n.3/4 · Lettera del frate Rettore C arissimi fratelli e sorelle, nella tradizione popolare maggio...

32
Mensile del santuario di CHIAMPO (VI) Anno XCIII - Marzo/Aprile 2018 n.3/4 1867-2017- 150 anni di presenza francescana alla Pieve di Chiampo Contiene inserto storico: Il discorso di inaugurazione del convento (1907)

Transcript of n.3/4 · Lettera del frate Rettore C arissimi fratelli e sorelle, nella tradizione popolare maggio...

Mensile del santuario di CHIAMPO (VI)Anno XCIII - Marzo/Aprile 2018

n.3/41867-2017- 150 anni di presenza francescana alla Pieve di Chiampo

Contiene inserto storico: Il discorso di inaugurazione del convento (1907)

Direttore responsabile: fra Luigi SeccoRedazione: fra Giuseppe Bonato, fra Damiano Baschirotto, fra Alessandro Poggiato, Suore Francescane Alcantarine e Giovanni FantonServizio foto: Suor Rita Barbato, Stefano Lovato, Norberto RancanStampa: Cora Print s.r.l - Trissino (VI)

Autorizzazione Tribunale di Vicenza 16/07/1949 - N.13 R.S. Con approvazione ecclesiastica e dell’Ordine dei Frati Minori.

PRIVACY: nel rispetto della legge 675/96, sulla tutela di riservatezza delle persone e dei dati personali, “La Grotta di Lourdes” garantisce che le informazioni relative agli associati, custodite nel proprio archivio elettronico, non saranno cedute ad altri e saranno utilizzate esclusivamente per l’invio della rivista.

3 LETTERA DEL FRATE RETTORE

4 SPARTIREMO IL NOSTRO PANE CON VOI A CURA DI GIOVANNI FANTON 6 ORDINE FRANCESCANO SECOLARE UNA VIA PER I LAICI A CURA DELL’OFS

8 LE PAROLE DI PAPA FRANCESCO A CURA DI SUOR ANNACHIARA RIZZO

10 LE LACRIME DI FRA LORENZO RANIERO

12 GUFO GIOVANI DI SUOR FABIOLA DALL’AGNOL 14 APPUNTAMENTI IN SANTUARIO

16 INIZIATIVE PER I 150 ANNI

18 VITA DEL SANTUARIO DI FRA DAMIANO BASCHIROTTO E SUOR RITA BARBATO 22 PELLEGRINAGGI

SO M M A R I ON° 3-4 Marzo/Aprile 2018

2 MARZO/APRILE 2018 [email protected]

ORARIO DEL MUSEO E DEL NEGOZIO - Tel. 0444 42.29.229.30-12.30 / 14.30-19.00 - Domenica dalle 8.00 alle 19.00 con orario continuato

ORARIO SANTUARIOOrario Sante Messe Sabato e

Vigilie festività:

ore 18.00 fi no al 28 aprile 2018

Dal 5 maggiofi no al 1 settembre ore 20.30

Festivo: ore 7.00 alla Pieve ore 8.30 - 10.00 - 11.30 - 16.30 - 18.00ore 15.30 - Canto del Vespro (Alla Pieve)(Sospeso: Luglio e Agosto)Feriale (dal lunedì al venerdì):

ore 7.00 - 9.00 - 16.30ORARIO CONFESSIONI: solo alla Pieve ore 8.00 - 11.30 e 15.00 - 18.30

VIA CRUCIS: Ogni venerdì: ore 15.00 (1 sett. - 31 maggio) - ore 20.30 (1 giugno - 31 agosto)

Lettera del frate Rettore

C arissimi fratelli e sorelle,nella tradizione popolare maggio è il mese dedicato a Maria. San Gio-vanni Paolo II in un’udienza generale diceva:” Il mese di maggio ci incoraggia a pensare a lei. Infatti, questo è il suo mese: invita i nostri cuori ad aprirsi in modo particolare a Maria”.

È il mese dove la natura mostra ai nostri occhi le gemme migliori: i virgulti fiorisco-no e i fiori sbocciano nei giardini delle nostre case.

Com’è tradizione nel nostro Santuario, ci ritroveremo ogni sera alla Grotta del beato Claudio a pregare Maria per chiedere la sua intercessione. Durante la costruzione della Grotta che rispecchia fedelmente quella di Lourdes, il beato Claudio ha scolpi-to la statua dell’Immacolata di splendida bellezza, con gli occhi rivolti verso il cielo per ricordarci dove indirizzare il nostro sguardo nel cammino della vita.

Sempre e di nuovo la Grotta ci richiama alla mente il nostro essere “popolo in cam-mino” di partecipazione e di coinvolgimento di tutta la comunità cristiana, dei tanti fedeli che in questo luogo vengono per incontrare, lodare e supplicare il Signore.

“Vergine e Madre Maria, tu che, mossa dallo Spirito, hai accolto il Verbo della vita nella profondità della tua umile fede, totalmente donata all’Eterno, aiutaci a dire il nostro ‘sì’ nell’urgenza, più imperiosa che mai, di far risuonare la Buona Notizia di Gesù.

Ottienici ora un nuovo ardore di risorti per portare a tutti il Vangelo della vita che vince la morte. Dacci la santa audacia di cercare nuove strade perché giunga a tutti il dono della bellezza che non si spegne.

Stella della nuova evangelizzazione, aiutaci a risplendere nella testimonianza della comunione, del servizio, della fede ardente e generosa, della giustizia e dell’amore verso i poveri, perché la gioia del Vangelo giunga sino ai confini della terra e nes-suna periferia sia priva della sua luce. Madre del Vangelo vivente, sorgente di gioia per i piccoli, prega per noi. Amen. Alleluia”.

(Papa Francesco – dalla preghiera a Maria in Evangelii Gaudium)

frate Giuseppe

3MARZO/APRILE 2018 [email protected]

SPARTIREMO IL NOSTRO PANE CON VOI

7. L’edifi cazione del convento (2) (1907)8. La visita del Ministro Generale e l’inaugurazione del convento. Durante l’estate del 1906 i lavori furono bloccati per più di due mesi a causa di incresciose vicen-de burocratiche, a cui fecero fronte il popolo di Chiampo attraverso la straordinaria convocazio-ne del Consiglio Comunale del 27 luglio 1906. I lavori ripresero il 9 settembre.

Scrive il Padre Paolino Battilana: “I consiglieri, incoraggiati dalla presenza d’immenso popo-lo, furono ad unanimità favorevoli. S’Antonio adunque aveva dato una prova di più della sua potenza. E però giustamente, a lavori compiuti, fu collocata la statua di Lui nel piccolo chiostro ed ai suoi piedi furono scritte quelle espressive parole della Cantica: POSUERUNT ME CU-STODEM. Si, o caro Sant’Antonio, tu che fosti tutore e custode della Pieve in passato, tale sarai sempre anche in avvenire!”

I lavori continuarono fi no alla metà di maggio 1907. Il giorno 27, il Ministro Generale dei fra-ti minori fra Dionisio Schuler visitò Chiampo. Così ne scrissero le cronache dell’epoca: “Que-sto buon popolo di Chiampo, e specialmente i numerosissimi terziari, avvertiti del suo arrivo dall’Arciprete, vollero accoglierlo quale ama-tissimo loro Padre e vero rappresentante di San Francesco, organizzando da loro stessi una di-mostrazione grandiosa. Dalla stazione tramvia-ria alla Pieve molte scritte portavano gli evvi-

L

l l’i i d l ti d ll l’iva all’ospite insigne, e un arco trionfale e fi ori sparsi lungo la via indicavano la fede e l’entu-siasmo di quelle persone. L’arciprete e i terziari lo attendevano alla stazione per accompagnarlo in trionfo mentre le campane della Parrocchia e della Pieve suonavano a festa. Lo sparo dei mor-taretti accresceva la comune letizia. Giunto il corteo alla Pieve si svolsero le cerimonie di rito e il Visitatore appariva assai commosso, al punto che terminata la funzione volle presentarsi all’a-trio del nuovo fabbricato e ringraziare e benedi-re tutti, intrattenendosi paternamente, mentre si accostavano a baciargli la mano.”

Scrive il Padre Paolino Battilana: “Il Ministro Generale fu molto soddisfatto di vedere che il nuovo Convento era fi nalmente conforme alla leggi Pontifi cie e dell’Ordine, soprattutto per la tanto richiesta congiunzione del Convento con la Chiesa. Egli ammirò la bella e comodissima Sacrestia e i quattro camerini per le confessioni; encomiò il maestoso atrio che conduce alla por-ta d’ingresso del Convento, si compiacque della nuova spaziosa Cappellina interna ad uso dei fratini; infi ne trovò di sua piena soddisfazione tutte le altre modifi che, aggiunte ed abbellimenti eseguiti alla Pieve in questi ultimi anni, per ope-ra specialmente dell’infaticabile Padre Placido, a cui tutta la Veneta Provincia serberà perenne riconoscenza.”

A CURA DI GIOVANNI FANTON

4 MARZO/APRILE 2018 [email protected]

Pieve Chiesa e Convento anni ‘30

Il 30 Giugno 1907 fi nalmente si inaugurò il con-vento e il nuovo ponte delle Pieve.

Fu un vero avvenimento. Un avvenimento così importante che per l’occasione venne edito il li-bro di Padre Paolino Battilana: “Memorie storico critiche riguardanti la Chiesa e il Convento-Col-legio Serafi co della Pieve di Chiampo” oggi consultabile nella biblioteca civica di Arzignano o alla biblioteca di San Francesco alla Vigna a Venezia.

Scrive Padre Paolino:“Tutta la laboriosa vallata del Chiampo si river-sò alla storica Pieve per ammirare l’opera; al mattino ci fu la Santa Messa solenne del parroco di Chiampo Mons. Baldi, per raccogliere fondi per far fronte alle spese si tenne una pesca di benefi cenza organizzata da un gruppo di volen-terosi con a capo Don Antonio Zanin i signori Giuseppe Bocchese di Arzignano, Agostino Ci-sco e i Fratelli Nicolato di Chiampo. Sempre a favore dei lavori, a cura degli eredi Zampiva di Arzignano, fu allestito un bar gestito dal sig. Pietro Billo. Grazie a generosi benefattori i frati organizzarono un lieto banchetto per tutti coloro che avevano aiutato nella costruzione del con-vento. La festa fu onorata dalla presenza del Pa-dre Provinciale Domenico Faccin e dal clero lo-cale. Il Curato di San Zeno Don Urbano Urbani curò la fornitura solenne della Chiesa. I muri del convento erano tappezzati da numerose scritte inneggianti a Maria Santissima, a Sant’Antonio, ai Padri Francescani e ai loro benefattori.

L’oratore della giornata è Mons. Dott. De Mar-chi, il quale tenne il suo discorso davanti all’a-trio del nuovo Convento, in cui era esposta su un trono la statua di Sant’Antonio. Dopo il discorso venne benedetta la nuova statua e si svolse la processione passando sul nuovo Ponte al Gru-mello. La processione è immensa, fanno servizio

le bande di Chiampo e San Zeno. Al ritorno can-to solenne del Si quaeris e benedizione del nuovo Fabbricato. La funzione religiosa si chiude col canto del Te Deum e la benedizione del Santissi-mo. Alla sera illuminazione, rallegrata dai con-certi delle bande. Sempre folla immensa, quale Chiampo forse non vide mai.”

Il discorso di Mons. De Marchi Cancelliere Ve-scovile di Vicenza fu così “sentito” che nono-stante le diffi coltà economiche dell’epoca i frati decisero di darlo alle stampe. In occasione del giubileo dei 150 anni, come inserto speciale della nostra rivista, lo pubblichiamo nel suo testo inte-grale e nella sua veste editoriale originale. Come l’ode di Zanella, anche questo prezioso docu-mento è la testimonianza della fede e dell’ope-rosità dei nostri antenati. (Vedi inserto centrale).

MARZO/APRILE 2018 [email protected] 5

6 MARZO/APRILE 2018 [email protected]

6. PRESENZA NELLA SOCIETÀI terziari francescani, assieme ai frati del Prim’Ordine, diventano capaci di istituzioni notevolissime, in grado ad esempio di sottrarre all’usura gli uomini del tempo, attraverso i Mon-ti di Pietà. Nell’esercizio di questa vigilanza evangelica per la situazione di ogni uomo, i penitenti fran-cescani scoprono di potersi identifi care con la fi -gura del “buon samaritano”, facendosi prossimo come singoli e come fraternità ai più diseredati. Nascono in questo modo tante iniziative: ospe-dali, poderi dei poveri, assistenza ai carcera-ti, assistenza alle puerpere; nasce sui campi di battaglia il primo servizio di soccorso; nascono opere per la difesa di chi non può difendersi. L’attendere fedele allo spirito di penitenza, di conversione, da parte di questi uomini e donne raccolti in fraternità, produce una presenza, e piano piano diventano forme di assistenza che

riconoscono concretamente ai più piccoli la loro dignità umana. Progressivamente tali istituzioni vengono assunte dalla società stessa e diventano parte del vivere civile.La fecondità espressa sul piano esistenziale in forme associate non ha certamente minor riscon-tro su altri piani, per esempio su quello artistico, letterario, scientifi co, se si pensa a fi gure come Giotto, Dante, Petrarca terziari francescani; a fi gure come Tommaso Moro; Colombo e Ve-spucci, alla ricerca di un nuovo mondo; o ancora nell’ambito scientifi co, Galvani, Volta, Ampere.Mentre nei primi secoli l’Ordine è fortemente caratterizzato da una incidenza della fraternità, nei secoli successivi sarà più la testimonianza di singoli importanti personaggi ad esprimere il valore del vivere la penitenza nel secolo. Questo non signifi ca che l’incidenza sia minore; ne è la prova il fatto che ogni regime oppressivo fi no

ad oggi ha visto sempre con grande preoccupazione questa sorta di ordine “religioso” presente nel mondo. Basti pensare anche a tempi vicini a noi, alla soppressione delle Fraternità del Terz’Ordine Francescano operata da Napoleone, alla proibizione durante il regime nazista di riunirsi in Fraterni-tà, simile a quella vigente fi no a pochi anni fa in tutti i paesi dell’Est.

Ordine Francescano Secolare: una via per i laici

A CURA DELL’OFS DI CHIAMPO

7MARZO/APRILE 2018 [email protected]

7. LA NASCITA DELLE ISTITUZIONILa forte caratterizzazione personale che contraddistingue alcuni secoli della storia dell’Ofs, ha fatto nasce-re centinaia di istituzioni, proprio in quell’ardore di conversione e di sal-vezza per ogni uomo che solo può scaturire dalla coscienza di essere “ministri” del Signore, da Lui man-dati a costruire il suo regno di pace e di amore nel mondo. Dal ramo del Terz’Ordine Secolare nasce già alla fi ne del 1300, potremmo dire, il primo ordine di suore di vita attiva: An-giolina da Marsciano ottiene il riconoscimento della vita comune pur professando la Regola del Tof. Le varie Congregazioni di suore francesca-ne, direttamente o indirettamente, fanno capo nel loro albero genealogico al ceppo del Terz’Ordine Francescano. Ma non solo: anche tante altre fa-miglie trovano qui la loro nascita. Citiamo per tutte l’Istituto di Angela Merici, una terziaria francescana che riesce in una forma tutta partico-lare ad anticipare gli istituti secolari, mettendo al centro la promozione di donne che sentono come loro missione il servizio alla famiglia.Tante sono le istituzioni nate da sacerdoti seco-lari, a cui l’ordine della Penitenza è aperto fi n dal suo sorgere. Istituzioni nate spesso in modo esemplare proprio per la comunione tra laici e sacerdoti terziari. Da Don Bosco, Cottolengo, Murialdo, Faà di Bruno, da tanti altri sacerdoti terziari francescani prende inizio una prolifera-

zione di missionarietà sociale per la tutela del-la donna, per la salvaguardia dei ragazzi, per la cura della umanizzazione del lavoro in risposta alla situazione prodotta dalla prima industria-lizzazione. Queste opere costituiranno il terreno preparatorio alla Rerum Novarum (promulgata dal Papa terziario Leone XIII) e alla sua attua-zione che vede in primo piano terziari france-scani di tutta Europa, da Leone Harmel a Leone Dehon a Von Ketteker, a Marmillod, al Cardi-nal Manning, a Paolo Pio Perazzo. L’Opera dei Congressi e le stesse Settimane Sociali hanno come ideatori e organizzatori terziari francescani (Cazzani, Toniolo, Card. Maffi , Rezzara, Monti-ni, Tovini…). E così dal terziario Cardinal Fer-rari con il p. Gemelli e i terziari Armida Barel-li, Ludovico Necchi, Contardo Ferrini, Panighi ed altri, nasce l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Dal terziario Mario Fani nasce il primo progetto di Azione Cattolica, sostenuta poi per oltre cinquant’anni a tutti i livelli da una dirigen-za di terziari francescani. La stessa stampa cat-tolica nasce e si sostiene inizialmente ad opera di vari terziari francescani (Albertario, Grosoli, Petrix…).Che dire poi di personalità della levatura di un Dossetti, di un La Pira, che sono patrimonio non solo del popolo italiano ma del mondo intero, proprio per la loro capacità profetica? E come non pensare a Robert Schuman, padre dell’Euro-pa? Tra i Papi valga per tutti ricordare Giovanni XXIII, che oltre ad impostare un nuovo stile nel suo servire la Chiesa come Vicario di Cristo, in-nesta la più grande trasformazione ecclesiale dei nostri tempi: il Concilio Vaticano II.

LE PAROLE DIPAPA FRANCESCOSenza la domenica non possiamo vivere

Carissimi lettori, a partire da questo numero, vi proponiamo le catechesi di papa Francesco sull’Eucaristia con l’augurio che tutta la nostra vita sia una vita eucaristica!

A CURA DI SUOR ANNACHIARA RIZZO

Iniziamo oggi una nuova serie di catechesi, che punterà lo sguardo sul “cuore” della Chiesa, cioè l’Eucaristia. È fondamentale per noi cristiani comprendere bene il valore e il significato della Santa Messa, per vivere sem-pre più pienamente il nostro rapporto con Dio.

Non possiamo dimenticare il gran numero di cri-stiani che, nel mondo intero, in duemila anni di storia, hanno resistito fino alla morte per difen-dere l’Eucaristia; e quanti, ancora oggi, rischia-no la vita per partecipare alla Messa domenicale. Nell’anno 304, durante le persecuzioni di Dio-

cleziano, un gruppo di cristiani, del nord Africa, furono sorpresi mentre celebravano la Messa in una casa e vennero arrestati. Il proconsole romano, nell’interrogatorio, chiese loro perché l’avessero fatto, sapendo che era assolutamente vietato. Ed essi risposero: «Senza la domenica non possiamo vivere», che voleva dire: se non possiamo celebrare l’Eucaristia, non possiamo vivere, la nostra vita cristiana morirebbe.

In effetti, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno» (Gv 6,53-54).

Quei cristiani del nord Africa furono uccisi perché celebra-vano l’Eucaristia. Hanno la-sciato la testimonianza che si può rinunciare alla vita terrena

ro, sco tra

A CURA DI SUOR ANNACHIARA RIZZO

8 MARZO/APRILE 2018 [email protected]

9MARZO/APRILE 2018 [email protected]

per l’Eucaristia, perché essa ci dà la vita eterna, rendendoci partecipi della vittoria

di Cristo sulla morte. Una testimonianza che ci interpella tutti e chiede una risposta

su che cosa significhi per ciascuno di noi par-tecipare al Sacrificio della Messa e accostar-ci alla Mensa del Signore. Stiamo cercando quella sorgente che “zampilla acqua viva” per la vita eterna?, che fa della nostra vita un sa-crificio spirituale di lode e di ringraziamento e fa di noi un solo corpo con Cristo? Questo è il senso più profondo della santa Eucaristia, che significa “ringraziamento”: ringrazia-mento a Dio Padre, Figlio e Spi-rito Santo che ci coinvolge e ci trasforma nella sua comunione di amore. […]

L’Eucaristia è un avvenimento meraviglioso nel quale Gesù Cristo, nostra vita, si fa presente. Partecipare alla Messa «è vivere un’altra volta la passione e la morte redentrice del Signore. È una teofania: il Si-gnore si fa presente sull’altare per essere of-ferto al Padre per la salvezza del mondo» (Omelia nella S. Messa, Casa S. Marta, 10 febbraio 2014). Il Signore è lì con noi, presente. Tante volte noi andiamo lì, guardiamo le cose, chiacchieriamo fra noi mentre il sacerdote celebra l’Eucaristia… e non celebria-mo vicino a Lui. Ma è il Si-gnore! […] Pensa: quando tu vai a Messa, lì c’è il Signore! E tu sei distrat-to. È il Signore! Dobbiamo

pensare a questo. “Padre, è che le messe sono noiose” - “Ma cosa dici, il Signore è noioso?”

- “No, no, la Messa no, i preti” – “Ah, che si convertano i preti, ma è il Signore che sta lì!”. Capito? Non dimenticatelo. «Partecipare alla Messa è vivere un’altra volta la passione e la morte redentrice del Signore».

È molto importante tornare alle fondamenta, riscoprire ciò che è l’essenziale, attraverso quello che si tocca e si vede nella celebrazio-ne dei Sacramenti. La domanda dell’apostolo san Tommaso (cfr Gv 20,25), di poter vedere e toccare le ferite dei chiodi nel corpo di Gesù, è il desiderio di potere in qualche modo “toc-care” Dio per credergli. Ciò che San Tommaso chiede al Signore è quello di cui noi tutti abbiamo bisogno: vederlo, toccarlo per poterlo riconoscere. I Sacramenti vengono in-contro a questa esigenza umana. I Sacramenti, e la celebrazione eucaristica in modo partico-lare, sono i segni dell’amore di Dio, le vie pri-vilegiate per incontrarci con Lui. […]

Le lacrimeI gesti dell’amore

N e i rapporti interpersonali siamo stati educati a trattene-re il più possibile le lacrime e a non manifestare esterna-mente debolezza e fragilità.

L’immagine che soprattutto l’uomo doveva dare di sé era quella di una persona tutta d’un pezzo, misurata, controllata, refrattaria ad emo-zioni e sentimenti, considerati atteggiamenti da “femminucce”, che non si addicevano certo al genere maschile che doveva invece ostenta-re sicurezza e fredda razionalità. Ma la nostra umanità non è fatta solo di razionalità e di con-trollo rigoroso delle emozioni; è piuttosto un impasto di sentimenti che coinvolgono il cor-

po e l’anima, e che riescono a dare calore alla nostra vita. Un’educazione matura e completa di tutta la persona, non può dimenticare la par-te emotiva dell’uomo e la sua libera espressio-ne. Pertanto, piangere è un atto molto nobile e alto, che esprime in toto la nostra umanità, che dice il carattere relazionale e compartecipativo dell’essere umano. Infatti si piange per le cose o per le persone a cui teniamo; si piange di gio-ia, di dolore per una persona che ci sta a cuore. Il pianto, allora, diventa il segno del coinvol-gimento totale della persona, della vicinanza, della compartecipazione dei sentimenti profon-di. Le lacrime hanno, dunque, questa funzione: unire anima e corpo, e rendere totale e comple-to l’amore per l’altro. Piangere per l’amore che si ha verso l’altro: ecco il segno della verità di una relazione.La spiritualità cristiana distingue vari tipi di pianto: vi sono lacrime di autocommiserazio-ne, e lacrime di dolore o di gioia per qualcuno. È chiaro che nel primo caso si gira attorno a sé stessi e ci si compatisce fi no anche a godere del proprio pianto; sono un tipo di lacrime in-fantili, tanto che la tradizione monastica antica parla di “fi nte lacrime”. È la tristezza che di-venta piagnucolosa, poiché le proprie illusioni riguardo alla vita non si realizzano, e allora si piange come bambini capricciosi. Le lacrime che si versano per qualcun altro, invece, hanno un’altra qualità. Il pianto autentico è suscitato in me da una persona o cosa estranea, quindi dall’incontro con un altro, con un tu (cf. A. Grün, Preghiera e conoscenza di sé, pp. 45 e 60). Il pianto vero è quello che impatta sulla

10 MARZO/APRILE 2018 [email protected]

FRA LORENZO RANIERO

25° di Matrimonio Marchetto Renato e Valdegamberi Silvana

realtà dell’altro, che scoppia quando tu hai per-messo alla realtà dell’altro di entrare dentro di te. Solo così le lacrime diventano il segno del-la vicinanza, dell’affetto e dell’amore autentico per qualcuno. Il pianto è un incontro con l’altro che avviene senza intermediari: esso si realizza non attraverso le parole che possono mascherare o soffocare i sentimenti, ma nella commozione degli animi. Le lacrime sono spesso liberatorie e l’uomo si libera dalle sue resistenze abban-donandosi al pianto che lo coglie per intero. Diventa l’unica risposta possibile ad un’espe-rienza alla quale la persona non sa replicare con la parola. Allora il corpo risponde al suo posto scoppiando in lacrime; la ragione e l’intelletto rimangono senza parole. Adesso parlano le la-crime. Come esprimere una relazione d’affetto e d’amore, o la commozione profonda, se non con le lacrime e il pianto? Nella sua profonda uma-nità Gesù Cristo ha vissuto tale relazione nei confronti dell’amico Lazzaro per il quale nutri-va un profondo amore di amicizia: “Gesù allora, quando vide piangere Maria, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commos-se profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dis-sero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!»” (Gv 11,33-35). Cristo fi ssa lo sguardo nel dolore degli altri e piange per Lazzaro.In questo senso, le lacrime sono davvero un

dono di Dio, come narra un antico racconto. Quando Adamo ed Eva furono cacciati dall’E-den se ne andarono pieni di rabbia e di acredine. I loro volti erano lividi e le loro labbra piegate in smorfi e di dolore. Si erano accusati a vicenda, insultati, minacciati e avevano il cuore colmo di amarezza: «Maledetto, sei solo un incapace», aveva detto Eva. «È tutta colpa tua!», aveva gri-dato Adamo. Camminavano con i pugni stretti, con un peso dentro all’anima, opprimente come un macigno. Tutto questo provocava a Dio una grande tristezza. Decise così di aggiungere qualcosa alla sua creatura, la più bella di tutto il creato. Qualcosa che non aveva previsto nel progetto originale. Passò lieve tra l’uomo e la

donna e sfi orò il loro cuore e i loro occhi. E Dio creò le lacrime! Allora Adamo ed Eva cominciarono a pian-gere, e il macigno di rabbia e di astio che avevano dentro si sciolse. Una nuova tenerezza li sommerse e si abbracciarono. Le lacrime distrug-gono l’orgoglio, sciolgono le du-rezze delle proprie ragioni e aprono all’amore per l’altro. Quante volte, dopo un momento di rabbia e di li-tigio, il pianto riavvicina gli amanti! Le lacrime sono un grande dono di Dio, e noi possiamo piangere… se vogliamo!

50° Matrimonio Rigoni Assunta e Zoccante Luciano

40° di Matrimonio Roverso Silvano e De Franceschi Carla

11MARZO/APRILE 2018 [email protected]

i giovani, la fede e il discernimento vocazionaleNei giorni 19-24 MARZO prossimo, ci sarà una riunione pre-sinodale, UNA VERA E PROPRIA RIUNIONE DI GIOVANI per preparare questa assemblea dei vescovi. I giovani sono non solo partecipi, ma PROTAGONISTI in ogni sua parte. Infatti alcuni giovani che saranno presenti a questa riunione hanno scritto una lettera rivolta a tutti i giovani per invitarli a partecipare attraverso i social, perché tutti i giovani del mondo, cristiani e non, credenti e non possano dire la loro. Di seguito alcuni stralci che danno un po’ l’idea di come sarà strutturata la riunione:

“Ciao!Siamo Stella, Leticia, Giulia, Nelson, Paul e Matthias.Papa Francesco ha indetto un Sinodo dei vescovi per parlare di noi, i gio-vani del mondo….Papa Francesco ha affermato che “tutti i giovani hanno qualcosa da dire alla Chiesa, ai vescovi e al Papa!”. Perciò ha voluto che prima del Sinodo vi fosse un incontro di giovani. …Noi, insieme ad altri trecento delegati di tutti i paesi, ci saremo e potremo prendere la parola.Puoi comprendere il nostro imbarazzo: alzarsi in quella grande aula e parlare a Papa Francesco, alla Chiesa, al mondo! Con la certezza che le nostre parole non andranno perdute: saranno parte dei contributi per il Sinodo di ottobre.Per questo chiediamo il tuo, il vostro aiuto. Come possiamo far sentire la voce di tutti i giovani del mondo? Come trasmettere le paure e le speranze, le ferite e i sogni di milioni di nostri coetanei? Ogni frammento di vita, in ogni angolo del pianeta, ha diritto di entrare in quell’aula. Aiutaci a portarlo attraverso la nostra voce: #DilloAFrancesco.”

Il cammino di questa riunione si struttura in tre parti, eccone alcuni stralci e le domande che ci offrono:

12 MARZO/APRILE 2018 [email protected]

Seguendo la preparazione Seguendo la preparazione al SINODO DEI GIOVANI… al SINODO DEI GIOVANI…

Dal 3 al 28 ottobre prossimi, la Chiesa vivrà un grande evento, primo nella storia per le modalità, infatti i giovani partecipano direttamente, anche attraverso i social a domande e proposte alla XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei vescovi dal tema:

oooooooooo---

Con questo piccolo segno, noi frati della Pieve, restituiamo a voi, cari amici e benefattori, un po’ della nostra storia. Il discorso del Cancelliere Vescovile Mons. Antonio Dott. De Marchi ha elogiato in maniera stupenda l’arrivo e la presenza dei frati. Noi oggi ci rendiamo conto che a distanza di 150 anni, Chiampo si ritrova ad accogliere un grande Santuario Mariano con la Grotta di Lourdes del Beato Claudio, con una Via Crucis, forse la più bella al mondo e una nuova chiesa che contiene un prezioso mosaico, i musei… Ma soprattutto a distanza di tanti anni ci sono ancora i frati francesca-ni che vogliono continuare a vivere a Chiampo e ringraziano tutto il paese per l’accoglienza che sempre è stata loro offerta. La nascita della fraternità francescana a Chiampo ha costituito un luogo di incontro per tanti poveri, affamati, bisognosi. Oggi la presenza dei frati incontra altre povertà, soprattutto la povertà di un Dio assente nella società attuale. Cari amici e benefattori, insieme, con l’aiuto di Dio, vogliamo conti-nuare ad essere ‘Santuario’ per tutti coloro che si avvicinano.

I frati francescani della Pieve di Chiampo, 30 Maggio 2018

13MARZO/APRILE 2018 [email protected]

Partecipa anche in: www.instagram.com/synod2018www.twitter.com/synod2018

Colui che vede nella notte...

Ce v

lui chee ddtt

el ottlPrima partesfide e opportunitÀ dei giovani nel mondo di oggiAbbiamo bisogno di conoscerci come generazione, di scoprire in cosa ritro-varci, di capire su cosa contare e da cosa prendere le distanze, di defi nire le differenze, accoglierle e andare oltre, di guardare in avanti e intuire cosa ci aspetta….Quante volte siamo costretti a chiederci #ChiSonoIo? E chissà per quanto tempo questa domanda ci accompagnerà. Tante mani hanno plasmato il nostro volto, tante esperienze hanno defi nito la nostra identità. Attorno a noi crescono disuguaglianze e #diversità, che spesso generano divisioni e confl itti.Spesso ci sentiamo dire che siamo la generazione del futuro, ma il domani si presenta incerto e pieno di punti in-terrogativi. Quali aspirazioni e speranze possiamo coltivare per il nostro #futuro?...Nel mondo ipercomunicativo e iperconnesso come possiamo entrare in contatto con la nostra #interiorità e aprire il nostro cuore alla spiritualità?

Seconda partefede e vocazione, discernimento e accompagnamento…La fede in Gesù Cristo racconta di un’umanità che è stata visitata, anzi abitata da Dio. La conseguenza di tale in-contro ci mette in movimento con entusiasmo verso il nostro vero bene che ci è sconosciuto. Solo … in un cammino, … si dischiude la verità su noi stessi che orienta le nostre scelte.Ha ancora qualcosa da dire la vicenda di #Gesù ai giovani di oggi? Come lo conoscono e cosa pensano di lui? Quali sono le ragioni che sostengono le nostre vite? Qual è la speranza che fa dire a tanti giovani: io #credo?Possiamo riconoscere che ognuno di noi è #chiamato ad essere felice e realizzare qualcosa di speciale? Proviamo a raccontare come prendono forma le #scelte importanti della nostra vita. Sentiamo il bisogno di essere sostenuti perché abbiamo gli occhi per guardare al di fuori di noi, ma per scoprire cosa c’è dentro noi stessi è necessario lo sguardo di un altro, di una #guida che ci accompagni.

Terza Partel’azione educativa e pastorale della chiesaLa speranza della Chiesa oggi è che i giovani possano essere testimoni veri dell’annuncio di Gesù...Alla base del cambiamento deve esserci la corresponsabilità tra la Chiesa e i giovani. Alla prima viene chiesto di sperimentare nuove proposte e nuovi linguaggi adeguati alle nuove generazioni. A queste viene chiesto di essere presenti e di mettere la propria impronta.Come dovrebbe essere la #Chiesa per testimoniare il Vangelo ed essere credibile per i giovani? Quale stile dovrebbe assumere perché ogni giovane possa sentirsi #protagonista in essa? La Chiesa ha bisogno dello sguardo e della sensibilità dei giovani per compiere fedelmente la sua missione. In quale #piazza li potrebbe in-contrare? Quali sono le #proposte che smuovono il cuore dei giovani e li mettono in cammino? Quali #linguaggi permettono di parlare in modo autentico della vita e di raccontare la gioia del dono e della comunione?

di suor Fabiola Dall’Agnol

APPUNTAMENTI IN SANTUARIOMAGGIO 2018

GIUGNO 2018

01MARTEDÌ

INIZIO DEL FIORETTO MARIANOORE 20.30 ALLA GROTTA TUTTE LE SERE DAL LUNEDI’ AL VENERDI’.

03DOMENICA

SS. CORPO E SANGUE DI CRISTOORE 10.00 s. MESSA AL TERMINE DELLA PROCESSIONE ALLA GROTTA CON IL SS. SACRAMENTO E BENEDIZIONE.

13MERCOLEDÌ

FESTA DI SANT’ANTONIOSs. MESSE ORE 7.00- 9.00 E 20.30 (la s. Messa delle ore 16.30 è sospesa)BENEDIZIONE DEI BAMBINI CON BACIO DELLA RELIQUIA OGNI MEZZ’ORA A PARTIRE DALLE ORE 15.00 ALLE ORE 18.00 ALLA GROTTA.AL TERMINE DELLA S. MESSA ORE 20.30 CONSEGNA DEL PANE BENEDETTO.

12SABATO

ore 10.00-16.30 Convegno “VERSO UN FUTURO ACCESSIBILE. PROGETTARE I BENI CULTURALI IN OTTICA INCLUSIVA”.ORE 21.15 CONCERTO D’ORGANO ALLA PIEVE DI RUGGERO LIVIERI CON LA PARTECIPAZIONE DEI “LIONS” DI ARZIGNANO

13DOMENICA

ASCENSIONE DEL SIGNOREORE 11.30 S.MESSA CON SERVIZIO D’INTEPRETARIATO ITALIANO/LINGUA DEI SEGNI ITALIANA (LIS)ANNIVERSARIO APPARIZIONE A FATIMA. AL TERMINE DEL CANTO DEL VESPRO,PROCESSIONE ALLA GROTTA E PREGHIERA ALL’IMMACOLATA.

20DOMENICA

DOMENICA DI PENTECOSTEGIORNATA DI ANIMAZIONE MISSIONARIA FRANCESCANA.

30MERCOLEDÌ

CONCLUSIONE DEL MESE MARIANO E DELL’ANNO IN RICORDO DEI 150 ANNI DI PRESENZA DELL’ARRIVO DEI FRATI A CHIAMPO.ORE 20.30 S. MESSA PRESIEDUTA DA S.E. MONS. DINO DE ANTONI, ARCIVESCOVO EMERITO DI GORIZIA. AL TERMINE PROCESSIONE CON FIACCOLATA LUNGO IL PERCORSO DELLA VIA CRUCIS.

LA S. MESSA FESTIVA DEL SABATO SI CELEBRA ALLE ORE 20.30DA SABATO 5 MAGGIOFINO A SABATO 1 SETTEMBRE 2018

23SABATO

CAMMINATA PER I CAPITELLI DELLE CONTRADE DI CHIAMPO.ORE 17.30 RITROVO DAVANTI ALLA PIEVEORE 18.00 PARTENZA. ARRIVO PREVISTO PER LE ORE 20.00.

14 MARZO/APRILE 2018 [email protected]

15MARZO/APRILE 2018 [email protected]

Ha preso avvio a gennaio il progetto “Apriamo le porte a tutti: inclusione e accessibilità”, promosso dalla Comuni-

tà Francescana di Chiampo al fi ne di sensibiliz-zare e formare la comunità locale e il territorio sui temi dell’accessibilità e dell’accoglienza di persone con necessità diverse, sia dal punto di vista fi sico sia intellettivo. Dopo i primi incontri tenuti dalla prof.ssa Anna Cardinaletti (Università Ca’ Foscari Venezia) sull’utilizzo della Lingua Italiana dei Segni (LIS) e sulla dislessia, si procederà con altri due momenti dedicati al turismo accessibile, incon-trando proprietari di ville palladiane e intervi-stando chi, grazie alla tecnologia, offre preziosi servizi di interpretariato LIS anche a distanza. Questa prima fase del progetto terminerà saba-to 12 maggio 2018 con il convegno “VERSO UN FUTURO ACCESSIBILE. PROGET-TARE I BENI CULTURALI”, che i frati ospiteranno nell’Auditorium della Scuola. I relatori della giornata, sempre coordinati dalla Prof.ssa Cardinaletti, tratteranno il tema dell’ac-cessibilità, dal punto di vista progettuale e ap-plicativo, per conoscere, nel campo delle diver-se abilità, le nuove tecnologie applicabili ai beni culturali. Interverranno esperti nel campo della progettazione accessibile, quali Giulia Bencini (Università Cà Foscari), Alberto Arenghi (Uni-versità di Brescia), gli architetti Lucia Baracco e Consuelo Agnesi. Verranno poi analizzati al-cuni casi studio presentati da Enrico Capiozzo (VEASYT s.r.l.), Andrea Del Principe e Mauro Rossini (RAI - Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica) e Andrea Santini (Creative Media Artist - UBIK Associazione Culturale). Alla sera, alla Pieve, Concerto d’organo di Ruggero Livieri, a cura del “Lions-Club” di Arzignano.Il giorno successivo al convegno, domenica 13 maggio, la Santa Messa delle ore 11.30 avrà una traduzione simultanea in LIS.

L’intento fi nale è quello di avviare, all’interno del Santuario di Chiampo, un processo di va-lorizzazione del complesso religioso, con una particolare attenzione al Museo Francescano “Padre Aurelio Menin”. Tale iniziativa, che qui avrà il suo punto di partenza, verrà poi am-pliata a tutto il territorio circostante, al fi ne di programmare iniziative e azioni indirizzate a rendere accessibile, in chiave multisensoriale, il patrimonio storico-naturalistico, paesaggi-stico e culturale dell’intera Valle del Chiampo, creando un progettualità di rete tra gli enti e le comunità locali.Il progetto, promosso dalla Comunità France-scana, è coordinato dalla prof.ssa Anna Car-dinaletti (Università Ca’ Foscari Venezia), affi ancata dal punto di vista operativo dalla Co-operativa Sociale Scatola Cultura ONLUS e dal CIF (Centro Italiano Femminile). Inoltre, han-no già dato la propria adesione il CFP “G. Fon-tana” di Chiampo, la Parrocchia di Chiampo e tutti i comuni della Valle del Chiampo.Referenti del progetto sono le dott.sse Valenti-na Carpanese e Cinzia Rossato (Scatola Cultura s.c.s. ONLUS), curatrici del Museo Francesca-no.

Informazioni: tel. 349/1364173 [email protected].

GRANDI NOVITA’... ACCESSIBILI!

16 MARZO/APRILE 2018 [email protected]

Mercoledì 21 febbraio, alle ore 8.00, sul parcheggio del san-tuario ferve una preparazione attorno ad un pullman. Le classi I° e II° media della nostra scuola paritaria ‘Angelico Melotto’ partono per la montagna. Saranno tre giorni di festa e allegria. Sarà scuola ‘senza banchi’. Saranno gli scii, saranno i pattini su ghiaccio, saranno i bob gli strumenti che abiliteranno questi ragazzi a divertirsi e condividere una giusta gioia e spensiera-tezza, lontani dallo sguardo dei genitori, ma sempre accompa-gnati e seguiti da solerti e bravi professori. Prima di scendere da Brentonico (Tn) ecco che i ragazzi si dispongono a forma di cuore per una posa e una fotografi a. Un segno per dire la bella esperienza e per quanto tutto questo ha loro insegnato.

VITA DELSANTUARIO27 GENNAIOAlle ore 10, presso la sala cinema della scuola, primo incontro sull’accessibilità e l’inclusione. L’evento è organizzato dalla Comunità france-scana, la Scuola media “Melotto”, cooperativa sociale “Scatola Cultura”, il Centro Italiano Femminile, con il patrocinio del Comune di Chiampo. Presenti una quarantina di persone. C’è il saluto del padre Guardiano, del sindaco, della Preside della scuola e di Valentina e Cinzia curatrici del nostro museo.L’incontro si ripete il 17 febbraio. La prof. ssa Anna Cardinaletti (ordinaria della Università Ca’ Foscari di Venezia) intrattiene genitori e in-segnanti sul tema: “Diversi tipi di dislessia e le diffi coltà con la lingua orale”.

2 FEBBRAIO: Festa della vita consacrataAd ogni celebrazione ha luo-go la processione con le can-dele, segno della luce nuova di Cristo. Oggi è festa della vita consacrata e anche noi siamo presenti in cattedrale

con il Vescovo. Ritiriamo il dono del Vescovo (un orologio … per segnare il tempo?) per pa-dre Franco (70 anni di professione religiosa) e padre Luigi Albiero (60 anni).

8 FEBBRAIO: si aprono i nuovi confessionaliSubito dopo la festa della Epifania la cappella delle confessioni è stata chiusa, assicurando la celebrazio-ne del sacramento in altra sede. Sono stati ricostruiti quattro nuovi confessio-nali che ora risultano spa-ziosi, comodi e pieni di luce. Potrà questo per celebrare degnamente le nostre confessioni? Intanto abbiamo posto una condizione positiva per poterlo fare.

8-10 FEBBRAIO: triduo in preparazione alla festa dell’11 febbraioIl 9 febbraio si compie il gesto signifi cativo del-la ‘colletta delle croci’ (ognuno pone in un cesto uno o più biglietti dove è scritto un nome di un ammalato. Nel giorno della festa chi vuole può ritirare un foglietto e pregare per quella persona che porta quel nome). Ascoltiamo in queste tre sere altrettante testimonianze di fede signifi ca-tive di un cammino di sofferenza per arrivare alla fede. Ne riportiamo una sintesi nelle pagine successive.

17MARZO/APRILE 2018 [email protected]

FRATE DAMIANO BASCHIROTTO E SUOR RITA BARBATO

VITA DELSANTUARIO

FRATE DAMIANO BASCHIROTTO E SUOR RITA BARBATO

18 MARZO/APRILE 2018 [email protected]

TESTIMONIANZA N.1Ai piedi della croce ci troviamo anche noi, ogni volta che i nostri sogni e i nostri desideri si frantumano contro dure realtà. Abbiamo vissuto le diffi coltà nella quotidia-nità della vita familiare; la sofferenza nel cu-rare la straziante malattia dei nostri genitori e il loro successivo doloroso distacco terreno. Abbiamo sperimentato la scomparsa di amici cari e la separazione di altri; abbiamo pro-vato preoccupazioni e diffi coltà nel vedere i percorsi di crescita dei nostri fi gli non in linea con quelle che erano le nostre aspettative. Ognuna di queste sofferte verità ci ha fatto capire quali sono i nostri limiti, le nostre fra-gilità e quanto disarmati e impotenti siamo di fronte alle vicissitudini che la vita ci pone. In questi momenti di prova, anche noi due ci siamo trovati disorientati e confusi. Ognuno di noi si sentiva solo e incapace di affrontare le problematiche che stavamo vivendo. Grazie all’incontro con un sacerdote che fi si-camente e spiritualmente ci ha accompagnati lungo il diffi cile cammino, abbiamo inco-minciato a pregare assieme. Ci siamo affi dati a Maria, abbandonandoci completamente nelle sue mani, fi duciosi e si-

curi che non ci avreb-be negato il suo aiuto materno: aiuto invo-cato con la preghiera quotidiana del rosario. Una preghiera che ini-zialmente sembrava un peso gravoso, ma che via via si è trasforma-ta in un appuntamento rasserenante, un incon-tro desiderato e fi ducioso dove la presenza di Maria ci confortava: Lei condivideva le no-stre diffi coltà e ci consolava, sentivamo che si sarebbe presa cura della nostra famiglia. È cambiato il nostro rapporto con la preghie-ra: più intima e spontanea, preghiera di inter-cessione sì, ma anche di abbandono; preghie-ra condivisa con chi sta nel bisogno. È cambiato il nostro rapporto con Maria, ma-dre di Dio ma anche Madre nostra: è diventa-ta per noi un rifugio, una consolazione e una speranza.

Confi diamo che, come l’acqua venne trasfor-mata in vino, a Cana di Galilea, così il mira-colo avvenga anche nella nostra vita: le no-stre fragilità e la nostra debolezza, innestate nell’amore materno di Maria, diventino forza e vigore per affrontare ancora quello che Dio ha riservato nel nostro futuro.

D. e M.

19MARZO/APRILE 2018 [email protected]

TESTIMONIANZA N.2Il discepolato parte dalla nostra realtà di ogni giorno, il Signore non ci chiede cose impos-sibili, ma di partire dalla nostra realtà quoti-diana, dalla nostra casa per camminare con Maria nel cammino di fede.La mia è una testimonianza di vita normale,

sono cresciuta in una famiglia credente e pra-ticante, ma per un certo tratto della mia vita mi sono allontanata da Dio… le diffi coltà, la malattia delle persone a me vicine, il conse-guente senso di solitudine mi impedivano di vivere la vita che avrei voluto e che pensavo di meritarmi.Poi una catechesi ascoltata qui alla Pieve in cui si raccontava di Pietro che torna da una notte di pesca con le reti vuote ed il Signore che gli suggerisce di gettare le reti a destra e questo gli consente di fare una pesca ecce-zionale.Il frate alla fi ne chiedeva “le vostri reti come sono? vuote o piene?”. Mi sono vista con la fatica di vivere e le reti vuote...ho iniziato poi a seguire quel cammino sulle 10 Parole.Cosa è cambiato da allora? Nessun stravol-gimento, nessun apparente sconvolgimento, ma in realtà una variazione fondamentale nel guardare gli avvenimenti della vita a partire da una consapevolezza: il sentirmi amata da Dio, discepolo amato. Scoprire l’amore di Dio nei nostri confronti non può non cambia-

re il baricentro dell’esistenza. Quando scopri di essere amato da Dio non puoi lasciarlo ai margini della vita perché solo in Lui si capi-sce il senso della nostra esistenza, delle cose che accadono, delle croci che dobbiamo por-tare, ma non da soli. Il desiderio di Dio è di vederci felici, il progetto che Lui ha per noi è molto più grande di quello che noi possiamo immaginare.L’incontro con la Sua Parola è importante per conoscere Gesù ed imparare a camminare se-condo il suo insegnamentoOra non è tutto facile, non è tutto chiaro. I momenti diffi cili ci sono sempre, ma cerco di affrontarli non chiedendomi “perché a me?”, ma “che senso ha? Cosa mi vuole dire il Si-gnore con questa cosa?”. Mi rendo conto che quello che vivo, i dolori, le diffi coltà mi ser-vono a riconoscere le sofferenze nelle parole e nei volti degli altri e a non rimanerne indif-ferente perché gratuitamente siamo amati ed in modo gratuito siamo chiamati ad amare.Sicuramente qualcuno ha pregato per me affi nchè ritrovassi la strada. L’appartenenza alla Chiesa ci insegna che non camminiamo da soli e che la nostra salvezza passa per il rapporto con i fratelli.

A.C.

VITA DELSANTUARIO

FRATE DAMIANO BASCHIROTTO E SUOR RITA BARBATO

20 MARZO/APRILE 2018 [email protected]

11 FEBBRAIOÈ la festa del nostro santuario. Memoria delle apparizioni di Maria a Santa Bernar-detta nella Grotta di Massabielle a Lour-des. La giornata è coperta, ma non piove e non pioverà. Buona la presenza dei fe-deli. Al termine di ogni Messa si snoda la processione alla Grotta dove viene letta

la preghiera dell’ammalato e un omaggio fl oreale alla Vergine, da parte di un gruppo operante nel santuario. Le Messe delle ore 10 e 11.30 hanno visto la chiesa tutta occu-pata nei posti disponibili. La Messa delle ore 16.30, presieduta dal nostro Vescovo, mons. Beniamino Pizziol, e concelebra-ta da nove sacerdoti più un diacono, vede la chiesa stracolma. La corale della Pieve anima la celebrazione. Al termine si snoda la processione con il Santissimo verso la Grotta. Davanti alla Madonna si prega per gli ammalati e riceviamo la benedizione. I portaceri, davanti a Maria e alla tomba del

21MARZO/APRILE 2018 [email protected]

Beato Claudio, sono completamente pieni. Tutte quelle luci accese sono il segno di una domanda, un ricordo, una preghiera. Du-rante la cena ci scambiamo qualche parere e c’è il grande consenso per una giornata preparata bene e riuscita egregiamente.

17 FEBBRAIOAlle ore 12.30 sono invitati a pranzo i sindaci della vallata, accompagnati dalle due insegnanti del nostro Museo Valenti-na e Cinzia. C’è anche la prof.ssa Giuliana Fontanella. Dopo il pranzo ha luogo un in-contro dove i sindaci vengono aggiornati

sul progetto che riguarda il nostro museo. Prendono la parola la dott.ssa Carpanese Valentina e successivamente la dott.ssa Rossato Cinzia le quali aprono il discorso sulla inclusione e accessibilità al nostro museo. La prof.ssa Fontanella informa che il progetto coinvolge tutta la vallata e potrebbe risultare una prima grande espe-rienza di condivisione per una storia, una cultura di cui la nostra vallata è ricca. Il tutto è riassunto nel tema: Un museo … per la vallata.

Prenotate il vostro pellegrinaggioper aiutarci nella vostra accoglienza.

Servizio telefonico per assistenza e accoglienza pellegrini:

333 [email protected]

Pasiano (PN) – Ragazzi III media e catechiste Locara (VR) – Lonigo e Madonna di Lonigo (VI) – Lions Club Monfalcone (GO) – Barbarano Vicentino (VI) – Università della terza età Codroipo (UD) – Circolo “Noi” San Liberale (TV) – Soave (VR) – Verona – Taggì di Sotto (PD) – Ragazzi V° elementare parrocchia di Arzignano (VI) – U.P. Bastia - Carbonara - Rovolon Bastia di Rovolon (PD) – Cresimandi Bavaria (TV) – U.P. San Pietro Valdastico (VI) – U.P Schio (VI) – Carrè (VI).

Pellegrinaggi dell’11 febbraio festa della Madonna di Lourdes: Gruppo Foulard Bianchi del Veneto e del Trentino, Silvelle di Trebaseleghe (PD), Cassano Magnago (VA), Rho e Milano, Montegrotto (PD), Sassuolo (MO), San Martino di Lupari (PD), Oltrepo’ Pavese (PV).

PELLEGRINAGGITotale pellegrinaggi: 25

Totale del 2018: 25

Gennaio e Febbraio 2018

Fontaniva (PD)

Inviate le foto del vostro pellegrinaggio, noi le pubblicheremo sulla rivista

e sulla nostra pagina di [email protected]

22 MARZO/APRILE 2018 [email protected]

La redazione saluta i nuovi abbonati amici di Giovanni Sale:

Sig Clorinda Fiorentino, Piera Midiri, Giovannina Marino, Lucrezia Colucci,

Nicola Panella.

Bari

Lugagnano (VR)

Meolo (VE)

Gazzolo di Lumezzane (BS)

Lusiana (VI)

Mori (TN)

Unità Pastorale Bavaria (TV)

Vestone (BS)

Unità Pastorale Bastia Carbonara Rovolon (PD)

Unità Pastorale di San Vito di Leguzzano (VI)

23MARZO/APRILE 2018 [email protected]

Banco Popolare Società Cooperativa - Agenzia di Chiampo - Piazza G. Zanella 23

Codice IBAN: IT 02 C 05034 60290 000000005540 - BIC: BAPPIT21110

A favore di Provincia S. Antonio O.F.M. - Specifi care la causale del versamento

(Chiesa B. Claudio … offerta … per la Rivista … )

MENSILE DEL SANTUARIO DI CHIAMPO (VI) - FRATI MINORI

Via Pieve, 170 - 36072 Chiampo (VI) - Tel. 0444 623250 - Servizio al pellegrino 3332744781Indirizzo e-mail: [email protected] - E-mail santuario: [email protected]

www.santuariochiampo.com

Post

e Ita

liane

s.p

.a. -

Spe

dizi

one

in A

bbon

amen

to P

osta

le D

.L. 3

53/2

003

(con

v. In

L. 2

7/02

/200

4 n°

46)

art.

1, c

omm

a 2,

DCB

Vic

enza

IN

CA

SO

DI

MA

NC

AT

O R

EC

AP

ITO

RE

ST

ITU

IRE

AL

L’U

FF

ICIO

PO

STA

LE

DI

VIC

EN

ZA

C.P

.O.

IL M

ITT

EN

TE

SI

IMP

EG

NA

A C

OR

RIS

PO

ND

ER

E L

A P

RE

VIS

TA

TA

RIF

FA