Modello di Relazione Tecnica

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Information and Communication Technology – Modulo n. 4 Claudio Cancelli – Modello di Relazione Tecnica 1 Claudio CANCELLI (www.claudiocancelli.it)

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Il metodo scientifico utilizzato per osservare e documentare un fenomeno fisico è alla base delle esercitazioni di laboratorio che ci si accinge a documentare. Tale modello può essere utilizzato, con gli opportuni adeguamenti, a qualunque esercitazione di laboratorio che si voglia opportunamente documentare.

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RREELLAAZZIIOONNII DDII LLAABBOORRAATTOORRIIOO MMOODDEELLLLOO DDII RREELLAAZZIIOONNEE

Il metodo scientifico utilizzato per osservare e documentare un fenomeno fisico è alla base delle esercitazioni di laboratorio che ci si accinge a documentare.

Il metodo scientifico richiama:

Ø la scelta delle grandezze da osservare e la loro comprensione; Ø la realizzazione dell’esperimento con la scelta delle grandezze da osservare; Ø l’individuazione degli strumenti di misura e le modalità di misura; Ø la raccolta dei dati e la loro elaborazione necessaria a gestire le informazioni; Ø la formulazione di un modello matematico e di una legge fisica Ø la verifica della legge fisica e l’individuazione dei limiti di validità della stessa; Ø la rappresentazione dei processi e dei fenomeni attraverso modelli.

Il carattere scientifico di una relazione di laboratorio costituirà quindi la base per eseguire l’esercitazione e documentarla in modo efficace.

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RREELLAAZZIIOONNII DDII LLAABBOORRAATTOORRIIOO GGUUIIDDAA AALLLLAA RREEDDAAZZIIOONNEE

Ø I contenuti delle relazioni tecniche devono seguire la regola delle quattro C:

CHIARI, COMPRENSIBILI, CONCISI E CORRETTI

Ø La relazione deve essere presentata in forma schematica, prevedendo la suddivisione del testo in sezioni o paragrafi.

Ø Evitare affermazioni del tipo “..grande ..”, “ .. troppo piccolo..” in quanto manca il termine di confronto.

Ø La forma dovrebbe essere impersonale ad eccezione delle conclusioni (si deve preferire la forma “si è utilizzato un voltmetro per misurare la tensione tra i punti A e B” piuttosto che “ abbiamo utilizzato un voltmetro per misurare la tensione tra i punti A e B”)

Ø La descrizione dovrebbe essere il più possibile oggettiva (i pareri personali sono da evitare e devono comparire solo nella conclusione dei risultati ottenuti).

Ø Prima di iniziare a redigere la relazione di laboratorio è necessario : v Studiare l’esperienza avendo chiaro lo scopo; v Preparare una scaletta dettagliata delle azioni che si vogliono svolgere; v Preparare un foglio con tabelle predisposte a prendere nota dei dati rilevati durante

l’esperienza di laboratorio; v Eseguire l’esperienza di laboratorio; v Scrivere una bozza della relazione e correggerla; v Scrivere la relazione e correggerla; v Completare la relazione con elaborati grafici e tabelle elaborati eventualmente con

applicazioni software

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LABORATORIO DI ………………………………

Dipartimento di ………………..……..

ESPERIENZA Nº……….

Cognome e Nome ______________________________________________ Classe ____________

Gruppo (se si lavora in gruppo indicare il nome degli altri componenti) ________________________________________________________________________________

Attività svolta il: _____________________ Relazione consegnata il: ________________________

RELAZIONE DI LABORATORIO

Titolo: __________________________________________________________

1) TITOLO Il titolo di una relazione deve indicare in modo molto sintetico, ma esauriente, (in non più di una decina di parole) l’argomento trattato. Molto spesso la ricerca bibliografica si effettua attraverso la lettura del titolo ed è quindi importante renderlo il più significativo possibile affinché l’argomento risulti di interesse anche per i motori di ricerca.

2) INDICE Se l’esercitazione ha una certa consistenza e se la relazione è suddivisa in capitoli, paragrafi e sottoparagrafi, è utile presentare un indice degli argomenti trattati con il corrispondente numero della pagina.

3) SOMMARIO Deve indicare in modo chiaro e conciso l’intero lavoro e deve pertanto essere scritto alla fine dell’esperienza. Il sommario deve riportare il soggetto, per risolvere quale problema, per quale motivo, con quale finalità si effettua l'esperienza e le principali conclusioni. Il tutto in non più di 200 parole.

4) DEFINIZIONI/ACRONIMI/KEY WORDS Vengono riportate le key-words, le definizioni ed il significato degli acronimi più significativi presenti nel documento.

5) PREMESSA E’ presente se si ritiene importante spiegare la ragione specifica che ha richiesto lo svolgimento della prova o l’effettuazione della ricerca. Può anche servire per inquadrare il problema specifico che si intende trattare.

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6) ELENCO STRUMENTI, APPARECCHIATURE E DISPOSITIVI Deve riportare il nome (e, se esiste, il numero di serie) delle apparecchiature, dei componenti e degli strumenti utilizzati (specificare in tal caso la sensibilità, ossia la minima variazione di grandezza da esso misurabile e la portata dello strumento), anche sotto forma di tabella. Evidenziare, quando possibile, i valori nominali dei componenti (il valore della resistenza, della tensione di lavoro, .. ) o il valore di specifica. Tutti i materiali richiamati dovranno essere menzionati nella descrizione della prova.

7) SCHEMI Devono essere riportati gli schemi elettrici e topografici o di montaggio atti a rappresentare le prove con evidenziati i collegamenti e le indicazioni necessarie ad ottenere una perfetta corrispondenza tra i due schemi.

8) MODELLO TEORICO (Matematico e Fisico) La descrizione del modello matematico e fisico di riferimento per la prova va esposto sinteticamente con le formule (indicate con numeri consecutivi indicati fra parentesi tonde in corrispondenza del margine destro del foglio) ed i riferimenti alle unità di misura del sistema SI. Si possono presentare anche i dati in forma grafica e/o tabellare anche per rendere possibile il confronto con un’esposizione analoga dedotta dai risultati sperimentali.

9) DESCRIZIONE DELLA PROVA (Procedura Sperimentale) Viene presentata la ragione della prova o della ricerca e viene descritta l’esperienza svolta in laboratorio, relazionando ogni singolo passo ed analizzando e commentando i risultati ottenuti, in modo che le singole fasi siano logicamente interconnesse tra di loro. Vengono riportati di seguito i punti da documentare:

a) Obiettivi - Rappresentano il motivo per cui viene effettuata la prova; per ciascun obiettivo devono essere evidenziati i passi che si vogliono effettuare o ciò che si vuole determinare.

b) Descrizione delle apparecchiature – Tale paragrafo riporta le modalità con le quali le apparecchiature vengono utilizzate e sono collegate tra di loro (fare ai manuali d’uso e di operatore rilasciati dal fornitore). Tale descrizione può essere riportata nel paragrafo “Descrizione delle procedure” qualora si ritenga che le apparecchiature non debbano essere descritte separatamente dallo svolgimento della prova.

c) Descrizione delle procedure – Tale paragrafo illustra passo-passo le modalità di svolgimento della prova. Si farà riferimento agli schemi (par. 7), alle tabelle (par. 9.1), ai diagrammi (par. 9.2) e alle figure e flow-chart (par. 9.3).

d) Analisi e sintesi dei risultati – I risultati si riportano possibilmente in forma grafica e/o tabellare unitamente, quando possibile, ai dati teorici per poterne effettuare il confronto. Oltre alle tabelle e ai diagrammi si valuti se presentare anche delle figure. Nell’analizzare e sintetizzare i risultati attenzione va posta alle cifre significative, alle unità di misura e quando necessario utilizzare la notazione scientifica.

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e) Verifica - La verifica è richiesta qualora si renda necessario confrontare i risultati sperimentali con i valori di specifica iniziali. In tal caso vengono riportati sia i valori di specifica iniziali sia la procedura necessaria a verificarli.

9.1) TABELLE Riportano i dati, riportati possibilmente in una tabella, oggetto delle misure effettuate evidenziando in chiaro le grandezze e relative unità di misura.

9.2) DIAGRAMMI Riportano la rappresentazione grafica quando i dati rilevati si riferiscono ad una coppia di grandezze variabili legate tra di loro. Devono essere incluse l’intestazione del diagramma, le grandezze rappresentate sugli assi e le loro unità di misura. Se necessario si possono importare fogli elettronici od immagini.

9.3) FIGURE e FLOW-CHART Eventuali figure e i flow-chart possono chiarire l’esecuzione delle prove.

10. CONCLUSIONI Le conclusioni sono importantissime per il docente, supervisore o manager che voglia comprendere l’argomento trattato ed i risultati. Le conclusioni rispondono alle domande:

- Che cosa si conosce dopo l’esperienza o ricerca? - Perché è stato fatto il lavoro? - Come è stato fatto

E devono fornire le conclusioni del lavoro, con eventuali risultati quantitativi. Le conclusioni si redigono, quindi, sulla base:

- dei commenti ed osservazioni dedotti dai risultati ottenuti; - della compatibilità dei risultati rispetto al modello teorico; - della valutazione dello scostamento dei dati ottenuti (valori, grafici, relazioni tra

grandezze, ….) rispetto alle specifiche (formule, ipotesi, grafici, ..) iniziali; - degli aspetti innovativi emersi dalle prove.

11. BIBLIOGRAFIA/SITOGRAFIA/RIFERIMENTI

Si riportano i testi, manuali d’uso, manuali d’operatore, documenti, siti WEB dai quali si sono dedotte informazioni utili per affrontare l’esperienza di laboratorio.

E’ necessario evidenziare i riferimenti legislativi e/o normativi quando la descrizione delle prove richiama norme giuridiche/legislative, norme relative alla sicurezza, ecc.

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Qualsiasi osservazione che possa contribuire a rendere il documento più completo è ben accolta!

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