Mondo Colloidale in PDF

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1 © Copyright 2013 Navarra Gino. Tutti i diritti sono riservati. Vietata la riproduzione. Gino Navarra Mondo Colloidale Proprietà e storia di preziose sostanze naturali Argento Colloidale Manuale Italiano

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un ottimo libro che spiega l'utilità dell'argento colloidale.

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1 © Copyright 2013 Navarra Gino. Tutti i diritti sono riservati. Vietata la riproduzione.

Gino Navarra

Mondo Colloidale

Proprietà e storia di preziose

sostanze naturali

Argento Colloidale

Manuale Italiano

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I N D I C E

- Prefazione e presentazione

- Suggerimenti e avvisi per la lettura

- Cap.1 – Il metallo argento

- Cap.2 – Scheda scientifica dell’argento

- Cap.3 – Altre informazioni sul metallo argento

- Cap.4 – L’argento colloidale

- Cap.5 – Terminologia

- Cap.6 – Diversi tipi di argento colloidale

- Cap.7 – Soluzioni di argento ionico

- Cap.8 – Argento proteinato o proteina d’argento

- Cap.9 – Il Vero argento colloidale

- Cap.10-Caratteristiche tecniche del vero argento colloidale

- Cap.11-Altre caratteristiche tecniche del vero argento colloidale

- Cap.12-Differenze tra argento ionico e vero argento colloidale

- Cap.13-Proprietà e usi dell’argento colloidale

- Cap.14-Patologie sulle quali l’argento è risultato efficace

- Cap.15-Limiti dell’argento colloidale ed eventuali effetti collaterali

- Cap.16-Come agisce l’argento colloidale vero

- Cap.17-Riconoscere la qualità dell’Argento colloidale

- Cap.18-Infiniti utilizzi dell’argento colloidale

- Cap.19-Faq-Domande e risposte su argento colloidale

- Cap.20- Raccolta dichiarazioni degli esperti su argento colloidale

- Cap.21-Altri colloidali: Oro, Platino, Rame, Zinco Silicio

- Cap.22- Dosaggi dei prodotti colloidali (negli Stati permessi) - Cap.23-La Diatesi 4 – Anergica o del RAME/ORO/ARGENTO - Ringraziamenti finali

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Raccolta d’informazioni su

Argento Colloidale

con breve panoramica su altre sostanze colloidali

Oro, Rame, Platino, Zinco, Silicio.

In questo testo, sono riportate dichiarazioni provenienti da una grande

quantità di fonti sull’impiego dell’argento colloidale per il benessere e la salute.

Si precisa che il presente documento è da considerarsi a solo titolo culturale e

informativo e che per nessun motivo, queste dichiarazioni devono essere intese

quali prescrizioni all’uso dell’argento colloidale per gli scopi citati.

Per patologie, consultarsi col proprio medico di famiglia.

Edizione Agosto 2013

ISBN: 9788868555351

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Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di quest’opera può essere riprodotta o utilizzata, ripubblicata

in qualsiasi forma o mezzo (inclusa la registrazione, la scannerizzazione, la fotocopia)

senza il consenso espresso scritto dell’autore

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Prefazione e presentazione

Sono studioso indipendente di salutistica e da molti anni mi occupo, prima per

passione e attualmente anche per lavoro di metalli colloidali, con particolare

riferimento al prezioso argento colloidale.

La mia passione, per le sostanze colloidali e per altri preziosi principi naturali,

nasce circa quindici anni fa quando ebbi la fortuna di scoprire, quasi per caso,

l’esistenza di una sostanza eccellente: l’argento colloidale.

Nel corso degli anni seguenti, ebbi l’occasione di provarne e apprezzarne le

proprietà e ciò si rivelò davvero un’esperienza coinvolgente e interessante che

mi portò ad approfondire sempre di più la materia, a studiarne tutte le sue

peculiarità, le qualità, l’efficacia, le caratteristiche chimiche fisiche e ogni

informazione tecnica e scientifica.

Il crescere di questa passione ed i continui riscontri positivi, nell’utilizzo diretto

e indiretto delle sostanze colloidali, furono lo stimolo verso una sempre

crescente consapevolezza e interesse.

Ho studiato l’argento colloidale consultando tutte le informazioni scientifiche

disponibili, leggendo libri, documenti in tutte le lingue, leggendo informazioni

su numerosi siti in rete, consultandomi con medici, appassionati, naturopati e

scienziati.

Questa iniziale passione diventava sempre più coinvolgente e mi portò, molti

anni fa, ad acquistare il mio primo piccolo generatore di argento colloidale che

col tempo ho sostituito con uno più nuovo e tecnologicamente avanzato, che

utilizzai per qualche anno per prepararmi il mio argento colloidale a uso

personale, famigliare e per una ristretta cerchia di amici che me ne facevano

spontanea richiesta.

Ciò proseguì fino a quando, circa a cinque anni, fa decisi di trasformare questa

mia passione in un vero e proprio lavoro.

Ho fondato e sono oggi socio di Santé Naturels® una fiorente azienda

commerciale che opera nel campo della vendita di prodotti naturali e primaria

azienda in Italia ed Europa per la distribuzione di argento colloidale ed anche di

tutti gli altri colloidali quali oro, rame, platino, zinco e silicio, e di sostanze e

integratori naturali puri.

In questo mio percorso, ho appreso tanto ed ho anche conosciuto molte

persone, che mi hanno regalato impressioni sia positive sia negative.

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Nonostante ciò, sono convinto che entrambi mi abbiano aiutato in questa mia

ricerca, donandomi dei pezzettini di puzzle che mi hanno condotto o a una

soddisfacente comprensione della materia che, oggi, rappresenta appunto

anche la mia attività professionale.

Ho sempre apprezzato particolarmente coloro che portavano valore aggiunto

alle mie conoscenze e col tempo come uno scambio naturale, ho voluto donare

agli altri ciò che io stesso avevo fortunatamente ricevuto. L’ho sempre fatto in

tutte le forme, personalmente, telefonicamente rispondendo a quesiti per ciò

che era nelle mie possibilità, e oggi ho pensato di scrivere questo manuale e

auspico che possa essere apprezzato e portare arricchimento culturale.

Quando ho deciso di scrivere questo documento, ricordo che ho avuto più

rimostranze negative che positive, tuttavia, ho preferito proseguire nei miei

intenti, non mi son fermato, ho ascoltato tutte le voci, le considerazioni, ne ho

fatto tesoro nel bene e nel male ed ho così deciso di seguire questa mia voglia

di comunicare, attraverso la scrittura di questo manuale di informazione.

Adesso, che forse qualcuno potrà finalmente leggerlo, mi auguro che, dalle

informazioni riportate, ne ricavi lo stesso valore culturale aggiunto che ne ho

ricavato io in tutti questi anni.

Ringrazio comunque tutti, ma davvero tutti coloro che sono a me stati vicini

compresi gli amici, i colleghi, i collaboratori, gli esperti ed anche i detrattori,

adulatori, incitatori, contrari, invidiosi e favorevoli perché a ciascuno di loro

devo la nascita di questo mio primo documento.

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Suggerimenti e avvisi per la lettura

Il libro che ti appresti a leggere tratta principalmente dell’argento colloidale e

nella parte finale di altre sostanze nella forma colloidale.

Farò quanto mi è umanamente possibile per raccontare le proprietà e le storie

che conosco su queste preziose sostanze, così per come le ho scoperte anch’io,

al fine di poter dare un contributo culturale o comunque qualche spunto di

riflessione in più sull’argomento. Non me ne voglia chi la pensa diversamente,

tuttavia questo è il mio pensiero e la mia esperienza raccontata.

Quanto leggerai, è frutto di raccolta di informazioni e conoscenze personali e

non può ne deve essere utilizzato come auto-terapia, o incitamento a un

utilizzo improprio e magari non consentito. Tutto quanto scritto e riportato,

non può essere considerato sostituto del consiglio e delle cure del medico

specialista.

Il mio invito, davvero sentito, è che in caso di patologie, i lettori debbano

necessariamente affidarsi alle cure del proprio medico e seguirne

rigorosamente le sue prescrizioni e indicazioni.

Faccio presente, sin d’ora, che in molte parti del mondo, l’argento colloidale,

come altri colloidali, sono consentiti come utilizzo per via interna (ingestione),

ma in Europa, la Legge 1170/2009, non fa rientrare, nell’elenco degli

ingredienti ammessi negli alimenti e integratori, l’argento colloidale e altri

metalli o minerali colloidali, quindi, di fatto, in Europa per Legge, l’argento

colloidale non è ingeribile e non può essere venduto o etichettato come

integratore o alimento, da nessuno e in nessuna forma. An che se spesso tale

disposizione non è rispettata.

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Capitolo 1 – Il Metallo Argento

Il metallo “argento” è di colore bianco argenteo, all'aria si annerisce facilmente

e si presenta generalmente in forme arborescenti e raramente in cristalli. E' un metallo tenero, duttile, malleabile e conduce molto bene il calore e

l'elettricità; ha un alto potere riflettente e per questa caratteristica, anticamente le lastre di argento erano usate come specchi.

L'Argento è conosciuto dall’uomo da millenni e il suo utilizzo è molto antico.

Nella Genesi, infatti, si legge che Abramo acquistò a Ebrom, per 400 pezzi di argento, il terreno per dare sepoltura alla moglie Sara.

Il suo nome ha diverse derivazioni, in latino era detto argentum, termine derivato a sua volta dal greco argòs che vuol dire chiaro, brillante.

L'argento nativo si trova in piccole quantità in giacimenti di solfuri da dove

deriva mediante processi di riduzione. Spesso è unito a oro e rame nativi.

Questo metallo si abbina bene con quarzo, ametista, pietra di luna, altre pietre che hanno potere disintossicante. Le più note miniere si trovano in Messico.

Celebre è il giacimento di Kongsberg in Norvegia, ora miniera esaurita.

Questa località mineraria, posta a ottanta chilometri da Oslo, è stata per secoli sinonimo di argento per i favolosi campioni di metallo nativo ritenuti i migliori

al mondo e conservati in tutti i più importanti musei e collezioni private.

La scoperta di questo giacimento, risale al 1623, quando, due bambini

trovarono uno strano frammento di roccia, che portarono ai genitori, i quali, individuarono la presenza di argento; cominciò così lo scavo delle miniere e

furono costruiti alloggi per i minatori. Nacque così il paese di Kongsberg.

In questo momento, i giacimenti più ricchi, sono quelli messicani. Questi giacimenti, sebbene sfruttati dagli Aztechi e poi dagli Spagnoli, forniscono

ancora cristalli di tre centimetri, riccioli o aggregati dendritici anche di alcuni decimetri.

Una lega di argento e antimonio è l'allargento, di colore grigio argenteo, che

si trova in forma massiccia o granulare.

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Capitolo 2 – Scheda Scientifica dell’Argento

CLASSE MINERALOGICA: Elemento nativo

GRUPPO: monometrico

SISTEMA: cubico (gruppo spaziale: Fm3m).

ABITO: i cristalli singoli sono molto rari ma quando si presentano, hanno abito

cubico, ottaedrico o dodecaedrico; spesso l'argento si presenta in masse, fili

intrecciati, incrostazioni, lamelle, rivestimenti e pepite.

DUREZZA: 2,5-3

PESO SPECIFICO: 9,6-12

INDICE DI RIFRAZIONE: n=0,18 (monorifrangente).

COLORE: bianco argentato, tendente a diventare dal giallastro al nero in

superficie.

LUCENTEZZA: metallica.

TRASPARENZA: opaco.

SFALDATURA: assente.

STRISCIO: polvere bianco argento.

FRATTURA: frastagliata.

GENESI: non ha mai origine primaria (poiché in fase magmatica si formano

sempre i solfuri), si forma quindi per alterazione in ambiente moderatamente

riducente; si rinviene negli strati superiori dei giacimenti di solfuri (quali galena

e argentite).

PLEOCROISMO: assente.

GIACIMENTI: Usa (Michigan e Arizona), Canada, Cile, Perù, Messico,

Norvegia (giacimenti europei più famosi), Russia e Germania. Come ogni

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minerale prezioso, anche l'argento è presente in Italia, in quantità interessanti,

nelle gioiellerie.

CENNI STORICI: l'argento è conosciuto sin dall'antichità, al punto che, i

gioielli più antichi ritrovati, risalgono al quarto millennio avanti cristo; in

passato ebbero particolare importanza le miniere spagnole, sfruttate dai Fenici,

dai Cartaginesi e dagli Arabi, in età medievale, l'attenzione si spostò nei

giacimenti dell'Europa centrale. A quei tempi l'argento aveva lo stesso valore

dell'oro, il crollo del prezzo avvenne con la scoperta dell'America e la

successiva massiccia importazione dal Messico e dal Perù.

ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: l'argento è duttile, malleabile e

facilmente lavorabile in fili sottili, ossia, può essere lavorato per formare

svariate forme (fili, superfici laminari, etc.); si annerisce all'aria, poiché, si

ricopre di uno strato di solfuro d'argento; nella forma nativa è piuttosto raro,

per l'industria si utilizza essenzialmente quindi l'argento estratto da solfuri

quali prousite, argentite, galena, etc. L'argento è impiegato in leghe con altri

metalli, per il conio di monete, in medicina, nell'industria fotografica e

ovviamente in gioielleria.

Questo splendido gioiello naturale è costituito da dendriti di argento nativo, dimensioni (76 x 45 x 38 mm). Il campione proviene da una miniera d'argento messicana (Batopilas, Chihuahua).

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Capitolo 3 – Altre informazioni sul metallo Argento

ARGENTO (Simbolo Ag)

Peso atomico 107.93;

Punto di fusione 960,5 C°;

Peso specifico lavorato 10.41;

Peso specifico fuso 10.47.

L’argento nativo è raro e si rinviene in piccole quantità (laminette o filamenti) in giacimenti argentiferi nelle zone di cementazione immediatamente al di sotto

del cappellaccio di ossidazione. In questa zona si depositano le soluzioni delle zone soprastanti. Proprio per la tipologia di localizzazione del minerale nativo

era difficile estrarlo con le metodologie primitive.

ATTESTAZIONI DI ATTIVITA’ ESTRATTIVE ANTICHE

EUROPA: Sardegna (Sarrabus); Sassonia (Freiberg ed Erzgebirge); Atene

(Laurion) dal miceneo alla fine del II a.C.;

AMERICHE: giacimenti abbondanti soprattutto in Cile e Messico ove era impiegato già dalle civiltà precolombiane.

In antichità, l’argento oltre che dal rame nativo, si ricavava anche da altri

minerali nei quali è contenuto e dai quali si poteva ottenere argento (nei

campioni più ricchi) senza la coppellazione:

1. - Clorargite (o cerargirite, AgCl)

2. - Argentite (Ag2S)

3. - Pirargirite (Ag3SbS3)

4. - Proustite (Ag3AsS3)

5. - Stefanite (Ag5SbS4)

Altri minerali argentiferi sono:

1. - Cerussite (PbCO3)

2. - Anglesite (PbSO4)

3. - Galena (PbS) con valori dallo 0,05 allo 0,7% ed è uno dei principali

minerali argentiferi.

Questi minerali hanno bisogno di un primo processo di raffinazione giacché

piombiferi e poi della coppellazione.

L’argento si ricavava anche dalle jarositi (estratto dai romani a Rio Tinto –

Huelva) che contengono solo una bassa percentuale di argento che si raffina con il piombo, al quale si lega, e poi viene coppellato. Anche nella pirite

(FeSe), calcopirite (CuFeS2) e arsenopirite (FeAsS) e anche nell’elettro (lega naturale di oro e argento).

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L’ARGENTO NELL’ANTICHITA’: PRIMI UTILIZZI

(Lamina di Argento nativo, ricco di iridio, nella miniera di Libiola) (Filamenti di probabile argento nativo di Casarza Ligure)

VICINO ORIENTE: Mesopotamia (Uruk-Warka); Anatolia (Beycesultan, Alishar Hüyük, Korucutepe, Arslantepe) tardo IV mill. a.C.; Ur III mill. I metà; siti di

Tirat Zvi e Tell Farah III mill. I metà; Biblos 3.500 a.C. (sepolcreto eneolitico); Egitto predinastico (3.600 a.C.) Naqada.

Si rileva che nel Vicino Oriente intorno alla II metà del IV mill. vi è la

concomitante diffusione dell’argento e del piombo, rapportabile ai processi di

coppellazione. A ciò si affianca anche un aumento della complessità della lavorazione del rame.

1. - EUROPA: Moravia (Katouc presso Štramberk) placchetta databile alla

prima metà del IV mill.; aree attorno al Mar Nero (Georgia, Caucaso,

Ucraina, Romania, Bulgaria) reperti datati alla I metà del III mill.; Spagna fine III mill.: provincia Cuenca de Vera, siti di El Argar, El Oficio

e Herrerias.

2. - GRECIA: Creta, Cicladi manufatti datati alla seconda metà del III mill. Alla stessa datazione si hanno manufatti da Leucade.

3. - MONTENEGRO: Mala Gruda (presso Kotor) II metà del III mill.

4. - ITALIA: Villafranca Veronese, Remedello, reperti datati all’Eneolitico.

Gaudo (necropoli) leggermente più tarda; Sardegna, ricca di giacimenti piombiferi ad alto tenore di argento: Cagliari (Su Caddu presso

Selargius); tomba B "Su Nuraxeddu" di Pranu Mutteddu (Goni, Cagliari); eneolitico sardo: Serra Cannigas (Villagreca, Cagliari); Sa Corte Noa

(Laconi, Nuoro); Filigosa (Macomer, Nuoro). I romani importano argento dall’Iberia, utilizzato nella loro monetazione con il rame: nella I metà del

II a.C. il rapporto argento rame era di 12-1, successivamente divenne 12-15, dal III d.C. si sostituì con rame argentato.

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METODI DI ESTRAZIONE

La principale fonte dell’argento in antico erano le galene (PbS) e i sistemi di

estrazione si dividevano in due stadi:

- Frantumazione e fusione del minerale (separato dalla ganga) fra i 950 e i

1200° (in atmosfera riducente) in modo da far passare tutto l’argento nel piombo.

- Si passava poi alla coppellazione (dalla coppella, il crogiolo utilizzato in età

medievale, ma attestato anche prima, per eseguire saggi di verifica sul

sedimento della vena argentifera) ove si rifonde il metallo ottenuto alla presenza di aria forzata, a una temperatura di ca. 1000°. Ciò comportava la

separazione dell’argento dal piombo per ossidazione, ottenendo il litargirio (PbO), che assorbiva gli ossidi di altri metalli, tranne l’argento e l’oro.

L’argento ottenuto per coppellazione ha un valore di piombo fra lo 0,05 e il 2,5%.

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Capitolo 4 – L’argento colloidale

L’argento colloidale è un derivato del metallo argento. Esso è una preziosa

sostanza naturale che madre natura mette generosamente a disposizione.

Comunemente, quando si pensa all’argento, la nostra mente ci porta a pensare

a un metallo prezioso dal quale si possono ricavare oggetti come anelli,

collane, orecchini, sopramobili, bomboniere eppure, dall’argento - che rientra

nella categoria dei metalli teneri e nobili - si può ricavare una sostanza

naturale ancor più preziosa e utile, vale a dire, l’argento colloidale. Esso è un

antico e ottimo rimedio terapeutico conosciuto e utilizzato da diversi secoli.

L’argento colloidale è una sostanza utile per mantenere un buono stato di

salute e il tempo trascorso e attuale ci hanno insegnato e fatto apprezzare le

sue proprietà curative con caratteristiche antibatteriche, antifungine, antivirali.

L’antichità dell’argento, differisce dal tipo di argento: se si pensa che

inizialmente, già verso la fine dell’ottocento, l’argento, nella forma di argento

nitrato, era utilizzato per le sterilizzazioni e come antisettico locale.

Questa sostanza, l’argento nitrato, efficace per gli scopi predetti, presentava,

però una forma di tossicità nelle assunzioni per via interna (ingestione), in

alcuni casi fino a provocare l’argiria, una colorazione cutanea grigio-bluastra

che si estendeva a tutto l’organo epidermico, invece, dagli inizi del novecento,

si è iniziato ad apprezzare (anche per via interna) le proprietà terapeutiche

dell’argento colloidale, in pratica privo di effetti collaterali.

Dagli inizi del novecento quindi, una nuova sostanza, l’argento colloidale, è

impiegata, come precursore degli antibiotici, con la peculiarità di essere

efficace contro le infezioni, alcuni virus, i batteri, i funghi e i parassiti. Fu poi

soppiantato dagli antibiotici di sintesi immessi in commercio dalle aziende

farmaceutiche.

Il paradosso, che si può facilmente notare, è che sostanze di nuova

generazione (antibiotici allopatici) cronologicamente più recenti faticano a

superare l’ostacolo dello “sviluppo della resistenza”, problema che non aveva lo

“antenato” argento colloidale che non creava (e non crea), ceppi resistenti,

eppure la storia ci dice che fu soppiantato in favore degli antibiotici di sintesi.

Purtroppo, una delle cause che ha fatto, per tanto tempo, scivolare nel

dimenticatoio l’argento colloidale è stato l’elevato costo di produzione di allora

per produrre questa sostanza e ai tempi l’utilizzo dell’antibiotico era molto più

conveniente in termini economici e pratici.

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Nel suo libro “Uso dei Colloidali nella salute e nella malattia” il Dottor Henry

Crooks descrive l’argento colloidale come sostanza altamente anti-virale, in

test di laboratorio egli scoprì che virus, batteri, funghi e altri agenti patogeni

erano uccisi nel giro di pochi minuti e che non ci sia microbo conosciuto capace

di vivere a contatto con l’argento colloidale oltre i sei minuti.

Quest’affermazione fu poi riportata ovunque e spesso usata anche

impropriamente. Ancora oggi , la si può facilmente trovare.

Il Ricercatore Gary Smith riferisce di aver notato una correlazione tra livelli di

argento bassi nell’organismo e malattie da immunodeficienza. Gary Smith notò

che vi erano persone con bassi livelli d’argento che erano più esposte a

raffreddori, influenze, febbre e altre malattie.

Pare che la ricerca di Gary Smith sostenga che l’argento colloidale è un

importante agente di guarigione del tutto naturale.

Nel novecento era normale consuetudine utilizzare l’argento colloidale, proprio

come adesso si fa con i farmaci e le medicine allopatiche. Era anche introdotto

per iniezione, assunto oralmente, utilizzato per gargarismi, per lavaggi e

irrigazioni vaginali, era applicato anche esternamente per curare infezione,

piaghe, ferite o semplicemente per disinfettare.

Nonostante le sue eccezionali proprietà, l’argento colloidale fu dimenticato, fino

agli inizi degli anni 70 quando il Dott. Carl Moyer, Presidente del Washington

Department of Surgery, ricevette un contributo per sviluppare i migliori

trattamenti per gli ustionati, fece lunghe sperimentazioni che portarono alla ri-

scoperta delle infinite proprietà dell’argento colloidale in grado di bloccare gli

enzimi che consentivano la sopravvivenza degli agenti patogeni. Da allora, vi

furono diversi studi in campo dermatologico nella terapia di dermatiti, ustioni,

verruche, ferite, acne, eczemi.

Un noto pioniere dell’Argento colloidale fu il Professor Becker che ebbe il pregio

di descrivere le varie e diverse forme di utilizzo di questa preziosa sostanza

utile anche per bronchiti, affezioni delle vie respiratorie, riniti, tonsilliti, otiti,

blefariti, congiuntiviti, infezioni vaginali, candidosi e tante altre patologie.

L’Argento Colloidale, essendo un prodotto naturale, non è brevettabile dalle

grandi industrie farmaceutiche e ciò pare (si dice) sia un importante motivo

che causò, per un certo periodo, il suo accantonamento.

Ultimamente, è rinato un certo interesse attorno a questa preziosa sostanza e

anche diversi medici, si stanno seriamente interessando, sollecitati anche dai

tangibili ed evidenti risultati.

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Non è certo la panacea per curare ogni male, ma è certamente una sostanza

apprezzata, utile e molto salutare.

In Italia, sta ritornando in auge l’utilizzo dell’argento colloidale, in effetti,

bisogna riconoscere che riesce a risolvere egregiamente molti disturbi

provocati da virus, batteri e agenti patogeni e la qualità antibatterica è cosa

certa e risaputa.

In questo libro, vorrei raccontare qualcosa di diverso rispetto a ciò che si legge

ovunque, dar maggior luce e rilievo a reali informazioni poco conosciute e

ancora poco divulgate.

Spero di riuscire nell’intento.

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Capitolo 5. Terminologia

Prima di entrare nel merito di ogni argomento, ritengo necessario accennare a

poche informazioni tecniche, al fine di prendere coscienza sull’argomento.

Atomo

L'atomo è la più piccola parte di un elemento che ne conserva le proprietà

chimiche. L'atomo è costituito da protoni, neutroni ed elettroni. Protoni e neutroni

formano il nucleo e determinano il numero di massa dell'atomo, mentre gli elettroni ruotano attorno al nucleo in dei gusci e sono tanti quanti sono i

protoni. Il numero dei Protoni corrisponde al numero atomico. Ogni elemento è formato da atomi che, pur avendo uguale numero atomico,

hanno diversa massa atomica. Ciò é dovuto alla possibilità di un differente

numero di neutroni nella struttura nucleare. Tali atomi sono detti isotopi, alcuni dei quali sono instabili e, quindi, radioattivi.

Molecola

La molecola è la più piccola parte di una sostanza che mantiene le stesse

proprietà chimiche della sostanza medesima. La molecola è composta da atomi di diverso tipo, e a seconda del tipo di atomi che sono legati si determinerà la

sostanza della molecola.

Protone

Il protone è una particella subatomica che ha carica elettrica positiva. I protoni sono contenuti nel nucleo di un atomo. Il loro numero è uguale a quello degli

elettroni, il che rende l'atomo, bilanciato elettricamente. Il numero dei protoni

nell'atomo di un elemento è il numero atomico di quell'elemento.

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Neutrone

Particella subatomica che non ha carica elettrica. I neutroni sono contenuti nel nucleo di un atomo assieme ai protoni. Sia i Protoni sia i Neutroni hanno massa

uguale a uno. Il numero totale dei Neutroni e dei Protoni negli atomi di un elemento ne determina la massa atomica. In genere il numero dei Neutroni è

pari a quello dei Protoni.

Neutrino

Particella elementare priva di carica elettrica e con massa piccolissima rispetto

al neutrone. Detto anche Antiparticella

Elettrone

Particella con carica elettrica negativa. Gli elettroni compiono traiettorie circolari attorno al nucleo di un atomo. Sono disposti su una serie di strati a

diverse distanze dal nucleo. Ogni strato può contenere un numero determinato di elettroni.

Ione

Atomo o molecola con carica elettrica prodotta per perdita o acquisto di elettroni. Ogni atomo ha lo stesso numero di elettroni e protoni quindi ha

carica nulla. Se un atomo acquista elettroni, forma uno ione con carica elettrica negativa; se invece ne perde, forma uno ione con carica positiva.

Elettrolisi

L'elettrolisi è il processo di separazione di un composto nei suoi componenti

mediante l'elettricità. Perché l'elettrolisi possa aver luogo, il composto deve fondere oppure dissolversi in una soluzione acquosa e deve contenere ioni.

Colloide

Un colloide è una sostanza che si trova in uno stato finemente disperso,

intermedio tra la soluzione omogenea e la dispersione eterogenea. Questo

stato "microeterogeneo" consiste quindi di due fasi: una sostanza di dimensioni

microscopiche (diametro da 10-9 m a 1 μm) dispersa in una fase continua.

La differenza con le soluzioni consiste nel fatto che queste ultime sono sistemi

omogenei contenenti ioni o molecole di soluto disperse in un solvente libere di

muoversi le une rispetto alle altre; esse risultano inoltre limpide, sottostanno

alle leggi dell'ebullioscopia e crioscopia, ed hanno tensione di vapore e

pressione osmotica regolari.

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I sistemi colloidali, invece, sono sistemi eterogenei, che si presentano torbidi,

non seguono le precedenti leggi e presentano tensioni di vapore e pressione

osmotica non regolari.

Molte sostanze a noi familiari sono colloidi, come per esempio il burro, la

maionese, l'asfalto, la colla, la nebbia ed il fumo.

A seconda del tipo di fase dispersa (liquido, solido o gas) e fase continua si

possono distinguere numerosi tipi di dispersioni colloidali: ad esempio sol e

aerosol.

La particella di argento

Una particella di argento è un’aggregazione di atomi o molecole.

La misurazione delle particelle di argento in una sospensione colloidale può

variare da meno di un NM (nanometro) a cento NM. Gli atomi di argento sono

tenuti aggregati dalla “forza di Wan der Waals” e cioè da una debole attrazione

intermolecolare. Le particelle presenti sono elettricamente cariche e ciò

consente a loro di non aggregarsi, di restare distanti tra loro e in sospensione.

Se le particelle, disperse nella sospensione, riportano queste caratteristiche,

possiamo essere sicuri di avere un prodotto di qualità.

Qualora invece le particelle, infinitamente piccole dovessero aggregarsi,

crescerebbero di dimensione riducendo così la propria superficie di azione,

infatti, più la particella è grande minore sarà la sua superficie di contatto e

azione e quindi, di conseguenza, minore sarà il suo effetto battericida nel caso

di argento colloidale.

E’ importante quindi sincerarsi di utilizzare una sospensione che contenga la

dimensione delle particelle presenti, il più piccolo possibile .

La dimensione piccola della particella, determina quindi la qualità e la bontà del

prodotto, ed è il parametro più importante. Le analisi tecniche rappresentano

quindi la “carta d’identità” del prodotto che sceglieremo di utilizzare.

Una sospensione di argento colloidale, per essere considerata buona

qualitativamente, deve avere in dispersione almeno il 50% di particelle rispetto

alla componente ionica. Attualmente, i migliori prodotti in commercio, arrivano

ad avere, almeno, circa l’80% di particelle e solo un 20% circa di parte ionica

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Lo Ione di Argento:

Lo ione Argento è un atomo di argento cui manca un elettrone.

Gli elettroni ultra-periferici di un atomo, determinano le proprietà fisiche della

materia, quindi, nel processo di elettrolisi l'atomo d'argento perde un elettrone

e si scioglie nell'acqua divenendo uno ione positivo e questo cambia in modo

molto rilevante le sue proprietà, per i motivi che scopriremo più avanti.

In chimica si definisce “ione” un atomo oppure un gruppo atomico dotato di

una carica elettrica positiva o negativa, quindi un atomo o gruppo atomico che

non è neutro, se la carica è positiva, avremo la definizione di “catione” se

invece la carica è negativa, avremo la definizione di “anione”. Le soluzioni

ioniche di argento contengono disciolte ioni a carica positiva (Ag+).

Soluzione e Sospensione:

Capita spesso che i due termini “sospensione” e “soluzione” siano confusi o

utilizzati in maniera impropria ovvero, nel peggiore dei casi, usati come fossero

sinonimi. Questo è un grave errore, soprattutto quando si parla di “Argento

Colloidale”.

Possiamo definire “Soluzione” quando il “soluto” è completamente disciolto

nella parte liquida o solvente e quindi il liquido si presenta trasparente e

limpido. Nella fattispecie questo è il caso dell’argento ionico.

Avremo una “sospensione” quando il soluto o solido è totalmente insolubile, e

quindi resta disperso nel solvente allo stato solido, donando al liquido una

torbidità o colorazione. Nella fattispecie, questo è il caso dell’argento colloidale

vero.

Per rendere ancor meglio l’idea, un esempio di soluzione, è la miscela di acqua

e alcol, mentre, un esempio di sospensione, è la miscela di acqua e farina, per

avere degli esempi maggiormente calzanti all’argomento trattato in questo

testo, diremo che i liquidi di argento si dividono in soluzioni, che sono quelli

con una percentuale prevalente di ioni rispetto alle particelle, mentre

definiremo “sospensioni di argento” i liquidi che hanno una percentuale

prevalente di particelle, rispetto alla parte ionica.

Possiamo terminare quest’argomento aggiungendo che la soluzione è una

miscela omogenea formata da un soluto disciolto completamente nel liquido o

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solvente mentre la sospensione è una miscela eterogenea in cui ci sono

piccolissime particelle di solido, disperse nel solvente o liquido.

Definizione di ”Sistema Colloidale”

I sistemi colloidali consistono di una fase dispersa distribuita uniformemente

in uno stato finemente suddiviso all’interno di un mezzo disperdente (la

fase continua).

PPM

PPM significa “parti per milione”. E’ un’unità di misura, indica il rapporto tra

quantità misurate omogenee di un milione a uno. In gergo “parti per milione” è

un parametro (unità di misura) che indica i rapporti tra quantità valutate con la

stessa unità di grandezza. È usata per indicare livelli molto bassi di

concentrazione di una certa sostanza, ma anche per esprimere errori di misura

o di tolleranza.

Il valore delle parti per milione è equivalente alla quantità assoluta frazionale

moltiplicata per un milione.

NANOMETRO

Simbolo “NM”. Il Nanometro è un’unità di misura. Corrisponde a un

miliardesimo di metro. Corrisponde a un milionesimo di millimetro. Quest’unità

di misura è utilizzata in spettroscopia o per le misurazioni degli atomi, delle

particelle e delle molecole.

MICRON

Simbolo “µm” . Detto anche micrometro. Corrisponde a un milionesimo di

metro. Corrisponde a un millesimo di millimetro. Quest’unità di misura è

utilizzata frequentemente in elettronica.

Argiria o Argyria

E’ una colorazione della pelle in cui questa assume un colore grigio-blu come

conseguenza d’ingestione prolungata di certe particolari forme di argento quali

Sali di argento (composti) come il nitrato di argento, alte concentrazioni di

argento ionico, prodotti di argento proteinato o proteina d’argento.

L’argiria non è causata da veri colloidi di argento che consistono in particelle di

dimensioni nanometriche di argento in acqua pura.

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Flocculazione

Processo, dove le particelle di un sistema colloidale si aggregano in ciuffi o

fiocchi più grandi. Spesso questo termine è usato per indicare un’aggregazione

reversibile e con semplice agitazione il colloide può essere re-disperso.

Metallo Nobile

E’ un metallo prezioso, facente parte della categoria del gruppo 11 della tavola

periodica. I metalli nobili, hanno una marcata resistenza all'attacco chimico,

cioè sono dei metalli che difficilmente si combinano per formare composti. I

metalli nobili includono anche argento, oro, rame e platino. Sono metalli inerti

che non legano durante un processo chimico, sono duttili, malleabili, hanno

ottima resistenza alla corrosione, ottime capacità di condurre energia elettrica

e termica.

CURIOSITA’ SULLE MISURE

Un Globulo rosso umano misura circa 7 µm cioè 7000 NM.

Un capello umano misura circa 80 µm cioè 80.000 NM.

L’acaro della polvere misura mediamente 125 µm cioè 125.000 NM.

Un batterio misura da 1 a 10 µm cioè da 1000 a 10.000 NM.

Lo spessore di una fila di una ragnatela misura 7 µm cioè 7.000 NM.

La particella più piccola prodotta dell’argento colloidale ha riportato una

misurazione pari a 0,6213 NM.

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Cap. 6 - Diversi tipi di argento colloidale

Argento Ionico - Proteine di Argento - Vero Argento Colloidale.

Sul mercato mondiale sono principalmente vendute tre diverse tipologie di

prodotto che tutti chiamano, però "Argento Colloidale", in realtà, fra i prodotti

commerciali esistono tre tipi differenti di argento colloidale, essi sono:

a) Soluzioni di Argento Ionico.

b) Proteine di Argento.

c) Vero Argento Colloidale.

Il fatto che i produttori etichettino, anche impropriamente, i loro prodotti

come "argento colloidale", genera spesso confusione e porta svantaggio ai

consumatori, poiché tratti in inganno e confusi da termini non perfettamente

appropriati.

È importante poter fare una scelta oculata quando si decide di utilizzare e

acquistare argento colloidale e quindi è importante conoscere e distinguere le

tre differenti tipologie di prodotti.

Compiere la scelta giusta può essere decisivo nella risoluzione della propria

problematica.

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Cap.7 - Soluzioni di Argento Ionico

Proseguiamo con ordine, andando a conoscere i tre differenti tipi di "argento

colloidale".

La stragrande maggioranza di prodotti etichettati e venduti come "Argento Colloidale", rientra in questa categoria: soluzione di argento ionico, spesso

comunemente chiamata “argento colloidale ionico”.

Le soluzioni di Argento ionico sono le più semplici da ottenere e hanno un basso costo di produzione (indipendentemente dal metodo usato).

Normalmente questi liquidi sono costituiti da due elementi:

- Ioni di Argento (in prevalenza) - Particelle di Argento (in minoranza)

In genere in queste soluzioni si trova il 90% di ioni di argento disciolti e

solamente il 10% di particelle di argento disperse e in molti casi queste percentuale sono ancor più estremizzate, ma è bene precisare che:

“sono le particelle di argento a determinare l'efficacia”.

Un prodotto di questo tipo (“argento ionico” o “argento colloidale ionico”) ha

una qualità notevolmente bassa e di conseguenza può essere scarsamente efficace.

I prodotti ad alto contenuto di ioni di argento sono generalmente ottenuti con semplice processo di "elettrotipia" o “elettrolisi”. Con questo processo

otteniamo un prodotto che dovrebbe essere definito "argento sciolto" o “soluzione di argento sciolto”.

Giacché la maggior parte del contenuto di argento di questi prodotti è

rappresentata da ioni di argento (90% circa e spesso più) rispetto a particelle metalliche disperse, sarebbe sicuramente e tecnicamente più

corretto, chiamare questi prodotti "soluzioni di argento sciolto", nel senso che si tratta di ioni di argento disciolti in acqua pura.

Molti annunci aziendali generano confusione, perché spesso sostengono che gli ioni di argento sono particelle di argento o un insieme di particelle. Gli ioni di

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argento non sono particelle di argento metallico e i due termini non sono intercambiabili.

Come si può capire se un prodotto è prevalentemente ionico?

In Italia, fino a pochi anni fa, la faceva da padrone la “disinformazione” su quest’argomento, attuata anche da alcuni noti distributori italiani, che,

approfittando della scarsa conoscenza delle persone e con l’unico scopo di vendere qualche flaconcino in più, reclamizzavano il loro prodotto con false

informazioni, tuttavia la realtà, se ben approfondita, è davvero differente e negli ultimi anni, anche grazie alle nuove informazioni reperibili e disponibili,

possiamo comprendere meglio l’argomento e raggiungere una maggior consapevolezza e un nuovo livello di conoscenza.

Vediamo insieme di capire le reali informazioni:

Le Soluzioni di Argento Ionico si presentano in genere chiare e trasparenti come l'acqua. Questa è la prima caratteristica per riconoscere il prodotto

ionico.

Questi prodotti sono trasparenti poiché l'argento sciolto in acqua, sotto forma di IONI, è come sciogliere lo zucchero o il comune sale da cucina in acqua: la

soluzione si presenta ovviamente trasparente.

Più avanti nel capitolo “Differenze tra argento ionico e argento colloidale” riporto un test, utile per riconoscere un prodotto di argento ionico.

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Cap. 8 Argento Proteinato o Proteina d'Argento

Questo tipo di prodotto rappresenta il secondo nella scala dei più diffusi.

Il prodotto è costituito da argento e un legante proteico di facile reperibilità.

Fate attenzione, la maggior parte dei prodotti che dichiarano concentrazioni

elevate in ppm (tipicamente in un range da 30/40 a 20.000) sono, infatti, con

alta probabilità, soluzioni di “argento proteinato”.

In alcuni di questi prodotti, compare il termine “proteina” ma spesso accade

che questo termine non sia nemmeno menzionato e il prodotto è

commercializzato semplicemente come "Argento Colloidale".

I prodotti di argento proteinato, hanno generalmente particelle di argento

molto grandi (quindi bassa superficie) esse, senza l'aggiunta di additivi

(proteina), non potrebbero stare in sospensione nella fase acquosa.

In pratica, aggiungere la proteina, è come mettere un palloncino legato a un

mattone per tenerlo a mezz'aria.

L'argento proteinato è un prodotto generalmente sconsigliabile.

Dei tre tipi di argento, quello proteinato, ha la più bassa superficie ed è il meno

assorbibile dall'organismo, proprio per questo "trattamento di superficie" che è

l'aggiunta di proteine, normalmente sotto forma di gelatina, che rende

galleggiabile la particella grande che, in caso di non trattamento proteico,

affonderebbe.

Il Test per verificare se è Argento Proteinato:

Bisogna sapere quello che si è acquistato, bisogna rendersi conto se abbiamo

reperito un argento proteinato piuttosto che un "Vero Argento Colloidale".

Come possiamo saperlo? Ecco alcuni accorgimenti:

FA SCHIUMA:

Provate a scuotere il contenitore, se l'argento è proteinato, formerà in

superficie una schiuma, che, persisterà anche per qualche minuto. Fate questa

prova, anche se la confezione non cita il termine "proteina" e se agitando il

contenitore, si forma schiuma la proteina è quasi certamente presente.

CONCENTRAZIONE IN PPM:

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Generalmente i prodotti proteici tendono ad avere una concentrazione in ppm

o mg/L molto alta, in genere in un range da 30 a 20.000.

COLORE DELLA SOLUZIONE:

Il colore dell'argento proteinato può variare da giallo chiaro a quasi nero, man

mano che la concentrazione aumenta.

E’ pericoloso l’argento proteinato?

I prodotti di "argento" proteici, o argento proteinato, sono noti per la loro

possibilità di causare l'argiria, una condizione che provoca un colore grigio-blu

del tessuto epiteliale. Il mio personale consiglio è quello di evitare l’uso

costante e prolungato.

L'Aggiunta di proteine, è anche un fattore di pericolo e di attrazione per i

microbi, in quanto, molti di questi crescono e vivono proprio sulle proteine.

Il Professor Gibbs nei suoi scritti cita che i prodotti di argento proteinato

dovrebbero essere evitati. Io personalmente sposo la tesi del Professor Gibbs

ritenendo potenzialmente rischiosi i prodotti a base di argento proteinato.

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Cap.9 - Il Vero Argento Colloidale – True Silver Colloidal

I prodotti di VERO Argento Colloidale sono, purtroppo, i meno diffusi, anche

a causa dell'elevata complessità di ottenimento e il conseguente elevato costo

di produzione.

Questi prodotti, sono di più difficile reperibilità, poiché, la loro produzione,

prevede investimenti economici assai importanti, per le complesse

apparecchiature necessarie.

Quali caratteristiche deve avere il “Vero Argento Colloidale”? Vediamolo.

Nel VERO Argento Colloidale (True Silver Colloidal), la maggior parte di

contenuto, è in forma di particelle di argento. Ritengo che in genere

debbano contenere almeno più del 50% di particelle argento, per essere

considerati tali. In media in un range dal 50 all’80% di particelle. La restante

parte percentuale (inferiore) sono ioni di argento. Per questo motivo, per

essere considerato VERO ARGENTO COLLOIDALE, il prodotto, nella sua

concentrazione, deve avere una componente maggiore di particelle e una

componente minore di parte ionica.

In realtà quando si parla di "argento colloidale", il termine colloide significa

particella.

Le due principali caratteristiche per determinare i veri "colloidi" sono:

- La percentuale di particelle di argento;

- La superficie delle particelle.

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Fra tutti i prodotti commercializzati come colloidali, solo i "VERI Colloidi" hanno

la più alta misura di superficie della particella. Questa è un’ottima caratteristica

qualitativa poiché

è la superficie della particella di Argento che determina l'efficacia

Infatti, più è piccola la particella, più ampia è la superficie totale in senso

inversamente proporzionale.

Le particelle nanometriche (nei migliori prodotti anche inferiori al nanometro),

restano in sospensione senza la necessità di aggiungere proteine o altri

additivi. La repulsione reciproca delle particelle create dalla carica detta

"potenziale zeta", manterrà le particelle uniformemente distribuite.

A causa dell'altissima concentrazione di particelle e della prevalenza rispetto ai

semplici ioni (atomi privi di un elettrone) il VERO Argento Colloidale non può

mai essere trasparente come l'acqua.

Il VERO Argento colloidale, con una sufficiente concentrazione di particelle (più

del 50% rispetto alla parte ionica), normalmente non può trasparire come

l'acqua, poiché le particelle di argento presenti, se pur piccolissime, bloccano il

passaggio della luce e quindi rendono il liquido non trasparente ma ambrato,

tendente al marrone (tipo il tè) o paglierino.

Pericoli e consigli:

A causa della concentrazione inferiore di ioni argento e data la prevalenza di

particelle argento di piccole dimensioni, il “VERO argento colloidale” non causa

ne può causare l'argiria ed è il più sicuro ed efficace, spesso anche fino a 1000

volte degli altri prodotti di altro tipo e genere.

E' assolutamente importante utilizzare il vero argento colloidale. Diffidare dei

produttori che non mostrano le analisi del prodotto. Soluzioni di argento di

scarsa e dubbia qualità, possono comportare problemi, anche importanti, in

base al grado di scarsa qualità del prodotto e se va bene, sono totalmente

inefficaci.

Questo tipo di argento, l’Argento Colloidale Vero, è invece qualitativamente

il migliore e il più efficace, fra i vari tipi esistenti oggi.

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Cap. 10 - Caratteristiche tecniche del vero argento colloidale

Il Professor Ronald Gibbs ha scritto:

"The size of the particles in the colloidal silver suspensions we use for

health purposes is very important. Particle size controls the surface

area and therefore the effectiveness of the colloidal silver suspension"

Traduzione:

"La dimensione delle particelle nell'argento colloidale che usiamo per motivi di

salute è molto importante”. “La dimensione delle particelle determina la

superficie e quindi l'efficacia del prodotto colloidale".

L'efficacia dei prodotti di argento colloidale vero dipende quindi da questi

fattori principali:

- Dimensione delle particelle

- Concentrazione delle particelle

- Superficie delle particelle

I colloidi che hanno la maggior percentuale in contenuto di metallo in forma di

particelle, avranno il più alto valore della superficie totale.

Ne consegue che, più è bassa la misura delle singole particelle, maggiore sarà

il totale della superficie delle stesse.

In questa parte di manuale, entreremo nel merito delle caratteristiche del

prodotto Argento Colloidale Vero e cercheremo di analizzarle in modo

semplice e comprensibile.

Dimensione delle Particelle nei colloidi

Per ben comprendere l'effetto e l'importanza delle dimensioni delle particelle

sulla "superficie" si prenda ad esempio un dollaro d'argento degli Stati Uniti.

Questa moneta metallica contiene 26,96 grammi di argento ed ha un diametro

di 40 mm, con una superficie di circa 27,70 centimetri quadrati.

Se la stessa moneta d'argento, viene divisa in piccolissime particelle con

diametro di 1 nanometro ciascuna e se si misurasse la superficie totale di tutte

queste particelle avremmo una superficie totale di 11.400 metri quadrati, cioè

oltre 1,1 ettaro.

Da questo esempio, sarà comprensibile a tutti, come la più ridotta dimensione

delle particelle, incide con proporzione inversa, sulla sua superficie.

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Più la particella è piccola, maggiore sarà la sua superficie totale e maggiore

sarà ovviamente l'efficacia, nel caso di particelle di argento colloidale vero.

Superficie delle particelle di Argento Colloidale

Il parametro più importante quando si valuta un prodotto colloidale, è la

superficie delle particelle. Questa è la caratteristica qualitativa che ne

determina la vera efficacia.

D: Quando si ha un’alta superficie ?

R: Quando le dimensioni delle particelle sono piccole.

In pratica, più una particella è piccola più ha un’alta superficie.

Per fare un esempio ancora più pratico, immaginiamoci una mela: questa se

intera, avrà “x” di superficie, se la dividiamo a metà, la sua superficie aumenta

notevolmente, se ne facciamo quattro pezzi, ecco che, la superficie aumenta

ancora e via così.

Si desume che, più una particella di argento è piccola, maggiore sarà la sua

superficie, più intensa sarà l’efficacia del prodotto.

In alcuni rari casi, nei migliori prodotti, le particelle arrivano anche a una

dimensione di 0,62/0,63 nanometri. Si tratta di dimensioni ridottissime quindi

di prodotti di alta qualità, che possono significare una grande efficacia.

Per la precisione la particella più piccola prodotta, ha una dimensione precisa di

0,6213 NM e rappresenta, il massimo raggiunto per dimensioni ridotte.

L'efficacia del prodotto colloidale, è data dalla capacità dei colloidi, di

interagire con l'ambiente, come nella chimica, dove la superficie delle sostanze

determina come esse reagiscono tra loro.

L'efficacia di un colloide è determinata dalla superficie della particella,

questo è il più importante parametro di confronto fra i colloidi.

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Concentrazione delle particelle nell'Argento Colloidale

La concentrazione di metallo in un liquido si esprime in “ppm” (parti per

milione) ed esprime il rapporto del peso del metallo, verso quello del liquido in

cui esso è sospeso.

Bisogna fare molta attenzione, poiché spesso quest’unità di misura, è presa

come riferimento principale per confrontare i prodotti di argento colloidale e

questo, in parte, può essere un errore: se le particelle sono molto grandi di

dimensioni (argento di scarsa qualità) avranno un peso maggiore ma avranno

anche una bassa superficie ed una bassa efficacia.

Contrariamente se le particelle sono molto piccole e minuscole (argento di

ottima qualità) peseranno molto meno ma saranno (in concentrazione) molte

di più e soprattutto, avranno una superficie molto più alta con altrettanto

maggior efficacia.

Spesso i ppm generano molta confusione e in caso di disinformazione molti

produttori magnificano i loro prodotti, concentrando l'attenzione del

consumatore su questo valore (concentrazione in ppm), che, di per sé, è un

indice scorretto di qualità perché non è questo che determina l'efficacia del

prodotto.

L'efficacia del prodotto è determinata principalmente dalla superficie delle

particelle.

Ecco spiegato che i colloidi di “argento colloidale vero” che hanno

una percentuale elevata sotto forma di particelle di argento, hanno un valore

maggiore di superficie delle particelle e quindi se ne determina una maggior

efficacia e bontà di prodotto.

Per ottenere un’elevata superficie delle particelle, per una determinata

concentrazione (ppm) di metallo, è necessario che la dimensione delle

particelle sia estremamente piccola, la più piccola possibile.

Le più piccole particelle mai misurate in laboratorio sono solo un paio di volte il

diametro degli stessi atomi e misurano meno di un nanometro (NM) nel loro

diametro.

Anche in Italia, sono oggi disponibili prodotti di argento colloidale, che hanno

una dimensione di particelle di 0,6213 NM, la più piccola al mondo di tutti i

prodotti colloidali.

La superficie massima di particelle si ottiene quando vi è un’elevata

concentrazione di queste, con diametro inferiore a un nanometro e questo

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risultato è molto difficile da raggiungere e, infatti, solo pochissime aziende al

mondo ci sono arrivate.

Ricordatevi che più la particella è piccola maggiore sarà la sua superficie e di

conseguenza sarà anche maggiore l’efficacia.

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Cap. 11 – Altre caratteristiche tecniche del vero

argento colloidale

Conducibilità elettrica dell'argento colloidale:

La conducibilità elettrica è espressa in uS/cm.

In genere, si può affermare che un prodotto colloidale a 10 ppm per essere

considerato un buon prodotto dovrebbe avere una conducibilità elettrica di 10

uS/cm. Questa pur non essendo una determinazione accuratissima, è da tutti

considerata una regola empirica.

Quando il valore di uS/cm è molto elevato in confronto al valore dei ppm, è

supponibile che il prodotto colloidale possa contenere dei nitrati di argento.

Pare interessante notare che, su questa regola, si è formata la convinzione che

la conducibilità elettrica potrebbe essere utilizzata per misurare il contenuto di

argento e questo non sempre è vero, poiché la presenza di nitrati (tra l’altro

potenzialmente pericolosi) può dare alla misurazione un risultato falsato, se

l'intento fosse di misurare la quantità di argento presente nella sospensione.

Effetto Tyndall:

L'effetto Tyndall è un fenomeno di dispersione della luce dovuto alla presenza

di particelle, con dimensioni comparabili a quelle delle lunghezze d'onda della luce incidente, presenti in sistemi colloidali, nelle sospensioni o nelle emulsioni.

Il nome proviene dallo scienziato irlandese John Tyndall (1820 - 1893), che per

primo lo descrisse nel XIX secolo, senza però trovarne una spiegazione

convincente. Fu il fisico Gustav Mie (1868 - 1957) che lo spiegò in maniera rigorosa nel 1908.

L'effetto Tyndall è dovuto al fatto che il diametro medio delle particelle

disperse è maggiore della lunghezza d'onda della radiazione luminosa (nello spettro visibile).

Questo effetto, è evidente per un osservatore disposto perpendicolarmente alla direzione del fascio luminoso; al contrario, un raggio luminoso è invisibile,

qualunque sia la posizione dell'osservatore, se passa attraverso una soluzione vera e propria o un liquido puro, in quanto, il diametro medio delle particelle è

minore della lunghezza d'onda dei raggi luminosi (l'interazione materia-radiazione è quindi minima o nulla).

Il fenomeno è facilmente rilevabile nella vita di tutti i giorni ad esempio

osservando dei raggi di luce quando attraversano sistemi in cui sono sospese o

disperse delle particelle solide o liquide (ad esempio della polvere o delle gocce

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d'acqua).

Colore dell’Argento Colloidale:

Il "VERO Argento Colloidale" non può assolutamente essere trasparente

come l'acqua.

Generalmente i prodotti trasparenti come l'acqua, sono ionici, con prevalenza

percentuale di ioni di argento rispetto alle particelle metalliche ridottissime.

SONO LE PARTICELLE che determinano l'efficacia, non gli ioni.

Uno ione di argento è un atomo privato di un elettrone e non assorbe luce, per

questo i prodotti, a prevalenza ionica sono riconoscibili, poiché trasparenti.

In genere, i prodotti attualmente in commercio, tutti chiamati “argento

colloidale” hanno una prevalenza di componente ionica che va dall'80% al

99,9% e questo rende il prodotto poco efficace e scarso qualitativamente.

Se una soluzione è effettivamente di "vero argento colloidale”, deve essere

a prevalenza di particelle rispetto alla componente ionica e quindi non può

essere trasparente, giacché le minuscole particelle presenti nella

sospensione, riflettono la luce esterna e quindi rendono ambrato (tipo il tè) o

paglierino il liquido.

Molte aziende magnificano i propri prodotti, facendo credere che un argento

“trasparente” è un prodotto sicuro efficace ed è un buon prodotto, questo

significa approfittare della disinformazione o mala informazione che c'è

sull'argomento e contribuire ad alimentarla ulteriormente.

Sono informazioni scorrette e false, abilmente radicate negli anni da aziende

che non sono state in grado di produrre una sostanza efficace di VERO argento

colloidale.

Purtroppo questa teoria dell'argento trasparente, fatta passare per requisito

fondamentale e unico, è stata (fino a qualche anno fa) riportata ovunque con il

passaparola, in rete, nei forum, nei blog, nei siti, sul web, tramite uno

"scandaloso”, copia/incolla, così che si è radicata fortemente nelle

credenze popolari e questo è un grave errore poiché induce in confusione il

consumatore, indirizzandolo verso scelte sbagliate, che in piena

consapevolezza e conoscenza, non farebbe mai.

Vi sarete certamente accorti, anche voi, che le informazioni sull'argento

colloidale che troviamo ovunque sono "figlie" di uno estenuante

“copia/incolla”, su quasi tutti i siti che parlano dell'argomento.

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Oggi, tutti abbiamo la possibilità di andare a verificare, di persona, quello che

sono le vere informazioni, filtrandole e cercando di riconoscere quelle che

hanno, davvero, un fondamento di verità.

In questo modo, avremo la possibilità, di individuare quali sono i migliori

prodotti presenti sul mercato e se questi avranno la prevalenza di particelle

rispetto alla componente ionica ma soprattutto una dimensione molto ridotta

della particella, quindi un’alta superficie e un colore che va dal paglierino

all'ambrato (tipo il tè), comunque MAI trasparente. Se è trasparente, si è in

presenza un prodotto a prevalenza ionica di bassa qualità.

Il mio personale auspicio è che, questa "credenza", falsa sotto ogni aspetto e

contro ogni legge chimico-fisica, sia finalmente smascherata in modo che il

consumatore possa fare la propria scelta con consapevolezza e padronanza

sull’argomento.

Strumentazione di Analisi per l’Argento Colloidale

Gli strumenti di Light Scattering della Malvern Instruments, serie Zetasizer, nella loro

configurazione completa offrono fino a tre tecniche diverse:

Dynamic Light Scattering Static Light Scattering Electrophoretic Light Scattering

Dynamic Light Scattering:

La Dynamic Light Scattering per la caratterizzazione delle nanoparticelle, dei colloidi e delle biomolecole.

La DLS è una tecnica non invasiva,

ormai affermata, chiamata anche PCS (Photon Correlation

Spectroscopy) o QELS (Quasi-

Elastic Light Scattering) per la misura della dimensione di

molecole, nanoparticelle o colloidi tipicamente sub-micronici, ma

anche sotto il nanometro con gli strumenti più evoluti!

La DLS consente di misurare il diametro idrodinamico di proteine o biomolecole in generale, polimeri, emulsioni, microemulsioni, micelle, liposomi, o colloidi in

generale, nanoparticelle, dendrimeri, etc. dispersi o solubilizzati in un liquido. Con la DLS si ottiene una distribuzione dimensionale (nel caso fossero presenti

diverse popolazioni), la DLS è la tecnica d’elezione per rivelare la presenza di aggregati, anche in proporzioni infinitesimali.

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Principio di misura del Dynamic Light Scattering: Il campione viene illuminato da un raggio laser, e le variazioni d’intensità della

luce diffusa dal campione vengono misurate in funzione del tempo. Le

variazioni d’intensità misurate dal detector sono generate dal movimento browniano delle particelle all’origine dello scattering.

A parità di temperatura e di viscosità le particelle ‘piccole’ si muovono

rapidamente – creando delle variazioni rapide dell’intensità di scattering – mentre le particelle ‘grosse’ si muovono più lentamente – creando delle

variazioni d’intensità lente. Questo fenomeno è alla base della tecnica Dynamic Light Scattering.

Grazie ad un auto correlatore, la velocità delle variazioni d’intensità viene

misurata e il coefficiente di diffusione delle particelle calcolato dalla funzione di correlazione.

L’equazione di Stokes Einstein consente poi di convertire il coefficiente di diffusione in diametro idrodinamico.

Fonte: http://www.csb.unibo.it/CSB/Strumenti/DLS.htm

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Potenziale Zeta:

Il potenziale zeta per predire la stabilità delle dispersioni o le

interazioni elettrostatiche, e per la misura del punto isoelettrico di proteine.

La maggior parte delle particelle o

nanoparticelle disperse in acqua presentano una carica superficiale,

causata da fenomeni di ionizzazione o assorbimento di specie cariche. Le

particelle caricate sono circondate in soluzione da diversi strati ionici, la cui

composizione risulta diversa da quella

del bulk. Quando si muovono in soluzione (movimento Browniano ad

esempio) le particelle si spostano insieme a un doppio strato ionico. Il

potenziale Zeta è il potenziale al livello di questo doppio strato, anche chiamato

piano di scivolamento (slipping plane). Il potenziale zeta, risulta essere la forza

principale delle interazioni tra le particelle ed è molto sensibile alla

composizione delle specie caricate nella dispersione. Per le nanoparticelle, le particelle abbastanza piccole o di bassa

densità per rimanere sospese, il valore del Potenziale Zeta consente di predire la loro stabilità. In effetti, un valore di potenziale zeta elevato (i.e. <-30mV e

>+30mV) fa si che le nanoparticelle rimangano lontane l’una dall’altra,

respingendosi abbastanza per eliminare la possibilità di agglomerazione, aggregazione e/o flocculazione.

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Tipicamente, il potenziale zeta, viene utilizzato in formulazione per caratterizzare la stabilità delle dispersioni, studiarla in funzione del pH o della

concentrazione di diversi additivi. Nel caso delle biomolecole, la misura del potenziale zeta in funzione del pH,

consente di determinare il loro punto isoelettrico.

Principio dell’Electrophoretic Light Scattering: L’Electrophoretic Light Scattering ci consente di misurare la mobilità elettroforetica di particelle sospese in un liquido, la quale è direttamente

proporzionale al loro potenziale Zeta come descritto dall’equazione di Henry. Per misurare la mobilità elettroforetica delle particelle, si applica un campo

elettrico tra gli elettrodi della cella di misura con il campione ed illuminata da un raggio laser. Le particelle cariche si spostano verso l’elettrodo di segno

opposto, creando una variazione di frequenza della luce diffusa dal campione direttamente proporzionale alla mobilità elettroforetica.

Grazie alla tecnologia brevettata M3-PALS della Malvern Instruments, la

misura del potenziale zeta diventa possibile anche nei casi più difficili, come

per i campioni a bassa mobilità elettroforetica (viscosi, o in solvente organico) o ad alta conduttività. Inoltre, la misura del potenziale zeta si può fare nelle

rivoluzionarie cuvette usa-e-getta* della Malvern che eliminano i tipici problemi di cross-contamination delle celle ad elettrodi fissi.

*NB: le celle ‘usa-e-getta’ per la misura del potenziale zeta sono riutilizzabili

decine o centinaia di volte secondo il campione, fino all’inquinamento irreversibile degli elettrodi.

Fonte: http://www.alfatest.it/article.asp?CatID=242&ID=40

Il moto Browniano:

Il botanico Robert Brown (1773-1858) osservò nel 1827 che il polline, disperso in acqua, si divideva in corpuscoli che si muovevano in modo molto irregolare.

Egli pubblicò nel 1828 una nota sul misterioso movimento presentato dal polline

sul "Philophical Magazine".

Nella seconda metà del XIX secolo alcuni studiosi avevano cercato di giustificare i

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moti cosiddetti browniani legandoli alla luce incidente sulle soluzioni, alle dimensioni delle particelle sospese e alla viscosità del fluido.

Con linguaggio moderno, il sistema studiato da Brown che prevede la presenza di piccolissime particelle (comprese tra 1 e 1000 nm) disperse in acqua è una

"dispersione colloidale" (l'etimo è chiaramente greco e significa simile alla colla). Per avere una dispersione colloidale stabile si deve nella pratica fare in modo che

la particelle siano abbastanza piccole ed evitare che esse si aggreghino.

Le particelle disperse sono tuttavia abbastanza grandi per diffondere la luce e tale effetto prende il nome di "effetto Tyndall", dal nome dello scienziato inglese

Jogn Tyndall (1820-1893).

Venne logicamente ipotizzato che la causa dei moti irregolari del polline fosse

dovuta ai moti convettivi (moto termico) del fluido, ma in realtà la spiegazione fu pubblicata da A. Einstein (1879-1955) nel 1905 e la scoperta di Brown non fu

altro che la prima evidenza sperimentale dell'esistenza di atomi e molecole e dei loro movimenti.

Einstein mise infatti in relazione i moti browniani con il movimento delle particelle

del fluido, cioè che tali moti fossero spiegabili alla luce della moderna teoria

cinetica corpuscolare. Lo stesso fisico individuò nell'osservazione sperimentale di tali moti irregolari la possibilità di ottenere informazioni sulla dimensione degli

atomi.

Considerando una particella di polline, in un certo istante il numero delle particelle di fluido che vi entrano in collisione da una parte può essere maggiore

del numero di volte che caratterizza quelle che provengono dall'altra parte; ecco che la particella di polline subisce degli scossoni, il che dà vita al moto irregolare

a zig-zag osservato da Brown.

Fonte: http://takimika.liceofoscarini.it/motobrowiano.html

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Capitolo 12 – Differenze tra argento ionico e argento vero

colloidale

Alcuni produttori di argento ionico e moltissime voci proferite, col metodo del

"copia/incolla" e ripetute in numerosi siti - quindi fortemente "radicate" – hanno raccontato e affermano tuttora che l'argento colloidale per essere di

ottima qualità deve presentarsi trasparente come l'acqua. Questa è un’informazione falsa e totalmente avulsa dalla realtà.

Tale scorretta informazione, è stata ripetuta così tante volte, da essere

entrata, di diritto, come requisito fondamentale per assicurare qualità (scarse) o proprietà magnifiche al prodotto venduto.

C’è un detto popolare che dice che più una menzogna è grossa più è creduta vera.

Tutto ciò, è fuorviante, confonde l'utilizzatore, poiché, un prodotto chiaro e

trasparente come l’acqua è un prodotto ionico ovvero a prevalenza ionica e non è assolutamente "vero argento colloidale".

Il “vero argento colloidale” è un prodotto che deve avere prevalenza di particelle piccolissime di argento metallico, il COLLOIDE appunto.

Le minuscole particelle di argento, sospese nel liquido, se presenti in giusta

concentrazione, assorbono la luce visibile e il risultato è per forza una manifestazione di "colore apparente", nel caso dell'argento colloidale vero la

colorazione del liquido sarà ambrata, tipo il tè o color paglierino.

Gli ioni di argento, invece, non assorbono luce visibile e quindi appaiono trasparenti e disciolti nel liquido, così questo è incolore e traspare come

l’acqua.

Segnalo il grosso equivoco su cui molti produttori di argento ionico giocano, e cioè che il colore ambrato rappresenta qualità per il "vero argento colloidale",

giacché ha in sospensione tantissime particelle piccolissime, ma può essere

anche sinonimo di cattiva qualità quando le poche particelle presenti in una soluzione a prevalenza ionica, sono molto grandi, tanto da assorbire la luce

visibile e rendere ambrato (anche in questo caso) il prodotto.

Questa coincidenza naturale, è stata abilmente utilizzata, per carpire la buona fede dei consumatori e indurli in errore, con lo scopo di magnificare il proprio

prodotto come il migliore sul mercato, ricavando lucro su prodotti di scarsa qualità ed efficacia.

Per questo motivo è importante che il produttore dichiari pubblicamente (con

analisi pubblicate), le caratteristiche tecniche del prodotto che offre con

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particolare riferimento alla dimensione delle particelle metalliche, poiché questo rappresenta la vera qualità del prodotto.

Un buon prodotto di argento colloidale, non deve essere trasparente, ma di

colore ambrato (tipo Tè) o paglierino, deve avere una prevalenza percentuale di particelle rispetto alla parte ionica e avere una misurazione di particelle il più

piccolo possibile, anche inferiore a 1 NM, che dovrebbe essere dichiarata nei

fatti con pubbliche analisi.

Perché è importante la dimensione delle particelle ?

Più una particella è piccola, più aumenta la sua superficie, ed ecco che, è questo parametro che è importante e determinante per avere un prodotto

efficace e sicuro.

Chiedete al vostro produttore di documentare questi dati sul prodotto che vende, poi fate le vostre conclusioni in base alla risposta che riceverete.

Il test per capire se utilizziamo un prodotto a prevalenza ionica:

Questo è un test/esperimento molto semplice alla portata di tutti.

Invitio a farlo anche voi, poiché, non richiede alcuna particolare strumentazione.

Per capire se una soluzione è costituita da ioni di argento (quindi non di buona qualità) è molto semplice, basta versare il liquido in un bicchierino di vetro

trasparente aggiungere alla soluzione degli ioni cloruri: qualche granello del

comune sale da cucina.

Qualora fosse presente un’alta concentrazione di ioni di argento, questi si legheranno immediatamente agli ioni cloruro (del sale comune) e formeranno,

dopo pochi secondi, una torbidezza nella soluzione simile a una nube bianca visibile se posta in controluce, aggiungendo altro sale la nube diventerà

ancor più visibile e densa.

ATTENZIONE: LA NUBE BIANCA SI FORMA DOPO APPENA POCHI SECONDI E BISOGNA GUARDARLA NECESSARIAMENTE IN CONTRO-LUCE (possibilmente

davanti ad una lampadina accesa) ALTRIMENTI SI HA DIFFICOLTA' A VEDERLA. Vi assicuro che la nube si vede molto bene se siamo in presenza di

argento ionico. Fate attenzione, in questo caso, evitate l'assunzione di prodotti a molti PPM,

tipo i 100 o i 1000.

Tuttavia, esiste la possibilità che alcuni prodotti – con questo esperimento -

non formeranno nessuna nuvola bianca visibile in controluce, ciò non dà la garanzia assoluta di aver acquistato argento di buona qualità, infatti, pur non

essendo Vero Argento Colloidale (ottima qualità) potremmo essere in presenza

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di una sostanza che al suo interno non contiene nemmeno ioni di argento ovvero ne contiene pochi quindi se gli ioni argento sono assenti, non è

possibile che si formi la nube.

Infatti, purtroppo è così, ci sono in commercio alcuni prodotti venduti come "argento colloidale" che in realtà, pare non contengano argento né sottoforma

di ioni né di particelle.

Soluzioni a prevalenza di particelle (per cui il vero argento colloidale) non

formeranno nubi all'aggiunta del sale o ne formeranno una molto meno torbida e intensa, data dalla scarsità di ioni presenti.

Sostanzialmente, la differenza fra gli ioni di argento e le particelle di argento si

riduce al fatto che gli ioni si combinano con gli ioni cloruro e formano CLORURO DI ARGENTO, mentre le particelle metalliche di argento no poiché l’argento è

un metallo nobile che non si combina chimicamente con altre sostanze.

L'argento, anche se ionico, è comunque una buona sostanza anti-microbica, tuttavia principalmente in situazioni dove il cloruro non è presente ad esempio

in esperimenti in vitro e anche in questo caso, molti ci giocano poiché han diffuso analisi di laboratorio di efficacia battericida, su prove eseguite in solo

vitro, quindi spesso in assenza di cloruri.

Riflessione: Il nostro organismo nella sua costituente liquida ha molto cloruro!

Per questo che l'efficacia all'interno del nostro organismo, è assicurata solo

dalle particelle di argento di piccolissime dimensioni e quindi di grande superficie, infatti, queste non si legano agli ioni cloruro e pertanto non si

forma cloruro di argento, che se si formasse nel nostro organismo, non sarebbe certo un bene.

Perché è importante rendersi conto se è un prodotto ionico?

Il cloruro di argento è un composto che si forma quando gli ioni di argento si combinano con gli ioni cloruro (presente nel nostro organismo in quantità

elevata) e ciò accade sempre nel giro di pochi secondi.

Il cloruro di argento è un composto insolubile (non si scioglie). Gli ioni di argento e quelli di cloruro si attraggono fortemente e in pratica è impossibile

tenerli separati, così, quando gli ioni di argento, entrano nell'organismo, si legano al nostro cloruro quasi immediatamente (pochi secondi).

Solo la parte (ridotta) di particelle resterà nell'organismo ad apportare benefici.

Devo ritenere che, i prodotti di soluzioni ioniche con concentrazioni fino a 15/20 ppm, non possano comunque causare l'argiria. Oltre tali concentrazioni,

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è consigliabile non esagerare nell'assunzione se si tratta di un prodotto a prevalenza ionica.

Per questo è importante sapere con certezza dal proprio produttore se ci sta

vendendo un argento a prevalenza di particelle (bene) oppure un prodotto a prevalenza ionica (meno bene).

I metodi di produzione, vecchi o innovativi che siano, non sono importanti, anche se da piacere a molti produttori magnificarne il concetto.

La cosa importante è la qualità e la sicurezza del prodotto finale, non come

questo sia stato ottenuto, che spesso per le migliori aziende produttrici rappresenta ovviamente “segreto commerciale”. Non fatevi incantare dai

paroloni o da esaltazione di concetti. Sapere e conoscere è un vostro sacrosanto diritto, per poi fare le proprie giuste consapevoli scelte.

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Capitolo 13 – Proprietà e usi dell’argento colloidale

Nella storia dell’argento colloidale, le proprietà date dalle particelle presenti

nella liquido, sono state spesso un’ottima alternativa all’uso di antibiotici ad

ampio spettro, con il valore aggiunto di un’elevata capacità antinfiammatoria e

tutto questo senza nessuna controindicazione.

In più, è anche un potente disinfettante adatto a qualsiasi uso.

La normale attuale alimentazione non può garantire un’assunzione di argento,

in quantità sufficiente attraverso l’alimentazione.

In rete, con una semplice ricerca, si trovano molti documenti che riportano che

Il Dott. Robert Becker, un noto ricercatore della Syracuse University, riconosce

la correlazione tra bassi livelli di argento nel corpo e un sistema immunitario

non perfettamente funzionante, ritiene che la scarsa presenza di questo

minerale - traccia nel nostro corpo determina un sistema immunitario carente.

Comunemente, si ritiene che l’argento colloidale possa essere efficace per più

di 650 tra differenti tipi di batteri, parassiti, funghi e virus, senza effetti

collaterali sia negli uomini sia negli animali e nelle piante.

È noto che l’argento colloidale riesce a ridurre la prognosi e l’aggressività di

un’ampissima gamma di infezioni batteriche.

Agisce, infatti, come “disinnescante” degli enzimi che tutti gli organismi

unicellulari, usano per respirare.

L’azione dell’argento colloidale, è paragonabile al togliere nutrimento e

ossigeno a virus e batteri che non riuscendo più a proliferare muoiono.

Diversi test di laboratorio indicano che l’argento è tossico per tantissimi tipi di

batteri, funghi, protozoi, parassiti e molti tipi di virus. Sembrerebbero esserci

solo otto tipi di patogeni che sono resistenti all’uso dell’argento colloidale.

Le varie soluzioni di argento e il loro utilizzo si conoscono almeno da inizio

1800.

I test di laboratorio, mostrano come i patogeni siano distrutti nel giro di pochi

minuti al contatto con l’argento colloidale, senza riscontrare risposte di

resistenza come normalmente succede con gli antibiotici allopatici.

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Questo risultato, pare sia presente anche con i batteri da streptococco e

stafilococco. Allo stesso modo sono uccisi i parassiti quando sono allo stato

larvale, mentre l’argento colloidale è inefficace per quelli già adulti.

Una buona sospensione di vero argento colloidale, prodotta ai nostri giorni,

sembra in grado di proteggere gli enzimi naturali del corpo e stimolare la

crescita cellulare per riparare i danni tissutali.

L’Argento colloidale è atossico per gli animali, l’uomo e le piante.

Nella sua formulazione originale, è quasi senza sapore (un leggerissimo gusto

metallico), privo di qualsiasi odore e se della giusta qualità può essere assunto

oralmente (ove ammesso) ma anche per inalazione in caso di problemi a naso

e vie respiratorie, ai polmoni o agli occhi .

Si usa metterne qualche goccia per orecchio in caso di otite.

Questa sostanza si usa anche direttamente sulla pelle in caso di tagli,

abrasioni, graffi, pustole, ustioni e qualsiasi altro problema, dove è necessario

fermare la proliferazione batterica.

A tutt’oggi, non sono state riscontrate interazioni incongruenti con altri farmaci

o integratori. Non sono registrati casi d’intossicazione con il vero argento

colloidale. L’argento colloidale vero non ha nessun effetto nocivo sul fegato,

sulle reni o qualsiasi altro organo.

La giusta concentrazione varia dai 5 ppm (parti per milione) ai 20 ppm. Chi

scrive ritiene ottimale una concentrazione che si attesta tra i 10 ai 20 ppm.

Si tenga presente che una maggior concentrazione di ppm, non è sinonimo di

maggior efficacia, al contrario, in caso di sospensioni con ppm maggiori a venti

ppm, una più alta concentrazione di particelle nella sospensione acquosa,

spinge le stesse all’aggregazione e quindi a un aumento dimensionale e

conseguentemente a una minor efficacia.

L’argento colloidale è un ottimo rimedio che può essere somministrato

tranquillamente sia al bambino sia all’adulto e naturalmente può essere

utilizzato con tutti gli animali e le piante.

Il corpo non sviluppa nessun tipo d’intolleranza nemmeno con un uso molto

prolungato, non è segnalata nessuna controindicazione nemmeno in

gravidanza o allattamento, proprio per l’ASSOLUTA ATOSSICITA’ di questa

soluzione. Sebbene chi scriva, consiglia di evitarlo durante questi stati, a livello

precauzionale.

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Il dosaggio più adeguato potrà sempre essere richiesto al vostro medico,

nutrizionista o naturopata, così come si farebbe per qualsiasi altro tipo

d’integratore alimentare, come ad esempio delle vitamine, che vogliamo

assumere.

Un ML corrisponde circa a quindici gocce. Normalmente per un soggetto

standard di 70 kg di peso, una sospensione di argento colloidale,

qualitativamente valida, può essere assunta utilizzando da due a otto ML il

giorno e in caso di problematiche più importanti il dosaggio può essere

tranquillamente raddoppiato o triplicato, e quadruplicato, in tali casi, è buona

regola, non prolungare per troppo tempo questo periodo.

Nel caso di bambini, è preferibile ridurre il dosaggio rapportandolo al peso.

Ritiene chi scrive, che l’argento colloidale debba essere utilizzato dai bambini

solo al bisogno, o per prevenzione, per brevi periodi nei cambi di stagione,

questo poiché avendo, gli infanti, il sistema immunitario naturale in formazione

ed evoluzione, è ragionevolmente corretto consentirne il naturale sviluppo

senza interferenze e quindi evitando che l’azione prolungata dell’argento

colloidale si sostituisca allo stesso.

Molti affermano che un’assunzione costante di argento colloidale formi un

secondo sistema immunitario a protezione dell’organismo quindi per quanto

riguarda i bambini, ritengo siano preferibili dosi ridotte per periodi non troppo

lunghi ovvero in caso di constatata necessità.

Il vero argento colloidale, giacché molto stabile e costituito da prevalenza di

particelle (rispetto agli ioni), non richiede il confezionamento nel vetro, a

differenza delle soluzioni di argento ionico, può tranquillamente essere

confezionato in flaconi di PET. L’Argento è un metallo nobile. Non richiede

particolari o difficoltose condizioni di conservazione, deve essere conservato

nel suo flacone originale in una normale credenza a temperatura ambiente. Pur

essendo molto stabile (il vero argento colloidale), è preferibile e consigliato

evitare, che sia posto e mantenuto ad altissime temperature (oltre i 40/45

gradi), evitare che sia conservato nel frigorifero e vicino a fonti

elettromagnetiche ovvero esponendolo a luce molto intensa per tanto tempo.

Normalmente, la conservazione ottimale per il vero argento colloidale è

semplicemente questa: nel suo flacone, in una credenza di casa,

preferibilmente lontano da fonti elettromagnetiche, e al riparo da luce intensa.

L’argento colloidale dove ammesso per uso interno (no in Europa), è comunque

considerato un integratore alimentare e non un medicinale. Questa

classificazione (integratore alimentare) non è ammessa in Europa.

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Si ricorda che il regolamento europeo 1170/2009 non fa rientrare fra l’elenco

degli ingredienti ammessi per uso interno, l’argento colloidale, ne consegue

che in Europa nessuna azienda può commercializzare argento colloidale per

uso interno o ingestione, indipendentemente poi, dall’effettivo utilizzo (anche

orale) che è fatto con libera scelta del consumatore.

L’Argento colloidale non è alterato dai succhi gastrici e riesce a raggiungere

velocemente l’intestino, favorendo così un facile miglioramento di sintomi,

quali ad esempio, dissenteria o dermatiti create da intossicazioni. E’ regola

consigliare durante l’assunzione di argento colloidale, ove ammesso per uso

interno, assumere fermenti lattici a protezione della flora batterica “buona” e

bere molta acqua naturale.

L’Argento colloidale applicato sulle ferite non provoca bruciore e favorisce la

cicatrizzazione.

Per “colloidale” s’intende una sospensione di finissime particelle d’argento che

hanno una superficie con carica elettrica negativa (anione). Questa carica

negativa permette che siano facilmente assimilate dall'organismo.

La soluzione del vero argento colloidale, deve avere una colorazione paglierina

trasparente e deve essere inodore e insapore (a parte un leggerissimo senso

metallico). La qualità e l’efficacia dell‘argento colloidale sono proprio date dalla

dimensione ridotta delle particelle in sospensione, che se superiori a 0,5

micron non riescono a superare facilmente le membrane cellulari.

L’argento ionico/colloidale è utile sia come trattamento sia come prevenzione

per la maggior parte delle infezioni.

Inoltre, favorisce un’accelerazione nella rigenerazione tissutale e un minor

tempo di ripresa dell’organismo. È meno efficace, nel senso che impiega più

tempo ad agire, se si è fumatori o si consuma alcool, poiché la sostanza dovrà

agire anche su questo tipo di tossine.

Uso interno (non consentito in Europa)

Spesso è usato assumendone una dose corrispondente a un cucchiaio, meglio

se lontano dai pasti, due/tre volte al giorno, tenendo la soluzione sotto la

lingua per qualche secondo. Se usato durante i pasti favorisce la digestione e

limita gli effetti della putrefazione dei cibi.

Molti affermano che facendo degli sciacqui (mantenendo in bocca la soluzione

per uno o due minuti) è possibile ridurre la placca annullando la carica

batterica di questa.

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Per raffreddore, influenza e mal di gola è consigliato di assumere una dose

corrispondente a un cucchiaio per 6/7 giorni, più volte al giorno. Alcuni hanno

verificato che se stanno assumendo argento colloidale per altre patologie pare

sia quasi impossibile ammalarsi d’influenza o raffreddore.

Molti, per sinusiti, allergie o asma, preferiscono usare un contenitore spray e

assumerlo inalandolo direttamente dal naso e dalla bocca.

Viene anche usato, nello stesso modo, per irritazioni agli occhi, oppure

versandone due o tre gocce per occhio una o due volte al giorno. Allo stesso

modo, si potrà mettere qualche goccia in un orecchio se si hanno problemi

come otite o altre infiammazioni del meato (condotto) uditivo, avendo

l’accortezza di tenere il capo appoggiato su un guanciale per qualche minuto in

modo da non far fuoriuscire la soluzione, si può massaggiare il canale

auricolare per favorirne il percorso.

Molti riportano di avere riscontrato grandi risultati per problemi alle vie

respiratorie, asma e allergie mettendo quattro cucchiai di soluzione per litro

d’acqua distillata e usandola con un umidificatore di ambienti.

Viene anche usato su tagli, ferite, scottature, ustioni, graffi ma anche

spruzzato nelle scarpe, sui piedi, come un normale disinfettante antibatterico o

nel cavo ascellare.

Viene usato per pruriti, secchezza della pelle e irritazioni, sempre spruzzandolo

più volte al giorno.

Viene pure usato per risciacqui per combattere l’alitosi.

Tutto questo, non significa, che possa eliminare e curare qualsiasi malattia

provocata da germi e batteri e nel caso, il mio consiglio, è quello di consultare

sempre il medico (meglio se medico naturopata).

L’argento colloidale uccide soltanto i microorganismi (di solito unicellulari) con

cui entra in contatto, non può comunque essere considerato una panacea per

ogni male.

Una volta che la soluzione di argento colloidale entrerà in contatto con i vari

patogeni, uccidendoli, questi cataboliti saranno eliminati dal corpo, mediante

gli organi emuntori.

E’ possibile che, se si è fortemente intossicati o se la condizione generale di

salute è piuttosto compromessa, ci sia un grosso carico di tossine da eliminare

da parte del fegato, delle reni e da tutti gli organi escretori.

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In questo caso si potranno avvertire sintomi tipici di un raffreddore. Può

esserci anche mal di testa per i primi giorni, sempre a causa della

disintossicazione che sta avvenendo nel corpo.

Per accelerare lo smaltimento delle tossine si consiglia vivamente di bere

almeno 2 litri di acqua naturale al giorno.

Queste sono verifiche empiriche suggerite da persone che da anni usano la

soluzione di argento colloidale per curare varie patologie, non sono intese

come indicazioni mediche, ma solo esperienze riscontrate da persone che ne

fanno uso normalmente.

Si raccomanda di chiedere consigli al proprio omeopata, medico curante o

naturopata affinché si possano eventualmente stabilire i giusti dosaggi e

apprendere i consigli circa l’uso di questa soluzione. Ci sono tante esperienze

raccontate anche ad uso veterinario, sempre senza riscontrare effetti

collaterali.

Come disinfettante per la casa:

È usato anche per disinfettare tutte le superfici della casa ed eliminare i batteri

che causano odore sgradevole. Si usa spruzzandolo direttamente su superficie

quali taglieri, frigoriferi, freezer, piani di lavoro e qualsiasi cosa si voglia

disinfettare. Si può spruzzare su tutti gli accessori (ciotole, cucce, gabbie) dei

nostri animali domestici, lasciandolo poi asciugare senza risciacquo.

Può essere usato nella vasca idromassaggio, nelle piscine, negli umidificatori,

lavastoviglie ma anche per disinfettare l’acqua da bere quando si pensa non

possa essere sicura.

Spruzzato sugli alimenti (frutta, verdura, carne) rallenta e spesso impedisce la

proliferazione di germi e batteri e quindi favorisce una più lunga

conservazione.

Può essere spruzzato sulle piante e nei vasi per eliminare formazioni fungine e

alcune malattie delle piante ed anche spruzzato sui filtri di condizionatori e

aspirapolvere per eliminare germi, batteri e patogeni.

Elimina i microrganismi dal terreno, così come delle colture idroponiche, dalle

fontane, piscine e dalle vasche per il bagno degli uccelli.

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Capitolo 14 - Patologie sulle quali l’argento colloidale è

risultato efficace

A

Acne

Allergie

Alitosi

Antrace

Artrite

Ascessi della pelle

Aspergillus

Asma

Ascessi

Avvelenamento

B

Batteri a resistenza antibiotica (efficace per)

Borsiti

Bronchite

C

Cheratiti

Cistite

Candida

Clamidia

Colera

Colite

Congiuntivite

Cytomegalovirus [CMV]

D

Dermatite allergica

Dermatite da contatto

Diarrea

Difterite

Digestione (aiuto alla, e disordini della digestione)

Dissenteria

Diverticolosi

Disbiosi

Dolori articolari

Dolori alla schiena

E

E Coli

Eczema

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Ernia iatale

Emorroidi

Enfisema

Encefalite

Enterite (infiammazione mucosa intestino tenue)

Eruzioni cutanee

F

Ferite

Ferite corneali

Funghi

G

Gastrite

Geloni (per le proprietà di rigenerante tissutale)

Gengivite

Giardia

Gonorrea

H

Helicobacter Pylori

Hantavirus

Herpes

I

Impetigine

Influenza

Infezioni (virale e da funghi, batteri e parassiti)

Infezioni del cavo orale e delle orecchie

Infezioni da lievito

Infezioni polmonari

Infezioni settiche

Intossicazione alimentare

Intossicazioni

L

Laringite

Legionella

M

Malattia di Lyme (Borelliosi)

Morbillo

Morsi

N.

Nevralgia del trigemino

O

Otite

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P

Parvo Virus

Placca dentale

Pertosse

Piaghe da decubito

Piede d’atleta (Tinea pedis)

Piorrea

Prurito e pelle irritata

Punture d’insetto

Punti neri

R

Raffreddore

Reflusso Acido (quando causato da Candida

intestinale)

Rinite

Rinite allergica

Rosacea

S

Salmonella

Sindrome da fatica cronica

Sinusite

Staphyloccus [Infezioni da stafilococco]

Streptococcus [Infezioni da Streptococco]

T

Tenia

Tendinite

Tigna

Tosse

Tonsilliti

Tracheite

U

Ulcere

Ustioni (anche gravi in quanto rigenerante

tissutale oltre che potente antibatterico)

V

Verruche

Vitiligine

Virus del Nilo Occidentale

Dichiarazione FDA (Food and Drug Administration) L’ente americano per il

controllo dei farmaci FDA stabilisce con una direttiva del 16 settembre 1999

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che “tutti i prodotti contenenti argento in forma ionica/colloidale o sali

d’argento per uso interno o esterno non vengono riconosciuti come sicuri o

efficaci. Ogni affermazione circa l’efficacia di questi preparati che vengono

commercializzati elencando le numerose proprietà su malattie spesso molto

serie, non viene riconosciuta dalla FDA. L’Ente non è a conoscenza di nessuna

prova scientifica che possa confermare tali affermazioni”.

Questo significa che non sono mai stati forniti sufficienti protocolli di ricerca

sull’uso dell’argento colloidale e quindi l’Fda non può prendere una posizione

circa il suo uso.

Normalmente per fare le ricerche necessarie per ricevere l’approvazione della

FDA sono necessari milioni di dollari d’investimento e poiché non è possibile

brevettare l’argento colloidale (non sarebbe quindi fonte di profitto per nessuna

casa farmaceutica) nessun gruppo di ricercatori si prenderà mai la briga di

investire dei capitali per effettuare i protocolli di studio necessari

all’approvazione.

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Capitolo 15 – Limiti dell’argento colloidale ed eventuali

effetti collaterali

Batteri resistenti all’argento:

Citrobacter freundii – Enterobacter cloacae – Enterobacteriacea (solo alcuni

ceppi) – klebsiclla pneumonite – P.Stunzeri (solo alcuni ceppi) – Proteus

mirabilis – Spore b. cereus

Eventuali effetti collaterali:

L’unico effetto collaterale dell’argento (non dell’argento colloidale vero)

conosciuto da millenni è la “argiria”.

Questa rara patologia è caratterizzata da una colorazione grigio-bluastra della

pelle e di altre parti del corpo (mucose, unghie, occhi) causata dal deposito di

ioni e nitrati argento su quei siti.

Diversi anni fa l’argento colloidale veniva assunto ad alte concentrazioni e non

erano rispettate le indicazioni che sono date oggi per cui l’argiria era più

frequente che ai giorni nostri. Su Internet si possono trovare foto di alcune

persone affette dall’Argiria e che incutono un certo terrore.

Tali foto pare siano state ritoccate ad arte aumentando la colorazione della

pelle per spaventare le persone affinché non assumessero prodotti a base di

argento.

In verità per correre il rischio di contrarre l’argiria, occorre che siano ingerite

enormi quantità di argento elementare, nitrato di argento, argento proteinato o

argento ionico ad alte concentrazioni e per lungo tempo, mentre non c’è alcuna

dimostrazione scientifica che attesti la pericolosità dell’argento colloidale vero.

Quanto all’argento colloidale ionico, ritengo non possa comunque causare

l’argiria, suggerisco comunque di evitare, di utilizzare, soprattutto per

ingestione o inalazione, soluzioni di argento colloidale ionico ad alte

concentrazioni (ppm).

Ritengo che una concentrazione ideale e che si possa ritenere alquanto sicura

debba attestarsi tra i 5 e i 25 ppm. Il mio personale invito è di non assumere o

inalare soluzioni di argento colloidale che abbiano una concentrazione in ppm

che superi il valore di 25. La concentrazione ottimale per l’argento colloidale è

pari a 10 / 13 ppm è quindi inutile utilizzare prodotti con alte concentrazioni e

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purtroppo anche in Italia si trovano in commercio prodotti che hanno un’alta

concentrazione in ppm fino ad arrivare anche a 100 o 1000.

Bisogna precisare comunque che l’argiria, salvo rarissimi casi, rimane solo un

problema di natura estetica, poiché la colorazione della pelle è irreversibile.

E’ consigliabile durante l’assunzione dell’argento colloidale, tenerlo in bocca

(sub-linguale) per qualche minuto per farne assorbire la maggior quantità

possibile dalle mucose della bocca e ingerire una buona dose acqua naturale

per consentirgli di passare indenne il tratto gastrico (a tal proposito ribadisco

nuovamente che un Regolamento Europeo non ammette l’assunzione per

ingestione dell’argento colloidale).

In questo modo le particelle di argento arriveranno nel tratto dell’intestino,

dove saranno assorbiti per svolgere la loro funzione.

Al contrario degli antibiotici per combattere i germi patogeni, l’argento

colloidale non crea alcun problema al sistema immunitario che invece è

sostenuto e rinforzato nella sua azione.

Può succedere che durante un’assunzione prolungata dell’argento colloidale, si

avverta un leggero peggioramento dei sintomi.

Ciò è dovuto a una reazione dell’organismo chiamata dai medici, reazione di

Herxheimer (di cui parleremo più avanti), che è dovuta all’alto numero di

germi patogeni uccisi, che invadono l’organismo dando temporaneamente un

po’ di febbre, astenia, e talvolta sintomi simili all’influenza.

Non appena gli organi emuntori hanno svolto la loro azione, tutto ritorna alla

normalità, però con il risultato positivo di aver favorito l’azione battericida.

Per questo suggerisco sempre di bere molta acqua naturale durante il periodo

di utilizzo, sforzandosi e senza aspettare lo stimolo della sete. Ciò favorisce

l’eliminazione da parte degli organi emuntori dei cataboliti prodotti.

Raccomandazione ancor più importante per i soggetti di sesso maschile che,

pare, avvertano in ritardo lo stimolo della sete.

E’ sempre possibile far scomparire questa reazione - se particolarmente

fastidiosa – interrompendo, per un periodo, l’assunzione dell’argento colloidale.

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Cap. 16 – Come agisce l’argento colloidale vero

Azione dell’Argento Colloidale Vero

E’ spesso facile imbattersi in informazioni che ripetono che l’azione dell’argento

colloidale si manifesta in pochi minuti e che non esiste patogeno che possa

restare in vita oltre sei minuti al contatto con l’argento colloidale.

Tali affermazioni sono vere in parte, poiché, molto generiche e riportate con il

copia/incolla, senza cognizione di causa. Infatti, non sempre è così, anche se in

ogni caso, i tempi di resistenza dei patogeni all’argento colloidale sono

abbastanza brevi e la maggior parte di questi può essere debellata in tempi

davvero ristretti.

Specifico che la così detta “flora batterica buona” presente nell’intestino crasso,

non è danneggiata dall’azione dell’argento colloidale, giacché questo è

assorbito in seguito, nell’intestino tenue, attraverso le vie ematiche e

linfatiche.

Il mio consiglio, è comunque quello di assumere i fermenti lattici, sempre e

soprattutto se si sta utilizzando un argento colloidale ionico o un argento

colloidale di scarsa o dubbia qualità ovvero un argento colloidale vero o ionico

ma a elevata concentrazione di ppm.

L’azione dell’argento colloidale è stata studiata per molti anni e su un

grandissimo numero di patologie infettive, fra cui, quelle della pelle,

dell’apparato genitale, del sistema nervoso, degli occhi e delle vie respiratorie.

Ogni antibiotico allopatico, come sappiamo, è efficaci per pochi ceppi specifici.

Capita spesso che quando si cerchi - negli antibiotici allopatici - un’efficacia per

una gran varietà di patogeni, siano impiegati prodotti composti, formati da un

insieme di antibiotici, personalmente ritengo che, in tal maniera, si aumenti la

possibilità di creare effetti tossici, effetti di antibiotico-resistenza e sovente

anche allergie. Consiglio comunque di non sostituire l’argento colloidale

all’eventuale prodotto antibiotico prescritto dal medico di fiducia e semmai

abbinarlo sempre dopo parere positivo del medico abilitato.

Uno dei grandi pregi dell’argento colloidale vero è quello di avere uno spettro

di azione quasi totale, senza effetti tossici, senza produrre o indurre resistenza

o allergie.

Gli effetti collaterali negativi, dell’argento colloidale, sono pressoché inesistenti,

salvo accertate e molto rare allergie al metallo.

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Normalmente, l’allergia all’argento è sempre dovuta a sovraesposizione per

motivi professionali, ovvero, per cause iatrogene, come nel caso dell’argento

contenuto nell’amalgama dentale insieme al mercurio usato dai dentisti.

L'argento colloidale si può usare come aiuto in un gran numero di

problematiche di natura infettiva, ma anche nella loro prevenzione, infatti, si è

accertata la sua validità, come coadiutore del sistema immunitario e del suo

potenziamento, e ritengo che spesso è proprio la carenza dell’argento, come

minerale traccia, che può determinare una debolezza del sistema immunitario,

favorendo il proliferare di forme batteriche e virali.

L’assunzione di una limitata quantità di argento in forma assimilabile come

quella colloidale garantisce la dose di mantenimento che l’alimentazione

moderna squilibrata e carente, non è oggi più in grado di fornirci.

Nelle ustioni ove è importantissimo evitare le infezioni, l’argento colloidale

svolge la sua azione antisettica, ed è per questo motivo che in passato gli

ustionati erano disinfettati con l’argento colloidale in modo che i batteri non

penetrassero nella cute danneggiata dall’ustione. L’azione dell’argento

colloidale in caso di ustione si manifesta anche perché questo contribuisce a

sostituire le cellule danneggiate con nuove cellule, rendendo il processo di

guarigione assai più rapido.

Probabilmente questo accade per via dell’azione dell’argento colloidale sulla

morte programmata delle cellule detta “apoptosi”.

Efficacia sugli agenti patogeni

La maggior parte delle persone, interessate all’efficacia dell’argento colloidale,

si chiede come agisce questa sostanza.

Per verificare, in maniera certa, l'azione antibiotica dell'argento, si può fare un

semplice esperimento.

Versare una piccola quantità di “argento colloidale vero” dentro una vaschetta

contenente germi e batteri e verificarne la sua efficacia battericida,

controllando la resistenza e la proliferazione di questi agenti patogeni, in

un’altra vaschetta contenente gli stessi germi, versare acqua naturale senza

argento, la proliferazione e la resistenza saranno molto evidenti.

La spiegazione è che, sono le particelle di argento colloidale vero a inibire la

crescita dei patogeni, grazie alla loro azione sui gruppi chimici dello zolfo.

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Le particelle di argento distruggono le strutture cellulari e inattivano gli enzimi

dei patogeni, in sostanza sono ostacolati alcuni processi vitali dei germi, che in

questo modo, non possono sopravvivere e proliferare.

Già a basse titolazioni o concentrazioni (ppm), avvengono fenomeni

d’inibizione della catena respiratoria dei patogeni, pertanto le cellule batteriche

non ricevendo rifornimento energetico, perdono il loro liquido e si disidratano

morendo in pochissimo tempo.

Un’altra azione dell’argento colloidale scoperta dagli scienziati è quella

concernente l’impedimento di duplicazione delle informazioni genetiche a livello

del plasma e sugli acidi nucleici dei batteri.

Tale meccanismo eviterebbe la moltiplicazione delle cellule nei batteri

patogeni.

Inoltre, i legami chimici, creati dall’argento all’interno delle cellule batteriche,

creerebbero danni alle membrane cellulari favorendone la distruzione.

L’argento colloidale, riesce a distruggere solo organismi unicellulari, mentre

non uccide le cellule dell’uomo e degli animali poiché queste sono molto più

grandi e complesse di quelle dei batteri, dei virus e dei funghi.

L’argento colloidale vero è un agente antimicrobico ad ampio spettro che è in

grado di arrestare la crescita di molti germi e agenti patogeni, eliminando, di

fatto, una varietà di batteri, virus, funghi e parassiti con utilizzo di prodotti con

concentrazioni fino a 10 ppm.

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Cap. 17 - Riconoscere la qualità dell’argento colloidale

Nel mondo, coloro che decidono di acquistare argento colloidale, lo fanno per

utilizzarlo per assunzioni orali (pur se questo, come già ripetuto, non è

ammesso in Europa) e quindi la qualità deve essere la migliore possibile e

garantita – nei fatti - dal produttore.

La qualità dell’argento colloidale, prodotto e commercializzato dipende da molti

fattori: pulizia dell’ambiente produttivo, osservanza delle norme igieniche e

garanzia di sicurezza nel confezionamento. È quindi importante, un’attenta

scelta del prodotto che acquisteremo.

Come prima informazione utile, è bene far presente che, un prodotto,

contenente argento colloidale etichettato per uso interno in Europa non è

ammissibile dal regolamento 1170/2009, per questa ragione, questa deve

essere la prima garanzia di serietà che dobbiamo ricercare nell’azienda che

offre il prodotto.

Orbene, possiamo senza dubbio renderci conto da soli che, se un prodotto a

base di argento è commercializzato in Europa, etichettato e offerto come

prodotto per uso interno/ingestione già c’è qualcosa che non va bene e

l’azienda che lo offre ha probabilmente posto in atto qualche irregolarità.

Infatti, almeno in Europa, ove vige il citato regolamento (se pur assai

discutibile) qualsiasi azienda produttrice di argento colloidale non può

commercializzarlo a uso interno / ingestione.

Ogni prodotto, sia esso offerto come integratore alimentare o prodotto per uso

esterno, DEVE - in Italia - essere obbligatoriamente notificato al Ministero della

Salute, va con sé che, se un prodotto a base di argento colloidale è offerto per

uso interno, questo non può essere stato notificato al Ministero della Salute,

che ne vieterebbe immediatamente la commercializzazione o distribuzione,

poiché appunto in contrasto con una norma europea.

Spesso capita che per ovviare a ciò, alcune aziende commerciali, offrano il

prodotto come “preparazione alimentare” quindi non soggetto alle limitazioni

vigenti per integratori e cosmetici ovvero alla notifica al ministero, per capirci

intendono “preparazioni alimentari” come fosse una bibita ad esempio.

Questo è un modo per aggirare la normativa, metodo che pur non essendo

permesso, pone l’azienda al riparo da eventuali blocchi del Ministero. Infatti,

un prodotto che non è notificato difficilmente può essere bloccato dal Ministero.

La cosa non ci lascia assolutamente tranquilli, poiché se non è un prodotto

notificato al ministero, ovviamente è un prodotto che sfugge facilmente ai

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controlli su preparazione del prodotto e alle norme vigenti su confezionamento

e igiene.

Dopo constatazione che tale regolamento vige in Europa, ma è assente in molti

altri stati, ritengo che non far rientrare l’argento colloidale fra gli ingredienti

ammessi per uso alimentare sia sbagliato, ma questo è solo un parere

personale, di fatto, esiste questa norma ed è obbligatorio rispettarla e anche se

ritenuta da molti, una normativa esageratamente restrittiva e ingiusta, è

innegabile che questa ci garantisce una sicurezza almeno in termini di garanzia

del prodotto.

Personalmente, sconsiglio anche l’acquisto di prodotti confezionati all’estero

(anche nella stessa Europa), poiché, non in tutta Europa, le stesse regole sono

fatte rispettare nello stesso modo e i controlli spesso sono latenti, quindi, ad

esempio, un prodotto confezionato in Olanda, potrebbe essere stato

confezionato in una cantina, senza l’osservanza delle normali regole di

sicurezza, igiene e magari rivenduto in Italia senza aver ottemperato – a

norma di legge – alla notifica al Ministero della Salute e questo, purtroppo

accade.

Acquistando un prodotto all’estero, magari addirittura etichettato in lingua

straniera (cosa vietata) chi ci può garantire sulla qualità di questo prodotto?

Nessuno! E’ un acquisto incauto e “al buio”. Meglio evitare.

Inoltre in caso di informazioni su un prodotto arrivato dall’estero incontreremo

senz’altro problemi di lingua.

Ecco spiegato il motivo per cui molti prodotti, offerti da aziende serie, sono

etichettati e notificati “per uso esterno”. Questo è corretto, poiché significa che

sono stati regolarmente notificati al Ministero della Salute Italiano e quindi, in

tal caso, abbiamo la certezza di un prodotto sicuro, garantito dai controlli e che

rispetta tutte le norme d’igiene dei e gli standard europei sui luoghi di

confezionamento.

Il fatto di avere la certezza che il prodotto a base di argento colloidale, sia

stato notificato al Ministero è la cosa più importante poiché ci fornisce la

sicurezza che è controllabile da periodiche verifiche ASL nei laboratori di

produzione, che è confezionato in laboratori autorizzati dallo stesso Ministero e

quindi che rispetta tutte le norme sulla qualità, produzione, sicurezza, igiene e

confezionamento del prodotto. Questa è una cosa davvero molto importante da

non trascurare magari per risparmiare qualche denaro. L’Italia fra gli stati

membri è probabilmente il paese più attento e ligio nel far osservare queste

importanti norme.

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Per essere sicuri di acquistare un prodotto di alta qualità - come già spiegato -

i prodotti a base di “argento colloidale vero” devono contenere particelle di

piccolissime dimensioni e, in questo caso, la capacità di azione sarà notevole,

infatti, più piccole sono le particelle e maggiore sarà la superficie totale che

entrerà in contatto con i patogeni.

Sarebbe quindi utile e buona cosa che i produttori di argento colloidale

rendessero visibili e pubbliche le analisi di laboratorio ove si attesta e si potrà

verificare la caratteristica qualitativa di un ottimo prodotto dalla dimensione

più piccola possibile della particella contenuta.

Il “vero argento colloidale” dovrà presentarsi non trasparente come l’acqua ma

con una colorazione che va dal giallo paglierino (tipo tè) tendente all’ambrato.

Qualora il prodotto si presentasse trasparente come l’acqua possiamo

sicuramente desumere che abbiamo acquistato un prodotto “ionico” quindi di

qualità inferiore.

Quando il prodotto sarà finalmente nelle nostre mani, dovremo assicurarci di

mantenerlo qualitativamente valido ponendo in essere gli accorgimenti già

descritti e facendo particolare attenzione a conservarlo nel suo contenitore (di

PET o vetro che sia) originale e riporlo in una normale credenza senza esporlo

a temperature elevate, a luce intensa e prolungata e senza conservarlo in

frigorifero.

Tenendo ben presente le differenze qualitative tra “argento colloidale ionico”

(inferiori) e il “vero argento colloidale” (ampiamente superiori), possiamo dire

che, per quanto concerne il flacone primario è importante che l’argento

colloidale ionico abbia un contenitore in vetro scuro e questo è fondamentale,

poiché, le soluzioni di argento colloidale ionico, sono maggiormente instabili e

gli ioni argento presenti in alta quantità nel prodotto avrebbero scambi chimici

con i polimeri della plastica, inoltre l’eventuale penetrazione costante della luce

metterebbe a rischio la stabilità del prodotto giacché altamente fotosensibile,

mentre il “vero argento colloidale”, essendo un prodotto di più alta qualità e

altamente stabile, composto di prevalenza di particelle metalliche, non richiede

il vetro, quindi, frequentemente, troveremo sospensioni di vero argento

colloidale confezionate in flaconi in PET e questo va benissimo poiché l’alta

qualità del prodotto, non richiede il confezionamento in vetro e non richiede

nemmeno il flacone scuro o ambrato tuttavia, ritengo che il flacone scuro, sia

sempre preferibile.

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Attenzione infine, all’argento colloidale reclamizzato ad altissime titolazioni (40

– 50 – 100 – 500 - 1000 ppm), poiché contengono sali d’argento che possono

provocare effetti collaterali spiacevoli.

Raccomando di evitare di credere alla teoria errata che un prodotto a più alte

concentrazioni sia maggiormente efficace, perché questo concetto, è

totalmente avulso dalla realtà.

Tuttavia mi preme ripetere che in caso di patologie è necessario rivolgersi al

proprio medico di fiducia e seguire le indicazioni che si riceveranno.

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Capitolo 18 - Infiniti utilizzi dell’Argento Colloidale

Alcuni usi più tradizionali dell’Argento Colloidale.

In Europa, la Legge 1170/2009, che nel suo testo elenca le sostanze ammesse

nella formulazione dei prodotti alimentari, non fa rientrare in questo elenco

l’argento colloidale, per questo motivo il suo utilizzo alimentare è – in Europa –

non permesso. Questa normativa non esiste in molti altri stati nel mondo Per

questo motivo e per completezza ritengo di riportare qui di seguito gli infiniti

utilizzi che son stati fatti di questa sostanza in tutto il mondo e in tutta la sua

storia.

L’Argento Colloidale a concentrazione ottimale di 10 ppm, è stato utilizzato per

centinaia di applicazioni utili alla salute. Alcune sono elencate in seguito:

- Aggiungerlo all’acqua che si sospetta non potabile, quando si è in viaggio o

in campeggio.

- In caso di ustioni, a uso disinfettante e battericida .

- Per sterilizzare efficacemente ogni oggetto, dallo spazzolino da denti agli

strumenti chirurgici.

- Per uso topico su tagli, ferite, abrasioni, eruzioni della pelle, verruche,

scottature solari, tagli da rasoio, fasciature.

- Nebulizzato sui contenitori dell’immondizia per prevenire la formazione di

cattivo odore e la proliferazione di batteri.

- Nebulizzato sugli utensili da cucina quali spugne, canovacci, taglieri, etc. per

eliminare l’E.Coli e il battere della salmonella per prevenire intossicazioni

alimentari, infiammazioni gastrointestinali e infezioni del tratto uro-genitale.

- Usato su brufoli e acne ed eruzioni cutanee

- Aggiunto a succhi e al latte per evitare che si guastino, ritardare la

fermentazione, il deterioramento, l’inacidimento o la cagliatura.

- Spruzzato nelle scarpe, tra le dita dei piedi, nella zona inguinale per arrestare

la maggior parte delle irritazioni della pelle, piede d’atleta, funghi, Tinea Cruris

- Utilizzato sulla cute del cuoio capelluto: diminuisce la forfora, le eruzioni

cutanee.

- Aggiunto all’acqua per il bagno, doccia, gargarismi, idrocolonterapia, spray

nasale, e l’acqua per la pulizia a getto dei denti.

- Per ridurre i tempi di guarigione da raffreddori, influenze, polmonite,

patologie da Staphilococchi, Streptococchi, infezioni respiratorie e Rhino-virus

è utilizzato nebulizzandolo con l’ausilio di un aerosol.

- Per pruriti della pelle, infezioni degli occhi e delle orecchie, verruche, porri e

alcuni tipi di nevi.

- Nebulizzato su tutta la superficie del corpo dopo il bagno o la doccia.

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- Applicato su “cotton fioc” prima dell’utilizzo per combattere i funghi delle

unghie, e delle orecchie.

- Per contrastare la formazione di carie dentaria e l’alito cattivo.

- Per contrastare l’alitosi eliminando le colonie batteriche del cavo orofaringeo

e dell’esofago.

- Applicato su cerotti e fasciature per accelerare i tempi di guarigione.

- Pare che alcuni medici professionisti, lo abbiano utilizzato tramite iniezioni

intra-muscolari o intra-venose. Pare sia stata riscontrata la diminuzione di

masse tumorali e di polipi quando queste sono state direttamente iniettate

(quando l’Argento Colloidale è aggiunto a soluzione fisiologica salina o la

soluzione di Ringer, che contiene 9000 ppm di cloruro di sodio). L’Argento

colloidale, vero o ionico, che si trova attualmente in commercio non è

iniettabile. Evitare rigorosamente di iniettare in organismo argento colloidale.

Ciò deve essere semmai deciso e fatto da un medico.

- Utilizzo in caso di mal di denti, infiammazioni gengivali, e irritazioni batteriche.

- Utilizzato come bagno disinfettante per le protesi dentarie. - Utilizzato come bagno disinfettante per le lenti a contatto.

- Spruzzato sulle superfici interne del frigorifero, del congelatore, e dei contenitori per la conservazione dei cibi.

- Spruzzato sul legno, ne rallenta il deterioramento (muffa, marcimento). - Aggiunto alle vernici ad acqua, alla colla per la tappezzeria, all’acqua per

lavare i piatti o inserito all’interno della lavastoviglie per una disinfezione più

accurata ovvero aggiunto alle soluzioni per la pulizia del pavimento, o del

mobilio;

- Spruzzato sul materasso e cuscini, lasciando asciugare.

- Spruzzato sul contenuto di barattoli aperti di marmellata, gelatina, e

condimenti vari, e all’interno dei tappi prima di riposizionarli.

- Aggiunto sempre nell’acqua degli umidificatori ambientali.

- Spruzzato nei filtri dell’aria dei condizionatori, dopo la loro pulizia.

- Passato con lo straccio nei condotti dell’aria per evitare che diventino siti di

moltiplicazione batterica.

- Aggiunto all’acqua di risciacquo della lavatrice e sempre prima di

impacchettare e riporre i vestiti fuori stagione.

- Spruzzato su panni, strofinacci o asciugamani umidi non ammuffiscono né si

deteriorano.

- Elimina organismi patogeni dal terreno delle piante o nelle idro-colture.

- Spruzzato sulle foglie delle piante per arrestare la proliferazione di funghi,

muffe, lieviti e molte altre malattie delle piante. Rende le piante più vitali;

- Come trattamento per piscine, fontane, umidificatori, vasche jacuzzi,

termosifoni, vasche da bagno, lavastoviglie, refrigeratori per l’acqua, vasche

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per la pulizia dei piedi delle piscine e delle palestre e i tappetini antiscivolo

della doccia e della vasca da bagno.

- Spruzzato periodicamente l’interno delle scarpe, dei cinturini d’orologio da

polso, dei guanti e sotto le unghie delle dita. Spruzzato sui calzini e all’interno delle scarpe contrasta il cattivo odore;

- Per trattare le cabine doccia, le vasche da bagno, lavelli, abbeveratoi degli animali, i rasoi.

- Per lavare la frutta e le verdure prima di riporli o mangiarli.

- Aggiunto agli shampoo diviene un ottimo disinfettante, sia per gli uomini sia per gli animali.

- Previene l’ammuffimento di tappetini, tende e carta da parati. - Per pulire disinfettandola la cornetta del telefono, la pipa, le cuffie auricolari,

l’apparecchio acustico, gli occhiali, le spazzole e il pettine per i capelli, le spazzole o spugne per il corpo.

- Per i pannolini dei bambini e per le irritazioni da pannolino. - Per disinfettare la tavoletta del WC, il bidè, il pavimento, il piano cucina, il

lavabo e lavelli, gli orinatoi, sulle maniglie delle porte. - Elimina gli odori persistenti.

- Per risciacquare le federe, le lenzuola, gli asciugamani e i pigiami di persone allettate.

- Per gli animali, per prevenire che prendano virus, funghi o batteri. - In campo veterinario per le affezioni provocate da virus, batteri o funghi.

Utilizzato come CONSERVANTE NATURALE per I cibi: - Utilizzare l’argento colloidale miscelandolo alle conserve 1 – 3 di cucchiaino

da tè per litro. Utilizzarlo nel lavaggio della verdura cruda ovvero nebulizzarlo sul cibo da conservare prima di riporlo in frigorifero.

Nebulizzato per la PROTEZIONE di piante e fiori:

- Utilizzato per tutti gli attacchi virali, fungini e batterici sulle piante, semplicemente spruzzare l’Argento Colloidale sulle foglie e versarlo nel suolo

con l’acqua d’irrigazione, a 15/30 mL. per litro.

Utile per gli ANIMALI: - In base alla dimensione dell’animale domestico, utilizzare l’argento colloidale

con un contagocce oppure una siringa senza ago per versare o spruzzare l’argento colloidale direttamente nella gola dell’animale, o semplicemente

mettetelo nel cibo o nell’acqua da bere nell’ordine di 5/10 mL per ogni litro. Si

utilizza a uso topico per problemi cutanei mantenendo sulla parte da trattare una garza o del cotone imbevuto. In questi casi è però consigliabile l’utilizzo di

un gel all’argento avendo cura che l’animale non si lecchi almeno per i primi 10 minuti. L’argento colloidale se spruzzato sul manto peloso del cane o del gatto

previene e contrasta zecche e parassiti. - Si può utilizzare nelle vaschette per il bagno degli uccelli;

- Si può aggiungere nell’acqua degli acquari per una miglior salute dei pesciolini;

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Cap. 19 – Faq – Domande e Risposte su argento colloidale

Che Cos’è l’Argento Colloidale? L’Argento colloidale è un liquido contenente finissime particelle di dimensioni

nanometriche di argento metallico in sospensione. Il contenuto di argento totale è espresso sotto forma di milligrammi di argento per litro (mg/L) di acqua il che,

numericamente, vuol dire la stessa cosa di parti per milione (ppm).

Il contenuto di argento totale è diviso in due forme di argento; quello ionico e

quello sotto forma di particelle. Le soluzioni di argento ionico sono prodotti in cui il contenuto di argento predominante si trova in forma di ioni argento.

I prodotti basati sulle proteine d’argento usano gelatina come additivo per

mantenere in sospensione grosse particelle di argento, che altrimenti cadrebbero sul fondo. I veri colloidi di argento sono prodotti che non

contengono alcuna proteina o altri tipi di additivi aggiunti e il cui contenuto di argento è costituito in maniera predominante da particelle di dimensioni

nanometriche di argento in sospensione.

Dimensione delle particelle secondo i libri di testo? Molti libri di testo riportano che le dimensioni delle particelle colloidali hanno un

ordine di grandezza compreso tra 1 e 1000 nanometri (NM).

Quando questi libri furono scritti nessuno aveva mai osservato particelle

colloidali più piccole di 1 nanometro poiché la tecnologia per produrre particelle così piccole in quel periodo non esisteva ed è molto recente.

Oggi esiste la tecnologia in grado di produrre particelle colloidali di dimensioni

sub-nanometriche (inferiori a 1 nanometro).

Gli ioni non sono considerati particelle colloidali, contrariamente a quanto dichiarato da alcuni produttori di soluzioni di argento ionico.

In merito al colore scuro dei colloidi con particelle di grande area di

superficie? Il lavoro del Dott. Ronald Gibbs afferma che un argento colloidale di buona

qualità è incolore, ma i prodotti con particelle colloidali di più alta superficie, nei raffronti, sono di colore scuro; perché questa differenza?

Il lavoro di Ronald Gibbs è piuttosto datato. Gibbs è morto nel 2000 e il suo lavoro fu completato almeno un anno prima. Per esempio, i campioni che Gibbs

ha testato, alcuni dei quali furono prodotti da lui stesso nel Colloidal Science Laboratory Incv. (CSL) erano ritenuti (e creduti) composti per almeno il 50% da

colloidi, quando invece essi erano prevalentemente ionici (almeno al 90%).

I metodi sviluppati al CSL per determinare il rapporto tra la concentrazione della

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parte ionica e colloidale cominciavano a essere sviluppati proprio al tempo in cui Gibbs stava scrivendo il suo lavoro, pertanto egli non era completamente

informato riguardo al rapporto ioni/particelle colloidali dei vari campioni e di conseguenza egli ha tratto, in buona fede, alcune errate supposizioni.

Egli era infatti convinto che le particelle colloidali che studiava costituissero

almeno il 50% del campione mentre in realtà ne costituivano solo il 10%.

Poiché al tempo in cui Gibbs scrisse il suo lavoro, non era ancora sviluppata la

tecnica per la produzione di veri colloidi con particelle sub-nanometriche ad alta dimensione di superficie, tutti i prodotti di quel tempo che evidenziavano un

colore scuro erano, in effetti, il risultato della presenza di grandi particelle di argento che si formavano durante la produzione con metodi elettrolitici.

Quei prodotti contenevano circa il 10% di argento sotto forma di particelle. Per

manifestare colore scuro, una soluzione contenente una così piccola quantità di particelle, bisogna che contenga particelle di grandi dimensioni (di solito 100 –

500 NM).

I veri colloidi di argento che hanno che hanno un’alta percentuale di contenuto d’argento in forma di particelle di dimensioni nanometriche e sub-nanometriche

assorbono la luce visibile causando un’apparente colorazione che varia dal

paglierino, ambra-scuro o marrone.

E’ l’elevata concentrazione di questo tipo di particelle e non la presenza di poche particelle di grosse dimensioni o la presenza di contaminanti, che fa apparire

colorati questi prodotti.

Conservazione dell’argento colloidale: contenitori di plastica o di vetro? Un vero colloide d’argento, formato da prevalenti nanoparticelle d’argento e non

da ioni argento, non richiede bottiglie di vetro per la conservazione e può tranquillamente essere confezionato in bottiglie di plastica PET (Poli Etilen

Tereftalato), un tipo di poliestere.

Il PET è comunemente e diffusamente usato per conservare e trasportare acqua, bevande non alcoliche e succhi di frutta.

Le bottiglie in PET sono di gran lunga i contenitori più diffusi al mondo e i prodotti di argento di elevata qualità vi possono essere tranquillamente

conservati, rimanendo stabili.

Moltissimi prodotti, pubblicizzati come argento colloidale, sono in realtà costituiti da soluzioni di argento ionico che deve essere conservato in bottiglie

di vetro. Gli ioni argento, infatti, possono potenzialmente interagire con il contenitore di plastica e causare un deterioramento della soluzione nel tempo.

In genere è la scarsa qualità dei prodotti che ne richiede la conservazione in

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contenitori di vetro per mantenerne maggiormente la stabilità.

E a proposito delle bottiglie scure? Le soluzioni di argento ionico prodotte con i generatori in possesso degli hobbisti

casalinghi tendono a essere fotosensibili e si deteriorano in un breve periodo se non sono protette dalla luce diurna visibile.

La conservazione di queste soluzioni in contenitori color ambra ne riduce il deterioramento.

Le soluzioni maggiormente fotosensibili sono quelle prodotte usando batterie a

corrente continua (DC) a basso voltaggio (9 volt). La necessità della conservazione in bottiglie scure sta a indicare una soluzione instabile,

fotosensibile e di qualità molto bassa.

I prodotti di qualità elevata, i prodotti di vero argento colloidale, non sono particolarmente fotosensibili e non richiedono necessariamente contenitori

scuri.

Come si determina la concentrazione di “argento totale”? La quantità totale di argento che è riportata come concentrazione di argento in

parti per milione (ppm) è costituita dalla somma dell’argento contenuto sotto

forma di particelle e quello contenuto sotto forma di ioni argento.

Una misura accurata del contenuto di argento totale richiede la misura sia dell’assorbimento atomico sia dell’emissione atomica degli atomi di argento. Per

ottenere risultati accurati è solitamente usato uno “spettrofotometro” ad assorbimento / emissione atomica (AAS).

Come si determina la concentrazione di “argento ionico”?

Per misurare la concentrazione degli ioni argento mediante assorbimento atomico è necessario che le particelle siano dapprima rimosse per

centrifugazione, lasciando solamente gli ioni.

In alternativa può essere usato un Elettrodo Ione-Selettivo (ISE) che risponde solamente agli ioni argento in soluzione. Le misure con ISE sono meno accurate

di quelle ottenute con AAS ed hanno circa il 2% di variabilità.

Come si determina la concentrazione di “particelle d’argento”?

La concentrazione delle particelle di argento è determinata sottraendo la concentrazione dell’argento ionico dalla concentrazione dell’argento totale.

Qual è la più alta concentrazione di ioni di argento che l’acqua pura può

tenere in soluzione? Se non sono aggiunti di proposito altri tipi di ioni, la concentrazione massima di

ioni argento che l’acqua pura (bi-distillata) può contenere a temperatura ambiente in una soluzione insatura è di 13 ppm.

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In pratica la CO2 disciolta nell’acqua fornisce anioni aggiuntivi che rendono possibile una più alta concentrazione di ioni argento senza saturazione.

Quali differenze tra argento ionico e argento colloidale?

C'è una grande differenza. Siamo stati abituati a confondere i due tipi di prodotti. Ancora oggi si può notaro un interscambio errato dei termini. L’utilizzo

improprio della terminologia ha generato e genera confusione.

L'Argento ionico o impropriamente detto argento colloidale ionico ha una

prevalenza di ioni. Moltissimi dei prodotti che son stati analizzati hanno un’alta concentrazione di

ioni rispetto alle particelle. Questi ioni una volta inseriti nell'organismo si combinano immediatamente con

gli ioni cloruro presenti in quantità nei nostri fisici organici e formano il “cloruro di argento” che è un composto salino insolubile che ha poca efficacia battericida.

Il cloruro di argento sarà espulso dagli organi emuntori e bene che vada, non

riuscirà a uccidere nessun battere, visto che, lo ione argento ci mette dai 4 ai 7 secondi per combinarsi con lo ione cloruro.

La percentuale ionica nella maggior parte dei prodotti in commercio va dall'80%

al 100%, la differenza possono essere particelle efficaci, quindi alcuni prodotti

potrebbero avere un’efficacia dovuta appunto a questa presenza (se pur in minoranza di particelle di argento).

Ecco spiegato il motivo per cui solo alcuni prodotti, anche se ionici, possono

avere una sufficiente efficacia. Immaginate allora quanta maggior efficacia possa avere un prodotto con un’altissima percentuale di particelle (80%).

Cos'è l'Argento Covalente?

Qualche volta si usa questo termine per indicare i prodotti a base di argento ionico.

L’argento ionico non è lo stesso dell’argento metallico, dell’argento in particelle o dell’argento colloidale.

Quando si legge la descrizione di prodotti a base di “argento covalente”, si

troverà che l’argento ionico è l’agente antimicrobico. Le soluzioni di argento

covalente possono anche contenere nanoparticelle di argento anche se in bassa quantità.

Scientificamente, un atomo di argento è un atomo mancante dell’elettrone

orbitale più periferico ed è questa caratteristica che fornisce alla materia le sue proprietà. Togliendo un elettrone da un atomo di argento, si ottiene l’argento

ionico.

L’argento colloidale è fatto di sottilissime nanoparticelle di argento metallico. Queste particelle sono complete e non si combinano con altri elementi. Nella sua

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forma ionica, l’argento è molto reattivo con altri elementi e si combina subito con anioni per formare composti finiti.

Nel corpo umano il cloro è l’anione prevalente. Gli ioni argento si combinano

istantaneamente con il cloro per formare il composto insolubile cloruro d’argento che possiede “biodisponibilità zero” e non ha nessun beneficio riconosciuto o

rilevante.

Perché gli ioni argento e cloro si uniscono nell’organismo?

Lo ione Argento ha valenza positiva (+1) e l’anione cloro ha valenza negativa (-1) sono fortemente attratti quando sono vicini e formano il “sale” Argento

cloruro che è un composto stabile, insolubile e privo di qualunque proprietà.

In sostanza tutti gli atomi di argento e di cloro presenti nel corpo si combinano tra loro.

Se invece l’argento è presente nell’organismo in forma di fini particelle, queste

rimarranno le uniche attive per esplicare la loro azione.

Cos'è la biodisponibilità dell'argento ionico?

La pubblicità dell’argento ionico lo descrive come un composto dotato di elevata

biodisponibilità. Niente è più lontano dalla verità! Infatti, la biodisponibilità è data dalla quantità di principio “non modificato”, che

raggiunge la circolazione sistemica dopo essere stato ingerito.

Poiché gli ioni argento sono molto reattivi, essi formano rapidamente composti nell’organismo e quindi rimangono tutto tranne che “non modificati”.

E’ proprio la natura, estremamente reattiva degli ioni argento, che fornisce loro

le proprietà antimicrobiche, ma causa anche la rapida formazione di composti la cui comparsa provoca la scomparsa degli ioni di argento.

Acido Nitrico nei prodotti di argento: Pericolo potenziale?

I prodotti di argento ionico, che hanno una bassa concentrazione di argento e

allo stesso tempo hanno un’elevata conducibilità elettrica e in genere un basso

valore di pH (acidità), normalmente, hanno un altro contenuto di nitrati (no3).

Questo fatto può dipendere dal metodo di produzione del prodotto.

Quando durante la produzione il liquido ha una superficie rivolta verso l'aria.

L'aria contiene azoto, l'arco ad alta tensione attraverso l'azoto produce biossido

di azoto (NO2) che si combina con l'acqua (H2O) per formare acido nitrico

(HNO3).

In questo modo si può produrre un prodotto che contiene quantità significative

di acido nitrico ed è quindi potenzialmente pericoloso in caso d’ingestione.

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Attenzione, purtroppo questo metodo di produzione è ancora in uso oggi e molti

produttori che apparentemente non hanno le conoscenze necessarie producono

acido nitrico. Diffidare dei prodotti molto economici, questo è indice di scarsa

qualità

E' pericoloso il Nitrato di Argento? Il nitrato d'argento disciolto in acqua forma una soluzione perfettamente limpida

e incolore.

Se questa soluzione viene a contatto con la pelle, può provocare ustioni

(indicazione di rischio da etichetta). Se una soluzione di nitrato d'argento viene

a contatto con pelle o tessuti, provoca dopo alcune ore, la comparsa di tipiche

macchie marrone, che tuttavia, nel caso della pelle, scompaiono

spontaneamente nel giro di una decina di giorni, dato il rapido ricambio

cellulare.

Si dice invece che un sistema per smacchiare i tessuti, usato da chi lavora con

questo sale, sia il lavaggio per tamponamento della macchia con una soluzione

di ioduro di potassio, la tintura di iodio, disciolta in ammoniaca. In combinazione

con l'ammoniaca il nitrato d'argento può formare dei composti instabili come il

fulminato d'argento.

Il Cloruro di Argento è pericoloso?

Come abbiamo detto se l'argento è ionico, anche se è venduto come colloidale,

ha un’alta concentrazione di ioni di argento, questi andranno immediatamente a

legarsi con il cloruro presente in quantità nel nostro organismo.

Il cloruro di argento che si forma, è tossico per il nostro organismo soprattutto

se presente in alte quantità.

Può provocare irritazioni a occhi e tessuto epiteliale e se presente in grandi

quantità può potenzialmente provocare l'argiria che è una colorazione grigio-blu

della pelle.

Codici e frasi di rischio:

R36 Irritante per gli occhi.

R37 Irritante per le vie respiratorie.

R38 Irritante per la pelle.

La maggior parte del cloruro di argento che si forma istantaneamente

all'assunzione di prodotti ionici, sarà comunque espulsa attraverso gli organi emuntori dell'organismo.

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Perché capita di vedere del pulviscolo all’interno di flaconi di argento

colloidale?

Il vero argento colloidale è costituito nella sua concentrazione da una

prevalenza di nano-particelle di argento e da una minore parte ionica. Le nano-

particelle sono troppo piccole perché siano viste a occhio nudo. Nemmeno molti

fra i più potenti microscopici ottici sono in grado di riuscire a vederle.

Tuttavia queste nano-particelle per diverse ragioni possono comunque

aggregarsi per formare particelle più grandi anche visibili a occhio nudo.

Queste particelle aggregate, possono essere visualizzate come una specie di

pulviscolo disperso nella fase acquosa, ovvero, come deposito sul fondo del

flacone. Esse non sono dannose, tant’è che possono essere ingerite senza

creare problemi. Se il flacone è agitato o scosso, ecco che queste particelle

tornano a essere re-disperse temporaneamente e non saranno più visibili.

Le potenziali cause dell’aggregazione delle particelle sono:

1) Prolungata esposizione a temperature fredde o parziale congelamento;

2) Inquinamento dell’aria presente nell’atmosfera e nei luoghi ove il prodotto

è conservato, questo inquinamento può interferire con la parte ionica del

liquido e causare aggregazione delle particelle. Spesso ciò provoca anche

una variazione del colore.

3) Contaminazione del prodotto che può verificarsi anche a causa

dell’inserimento nel flacone di corpi estranei. Per evitare di contaminare il

prodotto si raccomanda di:

A) Non bere mai direttamente dal flacone;

B) Non versare nulla all’interno del flacone;

C) Non inserire mai nulla all’interno del flacone comprese pipette contagocce,

per utilizzare pipette contagocce si consiglia di versare poco prodotto in un

bicchierino ben pulito e da qui eseguire il prelievo con il contagocce;

D) Non riversare eccessi di prodotto prelevato nel flacone;

E) Non toccare con le mani l’interno del tappo del flacone;

F) Non impregnare batuffoli o garze di cotone appoggiandole direttamente

dal flacone;

G) Non dimenticare aperto il flacone nemmeno per pochi minuti;

H) Non conservare il flacone in frigorifero.

In caso d’importante variazione di colore, il prodotto non è pericoloso ma

evidentemente avrà perso parte della sua originale efficacia.

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Che cosa succede se l’argento colloidale vero si congela?

Il congelamento può danneggiare un vero colloide. Il congelamento totale farà

sì che le particelle sospese cadano verso il basso. Dopo lo scongelamento, se il

colore è cambiato quindi il liquido si presenta incolore e trasparente come l’acqua significa il colloide, è irreversibile danneggiato.

Questo concetto ha valenza per prodotti di argento colloidale vero e oro colloidale vero, poiché, originariamente, hanno un colore apparente, invece il

rame colloidale appare già originariamente chiaro e trasparente come l’acqua.

Possiamo costatare che, se dopo lo scongelamento, il colore è rimasto invariato

rispetto alla sospensione originale, anche il colloide non avrà subito alterazioni,

mentre se il colore è visivamente cambiato, anche il colloide è irrimediabilmente

danneggiato. Il prodotto è quindi da buttare .

Le soluzioni di argento ionico, che contengono la maggior parte del contenuto

d'argento sotto forma di ioni d'argento (argento disciolto), potranno essere

invece congelate senza subire danneggiamenti.

L’argento colloidale vero può essere assunto in concomitanza con

l’assunzione di farmaci e integratori ?

Il “vero argento colloidale” non interferisce né interagisce con altri farmaci o

integratori. Argento e oro sono “metalli nobili”, che, significa che non si

combinano facilmente con altre sostanze o elementi per formare dei composti,

quindi, sia argento sia oro, non interagiscono con altre sostanze, farmaci,

integratori o erbe.

L’Argento colloidale vero può essere assunto in caso di gravidanza?

Non risultano studi scientifici che possono dimostrare che l’argento colloidale

vero sia sicuro da usare durante la gravidanza. Tuttavia non sono mai stati riportati effetti negativi durante l’assunzione in caso di gravidanza. Per

estrema cautela non mi sento di consigliarne l’utilizzo in stato di gravidanza.

Argento o oro si accumulano negli organi o tessuti del corpo?

No. Le particelle metalliche contenute in un prodotto di alta qualità di argento colloidale vero (e anche di oro colloidale vero) sono sotto forma di particelle di

dimensioni nano-metriche o addirittura sub-nanometriche. Queste particelle non si accumulano in nessun organo o tessuto del corpo. Le nano-particelle sono

espulse dall’organismo mediante gli organi emuntori entro pochi giorni dall’assunzione.

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Capitolo 20 - Raccolta dichiarazioni degli esperti su argento

Colloidale

(Premessa al capitolo): In Europa il Regolamento numero 1170/2009 non fa

rientrare l’argento fra gli ingredienti ammessi negli integratori alimentari. Lo

stesso è stato comunque sempre usato per l’aiuto in moltissime problematiche

fin dagli arbori del 1900. L’Argento colloidale per essere venduto in Europa deve

essere notificato ed etichettato per il solo utilizzo esterno.

Qui a seguire, sono riportate una serie di dichiarazioni provenienti da una

grande quantità di fonti in rete, sull’impiego dell’argento colloidale per la salute

e in campo medico. Si precisa che il presente documento è a solo titolo culturale

e informativo e che per nessun motivo, queste dichiarazioni devono essere

intese quali prescrizioni all’uso dell’argento colloidale per gli scopi citati. Queste

dichiarazioni s’intendono a scopo puramente informativo. Per la cura di

patologie, consultarsi col proprio medico di famiglia. (Fine Premessa)

1. "L’argento, nella sua forma metallica, combatte i microorganismi

interferendo con i processi sui quali respirano o si riproducono. I test dimostrano che l’argento uccide i microrganismi, dai pericolosi ceppi di E.

Coli che causano intossicazioni alimentari fino ai batteri staphylococchi, responsabili di serie infezioni.

Quando è ridotto in piccole particelle, questo metallo diviene più efficace

contro i microbi, perché venendo a contatto con i batteri, ne possono

ricoprire superfici maggiori, dichiara Andrew Maynard, un medico e capo

consulente scientifico per il progetto sulle Nanotecnologie Emergenti del

Woodrow Wilson International Center for Scholars in Washington”.

Wall Street Journal, June 6, 2006, The War Against Germs Has a Silver Lining

2. "La somministrazione dell’argento colloidale a soggetti umani, è stato fatto in un grandissimo numero di casi con risultati sorprendenti … ha il

vantaggio di essere rapidamente fatale per i parassiti, senza avere azioni tossiche per l’ospite. E’ cosa riconosciuta. Protegge i conigli, a cui sono state

somministrate dosi, dieci volte quelli mortali, di tossine del tetano o della difterite.

a. Colloids In Biology and Medicine (1919) by Alfred Searle, founder of the giant Searle Pharmaceuticals firm

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3. "L’argento colloidale è un agente guaritivo e disinfettante poco costoso e ha una miriade di applicazioni. E’ un liquido trasparente sul giallino,

composto da particelle argento puro al 99,9 %, delle dimensioni approssimative dai 0.001 ai 0.01 micron di diametro e in sospensione

nell’acqua bi-distillata. L’argento colloidale può essere miscelato sia ad acqua di rubinetto sia ad acqua distillata e applicato topicamente, ingerito per

bocca, o amministrato per endovena.

Prescription For Nutritional Healing by Phyllis A Balch CNC

and James F Balch MD, pg 66

4. "Nel corpo degli esseri umani e degli animali si trovano quantità traccia di

argento. Normalmente assumiamo dai 70 agli 88 microgrammi di argento al giorno, la metà di questa quantità dalla nostra dieta. Gli esseri umani hanno

evoluto sistemi efficienti per trattare queste quantità, comunque, oltre il 99% di queste quantità sono subito espulse dal corpo.

L’argento è pericoloso per gli esseri umani? A differenza di altri metalli, come

il piombo e il mercurio, l’argento non è tossico per gli esseri umani, e

non è conosciuto quale causa di cancro, danni al sistema riproduttivo,

nervoso, o effetti cronici avversi."

Dartmouth University Toxic Metals Research Program

5. "L’argento è altamente tossico alla maggior parte delle cellule batteriche e

può essere utilizzato quale agente antimicrobico. I composti contenenti argento, hanno proprietà antimicrobica e antimicotica, e sono usati in

medicina come agenti topici. L’argento colloidale è una sospensione di particelle argento, estremamente piccole ed è stato utilizzato in medicina

fino agli anni 1940, come antisettico sia topico sia interno. Il “colloidal silver” è stato conosciuto anche sotto il nome di “argentum colloidale”, “argentum

crede” e “collargolum”.

PDR For Nutritional Supplements by Sheldon Saul Hendle and

David Rorvik, pg 110

6. "L’argento, sia come soluzione liquida sia come aerosol, è stato conosciuto

fin dal 1887 essere estremamente tossico per le spore di Antrace. E’ vastamente riportato, nella letteratura medica sull’argento che varie forme

di argento, spesso a concentrazioni estremamente basse, uccidono germi che sono riconosciuti, essere antibiotico-resistenti”.

International Anti-Aging Bulletin, April 1999, by James South, MA

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7. "Semplicemente, l’argento colloidale potrebbe essere la prossima medicina miracolosa contro i germi. E non solo per quelli estremamente nocivi che

finiscono in prima pagina dei giornali. E’ efficace anche contro infezioni batteriche come mal di gola, virus come quello dell’influenza,

infezioni micotiche come la Candida. Non importa quanto i germi possano mutare, non potranno farlo abbastanza da sfuggire agli effetti a loro

dannosi dell’argento colloidale. E, in questo processo, l’argento non danneggia i tessuti umani o uccide i batteri buoni nell’intestino come

fanno gli antibiotici e altre medicine".

Dr. Jonathan Wright, MD

8. "Grazie alla ricerca scientifica, che fa riaprire gli occhi, l’argento sta ri-emergendo quale meraviglia della medicina moderna. Un antibiotico uccide

forse una mezza dozzina di organismi patogeni, ma l’argento uccide qualcosa come 650 di essi. Non si ha produzione di ceppi resistenti. In più,

l’argento non è tossico."

Science Digest, "Our Mightiest Germ Fighter" by Jim Powell,

March 1978

9. "L’argento colloidale ha una lunga storia nella medicina quale antibiotico

naturale. E’ molto efficace nell’uccidere i batteri, virus, funghi, parassiti e microbi del cancro. Non sono stati riportati effetti negativi seri dal suo

sovradosaggio”.

The Natural Way to Heal by Walter Last, pg 161

10. "A livello topico, può essere usato, per combattere le infezioni fungine della pelle o delle unghie e per promuovere la guarigione delle ustioni,

ferite, tagli, escoriazioni, e scottature solari. Può essere usato per il mal di denti e nelle piaghe del cavo orale, come gocce per gli occhi, e come

gargarismo per combattere la carie dentale e l’alito cattivo. Può anche essere usato come sterilizzante e può anche essere spruzzato sui filtri

dell’aria condizionata e condotti di ventilazione prese d’aria per combattere la crescita batterica".

-- Prescription For Nutritional Healing by Phyllis A Balch CNC and James F Balch MD, pg 66

11. La "Pierce Instruments in Stowe, nel Vermont, commercializza lo “Silvelon”, un tessuto di naylon con fibre argento usato per produrre calzini e

rivestimenti interni per le scarpe a prova di odori. Spugne antisettiche per la cucina, cerotti per ferite e ustioni, piaghe purulente, verruche e acne,

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mediante li rilascio di argento sul posto. Un’altra ditta, la Argentum Research produce il “Silverlon”.

-- Anti-Aging Manual by Joseph B Marion, pg 12

12. "Un altro benefico che si ha utilizzando l’argento è che, nei batteri, non

sembra produrre la stessa quantità di resistenza come gli antibiotici tradizionali. Ian Chopra, Professore di Microbiologia all’Università di Leeds, in

un articolo del 2007 pubblicato sul “Journal of Antimicrobial Chemotherapy”, dichiara che ci sono meno di venti report pubblicati di resistenza all’argento

da parte dei batteri. Il Prof. Chopra continua indicando che “le attuali evidenze suggeriscono che i pericoli clinici (dovuti a resistenza all’argento)

sono bassi grazie alle molte maniere in cui l’argento argento agisce".

-- S.M. Foran, Therapeutic Properties of Silver: an Historical

and Technical Review

13. "Per curare la tricofizia (malattia della pelle) usate una garza sterile e

applicate l’argento colloidale sull’area affetta. Anche le mani e i piedi possono essere immerse in questa soluzione, un antibiotico naturale che

distrugge circa 650 microorganismi differenti".

-- Prescription For Nutritional Healing by Phyllis A Balch CNC

and James F Balch MD, pg 388

14. "L’abilità dell’argento, di combattere i germi, troverà presto impiego in

nuovi usi. Questo metallo uccide i germi che provocano malattie senza i pericolosi effetti collaterali del cloro o altri prodotti chimici disinfettanti. Un

giorno, l’argento sarà messo nel tessuto dei calzini, negli asciugamani per i piatti, spazzolini da denti. Anche per applicazioni casalinghe, i sistemi di

ventilazione e riscaldamento, lo impiegheranno. Anche usi industriali, nel trattamento delle acque e nella pulizia delle apparecchiature per la

preparazione e confezionamento dei cibi".

-- Kiplinger Letter for Business, May 4, 2001 issue

15. "Argento colloidale. Dosaggio: internamente dalle 60 alle 120 gocce dalle 3 alle 4 volte al giorno. Esternamente, applicare su una ferita o ustione, dalle

2 alle 3 volte al giorno".

-- Herbal Medicine Healing Cancer by Donald R Yance Jr, pg

314

16. "Di solito, l’argento colloidale è disponibile commercialmente, con una

concentrazione di 5 atomi d’argento ogni milione di molecole d’acqua, o 5

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ppm, ma in rimedi molto concentrati, può esistere fino alle 50 ppm. Comunque, la dimensione delle particelle colloidali, può essere più

importante della concentrazione espressa in parti per milione."

-- The Natural Way to Heal by Walter Last, pg 162

17. "Assunto internamente, l’argento colloidale può essere utile per combattere le infezioni. E’ stato dimostrato efficace contro oltre 650

organismi patogeni, compresi il battere l’Escherichia coli (E. coli) e il fungo Candida albicans".

-- Prescription For Nutritional Healing by Phyllis A Balch CNC and James F Balch MD, pg 66

18. "Non conosco alcun microbo che in laboratorio non sia ucciso entro sei minuti dall’argento."

-- Dr. Henry Crooks, M.D. (1921)

19. "Il Dott. Marchial-Vega ha avuto una considerevole esperienza clinica con

un preparato che contiene parti di argento colloidale e parti d’acqua distillata. Questo preparato è stato dimostrato efficace in pazienti con l’HIV, risolvendo

rapidamente polmoniti causate da pneumocystis, streptococco, staphylococcal, klebsiella e infezioni fungine. Negli ospedali, la terapia è

somministrata sia tramite uno speciale nebulizzatore sia oralmente".

-- Physicians Guide To Natural Health Products That Work by

James Howenstine MD, pg 262

20. "L’argento appartiene alla famiglia dei metalli che comprende anche il

rame e l’oro (entrambi i quali, quando usati propriamente, possono avere benefici salutari). Una delle principali preoccupazioni, che la gente tende ad

avere sull’uso di questi metalli, è che ci sia il rischio che possano accumularsi nel corpo e portare a intossicazione da metalli pesanti. Ma se avete molti

antiossidanti nella vostra dieta, come il selenio, vitamina E, e aminoacidi come N-Acetil Cisteina, siete al sicuro da qualsiasi effetto dannoso da questa

classe di metalli. Comunque, i germi, non lo sono."

-- Dr. Jonathan Wright, MD

21. “L’argento puro è completamente non irritante. In test, a concentrazioni molto alte, è stato dimostrato ripetutamente che, l’azione disinfettante è

rapida e di grande valore terapeutico”.

-- Colloidal Preparations of Silver in Pharmacy, British

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Medical Journal, February 1923

22. "Sintomi da sinusite. Potete anche usare 1 o 2 gocce di argento colloidale

o estratto liquido della corteccia di pino in ognuna delle narici una volta o due al giorno. Problemi agli occhi e alle orecchie, compreso la cataratta,

glaucoma, rossore, visione annebbiata, vista debole, ronzio alle orecchie, mal di orecchie, dolore o gonfiore alle orecchie, danni al timpano, durezza

d’udito, e (in casi rari) perdita dell’udito. Usare 1 goccia di argento colloidale topicamente (direttamente negli occhi o nelle orecchie) tre volte al giorno".

-- The pH Miracle: Balance Your Diet, Reclaim Your Health by Robert O. Young, PhD, pg 178.

23. "Quello che abbiamo fatto, fu lo riscoprire che l’argento uccide i batteri, un fatto che era conosciuto da secoli. Tutti gli organismi che abbiamo testato

erano sensibili all’argento colloidale, prodotto col metodo elettrolitico, compreso alcuni che erano resistenti a tutti gli antibiotici conosciuti.

Apparentemente, non ci sono stati effetti collaterali non desiderabili da questi trattamenti con l’argento colloidale".

-- The Body Electric, Dr. Robert O. Becker, M.D.

24. "Oggi, molti antibiotici stanno perdendo la battaglia contro i germi.

Fortunatamente, il miglior sterminatore di germi, che fu scoperto oltre 2000 anni fa, sta finalmente ricevendo la dovuta attenzione dal servizio medico -

l’argento colloidale naturale. Sinceramente, raccomando a tutti di possedere in casa l’argento colloidale, come agente antisettico, antibatterico e

antimicotico”.

-- Dr. Joseph Weissman, M.D. board certified immunologist

and Assistant Clinical Professor at the University of California Medical School

25. "La sola sostanza naturale che conosco, quale efficace contro i microbi è l’argento colloidale. L’ho testato di persona quando ero nella CIA, e l’ho

verificato efficace sia contro i patogeni dell’Antrace sia quelli della peste bubbonica".

-- Bacteriological Warfare - A Major Threat by Larry Wayne Harris

26. "A differenza degli antibiotici di sintesi, che possono essere utilizzati contro alcuni specifici microbi, l’argento colloidale ha un’ampia gamma di

efficacia, eliminando i batteri come anche i virus e i funghi. Al contrario degli

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antibiotici di sintesi, non si conoscono effetti collaterali nocivi, da parte dell’argento colloidale. Lo zinco colloidale può essere particolarmente efficace

contro I virus. I colloidi del rame e dell’oro, d’altra parte, sono agenti antinfiammatori potenti, inoltre, il rame e lo zinco possono essere utilizzati

chelati (legati) all’acido salicilico per benefici simili".

-- The Natural Way to Heal by Walter Last, pg 161

27. L’argento colloidale non ha gli inconvenienti delle altre preparazioni a base argento, cioè, dolore provocato e colorazione della pelle, invece di produrre

irritazione ha un distinto effetto lenitivo. Riduce rapidamente le infiammazioni e promuove la guarigione delle lesioni, può essere usato con

risultati rimarcabili nell’ingrossamento prostatico con irritazione della vescica, pruriti anali, eczema del perineo ed emorroidi".

-- British Medical Journal (May 12, 1917), Sir Malcom Morris

28. "L’argento colloidale è stato verificato benefico, nel ripristinare

permanentemente la pervietà delle tube di Eustachio e per risolvere il catarro rinofaringeo. L’argento colloidale è stato utilizzato con successo

anche in condizioni infettive della bocca (compreso la piorrea, l’alitosi, la malattia di Rigg), la gola (incluso le tonsilliti e laringiti), orecchio (incluso la

sindrome di Menier e la chiusura alla manovra di Valsalva (compensazione dell’orecchio medio), nella setticemia generalizzata, nella leocorrea, cistite,

pertosse e fuoco di Sant’Antonio (herpes Zoster) ".

-- British Medical Journal (December 15, 1917), J. Mark Hovell

29. "L’argento è un antibatterico, anti virale, anti micotico e anti metabolita

che disabilita specifici enzimi, che i microrganismi usano nella loro respirazione. L’argento è un battericida così efficace che le nostre bisnonne

mettevano dei dollari d’argento nel latte fresco per impedirgli di andare a

male alla temperatura ambiente. L’argento è stato utilizzato per la cura della salute dell’uomo e per la ricerca dell’immortalità fin dai giorni degli alchimisti

cinesi 8.000 anni fa. In effetti, molti sentono che, l’argento è un elemento essenziale, non perché sia richiesto in alcun sistema enzimatico, ma piuttosto

come disinfettante sistemico e in supporto del sistema immunitario".

-- Rare Earths, Forbidden Cures by Joel D. Wallach, BS, DVM,

ND and Ma Lan, MD, MS

30. "Questa forma liquida d’argento è un potente antibiotico naturale che può

aiutare a risolvere una sinusite acuta, dice il M.D. John M. Sullivan, M.D., un medico di Mechanicsburg, in Pennsylvania. Acquista una bottiglia di

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argento colloidale, mettine una parte senza diluirla in una bottiglia spray, e usane uno o due spruzzi nel naso due volte al giorno, fino a che l’infezione

non sia andata via nell’arco di tre giorni".

-- Alternative Cures by Bill Gottlieb, pg 553

31. “Rimedi combinati per raffreddori e mal di gola: un cucchiaino di propoli in una soluzione omeopatica è combinata con gli estratti di Trifulium Pratense e

radice di liquerizia. Si aggiungono dieci gocce di argento colloidale. Ogni quattro ore, fare gargarismi con questa ricotta e poi ingerire, può aiutare a

risolvere localmente le infezioni batteriche e virali della gola e della trachea".

-- Complete Encyclopedia Of Natural Healing by Gary Null

PhD, pg 127

32. "Altri integratori che sono stati provati utili per accrescere la fertilità nelle

donne sono: ferro (35 mg.); acido folico (1 mg tre volte al giorno), per aiutare a normalizzare la chimica del sangue; vitamina B12, per aiutare a

normalizzare le funzioni riproduttive; l’argento colloidale, per aiutare a ripulire il sistema quando la chlamydia sta causando l’infertilità, e i

bioflavonoidi (che si trovano nei broccoli, peperoni verdi, prezzemolo e agrumi), per aiutare a sviluppare un rivestimento uterino sano".

-- Complete Encyclopedia Of Natural Healing by Gary Null PhD, pg 241

33. "Dal 1900 fino agli inizi dell’era dei moderni antibiotici – 1940 circa, con l’introduzione dei sulfamidici – l’argento era uno dei sostegni principali

della pratica medica in Europa e in America. Varie forme di prodotti argento erano usate per trattare letteralmente centinaia di malattie: Infezioni

polmonari quali polmonite, tubercolosi e pleuriti; malattie sessuali come la gonorrea e la sifilide; patologie della pelle come tagli, ferrite, ulcere delle

gambe, eczema postuloso, impetiggine ed eruzioni, meningiti acute e

meningiti epidemiche cerebro-spinale, malattie infettive come la febbre mediterranea, erisipela, cistiti, tifo, febbre tifoidea, tonsilliti, disordini degli

occhi quali dacryocystitis, ulcere corneali, congiuntiviti, blefariti, e varie forme di setticemia (questa lista, non è nemmeno l’inizio della descrizione

degli usi medici, pubblicati dell’argento in Europa e America, nel periodo 1900-1940) ".

-- International Anti-Aging Bulletin, April 1999, by James South, MA

34. "L’assunzione di vitamine e minerali può fare la differenza. Specifiche raccomandazioni per i maschi sono zinco, selenio, e le vitamine E, D, e C.

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Suggerimenti particolari per le donne, comprendono le vitamine C, B6, e B12, in aggiunta a ferro, acido folico, argento colloidale, e bioflavonoidi".

-- Encyclopedia Of Natural Healing by Gary Null PhD, pg 243

35. "Anch’io li assumo (integratori). Mangio cibi vegetariani organici. Assumo l’ozono poche volte. Ho fatto rimuovere le amalgama dai denti. Assumo

argento colloidale, che mi ha risolto la polmonite in maniera stupefacente”. -- Complete Encyclopedia Of Natural Healing by Gary Null

PhD, pg 465

36. "Trattare l’infezione: il vostro medico, vi può prescrivere un antibiotico appropriato per trattare l’infezione soggiacente. Se state lavorando con un

medico specializzato in terapie naturali, lui o lei, vi può suggerire l’uso

dell’argento colloidale, o gli estratti di Hydrastis canadensis o di semi di pompelmo".

-- Digestive Wellness by Elizabeth Lipski MS CCN, pg 274

37. "Studi in corso, sulle proprietà antibatteriche dell’argento, indicano che,

l’argento è efficace anche contro i batteri che sono divenuti antibiotico-

resistenti”. -- S.M. Foran, Therapeutic Properties of Silver: an Historical

and Technical Review

38. "Piccole infezioni intestinali, Candidosi esofagea e altre infezioni possono

essere ricorrenti. Non sono stati effettuati studi specifici per dimostrare che

l’integrazione con probiotici e altre terapie naturali possano aiutare per evitare le ricadute, ma aiutano a rafforzare il sistema immunitario. Potete

riuscire a tenere l’infezione sotto controllo usando l’argento colloidale, l’estratto di semi di pompelmo o le capsule d’aglio. Ciascuna di queste

sostanze ha ampie proprietà antimicrobiche, bassa tossicità e bassa incidenza di effetti collaterali negativi".

-- Digestive Wellness By Elizabeth Lipski MS CCN, pg 313

39. "Eliminate i parassiti, la candida, e altri microbi, usando un trattamento erboristico per i parassiti basato sull’assenzio e provate a usare l’argento

colloidale, la terapia con l’ossigeno, e uno zapper elettronico".

-- Disease Prevention And Treatment by Life Extension Foundation, pg 1104

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40. "Quando la clamidia sta causando l’infertilità, l’argento colloidale è di aiuto

nel ripulire il sistema". -- Get Healthy Now by Gary Null, pg 715

41. "Eruzioni cutanee, comprese quelle con vesciche, sono spesso dovute a cosa mettiamo sula pelle. Una causa è il sapone, perché potrebbe contenere

una sostanza chimica artificiale, che provoca una reazione avversa. Se avete

un problema di eruzioni cutanee, è raccomandabile l’uso di un sapone 100% naturale, o quantomeno non profumato. Un’eruzione può essere trattata con

una miscela composta in primo luogo di Aloe Vera, assieme ad argento colloidale, propoli, pau d’arco, e acqua distillata. Poi avvolgete l’area con una

garza che è mantenuta umida, cosicché, la miscela rimanga sull’eruzione. Dopo quattro o cinque ore, l’eruzione dovrebbe cominciare a guarire".

-- Power Aging by Gary Null, pg 307

42. "Problemi persistenti all’intestino, sono spesso associati a infezioni sistema

urinario. Il nostro corpo elimina i rifiuti in diverse maniere, compresa l’escrezione delle feci dall’intestino, l’espulsione dell’anidride carbonica dai

polmoni, la traspirazione della pelle, e l’emissione delle orine dalle reni e

vescica. Se uno qualsiasi di questi sistemi escretori funziona male, si viene a creare un sovraccarico su gli altri sistemi. Non credo che gli antibiotici siano

la soluzione giusta per le infezioni del sistema urinario perché non raggiungono la causa primaria. L’approccio giusto è ri-bilanciare il sistema

passando da una dieta acida a una dieta alcalina. Succo di mirtillo non zuccherato, con ciliege e lamponi, quattro o cinque volte al giorno può

migliorare il forte dolore. Il succo di melograno, due volte al giorno, e il succo di pompelmo, con la buccia e semi, sono anche molto utili. Anche limone,

limetta, e propoli, con dieci gocce di argento colloidale sono utili. A causa del contenuto di vitamina C, questi succhi creeranno un’orina acida

(ma non un’acidificazione del corpo), che crea un ambiente sfavorevole ai batteri nelle orine e nella vescica. Anche la clorofilla dalla spirulina è

eccezionalmente buona per il corpo". -- Power Aging by Gary Null, pg 365

43. "L’argento colloidale, che potete trovare in qualsiasi negozio di integratori

alimentari, è un potente antibiotico. Può curare congiuntiviti, come anche una semplice irritazione degli occhi, ora un grande rimedio è disponibile per

gli occhi arrossati che funziona sempre magicamente. Sono le gocce di argento colloidale. Appena due gocce in ogni occhio possono fermare il

prurito per una settimana o più". -- Proven Health Tips Encyclopedia by American Medical

Publishing, pg 197

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44. "Comunque, se immagazzinate l’acqua da bere per tempi più lunghi, dovreste aggiungerci dell’argento colloidale o dell’acqua ossigenata per

mantenerla libera da muffe e altri microbi o possibilmente mettere un pezzo

di puro argento o rame sul fondo del contenitore." -- The Natural Way to Heal by Walter Last, pg 40

45. "Mi dissero che avevo ustioni di secondo e terzo grado sulla faccia e di terzo grado sulle mani. Il giorno seguente, mia madre mi portò l’argento

colloidale, con le istruzioni di usarlo sia esternamente sia internamente il più frequentemente possibile, perché aiuta la ricrescita dei nuovi tessuti.

Aveva appreso dal Dott. Young che, la carica positiva dell’argento contrasta la carica negativa della parte del corpo danneggiata, riportandola

all’equilibrio e permettendo al corpo di rigenerarsi e guarirsi. Mia madre spruzzava l’argento colloidale puro sulle parti ustionate, e lo assumevo in

gocce sotto la lingua. Mia madre applicava l’argento molte volte al giorno. Era assorbito nella pelle istantaneamente. Rinfrescava e prudeva e allentava

la tensione sul mio viso, mani e dita ustionate. Dopo solo un giorno di

trattamento con l’argento colloidale, mi fu evidente che la guarigione stava avvenendo molto rapidamente. I nuovi tessuti e pelle crescevano a un ritmo

accelerato. Il gonfiore della mia testa diminuì rapidamente e l’apparato respiratorio tornò normale quasi subito. Il chirurgo plastico, mi disse che,

stavo guarendo a una velocità doppia di qualsiasi altro paziente ustionato che avesse incontrato durante la sua lunga carriera".

-- The pH Miracle: Balance Your Body, Reclaim Your Health by Robert O. Young, PhD., pgs 137-138

46. "All’inizio dei vostri sforzi, per migliorare la vostra salute, diverse volte l’anno, potete effettuare una cura preventiva di argento colloidale, per

mantenere sotto controllo qualsiasi microbo non desiderabile che possa

essersi stabilito nel vostro corpo. Bevetene un sorsetto, o un cucchiaio da tavola tre volte al giorno. Preferibilmente tenete l’argento colloidale in

bottiglie scure e in un posto fresco". -- The Natural Way to Heal by Walter Last, pg 162

47. “Molta gente è scettica alle affermazioni che l’argento colloidale può mandare via dolori e accelerare la guarigione. Eppure, queste qualità,

sono ben conosciute nel servizio medico. Il dolore è causato dall’interruzione della corrente elettrica che normalmente scorre attraverso il corpo dai 50 ai

70 millivolt. Nel punto danneggiato, la corrente scende verso lo zero millivolt. Questa mancanza di energia impedisce anche la guarigione. L’argento è un

superconduttore che fa da ponte sul vuoto energetico e ripristina il sano flusso elettrico. Potete dimostrarlo a voi stessi piazzando una moneta

d’argento su di una bruciatura provando istantaneo sollievo. Negli studi clinici

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presso un laboratorio approvato dalla FDA (Food and Drugs Administration), anche le fasciature ricoperte d’argento sono state provate avere proprietà

analgesiche e rigenerative”. -- Dr. Aundrea Adams, Ph.D, CTN

48. "Iniziando negli anni 1970, diversi ricercatori indipendenti scoprirono che

l’argento colloidale distrugge facilmente la candida e altri funghi, ma fu solo durante uno studio pilota a metà degli anni 1990, che comprendeva pazienti

umani in stato di AIDS terminale, che i ricercatori medici produssero solide prove che dimostravano quanto veloce ed efficace potesse essere l’argento,

nella cura della candida e anche dell’HIV. In questo studio, nove individui che stavano vicini alla morte, furono divisi in due sottogruppi. Un gruppo soffriva

di HIV e di terribile infezioni da Candida. L’altro gruppo soffriva sia di HIV sia di un’estrema forma di malnutrizione (conosciuta come Sindrome di

Wasting). I ricercatori scoprirono che in entrambi i gruppi, l’argento colloidale era capace di uccidere i patogeni e ripulire il flusso sanguigno dalle difese dei

germi al fine di ripristinare il sistema immunitario". -- Dr. Jonathan Wright, M.D.

49. "Ho un’amica che ha sofferto per anni di polmoniti croniche, provocate

dallo Pseudomonas. Le colture sviluppate dalla saliva, erano consistentemente positive, nonostante massicce dosi di antibiotici,

orribilmente cari. Poi fu suggerito l’uso dell’argento colloidale, che fu, da lei, assunto. Da quel momento, le colture sviluppate dalla saliva, divennero

negative, e la vitalità e lo stato di salute generale, migliorarono enormemente. L’internista che la seguiva non poteva negare i miglioramenti,

ma non volle attribuirli all’argento, naturalmente! Disse: “Sarebbe successo comunque, è accaduto che l’argento sia comparso proprio nel momento

giusto”. -- Dr. Paul Hine, M.D. (retired ophthalmologist)

50. "Quelli di voi che sono stati con noi per un Simposio HSI nel passato,

sicuramente si ricorderanno del Dott. Victor Marcial-Vega. Lui è un primario oncologo e direttore del “Health Horizons Rejuvenation Clinic” di Coral

Gables, in Florida. Basandosi sulla sua esperienza, nel trattare altri tipi d’infezioni batteriche dei polmoni, il Dott. Marcial-Vega crede di aver

scoperto un modo di prevenire all’Antrace e di fermare lo sviluppo anche se siete già stati esposti a essa. Adesso, sta parlando con le autorità

governative per la salute, sul testare le sue ipotesi su spore vive di Antrace, ma ci ha chiesto di portarvi queste informazioni direttamente ora”.

Appena nell’ultimo decennio della sua pratica medica, il Dott. Marcial-Vega

ha trattato centinaia di persone affette da una varietà di polmoniti causate

da virus, funghi e batteri. Di tutte le terapie disponibili, quella con maggior

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successo è stata quella con somministrazioni aerosol di argento colloidale.

L’argento era conosciuto da lungo tempo per le sue qualità antibatteriche,

l’aerosol permette alle molecole di argento di raggiungere direttamente i

polmoni e uccidere i pericolosi batteri. Adesso, di fronte al pericolo

dell’Antrace, crede che possa essere efficace con le spore d’Antrace.

Attraverso i nostri polmoni, filtriamo costantemente, ogni tipo di battere,

spiega il Dott. Marcial-Vega. Di solito, un fisico sano è capace di uccidere da

solo qualsiasi batterio pericoloso, nel caso di malattie, come la polmonite o

di un batterio particolarmente letale, come l’Antrace, il corpo può avere

bisogno di un aiuto extra. Per la prevenzione dell’Antrace, raccomanda un

trattamento giornaliero con l’aerosol con 4 c.c. (40 ml.) di argento colloidale.

Seguendo questo protocollo, il Dott. Marcial-Vega afferma che il vostro corpo

può verosimilmente uccidere le spore dell’antrace persino ancor prima che

voi vi accorgiate, di esservi stati esposti. L’argento colloidale può perfino

essere utile nel trattamento dell’Antrace cutanea mediante l’applicazione

diretta del preparato sulla pelle affetta.

Il Dott. Marcial-Vega afferma che non ci sono preoccupazioni circa l’uso di

questa terapia perché l’argento colloidale non è tossico e non ha effetti

collaterali. Ha impiegato il trattamento con l’argento colloidale nebulizzato su

neonati, persone anziane, e pazienti affetti da AIDS con polmonite ed ha

visto grandi risultati. Tutti hanno risposto velocemente al trattamento anche

quando nessun altro approccio sembrava non funzionare, e nessuno ha mai

riportato alcun effetto collaterale avverso.

I nebulizzatori (aerosol) sono vastamente usati nel trattamento dell’Asma, e

sono disponibili nei negozi in tutta la nazione. Il loro costo va dai 50 ai 120

dollari per apparecchio. Ogni membro della famiglia dovrebbe avere la

propria mascherina personale, e sia quelle pediatriche sia quelle per adulti

sono disponibili al costo di pochi dollari ognuna. La famiglia, può condividere

l’uso della stessa macchinetta comprese le tubazioni".

-- Health Sciences Institute e-alert (10/26/2001)

51. "In quattro anni, abbiamo descritto 87 nuove importanti applicazioni mediche per l’argento. Stiamo appena cominciando a vedere in quale

estensione, l’argento può alleviare la sofferenza". -- Dr. Richard L. Davies, executive director of the Silver

Institute

52. "La migliore difesa contro l’influenza suina, o qualsiasi altra influenza, è

l’antico rimedio dell’ argento colloidale. Il metallo argento, nel suo stato

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colloidale, può essere consumato e assunto con sicurezza nel corpo. I batteri e i virus non possono sviluppare resistenza all’argento colloidale. L’argento

disabilita un enzima vitale in tutti i batteri e patogeni e questi non possono sopravvivere. E’ buona cosa assumere alcuni cucchiaini di argento

colloidale per mantenersi in salute. Se si è già malati, quantità maggiori di argento colloidale andrebbero assunte".

-- Babu G. Ranganathan, Pravda

53. "L’argento ha una lunga storia quale antibiotico nella cura della salute umana. Fin dal medioevo, l’argento è stato usato come agente battericida

che aiuta a risolvere ferrite della pelle e ustioni, nella purificazione dell’acqua, nelle ferite, nelle protesi delle ossa, nella chirurgia ricostruttiva

ortopedica, nelle apparecchiature cardiache, nei cateteri e nelle applicazioni chirurgiche.

L’argento colloidale è stato approvato dalla EPA (Environmental Protection

Agency) quale disinfettante negli ospedali. Nella cosmesi naturale, l’argento

colloidale è un conservante sicuro e non irritante, che in più è anche

antiinfiammatorio. Personalmente, raccomando l’argento colloidale nel mio

libro, “The Green Beauty Guide”, quale alternativa ai conservanti

Formaldeide e Paraben.

Gli spray d’argento colloidale sono comunemente usati per il trattamento di

ustioni e infezioni della gola. Oggi, l’argento colloidale è largamente

utilizzato negli ospedali britannici, specialmente nei reparti intensivi, dove è

usato nelle bende per trattare ustioni e ferite infette. Come ditta inglese,

siamo ben felici di supportare la scienza medica britannica che permette

l’uso di quest’alternativa non tossica agli antibiotici".

-- Julie Gabriel, author of The Green Beauty Guide

54. “Le molecole di argento stimolano il sistema linfatico rimuovendo le cellule morte e portando ossigeno alle cellule sane”.

-- Dr. Stephen West, DL, PMD (son of Dr. C. Samuel West, DN, ND, renowned chemist and internationally recognized

lymphologist)

55. “Molte persone curano le infezioni da Micoplasma bevendo grandi

quantità di argento colloidale”. -- Dr. Nenah Sylver, Ph.D

56. “I micoplasma sembrano rispondere particolarmente bene ai trattamenti

con l’argento colloidale”. -- Gwen Scott, N.D., author of Natural Medicine: A Survivor's

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Guide

57. “il Doxycycline e il Rifampin sono tra i medicamenti usati per trattare i

micoplasma, ma si hanno successi anche con agenti naturali come l’argento

colloidale”. - Nicola McFadzean, N.D., Insights Into Lyme Disease

Treatment (BioMed Publishing Group)

58. “Abbiamo verificato che l’argento colloidale è alquanto efficace contro tutti

gli organismi micoplasma su cui l’abbiamo testato in vitro”. -- Brooks Bradley, Harborne Research Foundation

59. "Poche cose nella vita sono così scontate come il fatto che l’argento colloidale è completamente sicuro quando utilizzato entro i normali limiti”.

-- Herbert Slavin, M.D., director of the Institute of Advanced

Medicine in Lauderhill, Florida

60. "Oltre alle sue proprietà antibatteriche, l’argento colloidale è anche

studiato come agente antimicotico. Uno studio pubblicato sulla rivista “Mycoses” nel 2007, mostra che l’argento è efficace contro quattro funghi

che sono la causa delle principali infezioni micotiche negli esseri umani: Il Trichophyton rubrum, la Candida albicans, il Microsporum canis, e

l’Aspergillus flavus. L’argento è stato anche studiato quale antivirale, ed è stato dimostrato prevenire (a certi virus) dal divenire infettivi".

-- S.M. Foran, Therapeutic Properties of Silver: an Historical and Technical Review

61. "Le sostanze comuni, quali il sale da cucina e l’aspirina, sono innocue

entro i dosaggi normali, ma l’assunzione eccessiva può essere tossica e anche mortale. Entro l’uso normale e responsabile gli integratori a base

argento sono completamente innocui al genere umano". -- Jeffrey Blumer, M.D., Ph.D., director of the Center for Drug

Research, former director of the Greater Cleveland Poison Control Center

62. "L’argento colloidale sembra essere innocuo anche per i bambini e le donne in cinta o che allattano. E’ senza sapore, senza odore, non contiene

radicali liberi, è innocuo per gli enzimi umani e non ha reazioni avverse se assunto con medicine. Assunto internamente, può migliorare la digestione,

aiutare a prevenire i raffreddori, influenze, e tutte le malattie causate da

microrganismi. Può essere usato come irrigazione, atomizzato, nebulizzato o inalato, Applicato esternamente, è stato dimostrato utile nel trattamento di

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abrasioni e ustioni della pelle, (compreso scottature solari). Può anche essere messo come gocce negli occhi e nelle orecchie per aiutare il corpo a vincere

le infezioni". -- Kurt Grange, Ph.D., N.D., Nutritional Biophysiologist,

author, lecturer

63. "A volte, la cura può essere peggiore della malattia, ma non nel caso dell’argento colloidale. Prescrivo ai miei pazienti di spruzzarsi o sorseggiare e

far girare in bocca l’argento colloidale da una a tre volte al giorno, a seconda della severità della loro condizione, o, assumerlo in una dose da un quarto a

un cucchiaino, e anche fino a un cucchiaio, da una a tre volte al giorno nelle situazioni più problematiche. Spesso lo prescrivo da assumere tutti i giorni in

piccole dosi quale preventivo...

... Un paziente che stavo trattando, per un’infezione all’orecchio, continuava

ad avere dolore. Il suo canale auricolare era severamente infiammato e si

mostrava come fosse stato ustionato. Dopo aver preso un’iniezione di

antibiotici e aver usato le prescritte gocce auricolari e un antibiotico orale

per diversi giorni, ritornò con un canale auricolare che si mostrava rosso

fuoco e un padiglione auricolare sensibile al tocco. Gli prescrissi tre gocce

per tre volte al giorno di argento colloidale nell’orecchio malato, e ritornò il

giorno seguente con un miglioramento del 75%. ...

... Alcuni dei miei pazienti adolescenti, che hanno infezioni della pelle del

volto, sembrano andare bene con lo spruzzare l’argento colloidale sulla pelle

del viso e nella bocca una o due volte al giorno. Qualche volta sono

necessari dosaggi più elevati. Questo metodo è sicuramente migliore che

assumere antibiotici per anni e anni per prevenire queste infezioni cutanee …

E’ interessante vedere quanti dei miei pazienti migliorano con l’uso

dell’argento colloidale. L’argento colloidale rafforza il sistema immunitario,

mentre altri antibiotici promuovono lo sviluppo eccessivo dei lieviti.

... Un’atra paziente aveva un’infezione persistente da lieviti. Non avendo

avuto alcun successo con i medicamenti sia prescrivibili sia da banco, mi

telefonò disperata. Le suggerii di provare con un’irrigazione con due

cucchiaini di argento colloidale in un quarto di gallone d’acqua (1 litro c.a.),

Tre giorni dopo la controllai nel mio studio. I sintomi dell’infezione da lieviti

erano spariti, e non c’erano segni visibili d’infezione”.

-- Dr. Ron Surowitz, head of the Florida Osteopathic Medical

Association

64. "L’argento colloidale è stato utilizzato nei trattamenti medici per gli occhi,

naso, gola, pelle, e qualsiasi cosa nel mezzo. E’ stato provato che promuove

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una guarigione rapida con meno tessuto cicatriziale. La soluzione di argento colloidale è stata somministrata per via orale, topica, vaginale, rettale,

endovena, intramuscolo, come gargarismi, e anche come gocce per gli occhi e le orecchie. Può essere atomizzata o inalata nel naso e nei polmoni,

pertanto può essere usata con sicurezza in un vaporizzatore o umidificatore per le infezioni respiratorie. … Alcuni terapisti, usano applicare direttamente

degli elettrodi d’argento sulla pelle, usando i fluidi del corpo come solvente.

Le applicazioni più diffusamente accettate dell’argento colloidale sono l’ingestione o l’applicazione topica diretta sulla pelle. UTILIZZI CHIAVE:

infezioni, supporto del sistema immunitario, guarigione delle ferite e ustioni”. -- The Wonders of Colloidal Silver, by Dyhana L. Coburn and

Patrick D. Dignan

65. "Nell’analizzare campioni di capello e facendo domande alla persona

interessata, mi sono accorto della correlazione tra i bassi livelli d’argento e le malattie. Le persone, la cui analisi dei capelli, dimostrava

bassi livelli d’argento, erano spesso malate. Sembravano soffrire di raffreddori, influenze, febbri, e una varietà di altre malattie. Penso che una

deficienza d’argento possa essere la chiave per spiegare un funzionamento

improprio del sistema immunitario”. -- Dr. Robert O. Becker, M.D., author, The Body Electric

66. "... L’argento metallico in sospensione colloidale, fornisce ioni argento in tale quantità da avere un effetto nocivo sui microrganismi, ma non a

sufficienza per irritare i tessuti. Le particele di argento colloidale forniscono una sorgente continua di questi ioni, ma le particelle non sono assorbite dai

tessuti del corpo e sono trasportate in massa attraverso i fluidi del corpo, di conseguenza l’argento colloidale può essere applicato direttamente sulle

mucose delicate quali quelle degli occhi, senza avere irritazioni e con risultati benefici. Le particelle colloidali si diffondono gradualmente attraverso il

sangue e danno un’attività terapeutica prolungata". -- Robert J. Hartman, in his book, Colloid Chemistry

67. "Abbiamo avuto risultati istantanei con l’ argento colloidale in pazienti con

il sistema immunitario compromesso. Alcuni esempi sono: occhi rossi (topico) sono risolti completamente in meno di sei ore; sinusiti ricorrenti

(ingestione orale) risolte in otto giorni; infezioni acute della pelle - (topico) – ventiquattro ore. Un’alta area in cui abbiamo migliorato i nostri

risultati clinici è quella della disintossicazione intestinale e della dialisi. L’argento colloidale ha permesso l’eccellente rimozione della flora batterica

intestinale tossica, inoltre si è dimostrato una grande aggiunta ai nostri protocolli contro la Candida Albicans, l’Epstein Barr virus, e la Fatica cronica".

-- Dr. Evan M., Kansas, quoted in Colloidal Silver, The Amazing

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Alternative to Antibiotics

68. "Le ricerche hanno dimostrato che l’argento colloidale è un potente agente

antimicrobico e non è irritante e non è tossico”. -- Valerie Edwards Jones, professor of microbiology at

Manchester Metropolitan University

69. "Le ricerche svolte dal “Research with the Heart of England NHS

Foundation Trust” hanno provato che, l’argento inserito sulla superficie delle apparecchiature e mobilio ospedaliero, può ridurre il livello batterico del

99%. Questo fatto, significa ridurre i rischi delle infezioni da superbatteri come il MRSA, l’E. Coli e la salmonella”.

-- Dr Richard Hastings, microbiologist for BioCote, Ltd.

70. “Abbiamo anche un sistema di purificazione dell’acqua che sterilizza l’acqua per mezzo di molecole argento. Questo prodotto, denominato AG-S,

ci ha reso famosi nel mondo dell’industria nautica! Questo mezzo di potabilizzazione fornisce una protezione a lungo termine ed è un metodo

utilizzabile per l’immagazzinamento a lungo termine dell’acqua potabile. Fin dalla sua introduzione nel 1970, quest’apparecchiatura è stata istallata in

migliaia di navi. Va detto che, la sterilizzazione dell’acqua con l’ausilio dell’argento è un metodo antico ed è ben provato che risale all’antichità. E’

completamente innocuo per gli esseri umani e per gli animali e gli ioni argento non cambiano il sapore o l’odore dell’acqua”.

-- The Jowa Group, Technology for Living Oceans

71. “Una recente pubblicazione di “Das et al.” fornisce l’eccezionale dato che circa 275,000 kg [(605,000 pounds)] di lamine d’argento commestibili, sono

consumate ogni anno (nel cibo) in India. Non sono mai stati rilevati effetti avversi per la salute. Questa prova epidemiologica che l’argento come

metallo non è tossico in alcuna maniera non ha bisogno di ulteriori commenti. Ulteriore supporto sulla sicurezza dell’ingestione dell’argento

metallico (Ag0) si trova nel consumo a livello mondiale dei (così chiamati) colloidi argento, spesso prodotti in casa, con generatori elettrici primitivi, da

probabilmente milioni di cittadini, sempre senza effetti dannosi”. -- Das, M. Dixit, S. Khanna, S. K. Journal title Food Additives

and Contaminants

72. “La storia di copertina dell’ultimo numero del “the Journal of the American

Chemical Society” (JACS) descrive come le nano-particelle formate da pochi

atomi di argento possano proteggere le cellule dai danni causati dall’etanolo. Lo studio fu eseguito da ricercatori dell’università di Barcellona ed è stato

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condotto congiuntamente al laboratorio con “The Magnetism and Nanotechnology laboratori” dell’Università di Santiago de Compostela. I

risultati dello studio mostrano che i cluster, formati da un piccolo numero di atomi di argento, catalizzano l’ossidazione dell’etanolo a concentrazioni simili

a quelle trovate nel sangue degli alcolisti e a valori di potenziale di membrane e ph che sono compatibili con quelli esibiti dalle cellule dei

mammiferi...

... L’alcol ha effetti particolarmente nocivi sulle cellule nervosa, e nel caso

specifico degli astrociti induce la morte programmata della cellula e

l’alterazione della “actin cytoskeleton”. A seguito dell’applicazione delle nano

particelle argento su cellule esposte all’etanolo, l’actin cytoskeleton mostrava

un marcato miglioramento e le cellule non morivano. Pertanto l’effetto

dell’etanolo sull’astrocytes è mitigato dalle nanoparticelle argento, che

agiscono come un agente cito-protettore, spiega Javier Selva, un

conferenziere del “Department of Cell Biology, Immunology and

Neuroscience” e primo autore della pubblicazione".

-- University of Barcelona web site, commenting on the

study, "Silver sub-nanoclusters electrocatalyze ethanol oxidation and provide protection against ethanol toxicity in

cultured mammalian cells" published in the Journal of the

American Chemical Society. DOI: 10.1021/ja907988s

73. “Ma il Dott. David Weber, esperto in salute pubblica e malattie infettive

presso l’University of North Carolina di Chapel Hill, non è convinto che la resistenza acquisita all’argento possa essere un possibile problema. La

resistenza acquisita agli antibiotici avviene e si sviluppa piuttosto rapidamente in un batterio una volta esposto prolungatamente a, diciamo,

alla penicillina, ma ci sono pochi motivi che facciano pensare che la resistenza all’argento possa svilupparsi altrettanto facilmente, ci riferisce.

Un antibiotico come la penicillina, lavora colpendo il batterio in maniera

limitata, in posti specifici. Poiché l’uccisione viene fatta in maniera specifica,

il batterio ha una buona probabilità di sviluppare una mutazione che gli

possa conferire resistenza.

Al contrario, l’argento uccide il microbo in un’ampia, non localizzata,

maniera. – come buttare una bomba su un battere. L’argento colloidale

colpisce molti punti vitali quali l’intero sistema respiratorio del batterio.

Questo rende molto più difficile lo svilupparsi della resistenza all’argento.

E, dice Weber, anche se si sviluppasse tolleranza, aumentando il dosaggio

dell’argento cui il batterio è esposto risolverebbe il problema, nella maggior

parte dei casi”.

-- Los Angeles Times, August 4, 2008, Margaret Woodbury

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74. "qualche volta, persone che avevano dolori muscolari, dolori, mal di schiena, sono migliorate assumendo l’argento, probabilmente perché erano

associati a infezioni virali o batteriche nel fluido spinale, che gli antibiotici o

l’argento colloidale tradizionale non potevano raggiungere. Lo zinco e l’argento formano una sinergia molto potente come sistema immunitario

secondario. L’argento è anche efficace nell’eliminare le verruche. L’argento colloidale di migliore qualità ha particelle misurabili in decine di nanometri".

- Gabriel Cousens, M.D., author, Spiritual Nutrition: Six Foundations for Spiritual Life and the Awakening of Kundalini

75. "La ricerca sull’argento colloidale ha mostrato che è un’ efficace risorsa contro le infezioni e i patogeni, eppure, su di esso, poco è ancora conosciuto

dalla gente comune o dalla professione medica. Prima del 1938 era comunemente utilizzato dai dottori. Secondo il medico Alexander G. Schauss,

della Johns Hopkins University, sono state pubblicate un considerevole numero di evidenze scientifiche riguardo all’efficacia dell’argento quale

antisettico – antibiotico nei confronti di diverse centinaia di organismi

patogeni. Egli, puntualizza anche che, non è un antibiotico, perché, per definizione, gli antibiotici sono derivati da organismi viventi".

-- Ron Garner, author, Conscious Health: A Complete Guide to Wellness Through Natural Means

76. "L’argento fu usato 1.200 anni fa dagli Egiziani, Romani Greci, marinai, e poi dai pionieri che popolarono la nostra nazione. Lo usavano per varie

malattie e per evitare che il loro cibo o bevande, andassero a male. Prima del 1938, prima dell’avvento degli antibiotici, l’argento colloidale era usato dai

medici come loro principale sostanza per combattere i batteri in un modo più naturale degli antibiotici che utilizzano oggi. Gli antibiotici possono

danneggiare il funzionamento delle vostre reni e del vostro fegato. L’argento

colloidale promuove la guarigione”. -- A. Gore Gregory, author, Defeat Cancer

77. “Diversi anni fa, conducemmo alcune valutazioni piuttosto estese di vari protocolli che promettevano risultati positivi contro vari agenti patogeni che

causano “avvelenamenti alimentari” Il solo protocollo che fu efficace contro TUTTI gli agenti presi in considerazione e testati fu l’argento colloidale. Una

soluzione colloidale a 5 ppm. si dimostrò efficace contro TUTTI i patogeni testati; producendo il completo controllo entro 6 – 8 minuti … a prescindere

dalla concentrazione dell’agente patogeno. Il controllo fu effettuato in alcune soluzione così deboli quali 1 parte di argento colloidale 5 ppm per 50.000

parti di agente contaminante in soluzione. Tra i tanti agenti contaminanti testati c’erano: botulinum, campyobacter, salmonella e listeria (agente

batterico); e virus norwalk-like e hepatite A (agente virale). Sebbene non

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conducessimo ricerche riguardanti la forma marina del vibrio vulnificus, generalmente considerate come il più tossico dei veleni da cibo, un

laboratorio con noi associate lo fece. I loro risultati, usando l’argento colloidale a 5 ppm., furono simili ai nostri … per i patogeni che avevamo

testato”. -- Brooks Bradley, Harbone Research Foundation

78. "L’argento colloidale sembra essere una delle più grandi scoperte di tutti i

tempi nel campo della medicina preventiva naturale. Quando ben prodotto, l’argento colloidale è completamente non tossico, senza sapore, applicabili

sia per via interna sia esterna, un antisettico ad ampio spettro e un disinfettante, che può ridurre considerevolmente la durata e severità di molte

infezioni virali e batteriche”.

-- Zane Baranowski, Colloidal Silver: the Natural Antibiotic

79. "Io guardo all’argento colloidale stabile, come il più utile preparato nella pratica oftalmica".

-- Dr. Legge-Roe, Lancet, British Medical Journal, 1915

80. "L’argento è un potente preventivo/antibiotico naturale, utilizzato da

migliaia d’anni … è un catalizzatore, che disabilita lo specifico enzima che tutti gli organismi unicellulari, funghi e virus, usano per il loro metabolismo

dell’ossigeno, e questi soffocano. Eppure non è nocivo per gli enzimi umani e a nessuna parte della chimica del corpo umano. Uccide tutti gli organismi

causa di malattia in sei minuti o meno, dal contatto, anche quelli pleomorfi, non importa quanto questi mutino. Non si sviluppano ceppi resistenti, e il

corpo non sviluppa tolleranza. L’argento colloidale è sia un rimedio sia un preventivo per le infezioni di molti tipi. Avendo sufficiente argento colloidale

nel vostro corpo è come avere un superiore, secondo sistema immunitario. E’

stato di uso comune fino al 1938. La bisnonna metteva un dollaro d’argento nel latte, per mantenerlo fresco a temperatura ambiente”.

-- Health Consciousness magazine, Vol. 15 No. 4

81. "L’argento è il migliore antisettico ad ampio spettro che abbiamo!

Il valore dell’argento in medicina, e come purificatore, è stato conosciuto da secoli. Gli Egiziani mettevano placche d’argento nella chirurgia cranica.

Nell’antica Grecia e in Roma, la gente usava contenitori d’argento per conservare liquidi. Quando i coloni si mossero attraverso l’Ovest americano,

avrebbero purificato una scorta d’acqua mettendoci una moneta d’argento per tutta la notte. Verso la fine del 1800, furono sviluppati altri usi medici per

l’argento e il mercurio per le otturazioni dentarie, e il versare gocce di

soluzione filtrate negli occhi dei neonati per prevenire la cecità da infezioni”. -- Dr. Harry Margraf, Biochemist, The Story of Silver in

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Medicine; Gold & Silver Newsletter, September 1974

82. "Molti ceppi di microbi patogeni, virus, funghi, batteri o qualsiasi altro

patogeno unicellulare resistente agli altri antibiotici sono uccisi al contatto

dall’argento colloidale, e impossibilitati a mutare. Comunque, non danneggia gli enzimi delle cellule dei tessuti e i batteri amici”.

-- Ron Barnes, PhD., Pharmacist, Capital Drugs

83. "Moltitudini di test indipendenti hanno mostrato che l’argento uccide

prontamente i batteri nell’acqua e mantiene la purezza dell’acqua per lunghi periodi”.

-- The Silver Institute Letter, December 1976, Tests Show Silver Best Water Purifier

84. "Il test più importante fu condotto nel 1976 in una piscina da 20,000

galloni in Nebraska. Non c’era alcun disinfettante di nessun tipo nell’acqua. Cinquanta galloni di acqua di fogna municipale furono versati nella piscina.

Questo provocò una pericolosa concentrazione di 7,000 cellule E. Coli ogni 100 millilitri (mezza tazza) d’acqua. Il contenuto della piscina fu poi pompato

attraverso un contenitore contenente l’argento per la disinfezione. Entro tre ore la piscina fu completamente libera da E. Coli e l’acqua conteneva

solamente 3,2 parti per Miliardo di argento (0.0032ppm)”. -- The Silver Institute Letter, May 1975, Silver Guards Good

Health

85. L“Allegheny County Health Department” della Pennsylvania ha condotto

un test su una piscina da 152,000 galloni che era stata disinfettata in passato con un cloratore da 50 libre al giorno. Il sistema fu rimpiazzato con un

impianto ad argento per la stagione. Il “County Health Department” raccolse

50 campioni giornalieri e riscontrò che gli ioni argento rimasero nelle piscine a un livello basso e stabile di 20 parti per Miliardo (0.02 ppm). L’acqua

rimase libera da batteri per due stagioni. Invece, 65 campioni d’acqua da altre 30 piscine che avevano una concentrazione di 700 parti per Miliardo

(0.7 ppm) di cloro disponibile, mostrarono una media di 1,3 cellule pseudomonas and 7,3 cellule staphilococchi per millilitro d’acqua”.

-- The Silver Institute Letter, May 1973, Silver Carbon Filter Purifies Swimming Pool

86. "Big Pharma odia l’argento. Puro e semplice. E’ troppo competitivo.

Permette all’uomo qualunque, di prendersi cura delle malattie infettive senza dover usare le medicine delle case farmaceutiche. A livello più ampio, Big

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Pharma e la “ruling elite” sanno molto bene che meno nutrienti il consumatore può disporre, più sarà prostrato a divenire malnutrito e finire

nello studio del medico con i sintomi di qualche malattia che richiede la prescrizione di medicinali”.

-- Anders Sultan, Sweden’s largest colloidal silver manufacturer, maker of the Ionosil brand

87. "Non conosco nulla che possa rimpiazzarlo, ne conosco qualcuno che lo

abbia abbandonato dopo essersi profondamente familiarizzato con le tecniche di applicazione. Possiamo solo aver scalfito la superficie dell’uso medico

dell’argento! Già così è uno strumento stupefacente! Stimola la formazione delle ossa (osteociti), cura le più caparbie infezioni di qualsiasi tipo … e

stimola la guarigione nella pelle e in altri tessuti molli". -- Dott. William Steward Halsted, 1913

88. “Le proprietà germicidi dell’argento, sebbene non riconosciute come tali, sono state utilizzate fin dai tempi delle antiche civiltà mediterranee e

asiatiche, sono riportati riferimenti all’uso di contenitori d’argento per

prevenire l’andare a male delle bevande, e fogli di argento o piastre nel trattamento chirurgico di ferite e fratture".

-- N.R. Thompson, 1973. Silver. In the journal Comprehensive Inorganic Chemsitry, Vol .3. New York,

Pergamon, 79-80.

89. "Nella medicina veterinaria, sono state fatte rivendicazioni che, l’argento

colloidale in aerosol per inalazione, ha protetto i polli contro la batteriosi da coli e la pullorosis, infezioni tifoidee. Così possiamo estrapolare per il futuro e

predire uno sviluppo futuro e un posto significativo per i composti argento nella prevenzione e nel trattamento di almeno alcune malattie infettive”. I

meccanismi di azione e la formazione di resistenza all’argento sono ancora

discussi”. -- N. Grier, 1983. Silver and Its compounds. In the journal

Disinfection, Sterilization and Preservation. Third Edition. Philadelphia, Lea & Febiger, 375-389.

90. "Trenta pazienti con ustioni di terzo grado furono trattati sia con nitrato d’argento sia con garze all’argento. Le bende all’argento furono più efficaci

nella prevenzione della crescita batterica”. -- Edward Tredget, Edward, et al. 1998. In Journal of Burn Care &

Rehabilitation, 19(6), 531-537.A matched-pair, randomized study

evaluating the efficacy and safety of Acticoat silver- coated dressing for

the treatment of burn wounds.

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91. "Negli ultimi decenni, gli studi hanno rivelato le reazioni biochimiche dell’argento che risultano nell’inattivazione dei batteri, funghi, protozoi,

spirochete, virus, etc. Comunque, il diffuso uso dell’argento, come potente

strumento clinico è ancora nel futuro, perché la sua completa gamma di azione deve essere ancora spiegata”.

-- Davies, Richard, and Etris, Samuel. 1997. The development and functions of silver in water purification and disease

control. In Catalysis Today, 36, 107-114.

92. "[Lamine d’argento] hanno proprietà curative come ingrediente nelle

ingessature, essendo estremamente efficace nel causare la chiusura delle ferite”.

-- Pliny the Elder, 78 A.D.

93. Riassunto dello studio: Sedici pazienti con ulcerazioni alle gambe furono trattate con l’argento colloidale spray. La soluzione fu applicata una volta al

giorno per i primi pochi giorni, poi due volte la settimana. L’infezione sparì in tutti i casi. Dopo essere stati istruiti, i pazienti applicarono la terapia a casa

senza supervisione. Non furono osservati ne sconforto né effetti collaterali. Non ci fu persistente decolorazione della pelle che potesse essere attribuita

all’argento. In tutti i casi, l’infezione sparì". -- Haeger, Knut. 1963. Preoperative treatment of leg ulcers

with silver spray and aluminum foil. Acta Chirurgica Scandinavica, 125, 32-41.

94. "L’azione germicida, di una data quantità d’argento è stata rilevata dipendente dalla concentrazione delle molecole di argento, piuttosto che dalla

natura fisica dell’argento dal quale gli ioni sono stati forniti in origine”.

-- Chambers, Cecil W., Proctor, Charles M., and Kabler, Paul W.

1962. Bactericidal effect of low concentrations of silver. Journal of the

American Water Works Association, 208-216.

95. "L’argento viene raccolto rapidamente dalle spore dei funghi, così la

germinazione viene completamente inibita dopo 1 minuto di contatto o meno. Solo il Mercurio (I) e (II), e, meno efficacemente, il Rame, competono

in questo, con l’argento, seriamente”. -- Miller, Lawrence P., and McCallan, S.E.A. 1957. Toxic action

of metal ions to fungus spores. Agricultural and Food Chemistry, 5(2), 116-122.

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96. "L’ampio spettro antimicrobico, l’alto potenziale microbicida, la buona solubilità in acqua, e la sicurezza dell’argento anodico, fornisce uno sfondo

interessante per la ricerca sull’uso di questo ione come conservante nelle formulazioni farmaceutiche e cosmetiche. … L’alta velocità di uccisione dei

batteri da parte dell’argento anodico è molto utile nell’assicurare una rapida eliminazione dei microorganismi. Comunque, l’efficacia dell’argento nel

mantenere il numero degli organismi sopravvissuti a meno dello 0,01%

dell’inoculazione di partenza dopo ripetute inoculazioni, anche alla presenza di additivi fortemente interferenti, appare la qualità più interessante per il

suo possibile uso come conservante in prodotti multi - dose”. -- Scalzo, M., et al. 1996. Antimicrobial activity of

electrochemical silver ions in nonionic surfactant solutions and in model dispersions. Journal of Pharmacy and

Pharmacology, 48, 60-63.

97. "Le proteine che legano i metalli sono componenti importanti dei

retrovirus come l” human immunodeficiency virus” (HIV). Perciò, i metalli possono essere usati come agenti antivirali. Comunque, molti metalli sono

tossici per gli esseri umani a eccezione dell’argento che è tossico solo per le

cellule procariote e virus. Inoltre, é stato provato che l’argento è un potenziale inibitore della proteasi dell’HIV interrompendo così la replicazione

cellulare dell’HIV a diverse fasi come l’interferenza con i ricettori di superficie, l’espressione dei geni o biosintesi cellulare dei virus. Forme terapeutiche per

l’argento … devono essere ancora messe a punto”. -- Hussain, Saber, Anner, Rolf M., and Anner, Beatrice M.

1992. Cysteine protects Na, K- ATPase and isolated human lymphocytes from silver toxicity. Biochemical and Biophysical

Research Communications, 189(3), 1444-1449.

98. "Le medicine a base argento colloidale “collargol” e “protargol” sono state

provate efficaci contro il virus del vaiolo. Le particelle metalliche dell’argento possono contribuire molto ai meccanismi responsabili dell’effetto antivirale”.

-- Bogdanchikova, N.Y., et al. 1992. Activity of colloidal silver

preparations against variolovaccine virus. Khimiko-Farmatsevticheskii Zhurnal, 26(9-10), 90-91.

99. "L’ipotesi che rivestire un ago con del materiale contenente argento avrebbe diminuito la colonizzazione batterica e/o infezione del tratto in cui è

inserito l’ago è stata confermata in altri studi sia in vitro sia in vivo. Questi studi hanno dimostrato che l’argento non è genotossico o citotossico così

come l’acciaio inossidabile, ampiamente usato quale metallo da protesi, l’argento è stato da molto tempo conosciuto essere un potente agente

antibatterico con uno spettro di attività molto ampio e per tanti anni, é stato usato in medicina con sicurezza”.

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-- Bosetti, M., et al. 2002. Silver coated materials for external fixation devices: in vitro biocompatibility and genotoxicity.

Biomaterials, 23, 887-892.

100. "Sulla base di questi esperimenti, è evidente che il “silver nylon” è un agente antimicrobico efficace. Presumiamo che il rilascio di ioni argento dal

tessuto del “silver nylon fabric” sia la base dell’azione antimicrobica di questo prodotto. Sebbene la sensibilità degli organismi all’azione batteriostatica e

battericida dell’argento, vari largamente, questa sia generalmente tra i 10 ai 20 microgrammi/ml. L’argento non è associato a effetti collaterali

significativi, non è un allergene, e, solo raramente, è associato alla produzione di ceppi batterici resistenti”.

-- Deitch, Edwin A., et al. 1983. Silver-nylon: a new antimicrobial agent. Antimicrobial Agents and Chemotherapy,

23(3), 356-359.

101. "L’argento, un’agente antimicrobico ben conosciuto, è stato utilizzato in ambiente clinico per più di un secolo. Durante questo periodo, la sicurezza di

quest’agente è stata ben stabilita. Oltre ad essere efficace contro i funghi, questo metodo di applicazione dell’argento, è stato anche provato efficace

con un’ampia gamma di batteri, compresi ceppi antibiotico-resistenti. I risultati del corrente studio dimostrano gli eccellenti risultati in vitro,

dell’argento, specialmente nella forma nano cristallino, contro una varietà di comuni patogeni fungini. L’aspetto più rimarcabile scaturito da questi

esperimenti sulla capacità di uccidere i funghi, è che l’argento nano cristallino sembra essere efficace contro le resistenti spore prodotte da alcuni di questi

organismi”. -- Wright, J.B., et al. 1999. Efficacy of topical silver against

fungal burn wound pathogens. American Journal of Infection

Control, 27 (4), 344-349.

102. "Il catione argento è provato avere un potere battericida ad ampio spettro

eccezionale, che comprende i microrganismi gram-positivi, gram-negativi, aerobici e anaerobici. Sono state determinate una grande quantità di specie

che hanno inibizione a un livello di concentrazione minimo di argento prodotto dall’anodo, considerevolmente più basso rispetto agli antibiotici di

uso corrente, e la resistenza acquisita all’argento è rara”. -- Webster, Dwight A. et al. 1981. Silver anode treatment of

chronic osteomyelitis. Clinical Orthopaedics and Related Research. 161: 105-114.

103. "Nella letteratura scientifica, attualmente esistono forti prove che il

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componente attivo dei prodotti argento è l’argento stesso. I dati mostrano che i cationi argento (Ag+) generati elettricamente, sono più efficaci del

nitrato d’argento o della sulafadiazine d’argento”. -- Berger, T.J., et al. 1976. Antifungal properties of

electrically generated metallic ions. Antimicrobial Agents and Chemotherapy, 10(5), 856-860.

104. "Nel 100% delle ulcerazioni trattate con la crema sulfadiazine (15

pazienti), la conta batterica fu ridotta a 105 o meno per grammo di tessuto entro un periodo di prova di 3 settimane, comparato al 78,6 % in

quelli trattati con soluzione salina (14 pazienti), e il 63,6 % di quelli trattati con tintura di iodio (povine-iodine) (11 pazienti). In più, le

ulcerazioni trattate con la crema sulfadiazine argento hanno risposto più velocemente."

-- Kucan, John O., et al. 1981. Comparison of silver sulfadiazine, povine -iodine and physiologic saline in the

treatment of chronic pressure ulcers. Journal of the American Geriatrics Society, 29(5), 232-235.

105. “Sinossi dello studio: 657 differenti tipi di batteri da 22 specie differenti di

batteri furono esposti alla sulfadiazina d’argento. Tutti i ceppi furono inibiti da livelli che facilmente possono essere ottenuti topicamente. I ceppi resistenti

alla sulfadiazina o a molteplici antibiotici si sono mostrati sensibili alla sulfdiazina d’argento”.

-- Carr, Howard S., Wlodkowski, Theodore J., and Rosenkranz, Herbert S. 1973. Silver sulfadiazine: in vitro

antibacterial activity. Antimicrobial Agents and Chemotherapy, 4(5), 585- 587.

106. "L’allantoinato d’argento fu usato perché, quando testato in vitro, ha

proprietà antibatteriche molto efficaci. Il numero dei batteri alla fine delle operazioni chirurgiche, nel 35% dei casi eccedeva il numero presente subito

dopo il lavaggio delle mani, ma solo nell’8% di quelle trattate con l’allantoinato in polvere".

-- Ballinger, Walter F., et al. 1970. Silver allantoinate as an inhibitor of cutaneous bacteria upon the hands of operating

room personnel. Annals of Surgery, 171(6), 836-842.

107. "Conclusioni: Questa nuova cuffia allacciabile impregnata di argento, può

ridurre sensibilmente le incidenze delle infezioni dovute a catetere per la maggior parte dei cateteri intravenosi transcutanei”.

-- Maki, Dennis G., et al. 1988. An attachable silver-impregnated cuff for prevention of infection with central

venous catheters: a prospective randomized multi-center

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trial. The American Journal of Medicine, 85, 307-314.

108. "I nostri risultati mostrano che l’impregnazione dei cateteri intravenosi con

la sulfadiazine d’argento e la chlorhexidine riduce significativamente la

frequenza e la grandezza della colonizzazione batterica del corpo estraneo intravascolare e delle infezioni da catetere in un campione animale”.

-- Bach, A., et al. 1994. Prevention of bacterial colonization of intravenous catheters by antiseptic impregnation of

polyurethane polymers. Journal of Antimicrobial Therapy, 33, 969- 978.

109. "... la polvere di vetro silicea contenente argento è creduta essere utile come materiale antibatterico per applicazioni mediche come le resine

composite per protesi dentarie”. -- Kawashita, M., et al. 2000. Antibacterial silver-containing

silica glass prepared by sol-gel method. Biomaterials, 21, 393-398.

110. "Un test in vitro sulla capacità battericida, mostra che l’argento rilasciato è

biocida. Nelle valutazioni cliniche, fu osservato un sostenuto rilascio a livelli battericidi per 21 giorni, e l’efficienza fu dimostrata dalla significativa

diminuzione dei batteri anaerobi. La colorazione dovuta all’argento rilasciato fu minima e reversibile. Perciò, la lamina messa a punto ha la potenzialità

per un’efficacia superiore nel trattamento delle peridontiti”. -- Bromberg, Lev E., et al. 2000. Sustained release of silver

from periodontal wafers for treatment of peridontitis. Journal of Controlled Release, 68, 63-72.

111. “Sinossi della ricerca: 88 pazienti con ulcera peptica ingerirono pasticche

contenenti ossido d’argento colloidale per un periodo di nove giorni. Nell’arco di sei settimane, tutti i casi, meno uno, furono guariti. La dimensione delle

particelle d’ossido d’argento erano 3/10 di micron (0,3 micrometri = 300 nanometri) e anche più piccole.

Commento: Questo studio fu condotto prima che si scoprisse che le ulcere

peptiche sono causate da batteri”.

-- Rendin, Larry J, Gamba, Carl L., and Johnson, Walllace M. 1958. Colloidal oxide of silver in the treatment of peptic

ulcer. Pennsylvania Medical Journal. 61: 612-614.

112. "Per le forme primitive di vita, l’argento oligodinamico è altrettanto tossico

quanto i più potenti disinfettanti chimici, e questo, accoppiato alla sua relativa innocuità per la vita animale, gli conferisce un grande potenziale

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come disinfettante”. -- N.R. Thompson, 1973. Silver. In Comprehensive

Inorganic Chemsitry, Vol .3. New York, Pergamon, 79-80.

113. “L’argento colloidale è stato usato con grande successo nei seguenti casi, riportati dal C.E.A. MacLeod:

Tonsilliti settiche e follicolari, angina di Vincent, phlyctenular conjunctivitis,

gonorrheal conjunctivitis, spring catarrh, empetiggine (un’acne contagiosa

del viso e del corpo), ulcere settiche delle gambe, tricofizia, tinea versicolor,

foruncolosi, appendicitis supporative dopo intervento chirurgico, eczema

postuloso del cuoio capelluto e del pube, eczema cronico del meato auditivo

con infiammazioni ricorrenti, eczema cronico della parte anteriore delle

narici, emissione purulenta nel caso di suppurazione cronica nell’otite

dell’orecchio medio, bromidrosi dei piedi, eruzioni non suppurative

dell’ascella e del collo”.

Mediante iniezioni: la gonorrea e le cistiti croniche (locali), eruzioni,

infiammazione dell’epididimo”.

Sir James Castle, lo trovò particolarmente efficace nei casi pure, dissenteria,

e problemi intestinali. Essendo non tossico, il dosaggio può essere

aumentato da 1 a 2 o più dracme (3,88 gr.) due o tre volte al giorno.

Il Dott. A. Legge Roe, considera l’argento colloidale tra le preparazioni più

utili nella pratica oftalmica, e particolarmente nei casi di oftalmia, oftalmia

purulenta dei neonati, ulcere infette della cornea, e ulcere hypopyon etc.

(estrazione di liquido dalla camera interna e cauterizzazione) e altre

procedure operative che oggi sono raramente richieste, mentre, se avviene

la perforazione questa è più piccola e più trattabile, cheratiti interstiziali,

blefariti, dacryocystitis, e ustioni e altre lesioni della cornea.

Secondo quest’autorità scientifica, la grande chemosi che normalmente

accompagna l’uso del nitrato d’argento è evitata e, secondo la sua opinione,

se fosse adottato l’argento colloidale in tutti i casi di oftalmia purulenta dei

neonati, “non esisterebbero più problemi come vista compromessa o cecità

dovute a questa causa.”

Ha avuto numerosi casi di cheratite interstiziale di adulti, nei quali l’opacità

completa della cornea è ritornata assolutamente trasparente nell’arco di 3 -5

mesi, e chiunque abbia avuto molta esperienza di questa malattia negli

adulti, sa quante volte la vista rimanga compromessa permanentemente e di

solito duri il trattamento.

… Sir Malcolm Morris ha trovato l’argento colloidale privo di conseguenze

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rispetto a altre preparazioni argento. Tipo il dolore provocato e lo

scolorimento della pelle, al contrario, invece di produrre irritazione esso ha

un distinto effetto calmante. Riduce rapidamente l’infiammazione e

promuove la guarigione delle lesioni. Ha avuto risultati rimarcabili in

rigonfiamenti della prostata con irritazione della vescica, prurito anale ed

eczema perianale ed emorroidi.

J. Mark Hovell ha trovato l’argento colloidale benefico nel ripristinare la

pervietà delle tube di Eustachio e nella riduzione del catarro nasofaringeo.

L’argento colloidale è stato anche usato con successo in condizioni settiche

della bocca (compreso le tonsilliti e angine), dell’orecchio (compresi i sintomi

di Menier e la chiusura alla manovra di compensazione Valsava), e nella

setticemia generalizzata, leucorrea, cistiti, and in generalized setticemia,

leucorrea, cistiti, pertosse, e herpes zoster.

... Il “Collosol argentums” è stato provato utile anche nell’influenza, sia come

preventive sia come curative, quando applicato come spray nelle narici, per

risciacquare gli occhi, e come gargarismo per la gola.

B. Seymour Jones ha utilizzato uno spray intra-nasale di argento colloidale

nel caso di meningiti cerebro-spinali. Ha anche usato l’argento colloidale, con

evidenti vantaggi, in diversi casi di rinite e allargamenti edematosi della

parte terminale posteriore dei turbinati medi e inferiori con vera iperplasia”.

-- Alfred B. Searle, Use of Colloids In Health and Disease,

pgs. 83-86, published in 1920

114. "Le nanoparticelle sferiche d’argento (nano-Ag) furono sintetizzate e fu

indagato il loro effetto antifungino sui patogeni fungini della pelle. Il Nano-Ag mostrò una potente attività contro ceppi isolati clinicamente e i ceppi ATCC

di Trichophyton mentagrophytes e su specie di Candida (IC80, 1-7 microgrammi/ml). L’attività del nano-Ag fu comparabile a quello

dell’amphotericin b ma superiore a quello del fluconazole (amphotericin B IC80, 1-5 microgrammi/ml; fluconazole IC80, 10- 30 microgrammi/ml).

Inoltre, investigammo gli effetti sul dimorfismo della Candida albicans. I

risultati mostrarono che il nano-Ag era attivo sulle mycelia. Così, lo studio presente, indica che il nano-Ag può avere una considerevole attività

antifungina, meritando ulteriori ricerche sulle sue applicazioni cliniche”. -- J Microbiol Biotechnol. 2008 Aug;18(8):1482-4., Kim KJ,

Sung WS, Moon SK, Choi JS, Kim JG, Lee DG. Department of Microbiology, College of Natural Sciences, Kyungpook

National University, Daegu 702-701, Korea.

115. "L’argento colloidale è il prodotto che la FDA (Food and Drugs

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Administration) e molte autorità mediche ufficiali amano odiare. Sentendo quello che dicono, penseresti che chiunque che assume l’argento colloidale

diventerà grigio per l’accumulazione dell’argento nella sua pelle (argyria). Il loro peggior incubo è quello che le persone possano assumere l’argento

colloidale per combattere l’ influenza suina H1N – il loro incubo è che possa funzionare.

... L’argento sta avendo un nuovo rinascimento nella medicina di oggi, con

nuovi prodotti innovativi che sono capaci di mantenere il rilascio di ioni

argento, permettendo migliori usi chirurgici e relativi alla cura delle ferite. Le

nanoparticelle di argento sono persino state inserite negli indumenti, quali

calze e slip. Potete acquistare una lavatrice che utilizza gli ioni argento per

uccidere i germi nei panni.

Non è più messa in discussione la grande efficacia dell’uso dell’argento per

uccidere batteri e funghi. Questo non significa che uccida ogni tipo di battere

o fungo e in quelli che uccide, non è detto che li uccida tutti. Significa

semplicemente che le proprietà antibiotiche dell’argento sono davvero

potenti. I rischi alla salute umana, in termini di tossicità, sono trascurabili.

Questo profilo, rischi/benefici, è di gran lunga superiore a quello degli

antibiotici comunemente usati”.

-- Byron J. Richards, CCN (Board Certified Clinical Nutritionist, charter member of the International & American

Association of Clinical Nutritionists (IAACN), author Fight for

Your Health: Exposing the FDA's Betrayal of America)

116. “L’argento metallico e i prodotti a base argento sono largamente usati

nelle apparecchiature mediche e nei prodotti per la cura della salute per fornire un’azione antibatterica e anti-fungina. L’esperienza ha dimostrato che

sono generalmente sicuri nell’uso ed efficaci nel tenere sotto controllo gli organismi patogeni”.

-- A.B.G. Lansdown, PHF, FRCPath, Honorary Senior Lecturer, Department of Chemical Pathology, Faculty of Medicine,

Imperial College, London, UK

117. "L’argento ha un effetto germicida e uccide efficacemente molti organismi primitivi senza danneggiare le specie animali superiori".

-- CRC Handbook of Chemistry and Physics: 80th Edition, ed. by David R. Lide, CRC Press, Boca Rotan, FL, 1999-2000.

118. “L’analisi del sangue fu riportata normale in tutti gli individui controllati nello studio di medicina del lavoro, su lavoratori esposti all’argento condotto

da Rosenman e al. (1979), a eccezione di un individuo che aveva un alto

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livello di emoglobina. Uno studio che misurava il livello di numerosi enzimi del fegato (alanina transferasi, aspartato amino transferasi, gamma glutamyl

transferasi, e alkaline phoshpatasi) non rilevarono differenze significative tra i lavoratori con una storia di esposizione all’argento e a composti insolubili

d’argento e quelli che non avevano una storia di esposizione all’argento (Pifer et al. 1989) ”.

-- ATSDR – Agency for Toxic Substances and Disease Registry

Toxicological Profile for Silver – CAS# 7440-22-4, Dec. 1990.

119. "I dati suggeriscono che con la bassa tossicità associate all’argento

colloidale, in generale, e l’ampio spettro di attività antimicrobica di questa preparazione di argento colloidale, questa preparazione può essere

efficacemente usata, quale alternativa agli antibiotici". -- Dr. Ron Leavitt, Microbiology Department, Brigham Young

University

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Cap.21 – Altri Colloidali: Oro, Platino, Rame, Zinco, Silicio

In questo capitolo solo brevi cenni sui colloidali diversi dall’argento,

soffermandomi esclusivamente sulle proprietà generali conosciute e sugli effetti per la buona salute umana.

ORO COLLOIDALE

Che cosa è l’oro colloidale?

L’ “oro colloidale” è una sostanza naturale composta da minuscole particelle d'oro in sospensione acquosa.

Proprietà generali di Oro Colloidale:

Migliora la capacità di apprendimento, rendendola più veloce; Aumenta la funzione cognitiva;

Favorisce una migliore creatività;

Aumenta l'acutezza mentale; Aumenta la forza di volontà;

Provoca un senso generale di benessere; Migliora l'energia, l'attenzione, la capacità di concentrazione e di

meditazione; Favorisce la stabilità emotiva;

Aumenta la libido; Riduce la dipendenza da: caffeina, nicotina, alcol e carboidrati;

Riduce lo stress, ansia e stati depressivi; Migliora il coordinamento motorio e il coordinamento mentale sul motorio;

Riduce il dolore causato da artrite; Riduce il senso di stanchezza;

Ha proprietà anti-infiammatorie e anti-infettive Nebulizzato sulla pelle del viso, ha un’azione idratante, ridensificante,

rigenerante e anti-età.

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PLATINO COLLOIDALE

Il “platino colloidale” è composto da nano-particelle di platino sospese in acqua pura.

Proprietà generali del Platino Colloidale:

Migliora la funzione neurologica;

Favorisce la concentrazione, l’attenzione e l’acutezza mentale;

Migliora la creatività;

Favorisce il sogno lucido;

Favorisce il sonno;

Migliora la memoria e l’apprendimento;

Supporta il tessuto sano nel sistema endocrino e la rigenerazione del

tessuto cardiaco e del timo;

Migliora, aumentandola la libido (per uomini e donne);

Può sostenere il sistema immunitario;

Favorisce la riparazione del DNA;

Nebulizzato sulla pelle del viso, ha un’azione idratante, ridensificante,

rigenerante e anti-età;

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RAME COLLOIDALE

Che cosa è il Rame Colloidale? Il “rame colloidale” è una sostanza naturale composta da minuscole particelle di

rame in sospensione acquosa.

Proprietà generali del Rame Colloidale:

Favorisce la salute e la bellezza della pelle;

Supporta la rigenerazione della cartilagine e dei tendini; Favorisce la produzione di energia cellulare;

Aiuta a mantenere l’integrità del tessuto connettivo nel cuore a vasi sanguigni;

Migliora il tessuto osseo; Favorisce la riparazione del tessuto osseo;

Ha funzioni antiossidanti; Aumenta la capacità dell’organismo ad assorbire il ferro;

Favorisce la formazione dei globuli rossi / Emoglobina;

Supporta il sistema immunitario.

Associato allo zinco è utile nei ritardi di sviluppo generale, impotenze sessuali di tipo funzionale disfunzioni ovariche e mestruali.

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ZINCO COLLOIDALE

Che cosa è lo Zinco Colloidale? Lo “zinco colloidale” è una sostanza naturale composta da minuscole particelle

di zinco in sospensione acquosa.

Proprietà generali dello Zinco Colloidale:

Ha importanti funzioni antiossidanti;

Migliora la bellezza della pelle; Promuove la salute della pelle, sintesi di cheratina e collagene, se carente:

macchie bianche, fragilità delle unghie, smagliature da rottura del collagene cutaneo, strie bianche, carenza assoluta: strie rosse; odore

eccessivo ai piedi. Favorisce la rigenerazione della cartilagine;

Migliora il metabolismo cellulare; Favorisce la rigenerazione dei tessuti;

Favorisce la funzionalità cellulare; Sostiene il miglioramento delle performance maschile: in particolare la

carenza di zinco provoca uno sperma poco mobile, spesso sterile, carenza di androgeni, progesterone, ormoni corticosteroidi, ipertrofia prostatica;

Sostiene il sistema immunitario sano necessario per produrre insulina e

per immagazzinarla; Facilita la riparazione del DNA e migliora l’attività del sistema immunitario

e del sistema ormonale e vascolare; Associato al rame è utile nei ritardi di sviluppo generale, impotenze

sessuali di tipo funzionale disfunzioni ovariche e mestruali.

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SILICIO COLLOIDALE

Il “silicio colloidale” è una sostanza naturale composta da minuscole particelle di silicio in sospensione acquosa

Rappresenta un elemento essenziale del corpo;

Migliora la salute della pelle, rinnovando il collagene e l’elastina;

Riduce la comparsa di rughe e pieghe della pelle ne rallenta la

formazione;

Migliora la rigenerazione della pelle, della cartilagine e dei tendini;

Svolge un ruolo fondamentale nella sintesi del collagene e formazione

ossea;

Aiuta a mantenere l’integrità del tessuto connettivo nel cuore e nei vasi

sanguigni;

Migliora la memoria e dona un generale senso di benessere;

Può ridurre i segni associati al declino mentale relativo all’età;

E’ utile in caso di demineralizzazione, decalcificazione e osteoporosi; Previene l’invecchiamento delle cellule e migliora l’elasticità dei vasi

sanguigni; Indicato nel trattamento dell’arteriosclerosi, delle malattie cardiovascolari e dell’ipertensione;

Contrasta inoltre l’atonia cerebrale, la perdita di concentrazione e di

memoria. Stimola il sistema immunitario;

Attenua gli stati infiammatori; Si rivela particolarmente utile in caso di raffreddore;

Favorisce l’attività dei linfonodi, della milza e dei polmoni; Ha un ruolo di controllo nei confronti degli effetti tossici dell’alluminio;

Protegge dal morbo di Alzheimer; Contrasta i disturbi dell’invecchiamento precoce di pelle unghie e capelli;

Contrasta le smagliature e la perdita di elasticità dei tessuti; La carenza di silicio provoca un ritardo nella crescita e nella

ricomposizione delle fratture ossee, atrofia di numerosi organi.

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Cap. 22 - Dosaggi dei prodotti colloidali (negli Stati permessi) Come più volte ricordato, ribadisco ancora una volta che in Europa i metalli

colloidali non rientrano, per Legge, tra gli ingredienti ammessi per uso interno (ingestione) nei prodotti alimentari ove rientrano anche gli integratori, tuttavia

in considerazione del fatto che in diversi Stati mondiali tale previsione normativa non esiste, indico a solo scopo conoscitivo i dosaggi standard consigliabili per i

colloidali citati in questo manuale.

Argento: Ipotizzando l’utilizzo di un prodotto a 10 ppm di vero argento colloidale (no

ionico), il dosaggio giornaliero standard sarà da 2 mL a 10 al giorno da suddividere nell’arco della giornata. Il dosaggio ottimale dovrebbe essere

determinato per ogni individuo.

Oro:

Ipotizzando l’utilizzo di un prodotto a 10 ppm di vero oro colloidale (no ionico), il dosaggio giornaliero standard sarà da 1 mL a 10 mL al giorno da suddividere

nell’arco della giornata. Il dosaggio ottimale dovrebbe essere determinato per ogni individuo.

Platino:

Ipotizzando l’utilizzo di un prodotto a 5 ppm di vero platino colloidale (no ionico) il dosaggio giornaliero standard sarà da 1 mL a 6 mL al giorno da suddividere

nell’arco della giornata. Il dosaggio ottimale dovrebbe essere determinato per ogni individuo.

Rame: Ipotizzando l’utilizzo di un prodotto a 10 ppm di vero rame colloidale (no ionico)

dosaggio giornaliero standard sarà da 2 mL a 10 mL al giorno al giorno da suddividere nell’arco della giornata. Il dosaggio ottimale dovrebbe essere

determinato per ogni individuo.

Zinco:

Ipotizzando l’utilizzo di un prodotto a 20 ppm di vero zinco colloidale, il dosaggio giornaliero standard sarà da 3 mL a 15 al giorno da suddividere

nell’arco della giornata. Il dosaggio ottimale dovrebbe essere determinato per

ogni individuo.

Silicio:

Ipotizzando l’utilizzo di un prodotto a 300 ppm di vero silicio colloidale, il dosaggio giornaliero standard sarà da 4 mL a 15 al giorno da suddividere

nell’arco della giornata. Il dosaggio ottimale dovrebbe essere determinato per ogni individuo.

I prodotti colloidali citati sono utilizzabili, con ottimi risultati, per uso topico e per uso cosmetico con effetti anti-age immediati e duraturi. In tal caso si

consiglia di nebulizzare i prodotti sulla cute al mattino e alla sera, dopo aver ben deterso il viso, preferibilmente con utilizzo di prodotti naturali. Un ottimo

suggerimento è quello di mescolare più prodotti colloidali in un unico

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nebulizzatore.

I dosaggi citati sono standard e indicativi e rappresentano un mio consiglio del tutto personale. Essendo indicati dosaggi standard, significa che, a seconda dei

casi, questi possono essere variati in aumento o diminuzione senza problemi particolari . Il dosaggio ottimale è suscettibile di molte varianti e quanto indicato

è riferito ad un individuo normoforme di 70 Kg di peso. Si consiglia di

rappresentare la propria problematica e seguirne i dosaggi da, proprio medico di fiducia, meglio se naturopata o esperto di prodotti colloidali.

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Cap. 23- La Diatesi 4 “Anergica” o del RAME/ORO/ARGENTO

In oligoterpia, si distinguono quattro differenti quadri patologici, così detti

“diatesi”, che rappresentano le caratteristiche dei malati.

Ognuno di questi 4 quadri, corrisponde a una serie di condizioni reversibili

espresse da una sintomatologia che, a seguito di una terapia con oligoelementi,

può regredire molto fino alla scomparsa definitiva.

Le 4 “diatesi” sono:

La diatesi 1 ”Allergica” o del manganese riguarda soggetti molto attivi,

nervosi, emotivi, passionali e amanti delle novità, predisposti a patologie di tipo

allergico, a riniti, asma, orticaria, disturbi digestivi, intestinali, mestruali.

La diatesi 2 ”Ipostenica” o del manganese-rame riguarda soggetti calmi,

metodici, riflessivi e non passionali, poco resistenti alla fatica, predisposti ad

artrosi, infezioni, fragilità delle vie respiratorie, obesità.

La diatesi 3 ”distonica” o del manganese-cobalto riguarda soggetti

ansiosi, affaticabili, malinconici, predisposti a disturbi neurovegetativi,

circolatori, digestivi, articolari.

La diatesi 4 ”anergica” o del rame-oro-argento riguarda a soggetti

depressi, privi di vitalità, con difficoltà di memoria e concentrazione, stanchezza

generale, tendenza a malattie degenerative.

Esiste poi una “sindrome da disadattamento” che si può trovare associata a

qualsiasi diatesi e riguarda disturbi a livello genitale e pancreatico rispondenti

rispettivamente alla terapia con zinco-rame e con zinco-nichel-cobalto.

In oligoterapia, individuata la diatesi di appartenenza, questa è trattata con il

corrispondente rimedio e con modalità di assunzione e dosaggio che saranno

indicato dall’oligoterapeuta.

L’associazione Rame-Oro-Argento rappresenta la diatesi 4. Essa è una

associazione di questi elementi che è indicata in tutti gli stati infettivi acuti, nelle affezioni degenerative, in assenza di difese organiche.

Il complesso Rame-Oro-Argento è indicato anche in prevenzione dalle patologie virali e batteriche tipiche della stagione invernale.

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Spesso in questo caso è consigliato iniziare la terapia già a settembre proseguendola, con costanza, per tutto il periodo invernale.

L’elemento Rame elemento essenziale in biologia animale e vegetale, è presente nel nostro organismo in una percentuale dello 0,0004%. Il rame

presente nell’organismo è indispensabile alla vita cellulare e alla formazione delle ossa, inoltre è utile e necessario per fissare il ferro e partecipare, con

questo, alla costituzione dell’emoglobina, ciò favorisce la produzione dei globuli

rossi, indispensabili per il trasporto dell’ossigeno.

L’elemento Oro è un forte anti-infiammatorio ed ha proprietà anti-infettive, aumenta le difese immunitarie dell’organismo e stimola creando condizioni

favorevoli, la riparazione dei tessuti e questo consente anche una migliore e più veloce cicatrizzazione delle ferite.

L’elemento Argento svolge sull’organismo un ruolo fortemente battericida. Le

sue note indicazioni sono quelle anti-infettive (polmonari, renali, intestinali, influenzali, eccetera).

La combinazione di questi tre elementi per i soggetti di diatesi 4, configura una sinergia eccellente.

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Ringraziamenti finali

Dovrei ringraziare davvero molte persone, non me ne vogliano i non citati, in

particolar modo ringrazio: Simonetta, mia personale consigliera e oggi socia,

instancabile collaboratrice, che mi ha sempre supportato e sopportato e dalla

quale ho avuto e ricevo tuttora, molti spunti costruttivi, lei è la mia musa

ispiratrice ed è lei la mia prima appassionata lettrice.

Ringrazio la prima azienda di preparazioni farmaceutiche e il suo titolare,

Tiziano, che dal primo momento ha sempre creduto nel mio progetto e ha

collaborato, per primo, a sviluppare, professionalmente, i primi prodotti ormai

tanto affermati in tutta Europa.

Ringrazio l’amico e collaboratore Cesare ottimo esperto, grande sviluppatore

scientifico e insostituibile collaboratore.

Ringrazio un caro amico farmacista, grande uomo di scienza, col quale

inizialmente, abbiamo condiviso, per circa un paio d’anni, un ottimo rapporto e

un costruttivo percorso professionale con un grande reciproco scambio

d’informazioni.

Ringrazio Antonio, incontrato quasi per caso, all’inizio del mio cammino che in

soli 55 secondi, tempo di leggere il suo invito, mi ha convinto ad abbandonare

una situazione scomoda e stagnante, suggerendomi e spingendomi verso il

nuovo attuale cammino.

Non posso esimermi, infine, dal ringraziare la mia bimba che oggi ha solo dieci

anni e che mi è sufficiente guardarla negli occhi per capire di potercela fare,

sempre e in ogni condizione, anche la più avversa e difficile.

Un particolare ringraziamento a Te, attento lettore, che hai letto e spero

apprezzato, questo mio libro informativo.

Buona Vita, un caro sentito saluto.

Gino Navarra