Non dirmi che è un sogno impossibile · foglio settimanale della parrocchia sacra Famiglia -...

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foglio settimanale della parrocchia sacra Famiglia - piazza sacra Famiglia, 1 - 20092 Cinisello Balsamo MI diocesi di Milano - zona pastorale VII - decanato di Cinisello - www.sacrafamigliacinisello.it - @sacrafamcini domenica 4 dicembre 2016 er la quinta volta le parrocchie di Cinisello si esprimono con una "Lettera alla Città", rivolgendosi non solo alla nostra Amministrazione, bensì a tutti i cittadini. Abbiamo seguito l'esempio degli Arcivescovi di Milano che, alla vigilia della festa del Patrono S. Ambrogio, rivolgono un messaggio alla Città, partecipando anche così alla sua vita. Anche la nostra Città ha come patrono S. Ambrogio, perciò la sua festa, il 7 dicembre diventa anche per tutti noi cristiani un invito ad essere, come lui, cittadini impegnati ad offrire esperienze di vita buona. Ambrogio, prima di esserne vescovo, ha vissuto la città di Milano servendola come autorità politica. Terminati gli studi a Roma, ricevette dal prefetto Probo l'incarico di recarsi a Milano come governatore della provincia di Liguria ed Emilia. Proprio in quel tempo, alla morte del vescovo ariano Aussenzio, tra il popolo cristiano si accese una violenta discordia in merito alla scelta del successore. Ambrogio si recò alla chiesa - come era dovere della sua carica - per sedare il tumulto: qui parlò a lungo e con grande capacità persuasiva della pace e del bene comune. L'impressione sui presenti fu enorme. Si dice che a quel punto, improvvisamente risuonò nell'assemblea l'esclamazione di un fanciullo: "Ambrogio vescovo!", e che tutto il popolo si unì a quella voce ed esclamò concorde "Ambrogio vescovo!", designando in tal modo con scelta unanime il governatore come proprio pastore. Il desiderio ardente del popolo fu sottoposto all'imperatore Valentiniano, che si mostrò ben contento che il vescovo fosse stato scelto tra i magistrati da lui nominati. Ma Ambrogio era solo catecumeno (cioè si stava preparando a diventare cristiano), perciò venne battezzato e iniziato nei giorni successivi al sacro ministero di vescovo. Otto giorni dopo il battesimo e cioè il 7 dicembre del 374, ricevette l'ordinazione episcopale. La serata di presentazione della Lettera, mercoledì 30 novembre al "Pertini", ha ben introdotto le molteplici iniziative che celebrano il Patrono nelle prossime settimane. In questi ultimi tre mesi, un violento terremoto ha interessato parecchi paesi del Lazio, dell’Umbria e delle Marche. Un evento come questo, con il suo tragico carico di morti e sfollati e il crollo di quasi tutte le abitazioni private e pubbliche, ha messo in luce in modo plastico e con estremo realismo quel senso di “crollo” e “disfacimento” che tutti percepiamo essere presente anche nella nostra società. Le Città – con tutto quanto esse rappresentano di affascinante e vitale – diventano così anche lo specchio della precarietà e delle fatiche dei singoli e dell’umanità. L’urgenza di ricostruire, che si ha dopo un terremoto, diventa pertanto segno positivo di ogni desiderio buono di ridare anima e forma nuova anche laddove la devastazione e la morte hanno avuto la meglio. A noi cristiani che, celebrando l'Avvento, proclamiamo la certezza di essere accompagnati ogni giorno dal Signore Gesù e dalla certezza dell'incontro finale con Lui, questo testo offre una riflessione forte per (...) capire quale direzione prendere, per rendere questa nostra Città “luogo felice” per tutti coloro che la vivono, consapevoli che insieme alle tante “macerie” presenti (mancanza di lavoro, povertà, fenomeni di violenza urbana, difficoltà legate all’integrazione, disagi familiari, impossibilità per molti ad accedere a una abitazione…), ci sono anche tante opportunità e idealità mai venute meno. d Peppino Serata per le medie Sabato 3 dicembre ore 19.30 cena in oratorio e giocone. Sono invitati tutti i ragazzi e le ragazze dalla prima alla terza media. Busta mensile Sabato 3 e domenica 4 dicembre raccolta mensile delle buste per i campi dell’oratorio. Animatori gruppi di ascolto Martedì 6 dicembre alle ore 21.00 in sala consigliare incontro per gli animatori dei gruppi di ascolto. Uscita superiori e giovani Mercoledì 7 dicembre dalle 15.30 alle 24.00 uscita al Rifugio Gherardi (BG) per superiori e giovani. Programma sul sito della parrocchia. Preghiera all’Immacolata Giovedì 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, dopo la s. Messa delle ore 18.00 ci porteremo in oratorio per la preghiera davanti alla statua della Madonna. FESTA DI SANT’AMBROGIO Mercoledì 7 dicembre si celebra la festa del patrono della nostra diocesi e della nostra città. Alle ore 10.00, presso la chiesa di s. Ambrogio in piazza Gramsci, ci sarà la celebrazione della s. Messa solenne presieduta da mons. Luca Bressan. MERCATINO DELL’IMMACOLATA Giovedì 8 dicembre, nel salone sotto la chiesa, sarà allestito il tradizionale mercatino dell’Immacolata. MOSTRA PRESEPI Da domenica 4 dicembre è aperta la mostra presepi in oratorio. Giorni e orari sul sito della parrocchia. LE DUE RIGHE DEL PARROCO LETTERA ALLA CITTÀ Non dirmi che è un sogno impossibile AVVISI BENEDIZIONE NATALIZIA DELLE CASE In settimana don Peppino e don Simone passeranno dalle 18.00 alle 20.30, per la Benedizione, nelle seguenti vie: Lunedì 5 dicembre: Gran Sasso 51 b/c Martedì 6 dicembre: Gran Sasso 53 a/b Mercoledì 7 dicembre: Gran Sasso 53 c/d Venerdì 9 dicembre: Gran Sasso

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foglio settimanale della parrocchia sacra Famiglia - piazza sacra Famiglia, 1 - 20092 Cinisello Balsamo MI diocesi di Milano - zona pastorale VII - decanato di Cinisello - www.sacrafamigliacinisello.it - @sacrafamcini

domenica 4 dicembre 2016

er la quinta volta le parrocchie di Cinisello si esprimono con una "Lettera alla Città",

rivolgendosi non solo a l l a n o s t r a

Amministrazione, bensì a tutti i cittadini. Abbiamo seguito l'esempio degli Arcivescovi di Milano che, alla vigilia della festa del Patrono S.

Ambrogio, rivolgono un messaggio alla Città, partecipando anche così alla sua vita. Anche la nostra Città ha come patrono S. Ambrogio, perciò la sua festa, il 7 dicembre diventa anche per tutti noi cristiani un invito ad essere, come lui, c ittadini impegnat i ad of f r ire esperienze di vita buona.

Ambrogio, prima di esserne vescovo, ha vissuto la città di Milano servendola come autorità politica. Terminati gli studi a Roma, ricevette dal prefetto Probo l'incarico di recarsi a Milano come governatore della provincia di Liguria ed Emilia. Proprio in quel tempo, alla morte del vescovo ariano Aussenzio, tra il popolo cristiano si accese una violenta discordia in merito alla scelta del successore. Ambrogio si recò alla chiesa - come era dovere della sua carica - per sedare il tumulto: qui parlò a lungo e con grande capacità persuasiva della pace e del bene comune. L'impressione sui presenti fu enorme. S i d i c e c h e a q u e l p u n t o , i m p r o v v i s a m e n t e r i s u o n ò nell'assemblea l'esclamazione di un fanciullo: "Ambrogio vescovo!", e che tutto il popolo si unì a quella voce ed e s c l am ò c on c ord e " A mbro g i o vescovo!", designando in tal modo con scelta unanime il governatore come proprio pastore. Il desiderio ardente del popolo fu sottoposto all'imperatore Valentiniano, che si mostrò ben contento che il vescovo fosse stato scelto tra i magistrati da lui nominati.

Ma Ambrogio era solo catecumeno (cioè si stava preparando a diventare cristiano), perciò venne battezzato e iniziato nei giorni successivi al sacro ministero di vescovo. Otto giorni dopo il battesimo e cioè il 7 dicembre del 374, r icevette l'ordinazione episcopale.

La serata di presentazione della Lettera, mercoledì 30 novembre al "Pertini", ha ben introdotto le molteplici iniziative che celebrano il Patrono nelle prossime settimane.

In questi ultimi tre mesi, un violento terremoto ha interessato parecchi paesi del Lazio, dell’Umbria e delle Marche. Un evento come questo, con il suo tragico carico di morti e sfollati e il crollo di quasi tutte le abitazioni private e pubbliche, ha messo in luce in modo plastico e con estremo realismo quel senso di “crollo” e “disfacimento” che tutti percepiamo essere presente anche nella nostra società. Le Città – con tutto quanto esse rappresentano di affascinante e vitale – diventano così anche lo specchio della precarietà e delle fatiche dei singoli e dell’umanità. L’urgenza di ricostruire, che si ha dopo un terremoto, diventa pertanto segno positivo di ogni desiderio buono di ridare anima e forma nuova anche laddove la devastazione e la morte hanno avuto la meglio. A noi cristiani che, celebrando l'Avvento, proclamiamo la certezza di essere accompagnati ogni giorno dal Signore Gesù e dal la certezza dell'incontro finale con Lui, questo testo offre una riflessione forte per (...) capire quale direzione prendere, per rendere questa nostra Città “luogo felice” per tutti coloro che la vivono, consapevoli che insieme alle tante “macerie” presenti (mancanza di lavoro, povertà, fenomeni di violenza u r b a n a , d i f f i c o l t à l e g a t e all’integrazione, disagi familiari, impossibilità per molti ad accedere a una abitazione…), ci sono anche tante opportunità e idealità mai venute meno. don Peppino

Serata per le medie Sabato 3 dicembre ore 19.30 cena in oratorio e giocone. Sono invitati tutti i ragazzi e le ragazze dalla prima alla terza media.

Busta mensile Sabato 3 e domenica 4 dicembre raccolta mensile delle buste per i campi dell’oratorio.

Animatori gruppi di ascolto Martedì 6 dicembre alle ore 21.00 in sala consigliare incontro per gli animatori dei gruppi di ascolto.

Uscita superiori e giovani Mercoledì 7 dicembre dalle 15.30 alle 24.00 uscita al Rifugio Gherardi (BG) per superiori e giovani. Programma sul sito della parrocchia.

Preghiera all’Immacolata Giovedì 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, dopo la s. Messa delle ore 18.00 ci porteremo in oratorio per la preghiera davanti alla statua della Madonna.

FESTA DI SANT’AMBROGIO Mercoledì 7 dicembre si celebra la festa del patrono della nostra diocesi e della nostra città. Alle ore 10.00, presso la chiesa di s. Ambrogio in piazza Gramsci, ci sarà la celebrazione della s. Messa solenne presieduta da mons. Luca Bressan.

MERCATINO DELL’IMMACOLATA Giovedì 8 dicembre, nel salone sotto la chiesa, sarà allestito il tradizionale mercatino dell’Immacolata.

MOSTRA PRESEPI Da domenica 4 dicembre è aperta la mostra presepi in oratorio. Giorni e orari sul sito della parrocchia.

LE DUE RIGHE DEL PARROCO

LETTERA ALLA CITTÀ Non dirmi che è un sogno impossibile

AVVISI

BENEDIZIONE NATALIZIA DELLE CASE In settimana don Peppino e don Simone passeranno

dalle 18.00 alle 20.30, per la Benedizione, nelle seguenti vie:

Lunedì 5 dicembre: Gran Sasso 51 b/c Martedì 6 dicembre: Gran Sasso 53 a/b Mercoledì 7 dicembre: Gran Sasso 53 c/d Venerdì 9 dicembre: Gran Sasso

parroco DON PEPPINO BARLOCCOcasa: 026175418 cellulare: 3397718970email: [email protected]

CALENDARIO LITURGICO

CONTATTI

sabato 3 dicembre san Francesco Saverio

ore 9.00 Giovanni e Santa ore 18.00

+ DOMENICA 4 DICEMBRE quarta di Avvento

ore 8.30 ore 10.00 ore 11.30 pro populoore 18.00 lunedì 5 dicembre

ore 9.00 Luca ore 18.00 Laila Tarozzi e Iolanda

martedì 6 dicembre

ore 9.00 Mario, Luigi, Teresa, Giovanni, Imelda ore 18.00 fam. Conti e Barbieri

MERCOLEDÌ 7 DICEMBRE sant’Ambrogio - solennità

ore 9.00 Vincenzo, Nunzio e Vita Pozzessereore 18.00 Roberto Busnelli GIOVEDÌ 8 DICEMBRE Immacolata Concezione della B.V. Maria - solennità

ore 8.30 Aurora e Albinaore 10.00 pro populo ore 11.30 ore 18.00 Antonino venerdì 9 dicembre

ore 9.00 Gabriella Rossi ore 18.00 Marta sabato 10 dicembre

ore 9.00 Marcello e Nello ore 18.00 fam. D’Amico e Macera

+ DOMENICA 11 DICEMBRE quinta di Avvento

ore 8.30 Antonio e Amalia Vidale ore 10.00 Nunzio ore 11.30 pro populoore 18.00

La Vergine Maria modello della Chiesa

vicario parrocchiale DON SIMONE RIVA casa: 026121251cellulare: 3336104649email: [email protected]

caritasufficio: 026182586

Oggi, la festa dell’Immacolata ci fa contemplare la Madonna che, per singolare privilegio, è stata preservata dal peccato originale fin dal suo concepimento. Pur vivendo nel mondo segnato dal peccato, non ne viene toccata: Maria è nostra sorella nella sofferenza, ma non nel male e nel peccato. Anzi, il male in lei è stato sconfitto prima ancora di sfiorarla, perché Dio l’ha ricolmata di grazia (cfr Lc 1,28). L’Immacolata Concezione significa che Maria è la prima salvata dall’infinita misericordia del Padre, quale primizia della salvezza che Dio vuole donare ad ogni uomo e donna, in Cristo. Per questo l’Immacolata è diventata icona sublime della misericordia divina che ha vinto sul peccato. E noi, oggi, all’inizio del Giubileo della Misericordia, vogliamo guardare a questa icona con amore fiducioso e contemplarla in tutto il suo splendore, imitandone la fede. Nel concepimento immacolato di Maria siamo invitati a riconoscere l’aurora del mondo nuovo, trasformato dall’opera salvifica del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. L’aurora della nuova creazione attuata dalla divina misericordia. Per questo la Vergine Maria, mai contagiata dal peccato e sempre ricolma di Dio, è madre di una umanità nuova. E’ madre del mondo ricreato. Celebrare questa festa comporta due cose. Primo: accogliere pienamente Dio e la sua grazia misericordiosa nella nostra vita. Secondo: diventare a nostra volta artefici di misericordia mediante un cammino evangelico. La festa dell’Immacolata diventa allora la festa di tutti noi se, con i nostri “sì” quotidiani, riusciamo a vincere il nostro egoismo e a rendere più lieta la vita dei nostri fratelli, a donare loro speranza, asciugando qualche lacrima e donando un po’ di gioia. Ad imitazione di Maria, siamo chiamati a diventare portatori di Cristo e testimoni del suo amore, guardando anzitutto a quelli che sono i privilegiati agli occhi di Gesù. Sono coloro che Lui stesso ci ha indicato: «Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi» (Mt 25, 35-36). L’odierna festa dell’Immacolata Concezione ha uno specifico messaggio da comunicarci: ci ricorda che nella nostra vita tutto è dono, tutto è misericordia. La Vergine Santa, primizia dei salvati, modello della Chiesa, sposa santa e immacolata, amata dal Signore, ci aiuti a riscoprire sempre più la misericordia divina come distintivo del cristiano. Non si può capire un cristiano vero che non sia misericordioso, come non si può capire Dio senza la sua misericordia. Essa è la parola-sintesi del Vangelo: misericordia. E’ il tratto fondamentale del volto di Cristo: quel volto che noi riconosciamo nei diversi aspetti della sua esistenza: quando va incontro a tutti, quando guarisce gli ammalati, quando siede a tavola con i peccatori, e soprattutto quando, inchiodato sulla croce, perdona; lì noi vediamo il volto della misericordia divina. Non abbiamo paura: lasciamoci abbracciare dalla misericordia di Dio che ci aspetta e perdona tutto. Nulla è più dolce della sua misericordia. Lasciamoci accarezzare da Dio: è tanto buono, il Signore, e perdona tutto. Per intercessione di Maria Immacolata, la misericordia prenda possesso dei nostri cuori e trasformi tutta la nostra vita.

LA PAROLA DEL PAPA

Angelus di Papa Francesco - 8.12.2015