Montagna io ci sto - moduli educazione ambientale - IC Camporgiano

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I.C di Camporgiano (LU) Montagna io ci sto sintesi dell'esperienza

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I.C di Camporgiano (LU)Montagna io ci sto

sintesi dell'esperienza

Premessa

Questo percorso, articolato in 4 UdC, pensate per l'infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado, in un'ottica di verticalità del curricolo, si propone di attivare conoscenza sui punti di forza e debolezza presenti nel territorio montuoso in cui abitiamo per prepararsi a fronteggiare i cambiamenti climatici.

Con questi moduli che, in senso lato, rientrano nel campo di una ''educazione alla ruralità'' imprescindibile per formare cittadini attivi nella difesa del proprio ambiente, ci siamo proposti di suscitare il ruolo attivo del singolo nella difesa della biodiversità locale e nella rigenerazione di territori fragili.

Documentazione dell'Unità di competenza:

La vita in gioco. La biodiversità fragile

Istituto scolastico:I.C. Camporgiano (LU)

Destinatari:Infanzia (5 anni) di San Romano in Garfagnana

Ore dedicate al percorso:10

Descrizione del percorso didattico

Realizzato dalle insegnanti in collaborazione con l'esperta Ljuba Tagliasacchi, in linea con il curricolo di istituto che pone al centro la figura dell'alunno e le sue esigenze formative, questo modulo privilegia un approccio didattico laboratoriale e sensoriale

La sfida principale:Permettere a bambini di 5 anni di interiorizzare il significato di biodiversità e il ruolo attivo che ciascuno di noi può avere, quotidianamente, nella sua difesa.

I incontro: iniziale attività 'rompi-ghiaccio' per creare un buon clima relazionale basato sulla fiducia, la collaborazione reciproca e.... il divertimento!

I incontro: ''FAGIOLI-AMO''

Scopriamo i fagioli tipici della Garfagnana toccandoli, annusandoli, camminandoci sopra, descrivendoli, dandogli un nome...

I incontro: ''FAGIOLI-AMO''

Rispetto a quelli che troviamo al supermercato sono meno ma adatti a crescere nella stessa zona in cui noi viviamo. Ciascuno si è abituato a determinati suoli e a diverse disponibilità di acqua...proprio in questo sta il loro ''valore''

I incontro: ''FAGIOLI-AMO''

Queste informazioni affiorano a poco a poco, attraverso ragionamenti guidati e l'intuito di alcuni bambini, ma soprattutto grazie alla favola appositamente ideata: ''Giò, il contadino e il pericolo per Giallo Rino'', in cui quest'ultimo è un piccolo fagiolo locale in difficoltà...

Rielaborazione personale della favola

Nei giorni successivi i bambini riascoltano più volte la favola di Giallo Rino e ''fissano'' i suoi contenuti mediante piccole scene di teatralizzazione e disegni...oltre ai fagioli, la favola parla di animali in difficoltà per il clima impazzito...

II incontro: VISITA AL VIVAIO LA PIANA di Camporgiano

I bambini sono molto curiosi e motivati a conoscere il luogo dove si conservano i semi di specie locali in via di estinzione (frigorifero del germoplasma) e riconoscono i fagioli con cui avevano lavorato-giocato nel primo incontro...Il frigorifero appare loro come una grande cassaforte che racchiude semi preziosi.

II incontro: VISITA AL VIVAIO LA PIANA di Camporgiano

Imitando Giò il contadino, vogliono anche loro provare a seminare il proprio fagiolo...ciascuno diventa quindi il piccolo ''contadino-custode'' di una specie vegetale in via di estinzione. Si sentono investiti di un ruolo importante: tornano a scuola con il compito di coltivarli nell'orto scolastico diventando ''agricoltori custodi'' di specie in pericolo.

III incontro: ''NON TUTTO E' BUONO CIO' CHE SI SEMINA''

Mentre i nostri fagioli crescono nei vasetti, proviamo a ''seminare'' alcuni tipi di rifiuti, poi a fine scuola torneremo a vedere se hanno prodotto qualcosa di buono...Le bucce di mela scompariranno, mentre plastica, vetro, ecc. rimarranno intatti. I bambini deducono che questi ultimi ''non vanno seminati'' ma riciclati.

III incontro: ''UNA RONDINE NON FA PRIMAVERA...MA NOI LE ACCOGLIAMO''

Nella favola di Giallo rino c'erano altri protagonisti animali in difficoltà, ad esempio le rondini disorientate. Anche noi, allora, dobbiamo fare qualcosa per loro: un gesto simbolico di accoglienza costruendogli piccoli alloggi da materiale riciclato (contenitori in tetrapack) che poi metteremo nel cortile. Anche in questo caso si enfatizza il ruolo attivo dei bambini verso il mondo animale in pericolo.

IV incontro: ''LA CONDIVISIONE CON I GENITORI''

I piccoli insegnano ai grandi ciò che hanno fatto e imparato su Giallo Rino & Co, sulle rondini in difficoltà e sulla necessità di certe piccole-grandi azioni quotidiane da parte di tutti....Il pubblico adulto ascolta con attenzione.

IV incontro: ''LA CONDIVISIONE CON I GENITORI''

I piccoli protagonisti dell'esperienza sono felici di dire tutto ciò che hanno appreso e....

IV incontro: ''LA CONDIVISIONE CON I GENITORI'' ..con orgoglio mostrano i propri lavori ''artistici'' e i fagioli che crescono bene grazie alle loro cure quotidiane.

Risultati ottenuti

I bambini e i genitori hanno gradito molto l'esperienza;

Gli elaborati prodotti dimostrano l'attivo coinvolgimento degli alunni in tutte le fasi del percorso;

A distanza di diverse settimane dalle esperienze, attraverso quesiti orali, le maestre hanno rilevato che la maggior parte dei

bambini ricorda i contenuti salienti emersi durante le varie attività.

Documentazione dell'Unità di competenza:

Da Kyoto a noi. La nostra agenda di buone pratiche

Istituto scolastico:I.C. Camporgiano (LU)

Destinatari:Primaria di Careggine e Camporgiano

Ore dedicate al percorso:10 + 10

Descrizione del percorso didattico

Realizzato dalle insegnanti in collaborazione con l'esperta Alessandra Fiori, privilegiando un approccio didattico laboratoriale, questo percorso ha utilizzato l'ambiente immediatamente esterno alla scuola per osservare i punti vulnerabili in caso di eventi meteorologici estremi e tecniche di bio-ingegneria per stabilizzare i suoli.

Il fenomeno dell'effetto serra è stato spiegato in modo sperimentale come anche il fenomeno della permeabilità dei suoli; la costruzione di un formetto solare ha rappresentato una ''buona pratica'' in campo energetico.

I incontro: tutti fuori a osservare la morfologia del nostro territorio, deducendo che il clima è sempre mutato nel corso delle varie ere. Ad esempio dove ora c'è la vegetazione un tempo si estendeva un enorme ghiacciaio che sciogliendosi a causa di un progressivo innalzamento della temperatura ha lasciato un ''circo glaciale''. Si inizia a ragionare sulle interconnesioni fra clima e ambiente.

I incontro: rientrati in classe cerchiamo di capire che cos'è l'effetto serra, perchè oggi risulta ''potenziato'' ma più che altro sperimentiamo i suoi effetti riproducendo questo fenomeno con semplici oggetti (bacinella in plexiglass, lampada, termometro)

II incontro: di nuovo fuori a scoprire opere di ingegneria naturalistica per risistemare gli argini dei torrenti che negli ultimi anni sono esondati a causa di piogge molto forti e improvvise che abbiamo capito essere una delle conseguenze dei cambiamenti climatici indotti dall'effetto serra potenziato.

II incontro: capiamo quindi cos'è un ''dissesto idrogeologico'' e vicino alla nostra scuola ne contiamo ben due. ''Acqua'' e ''Terra'' sono i componenti che entrano in gioco...ma come? Lo scopriremo in classe, con altri esperimenti...

III incontro: esperimenti su permeabilità dei suoli in base alla tipologia delle loro componenti principali (humus, argilla, sabbia, ghiaia...)

III incontro: esperimenti su permeabilità dei suoli e come questa cambia se nel terreno è presente l'apparato radicale di una pianta che trattiene l'acqua.

III incontro: Alessandra ci mostra come nasce una sorgente e riproduce uno smottamento di terreno in miniatura nel cortile. Tutti questi esperimenti ci fanno capire meglio cosa succede quando acqua e terra vengono a contatto e l'importanza di ''preparare'' gli alvei dei torrenti ad accogliere grandi quantità d'acqua improvvise evitando che piante cadute ne ostruiscano il corso.

IV incontro: Un esempio di buone pratiche per l'ambiente che costruiamo con le nostre mani..E' possibile produrre energia senza contribuire all'effetto serra? Sì, grazie alle energie rinnovabili. Per ora noi sperimentiamo quella solare realizzando un piccolo forno...

IV incontro: il forno funziona! In breve la temperatura sale e riusciamo a scaldarci la schiacciata per la nostra merenda.

Bilancio dell'esperienza: positivo. L'approccio prevalentemente basato sullo stimolo di osservazioni a partire dal nostro ambiente e da attività laboratoriali è stato molto gradito dai ragazzi. Il prossimo anno verrà completato il segmento riguardante le buone pratiche per il risparmio energetico e meglio sviluppate le energie alternative oltre quella solare.

Documentazione dell'Unità di competenza:

La sostenibilità vien mangiando

Istituto scolastico:I.C. Camporgiano (LU)

Destinatari:Secondaria di Camporgiano, cl. 2

Ore dedicate al percorso: 10

Descrizione del percorso didattico

Realizzato dalle insegnanti in collaborazione con l'esperto Emilio Bertoncini, privilegiando un approccio didattico laboratoriale, questo percorso ha cercato di evidenziare i vantaggi del mangiare locale per la nostra salute e la conservazione dell'ambiente che ci circonda.

La visita alla Comunità del cibo ad energie rinnovabili della Toscana meridionale (zona di Larderello) ha permesso agli alunni di interiorizzare la connessione fra produzione di cibo e energia pulita nochè il significato di distretto alimentare di qualità e a km 0.

I incontro: per iniziare un brain storming di classe ci permette di sondare le conoscenze degli alunni privilegiando un approccio esperienzale che parta dalle basi conoscitive che ciascun alunno possiede; Poi ricaviamo insieme il concetto di ''sostenibilità'' analizzando la borsa della spesa portata da Emilio, il nostro esperto..

I incontro: si distribuiscono i vari prodotti fra gli alunni e si stimolano osservazioni su: ingredienti, provenienza, tipo di imballaggio, indicazioni contenute sulle etichette in merito ai sistemi di coltivazione (integrata, biologica, ecc..). Capiamo che più il cibo arriva da lontano e più immagazzina CO2 che aumenta l'effetto serra.

Ha così inizio un lavoro che si protrarrà per alcune ore anche a casa la cui finalità prioritaria è stimolare un tipo di consumo alimentare critico. La dispensa di casa sarà il luogo che gli alunni dovranno ''monitorare'' per un po' di tempo ricavando informazioni sugli alimenti in uso nelle rispettive famiglie.

II incontro: questa volta Emilio ci parla dei vari sistemi di coltivazione (tradizionale e biologica), quali effetti hanno i fertilizzanti e i fitofarmaci sui suoli e ci porta delle piantine che uniremo alle nostre per piantarle nel nostro orto scolastico. Anche noi siamo dei piccoli coltivatori...

Al termine dei primi due incontri, dal feedback degli alunni emerge che la maggior parte di loro ha capito che scegliere cibi lontani, non seguire la stagionalità e sistemi agricoli di tipo industriale non sono scelte sostenibili per la nostra salute e per l'ambiente. Risulta assimilato il concetto di cibo a km 0 e che le nostre scelte alimentari hanno un riflesso anche sull'economia locale. Comprando locale aiutiamo i coltivatori a noi vicini.

III incontro: in un'uscita giornaliera, con il sostegno di Slow Food, andiamo a visitare la realtà della ''Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili'' nel sud della Toscana per conoscere un distretto alimentare che produce cibo in modo sostenibile (utilizzando energia geotermica) supportando così l'ambiente e l'economia locale.

III incontro: in particolare approfondiamo il ciclo della birra e del formaggio e parliamo con gli attori dell'economia locale che hanno saputo creare una rete di opportunità senza impatto ambientale.

Bilancio dell'esperienza: molto positivo; gli alunni hanno apprezzato l'approccio laboratoriale e l'imparare da esperienze sul territorio.Il prossimo anno riprenderemo questi concetti e cercheremo di perfezionare il legame concettuale fra alimentazione, divario nord-sud del mondo, cambiamenti climatici. Anche il fenomeno dell'effetto serra e il calcolo dell'impronta ecologica richiederanno più ore di lavoro con la classe.

GRAZIE PER L'ATTENZIONE !I.C. Camporgiano