Muscoli superficiali

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Descrizione di gran pettorale, gran dorsale, tricipite brachiale, bicipite brachiale, retto dell’addome, obliquo esterno, obliquo interno, gastrocnemio, gruppo del quadricipite. Rudy Bozzolan, Martina Cappello e Nicolò Grandesso

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Descrizione di gran pettorale, gran dorsale, tricipite brachiale, bicipite brachiale, retto dell’addome, obliquo esterno, obliquo

interno, gastrocnemio, gruppo del quadricipite.

Rudy Bozzolan, Martina Cappello e Nicolò Grandesso

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Il tessuto muscolare scheletrico forma i muscoli che si connettono con lo scheletro e determinano i movimenti degli arti e delle altre parti del corpo. Le sue unità strutturali sono fibre lunghe, striate, plurinucleate, la cui azione è soggetta al controllo della volontà. Le fibre muscolari sono rivestite e protette da avvolgimenti di tessuto connettivo ( endomisio, perimisio e epimisio) che aumentano la forza dei muscoli scheletrici. Essi costituiscono il sistema muscolare.

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Il muscolo grande pettorale è un muscolo superficiale del torace che assume una forma quadrangolare quando il braccio è pendente ed una forma triangolare quando il braccio è completamente flesso. Può essere diviso in tre parti: clavicolare, sternocostale e addominale.

Il muscolo grande pettorale permette molte funzioni del braccio: flette (o adduce) in orizzontale, flette (eleva), estende (abbassa), adduce, antepone e ruota internamente (intraruota) l'omero. Prendendo invece punto fisso sull'omero solleva il tronco.

Ha come punto d’origine sterno, clavicola e coste dalla 1°alla 6° e come punto di inserzione la parte prossimale dell’omero.

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Il muscolo grande dorsale con la sua forma triangolare è il muscolo più esteso del corpo umano. Sito nella zona lombare, ricopre la parte laterale e inferiore del dorso, formando la parete posteriore della cavità ascellare.

Interviene nel movimento di adduzione, estensione e rotazione interna dell'omero. Contraendosi, retroponela spalla e adduce la scapola.

Ha come punto d’origine la parte inferiore della colonna vertebrale e la cresta iliaca e come punto di inserzione la parte prossimale dell’omero.

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Il muscolo tricipite del braccio o tricipite brachiale è il più importante muscolo posteriore del braccio.

Ha come punto d’origine la cintura scapolare e la parte prossimale dell’omero e come punto di inserzione ha il processo oleocranico dell’ulna.

Ha la funzione di estendere il gomito.

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Il muscolo bicipite brachiale è il più grande muscolo anteriore del braccio ed origina con due capi dalla scapola per andare ad inserirsi con un tendine comune alla tuberosità del radio.

Ha diversi ruoli: stabilizzazione dell'articolazione scapolo omerale, flessione e adduzione del braccio,flessore dell'avambraccio e supinazione dell'avambraccio.

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Il muscolo retto dell'addome è una spessa lamina muscolare che contribuisce a formare la parte mediana anteriore della parete addominale estendendosi dalla gabbia toracica alla pelvi.

Con la sua azione flette il torace sulla pelvi e viceversa e abbassa le coste agendo, quindi, da muscolo espiratorio. Ha anche un ruolo minore nella torsione e nell'inclinazione del busto. La sua contrazione aumenta la pressione addominale.

Ha origine nel pube e come punto di inserzione ha lo sterno e coste dalla 5° alla 7°.

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Il muscolo obliquo esterno e l’obliquo interno dell'addome sono dei muscoli larghi che contribuiscono a formare la parete addominale. Sono quelli posti più in superficie ed i più grandi dell'addome.Si originano dalle ultime otto coste, dalle loro facce esterne ed i margini inferiori. Di qui, allargandosi a ventaglio si portano medialmente ed in basso, e hanno come punto di inserzione la cresta illiaca. La loro contrazione ha effetto sulla parete addominale e sulla gabbia toracica, contribuendo alla dinamica respiratoria, flettono e ruotano la colonna vertebrale.

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Il gastrocnemio, noto anche col nome di gemelli o più comunemente come polpaccio, è un muscolo situato nella parte posteriore della gamba ed è, assieme al soleo, il principale responsabile della flessione plantare del piede. Partecipa anche alla flessione del ginocchio.

Ha origine nella parte distale del femore e come punto d’inserzione ha il calcagno (tallone mediante il tendine d’Achille).

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Il gruppo del quadricipite è composto da: vasto mediale, vasto intermedio, vasto laterale e retto femorale.

L’origine dei vasti è il femore mentre l’origine del retto femorale è il pelvi; il loro punto d’inserzione è la tibia mediante il legamento patellare.

Tutti estendono il ginocchio, il retto femorale flette anche l’anca sulla coscia.

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