N° 34 - dicembre 2013 - Anno 22 - Edizione rinnovata - Iscr. Tribunale di Vicenza n. 259 del 03/12/1970PERIODICO DELLA PARROCCHIA DI S. BERTILLA (VI) - www.parrocchiasantabertilla.it - www.bertilla50.it

Nativ i tà di GesùGiotto (1303), Cappella degli Scrovegni (PD)

Natale 2013 16,8x24.indd 1 29/11/13 16:57

SALMO 76 (77)

TEMA Il salmista sta vivendo, nell’amarezza del cuore, il dramma del suo popolo, probabil-mente l’esilio. Di giorno e di notte non cessa di pregare con una costanza che commuove: “la mia voce sale a Dio, finchè mi ascolti ... la mia mano è tesa e non si stanca”. Non ne può più, rifiuta ogni conforto umano, il suo spirito viene meno, è turbato. Nelle sue notti insonni medita, ripensa, ricorda, riflette, si pone mille domande: ma una risposta, con le sue parole, non sa darsela. Ed è questo il suo tormento. Però, anche se in un attimo di esasperazione è arrivato a dire: “è mutata la destra dell’Altissimo”, la fede e la certezza che egli ha ricevuto dai suoi padri sono così abbarbicate nel suo cuore, che, pur nel cozzo di tutte le delusioni, non riesce a dubitare di Dio. E torna a ricordare le meraviglie di un tempo, si va ripetendo le opere del Signore, con una terapia piena di sapienza e di fedeltà. Egli si rifà al passato non già per cercarvi deprimenti accentuazioni del contrasto col presente, ma per trovarvi validi motivi di certezza da riversare e irradiare sul presente.

Lamentazione per le gravi sciagure di IsraeleRichiamo all’Alleanza

“Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. ... Stolti e tardi di cuore nel credere

alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?”. Lc 24,21. 25-26

La mia voce sale a Dio e grido aiuto;la mia voce sale a Dio, finché mi ascolti.

Nel giorno dell’angoscia io cerco il Signore, tutta la notte la mia mano è tesa e non si stanca; io rifiuto ogni conforto. Sono turbato e senza parole.

Ripenso ai giorni passati, ricordo gli anni lontani. Un canto nella notte mi ritorna nel cuore: rifletto e il mio spirito si va interrogando.

Forse Dio ci respingerà per sempre, non sarà più benevolo con noi? È forse cessato per sempre il suo amore, è finita la sua promessa per sempre?

Può Dio aver dimenticato la misericordia, aver chiuso nell’ira il suo cuore? E ho detto: “Questo è il mio tormento: è mutata la destra dell’Altissimo”. Ricordo le gesta del Signore, ricordo le tue meraviglie di un tempo. Mi vado ripetendo le tue opere, considero tutte le tue gesta.

O Dio, santa è la tua via; quale dio è grande come il nostro Dio?

Può Dio aver dimenticato la misericordia?

Natale 2013 16,8x24.indd 2 29/11/13 16:57

3 IL PONTE

Questo Natale ci raggiunge in un perio-do nel quale particolarmente forte ri-schia di esser in noi il timore per il fu-turo, purtroppo almeno apparentemente non roseo a motivo della crisi economi-co-finanziaria che sta affrontando il no-stro Paese, una crisi di portata globa-le, caratterizzata da incerti contorni e risvolti morali e culturali. Ma se il no-stro futuro non possiamo conoscerlo, e se nessuna previsione può essere sicura e definitiva, di una cosa non possiamo dubitare, non dobbiamo dubitare! Vale a

dire: il nostro futuro è nelle mani di Dio.Proprio la solennità che celebriamo ce ne dà certezza, dal momento che nel mi-stero del Santo Natale, noi contemplia-mo nella fede il Figlio di Dio che è en-trato nella storia degli uomini, la luce dell’Eterno che ha fatto irruzione nel no-stro tempo. Ancora oggi guardiamo tutti con gioia alla “stella del mattino” (cfr 2Pt 1,19; Ap 22,16), a Cristo che viene a noi per salvarci. Lasciamoci illuminare dalla lu-ce della Parola di Dio che attraverso i profeti e gli apostoli continua a splen-dere nella Chiesa. E anche noi indichia-mo presente il Signore Gesù a tutti colo-ro che incontriamo nel nostro cammino, con l’annuncio evangelico e la testimo-nianza di tutta la nostra vita. Nella mi-sura in cui porteremo Cristo agli altri, la sua luce splenderà ancora più in noi e nella nostra comunità.

Nell’augurarvi di cuore un Santo Natale, su tutti invochiamo la benedizione del Signore.

Don Luigi, don Devis,i diaconi Roberto e Gaetano

Buon Natale

OrologeriaGioielleria Calvin Klein

CitizenLorenzCasioFestinaMorellato

OR

OLO

GI

DD GioielliMorellatoCometeRebeccaVasto assortimento di Gioielli in Argento

GIO

IELL

I

Gioielli Argentofatti a manoANDREA PICCINI

Via Legione Antonini 179VicenzaTel. 0444 961148ES

CLU

SIV

A

Natale 2013 16,8x24.indd 3 29/11/13 16:57

IL PONTE 4

Vicenza, 10.09.2013Squilla il telefono.“Annamaria, sai che Papa Francesco visiterà i rifugiati al Centro Astalli?”, mi dice un amico da Roma.“Sì,” rispondo io “ho sentito dalla televisione che farà visita all’Astalli,.. quanto fortunati sa-ranno i vostri rifugiati!!”“Non solo loro,” rispondono dall’altra parte “sei invitata anche tu!”Un’emozione ed un brivido mi hanno attraver-sato il corpo: incontrerò Papa Francesco! Lo ascolterò con tanto interesse perché lui con la testimonianza e la sua parola mi orienta, mi incoraggia a superare le piccole difficoltà della vita, mi aiuta a scoprire la presenza del Signo-re nella mia storia quotidiana ed in quella dei fratelli.“Presto lo incontrerò” continuo a pensare, e condividerò con lui il desiderio di accogliere in maniera progettuale i rifugiati, il deside-rio di conoscere altre culture, altre religioni, e di condividere con tutti la speranza di costruire insieme una società più giusta ed accogliente.

Avrei desiderio di partecipare con i nostri Ospi-ti all’incontro con il Papa, che loro conoscono e chiamano “Papà”, ma ciò non sarà possibile.Erano un po’ questi i pensieri che mi passavano per la mente dopo la telefonata. Ho pensato an-che ai volontari con i quali condivido l’attività della associazione “Centro Astalli Vicenza” e, che, come me, sperimentano il limite della pro-pria umanità nel rispondere ai tanti bisogni e difficoltà presenti nei rifugiati: Giovanni, San-dra, Angela, Linda, Maria Teresa, Antonio, Sil-vio, Devis, Chiara, Maurizio, Luigi e tanti altri !!!, Ho considerato che tutto questo non ci sco-raggia, anzi, ci sprona a condividere con quei giovani le speranze e le aspettative di costruire assieme un mondo più umano, di cercare nuove strategie per sostenerli nel loro inserimento sul nostro territorio. Finalmente , il giorno 10 Settembre, con San-dra, ero all’incontro con Papa Francesco nella Chiesa del Gesù, a Roma. Ho potuto persino stringergli la mano!! Ci siamo parlati e, per primo, mi ha chiesto di pregare per lui; io l’ho ringraziato per il sostegno, per l’incoraggia-

Ho incontratoPapa Francesco...

Natale 2013 16,8x24.indd 4 29/11/13 16:57

5 IL PONTE

mento che ci dà attraverso la sua parola, la sua testimonianza e la vicinanza a chi soffre. Ero emozionatissima!Il messaggio intenso del Papa in quel clima di festa interculturale, le parole che ha rivolto ai volontari del Centro Astalli, la grande parteci-pazione emotiva, mi hanno fatto ancor di più cogliere l’importanza di essere sempre disponi-bile all’incontro con quanti hanno già pagato un alto prezzo perché costretti a lasciare ogni loro cosa per difendere la propria vita, e mi hanno confermato la necessità di collaborare con ogni persona, credente o non, motivata dal bene co-

mune, per costruire un mondo più umano. Papa Francesco nel suo discorso ha sostenu-to con forza che l’accoglienza e la fraterni-tà possono aprire una finestra, più che una finestra, una PORTA a chi è nel bisogno e, da qui consegue l’importanza di tenere viva nei rifugiati la speranza in un futuro migliore, aiutandoli a recuperare fiducia in sè e negli altri.In fondo, l’accoglienza è fatta di piccoli gesti, perciò essa è possibile a chiunque voglia condi-videre la sfida. Qualcuno è interessato?

Annamaria

Come fare se si desidera contribuire al sostegno dell’ attività del Centro Astalli Vicenza:- attraverso bonifico bancario presso: Banca Popolare Etica IT 22 P 05018 11800

000000139890, intestato ad “Associazione Centro Astalli Vicenza” Onlus C.F. 95111650248 Causale: sostegno per i rifugiati.

- Segreteria: Piazzale Giusti, 23 – 36100 Vicenza cell. 377 9424074.Se vuoi saperne di più: - visita il sito: www.centroastalli.it- e-mail a: centroastalli.vi@gmail.com - vieni a trovarci lunedì, mercoledì e giovedì dalle ore 9.30 alle 11.30 in piazzale Giusti, 23.

Natale 2013 16,8x24.indd 5 29/11/13 16:57

IL PONTE 6

Insieme a cena appena eletto arcivescovo Nunzio Apostolico a Caracas (Venezuela)

1976 con i ragazzi di una sezione di terza media (Seminario)

6IL PONTE

Natale 2013 16,8x24.indd 6 29/11/13 16:57

7 IL PONTE

Mons. Pietro Parolin

UN AMICO ELETTO SEGRETARIO DI STATOMi trovavo a Lourdes quando appresi la lieta notizia della nomina di Mons. Pietro Parolin a Segretario di Stato. Sinceramente me la aspettavo da diverso tempo. La gioia è stata immensa. Ho inviato subito alla nunziatura di Caracas in Venezuela un biglietto augurale, forse presagendo che questa nomina potrebbe non essere la sua ultima tappa ecclesiastica. Mons. Parolin è mio amico da diverso tempo. Lo conosco dai tempi del Semi-nario, quando svolgevo la missione di animatore dei ragazzi delle medie e del ginnasio. Il Rettore del Seminario di allora lo volle al mio fianco, insieme con Francesco Gasparini e Giuseppe Scanagatta, allora studenti di teologia, per assi-stere e guidare i ragazzi di terza media. Era l’anno 1976. Quando mi recavo a Roma mi accoglieva in Vaticano come un fratello carissimo. Mi accompagnava a visitare il Palazzo Apostolico e a pranzare o cenare nella vicina Trattoria dei Pontefici. “Ma allora ti fanno vescovo o no”? gli dicevo spesso…oppure quando tentavo di esprimere qualche giudizio sul Vaticano, Lui si schermiva dicendo: “Questi discorsi … don Luigi… don Luigi!”. Ho sempre apprezzato in Parolin la bontà d’animo, una intelligenza pronta e pene-trante, la capacità di ascolto e di dialogo, una sincera collaborazione nell’impe-

gno educativo. Da qui è nata la nostra simpatica amicizia, che spero possa continuare anche nei prossimi anni, sapendo che ora sarà un po’ più difficile poterlo incontrare. Gli auguro, anche a nome della parrocchia di S. Bertilla, ogni bene perché il Signore lo aiuti a servire evangelicamente, con Papa Francesco, la Chiesa Cat-tolica.

Don Luigi

Novembre 2003 nella Cappelladi Santa Marta in Vaticanocon il vescovo eletto Mons. Nosiglia

Insieme a cena appena eletto arcivescovo Nunzio Apostolico a Caracas (Venezuela)

7 IL PONTE

Natale 2013 16,8x24.indd 7 29/11/13 16:58

IL PONTE 8

Ho partecipato a due “passeggiate urbane”, e muoio dalla voglia di rac-contare l’esperienza fatta. Le “pas-seggiate urbane” sono una proposta del comitato “Vita nuova a S. Bertil-la” della nostra parrocchia.Finora se ne sono svolte sei, coinvol-gendo cinquanta persone. Altre sono in programma. Ecco i luoghi in cui ho “passeggiato” e immaginato assieme ai “compagni di viaggio” qualcosa di nuovo per il nostro quartiere.1) Camminando a fianco dell’ex fab-brica di via Val Vestone (angolo via Val Leogra-Scheletro Tessuflex) ab-biamo notato che il fabbricato è in grave stato di abbandono, e isolato da un alto muro perimetrale. È un re-litto che, se portato a vita nuova, può rianimare e collegare via Val Vestone e Via Btg Val Leogra. Abbiamo im-maginato che sia riconsegnato ad atti-vità produttive di giovani associati (in una cooperativa?) che lo trasformano in un incubatore di attività professio-nali, artigianali, commerciali, di ser-vizi, anche sociali. Si è immaginato che il Comune si faccia intermediario tra la proprietà e una cooperative di

giovani, con una convenzione. Il fab-bricato dovrebbe essere per un certo numero di anni in comodato gratuito, in cambio dei lavori di miglioria e recupero realizzati dalla cooperativa. Allo scadere della convenzione il proprietario ne affitta i locali alle im-prese e attività nel frattempo avvia-te. Il recupero del relitto industriale riporta la vita e le attività in un’area del quartiere marginale e che presenta oggi attività equivoche.2) Arrivati al “parchetto” (zona ver-de) di via Mameli con la cabina elet-trica abbandonata, abbiamo notato che questa zona è poco valorizzata.È più uno spazio per parcheggiare a pettine lungo il confine del verde che non un’opportunità di vita per le fa-miglie che abitano il circondario. È nata l’idea di un intervento analogo a quanto già accade in altri comuni con-termini: il comune affida in gestione il verde ad una associazione dei con-domini dei dintorni; fornisce alcune attrezzature sociali di base (tavoli in legno, panche, barbecues in pietra ... una casa di legno per i bambini o un chiosco da aperitivi per i giovani, o entrambi. La zona, su iniziativa della popolazione residente, viene abitata d’estate con momenti sociali (angu-ria, aperitivi ecc...) o domenicali (bar-becues all’aperto) e dai bambini (ca-setta attrezzata con giochi). La sorve-glianza e l’animazione viene curata dai residenti convezionati con il Co-mune. Il relitto della cabina elettrica al centro del parco andrebbe recupe-rato e rimesso a nuovo, adibito a sede dell’associazione, o in una versione più coraggiosa, alzato e trasformato

“VITA NUOVA A SANTA BERTILLA”

SOGNANDOUN QUARTIERE NUOVO

8IL PONTE

Natale 2013 16,8x24.indd 8 29/11/13 16:58

9 IL PONTE

in una torre di luce panoramica, sullo stile del-la torre della nuova Kaiser Kirkhe di Berlino. Si trasforma così in un punto di identità del quartiere: un nuovo belvedere sulla città che di notte è visibile anche da lontano.3) Arriamo ad un altro parchetto da valorizza-re, dove si trovava la chiesetta vecchia (rotato-ria di via Legione Antonini). Lo sguardo sulle fornaci restaurate e ricche di attività commer-ciali è bloccato dalla brutta barriera di pannel-li pubblicitari. Vanno assolutamente tolti. Il parchetto va riqualificato e ben illuminato. Al centro, una bella fontana d’acqua. Sul vialetto che lo attraversa va posto un pannello perma-nente con fotografie che ricordano la vecchia chiesetta, la prima comunità cristiana, quando nacquero il quartiere e la parrocchia (1961). 4) Da via Pecori Giraldi, a partire dalla rota-toria, e fino al termine delle vecchie fornaci restaurate (via Legione Antonini) abbiamo immaginato la trasformazione del normale marciapiedi in una “passeggiata serale” illu-minata. Il marciapiedi sul lato destro viene riqualificato con pavimentazione in porfido e affiancato da pilastrini con luci blu.5) Si va profilando una sorta di “corso Palla-dio” del nostro quartiere, che inizia dalla scuo-la media e termina con la filiera commerciale

delle ex fornaci. La stessa scuola viene perciò valorizzata con una vivace e artistica nuova colorazione, sul modello di fabbrciati “a colo-ri” realizzati in molte grandi città.

Molte altre idee sono sorte nelle nostre pas-seggiate. Avremo modo di riparlarne.

Nico Rossi

Esempi di quartieri colorati in varie città del mondo. A sinistra, la torre di luce a Berlino(campanile della nuova Kaiser Kirche)

IL PONTE7

Natale 2013 16,8x24.indd 9 29/11/13 16:58

IL PONTE 10

Anche quest’anno, Pescul è stata la cor-nice del secondo turno del campo Sole, la settimana di campeggio dedicata ai ragaz-zi delle superiori delle parrocchie di Santa Bertilla, San Carlo e, come già da qualche anno, Sant’Agostino e Sant’Antonio ai Ferrovieri.Sull’esempio di Robin Hood, il ribelle della foresta di Sherwood, sono stati toc-cati temi quali l’amicizia, la perseveranza e il coraggio, fino ad arrivare a riconosce-

re la figura di Gesù, il Ribelle per eccel-lenza. Non sono mancate le occasioni in cui mettere alla prova la propria creatività e lo spirito di collaborazione (ad esempio nella gara di cucina!!!) e, soprattutto, è stato bello vedere come la fatica delle camminate in montagna venisse del tutto cancellata dal piacere e dall’allegria di camminare insieme e dalla soddisfazione di essere arrivati in cima!Un’ulteriore soddisfazione è quella di

SECONDO TURNO!

SPECIALEESTATE!

SCOUTECRESIMAN

DI

Natale 2013 16,8x24.indd 10 29/11/13 16:58

11 IL PONTE

07/2013-03/08/2013SECONDO TURNO!

vedere trasportato anche a casa questo spi-rito di amicizia nato in campeggio; nono-stante l’appartenenza a parrocchie diverse, i ragazzi continuano a sentirsi e vedersi, a testimonianza di come una settimana di campeggio possa davvero rigenerare e far germogliare dei semi da coltivare nella vita quotidiana.Si ringraziano Don Dino, gli animato-ri che hanno preso parte al campeggio e quelli che, impossibilitati ad esserci,

hanno aiutato nella preparazione dei mesi precedenti. Un ringraziamento particolare alle cuoche, Anna e Chiara, e al capo-campo Paolo; sono figure indispensabili e la loro completa integrazione con i ragazzi e con gli animatori è stata fondamentale per la buona riuscita del campeggio! Si ringrazia, inoltre, la commissione cam-peggio, attiva tutto l’anno per garantire la presenza, la sicurezza e l’agibilità del campo Sole.

Natale 2013 16,8x24.indd 11 29/11/13 16:58

IL PONTE 12

“Andai nei boschi perché volevo vivere con saggezza, per affrontare soltanto i fatti

essenziali della vita, e per vedere se non fossi capaci di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto

di morte, che non ero vissuto.”(Henry D. Thoreau Ð Walden)

Sempre consapevoli che la Strada, cardine fondamentale di ogni clan scout, non è solo una prova di fatica, ma anche uno strumen-to propedeutico al legame comunitario, quest’anno noi, clan Vicenza 13, abbiamo deciso di affrontare una route a piedi tra le montagne dell’Italia e delle Svizzera.Pochi di noi avevano già sperimentato que-sta tipologia di campo estivo, perciò pochi di noi sapevano cosa aspettarsi da essa. Ma ora, forti di questa nuova esperienza, possiamo af-fermare che sotto alla fatica, al sudore, alla stanchezza e alle vesciche, si nasconde un’av-ventura meravigliosa e unica.Nello zaino, fedele compagno della vita scout, soltanto l’essenziale. Davanti a noi molti chilometri di sentiero ad aspettarci.Forse è strano, per chi non ha mai vissuto nulla del genere, pensare che sette giorni di lunghe ed estenuanti camminate, salite ripi-

Route di Clan 2013 DA GLORENZA A TIRANO

(attraverso lo Stelvio e il Bernina)DA GLORENZA A TIRANODA GLORENZA A TIRANO

SPECIALEESTATE!

SCOUTECRESIMAN

DI

Natale 2013 16,8x24.indd 12 29/11/13 16:58

13 IL PONTERoute di Clan 2013

DA GLORENZA A TIRANO (attraverso lo Stelvio e il Bernina)

dissime e discese spezza-gambe, cibo in sca-tola e notti bagnate, possano rivelarsi in fine indimenticabili e non invece un incubo. Ma vi assicuro che nessuna esperienza può essere equivalente a questa. Parte di tutta questa bellezza sta nel fatto che non si è mai soli in tutto ciò: dopo un po’ di tempo si diventa come una grande famiglia. “La felicità è tale soltanto se condivisa”, e in questa settimana questo l’abbiamo capito. Ab-biamo capito l’importanza di avere dei com-pagni al proprio fianco con cui condividere le gioie, ma anche le difficoltà e gli imprevisti della strada.Sarebbe inutile parlare di tutti i magnifici posti che abbiamo visto e delle singole esperienze (alcune felici, altre un po’ meno) che abbiamo vissuto. Nessuna trasposizione su carta sareb-be mai in grado di rendere l’idea e sarebbe sol-tanto uno sminuimento. Possiamo solo dirvi che quella che abbiamo trascorso è stata una settimana realmente vissuta a pieno, lontana dagli agi e dalle co-modità domestiche, ma piena di sorprese e di soddisfazioni, che sicuramente ha lasciato una traccia indelebile su ognuno di noi.

Clan “L’isola che non c’è”, Vicenza 13., Eugenio Radin

Natale 2013 16,8x24.indd 13 29/11/13 16:58

IL PONTE 14

Nell’ottobre 2010 abbiamo iniziato il nosto cammino di catechesi in preparazione al Sacramento della Cresima. È stata un’esperienza non certo facile, ma che ci ha arricchite perchè ci ha permesso di confrontarci con le nuove generazioni, i loro stili di vita e il loro modo di vivere la fede in Gesù. Pensavamo di essere noi ad insegnare loro qualcosa, mentre ci siamo rese conto che nel dare c’è sempre un ricevere e quello che i ragazzi ci hanno lasciato è più di quanto noi abbiamo potuto of-frire. Tra le varie esperienze vissute assieme, ne abbiamo scelte due che abbiamo fatto raccontare ai nostri ragazzi: “alla scoperta di S. Bakhita” e “campo cresimandi a Pescul”. In queste pagine proviamo a raccontarle. Lina Luciana Lucia

14

Natale 2013 16,8x24.indd 14 29/11/13 16:59

15 IL PONTE

In un pomeriggio di maggio noi ragazzi del ’99 - cresimandi della parrocchia - siamo andati a Schio a visitare la casa delle suore canossiane per conoscere la storia di Bakhita.La sua vita. Bakhita nacque nel 1869 in un piccolo villaggio del Sudan occidentale. All’età di circa 7 anni fu rapita da mercanti arabi di schiavi. Per il trauma subito dimenticò il suo nome e i suoi rapitori la chiamarono Bakhita, che in arabo significa “fortunata”. Venduta più volte conobbe le umiliazioni, le sofferenze fisiche e morali della schiavitù. In particolare le furono atrocemente di-segnati più di un centinaio di segni sul petto, sul ventre e sulle braccia, suc-cessivamente coperti di sale per creare cicatrici permanenti. Venne infine comprata da un Console Italiano con il proposito di renderle la libertà. Dopo varie peripezie arrivò in Italia dove lavorò come bambinaia. Successivamente fu ospitata all’Istituto dei Catecumeni in Venezia gestito dalle figlie della carità, dove viene istruita alla religione cattolica. L’8 dicembre 1896 pronunciò i primi voti religiosi. Nel 1902 fu trasferita in un convento dell’Ordine canossaino a Schio dove trascorse il resto della propria vita. Qui lavorò come cuciniera, sagrestana e aiuto infermiere nel corso della prima guerra mondiale. La popolazione locale imparò ad apprezzare i suoi modi gentili ed il suo volto sempre sereno e sorridente e venne chiamata dagli abitanti di Schio “madre moreta.” Bakhita conosceva soltanto la lingua veneta e quando parlava di Dio lo chiamava “Paron”. Di se stessa diceva “Poareta mi? No mi non so poareta perché son del Paron”. Nel 1939

cominciò ad avere seri problemi di salute e l’8 febbraio 1947 morì dopo una lunga e dolorosa malattia.All’interno dell’Ist. delle Canossiane di Schio è stato istituito un museo dedicato alla sua vita. Si possono vedere i suoi abiti, la sua stanza, una sala con pannelli che illustrano le tappe della sua esistenza, gli ex-voto e la testimonianza di grazie ricevute. È stata anche allestita una mostra molto interessante sull’Africa, sua terra natale. Oggi suor Bahkita è la Santa protettrice degli schiavi.Conoscere la vita di questa Santa è stata per noi un’esperienza molto importante, carica di emozioni. Suor Bakhita è stata una persona che pur avendo avuto un’esistenza di privazioni, violenze e orrori ha saputo incontrare Dio e fare di quest’incontro il motivo della sua vita. Non si è mai commiserata e dalla coscienza di schiava è passata alla gioia di sentirsi figlia amata da Dio; per questo tutta la sua vita non è stata altro che una povertà arricchita dall’incontro con Dio. Ci ha in particolare fatto riflettere una della sua ultime frasi, detta poco prima di morire: “Me ne vado adagio adagio, verso l’eternità… me ne vado con due valigie: una contiene i miei peccati, l’altra, ben più pesante, i meriti di Gesù Cristo. Quando comparirò davanti al Signore, coprirò la mia brutta valigia, poi aprirò l’altra, presenterò i meriti di Gesù e dirò all’eterno Padre: “Giudicate quello che vedete”. Oh, sono sicura che non sarò rimandata! Allora mi volterò verso san Pietro e gli dirò: “Chiudi pure la porta, perché resto!””.

Carlo Dosa

Alla scoperta di S. Bakhita

IL PONTE

SPECIALEESTATE!

SCOUTECRESIMAN

DI15

Natale 2013 16,8x24.indd 15 29/11/13 16:59

IL PONTE 16

Nei giorni 23/24/25/26 di agosto, noi cre-simandi, abbiamo vissuto un’ esperienza di campeggio a Pescul. Il gruppo, composto da noi di santa Ber-tilla, i ragazzi di san Carlo, le catechiste e don Devis, si è messo in viaggio in una bella giornata di fine agosto, pronti per vivere insieme una nuova “avventura”. Dopo il lungo viaggio in auto e l’arrivo al campo, abbiamo subito iniziato a siste-marci nelle tende, dividendoci a nostro piacimento e quel pomeriggio, con una scenetta esilarante ci hanno svelato il tema del campo: San Francesco.A questo proposito ci hanno diviso in due squadre (Perugia e Assisi), proponendoci la prima attività: “la battaglia fra le due antiche città rivali”. Ognuno di noi aveva un palloncino legato dietro alla schiena e gli avversari dovevano cercare di scop-piarlo per riuscire a leggere il biglietto che esso conteneva e in cui erano riportate tre prove. Dopo quest’attività ci sono stati consegnati dei libretti a tema per la pre-ghiera e al termine della deliziosa cena ci siamo svagati con altri giochi, non inerenti al tema del campo. Il giorno seguente, dopo un devastante risveglio abbiamo proseguito con altre attività e giochi, principalmente pallavolo e volano. Dopo le consuete preghiere, che facevamo la mattina e la sera, ci siamo divertiti in un appassionante gioco notturno che si

CAMPO CRESIMANDI A PESCULSPECIALEESTATE!

SCOUTECRESIMAN

DI

Natale 2013 16,8x24.indd 16 29/11/13 16:59

17 IL PONTE

è svolto nel boschetto adiacente alla stra-da principale. Lo scopo era di prendere il finto “lecca lecca” della squadra avversaria senza farsi uccidere. Al termine dell’attività ci hanno offerto del tè caldo e della pizza appena sfornata, preparata dai nostri amati e talentuosi cuochi.Il pomeriggio del penultimo giorno, Don Devis ha avuto la splendida idea di orga-nizzare una staffetta a squadre (create già il primo giorno per svolgere i turni). La parte migliore della gara è stata quando abbiamo “corso” con dei lussuosi sandali fatti di soli-dissimo cartone che ci eravamo preparati durante la siesta. La cena è stata molto particolare quella sera: era in “stile” San Francesco, cioè si è

svolta senza l’ utilizzo delle posate e man-giando su un unico piatto; dopo di ché ci siamo riuniti attorno ad uno scoppiettante e colorato fuoco per una veglia, durante la quale abbiamo approfondito gli ideali e la vita di S. Francesco e riascoltato le ultime parole che lasciò ai suoi frati. L’ ultimo giorno, ci siamo rimboccati le maniche e preparati i bagagli, svuotato le tende, fatte le pulizie, siamo partiti per tornare a casa, con una piccola sosta e un gelato a Busche. Cosa ci ha lasciato questa esperienza? Ci ha permesso di approfondire le nostre cono-scenze sulla vita di questo piccolo grande Santo e fatto passare in compagnia e alle-gria, dei giorni indimenticabili. J

CAMPO CRESIMANDI A PESCUL

Natale 2013 16,8x24.indd 17 29/11/13 16:59

IL PONTE 18

“Tra boschi e prati verdi e fiumi, con l’acqua e con il sole, col vento pure e l’aria lieve, nella calda estate…quanti passi fatti insieme, allegria di una fatica ancor più meravigliosa perché fatta con te…” (Canto di marcia).Queste poche righe di una canzone scout possono riassumere la nostra esperienza di quest’anno al campo, che come sempre si è rivelata fantastica.Solo due settimane a stretto contatto con la natura possono creare legami d’amicizia così forti da non poter essere dimenticati.Per noi gli scout sono questo, e siamo felici che facciano parte della nostra vita.

I capi Sq. del reparto Scout Agesci Vicenza 13: Camilla, Elena, Federico, Lorenzo, Niccolò.

SPECIALEESTATE!

SCOUTECRESIMAN

DI18

Natale 2013 16,8x24.indd 18 29/11/13 16:59

19 IL PONTE19 IL PONTE

Piccoli cirri bianchi sul cobalto del cielo. Il mio giardino si tinge di ocra, di rosso, del giallo luminoso del melograno. Amo questo sole che mi sorprende con delicate carezze, senza ferire. Non è più estate, non è ancora inverno: è la stagione della dolce malinconia e affiorano i ricordi che fanno bene al cuore.

Scende presto l’ombra notturna, ma allo splendore della luna le mie rose continuano a fiorire. Ricordi il profumo dell’osmanto che, in stagioni lontane, avvolgeva il nostro abbraccio di ogni sera? Giovinezza lontana, torna con tenerezza a far meno amari i nostri giorni ultimi. Al di là del tramonto troveremo la pace

invano sperata sulla terra? La nostalgia delle creature che abbiamo tanto amato si muterà in un eterno gioioso abbraccio? Autunno non è morire: è rinnovare la speranza di un domani finalmente felice.Non più dubbi, ma certezza. Non più dolore o pianto, ma gioia grande, dolcissima, al di là del tempo e dello spazio, per sempre, senza fine!

Liana

AUTUNNO

IL PONTE19

Natale 2013 16,8x24.indd 19 29/11/13 16:59

IL PONTE 20

Il progetto di ristruttazione della chiesa arriva al suo compimento con la relizza-zione dei lavori per la sacrestia e la cap-pella invernale (già sala “Papa Giovanni XXIII”). I lavori comprendono: il riscaldamento a pavimento, il pavimento stesso, l’impian-to elettrico, una toilette per handicappati e altri interventi minori.Inizialmente avevamo escluso la realiz-zazione di questa parte del progetto per non aumentare eccessivamente il debito della nostra parrocchia con le banche. Abbiamo tuttavia recentemente deciso di dare il via ai lavori in quanto nel frattem-po era possibile beneficiare di contributi a fondo perduto per la quasi totalità della spesa: € 23.000 dalla Regione, € 4.000 dal Comune, € 16.000 dalla Diocesi. Per un totale di € 43.000 a fronte di una spesa prevista di € 53.000.Rimane perciò solo uno scoperto di € 10.000 affidato alla generosità dei fedeli e delle nostra famiglie. Nel frattempo, fino all’imminente con-clusione dei lavori, chiediamo venia per qualche disagio (mobili della sagrestia posti dietro l’abside, chiesa chiusa duran-te il giorno, eccetto nei momenti celebra-tivi) che si rende necessario per qualche settimana ancora.

20IL PONTE

LA NOSTRA CHIESA, LA NOSTRA CASAI LAVORI

PER LA CAPPELLA INVERNALE

Lavori in corso per il riscaldamento della sacrestia.

Natale 2013 16,8x24.indd 20 29/11/13 16:59

21 IL PONTE

L’11 luglio scorso il Ladies Circle 7 di Vicenza ha consegnato il ricavato 2012/2013 del Service alla Sezione San Vincenzo de Paoli della parrocchia di S. Bertilla a Vicenza, Sezione delle con-sorelle volontarie vincenziane che annovera da decenni un folto gruppo di attive signore (nella foto). Nel corso del sereno e disteso incontro si è discusso delle difficoltà e sfide del volontariato diretto di oggi, che nel soccorso ai più vulnerabili si approccia sempre di più ad un cammino di inclusione sociale, molto difficile in tempi di grave recessione economica. Mary

Sezione San Vincenzo

IL PONTE

Natale 2013 16,8x24.indd 21 29/11/13 16:59

CHI DICE “PADRE NOSTRO”Ecco cosa diciamo quando preghiamo con il “Padre Nostro”:

«Non troverai nulla che non sia già contenuto in questa preghiera

Dalla “Lettera a Proba” di Sant’Agostino

Chi dice: «Come ai loro occhi ti sei mostrato santo in mezzo a noi, così ai nostri occhi mostrati grande fra di loro» (Sir 36, 3) e: I tuoi profeti siano trovati pii (cfr. Sir 36, 15), che altro dice se non: «Sia santificato il tuo nome»?

Chi dice: «Rialzaci, Signore nostro Dio; fa` risplendere il tuo volto e noi saremo salvi» (Sal 79, 4), che altro dice se non: «Venga il tuo regno»?

Chi dice: «Rendi saldi i miei passi secondo la tua parola e su di me non prevalga il male» (Sal 118, 133), che altro dice se non: «Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra»?

Chi dice: «Non darmi né povertà né ricchezza» (Pro 30, 8), che altro dice se non: «Dacci oggi il nostro pane quotidiano»?

Chi dice: «Ricordati, o Signore, di Davide, di tutte le sue prove» (Sal 131, 1) oppure: Signore, se così ho agito, se c’è iniquità nella mie mani, se ho reso male a coloro che mi facevano del male, salvami e liberami (cfr. Sal 7, 1-4), che altro dice se non: «Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori»?

Chi dice: «Liberami dai nemici, mio Dio, proteggimi dagli aggressori» (Sal 58, 2), che altro dice se non: «Liberaci dal male»? E se passi in rassegna tutte le parole delle sante invocazioni contenute nella Scrittura, non troverai nulla, a mio parere, che non sia contenuto e compreso nel Padre nostro.

22IL PONTE

Natale 2013 16,8x24.indd 22 29/11/13 16:59

PIZZA D’ASPORTOE A DOMICILIO

aperto tutte le sereemergenza

345 8754277345 8754277

ACCONCIATORE UOMO E DONNA (Service s.r.l.u. di Gianni Boarina 348 3049811)

V.le Pecori Giraldi, 42/44 - Vicenza - tel/fax 0444 562000 - gianni.boarina@gmail.com

Natale 2013 16,8x24.indd 23 29/11/13 16:59

PIZZA D’ASPORTOE A DOMICILIO

aperto tutte le sereemergenza

345 8754277345 8754277

ACCONCIATORE UOMO E DONNA (Service s.r.l.u. di Gianni Boarina 348 3049811)

V.le Pecori Giraldi, 42/44 - Vicenza - tel/fax 0444 562000 - gianni.boarina@gmail.com

Si accettanoprenotazioni

per CAPODANNO

con musicae animazione

Si accettanoprenotazioni

per CAPODANNO

con musicae animazione

Menù �sso: € 11,00

Tutti i giovedìgiro pizza: € 8,50

Aperto tutti i giornidalle 4.00 alle 23.00Lunedì �no alle 20.00

Natale 2013 16,8x24.indd 24 29/11/13 16:59