NOSTALGIA DELLE STELLEBIBBIA E POESIA

L I C E O C L A S S I C O " G . P R A T I " - T R E N T O

ANNO SCOL. 2020-21

CLASSI IC - ID - IE - IID - IIC - IIIC - IIID - IIIE - IIIF

Sara Pegoretti 2C

NOSTALGIA DELLE STELLEBIBBIA E POESIA

L I C E O C L A S S I C O " G . P R A T I " - T R E N T O

Anno Scol. 2020-21

Come stirpi di uominigli astri parlavano,

discorsi sublimi e silenziosi:un buio muto d’ogni luce

s’illumina d’eternità.

Eleonora Buratti, Anna Nicolodi IC

E QUINDI USCIMMO A RIVEDER LE STELLE (Inferno XXXIV, 139)

Nel mezzo di cammin di nostra vitami ritrovai in un grande pesceché la diritta via era smarrita.

Ahi, quanto a dir qual era è cosa duraesto tempestoso buio e profondo marche nel pensier rinova la paura!

Piangendo dissi: "Le presenti cosecol falso lor piacer volser miei passi,ed ora sono a fondo come lo sono i sassi.”

L’abisso mi ha avvolto, il Signore ho invocato,dal profondo degli Inferi ho gridatoe sulla spiaggia sono stato rigettato.

Ma tu mi hai fatto risalire dalla fossa;Quando in me sentivo venir meno la vita,ho ricordato il Signore

e quindi uscii a riveder le stelle.

E il Signore parlò al pesceed esso rigettò Giona sulla spiaggia.

e quindi uscì a riveder le stelle.

Sara a Beccara, Irene Dalmonego, Caterina Gasperi, Martina Sbetti IIIE

4

GIONA

Ed elli a me: “Se tu segui tua stella,non puoi fallire a glorïoso porto,se ben m’accorsi nella vita bella”.(Inferno, Canto XV, vv. 55-57)

Nulla è paragonabile alla pazienza di Giobbe,che molto ha sofferto e sopportato,il male di Satana ha rifiutatoe la misericordia di Dio conobbe

Sette figli e tre figlie avevae anche mille capi di bestiame.Era l’uomo più ricco del reamefinché una terribile sventura su di luinon si abbatteva

Uno ad uno cadevano tuttiIl male parlò attraverso la sua consorte:“Sei rimasto solo, datti la morte,ché dell’amore di Dio non vedi i frutti”

Giobbe però non le prestò attenzionee continuò a seguire la Fede.Alla fine ciò che Dio gli diedefu al di sopra di ogni immaginazione.

Matilde Apolloni, Luca Ferraris II D

5

GIOBBE

Attraverso il mare nostrumsiedo in mezzo a corpi mutirammentando la mia Africa.Impresso in me è il ricordodi come i canti di festamutarono in grida di guerra.E se Dio ci avesse abbandonati?Come fiori lasciatitra le pagine di un libro.Ma questo mio Infernolo attraverso a testa altanella speranza di trovare il Paradiso.

Anna Mondini, Ilenia Olivieri, Letizia Lori ID

6

salmo 22ELÌ ELÌ, LEMÀ SABACTÀNI

Come lei ha lasciato andare Mosèlasciami andare da te

tu ti sei presa cura di mecosì Iochebed ha fatto con suo figlioversate molte lacrimecon pece e bitume ha formato un giaciglio

All’acqua ha affidato la vitacome Noè mise in mare l’arca gremitaper trasportare gli animali e metterli in salvo da tutti i mali.

Anche se da te sarò lontanae della mia casa sentirò la mancanzadel mio cuore tu sarai guardianae sempre avvertirò la tua vicinanza.

Allontanarsi è normale e il nostro rapporto sarà sempre speciale.

Viviana Hausbergher, Beatrice Masnovo IIC

7

IOCHEBEDla madre di Mosè

Più avanti, più in fretta, non ti fermare.Stiamo scappando, non ricordi?Ma non perdere la speranza, fratello.Siamo tutti sotto uno stesso ed unico cielo,le mie stelle sono anche le tue:che tu sia quio dall’altra parte del mondo.

Piccoli puntini luminosi parte dello stesso grande abbracciosono la luce,sono la meta,un sentiero comune,un percorso alla ricerca di sé,alla riscoperta della propria persona.

Grazie a lei, sì, la speranzail popolo si sposta, viaggiasollevato da questa oppressione sollevato di essere di nuovo a casa.

Anastasia Amato, Alessandra Bolzon, Alice Vario IC

8

FUGA DALL'EGITTO

Seduto sto a rimirare le strade vuote che si spandono sotto di me da questa finestrae il mio pensiero va a quelle giornate remotee al silenzio di oggi che pare una vuota orchestra.Ma a causa di questo terribile morboche attanaglia la terra tuttasono costretto in questo esilio sociale.Eppure una speranza appareperché come per Daniele a Babiloniala saggezza può arrivare e insieme con la guida di Diopotrò uscire da questo oblio.

Ottavia Ravanelli, Gregorio Caldonazzi, Francesca Mazzonelli IIC

9

ESILIO

Si sta come Dante in esiliodesideroso di pane senza salerimanendo solo senz’alcun ausilioal punto che ogni cosa sembra banale.

Soffrendo come gli esuli a Babiloniacostretti a cantare lontani dal Signorele nostre lacrime scorrono come fiumi in Amazzoniasentiamo una profonda stretta al cuore.

Mancanza di abbracci degli amicisorrisi scomparsi dietro la mascherinadolore indelebile come cicatriciMaledetta solitudine assassina.

Marchel Giulia, Montibeller Anna, Frenez Emma ID

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PANDEMIAESILIO DALL'ALTRO

Nel cammino della nostra vitail fuocorisplende e brilla insieme all’idea.Dall’Esodo a Dante, il fuoco spaventa,ma allo stesso tempo ammalia ed affascina.Male è spesso fuoco, che rovina e devasta.Nell’Inferno cristiano: fuoco.Nell’Inferno pagano: fuoco.Nell’Inferno maomettano: fuoco.Nell’Inferno indù: fiamme.Il male è fuoco.

Il fuoco è rinascita,il candelabro a sette bracciarisplende di fiamme divine,essere e agire del Nome,colui che è.Mentre con il fuoco Dio purificai suoi profeti,Isaia, Geremia, Ezechiele,i serafini*, i fochi pii**,primi servitori di Dio,illuminano colle fiammel’empireo celeste.

Lode a Dio che è lampada per i miei passi

In una selva oscura persi la viaSignore dove seiManca la luce miaPrometeo mi diede il fuocoMa rimangono secche sterpaglieSe la fede non invocoIl transumar avviene tra cerchi brillantiSe Dio soffia sui cuori adoranti

Carlo Bagozzi, Elena Lorenzi III C

*(serafino deriva dal verbo ebraico” שרף”, saraf, che significa bruciare)**appellativo che fornisce Dante dei serafini, canto XXVIII (v. 99) del Paradiso.

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אשFUOCO

Avanzando sulla faticosa viasguardo fisso all’alieno orizzonte,procede il corpo barcollantesotto il peso della malinconia.

Ormai raggiunta la destinazione,il piede stanco poggia sulla sabbia,si volge l’iride colma di rabbiaper una ricerca senza soddisfazione.

E poi, all’improvviso, calmatravolgente come acqua fredda sul fuoco che con ira divampa.

Mai nessuno dal deserto scappa,rimane solo il sole che scaldainfondendo speranza e pace nell’anima.

Sofia Giovannini, Susanna Moncher IC

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IL DESERTONel mezzo del cammino

Nel mezzo del cammin per Canaangli Ebrei si ritrovaron per un deserto desolatoché la retta via era smarrita

Ahi quanto a dir qual’era cosa duraquel deserto selvaggio aspro e forte che nel pensier rinova la paura!

Per aver dubitato di Dio e per espiar i propri peccati per quarant’anni vagaronperchè i figli soltanto di coloro che

avevan perso la fede nel Signorepotessero raggiungere la terra promessapiù fortunato fu invece Dante, egli

potè far ammenda nel corso della sua vita,attraverso l’intercessione della Vergine Mariache al tempo dell’Esodo non esisteva ancora.

Simone Grossi, Anna Pichler, Angelica Rudari IIIE

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VERSO CANAAN

E quindi uscimmo a riveder le stelleche con il loro chiarore ci illuminarono la pellee, ammirandole con un sorriso,ci portarono dall’Inferno al Paradiso.Eccola, la stella più splendente,che, come una guida, è la nostra conducente!É proprio lei, è la stella cometa,che ai re Magi non fa sbagliare la meta!

Sofia Brida, Costanza Maria Steinwandter IE

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STELLA COMETA

Lassù, nel cielo grande e vastoazzurro, pur appena offuscatoprima che il tempo divenga guastonon pensiamo al tempo affilatoche ha trafitti nella nostra vitatutti gli allori del pensierofermando Storia attorno le dita:dura ancora con passo austerochiusi in noi ci interroghiamose quell'antica storia primordialeche già fu la genesi di Abramo,vede un'origine ancestrale,al presente non venga ripropostacome un distanziamento. Sociale.

Sebastiano Fontanari, Bastoncino Matteo, Zambelli Fraz Tommaso ID

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BABELE

Sopra il passo ubbidiente di Abramoun cielo stellato soltantosolo stelle e Diodolce desiderio dell’alto e silvestro cammino tra anime inquiete. E uscimmo anche noi a veder le stellee quel nero infernalenon destava più paurastupore nello sguardo e felicità serena.

Come stirpi di uominigli astri parlavano,discorsi sublimi e silenziosi:un buio muto d’ogni luces’illumina d’eternità.

Eleonora Buratti, Anna Nicolodi IC

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DESIDERIO

Cominciai così il mio cimentocome gli ebrei nel desertotentavo di rifuggire il tormento

avendo il mio fine reperto.Loro errando per quelle sabbieaffrontarono con fede l’incerto

mentr'io i peccatori tenuti in gabbieandavo col maestro ad incontrare.Elli ignorando paure, dubbi e rabbie,

lasciando l’Egitto alle spalle bruciarecom’io d’Inferno a Purgatorio ora,la grande duna s’accingevan scalare.

Bramo di veder del Signor la dimoratale a quelli che la terra promessa cercavan,i nostri desideri tenuti stretti finora.

Ordunque di cuore fedele camminavaned io di scorgere miravo il gran sol d'Israelech'era simil Paradiso, terra di Canaan.

Emanuele Urcioli, Maddalena Eccher, Giulia Failo, Paolo Furlani ID

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BRAMO DI VEDER LA DIVINA DIMORA

PURO E DISPOSTO A SALIRE A LE STELLE (Purgatorio, XXXIII, v. 144)

Lo’ mperador del doloroso regno per quattrocento anni ci trattò con sdegnosofferenze e dolori ci fece patirefin quando dalla terra d’Egitto non riuscimmo a fuggire.

Ciò avvenne grazie a un bambino sul Nilo abbandonato,si chiamava Mosè e dalla figlia del faraone fu salvato.“Lèvati su” disse ‘l maestro “in piede: la via è lunga e ‘l cammino è malvagio,compito tuo è liberare gli ebrei da questo disagio”.

“Io non mori’, e non rimasi vivo, quando della libertà il mio popolo rimase privo,al faraone la liberazione degli ebrei domandai,e questo mi rispose che non l’avrebbe fatto mai.

Da Dio una punizione fu mandata,attraverso dieci piaghe la nostra fuga fu aiutata.Da questa parte cadde giù dal cieloun’invasione di insetti, malattie, fuoco e gelo.

Allora il faraone fu convinto,ci lasciò andare, dandosi per vinto. Dopo tante avventure brutte e belle,quindi uscimmo a riveder le stelle.

Aurora Bazzoli, Anna Donati, Masha Rizzi IID

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ESODO

I piedi nella polvere, il dorso chino su una terra ostile,una voce estranea che sfiora appena l'orecchio,mentre lo sguardo accarezza le dune,corre lontano, fugge da quel sole rovente,sfiora tessuti, profumi, volti,non si ferma

Le Ombre lunghe mi sussurrano la fine del giornolo sguardo rivolto verso la terra, la mia terrasfinito, le gambe tremanti, il sudore che brucia gli occhiriconosco l’immagine riflessa del mio compagno di giochilui che mi donava la frescura nelle caldi estatio Mandorlo, sono tornato.

La luna rischiara la nottemi accompagna tenendomi per mano,ovunque io sia nel mio camminomi indica la dritta via, in questo viaggio che è la mia vita.

Elisa Pezzè, Alice Groff , Martina Chistè IC

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VERSO LA TERRA PROMESSA

Come un granello di sabbia spazzato dal ventoCome una stella nel cielo che brucia in eterno.Siamo tutti insieme, io non sono da solo. Eppuremi fermo. Voglio sentire il richiamo del ventoVoglio raggiungere quella stella che brucia in eterno.Perché se sono da solo, in realtà non lo sono:una voce mi guida, mi porta lontano,oltre i confini, i confini del mondo. Dietro di me lascio le tracce del mio percorsoChe spazzate via dal vento saranno indelebili al mio ritorno.Ma vado avanti, non voglio voltarmi,un altro passo ancora.Un attimo di pazienza,arriverà anche la pioggia. Quindi perché fermarci? La strada è spianata, Lui ci guida, il cammino è aperto. Anche se camminassi nella valle dell’ombra della morte,io non temerei alcun male, perché tu sei con me; Egli aprirà nel deserto sentieri, darà acqua nell’ariditàperché noi siamo preziosi ai suoi occhi.Andiamo.

Melissa Bertagnolli, Sebastiano Caset, Bianca Orsingher IIC

21

י־אלך גם כות גיא צלמ בירא רע לא־אדי ה עמ י־את כ

Sal 23,4

C’è chi viaggia per perdersi,c’è chi viaggia per trovarsi.Il vero viaggio di scoperta "non consiste nel cercare nuove terre,ma nell’avere nuovi occhi". (Marcel Proust)

Come Virgilio fu guida per Dante i Re Magi camminarono sulle strade tantefurono guidati dalla Stella Cometa che permise di giungere alla loro meta.

Come il Battista si privò dei beni materiali noi concentriamoci sulle cose essenziali e quando anche il dolore sarà acuto Dio ci correrà in aiuto.

Veronica Paoli, Aurora Pintarelli, Vittoria Battaiola IIIC

22

CAMMINARE DA MAGI

Scelgo o non scelgo?Prigionia o libertà?Frutto del desiderioe condanna eterna.

Il voto:patto sacroper donarsi a Dio.

Scelgo o non scelgo?Il Paradiso o l'Inferno?

Gloria Cristofolini, Paola Caliari, Michela Moser IIIC

23

רית בBERIT

ALLEANZA

Ahi arroganza umana, peccaminosagenitrice di un tricefalo mostro,che ai tempi di Babele hai spezzato laperfetta Lingua di Adamo.

“Πολλά ψεύδονται ἀοιδοίLe bonheur est parfois caché dans l’inconnu

רק אהבה מעניקה לנו את טעם הנצחمن لا يسافر لا يعرف قيمة الرجال."

Accozzaglie di suoni che hanno senso solo per qualcuno,affannosa ricerca di una voce ormai persa.

Possiamo solo continuare a camminare,fallibili esseri umani pieni di ignoranza,e di speranza.

Selene Cailotto, Valeria Faes, Benedetta Ongaro, Beatrice Venturato IID

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BABELE

Coraggio per iniziare un nuovo percorsoNon sono poche le difficoltàMa non si deve cedere al rimorsoE proseguire in tranquillità.

Fiducia, perché tra molti bivi e molte scelte da affrontareQuando cade il buio i colori si confondonoe nell’oscurità i segnali si nascondonoè sempre difficile il cuore ascoltare.

Come Saulo inizialmente persecutorenel mezzo del suo cammino ascoltaaccogliendo la parola del Signoretrova la fede e la diffonde a sua volta

Alessandro Bonincontro, Matteo Voltolini IIC

26

SAULO

Tanti sono i problemi nella vita,un libro rosso da sfogliare con le dita.

Tante le parole in essoda riempire il Mar Rosso stesso:barriera invalicabile per l'uomoche vaga senza il Perdono.

Sulla spiaggia le ormesono sempre state doppie,colui che regna nei cielinon abbandonerà nessuno ai mali;

Uomini stoltiche tu però ascolti.

se ti troverannoil viaggio sarà completo,i problemi supererannocome Tu il mare hai aperto.

Leonardo Marchesoni, Maddalena Tirino, Emma Girlanda IE

26

MAR ROSSO

Vestita di rosso,a malapenasi sarebbe distinta nel fuocola caritàche ogni nostra volontà quietaprima apre le danzedel sacro ballo.Virtù eterna,tende la graziosa mano verso Dioe lo ama teneramente;la carità è pazienteè benigna la caritàella non invidianon si vantatutto sopportatutto adorae anche se ogni cosaè destinata a diventare cenerela carità non verrà mai menonon cesserà mai di danzare.

Giovanni Girardi, Martina Morini, Chiara Zotti IIID

27

ἀγάπηCARITÀ

Come gli ebrei in terra d’Egitto conobbero la malinconia,Costretti in un lungo esilio dalla patria lontano;così le anime del Purgatorio, opprimente paesaggio montano,cercano per raggiungere il bramato Paradiso una via.

Entrambi affrontarono tentazioni durante il percorsogli uni provati dal faticoso tragitto Mosè hanno tradito,gli altri seguendo i vizi contro le virtù hanno agitoe in cose effimere, invece che in Dio, cercarono soccorso.

Vestiti di nuovo di un drappo di lino,attraversarono con l’aiuto di Dio il Mar Rossoe nel deserto continuarono il cammino.

Per raggiungere il Purgatorio oltre il mare mossosulla barca salirono assieme al Nocchiero divinoognuno di loro per l’immensa grazia di Dio commosso.

Elisa Bazzanella, Alice Vicentini III E

28

ESILIO

Piangevamo lungo il fiume di Babilonia,costretti ad assaggiare il pane altrui,cacciati ed esiliati come Enea da Troiaumiliati come Ippolito nei suoi giorni più bui.Abbiamo appeso ai salici le mute cetre,sotterato nel passato ogni cosa diletta,versato lacrime sulle straniere pietre,ma nel cuore aspettavamo la terra benedetta.Punite saranno le loro malvagità,e sul fiore della nostra sofferenza si ergerà trionfante la natale città.

Bonini Pier Paolo, Guido Sassudelli IIIE

29

Salmo 137 - XVII Paradiso

Procedendo nel silenzio di questa terra desolata,arrancando tra la sabbia bollente che la forza del vento smuove,desideravo un riparo per concludere il mio eterno errare.

Come Abramo, con buon cuore, accolse i tre visitatorialleviando le fatiche e porgendo loro un pasto caldo,così speravo di imbattermi in un animo affabile.

Come il sommo Poeta nel suo arduo cammino,trovò sostegno nel sapiente maestro,così confidavo di divenir abile allievo.

Immerso in questi auspici, notai in lontananzaun esile rifugio, avvolto da un caldo cocente.è reale o la stanchezza mi trae di inganno?

Anna Giulia Mattivi, Giulia Cannevale, Alessia Giacomolli IC

30

OSPITALITÀ DI ABRAMO

Come i portatori di doni al Santo Bambinoche dalle stelle eran stati guidatiDante nella selva dei peccatiritrovò la dilettuosa via con il far del mattino

Sorse il sole sul colle vicino illuminando gli alberi dannatiquando il messaggero stanco dalle gambe tremantiplacato fu da un temibile felino

Per voler del divino creatorel’angelica Beatrice inviò a luiil Mantovano salvatore

Così come il primo popolo viaggiatoreuscì dalle fiamme ardenti il fiorentino poeta in cima al colle rivide la costellazione maggiore

Alessandro Fop, Alessia Atzeni IE

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ASTRUM

Durante il mio cammino mi voltai a mirar la strada percorsa,accorgendomi di essere finito nella selva oscura,avendo la retta via smarrito,a causa del peccato e della paura;

“Dove sei?” mi chiese una figura puntandomi contro il dito,risposi io: “Mi sono perso e son caduto nell’oblio,sento di essere disarmato e impaurito.”Lei mi rassicurò con tali parole: “Cerca la forza in Dio”.

Così, guidato dalla Coscienza e da quelle,intrapresi il viaggio ardito,e, alla fine del cammino, uscimmo a veder le stelle.

Luca Bombace, Anastasia Hariton IE

32

DOVE SEI?

Vanitas vanitatum et omnia vanitas:ecco, in dissolvenza già vediritmo di stanche note ,defunte in rinascite continuesi manifestano risorgendo in canti di nuove luci.L’esistenza è un circolosibilante eterna armonia:nulla di nuovo vede l’occhio del cosmo,alla vista un perpetuo scorrere in ritorno,immota apparenza,spirito vivente del tutto.

Simone Tomasi, Matilde Oliana, Mariapaula Medina Malfatti IIIF

33

VANITAS VANITATUM

L'AMOR CHE MOVE IL SOLE E L'ALTRE STELLE (Paradiso, XXXIII, v. 145)

Mi risonavan pianti e alti guai gridan dei sangui fraterni le voci, “sii maledetto” per ch’io ne lagrimai!

Dall’infernal suol il latrar s’adersetrasmuta in salterio nel sacro monte.

Quivi ai dolci canti dolcezza associ,lodalo sì con voce musicaletal dita d'Amato in arpa veloci.

Di immensa beatitudo la fonteil suon allor che s’inciela emerse.

Non disturbar la musica regale,ché l’amor Suo per sempre risplendee interna in occhi luce celestiale.

Antonella Belli, Beatrice Barra, Stambul Elena IIID

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Sursum corda

Ecco,una luce si diffuse tutt’intorno,che le immagini perdevano il contorno.

Ora, i suoi raggi illuminano le profondità del mare,in cui il pensiero si trova a navigare.

Mi trovai accanto ad anime di Dio,e’l grande lume di lor cagione m’accesero un disio,

di intraprender la via della veritàattraverso Fede, Speranza e Carità.

Marta Longobucco, Beatrice Pederzolli, Giulia Pizzini IIIE

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LA LUCE DELLA FEDEGiobbe 36: 30- Dante, Pd, I

Schiacciati da questo dolore, vorremmo fuggire dall’oppressione,la sopportazione ci conduce al tormento, una via d’uscita cheporta ad un mondo che però non èquel sogno di luce e splendore che ci aspettavamo,in quanto di lucente ha solo il nome, è una via d’oscurità che peròconduce alla salvezza, e noi la percorriamo soffrendosapendo che alla fine un desiderio ci sarà dato.Eppure continuiamo a camminare.

Ma in questo mondo di luce ed ombra il dubbio sale,se mai questa salvezza raggiungibile sia alla finedel viaggio, la nostra attenzione volgiamo a cosevuote e cerchiamo il significato temendo la risposta;Sete ci porta a scelte sbagliate, certezzeed illusioni diventano uno,la statua d’oro all’improvviso s’innalza.Eppure continuiamo a camminare.

Luce accecante, si innalzano i cori,il porton di Pietro s’apre di fronte,lacrime agli occhi, il cuore allietato,l’obiettivo è raggiunto, l’animo è placato.Eppure stiamo continuando a camminare.

E tutta questa luce acceca solamente,arrivati siamo, perché camminiamo?Il viaggio infinito si protende nella fine,la crescita completata non è.Così continuiamo a camminare.

Alice Bertamini Filippo Pollini IC

37

CAMMINO VERSO LA LUCE

Spesso veniamo chiamati al viaggio dal Signore,ma è un viaggio più dell’anima che del corpo, perché nella solitudine del mare o del desertola luce che illumina la via è da trovare nel cuore, grazie alla profonda fede che porta alla salvezza.Attraverso lande desolate non avrà paura Mosè, come non la ebbe Abramo, perché nell'anima avevano una forza superiore a qualsiasi virtù umana. Il Signore tuo Dio ti guiderà, non temere, la morte non per il freddo ti coglierà né per ferita, né per malattia, ma solo quando dolcemente sarai giunto alla fine del camminonella mente suonerà un richiamo leggeroche ti porterà verso l'ultimo viaggio, accompagnato dal Signore su nel cielo, sopra le stelle nelle terre di latte e mielequando arriverà il riposo eterno.

Maria Chiara Cattani, Francesca Margonari, Sara Pegoretti,Camilla Caresia IIC

38

VIAGGIO

Cantate al Signore popoli tutti.Lodate l’Amen perché Egli è rettodi un buono e giusto giudice ha l’aspettoche l’ora aspetta di cogliere i frutti.

Nel tempo in cui il divin veltro il progettodel padre compierà, poi che dai fluttila bestia sorta, ostile di Iesse ai butti,morta cadrà, molti sian con l’Eletto.

Il giusto tema di Dio la giustizianella Sua bontà speri il peccatore,che in essa nessuno veda ingiustizia.

Alla salvezza assai del Redentorela grazia occorre, che grande è divizia,Ma senza opre non si mira il Creatore.

Giulio Fedrizzi, Gabriele Guerra IIIC

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CANTATE AL SIGNORE

Di Amore, da ogni grande poetasempre discusso, il significatoconoscere sarei alquanto lieta.

Prima Adamo ed Eva ho incontrato,uniti sono loro come ossadi un solo corpo, hanno spiegato;

spero che Francesca aiutarmi possaa vederne un differente lato,lei che da Amore è ancora scossa;

“I sentimenti portano al peccato ma non posso farne a meno” ha detto mentre piangeva il suo innamorato;

infine Ruth ha descritto il suo affetto, la promessa di un legame eterno sciolto solo dal finale verdetto.

Aurora Lozzer, Martina Ferruzzi IC

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LE FORME DELL’AMORE

Ho sempre cercato l'amore dell'anima mia:l'ho cercato, ma non l'ho trovato [in Gianciotto].

Ma senza che me ne accorgessi, il desiderio mi ha postosul cocchio del principe del mio popolo, [Paolo].

Ci avvicinammo un giorno leggendo per diletto;Galeotto fu ’l libro e chi lo scrisse,e tanto mi prese del costui piacer sì forte,che, come vedi, ancor non m’abbandona.

Gli occhi tuoi sono colombe:come sei bello, amato mio, quanto grazioso!Tu mi hai rapito il cuore,

con un solo tuo sguardo;distogli da me i tuoi occhi, perché mi sconvolgono!Inebrianti sono i tuoi profumi per la fragranza,aroma che si spande è il tuo nome!Il suo vessillo su di me è amore:Il mio amato è mio, e io sono sua.Ma Amor, ch’al cor gentile ratto s’apprende,Amor condusse noi ad una morte.Ed io lo strinsi forte, e non lo lascerò.

Caterina Viola, Marta Guella, Giovanna Liguori IIID

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L'AMORE DELL'ANIMA MIA

AmoreDimora di Dioespressione del nostro sentire,guida.Dante e Beatrice.Forza che trascende il tempo e lo spazio,fuoco che arde e tutto divora.Paolo e Francesca.Perdita di controllo,BenevolenzaDue forme che coesistono,ma nel corso della vita, alternandosi, una prevale.

Bastoncino Giulia, Alessia Gennara, Marija Kostadinova IIIC

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AMORE

E così il perdono.Nove passi, novanta, novecento,come il Cristo verso la croce,come Dante verso la salita,non importa se i sassolini seguiranno uguali e infiniti,per amore di sé,per amore di te,per amore del mondo seguiremo la via fino in fondo.La strada sembra infinita,sempre in salita,senza segnali di uscita ,ma è l’occasione della vitaperché ogni fatica valela fatidica riuscita:un’anima pulita,il dono del perdonoattraversando una selva oscura,tenendo la mano ad una guida senza paura,o soli, con le mani chiodate alla travatura.E così l’amore.

Eva Tenaglia, Lisa donati IIIC

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E COSÌ IL PERDONO E COSÌ L'AMORE

La gloria di colui che tutto muoveera la vita e la vita era la luce degli uomini,ancora per poco la luce è con voi:camminate mentre avete la luce,il cielo mi sembra acceso della fiamma del solerisplende in una parte più e meno altrove,credete nella luce affinché diventiate figli della luce.Chi segue il Signore non camminerà nelle tenebre,avrà la luce della vita.

Bertotti Franchi Ludovico, Da Canal Beatrice, Pizzinini Davide IIIC

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SIA LA LUCE

Quando ti trovi in una selva oscura,la vita ti sembra troppo dura,brancoli a tentoni nell’oscuritàcercando un tenue spiraglio di luminosità.Come d’improvviso scorgi la tua guidaper indicarti la retta via nella vita,come Virgilio per Dante, Dio per Mosè, la mamma per il bambino,che non ti oscuri, ma ti sostenga nel cammino.E tu, lettore straordinario dell'universo,guarda la luce quando ti senti disperso,che sarà per te un faro come detto in questo verso.

Margherita Micheletto, Chiara Catanzariti 3F

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GUARDA LA LUCE