va oltre la superficialità, ci dà coraggio, ci fa spe-rare nel cammino della vita e nel futuro, ci fa avere fiducia in noi stes-si, nella storia e negli altri. Vorrei rivolgermi in modo particolare a voigiovani e ripetervi: «Che cosa sarebbe la vostra vita senza questo amo-re? Dio si prende cura dell’uomo dalla creazione fino alla fine dei tem-pi, quando porterà a compimento il suo progetto di salvezza. Nel Signo-re Risorto abbiamo la certezza della nostra speranza» (Discorso ai gio-vani della diocesi di San Marino-Montefeltro, 19 giugno 2011).

Come avvenne nel corso della sua esistenza terrena, anche oggi Ge-sù, il Risorto, passa lungo le strade della nostra vita, e ci vede immersinelle nostre attività, con i nostri desideri e i nostri bisogni. Proprio nelquotidiano continua a rivolgerci la sua parola; ci chiama a realizzare lanostra vita con Lui, il solo capace di appagare la nostra sete di speran-za. Egli, Vivente nella comunità di discepoli che è la Chiesa, anche og-gi chiama a seguirlo. E questo appello può giungere in qualsiasi mo-mento. Anche oggi Gesù ripete: «Vieni! Seguimi!» (Mc 10,21). Per acco-gliere questo invito, occorre non scegliere più da sé il proprio cammino.Seguirlo significa immergere la propria volontà nella volontà di Gesù,dargli davvero la precedenza, metterlo al primo posto rispetto a tuttociò che fa parte della nostra vita: alla famiglia, al lavoro, agli interessipersonali, a se stessi. Significa consegnare la propria vita a Lui, viverecon Lui in profonda intimità, entrare attraverso di Lui in comunione colPadre nello Spirito Santo e, di conseguenza, con i fratelli e le sorelle. Equesta comunione di vita con Gesù il «luogo» privilegiato dove speri-mentare la speranza e dove la vita sarà libera e piena!

Le vocazioni sacerdotali e religiose nascono dall’esperienza dell’in-contro personale con Cristo, dal dialogo sincero e confidente con Lui,per entrare nella sua volontà. È necessario, quindi, crescere nell’espe-rienza di fede, intesa come relazione profonda con Gesù, come ascoltointeriore della sua voce, che risuona dentro di noi. Questo itinerario,che rende capaci di accogliere la chiamata di Dio, può avvenire all’in-terno di comunità cristiane che vivono un intenso clima di fede, unagenerosa testimonianza di adesione al Vangelo, una passione missiona-ria che induca al dono totale di sé per il Regno di Dio, alimentato dal-l’accostamento ai Sacramenti, in particolare all’Eucaristia, e da unafervida vita di preghiera. Quest’ultima «deve, da una parte, essere mol-to personale, un confronto del mio io con Dio, con il Dio vivente. Dal-l’altra, tuttavia, essa deve essere sempre di nuovo guidata e illuminata

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dalle grandi preghiere della Chiesa e dei santi, dalla preghiera liturgi-ca, nella quale il Signore ci insegna continuamente a pregare nel mo-do giusto» (Enc. Spe salvi, 34).

La preghiera costante e profonda fa crescere la fede della comuni-tà cristiana, nella certezza sempre rinnovata che Dio mai abbandona ilsuo popolo e che lo sostiene suscitando vocazioni speciali, al sacerdozioe alla vita consacrata, perché siano segni di speranza per il mondo. Ipresbiteri e i religiosi, infatti, sono chiamati a donarsi in modo incondi-zionato al Popolo di Dio, in un servizio di amore al Vangelo e alla Chie-sa, un servizio a quella salda speranza che solo l’apertura all’orizzontedi Dio può donare. Pertanto essi, con la testimonianza della loro fede econ il loro fervore apostolico, possono trasmettere, in particolare allenuove generazioni, il vivo desiderio di rispondere generosamente eprontamente a Cristo che chiama a seguirlo più da vicino. Quando undiscepolo di Gesù accoglie la divina chiamata per dedicarsi al ministe-ro sacerdotale o alla vita consacrata, si manifesta uno dei frutti più ma-turi della comunità cristiana, che aiuta a guardare con particolare fidu-cia e speranza al futuro della Chiesa e al suo impegno di evangelizzazio-ne. Esso infatti necessita sempre di nuovi operai per la predicazione delVangelo, per la celebrazione dell’Eucaristia, per il Sacramento della Ri-conciliazione. Non manchino perciò sacerdoti zelanti, che sappiano ac-compagnare i giovani quali «compagni di viaggio» per aiutarli a ricono-scere, nel cammino a volte tortuoso e oscuro della vita, il Cristo, Via,Verità e Vita (cfr Gv 14,6); per proporre loro, con coraggio evangelico,la bellezza del servizio a Dio, alla comunità cristiana, ai fratelli. Sacer-doti che mostrino la fecondità di un impegno entusiasmante, che con-ferisce un senso di pienezza alla propria esistenza, perché fondato sul-la fede in Colui che ci ha amati per primo (cfr 1 Gv 4,19). Ugualmente,auspico che i giovani, in mezzo a tante proposte superficiali ed effime-re, sappiano coltivare l’attrazione verso i valori, le mete alte, le scelte ra-dicali, per un servizio agli altri sulle orme di Gesù. Cari giovani, non ab-biate paura di seguirlo e di percorrere le vie esigenti e coraggiose dellacarità e dell’impegno generoso! Così sarete felici di servire, sarete testi-moni di quella gioia che il mondo non può dare, sarete fiamme vive diun amore infinito ed eterno, imparerete a «rendere ragione della spe-ranza che è in voi» (1 Pt 3,15)!

Dal Vaticano, 6 ottobre 2012

BENEDETTO XVI

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Messaggio di Benedetto XVI per la 28a Giornata Mondiale della Gioventù(Rio de Janeiro, 23-28 luglio 2013)

“Andate e fate discepoli tutti i popoli” (cfr Mt 28,19)

Cari giovani,

vorrei far giungere a tutti voi il mio saluto pieno di gioia e di affet-to. Sono certo che molti di voi sono tornati dalla Giornata Mondialedella Gioventù di Madrid maggiormente «radicati e fondati in Cristo,saldi nella fede» (cfr Col 2,7). Quest’anno, nelle varie Diocesi, abbiamocelebrato la gioia di essere cristiani, ispirati dal tema: «Siate semprelieti nel Signore!» (Fil 4,4). E ora ci stiamo preparando alla prossimaGiornata Mondiale, che si celebrerà a Rio de Janeiro, in Brasile, nel lu-glio 2013.

Desidero anzitutto rinnovarvi l’invito a partecipare a questo im-portante appuntamento. La celebre statua del Cristo Redentore, chedomina quella bella città brasiliana, ne sarà il simbolo eloquente: le suebraccia aperte sono il segno dell’accoglienza che il Signore riserverà atutti coloro che verranno a Lui e il suo cuore raffigura l’immenso amo-re che Egli ha per ciascuno e per ciascuna di voi. Lasciatevi attrarre daLui! Vivete questa esperienza di incontro con Cristo, insieme ai tantialtri giovani che convergeranno a Rio per il prossimo incontro mondia-le! Lasciatevi amare da Lui e sarete i testimoni di cui il mondo ha bi-sogno.

Vi invito a prepararvi alla Giornata Mondiale di Rio de Janeiromeditando fin d’ora sul tema dell’incontro: «Andate e fate discepoli tut-ti i popoli!» (cfr Mt 28,19). Si tratta della grande esortazione missiona-ria che Cristo ha lasciato alla Chiesa intera e che rimane attuale anco-ra oggi, dopo duemila anni. Ora questo mandato deve risuonare conforza nel vostro cuore. L’anno di preparazione all’incontro di Rio coin-cide con l’Anno della fede, all’inizio del quale il Sinodo dei Vescovi hadedicato i suoi lavori a «La nuova evangelizzazione per la trasmissionedella fede cristiana». Perciò sono contento che anche voi, cari giovani,siate coinvolti in questo slancio missionario di tutta la Chiesa: far co-noscere Cristo è il dono più prezioso che potete fare agli altri.

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1. Una chiamata pressante

La storia ci ha mostrato quanti giovani, attraverso il dono genero-so di se stessi, hanno contribuito grandemente al Regno di Dio e allosviluppo di questo mondo, annunciando il Vangelo. Con grande entu-siasmo, essi hanno portato la Buona Notizia dell’Amore di Dio manife-stato in Cristo, con mezzi e possibilità ben inferiori a quelli di cui di-sponiamo al giorno d’oggi. Penso, per esempio, al Beato José de An-chieta, giovane gesuita spagnolo del XVI secolo, partito in missione peril Brasile quando aveva meno di vent’anni e divenuto un grande apo-stolo del Nuovo Mondo. Ma penso anche a quanti di voi si dedicano ge-nerosamente alla missione della Chiesa: ne ho avuto una sorprendentetestimonianza alla Giornata Mondiale di Madrid, in particolare nell’in-contro con i volontari.

Oggi non pochi giovani dubitano profondamente che la vita sia unbene e non vedono chiarezza nel loro cammino. Più in generale, difronte alle difficoltà del mondo contemporaneo, molti si chiedono: ioche cosa posso fare? La luce della fede illumina questa oscurità, ci facomprendere che ogni esistenza ha un valore inestimabile, perché frut-to dell’amore di Dio. Egli ama anche chi si è allontanato da Lui o lo hadimenticato: ha pazienza e attende; anzi, ha donato il suo Figlio, mor-to e risorto, per liberarci radicalmente dal male. E Cristo ha inviato isuoi discepoli per portare a tutti i popoli questo annuncio gioioso disalvezza e di vita nuova.

La Chiesa, nel continuare questa missione di evangelizzazione,conta anche su di voi. Cari giovani, voi siete i primi missionari tra i vo-stri coetanei! Alla fine del Concilio Ecumenico Vaticano II, di cui que-st’anno celebriamo il 50° anniversario, il Servo di Dio Paolo VI conse-gnò ai giovani e alle giovani del mondo un Messaggio che si apriva conqueste parole: «È a voi, giovani uomini e donne del mondo intero, cheil Concilio vuole rivolgere il suo ultimo messaggio. Perché siete voi cheraccoglierete la fiaccola dalle mani dei vostri padri e vivrete nel mon-do nel momento delle più gigantesche trasformazioni della sua storia.Siete voi che, raccogliendo il meglio dell’esempio e dell’insegnamentodei vostri genitori e dei vostri maestri, formerete la società di domani:voi vi salverete o perirete con essa». E concludeva con un appello: «Co-struite nell’entusiasmo un mondo migliore di quello attuale!» (Messag-gio ai giovani, 8 dicembre 1965).

Cari amici, questo invito è di grande attualità. Stiamo attraversan-do un periodo storico molto particolare: il progresso tecnico ci ha of-

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ferto possibilità inedite di interazione tra uomini e tra popolazioni, mala globalizzazione di queste relazioni sarà positiva e farà crescere ilmondo in umanità solo se sarà fondata non sul materialismo ma sul-l’amore, l’unica realtà capace di colmare il cuore di ciascuno e di uni-re le persone. Dio è amore. L’uomo che dimentica Dio è senza speran-za e diventa incapace di amare il suo simile. Per questo è urgente testi-moniare la presenza di Dio affinché ognuno possa sperimentarla: è ingioco la salvezza dell’umanità e la salvezza di ciascuno di noi. Chiun-que comprenda questa necessità, non potrà che esclamare con san Pao-lo: «Guai a me se non annuncio il Vangelo!» (1 Cor 9,16).

2. Diventate discepoli di Cristo

Questa chiamata missionaria vi viene rivolta anche per un’altra ra-gione: è necessaria per il nostro cammino di fede personale. Il BeatoGiovanni Paolo II scriveva: «La fede si rafforza donandola» (Enc. Re-demptoris missio, 2). Annunciando il Vangelo voi stessi crescete nel ra-dicarvi sempre più profondamente in Cristo, diventate cristiani matu-ri. L’impegno missionario è una dimensione essenziale della fede: nonsi è veri credenti senza evangelizzare. E l’annuncio del Vangelo nonpuò che essere la conseguenza della gioia di avere incontrato Cristo edi aver trovato in Lui la roccia su cui costruire la propria esistenza. Im-pegnandovi a servire gli altri e ad annunciare loro il Vangelo, la vostravita, spesso frammentata tra diverse attività, troverà la sua unità nel Si-gnore, costruirete anche voi stessi, crescerete e maturerete in umanità.

Ma che cosa vuol dire essere missionari? Significa anzitutto esse-re discepoli di Cristo, ascoltare sempre di nuovo l’invito a seguirlo, l’in-vito a guardare a Lui: «Imparate da me, che sono mite e umile di cuo-re» (Mt 11,29). Un discepolo, in effetti, è una persona che si pone al-l’ascolto della Parola di Gesù (cfr Lc 10,39), riconosciuto come il Mae-stro che ci ha amati fino al dono della vita. Si tratta dunque, per cia-scuno di voi, di lasciarsi plasmare ogni giorno dalla Parola di Dio: es-sa vi renderà amici del Signore Gesù e capaci di far entrare altri giova-ni in questa amicizia con Lui.

Vi consiglio di fare memoria dei doni ricevuti da Dio per trasmet-terli a vostra volta. Imparate a rileggere la vostra storia personale, pren-dete coscienza anche della meravigliosa eredità delle generazioni che vihanno preceduto: tanti credenti ci hanno trasmesso la fede con corag-gio, affrontando prove e incomprensioni. Non dimentichiamolo mai:facciamo parte di una catena immensa di uomini e donne che ci hanno

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trasmesso la verità della fede e contano su di noi affinché altri la rice-vano. L’essere missionari presuppone la conoscenza di questo patrimo-nio ricevuto, che è la fede della Chiesa: è necessario conoscere ciò in cuisi crede, per poterlo annunciare. Come ho scritto nell’introduzione diYouCat, il Catechismo per giovani che vi ho donato all’Incontro Mon-diale di Madrid, «dovete conoscere la vostra fede con la stessa precisio-ne con cui uno specialista di informatica conosce il sistema operativo diun computer; dovete conoscerla come un musicista conosce il suo pez-zo; sì, dovete essere ben più profondamente radicati nella fede della ge-nerazione dei vostri genitori, per poter resistere con forza e decisione al-le sfide e alle tentazioni di questo tempo.» (Premessa).

3. Andate!

Gesù ha inviato i suoi discepoli in missione con questo mandato:«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chicrederà e sarà battezzato sarà salvato» (Mc 16,15-16). Evangelizzare si-gnifica portare ad altri la Buona Notizia della salvezza e questa BuonaNotizia è una persona: Gesù Cristo. Quando lo incontro, quando sco-pro fino a che punto sono amato da Dio e salvato da Lui, nasce in menon solo il desiderio, ma la necessità di farlo conoscere ad altri. All’ini-zio del Vangelo di Giovanni vediamo Andrea il quale, dopo aver incon-trato Gesù, si affretta a condurre da Lui suo fratello Simone (cfr 1,40-42). L’evangelizzazione parte sempre dall’incontro con il Signore Gesù:chi si è avvicinato a Lui e ha fatto esperienza del suo amore vuole su-bito condividere la bellezza di questo incontro e la gioia che nasce daquesta amicizia. Più conosciamo Cristo, più desideriamo annunciarlo.Più parliamo con Lui, più desideriamo parlare di Lui. Più ne siamoconquistati, più desideriamo condurre gli altri a Lui.

Mediante il Battesimo, che ci genera a vita nuova, lo Spirito San-to prende dimora in noi e infiamma la nostra mente e il nostro cuore:è Lui che ci guida a conoscere Dio e ad entrare in amicizia sempre piùprofonda con Cristo; è lo Spirito che ci spinge a fare il bene, a serviregli altri, a donare noi stessi. Attraverso la Confermazione, poi, siamofortificati dai suoi doni per testimoniare in modo sempre più maturo ilVangelo. È dunque lo Spirito d’amore l’anima della missione: ci spingead uscire da noi stessi, per «andare» ed evangelizzare. Cari giovani, la-sciatevi condurre dalla forza dell’amore di Dio, lasciate che questoamore vinca la tendenza a chiudersi nel proprio mondo, nei propri pro-blemi, nelle proprie abitudini; abbiate il coraggio di «partire» da voistessi per «andare» verso gli altri e guidarli all’incontro con Dio.

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4. Raggiungete tutti i popoli

Cristo risorto ha mandato i suoi discepoli a testimoniare la suapresenza salvifica a tutti i popoli, perché Dio nel suo amore sovrabbon-dante, vuole che tutti siano salvi e nessuno sia perduto. Con il sacrifi-cio di amore della Croce, Gesù ha aperto la strada affinché ogni uomoe ogni donna possa conoscere Dio ed entrare in comunione di amorecon Lui. E ha costituito una comunità di discepoli per portare l’annun-cio di salvezza del Vangelo fino ai confini della terra, per raggiungeregli uomini e le donne di ogni luogo e di ogni tempo. Facciamo nostroquesto desiderio di Dio!

Cari amici, volgete gli occhi e guardate intorno a voi: tanti giovanihanno perduto il senso della loro esistenza. Andate! Cristo ha bisognoanche di voi. Lasciatevi coinvolgere dal suo amore, siate strumenti diquesto amore immenso, perché giunga a tutti, specialmente ai «lonta-ni». Alcuni sono lontani geograficamente, altri invece sono lontani per-ché la loro cultura non lascia spazio a Dio; alcuni non hanno ancoraaccolto il Vangelo personalmente, altri invece, pur avendolo ricevuto,vivono come se Dio non esistesse. A tutti apriamo la porta del nostrocuore; cerchiamo di entrare in dialogo, nella semplicità e nel rispetto:questo dialogo, se vissuto in una vera amicizia, porterà frutto. I «popo-li» ai quali siamo inviati non sono soltanto gli altri Paesi del mondo,ma anche i diversi ambiti di vita: le famiglie, i quartieri, gli ambienti distudio o di lavoro, i gruppi di amici e i luoghi del tempo libero. L’an-nuncio gioioso del Vangelo è destinato a tutti gli ambiti della nostra vi-ta, senza alcun limite.

Vorrei sottolineare due campi in cui il vostro impegno missionariodeve farsi ancora più attento. Il primo è quello delle comunicazioni so-ciali, in particolare il mondo di internet. Come ho già avuto modo didirvi, cari giovani, «sentitevi impegnati ad introdurre nella cultura diquesto nuovo ambiente comunicativo e informativo i valori su cui pog-gia la vostra vita! [...] A voi, giovani, che quasi spontaneamente vi tro-vate in sintonia con questi nuovi mezzi di comunicazione, spetta inparticolare il compito della evangelizzazione di questo “continente di-gitale”» (Messaggio per la XLIII Giornata Mondiale delle ComunicazioniSociali, 24 maggio 2009). Sappiate dunque usare con saggezza questomezzo, considerando anche le insidie che esso contiene, in particolareil rischio della dipendenza, di confondere il mondo reale con quello vir-tuale, di sostituire l’incontro e il dialogo diretto con le persone con icontatti in rete.

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Il secondo ambito è quello della mobilità. Oggi sono sempre piùnumerosi i giovani che viaggiano, sia per motivi di studio o di lavoro,sia per divertimento. Ma penso anche a tutti i movimenti migratori,con cui milioni di persone, spesso giovani, si trasferiscono e cambianoRegione o Paese per motivi economici o sociali. Anche questi fenome-ni possono diventare occasioni provvidenziali per la diffusione del Van-gelo. Cari giovani, non abbiate paura di testimoniare la vostra fede an-che in questi contesti: è un dono prezioso per chi incontrate comuni-care la gioia dell’incontro con Cristo.

5. Fate discepoli!

Penso che abbiate sperimentato più volte la difficoltà di coinvolgerei vostri coetanei nell’esperienza di fede. Spesso avrete constatato come inmolti giovani, specialmente in certe fasi del cammino della vita, ci sia ildesiderio di conoscere Cristo e di vivere i valori del Vangelo, ma questosia accompagnato dal sentirsi inadeguati e incapaci. Che cosa fare? An-zitutto la vostra vicinanza e la vostra semplice testimonianza saranno uncanale attraverso il quale Dio potrà toccare il loro cuore. L’annuncio diCristo non passa solamente attraverso le parole, ma deve coinvolgere tut-ta la vita e tradursi in gesti di amore. L’essere evangelizzatori nasce dal-l’amore che Cristo ha infuso in noi; il nostro amore, quindi, deve confor-marsi sempre di più al suo. Come il buon Samaritano, dobbiamo esseresempre attenti a chi incontriamo, saper ascoltare, comprendere, aiutare,per condurre chi è alla ricerca della verità e del senso della vita alla casadi Dio che è la Chiesa, dove c’è speranza e salvezza (cfr Lc 10,29-37). Ca-ri amici, non dimenticate mai che il primo atto di amore che potete fareverso il prossimo è quello di condividere la sorgente della nostra speran-za: chi non dà Dio, dà troppo poco! Ai suoi apostoli Gesù comanda: «Fa-te discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio edello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho co-mandato» (Mt 28,19-20). I mezzi che abbiamo per «fare discepoli» sonoprincipalmente il Battesimo e la catechesi. Ciò significa che dobbiamocondurre le persone che stiamo evangelizzando a incontrare Cristo vi-vente, in particolare nella sua Parola e nei Sacramenti: così potrannocredere in Lui, conosceranno Dio e vivranno della sua grazia. Vorrei checiascuno si chiedesse: ho mai avuto il coraggio di proporre il Battesimoa giovani che non l’hanno ancora ricevuto? Ho invitato qualcuno a segui-re un cammino di scoperta della fede cristiana? Cari amici, non temetedi proporre ai vostri coetanei l’incontro con Cristo. Invocate lo SpiritoSanto: Egli vi guiderà ad entrare sempre più nella conoscenza e nel-l’amore di Cristo e vi renderà creativi nel trasmettere il Vangelo.

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6. Saldi nella fede

Di fronte alle difficoltà della missione di evangelizzare, talvolta sa-rete tentati di dire come il profeta Geremia: «Ahimè, Signore Dio! Ec-co, io non so parlare, perché sono giovane». Ma anche a voi Dio rispon-de: «Non dire: “Sono giovane”. Tu andrai da tutti coloro a cui ti man-derò» (Ger 1,6-7). Quando vi sentite inadeguati, incapaci, deboli nel-l’annunciare e testimoniare la fede, non abbiate timore. L’evan ge -lizzazione non è una nostra iniziativa e non dipende anzitutto dai no-stri talenti, ma è una risposta fiduciosa e obbediente alla chiamata diDio, e perciò si basa non sulla nostra forza, ma sulla sua. Lo ha speri-mentato l’apostolo Paolo: «Noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta,affinché appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, enon viene da noi» (2 Cor 4,7).

Per questo vi invito a radicarvi nella preghiera e nei Sacramenti.L’evangelizzazione autentica nasce sempre dalla preghiera ed è soste-nuta da essa: dobbiamo prima parlare con Dio per poter parlare di Dio.E nella preghiera, affidiamo al Signore le persone a cui siamo inviati,supplicandolo di toccare loro il cuore; domandiamo allo Spirito Santodi renderci suoi strumenti per la loro salvezza; chiediamo a Cristo dimettere le parole sulle nostre labbra e di farci segni del suo amore. E,più in generale, preghiamo per la missione di tutta la Chiesa, secondola richiesta esplicita di Gesù: «Pregate dunque il signore della messe,perché mandi operai nella sua messe!» (Mt 9,38). Sappiate trovare nel-l’Eucaristia la sorgente della vostra vita di fede e della vostra testimo-nianza cristiana, partecipando con fedeltà alla Messa domenicale eogni volta che potete nella settimana. Ricorrete frequentemente al Sa-cramento della Riconciliazione: è un incontro prezioso con la miseri-cordia di Dio che ci accoglie, ci perdona e rinnova i nostri cuori nellacarità. E non esitate a ricevere il Sacramento della Confermazione oCresima se non l’avete ricevuto, preparandovi con cura e impegno. Conl’Eucaristia, esso è il Sacramento della missione, perché ci dona la for-za e l’amore dello Spirito Santo per professare senza paura la fede. Viincoraggio inoltre a praticare l’adorazione eucaristica: sostare in ascol-to e dialogo con Gesù presente nel Sacramento diventa punto di par-tenza di nuovo slancio missionario.

Se seguirete questo cammino, Cristo stesso vi donerà la capacitàdi essere pienamente fedeli alla sua Parola e di testimoniarlo con leal-tà e coraggio. A volte sarete chiamati a dare prova di perseveranza, inparticolare quando la Parola di Dio susciterà chiusure od opposizioni.In certe regioni del mondo, alcuni di voi vivono la sofferenza di non

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poter testimoniare pubblicamente la fede in Cristo, per mancanza di li-bertà religiosa. E c’è chi ha già pagato anche con la vita il prezzo dellapropria appartenenza alla Chiesa. Vi incoraggio a restare saldi nella fe-de, sicuri che Cristo è accanto a voi in ogni prova. Egli vi ripete: «Bea-ti voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, dirannoogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esulta-te, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli» (Mt 5,11-12).

7. Con tutta la Chiesa

Cari giovani, per restare saldi nella confessione della fede cristia-na là dove siete inviati, avete bisogno della Chiesa. Nessuno può esse-re testimone del Vangelo da solo. Gesù ha inviato i suoi discepoli inmissione insieme: «fate discepoli» è rivolto al plurale. È dunque sem-pre come membri della comunità cristiana che noi offriamo la nostratestimonianza, e la nostra missione è resa feconda dalla comunioneche viviamo nella Chiesa: dall’unità e dall’amore che abbiamo gli uniper gli altri ci riconosceranno come discepoli di Cristo (cfr Gv 13,35).Sono grato al Signore per la preziosa opera di evangelizzazione chesvolgono le nostre comunità cristiane, le nostre parrocchie, i nostri mo-vimenti ecclesiali. I frutti di questa evangelizzazione appartengono atutta la Chiesa: «uno semina e l’altro miete», diceva Gesù (Gv 4,37).

A tale proposito, non posso che rendere grazie per il grande donodei missionari, che dedicano tutta la loro vita ad annunciare il Vange-lo sino ai confini della terra. Allo stesso modo benedico il Signore peri sacerdoti e i consacrati, che offrono interamente se stessi affinché Ge-sù Cristo sia annunciato e amato. Desidero qui incoraggiare i giovaniche sono chiamati da Dio, a impegnarsi con entusiasmo in queste vo-cazioni: «Si è più beati nel dare che nel ricevere!» (At 20,35). A coloroche lasciano tutto per seguirlo, Gesù ha promesso il centuplo e la vitaeterna! (cfr Mt 19,29).

Rendo grazie anche per tutti i fedeli laici che si adoperano per vive-re il loro quotidiano come missione là dove sono, in famiglia o sul lavo-ro, affinché Cristo sia amato e servito e cresca il Regno di Dio. Penso inparticolare a quanti operano nel campo dell’educazione, della sanità, del-l’impresa, della politica e dell’economia e in tanti altri ambiti dell’aposto-lato dei laici. Cristo ha bisogno del vostro impegno e della vostra testi-monianza. Nulla – né le difficoltà, né le incomprensioni – vi faccia rinun-ciare a portare il Vangelo di Cristo nei luoghi in cui vi trovate: ognuno divoi è prezioso nel grande mosaico dell’evangelizzazione!

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8. «Eccomi, Signore!»

In conclusione, cari giovani, vorrei invitarvi ad ascoltare nel pro-fondo di voi stessi la chiamata di Gesù ad annunciare il suo Vangelo.Come mostra la grande statua di Cristo Redentore a Rio de Janeiro, ilsuo cuore è aperto all’amore verso tutti, senza distinzioni, e le sue brac-cia sono tese per raggiungere ciascuno. Siate voi il cuore e le bracciadi Gesù! Andate a testimoniare il suo amore, siate i nuovi missionarianimati dall’amore e dall’accoglienza! Seguite l’esempio dei grandi mis-sionari della Chiesa, come san Francesco Saverio e tanti altri.

Al termine della Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid, hobenedetto alcuni giovani di diversi continenti che partivano in missio-ne. Essi rappresentavano i tantissimi giovani che, riecheggiando il pro-feta Isaia, dicono al Signore: «Eccomi, manda me!» (Is 6,8). La Chiesaha fiducia in voi e vi è profondamente grata per la gioia e il dinamismoche portate: usate i vostri talenti con generosità al servizio dell’annun-cio del Vangelo! Sappiamo che lo Spirito Santo si dona a coloro che,in umiltà di cuore, si rendono disponibili a tale annuncio. E non abbia-te paura: Gesù, Salvatore del mondo, è con noi tutti i giorni, fino allafine del mondo (cfr Mt 28,20)!

Questo appello, che rivolgo ai giovani di tutta la terra, assume unrilievo particolare per voi, cari giovani dell’America Latina! Infatti, al-la V Conferenza Generale dell’Episcopato Latinoamericano che si èsvolta ad Aparecida nel 2007, i Vescovi hanno lanciato una «missionecontinentale». E i giovani, che in quel continente costituiscono la mag-gioranza della popolazione, rappresentano una forza importante e pre-ziosa per la Chiesa e per la società. Siate dunque voi i primi missiona-ri! Ora che la Giornata Mondiale della Gioventù fa il suo ritorno inAmerica Latina, esorto tutti i giovani del continente: trasmettete ai vo-stri coetanei del mondo intero l’entusiasmo della vostra fede!

La Vergine Maria, Stella della Nuova Evangelizzazione, invocataanche con i titoli di Nostra Signora di Aparecida e Nostra Signora diGuadalupe, accompagni ciascuno di voi nella sua missione di testimo-ne dell’amore di Dio. A tutti, con particolare affetto, imparto la mia Be-nedizione Apostolica.

Dal Vaticano, 18 ottobre 2012

BENEDETTO XVI

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Messaggio della Presidenza della ConferenzaEpiscopale Italiana in vista della scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica nell’anno scolastico2013-2014

Cari studenti e genitori,

nelle prossime settimane sarete chiamati a esprimervi sulla sceltadi avvalersi dell’Insegnamento della religione cattolica (Irc).

L’appuntamento si colloca in un tempo di crisi che investe la vitadi tutti. Anche la scuola e i contesti educativi, come la famiglia e la co-munità ecclesiale, sono immersi nella medesima congiuntura. Noi Ve-scovi italiani, insieme e sotto la guida di Benedetto XVI, animati dalloSpirito Santo che abita e vivifica ogni tempo, vogliamo ribadire conconvinzione che la «speranza non delude» (Rm 5,5).

Sono proprio i giovani – ricorda a tutti il Santo Padre – che «conil loro entusiasmo e la loro spinta ideale, possono offrire una nuovasperanza al mondo… Essere attenti al mondo giovanile, saperlo ascol-tare e valorizzare, non è solamente un’opportunità, ma un dovere pri-mario di tutta la società, per la costruzione di un futuro di giustizia edi pace. Si tratta di comunicare ai giovani l’apprezzamento per il valo-re positivo della vita, suscitando in essi il desiderio di spenderla al ser-vizio del Bene» (BENEDETTO XVI, Messaggio per la XLV Giornata Mon-diale della Pace, 8 dicembre 2011).

Noi Vescovi vogliamo anzitutto ascoltare le domande che vi sorgo-no dal cuore e dalla mente e insieme con voi operare per il bene di tut-ti. Lo abbiamo fatto nel redigere le nuove indicazioni per l’Irc nellascuola dell’infanzia, del primo e del secondo ciclo, con l’impegno di so-stenere una scuola a servizio della persona. Siamo persuasi, infatti, chela scuola sarà se stessa se porterà le nuove generazioni ad appropriar-si consapevolmente e creativamente della propria tradizione. L’Irc, og-gi come in passato, aiuterà la scuola nel suo compito formativo e cul-turale facendo emergere, “negli” e “dagli” alunni, gli interrogativi radi-cali sulla vita, sul rapporto tra l’uomo e la donna, sulla nascita, sul la-

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voro, sulla sofferenza, sulla morte, sull’amore, su tutto ciò che è pro-prio della condizione umana. I giovani domandano di essere felici echiedono di coltivare sogni autentici. L’Irc a scuola è in grado di ac-compagnare lo sviluppo di un progetto di vita, ispirato dalle grandi do-mande di senso e aperto alla ricerca della verità e alla felicità, perchési misura con l’esperienza religiosa nella sua forma cristiana propriadella cultura del nostro Paese.

Cari genitori, studenti e docenti, ci rivolgiamo a voi consapevoliche l’Irc è un’opportunità preziosa nel cammino formativo, dalla scuo-la dell’infanzia fino ai differenti percorsi del secondo ciclo e della for-mazione professionale, perché siamo convinti che si può trarre veraampiezza e ricchezza culturale ed educativa da una corretta visione delpatrimonio cristiano-cattolico e del suo peculiare contributo al cammi-no dell’umanità.

Riteniamo nostro dovere di Pastori ricordare, a tutti coloro che so-no impegnati nel mondo della scuola, le parole del Papa per questo An-no della fede: «Ciò di cui il mondo oggi ha particolarmente bisogno èla testimonianza credibile di quanti, illuminati nella mente e nel cuoredalla Parola del Signore, sono capaci di aprire il cuore e la mente ditanti al desiderio di Dio e della vita vera, quella che non ha fine» (BE-NEDETTO XVI, Porta fidei, n. 15).

Roma, 26 novembre 2012

LA PRESIDENZA

DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

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Abusi sessuali

– presentazione delle Linee guida per i casi diabuso sessuale nei confronti dei minori da par-te di chierici: dal comunicato finale della 64a

Assemblea Generale del 21-25 maggio, 103,117-118

Anno della Fede

– dal comunicato finale del Consiglio Episco-pale Permanente del 23-26 gennaio, 21

Apostolato del mare

– S.E. Mons. Francesco Alfano, Arcivescovoeletto di Sorrento-Castellammare di Stabia,nominato Vescovo promotore: dal comunica-to finale del Consiglio Episcopale Permanen-te del 26-29 marzo, 101, 123

Assemblea Generale della CEI

– 64a ASSEMBLEA GENERALE, Roma 21-25 mag-gio 2012, 103-120

– discorso del Santo Padre Benedetto XVI, 105-109

– indirizzo di saluto di S.Em. Card. Angelo Ba-gnasco, 110-111

– approvata Ripartizione delle somme derivan-ti dall’otto per mille per l’anno 2012, 112-113

– comunicato finale, 114-119

– S.E. Mons. Angelo Spinillo, eletto Vice Presi-dente per l’area sud: dal comunicato finaledella 64a Assemblea Generale del 21-25 mag-gio, 119, 125

Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani(AGESCI)

– Padre Giovanni Gallo, CO, nominato Assistenteecclesiastico nazionale Branca Rover-Scolte:dal comunicato finale del Consiglio Episcopa-le Permanente del 24-27 settembre, 216, 230

Associazione Italiana Guide e Scouts d’Euro-pa Cattolici (AIGSEC)

– Don Stefano Caprio, nominato Assistente ec-clesiastico generale; Don Giovanni Facchetti,

per la Branca Guide; Don Fabio Menghini,per la Branca Esploratori; Don Claudio Bar-boni, per la Branca Rover; Padre Peter Dubov-sky, SJ, per la Branca Coccinelle; Padre An-drea Cova, OFM CAPP., per la Branca Scolte,nominati Assistenti ecclesiastici nazionali:dal comunicato finale del Consiglio Episco-pale Permanente del 24-27 settembre, 216-217, 230

Associazione Cattolica Operatori Sanitari(ACOS)

– Don Francesco Coluccia, nominato Consulen-te ecclesiastico nazionale: dal comunicato fi-nale del Consiglio Episcopale Permanente del26-29 marzo, 102, 123

Associazione Italiana Maestri Cattolici(AIMC)

– Don Armando Matteo, nominato Consulenteecclesiastico nazionale: dal comunicato fina-le del Consiglio Episcopale Permanente del23-26 gennaio, 24, 50

Associazione Medici Cattolici Italiani (AMCI)

– S.E. Mons. Edoardo Menichelli, Arcivescovodi Ancona-Osimo, nominato Assistente eccle-siastico nazionale: dal comunicato finale delConsiglio Episcopale Permanente del 26-29marzo, 101, 123

Azione Cattolica Italiana (ACI)

– Don Tony Drazza, nominato Assistente eccle-siastico nazionale del Movimento studenti:dal comunicato finale del Consiglio Episco-pale Permanente del 26-29 marzo, 101,123

– Don Emilio Centomo, nominato Assistenteecclesiastico centrale per il settore adulti: dalcomunicato finale del Consiglio EpiscopalePermanente del 24-27 settembre, 216, 230

Calendario della CEI

– attività degli organi collegiali per l’anno pa-storale 2012-2013, 120

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Indice analitico

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Calendario delle giornate mondiali e nazio-nali

– anno 2013, 121-122

Cappellani dell’Amministrazione penitenzia-ria e della giustizia minorile

– Don Virgilio Balducchi, con provvedimentodel Ministero della Giustizia, conferito l’uffi-cio di Ispettore dei Cappellani, 50

Caritas Italiana

– Don Francesco Antonio Soddu, eletto Diretto-re; Don Rocco Pennacchio, Economo dellaCEI, eletto Revisore dei Conti: dal comunica-to finale del Consiglio Episcopale Permanen-te del 23-26 gennaio, 24, 50

Centro Sportivo Italiano (CSI)

– Don Alessio Cirillo Albertini, nominato Consu-lente ecclesiastico nazionale: dal comunicatofinale del Consiglio Episcopale Permanentedel 24-27 settembre, 217, 230

Coldiretti

– Don Paolo Bonetti, nominato Consigliere ec-clesiastico nazionale: dal comunicato finaledel Consiglio Episcopale Permanente del 24-27 settembre, 217, 230

Comitato per gli enti e i beni ecclesiastici

– Don Rocco Pennacchio, Economo della CEI,nominato Membro: dal comunicato finale delConsiglio Episcopale Permanente del 26-29marzo, 102, 124

Comitato per gli interventi caritativi a favoredei Paesi del Terzo Mondo

– nominati Membri: Don Francesco AntonioSoddu, Direttore di Caritas Italiana; Don Gio-vanni Attilio Cesena, Direttore dell’Ufficio Na-zionale per la cooperazione missionaria tra leChiese; Padre Giulio Albanese, MCCJ; Dott.Giuseppe Magri; Sr. Antonietta Papa, FMM;Prof. Francesco Castelli; Prof.ssa EmanuelaColombo; Dott.ssa Giudi Peruzzi; Prof.ssa Mi-rella Scalia; Diac. Umberto Silenzi: dal comu-nicato finale del Consiglio Episcopale Perma-nente del 23-26 gennaio, 24, 51

Comitato per gli studi superiori di teologia edi scienze religiose

– Mons. Piero Coda, Don Andrea Toniolo, nomi-nati Membri: dal comunicato finale del Con-siglio Episcopale Permanente del 26-29 mar-zo, 102, 124

Comitato per i Congressi Eucaristici Nazio-nali

– S.Em. Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo diGenova, nominato Presidente: dal comunica-to finale della 64a Assemblea Generale del 21-25 maggio, 119, 125

Comitato per il progetto culturale

– Prof. Francesco Bonini, nominato Membro:dal comunicato finale del Consiglio Episco-pale Permanente del 26-29 marzo, 102, 124

Comitato per la valutazione dei progetti di in-tervento a favore dei beni culturali ecclesia-stici

– Mons. Giovanni Battista Gandolfo, nominatoPresidente: dal comunicato finale del Consi-glio Episcopale Permanente del 23-26 genna-io, 24, 50

Convegno Ecclesiale nazionale (Firenze 2015)

– scelta del luogo e periodo di svolgimento: dalcomunicato finale del Consiglio EpiscopalePermanente del 23-26 gennaio, 22

– scelta della data: dal comunicato finale delConsiglio Episcopale Permanente del 24-27settembre, 214

– S.E. Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo diTorino, nominato Presidente; S.E. Mons.Gianni Ambrosio, Vescovo di Piacenza-Bob-bio, Vice Presidente per il Nord; S.E. Mons.Mansueto Bianchi, Vescovo di Pistoia, VicePresidente per il Centro; S.E. Mons. AntoninoRaspanti, Vescovo di Acireale, Vice Presiden-te per il Sud: dal comunicato finale del Con-siglio Episcopale Permanente del 24-27 set-tembre, 216, 229

Comitato scientifico e organizzatore delleSettimane Sociali dei Cattolici italiani

– Dott. Sergio Gatti, nominato Membro: dal co-municato finale del Consiglio Episcopale Per-manente del 23-26 gennaio, 24, 50

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Commissione degli Episcopati della Comuni-tà Europea (COMECE)

– S.E. Mons. Gianni Ambrosio, Vescovo di Pia-cenza-Bobbio, nominato Delegato della CEI:dal comunicato finale della 64a AssembleaGenerale del 21-25 maggio, 119, 125

Commissione Episcopale per i problemi so-ciali e il lavoro, la giustizia e la pace

– messaggio per la 7a Giornata Nazionale perla salvaguardia del creato, 165-169

– messaggio per la Giornata Nazionale del Rin-graziamento, 201-204

Commissione Episcopale per le migrazioni

– S.E. Mons. Paolo Schiavon, Vescovo ausiliaredi Roma, dichiarato Presidente ad interim: dalcomunicato finale del Consiglio EpiscopalePermanente del 24-27 settembre, 217, 231

Commissione Episcopale per il clero e la vitaconsacrata

– messaggio per la 16a Giornata Mondiale del-la vita consacrata, 16-18

– S.E. Mons. Lorenzo Chiarinelli, Vescovo eme-rito di Viterbo, nominato Membro, 24, 51

– S.E. Mons. Benigno Luigi Papa, Arcivescovoeme rito di Taranto, nominato Membro, 102, 124

– S.E. Mons. Arturo Aiello, Vescovo di Teano-Calvi, nominato Membro, 216, 229

Commissione Episcopale per il laicato

– S.E. Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento -Santa Maria di Leuca, nominato Membro,23, 50

Commissione Episcopale per l’ecumenismo eil dialogo

– messaggio per la 7a Giornata Nazionale perla salvaguardia del creato, 165-169

Commissione Episcopale per la famiglia e lavita

– S.E. Mons. Alberto Tanasini, Vescovo di Chia-vari, nominato Membro: dal comunicato fi-nale del Consiglio Episcopale Permanente del24-27 settembre, 216, 229

– Orientamenti pastorali sulla preparazione dalmatrimonio e alla famiglia, Nota della Com-missione Episcopale per la famiglia e la vita,234-278

Comunicati

– del Consiglio Episcopale Permanente del 23-26 gennaio, 23-25

– stampa della Congregazione per la Dottrinadella Fede, 68-69

– del Consiglio Episcopale Permanente del 26-29 marzo, 97-102

– della 64a Assemblea Generale del 21-25 mag-gio, 114-119

– del Consiglio Episcopale Permanente del 24-27 settembre, 210-217

Comunicazioni sociali

– messaggio del Papa per la 46a Giornata Mon-diale delle Comunicazioni Sociali, 12-15

Confederazione delle Confraternite delle Dio-cesi d’Italia

– S.E. Mons. Mauro Parmeggiani, Vescovo diTivoli, nominato Assistente ecclesiastico: dalcomunicato finale della 64a Assemblea Gene-rale del 21-25 maggio, 119, 125

Conferenza Episcopale Italiana (CEI)

– Don Andrea Toniolo, nominato Responsabile,dal comunicato finale del Consiglio Episco-pale Permanente del 23-26 gennaio, 24, 51

– conferma di S.Em. il Card. Angelo Bagnascoa Presidente della CEI, 70-71

– Don Bassiano Uggé, nominato Sottosegretario:dal comunicato finale del Consiglio Episcopa-le Permanente del 26-29 marzo, 101, 123

– Dott. Vittorio Sozzi, nominato Coordinatoredegli Uffici e Servizi della Segreteria Genera-le e Responsabile del Servizio Nazionale peril progetto culturale: dal comunicato finaledel Consiglio Episcopale Permanente del 26-29 marzo, 101, 123

– Mons. Domenico Pompili, Sottosegretariodella CEI, nominato Direttore dell’Ufficio Na-zionale per le comunicazioni sociali: dal co-municato finale del Consiglio Episcopale Per-msianente del 26-29 marzo, 101, 123

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– Don Natale Ioculano, nominato Direttore del-l’Ufficio Nazionale per l’apostolato del mare:dal comunicato finale del Consiglio Episco-pale Permanente del 26-29 marzo, 101, 123

– Dott. Ernesto Diaco, nominato Vice Respon-sabile del Servizio Nazionale per il progettoculturale: dal comunicato finale del ConsiglioEpiscopale Permanente del 26-29 marzo,101, 123

– S.E. Mons. Angelo Spinillo, eletto Vice Presi-dente per l’area sud: dal comunicato finaledella 64a Assemblea Generale del 21-25 mag-gio, 119, 125

Congregazione per la Dottrina della Fede

– comunicato stampa, 68-69

Congresso Eucaristico Nazionale 2016

– scelta del luogo e anno di svolgimento: dalcomunicato finale del Consiglio EpiscopalePermanente del 23-26 gennaio, 23

Consiglio Episcopale Permanente

– comunicato finale della sessione del 23-26gennaio, 19-25

– Nota L’accesso nelle chiese, 26-27

– approvato il nuovo statuto della FondazioneMigrantes, 75-82

– approvata nuova convenzione per i presbiteridiocesani destinati al servizio pastorale degliemigrati italiani all’estero, 83-93

– comunicato finale della sessione del 26-29marzo, 97-102

– comunicato finale della sessione del 24-27settembre, 210-217

– messaggio per la 35a Giornata Nazionale perla Vita 2013, 198-200

Convegni di cultura Maria Cristina di Savoia

– Padre Michele Pischedda, nominato Assistenteecclesiastico nazionale: dal comunicato fina-le del Consiglio Episcopale Permanente del26-29 marzo, 102, 124

Convenzioni

– nuova convenzione per i presbiteri diocesanidestinati al servizio pastorale degli emigratiitaliani all’estero, 83-93

Coordinatori pastorali di comunità cattolichestraniere

– Don Agostino Nguyen Van Du, nominato per icattolici vietnamiti: dal comunicato finale delConsiglio Episcopale Permanente del 26-29marzo, 102, 123

– Padre Pierre Emile Rakotoarisoa, SJ, nominatoper i cattolici malgasci: dal comunicato fina-le della 64a Assemblea Generale del 21-25maggio, 119, 125

– Mons. Anton Lucaci, nominato per i cattoliciromeni di rito latino: dal comunicato finaledella 64a Assemblea Generale del 21-25 mag-gio, 119, 125

– Don Pasquale Ferraro, nominato per gli immi-grati albanesi; Don Rajan Madakkudiyan, pergli immigrati indiani di rito latino: dal comu-nicato finale del Consiglio Episcopale Perma-nente del 24-27 settembre, 216, 230

Delibere, Decreti, Disposizioni, Determina-zioni

– Decreto di promulgazione del Presidente del-la CEI dell’Intesa tra il Ministero dell’Istru-zione, dell’Università e della Ricerca e la CEIper l’insegnamento della religione cattolicanella scuola pubblica, 130-131

Edilizia di culto

– Aggiornamento delle tabelle parametricheper l’anno 2012, 28-49

Federazione tra le Associazioni del Clero inItalia (FACI)

– Don Umbrto Oltolini, eletto Presidente; DonRino Pittarello, eletto Vice Presidente: dal co-municato finale del Consiglio Episcopale Per-manente del 23-26 gennaio, 24, 51

Federazione Universitaria Cattolica Italiana(FUCI)

– Sig. Stefano Nannini, nominato PresidenteNazionale Maschile: dal comunicato finaledella 64a Assemblea Generale del 21-25 mag-gio, 119, 125

Fondazione Centesimus Annus - Pro Pontifice

– Don Giovanni Fusco, nominato Assistente ec-clesiastico centrale: dal comunicato finale del

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Consiglio Episcopale Permanente del 24-27settembre, 217, 230

Fondazione Centro Unitario per la coopera-zione missionaria tra le Chiese (CUM)

– Don Rocco Pennacchio, nominato Membrodel Consiglio di amministrazione: dal comu-nicato finale del Consiglio Episcopale Perma-nente del 23-26 gennaio, 25, 52

– Don Dante Amedeo Cristino, nominato Diret-tore: dal comunicato finale del Consiglio Epi-scopale Permanente del 26-29 marzo, 102,124

– Membri del Collegio dei Revisori dei Conti:Rag. Ruggero Mischi, Presidente; Ing. LivioGualerzi, Membro: dal comunicato finale delConsiglio Episcopale Permanente del 24-27settembre, 217, 231

Fondazione di religione Santi Francescod’Assisi e Caterina da Siena

– Don Rocco Pennacchio, Economo della CEI,nominato Consigliere: dal comunicato finaledel Consiglio Episcopale Permanente del 23-26 gennaio, 25, 52

Fondazione Istituto Fides

– Mons. Adolfo Zambon, Direttore dell’UfficioNazionale per i problemi giuridici, nominatoMembro del Consiglio di amministrazione:Presidenza CEI 13 giugno, 189

Fondazione Migrantes

– Don Rocco Pennacchio, nominato Revisoredei conti: dal comunicato finale del ConsiglioEpiscopale Permanente del 23-26 gennaio,25, 52

– statuto della Fondazione Migrantes, 75-82

– nuova convenzione per i presbiteri diocesanidestinati al servizio pastorale degli emigratiitaliani all’estero, 83-93

Fondazione Missio

– Don Rocco Pennacchio, nominato Membrodella Presidenza: dal comunicato finale delConsiglio Episcopale Permanente del 23-26gennaio, 25, 52

– Don Mariano Salpinone, nominato Revisoredei conti: dal comunicato finale del ConsiglioEpiscopale Permanente del 23-26 gennaio,25, 52

Giornate

– Giornata Missionaria Mondiale: messaggio,7-11

– 46a Giornata Mondiale delle ComunicazioniSociali: messaggio, 12-15

– 16a Giornata Mondiale della Vita consacrata:messaggio, 16-18

– 49a Giornata Mondiale di preghiera per le vo-cazioni: messaggio, 53-57

– 27a Giornata Mondiale della Gioventù: mes-saggio, 58-67

– 88a Giornata per l’Università Cattolica del Sa-cro Cuore: messaggio, 72-74

– 7a Giornata per la salvaguardia del creato:messaggio, 165-169

– 99a Giornata Mondiale del Migrante e del Ri-fugiato 2013: messaggio, 193-197

– 35a Giornata Nazionale per la Vita: messag-gio, 198-200

– Giornata Nazionale del Ringraziamento:messaggio, 201-204

– 50a Giornata Mondiale di preghiera per le vo-cazioni: messaggio, 292-295

– 28a Giornata Mondiale della Gioventù: mes-saggio, 296-304

– 46a Giornata Mondiale della Pace: messaggio,281-291

Giovani

– 27a Giornata Mondiale della Gioventù (1°aprile 2012), messaggio del Papa, 58-67

– 28a Giornata Mondiale della Gioventù (Riode Janeiro, 23-28 luglio 2013), messaggio delPapa, 296-304

Gruppo di ricerca e informazione socio-reli-giosa (GRIS)

– Don Battista Cadei, confermato Consiglierespirituale: dal comunicato finale del Consi-glio Episcopale Permanente del 23-26 genna-io, 24, 50

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Intesa

– tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Universitàe della Ricerca e la Conferenza EpiscopaleItaliana per l’insegnamento della religionecattolica nelle scuole pubbliche, 129-140

– tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Universitàe della Ricerca e la Conferenza EpiscopaleItaliana sulle indicazioni didattiche per l’In-segnamento della religione cattolica nellescuole di secondo ciclo di istruzioni e nei per-corsi di istruzione e formazione professiona-le, 141-164

Insegnamento della religione cattolica

– Intesa tra il Ministero dell’Istruzione, del-l’Università e della Ricerca e la ConferenzaEpiscopale Italiana per l’insegnamento dellareligione cattolica nelle scuole pubbliche,129-140

– Intesa tra il Ministero dell’Istruzione, del-l’Università e della Ricerca e la ConferenzaEpiscopale Italiana sulle indicazioni didatti-che per l’Insegnamento della religione catto-lica nelle scuole di secondo ciclo di istruzionie nei percorsi di istruzione e formazione pro-fessionale, 141-164

– indicazioni per la concessione del nulla ostaai libri di testo per l’insegnamento della reli-gione cattolica nella scuola pubblica, 205-209

– messaggio della Presidenza della CEI perl’anno scolastico 2013-2014, 305-306

Istituto Centrale Sostentamento Clero (ICSC)

– Don Rocco Pennacchio, nominato Membro ePresidente del Collegio dei revisori dei conti:dal comunicato finale del Consiglio Episco-pale Permanente del 23-26 gennaio, 25, 52

– Rendiconto relativo all’utilizzazione dellesomme pervenute nell’anno 2011 all’ICSC ealla CEI, 170-183

Libri di testo per l’IRC

– indicazioni per la concessione del nulla ostaai libri di testo per l’insegnamento della reli-gione cattolica nella scuola pubblica, 205-209

Messaggi

– del Papa per la Quaresima 2012, 1-6

– del Papa per la Giornata Missionaria Mon-diale, 7-11

– del Papa per la 46a Giornata Mondiale delleComunicazioni Sociali, 12-15

– della Commissione Episcopale per il clero ela vita consacrata per la 16a Giornata Mon-diale della Vita consacrata (2 febbraio 2012),16-18

– del Papa per la 49a Giornata Mondiale di pre-ghiera per le vocazioni, 53-57

– del Papa per la 27a Giornata Mondiale dellaGioventù, 58-67

– della Presidenza per l’88a Giornata per l’Uni-versità Cattolica del Sacro Cuore, 72-74

– del Papa alla 64a ASSEMBLEA GENERALE, Ro-ma 21-25 maggio 2012, 105-109

– della Commissione Episcopale per i problemisociali e il lavoro, la giustizia e la pace e del-la Commissione Episcopale per l’ecumeni-smo e il dialogo, per la 7a Giornata Naziona-le per la salvaguardia del creato, 165-169

– del Papa per la 99a Giornata Mondiale delMigrante e del Rifugiato 2013, 193-197

– del Papa per la 50a Giornata Mondiale di pre-ghiera per le vocazioni, 292-295

– del Papa per la 28a Giornata Mondiale dellaGioventù, 296-304

– della Presidenza della CEI sull’insegnamentodella religione cattolica nell’anno scolastico2013-2014, 305-306

– del Consiglio Episcopale Permanente per la35a Giornata Nazionale per la Vita 2013, 198-200

– della Commissione Episcopale per i problemisociali e il lavoro, la giustizia e la pace, per laGiornata Nazionale del Ringraziamento, 201-204

– del Papa per la 46a Giornata Mondiale dellaPace 2013, 281-291

Messale Romano

– approvata ultima parte della terza edizioneitaliana: dal comunicato finale della 64a As-semblea Generale del 21-25 maggio, 117

Movimento Apostolico Sordi (MAS)

– Padre Vincenzo Di Blasio, PMS, nominato As-sistente ecclesiastico nazionale: dal comuni-cato finale del Consiglio Episcopale Perma-nente del 26-29 marzo, 102, 125

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Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale(MEIC)

– Prof. Carlo Cirotto, confermato Presidente: dalcomunicato finale del Consiglio EpiscopalePermanente del 23-26 gennaio, 24, 50

Note

– del Consiglio Episcopale Permanente L’acces-so nelle chiese, 26-27

– della Commissione Episcopale per la famigliae la vita, Orientamenti pastorali sulla prepara-zione dal matrimonio e alla famiglia, 234-278

Orientamenti pastorali sulla preparazionedal matrimonio e alla famiglia

– Nota della Commissione Episcopale per la fa-miglia e la vita, 234-278

Osservatorio centrale per i beni culturali diinteresse religioso di proprietà ecclesiastica

– Don Bassiano Uggé, Sottosegretario dellaCEI, nominato Membro in rappresentanzadella CEI: dal comunicato finale del Consi-glio Episcopale Permanente del 24-27 settem-bre, 216-217, 231

Otto per mille

– Ripartizione delle somme per l’anno 2012,112-113

Papa

– messaggio per la Quaresima 2012, 1-6

– messaggio per la Giornata Missionaria Mon-diale, 7-11

– messaggio per la 46a Giornata Mondiale del-le Comunicazioni Sociali, 12-15

– messaggio per la 49a Giornata Mondiale dipreghiera per le vocazioni, 53-57

– messaggio per la 27a Giornata Mondiale del-la Gioventù, 58-67

– discorso per la 64a ASSEMBLEA GENERALE,Roma 21-25 maggio 2012, 105-109

– messaggio per la 99a Giornata Mondiale delMigrante e del Rifugiato 2013, 193-197

– messaggio per la 50a Giornata Mondiale dipreghiera per le vocazioni, 292-295

– del Papa per la 28a Giornata Mondiale dellaGioventù, 296-304

– messaggio per la 46a Giornata Mondiale dellaPace 2013, 281-291

Pontificia Unione Missionaria e PontificiaOpera di San Pietro Apostolo

– Don Alfonso Raimo, espresso il benestare perla nomina a Segretario Nazionale, dal comu-nicato finale del Consiglio Episcopale Perma-nente del 26-29 marzo, 102, 125

Presidente della CEI

– conferma di S.Em. il Card. Angelo Bagnascoa Presidente, 70-71

– indirizzo di saluto al Papa nella 64a Assem-blea Generale, Roma, 21-25 maggio, 110-111

– decreto di promulgazione dell’Intesa tra CEI-MIUR per l’insegnamento della religione cat-tolica nelle scuole pubbliche, 130-131

– indirizzo di saluto al Ministro dell’Istruzionein occasione della firma delle nuove inteseCEI-MIUR, 139-140

Presidenza della CEI

– messaggio per la 88a Giornata per l’Universi-tà Cattolica del Sacro Cuore, 72-74

– approvato nuovo “Schema di regolamentoper i Centri Missionari Diocesani”, 184-188

– messaggio sull’insegnamento della religione cat -tolica nell’anno scolastico 2013-2014, 305-306

Quaresima

– messaggio del Papa per la Quaresima 2012,1-6

Regolamenti

– dell’Ufficio Nazionale per l’apostolato del ma-re, 94-96

– dell’Ufficio Nazionale per la pastorale dellevocazioni, 218-222

– dell’Ufficio Nazionale per l’educazione, lascuola e l’università, 223-226

Servizio Nazionale per la pastorale giovanile

– Don Michele Falabretti, nominato Responsa-bile: dal comunicato finale del Consiglio Epi-

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scopale Permanente del 24-27 settembre,216, 229

Servizio Nazionale per gli studi superiori diteologia e di scienze religiose

– Don Andrea Toniolo, nominato Responsabile,dal comunicato finale del Consiglio Episco-pale Permanente del 23-26 gennaio, 24, 51

Servizio Nazionale per il progetto culturale

– Dott. Vittorio Sozzi, nominato Responsabile;Dott. Ernesto Diaco, nominato Vice Respon-sabile: dal comunicato finale del ConsiglioEpiscopale Permanente del 26-29 marzo,101, 123

Servizio Nazionale per l’insegnamento dellareligione cattolica

– indicazioni per la concessione del nulla ostaai libri di testo per l’insegnamento della reli-gione cattolica nella scuola pubblica, 205-209

– Don Daniele Saottini, nominato Responsabi-le: dal comunicato finale del Consiglio Epi-scopale Permanente del 24-27 settembre,216, 229

– messaggio della Presidenza sull’insegnamen-to della religione cattolica per l’anno scolasti-co 2013-2014, 305-306

Settimana Sociale dei Cattolici Italiani

– scelta del luogo e periodo di svolgimento: dalcomunicato finale del Consiglio EpiscopalePermanente del 26-29 marzo, 101

– tema, programma e itinerario: dal comunica-to finale del Consiglio Episcopale Permanen-te del 24-27 settembre, 215

Situazione italiana

– dal comunicato finale del Consiglio Episco-pale Permanente del 23-26 gennaio, 19-21

– dal comunicato finale del Consiglio Episco-pale Permanente del 26-29 marzo, 97-99

– dal comunicato finale della 64a AssembleaGenerale del 21-25 maggio, 114

– dal comunicato finale del Consiglio Episco-pale Permanente del 24-27 settembre, 211-212

Statuti

– della Fondazione Migrantes, 75-82

Tribunali ecclesiastici regionali

– determinata la misura del contributo econo-mico per il funzionamento: dal comunicatofinale del Consiglio Episcopale Permanentedel 26-29 marzo, 100

Ufficio Nazionale per i problemi giuridici

– Mons. Giuseppe Baturi, nominato Direttore:dal comunicato finale del Consiglio Episcopa-le Permanente del 24-27 settembre, 216, 229

Ufficio Nazionale per la pastorale del tempolibero, turismo e sport

– Mons. Mario Lusek, nominato Direttore: dalcomunicato finale del Consiglio EpiscopalePermanente del 24-27 settembre, 216, 229

Ufficio Nazionale per la pastorale della sa-nità

– Don Carmine Arice, nominato Direttore: dalcomunicato finale del Consiglio EpiscopalePermanente del 24-27 settembre, 216, 229

Ufficio Nazionale per la pastorale delle voca-zioni

– Costituzione dell’Ufficio Nazionale: dal co-municato finale del Consiglio Episcopale Per-manente del 24-27 settembre, 214

– Mons. Domenico Dal Molin, nominato Diret-tore: dal comunicato finale del Consiglio Epi-scopale Permanente del 24-27 settembre,216, 229

– Regolamento, 218-222

Ufficio Nazionale per l’apostolato del mare

– Regolamento, 94-96

– Costituzione del nuovo Ufficio Nazionale eapprovazione del regolamento: dal comuni-cato finale del Consiglio Episcopale Perma-nente del 26-29 marzo, 100

– Don Natale Ioculano, nominato Direttore: dalcomunicato finale del Consiglio EpiscopalePermanente del 26-29 marzo, 101, 123

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Ufficio Nazionale per l’educazione, la scuolae l’università

– Regolamento, 223-225

Ufficio Nazionale per la cooperazione missio-naria tra le Chiese

– Nuovo Schema di regolamento per i CentriMissionari Diocesani, 184-188

– Modifiche della Convenzione per il serviziopastorale in missione dei presbiteri diocesa-ni, 227-228

Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali

– Mons. Domenico Pompili, Sottosegretariodella CEI, nominato Direttore: dal comunica-to finale del Consiglio Episcopale Permanen-te del 26-29 marzo, 101, 123

Unione Cattolica Artisti Italiani (UCAI)

– Mons. Giovanni Battista Gandolfo, elettoConsulente ecclesiastico: dal comunicato delConsiglio Episcopale Permanente del 23-26gennaio, 24, 51

Unione Cattolica Italiana Tecnici (UCI Tecnici)

– Mons. Ottavio Petroni, eletto Assistente teologi-co nazionale: dal comunicato del Consiglio Epi-scopale Permanente del 23-26 gennaio, 24, 51

Università Cattolica del Sacro Cuore

– messaggio della Presidenza l’88a Giornata perl’Università Cattolica del Sacro Cuore, 72-74

– Don Daniel Balditarra, SSP; Don Giorgio Be-gni; Don Ambrogio Pisoni: nominati Assisten-ti ecclesiastici – sede di Milano: PresidenzaCEI del 13 giugno, 189

– Don Angelo Auletta, Don Paolo Angelo Bonini,Don Luciano Oronzo Scarpina, Don MatthewJames Solomon, nominati Assistenti Ecclesia-stici sede di Roma: dal comunicato finale delConsiglio Episcopale Permanente del 24-27settembre, 217, 231.

– Don Roberto Lombardi, nominato AssistenteEcclesiastico sede di Brescia: dal comunicatofinale del Consiglio Episcopale Permanentedel 24-27 settembre, 217, 231

Vocazioni

– messaggio del Papa per la 49a Giornata Mon-diale di preghiera per le vocazioni, 53-57

– messaggio del Papa per la 50a Giornata Mon-diale di preghiera per le vocazioni, 292-295

Vita

– messaggio del Consiglio Episcopale Perma-nente per la 35a Giornata Nazionale per la Vi-ta 2013, 198-200

Vita consacrata

– messaggio della Commissione Episcopale peril clero e la vita consacrata per la 16a Giorna-ta Mondiale della Vita consacrata (2 febbraio2012), 16-18

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Indice generale

N. 1 - Anno 46° - 31 gennaio 2012

Messaggio di Benedetto XVI per la Quaresima 2012 . . . . . . pag. 1

Messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Missionaria Mondiale (21 ottobre 2012) . . . . . . . . . . . . . . . . » 7

Messaggio di Benedetto XVI per la 46a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (20 maggio 2012) . . . . . . . . . . . . » 12

Messaggio della Commissione Episcopale per il clero e la vita consacrata per la 16a Giornata Mondiale della Vita consacrata (2 febbraio 2012) . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 16

Consiglio Episcopale Permanente - Roma, 23-26 gennaio 2012 Comunicato finale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 19

L’accesso nelle chiese - Nota del Consiglio Episcopale Permanente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 26

Aggiornamento delle tabelle parametriche per l’anno 2012 . . » 28

Nomine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 50

N. 2 – Anno 46° - 31 maggio 2012

Messaggio di Benedetto XVI per la 49a Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni (29 aprile - IV Domenica di Pasqua) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 53

Messaggio di Benedetto XVI per la 27a Giornata Mondiale della Gioventù (Domenica delle Palme, 1° aprile 2012) . . . . » 58

Comunicato stampa della Congregazione per la Dottrina della Fede . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 68

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Conferma di S.Em. il Card. Angelo Bagnasco a Presidente della Conferenza Episcopale Italiana . . . . . . . . pag. 70

Messaggio della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana per l’88a Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore (22 aprile 2012) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 72

Statuto della Fondazione Migrantes . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 75

Nuova Convenzione per i presbiteri diocesani destinati al servizio pastorale degli emigrati italiani all’estero . . . . . . » 83

Regolamento dell’Ufficio Nazionale per l’apostolato del mare » 94

Consiglio Episcopale Permanente - Roma, 26-29 marzo 2012 Comunicato finale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 97

64a Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana - Roma, 21-25 maggio 2012 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 103– Discorso del Santo Padre Benedetto XVI . . . . . . . . . . . . . . » 105– Indirizzo di saluto di S.Em. il Card. Angelo Bagnasco . . . » 110– Ripartizione delle somme derivanti dall’otto per mille

dell’IRPEF per l’anno 2012 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 112– Comunicato finale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 114– Calendario delle attività degli organi collegiali della CEI

per l’anno pastorale 2012-2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 120

Calendario delle Giornate mondiali e nazionali per l’anno 2013 » 121

Nomine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 123

N. 3 - Anno 46° - 30 giugno 2012

INTESA PER L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

NELLE SCUOLE PUBBLICHE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 129- Decreto di promulgazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 130- Testo dell’Intesa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 132- Indirizzo di saluto di S.Em. Card. Angelo Bagnasco al Ministro Francesco Profumo in occasione della firma delle nuove Intese CEI-MIUR . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 139

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INTESA TRA IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITà

E DELLA RICERCA E LA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

SULLE INDICAZIONI DIDATTICHE PER L’INSEGNAMENTO

DELLA RELIGIONE CATTOLICA NELLE SCUOLE DEL SECONDO CICLO

DI ISTRUZIONE E NEI PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE

PROFESSIONALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 141– Indicazioni didattiche per l’Insegnamento della religione

cattolica nelle scuole del secondo ciclo di istruzione e nei percorsi di istruzione e formazione professionale . . . » 143

Messaggio per la 7a Giornata per la salvaguardia del creato (1° settembre 2012) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 165

Rendiconto, previsto dall’art. 44 della legge 20 maggio 1985, n. 222, relativo all’utilizzazione delle somme pervenutenell’anno 2011 all’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero e alla Conferenza Episcopale Italiana in forza degli artt. 46 e 47 della medesima legge . . . . . . . . . . . . . . . . . » 170

Nuovo “Scheda di regolamento per i Centri Missionari Diocesani” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 184

Nomine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 189

N. 4 - Anno 46° - 15 ottobre 2012

Messaggio di Benedetto XVI per la 99a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (13 gennaio 2013) . . . . . . . . . . . » 193

Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente per la 35a Giornata Nazionale per la vita (3 febbraio 2013) . » 198

Messaggio della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace per la 62a GiornataNazionale del Ringraziamento(11 novembre 2012) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 201

Indicazioni per la concessione del nulla osta ai libri di testoper l’insegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 205

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Consiglio Episcopale Permanente - Roma, 24-27 settembre 2012 Comunicato finale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 210

Regolamento dell’Ufficio Nazionale per la pastorale delle vocazioni e della sua Consulta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 218

Regolamento dell’Ufficio Nazionale per l’educazione, la scuola e l’università e della sua Consulta . . . . . . . . . . . . . . » 223

Modifiche della Convenzione per il servizio pastorale in missione dei presbiteri diocesani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 227

Nomine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 229

N. 5 - Anno 46° - 1 novembre 2012

ORIENTAMENTI PASTORALI SULLA PREPARAZIONE AL MATRIMONIO E ALLA FAMIGLIA Nota della Commissione Episcopale per la famiglia e la vita » 233

Presentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 234

Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 235

Cap. I - L’abbraccio accogliente della Chiesa madre: una comunità che accompagna (1-4) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 237

Cap. II - Affettività e innamoramento (5-9) . . . . . . . . . . . . . . . » 242

Cap. III - Il percorso verso il matrimonio (10-18) . . . . . . . . . » 247

Cap. IV - Verso la celebrazione delle nozze (19-27) . . . . . . . . » 254

Cap. V - Giovani coppie in cammino (28-39) . . . . . . . . . . . . . » 267

Conclusione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 277

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N. 6 - Anno 46° - 31 dicembre 2012

Messaggio di Benedetto XVI per la 28a Giornata Mondiale della pace (1° gennaio 2013) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 281

Messaggio di Benedetto XVI per la 50a Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni (21 aprile 2013) . . . . . . . . . . . . » 292

Messaggio di Benedetto XVI per la 28a Giornata Mondiale della gioventù(Rio de Janeiro, 23-28 luglio 2013) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 296

Messaggio della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana in vista della scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica nell’anno scolastico 2013-2014 . . . . . » 305

Indici dell’annata

Indice analitico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 307

Indice generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 316

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Direttore responsabile: Francesco Ceriotti

Redattore: Bassiano Uggé

Sede redazionale: Circonvallazione Aurelia, 50 - Roma

Autorizzazione: Tribunale di Roma n. 175/97 del 21.3.1997

Stampa: Mediagraf SpA - Noventa Padovana (PD) - Novembre 2012

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Anno 46 - Numero 6 31 dicembre 2012

MESSAGGIO DI BENEDETTO XVIPER LA 28a GIORNATA MONDIALE DELLA PACE(1° gennaio 2013) pag. 281

MESSAGGIO DI BENEDETTO XVIPER LA 50a GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI(21 aprile 2013) » 292

MESSAGGIO DI BENEDETTO XVIPER LA 28a GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ(Rio de Janeiro, 23-28 luglio 2013) » 296

MESSAGGIO DELLA PRESIDENZA DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA IN VISTA DELLA SCELTA DI AVVALERSI DELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA NELL’ANNO SCOLASTICO 2013-2014 » 305

INDICE ANALITICO » 307

INDICE GENERALE » 316

Sommario

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Notiziariodella

ConferenzaEpiscopale

Italiana

Anno 46N. 6 Dicembre 2012

Anno XVI • n. 6 • Dicembre 2012

Reg. Trib. civile di Roma n. 176 del 21.3.1997Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abb. Post.DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)art. 1, comma 2, DCB - PadovaTaxe perçue - Tassa pagata

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