N 39 2013 milan genoa

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Sabato 23 novembre 2013 Anno 3 n° 39 TECNO MOTORS SPA Corso Novara, 135 27029 Vigevano (PV) 0381-326978 TECNO MOTORS SPA TECNO MOTORS SPA Via Renè Vanetti, 66 21100 Varese (VA) 0332-335588 TECNO MOTORS SPA Via Ippolito Nievo, 5 20011 Corbetta (MI) 02-97270960 AUTORIZZATA FLEET BUSINESS CENTER TECNO MOTORS SPA www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO Milan Ge noa Da dove Iniziare?!?! Se non lo sai tu!!!!!! I Grifoni di Gasperini, in grande spolvero, a San Siro per il colpaccio DIAVOLO VINCI PER BARBARA Parola al Baffo “Il Milan non può fallire...” Il commento della bandiera interista Sandro Mazzola a pag.3 LA PARTITA Si salvi chi può Anelli a pag. 2 MERCATO Eto’o verso il Milan L. Sada a pag. 4 L’INTERVISTA Eranio boccia Kakà mediano Tramacere a pag. 7 NAZIONALE Prandelli è soddisfatto S. Bisceglia a pag. 9 Scoprite i prodotti Sapore dell’anno 2013 a pag. 9

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Sabato 23 novembre 2013 Anno 3 n° 39

TECNO MOTORS SPACorso Novara, 135

27029 Vigevano (PV) 0381-326978

TECNO MOTORS SPA

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AUTORIZZATA FLEET BUSINESS CENTERTECNO MOTORS SPA

www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO

L A V O R I IN CORSO

Milan Genoa

Da dove Iniziare?!?!

Se non lo sai tu!!!!!!

I Grifoni di Gasperini, in grande spolvero, a San Siro per il colpaccioDIAVOLO VINCI PER BARBARA Parola al Baffo

“Il Milan non può fallire...”Il commento della bandiera interistaSandro Mazzola a pag.3

LA PARTITA Si salvi chi puòAnelli a pag. 2

MERCATOEto’o verso il MilanL. Sada a pag. 4

L’INTERVISTAEranio boccia Kakà medianoTramacere a pag. 7

NAZIONALE Prandelli èsoddisfatto S. Bisceglia a pag. 9

Scoprite i prodotti Sapore dell’anno 2013 a pag. 9

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sabato 23 novembre 20132

Allenatore:Massimiliano Allegri

MILAN (4-3-3 )

Arbitro: Andrea Gervasoni di Mantova

MilanIn Casa

Ultima Vittoria 20/10/13Milan-Udinese 1-0

Ultimo Pareggio 30/10/13Milan-Lazio 1-1

Ultima Sconfitta 3/11/13Milan-Fiorentina 0-2

Fuori CasaVittoria 19/5/13Siena-Milan 1-2

Ultimo Pareggio 10/11/13Chievo-Milan 0-0

Sconfitta 27/10/13Parma-Milan 3-2

GenoaIn Casa

Ultima Vittoria 10/11/13Genoa-Verona 2-0

Ultimo Pareggio 22/9/13Genoa-Livorno 0-0

Ultima Sconfitta 29/9/13Genoa-Napoli 0-2

Fuori CasaUltima Vittoria 3/11/13

Lazio-Genoa 0-2Ultimo Pareggio 6/10/13

Catania-Genoa 1-1Ultima Sconfitta 27/10/13

Juventus-Genoa 2-0

Allenatore Gian Piero Gasperini

GENOA ( 3-4-3) Abbiati,

Abate, Mexes, Zapata, Emanuelson,

Poli, De Jong, Muntari,

Robinho, Balotelli, Kaka

Perin,

Antonini, Portanova, Manfredini,

Vrsaljko, Matuzalem, Biondini, Marchese,

Santana, Antonelli, Gilardino

Pensiero Stupendo...

di Beppe Vigani

Angelino Alfano. Uno furbo. Attento, però. Stadi di pro-

prietà, attività all’interno e tes-sera del tifoso da rivedere sono il suo vangelo. E’ roba di pochi giorni fa. Ora c’è da vedere tra decreti, commissioni e sotto-commissioni, tra una riunione e l’altra quanto tempo passerà. Intanto, lui può dire: “Io l’avevo detto”. Furbo Angelino. Stiamo sereni e parliamo di calcio. Il Milan riceve il Genoa. L’attacco dei rossoneri fa piangere: appe-na 9 gol (3 Balotelli, 2 Robinho e Birsa, 1 Matri e Kakà) in 2800 minuti. Roba da trovare portieri con costante paresi, tanto non c’è pericolo. Pepito Rossi ne ha rea-lizzati 11 in 890 minuti giocati. Oggi è facile sparare sugli Alle-gri-boys, che, però, hanno anche le loro colpe. Una volta erano robe da ricchi, oggi gli stessi sono infelici e neanche tanto ottimisti. Il tecnico livornese ha le ore contate, Adriano Gallia-ni vive con la sveglia attorno al collo, mentre Barbara Berlusco-ni sogna in grande. Vuole Paolo Maldini al suo fianco (buongu-staia). Una che ha avuto Pato ri-trovarsi con un mostro sacro del genere è come dire dal gianduia alla cioccolata della macchinetta. Meglio ridere che fare drammi, ma la partita contro il Genoa è più importante della qualifica-zione agli ottavi di Champions League. Ciò che arriva in Europa è tutto grasso che cola, ma chi avrebbe pensato ad un Diavolo così scornato nelle prime partite di campionato? Neanche le pre-visioni più pessimistiche regala-vano scenari così liturgici e pie-ni di dracma. Contro il Grifone ritorna Mario Balotelli, l’unico con Kakà capace di spostare gli equilibri. Il tifoso rossonero sta aspettando che Alessandro Matri si sblocchi e che Niang, magari, si muova di meno e faccia pesa-re di più quel talento che sembra avere, ma che nessuno ancora ha visto. Ora l’alibi degli infortuni è terminato. Non c’è più tempo di leccarsi le ferite. I tre punti stan-no diventando la manna in mez-zo al deserto. Visti i gravi pro-blemi d’equilibrio che la società rossonera sta manifestando, ora tocca veramente ai giocatori fare la differenza. Abbiati, De Jong, Montolivo, Robinho, Mexes e compagnia hanno la dignità di sentirsi ugualmente colpevoli di questo status quo? Potrebbe essere il diapason di una nuova avventura, perché “Non c’è uomo possa fare che non sia dignitoso, se lo fa nel modo giusto”. Lo di-ceva Bill Cosby.

StatisticheP a r t i t a

Genoa in bianco da quattro stagioniIl Milan nelle ultime tre sfide ha sempre vinto per 1-0

Milan e Genoa si sono in-contrate 45 volte da quan-

do il campionato si gioca a giro-ne unico (1929-1930). 29 vittorie per i rossoneri, 4 sconfitte e 12 pareggi. La vittoria più larga per i padroni di casa risale alla stagione 1949-1950, 14ª gior-nata: si chiuse 5-0 con doppiet-te di Nordhal e Gren e rete di Liedholm. Il match con più gol risale alla stagione 2009-2010, 18ª giornata: terminò 5-2 per il Milan con doppietta di Borriel-lo e reti di Ronaldinho, Thiago Silva e Huntelaar per gli uomini di Leonardo, mentre per il Gri-fone andarono a segno Sculli e Suazo. Dall’altra parte, la vittoria più eclatante avvenne nel cam-pionato 1957-1958, 34ª giornata: 5-1 con tripletta di Abbadie e doppietta di Barison per i ros-soblu, mentre Fontana segnò la rete della bandiera. Questo

successo fu l’anche ultimo per il Grifone. In Milan-Genoa, sono stati realizzati 121 gol, di cui 84 a favore dei rossoneri e 37 a favore dei liguri. Nel primo tempo sono stati messi a segno 49 reti, nel se-condo 72. Nella prima frazione di gara 35 reti per il Milan e 14 per gli avversari. Nella ripresa i gol dei padroni di casa sono 49, dei genoani 23. L’ultima vittoria del Milan risale alla 9ª giornata della scorsa stagione: terminò con il punteggio di 1-0, grazie alla rete di El Shaarawy. Curiosi-tà: nelle ultime tre sfide il Milan ha vinto sempre per 1-0, mentre l’ultimo punto il Genoa l’ha con-quistato nel 2008-2009 (1-1 con reti di Beckham e Milito).

Beckham autore del momentaneo vantaggio rossonero

Si salvi chi puòSocietà, staff tecnico e squadra sotto esame col GenoaIl banco degli imputati è par-

ticolarmente affollato in casa Milan. La bufera che ha colpito la società si è abbattuta su di essa a tutti i livelli non risparmiando nessuno. Barbara Berlusconi ha le idee chiare su chi vorrebbe al suo fianco per ringiovanire e svecchiare una società arrivata a un punto di svolta. Società in subbuglio e Allegri al lavoro per cercare di far quadrare un cer-chio sempre troppo spigoloso. L’ultimo turno di campionato ha regalato un emozionante (!) pun-to al Bentegodi di Verona che ha portato i rossoneri a quota tredi-

ci, frutto di tre vittorie, quattro pareggi e cinque sconfitte, in pra-tica una media da salvezza con patema finale. Urge una scossa e subito, anche attraverso soluzio-ni tattiche differenti o ritorni al passato. Allegri ha sperimentato, osservato e valutato i suoi gioca-tori. La novità più importante è la posizione di Ricardo Kakà. Il brasiliano nell’amichevole con gli svizzeri dello Young Boys ha ricoperto anche il ruolo di play-maker con l’intento di aumenta-re le geometrie e la tecnica nella zona più importante del campo, il centro. Il brasiliano non ha fat-

to male e potrebbe aiutare così un reparto in perenne difficoltà, preparando allo stesso tempo la soluzione tattica per l’arrivo di Honda a gennaio. Detto que-sto, Allegri, almeno per il calcio d’inizio, presenterà un Milan in versione classica pronto poi a cambiare pelle nel momento del bisogno. Tra gli azzurri trova il gol Abate e non Balotelli che però pare aver migliorato l’intesa con Giuseppe Rossi. Bene anche Poli, nei minuti concessigli da Prandelli, che ha confermato le doti di centrocampista moder-no messe in luce nel Milan. La nota grigia riguarda il piccolo problema fisico che ha riscontra-to De Jong con l’Olanda, ma ci vuole ben altro per tenere fuori un simile combattente. Abbiati in porta, dunque, a comandare la difesa, composta da Abate, Mexes, Zapata ed Emanuelson. A centrocampo Poli, De Jong e Muntari, l’assenza per squalifica di Montolivo si farà sentire, tan-to che il tecnico toscano pensa a un tridente Kakà, Balotelli e Robinho per schierare dall’ini-zio quanta più fantasia possibile contro un Genoa che ha siste-mato prima di tutto il reparto difensivo.

Bill Cosby, attore, scrittore, sce-neggiatore e produttore cinema-tografico

STADIO MEAZZA ORE 20.45

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3sabato 23 novembre 2013

LA CLASSIFICA TURNO ODIERNO

PROSSIMO TURNO

classifica marcatori

14 ª Giornata

11 retiRossi (Fiorentina; 4 rigori)8 retiCerci (Torino; 4 rigori)7 retiPalacio (Inter)6 retiTevez (Juventus; 1 rigore)Callejon (Napoli)Hamsik (Napoli)Berardi (Sassuolo; 4 rigori)5 reti

Denis (Atalanta)Gilardino (Genoa; 1 rigore)Vidal (Juventus; 1 rigore)Paulinho (Livorno)Higuain (Napoli; 2 rigori)Parolo (Parma)Toni (Verona)4 retiConti (Cagliari)Alvarez (Inter)Pogba (Juventus)Candreva (Lazio; 2 rigori)

Cassano (Parma)Florenzi (Roma)Eder (Sampdoria; 2 rigori)Gabbiadini (Sampdoria)Immobile (Torino)3 retiDiamanti (Bologna; 2 rigori)Barrientos (Catania)Cambiasso (Inter)Nagatomo (Inter)Pirlo (Juventus)Balotelli (Milan; 1 rigore)Muntari (Milan)Pandev (Napoli)Gervinho (Roma)

13ª GiornataSabato 23 Novembre 18:00 Verona - Chievo Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona20:45 “Milan - Genoa Stadio Giuseppe Meazza, Milano20:45 Napoli - Parma Stadio San Paolo, Napoli

Domenica 24 Novembre 15:00 Livorno - Juventus Stadio Armando Picchi, Livorno15:00 Udinese - Fiorentina Stadio Friuli, Udine15:00 Sampdoria - Lazio Stadio Luigi Ferraris, Genova15:00 Sassuolo - Atalanta Stadio Città del Tricolore, Reggio Emilia15:00 Torino - Catania Stadio Olimpico, Torino20:45 Bologna - Inter Stadio Dall’Ara, Bologna

Lunedì 25 Novembre 20:45 “Roma - Cagliari Stadio Olimpico, Roma

Sabato 30 Novembre 18:00 Parma - Bologna Stadio Ennio Tardini, Parma20:45 Genoa - Torino Stadio Luigi Ferraris, Genova

Domenica 1 Dicembre 12:30 Catania - Milan Stadio Angelo Massimino, Catania15:00 Cagliari - Sassuolo Stadio Sant’Elia, Cagliari15:00 Chievo - Livorno Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona15:00 Atalanta - Roma Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo15:00 Inter - Sampdoria Stadio Giuseppe Meazza, Milano20:45 Juventus - Udinese Juventus Stadium, Torino

Lunedì 2 Dicembre19:00 Fiorentina - Verona Stadio Artemio Franchi, Firenze21:00 Lazio - Napoli Stadio Olimpico, Roma

Pos. Squadra P.ti G V N S Gf Gs +/-1 Roma 32 12 10 2 0 26 3 232 Juventus 31 12 10 1 1 26 10 163 Napoli 28 12 9 1 2 24 11 134 Inter 25 12 7 4 1 29 12 175 Fiorentina 24 12 7 3 2 24 14 106 Verona 22 12 7 1 4 22 19 37 Genoa 17 12 5 2 5 13 14 -18 Lazio 16 12 4 4 4 16 16 09 Atalanta 16 12 5 1 6 14 15 -110 Milan 13 12 3 4 5 17 19 -211 Parma 13 12 3 4 5 17 20 -312 Udinese 13 12 4 1 7 11 15 -413 Cagliari 13 12 3 4 5 13 20 -714 Torino 12 12 2 6 4 18 21 -315 Livorno 12 12 3 3 6 13 18 -516 Bologna 10 12 2 4 6 14 24 -1017 Sassuolo 10 12 2 4 6 13 28 -1518 Sampdoria 9 12 2 3 7 13 22 -919 Catania 9 12 2 3 7 8 19 -1120 Chievo 6 12 1 3 8 7 18 -11

il capocannoniere Giuseppe Rossi

BioritmiI CUGINI COL GENOA NON POSSONO FALLIREBen tornato capitan Zanetti. Ti aspetto in Brasile con l’Argentina

Una bella parentesi quella az-zurra contro la Germania e

la Nigeria. Il Mondiale è ancora lontano però le premesse per far bene non mancano. Per quanto concerne il campionato, come volevasi dimostrare, il Sassuolo ha messo nei pasticci la Roma strappando un meritato pareggio nello sprint finale. La squadra di Di Francesco ha disputato una signora partita e alla fine è stata premiata. Di fatto, c’è che adesso la Juventus è a un passo dal sor-passo dei giallorossi, magari per una sola notte, ma intanto la cor-sa allo scudetto è tornata ad es-sere molto interessante visto che i bianconeri, grazie al successo a spese del Napoli, hanno recupe-rato un bel gruzzolo di punti nei confronti dalla capolista. Sono curioso di vedere come reagirà la Roma lunedì sera con il Cagliari, un avversario di tutto rispetto in netta ripresa e in grado di dare parecchio fastidio ai giallorossi. La Juventus a Livorno non do-vrebbe trovare grossi ostacoli, però molto dipenderà dalla re-azione della squadra di Nicola dopo la sconfitta al veleno di San Siro con l’Inter. Fra le due formazioni c’è ovviamente un abisso ma nel calcio le sorprese

sono sempre dietro l’angolo per-ché anche le cosiddette piccole al momento opportuno sanno tirare fuori gli artigli castigando le favorite. Vedi il Sassuolo. Per quanto riguarda la gara di San Siro col Genoa, il Milan rischia parecchio. I nostri cugini sono in crisi di risultati e non di gio-co, un successo con i liguri po-trebbe rilanciare la squadra e lo stesso Allegri. Il tecnico del Mi-lan in questo momento non ha la bacchetta magica per guarire i malanni che si porta appresso dall’inizio di stagione, però, alla lunga, le capacità, l’esperienza e il lavoro di gruppo prima o poi do-vrebbero rilanciare i rossoneri. Ribadisco, comunque, l’impor-

tante della gara di San Siro dove il Milan con Gilardino avrà un avversario in più da tenere d’oc-chio. In merito all’Inter spero che vinca anche a Bologna. Col Livorno non mi è piaciuta mol-to e per fare risultato al Dall’Ara dovrà disputare una partita di-versa. Due parole per Zanetti. Il capitano è sempre stato nel mio cuore, rivederlo in campo è sta-to un sollievo. Javier col Livorno ha dimostrato di non aver perso lo smalto dei giorni migliori e se continuerà così lo rivedremo sul rettangolo di gioco per alme-no altri due anni. Mondiali con l’Argentina compresi.

Il Sassuolo ci crede e pareggia sul finale

OCCHIO ALLE SORPRESE

C’è Milan-Genoa è la partita si annuncia molto incerta.

Secondo i bioritmi la squadra di Allegri sembra leggermente favorita, soprattutto sotto l’a-spetto fisico. rispetto ai rossoblu di Gasperini però molte cose potrebbero cambiare sul piano dell’emotività in considerazione degli ultimi risultati poco felici conseguiti da Abbiati e compa-gni in questo avvio di stagione. IL Genoa arriva da una bella serie positiva di tre vittorie con-secutive e questo potrebbe dare una carica in più all’undici di

Gasperini al cospetto di un av-versario blasonato come il Mi-lan. Mettendo insieme i bioritmi di una dozzina di giocatori i ros-soneri sembrano avere qualche chance in più dell’avversario se è vero che la punta più alta dei valori viene registrata da Abate e El Shaarawy con un 6,50. Fanno seguito De Jong con 6,49, Poli 6,47, Mexes 6,43 e Robinho 6,41. Poco in palla sembrerebbe Kakà per via del 5,22 che lascia qual-che dubbio sulla giornata biorit-mica. In campo genoano sono in diversi a toccare il 6,50, primo su

tutti Biondini seguito a ruota da Matusalem. Un gradino più sot-to con 6,49 troviamo un terzetto formato da Cofie, Vrsaljko e Sa-likos. A seguire ci sono il portie-re Perin a quota 6,46 mentre Fet-faktzdis è a 6,42 davanti di alcune lunghezze rispetto a Gilardino fermo a 6,31 che comunque non è assolutamente un valore basso considerando i bioritmi medio degli altri colleghi. Riguardo gli allenatore il più in forma risulta Gasperini. Dunque, occhio alle sorprese, Gasperini sembra aver risanato la difesa.

il portiere Mattia Perin cresciuto nel Genoa

MILAN LEGGERMENTE FAVORITO

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sabato 23 novembre 20134

Campionato

L’o s p i t e

ALLEGRI ALL’ULTIMA SPIAGGIA COL GENOAJuventus, profumo di sorpasso se batte il LivornoDopo la sosta azzurra con le

gare dell’Italia di Prandelli contro Germania e Nigeria, ri-spettivamente giocate a Milano e Londra, torna il campionato con la novità di un’altra brusca frenata della Roma ad opera del Sassuolo, bravissimo all’Olimpi-co, nel turno precedente, a bloc-care sul pareggio i giallorossi di Rudi Garcia. Ad approfittare del mezzo passo falso della capolista è stata la Juventus che ha man-dato al tappeto il Napoli, nello scontro frontale per la corsa allo scudetto, rifilandogli un secco 3-0 che non ammette repliche. E proprio il Napoli, nell’anticipo di stasera del San Paolo col Parma, proverà a rialzare la testa per non perdere definitivamente il treno dell’alta classifica. La Roma, in-vece, lunedì 25 affronterà all’O-limpico un Cagliari in palla re-

duce dal successo del Sant’Elia in zona Cesarini col Torino di Ventura. I riflettori odierni sono comunque puntati sulla sfida se-rale del Milan col Genoa dove,, si decideranno le sorti di Allegri in caso di mancata vittoria dei rossoneri. Il vecchio Diavolo ha rischiato parecchio a Verona col Chievo strappando un pareggio piuttosto strano ma con il Grifo-ne guai fallire, anche se l’avversa-rio sembra presentarsi in forma smagliante grazie ai tre successi consecutivi, ultimo dei quali chiuso a doppia mandata in cas-saforte a Marassi contro il Ve-rona rivelazione di Mandorlini. Viaggia, al contrario, bene l’In-ter di Mazzarri che, ai tre punti conquistati a Udine venti giorni fa ha fatto seguire l’importante vittoria casalinga con il Livorno grazie in particolare modo alla

disgraziata autorete del portiere labronico Bardi e al grande spun-to promosso da capitan Zanetti nell’azione che ha portato al rad-doppio dei nerazzurri con Naga-tomo a una manciata di secondi dal fischio di chiusura. Lo stesso Livorno, orfano dello squalifica-to Paulinho, domani pomerig-gio riceverà all’Ardenza una Ju-ventus che per ventiquattro ore, in caso di vittoria, balzerebbe in testa alla classifica sorpassando la Roma impegnata, come già detto, lunedì all’Olimpico col Cagliari. Test importante, infine, per la Fiorentina in trasferta al Friuli con una Udinese bastonata a Catania nell’ultimo turno. Da seguire l’Atalanta a Reggio Emi-lia contro quel Sassuolo che ha fatto tornare con i piedi per terra i tifosi romanisti per l’1-1 di due settimane fa.

Il gol capolavoro di Pirlo La disperazione giallorossa per il pareggio col Sassuolo

IL PISTONE CHE ARRIVA DA BIELLANiente Canada, solo rossoblu nel futuro della punta amata dalla curva

Sarà certamente uno dei “gio-catori chiave” dell’incontro,

Alberto Gilardino. A Genova in molti preferivano Borriello, ma l’attaccante biellese è di un’altra categoria. “A gennaio non parto. Al Toronto? Resto un giocatore del Genoa, ho dato tutto, voglio rimanere e continuare a far bene con questa maglia”, ama ripetere il calciatore rossoblu. “Voglio re-stare al Genoa e segnare ancora tanti gol”. E il Mondiale? “Finché si parla di Gilardino va bene”, dice in prima persona. La mo-glie, Alice Bregoli, a Santa Mar-gherita Ligure disfa le valigie. Le tre figlie, Ginevra, Gemma e Giulia, sono felici di non dare l’addio alle amiche del cuore. Nato lo stesso giorno in cui l’I-talia, guidata da Enzo Bearzot, ha battuto il Brasile per 3-2 nel Campionato mondiale di calcio 1982, Gilardino di testa è un ariete e un acrobata. Ama farsi servire in area di rigore, dove può sfruttare le sue doti di tem-pismo e opportunismo. Protegge la palla come pochi e si fa trova-re sempre pronto su posizione attendendo indomito i cross dei compagni di squadra. Gila dà sempre profondità alla squadra. Tira spesso di prima intenzione e si fa rispettare dagli avversari an-

che sotto la porta nemica, prima di concludere in rete. Un destro naturale, il suo. Tuttavia, negli anni con la maglia del Parma ha saputo migliorare il controllo col piede sinistro. Dopo la stagione a Bologna, dove ha salvato gli emi-liani dalla retrocessione, è torna-to al Genoa. Dichiarato incedi-

bile da Preziosi, Gila ha esordito in campionato a San Siro contro l’Inter (0-2) e segnato il suo pri-mo gol stagionale in A la dome-nica dopo contro la Fiorentina in casa (2-5). La prima doppietta della stagione in rossoblu è del 20 ottobre scorso, in casa contro il ChievoVerona (2-1).

Chi è Alberto Gilardino

Nato a Biella il 5 luglio dell’82, Alberto Gilardino è stato Cam-pione del Mondo con la Na-zionale nel 2006. Con il Milan, squadra nella quale ha militato dal 2005 al 2008, ha conquistato una UEFA Champions League, una Supercoppa UEFA e una Coppa del mondo per club FIFA. Attualmente è tra i primi 20 cal-ciatori per numero di reti segna-te in Serie A ed è il principale bomber azzurro tra i giocatori in attività.

Mercato

ETO’O VERSO IL MILAN, HONDA A GENNAIOValdes futuro rossonero, Vidic alla Juventus. Pirlo al Real Madrid?

E’ già successo con Pirlo, Ro-naldo, Ibrahimovic, Ganz,

Pazzini e tanti altri. Quindi, nessuna stropicciata di occhi o critiche fuori luogo se qualcuno fa filtrare la notizia che al Mi-lan a gennaio potrebbe arrivare a rinforzare l’attacco rossonero Samuel Eto’o, ex della Beneama-ta, dell’Anzhj ed attuale bomber del Chelsea di Josè Mourinho. Il camerunense, appena approdato al Mondiale brasiliano del 2014 grazie al successo con la Tuni-sia, molto spesso viene tenuto in panchina dal coach porto-ghese dei Blues e di conseguen-za avrebbe chiesto di andarsene per poter giocare qualche partita in più prima di chiudere la sua brillante carriera. A Londra al-cuni controbattono che Eto’o po-trebbe presto rinnovare il con-tratto per un’altra stagione, altri

sostengono che il giocatore ha ormai pronte le valige per l’Italia dove ad attenderlo c’è soprattutto il Milan, seguito a ruota dall’In-ter che non ha dimenticato affat-to le belle imprese del passato del cannoniere africano. Il Milan fra poco più di un mese potrà inol-tre disporre di Honda, lascia-to libero dal Cska Mosca dopo un lungo braccio di ferro. Per quanto concerne la Juve, il club bianconero sembra a un pas-so dal trentaduenne Vidic dello United che a sua volta rischia di perdere anche l’altro difensore Sagna. Il Real Madrid intanto sta facendo pressione sulla Juve per Pogba ma a Torino non ci stanno perché il francese è destinato a rilevare la maglia di Pirlo in sca-denza di contratto. I bianconeri hanno alzato la cifra del biennale offerta al fuoriclasse bresciano

ma il Real e Ancelotti insistono per strappare il sì del giocatore in prospettiva futura a favore delle Merengues. Pirlo, per la cronaca, piace anche al Psg e al Monaco di Ranieri. I parigini, nel frat-tempo, hanno concesso semafo-ro verde a Menez che potrebbe andare all’Inter in compagnia di Montoya del Barcellona. L’Inter è pure sulle piste di Djordevic del Nantes mentre lo svincolato Victor Valdes del Barca potrebbe andare al Monaco o in alterna-tiva al Milan se Abbiati passerà alla squadra del Principato come qualcuno ha scritto.

La nuova ThoInter punta dritta al Dall’AraI nerazzurri a caccia dei tre punti contro i felsinei in crisi

I C u g i n i

Nessuna sorpresa. Il distac-co c’è ma non si vede. Non

per ora quantomeno, perché il passaggio di proprietà fra Mas-simo Moratti ed Erick Thohir è apparso il più delicato possibile. Massimo presidente onorario, Thohir presidente e Angeloma-rio vice-presidente. Insomma i Moratti ci sono ancora e, pro-babilmente ci saranno sempre, anche quando il magnate indo-nesiano rifarà le valige alla volta di Giacarta. Prima, però, ampio spazio ad una parola che in Ita-lia difficilmente può avere una giusta collocazione semantica: programmazione. Thohir nella 7 giorni milanese ha incontrato tutti, da Mazzarri ai giocatori, dai dirigenti ai consiglieri passando per i responsabili della comuni-cazione e del settore giovanile. Lo sviluppo dell’Inter parte ora,

con un grande occhio all’amplia-mento del marchio senza trascu-rare il lato predominante che, ovviamente, riparte dalla sfida contro il Bologna. Pioli avrà a disposizione gli stessi undici che, con alti e bassi, nelle ultime tre sfide hanno saputo rimettere in saldo la panchina dell’allenato-re. Il dubbio più grande riguar-da la porta dove Gianluca Curci non garantisce affidabilità fra i pali. Diamanti guida la giovane batteria d’attacco dove il baby Cristaldo ed il talento interista Laxalt possono mettere in diffi-coltà la retroguardia nerazzurra. Arrivano brutte notizie dall’in-fermeria per quello che riguarda proprio la difesa nerazzurra, con Walter Samuel che si è aggiunto ai già lungodegenti Mauro Icar-di e Diego Milito. Andrea Ra-nocchia è squalificato e, nono-stante il rientro dalla squalifica

di Juan Jesus, sarà ancora una volta emergenza per quello che riguarda il pacchetto arretrato. Campagnaro è in pieno recupe-ro e dovrebbe partire da titolare, ma nel caso in cui non dovesse farcela è il solo Marco Andreol-li l’alternativa a disposizione di Walter Mazzarri. Poca abbon-danza in difesa, così come in attacco dove il solo Palacio gode di buona salute e fiducia da parte dell’allenatore. In salute, in realtà ci sarebbe anche Ishak Belfodil, ma all’attaccante algerino sarà preferito ancora una volta un trequartista. Confermata la pre-senza negli undici di Cambiasso, Ricky Alvarez e Guarin è ancora una volta il ballottaggio Taider-Kovacic a tenere banco sulla scrivania dell’allenatore toscano. Se la scelta ricadrà sul talento croato allora sarà lui ad affianca-re Palacio in attacco, altrimenti il ruolo di trequartista sarà ri-coperto dal colombiano Guarin. Non ci sarà Thohir, ma sarà la prima Inter ufficiale del magnate indonesiano da presidente. Vie-tato fare brutta figura, perché gli sms questa volta, non avranno il numero di Massimo Moratti come destinatario. Thohir osser-va da lontano. Un monito in più, per fare bene nella corsa al terzo posto.Hugo Campagnaro torna a guidare la retroguardia nerazzurra

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5sabato 23 novembre 2013amarcord

Marco Borriello al Milan nel 2002-2003 e nel 2006-2007Marco Borriello al Genoa nel campionato 2007-2008Antonio Valentin Angelillo al Milan nei campionati 1965-1966 e 1967-1968. Indossò la maglia del Genoa nel campionato ‘68-’69

Antonio Nocerino al Milan dal 2011 Antonio Nocerino al Genoa nel campionato 2004-2005

Stephan El Shaarawy al Genoa dal 2006 al 2010 Stephan El Shaarawy al Milan dal 2011 Alberto Gilardino al Genoa dal 2012

Alberto Gilardino al Milan dal 2005 al 2008

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sabato 23 novembre 20136

Milan Club Latina

Sono sulla breccia da 41 anni i rossoneri tifosi di Latina.

Correva l’anno 1972, quando numerosi tifosi del Diavolo sen-tirono il bisogno di concretizza-re la loro passione fondando un Milan Club, oggi, sicuramen-te, uno dei più “vecchi” affilia-ti all’AIMC. Da allora, posta la prima pietra, ha avuto inizio la gloriosa storia rossonera a La-tina continua ad avere il suo punto di riferimento presso la originaria sede del Bar Mas-simo, in Via Villafranca. Senza voler fare torto a nessuno, corre l’obbligo di citare i due pilastri sui quali si è costruita la stessa storia del sodalizio: Umberto Barboni, Delegato Regionale per il Lazio dell’Associazione Italiana Milan Club e Massimo Di Fiore, presidente del Club. “Abbiamo attraversato quasi mezzo secolo di vita della Società -ci dice il presidente Di Fiore - dal perio-do buio di Farina allo splendore degli anni dei trionfi in tutto il mondo, sotto la illuminata pre-sidenza di Silvio Berlusconi. Un ruolo determinante, me lo lasci dire, lo abbiamo giocato anche noi tifosi che non abbiamo ab-

bandonato mai la squadra, come non la abbandoneremo adesso, in un momento molto delicato, in cui sarebbe facile defilarsi, in attesa di tempi migliori. Esorto la Società rossonera ad assume-re un comportamento più leale nei confronti di mister Allegri, sempre messo alla prova. Lascia-molo lavorare e, a fine mandato, si trarranno le somme sul suo operato”. l tifosi di Latina, in tutti questi anni, non hanno ba-dato a spese nel seguire la squa-dra in tutto il mondo. Sono stati al Bernabeu di Madrid a vedere la squadra di Sacchi imporre il gioco in casa del grande Real. A Barcellona, il 24 Maggio 1989, ci fu un vero e proprio esodo con 90.000 tifosi; poi è stata la volta di Vienna,Tokio, Atene, e Mona-co. Non si sono fermati, ovvia-mente, neppure in Italia seguen-doli in quasi tutte le trasferte. Per i tifosi costretti a restare a Latina, al Bar Massimo è stato messo a disposizione un maxi schermo per seguire le partite comoda-mente. Ancora il presidente: “Abbiamo compiuto enormi sa-crifici e lo faremo ancora, perché la passione per squadra del cuo-re ti porta a sopportare tutto. Il cammino è ancora lungo per ri-vedere il Milan di una volta, ma noi resteremo compagni fedeli, come è stato finora”. Le attività

del Club non si limitano al puro e semplice tifo, ma spaziano dal sociale all’educazione dei ragazzi oltre alla raccolta fondi da desti-nare a Enti di ricerca e studio. Ci sembra che più di così un Club non possa fare.

CASA MILANIl Milan cambia sede e, dopo

cinquanta anni in via Turati, trasloca nell’area Portello di Mi-lano, un business da due milioni di euro. Si chiama “Casa Mi-lan” e rappresenta il futuro, un momento importante per tutta la Società, per il Milan che si muove e avanza. La nuova sede, 9 mila metri quadrati, è in un avveniristico palazzo poco di-stante da San Siro, di cui occupa sei piani, due dei quali interrati. Casa Milan ospiterà 120 dipen-denti, uffici, la sala stampa, una sala per i ricevimenti e una per il relax, oltre alla terrazza e al Museo, al piano -1, della società più titolata al mondo, che ospi-

terà anche le numerose Coppe vinte in tutto il mondo, finora custodite gelosamente nella sala dei trofei di via Turati. Al quarto piano, quello riservato alla presi-denza e agli alti dirigenti, si trova

il nuovo ufficio dell’amministra-tore delegato Adriano Galliani; un corridoio lo separa da quel-lo di Barbara Berlusconi. “Casa Milan” entrerà a pieno regime il prossimo mese di aprile.

i C l u b

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7sabato 23 novembre 2013

Grifone reale sui resti del Diavolo

Ora il Genoa fa paura anche al Milan. Arriva a San Siro

la “nonna” del calcio italiano, es-sendo la prima squadra della pe-nisola, fondata dagli inglesi che, dal 7 settembre 1893, la proietta-rono nel firmamento del pallone come Genoa Cricket ad Football Club. E’ un nome che, solo a sen-tirlo, incute paura e certamente ne avranno tanta i giovincelli rossoneri, che forse poco sanno della storia del nostro campiona-to. Il Genoa oggi, oltre che temu-to, è anche rispettato grazie alla sua invidiabile tabella di marcia che racconta di ben tre vittorie consecutive regalate da Gilardi-no, Kucka e compagni . Questi impavidi dell’area di rigore, soli-dali tra loro, hanno ben onora-

to anche l’impegno assunto nei confronti di Gasperini, tornato al vecchio amore sotto la Lan-terna, dopo le alterne e sventura-te parentesi al di fuori della terra ligure. Oggi, nella classifica delle minori, si fa per dire, comanda il Grifone con la croce di San Giorgio avvolta dai colori rosso e blu, già della corona dei Rea-li inglesi come da tradizione. E’ stato il signor Parodi, nel 1910, a volere lo stemma sulle maglie, che rappresentasse, in una per-fetta simbiosi, la città di Genova e la gemellata Londra. E’ stata una felice intuizione che ancora oggi fa spiccare lo scudetto sulle maglie ed incute un certo timo-re, per la presenza dell’animale in parte aquila, leone e cavallo. Ecco perché la squadra di Ga-sperini non ha poi tanto timore riverenziale nei confronti di un rivale a pezzi. Il Genoa lo sa ed è pronto a picchiare come aquila sul malcapitato diavolo rossone-ro, per poi farne un boccone con

la forza del leone. Gilardino è senz’altro l’elemento più temuto dalla traballante difesa milani-sta, perché cova la sua personale vendetta contro chi non ha avu-to fiducia in lui. I Liguri, comun-que, non sono sprovveduti a tal punto da pensare di trovare una bella tavola già imbandita per loro. Dovranno sudare non poco per non uscire con le ali rotte da un improvviso risveglio di forza e dignità di una squadra che, vi-sti i precedenti, non si dà mai per vinta e costretta a fare punti. Il Milan, come gli accade quando si trova con l’acqua alla gola, non avrà troppi riguardi della storia della prima compagine italiana, ora arruolata con grande merito, nel prestigioso “Club for Pione-ers”, in compagnia dello Schef-field e del Recreativo de Huelva. A volte, i blasonati titoli onorifici non bastano ad evitare brutte sorprese, proprio come potrebbe accadere stasera, nella delicata sfida di San Siro.

Intervista

Gli Ospiti

L’EX CENTROCAMPISTA APPLAUDE GASPERINI MA BOCCIA IL RUOLO DEL BRASILIANO

Stefano Eranio è stato un gran-de centrocampista, impiegato

prevalentemente sulla fascia de-stra. S Cresciuto nelle giovanile del Genoa, Eranio ha giocato per 8 anni con il Grifone, ma è nelle cinque stagioni al Milan che il genovese ha consegnato la pro-pria carriera alla storia.

Da doppio ex, che partita si aspetta?Per quanto riguarda il Genoa, da quando è arrivato Gasperini le cose stanno andando meglio, il momento di difficoltà è stato la-sciato alle spalle e ora si sta intra-prendendo un percorso positivo. Il Milan, purtroppo è in un mo-mento delicato, bisogna assoluta-mente ritrovare il bandolo della matassa perché non c’è più alcun margine di errore.Milan in continua difficoltà, so-prattutto in difesa. Solo Mexes è l’unico certo del posto da tito-lare. Come si può migliorare?Recuperare i giocatori importan-ti, secondo me nel campionato si attacca in 11 e si difende in 11 penso che non sia solo un proble-ma di difensori, ma di un’intera squadra. C’è bisogno di tutti, an-che se devo dire che De Jong sta facendo molto bene questo tipo di lavoro ed è un giocatore che a oggi è fondamentale in questo Milan.Kakà regista basso. Un ruolo alla Pirlo la convince?

È un giocatore che secondo me lo può fare per le caratteristiche che ha. Forse da mezz’ala destra potrebbe giocare ancora meglio, con un passo che consenta a lui di inserirsi dalla mediana. Da regi-sta, invece, bisogna vedere se ha 90 minuti nelle gambe, se terrà la posizione. Kakà, non è un regista, deve trovare i tempi giusti e non farsi trasportare dal gioco lontano dalla sua posizione. Lo può fare perché ha classe da vendere, ma dovrà lavorarci su.Il Genoa sembra essere torna-to ai livelli che le competono. Quanti meriti ha Gasperini?Lui lavora bene, è pignolo nelle sue decisioni, sicuramente ha por-tato il fatto di far giocare la squa-dra alla perfezione secondo uno schema ben definito. Lui Gioca a tre dietro ma sembra una difesa a cinque. E Gli esterni d’attacco sono sì offensivi, ma forniscono un aiuto alla fase difensiva. Giu-stamente, poi, ci vuole un po’ di fortuna per uscire definitivamen-te dal periodo negativo d’inizio anno.Cosa c’è dietro il flop di France-sco Lodi? C’è che davanti a lui ci sono gioca-tori di grande spessore, così come chiede Gasperini. In mezzo al campo per l’allenatore ci vuole un centrocampo di grande forza e ca-pacità tattica. Con il passo che ha, Lodi non è il giocatore più adatto perché per lui è più difficoltoso te-nere la posizione e ricoprire quel ruolo. Se avrà la voglia di non mollare, però, potrà sicuramente trovare condizione e minuti nelle gambe.

Stefano Eranio: ‘’Kakà dietro non mi convince”A più di un mese di distanza, cos’ha portato al suo allontana-mento da Genova?Secondo me, il fatto di aver la voglia di cambiare in prima squadra. Hanno scelto di riporta-re Gasperini a Genoa pur avendo vinto il derby e Liverani è stato allontanato. Allo stesso tempo hanno scelto di portare il secondo di Gasperini, che conosce bene il modo di allenare del tecnico in primavera per creare una sorta di simbiosi. Sono stato maltrattato io come Liverani, però la decisio-ne di cambiare era già nell’aria. Far tornare l’uomo che aveva fat-to grande il Genoa.Se le chiedessi Barbara o Adria-no?Io, attualmente, ne sono fuori quindi non posso dire da che par-te stare. Conoscevo molto bene Silvio Berlusconi e sono molto grato a lui per la mia permanen-za nel Milan. Lo stesso discorso lo posso dire di Galliani, poiché an-che con lui abbiamo costruito un Milan fortissimo e vincente. Lui è un professionista che ha sempre fatto bene il suo lavoro. Ora non conosco Barbara, però ho la ga-ranzia che sia una persona della famiglia Berlusconi e se le hanno dato il pieno potere per agire è giusto che possa fare le sue scelte. È un rapporto insanabile quin-di?Quando si vocifera tanto qualco-sa di vero ci sarà. Non è facile li-berarsi di una persona che sa fare il suo mestiere come nessun altro in Italia. Adriano può risultare più o meno simpatico, ma di sicu-ro è un professionista serio.

Stefano Eranio con il Milan ha vinto 3 scudetti e una Champions

È di questi giorni la notizia che i cinesi vogliono comprare la Roma. Secca la risposta di Totti: “Aò, questi ar massimo possono comprasse la Primavera, così ce fanno l’invortini!”

Conte sorride: la FIFA dice si, Vidal ci sarà contro il Livorno. I tifosi Juventini hanno gridato: “EVVIVA LA FIFA”

Inter, il direttore sportivo Branca è a caccia di ali. Per ora i suoi migliori esterni… sono talmente esterni che giocano in altre squadre.

l’esultanza rossoblu ai danni del Verona

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sabato 23 novembre 20138

Champions

ChampionsRischia lo Zenit a S. Pietroburgo con l’AtleticoIL MILAN A GLASGOW SI GIOCA LA STAGIONE

Per il Milan deve essere una notte magica. La Champions

è dietro l’angolo e conquistare la qualificazione, magari con un turno di anticipo, sarebbe il massimo considerando, in par-ticolare modo, l’avvio disastroso in campionato della squadra di Allegri. Battere il Celtic a Gla-sgow è possibile, resta l’obiettivo primario, anche se la vigilia del-la partitissima con gli scozzesi è preceduta questa stasera da un impegno da non sottovalutare contro un Genoa in grande spol-vero per via dei tre successi con-

secutivi chiusi in cassaforte nelle ultime settimane. A Glasgow ha faticato pure il Barcellona ad in-cassare i tre punti. I catalani han-no vinto solo per 0-1 e il vecchio Diavolo, incerottato come sem-pre in campo e fuori (col brac-cio di ferro fra Galliani e la bella Barbara) nella circostanza dovrà dimostrare di valere qualcosa in più in formato internazionale rispetto alla copia sbiadita del campionato. E’ chiaro che con una vittoria sugli scozzesi i gio-chi per la qualificazione agli ot-tavi potrebbero essere cosa fatta, cioè missione compiuta, ma è al-trettanto vero che un pareggio in terra di Scozia lascerebbe aperta la porta all’Ajax nell’ultima gara dell’11 dicembre quando i rosso-neri a San Siro dovranno giocar-

si tutto con l’undici olandese. Il futuro dei rossoneri è in pratica legato al risultato di Amsterdam dove il Barca, già qualificato incrocerà le armi appunto con l’Ajax per pura formalità. Insom-ma, nulla da dire se i milanisti ti-feranno per una vittoria di Messi e compagni, vittoria che terreb-be stoppati i tulipani a quota 4, un solo punto di vantaggio sul Celtic fermo a quota 3. L’Ajax ha una difesa colabrodo e il Barcel-lona non dovrebbe avere grossi problemi ad andare in gol. Negli altri gruppi, ad esempio il G, lo Zenit di Spalletti proverà a fare uno sgambetto al già qualificatis-simo Atletico Madrid, ospitato a San Pietroburgo, mentre il Porto con l’Austria Vienna cercherà di recuperare il terreno perduto per riagganciare i russi. Nel Gruppo E c’è attesa per il Chelsea chiama-to a vendicare a Basilea il clamo-roso rovescio casalingo con gli svizzeri allo Stamford Bridge nel turno inaugurale. Eto’o è in gran-de forma e promette scintille nei prossimi impegni. Per lo Schalke trasferta insidiosa a Bucarest con la Steaua.

l’armata rossonera proverà a fare sua la partita

IL NAPOLI A DORTMUND PER LA VITTORIALa Juve obbligata a vincere col CopenaghenParadossi del calcio, Il Napo-

li, in Champions, a quota 9, rischia più della Juve bloccata a tre punti e ultima in classifica nel Gruppo B, dopo il pirotec-nico pareggio di Torino del 5 novembre con il Real Madrid di Carletto Ancelotti. In effetti, cifre alla mano, la formazione di Benitez, al comando del giro-ne F in compagnia dell’Arsenal, non avrà sicuramente vita facile dal momento che l’impegno di martedì sera contro un Borussia Dortmund dal dente avvelenato per la sconfitta interna incassata dagli inglesi guidati da Wenger, sulla carta appare piuttosto diffi-cile e insidioso. A Napoli, dove si leccano ancora le ferite per lo 0-3 incassato dalla Juventus, sperano nell’ennesimo miracolo di San Gennaro ma siccome si gioca a Dortmund l’impresa sembre-rebbe davvero proibitiva, anche perché per i tedeschi di Klopp la gara con i partenopei è da dentro o fuori dalla Champions. Se il

Napoli pareggia i conti tornano, se va buca, quasi un addio all’Eu-ropa alla faccia delle tre vittorie collezionate su quattro partite chiuse in cassaforte in questa fase delle qualificazioni agli otta-vi. Benitez potrà contare sull’as-setto completo della rosa con l’aggiunta di un Higuain e Insi-gne, assi nella manica pronti a colpire al momento giusto il Bo-russia. Oltretutto c’è un Hamsik

Il Celtic non faciliterà il compito al Milan

Giorgio Chiellini esulta con i compagni

scalpitante che ha dichiarato di voler chiudere la sua carriera a Napoli rifiutando, al contrario di Cavani, Lavezzi e Zuniga, la clausola recessoria per un addio alla città del Vesuvio. Dicevamo della Juve. La Vecchia Signora per continuare la sua avventu-ra in Champions dovrà in pri-mo luogo far bottino pieno allo Juventus Stadium con i danesi del Copenaghen, poi andare in Turchia a Istanbul ad incrocia-

re le armi con il Galatasaray di Mancini e Drogba. Molto dipen-derà dal risultato di Madrid del prossimo mercoledì di Drogba e compagni, però, prese in consi-derazione le gare diNapoli e Ju-ventus non è difficile trarre delle conclusioni dando i bianconeri più favoriti al passaggio del tur-

no rispetto alla squadra campa-na. Negli altri impegni il Psg si gioca il primo posto nello scon-tro diretto del Parco dei Principi con l’Olympiacos mentre i cam-pioni in carica del Bayern Mona-co vanno in viaggio di piacere a Mosca col Cska costretto ormai a pensare solo all’Europa League in compagnia del Viktoria Pli-zen in campo a Manchester col City. Per lo United trasferta a Le-verkusen

Europa League FIORENTINA IN VIAGGIO DI

PIACERE IN PORTOGALLOLazio in trasferta nella ghiacciaia di VarsaviaTrasferta in Portogallo col

Pacos de Ferreira per la Fiorentina nel quinto appunta-mento con l’Europa League. La Viola, al comando del Gruppo E, forte dei suoi dodici punti, tre dei quali conquistati con l’ultimo successo in Romania col Pandu-rii, è in viaggio di piacere in terra lusitana avendo, ormai, staccato il biglietto per i sedicesimi con

largo anticipo come si erano au-gurati in partenza i fan toscani. Col Pandurii la squadra di Mon-tella ha rischiato la sconfitta ma alla fine, in rimonta, i rumeni sono stati puniti rimanendo a quota uno in compagnia dei portoghesi del Pacos. Nello stes-

so gruppo bene anche gli ucrai-ni del Dnipro chiamati al derby dell’Est col già citato Pandurii. Meno bene sta la Lazio che per avere ragione dei ciprioti dell’A-pollon Limassol hadovuto suda-re le proverbiali sette camice. La squadra di Petkovic non è affatto

guarita e lo dimostra non solo il successo di misura dell’Olimpi-co con l’Apollon ma la sconfitta casalinga col Genoa e il pareggio conseguito al Tardini col Parma la scorsa settimana. La squadra biancazzurra giocherà a Varsa-via col Legia. Davanti alla Lazio nel Gruppo J troviamo i turchi del Trabzonspor con due punti di vantaggio, mentre l’Apollon e ancor di più il Legia Varsavia sono ormai fuori dei giochi. Sor-presa invece nel girone F dove la capolista Eintracht Francoforte è finita a gambe all’aria incassando una inattesa sconfitta a Tel Aviv col Maccabi. Gli israeliani hanno rifilato ai tedeschi un clamoroso poker, anche se l’Eintracht ha tentato la rimonta segnando due gol davanti a pubblico impazzito

di gioia. Il Maccabi è ora a due lunghezze dai panzer di Ger-mania. Nel Gruppo L bloccato anche il Paok dal Maccabi Haifa sul 2-2 con gli olandesi dell’Az che fanno le scarpe ai kazaki del Kuban. Negli altri gruppi frena-no il Siviglia bloccato in casa sul pareggio dello Slovan Liberec, i bulgari del Lodogorets fermati sull’1-1 dallo Chomomorests, mentre il Thun cade davanti al

proprio pubblico con la Dinamo Kiev. Continua invece la marcia trionfale del Salisburgo: gli au-striaci centrano la quarta vitto-ria in quattro partite andando a vincere a Liegi con lo Standard. Incertezza nel Gruppo I col Lio-ne che non va oltre il pareggio in Croazia col Rijeka mentre il Tottenham, pur sempre primo, fa una faticaccia con i moldavi dello Sheriff.

l’esultanza dei viola

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9sabato 23 novembre 2013

Nazionale

Mondiali

PRANDELLI SODDISFATTOLa coppia Balotelli-Rossi funzionaAllenamenti di lusso per gli

azzurri. A San Siro l’Italia fa la sua bella figura con la Germa-nia, recuperando lo svantaggio, finisce 1-1 per la soddisfazione di Prandelli, meno soddisfatto Loew. I tedeschi colpiscono tre legni, ma non centrano la porta degli azzurri che si organizzano bene e mettono, finalmente, in campo personalità e buon gioco. Prandelli può presentarsi all’ap-puntamento Mondiale con la consapevolezza di una squadra che gioca bene e con gli uomini chiave al posto giusto. Da Pirlo, regista quasi impeccabile, alla coppia d’attacco Balotelli-Rossi, passando per il centrocampo a 4. Qualche perplessità resta solo sulle fasce, comunque migliora-to dal rientro di Criscito e la pre-

un momento esaltante dell’incontro con la Nigeria

perfetta con Pepito, autore del primo gol, macina assist, pecca-to che non sia riuscito a segnare neppure nell’occasione più facile avuta al 77’, ed un centrocampo che funziona. Restano le per-plessità in difesa, un reparto che non riesce a coprire e che troppo spesso prende gol sui palloni alti, Ranocchia, responsabile di trop-pe insicurezze, e Pasqual non convince. Prandelli è comunque soddisfatto: “Grande partita, creato tanto, il risultato ci pena-lizza, ma prestazioni così vorrei vederle sempre. Balotelli e Rossi? Sono andati bene. Sono soddi-sfatto”. Al Craven Cottage, tem-pio del Fulham, gli azzurri detta-no legge, Thiago Motta ipnotizza gli spettatori con i suoi palleggi e l’inarrestabile Balotelli si può fermare solo commettendo fallo con strattonate e calcioni. Bravo Montolivo nelle triangolazio-ni in velocità e l’osannato Pirlo mette in campo le sue magistrali capacità sui calci di punizione,

PORTOGALLO, FRANCIA, GRECIA E CROAZIA STACCANO IL BIGLIETTO PER IL BRASILE

CR7 va in Brasile. Ibra resta a casa. Al Mondiale la Svezia è

bocciata nelle due gare spareggio col Portogallo e di conseguenza va in castigo bastonata tenendo leggermente aperta la porta solo

per i prossimi appuntamenti internazionali. Nel match di ri-torno Ibrahimovic va segno due volte contro i lusitani ma Cristia-no Ronaldo gli risponde con una tripletta personale che affonda le speranze degli scandinavi battu-ti già nell’andata ancora con un gol di CR7. Compie un vero mi-racolo la Francia che rovescia lo 0-2 rimediato venti giorni fa in Ucraina rifilando una tripletta alla squadra dell’Est firmata da Sakho, Benzema e da una scia-

gurata autorete ucraina. Per la cronaca, tutto il secondo tempo l’Ucraina ha giocato in inferiori-tà numerica per un doppio car-tellino giallo. La terza formazio-ne europea approdata a Brasile 2014 è la Croazia che stende per 2-0 l’Islanda (0-0 l’andata) men-tre la quarta è la Grecia che al 3-1 di Atene fa seguire l’1-1 esterno con la Romania. Nessun proble-ma invece per quanto concerne gli spareggi d’oltre Atlantico con il Messico e l’Uruguay che elimi-

nano rispettivamente la Nuova Zelanda e la Giordania. Scintille in Africa dove, dopo alcuni gi-roni veramente infernali, sono arrivate le dieci migliori squadre a giocarsi il biglietto per il Mon-diale. La sfida più tirata è stata quella fra l’Algeria e il Burkina Faso finita con la qualificazione della squadra affacciata sul Me-diterraneo grazie all’1-0 che ha capovolto il 2-3 della scorsa set-timana. Tutto facile invece per il Camerun al suo settimo Mon-

peccato per la mancata marca-tura di Parolo al 14’, proprio su punizione di Pirlo, che sbaglia incredibilmente il gol del 3-2. L’I-talia, colpevole di poca lucidità sotto porta, avrebbe comunque meritato la vittoria, gol mangiato dall’attaccante rossonero un po’

troppo sprecone, il subentrato Diamanti colpisce la traversa su punizione e palo di Parolo, ma le considerazioni, eccezione fatta per la difesa comunque priva di titolari, sono positive, l’Italia può presentarsi al Mondiale con qua-si tutte le carte in regola.

diale. Dopo il pareggio dell’an-data di Tunisi, Eto’o e compagni hanno travolto per 4-1 la squadra tunisina affiancandosi al Ghana, battuto al Cairo dall’Egitto per 2-1, ma promosso a pieni voti in virtù del 6-1 dell’andata. Le altre due africane che vanno in Brasile al sorteggio di Bahia sono la Co-sta d’Avorio di Drogba brava nel liquidare la pratica con il Senegal e la Nigeria che ha mandato al tappeto l’Etiopia rivelazione del torneo africano. tripletta per il portoghese del Real Madrid

IL SAPORE VINCE SEMPRE!

Nel 2013 i prodotti che si sono fregiati di questo riconoscimento sono: • i succhi di frutta Pago;• le Pazzerelle di Assofood, Quadrotti di vitello e filetti di pollo;• il salmone affumicato Bottega del Mare;• le Fette morbidissime di Camoscio D’Oro;• i Ripienotti Teneroni di Casa Modena, pasta fresca ripiena;• l’affettato di mare e i bastoncini di mare Coraya;• il burro Dalla Torre;• Ferrero Gran Soleil;• la pasta di semola trafilata al bronzo Selezione Filiberto Bianconi;• lo yogurt KYR di Parmalat;• gli snack al cioccolato Loacker;• Gianduiotti, ovetti al cioccolato e gelati artigianali di Pernigotti;• la birra Peroni, Gran Riserva Doppio Malto, Gran Riserva Rossa e Peroncino;• le tavolette di cioccolato Ritter Sport;• la pasta senza glutine Schär;• le piadine Loriana;• il succo di limone Limmi.

La settimana scorsa si è conclu-sa la Milano Restaurant Week by Sapore dell’Anno, iniziativa alla sua seconda edizione che ha coinvolto oltre 30 ristoranti di qualità della piazza milanese, in cui era possibile pranzare o cenare dall’antipasto al dessert a soli € 25,00. Per ciascun coperto un euro è stato devoluto alle on-lus Fondazione Progetto Arca e CIAI e in migliaia hanno aderito all’iniziativa, che ha visto anco-ra una volta il prestigioso pa-trocinio dell’assessorato Moda, Eventi, Expo della Provincia di Milano.

Sugli scaffali dei supermercati italiani comincia a diffondersi sempre più la certificazione di qualità Sapore dell’Anno che at-testa l’ottimo sapore dei prodotti alimentari testati direttamente dai consumatori. Infatti i consu-matori chiamati in laboratorio a

valutare i vari prodotti in test, esprimono un giudizio senza cono-scere la marca di appartenenza e soltanto i prodotti alimentari che eccellono nel sapore potranno poi utilizzare il logo Sapore dell’Anno per un anno intero come garanzia di qualità nei confronti dei futuri acquirenti.

«La Milano Restaurant Week è ormai un appuntamento imper-dibile nell’agenda della città di Expo 2015.Un efficace strumen-to di promozione della cultura enogastronomica del territorio capace di far riscoprire ai cittadi-ni Milanesi, e non solo, il piacere di cenare o pranzare nei migliori ristoranti ad un prezzo conven-zionato. Un banco di prova in at-tesa dei visitatori dell’Esposizio-ne Universale del 2015,  quando Milano accenderà i suoi riflettori proprio sul tema dell’alimenta-zione» - ha dichiarato l’Assessore Moda, Eventi, Expo della  Pro-vincia di Milano, Silvia Garnero. «Siamo orgogliosi di aver orga-nizzato un’iniziativa di successo per la piazza milanese con una forte connotazione benefica. Ri-proporremo la Milano Restau-rant Week by Sapore dell’Anno anche l’anno prossimo, con tut-ta probabilità già a partire dal

periodo primaverile», spiega Antonio Decaro, responsabile Italia di Sapore dell’Anno, che per un giorno ha abbandonato la scrivania col suo team e si è dedicato alla promozione dell’i-niziativa distribuendo in Stazio-

ne Centrale il nostro free press con l’inserto speciale con l’elen-co di tutti i ristoranti aderenti. A breve potremo conoscere i nuovi prodotti certificati Sapore dell’Anno 2014. (www.saporedellanno.com).

senza di Abate. Contro la Ger-mania la Nazionale azzurra ha fatto un buon allenamento, terzo risultato utile per Prandelli dopo la vittoria all’Europeo, in semi-finale, ed il pari a Dortmund. Anche a Londra, nell’ultima amichevole del 2013, contro la Nigeria ha dimostrato di poter dire la sua al Mondiale fra sette mesi. Quello di Londra è stato

un test importante dimostrando di poter gestire la partita e recu-perare, senza particolari scon-forti, lo svantaggio con sicu-rezza. L’Italia di Prandelli mette in campo bel gioco e crea tante occasioni. Contro la Nigeria avrebbe potuto e dovuto vincere dopo il pareggio di Giaccheri-ni, peccato. Balotelli, migliore degli azzurri, in sintonia quasi

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sabato 23 novembre 201310

Lara Comi intervista Luca Liotti, deputato e giocatore della Nazionale italiana parlamentari

Ripartire dai giovani e da una programmazione. Serve un allenatore come Guardiola

C’è un po’ di trambu-sto in società. Chi ha ragione?“Ha ragione chi fino a oggi ha gestito bene la società. Galliani non è con-testabile. Parlano i risultati. È il migliore dirigente che si possa avere”. Ipotesi Gal-liani in politica, come la vede? “Non la vedo. Spero che possa ancora fare bene per il Milan. È come mi-schiare il diavolo con l’acqua santa. Ottimi timonieri non sono necessariamente otti-mi velisti”. Per il dopo Al-legri si sono fatti i nomi di Trapattoni, Inzaghi, Man-

“Galliani il migliore dirigente possibile ma il mercato è il peggiore degli ultimi dieci anni”

gia, Seedorf. Preferenze? “Da sacchiano convinto mi piacerebbe un allenatore che torni a fare divertire. Il sogno è Guardiola. Mangia non lo conosco e sugli ex cal-ciatori che diventano tecni-ci rimango un po’ scettico, anche se non mancano ecce-zioni, come Conte”. Più col-pa degli infortuni o colpa

di un mercato sbagliato la crisi del Milan? “Il mer-cato è stato il peggiore degli ultimi dieci anni. Certo gli infortuni non hanno aiu-tato. Bisogna puntare sui giovani”. El Shaarawy può essere la carta per risol-levarsi? “Ha dimostrato di essere da Milan e con lui la squadra potrebbe recupera-re, ma non carichiamolo di troppe responsabilità. Oggi molti giocatori in organico non sono da Milan. Quan-do guardo la fascia destra e ripenso a Tassotti… “. Il Milan dopo 27 anni in via Turati ha cambiato sede. Che segnale è? “Da nostal-gico è un colpo al cuore. Ma non possiamo attaccarci ai feticci. Dobbiamo guarda-re al futuro e non mi sento

di criticare questa scelta”. Quante chance ha il Mi-lan in Europa? “L’Europa rispetto al campionato è tutta un’altra faccenda. È vero che ci sono delle coraz-zate tipo Real e Barcellona. Ma in partite secche il Mi-lan può dire la sua. Confido nel grande cuore rossonero”.Sulla sponda nerazzurra arrivano i capitali indo-nesiani. Il futuro sono gli investimenti stranie-ri? “Soldi in Italia non ce ne sono più. E purtroppo andremo in quella direzio-ne anche se non mancano esperienze positive all’ita-liana, vedi Fiorentina e Ju-ventus. Mi auguro che la gestione Berlusconi continui e torni a essere quella di un tempo”. Nel 2016 la finale

di Champions sarà a Mi-lano. Il Milan è in tempo per quell’appuntamento? “Spero di sì. Se sarà in gra-do di ripartire dai giovani, da una riprogrammazione, da una mentalità vincen-te, il Milan potrebbe anche essere una delle squadre fi-naliste. Servono scelte per il futuro e non rattoppi, come sono stati fatti”. Caso No-cerina, striscioni e razzi-

smo, come se ne esce? “Se ne esce denunciando. Ed è positivo che la vicenda sia venuta a galla. Non possia-mo lasciare correre né però generalizzare. Serve buon senso”. Il Milan incontra un Genoa in ottima sa-lute. “È in ottima forma, senza dubbio. Ma il Milan ha una gran voglia di riscat-to e sono convinto che a San Siro non ci deluderà”.

PRIMAVERA, IL MILAN DI INZAGHI NON SI FERMA PIU’I baby rossoneri centrano la terza vittoria consecutiva in campionato. L’Inter di Cerrone si impone in casa del Cagliari

Le ultime voci che vorrebbero Inzaghi alla guida del Milan

al posto di Allegri non sono per niente azzardate, soprattutto alla luce del lavoro svolto fin qui da Superpippo. I baby rossoneri, dopo essere usciti indenni dalla trasferta di Barcellona, valida per la prima giornata di ritorno della fase a gironi di Champions League, centrano anche il terzo successo consecutivo in cam-pionato grazie alla vittoria otte-nuta allo stadio Breda ai danni dei pari età della Ternana. Una vittoria da grande squadra, con il pieno controllo della parti-ta dal primo all’ultimo minuto con la consapevolezza di poterla sbloccare in qualsiasi momento. E cosi e’ stato grazie al vantag-gio iniziale dagli undici metri da

Piccinocchi al 6’, e al gol che ha chiuso la partita di Barisic nella ripresa al 66’. Una vittoria che permette al Milan di restare in scia Atalanta-Chievo, appaiate a pari punti in testa alla classifica. Scontata la soddisfazione di Pip-po Inzaghi al termine del match: “Sarebbe stata la terza vittoria consecutiva, ne avevamo biso-gno. Abbiamo fatto un’ottima settimana dopo la sosta, ci tene-vamo molto a fare bene. Questa è una squadra in crescita ed ero un po’ preoccupato perchè dopo due vittorie, contando Barcello-na che secondo me è stata una vittoria perchè subire un gol così… avevamo assaporato di ottenere i tre punti a Barcellona contro la squadra più forte d’Eu-ropa e per noi sarebbe stata una grande soddisfazione. Sapevo che dopo una grande partita può sempre venire un po’ di appa-gamento nei ragazzi. Nei primi minuti abbiamo affrontato nel

modo sbagliato la Ternana, poi abbiamo tenuto la partita nelle nostre mani. Siamo terzi e dob-biamo continuare così. Oggi ho fatto molti cambi, ho fatto gioca-re chi finora aveva giocato meno, chi ha giocato si è fatto trovare pronto e bene così”. Ora il Milan, che nel prossimo turno avrebbe dovuto affrontare l’inter, osser-verà un turno di riposo poiché sia il Milan che l’Inter perderan-no molti giocatori in virtù delle convocazioni delle varie nazio-nali giovanili. Pertanto il derby, originariamente programmato per sabato prossimo al “Giacinto Facchetti” di Milano, si giocherà il prossimo 12 gennaio. La for-mazione di Salvatore Cerrone si e’imposta sul campo del Caglia-ri 3-2 grazie alle reti Bonazzoli, Tassi e un’autorete di Oikono-mou. Un successo che permet-te ai baby interisti di portarsi a quota 15 punti in classifica, uno in meno dei cugini rossoneri.

MILAN–GENOA TRA EQUILIBRIO E GOLOcchi puntati sul “nuovo” Kakà e sull’ex GilardinoArchiviata la sosta per le na-

zionali la Serie A riparte con la 13ª giornata e al Meazza il Milan del confermato ma non troppo Allegri affronta il Genoa di Gasperini. Le due squadre ar-rivano a questa sfida divise da 4 punti, 17 quelli dei rossoblù, 13 per i rossoneri, entrambe han-no vissuto una prima parte di stagione tra luci ed ombre con i liguri che dopo l’inizio trauma-tico e il conseguente esonero di Liverani sono tornati al passato con l’avvento di Gasperini che ha prodotto ben 13 punti in 6 par-tite con un’unica sconfitta con la Juventus. Milan che non riesce a venire fuori da una crisi di iden-tità preoccupante e che proverà ad affidarsi alla nota più lieta di questa prima parte di campio-nato, Kakà, apparso ritrovato e pronto a riprendersi il Milan e l’assenza di Montolivo per squa-lifica gli consegna la fascia di capitano. Atteso equilibrio con il Milan che non può farsi sfug-gire tre punti fondamentali per poi tuffarsi nella delicata sfida di Champions in Scozia contro il Celtic: 1 + Gol è la nostra gio-cata con i padroni di casa vinci-tori ma con Gilardino e soci in gol, opzione offerta oltre 3 volte e mezzo la giocata. Vi ricordia-mo la possibilità di scommettere Live sull’evento attraverso i vo-stri Smartphone, Iphone o Tablet dai quali, scaricando le applica-zioni dei maggiori concessio-nari italiani, potrete entrare nel mondo della giocata durante lo svolgimento degli eventi. Il

divertimento è assicurato ma ricordatevi di GIOCARE CON RESPONSABILITA’. Uno sguar-do infine alle partite più impor-tanti della domenica iniziando dall’Ardenza di Livorno dove ar-riva la Juventus all’inseguimento della Roma; bianconeri in forma strepitosa dopo il 3-0 sul Napoli ma che devono far fronte ad una preoccupante emergenza in dife-sa con Bonucci e Ogbonna squa-lificati, Lichtsteiner infortunato e Barzagli non al meglio, senza di-menticare il Copenaghen da af-frontare con in palio il passaggio del turno in Champions. Tutto fa pensare ad un segno 2 per i bian-coneri che viene offerto media-

mente intorno all’1,40. Ci spo-stiamo al “Dall’Ara” di Bologna dove nel posticipo arriva l’Inter di Walter Mazzarri nella prima sfida della nuova era Thoir; Bo-logna che vuole uscire dalle zone paludose della classifica con un Pioli in bilico, ma che rappresen-ta la vera bestia nera di Mazzarri, battuto in più occasioni quando sedeva sulla panchina del Napo-li, Inter a caccia del 3° posto o di qualcosa in più e che dunque non può lasciarsi scappare pun-ti con squadre di tasso tecnico inferiore. 1,75 mediamente è la quota per l’opzione Gol che of-fre adeguate garanzie di uscita in questo match. In bocca al lupo!

La ripresa del Milan passa per Kakà

Scommesse

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11sabato 23 novembre 2013

Moto GPF1

MARC MARQUEZ SUL TETTO DEL MONDOIl pilota della Honda si laurea, a soli 20 anni,campione del mondo e alla prima stagione in MotoGp

A Marquez è bastato un terzo posto a Valencia per

vincere il titolo nella classe regina e farne il più giovane iridato di sempre. Un terzo posto che lo proietta nella storia. Ha dovuto attendere l’ultimo appuntamento della stagione, ma ne è valsa la pena. Si è concluso il motomondiale, con la vittoria di Jorge Lorenzo, in Spagna e con una gara che ha regalato grandi emozioni, soprattutto nei primi giri. Il centauro della Honda parte molto prudente dalla prima posizione, subito superato dalla Yamaha di Lorenzo in testa, tallonato dall’altra Honda di Pedrosa. Di questa lotta ne beneficia, momentaneamente, il primo in classifica, portandosi al comando della corsa al decimo giro. Lorenzo non ci sta e si riporta subito al comando dettando l’arrivo con lo stesso ordine di partenza: Lorenzo va incontro alla bandiera a scacchi, seguito da Dani Pedrosa e Marc Marquez, solito quarto posto per Valentino Rossi. Quinta posizione per Bautista seguito da Bradl, Smith e le

Ducati di Hayden, Dovizioso e Pirro. Il neo campione del mondo inizia ad assaporare il successo, quello vero: “Sono molto, molto, molto contento. Il mio sogno è diventato realtà, forse troppo presto perché non me lo aspettavo al primo anno. Ringrazio il team e la Honda. E’ stata la gara più lunga della mia vita. E’ stata una stagione molto bella, adesso me la godo. In gara ho ragionato abbastanza perché davanti a tutti i miei tifosi qualcosa mi diceva di lottare con Jorge e Dani, ma qualcosa mi diceva anche che stavo correndo per un campionato. Quando ho capito di vincere? A metà stagione, quando ho visto che ero là davanti. Dopo Indy e Brno ho visto che c’era la possibilità – continua lo spagnolo - All’inizio dell’anno dovevo andare al limite per essere a livello di Dani e Jorge, poi ho visto che potevo stare con loro senza andare al limite. Anche se andare al limite è il mio stile”. Il primo degli sconfitti in questo mondiale, Jorge Lorenzo, si è dimostrato un grande sportivo dall’alto dei suoi due titoli fin

qui vinti: “Ha fatto un lavoro incredibile, come nessun altro – parlando del rivale nella corsa al titolo -. E’ veramente forte, mi ha molto impressionato. Ma noi ci proviamo, avevamo una moto inferiore, ora le cose vanno meglio e speriamo di colmare il gap. Rispetto alle mie prime vittorie sono un po’ cambiato. Sono molto più vecchio, inizio ad avere le rughe e i capelli non sono più quelli di una volta”. Ha scherzato il maiorchino: “Però sono un pilota più completo e ho ancora tanta energia per fare al meglio il mio lavoro. A partire dal Gran Premio d’Aragona, dove non abbiamo mai vinto. E c’è sempre una prima volta”. Per il Dottore di Tavullia, invece, un campionato all’ombra di Marquez, Lorenzo e Pedrosa, un quarto posto in classifica generale che lascia un po’ di amaro in bocca anche nei tifosi: “Per quel che mi riguarda, è stata una stagione positiva ma non troppo. I primi tre sono stati più bravi e sono andati più forti, nel prossimo anno vorrei fare un passo avanti e lottare con i primi tre”.

Marc Márquez Alenta nasce a Cervera, Spagna, il 17 febbraio 1993 in una famiglia che non ha grandissime possibilità econo-miche. Fratello di  Álex Márquez, anche lui pilota professionista. Inizia a correre sulla due ruote all’età di sei anni, prima in moto-cross e in minimoto, successiva-mente si cimenta nelle corse su strada. Nel 2004 arriva secondo nel campionato di Catalogna. Nel 2008 fa il suo esordio in mo-tomondiale nella classe 125 per il team Repsol KTM alla guida di una 125 FRR, il miglior risulta-to della stagione, condizionata da diversi infortuni, lo ottiene in Gran Bretagna piazzandosi al terzo posto, chiuderà il mondiale al 13° posto in classifica generale con 63 punti. Dal 2009 inizia a fare la differenza, passa al team Red Bull KTM Moto Sport e con-quista un terzo posto in Spagna

e due pole position, Francia e Malesia. La stagione la chiuderà all’8° posto con 94 punti in clas-sifica. Nel 2010, con il Team Red Bull Ajo Motosport, con la Derbi RSA 125, vince dieci gare oltre a due terzi posti (Qatar e Francia) e dodici pole position (Qatar, Spagna, Gran Bretagna, Olanda, Catalogna, Germania, Indiana-polis, Aragona, Giappone, Ma-lesia, Australia e Comunità Va-lenciana) aggiudicandosi il titolo con 310 punti. Nel 2011 passa in Moto2 con una Surter MMXL

del team Catalunya Caixa Rep-sol e chiuderà la stagione al 2° posto con 251 punti. L’anno suc-cessivo, sempre in Moto2 e con la stessa moto e stesso team, si laurea campione per la seconda volta nel Gran Premio in Austra-lia con una gara di anticipo. La stagione 2012-2013 in MotoGp, in sella alla Honda, è già storia e vale il terzo titolo in carriera. questo ragazzo prodigio, che ha vinto a suon di record, è già leg-genda.

VETTEL HA ANCORA FAMEIl neo campione del mondo é a caccia di nuovi record

La voglia di vincere di Seba-stian Vettel non conosce li-

miti, lo ha dimostrato una volta di più con il primo posto ottenu-to domenica scorsa ad Austin. Il successo nel GP degli Stati Uniti rappresenta l’ennesimo primato conquistato dal giovane pilota della Red Bull, che ha messo in cassaforte ben 8 vittorie conse-cutive, superando anche il con-nazionale Michael Schumacher nella classifica dei piloti che si sono imposti in più gare di se-guito. Se anche domani ad In-terlagos il quattro volte iridato riuscisse a tagliare per primo il traguardo eguaglierebbe il re-cord di Alberto Ascari, l’unico capace di collezionare 9 successi, benché ottenuti a cavallo di due stagioni nel 1952/53, interval-late dal primo posto nella 1000 km del Nurburgring a bordo di una Ferrari nel campionato tu-rismo del 1953. Ma Vettel non é il solo a caccia del gradino più alto del podio. Il suo compagno di squadra Mark Webber correrà in Brasile l’ultimo gran premio della carriera e ha fatto sapere di voler assaporare il brivido di una vittoria, la decima del suo

palmares personale, per chiude-re in bellezza la sua avventura in F1. Dall’anno prossimo infatti l’australiano, che ha esordito nel 2002 con la Minardi, correrà nel campionato endurance LMP1 a bordo di una Porsche. Senza trascurare le ambizioni di Felipe Massa, giunto all’ultimo capi-tolo della sua storia in Ferrari. Il brasiliano correrà con la Wil-liams dal prossimo anno(vedi box), ma non disdegnerebbe di salire sul podio nel gran premio di casa domani. Interlagos resta il suo circuito favorito, benché sia stato anche teatro della più grande delusione della sua vita: quando nel 2008 Felipe tagliò il traguardo per primo da campio-ne del mondo, ma all’ultimo giro Hamilton rimontò una posizio-ne in gara, racimolando i punti necessari per strappargli il titolo iridato. Attimi di gioia e amarez-za che la seconda guida del Ca-vallino ha sintetizzato in un’in-tervista apparsa sul sito ufficiale. «Mi piacerebbe essere ricordato come una persona che ha dato qualcosa di importante alla Fer-rari,» spiega Felipe. «Abbiamo vissuto molti bei momenti insie-

me, tante vittorie e campionati vinti, ed anche periodi più dif-ficili. Sono orgoglioso di essere parte della storia della Ferrari. E’ sempre stato il mio sogno poter un giorno essere un pilota della Scuderia e l’ho fatto per più di dieci anni, otto dei quali nelle vesti di pilota titolare. Sarà mol-to emozionante ad Interlagos quando per l’ultima volta sarò in pista con i colori della Scuderia». Ormai sicuro del suo secondo posto nella classifica piloti, an-che Fernando Alonso ha delle buone ragioni per spingere al massimo in Brasile : sarà l’ultima chance per riportare la Ferrari in seconda posizione nel campio-nato costruttori e c’é bisogno più che mai del suo contributo. Lo spagnolo ha fatto sapere di esse-re motivato e soddisfatto del suo risultato personale, malgrado le notevoli difficoltà incontrate nel corso del campionato. Domani si chiude il sipario non solo sulla stagione 2013, ma anche sull’era dei V8, tutto cambierà con l’av-vento dei nuovi motori. Forse fi-nirà lo strapotere Red Bull. O al-meno é ciò che sperano in tanti.

IL MERCATO PILOTI IN FERMENTOLa buona notizia per Massa é

arrivata la scorsa settimana, quando é stata confermata la firma con la Williams.Correrà nel 2014 a fianco del finlandese Valtteri Bottas. Via quindi Mal-donado, il quale potrebbe sosti-tuire Raikkonen alla Lotus grazie agli sponsor che porterebbe alla

squadra disposta ad ingaggiarlo. Peccato che la scuderia ingle-se puntasse su Hulkenberg, ma manca la conferma di un inve-stitore che dovrebbe acquisire il 35% del team e il talento tedesco avrebbe già preso contatti con la Force India oppure potrebbe re-stare alla Sauber.

chi è MARC MARQUEZ

D. C.

M. B.

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sabato 23 novembre 201312

R u g b y

Basket

Su la testa!In campionato la squadra di Banchi fa fatica

L’EA7 deve riprendersi dall’ul-timo passo falso in cam-

pionato. La sconfitta pesante di Venezia, non nella forma ma nel contenuto deve essere immedia-tamente cancellata. A meno di quarantotto’ore dalla partita di Eurolega contro l’Efes di Istam-bul, gli uomini di Luca Banchi, domani, ricevono Reggio Emilia che ha gli stessi punti in classi-fica. Lassù c’è la solita Siena con Brindisi (anche nella scorsa sta-

gione di questi tempi la squadra di Piero Bucchi ebbe lo stesso exploit) e Bologna. Il coach delle scarpette rosse è consapevole de-gli “approcci troppo soft” e della “poca continuità”, soprattutto in attacco dove, per il momen-to è soltanto Keith Langford a dare un minimo di brillantezza. Contro gli emiliani Wallace e Samuels devono cercare di avere più presenza sottocanestro, dove solo Melli dà una certa sostan-za. Gli uomini di Massimiliano Menetti è tosta, non ha punti deboli, almeno nel quintetto. Il play è Andrea Cinciarini, l’an-no scorso a Cantù, ha sposato il progetto del club reggiano. Nel-le ultime qualificazioni europee

con la maglia azzurra ha ben impressionato. La guardia è Ari-el Filloy, vecchia conoscenza di Milano. Porta palla per far respi-rare “Cincia”: è temibile dall’ar-co dei 6,75 metri. Ha un 7/19 in queste prime partite, ma la media sicuramente crescerà. La guardia che gioca in emergenza anche da ala piccola è Coby Karl, buon fisico e discreto difensore. Il giocatore che dà una marcia in più alla Pallacanestro Reggiana è sicuramente James White, vinci-tore nella gara delle schiacciate nell’All Star Game di Milano nel 2011. E’ il leader, nel 2007 con San Antonio a vinto l’anello del-l’Nba, non da tutti. White eccelle anche a rimbalzo: la sua media è di quasi 8 palle recuperate a partita e da due tira con il 50%. Il centro titolare in realtà è Greg Brunner più un’ala grande, ma la sua stazza fisica lo rende temibile sotto le plance: anche lui viaggia sugli 8 rimbalzi a partita. Per dirla tutta contro Reggio Emilia non sarà una passeggiata.

Foto di Savino Paolella 2013

Crisi alle spalle di Toni Morandi

E’ arrivata la seconda vittoria consecutiva di RGM

Mauro Vaghi il rugby l’ha nel sangue, altrimenti

non avrebbe potuto giocare, fino all’ultimo giorno concesso dalle regole della Federazione Italiana Rugby. Una vita da pilone, “lì da-vanti”, dove le leggende del rug-by raccontano che si conquisti di diritto il paradiso, perché l’in-ferno si è vissuto già sulla terra. Altro che una vita da mediano. Amatori Milano e Milan, Calvi-sano, Piacenza i club di questa passione, tre scudetti e una Cop-pa Italia nel palmares, insomma mille battaglie, un solo rimpian-to: “Ho avuto soddisfazioni con i club, passato la trafila di tutte le Nazionali giovanili, la Nazio-nale A, ma la convocazione con la Nazionale Maggiore è arriva-ta senza cap”. Adesso il mondo ovale di Mauro Vaghi è la pan-china di Rugby Grande Milano, braccio destro di Gianluca Ragu-si, con un ruolo da specialista, of course, della mischia. Passione e voglia di trasmettere la propria

esperienza: “Da giocatore hai un’ottica più ristretta – attacca Mauro - che riguarda soprattut-to le tue competenze, cosa fare e come farlo. Da allenatore, inve-ce, devi avere una visione più al-largata per pianificare e trasmet-tere ai giocatori le informazioni che ritieni importanti. Credo che l’aspetto psicologico e il modo di rapportarsi con i giocatori ve-gano prima di tutto. Con RGM mi sono ambientato bene ed ho una bella intesa con Gianluca Ragusi, un grande conoscitore del rugby”. RGM sembra essere uscita dal momento di crisi, pro-vocato dalle sconfitte consecuti-ve contro ASR Milano, Caimani e Lecco: “Dobbiamo fare i conti con una squadra giovanissima e, purtroppo, anche con una serie d’infortuni. Con Ragusi stiamo impostando un gioco che ri-chiede attitudine e competenze da parte dei giocatori e siamo quindi ancora in fase di appren-dimento. La risposta dei ragazzi

è entusiasmante e la cosa che mi rende ancora più felice è che sono loro stessi a “sperimentare” quanto siano corrette le “cose” che noi allenatori gli stiamo proponendo”. La vittoria di do-menica scorsa su Parabiago per 30 a 14 è proprio il frutto di que-sto lavoro: “E’ un risultato che i ragazzi meritavano soprattutto per l’impegno che hanno dato in allenamento. E’ una vittoria che fa bene al morale di una squadra molto giovane con un gruppo numeroso uscito dalla nostra under 18 e che quindi ha margini di miglioramento molto ampi. Ciò che vedo da parte dei giocatori è un cambio di passo, di mentalità, sono sempre più disponibili al lavoro, sia fisico sia tecnico, e questo è ormai impre-scindibile nel rugby moderno”. Domenica il campionato di Serie B sarà fermo e alla ripresa, con il morale alto, sarà più facile af-frontare la difficile trasferta di Rovato.

Mauro Vaghi, vice di RGM

V o l oMaratona Nicole Fedele, campionessa

europea in carica e deten-trice della coppa del mondo di volo in parapendio, ha stabilito il nuovo record mondiale fem-minile di distanza libera. L’im-presa è avvenuta nel nord est del Brasile, precisamente con decollo da un pendio nei pressi di Quixadà, cittadina dello sta-to Cearà a circa 170 chilometri dalla capitale Fortaleza, ed ha impegnato la pilota friulana ol-tre nove ore. Al temine Nicole aveva coperto 381 chilometri ad una media di oltre 42 km/h, toccando 2787 metri di quo-ta massima, in compagnia dei grossi corvi che popolano questa regione. Nicole Fedele, traduttri-ce di Gemona del Friuli (Udine), ha appena compiuto 29 anni e non è nuova a queste imprese. Lo scorso agosto insieme al suo concittadino ed amico Arduino Persello, che insieme a Marco Zonca l’hanno accompagnata in Brasile, stabilirono i record mondiali di andata e ritorno, femminile e maschile, rispetti-vamente di 280 e 312 chilometri. I voli avvennero tra Slovenia ed Italia con obbligo di ritorno al punto dal quale erano decollati ed, ovviamente, senza mai posa-re i piedi a terra. Come noto, il parapendio è un mezzo semplice

e contemporaneamente esaltan-te. Si sostiene in cielo sfruttan-do le correnti d’aria ascensionali generate dal riscaldamento del suolo, che sono in pratica il suo motore e la sua benzina. Il pilota lo conduce seduto in una selletta appesa alcuni metri sotto l’ala ed a essa collegata tramite un fascio di cordini. Due di questi fungo-no da comandi e permettono la chiusura di una semiala o dell’al-tra. Grazie a queste operazioni il pilota dirige il mezzo, cercando di raggiungere una buona quo-ta per poi sfruttare l’efficienza dell’ala per avanzare a caccia di nuove ascensioni e così via. Ora Nicole Fedele pensa ad un nuovo record, quello cosiddetto “trian-golo FAI” dall’acronimo della Federazione Aeronautica Inter-

nazionale che convalida i record di tutte le discipline aviatorie. Questo prevede di decollare e raggiungere due punti sul terri-torio prima di tornale al punto di partenza, in modo che il traccia-to disegni, appunto, un triangolo con i vertici il più possibile lon-tani tra loro. Se dovesse riuscire nell’impresa, la friulana sarebbe la prima pilota a detenere con-temporaneamente i tre principa-li record di volo in parapendio, probabilmente meglio dei colle-ghi maschi.

Il re di New York, come lo ha più volte nominato Gianni

Mauri, speaker della giornata, ha conquistato la nona edizione della Alpin Cup. Danilo Goffi ieri ha letteralmente dominato la mezza maratona FIDAL organiz-zata dal Gruppo Sportivo Alpini A.S.D. “Monte Ortigara” di Se-sto San Giovanni al Parco Nord Milano: l’atleta nervianese ha tagliato per primo il traguardo della manifestazione a sostegno della Fondazione ACRACCS con un distacco di quasi tre mi-nuti sul secondo classificato. Ma andiamo con ordine. Le disposi-zioni di scuderia erano di corre-re in modo tranquillo e rilassato considerati il recente impegno sportivo e le caratteristiche del percorso della gara di ieri. Da un lato, Goffi ha portato a ter-mine la maratona nella Grande Mela domenica 3 novembre, ma è tornato in Italia il martedì successivo dopo parecchie ore di volo; per smaltire la tensione del rientro alle competizioni, la fatica della corsa e il jetleg del viaggio si è quindi regalato una settimana di assoluto riposo, ri-prendendo gli allenamenti lune-di scorso. Dall’altro, la Alpin Cup

è una prova semplice soltanto in apparenza semplice: il percorso non è lineare ed è intervallato da salite; il tracciato è vario - un cir-cuito che alterna tratti su asfalto, sterrato, fango e ghiaia da ripe-tere due volte. Ma è l’ideale per fare un buon lavoro collinare allenante. Goffi è rimasto fino al 7km con gli altri due atleti accreditati alla vittoria, il siepi-sta Mirko Canaglia - secondo in 1:13:15, e il mezzofondista Ora-zio Bottura - quarto al traguardo in 1:13:55. A questa prima fase sono poi seguiti 5km particolar-mente tirati e forzati per saggia-re le sensazioni di corsa veloce - quindi uno strappo alla regola rispetto a quanto concordato in fase di preparazione gara, per

chiudere poi con un ritmo più lento che gli ha comunque fa-cilmente regalato la vittoria con un tempo finale di 1:10:22. “Da-nilo ha corso bene con una me-dia di 3’20’’/km”, rivela il team manager Ricky Paternò. “La sua reattività muscolare inizialmen-te ci ha sorpreso: non è da tutti gareggiare su questi ritmi dopo una maratona difficile come quella di New York, corsa tra l’altro con un forte vento contra-rio. Ma a pensarci bene, la cosa non ci deve stupire più di tanto: Goffi si sta allenando con serietà e professionalità. Muscolarmen-te, fisicamente e mentalmente è in buona forma, ed è pronto per tagliare molti altri traguardi nell’atletica.”

DANILO GOFFI: IL RE DI NEW YORK DOMINA ANCHE LA ALPIN CUPdi Chiara Franzetti

Nuovo record mondiale femminile

Contro Reggio Emilia non si scherza

David Moss, uno degli acquisti di Milano

parapendio Bulgaria

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13sabato 23 novembre 2013

MUSICALady Gaga è decollata

Tocca all’album “ArtPop”, ora. Il lavoro di inediti di Lady

Gaga, disponibile in digitale in tutto il mondo e forte della pri-ma posizione di iTunes in oltre 80 paesi, crea interesse. Un ri-sultato straordinario per la can-tante che durante la presentazio-ne del suo lavoro ha radunato ospiti davvero illustri e messo insieme cinque sculture de-dicate a lei stessa realizza-te dello scultore, pittore e

artista americano Jeff Koons (che ha firmato anche la scultura che sulla copertina dell’album). Ma non è stato solo Koons l’u-nico artista presente durante

l’“ArtRave” (così è stata ribattezzata

la serata di pre-s e nt a z i on e ) :

sono interve-nuti Bob Wil-

son (che ha proiettato

dei videoritratti della cantautri-ce) e la coppia di fotografi Inez & Vindooh (che hanno firmato tutte le immagini promozio-nali diffuse in questi mesi). E c’era anche Marina Abramovic. La performer montenegrina ha contribuito alla serata con un fil-mato durante il quale Lady Gaga effettua una serie di esercizi per migliorare la consapevolezza della propria esperienza fisica e mentale. Gaga non ha smesso di stupire presentando anche

un “vestito volante”: Vo-lantis, come è stato ri-b at t e z z at o, ha dei rotori ecologici a elica che le permettono di fare brevi spostamenti.

scorso. Nell’album sono pre-senti i brani “Applause” (primo singolo estratto e ai vertici del-le classifiche fin dal debutto), “Aura” (canzone contenuta nel film di Robert Rodriguez “Ma-chete Kills”, dove Gaga inter-preta il ruolo di La Chameleon),

“Do What You Want” (il nuovo singolo nelle radio) e “Venus”, a cui si aggiungono gli inediti “G.U.Y.”, “Sexxx Dreams”, “Jewels N’ Drugs” (Featuring T.I.), “Ma-nicure”, “ArtPop”, “Swine”, “Do-natella”, “Fashion!”, “Mary Jane Holland”, “Dope” e “Gypsy”.

Info:www.ladygaga.comwww.twitter.com/ladygagawww.facebook.com/ladygagawww.facebook.com/LadyGagaPaginaItalianawww.google.com/+ladygaga www.youtube.com/ladygagawww.youtube.com/ladygagavevo

L’album: i brani “ArtPop” (Streamline/Interscope Re-

cords) è stato pubblicato in due edizioni: standard con 15 tracce inedite e de luxe che comprende oltre al cd anche un dvd con la performance di Gaga all’iTunes Festival del primo settembre

L’artista multiplatino e vincitrice di Grammy Award arriva con un album tutto nuovo e ricco di collaborazioni. Vestita col suo “Volantis” prende e fugge nel cielo

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sabato 23 novembre 201314REN

OIR

L’IMPRE

SSION

ISTA

CHE

RITRA

EVA L

E DO

NNE di Marby

Evento straordinario alla gal-leria di arte moderna e con-

temporanea di Torino, Gam: il celebre pittore impressionista

il suo testamento. I curatori della mostra, Sylvie Patry, e Riccardo Passoni raccontano la complessa evoluzione dell’artista che per ol-tre un cinquantennio ha dipinto oltre cinquemila dipinti e un nu-mero imprecisato di acquerelli

e disegni, mettendo in risalto la grande varietà dei temi affrontati e la qualità della sua personale tecnica pittorica. Ma chi erano i pittori impressionisti e perché con il loro modo di sentire, di-pingere e vedere sono diventati i precursori dell’arte moderna? Nella primavera del 1874 un gruppo di giovani pittori sfida il Salone ufficiale di Parigi e or-

Info: GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contempora-nea di Torino e Skira editore presentano RE-NOIR dalle Collezioni del Musée d’Orsay e dell’OrangerieDal 23 ottobre 2013 al 23 febbra-io 2014orario 10.00 - 19.30 giovedì 10.00 - 22.30 lunedì chiuso ingresso 12 euro 9 euro ridotto

Blam! Tutto quello che non hai mai fatto in ufficio... e che vorresti fare

ganizza una mostra in proprio. Tra loro ci sono Monet, Renoir, Pissarro, Degas, Cézanne, Ber-the Morisot, artisti diversi non solo per doti e personalità, ma tutti concordi nello sfidare la pit-tura accademica rappresentata dai grandi pittori Ingres e Dela-croix che prediligono i drammi della storia e lavorano al chiuso dei loro studi. Gli impressionisti al contrario, preferiscono dipin-gere “en plein air”, all’aperto e il giornalista, Louis Leroy, in vena di ironia e in modo dispregiativo definirà con la parola “impres-sion” questa pittura di cui, pochi potevano prevedere la portata rivoluzionaria. Ritrarre il pae-saggio e particolari di esso per catturarne la luce e studiarne la composizione attraverso il colo-re, usare la tavolozza pittorica in modo completamente nuovo ri-spetto alla maniera più tradizio-nale che il pittore dell’ottocento, impiegava per la pittura d’inter-ni. Prediligere soggetti paesaggi-stici e figure femminili nel caso di Renoir, colte in situazioni di vita quotidiana per assaporarne la sensualità del gesto. Racconta-re attraverso le immagini pittori-che “il qui e ora”, l’immediatezza del momento, la luce e l’atmo-sfera di quel preciso paesaggio in ogni stagione e sempre nel caso di Renoir dipingere le vita che ci circonda per sentirne la gioia e la piacevolezza come nel dipinto L’ altalena. Questo è il pittore impressionista, e Renoir, ne rappresenta l’eccellenza. Era nato a Limoges, città delle por-cellane pregiate, e lì lavorando fin da ragazzo aveva sicuramente affinato il suo gusto estetico e la capacità di riprodurre soggetti floreali. Da Limoges a Parigi per iscriversi all’Ecole de Beux-Arts,

anche se la sua famiglia era di umili origini e non poteva certo aiutarlo negli studi. Ma la pas-sione di Renoir per la pittura fu tale che lo condusse a viaggiare e conoscere anche l’Italia, dove rimane estasiato dalla pittura di Raffaello da cui si nutrirà per capire meglio il disegno delle figure femminili che saranno i temi più ricorrenti prima della fine a Cagnes sur Mer , dove si era ritirato per problemi di salu-te. Al Gam di Torino avremo la possibilità di conoscere Renoir che aveva la capacità di rendere straordinariala realtà circostan-

Pierre Auguste Renoir plana sul capoluogo piemontese con una sessantina di opere, dipinti, di-segni e una scultura arrivati dai più qualificati musei parigini, il Musée D’Orsay e L’ Orangerie. La mostra si suddivide in ben nove sessioni e presenta il per-corso artistico del pittore dal 1860 al 1919, anno del famoso dipinto delle Bagnanti che sono

L’altalena, 1876, Olio su tela; 92 x 73 cm

Ragazze al piano, 1892, Olio su tela; 116 x 90 cm

A R T E

Teatro

Premesso che lavorare di que-sti tempi è già una fortuna e

se poi si è nel caldo di un ufficio, allora non ci si deve proprio la-mentare. Purtroppo spesso si ha a che fare con un capo dispotico, lunatico e intransigente. Allora vi consigliamo di prendere spun-to da Blam!, il nuovo spettacolo in programma al teatro Manzo-ni di Milano dal prossimo 3 di-cembre in cui gli attori si scate-nano, non appena il loro boss si distrae, e si trasformano in eroi cinematografici tra scrivanie, computer e le grigie pareti dei locali. Nel corso dello spettacolo quasi non vengono pronunciate parole, ma i quattro attori della compagnia danese Neander Tea-ter, attraverso una mimica esila-rante e capacità tecniche e fisiche fuori del comune, danno vita ad uno show veloce, divertente, con continue sorprese e colpi di sce-na. La location dello spettacolo è un tetro ufficio in cui gli impie-gati sottomessi e curvi sulle loro postazioni mutano in alter-ego

fantastici popolando l’ufficio di improbabili ma irresistibili su-per-eroi, mentre oggetti comuni come una puntatrice da ufficio diventano armi letali, le matite diventano gli artigli di Wolve-rine, l’appendiabiti una terribile mitragliatrice alla Rambo. Blam! mantiene uno svolgimento nar-rativo utilizzando una moltepli-cità di linguaggi teatrali e di rife-rimenti: il cinema innanzitutto, i cinefili troveranno decine di ri-

ferimenti ai grandi film d’azione e avventura, ma anche il mimo, la parodia, l’acrobatica, il teatro fisico. Lo spettacolo sarà in scena al Manzoni di Milano dal 3 all’8 dicembre per poi fare tappa in altre città italiane tra cui Trieste e Bolzano. Da segnalare, infine, la programmazione ininterrot-ta per un mese al teatro Sadler’s Wells di Londra ed è stato pro-mosso dalla severa critica inglese a pieni voti.

scene tratte dallo spettacolo

te con una pennellata di chi sa, che tutto è fuggevole ma degno di nota.

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15sabato 23 novembre 2013

*** Federica Pellegrini può acco-gliere con onore il Tapiro d’Oro

di Striscia la Notizia. Prima di lei, nel mondo dello sport, l’ha

ricevuto Massimiliano Allegri. La campionessa del nuoto ita-

liano ha conquistato il Tapiro grazie alla movimentata storia

d’amore con Filippo Magnini. I due si sono lasciati per la secon-

da volta.

*** Marco Borriello torna a far parlare di se, non solo per gli ottimi

meriti sportivi che sta vivendo con la sua “magica” Roma, ma per una

frase detta in un intervista rilasciata ad un quotidiano sportivo. Alla

domanda se, esclusa la Roma, fosse a conoscenza di colleghi bisessua-

li nelle squadre Milan, Juventus e Genoa, il giocatore giallorosso ha

risposto semplicemente, Si, in tutte e tre. Questa risposta continuerà

a fare discutere non poco l’ambiente del calcio, ma soprattutto, come

la prenderanno i tifosi?

*** Martina Colombari non le manda a dire a Mario Balotelli, le dice

direttamente. La moglie di Billy Costacurta non si nasconde dietro

ad un dito e dichiara tutto il dissenso in relazione ai comportamenti

dell’attaccante del Milan: “Ma che gli diamo ancora la possibilità di

giocare? In casa ho un marito milanista che in 25 anni di carriera non

si è mai permesso di fare il 3% di ciò che fino ad ora ha combinato

Balotelli. E vincendo anche di più, magari. Mi riesce difficile difende-

re Balotelli. Lui si lamenta del fatto che tutti ce l’abbiano con lui, ma

dovrebbe domandarsi come mai. Litiga con tutti, anche con le perso-

ne che lavorano, con i cameraman. Si è comportato da maleducato,

l’ho detto anche a mio figlio Achille. Nessun grande calciatore si per-

metterebbe di fare quello che fa Balotelli, cosa gli costava mettere la

sveglia e andare a incontrare il ministro? Tutta la squadra ci è andata,

tranne lui. Se sei un simbolo devi dare il buon esempio, è difficile per

un genitore far passare gli atteggiamenti di Balotelli come dei buoni

esempi. Ne combina troppe, la colpa non è sua, ma di chi gli permette

di comportarsi così”.

*** Kevin Prince Boateng e Me-

lissa Satta, il loro amore procede

a gonfie vele. E’ maturato il mo-

mento di fare sul serio e mettere

su famiglia. La showgirl sarda

vuole allargare la famiglia, vuo-

le un figlio e non ne ha mai fatto

mistero, lo vuole dal suo Boa:

“Sono felice se avremo un bel fi-

glio ‘cioccolatino’, io sono bianca

bianca, spero prenda da lui. Ogni

momento potrebbe essere quello

giusto. Se dovesse capitare, ben

venga, non cambierebbe il mio

lavoro: la gravidanza non è una

malattia.  Sapevo che, fidanzan-

domi con un calciatore, avrei

dovuto viaggiare molto. Quan-

do sono a Milano per lavoro mi

manca la sera tornare a casa e

non trovare Kevin ad aspettarmi.

Così la mattina dopo, prendo un

aereo e lo raggiungo”.

*** Adriano l’Imperatore, ex attaccante di Inter, Roma e Parma, ne

combina un’altra delle sue. Il calciatore, oltre ad aver abbandonato

ogni proposito di cura della sua salute e presenza fisica, sembra perse-

verare anche nella strada del mancato buon esempio. L’ultima, solo in

ordine di tempo, bravata è stata quella di farsi fotografare in compa-

gnia, sembra anche molto confidenziale, di un noto narcotrafficante

brasiliano, Cleverson de Souza Silva, ai più noto come Trek, della fa-

vela Completo do Lins, a nord di Rio de Janeiro. La foto è stata trovata

nel cellulare del pericoloso narcotrafficante in occasione dell’ennesi-

mo arresto. L’ufficio stampa del giocatore prende subito posizione in

difesa dell’Imperatore: “Migliaia di persone posseggono foto insieme

a lui nei propri cellulari. Non c’è nulla di strano. Adriano è un perso-

naggio famoso che non si nega a nessuno quando gli viene chiesto

una foto o un autografo. Quello scatto non ha nessun significato”.

*** Raffaella Fico è pronta al

grande salto. L’ex fidanzata di

Mario Balotelli ha posato, sen-

za veli, per il calendario 2014

di “For Men Magazine”, già pre-

sentato a Milano in compagnia

dell’attuale compagno Uberto

Tozzi e dell’Editore Urbano Cai-

ro. La bella napoletana ha pro-

prio voltato pagina, il lavoro e

l’amore, le sorride: “La maternità

mi ha reso ancora più bella. Pri-

ma o poi mia figlia vedrà questi

scatti, ma non me ne vergogno.

Non c’è nulla di volgare. Sono

una donna all’antica, mi piace

sentirmi corteggiata e coccolata”.

Solo una stoccata alla preceden-

te relazione: “Mario Balotelli im-

pazziva per me, per tutto”.

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