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La replicazione del DNA
Corso di Genetica
per Scienze per l’Ambiente e la
Natura Alberto Pallavicini
La replicazione semiconservativa del DNA
Quando Watson e Crick proposero il loro modello della doppia
elica del DNA capirono che la replicazione del DNA sarebbe
stata ovvia.
Ma a quei tempi tre erano i modelli proposti per la replicazione
del DNA:
• modello semiconservativo
• modello conservativo
• modello dispersivo
Replicazione semiconservativa
The Meselson-Stahl Experiment
L'unica spiegazione era data dalla
replicazione semiconservativa
The Taylor-Woods-Hughes experiment demonstrated
that DNA replication is semiconservative in eukaryotes
...e negli eucarioti? (incorporazione di BUdR)
La sintesi del DNA nei batteri
necessita di DNA polimerasi
I primi studi furono fatti da Kornberg 1957
Isola da E. coli un enzima con proprietà DNA
polimerasiche
Esperimenti in vitro
DNA polimerasi II, III
Negli eucarioti la sintesi parte da
più origini di replicazione
La sintesi del DNA richiede un
innesco
Fornito dalla RNA polimerasi chiamata primasi
Il frammento è lungo 5-15 ribonucleotidi
La forca replicativa
La sintesi avviene simultaneamente
La replicazione del DNA necessita
la cooperazione di molti enzimi
Si usano mutazioni
condizionali per studiare
l'attività dei diversi
enzimi mutati
Escherichia coli possiede almeno
cinque DNA polimerasi.
La DNA polimerasi II ha una funzione
altamente specializzata nel riparo del DNA.
La DNA polimerasi III è il più importante
enzima della replicazione di E. coli .
Le DNA polimerasi IV e V, isolate nel 1999,
sono coinvolte in un particolare , processo di
riparazione, la riparazione soggetta ad errori o
risposta SOS.
La replicazione del DNA negli eucarioti
Nel lievito le origini della replicazione sono sequenze di circa 150
coppie di basi dette replicatori (o ARS, autonomously replicating
sequences)
L’inizio della replicazione in tutti gli eucarioti richiede una
proteina multimerica, ORC (origin recognition complex), che si
lega a numerose, sequenze contenute nel replicatore.
Le estremità dei cromosomi
Se si continua così
ciclo a ciclo perdiamo
DNA
La telomerasi sintetizza frammenti
che formano forcine
Che poi servono da
innesco alla polimerasi
La ricombinazione del
DNA
Si formano duplex
ricombinanti.
Se gli alleli sui due diversi
cromosomi erano diversi
ecco che abbiamo ottenuto
un arrangiamento diverso
dall'originale
Controllo genetico delle
proteine
Controllo genetico degli enzimi
Quale è la funzione del gene?
I geni codificano per proteine
La prima prova di questo legame fu il trovare il collegamento tra
genetica ed enzimi richiesti per degradare o sintetizzare un
determinato composto chimico.
1902 alcaptonuria
Garrod e Bateson conclusero che questa malattia ha origini
genetiche
Controllo genetico degli enzimi
Controllo genetico degli enzimi 1942 Beadle e Tatum
Controllo genetico degli enzimi 1942 Beadle e Tatum
La Neurospora ha esigenze nutrizionali semplici
Il ceppo selvatico cresce in unterreno minimo con sali
inorganici, una fonte di carbonio organica, biotina.
Forse è possibile isolare mutanti nutrizionali? (Auxotrofi)
Controllo genetico degli enzimi 1942 Beadle e Tatum
Controllo genetico degli enzimi 1942 Beadle e Tatum
Controllo genetico degli enzimi 1942 Beadle e Tatum
Controllo genetico degli enzimi 1942 Beadle e Tatum
Con esperimanti di questo tipo Beadle e Tatum proposero che
uno specifico gene codificasse per un determinato enzima.
Ipotesi un gene- un enzima
Ora si sa che un enzima è spesso composto da più catene
polipeptidiche quindi è meglio modificare l’asserzione di Beadle
e Tatum in : un gene- un polipeptide
Deficienze enzimatiche a base
genetica nell’uomo
Molte malattie di tipo genetico nell’uomo sono causate da una
mutazione di un singolo gene.
Effetto pleiotropico
FENILCHEONURIA
frequenza di circa 1/12.000 nati
OMIM 261600
ALBINISMO
frequenza 1/33.000 tra i caucasici e 1/28.000 tra gli afroamericani
degli Stati Uniti
OMIM 203100
Controllo genetico della struttura
delle proteine
Tutti gli enzimi sono proteine ma non tutte le proteine sono
enzimi.
I geni sono tra l’altro responsabili della struttura di proteine non
enzimatiche.
Molto più facile studiarle perché sono normalmente in quantità
maggiore.
Anemia falciforme
Malattia genetica che altera l’emoglobina descritta per la prima
volta da Herrick 1910.
Controllo genetico della struttura
delle proteine. Anemia falciforme
Controllo genetico della struttura
delle proteine. Anemia falciforme
Controllo genetico della struttura
delle proteine. Anemia falciforme
1949 Pauling e
collaboratori dimostrano
che l’emoglobina dei
malati era diversa in
elettroforesi. Questa è
una della prime rigorose
dimostrazioni che le
proteine sono controllate
da geni.
Controllo genetico della struttura
delle proteine. Anemia falciforme
Nel 1956 Ingram analizzò le sequenze aminoacidiche
dell’emoglobina Hb-A e Hb-S e trovò la mutazione
Glu(+)>Val
Controllo genetico della struttura delle
proteine. Altre alterazioni dell’emoglobina
Controllo genetico della struttura
delle proteine. La fibrosi cistica
La fibrosi cistica è una malattia che causa disfunzioni al
pancreas, ai polmoni e alla digestione dei bambini affetti.
Presenza di muco molto viscoso.
Aspettativa di vita 40 anni.
Estremamente frequente nei bianchi caucasici 1/2000. Si
stima che 1/23 sia eterozigote.
Controllo genetico della struttura
delle proteine. La fibrosi cistica
Consulenza genetica
La consulenza genetica comincia con l’analisi dell’albero
genealogico delle famiglie.
Identificazione dei portatori
Individua persone eterozigoti per una mutazione recessiva.
Analisi enzimatica o controllo della proteina.
Analisi sul DNA.
Analisi fetale
verifica della normalità del feto.
Amniocentesi e villi coriali
Consulenza genetica
Consulenza genetica