NNO NUMERO DICEMBRE METEOROLOGICA

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AUTUNNO METEOROLOGICO SETTEMBRE 2007 - NOVEMBRE 2007 METEOROLOGICA Bollettino dell’Unione Meteorologica del Friuli Venezia Giulia www.umfvg.org ANNO VI NUMERO 4 DICEMBRE 2007 SPEDIZIONE IN A.P.- ART.2 COMMA 20/C - LEGGE 662/96 - D.C.I. “UDLE RUBRICHE DINAMISMO DEI CAMPI Analisi sinottica della stagione 3 LINEA DI COSTA L’andamento del livello marino a Trieste 4 ALTA QUOTA Osservazioni e commenti da Alpi e Prealpi 5 LA CAPANNINA Osservazioni e commenti dalle quattro province 6/9 ATTIVITÀ UMFVG Tavola rotonda sui cambiamenti climatici 12 Per ricevere il bollettino o richiedere informazioni si prega di scrivere a: Segreteria di METEOROLOGICA - Bollettino dell’UMFVG c/o DARIO GIAIOTTI, via Taviele 6/2, 33047 REMANZACCO (UD), E-mail: [email protected] Mi ero congedato la volta scor- sa con l’augurio di vivere un autunno caldo, sperando non in senso meteorologico… e così è stato. Meteorologicamente la stagione appena trascorsa è stata caratterizzata da tempera- ture finalmente consone al periodo ed, anzi, anche più basse del solito come accaduto particolarmente in novembre. Sul versante delle attività svolte dalla nostra associazione, inve- ce, il caldo si è sentito eccome! A metà settembre (dal 10 al 15) nella prestigiosa sede dell’ICTP di Miramare è stata organizzata la quarta Conferenza Europea sui Fenomeni Locali Violenti (4th ECSS). È stato un evento scien- tifico di grande rilievo internazio- nale e l’UMFVG ha portato il suo utile contributo finanziando l’as- segnazione dei premi dedicati alla miglior foto ed al miglior video nella sessione 11, dedica- ta appunto agli aspetti più divul- gativi del Convegno di cui diamo ampio risalto a pagina 2. Gli sforzi maggiori sono però stati da tutti profusi per l’orga- nizzazione e la buona riuscita del VII Convegno di Meteorologia dedicato quest’anno al “Rischio meteo in FVG”. Evento culmine dell’attività di divulgazione e scambio culturale della nostra associazione, il VII Convegno ha visto la partecipazione di molti professionisti regionali e non, e la gradita presenza del Magg. Guido Guidi dell’Aeronautica Militare Italiana che, oltre ad aver dimostrato di essere un ottimo professionista, ha con- quistato i presenti, e noi del direttivo, per la sua simpatia e per il suo carisma. Nel prossi- mo numero daremo ampio spa- zio ai commenti riguardanti il convegno. Tra le attività istituzionali da non dimenticare l’assemblea per l’approvazione del bilancio preventivo svoltasi presso la sede OSMER di Visco (e non possiamo non ringraziare il direttore S. Micheletti per la sua consueta disponibilità nel con- cedere l’uso della sala) che ha avuto luogo il 14 dicembre scor- so mentre, per scoprire le impor- tanti attività in programma per i prossimi mesi, vi rimando all’ul- tima pagina della rivista. Non posso non farvi rilevare l’impor- tante “week end meteo” che stiamo organizzando per i giorni 18,19 e 20 aprile di cui trovate i dettagli a pagina 12. PUNTO DINCONTRO in prima pagina Informazioni sull’attività dell’UMFVG Renato R. Colucci SPECIALE a pagina 2 ECSS 2007 A TRIESTE La quarta conferenza europea sui temporali violenti A cura di Fulvio Stel e Dario B. Giaiotti – UMFVG, ARPA FVG, ESSL EVENTI E LUOGHI a pagina 10-12 LA CORRENTE DEL GOLFO I suoi effetti sul clima europeo A cura di Fulvio Stel – UMFVG, ARPA FVG, ESSL Bollettino dell’Unione Meteorologica del Friuli Venezia Giulia Reg. Trib. di Udine n. 4 del 26/02/2002 Unione Meteorologica del Friuli Venezia Giulia (UMFVG - O.N.L.U.S.), via Silvio Pellico n. 9, Cividale del Friuli Marco Virgilio Renato R. Colucci Piero Cicuttini, Fulvio Crisciani, Marco Fancello, Rodolfo Gratton, Gianfranco Mazzilli, Massimo Ongaro, Fabio Raicich, Franco Stravisi, Angelo Tavoschi Dario Giaiotti, Fulvio Stel Studio PF di Presello Denis & C., via Enrico Fermi n. 74, TAVAGNACCO METEOROLOGICA PROPRIETÀ DIRETTORE RESPONSABILE CAPO REDAZIONE REDAZIONE SEGRETERIA STAMPA PUNTO D’INCONTRO A CURA DI RENATO R. COLUCCI ISSN 1827-3858 12 settembre 2007, cena congressuale della 4th ECSS, Castello di San Giusto (TS). Inaspettato finale “pirotecnico” particolarmente apprezzato dai presenti: Foto Patrick Marsh (USA) 11/12 METEO DIDATTICA Il livello marino nel Golfo di Trieste

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Page 1: NNO NUMERO DICEMBRE METEOROLOGICA

AUTUNNO METEOROLOGICO SETTEMBRE 2007 - NOVEMBRE 2007

METEOROLOGICABollettino dell’Unione Meteorologica del Friuli Venezia Giulia

www.umfvg.org

ANNO VI NUMERO 4 DICEMBRE 2007 SPEDIZIONE IN A.P.- ART.2 COMMA 20/C - LEGGE 662/96 - D.C.I. “UD”

LE RUBRICHE

DINAMISMO DEI CAMPI

Analisi sinottica della stagione

3

LINEA DI COSTA

L’andamento del livellomarino a Trieste

4

ALTA QUOTA

Osservazioni e commentida Alpi e Prealpi

5

LA CAPANNINA

Osservazioni e commentidalle quattro province

6/9

ATTIVITÀ UMFVGTavola rotonda sui cambiamenti climatici

12

Per ricevere il bollettino o richiedere informazioni si prega di scrivere a: Segreteria di METEOROLOGICA - Bollettino dell’UMFVG c/o DARIO GIAIOTTI, via Taviele 6/2, 33047 REMANZACCO (UD), E-mail: [email protected]

Mi ero congedato la volta scor-sa con l’augurio di vivere unautunno caldo, sperando non insenso meteorologico… e così èstato. Meteorologicamente lastagione appena trascorsa èstata caratterizzata da tempera-ture finalmente consone alperiodo ed, anzi, anche piùbasse del solito come accadutoparticolarmente in novembre.Sul versante delle attività svoltedalla nostra associazione, inve-ce, il caldo si è sentito eccome!A metà settembre (dal 10 al 15)nella prestigiosa sede dell’ICTPdi Miramare è stata organizzatala quarta Conferenza Europeasui Fenomeni Locali Violenti (4thECSS). È stato un evento scien-tifico di grande rilievo internazio-nale e l’UMFVG ha portato il suoutile contributo finanziando l’as-segnazione dei premi dedicatialla miglior foto ed al migliorvideo nella sessione 11, dedica-ta appunto agli aspetti più divul-gativi del Convegno di cui diamoampio risalto a pagina 2.

Gli sforzi maggiori sono peròstati da tutti profusi per l’orga-nizzazione e la buona riuscitadel VII Convegno di Meteorologiadedicato quest’anno al “Rischiometeo in FVG”. Evento culminedell’attività di divulgazione e

scambio culturale della nostraassociazione, il VII Convegno havisto la partecipazione di moltiprofessionisti regionali e non, ela gradita presenza del Magg.Guido Guidi dell’AeronauticaMilitare Italiana che, oltre adaver dimostrato di essere unottimo professionista, ha con-quistato i presenti, e noi deldirettivo, per la sua simpatia eper il suo carisma. Nel prossi-mo numero daremo ampio spa-zio ai commenti riguardanti ilconvegno.

Tra le attività istituzionali danon dimenticare l’assemblea

per l’approvazione del bilanciopreventivo svoltasi presso lasede OSMER di Visco (e nonpossiamo non ringraziare ildirettore S. Micheletti per la suaconsueta disponibilità nel con-cedere l’uso della sala) che haavuto luogo il 14 dicembre scor-so mentre, per scoprire le impor-tanti attività in programma per iprossimi mesi, vi rimando all’ul-tima pagina della rivista. Nonposso non farvi rilevare l’impor-tante “week end meteo” chestiamo organizzando per i giorni18,19 e 20 aprile di cui trovatei dettagli a pagina 12.

PUNTO D’INCONTRO

in prima paginaInformazioni sull’attivitàdell’UMFVGRenato R. Colucci

SPECIALE

a pagina 2ECSS 2007 A TRIESTE

La quarta conferenza europeasui temporali violentiA cura di Fulvio Stel eDario B. Giaiotti –UMFVG, ARPA FVG, ESSL

EVENTI E LUOGHI

a pagina 10-12LA CORRENTE DEL GOLFO

I suoi effetti sul clima europeoA cura di Fulvio Stel –UMFVG, ARPA FVG, ESSL

Bollettino dell’Unione Meteorologica del Friuli Venezia Giulia Reg. Trib. di Udine n. 4 del 26/02/2002Unione Meteorologica del Friuli Venezia Giulia (UMFVG - O.N.L.U.S.), via Silvio Pellico n. 9, Cividale del FriuliMarco VirgilioRenato R. ColucciPiero Cicuttini, Fulvio Crisciani, Marco Fancello, Rodolfo Gratton, Gianfranco Mazzilli, Massimo Ongaro,Fabio Raicich, Franco Stravisi, Angelo TavoschiDario Giaiotti, Fulvio StelStudio PF di Presello Denis & C., via Enrico Fermi n. 74, TAVAGNACCO

METEOROLOGICAPROPRIETÀ

DIRETTORE RESPONSABILE

CAPO REDAZIONE

REDAZIONE

SEGRETERIA

STAMPA

PUNTO D’INCONTRO

A CURA DI RENATO R. COLUCCI

ISSN 1827-3858

12 settembre 2007, cena congressuale della 4th ECSS, Castello diSan Giusto (TS). Inaspettato finale “pirotecnico” particolarmenteapprezzato dai presenti: Foto Patrick Marsh (USA)

11/12METEO DIDATTICA

Il livello marino nel Golfo di Trieste

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ECSS 2007 A TRIESTE

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SPECIALE

La quarta conferenza europea sui temporali violenti

A CURA DI FULVIO STEL E DARIO B. GIAIOTTI – UMFVG, ARPA FVG, ESSL

Recentemente, la città diTrieste ha ospitato un eventoscientifico di grande rilievo nel-l’ambito della comunità dei pre-visori meteorologici e degliscienziati che si occupano ditemporali, in particolare deifenomeni atmosferici violenti adessi associati.

L’European Conference onSevere Storms, questo è ilnome del convegno tenutosi dal10 al 15 settembre scorso nellaprestigiosa sede del CentroInternazionale di Fisica Teoricadi Miramare (ICTP), è stato orga-nizzato dal centro stesso edall’Agenzia Regionale per laProtezione dell’Ambiente (ARPAFVG). La conferenza ha raccoltopiù di duecento esperti prove-nienti dall’Europa, da oltreAtlantico, dall’Australia e ancheda diversi paesi in via di svilup-po, confermando ancora unavolta che i temporali violentisono presenti ovunque, allemedie latitudini, sul nostro pia-neta. Un significativo contributoal convegno è venuto anche daben note associazioni, in parti-colare la nostra Unione, laSocietà Meteorologica Europea(EMS), e l’European SevereStorms Laboratory (ESSL). Tuttee tre questi enti hanno finanzia-

to dei premi che sono stati attri-buiti ad alcuni dei partecipanti, iquali si sono distinti per ricercheo osservazioni che rappresenta-no importanti contributi all’avan-zata della conoscenza nelcampo dei temporali violenti.

I lavori della conferenza sisono sviluppati su diverse ses-sioni, ognuna delle quali votataa particolari aspetti del temaprincipale del convegno. Cisono stati perciò interventiriguardanti la previsione deitemporali, la loro modellizzazio-ne numerica, il loro rilevamentotramite RADAR meteorologico etramite satellite. Diversi i casistudio presentati, gli aspettiteorici trattati, in particolaresono stati discussi i recentirisultati della ricerca sulla dina-mica e la microfisica delle nubitemporalesche e dei processiresponsabili alla loro elettrifica-zione. La grandine, assiemealle piogge intense e localizzatee ai tornado sono stati gli argo-menti più trattati in assoluto.Rilevante in questa edizione lapresenza di parecchi contributiriguardanti le ripercussionisociali ed economiche dei feno-meni temporaleschi violenti,mentre grande interesse hannodestato le presentazioni relative

alla climatologia degli eventiconvettivi estremi e delle riper-cussioni che su di essa posso-no avere gli scenari di cambia-menti climatici globali e regiona-li attualmente considerati piùverosimili. Molto frequentataanche la sessione dedicata aifilmati e alle foto di eventi tem-poraleschi violenti. In questasessione il contributo dei moltiappassionati, intervenuti dadiversi paesi europei, è statofondamentale.

Nonostante la conferenza siariuscita a fare il punto su moltiaspetti scientifici e previsioni-stici, diversi sono ancora lequestioni rimaste aperte; inparticolare la comprensione diquali siano gli elementi caratte-rizzanti l’ambiente atmosfericoche rende un temporale perico-loso, il peso relativo dellamicrofisica nei confronti delladinamica dei temporali di forteintensità, e non da ultimo laquantificazione delle variazionidi intensità e frequenza deitemporali forti qualora la ten-denza al riscaldamento dellabassa troposfera del nostropianeta dovesse continuarenelle prossime decadi.

In aggiunta all’interessante ericca serie di interventi scienti-fici, il convegno è stato corona-to anche da alcuni temporaliparticolarmente spettacolari,specialmente per l’intensa atti-vità elettrica, che hanno fattoda inaspettato corollario allaparte finale della canonicacena congressuale, che si ètenuta al castello di San Giustoin centro a Trieste.

Tutti i partecipanti hannoespresso apprezzamenti per labuona riuscita scientifica dellaconferenza e anche per il grade-vole ambiente naturale in cui èstata inserita e la cordialità chel’ha caratterizzata. Una certasorpresa dei presenti si è avutaquando sono venuti a cono-scenza della fruttuosa collabo-razione esistente tra gli appas-sionati e gli esperti di meteoro-logia operanti sul territorio dellanostra regione, in special modosono stati elogiati i cacciatori ditemporali che annualmentel’UMFVG forma e coordina. Ipartecipanti al termine del lorosoggiorno triestino salutandosisi sono dati appuntamento al2010 in Germania per la quintaedizione del convegno.

Una foto del temporale che ha fatto da corollario alla cena ufficialedel convegno

Il gruppo dei partecipanti alla conferenza nella foto di gruppoche li ritrae davanti all’edificio centrale dell’ICTP

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Autunno 2007Esordio autunnale con una

configurazione decisamentedinamica sullo scenario euro-peo, grazie ad un sostanzialeequilibrio tra il VPT, ben configu-rato sull’artico canadese ed inprogressivo approfondimento,opposto alla cintura dinamicadelle alte pressioni subtropicaliorientate prevalentemente insenso zonale, ma che in quattrocircostanze hanno assunto brevima significativi orientamentimeridiani. Infatti tale andamen-to di tipo positivo, influirà note-volmente sull’andamento clima-tico del continente europeo esulla relativa area mediterranea,grazie al frequente ricambio dimassa esercitato dall’ingressodi ben quattro cavi d’onda ditipo primario ed ai quali sarannoal contempo associate ondefrontali secondarie o derivate. Atal proposito dei quattro cavid’onda segnalati, ricordiamoproprio l’ultimo, che a fineSettembre ha determinato laconsueta Burrasca Equinoziale.La figura 1 qui rappresentatacoglie l’evento citato. ConclusoSettembre ecco arrivare Ottobre

che fin dal suo arrivo proporràuno schema votato ad una certacomplessità e dinamicità conflusso a portanza parzialmenteoccidentale ed associato a fre-quenti pulsazioni d’onda.Inizialmente la configurazione

favorirà sulla gran parte del set-tore centrale e meridionale delvecchio continente un notevoleapporto di masse calde subtro-picali, mosse da un regimedepressionario attivo tra l’assemediano Atlantico e l’Europaoccidentale. Successivamente ecioè tra la prima e la secondadecade, andrà prendendo piedeun incremento della pressionesul settore occidentale europeocon caratteristiche oscillanti. Neconseguiranno scambi meridianilungo l’asse centro-orientale delcontinente con frequenti marapidi ingressi di cavi d’onda.Tale andamento favorirà ancheper il mese in corso continuiricambi di massa con relativoandamento climatico nellamedia, salvo limitati scarti inpositivo o in negativo.

Altresì la mancanza dellacostante del flusso oceanico,determinerà un deficit precipita-tivo su molto aree del continen-te. Infine l’ultimo mese autunna-le e cioè Novembre evidenzierà

la tendenza prima espressa ecioè la dominanza tra l’Atlanticoorientale e l’Europa occidentale,di un blocco anticiclonico in rela-zione anche al VPT dell’artico. Ilsistema descritto condizionerànon poco la circolazione oceani-ca con inibizione del flusso occi-dentale verso l’Europa a vantag-gio di una portanza più nord-occidentale. La figura 2 rappre-senta la situazione descritta.

Ovviamente la costante marit-tima alternata a fasi anchemeridionali per l’innesco a finemese di una significativa ciclo-genesi tra l’area Iberica e medi-terranea, determinerà per tuttoil mese uno scarto della tempe-ratura media su tutto il settorecontinentale sempre superioreai valori normali. Tutto ciò per lasempre più evidente assenzadell’influenza euro-asiatica, chese non per una brevissimaapparizione tra la seconda e laterza decade sulla Russia cen-tro-settentrionale, non ha datosegni di vita.

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DINAMISMO DEI CAMPI

ANALISI SINOTTICA SU SCALA EUROPEA

I tratti salienti dell’ultima stagione meteorologica

A CURA DI MASSIMO ONGARO - METEOROLOGO EUROP ASSISTANCE E ANALISTA SINOTTICO METEOPOINT SNC

Figura 1

Figura 2

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LINEA DI COSTA

IL LIVELLO MARINO A TRIESTE

Osservazioni e commenti sull’andamento stagionale

A CURA DI RENATO R. COLUCCI, FULVIO CRISCIANI, FABIO RAICICH (CNR-ISMAR TRIESTE)

Autunno 2007

La curva blu continua dellafigura 1 riporta la pressionemedia giornaliera, mentre lacurva rossa continua rappresen-ta il livello medio giornaliero (incentimetri rispetto allo ZIT) nellastagione autunnale. Le rispettivecurve tratteggiate rappresentanoi valori medi di riferimento.

La pressione atmosfericamostra frequenti oscillazioniattorno ai valori medi climatologi-ci, pur mantenendosi leggermen-te sopra la media in ottobre. Sinotano due minimi marcati il 27settembre (1004.2 hPa) ed il 14novembre (1001.0 hPa) mentre ilmassimo assoluto del periodo siverifica il 2 novembre, con1025.6 hPa a seguito dell’esten-sione verso est dell’anticiclonedelle Azzorre. Il minimo del 27 èdovuto invece alla formazione diuna cella di bassa pressione cen-trata sull’Italia settentrionale chestaziona sulla penisola per alcunigiorni arrecando una fase di mal-tempo associata a frequenti tem-porali. Il minimo assoluto, regi-strato il 14 novembre, è determi-nato dal transito di un nucleociclonico in spostamento dalla

Polonia verso l’Italia meridionalea cui fanno seguito forti ventinord orientali. Il livello del mare simantiene prevalentemente al disotto della media normale, convalori compresi tra il minimo del20 ottobre, pari a 149.7 cm, ed ilmassimo del 23 novembre, con193.9 cm. È interessante eviden-ziare come sia in occasione delminimo di pressione del 14novembre, sia del massimo dilivello del 23 novembre le confi-gurazioni bariche causino signifi-cative deviazioni dall’effetto baro-

metrico inverso. Nel primo caso illivello del mare è mantenutobasso dalla forte Bora (tipicaconfigurazione sinottica di “Borascura”), nel secondo invece loscirocco moderato e persistente,associato ad una vasta cella dialta pressione sull’Europa orien-tale, favorisce l’accumulo d’ac-qua nel bacino settentrionaledell’Adriatico. La temperatura delmare si mantiene prevalentemen-te sotto la norma. Si nota in par-ticolare il marcato raffreddamen-to a partire dalla terza decade di

ottobre che persiste fino alla finedella stagione. Il 3 settembre sitocca il valore massimo stagiona-le con 22.6 °C mentre la tempe-ratura minima è raggiunta il 30novembre con 12.2 °C.

Relativamente ai valori termicinormali, il 12 ottobre si registralo scarto positivo più alto, con+0.8 °C, mentre il 17 novembresi rileva quello negativo piùbasso, con -1.9 °C.

I dati provengono dall’archiviodella sede di Trieste dell’Istituto diScienze Marine del ConsiglioNazionale delle Ricerche.

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Figura 2

Figura 1

Livello del mare (cm)media norm diff

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Pressione atm. (hPa)media norm diff

set 1015.8 1015.3 +0.5ott 1018.7 1016.4 +2.3nov 1016.0 1016.5 -0.5

Temperatura del mare (°C)media norm diff

set 21.4 21.8 - 0.4ott 18.4 18.8 - 0.4nov 13.8 15.0 - 1.2

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ALTA QUOTA

METEO ALPI E PREALPI

Osservazioni e commenti sull’andamento stagionale

A CURA DI ANGELO TAVOSCHI

Prima neve Settembre si apre con tempo

instabile e qualche rovescio dipioggia. Un lieve calo delle tem-perature, con venti freddi danord, e la prima neve oltre i 1600m, rendono gli ultimi giorni sugge-stivi negli alpeggi. Le giornate siaccorciano ed i boschi assumo-no precocemente i colori autun-nale, mentre una depressione inquota sui balcani si allontanaverso sud est lasciando il cielosgombro da nubi fino al giorno16; gli estremi termici giornalierisi attestano tra i 15.5 °C ed i 24°C. Seguono due giorni di tempoperturbato con violenti temporali,una leggera imbiancata sullecime più alte, ed un calo termico.

Dal 19 il tempo si ristabiliscecon cielo limpido e mattinate fre-sche; dal 26 il mese si chiudevariabile portando pioggia e neveoltre i 1300 m ed un deciso matemporaneo calo termico.

Il mese più siccitosoOttobre si apre con temperatu-

re massime, a 600 m, attorno ai22 °C, minime di 12 °C e cieloquasi sereno. Il 6 sull'Italia è pre-sente una depressione al suolo,alimentata da aria fresca in

quota, che transita dal nordEuropa verso i Balcani; ne conse-gue un breve episodio perturbatonel quale si concentrano i mag-giori quantitativi di pioggia delmese, seppur modesti.

Questa perturbazione provocaun ricambio della massa d’ariaed i giorni seguenti sono più sec-chi e freschi.

Segue tempo stabile, velaturea parte, grazie alla presenza diuna cella di alta pressione centra-ta sull'Europa occidentale. Il 18si verifica una leggera imbiancataa quote molto elevate con piovig-gine a valle. Il giorno 20 l'ingres-so di un ciclone da nord, che ten-derà poi a stazionaresull’Adriatico e sui Balcani, portacondizioni di variabilità, con tem-perature basse per il periodo emaggiore instabilità. La configura-zione sinottica instauratasi convo-glia aria umida sulle nostre mon-tagne e, stanti le basse tempera-ture, si verificano alcune leggereimbiancate come a Tarvisio il 22;il tempo è grigio. Il 28 un'areadepressionaria in transito da nordporta alcuni temporali, pur in uncontesto di alta pressione.Termina così un mese alquantoavaro in precipitazioni consistenti.

A fine Novembre finalmentearriva la pioggia

Un'area di alta pressione siestende dal vicino Atlanticoverso l'Europa, assicurandotempo stabile anche sulle nostremontagne; le temperature di ini-zio mese oscillano, sempre a600 m, tra un minimo di 1.6 °Ced un massimo di 15 °C. Neigiorni immediatamente successi-vi al 6, transitano degli impulsiperturbati d'aria fredda in quotada nord-ovest diretti versol'Europa centro-orientale, ma, acausa della barriera alpina, non

producono effetti apprezzabili. Ilvento spira con intensità da norde nevica in Austria, mentre sivedono solo pochi fiocchi nellenostre vallate.

A metà mese una depressio-ne, associata ad aria fredda,transita rapidamente sullaRegione, dirigendosi poisull'Italia centro-meridionale. Laconfigurazione sinottica permettela risalita dai Balcani di vari corpinuvolosi, mentre le temperatureoscillano tra -3.2 °C di minima e3.9 °C di massima. Al di sopradei 700 m di quota si verificanoalcune modeste nevicate seguiteda una breve fase di tempo sta-bile e freddo con frequente ghiac-cio al suolo. Il 20 si hanno leprime avvisaglie di un marcatopeggioramento del tempo checulminerà nella giornata del 24,che porterà piogge consistenti.Le piogge di questo periodoandranno in qualche modo a col-mare le scarse precipitazioni deltrimestre autunnale in esame;purtroppo lo scirocco consente lenevicate esclusivamente a quotesuperiori ai 2000 m ed al termi-ne della fase perturbata.Cessate le correnti meridionali,negli ultimi giorni del mese ilcielo torna limpido con tempera-ture più consone al periodo.

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Dati gentilmente forniti da Angelo Tavoschi

Collina di Forni Avoltri, 5 settembre 2007 prima "imbiancata" sulmassiccio del Monte Coglians. Foto A. Tavoschi

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LA CAPANNINA

PROVINCIA DI GORIZIA

Osservazioni e commenti sull’andamento stagionale

A CURA DI RUDY GRATTON E MAZZILLI

Dopo 4 stagioni contrassegna-te da temperature decisamentesopra le medie, l’autunno 2007segna la fine di questo periodocaldo. Le precipitazioni invece simantengono in linea con l’anda-mento normale nel mese di set-tembre, ma sono scarse ad otto-bre ed ancora di più a novembre.

SettembreSin dal primo giorno il tempo si

presenta variabile per il passag-gio di un fronte nord atlanticoseguito da altri impulsi. Il piùintenso di questi si verifica lanotte del giorno 10, ed a Caprivasi registrano ben 50.8 mm dipioggia. A partire dalla secondadecade si apre un periodo piùstabile e soleggiato, con l’unicaeccezione rappresentata da unpassaggio perturbato a metàmese che provoca qualche tem-porale. Anche le temperature inquesta fase risultano gradevolied in linea con le medie stagiona-li. Negli ultimi giorni di settembresi assiste ad una severa ondatadi maltempo su tutta la provincia;il giorno 26 le piogge ed i tempo-rali sono stati particolarmenteviolenti. Il maltempo prosegueanche nei 2 giorni successivi sep-pur con minore intensità, portan-

do ad un accumulo complessivo,nei 3 giorni di pioggia, di 96.4mm a Gorizia e 94 mm aMonfalcone.

OttobreIl mese inizia con belle giorna-

te prevalentemente soleggiate edun clima gradevole; le temperatu-re massime raggiungono valoriprossimi ai 27 °C mentre quelleminime sfiorano i 10 °C. Unicaeccezione è il giorno 6, quando il

passaggio di un fronte nord atlan-tico provoca piogge con accumulidi 20 mm sulla pianura interes-sando in maniera più intensa lazona di Monfalcone; qui si scate-na un forte temporale che lasciaal suolo 30 mm di pioggia. Iltempo si mantiene bello poi pertutta la prima parte di ottobre, esolo alla fine della seconda deca-de si è rileva un significativo cam-bio di circolazione per l’arrivo dimasse di aria fredda dal nord

Europa che provocano un repenti-no abbassamento delle tempera-ture. Il giorno 21 i termometri rile-vano temperature al di sotto dellozero in varie zone della provinciacon una punta minima di -1.1 °Ca Gradisca. Nella stessa mattinasi assiste alla prima brinata distagione. In seguito al passaggiodel fronte freddo il tempo rimaneinstabile, ed a tratti anche pertur-bato, ma l’unico episodio impor-tante di maltempo lo si ha il gior-no 26 con buoni accumuli di piog-gia (Gorizia e Capriva 35 mm).

NovembreLa prima decade mensile è

contraddistinta da una situazionemeteorologica piuttosto piacevo-le, con cieli poco o moderatamen-te nuvolosi accompagnati da dis-creta ventilazione orientale. Ivalori termici massimi si avvicina-no, nei primissimi giorni, ai 20 °Cper poi attestarsi mediamentesui 15 °C e fino quasi a metàmese. Le precipitazioni, in tuttaquesta fase, sono praticamenteassenti o molto scarse. La disce-sa dal nord Europa di una massad’aria fredda pone fino a questoperiodo soleggiato e piuttostomite. Le temperature subisconoun brusco calo ed il giorno 16 leminime raggiungono valori moltobassi per la stagione (-5.2 °C aBorgnano presso Cormons e -5.1°C a Gradisca). Grazie alle tempe-rature ancora basse, nei giornisuccessivi un debole peggiora-mento porta qualche nevicatasopra i 400 m e qualche fiocco dineve cade anche in alcune zonedi pianura. Un flusso di correntioccidentali caratterizzerà poi iltempo dell’ultima decade dinovembre e porterà un generalepeggioramento con cielo preva-lentemente coperto ma precipita-zioni piuttosto scarse. L’autunnosi concluderà con 2 belle giorna-te di sole e temperature che,durante la notte, scenderanno dipoco sotto alla soglia dello zero.

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La costa goriziana ed il Golfo di Panzano viste dal castello di Duino inuna delle numerose giornate soleggiate di questo autunno

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LA CAPANNINA

PROVINCIA DI PORDENONE

Osservazioni e commenti sull’andamento stagionale

A CURA DI MARCO FANCELLO

Settembre: perfettamente nella norma

Con settembre prosegue iltrend cominciato ad agosto ditemperature e precipitazioni inmedia con quelle del decennio1991-2001, preso come riferi-mento. Era dal dicembre 2005che la temperatura mensile nonrimaneva nella norma per 2 mesiconsecutivi. Un altro dato è rap-presentato dalla pioggia che supe-ra il totale di agosto con 139 mmrinvigorendo i corsi dei fiumi ed ibacini idrici. Il mese si apre conl’ingresso di un intenso frontefreddo che tra il 3 ed il 4 porta leprime piogge (10 mm totali) e fascendere le temperature minimesotto media per qualche giorno,con una minima di 8.3 °C il giorno5. Dopo un paio di giorni più sec-chi e miti la nostra Regione, il gior-no 10, viene attraversata da unaltro fronte freddo che porta 10mm di pioggia. Al suo seguito,dall’11 al 17, si instaura l’antici-clone delle Azzorre che riportacondizioni di tempo stabile e tem-perature miti con massime oltre i27 °C. Dal 16 al 19 una saccatu-ra atlantica attraversa l’Italia por-tando intense correnti si di sciroc-co e libeccio e, quindi, abbondantipiogge sulla nostra provincia (24

mm a San Vito; 66 mm aPordenone). L’ultima decade siapre con correnti secche da est equindi con bel tempo, ma contemperature minime relativamen-te basse, e si chiude al contrariocon una fase di maltempo provo-cata da un intenso fronte in disce-sa dal mare del Nord. In 3 giornisu San Vito si accumulano 73mm di pioggia, mentre 144 mmcadono a Pordenone; le tempera-ture massime non superano i 15°C e cade la prima neve sopra i1600 m.

Ottobre: temperature nelle media

Esauriti gli effetti del frontefreddo, i primi giorni di ottobrevengono dominati da un anticiclo-ne che riporta il bel tempo e tem-perature di qualche grado soprala media fino al giorno 5. Il giorno6, il passaggio di un fronte parti-colarmente instabile riporta ilmaltempo con forti temporali eprecipitazioni su tutta la provincia(in media 20 mm); al suo seguitole temperature si portano legger-mente sotto la media fino a finemese. Fino al giorno 15, infatti, laRegione viene abbracciata da unanticiclone e da correnti seccheda est, e quindi il tempo è carat-

terizzato da giornate di sole gra-devoli; dal 18 la discesa di unamassa d’aria fredda polare ripor-ta qualche pioggia sulla nostrapianura (5 mm a San Vito) qual-che nevicata in montagna a quotemolto basse per il periodo (1000-1500 m) ma soprattutto, nei gior-ni successivi, fa precipitare latemperatura ben al di sotto dellamedia con punte minime anchesotto lo zero in pianura (-0,3 °C il21 a San Vito). Questo raro even-to (per il mese di ottobre) si verifi-ca quasi come segno del destino,proprio in corrispondenza del VIIconvegno di meteorologia organiz-zato dall’UMFVG al castello diUdine; è così possibile ammirare

ed immortalare la neve sullepareti del Canin (vedi foto).Nonostante tra il 26 ed il 27intense correnti di scirocco scari-chino oltre 40 mm di pioggia suSan Vito, il mese si chiude con undeficit pluviometrico del 50% (75mm contro una media di 150mm). Nota positiva di Ottobre: latemperatura rimane nella media.

Novembre: asciutto e freddino

Se in agosto, settembre edottobre la temperatura si eramantenuta nella norma, connovembre si porta addiritturasotto di quasi 1 °C (7,3 °C rispet-to ad una media di 8,1 °C). Connovembre la sequenza di mesinella norma si porta a 4. Bisognarilevare, però, che anche innovembre le precipitazioni risulta-no di oltre il 50% inferiori allamedia (a San Vito 40 mm anziché132). Questo perché fino al 20un susseguirsi di anticicloni e cor-renti secche da nord proteggonoil nord est dalle perturbazioni. Dal21 al 24 lo scenario cambia: unintenso fronte atlantico, con forticorrenti sciroccali, produce unrialzo termico di ben 6 °C oltre lamedia, le spiagge vengono impla-cabilmente erose dal vento esulle nostre montagne, ancheoltre i 2000 m, si riversano enor-mi quantitativi di pioggia (aPiancavallo 532 mm in 72 ore).

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Dati gentilmente forniti da Marco Fancello, titolare della stazione

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Il monte Canin innevato il 21 ottobre 2007 visto dal castello di Udine

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Pagina 8

LA CAPANNINA

PROVINCIA DI TRIESTE

Osservazioni e commenti sull’andamento stagionale

A CURA DI FRANCO STRAVISI

Bora, fresco e poca pioggiaRiportiamo come di consueto

alcuni dati riferiti all’autunno2007 registrati presso la stazio-ne meteorologica di Trieste delDipartimento di Scienze dellaTerra dell’Università di Trieste.La tabella riporta i valori mensi-li medi ed estremi della tempe-ratura dell’aria, le differenzedalla temperatura media dell'ul-timo decennio normale (1991-2000), i totali delle precipitazio-ni ed i rapporti percentuali con icorrispondenti totali 1991-2000, la velocità media e lemassime raffiche del vento conla relativa direzione di prove-nienza.

La temperatura dell'aria, conuna media stagionale di 14.8°C, si è riportata sui valori nor-mali, mantenendosi anzi inferio-

re alla media dell'ultimo decen-nio di riferimento (-0.8 °C).Fresco soprattutto il mese disettembre, che è stato anche

molto piovoso: 194.2 mm, paria 172% della media di settem-bre nel periodo 1991-2000.Scarse le precipitazioni in otto-

bre (46.2 mm) e soprattutto innovembre, con soli 20.2 mm; leprecipitazioni totali dell'autunnosono state di 260.6 mm, il 67%della norma 1991-2000.

Venti: a regime di brezza conqualche giornata di bora sinoalla prima settimana di ottobre;parecchie giornate di bora,anche forte, per il resto delmese di ottobre, con una massi-ma raffica di 39 m/s (141km/h) il giorno 22. Alcune gior-nate di bora forte anche innovembre, con la massima velo-cità di 35 m/s (126 km/h) ilgiorno 17. I due grafici polaririportano le distribuzioni delladurata in ore e del percorso inchilometri del vento in funzionedella direzione di provenienza.

Il grafico finale, che illustral’andamento stagionale dei valo-ri giornalieri della temperatura(media, minima e massima) edelle precipitazioni permette unfacile confronto con le altre sta-zioni regionali.

Informazioni relative alla sta-zione meteorologica di Trieste eagli strumenti in uso, dati (inparticolare i dati relativi all’ulti-mo trentennio normale 1961-1990) e grafici mensili si trova-no nella pagina web:http://www.units.it/~dst/OM/OM.htm

Trieste2007

TEMPERATURA PRECIPITAZIONI VENTOmedia diff. min data data datamax totali rapp. media max

°C °C °C °C mm % m/s m/s

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19.9 -1.3 11.3 28 27.2 1 194.2 172% 2.94 27 NE 18 15.2 -0.7 7.3 20 24.1 2 46.2 31% 4.23 39 ENE 22 10.4 -0.4 4.4 20 20.0 3 20.2 16% 3.46 35 ENE 14.8 -0.8 4.4 27.2 260.6 67% 3.55 39 ENE

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Trieste: AUTUNNO 2007

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Stazione di TRIESTE (Dipartimento di Scienze della Terra): medie ed estremi della temperatura dell’aria,differenze dal periodo 1991-2000; precipitazioni totali e rapporti rispetto al 1991-2000; velocità mediae massima del vento

Dati gentilmente forniti dalla stazione meteorologica del Dipartimento di Scienze della Terra (Università di Trieste)

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Page 9: NNO NUMERO DICEMBRE METEOROLOGICA

Autunno 2007: relativa-mente freddo e secco.

Dopo quattro stagioni consecu-tive calde e siccitose, una, l’ulti-ma, in media; finalmente tremesi consecutivi sottomedia (4se consideriamo anche agosto).La natura sembra aver tentato inextremis una compensazione alcaldo senza fine dell’ultimoanno. Un tentativo che forse nonriuscirà a strappare al 2007 loscettro di anno più caldo dellastoria recente. Ma se l’autunno2007 ci ha fatto riassaporare le“temperature di una volta” le pre-cipitazioni non sono state certoall’altezza di un classico autunnofriulano. Gli anni 2000 si confer-mano come il periodo più seccodegli ultimi 95 anni.

Come detto, quindi, una stagio-ne inizialmente fredda e piovosa,poi più tiepida e siccitosa.

Settembre fresco ed instabile

con temperatura quasi sempresottomedia e frequenti episodi dimaltempo. Le correnti occidenta-li si impossessano delMediterraneo inviando impulsifreddi perturbati con cadenzasettimanale. Dopo i temporali deigiorni 3 e 4 che riversano alsuolo l’aria molto fredda presen-te in quota, il giorno 5 si registra-no temperature minime moltobasse per il periodo. Il giorno 18ancora temporale con forti raffi-che di vento da ONO che in varielocalità del Friuli orientale rag-giungono i 100 km/h. Dopo alcu-ni giorni soleggiati e miti, ancoramaltempo il 26 ed il 27 seguito il28 da un forte calo termico edalla prima neve della stagioneoltre i 1700 metri sulle prealpi epiù in basso sulle catene mon-tuose interne.

Ottobre inizia con tre giornatesplendide e relativamente calde,

prosegue relativamente mite esecco fino al 13 poi un intensoafflusso di aria fredda artico-marit-tima raggiunge il Mediterraneocon direttrice nord-sud. Le Alpiproteggono efficacemente l’ItaliaSettentrionale e la nostra regionedalle nubi e dalle precipitazionima non dal freddo che gradual-

mente scende nei bassi stratitanto che nella notte tra il 20 ed il21 si verifica la prima gelata sta-gionale e per lo stau cade qualchecm di neve sulle Alpi e PrealpiGiulie; il pomeriggio del 20 è pos-sibile osservare evidenti virganevose (vedi foto) fino a 400-500m di quota. La massa d’aria arti-ca giunta sul Mediterraneo generauna bassa pressione che investecon il suo ramo caldo ed umido lanostra regione provocando, il 26,piogge abbondanti ed estese.

Anche novembre inizia con unaserie di giornate belle e miti eprosegue con tempo stabile, macon temperature in diminuzioneper correnti settentrionali inizial-mente molto fredde in quota poigradualmente anche nei bassistrati. La settimana dal 12 al 18è tipicamente invernale con mini-me sottozero (fino a – 5 gradi il16 su gran parte della pianure) etemperature medie fra i 4 ed i 6gradi più basse del normale. Ilgiorno 18 un flusso umido sud-orientale provoca deboli nevicateoltre i 400 m con leggeri accumu-li oltre i 600 m. Solo nell’ultimadecade del mese le correntidivengono sud-occidentali e por-tano al verificarsi di precipitazionideboli o al più moderate nei gior-ni 22, 23 e 24, che non riesconotuttavia a compensare il pesantedeficit idrico accumulato nellesettimane precedenti.

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LA CAPANNINA

PROVINCIA DI UDINE

Osservazioni e commenti sull’andamento stagionale

A CURA DI PIERO CICUTTINI

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°C10,6 -2,7 23,3 -0,9 16,8 -2 160,2 33,27,1 -1,8 18,5 -0,6 12,9 -1,1 113 -18,11,7 -2,5 12,8 0,5 7,4 -0,8 50 -93,46,5 -2,3 18,2 -0,3 12,4 -1,3 323,2 -78,3

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Raffronto parametri medi autunno 2007 – media anni 1961-1990 (dati idrografico)

Dati gentilmente forniti da ARPA-FVG OSMER (Osservatorio Meteorologico Regionale)

20 ottobre 2007; virga nevose sopra i cieli della Valle del Vipacconella vicina Slovenia (foto Renato R. Colucci)

Page 10: NNO NUMERO DICEMBRE METEOROLOGICA

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EVENTI E LUOGHI

LA CORRENTE DEL GOLFO

A CURA DI FULVIO STEL – UMFVG, ARPA FVG

L'idea che la Corrente delGolfo sia all'origine della relativamitezza del clima Europeo, in par-ticolare dell'Europa del Nord, èestremamente diffusa e, potrem-mo dire, oramai quasi patrimonioculturale collettivo. Questa idea èverosimile e, pur nella sua sem-plicità, riesce a rendere contoqualitativamente delle grandi dif-ferenze climatiche che si osser-vano, a parità di latitudine, tra lacosta orientale e occidentaledell'Oceano Atlantico (basti pen-sare che New York e Napoli sonogrossomodo alla stessa latitudi-ne). Queste differenze hannocostituito un grattacapo per moltiillustri scienziati e, sembra, sianostate il motivo per cui vari politicistatunitensi del XVII secolo, tracui ricordiamo Jefferson eMadison, diventati in seguitoPresidenti, a raccogliere inmaniera sistematica dati meteo-rologici proprio per aumentare laconsapevolezza e conoscenza diqueste differenze che, oltre all'in-dubbio valore scientifico, aveva-no anche una grande importanzaeconomica. Il primo ad avanzareformalmente l'ipotesi che laCorrente del Golfo fosse all'origi-ne delle differenze climatiche tra

le due sponde dell'Atlantico fuperò un ufficiale della marina sta-tunitense, Mattew Maury, che nel1855 espose questa teoria in unlibro dedicato alla geografia fisi-ca degli oceani. Di fatto la corren-te del Golfo consiste in un flussod'acqua calda che, uscendosuperficialmente dal Golfo delMessico, lambisce le coste orien-tali degli USA fino all'altezza diCapo Hatteras, punto in cui ilflusso si stacca dalle coste USAdirigendosi a nordest versol'Europa del nord, cedendo gra-datamente all'atmosfera partedel suo calore. La teoria di Maurypuò pertanto sembrare ragione-vole, almeno qualitativamente,ma ci sono alcune evidenze cheportano a dubitare della sua tota-le correttezza. La costa nord-occi-dentale del continente america-no, Seattle tanto per fissare leidee, gode infatti di un clima ana-logo al clima della costa nord-occidentale europea pur se sel'omologa corrente calda esisten-te nel Pacifico (la corrente diKuroshio) segue un percorsomolto diverso di quello dellaCorrente del Golfo. Per dirimerela questione sono quindi statetirate in balo le simulazioni nume-

riche che, realizzate mediantesofisticati modelli climatici,hanno mostrato come laCorrente del Golfo riesca a spie-gare solo un paio dei gradi di dif-ferenza osservati, contro i più di15 °C, tra le temperature medieinvernali misurate sulle duesponde dell'Atlantico. Secondoquesti modelli, pertanto, la diffe-renza fondamentale tra le duecoste nascerebbe non tantodalle correnti oceaniche quantodal fatto che la costa occidentaledell'Europa si trova sopravventoall'oceano mentre quella statuni-tense si trova sopravvento al con-tinente. Il vento che mediamentesoffia in inverno sulle coste euro-pee (flusso zonale) è pertantopiù caldo del vento che soffiasulle coste statunitensi a causadella diversa capacità termicadel terreno rispetto all'acqua.Anche tenendo conto della prove-nienza marina della masse d'ariache affluiscono sull'Europa,comunque, non si riesce a spie-gare la totalità delle differenzetermiche osservate. Questo èpossibile solo tenendo contodegli effetti dell'orografia, manon quella Europea bensì quella

Nordamericana e in particolaredelle Montagne Rocciose.

Questa imponente catenamontuosa, infatti, costringe l'ariache normalmente fluirebbe daovest verso est a curvare versosud per poi risalire verso l'Europadopo essere passata, media-mente, per latitudini basse ecalde. Ma la storia non è finitaqui. Anche inserendo nei modelliclimatici numerici questo effetto(oceano-continente) non si riesceancora a spiegare totalmente ledifferenze termiche osservatesulle due sponde dell'atlantico.Per quanto possa sembrare stra-no le osservate differenze clima-tiche invernali tra Europa eNordamerica si riescono a descri-vere appieno solo tenendo contodel ruolo dell'orografia, e in parti-colare del suolo delle montagnerocciose. Il flusso zonale, cioè iventi che mediamente soffianoda ovest verso est, sono costret-ti a deviare parzialmente dal loropercorso a causa della presenzadelle montagne rocciose. Questoostacolo produce delle oscillazio-ni nel flusso dei venti che da ori-

La Corrente del Golfo vista da Benjamin Franklin (1706-1790)

La Corrente del Golfo vista attraverso i moderni sistemi di misura

I suoi effetti sul clima europeo

Segue a pag. 12

Page 11: NNO NUMERO DICEMBRE METEOROLOGICA

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METEO DIDATTICA

IL LIVELLO MARINO NEL GOLFO DI TRIESTE

Ricerche geologiche ed archeologiche dall’epoca romana ad oggi

A CURA DI STEFANO FURLANI – DISGAM, UNIVERSITÀ DI TRIESTE

Nel corso della storia dellaTerra, la superficie del mare hapiù volte cambiato posizione,scendendo e risalendo rispettoad oggi, scoprendo e ricoprendovaste zone di costa. Lo studio diqueste variazioni di livello delmare riveste un ruolo fondamen-tale in diversi settori delle scien-ze, dallo studio dei movimentirecenti del suolo alla caratterizza-zione morfologica di un’area,dalla progettazione delle infra-strutture costiere alla ricostruzio-ne del paesaggio antico. Essesono il risultato della sommadelle componenti eustatiche (dalgeologo austriaco Suess), dovuteall’alternanza delle fasi glaciali,isostatiche, legato all’equilibrio dicarico dei ghiacci e tettoniche,legate ai movimenti della crostaterrestre. Mentre la prima dipen-de dal momento in cui vienemisurata, l’isostasia e la tettoni-ca variano a seconda della locali-tà. Le modalità e la velocità concui si attuano queste variazioni siriflettono sulla dinamica di sedi-mentazione e sulle conseguentisuccessioni stratigrafiche.

Anche se esistono molte teoriee ipotesi per spiegare questemodificazioni del livello del mare,

esse sarebbero sostanzialmentericonducibili a due cause principa-li: una variazione del volume tota-le dell'acqua nei mari, o unavariazione della capacità volume-trica dei bacini marini, e quindiuna variazione della loro forma.L'unica teoria attualmente accer-tata è legata alle variazioni divolume dell'acqua contenuta neighiacciai, i quali, sciogliendosi,farebbero innalzare ed abbassarela superficie del mare, anche senon è escluso che possano avereagito contemporaneamente tuttee due o altre cause. La quantitàd’acqua derivante dalla deglacia-zione può essere calcolatamediante modelli matematici,che ricostruiscono dettagliata-mente la componente eustatica eglacio-idro-isostatica in funzionedelle diverse località. Il modello dirisalita del mare attualmente piùutilizzato in Italia è il modello diLambeck, recentemente testatosu numerosi siti lungo le costeadriatiche e tirreniche. Secondoquesto modello, l’innalzamentodel livello marino a Trieste dall’e-poca romana ad oggi varia daqualche centimetro a poche deci-ne di centimetri. Anche nel Golfodi Trieste sono stati studiati,

osservati e misurati numerosiindicatori degli antichi livelli delmare. Tali indicatori, sia quelligeomorfologici, come i solchimarini (notch), che quelli archeo-logici (moli romani, piscinae,strutture portuali, ecc) hanno con-sentito di descrivere in dettagliole variazioni della linea di riva dalI sec. d.C. ad oggi.

Particolarmente interessante èla presenza di un solco marinosommerso, la cui profonditàaumenta considerevolmenteverso nord-ovest: tra Miramare eDuino sono state misurate lequote di 11 solchi sommersi: laloro profondità varia tra –0.65 msugli olistoliti (i blocchi di calcare)di Miramare a –0.90 m aCanovella de’ Zoppoli; nella zonatra Sistiana e Duino la loro profon-dità sale da –1.30 m, poco a norddella Baia di Sistiana, fino a –2.55m sotto il castello di Duino. È inte-ressante che in corrispondenzadello stesso settore costiero ècompletamente assente il solcoattuale. Purtroppo, nella stessaarea non ci sono resti archeologi-ci di strutture costiere, le qualisarebbero utili al confronto.

A parte la zona tra Sistiana eDuino, dove affiorano i calcari, in

tutto il settore orientale del Golfo,tra Trieste e Isola d’Istria, affiora ilFlysch, costituito da un’alternan-za di arenarie e marne. Si tratta diuna litologia estremamente friabi-le, che non permette la conserva-zione dei solchi marini. In questezone, i solchi sono delle formeeffimere la cui evoluzione duratuttalpiù qualche decennio, perpoi sottostare agli incipienti pro-cessi di arretramento della fale-sia costiera. Anche le piattaformesommerse (shore platforms) diPunta Sottile e Punta Grossa,relitti di antiche posizioni delmare, per quanto testimoni ine-quivocabili e molto affascinanti dipassati livelli del mare, non forni-scono informazioni databili certe;a causa della regolarità dei bloc-chi di arenaria della piattaforma,sono state spesso erroneamentescambiate per un “lastricatoromano”. Accurati confronti con ivicini affioramenti di Flysch hannorisolto questo problema a favoredella naturalità della struttura. Leinformazioni relative alle variazio-ni di livello marino sono state, inquesto caso, ricavate da 5 sitiarcheologici. I valori medi di pro-fondità (corretti con la marea e lapressione) delle strutture archeo-logiche indicano che, duemilaanni fa, il livello del mare si trova-va ad una profondità di–1.6±0.25 m (Epoca romana – Isecolo dopo Cristo, datata conun’anfora alla base del molo),circa 60 cm più bassa della som-mità delle strutture. L’età dellestrutture costiere può quindiessere dedotta dai repertiarcheologici (anfore, vasellameecc), mentre più complessa è ladatazione del solco marino,essendo quest’ultimo sommer-so. Recentemente sono statieseguiti alcuni sondaggi in Istria,a poca distanza dai solchi, i qualihanno suggerito l’idea che la loroetà di formazione è compresa tra

Molo romano a Punta Sottile (Foto F. Antonioli) Segue a pag. 12

Page 12: NNO NUMERO DICEMBRE METEOROLOGICA

cinquecento e mille anni fa.Le profondità dei solchi marini

hanno messo in evidenza unagenerale inclinazione (tilting) indirezione sudest-nordovest, con-fermato anche dai dati mareogra-fici (oltre 110 anni). Recenti studicondotti dal Dipartimento diScienze della Terra di Trieste(dott.ssa Carla Braitenberg), basa-ti sul movimento del pendolo dellaGrotta Gigante negli ultimi 30anni, sembrerebbero confermareche il tilting sia ancora attivo.

Dalla comparazione dellequote delle strutture archeologi-che romane con i modelli mate-matici di sollevamento del livellodel mare elaborate dall’australia-

no Lambeck e la profondità deisolchi sommersi, possiamo ipo-tizzare:1. un movimento tettonico nega-

tivo (abbassamento della ter-raferma) post-romano nelGolfo di Trieste, il cui tasso,mediato nell'arco di 2000anni, è di circa 0.55 mm\anno(quindi 1.1 m totali), ma sussi-stono forti indizi che si trattidella sommatoria di eventi co-sismici (prodotti dai terremoti)con periodi di stabilità (comequello attuale) e momenti diabbassamenti co-sismici digrande entità (fino a 50 cm);

2. un tilting con direzione sudest-nordovest i cui tassi di abbas-samento aumentano notevol-mente tra Sistiana e Duino.

Pagina 12

Ricerche geologiche ed archeologiche dall’epoca romana ad oggi

IL LIVELLO MARINO NEL GOLFO DI TRIESTE

METEO DIDATTICA

gine a delle onde longitudinali(oscillazioni lungo i meridiani) conun'ampiezza di molte centinaia dikm. A causa di queste oscillazio-ni il vento che giunge sull'Europadel nord, mediamente è passato

prima per latitudini molto basse,prossime ai tropici, pertanto risul-terà mediamente più caldo diquando era partito. I miti invernieuropei sono pertanto un'ulterio-re riprova di quanto complesso (efragile) sia il sistema atmosfericonel quale viviamo.

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L’UMFVG sta organizzando una tre giorni meteo di assoluto rilievo per la prossi-ma primavera. Possiamo ufficialmente comunicare a tutti il grande onore cheabbiamo ricevuto dalla Società Meteorologica Italiana, e dal suo Presidente LucaMercalli, di organizzare l’Assemblea Generale SMI 2008 nella città di Trieste.È un evento che ci riempie di orgoglio ed un’ulteriore conferma dello stato di otti-ma salute che gode la nostra associazione grazie all’opera dei suoi soci e del suodirettivo. Si è deciso, per comodità logistiche, di unire a questo importante even-to la consueta “tavola rotonda sui cambiamenti climatici”; il fatto che quest’an-no la giornata meteorologica mondiale del 23 marzo (nella quale tradizionalmen-te si organizzava la tavola rotonda) coincida con la Pasqua ha sicuramente con-tribuito a prendere questa decisione. In questo senso, inoltre, possiamo ulterior-mente informarvi che la tavola rotonda è stata inserita nel programma ufficialedi FEST, Fiera Internazionale dell’Editoria Scientifica che si svolgerà a Trieste trail 16 ed il 20 aprile 2008. Durante i lavori dell’assemblea generale si svolgeràanche l’assemblea annuale UMFVG per l’approvazione del bilancio consuntivo2007. Ecco, di seguito, il programma della tre giorni meteo triestina

VVeenneerrddìì 1188 aapprriilleemattina ore 9-14Tavola rotonda inserita nel programma ufficiale di FEST (www.festrieste.it) su“Ghiaccio e Cambiamenti climatici”. Partecipano il Dott. Giulio Catalano (Istitutodi Scienze Marine del CNR di Trieste) con “Vent’anni di spedizioni antartiche”, laDott.ssa Barbara Stenni (Università di Trieste) con “Ghiaccio e clima inAntartide”, il Prof. Claudio Smiraglia (Università di Milano e Presidente ComitatoGlaciologico Italiano) con "L'attuale fase di collasso dei ghiacciai alpini ed hima-layani” ed Il Prof. Giovanni Badino (INFN – Università di Torino) con “Le cavità dighiaccio ed il mondo sotterraneo della calotta artica”; coordina la tavola rotondail dott. Gianguido Salvi, responsabile del Museo Nazionale dell’Antartico di TriesteVenerdì sera ore 18 incontro con Luca Mercalli a FEST

SSaabbaattoo 1199 aapprriilleeOre 10-13 Lavori assemblea annuale SMI presso ICTPTrieste con interventi di:Esponente gruppo IPCC - “Aggiornamento attività IPCC”Renato R. Colucci, Presidente UMFVG (clima locale edeffetti della Bora sull’ambiente fisico) Fulvio Stel e Dario Giaiotti, ARPA FVG e UMFVG; “LocalSevere Weather e cambiamenti climatici regionali” Ester Colizza, Dipartimento di Scienze Geologiche Ambientali e Marine Univ.Trieste e UMFVG - “Storia geologica e paleoclimatica del Friuli Venezia Giulia” Luca Mercalli, Presidente SMI – “Relazione annuale attività SMI”Ore 13-14 pranzo presso mensa ICTPPomeriggio (indicativamente ore 15-17) visita didattica al mareografo di Triestee all’ex Istituto Talassografico, ora sede di Trieste dell’ISMAR-CNR (da conferma-re). Guida della visita sarà il Prof. Fulvio Crisciani, dirigente di ricerca CNR edautore di un libro storico-scientifico sul contributo di Francesco Vercelli allameteorologia. Ne saranno illustrate alcune partiOre 20 cena sociale congiunta SMI-UMFVG

DDoommeenniiccaa 2200 aapprriilleeOre 10 visita alla stazione meteorologica di Borgo Grotta Gigante (CGEB-CAI) Ore 11 visita alla Grotta Gigante Ore 12 congedo finalePer seguire tutti gli aggiornamenti ed i piccolo cambiamenti di programma chepotranno insorgere vi invitiamo a consultare le pagine del nostro sitowww.umfvg.org

Solco marino di Duino (Foto F. Antonioli)