N. 3 - Maggio-Giugno 2013 ISSN 2281-9878 Salute ... · dei profumi e dei colori da godere a fondo....

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Salute Benessere E’ primavera, tempo di sport all’aria aperta Protezione Giù i tabù: parliamo di piacere sessuale Cura del corpo Le regole del piede sano Prevenzione Anche a primavera il mal di gola è di casa Magazine Magazine Alimentazione Cambi di stagione: attenzione allo stomaco Igiene Arriva la primavera, tempo di pulire a fondo la nostra casa N. 3 - Maggio-Giugno 2013 ISSN 2281-9878

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Salute

Benessere

E’ primavera, tempo di sport all’aria aperta

Protezione

Giù i tabù: parliamo di piacere sessuale

Cura del corpo

Le regole del piede sano

Prevenzione

Anche a primavera il mal di gola è di casa

MagazineMagazine

Alimentazione

Cambi di stagione: attenzione allo stomaco

Igiene

Arriva la primavera, tempo di pulire a fondo la nostra casa

N. 3 - Maggio-Giugno 2013

ISSN 2281-9878

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Il cambio di stagione sembra quest’anno più “bal-lerino” del solito, con sbalzi di temperatura conti-nui che mettono a dura prova le capacità diadattamento del nostro organismo. A ciò aggiun-gete la transizione dall’ora solare all’ora legale e…il gioco è fatto: arriva il “mal di primavera”, por-tandosi dietro stanchezza fisica, mal di testa e son-nolenza, espressioni del graduale adattamento delnostro organismo alle variazioni repentine dellatemperatura e alle giornate che si allungano. Anchei disturbi di stomaco si riacutizzano spesso in pri-mavera segnando il passo del cambiamento clima-tico, ed i malanni che pensavamo di aver lasciatoalle spalle insieme alle basse temperature, mal digola in primis, favoriti dagli sbalzi di temperatura,tornano a farsi sentire. L’adattamento dura poco epresto i fastidi lasceranno il posto alla freschezzadei profumi e dei colori da godere a fondo. Questa terza uscita di “Salute Magazine” ci forni-sce qualche consiglio utile su come superare in-denni questi piccoli disagi e ci ricorda qualcheregola pratica per gestire le tradizionali “puliziedell’Acqua Santa”, per togliersi di dosso le rugginiinvernali senza incorrere in problemi muscolari eper prenderci cura dei nostri piedi, che ci sosten-gono, ci portano dovunque e reggono tutto il pesodel nostro corpo ogni giorno. La primavera risvegliaanche gli istinti passionali; e allora, giù i tabù eparliamo anche del piacere sessuale.

Buona LetturaMauro Rissa

Direttore responsabile

MagazineMagazineSalute

N. 3 - Maggio-Giugno 2013

Periodico bimestraleRegistrazione Tribunale di Milano n. 50 del 26/01/2011

Editore

SINERGIE Edizioni Scientifiche S.r.l.Via la Spezia, 1 - 20143 MilanoTel. 02 58118054 - Fax 02 8322004E-mail: [email protected]

Direttore responsabile

Mauro Rissa

Direttore scientifico

Giovambattista Desideri (L’Aquila)

Redazione

Marta Beretta - Sinergie Edizioni Scientifiche S.r.l.

Impaginazione

Sinergie Edizioni Scientifiche S.r.l.

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Copyright ©2013 SINERGIE Edizioni Scientifiche S.r.l.Tutti i diritti sono riservati.Nessuna parte di questa pubblicazione può essere fotocopiatao riprodotta senza l’autorizzazione dell’Editore.

Benessere

5 E’ primavera, tempo di sport all’aria aperta

Protezione

Giù i tabù: parliamo di piacere sessuale

Cura del corpo

11 Le regole del piede sano

Prevenzione

Anche a primavera il mal di gola è di casa

Alimentazione

16 Cambi di stagione: attenzione allo stomaco

Igiene

Arriva la primavera, tempo di pulire a fondo la nostra casa

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Svago, passatempo e curiosità

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sport, complice la tanta voglia distare all’aria aperta. L'attività fisicaè davvero la principale strada per ilbenessere, soprattutto se praticata

E’ primavera, tempo di sport all’aria apertaLa primavera è nell’aria, le giornatesi allungano ed il clima si fa pro-gressivamente più mite e aumen-tano le occasioni per una giornatadi svago all'aperto: passeggiate neiparchi o nei boschi, uscite digruppo in bicicletta o escursioni inmontagna. Per strada c’è sempre più gente intenuta ginnica che si cimenta a fare

CON LA BELLA STAGIONE ORMAI ALLE PORTE, AUMENTALA VOGLIA DI FARE SPORT. ATTENTI PERÒ ALLE “RUGGINI”INVERNALI…

in modo regolare e all'aria aperta. Ilcambio di stagione è l'occasionegiusta per ritrovare la carica, mi-gliorare l'umore, stimolare l'organi-

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Salute e benessere

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NEL RIPARTIRE RICORDATI CHE….

smo e tonificare i classici punti de-boli della nostra linea: pancia, fian-chi e cosce. Non è un caso che molte personeproprio in questo periodo, comerisvegliandosi da un lungo letargo,si iscrivano in palestra o in pi-scina quasi a voler recuperare, at-traverso il movimento, uno statodi buona salute che i malanni in-vernali avevano in qualche modosopito. In primavera gli amanti deljogging, dell’esercizio fisico, dellosport all’aria aperta vengono alloscoperto e i parchi cittadini siriempiono di persone in tuta, ditutte le età. Purtroppo cominciare a fare sportproprio in questo periodo dell’annonon è proprio la cosa più saggia, ebisogna adottare molte accortezzeperché rimettere in moto muscolipoco o nulla allenati può compor-tare qualche rischio di andare in-

Il mal di primaveraAnche se la primavera è certamente una nostra alleata, non sono pochi quelli che riferiscono stanchezza fisica,

mal di testa, sonnolenza. E’ il mal di primavera, espressione del graduale adattamento del nostro organismo

alle variazioni repentine della temperatura e alle giornate che si allungano. Tra i sintomi primaverili c’è anche

l’insonnia occasionale dovuto ad un cambiamento che riguarda l’alternanza tra sonno e veglia. Il nostro corpo

deve adeguarsi alle modificazioni dell’orologio solare, ma questo processo è piuttosto lento, tanto che lo si

può paragonare a quello che avviene quando siamo soggetti ad un cambiamento di fuso orario. Ad aggiungersi

a questa lenta mutazione subentra anche il passaggio all’ora legale, molto risentito da grandi e piccini. Ovvia-

mente, se la notte non si riesce a dormire, di giorno difficilmente si riesce ad essere attivi. Per contrastare il

mal di primavera l’attività fisica regolare ed una sana alimentazione sono rimedi formidabili. E’ bene far rica-

dere le proprie scelte culinarie su cibi leggeri e nutrienti, prediligendo soprattutto frutta e verdura (meglio se

consumate crude) particolarmente ricche di vitamine, di fibre, di antiossidanti e di sali minerali. Riduciamo

senza esitazione sale, alcol, cibi ricchi di grassi e pasti troppo abbondanti per evitare quella spiacevole sen-

sazione di avere un macigno sulla pancia. E’ bene consumare i cibi con regolarità evitare e di saltare i pasti.

Bere tanta acqua, ma anche frullati e spremute fatte in casa, ricche di vitamine e altre sostanze utili per l’or-

ganismo. Attenzione a non sottovalutare l’esigenza di sonno e riposo. Le giornate si allungano, ma è bene non

affaticare l`organismo con troppe ore di attività e poche di sonno.

❖ Se sei allenato e hai praticato sport tutto l’inverno, è utile ridurre unpo’ il carico di lavoro in primavera, affrontando allenamenti meno faticosie privilegiando gli esercizi aerobici.

❖ Se riparti dopo una pausa invernale è bene riprendere con gradualità,magari con lunghe passeggiate all’aria aperta e qualche esercizio conpoco peso.

❖ Fare stretching prima e dopo l'attività sportiva prepara i muscoli al-l’attività fisica e favorisce il recupero dopo la fatica.

❖ Se senti che l’allenamento è troppo faticoso è bene ridurre lo sforzoo fermarsi e riprendere fiato.

❖ Se sudi molto è utile assumere integratori salini.

❖ La temperatura in primavera è mutevole; l’ideale sarebbe vestirsia strati in modo da potersi alleggerire o coprire a seconda della tempe-ratura.

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Salute e benessere

contro a strappi o contratture aimuscoli, mal di schiena, distor-sioni, dolori articolari. La prima regola, se si vuole iniziareun’attività fisica, è non esagerareprocedendo sempre per gradi,senza strafare. Qualche sempliceconsiglio può aiutare il nostro orga-nismo a rinascere dopo il letargo in-vernale.

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I farmaci antinfiammatori (FANS) sono un prezioso soccorso per i malannidello sportivo primaverile perché alleviano i dolori muscolari e tendinei,conseguenza di una inopportuna veemenza agonistica. Questi farmacipossono essere utili anche per il mal di testa che non di rado ci affliggeal cambio di stagione. La scelta del farmaco è in genere dettata dall’espe-rienza personale perché non esistono sostanziali differenze tra i diversiFANS in termini di efficacia mentre la tollerabilità, soprattutto a livellogastrointestinale, varia considerevolmente da molecola a molecola. L’ibu-profene, ad esempio, è uno degli antinfiammatori disponibili in commer-cio più utilizzati per il trattamento dei dolori ai muscoli e allearticolazioni per la sua efficacia e per la sua tollerabilità gastrointesti-nale. I FANS possono essere assunti per bocca o, a seconda dei casi, ap-plicati localmente come pomate, gel o cerotti medicati. In tutti i casi èbene evitare gli abusi.

I consigli della nonnaPrendete alcune fogl ie dicavolo, grandi abbastanzaper la zona dolorante,scaldatele con un ferro dastiro facendo attenzione anon bruciar le . Prendeteun grosso panno e inf i la-teci dentro le fogl ie di ca-volo, scaldate nuovamentecon i l ferro da st i ro, e ap-pl icate lo sul la zona do-lente.

Un aiuto dai farmaci solo quando serve

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Salute e protezione

Il piacere sessuale è, tra i vari tipi dipiacere sperimentati dall’uomo, il piùintenso ed il più coinvolgente. Nel-l’esperienza comune il piacere sessualeviene percepito essenzialmente come ilprodotto di una stimolazione degli or-gani genitali, e viene, quindi conside-rato come una specifica sensazionecorporea. In realtà, non sono state di-mostrate vie nervose specifiche per ilpiacere sessuale né alcun recettorespecifico situato nei genitali; anzi, neigenitali sembra esserci un numero direcettori inferiore rispetto ad altre zonedel corpo. Il piacere sessuale sembraessere, invero, soprattutto il prodotto diuna elaborazione da parte del nostrocervello degli stimoli che derivano dalcontatto con il partner. Non è, quindi,lo stimolo in sé che determina il pia-cere sessuale ma il significato che ilnostro cervello attribuisce allo stimolo.In altre parole, la stessa stimolazionedei genitali può essere erotica o menoa seconda del contesto o dello statoemotivo del soggetto che la vive. Il cer-vello raccoglie tutte le stimolazioni chesi producono durante il rapporto ses-suale, le elabora a livello della suaparte più nobile, la corteccia, le arric-chisce di una forte componente emo-tiva e… il gioco è fatto: mente e corpouniti nel piacere. Del resto è ben notoche tanto più intensa è la passione,ossia il coinvolgimento emotivo, tantomaggiore è il piacere che deriva dall’at-tività sessuale. Il coinvolgimento delle

strutture del cervello che sono coinvoltenel fenomeno della ricompensa, fa siche più si prova piacere e più se nevuole provare. Il piacere sessuale ha,dunque, una componente fisica e unapsicologica perché nasce dal contattofisico ma viene alimentato dal pensieroe dalla capacità emozionale. Senza be-nessere psicofisico l’esperienza ses-suale è poco soddisfacente.

LA CHIMICA DEL PIACERE SESSUALE

Man mano che il desiderio sessualecresce, nel cervello aumenta la produ-zione di una sostanza, la dopamina,che sollecita il desiderio. Al contempo,

Giù i tabù: parliamo di piacere sessualeDALL’ECCITAZIONE IN AVANTI, UN CRESCENDO DI SENSAZIONI INDESCRIVIBILI

se aumenta la dopamina si riduce laproduzione di un'altra sostanza, la se-rotonina, che invece riduce il desideriosessuale. Anche l’assunzione di so-stanze che danno piacere, ad esempiola cioccolata, stimola la produzione didopamina (quando si parla di cibi afro-disiaci!). Perché tutto ciò si verifichi ènecessario che la parte di cervello chegoverna le emozioni, il sistema lim-bico, dia il via libera di fronte adun’emozione a carattere erotico. Pen-sieri e preoccupazioni non permettonoal sistema limbico di dare il via libera;in altre parole, il piacere sessuale nonvuole pensieri.

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dall'efficacia degli stimoli che hannoportato all’eccitazione, sia dalle moti-vazioni e dall’atteggiamento psicolo-gico dei partner. L'orgasmo è un piccodi piacere involontario; nell’uomo que-sta fase è molto intensa e culmina conl’eiaculazione mentre nella donna sipuò manifestare in modo diverso, oracon un culmine evidente, ora con unaculmine più debole a carattere ondu-latorio, ora con un progressivo incre-mento della tensione sessuale. Nellaquarta fase, quella di risoluzione, siosserva la progressiva diminuzionedella tensione sessuale. Nell’uomosegue un fisiologico periodo refrattariodi durata molto variabile da soggetto asoggetto. La donna, invece, se riceveun'adeguata stimolazione, spesso puòricominciare il ciclo e avere successiviorgasmi.

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ALLA RICERCA DEL PUNTO G

Il punto G o punto Gräfenberg, prendeil nome dal ginecologo tedesco ErnstGräfenberg che per primo negli anni’50 ne ipotizzò l’esistenza, ignaro diaver contribuito alla creazione di unmito inseguito e dibattuto per de-cenni. L'area considerata fondamen-tale per raggiungere l'orgasmo vaginalesarebbe localizzata in un punto pre-ciso, sotto forma di un piccolo ispes-simento del rivestimento interno dellaparete anteriore della vagina. Diversispecialisti, tuttavia, continuano a du-bitare dell'effettiva esistenza del puntoG, ipotizzando che si tratti di una sortadi "ufo ginecologico".

LE FASI DELLA RISPOSTA

SESSUALE

L'insieme dei fenomeni fisici e psi-chici che si susseguono tumultuosa-mente in risposta ad uno stimoloerotico viene definito ciclo di rispostasessuale e comprende 4 fasi: eccita-mento, plateau, orgasmo e risoluzione.L'intensità e la durata di queste fasivariano molto da un soggetto all'altro,

soprattutto per il diverso peso dellacomponente psicologica che influenzanotevolmente la riposta sessuale, orapotenziandola ora deprimendola. E’,quindi, importante sapersi abbando-nare all'istinto e alle sensazioni, rilas-sandosi e diminuendo il livello di ansiae le inibizioni. Solo un adeguato atteg-giamento psicologico permette l’avviodella prima fase, quella dell'eccita-mento, fatta di stimoli erotici sia ditipo sensitivo (ad esempio carezze, sti-molazione genitale, odore della pelle)che di tipo psicologico (ad esempiopensieri erotici). Se la tensione ses-suale perdura si raggiunge la fase diplateau che consiste nella persistenzadell'eccitazione fisica fino al raggiun-gimento della fase successiva, quelladell'orgasmo. L’intensità di questafase è notevolmente influenzata sia

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Il commento della nonna

Giovani fortunati! Ai mei tempi… queste cose non c’erano.

Il preservativo non riduce il piacere sessuale…

A dimostrarlo è una ricerca pubblicata sulla rivista Journal of Sexual Medicine che ha evidenziato come sia per gli uominiche per le donne il sesso sia appagante indipendentemente dall’utilizzo di preservativi. Ai partecipanti, di età compresatra i 19 e i 59 anni, è stato chiesto se l’utilizzo di preservativi e lubrificanti durante il più recente rapporto sessualeavesse in qualche modo influenzato la qualità del rapporto stesso. La maggior parte dei soggetti ha ritenuto il rapportosessuale protetto “estremamente piacevole ed eccitante”; la stessa valutazione ricevuta da quelli che non avevano usatoil profilattico. Il luogo comune per cui utilizzare il preservativo renda il sesso meno piacevole non ha, quindi, ragioned’essere perchè effetti del preservativo durante un rapporto sessuale sono quelli per i quali è stato inventato: evitare legravidanze indesiderate e prevenire le malattie a trasmissione sessuale!

… mentre i lubrificanti lo aumentano

L’utilizzo di lubrificanti durante un rapporto sessuale aumenta notevolmente il piacere e la soddisfazione sessuale fem-minile. Lo dimostra una ricerca americana che riporta come l’utilizzo di lubrificanti durante il rapporto sessuale facciaaumentare in modo significativo la soddisfazione e il piacere femminile. La larga maggioranza dei partecipanti ha riferitodi averlo utilizzato proprio per rendere il rapporto più piacevole.

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Salute e cura del corpo

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Avere piedi sani è la premessa fon-damentale per il benessere psicofi-sico dell'intero organismo. Troppospesso, purtroppo, li consideriamopoco più di una stampella, costrin-gendoli all’interno di calzaturetroppo strette o troppo dure, non cu-randoci del fatto che la pelle siatroppo umida o, all’opposto, tropposecca e imponendo loro posizioni in-naturali. Le donne sono in generepiù attente degli uomini nella curadei propri piedi e riferiscono di sen-tirsi meglio con se stesse e con glialtri quando sanno di averli in or-dine. E’ soprattutto nel periodoestivo che i piedi diventano oggettodi particolari attenzioni da partedelle donne perché le calzatureaperte non consentono di nascon-dere eventuali imperfezioni. Scarpescomode e tacchi alti sono i nemicigiurati dei nostri piedi perché ci co-stringono ad assumere posizioni in-naturali che inevitabilmente siripercuotono su tutta la colonna ver-tebrale determinando la comparsa didisturbi posturali. Poche semplici re-gole da tenere a mente possono aiu-tarci a riservare ai nostri piedi leattenzioni che meritano.

Controllare regolarmente i piedi:l’attrito prolungato con le calzature,soprattutto se non molto comode,può causare ispessimenti della pellee vesciche che non di rado di for-mano in piccole aree difficili da

ispezionare, ad esempio ai lati delledita. Uno specchio poggiato sul pa-vimento aiuta ad ispezionare conl’attenzione dovuta la pelle dellapianta del piede.

Asciugare bene i piedi dopo averli

lavati: è bene utilizzare saponi deli-cati, soprattutto se la pelle è seccae disidratata. Asciugare bene i piediprima di calzare le scarpe perchél’eccesso di umidità, insieme al ca-lore della pelle, all’interno delle cal-zature crea un ambiente ottimaleper la crescita di microbi. L’umidità

Le regole del piede sanoI NOSTRI PIEDI CI SOSTENGONO, CI PORTANO DOVUNQUE,REGGONO TUTTO IL PESO DEL NOSTRO CORPO OGNI GIORNO.EPPURE NON CE NE PRENDIAMO MAI CURA ABBASTANZA

eccessiva negli spazi interdigitali fa-vorisce, inoltre, l’insorgenza di ma-cerazioni cutanee.

Prevenire la secchezza della pelle: èbene idratare i piedi con creme idra-tanti o emollienti, soprattutto dopo ladoccia o il bagno. La zona del calca-gno merita particolare attenzione per-ché è particolarmente soggetta alladisidratazione.

Sudorazione eccessiva o cattivo

odore ai piedi: in questi casi è fon-damentale curare l’igiene dei piedicon regolarità. In commercio sonodisponibili deodoranti spray che aiu-tano a mantenere il piede fresco edasciutto a lungo, eliminando la pro-liferazione di funghi e batteri, prin-cipali responsabili del cattivo odore.

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Salute e cura del corpoSalute MagazineMagazine

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Molto efficaci sono anche gli sprayda spruzzare dentro le scarpe primae dopo il loro utilizzo; eliminano icattivi odori già esistenti nelle calza-tura e, usati regolarmente, aiutano aproteggere la formazione di nuoviodori. E’ bene anche utilizzare calza-ture poco occlusive e traspiranti e

calze in cotone per favorire l’evapo-razione del sudore.

La cura delle unghie richiede atten-

zione: nel tagliarle è bene non smus-sare gli angoli per evitare chel’unghia poi cresca sotto la pelle (lacosiddetta “unghia incarnita”). Evi-

tare forbicine appuntite perché po-trebbero creare piccole ferite che sa-rebbero esposte al rischio diinfezioni microbiche.

Scegliere bene le calzature: è benenon badare solo all’aspetto esteticoma anche (e soprattutto) alla salutedel piede: punta arrotondata, lar-ghezza di qualche millimetro mag-giore rispetto alle misure del piede,materiali che facilitino la traspira-zione, suola antiscivolo e tacco ade-guato (1-2.5 centimetri per l’uomo e3-5 centimetri per la donna rappre-sentano il giusto compromesso traestetica e salute dei nostri piedi) sonogli elementi da considerare con mag-giore attenzione nella scelta di unacalzatura. Per chi fa sport (ma nonsolo) è consigliabile inserire all’in-terno delle calzature solette plantariin lattice o gel, indicate per attutiregli urti contro il terreno permettendola traspirazione della pelle del piede,che così resta fresco e asciutto.

Pediluvio si, ammollo no! Un buon pe-diluvio ammorbidisce la pelle del piedee procura un immediato senso di be-nessere. Attenzione a non esagerarecon la durata (non più di 10 minuti) econ la temperatura (non più di 37°C)!

Perché i piedi si gonfiano?

Il gonfiore del piede è dovuto all’accumulo di liquidi nel tessuto sotto-cutaneo (edema). La pelle del piede è tesa e se si effettua una pres-sione con le dita nella zona gonfia, ricolma di liquido, si forma unpiccolo avvallamento che dura qualche secondo (la “fovea”). Il gonfioreai piedi può essere spia di diversi problemi di circolazione ma fortuna-tamente molto spesso la causa è semplicemente una prolungata sta-zione eretta o l’uso di calzature inadeguate. Un corretto appoggioplantare durante la deambulazione è fondamentale per una sana circo-lazione del sangue nel piede e nella gamba. Evitiamo, quindi, di staretroppo a lungo fermi in piedi (se proprio si è costretti, si possono faresollevamenti ripetuti sulle punte dei piedi) e di calzare scarpe scomode.

L’alloro è un deodorante natu-rale per i piedi. Per un pediluvioefficace contro il cattivo odorelasciare due cucchiai di fogliedi alloro in infusione in un litrod'acqua per una decina di mi-nuti, filtrare e procedere conl’immersione.

I consigli della nonna

Che cosa si intendeper “piede diabetico”?

Il paziente diabetico, in caso di un controllo non ottimale della glicemia,nel corso degli anni può sviluppare alterazioni della circolazione e delsistema nervoso. A causa di problemi circolatori (ridotto afflusso di san-gue) i tessuti dei piedi possono avere difficoltà a riparare piccole feriteche possono formarsi per traumi anche modesti. Le scarpe troppostrette, comprimendo i tessuti, ostacolano ulteriormente l’afflusso disangue. Analogamente, cuciture sporgenti o un appoggio plantare noncorretto possono determinare la comparsa di lesioni della pelle del piededovute alla compressione. La presenza di alterazioni del sistema ner-voso porta spesso ad una riduzione della sensibilità dolorifica per cuiil paziente finisce per non accorgersi di eventuali lesioni che possonoformarsi o del fastidio legato a calzature non adeguate. Con il tempopossono crearsi ulcere, soprattutto nella pianta del piede, dove si eser-cita il carico del peso del corpo. A ciò si aggiunga che il paziente dia-betico si difende male dai microbi, cosa che lo espone al rischio dicontrarre infezioni a carico della pelle dei piedi. Se siete diabetici,quindi, osservate scrupolosamente le indicazioni del vostro medico ericordatevi sempre di curare al meglio i vostri piedi.

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Salute e prevenzione

Capita spesso che con l’arrivo dellaprimavera e del primo sole caldo siabbandonino troppo presto gli abitipesanti in una sorta di rifiuto assolutodei freddi giorni d’inverno. Mal iltempo in questa stagione è spesso“pazzerello” e traditore. Temperaturedimezzate in meno di una settimana,con la primavera che prima si veste daestate e poi riprende i panni dell’in-verno. Ma anche il passaggio clima-tico inverso, dal freddo al caldo, nonè molto gradito dall’organismo se av-viene repentinamente. Caldo e freddomettono in difficoltà la mucosa che ri-veste le vie respiratorie esponendolaal rischio di infezioni, soprattutto vi-rali. E allora ecco che da un giornoall’altro ci si ritrova con il naso chiusoo che cola, il mal di testa continuo, ilmal di gola, la tosse e magari anchequalche linea di febbre. Nessuno è ri-sparmiato da questi fastidiosi disturbiche colpiscono in modo trasversalebambini, adulti, anziani. E se è veroche prevenire è meglio che curare, al-lora mai come in primavera è oppor-tuno di vestirsi ‘a cipolla’, per toglieree mettere strati all’occorrenza e nonfarsi trovare impreparati dalle varia-zioni climatiche.

FARINGITE, LARINGITE O

…ENTRAMBI?

Con il termine "mal di gola" si intendegenericamente una infiammazione ditutta la gola, ma in realtà occorre di-stinguerne due tipi: la laringite e la fa-ringite (o faringotonsillite).La laringite è una infiammazione di

Anche a primavera il mal di gola è di casa

CON L’ARRIVO DELLA PRIMAVERA E DEL PRIMO SOLE CALDOSI ALLEGGERISCONO GLI ABITI MA… IL MAL DI GOLA È SEMPRE IN AGGUATO

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Page 14: N. 3 - Maggio-Giugno 2013 ISSN 2281-9878 Salute ... · dei profumi e dei colori da godere a fondo. ... senza esitazione sale, alcol, cibi ricchi di grassi e pasti troppo abbondanti

Salute e prevenzione

quel tratto della vie respiratorie dovesono situate le corde vocali, due pic-cole pieghe di mucosa che vibrando alpassaggio dell’aria ci permettono diparlare. Le cause più frequenti di la-ringite sono l'esposizione al freddo, ilfumo, l’inalazione di polveri irritanti(inquinamento atmosferico), l’abuso oun cattivo uso della voce (ad esempiogridare, utilizzare intensità vocali e al-tezze del tono della voce di conversa-zione inadeguate, l’abitudine dischiarire frequentemente la gola,colpi di tosse frequenti). I sintomisono rappresentati da una diminu-zione della voce, da una sensazione dibruciore in gola e da tosse, dapprimasecca poi catarrale.La faringite è un'infiammazione checolpisce quella parte della gola subitodietro il cavo orale. Qui sono situatele tonsille che si distinguono in pala-tine, poste ai lati della gola, faringee,

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Salute MagazineMagazine

I rimedi della nonnaLatte e miele, sciacqui conaceto oppure con limone sono irimedi da sempre consigliatidalle nonne. Se è vero che laloro efficacia non è dimostrata,è anche vero che male nonfanno e spesso sono addiritturapiacevoli. Attenzione però a nonsostituire le cure di provata ef-ficacia con altri rimedi più omeno artigianali...

meglio conosciute come adenoidi,poste superiormente alle precedenti,quasi dietro le cavità nasali, e lin-guale, in basso, in corrispondenzadella parte posteriore della lingua. Letonsille sono stipate di cellule del si-stema immunitario, i linfociti, che ciproteggono dai germi che possono es-sere presenti nell'aria respirata. Letonsille si comportano, quindi, comeuna sorta di sentinelle poste davantialla porta di entrata dell'aria. Le farin-gotonsilliti sono meno frequenti nel-l’adulto rispetto al bambino perchécon il tempo le tonsille tendono a rim-picciolirsi diminuendo così la loro re-attività ai germi. La loro posizione lerende particolarmente esposte all’ag-gressione da parte del freddo nei mesiinvernali e agli sbalzi termici durantela primavera. I sintomi sono bruciorealla gola, difficoltà nella deglutizionee talvolta febbre.

CHE FARE ALL’ARRIVO

DEL MAL DI GOLA?

Il mal di gola si cura con prodotti cheaiutano ad alleviare i sintomi e a pre-venire l’insorgenza di infezioni batte-riche. Alle prime avvisaglie di mal digola è bene prendere subito un anti-settico per uso locale, per non far peg-giorare le cose, specialmente se sisoffre di tonsilliti recidivanti. Gli anti-settici fanno parte del gruppo dei far-maci che agiscono contro le infezioniprovocate dai microrganismi e chesono proprio la causa del mal di gola.La scelta è tra le pastiglie, con esenza zucchero, da sciogliere in bocca(ne esistono di gusti diversi tra cui li-mone, arancia o mentolo), gli spray ei colluttori. Nei casi in cui la sintoma-tologia è più fastidiosa sono partico-larmente indicati gli antinfiammatori,efficaci nell’attenuare il bruciore e ildolore alla gola. Nella maggioranzadei casi vanno benissimo i prodotti informulazione orale (ad esempio pasti-glie o spray a base di flurbiprofene)che agiscono localmente svolgendoun’azione analgesica e antinfiamma-toria mirata alle mucose del cavo oralee delle prime vie aeree superiori.

Antibiotico SI o antibiotico NO?

L’abitudine purtroppo diffusa di assumere antibiotici alla prima avvisagliadi mal di gola va fortemente sconsigliata perché nella larga maggioranzadei casi si tratta di un’infezione da parte di virus, microrganismi insensibiliagli antibiotici. Rhinovirus, il virus influenzale e parainfluenzale, e l'ade-novirus sono colpevoli di circa il 60 per cento dei mal di gola che si regi-strano ogni anno. Le infezioni batteriche sono invece meno comuni diquelle virali. Gli antibiotici vanno usati nei casi in cui si riscontri la pre-senza di placche e di febbre e se i sintomi tendono a non risolversi dopoqualche giorno. In questi casi, infatti, è probabile che sia subentrata un’in-fezione batterica. Ovviamente in questi casi non c’è spazio per l’automedi-cazione perché deve essere il medico a decidere il farmaco più adatto. Unavolta iniziato, il trattamento antibiotico non deve essere interrotto primadel dovuto, errore che invero viene spesso commesso, soprattutto nei con-fronti dei più piccoli, pensando di risparmiare loro medicinali ormai nonpiù necessari una volta che la sintomatologia si è attenuata. Gli antibiotici,infatti, per poter agire correttamente devono raggiungere e mantenere unaconcentrazione costante nel sangue per un periodo di tempo adeguato. Sesi esagera con l’uso degli antibiotici, assumendoli anche quanto non sonoindicati, si corre il rischio di sviluppare una resistenza a questi farmaci chenon va certo a vantaggio della nostra salute.

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Salute e alimentazione

Cambi di stagione: attenzione allo stomacoCON IL CAMBIO DI STAGIONE SONO FREQUENTI I DISTURBIDELLA DIGESTIONE; COLPA SOLO DEL TEMPO O ANCHECOLPA NOSTRA?

Durante i cambi di stagione è fre-

quente il risvegliarsi di qualche

disturbo che ritenevamo sopito. In

primavera come in autunno mol-

tissime persone si trovano a fare i

conti con problemi di gastrite o

reflusso gastro-esofageo. Colpa

probabilmente dell’adattamento

forzato alle nuove condizioni cli-

matiche.

La primavera spesso rappresenta

un fattore aggravante o scate-

nante, la classica goccia che fa

traboccare il vaso e non la causa

vera. In genere, infatti, coesistono

altri fattori di rischio, quali abitu-

dini alimentari scorrette, impron-

tate all’iperalimentazione e al

consumo di cibi irritanti per lo

stomaco, il fumo, lo stress o al-

cuni trattamenti farmacologici.

E’ innegabile, tuttavia, che il cam-

biamento di stagione può stimolare

importanti vie nervose e ormonali

che favoriscono un eccesso di se-

crezione acida nello stomaco che a

sua volta rappresenta il comune de-

nominatore di due dei più frequenti

disturbi digestivi: la gastrite e il re-

flusso gastroesofageo.

La gastrite è un’infiammazione

della mucosa che riveste interna-

mente lo stomaco dovuta ad una

aumentata produzione di acido, o

ad una riduzione delle difese della

mucosa stessa, o ad entrambi i fat-

tori. Il sintomo principale è il bru-

ciore di stomaco, talvolta

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Salute e alimentazione

accompagnato da nausea o vomito,

o da una sensazione di difficoltà

nella digestione.

Se il succo gastrico refluisce nell’eso-

fago ne irrita la parete perché que-

sta non è strutturata per resistere

all’aggressione dell’acido prodotto

dallo stomaco. Quando questa con-

dizione si verifica si parla di reflusso

gastro-esofageo mentre l’irritazione

del rivestimento interno dell’esofago

si chiama esofagite. I sintomi pos-

sono variare molto da persona a per-

sona ma i più frequenti sono la

pirosi, una sensazione di bruciore

dietro lo sterno, ed il rigurgito di

materiale gastrico nell'esofago, o ad-

dirittura nella parte posteriore della

bocca, accompagnato da una sensa-

zione di acidità. Per non dare a nes-

suno alibi del tipo “io non lo sa-

pevo”, vale la pena richiamare

l’attenzione su alcune regole di ...

buona condotta.

La moderazione prima di tutto: è

una sorta di “regola sacra” che

vale per tutto l’anno ed ancor di

più ai cambi di stagione. L’eccesso

di cibo è uno dei principali fattori

che fa produrre una maggiore

quantità di acidi nello stomaco ed

allunga i tempi della digestione. E’

preferibile, quindi, fare piccoli

pasti ogni giorno perché le grandi

abbuffate rendono particolarmente

laboriosa la digestione e facilitano

il reflusso di contenuto gastrico

nell’esofago. E’ bene fare atten-

zione a cosa si porta in tavola per

evitare di cadere vittime della ga-

strite o del reflusso gatroesofageo:

cereali, come avena e riso, alcuni

frutti, come mela e pera, e qualche

verdura, specie finocchio e carota

sono in genere molto graditi dallo

stomaco perché facilmente digeri-

bili. Gli alimenti grassi o fritti, i

cibi troppo freddi o troppo caldi,

caffè, tè e bevande gassate vanno

ridotti o aboliti. E’ bene tenersi alla

larga anche da spezie, pomodori e

succo di limone, aglio, cipolla,

gomme da masticare, cioccolata.

Inoltre, è importante bere tanta

acqua e non esagerare con il latte e

i suoi derivati.

Salute MagazineMagazine

Il fumo e lo stress

Lo stress non risparmia nessuno, soprattutto

quando consideriamo le molteplici problematiche

con cui giornalmente ci dobbiamo confrontare. Non

pochi cercano nel fumo di sigaretta un sollievo con-

tro lo stress senza sapere che stanno cadendo dalla

padella nella brace.

La nicotina, il fumo e le sostanze che si sprigionano

durante la combustione, infatti, aumentano il livello

di stress creando un circolo vizioso per i fumatori sem-

pre più stressati. Se considerate che fumo e stress

sono nemici giurati dello stomaco, è facile trarre le

conclusioni sul da farsi: ridurre lo stress (per quel che

è possibile…) e smettere di fumare.

una sorta di tubo muscolare della lunghezza di circa 25-30 cm e con una larghezza di 2-3 cm che collega la bocca con lo

stomaco: la sua funzione è quella di consentire il passaggio del cibo masticato (il bolo alimentare) fino allo stomaco, dove

avverrà la digestione, ed impedirne il reflusso dallo stomaco insieme al succo gastrico.

L’esofago è…

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La pennichella non aiuta la dige-

stione: la tentazione di fare un son-

nellino subito dopo pranzo o di

sdraiarsi sul letto (o sul divano) a

guardare la tv dopo cena, è sempre

in agguato. In realtà, mettersi in

una posizione orizzontale appena

completato il pasto è una pessima

abitudine perché facilita la risalita

degli acidi dallo stomaco nell’eso-

fago. E’ bene, quindi, resistere alla

tentazione rimanendo a tavola o,

meglio ancora, andando a fare una

breve passeggiata; in questo modo

lo svuotamento dello stomaco verrà

accelerato, con conseguente dimi-

nuzione della sensazioni di pesan-

tezza e di bruciore.

Al bando abiti e pancere strette e..

allentate la cintura: un abbiglia-

mento che “strizza” la pancia ral-

lenta lo svuotamento dello stomaco

e facilita il reflusso gastroesofageo.

E’ bene, quindi, indossare vestiti

che siano della nostra taglia e che

soprattutto non vadano a stringere

la pancia. Se proprio si vuole indos-

sare un abito di una taglia più pic-

cola, bisogna prima perdere 4 o 5

chili!

I FARMACI CHE CI AIUTANO…

AD AIUTARE LO STOMACO

I preparati farmacologici a base di

alginato, di libera vendita, rappre-

sentano un rimedio efficace per il

reflusso gastroesofageo perché for-

mano nello stomaco una sorta di

“zattera” che galleggiando sul

succo gastrico ne impedisce il re-

flusso in esofago. L’efficacia clinica

di questi prodotti è legata anche al

loro tempo di permanenza nello sto-

Salute e alimentazioneSalute MagazineMagazine

maco, superiore a quello di un co-

mune pasto. Se il disturbo persi-

ste… consultare il vostro medico

che vi consiglierà al meglio.

LO SAPEVATECHE…?

u Se vi chinate in avanti dopoaver mangiato favorite il re-flusso gastroesofageo

u Il grasso non si accumulasolo sotto la pelle ma anchedentro la pancia ed ha lo stessoeffetto di una pancera strettaintorno alla vita perché com-prime lo stomaco rallentandonelo svuotamento e favorendo ilreflusso gastroesofageo.

Attenti ai quei... farmaci

L’uso esagerato di farmaci (abuso) è uno dei principali responsabili

dell’aumento dei disturbi digestivi che si sta osservando da alcuni anni

a questa parte.

Si tratta in genere di farmaci autoprescritti dai pazienti, ad esempio per

lenire dolori osteoarticolari e muscolari, sulla base di esperienze perso-

nali o di consigli di amici e conoscenti. Sono soprattutto i farmaci an-

tinfiammatori non steroidei (anche noti con FANS), quando assunti in

modo un po’ troppo disinvolto, che possono favorire la comparsa o ag-

gravare una gastrite preesistente o il reflusso gastro-esofageo; non sono

da meno i cortisonici, gli antidepressivi, i farmaci per l’osteoporosi e

molti altri ancora.

Ovviamente ciò non vuol dire demonizzare farmaci preziosissimi ma

vuole semplicemente richiamare l’attenzione su un uso responsabile, di

questi come di qualsiasi altro farmaco, limitandone l’assunzione ai casi

di reale necessità.

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Salute e igieneSalute MagazineMagazine

Arriva la primavera,tempo di pulire a fondola nostra casa

La consuetudine delle pulizie di Pa-squa, una volta dette dell'AcquaSanta, è una salutare lezione diigiene dettata della Chiesa che conl'occasione della benedizione pa-squale spronava la gente a togliersidi dosso e dalle case lo sporco accu-mulato nei mesi invernali. Il focolaredomestico scaldava la casa ma la-sciava nell'aria e nelle stanze fulig-gine e fumo. La gente per ripararsidal freddo indossava tanti vestiti chevenivano lavati raramente. L’acquascarsa e fredda non incoraggiava ne-anche l’igiene personale che non eracertamente una priorità a queltempo. E allora, poiché il proverbiodice che "l'olivo benedetto vuol tro-vare pulito e netto", prima che pas-sasse il prete per dare labenedizione, la casa veniva rivoltatacome una calza: si battevano i mate-rassi, si facevano bucati con cenere,soda e liscivia e si sciacquavanonelle fontane o nei corsi d’acqua, sispazzolavano i muri e le travi per to-gliere strati di polvere e fuliggine eragnatele. Oggi le pulizie si fannoquotidianamente e l’usanza delle pu-

lizie pasquali si è persa un po’ do-vunque, anche se con l'arrivo dellaprimavera si spalancano volentieri lefinestre ai primi tepori del sole. E’bene comunque che almeno unavolta all'anno vengano lavati tutti gliindumenti e tutti gli strumenti dicasa. Questo perché ci sono angolinidella casa, o oggetti mai usati, dovesi possono nascondere microbi checrescono indisturbati.

FACCIAMO LE PULIZIE DI PRIMAVERA SECONDO LE REGOLE DELL’IGIENE

L’IGIENE DELLA CASA

Una casa pulita non necessaria-mente è una casa igienica perchécontrariamente a quanto spesso siimmagina togliere lo sporco nonequivale ad igienizzare. Germi e bat-teri, infatti, non si vedono a occhionudo ed il fatto che su una superfi-cie non ci siano macchie non signi-fica che non ci siano microrganismi.E’ per questo che igiene e disinfe-

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zione sono fondamentali. La ricercascrupolosa dell’igiene è soprattuttoimportante in quegli ambienti dovemaggiore è il rischio di contrarre in-fezioni, quali la cucina ed il bagno.Molti microrganismi causa di infe-zioni respiratorie ed intestinali pos-sono sopravvivere in ambitodomestico per ore o giorni. Molti diquesti germi possono essere elimi-nati efficacemente attraverso appo-siti prodotti disinfettanti riducendo,quindi, la possibilità di contrarremalattie infettive entro le mura do-mestiche. E’ bene, quindi, non la-sciarsi ingannare da un buonprofumo e dall'assenza di macchie,una superficie pulita è ben lontanadall'essere disinfettata!

PARLIAMO DI… ACARI

Gli acari sono animaletti invisibili aocchio nudo presenti nella polvereche ricopre le superfici di casa. Ma-terassi, lenzuola, cuscini, coperte,divani, tende, tappeti, moquette…rappresentano l’habitat ideale chegli acari prediligono perché la tem-peratura mite, il livello di umidità e

La lotta agli acari❖ Vista la particolare predilezione degli acari per gli ambienti caldi edumidi e la loro avversità per la luce del sole, la pratica di spalancarele finestre al mattino per far ricambiare l’aria degli ambienti domesticiè quanto mai consigliabile. ❖ Ogni due settimane bisognerebbe avere l’accortezza di scoprire com-pletamente i materassi, sbatterli, girarli e lasciarli all’aria aperta peralcune ore.❖ Nel fare il bucato è bene utilizzare un prodotto disinfettante speci-fico che elimini, oltre allo sporco, anche i batteri da federe e lenzuola.❖ Spolverare a fondo almeno una volta alla settimana utilizzando unpanno leggermente inumidito.❖ Evitare di lasciare in giro per casa briciole e residui di cibo che at-tirano gli acari.

l’abbondanza di nutrimento, rappre-sentato soprattutto da residui di ali-menti e dalle cellule che si staccanodallo strato più superficiale dellapelle, consentono loro di vivere indi-sturbati. Gli acari che hanno unavita media di 2/4 mesi e sono pre-senti nelle case soprattutto nei mesi

invernali. Gli acari della polveresono spesso causa delle allergie dalmomento che contengono sia nelcorpo che nelle feci sostanze aller-gizzanti che possono provocare in al-cuni soggetti sintomi quali mal digola, bruciore agli occhi, riniti, tosseo addirittura attacchi di asma.

ATTENZIONE ALLE COSE CHE USIAMO

u La scopa e la paletta utilizzata per raccogliere i granelli di polvere sonoun mezzo di trasporto ottimale per i microbi; è fondamentale lavare questistrumenti con regolarità.

u Spugnette e pagliette che si usano per rimuovere gli avanzi di cibo daipiatti devono essere trattati adeguatamente per eliminare i batteri (ad esem-pio in lavastoviglie durante un lavaggio a temperature superiori a 60°C, outilizzando un disinfettante).

u Non è consigliabile utilizzare lo stesso strofinaccio per ogni necessitàin cucina (ad esempio per impugnare le pentole, asciugare i piatti, lemani e le superfici bagnate). Meglio utilizzare lo strofinaccio solo perasciugare piatti e stoviglie ricorrendo ai rotoli di carta a perdere per lealtre necessità.

u Ricordarsi che taglieri e coltelli sono un ottimo veicolo di contaminazionese non vengono lavati accuratamente quando si cambia alimento.

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Salute e igiene Salute MagazineMagazine

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Svago, passatempo e curiosità

ALLERGIE DI PRIMAVERA: QUALCHE CONSIGLIO

Con il fiorire delle piante l’aria si riempie di pollini dando vita ad uno spettacolo meraviglioso, per alcuni però casa di fastidiose allergie

Starnuti a raffica, naso che prude e occhi che lacrimano: questi sono i sintomi più comuni delle allergie di primavera che affliggono circa 9 milioni di italiani.Le allergie sono dovute ad una reazione esagerata del sistema immunitario, che normalmente ci protegge dalla infezioni microbiche, nei confronti di sostanzeabitualmente innocue come ad esempio pollini. La primavera è il periodo in cui la concentrazione aerea di pollini è più alta, e perciò la stagione in cui leallergie raggiungono il culmine. In realtà, negli ultimi anni si sta riscontrando un progressivo aumento della frequenza di casi di allergie a pollini che inalcune zone esordiscono già nei mesi di gennaio-febbraio, cioè in evidente anticipo rispetto alla classica allergia primaverile. Colpa delle mutate condizioniclimatiche con periodi invernali mediamente più miti rispetto al passato. Oggi, peraltro, si osserva con crescente frequenza la comparsa di reazioni allergichenei riguardi di pollini diversi tra quelli tradizionalmente coinvolti nelle reazioni allergiche, le graminacee (nei campi e nei prati) e la parietaria (in città crescerigogliosa sui muri degli edifici abbandonati).I disturbi tipici delle allergie primaverili sono a carico delle mucose delle vie respiratorie edelle mucose oculari con sintomi nasali (starnuti, ostruzione nasale, secrezione acquosa, prurito), oculari (prurito, lacrimazione, congiuntivite) e a carico del-l’apparato respiratorio (tosse stizzosa ed asma bronchiale). Se presenti anche solo in parte, ma con ricorrenza stagionale, i sintomi sopra descritti, parlanecon il tuo medico e con il tuo farmacista che saprranno fornirti consigli preziosi.

Che fare per evitare, o almeno limitare, l’esposizione ai pollini primaverili?• Evitare di sostare a lungo nei prati o in zone di campagna, soprattutto nelle giornate secche o ventose o quando l’erba è stata tagliata di recente.• Lavare frequentemente le parti scoperte dopo l’esposizione all’aria aperta per evitare di tornare in contatto con i pollini che vi si possano essere depositati; • Chiudere le finestre verso sera quando la concentrazione dei pollini nell’aria è più alta• Non dimenticare di tenere conto delle zone geografiche perché nelle zone montane l'impollinazione ha spesso una stagionalità diversa rispetto alla pianurae perché alcune piante si concentrano in particolare in alcune zone. Nel programmare le ferie conviene, quindi, conoscere il calendario pollinico della metadelle vacanze considerando che in genere nelle zone marine la densità del polline è inferiore.

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ORIZZONTALI: 1. Congiunzione avversativa

- 3. Obbliga alla fermata - 8. Lo sono gli altri

- 9. Si considerano il popolo eletto - 11. La

prima e ultima consonante di Marlowe - 12. Sollevamento ... alle olimpiadi - 13. Natale

francese - 14. Nobel senza centro - 17. Il

primo numero - 20. Institute for Education

and Social Policy - 22. Nome di hotel - 24. Ufficio Tecnico delle Imposte di Fabbricazio-

ne - 27. Precede Gregori il cantante - 28. Profumo in cucina - 29. Era dolce il novo -

30. La si cerca nel deserto - 31. Acceso sugli

interruttori

VERTICALI: 2. Precedono i tramonti - 4. Un legna da ebanisteria - 5. Forza in inglese - 6. Sigla di Como - 7. Fu re degli ostrogoti - 9. Electric Power Rescice Institute - 10. Corsa in centro - 13. Nel tempio greco ospitava

divinità - 15. Domanda fatta per gioco - 16. Spesso valgono le altre -18. La prima lettera dell’alfabeto greco -

19. Un fungo combattuto dai viticoltori - 21. Casta, illibata - 23. Vi dipinge sopra il pittore - 25. Sigla di Torino

- 26. Il lago Sebino - 29. Affermazione positiva

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IL CRUCIVERBA

Salute MagazineMagazine

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N. 3 - 2013 23

Svago, passatempo e curiosità

OROSCOPO

ARIETE

21 Marzo - 20 Aprile

TORO

21 Aprile - 20 Maggio

GEMELLI

21 Maggio - 21 Giugno

CANCRO

22 Giugno - 22 Luglio

LEONE

23 Luglio - 22 Agosto

VERGINE

23 Agosto - 22 Settembre

BILANCIA

23 Settembre - 23 Ottobre

SCORPIONE

24 Ottobre - 21 Novembre

SAGITTARIO

22 Novembre - 21 Dicembre

CAPRICORNO

22 Dicembre - 20 Gennaio

ACQUARIO

21 Gennaio - 19 Febbraio

PESCI

20 Febbraio - 20 Marzo

Lavoro, avrete un grande sostegno dal pianeta Giove, che favorirà l’ar-rivo di buone occasioni e favori della fortuna.

Amore. Lasciatevi alle spalle rancori e tristezza e lasciate spazio al cambiamento.Nuovi incontri sono dietro l’angolo.

Salute. Evitate le diete drastiche, il passaggio di Saturno vi aiuta di-magrire.

Lavoro e denaro. Sul fronte professionale le stelle prevedono un buon andamentogenerale e ti vedono deciso, sicuro delle tue scelte.

Lavoro. Siate cauti e non rischiate a livello finanziario, anzi verificate la serietàe l’affidabilità di chi dovrebbe lavorare con voi o fornirvi servizi e materiali.

Amore. Buone notizie per chi è in cerca di amore La sfera affettiva potrebbe privi-legiare questo aspetto.

Lavoro. Non lasciatevi offuscare la mente e prendete una decisione soloquando non siete sotto l’effetto dell’ira o del rancore.

Salute. Saturno favorisce tutte le cure per migliorare tono e grana della pelle.

Amore. Tenete sotto controllo l'arroganza che potrebbe rischiare di nuo-cervi in diverse occasioni.

Bellezza. Venere, che incoraggia i cambi di immagine, suggerisce la scelta di nuovicapi d'abbigliamento.

Amore. Single? le stelle promettono distrazioni, accendono desideri edispongono all'amore a prima vista.

Lavoro e denaro. Se siete liberi professionisti, evitate investimenti troppo impegna-tivi, e cautelatevi dai cattivi pagatori.

Salute. Quest’anno dovrete cercare di amministrare saggiamente le vo-stre energie. Il risultato sarà assicurato.

Amore. Il sogno di due cuori e una capanna potrebbe diventare realtà molto presto.

Amore. L'importanza della pazienza non deve essere sottovalutata.Lavoro. Il lavoro non vi mancherà: Saturno annuncia situazioni impegna-

tive, ma solide e ricche di soddisfazioni sui tempi lunghi.

Salute. Puntate su sport e attività che coinvolgano gli amici. Farà starebene sia voi che loro.

Lavoro. E' tempo di agire per chi sogna promozioni, mete più prestigiose o per cam-biare posto di lavoro.

Lavoro. Con il loro sostegno sarete grintosi, determinati, inossidabili epronti a tutto.

Salute. Sarete forti, tenaci, resistenti alla fatica, allo sport, agli acciacchi.

Amore. Siate leggeri: c’è sempre tempo per convolare a nozze con lavostra mezza mela, e la vita è bella lo stesso.

Lavoro. non datevi per dispersi prima ancora della battuta finale: la partita è tuttada giocare, e potete essere vittoriosi.

Amore. Quest’anno l’amore potrebbe regalarvi sensazioni di rara inten-sità. Aspettare per credere.

Salute. Potrete iniziare con successo cure estetiche per perfezionare l’aspetto dipelle, capelli e unghie, dimagrire e cambiare look, ma badate agli eccessi.

DIABETE: UN’EPIDEMIA STRISCIANTELa diffusione epidemica dell’obesità nel nostro Paese è alla base del preoccupante aumento della malattia diabetica: circa il 5% degli italiani ne è affetto

Nell’immaginario collettivo esistono due forme di diabete, una del bambino e del giovane, che prevede il trattamento per tutta la vita con insulina, e una dell’adulto incui è sufficiente, anche se non sempre, prendere le pillole per tenere sotto controllo lo zucchero nel sangue (la glicemia). In termini scientifici queste due forme vengonoindicate, rispettivamente, come diabete mellito di tipo 1 e diabete mellito di tipo 2. Il tipo 2 è quello di gran lunga più frequente (circa 90-95% dei casi). Nel diabetedi tipo 1 il problema risiede nell’incapacità del pancreas di produrre insulina mentre nel caso del diabete si tipo 2 il problema risiede nel fatto che l’insulina prodottafunziona meno bene, nella larga maggioranza dei casi a causa dell’obesità (si parla di resistenza dei tessuti all’insulina o insulino-resistenza). L’insulina è un ormoneprodotto dal pancreas che stimola le cellule dell’organismo ad assorbire lo zucchero dal sangue, sostanza fondamentale per il funzionamento cellulare. Se l’insulina nonc’è (diabete mellito di tipo 1) o i tessuti non rispondono bene allo stimolo dell’insulina (diabete mellito di tipo 2), il glucosio non viene adeguatamente assorbito dallacellule che quindi tenderanno a funzionare meno bene (a livello muscolare il sintomo che ne deriva è la debolezza). Se il glucosio non viene adeguatamente utilizzatodalle cellule la sua concentrazione nel sangue resta elevata e, a lungo andare, finisce per danneggiare arterie e nervi determinando le temibili complicanze a carico degliocchi, dei reni, del cuore, del cervello e della circolazione delle gambe; nei casi più gravi si può arrivare alla cecità, all’insufficienza renale, all’infarto miocardico oall’ictus, alla grave sofferenza circolatoria agli arti inferiori, talora addirittura con la necessità di amputazioni delle dita dei piedi o della gamba. Per arginare la diffusionedel diabete è fondamentale uno stile di vita sano, con un’alimentazione improntata alla moderazione e con un regolare attività fisica al fine di evitare l’obesità. Purtroppooggi le cose stanno andando nella direzione non giusta perché l’obesità è sempre più diffusa nella nostra popolazione, purtroppo anche tra gli adolescenti ed i bambini.La conseguenza di ciò è che il diabete mellito di tipo 2, quello legato soprattutto l’obesità e che fino ad un recente passato interessava soltanto gli adulti, è ora comparsoanche tra i giovani e i bambini obesi, colpa di merendine, dolci, bevande zuccherate e fast food. E’ fondamentale invertire subito la rotta. Nel frattempo teniamo sottocontrollo la glicemia; a digiuno deve essere inferiore a 100 mg/dL. Se è più alta parlane con il tuo medico che ti saprà dare i consigli giusti.

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Page 24: N. 3 - Maggio-Giugno 2013 ISSN 2281-9878 Salute ... · dei profumi e dei colori da godere a fondo. ... senza esitazione sale, alcol, cibi ricchi di grassi e pasti troppo abbondanti

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