MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni...

68
Apis - Editoriale Mizr - Presentazione del libro “I Figli della ConoscenzaMaathor - Il Numero, alfabeto di Dio (parte prima) Ahawa - Eliphas Levi: tra Ideologismo magico e Positivismo nella Francia del 1800 Eleazar - Il Cavaliere Beneficente della Città Santa nella tradizione libero-muratoria egizia Arjuna - I suoni sacri e la scienza dei mantra in India Hathor Go-Rex - Il valore educativo del simbolismo astrologico Calendario Operativo 2018 Pag. 1 Pag. 6 Pag. 12 Pag. 38 Pag. 46 Pag. 52 Pag. 56 Pag. 65 Anno 4 - n. 14 - primavera 2018 Direttore responsabile: Mauro Cerulli Comitato scientifico: Fabrizio Fiorini Arrigo Gareffi Vincenzo Malatesta Luizio Capraro www.mizr.eu MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta studi sul Martinismo, la Libera Muratoria e lo Gnosticismo. La raccolta (che non ha periodicità ed é riservata ai soli membri della Associazione Culturale MIZR) non é in vendita e può essere stampata in proprio scaricandola gratuitamente. Pertanto non può essere considerata una testata giornalistica o un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.

Transcript of MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni...

Page 1: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

Apis - Editoriale

Mizr - Presentazione del libro“I Figli della Conoscenza”

Maathor - Il Numero, alfabeto di Dio (parte prima)

Ahawa - Eliphas Levi: tra Ideologismo magico e Positivismo nella Francia del 1800

Eleazar - Il Cavaliere Beneficente della Città Santanella tradizione libero-muratoria egizia

Arjuna - I suoni sacri e la scienza dei mantra in India

Hathor Go-Rex - Il valore educativo del simbolismoastrologico

Calendario Operativo 2018

Pag. 1

Pag. 6

Pag. 12

Pag. 38

Pag. 46

Pag. 52

Pag. 56

Pag. 65

Anno 4 - n. 14 - primavera 2018

Direttore responsabile:Mauro Cerulli

Comitato scientifico:Fabrizio FioriniArrigo Gareffi

Vincenzo MalatestaLuizio Capraro

www.mizr.eu

MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta studi sul Martinismo, la Libera Muratoria e lo Gnosticismo.

La raccolta (che non ha periodicità ed é riservata ai soli membri della Associazione Culturale MIZR) non é in vendita e può essere stampata in proprio scaricandola gratuitamente.

Pertanto non può essere considerata una testata giornalistica o un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.

Page 2: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

La cosa più difficile da fare nella vitaè conoscere se stessi.

Talete da Mileto

Page 3: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

EDITORIALEApis

IL REGNO DELLA QUANTITÁ(E IL SEGNO DEI TEMPI)

Non a caso, per i motivi che vedremo, abbiamo ritenuto di dare a questo editoriale lostesso titolo di una celebre opera di Renè Guènon.

Come abbiamo spesso detto (e come tutti possono facilmente constatare) il principalemale delle organizzazioni esoteriche, in primis della Massoneria, risiede nel fatto che esse, invirtù di logiche profane e di una evidente miopia dei loro vertici, consentono l’ingresso nelloro seno a personaggi che non possiedono le necessarie qualità per accedere ad un percorsoautenticamente iniziatico. In nome del “numero”, della “quantità”, della “massa cri-tica”, si dimentica la qualità, con i risultati che è facile immaginare. Perciò individuipalesemente squilibrati, privi delle necessarie basi culturali e intellettive, emar-ginati che vivono di espedienti, casalinghe frustrate e poveracci vari vengonocreati “martinisti” o “massoni” (ovviamente il più delle volte in Strutture desti-tuite da ogni reale significato iniziatico) sentendosi in diritto non solo di parlaredi “martinismo” o di “massoneria” (spesso anche in un improbabile italiano) maanche, comicamente, sentendosi in diritto di voler impartire lezioni a chi REAL-MENTE segue un Cammino di Conoscenza da svariati decenni! La totale inconsistenzadi costoro è agevolmente rilevabile sia dalle sciocchezze che affermano sia dalle notizie chefacilmente possono essere raccolte sul loro conto; rimane però il fatto, gravissimo, che qualcunoha ritenuto individui del genere idonei a ricevere un’iniziazione e ciò rappresentaun evidente sintomo dell’enorme degrado del c.d. “mondo esoterico” attuale! Ainostri affezionati lettori offriamo, come prezioso spunto di riflessione su tale ar-gomento, le parole di due grandi Maestri Passati. Ripetiamo inoltre un concettogià più volte espresso: SE SI VUOLE ESSERE CREDIBILI NELLA VITA INIZIA-TICA BISOGNA ESSERLO PRIMA NELLA VITA PROFANA!

“Quanto al fatto che queste organizzazioni sono “chiuse”, vale a dire, non ammet-tono indistintamente tutti, esso si spiega semplicemente con la prima delle condizioni dell’ini-ziazione che abbiamo esposto in precedenza, cioè in ragione della necessità che si possiedano certe“qualificazioni” particolari, in assenza delle quali non si potrebbe trarre nessun beneficio reale dal ri-collegamento a un’organizzazione del genere. Per di più, quando una simile organizzazione di-viene troppo “aperta” e insufficientemente rigorosa sotto questo riguardo, essa corre ilrischio di degenerare a causa dell’incomprensione di coloro che ammette in tal modosconsideratamente, i quali non mancheranno di introdurre ogni sorta di vedute profanee di far deviare la sua attività verso scopi che non hanno niente in comune con lasfera iniziatica, come si vede anche troppo bene in ciò che ai nostri giorni ancora per-mane in quanto a organizzazioni del genere nel mondo occidentale” (Rene’ Guenon:Considerazioni sull’Iniziazione).

“Appare piuttosto evidente, a chi sia appena dotato di ragione, che un Ordine Iniziatico, peressere realmente considerato tale, non può certamente superare poche dozzine di affiliati; pur, oggi,

1

Page 4: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

considerando l’aumento della sopravvivenza media e la diminuzione della mortalità infantile, onde sitende ad invecchiare più facilmente di quanto avveniva ai tempi dei Padri Nostri, possiamo ammettereche detto Ordine possa arrivare a contare fino ad un centinaio di membri e, mi si creda, si tratta dav-vero già di una bella cifra! Oltre tal numero si cessa di chiamarsi “Ordine”, dovendo, più convenien-temente definirsi quale “Associazione” o, perchè no, ci si potrebbe finanche definirsi quale “Club”! Forseil nostro buon amico Dottor K. ambisce a far parte di un Club, ma poniamo anche di chiamarlo “Ac-cademia”, suona meglio, non vi pare? Tanto il concetto è medesimo. Forse anche i Nostri Fratelli delGrande Oriente d’Italia amano più le Associazioni, o i Club, rispetto agli Ordini,ma noi, che volete, siamo all’antica, dunque continuiamo a voler godere delprivilegio di definirci “ORDINE” e non Club!” Leone Caetani di Ser-moneta (N.R. Ottaviano-Ekatlos), Circolare interna A.O.E. 23marzo 1913.

Dunque possiamo concludere che una delle maggioricriticità delle attuali Obbedienze Massoniche e delleAssociazioni Esoteriche in generale risiede, senzadubbio, nella “vexata quaestio” delle Tegolature, ovvero di quelpreventivo esame del candidato che dovrebbe poi condurre al-l’ingresso di un nuovo Fratello, o di una nuova Sorella, all’internodella Catena Iniziatica. La responsabilità dei Maestri incaricati di esa-minare (ovvero di “tegolare”, come si dice in linguaggio libero murato-rio) i profani è enorme, dato che essi si assumono la responsabilità diimmettere, all’interno della catena eggregorica di un Ordine Iniziatico, un nuovo anello, conconseguenti gravi problematiche laddove tale nuovo Fratello o tale nuova Sorella si dimostrasseinadeguato rispetto ai compiti che lo attendono. In virtù del principio secondo cui “l’Eggregoroprovvede ad allontanare coloro che non sono degni”, si finisce per sottovalutare tali responsabilità,anche spesso in nome di una sorta di buonismo di matrice cattolicheggiante, in base al qualesi ritiene che a chiunque debba essere offerta una possibilità. É bene ricordare che un OrdineIniziatico Tradizionale possiede delle regole precise e che solo pochissimi e qualificati individui(in merito a cosa si intenda per “qualificazioni” rimando al capitolo XIV del testo di Guènon

2

Page 5: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

“Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere amemoria) sono adatti a farne parte. Durante la mia lunga vita massonica ho spesso incontratoindividui che, ad un più attento esame preventivo, non avrebbero dovutoessere ammessi nel seno di un’Obbedienza Massonica ma che succes-sivamente, anche in virtù della pochezza di tali Obbedienze, hanno ad-dirittura finito con lo scalarne i vertici, con le tragiche conseguenze chepossiamo immaginare. Un esempio vale per tutti: il passato Gran Mae-stro di una determinata Obbedienza italiana non faceva mistero di es-sere ateo, eppure noi sappiamo bene che la credenza in un EssereSupremo rappresenta la conditio sine qua non per l’essere ammessi nelseno della Massoneria! Il caso è chiaro: trattandosi di personaggio invista dal punto di vista PROFANO i Tegolatori avevano ritenuto di doversorvolare su tale “particolare” (il suo ateismo) pur di inserire all’internodi quella Obbedienza un personaggio che “poteva risultare utile”!

Le abituali indicazioni fornite ai Tegolatori da quelle che io definisco,a ragione, “Massonerie profane”, sono in sostanza due:

1)- appurare se il bussante è uomo libero e di buoni costumi (aliasse il certificato del casellario giudiziale è immacolato o meno)

2)- appurare se egli è in grado di assolvere agli obblighi dello sta-tus di Libero Muratore (formula ipocrita per stabilire se costui ha i sufficienti mezzi per pagarele spesso esose “capitazioni” che tali Obbedienze richiedono).

Appare evidente ad ogni persona di buon senso che se tali sono i criteri di ammissionenella Massoneria essa non può che trasformarsi in una autentica burletta non troppo distantedai club service tipo Rotary o Lions, certo popolati da bra-vissime persone (almeno presumo dato che non ne ho maifatto parte) ma che di iniziatico non hanno nulla!

Poichè il Nostro Ordine Iniziatico è l’espressione diquella che il Rituale del 1° grado del Mizraim di Venezia (danoi adottato nelle Logge Azzurre) definisce “Massoneria oc-culta e sacerdotale” è giocoforza che nel nostro ambito va-dano adottati dei rigidi ed accurati criteri di selezione deibussanti, criteri che, a scanso di ogni equivoco, andrò a spe-cificare di seguito:

A) Il Rituale di 2° grado del Mizraim di Venezia am-monisce sul fatto che il Massone deve essere “uomo suffi-cientemente colto ed istruito” e ciò, a parer mio, è la primacosa da appurare. Infatti se mancano le basi culturali, filo-sofiche, intellettive, come si potrà pretendere che il postu-lante possa successivamente al suo ingresso tra noicomprendere gli elementi essenziali della Teurgia e gliaspetti operativi a cui il Nostro Ordine tiene così tanto?Come potremo pretendere che egli possa studiare con pro-fitto i testi esoterici che andremo a proporgli? Risulta perciòevidente che il “tegolato” debba possedere un discreto li-vello di istruzione e conoscere perlomeno i primi rudimentidel sapere esoterico.

3

Page 6: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

4

B) Un altro punto essenziale riguarda l’indagine sulle REALI motivazioni del postu-lante: quali sono i motivi per i quali egli chiede di essere ammesso tra noi? Cosa sta REAL-MENTE cercando? É pleonastico affermare che la semplice curiosità o il c.d. “effetto

trascinamento” (tipo, “siccome il tal Fratello fa parte della tale Obbedienza mi fa-rebbe piacere entrarne a far parte”) rappresentino motivazioni che debbono in-durre i Maestri Tegolatori a ritenere quel candidato non idoneo. Bisogna essereperciò certi che il bussante possieda una autentica motivazione interiore, cioèche sia animato da un sincero desiderio di perfezionamento spirituale e di

evoluzione interiore.

C) Le caratteristiche psicologiche, temperamentali, interiori della persona debbono es-sere ATTENTAMENTE vagliate: non abbiamo bisogno dei pavidi, degli incerti, degli indecisi,né tanto meno di coloro che sono alla perenne ricerca di una “stampella” o peggio del “guru”di turno. Se il bussante ha avuto molteplici esperienze “esoteriche” nei contesti più disparati (e

Page 7: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

lontani anni luce dagli autentici contesti iniziatici) è assai probabile che non sia adatto ai nostriperimetri. Se sta cercando “effetti speciali” non è adatto a Noi!

D) É indispensabile valutare l’attitudine del postulante ad essere in grado di rispettarel’ordinamento piramidale e gerarchico del Nostro Ordine. Persone che ritengono di poter ve-nire tra noi privi del necessario atteggiamento di umiltà e di rispetto della Scala Iniziatica, opeggio persone che ritengono di aver già compreso tutto (e magari di dover essere loro ad in-segnare ad altri) vanno categoricamente escluse.

Se TUTTI (e dico TUTTI) si attenessero aqueste semplicissime regole (peraltro dettate daun comune buon senso) si potrebbe in qualchemodo arginare la decadenza dei c.d. Ordini Eso-terici, ma a quanto pare il senso delle considera-zioni fatte da Guènon nel suo libro, il cui titoloabbiamo scelto per questo editoriale, non sonomai pervenute alla maggior parte dei molti,troppi “gran-qualcosa” che affollano il variegatopanorama del c.d. “mondo esoterico italico”!

Nessuno dunque si meravigli se, tra pochidecenni, i c.d. “Ordini Iniziatici Tradizionali” rap-presenteranno solo un ricordo archeologico delpassato. Ma se le cose devono finire così, è per determinazione di quelle Intelligenze Superiori,il cui volere deve sempre essere comunque accettato. n

5

Page 8: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono
Page 9: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

PRESENTAZIONE DEL LIBRO«I FIGLI DELLA CONOSCENZA»

Mizr

Chi segue la nostra rivista sa che il nostro sforzo è teso sopratutto alla rettificazione diquei Depositi Iniziatici,propri della Tradizione Occidentale, sulla cui mercifi-cazione e sul cui gravissimo decadimento spesso ci siamo soffermati.

Dopo i suoi due libri sulla Massoneria Egizia (scritti a quattromani con il confratello Eleazar), pubblicati dalla prestigiosa casa edi-trice Mimesis, ed il suo testo sulla storia del Martinismo (saggio in-

troduttivo a “Gli Illuminati nella SocietàUmana”) pubblicato dalla casa editriceJouvence, che fanno chiarezza nei lettoriattraverso una rivisitazione storica coe-rente e documentata di quei due importantiDepositi Iniziatici della Tradizione Occidentale,il fondatore di questa rivista, Apis, ha terminato una nuova fatica,

dedicata, questa volta, al complesso e variegato mondo delloGnosticismo e del Neo-Gnosticismo. In quest’ultimo libro,

che la Mimesis pubblicherà a brevissimo, dall’emblematico titolo “I Figli della Co-noscenza”, Apis analizza in modo capillare il complesso fenomeno dello Gno-sticismo ed è diviso in due parti.

Nella prima parte si affronta il tema dello Gnosticismo storico, ovvero diquell’articolato movimento, sorto nei primi secolidell’era cristiana e fortemente combattuto dallachiesa di Roma che ha avuto in Basilide e Valentinoi suoi massimi interpreti.

Vengono descritte le diverse dottrine dellemolteplici scuole gnostiche, le loro origini ed i loroaspetti più segreti. Infine vengono lungamenteanalizzati il Manicheismo ed il Catarismo, movi-menti indubbiamente derivati, almeno in parte,dallo Gnosticismo antico.

Nella seconda parte viene analizzato il de-licato tema del Neo-Gnosticismo, ovvero di quel fenomeno, idealmentecollegato alle antiche dottrine gnostiche che, a partire dal XIX secolo hacoinvolto, unitamente alla massoneria ed al martinismo, moltissimiesoteristi occidentali dando luogo alla nascita di diverse chiese.

Il testo si chiude con un lungo capitolo dedicato al grande psichiatra sviz-zero Carl Gustav Jung ed ai suoi notevoli interessi per lo Gnosticismo.

In appendice vengono inoltre pubblicati, per la prima volta, alcuni rituali utilizzati dallemoderne chiese neo-gnostiche oltre che frammenti di antichi testi gnostici.

7

Valentino

Page 10: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

8

Con il consenso dell’Autore pubblichiamo,in anteprima, l’Introduzione.

«Non è certamente facile oggi parlare di Gnosticismo, sia perchè, in linea di massima,qualunque argomento che abbia a che fare con l’esoterismo viene, in questi tempi caotici,fatalmente annacquato da “divulgatori” improvvisati se non da veri e propri sè-dicenti “mae-stri” che di “esoterico”, nell’autentico significato che dovrebbe essere dato a tale termine,hanno poco o nulla, sia perchè ben poche dottrine hanno dovuto subire tante interpretazionidistorte e tante calunnie quanto quelle gnostiche. Ciò è avvenuto in massima parte anche acausa del fatto che fino al dicembre del 1945 (data nella quale fu ritrovata nella località egi-ziana di Nag Hammadi una notevole quantità di testi gnostici) non esistevano, in pratica,do-

cumenti ufficiali che potesseroconsentire agli studiosi di ef-

fettuare una ricostruzionecoerente del movimentognostico e le uniche fontia disposizione erano deiframmenti estremamentebrevi e lacunosi prove-nienti da opere dei dottorignostici, opere delle quali

la Chiesa di Roma avevaordinato la distruzione, op-pure le affermazioni dei c.d.“confutatori dello Gnostici-

smo” come i vescovi cristiani Clemente, Ireneo, Origene o il pagano Plotino. Sebbene in alcunicasi vada riconosciuta a tali confutatori una certa dose di onestà intellettuale, tutti sappiamoche una storia dei vinti scritta dai vincitori inevitabilmente presenterà imprecisioni e parzia-lità, se non vere e proprie menzogne e mancherà, in genere, di obbiettività; per tali motivi lascoperta di Nag Hammadi ha determinato una notevole modificazione ed un enorme arric-chimento degli studi sulla Gnosi e sullo Gnosticismo.

I termini “Gnosticismo” e “Gnosi”, tuttavia, evocano ancora profondi timori e vivacireazioni da parte di quella che Arturo Reghini definiva “quell’oscura potenzastraniera che siede sull’altra sponda del Tevere”, potenza che nel corsodei secoli ha cercato, per più che evidenti motivazioni di tipo so-prattutto politico, di soffocare, perseguitare, distruggere, ban-dire, tutto ciò che con lo Gnosticismo e con la Gnosi potesseavere una sia pur vaga relazione; abbiamo conferma di ciòleggendo quanto alcuni scrittori di chiaro orientamento cat-tolico hanno avuto modo di affermare, anche in tempi re-centi, a proposito dello Gnosticismo. Va anche precisato chein soccorso dei fedeli sudditi di Santa Romana Chiesa hannospesso agito, loro malgrado, anche molti esponenti del c.d.“Neo-Gnosticismo” i quali, da Doinèl in poi, ben poco vantaggiohanno arrecato alla causa dello Gnosticismo medesimo eviden-ziando spesso comportamenti incongrui, se non al limite del patolo-gico ed in alcuni casi trasformando la nobile dottrina gnostica inuna sorta di burletta catto-spiritistica condita da “balletti rosa” o da “balletti verdi”, tirando intale modo acqua al mulino dei nemici dello Gnosticismo, Chiesa Cattolica Apostolica Romana

Clemente Alessandrino OrigeneIreneo da Lione

Jules-Benoît Doinel

Page 11: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

in primis. Sui motivi dell’idiosincrasia di “Santa Romana Chiesa”nei confrontidello Gnosticismo risulta certamente illuminante il seguente brano di Vin-cenzo Soro:

“Lo Gnosticismo era un’idea: era, per sovrappiù, l’essenza interiore del Cristiane-simo. Non poteva dunque morire. E non morì: si nascose. Quando Roma credeva di avernecancellato anche le tracce, esso era più vivo che mai. Lo Gnosticismo divenne così unOrdine segreto: e fu il germe e lo spirito di tutte le scuole occulte e di tutti i collegiiniziatici che dovevano poi via via sorgere in Occidente per custodire, preservare etrasmettere la Tradizione Sacra; come fu il germe e lo spirito di tutte le ribellionidel Pensiero e della Ragione contro la Chiesa Romana, anche se per la maggior partequelle ribellioni degenerarono in errori non meno gravi ed antignostici di quello cheavevano respinto ed in intolleranze non meno deplorevoli e crude di quella contro la quale eranosorte. Sbanditi dal profanato santuario che i Padri loro avevano costruito perchè fosse di tutte leChiese e non di una Chiesa particolare, la quale era pur la più incolta e la più lontana dalle fontidella dottrina, cacciati a ferro e a fuoco a somiglianza di bestie pericolose,gli Gnostici costituirono nel segreto la loro Chiesa, assegnandole la grandemissione di vegliare sui destini dell’umanità rifatta schiava e di prepararel’avvento del Paracleto. E questa Chiesa Interiore, questa Chiesa Misticae Occulta, che continuava la pura tradizione joannita ricongiungendola Fede con la Ragione, la Religione con la Scienza, la Croce con la Rosa,ebbe il merito grande di conservare accesa durante la lunga notte del-l’Alto Medioevo la Sacra Lampada dalla duplice fiamma, portandolaintatta fino a noi malgrado le più spaventose persecuzioni.” (VincenzoSoro: La Chiesa del Paracleto).

Venendo alla presente opera ed alla sua strutturazionenoi siamo convinti con Antoine Favre che ogni studio esotericodebba essere condotto con un rigoroso atteggiamento scien-tifico, ovvero con obiettività e lucidità storica, analizzando ifatti in modo asettico, senza indulgere in alcuna parzialità ebasandosi essenzialmente su documenti la cui veridicità siainoppugnabile e dimostrabile. Ogni misticismo, ogni senti-

mentalismo, ogni cedimento al proprio personale modo disentire è inammissibile per uno storico serio dell’esoterismo poiché lo

storico si basa su FATTI non su teoremi, ipotesi ed astrazioni. Su queste nostreconvinzioni ci siamo basati nelle nostre precedenti opere pubblicate dalla casaeditrice Mimesis e dalla collegata casa editrice Jouvence e che avevano comeargomento la Massoneria Egizia ed il Martinismo; inevitabilmente ci atter-remo agli stessi principi anche in quest’opera sullo Gnosticismo e anzi, per imotivi che analizzeremo, avremo cura di adoperare una ancor maggiore ri-gorosità ed un ancor maggiore senso critico poiché la parola Gnosticismo (e laparola Gnosi) evocano oggi, nell’immaginario collettivo, dottrine,personaggi e

scuole che con lo Gnosticismo correttamente inteso non hanno veramentenulla a che vedere. Spacciare,ad esempio, per “Gnosi” o per “Scuole Gnostiche” le

sincretistiche e pasticciate teorie di Samael Aun Weor (il fondatore della c.d. “GnosiSamaeliana”) o i deliri a sfondo sessuale di Krumm- Heller, o ,peggio ancora ,le farneticazionidei moderni nipotini di Crowley (la famigerata “Grande Bestia 666” , individuo non privo diuna certa dose di genialità ma spesso portato ad elaborare dottrine confuse e stravaganti e

9

Page 12: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

10

morto in gravi condizioni di alienazione ed in stato di dipendenza da morfina ed alcool) nonè che uno dei molteplici aspetti del kali-yuga epoca nella quale, storicamente, è assai arduodividere la pula dal grano. Purtroppo il delirio mediatico di quest’epoca degenerata, nellaquale internet si è sostituito alle biblioteche e nessuno legge più niente ma al contrario tuttipubblicano tutto (spesso ricorrendo alle c.d. auto-pubblicazioni che tanto vanno di modaoggi) fa sì che oggi vengano spacciati per “studiosi di Gnosticismo” alcuni imbonitori diso-nesti, autentici fantasisti dell’esoterismo, ignoranti come capre e che spacciano per “onestadivulgazione” una indigesta brodaglia nella quale Basilide ed il Vangelo di Giuda vengono

Page 13: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

disinvoltamente mescolati con laChiesa del Thelema e con altre stra-vaganti farneticazioni a sfondo ero-tico-sessuale. Non finiremo mai dideprecare i danni prodotti da per-sonaggi simili (molti dei quali peròrisultano propriamente al soldo delc.d. “Dominium Petri”) né di denun-ciarne imbrogli e ciurmerie, ma se i“naviganti della rete” non iniziano a

svegliarsi un po’ ed a imparare che non è nei social network che ci si può formare una buonacultura esoterica, riteniamo che tra non molti anni di autentico esoterismo in circolazione nerimarrà veramente poco.

Quanto alle molteplici “Chiese Gnostiche presenti nel mondo (e naturalmente in Ita-lia) o a Movimenti che si auto-attribuiscono la qualifica di “Gnostico” (magari abbinando talequalifica ad altre, tanto per aumentare l’appetibilità del prodotto) vedremo come, nella mag-gior parte dei casi, esse sono prive non solo di alcuna connessione con lo Gnosticismo storico,ma neppure possiedono una Filiazione legittima ed una discendenza regolare rispetto allaprimitiva Struttura, inizialmente fondata da Doinèl e poi totalmente riformata da Papus, chepuò essere definita, come avremo modo di vedere, il primo atto di nascita del c.d. “Neo-Gno-sticismo” anche se, come vedremo nella parte specificatamente dedicata a tale argomento, iltema “filiazioni” e “discendenze”, già delicato in ambito massonico, in ambito neo-gnostico di-viene, a dir poco, problematico.

Allo scopo di poter offrire ai nostri lettori un opera organica, completa ma di facilelettura, divideremo dunque questo testo in due parti: nella prima esamineremo i caratterifondamentali dello Gnosticismo storico e dei suoi epigoni con particolare riferimento alledottrine dei suoi maggiori esponenti, mentre nella seconda analizzeremo il sorgere, lo svi-lupparsi (e purtroppo, in molti casi, il deviarsi) del c.d. Neo-Gnosticismo con particolare ri-ferimento alle principali Chiese Gnostiche ed alle loro dottrine. Nonintendiamo fungere da “traduttori dei traduttor d’Omero” (rischiandoperciò di subire le stesse critiche che Foscolo muoveva al Monti) percui eviteremo inutili ripetizioni rimandando, nel caso, alle opere deimassimi studiosi contemporanei dello Gnosticismo come Jonas ma,soprattutto, a nostro avviso, come Rochè, Hutin e Soro che a dif-ferenza del primo erano non solo degli studiosi e degli storici eru-diti ma anche dei grandi Iniziati; perciò ci limiteremo ad unaanalisi sintetica e tuttavia esaustiva dei più importanti SistemiGnostici dell’antichità e dei movimenti Neo-Gnostici moderni.

Dedicheremo anche un apposito capitolo al rapporto trail grande psichiatra svizzero Carl Gustav Jung ed il pensiero gno-stico antico.» n

11

Page 14: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono
Page 15: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

IL NUMERO, ALFABETO DI DIO(PARTE PRIMA)

Maathor

In questo numero della rivista MIZR inizia una serie di studi dedicati alla Geometria Sacra, cioè a quel-l’insieme di rapporti e formule che permettono all’uomo di rimanere in contatto con tutte le emanazioni energeticheche giungono costantemente dal kosmos. Essa studia l’Ordine e le Leggi dell’Universo attraverso la Scienza delleForme e delle Proporzioni, al fine di identificarne i principi fondamentali ed i rapporti che governano ed intercon-nettono Macrocosmo e Microcosmo. Lo scopo è dunque comprendere l’Unità che permea tutta la Vita.

Conosciuta già nei tempi più antichi, questa Scienza Occulta la si ritrova nei santuari dedicati a Iside comenelle piramidi (nella Grande Piramide tutte le misure sono rapportate al cubito sacro, che è pari a 0,63566... esat-tamente la milionesima parte del raggio polareterrestre, che fu misurato scientificamente sol-tanto nel secolo scorso: gli antichi Egizi avevanosviluppato una straordinaria conoscenza sul po-tere evocatore dei simboli geometrici i cui codicierano tenuti rigorosamente segreti.

Tale conoscenza è stata poi tramandatanei tempi attraverso le società segrete di caratterespirituale, o misteriosofiche, giungendo fino ainostri giorni nei quali i ricercatori dello Spiritocontinuano ad indagare, con metodi e strumentiscientifici contemporanei, la Vita e la sua Strut-tura Germinativa.

É importante utilizzare la GeometriaSacra come lettura simbolica rappresentativa del-l’Universo. É presente in ogni cosa e nell’armoniageometrica di ogni struttura si ritrova la propor-zione evolutiva di ogni elemento dell’universo, dicui rappresenta la verità trascendentale. Con la geometria l’iniziato li può percepire, leggere ed utilizzare per lacomprensione della Causa Prima, poichè inserisce l’uomo in un sistema di ritmi e armonie affini a ritmi e armonienaturali. Se l’uomo vive e sperimenta correttamente gli stimoli prodotti dall’osservazione dei Simboli GeometriciSacri egli potrà favorire e alimentare e sostenere l’armonia con se stesso accordandola con l’armonia della creazione.

La Geometria Sacra è dunque, in estrema sintesi, la struttura morfogenetica che sta dietro alla realtàstessa, ed è alla base delle stesse leggi matematiche. I numeri costituiscono il linguaggio primario della realtà; perciòla legge universale della forma genera tutte le leggi fisiche. A volte la Geometria Sacra viene chiamata “linguaggiodella luce” e a volte “linguaggio del silenzio” perchè essa è, assolutamente, uno dei Linguaggi Divini attraverso ilquale Egli genera ogni cosa; un Idioma che, per sua natura, ha una perfetta e costante ed assoluta fluidità senza in-terruzioni, continuando a dispiegarsi sino alla creazione di tutto l’Universo (uni-versum).

Con la Geometria Sacra si percepisce chiaramente come ogni singola parteabbia legami con il tutto.

Possiamo cominciare da qualsiasi punto e rintracciare l’intero linguaggiodella creazione attraverso una proporzione sacra fondamentale, che viene definitaProporzione Aurea. Tale rapporto è stato considerato, sin dalla sua scoperta, comerappresentazione della legge universale dell’armonia.

Ecco il tema di questo primo lavoro.

13

Page 16: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

PREMESSA

“L’evoluzione è la legge della vita.Il numero è la legge dell’universo.

L’unità è la legge di Dio”.(Pitagora)

Tutto è connesso.“Ciò che è in basso è come ciò che è in alto, e ciò che è in alto è come ciò che è in basso”

rischia però di essere un modo di dire, una frase fatta priva di significati reali ed operativi.Se “è vero”, ed “è vero senza errore, è certo e verissimo (...) per fare il miracolo di una cosasola...”, allora esistono Leggi che legano l’alto con il basso. Occorre capire cosa significa,quale funzioni generali, macrocosmiche e microscopiche, rendono comuni - o almeno ana-logiche - queste due dimensioni (o modalità): l’alto ed il basso.

Una delle vie privilegiate per dimostrare questa tesi è quella della Geometria Sacra(sacra perchè la geometria è lo strumento utilizzato da Dio per creare l’Universo).

Diceva Pitagora che “L’universo è costruito secondoarmonia”, perchè “Tutto è numero”; ed anche che ognicosa si adatta al numero, ed è lì che occorre indagare. Perquesto fa scrivere sulla porta della sua Accademia: “Quinon si entra se non si è geometri”, dove la parola geometradeve essere evidentemente accostata a ciò che ci vienesuggerito dalla parola “iniziazione”.

Galileo Galilei sosteneva che “la filosofia è scritta inquesto grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzia gli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere se primanon s’impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri ne’ qualiè scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri sontriangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezziè impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi èun aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto”.

Nella Bibbia, nel libro della Genesi, Dio si dichiara:“Io ho fatto il mondo con misura, numero e peso”, e qui siintuisce perchè gli iniziati che hanno redatto i testi sacriindicassero il Creatore come Grande Architetto. Non a caso la Libera Muratoria indica, dasempre, Dio con l’acronimo G.A.D.U., cioè “Grande Architetto Dell’Universo”.

Tutto ciò esalta ulteriormente l’aspetto geometrico e matematico dell’es-senza stessa dell’intera Creazione di cui Pitagora (che s’incardina proprio sullacomprensione del mistero della scienza dei numeri, di cui la Creazione ne sarebbeil frutto stesso), e ancor prima di lui gli antichi Egizi, avevano ben intuito e asso-lutamente compreso.

La Tavola Smeraldina proclama, preliminarmente, che tutto è regolato dallestesse leggi generali, dal minuscolo DNA all’espansione degli ammassi galattici.

La geometria sacra, indagando sui rapporti numerici e geometrici che esistononell’Universo dell’infinitamente grande e dell’infinitamente piccolo, esprime l’Ordine(Kosmos) con il quale tutto fu generato.

Se, nell’Egitto antico, i Neteru sono le Leggi che formano e mantengono laVita, il nome dell’antico Neter di Memphis, Ptah, ben definisce la sua funzione: è“colui che plasma, che dà forma” (il suo nome deriva dal verbo pth = modellare). Egli

14

Page 17: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

“creò l’universo con il suo cuore e con la sua lingua, modellando il mondo con il potere della parola”.Ptah, lo scultore della terra, creava forme usando una ruota da vasaio: egli era l’ARTE. Creare si-gnifica fissare un punto iniziale e stabilire una scala di emanazione.

Perciò, nel mondo umano della terra di Memphis, l’arte era disciplina sacra, regolata daferree leggi matematiche e geometriche. Abbiamo dei Neteru che sono preposti ad essa: Ptah,Seshat, Khnemu, Hathor, Maat e Tehuthi. Con Ptah, è necessario conoscere l’astrologia, l’al-chimia, i cieli e la terra. Con Seshat, dea dell’architettura, i ritmi settenari, le manifestazionisimultanee, la scrittura e i segni cosmici, i tempi e modi di costruzione, e una voltaancora i cieli e la terra nei loro rapporti dinamici. Con Theuthi il suono delle lettere,le scienze mediche e magiche. Con Hathor la musica ed il suo potere chiamato “tri-plice bellezza”, nonchè la danza e l’afflato universale, cosmico. Con Khnemu biso-gna conoscere i sacri impasti, i materiali e, ancora una volta, le rotte celesti lungo lequali far navigare le Barche del Cielo. Con Maat ecco le leggi matematiche, quellegeometriche, la Verità e la Giustizia: per questo mi piace pensare che la parola ma-tematica (prima ancora che dal greco Mathèmatikè, ‘il sapere della scienza’, affine aMathèo, ‘investigo’ e a Mathetès, ‘discepolo’) derivi essenzialmente dal NeterMAAT(grecizzato in MAT), dea dell’Ordine e del Giusto in sè (MAThèMATikè include, cu-riosamente, due volte MAT: il che accomuna l’Ordine in Alto e quello in Basso).

Tutta la vita proviene da una Forza Genitrice così ricca di motivazione da contenere la«inevitabilità», così densa di Funzioni da contenere in sé tutte le forme, così generativa che ogniatto ed aspetto della creazione vengono provocati dalla sua esistenza. Tale Forza - che per Danteera “l’Amore che fa muovere le stelle” - é ciò che definisce e crea in senso fisico la Vita. É attraversoquesto Motore Universale che ogni esistenza acquisisce la sua «Forma»; e ciò vale comunquee dovunque nell’universo (che é uni-versum perchè ogni esperienza si sottomette alla stessaLegge), sia per le stelle che per le cellule, per l’uomo come per una rosa o un diamante: tuttonasce e vive perché “Amore” lo provoca e dunque ciò che vediamo é il riflesso sensibile dell’Idea,un effetto che risulta visibile tanto nel macro-cosmo che nel micro-cosmo.

«Ciò che sta in alto é come ciò che sta in basso, e ciò che sta in basso é come ciò che sta inalto...» é dunque un indizio di quella Legge Universale che oggi gli scienziati stanno ri-trovandopoco a poco, ma che già Ermete Trismegisto, nell’Alessandria egizia del IV secolo A.C., avevascolpito nella sua “Tavola di Smeraldo”: in essa si riconosce che - poichè la Vita é una - anche laForza Generatrice é una.

Globalità dei meccanismi della creazione, glo-balità della Vita, globalità delle Necessità, globalità del-l’essere uomo. Dunque, coincidenza tra “uomo” ed“universo”: la meravigliosa avventura della conoscenza,allora, non é altro che la via delle successive approssi-mazioni per avvicinarsi a questa Legge.

La matematica sembra essere dotata di una di-mensione estetica che comunica direttamente all’animoumano tramite la semplice contemplazione delle formeche cesella. Pitagora, Archimede, Giamblico, DiogeneLaerzio, Platone, Porfirio; e, in tempi più moderni Leo-nardo, fra’ Luca Pacioli, Pico della Mirandola, e poiNewton, Keplero, Agrippa, Goethe, Gurdjeff, Reghini,fino Jung e a Le Corbusier... centinaia di autori, nell’arcodi duemilacinquecento anni di storia, hanno tentato di

15

‹‹

Page 18: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

indagare il mondo delle proporzioni e delle analogie fra i ritmi del “Creatore” e quellidel “Creato”, nello sforzo di risalire dai secondi ai primi. Impossibile non ricordare,tra gli altri, Giordano Bruno (1548-1600). Questi, uomo di libero pensiero, in alcunesue opere analizza il concetto di Unità e di Creato: tra le quali cito per brevità “Dela Causa, Principio et Uno” e “De Infinito, Universo e Mondi” (entrambe scritte aLondra nel 1584). In questi scritti Bruno afferma che il rapporto tra il PrincipioUniversale (Mens), il Creatore (Intellectus) e la Natura (Materia) è sempre moltostretto. La Materia, per assumere le diverse forme, non può fare a meno dell’In-tellectus, quindi quest’ultimo “empie il tutto, illumina l’universo e indirizza la naturaa produrre le sue specie” (da De la Causa, Principio et Uno).

Filosofi, matematici, musicisti e tradizionalisti hanno costruito così unCorpus (talvolta chiamato “Via Pitagorica”) nel quale matematica, musica e fi-losofia perdono il loro aspetto diventato specialistico e frammentario per ac-quisire una naturale, originale unitarietà sapienziale, un significato unificato -o, meglio, “unicato” - dall’amore per la conoscenza.

In questo il Numero Aureo rappresenta un eccezionale esempio di ana-logia tra le bellezze, una proporzione armoniosa tra le dimensioni, il colore, il suono e il tempo,un rapporto che incontriamo ovunque, nella natura e nell’arte, e che contribuisce alla bellezzadi quanto ci circonda: per questo é detto “d’Oro” (Sectio divina presso i naturalisti del XVI se-colo). Tutta la creazione divina sottostà alla legge di questo numero aureo e delle sue divineproporzioni. È secondo la medesima legge che si forma, oltre al tempio fisico, il tempio interiore:la Merkaba metafisica (la parola Mer-Ka-Ba è composta da tre sillabe corrispondenti alle im-portanti tre parole egizie Mer, Ka, Ba; altri, invece, la fanno derivare dall’ebraico merkaba/mer-kava, cioè il “carro”, che nella visione di Ezechiele era il trono di Dio).

Tale rapporto particolarissimo stabilisce che «il pic-colo sta al medio come il medio sta al grande» e ricorrecon sorprendente frequenza in ogni scala di grandezza: lasua conoscenza induce a riformulare una visione di tuttol’universo e a darci la consapevolezza che noi siamo partiorganiche di questa realtà totale, di cui riflettiamo e con-temporaneamente siamo in grado di scoprirne le leggi:come già Pitagora che nel VI sec. a.C. aveva definito l’uomosimile ad un microcosmo sistematico e regolare, in ogni suaparte egli è espressione delle leggi cosmiche universali.

Nel IX e X secolo la cultura araba, che si era diffusa sulla costa settentrionale dell’Africae della Sicilia, é ben superiore a quella dell’Europa, indebolita da diverse guerre e sottoposta alcontrollo della Chiesa. Quando la quasi totalità della popolazione europea é analfabeta e lascienza rimane gelosamente rinchiusa tra le mura dei conventi, nelle grandi città a cultura arabafunzionano a pieno ritmo sale di lettura pubbliche ed operano numerose scuole superiori arabe,ebree e cristiane che collaborano pacificamente tra loro. Nel 1200 gli alchimisti italiani riesconoa distillare alcool a 96° (aqua vitae), un po’ il simbolo di una antica volontà di ricerca che si fasempre più pressante. Anche l’industria é vivace: quella dell’acciaio pregiato passa da Damascoa Toledo, le raffinate lavorazioni dei tessuti iniziano ad essere conosciute (come il “damasco”,da Damasco o la “mussola”, dalla città di Mossul); zucchero, riso, albicocche, datteri, fichi, arancee cotone sono altrettanti doni che gli Arabi fanno all’Europa delle carestie e degli stenti.

Il monaco benedettino Gerberto introduce le cifre indo/arabe per le opere scientificheconfinate nei conventi, cifre che si rivelano molto più pratiche di quelle romane, contribuendo

16

Page 19: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

allo sviluppo della matematica. Gerberto, nato verso il 945 in Franciaad Aurillac nell’Aquitania, frequentò le scuole degli Arabi a Cordovadove studiò matematica e filosofia. Con il nome di Silvestro II (tra il999 ed il 1003) é il primo papa francese della storia. La sua vita é ca-ratterizzata da una prodigiosa attività culturale e scientifica. Sul va-lore della sua scienza geometrica ed astronomica si sono scritte cosesbalorditive testimoniate da due suoi opuscoli. Costruì un globo ce-leste per esporre i movimenti degli astri e dei pianeti in modo nuovo;inventò un apparecchio che segnava l’ora durante la notte; sempli-ficò l’arte del calcolo e su questo scrisse un poderoso trattato. Intro-dusse le cifre indo/arabe ad uso interno dei monasteri, per le loroopere scientifiche, portando dalla Spagna le cifre della scrittura arabamagrebina usata dai saggi virtuosi del «calcolo su sabbia».

Gli arabi hanno intensi scambi commerciali con Venezia, Genova e Pisa, città che sierano ormai lanciate verso tutti i paesi del bacino mediterraneo. Intorno al 1200 i pisani hannoempori lungo tutta la costa africana, con centro a Bugja (nell’attuale Marocco) a capo del qualeviene messo un commerciante noto con il nome di Bonaccio. Egli chiama a sé la famiglia, tracui il figlio Lorenzo, nato a Pisa nel 1175. Al seguito del padre, apprende i fondamenti dellageometria euclidea prima a Venezia, poi a Bugja approfondisce lo studio della matematica araba,arricchendo infine le sue conoscenze in Egitto ed in Siria. Di Leonardo Pisano esiste una bio-grafia di Bigollo Törpel che lo chiama anche Filius Bonaccii, da cui é derivato il nome di «Fibo-nacci» con il quale é noto nella letteratura matematica. Nel 1202appare un libro che ha enorme influenza per il risveglio scientificoche poco a poco doveva operarsi in Occidente: il Liber Abaci, cheintroduce nel mondo medioevale il sistema di numerazione posi-zionale, portando in Europa la conoscenza dell’«algebra».

Nel 1228 Leonardo elabora una seconda edizione per loscozzese Michele Scoto, astrologo di corte di Federico II, in cui Leo-nardo Pisano presenta la soluzione al problema della somma in unaserie di numeri, detta “successione del Fibonacci”, nella quale esisteuna relazione per cui «ogni termine successivo é uguale alla sommadei due immediatamente precedenti»: questo rapporto vale 0,618ed identifica la Sezione Aurea.

É il Numero d’Oro.

IN GEOMETRIA

Le forme sono il primo aspetto intuitivo della realtà che l’occhio umano percepisce. LaProporzione Aurea, chiamata anche Proporzione Divina, Numero Aureo, costante di Fidia; sequenzanumerica di Fibonacci (da cui deriva la spirale di Fibonacci) sonorapporti matematici e geometrie che gestiscono le forme fisiche.É detta anche Canone di Maat...

La Sezione Aurea è il punto di divisione di un segmentoin modo che il suo rapporto con la parte maggiore sia lo stessodi quello che questa ha con la minore: questo numero vale 0,618.

Gli antichi greci conoscevano bene la sezione aurea; nonvi è dubbio che essa fu usata consciamente da alcuni architetti escultori greci, particolarmente nella struttura del Partenone. Il ma-tematico Mark Barr pensava a questo quando nel 1918 dette al rapporto

17

Page 20: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

18

Page 21: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

il simbolo di f (è la prima lettera greca nel nome del grande Fidia, che ha usato con frequenzail rapporto aureo nelle sue sculture).

Ma Aureo non è solo un numero o un angolo, bensì si riferisce anche ad alcune figuregeometriche. Il triangolo aureo è un triangolo isoscele avente i due lati uguali in rapportoaureo con il terzo lato, f : 1 (1,618 : 1) e angoli di 36°, 72° e 72°. Per il fatto di averegli angoli alla base di ampiezza doppia (72°) rispetto l’angolo al vertice (36°), bi-secando uno di questi, è possibile ricavare una successione infinita di trian-goli aurei minori. Continuando infatti verso il micro come verso il macro,si instaura una proporzione continua, che possiamo far proseguire al-l’infinito, in cui compare costantemente tale rapporto.

Con 10 triangoli aurei costruiamo un decagono regolare; in esso,il raggio del cerchio circoscritto, rispetto al lato, é la Sezione Aurea. Colle-gando alternativamente i vertici del decagono regolare otteniamo un pen-tagono regolare con angoli rispettivi di 72° e angoli sulle punte di 36°: lagenerazione dal triangolo isoscele di partenza é evidente, e le diagonali delpentagono si intersecano determinando Rapporti Aurei. Queste diagonali sono le generatricidella Stella a Cinque Punte, che é il simbolo del rapporto armonioso che é consentito dalla Se-zione Aurea. Questa stella, dentro di sè, può continuamente e perpetuamente risorgere.

Già nota nell’antica India, essa é il Pentaculum Salomonis, la Stella “Sigillo” diSalomone; godeva della considerazione di Pitagora perchè tutti i segmenti che la co-stituiscono stanno tra loro in Rapporto Aureo; si trova effigiata nelle decorazioni deiTemplari come Stella dalla cui Luce scaturisce la conoscenza trascen-dentale; nel Medioevo tedesco, era chiamata la «Drudenfuss», piede distrega, e le erano attribuiti poteri straordinari (Goethe la fa mettere dalDottor Faust sulla porta del suo studio: così che, quando questi invita Mefi-stofele ad andarsene, questi deve rifiutare riconoscendo: “non posso uscire / melo impedisce un piccolo ostacolo / il piede di strega sulla soglia”).

Un tipo particolare di forma, legata alla sezione aurea, è stata studiatada Koch. Chiameremo questo frattale “Merletto aureo” perchè abbiamo sosti-tuito il segmento iniziale con quattro segmenti di uguale ampiezza in modo tale che il triangoloisoscele che si forma sia aureo (cioè con gli angoli alla base pari a 72°). La particolarità del frat-tale finale sta nel fatto che ogni triangolo isoscele che si viene a formare è sempre aureo (nel

Merletto di Koch classico (angoli alla base di 60°) tutti i triangoli che si venivanoa formare erano invece equilateri. Il fattore di omotetia k legato alla costruzionedi questo frattale è 1/f2. Si tratta di un valore superiore a quello del merletto diKoch equilatero in quanto il merletto aureo riempie maggior-mente il piano). Nel frattale costruito dentro il penta-

gono, cioè a base 5, la costruzione èanaloga a quella del Fiocco di neve di

Koch a base 6. Il pentagono frattale legato alpentagono regolare ne eredita le proprietà geo-

metriche ed otteniamo ancora una forma a stella.Caratteristica particolare di questo frattale è quelladi contenere infinite copie del pentagono aureotutte perfettamente incastrate fra di loro. Nella fi-gura a fianco le copie del pentagono frattale sonomesse in evidenza con colori diversi: in questo modo è possibile os-

servare che sono presenti i vari passi della costruzione del pentagono frattale. Le parti in grigiocorrispondono al passo 0, quelle in rosa al passo 1, quelle in giallo al passo 2 e così di seguito:

19

Page 22: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

un vero e proprio riassunto infinito della costruzione del pentagono frattale.La spirale costruita con elementi proporzionali al numero aureo ha permesso,

in meccanica, di risolvere moltissimi problemi fisici (dal sollevamento dell’acquadai pozzi al funzionamento degli orologi). Se estesa tridimensionalmente, indi-

vidua il codice genetico nei suoi elementi primigenii; individua il moto diespansione delle galassie, l’uscita dall’orbita di un pianeta, la forma dei ca-nali auditivi (organo di Corti), i rapporti armonici fra le note della scala pi-tagorica, la forma delle conchiglie...

La “spirale di Fibonacci” è una spirale che approssima la spirale aureaautentica, tracciando in contiguità una successione archi di 108° di ampiezza.

La spirale logaritmica cresce nel raggio per una unità angolare che é proporzionale al raggiostesso: quando i tre raggi MA, MB ed MC formano degli angoli uguali fra loro, il raggio cen-

trale MB é medio proporzionale tra il più piccoloMA ed il più grande MC. Lo sviluppo, l’evoluzione

di questo tipo di spirale é nuovamente una spirale lo-garitmica. Il matematico svizzero Jacob Bernoulli

(1654-1705), che scoprì questa legge, la consideròsimbolo dell’evoluzione e dunque della resurrezionee per questo la volle incisa sulla sua pietra tombalecon la scritta «Eadem mutata resurgo» (“restando lastessa, risorgo mutata”, anche se lo scalpellino che pre-

parò la sua pietra tombale sbagliò clamorosamente il tipo di spirale, incidendo nonla spirale logaritmica, ma una comune spirale di Archimede).

20

Page 23: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

Nei poligoni regolari, il teologo e matematico to-scano Luca Pacioli nel 1509 pubblicò a Venezia un trattatoin tre volumi sulle proprietà del Rapporto Aureo chiamatoCompendio de Divina Proportione ufficializzandone l’esi-stenza anche al mondo dei non matematici. Keplero(1571-1630) riscontrò i Rapporti di Sezione Aurea nei nu-meri che avevano relazione con le orbite dei corpi celesti(“La geometria è l’archetipo della bellezza del mondo”, diceva).

La Sezione Aurea, dunque, sembra essere una di-mensione fondamentale, che gioca un ruolo in ogni strut-tura regolare nella natura e nel cosmo, generalmentecomparendo in una proporzione continua, cosa che si puòsimboleggiare in una serie di Stelle inscritte.

Bisogna anche, certo, riconoscere che non tutto,nella natura, è misura ed armonia. L’ordine sembra convivere con il disordine, almeno appa-rente. Ma occorre capire coloro che, dai tempi antichi sino ad oggi - in ambienti non solo cri-stiani ma anche ebraici, musulmani, buddisti, non dimenticando la tradizione delle Logge -dicono di scorgere nella «sezione aurea» le impronte digitali del Deus absconditus, del Dio chesi cela e al contempo si rivela, lasciando tracce, indizi, segnali nella Sua creazione.

NEL REGNO VEGETALE

La formula del Numero Aureo deriva dal rapporto tra la diagonale ed il latodi un pentagono regolare. La lunghezza e l’altezza di una foglia di rosa, per esem-

pio, sono in rapporto 1 : 0,618. Gli angoli che definiscono le po-

sizioni dei petali (in frazioni diangolo giro) sono la parte deci-male di semplici multipli di f(phi). Il primo petalo è a un0,618esimo (la parte decimale di 1x f) di giro dal petalo 0; il secondoè a un 0,236esimo (la parte decimale di 2 x f) dal petalo 1 e così via.

Poiché la crescita delle piante avviene mediante divisione delle cellule, le dimensionifondamentali delle piante di diversa età, negli stessi periodi dell’anno, si presentano come laserie di Fobonacci, o come numeri dei Rapporti Aurei: se misuriamo lo stelo di una pianta daun germoglio all’altro, troviamo il rapporto AB : BC : CD : DE ecc., ossia ritroviamo la Se-

zione Aurea. E questo vale non solo per la crescita di un germoglio dellapianta, ma anche per l’intera ramificazione. Per esempio, la foglia delCerfoglio (Anthriscus vulgaris), a sinistra, o del finocchio (Oenanthephellandrium), a destra. Il Piumino, nome comune di diverse piante,

ha le lunghezze degli assi laterali che sono fra loro in rapportocome i numeri della Successione Aurea; e poichè questi assi lateralisono sistemati ad elica attorno al fusto, la loro proiezione su di unpiano dà una spirale logaritmica.

21

Page 24: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

22

Page 25: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

23

Il caso più documentato della successione di Fibonacci riguarda la fillotassi. Essa studiail modo in cui le foglie e i rami si distribuiscono intorno al fusto: la successione delle foglie edei rami tende ad avere un andamento rotatorio con l’avanzare verso l’alto. Partendo da unafoglia qualunque, dopo uno, due, tre o cinque giri della spirale si trova sempre una foglia alli-

neata con la prima. La disposizione è tale da permettere che le foglie non si coprano fradi loro, ma che ognuna riceva il massimo possibile di luce e di pioggia; e si scopre chequesti schemi sono esprimibili in termini matematici ed hanno un legame con la serieAurea. Infatti, il numero di giri compiuti per trovare la foglia allineata con la prima ègeneralmente un numero di Fibonacci. La crescita delle fogliesegue infatti una «spirale vegetativa»: le linee rette che congiun-gono il centro del fusto e l’abbozzo della foglia formano un «an-golo di divergenza» di 137° 30’ (chiamato angolo aureo). 137,5°è la differenza tra 360° e 360°/f, cioè: 360°/f = 222,5°; per cuil’angolo minore è 360° - 222,5° = 137,5°. Con quest’angolo igermogli posti lungo la spirale generatrice risultano più fitti esfruttano lo spazio con più efficienza; si hanno le migliori con-dizioni di energia minima consumata dalle gemme nel posizio-narsi l’una dall’altra e offrono i migliori risultati per omogeneitàe autosomiglianza.

Il quoziente di fillotassi (cioè il rapporto tra il numero di girie il numero di foglie tra due foglie simmetriche) è quasi sempre il

rapporto tra due numeri consecutivi o alternati della successione diFibonacci. Ad esempio, se occorrono 3 giri completi e passare attraverso

8 foglie per ritornare alla foglia allineata con la prima, il quoziente di fillotassi è 3/8 . Nei tiglile foglie si dispongono intorno al ramo con un quoziente di fillotassi pari a 1/2; nel nocciolo,nel faggio e nel rovo è di 1/3; il melo, l’albicocco e alcune specie di querce hanno le foglie ogni

2/5 di giro e nel pero e nel salice piangente ogni 3/8 di giro.Oltre alle foglie, nelle piante anche altri elementi si dispongono

secondo schemi basati su numeri appartenenti alla serie di Fibo-nacci. L’ananas ne è un magnificoesempio, ognuna delle squame cherivestono l’infruttescenza appartienea tre diverse spirali che, nella mag-gior parte di questi frutti, sono in numero di 5, 8 e 13 (dunque,ancora i numeri di Fibonacci).

Non meno spettacolare è il centro dei girasoli dove è possibilenotare due serie di spirali che si avvitano l’una in senso orario l’altrain senso antiorario. É interessante anche osservare la distribuzione

di foglie e spine nelle piante grasse o nelle brattee della pigna, .

Page 26: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono
Page 27: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

Naturalmente, anche se infiniti fiori, foglie e frutti sono generatidal numero 5, questa non é una regola assoluta, anche i numeri 3, 4 e 6compaiono con grande frequenza negli edifici vegetali: é piuttosto una

norma generale che si ripete con sconcertante fre-quenza (molti fiori presentano un numero di petali

pari ad altri numeri della serie di Fibonacci,come 13, 55 e perfino 377). Quanti di noi, al-meno una volta nella vita, hanno interrogatoi petali della margherita intorno alla roman-tica domanda “m’ama?...non m’ama”? La mag-gior parte delle margherite di campo hanno

13, 21 o 34 petali, numeri di Fibonacci (ma sinoti che i primi due sono dispari: perciò comin-

ciando con m’ama... l’esito favorevole è assicurato).

Già Leonardo nei suoi studi sulla natura frattale affermava: “tuttii rami degli alberi in ogni grado della loro altezza giunti insieme sono equalialla grossezza del loro pedale. Tutte le ramificazioni dell’acque in ogni grado diloro lunghezza, essendo d’equal moto, sono equali alla grossezza del loro prin-cipio”. La frattalità, o autosomiglianza, in natura è molto comune e dif-fusa: pensiamo a un abete in cui è facile notare come ogni singolorametto riproduca in scala ridotta il proprio ramo e, in miniatura, l’alberonella sua grandezza, cioè la forma dell’intero disegno. Un frattale (dal la-tino fractus, frammentato) è infatti un agglomerato di repliche di se stessoin scale differenti.

Un caso meraviglioso lo si trova dal fruttivendolo o al supermer-cato, nel periodo invernale, con una varietà di broccolo verdognolo (Bras-sica oleracea L. botrytis, varietà ‘romanesco’, Famiglia delle Brassicaceae) cheesibisce la parte centrale come un insieme di piccoli torrioni in stile ba-rocco assemblati nella forma di una spirale: l’infiorescenza del cavolfiore completo è costruitacon tanti micro cavoletti autocopiati all’infinito con sequenze a struttura spiraliforme, identiciindipendentemente dal variare della scala. Nell’infiorescenza di carota selvatica (Daucus carota,

25

Page 28: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

fam. Ombrelliferæ) la struttura di base è ripetuta un nu-mero ‘n’ finito di volte: dalla particolare angolazione dellafoto in alto si vede che essa assomiglia a fiocchi di neve,anch’essi a loro volta frattali; nell’immagine in basso è deltutto riconoscibile l’andamento a spirale della fioritura.

Applicando lo stesso meccanismo geometrico edusando come partenza un triangolo equilatero, la figurache si ottiene è chiamata Tappeto o Triangolo di Sierpiski edè composta da tre copie di se stessa ognuna delle qualicostituita da un triangolo di lato pari a metà del lato deltriangolo di partenza. Quest’ultima configurazione trovaspesso riscontro nel mondo naturale, per esempio comemotivo ornamentale sulla conchiglia di diverse specie dimolluschi che vivono negli oceani, per esempio l’OlivaPorphyria. Il concetto di frattale coglie, qui, un aspetto in-timo ed essenziale della natura che precedentemente erastato trascurato, ovvero che persino i suoi tratti più casuali possiedono simmetrie nascoste. Ciòsignifica che simmetria e caos sono due facce della stessa medaglia: la forma complessiva (cheapparentemente sembra caotica) riflette la prima faccia, ed i particolari intricati la seconda.L’anello di congiunzione tra la scala micro e macro è dunque rappresentato dall’autosimilarità.

L’utilizzo della matematica frattale si è rivelato utilissimo in molti campi, per esempioin quello della medicina. Nel corpo umano e animale, infatti, svariati organi presentano talestruttura. Uno è il fegato, suddiviso in diversi lobi ognuno irrorato da una diversa ramificazionedella Vena Porta. Se, poniamo il caso, qui si dovesse scatenare un tumore, si può isolare solo illobo malato e asportarlo senza danneggiare tutto il resto, perche utilizzando gli strumenti dicalcolo della geometria frattale a partire dalla versione ridotta della Vena Porta si può risalirealla sua versione complessiva e intervenire in modo mirato.

26

Page 29: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

27

Nel broncogramma polmonare si vedecome anche qui che la struttura base è ripetutainnumerevoli volte. La costituzione frattaleconsente di comprimere nel minimo spaziograndi estensioni di superficie. Basti pensareche le strutture bronchiali e alveolari dei pol-moni, pur in volume limitato dispiegano, svi-luppano una superficie enorme: nell’uomo,quasi la superficie di un campo da tennis!

E nell’immensamente grande? Il no-stro Sistema Solare, per esempio, è certamentegovernato da leggi matematiche che ne defi-niscono la sua struttura, tuttavia è anche sog-getto al caos nella forma dell’imprevedibilitàorbitale di milioni e milioni di corpi minutinon predicibili che interagiscono tra loro, non-chè nella dinamica di titanici vortici atmosfe-rici come la Grande Macchia Rossa su Giove (grande abbastanza da contenere un paio di Terre),quella Scura su Nettuno, e le insolite formazioni nuvolose di Saturno, originate da venti chesuperano i 1800 km/h. Ovviamente tutto questo vale anche per le complesse dinamiche dellestelle, di ammassi di stelle come dei moti turbolenti che avvengono nelle nebulose sparpagliateper la galassia e, in ultima analisi, di tutta la materia che la compone. Ma aumentando ancoralo zoom, dal momento che l’universo è formato da miliardi di galassie, viene spontaneo do-mandarsi fino a che scala si spinge il “gioco a incastri” dell’autosimilarità. Potrebbe, cioè, il cosmoesprimersi in un disegno frattale... dalla trama del DNA (lo spessore medio di questa molecolaè di circa 22 Angstrom) fino a quella degli spazi siderali di infiniti anni-luce (1 anno-luce è paria circa 9.461 miliardi di chilometri, cioè 63.241 volte la distanza fra la Terra e il Sole)?

Oggi si è scoperto che tale moto di allontanamento delle galassie da noi sta accelerandosempre più, sospinto da una forma di materia ed energia che non conosciamo e non rileviamo.“Ciò che sta in alto è come ciò che sta in basso”... La scienza ha però, oggi, final-mente integrato ed adottato proprio questo concetto: “L’infinitamente piccolosvelato dall’infinitamente grande: il Microcosmo si lega al Macrocosmo”(CERN, Ginevra).

Gli esempi sono infiniti. Alcuni sono intimamentelegati ai miti più antichi e segnalano lo stupore del-l’uomo di fronte alla bellezza del loro schema. Comequando, a tavola, sezioniamo una mela con un ta-glio perpendicolare all’asse centrale e scopriamoche i suoi semi stanno in alveoli contenuti entrouna Stella a Cinque Punte.

Forse proprio per questo la mela é statascelta da molte culture come simbolo fonda-mentale della Scienza Sacra: per esempio nel Ge-nesi, é definito il frutto dell’Albero della Conoscenza.

Mangiare la mela, dunque, significa assimi-lare il Seme della Sapienza nascosto dentro l’Alberodella Vita: ed é esattamente quello il cibo capace di trasfor-mare radicalmente l’intera esistenza dell’Uomo.

Page 30: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

28

Page 31: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

NEL REGNO ANIMALE

Il Rapporto Aureo si riscontra anche nel mondo degli animali. Nella gazzella la lun-ghezza totale della schiena viene divisa secondo il Rapporto Aureo dal groppone;

l’altezza della schiena dalle parti genitali; l’al-tezza globale dal garrese; la lunghezza totaledella testa dall’occhio.

Nel pesce persico, come in altri pesci si-mili, il punto della pinna divide la lunghezzatotale determinando una Sezione Aurea; lo stesso sipuò vedere per la parte anteriore della pinna caudale.

La stella di mare é a 5 punte;la conchiglia Nautilus (radiogra-fia lettera A) è il più celebre

esempio di una perfetta spirale logaritmica. Lo schema governatodalla spirale aurea ha, tra le sue più sorprendenti proprietà, quelladi non alterare la forma e le dimensioni con la crescita: il nautilusnella sua conchiglia aumenta in grandezza e si costruisce cameresempre più spaziose, abbandonando e sigillando quelle inutilizza-bili perché troppo piccole.

Il crostaceo Telescoptum ha la forma di una spirale logarit-mica tridimensionale, come evidenzia la radiografia, lettera B;

il riccio di mare (Cidarius coronata) quella di un dode-caedro regolare; la Circogonia icosahedra, un minu-scolo organismo marino unicellulare la cuiconchiglia ha il diametro di 0,7 mm circa, ha la

forma di un icosaedro regolare. Le conchiglie Sola-rium Perspectivum e la bivalve Cardium Pseudolima sono costruite nello stesso modo.

29

Page 32: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

30

Page 33: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

Parecchie varietà di comuni organismi marini, dal plan-cton alle lumache, presentano, come dicevamo, spirali auree nelleloro fasi di sviluppo o nelle loro conchiglie, come in un bellissimogenere di molluschi gasteropodi marini, gli Haliotis, comune-mente noti come Orecchie di Venere.

Nel micro, i Foraminiferi sono protozoi ameboidi marini.La loro cellula è protetta e rivestita esternamente da un guscio,spesso mineralizzato. Il Numero d’Oro vi è presente, come lo ènei Radiolari.

Accennando solo brevemente agli insetti, il ragno dellafamiglia Araneidae tesse la sua tela secondo una spirale costruitaattraverso l’unione della seta in vari punti ben precisi perché laragnatela regga la tensione, la pressione e il peso. Il suo carico di rottura è confrontabile conquello dell’acciaio di alta qualità, ma con una densità molto inferiore all’acciaio stesso.

Ecco qualcosa di interessante e curioso sulle api (genere Apis, Famiglia delle Apidae),gli insetti sociali per eccellenza: l’albero genealogico di un fuco presenta chiaramente i numeridella sequenza di Fibonacci. Sappiamo che in uno sciame non tutte le api sono uguali: ci sonoinnanzitutto le api (femmine) e i fuchi (maschi). Le femmine sono tutte generate dal-l’unione dell’ape regina con un fuco e si dividono in operaie e regine. Le api reginesono api operaie nutrite solo con pappa reale ma, diversamente dalle operaie, sonoin grado di produrre uova. I maschi nascono dalle uova dell’ape regina.

Quindi possiamo dire che le femmine hanno 2 genitori (l’ape regina e un fuco),mentre i fuchi hanno un solo genitore, l’ape regina. Ecco allora l’albero genealogico di un fuco:1 fuco ha 1 genitore che ha sua volta ha 2 genitori che a loro volta hanno 3 genitori che a lorovolta hanno 5 genitori e così via. Sono i numeri di Fibonacci.

31

Page 34: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

32

Anche per mammiferi la crescita delle corna (per la famiglia dei caprini, l’esempio èl’ariete), delle zanne (ad esempio degli elefanti), degli artigli e delle code di alcune specie,segue lo stesso principio di crescita delle conchiglie dei gasteropodi. Le code più sorprendentisono quelle del camaleonte e del cavalluccio marino (radiografia lettera C).

An

Anche nei comportamenti si può riscontrare in Numero d’Oro. Quando le oche selvatiche volano in formazione istintivamente si comportano come

un unico corpo e si dispongono con un angolo di 36°. Il falco pellegrino, durante la caccia, per ghermire la preda non sceglie una traiettoria

rettilinea, più breve e più veloce, perchè gli occhi del falcone guardano lateralmente e l’uccellodovrebbe ruotare la testa per vedere l’obiettivo, ma tale assetto peggiorerebbe la sua aerodi-namica: così l’animale tiene la testa dritta seguendo una spirale aurea in modo da non perderedi vista la preda e al tempo stesso massimizzare la velocità.

Page 35: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

NELL’UOMO

Ho già anticipato qualcosa nella sfera della fisiologia umana con il fegato ed ibronchi. Scopriamo ora se e dove la “Proporzione di Dio” può essere presente.

Per esempio, esiste anche nei microtubuli del cervello, che sono quelle partideputate al controllo dell’interazioni di

tipo quantistico le quali, secondo gliscienziati, consentono all’uomo diavere coscienza di se stesso. Sembra

che al loro interno, con la funzione digestire gli errori di memoria, siano presenti deipattern molecolari ripetuti che compaiono conla frequenza del Rapporto Aureo.

La cellula umana non ha proporzioni esatta-mente sferiche, bensì più vicine a quelle dell’ovoide aureo, dove lunghezza e larghezza stannoin rapporto aureo. Anche l’utero dell’età di maggiore fertilità femminile sembra rispettare

nelle stesse grandezze l’identico va-lore (nell’immagine a sinistra, il fol-licolo ovarico quasi perfettamenteovoide).

In una inchiesta piuttosto vastacondotta da un’ università austriaca(ben 150.000 soggetti di entrambi i

sessi controllati e seguiti per anni) si è riscontrato che hanno mi-glior salute e speranza di vita più elevata coloro che hanno unrapporto tra pressione arteriosa massima e minima pari a 1,618.

La scienza delle proporzioni dell’uomo, proporzioniideali, era già nota nell’antico Egitto, nella Grecia classica ed a Roma. Vitruvio indicava chel’uomo, in piedi con gambe chiuse e braccia distese orizzontalmente, può essere inscritto in uncerchio il cui centro cade sulle parti genitali; la lunghezza totale del corpo viene tagliata dallavita in due segmenti di cui il più lungo é una Sezione Aurea.

Se in piedi con gambe divaricate e braccia leggermente inclinate verso il basso, può es-

33

Page 36: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

34

Page 37: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

sere contenuto in un penta-gono regolare il cui centrocoincide ancora con i geni-tali. Leonardo da Vinci, Dürer,Cornelius Agrippa di Nette-stheim, Francesco di Giorgio(Harmonia Mundi), Cesare Cesariano(“Homo ad circulum”), fra’ Giocondo daVerona e molti altri ancora, fino aigiorni nostri, hanno studiato econfermato la tendenza aurea delcorpo umano (ricordo Le Corbu-sier con il suo “Modulor”).

Nel 1870 il belga LambertAdolphe Jacques Quételet (1796-1874), il fondatore della statisticadi frequenze, studiando un uni-verso congruo di europei di staturanormale, ha rilevato che la lunghezzatotale del corpo umano viene divisa dallavita secondo Proporzione Aurea. Con

braccia e gambe pendenti, la punta del dito medio divide a sua volta la lunghezza totale de-terminando un Numero Aureo. Le spalle e i genitali dividono infine la lunghezza totale in tre

pezzi che stanno in rapporto 3 : 5 : 8, dati che coincidono sorprendentemente con ilpensiero dello scultore greco Policleto (ca. 430 a.C.), che dettò un Ca-

none Aureo con gli stessi rapporti. Proseguendo, Quételet ri-levò che la distanza tra i genitali e la laringe vienetagliata dall’ombelico in un rapportoaureo, mentre quella tra la testa e l’ombe-lico analogamente é tagliata dalla laringe:

questo rapporto aureo si ritrova anche nella di-stanza tra le spalle e la punta del dito medio,divisa dal polso; nella distanza tra il punto dicirconferenza massima della coscia e la pianta dei

piedi, divisa dal ginocchio. Se moltiplichiamo per 1,618 la distanza che in una personaadulta e proporzionata va dai piedi al suo ombelico, otteniamo la sua statura. Così la distanza

dal gomito alla mano (con le dita tese), moltiplicata per 1,618, dà la lunghezza to-tale del braccio e la distanza che va dal ginocchio all’anca, moltiplicata per

il Numero d’Oro, fornisce la lunghezza della gamba dall’anca al mal-leolo. Anche nella mano i rapporti tra le falangi delle dita medio eanulare sono aurei.

Infine, nel capo, la fronte divide l’altezza totale determinandola Proporzione Divina; la bocca divide la parte inferiore del visodeterminando a sua volta un Numero Aureo, e così via: il voltoumano è tutto scomponibile in una griglia i cui rettangoli hannoi lati in rapporto aureo.

Addentriamoci ora ancora più nella dimensione micro attra-verso il microscopico elettronico.

35

Page 38: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

Nel DNA, con il computer, si è po-tuto descrivere la sua struttura sia insezione longitudinale (doppia elica)sia in sezione trasversale (poligonostellato a 10 vertici). Si riconosce su-bito, come basilarmente proprio, ilrapporto di sezione aurea tra lato eraggio del decagono regolare. Questastruttura è sintetizzata geometrica-mente in un rosone: i vertici dei dieci“petali” sono i punti di incrocio dilinee di forza spirali di 20 propaga-zioni (10 orarie e 10 antiorarie) e nonsono complanari all’immagine, masono i vertici di 10 pentagoni sovrap-posti su altrettanti piani e ruotati di36° ognuno rispetto al successivo, cosìda formare in sezione trasversale unafigura decagonale. Il DNA contiene 10volte il triangolo aureo!

I due filamenti paralleli della dop-pia elica sono costituiti ciascuno dauna catena alterna di residui di desos-

siribosio (uno zucchero) e di gruppi fosfato: lo zucchero si aggancia gravitazionalmente me-diante un atomo di ossigeno al vertice di un petalo, che lo tiene in equilibrio tra le direzioniattrattive del sistema, e quindi al vertice del pentagono terzo successivo ruotato di 72°, e cosìvia; il gruppo fosfato, lungo lo stesso filamento, lega tra loro i residui di zucchero consecutivi.L’altro filamento presenta la stessa catena spostata di un piano e di 36° rispetto al primo fila-mento. É fondamentale il fatto che le due catene presentano polarità opposta.

Dunque, anche il DNA è scritto con l’alfabeto matematico di Dio.

Nel mondo vegetale quanto in quello animale e nell’uomo, volendo verificare in unospecifico soggetto l’esattezza del Rapporto Aureo, ci si troverà di fronte ad una approssima-

36

Page 39: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

zione che tende alla misura ideale.Perchè il Numero non é esattamente verificabile per ciascuno ed in ogni caso?Qui entra in gioco la storia relativa del soggetto, intesa come somma di quella infinita

catena genitore-figlio nella quale ognuno ha portato operso qualcosa: é, insomma, la stessa ragione per cui unasoluzione soprassàtura di sale purissimo genererà un cuboperfetto, mentre sale o acqua non puri non potranno maidare un cristallo precisamente regolare.

É ragionevole pensare, dunque , che “ogni essere ha”,per usare le parole di Claudio Lanzi, “una sua «serie» aureache non é descritta dalle sole misure del suo corpo, ma da qualcosache va, pitagoricamente, vissuto all’interno ed all’esterno, comeritmo, come musica, come danza. Musica del cuore, dell’intellettoo del corpo unitariamente vissute”.

Nel prossimo numero di MIZR ripartiremo proprio dalla musica, per continuare poicon vari esempi nell’Arte, nell’Architettura, in alcuni Oggetti quotidiani e concludere, infine,con l’Astronomia dell’incommensurabilmente grande. n

37

Page 40: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono
Page 41: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

ELIPHAS LEVI:TRA IDEOLOGISMO MAGICO E POSITIVISMO

NELLA FRANCIA DEL 1800

Ahawa

“Il più gran mago sarebbechi sapesse incantare se stesso

fino al punto che le sue stesse magiegli apparissero fenomeni estranei.”

(Novalis)

Alphonse-Louis Constant (1810-1875), vero nome di Éliphas Lévi, nasce a Parigi nel1810, da padre calzolaio e madre religiosa ma analfabeta. La Francia di Constant ha attraver-sato il processo rivoluzionario, ma la presa del potere da parte della borghesia è stata bloccatadal ritorno, anche se parziale, dell’ancien regime, mentre nel contempo si assiste all’irruzionedella rivoluzione industriale. In tale situazione non è difficile pensare quanto difficoltoso possaessere stato trovare una solidità di pensiero, visto la continua oscillazione tra la determina-zione di valori sicuri ed indiscutibili ricercati nel passato e nella tradizione e la ricerca di pro-spettive di trasformazione prettamente scientifiche.

In questa atmosfera Constant compie i primi studi grazie all’abate Hubault Mailmasonche dispensava le prime basi dell’istruzione scolastica ai bambini poveri della sua parrocchia.Nel 1825 continua gli studi al seminario minore di Saint Nicolas du Chardonnet, diretto dal-l’abate Colonna, che come riportano alcune fonti, gli avrebbe trasmesso il primo interesse perla magia. Nel 1830, anno della morte del padre, passa prima al seminario d’lssy per continuareil biennio in filosofia e poi a quello di Saint Sulpice per dedicarsi alla teologia. Nel 1835, lamadre di Adèle Allenbach, una sua allieva, lo prega di seguire la figlia, istruendola a parte eproteggendola. Constant s’innamora perdutamente dell’allieva, in cui arriva addirittura a cre-dere di vedere l’incarnazione della santa Vergine. Il 19 dicembre 1835 viene ordinato diacono,ma nel giugno del 1836, prima di ricevere il sacramento dell’ordine, abbandona il seminariopur di non rinunciare alla passione per Adèle.

La relazione con la ragazza, tuttavia, finisce. La madre di Constant, vecchia emalata, avendo riposto tutte le speranze nella carriera ecclesiastica del figlio, si suicida;

e così, a causa di ciò, medita di ritirarsi in un conventodi trappisti, ma gli amici lo dissuadono. Ritenta la vitasacerdotale e raggiunge l’abbazia di Solèsmes, dovevorrebbe passare il resto dei suoi giorni. L’abbazia pos-siede un’immensa biblioteca, con circa 20.000 volumi,a cui attinge a piene mani. Qui studia la dottrina degliantichi gnostici, quella dei Padri della Chiesa Primi-tiva, i libri di Cassiano e degli altri asceti, oltre ai trat-tati di mistica e agli scritti di Guyon. É da tenerepresente che Lévi fu un ricercatore dotato di una

vastissima erudizione, che amava indossare le vesti del grande iniziato, ma chenon riuscì mai a decidersi d’esserlo veramente. A causa di dissapori con l’abate di Solè-smes, lascia il convento prima della fine dell’anno trovandosi in gravi difficoltà economiche.Grazie all’intervento dell’arcivescovo di Parigi, ottiene un posto di sorvegliante al collegio diJuilly. Il salario è pessimo ed i superiori lo maltrattano: per reazione scrive la “Bible de la Libertè”.

39

Page 42: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

Le copie furono sequestrate dopo un’ora dalla data di uscita del libro. Molte copie furono na-scoste alla censura, ma Constant fu arrestato il 1 aprile 1841. L’11 maggio si svolse il processoe fu condannato a 8 mesi di detenzione e ad un’ammenda di 300 franchi. Constant, che nonpossiede i franchi necessari per pagare, deve scontare 11 mesi nella prigione di Sainte Pèlagie.

In carcere si cerca con tutti i mezzi di provocare ilsuo suicidio, accusandolo di essere una spia e mettendoloin cattiva luce di fronte agli altri detenuti. Grazie ai favoridi una ricca amica, M.me Legrand, riesce a mitigare la du-rezza della sua detenzione. A seguito della sua condottaesemplare il vescovo di Evreux s’interessa del suo caso edè pronto ad intercedere per lui, a condizione che adotti ilcognome materno per non far capire che è l’autore di “Bibledella Libertè”. Constant accetta e diventa quindi l’abate Be-aucourt. Parte per Evreux ed inizia a predicare, riscuotendoun grande successo e scatenando le gelosie degli altri chie-rici. Ma nel giugno dello stesso anno il sotterfugio vienescoperto. Constant legge la “Cabala Denudata” di Knorr deRosenroth, studia gli scritti di Boehme, Saint-Martin eSweedenborg. Nel 1850 l’abate Migne chiede a Constantdi scrivere un dizionario della letteratura cristiana. L’operaesce nel 1851 suscitando un grande stupore per le pro-fonde conoscenze dell’autore. Comincia allora a lavorare al prossimo libro, “Dogme et Rituelde la Haute Magie”, ed assume lo pseudonimo di Éliphas Lévi Zahed, traduzione ebraica diAlphonse Louis Constant. Su richiesta di un iniziato agli alti gradi, Éliphas si cimenta in una

40

Page 43: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

serie di evocazioni magiche. Durante una di queste gli appare lo spirito di Apolloniodi Tiana, che gli indica Lourdes come il luogo dove potrà trovare Nyctemeron, di cuiaveva parlato in “Dogme et Rituel de la Haute Magie”. Éliphas Lévi si ripromette alloradi non cimentarsi più nella magia operative. Quando in seguito avrà degli allievi, faràloro prestare un giuramento di rinuncia agli esperimenti magici e di impegnoesclusivo nella parte speculativa della filosofia occulta.

Soffermandoci su quest’episodio, si ha l’esatta dimensione di un uomo chedistillava le sue convinzioni più sui libri, di quanto non facesse nella vita quotidiana.Éliphas Lévi fu anzitutto un teorico più che un operatore come Papus e del resto lasua vicenda non è stata caratterizzata dall’interesse esclusivo per la philosophia occulta,ma piuttosto da variegate passioni che ne hanno contrassegnato l’evoluzione del pensiero.

Dal sacerdozio all’occultismo, passando per la politica: un cammino esistenziale al-quanto travagliato più che una scelta di vita vera e propria. Éliphas Lévi, del resto, non avevaalcun problema a mettersi nei panni dello studioso che assembla documenti ed informazionivariegate e disparate, perché era in grado di amalgamare ecletticamente nei suoi libri il pro-fluvio dei dati. Egli aveva la mentalità del sincretista, ma non del sistematico. Appare evidenteil tentativo di Éliphas Lévi di conciliare il sovrannaturale con la scienza moderna.

Del resto questo sincretismo è peculiare a tutti gli occultisti, ma è soprattuttocon quelli del XIX secolo che si manifesta la propensione a dimostrare come questeteorie possano convivere con gli assunti della scienza, senza per questo uscirneridimensionate o reinterpretate.

In “Il Dogma dell’Alta Magia” Éliphas Lévi riconosce l’esistenza di unafilosofia occulta che sarebbe la nutrice o madrina di tutte le religioni, di tutte leforze intellettuali, di tutte le “forze oscure”. Questa dottrina primordiale costi-tuisce il tronco nascosto di tutte le sacre scritture e di tutte le iniziazioni, assuntecosì a ramificazioni particolari e contingenti dell’unico albero. Essa germina tutte letradizioni iniziatiche e religiose dell’Egitto, dell’India brahmanica, della Grecia, dellaPersia. La conoscenza di questa dottrina rende gli adepti in grado di esercitare un con-trollo assoluto sulla materia.

La dottrina primordiale non è altro che la Cabala, arbitrariamente identificatacon la scienza dei magi, la cui alleanza originale con il cristianesimo è stata disconosciuta

per paura ed ignoranza. Riconoscerequesta concordanza significa, perLévi, riuscire a conciliare la scienzacon il dogma, la ragione con la fede, ten-tando di articolare questa commistioneadattandola alla gergalità scientifica del-l’epoca, con il risultato di continuarenell’oscillazione interna alla dicotomiascienza-arcano del suo tempo.

Nel 1859 pubblica l’ “Histoire de laMagie”, che riscuote un notevole successoe gli fa conoscere molti esponenti del-l’esoterismo dell’epoca. Il 14 maggio 1861riceve l’iniziazione massonica. Dopo ilrito, alla presenza di un grande numero diFratelli, gli viene concessa subito la parolaper spiegare l’origine cabalistica del sim-bolismo massonico: tuttavia il tentativo

41

Page 44: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

42

Page 45: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

43

non riscuote un grande successo. Nel frattempo Éliphas continua le sue lezioni

sulle scienze occulte di fronte ad un grande numerodi eruditi, appartenenti all’aristocrazia parigina. Il 21agosto 1861 la Massoneria gli conferisce il grado dimaestro. Durante la presentazione di un lavoro inLoggia sui misteri dell’iniziazione, viene confutatoda un Fratello, il professor Ganeval. Éliphas, abituatoormai alla deferenza e a non essere contraddetto, la-scia la Loggia e la Massoneria. Falliti tutti i tentatividi fargli cambiare idea, nel 1865 la Loggia di Éliphas,intitolata “Rose du Parfait Silence”, cade interamentein sonno. Il 29 agosto del 1862 edita “Faubles et Sym-boles”, opera essenziale sul simbolismo, in cui ana-lizza nel dettaglio i simboli del pitagorismo, deiVangeli apocrifi e del Talmud.

Intanto frequenta i circoli dello spiritismo, piùche altro per documentarsi sul fenomeno. Nel 1865 scrive un nuovo libro sui simboli “LaScience des Esprits”. Nell’estate dello stesso anno il suo editore gli chiede di scrivere un trattatosulla Cabala, si dedica così a tempo pieno alla stesura di “Les Livre des Splendeurs”, incentratoprincipalmente sui contenuti dello Zohar, che uscirà postumo. Lévi, dopo aver fatto sfoggiodi erudizione e di avere citato diversi miti come forme distinte e riconducibili all’unico segreto,rivela che il libro che “riunisce tutto il genio filosofico e il genio religioso”, “tesoro cinto di spine,diamante nascosto”, non è altro che il Talmud in cui si nasconde “la vera filosofia segreta e tradizio-nale”. In questo libro, sempre secondo Lévi, si nascondono le chiavi di lettura della veraCabala, che si troverebbe alla base delle religioni e della scienza. Nella Cabala si con-cilia l’alleanza della ragione con il Verbo e la fede, “il potere con la libertà, la scienzacol mistero, essa ha le chiavi del presente, del passato e dell’avvenire”.

Dunque la Cabala è il principio e la radice di tutti i rami della conoscenza;la sua padronanza garantisce il superamento dell’aporia ragione-fede. Contestala validità del cogito cartesiano: infatti, anziché principiare dal “Cogito, ergo sum”,sarebbe preferibile farlo dall’ “Ego sum qui sum”, con cui inizia la rivelazione divinanell’uomo. Quest’ultima è la manifestazione della ragione universale a quella umana,è il trait d’union in grado di realizzare l’Uomo-Dio. Secondo Éliphas Lévi non ha sensosostenere con Descartes che l’autocoscienza si produce dalla certezza di pensare, perché daquest’ultima scaturisce piuttosto la dimostrazione dell’esistenza dell’Essere superiore. Dunqueil Verbo divino regala la scintilla del pensiero razionale all’uomo, ma nello stesso tempo gli sirivela come suo fondamento. Lévi dunque risale all’esistenza di una Causa prima aristotelica,ma elabora una serie di teorie del tutto estranee al pensiero dello stagirita.

Per Lévi il Verbo è il velo dell’essere, identificato con l’idea platonica del principio ani-potetico (idea della Verità assoluta, assolutamente indimostrabile). Ma la forma è, sempre perLévi, a sua volta il velo del Verbo; quindi l’idea (essere) è la madre del Verbo e la ragion d’esseredella forma. Il velo simboleggia qui la dissimulazione della realtà segreta; per converso lo sve-lamento equivale alla rivelazione, alla conoscenza. Per Lévi è quindi l’idea a strutturare laforma, secondo il principio delle corrispondenze espresso dalla Tavola Smeraldina “Ciò che èin alto è come ciò che è in basso, ciò che è in basso è come ciò che è in alto”. La forma è dunqueproporzionale all’idea, dato che quest’ultima è la matrice del Verbo e del mondo formale emateriale. Ma se è vero che possedere l’idea significa plasmare la forma, allora in virtù dellarivelazione del Verbo divino “Sono colui che sono”, l’uomo deve avere il potere latente di pa-

Page 46: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

droneggiare l’immaginazione-rappresentazione che forgia la ma-teria. Quindi se l’immaginazione è in grado di ricollegare il pen-satore all’idea suprema, o se si preferisce all’essere, per Lévi èevidente l’unità di una sola ragione, di una sola filosofia.

Questo principio unico, che Lévi chiama “Dogma”, non èaltro che l’identità tautologica dell’essere con se stesso, che si con-cretizza in una metafisica monista. Il divenire, i fenomeni visibilidiventano allora manifestazione dell’invisibile. Il principio su-premo che determina gli enti transeunti, nel suo “Dogma dell’AltaMagia”, è in altre parole l’identità autoreferenziale dell’essere.

É verosimile pensare che Éliphas Lévi dovesse conoscerel’idealismo tedesco, la filosofia di Fichte, Hegel, Schelling, cono-scenze acquisite probabilmente nel periodo giovanile degli studiin seminario. A questo proposito si deve rammentare l’enormeimpatto dell’idealismo, specialmente del pensiero di Hegel, sullateologia e la filosofia della religione. Tuttavia, alla presunta cono-scenza della dialettica hegeliana, si deve aggiungere anche la piùsicura padronanza di Lévi della teoria cabalistica sull’emanazione delle Sefirot. Tutti e due isistemi di pensieri, dialettica hegeliana e Cabala, forniscono una spiegazione di come possascaturire dall’identità la differenza - ossia gli altri numeri dall’uno - senza trascurare nemmenola possibilità che Lévi avesse letto Fichte, autore, tra l’altro, come lui legato alla Massoneria.Con “idealismo magico” si designa una branca esoterica dell’idealismo che si rifà appunto aFichte e secondo il quale la realtà che viviamo è esclusivamente una realtà mentale in cuiall’IO (il soggetto) si oppone un non-lO (l’oggetto) da egli stesso prodotto nel processo dirappresentazione della realtà personale. Tale rapporto può essere definito “magico” nel mo-

mento in cui l’IO si riconosce come creatore dellapropria realtà, infrangendo la barriera che lo di-vide dal resto del mondo ed instaurando un rap-porto “magico” con l’esistenza di cui egli è il primomotore: ciò che deve fare è assumere una diversaprospettiva sulle cose. Ruolo fondamentale, in questo processo, è as-sunto da quella che Fichte definisce “immagina-zione produttiva”, la facoltà inconscia del soggettotrascendentale (l’Io) di produrre la propria realtà.In base a ciò il mago è quindi colui in grado di in-traprendere un percorso interiore al fine di pren-dere il pieno controllo di tale facoltà inconscia edunque del processo creativo della propria realtàvissuta, divenendo così consapevole dell’Universoche alberga presso sè, nel tentativo di sprigionarel’immensa forza creatrice che a malapena sospet-tiamo di possedere.

Sfiorando in tal modo l’Assoluto, ne diveniamopadroni.

L’uomo è infatti dotato di una potenza magica,per lo più ancora inutilizzata, che può essere at-tiva se si ridesta la creatività di cui egli è inconsa-pevolmente capace, diventandone consapevole e

44

Page 47: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

usandola coscientemente e volontariamente. Ciò può essere il frutto di un esercizio di vigi-lanza e di attenzione tali da trasformare l’inconsapevole in consape-vole e da sviluppare le facoltà dell’uomo, incrementandonel’attività. In questo senso, quanto più diventiamo attivi (di-minuendo la nostra inerzia), tanto più il mondo esternoperde potere su di noi, essendo esso null’altro che la no-stra inerzia (spirito addormentato). Sicché vincere l’iner-zia significa vincere la resistenza del mondo nei nostriconfronti, recuperare le forze latenti, estendere il dominiodella volontà.

Nel 1874 una bronchite persistente, unita a un gon-fiore alle gambe, mette a dura prova la salute di Eliphas Levied il 31 maggio 1875 si spegne all’età di 65 anni. Seppellito al ci-mitero d’Ivry, nel 1881 i suoi resti sono riesumati e gettati in una fossacomune. Ma nella Francia di Eliphas è in agonia anche l’idealismo magico; consideratoun’inutile astrazione metafisica, soppiantato dal positivismo, fautore del metodo scientificoda applicare a tutte le sfere della conoscenza e della vita dell’uomo.

É un mutamento repentino e molto più incisivo di altri accorsi nei secoli precedenti,che stravolge non solo le dimensioni spazio-temporali ma anche quelle intellettuali dell’uomo.Egli ripone la sua fiducia nella sola ragione come mezzo per conseguire la “pubblica felicità”,accantonando l’atavica esigenza del sapere come processo infinito per cui la creazione dellarealtà vissuta avviene principalmente mediante i sensi ma, finché non prendiamo il controllodella nostra interiorità, vivremo l’esistenza in maniera prettamente passiva. L’idealismo ma-gico nasce con lo scopo di ribaltare questa condizione.

“Ciò che distingue l’idealismo magico è il suo carattere essenzialmente pratico: la sua esigenzafondamentale è non di sostituire una intellettuale concezione del mondo ad un ‘altra, bensì di crearenell’individuo una nuova dimensione e una nuova profondità di vita...”

(“L’idealismo magico”, Julius Evola, pp.91). n

45

Page 48: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono
Page 49: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

IL CAVALIERE BENEFICENTEDELLA CITTÁ SANTA

NELLA TRADIZIONE LIBERO-MURATORIAEGIZIAEleazar

Il Grado di Cavaliere Beneficente della Città Santa (in francese Chevalier Bien-faisant de la Citè Sainte ed in inglese Knight Beneficent of the Holy City) appartiene

alla Scala Iniziatica del Rito di Misraïm di Venezia del 1788: si trova al 67° Gradodella Terza Serie ed Undicesima Classe di quella Scala, ma si hanno pochenotizie sulla sua effettiva pratica da parte di quella Comunione Iniziatica e anoi sono giunti solo pochi frammenti di un testo che ha caratteristiche evi-

dentemente mutuate da altre tradizioni muratorie, prima di tutto la sua evidente ca-ratura cristica ed il richiamo alle virtù teologali in maniera molto più marcatarispetto ad altri gradi. Non a caso non troviamo un grado corrispondente nella pa-

rallela Scala del Rito di Memphis di Etienne Marconis de Nègre e neppure nella Scala rivisitatadi John Yarker sia a 95 che a 33 gradi. Parimenti non abbiamo elementi nell’opera di Théodorede Tschoudy, i cui elaborati hanno grande importanza nei Regimi Egizi,che in qualche modo possano aver ispirato questo testo.

Siamo quindi portati ad ipotizzare, con tutte le cautele del caso,che questo grado sia stato in qualche modo derivato dal corrispon-dente Grado del Rito Scozzese Rettificato, un Rito che è stato codifi-cato in occasione del Convento di Wilhelmsbad nel 1782 sotto lapresidenza del duca Ferdinando de Brunswick-Lunebourg che inquello stesso convento venne eletto alla Gran Maestranza.

Il Rito Scozzese Rettificato, rispetto alle coeve tradizioni mu-ratorie che si limitavano a chiedere ai loro adepti l’esistenza in un Es-sere Supremo, generalmente noto come Grande Architetto dell’Universo, ha comecaratteristica principale quello di pretendere dai suoi membri una forte ed incrollabile fedeltàalla religione cristiana.

Questo Rito prevede unicamente sei gradi e, pur essendo ancor oggi suffi-cientemente praticato, soprattutto in Francia, i suoi rituali sono stati oggetto dipochissime modifiche dal XVIII secolo ad oggi.

Durante quel convento vennero stesi i rituali dei tre primi gradi simbolicie l’articolazione del Quarto Grado (Maestro Scozzese) dove sono stati integratialcuni elementi dell’Ordine degli Eletti Cohens1.

In quel contesto avvenne anche la riforma di quello che era chiamato il“Codice Muratorio delle Logge Riunite e Rettificate di Francia” (Code Maçonniquedes Loges Réunies et Rectifiées de France), detto anche Codice di Lione, e quellodel Codice Generale dei Regolamenti dell’Ordine dei Cavalieri Beneficenti dellaCittà Santa. Questo lavoro era avvenuto al fine di formare il “Codice Muratorio

47

1 L’Ordine dei Cavalieri Massoni Eletti Cohens dell’Universo è stato fondato nel 1760 quandoJacques de Livron de la Tour de la Case Martines de Pasqually incominciò ad iniziare i suoi primi allievi inuna Loggia chiamata “Josué”, fondando un Capitolo massonico operativo, denominato Tempio degli Eletti Cohens, cuiseguì una seconda Loggia chiamata “La Française”. Martinez ebbe nel 1767 a riunire i vari capitoli fondati in Francianell’unico Sovrano Tribunale dell’ Ordine del Cavalieri Massoni Eletti Cohens dell’Universo.

Page 50: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

48

delle Logge Riunite sotto il Regime Scozzese Rettificato” (detto anche Codice de Wilhelmsbad) e me-glio disciplinare l’Ordine dei Cavalieri Beneficenti della Città Santa, affidato ad un gruppo disegretari. Questi lavori avrebbero poi dovuto essere ratificati da un successivo Convento chenon si tenne mai a causa del sopravvenire della Rivoluzione Francese.

Questo studio venne comunque proseguito e portato in qualche modo a termine daJean-Baptiste Willermoz2 e costituisce la prima completa versione dei rituali, i quali fra il 1787ed il 1820 vennero per tre volte rivisitati sulla base delle esperienze fatte in

precedenza dall’estensore nel campo dello spiritismo e dell’alchimia.Ancora oggi il Cavaliere Beneficente della Città Santa,spesso designato con la sola sigla CBCS, costituisce un

grado del Rito Scozzese Rettificato basato sui rituali re-datti da Jean-Baptiste Willermoz.

La caratteristica di questo Ordine Muratorio è quelladi avere una struttura organizzativa fortemente gerarchizzata

che culmina in un ordine interiore, chiamato appunto Ordine deiCavalieri Beneficenti della Città Santa.

In un Regime Egizio, per la sua natura, questo grado riveste più chealtro un interesse a livello storico: per il suo contenuto intrinseco, non ha al-

cuna ragione di essere praticato, a meno che non si operi in un contestoprettamente gnostico.

DISPOSIZIONE DEL TEMPIO

Il Consesso dei Cavalieri Beneficenti della Città Santa, che nel Misraïm di Veneziaprende il nome di Sovrano Consiglio, operava secondo quel testo in una camera di formatriangolare al cui vertice, posto ad Oriente, è posto il Trono del Presidente, chiamato Eminen-tissimo Gran Priore.

Le Logge locali erano chiamate anche Capitoli di Prefettura, in ottemperanza all’anticatradizione della ripartizione territoriale fissata nel 1782. Le loro pareti sono decorate intera-mente con tendaggi bianchi. Al di sopra del Trono è posto il Tetragrammaton con inciso ilNome Ineffabile in lettere ebraiche. Alla destra della porta di ingresso vi è un’urna o cassettadi legno chiusa con tre diverse serrature sulla quale sono incise le lettere P∴, L∴ e A∴. LaLoggia è illuminata da 67 Luci (il testo veneziano non precisa come queste luci debbano essereraggruppate o posizionate).

Questa disposizione del Tempio è stata da molto tempo abbandonata e le versioni piùrecenti di questo Grado, ove praticato, prevedono una camera rettangolare ed un arredamentodel Capitolo molto più ricco (queste informazioni derivano da un rituale in lingua inglese cherisale al secolo XX, tuttora utilizzato negli Stati Uniti, il cui testo presenta molteplici analogiecon un testo francese più antico ed è molto probabile che ne costituisca una traduzione).

I tendaggi sono, per tutte le pareti, di colore rosso e di identico colore è il baldacchinoposto all’Oriente sopra la cattedra del Gran Priore.

Sull’Altare, coperto da un panno rosso, è posto il Libro della Legge Sacra ed un can-delabro a tre luci con candele di colore rosso, che viene acceso dal Maestro delle Cerimonie

2 Jean-Baptiste Willermoz (Lione 1730-1824), allievo di Martinez de Pasqually, è un libero muratore francese che nelsecolo XVIII ha giocato un ruolo estremamente importante nella costruzione dei cosiddetti Alti Gradi, elaborando testirituali in gran parte adottati ancora oggi in alcuni paesi europei.

Page 51: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

prima dell’apertura dei Lavori e portato nel Tempio all’ingresso dei Cavalieri.Sotto il baldacchino è appeso uno scudo con una te-

schio e la scritta “Memento mori”; più in basso un secondoscudo con una fenice ed il motto “Perit ut vivat”; altri trescudi sono posti sulle pareti d’Oriente, uno con una feniceed una croce patente, uno con un pellicano ed uno con uncavallo che ha in sella due cavalieri.

Sul tavolo del Gran Priore viene posto all’apertura dei La-vori un candelabro a nove luci con candele di colorerosso che rappresenta il simbolo dell’Ordine.All’Oriente, all’estrema destra del Gran Priore (cioè sul

lato sud) è posto un trofeo d’armi ovvero una rappresentazione di un cavaliere con una com-pleta armatura e munito di lancia che verrà mostrato al Neofita alla fine della cerimonia dielevazione al Grado.

Sulle pareti laterali sono appesi due medaglioni per lato. Al centro del capitolo sonopresenti due croci patenti rosse appese con un nastro bianco.

Tutti i cavalieri hanno una spada a disposizione posta vicino ai loro seggi.All’Occidente è posta una poltrona per il Maestro delle Cerimonie, che siede davanti

al Cavaliere di Guardia.Vi è un gabinetto di riflessione dove sono presenti numerosi oggetti da utilizzare du-

rante la celebrazione della cerimonia di ricezione di un Neofita (chiamato anche Novizio):il questionario, una brocca che contiene acqua, un bacile, un tovagliolo e la tunica

nera che dovrà indossare il Neofita. Durante la cerimonia di ricezione sul tavolo del Gran Priore oppure su quella

del Prefetto sono presenti i paramenti da consegnare al Neofita, fra i quali spiccal’anello d’oro.

UFFICIALI ED ABBIGLIAMENTO

Il Presidente del Sovrano Consiglio è chiamato Eminentissimo Gran Priore. Egli siedeall’Oriente e nelle tornate normali si limita a recitare le preghiere rituali, affidando la direzionedel Capitolo al Reverendissimo Prefetto (o Precettore), e cede il maglietto al Gran Priore solodurante le cerimonie di elevazione al Grado.

Gli Ufficiali, o Governatori, sono chiamati semplicemente Cavalieri. Fra di essi vi sonole figure del Maestro delle Cerimonie, del Decano, che è la figura più anziana della Loggia, eche funge da Oratore sedente ad Oriente alla sinistra del Gran Priore, del Copritore Interno,detto Cavaliere di Guardia, che siede ad Occidente, dell’Ospitaliere, che siede sulla colonnadel Sud e del Tesoriere, che siede sulla colonna del Nord. All’Oriente, alla destra del GranPriore e del Prefetto, siede il Cancelliere del Capitolo, che ha funzioni di Segretario. Ad occi-dente, con funzioni di Primo Sorvegliante, siede un Cavaliere Priore Anziano, mentre a mez-zogiorno all’altezza dell’altare siede il Cavaliere Priore che assume le funzioni di SecondoSorvegliante.

Anticamente, secondo il rituale di Venezia, tutti i Cavalieri erano dotati di una spada,portavano un grembiule bianco bordato e foderato di rosso, come quello dei Maestri del RitoScozzese. Al centro del grembiule era disegnata una cassetta sulla quale erano incise le lettereP∴, L∴ e A∴). Essi portavano anche una fascia bianca listata di rosso con sopra incise sul da-vanti le lettere S∴ C∴ D∴ C∴ B∴ C∴ S∴ e la cifra 67. La fascia serviva anche come bando-liera per la spada. I rituali più recenti hanno soppresso il grembiule e mantenuto solo la fasciao sciarpa bianca che non porta alcuna scritta ed alla quale viene appesa una croce di S. Andrea

49

Page 52: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

50

Page 53: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

oppure ricamata o appesa una croce patente rossa che ha funzioni di gioiello del grado.Il grembiule è stato sostituito da un collare di colore rosso al quale è appesa, all’altezza

del cuore, una croce patente rossa, oppure questa croce è ricamata sul collare.I Cavalieri indossano anche un mantello bianco con ricamata sul lato sinistro una croce

patente rossa, identico a quello dei Templari.Essi portano anche, come già accennato, al dito mignolo destro un anello d’oro, sim-

bolo di fedeltà e solidarietà.

Il compito principale dei Cavalieri è quello della beneficenza: per questa ragione trevolte al mese il Gran Priore incarica un Cavaliere, scelto fra i più anziani, di distribuire a fa-miglie indigenti, una certa quantità di aiuti determinata in precedenza. Quando vi è scarsitàdi fondi, il Gran Priore può rivolgere un appello ad ognuno dei Cavalieri membri del Consiglioaffinché provvedano, nel limite delle loro possibilità, ad integrare i fondi medesimi.

Le due fonti spirituali di quest’Ordine Cavalleresco sono, da una parte, la dottrina eso-terica di Martinez de Pasqually (la cui essenza è l’origine prima, condizione attuale e destinoultimo dell’uomo e dell’universo) e la Tradizione occidentale. Queste due dottrine si sosten-gono a vicenda contribuendo “a formare Uomini/Templi di Dio”: diceva Gabriele D’Annunzio,“...gli Ordini Cavallereschi sono stati e sono l’espressione visibile e tangibile dei più alti fra i senti-menti che possono albergare nell’animo umano: fortezza, spirito di sacrificio, valentia, fedeltà all’ideae alla parola data sino alla morte, ed oltre”. n

51

Page 54: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono
Page 55: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

I SUONI SACRIE LA SCIENZA DEI MANTRA

IN INDIAArjuna

È da tempo immemore che in India viene trasmessa una scienza basatasui suoni per raggiungere i più alti stati di coscienza, è l’antica scienza dei man-tra, le vibrazioni essenziali dei nomi divini capaci, se cantati con l’intonazionegiusta, nei centri energetici giusti di cambiare la coscienza e di portare il pra-ticante agli stati di trance chiamati “samadhi”. Inoltre capaci di mettere in con-tatto l’adepto con le Divinità che risiedono secondo questa scienza all’internodel praticante stesso nei 7 chakra principali, dentro la sua colonna energeticachiamata “Sushumna-nadi”.

Esistono degli Shastra, cioè dei libri di conoscenza, dove la scienza dei mantra vienespiegata nei minimi dettagli. Fu l’arduo compito di Artur Avalon di tradurre i “Mantra-shastra”in inglese, di cui è famoso il libro “Ghirlanda di lettere” (Varnamala).

I mantra si dividono sostanzialmente in due categorie, quelli basati su dei suoni chefanno vibrare il corpo sottile del praticante, il cui effetto nasce solo unicamente dalla vibra-

zione, e tutta quella famiglia dei vari nomi delle Divinità appartenenti all’ampioPhanteon induista. I primi sono chiamati “bija-askhara“e non hanno necessa-

riamente una traduzione, i secondi “nama mantra”. I principali bija-askharasono circa una quindicina e si trovano frequentemente nelle scritture. Sonoper esempio “Kliim”, “Hriim”, “Aiim”, “Gam” etc., e sono nati dalla chiarou-dienza degli antichi Rishi, i Santi-veggenti, che ascoltando le vibrazioni al-

l’interno di loro stessi in profonda meditazione, le hanno poi tradotte in questitipi di suoni che variano un pochino tra il Nord ed il Sud dell’India, quello che

da un lato dell’India è chiamato “Kliim” da un altro lato dell’India poteva esserechiamato “Kliing”, oppure se nel Sud c’è “Aiim” nel Nord troviamo “Aing”. Possiamo bene omale notare che i suoni sono sempre più o meno gli stessi. É appannaggio del Buddhismotantrico tibetano il grande utilizzo di questi suoni per invocare le Divinità che risiedono sianel microcosmo, quindi all’interno del praticante, che nel macrocosmo, situate invece, nei varipiani di coscienza (Loka).

Questi suoni sono molto molto potenti e devono essere attivati perché funzionino. Étradizione in India passare dei periodi a volteanche abbastanza lunghi come apprendista nellacasa del maestro, chiamata Gurukula (Gu: luceche rimuove; Ru: oscurità; kula: radice). La casadel maestro in genere era nella foresta perchéqueste scienze hanno bisogno di un ambientemolto calmo. Inoltre, l’adepto a questa scienzadeve dedicare ad essa molto tempo affinché lasua mantra-sadhana (pratica occulta basata sulsuono sacro) possa portare il frutto desiderato.In genere, l’apprendista seguiva un periodo diservizio piuttosto lungo, in cui tagliava la legna,

53

Page 56: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

54

puliva la casa, cercava il cibo per il maestro e intanto si bagnava nelle sacre vibrazioni delcampo aurico del Guru, potentemente risvegliato. L’apprendista veniva parzialmente risve-gliato grazie alla sua devozione e al suo servizio al Guru in questo periodo, ma non era poidetto che il maestro accettasse di iniziare l’apprendista alla sacra scienza che era in genere oquella del soffio o quella del suono. Queste scienze in realtà miravano a risvegliare il cosiddettopotere serpentino, cioè il potere dello Spirito Santo come lo chiameremmo nella nostra tradi-zione, che una volta risvegliato all’interno del corpo delpraticante nel centro del coccige (Kunda), secondo i rac-conti dei mistici, si innalza potentemente verso la testa.Questo potere di milioni e milioni di Watt sale lungo lasushumna, il canale centrale, ed Ida e Pingala i due canalilaterali per fissarsi in maniera definitiva sopra la testacome un grande fuoco esattamente come dipinto e de-scritto nel risveglio che avevano avuto i discepoli di GesùCristo nel momento della Pentecoste. Questa risalita in-

fatti apre la corona efa poi discendere dasopra la testa delleenergie cosmichesuperiori, che fon-dendosi con esso sifissano definitiva-

mente sopra la corona, sopra il settimo centro nella forma di una grande fiamma chiamato Ji-vatman o “centro filtro” dell’Atman situato invece a un metro e mezzo sopra la testa. IlJivataman è quindi un ottavo centro di coscienza.

I bijashkara (come i suoni citati sopra) hanno la capacità di unire le energie di più Cha-kra, per esempio il suono “Kliim” unisce le energie partendo dal muladhara (primo centro ener-getico) fino all’Anahata Chakra. Per questo viene chiamatoKamaraja mantra o mantra che concede di governarel’energia del desiderio. Il suono “Hriim” invece unisce ilChakra della gola al chakra del terzo occhio donandoenorme quantità di Shakty (Potere). La combinazione diquesti mantra è una faccenda molto complessa. Per esem-pio combinando prima Kliim e poi Hriim si ottiene un certoeffetto psichico, mentre la combinazione contraria fa otte-nere un’effetto psichico completamente diverso. Questecombinazioni verranno fatte tramite la profonda capacitàdell’insegnante di vedere all’interno del fisico sottile delpraticante, i suoi nodi psichici chiamati “Granthi” e sapercalibrare i mantra in maniera proporzionale alle difficoltàche l’aspirante incontra.

Quindi questa scienza non era una scienza studia-bile e praticabile da soli. Aveva, ed ha, sempre e comunquebisogno di uno stretto rapporto tra maestro e discepolo o Guru-shishya. Per questo si vivevacon questi esseri, con questi maestri nella foresta, che guardando attentamente il discepolocapivano immediatamente quali erano i nodi che egli aveva ancora da sciogliere, perché queglistessi nodi che bloccavano le energie nel canale centrale o “Via Regia” o “Shushumna” del pra-ticante si potevano verificare nel carattere del discepolo.

A volte, prima di donare un’iniziazione al mantra, il discepolo trascorreva anche dieci

Page 57: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

55

o vent’anni a prestare servizio e veniva testato molte volte, alcune anche ingiustamente, avolte veniva anche insultato o scacciato, denigrato per verificare il suo stato di umiltà, di de-vozione, di sottomissione: questo, perchè i mantra danno molto potere e risvegliano veloce-mente la coscienza, ma anche le zone del carattere più nascoste, più subconscie.

Il Guru doveva quindi occuparsi di quegli aspetti del carattere come l’attaccamento,l’invidia, la gelosia, la collera.

Quindi la distruzione degli aspetti negativi del carattere e la ricostruzione dello stesso,sulla base delle leggi universali. Questo era l’arduo compito che veniva metodicamente intra-preso dal Maestro prima dell’iniziazione formale.

Poi, durante l’iniziazione, il suono veniva insufflato nell’orecchio sinistro del discepolointriso di “prana shakty” o energia vitale del Guru, che assieme al suono, gettava dentro al di-scepolo il potere di realizzazione al mantra. Senza questo passaggio di Forza,o Shaktypath, il mantra potrebbe essere equiparabile ad una medicina sca-duta. Il passaggio di Forza, è paragonabile un pochino a quando un poco diyogurt viene messo in un contenitore di latte, sufficientemente riscaldato.Lasciando depositare il tutto per parecchie ore, tutto il latte diviene na-turalmente yogurt. Allo stesso modo la potenza del Guru attraversol’iniziazione viene trasferita dal Maestro al discepolo.

Successivamente il discepolo dove isolarsi e trovare iltempo di cantare il mantra un certo numero di volte ogni giorno,accumulando giorni e giorni di pratica fino ad arrivare a cantare ilmantra almeno 16 milioni di volte. Per chi non ha ricevuto l’inizia-zione si parla di 60 milioni di volte. Concluse tali austerità, il mantra in ge-nere, veniva accettato dal corpo sottile del discepolo e si auto-cantava da solo. Il praticantearrivato a questo punto, avendo accumulato molta Shakty, bastava che ascoltasse il mantra ri-petersi dentro di lui nella sua mente o nel suo cuore, dato che tutto il suo corpo sottile era im-pegnato da quel tipo di vibrazione. Il mantra era definitivamente entrato e questa vibrazioneDivina faceva parte del discepolo. A quel punto era facile poi il ritorno al Sè spirituale del di-scepolo perché egli non doveva più occuparsi di ripetere il mantra ma poteva occuparsi diascoltare il mantra ripetersi da solo, e ascoltandolo poteva successivamente occuparsi di os-servare “Chi” stava ascoltando il mantra; da che punto di se stesso veniva ascoltato. Venivaquindi scoperto quello che è chiamato anche “Shakshy”, il testimone.

Ecco che si apriva la porta della Coscienza e dalla Coscienza poi la porta della Consa-pevolezza. Infatti la Coscienza sta a metà tra i vari corpi del discepolo - chiamati in India Pra-kriti o Natura inferiore del discepolo (corpo mentale, emotivo, pranico, eterico, fisico) - ed il suostesso Sé, che è invece è la Sua parte spirituale. Il Discepolo ha quindi usato il mantra peruscire dal vortice di pensieri, dal vortice delle emozioni, per disidentificarsi; e quindi fatto que-sto, riusciva a rimanere completamente immobile in questo stato di pura osservazione “ShakshyBhava”. Nel momento in cui lo stato di pura osservazione era prolun-gato sufficientemente, allora Kundalini si risvegliava perché attivatadal “calore” prodotto dallo stato di immobilità concentrata, e risalivasopra il capo cercando di unirsi a Shiva (Padre Divino).

Ecco che dallo stato di Coscienza, il discepolo diventava con-sapevole della propria Vera Natura, del Sè infinito senza forma che èoltre il chakra della Corona.n

Page 58: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono
Page 59: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

IL VALORE EDUCATIVODEL SIMBOLISMO ASTROLOGICO

Hathor Go-Rex

“La superstizione sta alla religione come l’astrologia sta all’astronomia,la figlia pazza di una madre prudente.”

[Voltaire]

“Lo cielo i vostri movimenti inizia;non dico tutti ma posto ch’io ‘l dica,

lume v’è dato a bene e a maliziae libero voler; che, se fatica,

nelle prime battaglie col ciel dura,poi vince tutto, se ben si nutrica”

[Dante-Purgatorio XVI, 73]

Che ci piaccia o no, siamo noi la causa di noi stessi.Nascendo in questo mondo, cadiamo nell’illusione dei sensi;

crediamo a ciò che appare. Ignoriamo che siamo ciechi e sordi.Allora ci assale la paura e dimentichiamo che siamo divini,

che possiamo modificare il corso degli eventi,persino lo Zodiaco.”[Giordano Bruno]

“L’Antica Saggezza insegna che lo spazio è un entità e l’astrologia si occupa della vita di que-sta entità” scrive la Baeily riguardo tale disciplina, materia pratica, occulta e meta-fisica, un connubio di scienza, religione e filosofia che studia le influenzeplanetarie, i movimenti cosmici e le forze che ne sono alla base. Indissolubil-mente legata all’astronomia con essa unisce il visibile (materia) all’invisibile(forze agenti su di essa) come anima e corpo e basandoci sul fatto che “questomondo è necessariamente collegato ai movimenti del mondo superiore” (Arioistotele,Trattato del cielo), lo studio dell’astrologia possiede quindi un valore edu-cativo nella conoscenza di se stessi in rapporto sia alla massima affermatadal Trismegisto, “come in alto così in basso”, che all’analogia tra macrocosmoe microcosmo (universo e uomo) quali riflesso l’uno dell’altro.

L’astrologia si basa sull’idea che vi sia un’unità e un’interdipendenzatra tutti i componenti del cosmo (principio applicabile anche all’essereumano) nonchè sul fatto che i corpi celesti e gli individui siano animati dalla medesima energia.

Le influenze planetarie sull’uomo, sulla natura, non sono quindi né un dato trascura-bile, né frutto di superstizione ma un meccanismo da comprendere studiando dapprima sin-golarmente ogni ingranaggio e in seguito le loro varie combinazioni.

Il simbolismo dello zodiaco, la cui valenza è universale, e le previsioni astrologiche,contengono quindi un messaggio tutt’altro che assoluto poiché soggetto a innumerevoli va-riabili che, se trascurate, renderebbero la previsione imprecisa o errata. Tali previsioni conten-gono inoltre un doppio significato: uno exoterico alla portata di tutti, l’altro esoterico, la cuisfumatura occulta potrà essere colta solo da coloro che abbiano intrapreso un cammino ini-ziatico e da cui potranno trarre un prezioso strumento di conoscenza di sè. Riconoscendo e

57

Page 60: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

controllando le reazioni agli influssi cosmici agenti sulla personalità e imparando così a porcirispetto agli eventi in una posizione quanto più distaccata possibile, potremo divenire osser-vatori delle nostre emozioni e non succubi e, attraverso meditazione e introspezione, trarreda tali forze metafisiche uno strumento di evoluzione. Una volta comprese le cause relativealle manifestazioni impareremo a dirigerle a nostro vantaggio e, non essendone più mera-mente assoggettati, diventeremo attivi costruttori del nostro destino, «Parte una nave direttaverso Est, ne parte un ‘altra diretta verso Ovest, mentre il vento soffia in una direzione. Così è l’assettodelle vele, e non il vento che determina la meta da raggiungere».

Il segno zodiacale sotto cui nasciamo racchiude e indica gli aspetti qualitativi, le incli-nazioni, le attitudini che ci caratterizzano lungo il corso di suddetta esistenza e il tema natalel’interezza delle condizioni karmike soggettive e relative sia alla nostra attuale incarnazioneche a quelle precedenti.

Sicuteri afferma: “Il linguaggio astrologico è strutturato sul rapporto fra il cielo e l’uomo,dove il cielo è il significante e l’uomo il significato. Quindi il cielo, al momento esatto di una nascita,con la sua particolarissima configurazione astrale è il significante dell’individuo che nasce e costui,mediante la lettura del suo tema natale, potrà prendere coscienza del proprio firmamento interiore edel suo valore archetipico. Ogni uomo, al momento della nascita, è inquadrato in una determinataconfigurazione astrale e questa configurazione è come fotografata nella psiche inconscia sotto formadi messaggio o memoria archetipica”.

Le forze planetarie agiscono in qualità di stimoli od ostacoli poiché esse condizionanoma non determinano le nostre azioni, evolvere od involvereportando o meno a termine il proposito dell’anima nel per-corso di vita è sempre frutto di libero arbitrio, “i corpi celestisono la causa di ciò che avviene in questo mondo sub-lunare; agi-scono indirettamente sulle azioni umane ma non tutti gli effetti

che producono sono inevitabili” (SanTommaso d’Aquino, Somma). Iltema natale sta a indicare qualisono le condizioni karmike chenoi stessi abbiamo costituito nelleincarnazioni passate nonché leopportunità più consone alla per-sonale progressione interiore. Lasituazione in cui nasciamo non èquindi mai frutto del caso, ma conseguenza del passato nonchéseme per il futuro,” l’uomo racchiude in se un’influenza ben più grandedi quella degli astri; se vive secondo giustizia supererà le influenze, mase segue le proprie cieche inclinazioni e si abbassa al rango dei bruti edegli animali, vivendo come questi, allora il re della natura non coman-

derà più ma sarà quest’ultima a comandarlo” (Tycho Brahè).Ognuno di noi ha quindi il compito di utilizzare i di-

fetti che si trascina dietro al pari dei talenti che gli sono statielargiti come strumenti di evoluzione, conoscenza e consa-pevolizzazione di sè, attraverso lo studio delle simbologie zo-diacali la cui importanza è ben affermata dalle parole di ungrande studioso quale Mircea Eliade, secondo cui “le imma-gini, i simboli, i miti, non sono creazioni irresponsabili della psiche;essi rispondono ad una necessità e adempiono ad una funzione im-portante: mettere a nudo le modalità più segrete dell’essere”.

58

Page 61: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

Il progresso scientifico dell’epoca moderna ha reso la nostra mente così razionale darenderci dimentichi che oltre la carne ognuno di noi è costituito di anima, spirito ed emozioni,e che ogni manifestazione fisica è conseguenza di una forza metafisica, una fitta rete di energieinvisibili regolano l’intero universo e solo imparando a conoscerle potremo armonizzarci conesse. Astrologia, in ebraico, ha una ghematria di 330, numero corrispondente alla parola ar-chetipo, assioma che ne palesa le profonde analogie. Il concetto di archetipo si riferisce e agi-sce secondo esperienze innate e inconsce da sempre presenti nella psiche e che si manifestanorisvegliate da immagini equivalenti come ad esempio, nel caso specifico, i simboli astrologiciintrisi propriamente di tale funzione, conforme a quella delle favole, delle parabole e delle al-legorie mitologiche. Così è avvenuto per gli astri nelle cuiqualità l’uomo primitivo ha riversato le proprie emozioni ri-specchiandovi gli eventi, la natura e le esperienze inconscedelle proprie esistenze in un analogia interpretativa sorpren-dente se pensiamo che essa risulta sostanzialmente simileseppur palesata da civiltà disparate sia culturalmente chegeograficamente come affermano le parole di un grandeastrologo quale Barbault: “Di fronte a questi miti e leggendedalle origini così poco uniformi - concepite da popoli tanto diversie tanto lontani gli uni dagli altri, ma così straordinariamente si-mili al punto da stabilire un simbolo universale, unico, come ilsuono della campana - la sola spiegazione possibile è che questamitologia rappresenta una realtà psicologica: sorta di substratoancestrale dell’anima collettiva (inconscio collettivo), l’immagine arcaica del mito è stata proiettatasul cosmo sotto l’aspetto di un’entità divinizzata.”.

L’astrologia racchiude quindi in sè e nella sua simbologia una rappresentazione delmondo, delle energie che lo costituiscono nonché la loro proiezione e influenza nel microco-smo umano. Pitagora sosteneva che ogni astro nel suo movimento emanasse una vibrazione

unica e che tale energia correlata alle altre, for-masse nell’insieme un’armonia musicale che de-nominò “la musica delle sfere”.

Ognuno di noi, come il tassello di un grandepuzzle, ne è parte, tale assioma può così farci in-tuire quanto ogni essere sia responsabile per sestesso ma non solo poiché fa parte di un sistemapiù ampio che arriva ad abbracciare il tutto e l’im-portanza di vivere in sintonia con esso. Su taleconcetto si basavano ad esempio le diagnosi di ungrande medico quale fu Paracelso che, prima diprescrivere un medicinale ad un paziente, esigevadi conoscere la sua carta astrologica proprio percercare di comprendere le cause della malattiache sosteneva collegarsi ad una mancata sintoniacon le energie del cosmo. Egli ripeteva sempre:“Fino a quando non conoscerò la posizione delle stellenel momento in cui quest’uomo è nato, mi sarà im-possibile afferrare le note della sua sintonia interiore.E se non conosco questa sintonia interiore, come possopensare di guarire quest’uomo?”

L’astrologia, nata in Mesopotamia nel terzo

59

Page 62: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

60

millennio a.C., si diffuse poi inGrecia perfezionandosi nell’attri-buzione ai singoli pianeti dellequalità analoghe e corrispondentialle divinità mitologiche elleniche,tali aspetti nelle loro innumerevolisfumature di interazione vennerosintetizzati e unificati per la primavolta nel sistema tolemaico e am-pliate nei secoli successivi da innu-merevoli astrologi. Le previsioni e iriferimenti alla carta del cielo eb-bero un influenza predominante sufilosofia, religione e scienza permolte epoche finchè il razionali-smo materialistico cominciò aprendere posizione e con esso lamoderna scienza occidentale chevede l’universo come una mac-china inanimata, priva di qualsiasiimpulso metafisico, idea diametral-mente opposta ai fondamenti dellascienza astrologica che vede inveceil cosmo come il prodotto non ac-

cidentale di un’intelligenza superiore e del cui perfetto disegno, privo di qualsiasi casualità,fa parte la vita di ogni singolo individuo.

Nella civiltà ellenistica i principi archetipali su cui basano i presupposti astrologici,sono quindi personificati nelle figure mitologiche, caratteristica peculiare e straordinaria del-l’antica cultura greca, che associa ad ogni astro delle specifiche qualità. Il sole e la luna, ri-spettivamente associati al principio maschile, Yang e quello femminile Yin trovano la loro

Page 63: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

61

personificazione in Helios e Selene, sua sorella, erappresentano due tipi di energie l’uno il carattere,la personalità, la coscienza di sé, l’espressione checaratterizza la persona, l’altra il subconscio, i lati na-scosti, psichici, emotivi di cui spesso non abbiamocoscienza, l’uno il principio attivo, l’altro quello ri-cettivo. Il pianeta Mercurio impersonato da Hermes,il messaggero degli Dei e psicopompo, non a casorappresenta l’intelletto quale ponte comunicativo pereccellenza con i mondi interiori. L’archetipo di Veneretrova la sua espressione mitologica nella figura grecadi Afrodite, dea dell’amore, della bellezza della sen-sualità, Marte rappresenta il rapporto aggressivo conil mondo esterno, e viene personificato da Ares, Diodella guerra. Giove viene associato a Zeus, re dell’Olimpo archetipo del successo, della for-tuna, dell’ottimismo e dell’arricchimento sia spirituale che materiale e trova il suo opposto inSaturno, il Dio del tempo Cronos, e nei suoi aspetti di restrizione, oppressione, provvisorietà,invecchiamento, morte, termine delle cose, ma contenente anche la funzione regolatrice dimorte-rinascita. Tale funzione è inoltre correlata al processo di evoluzione spirituale nel le-game tra le varie incarnazioni e le conseguenze alle azioni in esse compiute, in Saturno vigequindi anche l’archetipo positivo della spoliazione ossia della purificazione necessaria. Uranosi rispecchia nella figura di Prometeo, archetipo della forza decisionale, della ribellione, del-l’improvvisa liberazione, di drastici cambiamenti interiori ma anche nei lati oscuri dove laqualità, portata al suo eccesso, si fa vizio. Nettuno trova la sua corrispondenza archetipale inPoseidone, Dio del mare e perciò collegato alle acque primordiali, all’energia di creazione co-smica (Kundalini) ma anche nel suo opposto, a quella di distruzione (la Divoratrice, DeaMadre Kali), simboleggia l’unione mistica e nel suo opposto la distorsione della realtà, estremaconsapevolezza o confusione in tutto ciò che concerne le energie psichiche. L’archetipo diPlutone trova riferimento nel dio greco degli inferi, e quindi all’interiorità della terra, meta-foricamente interpretabile come i nostri mondi più infimi, impuri e nascosti.

Tale sopradescritta personificazione deiprincipi archetipali è quindi il palese fon-damento di illustri e antiche filosofie comequella platonica o socratica quanto diame-tralmente opposta ed estranea a quellaodierna e materialistica. Interessante èinoltre riflettere sull’idea che le forzeagenti nel macrocosmo siano le stesse e siriflettano quindi parallelamente nel micro-cosmo, da ciò si evince che gli archetipiplanetari agiscono sia sul mondo psichicodell’individuo che sugli eventi del mondofisico, ma non tuttavia in modo assolutoviste due imprescindibili verità quali il li-

bero arbitrio umano e l’Onnipotenza divina; esempio lampante di ciò viene suggerito proprionei versetti biblici della genesi in cui Dio rassicura Adamo che, diversamente dalla predizioneastrologica che ne decretava l’impossibilità ad avere figli, sarebbe divenuto padre: “Lo fece uscireall’aperto e gli disse: ‘Osserva il cielo e conta le stelle, se puoi contarle’. E soggiunse: ‘Così numerosasarà la tua discendenza’. Egli ebbe fiducia nel Signore che gliela ascrisse a merito” Genesi (15:5-6).

Page 64: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

Il libero arbitrio, ossia la possibilità di agire secondo propria volontà, è la chiave pre-ziosa in grado di non farci soccombere inerti alle fatalità degli eventi ma trasformare attiva-mente il nostro destino, il primo passo per fare ciò è acquisire conoscenza e dominio di sestessi ma non solo, importante è anche accettare le necessità delle leggi che regolano la naturasenza esserne soggiogati ma governandole in modo da trarne il maggior beneficio evolutivo.Le simbologie degli astri, dei segni zodiacali, le loro caratteristiche e le mitologie a essi cor-relate se accuratamente studiate, sono un valido strumento per scrutare in noi stessi ma nonsolo, poiché lo zodiaco incarna oltremodo metaforicamente il susseguirsi delle fasi di trasfor-mazione descritte nell’Opus alchemicum e suddiviso in tre fasi esplicate altrettante volte main modo diverso nei quattro elementi, poiché nei 12 segni si rispecchia il percorso di evolu-zione interiore, e la conseguente progressiva trasformazione del rapporto personale tra Spiritoe materia, sia rispetto il proprio corpo che nei confronti dell’ambiente che ci circonda.

Le tre fasi si suddividono in putrefazione, sublimazione e infine fissazione del nuovostato di consapevolezza, un processo ciclico e individuabile solo prendendo coscienza di sè edei mutamenti del nostro stato interiore, cambiamento che vedremo rispecchiarsi linearmente,simbolicamente e analogamente nel susseguirsi delle stagioni astronomiche nonchè dei segni

62

Page 65: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

zodiacali e dei quattro elementi che li caratterizzano.L’ariete, il primo dello zodiaco, rappresenta il

Fuoco del risveglio ed è associato alla primavera interiore,al germogliare di una nuova nascita, all’iniziazione; il tororappresenta la Terra in cui tali germogli dobbiamo affon-dare, al lavoro interiore, la fase di nigredo necessaria; ladiscesa nei nostri inferni sarà poi seguita da una risalita,simbolicamente rappresentata dall’elemento Aria che ca-ratterizza i Gemelli, in cui prende vita un nuovo stato del-l’essere il cui sviluppo figura nel segno del Cancro,collegato all’Acqua quale linfa di conoscenza.

Il nuovo stato sarà tuttavia instabile, passeggero enecessiterà di ardore per sussistere, l’ardore del Fuoco delLeone, espressione di forza e azione, una fiamma che daràla spinta a perseverare nel percorso per ritrovare stabilità,un equilibrio a cui potremo arrivare scavando di nuovo innoi stessi, ma in una terra fertile e non più oscura come laprecedente quella della Vergine, da cui potremo trarre co-scientemente l’insegnamento non essendo più completa-mente succubi e inermi come in precedenza dinnanzi alleforze interiori, che ora potremo spiritualizzare, penetran-dole. Da questa Terra raccoglieremo quindi i frutti di unanuova elevazione più stabile correlata all’Aria della Bilancia, in cui dovremo prendere coscienzadel nostro compito quale parte di un organismo più vasto, per la cui armonia ogni singolo in-dividuo ha una funzione preziosa. Questa nuova consapevolezza ci porterà a vivere con pon-derazione, in un tale stato di pace interiore che tenderemo a conservare eccessivamente,rischiando di farlo diventare involutivo e stagnante quale è l’Acqua dello Scorpione.

63

Page 66: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

E sarà qui doveroso l’intervento di un nuovo Fuoco, quello del Sagittario che, diver-samente dai precedenti, intensi e brucianti, irradierà un’energia calma e co-stante in grado di dirigerci al nostro stato originario fino alla totaleconsapevolezza del nostro essere Spirituale.

Liberi dai vincoli materiali saremo finalmente privi di ogni at-trattiva della Terra rappresentata dall’elemento che caratterizza il Ca-pricorno, per poi giungere all’elevazione finale nell’Aria dell’Acquario,in cui ormai non saremo più succubi delle illusioni dei sensi del qua-ternario, a cui moriremo definitivamente nell’Acqua della Conoscenzarappresentata dall’ultimo segno dello zodiaco, quello dei Pesci e che segnaquindi la fine del percorso evolutivo dell’anima. Da questo cammino, chepalesa uno degli aspetti simbolici della ruota dello zodiaco, possiamo facilmenterenderci conto come il movimento sia costante e necessario per una metamorfosi dell’essere ecome gli archetipi contenuti nei segni zodiacali mostrino la via che ognuno di noi deve compieree siano quindi preziosi strumenti attraverso i quali comprendere noi stessi e le leggi del cosmo.

“L’universo è un organismonel quale tutto ciò che vive

compie una funzione,discerniamo la nostra,

e convogliamo tutte le energie al suo compimento” (O.Whirt, Il simbolismo astrologico).n

64

Page 67: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono

CALENDARIO OPERATIVO 2018

Martedì 2 03:25 °Mercoledì 17 03:18 lMercoledì 31 14:27 °

Giovedì 15 22:06 l

Venerdì 2 01:52°

Sabato 17 14:14lMartedì 20 17:15 Equinozio di PrimaveraSabato 31 13:37°

Lunedì 16 02:59lLunedì 30 01:59°

Martedì 15 12:49 lMartedì 29 15:21 °

Mercoledì 13 20:45lGiovedì 21 12:07 Solstizio d’EstateVenerdì 28 05:54 °

Domenica 13 03:49 lVenerdì 27 21:22 ° (N.B. - il 27 è visibile in Italia l’eclisse lunare)

Sabato 11 10:59 lDomenica 26 12:58 °

Domenica 9 19:02 lDomenica 23 03:54 Equinozio d’AutunnoMercoledì 26 03:55 °

Martedì 9 04:48 lMercoledì 24 17:47 °

Mercoledì 7 17:03 lVenerdì 23 06:41°

Venerdì 7 08:22lVenerdì 21 23:22 Solstizio d’InvernoSabato 22 18:50 °

Gennaio

Febbraio

Marzo

Giugno

Settembre

Dicembre

Aprile

Maggio

Luglio

Agosto

Ottobre

Novembre

° Luna pienal Luna nuova

Equinozi/Solstizi

Le ore indicate tengono già conto dell’Ora Legale, perciò non occorre aggiungere 1 ora

Page 68: MIZR é uno strumento di divulgazione interna che presenta ... · “Considerazioni sull’Iniziazione”, testo che un buon Maestro Tegolatore dovrebbe conoscere a memoria) sono