Moneta e Credito. 3 funzioni 1 – misura il valore: valore di scambio = prezzo 2 – accelera gli...
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Moneta e Credito
3 funzioni
1 – misura il valore: valore di scambio = prezzo
2 – accelera gli scambi = trasferisce il valore
3 – conserva il valore: pezzo di metallo prezioso, conserva il proprio valore e poteva essere speso subito o conservato (tesaurizzato)
Moneta è una merce
Moneta d’argento e moneta d’oro
1202- 1203
soldo d’argento (Venezia)
1252
fiorino d’oro (Firenze) genovino d’oro (Genova)
1322 – fiorino papale
Offerta di moneta = quantità totale di metallo
circolante moltiplicata per la velocità degli scambi.
Domanda di moneta = bisogno degli operatori di
moneta per produrre beni e accedere ai mercati.
Offerta sovrabbondante = inflazione (il valore del
denaro diminuisce e i prezzi delle merci salgono)
Domanda sovrabbondante = deflazione (il valore del
denaro aumenta e i prezzi delle merci scendono)
Mercato del Credito
Credito (prestito) = chi non ha denaro può procurarselo.
credito al consumo
> interesse
credito alla produzione
Funzioni del credito
1- Credito = l'insieme delle operazioni economiche caratterizzate da un prestito
2- Si realizza perché c'è un vantaggio per il creditore (tasso d'interesse) e una fiducia nei confronti del debitore
3- «Tra credito e moneta non ci sono differenze di funzioni»
4- L'unica differenza consiste nel fatto che il credito è una moneta fiduciaria, mentre la moneta reale ha valore legato al metallo di cui è fatta (oggi no)
Innovazioni nel credito
-Mutuo marittimo
-Contratto di cambium > lettera di cambio
-Credito al consumo > a breve termine
-Credito alla produzione
-Censo consegnativo
Credito alla produzione
- Contratti di mutuo - presenza del pegno
- Vendite fittizie (case o terreni) a
conclusione di contratti di mutuo >
patto di retrocessione e atto di cessione
mediante regolare contratto di affitto=
corresponsione dell’interesse
Contratto di cambio
Contratto di deposito (prestito) del 25 gennaio 1351
(L. Palermo, La banca, doc. 10)
Contratto del 25 gennaio 1351 fra Giovanni Serromani e i due marmisti (L. Palermo, La banca, doc. 10)
Scritta datata Roma 2 maggio1500
Giulio Piermattei dichiara di aver ricevuto in prestito da madonna Cristofora Margani e per lei da Gasparone macellaio duc. 100 di carlini, che li ha erogati Paolo Rucellai per mi a di dicta madonna Cristofora come per libri de dicto Paolo.
Censo dominicale e censo consegnativo
Censo riservativo o dominicale= chi aveva il
dominio utile su un bene (terreno) pagava al
proprietario del terreno una certa somma di denaro
o una quantità di derrate agricole
Fra XII e XIII secolo si afferma il
Censo consegnativo = il proprietario del capitale
(creditore) ne cede l’uso ad una persona (debitore o
mutuatario) che si impegna a versargli una somma
annua (detta censo) prendendola dal reddito di un
bene immobile che gli appartiene o di un ufficio.
Banca
nasce tra XIV e XV secolo > gestisce la presenza del denaro
nel mercato
Bancherius e campsor termini usati per indicare i
soggetti che tengono un banchus, una tabula cambii
La finanza e i poteri pubblici
Debito pubblico
Motivi
Ampliamento della spesa pubblica
1)per esigenze militari
2) per l’apparato burocratico a seguito dell’aumento delle funzioni amministrative dei comuni, degli stati regionali e di quelli nazionali
Entrate
1)Rendite demaniali o del patrimonio del sovrano
1)gettito delle imposte: dirette e indirette
Modalità di collaborazione tra la finanza privata e i poteri pubblici
1 - Prestiti (a monarchi, principi, governi cittadini)
2- Appalti pubblici : gestione delle entrate
3- Funzioni di tesoreria (il depositario generale delle entrate e uscite della curia pontificia): anticipo di denaro, acquisto e vendita merci per lo stato, riscossione delle entrate (non c’è bisogno di interesse). Il fenomeno si stabilizza al tempo del grande Scisma (XIV secolo)
4- Funzioni di cassa: Banco Miroballo e banco Strozzi a Napoli (XV sec.), Banco Medici, Spannocchi a Roma
Debito pubblico nei comuni
Prestiti volontari prestiti forzosi con interessi bassi (prestanze): i cittadini ricchi sono obbligati a prestare con garanzia di restituzione e interesse
2a metà del XIII a Genova e Venezia
Nel XIV secolo a Firenze, Siena, Lucca, Pisa
Firenze 1345 debito consolidato
Debito pubblico negli stati signorili e nei Regni
Ricorso ai prestiti
-di mercanti- banchieri specialisti nel settore
concessioni di privilegi fiscali e commerciali
-di nobili e ufficiali per rafforzare il loro ruolo
politico
Tassi di interesse elevati
“Rivoluzione finanziaria” del XV secolo
1- Vendita di rendite vitalizie = censi consegnativi la somma versata per acquistare un ufficio corrispondeva al capitale prestato e il vitalizio era l’interesse corrisposto dal sovrano.
2- emissione di titoli = “luoghi di Monte” collocati sul mercato e acquistati dai privati
3- Monti di pietà
Monte pubblico
2- dal debito fluttuante al debito consolidato
Bolla del 1454 di istituzione di un monte pubblico
ad Ancona= creazione di un debito pubblico
Titoli del monte pubblico
I monti di pietà
1462 Monte di Pietà fondato a Perugia
1- Concedono prestiti di importo limitato con basso tasso di interesse e dietro pegno
2- Si tratta, si direbbe oggi, di un credito etico, non a caso sostenuto dai Francescani
3-Non provocarono un abbassamento dei tassi di interesse, ma agevolarono i ceti più bassi, anche perché accumulavano un patrimonio grazie a donazioni