Miranese sud apr2015 n43

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del Miranese Sud Periodico d’informazione locale. Anno XXII n.43 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD Aprile 2015 continua a pag. 8 Editoriale S i lavora ancora in Veneto? Certo. Meno di quanto si lavorava anni fa, in modo magari diverso, meno stabile, ma si lavora. Le imprese ci credono, fanno fatica ma finché possono tengono duro, combattono. La gente usa intelligenza e creatività e, se serve, si reinventa. Lavoro: nuove strade, nuova gente di Germana Urbani* *[email protected] - [email protected] L’informazione locale è sempre con te: +90% di accessi al sito www.lapiazzaweb.it EXPO, L’EVENTO CULTURALE DELL’ANNO ELEZIONI, NUOVE E VECCHIE ALLEANZE NON SOLO PROPOSTE ECCO I FATTI CONCRETI VENETO IN PRIMO PIANO pagg. 26-27-28 pag. 30 pag. 32 a pag. 37 alle pagg. 39-42 a pag. 35 All’interno del giornale Gruppi di vicinato e polizia locale per battere il crimine Sicurezza pag. 6 Mendicanti al mercato, scoppia la protesta Mirano pag. 11 pag. 12 Spinea, crescono gli sfratti dove già molti chiedono una casa Sono 117 le famiglie che hanno fatto richiesta di alloggio nel 2014. Altri 21 casi già nei primi mesi del 2015 A Spinea torna prepotentemente alla ribalta l’emergenza abitativa e non mancano polemiche e tensioni. 288 alloggi Ater a Spinea, a cui se ne aggiunge- ranno presto, pare, altri 177 al Villaggio dei Fiori, ceduti dal Comune di Venezia all’a- zienda per l’edilizia residenziale. Eppure in graduatoria ci sono ancora 117 cittadini che attendono una risposta alla loro perso- nale emergenza casa. E in Comune, in due soli mesi, si sono rivolti altri 21 “disperati”, di cui ben 15 con sfratto pendente, grazie allo sportello appositamente creato per far fronte al problema. Questioni di cui si è parlato in terza commissione, presieduta dalla consigliera Franca Zamengo e a cui ha partecipato l’assessore alle Politiche sociali Laura Rosanova. A chiedere di affrontare l’argomento erano stati in particolare i con- sigliere del Movimento 5 Stelle. A Spinea la casa resta un problema nel problema: all’emergenza abitativa, non poi così diversa da quella degli altri comuni, si aggiunge la questione spinosa degli alloggi di proprietà del Comune di Venezia al Vil- laggio dei Fiori. A Spinea attualmente ci sono 288 alloggi Ater occupati, in fila ad attendere un’assegnazione però ci sono anche 117 persone. MONICA MION, TORNA DALLA SVEZIA PER LA FAMIGLIA Ama il mare, studia con profitto, vince premi e borse di studio. Ma la storia di Monica Mion, 26 anni, di Zianigo, è particolare per un altro motivo: la sua, infatti, è una fuga di cervelli al contrario. pag. 8 BRUNO CARRARO, SCRITTORE E VENDITORE DI BIBITE Bruno Carraro è nato nel 1938, vive e lavora a Massanzago, dove gestisce una ditta specializzata nella distribuzione e vendita di bibite assieme al figlio Andrea. Bruno Carraro ha fatto la quinta elementare a S. M. di Sala. pag. 21 Bambini sovrappeso, “sono i maschi a rischiare di più” Primo Piano pagg. 4-5

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Miranese sud apr2015 n43

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del Miranese Sud

Periodico d’informazione locale. Anno XXII n.43 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD Aprile 2015

continua a pag. 8

Editoriale

Si lavora ancora in Veneto? Certo. Meno di quanto si lavorava anni fa, in modo magari diverso, meno stabile, ma si lavora. Le imprese ci credono, fanno fatica ma fi nché possono

tengono duro, combattono. La gente usa intelligenza e creatività e, se serve, si reinventa.

Lavoro: nuove strade, nuova gente di Germana urbani*

continua a pag. 8

“Anche quest’uano a posarsi tuttora sulle infrastrutture stradali.

“Manca interesse politico nei confront di Ornella Jovane*

*[email protected] - [email protected]

Editoriale

*[email protected] [email protected]

L’informazione locale è sempre con te: +90% di accessi al sito www.lapiazzaweb.itVeneto in primo piAno

eXpo, l’eVento culturAle dell’Anno

elezioni, nuoVe e Vecchie AlleAnze

non solo proposte ecco i fAtti concreti

Veneto in primo piAno

pagg. 26-27-28

pag. 30

pag. 32

a pag. 37

alle pagg. 39-42

a pag. 35

All’interno del giornale

Gruppi di vicinato e polizia locale per battere il crimine

Sicurezza

pag. 6

Mendicanti al mercato, scoppia la protesta

Mirano

pag. 11

pag. 12

Spinea, crescono gli sfrattidove già molti chiedono una casaSono 117 le famiglie che hanno fatto richiesta di alloggio nel 2014. Altri 21 casi già nei primi mesi del 2015

A Spinea torna prepotentemente alla ribalta l’emergenza abitativa e non mancano polemiche e tensioni. 288

alloggi Ater a Spinea, a cui se ne aggiunge-ranno presto, pare, altri 177 al Villaggio dei Fiori, ceduti dal Comune di Venezia all’a-zienda per l’edilizia residenziale. Eppure in graduatoria ci sono ancora 117 cittadini che attendono una risposta alla loro perso-nale emergenza casa. E in Comune, in due

soli mesi, si sono rivolti altri 21 “disperati”, di cui ben 15 con sfratto pendente, grazie allo sportello appositamente creato per far fronte al problema. Questioni di cui si è parlato in terza commissione, presieduta dalla consigliera Franca Zamengo e a cui ha partecipato l’assessore alle Politiche sociali Laura Rosanova. A chiedere di affrontare l’argomento erano stati in particolare i con-sigliere del Movimento 5 Stelle.

A Spinea la casa resta un problema nel problema: all’emergenza abitativa, non poi così diversa da quella degli altri comuni, si aggiunge la questione spinosa degli alloggi di proprietà del Comune di Venezia al Vil-laggio dei Fiori. A Spinea attualmente ci sono 288 alloggi Ater occupati, in fila ad attendere un’assegnazione però ci sono anche 117 persone.

monicA mion, tornA dAllA sVeziA per lA fAmigliA

Ama il mare, studia con profitto, vince premi e borse di studio. Ma la storia di Monica Mion,

26 anni, di Zianigo, è particolare per un altro motivo: la sua, infatti, è una fuga di

cervelli al contrario. pag. 8

Bruno cArrAro, scrittore e Venditore di BiBite

Bruno Carraro è nato nel 1938, vive e lavora a

Massanzago, dove gestisce una ditta specializzata nella

distribuzione e vendita di bibite assieme al figlio Andrea. Bruno Carraro ha fatto la

quinta elementare a S. M. di Sala.pag. 21

Bambini sovrappeso, “sono i maschi a rischiare di più”

Primo Piano

pagg. 4-5

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È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea, S.Maria di Sala per un numero complessivo di 16.394 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Lisbona 10Tel. 049 8704884 Fax 049 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabile (ad interim)Germana urbani [email protected] Jovane [email protected] in redazione il 13 aprile 2015Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà

srldi

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

Non avete uno smartwatc? Ebbene, quest’anno potreste acquistarne uno. Secondo gli esperti di mercato il 2015 dovrebbe registrare una crescita esponenziale di questi gioielli tecnologici

con cui connettersi al mondo in rete e agganciare immagini, video e informazione che sembrano tagliati apposta per ognuno di noi.

Ma sappiate che non è un caso se vi imbattete sempre più spesso in ciò che vi piace o vi intrattiene di più. Ognuno di noi è “guardato” e “pesato” come potenziale acquirente da moltissimi soggetti, veri e propri 007 digitali al soldo delle aziende per cui lavorano.

Una volta individuati i nostri gusti in fatto di video, notizie, foto e molto altro, sono abili a proporci i banner giusti su cui non possiamo fare a meno di cliccare. Vi sarete certamente accorti che se un determinato giorno, decisi a cambiare casa, auto, telefono o altro, avete cercato informazioni in Rete, nei gironi succevi la Rete stessa vi proponeva notizie sull’argomento a cui eravate interessati giorni prima. Facilitandovi, apparentemente, la ricerca.

Ma la reclame precisa proprio su quanto state cercando servita sul vostro schermo è il segnale evidente che qualcuno conosce i vostri desideri forse più di voi.

Tutto questo è il frutto dell’ultima frontiera della pubblictà online: la pubblicità comportamentale che si nutre e guadagna conoscendo il nostro stile di vita, i nostri gusti e preferenze, chi frequentiamo e persino il nostro stato di salute. Noi siamo moneta sonante!

Così qualcuno riesce a creare apposta per noi singoli dei veri e propri messaggi pubblicitari personalizzati, vestiti fatti su misura in tutto e per tutto. Tanto che chi li riceve non può non cliccarci sopra. Un meccanismo tale per cui su uno stesso sito, su cui navigo io con il mio computer al piano terra della mia casa e, nello stesso momento al piano di sopra, mia sorella sul suo smartphon, possono benissimo essere presenti banner diversi.

E se vi state “scaldando” pensando che qualcuno abbia violato pesantemente la vostra privacy deponete pure le armi. Abbiamo fatto tutto da soli senza rendercene conto. E’ bastato registrare una e-mail gratuita, visitare dei siti, esprime giudizi o mmenti su quello o quell’altro argomento e poco altro. La privacy, comunque, per ora rimane abbastanza salva. Abbastanza perchè gli 007 in rete ci catalogano per tipologia e non con nome e cognome. Maschio cinquantenne professionista appassionato a pesca e auto. Madre quarantenne di due fi gli adolescenti. Ventenne studente appassionato di musica classica e gruppi. Solo con Facebook si rischia un pò di più perchè lì sì ci sono tutti i nostri dati sensibili e anche qui non si può far nulla, gli abbiamo regalati noi al colosso digitale dell’amicizia facile!

E chissà cosa succederà d’ora in avanti con l’avvento di Periscope, l’app di Twitter per realizzare video in diretta! Si tratta di una vera rivoluzione su cui i maggiori gruppi editoriali del mondo si stanno interrogando chiedendosi quale sia il modo migliore per sfruttarla al massimo.

E anche noi cultori, o meno, delle nuove tecnologie non possiamo sottrarci al fascino delle novità e, c’è da scommeterci, che nasceranno presto provetti registi con Periscope che manderanno in Rete il lecito e l’illecito, alla faccia della privacy di grandi e piccini.

Arrivati a questo punto vien da chiedersi: meglio starci o non starci in Rete? Meglio esistere con un profi lo oppure vivere solo sotto il cielo vero, fatto d’aria e di luce?

La risposta è facile. Molto meglio esserci. Mi spieranno pure, e se ne sono consapevole magari sto un pò attento, ma la Rete è il mondo delle possibilità infi nite, privarsene sarebbe un delitto. Meglio imparare a squazzarci bene, muniti di strumenti d’avanguardia e poi andare, correre verso il futuro che verrà.

Veloce e vasto sempre di più.

Si sta come pesci nella ReteAltro che privacy! E chissà come cambierà il mondo virtuale con Periscope, la nuova app di Twitter per realizzare video in diretta?!

3News da laPiazzaweb

Le grandi opere destano sempre curiosità. E difatti a marzo la notizia più vista parla proprio di questo: “Chioggia si prepara all’apertura del primo centro commerciale”. Si è trattato di un vero e proprio boom di visite segno che si tratta o di un’opera attesa da tempo o di un’opera osteggiata. Lo scopriremo insieme. Molto cliccata la fotogallery dei carri allegorici a Cavarzere e nell’edizione del Conselvano “Cartura – salve le due classi della primaria”seguici su www.lapiazzaweb.it

LE NOTIZIEPIÙ VISTESUL SITO

“Apre il nuovo centro commerciale a Chioggia” fa registrare un gran numero di condivisioni, commenti e visualizzazioni. A seguire è piaciuta la storia “Giuseppina di Cavarzere festeggia i suoi 105 anni con noi” e quella di “Diego Baldina di Codevigo è in semifi nale del reality lookMaker Academy”.seguici su www.facebook.com/

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LE NOTIZIEPIÙ VISTESUI SOCIAL

Le edizioni storiche sono anche quelle più lette dai lettori della piazzaweb: Cavarzere, Chioggia, Adria e Piovese. seguici su www.lapiazzaweb.it

EDIZIONIPIÙ VISTESUL SITO:

Cambiano, invece, i nomi delle edizioni più sfogliate su Issuu. Qui spopola il supplemento Piovese Sport che racconta tantissime realtà sportive della Saccisica, poi Rovigo e Adria.seguici su www.issuu.com/

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EDIZIONIPIÙ VISTESU ISSUU

Il direttore nel suo blog si chiede se sia giusto che un ex coniuge che convive con un’altra persona perda defi nitivamente il diritto a ricevere l’assegno divorzile come sancisce una recente sentenza della Cassazione.seguici su www.lapiazzaweb.it/category/il-blog-del-direttore/

Il BLOGDELDIRETTORE

Basta ai vitaliazi dei politici regionali! E’ uno dei punti all’ordine del giorno della campagna per le regionali. Ma chi gestisce il bene pubblico deve avere una sorta di pensione oppure no?seguici su www.lapiazzaweb.it/

sondaggio/

ILSONDAGGIO

L’attenzione verso questa rubrica e i suoi protagonisti è altissima. Stiamo ricevendo tante foto di cagnolini che cercano casa. Segno della sensibilità dei nostri lettori e della bontà del nostro lavoro per gli animali.seguici su www.lapiazzaweb.it/

category/animali/

ADOTTAMI,I NOSTRIAMICIANIMALI

Con l’uscita del primo numero del nostro supplemento cartaceo Turismo&Sapori, anche le pagine web dedicate ai viaggi e all’enogastronomia hanno avuto un grande successo sia sul sito che sui social. seguici su www.lapiazzaweb.it/

category/motori/

TURISMO E SAPORI

In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno

In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno

In allegato al giornale e suwww.lapiazzaweb.it/turismo

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4 Argomento del mese

giornAtA dellA sAlute i dAti regionAli

Un adulto veneto su tre pesa troppo

La giornata mondiale dedicata alla Salute, il 7 aprile scorso, quest’anno ha posto l’attenzione sulla sicurezza alimentare. Oltre che un momento per proporre le nuove iniziative in calendario anche l’occasione ideale per fare

il punto delle situazione nella regione che si presenta sostanzialmente in linea con i dati nazionali ossia “Per il 57% la popolazione veneta tra 18 e 69 anni risulta normopeso; il 30% è sovrappeso; il 10% è obeso; il 3% sottopeso. Molto meglio, e la cosa è rilevante, va per i bambini: il 75% di loro è normopeso; il 17% è sovrappeso; il 5% è obeso (l’1% in forma severa) l’1% è sottopeso.”

Intenso è l’impegno della regione attraverso tutte le ULSS a favore della sensibilizzazione e diffusione delle iniziative volte all’educazione alimentare che comincia dai banchi di scuola. Ma non solo. La fi nalità prima della giornata è stata la sicurezza alimentare che coinvolge direttamente i Governi in termini di salubrità e controlli degli alimenti con l’invito a mettere in atto delle politiche condivise volte a migliorare la sicurezza degli alimenti lungo tutta la catena alimentare. La sicurezza alimentare, tema molto a cuore ai vertici delle regione Veneto, fa parte di un articolato programma che si articola e si dirama a partire dalla prevenzione primaria per poi passare a quella secondaria e terziaria, attra-verso tutte le tematiche che riguardano la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili, nelle seguenti tre azioni: promozione della salute in ambito nutrizionale, consulenza dietetico-nutrizionale, ristorazione collettiva. M.C.

Il Veneto è tra le Regioni italiane con la percentuale di bam-bini in eccesso di peso più bassa, ma non bisogna distogliere l’attenzione perché il problema coinvolge pur sempre quasi

un quarto della popolazione infantile. Nella nostra regione infatti il 25 per cento dei bambini presenta problemi di peso: in mag-gioranza si tratta di casi di sovrappeso, quindi non gravi e legati per lo più ad una corretta alimentazione e alla pratica regolare di qualche attività fi sica. Poiché le abitudini alimentari scorrette possono favorire l’aumento di peso, da sempre sono oggetto di un’attenzione particolare e di iniziative di studio e sensibiliz-zazione. La partenza a breve dell’Expo 2015 ospitato proprio dall’Italia ha dato senza dubbio una forte spinta alla sensibiliz-zazione verso l’alimentazione nel suo complesso in particolare con attività mirate di educazione alimentare che puntano alla consapevolezza verso una corretta alimentazione che includa al suo interno le giusti dosi di frutta e verdura, proteine e carboidrati e che permetta di conoscere, senza paura o infondati timori an-che particolari patologie legate all’alimentazione come celiachia (intolleranza al glutine sempre più diffusa anche fra i bambini ma che può manifestarsi anche in età adulta) e diabete (patolo-

gia molto nota ma che in molti casi non si conosce nei dettagli). Bandiera dell’impegno dell’Italia, e in particolare dell’istruzione italiana, verso una corretta alimentazione è il progetto “Frutta nelle scuole” che prevede la somministrazione di una porzione di frutta fresca a tutti i bambini delle scuole primarie di primo e secondo grado.

Un’ottima iniziativa che mette in luce una delle problemati-che più diffuse nella società moderna ossia l’obesità che coinvol-ge un’ampia percentuale di bambini e adolescenti, 1 su 4 nella provincia di Padova come emerge dallo studio Crescere condotto dalla Fondazione Zancan, con il sostegno della Fondazione Cas-sa di Risparmio di Padova e Rovigo. “I dati si riferiscono a un campione di 248 ragazzi che si sono sottoposti ad approfonditi esami da parte dell’Azienda Ulss 16 nell’ambito dei “bilanci di salute”.

Si tratta di monitoraggi periodici in cui vengono misurati peso, altezza, circonferenza addominale, composizione cor-porea, sviluppo puberale, volumi polmonari ecc.” affermano i ricercatori. “I dati dello studio evidenziano una frequenza dei ra-gazzi in sovrappeso/obesi (in base al calcolo dell’indice di Cole

e utilizzando le tavole della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica) maggiore nei maschi rispetto alle fem-mine: rispettivamente 32,5% e 17,2%. Le percentuali riscontra-te nel nostro studio sono pressoché in linea, e dunque vanno a confermare, i dati raccolti nel 2010 dal sistema di monitoraggio nazionale sui bambini Italiani in età scolare.”

La ricerca oltre ad avere uno scopo statistico inevitabilmente mette in luce delle problematiche che portano all’attuazione di iniziative e progetti che coinvolgono sia la Uls 16 che altri enti impegnati nell’educazione dei ragazzi come scuole e associazio-ni operative nel territorio. “Controllare annualmente i ragazzi del progetto “Crescere” ha permesso anche di individuare precoce-mente alterazioni migliorabili con un’attenta e precoce diagnosi: pensiamo ai paramorfi smi del rachide, alle scoliosi o anche alle cattive abitudini alimentari (una non corretta distribuzione dei pasti, l’uso eccessivo di merendine o snacks, la non assunzione di frutta e verdura…).” Un impegno, quello dell’alimentazione alimentare, che fortunatamente sta entrando a far parte di tutte le politiche giovanili e non solo che sicuramente vedrà una pro-gettualità mirata anche nei prossimi anni.

di Martina Celegato

Il Veneto è fra le regioni con le

percentuali più basse ma non va distolta

l’attenzione

SALUTE E ALIMENTAZIONENella nostra regione un

bambino su quattro presenta dei problemi legati al peso, in maggioranza si tratta di casi

non gravi, risolvibili con il ricorso a corrette abitudini

alimentari e ad una regolare attività fi sica. Uno studio della

Fondazione Zancan fornisce ulteriori elementi utili per

mettere a punto le strategie più effi caci per i ragazzi Bambini sovrappeso, “sono i maschi a rischiare di più”

La Fondazione hapreso in esamele risultanze dei

“bilanci di salute”di 248 bambini

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5Argomento del mese

di Andrea Varagnolo

Qualità e quantità: cibo sotto la lente d’ingrandimento nelle scuoleUlss 14 di Chioggia, Cavarzere e Cona La prevenzione

La qualità dell’alimentazione è costantemente sotto la lente d’ingrandimento dei medici dell’ospedale di Chioggia. Qui i feno-meni del sovrappeso e dell’obesità, specialmente in età infantile, sono monitorati dall’Ulss, al fi ne di prevenire il diabete. A Chioggia il servizio di prevenzione si concentra, in particolare, sulla qualità di quanto erogato dalle mense scolastiche. L’ecces-

so ponderale rimane un fenomeno preoccupante e la continua espansione di cattive abitudini alimentari aggravano sempre di più la situazione. Fortunatamente, nella realtà veneta, l’incidenza di sovrappeso, obesità e “obesità severa”, non è numericamente preoccupante, a differenza di alcuni paesi del sud Italia. Il problema è che, purtroppo, i genitori spesso tendono a sottostimare lo stato ponderale dei propri fi gli. Basti pensare che, tra le madri di bambini in sovrappeso o obesi, il 38% ritiene che il proprio fi glio sia sotto-normopeso e solo il 29% pensa che la quantità di cibo assunta dal bambino sia eccessiva. Insomma, le abitudini sedentarie e la cattiva alimentazione sono spesso sottovalutate. A Chioggia gli sforzi maggiori si concentrano in ambito scolastico.

“È in essere — spiega la dottoressa Laura Zadra — una buona collaborazione per l’elaborazione e il controllo dei menù per gli asili nido, le scuole dell’infanzia e primarie. Sono state fornite linee guida e ricettari alle cucine e alle scuole secondo le indicazioni regionali - oltre ad altro materiale divulgativo - per la promozione di una corretta alimentazione”.

I fondamenti vanno quindi insegnati quanto prima ai propri fi gli. “Siamo ben consapevoli — aggiunge Zadra — del fatto che il pasto consumato a scuola sia importante per il suo valore

nutrizionale, ma anche per l’aspetto educativo rivolto ai bambini che ne usufruiscono e per le loro famiglie. Viene proposta la varietà, l’alternanza e la stagionalità degli alimenti che sono elementi essenziali per un’alimentazione corretta”.

Ulss 10, 12 e 13

Mestre, Dolo, e Portogruaro Monitoraggi e strutture all’avanguardiaDisturbi alimentari sempre più diffusi in provincia di Venezia soprattutto fra i

giovani. A rilevarlo sono delle indagini fatte dalle Ulss e anche dagli istituti scolastici del territorio. Nelle scorse settimane a rispondere ad esempio ad un

questionario fra i giovani di età compresa fra i 14 e i 18 anni sono stati 180 studenti dell’istituto Parini di Mestre. I risultati emersi non sono per nulla buoni: più della metà dei ragazzi non fa tutti giorni colazione e il 20% non la fa mai o quasi mai. Il 73% si dichiara onnivoro. Un 18% sposa la dieta mediterranea, i vegetariani sono il 4%, ancora meno i vegani 2%. La verdura compone il 16% del pranzo e il 23% della cena. Il 45% del campione, mangia fuori pasti, sempre o quasi sempre. I cereali e i derivati, ricchi di fi bre e ideali nella dieta, sono abbastanza presenti a tavola, ma si dovrebbe aumentare la quantità, anche se il 46% dei ragazzi ne mangia almeno una porzione al giorno e l’11% una porzione sia a pranzo e che a cena. La carne (e anche gli affettati) è troppo presente invece nella dieta, tanto che il 42% degli studenti coinvolti nel questionario la mangia tutti i giorni. I classici prodotti vegetariani come tempeh, tofu e seitan sono consumati da non più di uno giovane su dieci studenti. Due studenti su tre bevono alcol almeno nel week end. Dal questionario è emerso poi come chi pratica attività sportive ha molta più attenzione per la propria dieta. Oltre agli istituti scolastici però ad occuparsi ovviamente di corretta alimentazione sono anche le Asl di riferimento. La Ulss12 di Mestre-Venezia nelle scorse settimane ha organizzato un incontro pubblico nell’aula Magna del centro Le Grazie in via Poerio. “Visto che i disturbi dell’alimentazione fanno male, anche ai giovanissimi- hanno spiegato i promotori dell’Ulss 12 - e per questo abbiamo voluto affrontare il problema con la cittadinanza per fornire consiglio e spiegazioni utili. Anoressia e bulimia sono gli squilibri estremi e le estreme conseguenze di un approccio sbagliato all’alimentazione”. Anche nel territorio dell’Ulss 12 si registrano sempre più spesso esordi precoci di anoressia e bulimia cioè insorgono addirittura tra i 10 e i 15 anni. In Italia un bambino su tre è sovrappeso o addirittura obeso. A Venezia Mestre il dato è migliore ma di poco.

Ad occuparsi di disturbi alimentari è pure l’Ulss 13 di Dolo-Mirano. Qui il distur-bo alimentare è seguito direttamente nei casi più gravi (gravissime anoressie ad esempio), dal Sert, il servizio che cura le patologie da dipendenza (compresi gioco alcol e droga). “Il Sert – spiega l’Ulss13 - collabora con i reparti ospedalieri e gli altri servizi delle altre Asl e con i medici di medicina generale. Valuta gli inserimenti in comunità terapeutica se necessario e “accompagna” gli utenti sia prima che du-rante il percorso, anche in vista del reinserimento sociale e lavorativo. All’ingresso in trattamento vengono valutate le risorse individuali del paziente, della sua famiglia e dell’ambiente di appartenenza, allo scopo di migliorare la qualità della vita del soggetto e di chi gli sta intorno”.

In provincia di Venezia non va dimenticato poi che esiste un centro di eccellenza: il centro per i disturbi del comportamento alimentare di Portogruaro (Ulss10) che è un modello di cura in Italia e all’estero. I dati parlano da soli su 500 persone, in gran parte di giovane età, che si sono affi date al Cdca, meno del 10% ha abbandonato la cura e quasi la totalità, dopo circa sei mesi dal termine del percorso riabilitativo, ha mantenuto il peso raggiunto. Si tratta di una esperienza che si è confermata nel corso del tempo come estremamente tecnica e fortemente inclusiva, attenta ai bisogni degli utenti ma capace di vedere nelle loro famiglie una enorme risorsa di cura e benessere. Insomma un modello di sanità da imitare. A.A.

Bambini sovrappeso, “sono i maschi a rischiare di più”

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6 Approfondimento

Si parte con il potenziare l’illuminazione pubblica. Poi via ai controlli di vicinato, ai volontari civici, alle telecamere e a un’assicurazione. E’ questo

il pacchetto sicurezza messo in atto dal Comune di Martellago come deterrente verso i malviventi. Riguar-do al primo aspetto, a maggio s’inizierà a sostituire 400 vecchie lampadine con quelle a led, a risparmio energetico. Si partirà con le vie Friuli, Veneto, Lazio, Cazzari a Martellago, vie Moro, Roviego, Manzoni a Maerne, vie Selvanese e Dosa a Olmo. Sui controlli di vicinato, ne stanno benefi ciando oltre cento di famiglie nelle zone delle vie Olmo, Cavalieri di Vittorio Veneto, Pellico, Speri, Rosselli, XXV Aprile, Papa Luciani a Olmo, piazza Ilaria Alpi e via Mulino a Maerne, le vie Puccini, Cimarosa e parte di via Morosini a Martellago. Undici zone, dunque, per altrettanti referenti ma l’obiettivo è allargare. Sinora sono stati installati circa venti cartelli che informano l’avvio del servizio. Per i volontari civici, invece, il Comune ha indetto il bando per gli interessati, che scadrà, almeno in questa prima fase, il 31 maggio. Per aderire, si deve essere maggiorenni. Si tratta di un’azione preventiva che non si sostituisce alle forze dell’ordine. Le persone saranno formate dalla polizia locale e osserveranno il territorio, saranno da supporto

organizzativo alle attività dei vigili, faranno segnalazio-ni. Rientreranno in un apposito elenco, coordinato dagli stessi vigili e indosseranno un giubbino identifi cativo. Per ogni luogo sarà nominato un responsabile, che avrà il compito di relazionarsi con il comando. Le domande devono essere consegnate a mano all’uffi cio Protocollo entro il 31 maggio, oppure si potrà inviare una racco-mandata in municipio (piazza Vittoria 1) o attraverso la posta elettronica [email protected]. Il Comune stanzierà 100 euro per installare le telecamere, anche se sarà solo il primo passo. Soldi che serviranno per la centrale operativa, il server e far partire quello che potrebbe essere defi nito un “Grande fratello”. “Abbiamo un progetto e ci sono delle cose da sviluppare – dice l’assessore all’innovazione tecnologi-ca Antonio Loro – ma siamo partiti da zero”. Il sindaco Monica Barbiero ha parlato della possibilità di consen-tire ai cittadini di stipulare una polizza – si parla di una cifra attorno ai 10 euro – che permetterebbe di tutelar-si almeno sui danni subiti. Si tratta di un’assicurazione in linea con quanto stanno facendo altri Comuni. “Stia-mo cercando di risolvere i problemi – precisa il sindaco – ma anche nel tavolo sulla sicurezza non ho sentito proposte dagli altri, specie dal Movimento 5 Stelle: mi

sono riletta i verbali”. Per i militari dell’Arma, la situa-zione attuale è più accettabile rispetto a qualche mese fa, e i dati non sono allarmanti, anche se la criminalità è da considerarsi “aggressiva” e c’è una percezione più alta di brutti fatti. La questione è uscita durante un incontro pubblico tenutosi al centro parrocchiale di Olmo, al quale hanno partecipato oltre 250 persone. Ci sono, però, degli accorgimenti che si possono tenere per rendere più diffi cile la vita ai malintenzionati. Intan-

to: camminare nel senso opposto rispetti ai veicoli per poter vedere chi ci viene incontro, mai tenere la borsa sul portapacchi della bicicletta o in bella vista in auto, evitare le strade isolate o poco illuminate, non lasciare le chiavi di casa sotto il tappeto o in auto. Ai controlli di vicinato, i carabinieri non dicono no, ma le segnalazioni devono essere fatte con cognizione di causa, perché si rischia di dirottare per niente una pattuglia in un posto piuttosto che in un altro dove servirebbe.

di Alessandro Ragazzo

Controlli di vicinato, più illuminazione, telecamere ed assicurazioni contro i furti ecco le misure che sono previste

Ordine pubblico Al via ad un pacchetto di iniziative ad hoc per frenare il crimine

Martellago in prima linea sulla questione sicurezza

La pres-sentazione dei gruppi per il controllo del vicinato

Il Comune di Mirano ha già diffuso il nuovo indirizzo e i contatti di posta elettronica: la polizia locale del Miranese, primo atto

concreto della neonata Unione dei comuni, è ormai realtà. Il comando unico diventerà operativo in estate, probabilmente già da luglio. I tempi sono stati fi ssati dopo la pubblicazione, da parte della Regione, dello stanziamento di 135 mila euro, messi a bi-lancio proprio per far per decollare l’Unione. Fondi che serviranno per tradurre in pratica il progetto esecutivo di collaborazione tra i sei comuni aderenti, che prevede tra le al-tre cose l’adeguamento di Villa Belvedere, a Mirano, come sede del nuovo ente: pro-prio in villa troverà posto il comando unico che riunirà i vigili di Mirano, Spinea, Noale, Martellago, S. Maria di Sala e Salzano. I fondi stanziati dalla Regione permetteranno di creare in villa un grande centro di elabora-zione dati su cui viaggeranno informazioni e servizi dell’Unione. Lavori subito al via, poi a luglio ci sarà il trasloco in villa delle polizie locali: per primi arriveranno i vigili non legati da convenzioni, quindi quelli di Mirano, Noa-le, S. Maria di Sala e probabilmente Spinea, che sta risolvendo il suo rapporto con Vene-zia. Subito dopo saranno raggiunti dai colle-ghi di Martellago e Salzano, vincolati dalla convezione del Miranese Nord. Con l’estate dovrebbe dunque diventare operativa la Po-lizia locale del Miranese: potrebbero subito prendere forma anche i primi servizi associa-ti, tra cui il terzo turno, con i vigili in strada fi no alle 22. Tra gli obiettivi di unifi care sin-goli comandi c’è infatti anche quello di otti-

mizzare uomini, mezzi e risorse per istituire il cosiddetto turno serale, che consentirebbe di prevedere pattuglie di vigili in servizio fi no a tarda ora. Saranno armati, ma solo per autodifesa, come prevede la legge, non per svolgere servizi di pubblica sicurezza: un ser-vizio h-24 o quasi, tuttavia, consentirebbe di effettuare rilievi di incidenti stradali anche di notte, liberando così dall’incombenza pattuglie di polizia e carabinieri in funzione anticrimine. Anche se c’è chi, come il consi-gliere Lucio Dalla Costa, vorrebbe utilizzare i vigili anche come formatori di sicurezza, dopo i numerosi colpi messi a segno dai ladri nelle case del Miranese, e che hanno portato alcuni residenti a replicare agli assalti con le armi. “L’obiettivo – spiega Dalla Costa – è vedere se vi siano i margini per promuovere iniziative in cui la polizia locale sia riferimen-to e allo stesso tempo possa fare una forma-zione specifi ca ai cittadini sul tema dei furti nelle abitazioni, coinvolgendo gli agenti, in collaborazione con le altre forze dell’ordine, per condurre lezioni formative e coinvolgere i cittadini”.

POlIZIA lOCAlE COMANDO uNICO PER Il MIRANESE

F.D.G.

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segue da pag. 1Lo raccontiamo spesso nel nostro giornale, lo facciamo anche que-

sta volta affrontando proprio il tema del lavoro. Un tasto che dire dolente è dir poco in una regione come la nostra che solo cinque anni fa contava un tasso di disoccupazione del 3,5% e che oggi segna il 7,7%. 96 mila posti di lavoro persi. Ma i dati non sempre parlano chiaro. Raccontano meglio qual è la realtà dei fatti le storie tragiche degli imprenditori che hanno perso tutto, a volte, anche la vita. E’ famoso il drammatico re-cord degli imprenditori suicidi che vanta la nostra Regione in Italia. Can-celli chiusi, serrande abbassate che lasciano fuori gli operai, i dipendenti e chi lavora nell’indotto. Un domino tremendo da raccontare e da vivere.

Cosa ha fatto chi governava in Regione in questi cinque anni per cambiare le cose? Se chiedi alla gente, quella ti risponde “niente”, “poco”. Chi invece, ha amministrato esibisce i dati, nero su bianco e, soprattutto, il conto dei soldi spesi. Perché “carta canta”! Il Veneto ha speso quasi un miliardo di euro per sostenere il reddito di chi ha perso il lavoro. Non poco! Precisamente 872 milioni in ammortizzatori in deroga dal 2010 ad oggi, per 36mila aziende e oltre 290 mila lavo-ratori. Altri 16 milioni di euro sono stati investiti per aiutare altre 4.500 imprese che hanno utilizzato la cassa integrazione straordinaria e la mobilità, e i lavoratori che, invece di stare a casa in attesa di tempi migliori hanno preferito darsi da fare nei loro comuni e impiegarsi in lavoretti di pubblica utilità. A loro la comunità deve molti grazie. Darsi da fare. Mai poltrire. Un modo di pensare che è tutt’uno con il Dna dei veneti che non sono in grado “de stare senza far gnente!”. Ma la politica non può ridursi a limitare i danni, a salvare il salvabile. La politica con la P maiuscola deve rilanciare e guardare più in alto della soglia del possibile. Se no a che serve? Se non è così hanno ragione tutti quelli che il 31 maggio prossimo non si recheranno alle urne. La lotta contro la crisi si vince con le idee, la buona volontà e la concretezza di ciò che è possibile fare per la collettività e per i singoli, per le imprese e per gli operai. Ai politici chiediamo questo: parlateci di cose possibili. Tenetevi il resto. Tenetevi il racconto di quanto siete stati bravi a fare meglio di Lombardia e Emilia Romagna nel frenare la disoccupazione. Che forse non siete stati voi, ma i nostri capitani d’impresa! Tenetevi la demagogia su quanto è colpevole il Governo. Tenetevi le scuse su come non siete riusciti a risparmiare tagliandovi vitalizi e stipendi. Tenetevi anche le ricette facili: “cancello quello e con ciò che risparmio faccio quell’altro”. Perché le grandi imprese si realizzano insieme a molti attori non con fughe in solitaria. Rendeteci facile aprire un’impresa, aiutateci ad entrare nel mondo del lavoro, garantiteci una fi scalità adeguata per stare in piedi e noi risponderemo al meglio. Vogliamo lavorare e tanto, come da buoni veneti abbiamo sempre fatto”.

EditorialeLavoro: nuove strade, nuova gente

*[email protected] - [email protected]

8 Mirano

Ama il mare, studia con profitto, vince premi e borse di studio. Ma la storia di Monica Mion, 26 anni, di Zianigo, è particolare per un altro

motivo: la sua, infatti, è una fuga di cervelli al con-trario. Dopo aver vinto una borsa di studio e trovato impiego all’estero, in Svezia, ha ricevuto la proposta per restare nel profondo nord, con un contratto che in Italia probabilmente si scorderebbe. Lei, però, torne-rà comunque: “A Zianigo ho la famiglia, non c’è nul-la di più importante”. In questi mesi Monica lavora a Lysekil, sul Mare del Nord: se rimanesse, avrebbe il futuro quasi assicurato. Ha in tasca una laurea in biologia marina, conseguita all’Università di Padova nel 2013, con una tesi sulla collaborazione tra ricer-catori e pescatori per individuare nuove linee guida per piani di gestione. Prima, a 19 anni soltanto, Monica è diventata anche istruttore subacqueo. Un amore smisurato per il mare il suo, studiato e vissuto in prima linea, a fianco dei pescatori e come sub. “Ho iniziato a studiare biologia marina per lo spet-tacolo che vedevo sott’acqua durante le immersioni – racconta – poi con la tesi ho iniziato a conoscere i pescatori, e imbarcandomi con loro, sono entrata in contatto con il duro lavoro che fanno e le difficoltà che incontrano ogni giorno per vivere. Ma nonostan-te quello che si possa pensare, loro amano davvero il mare”. Una doppia passione che Monica vorrebbe trasformare in mestiere. Ma in Italia è difficile, no-nostante il mare su tre lati, nonostante Venezia e Chioggia vivano (anche) di pesca. Ma la passione di una vita non si può frenare. Monica racconta così com’è andata: “Dopo la laurea ho continuato a colla-borare fino allo scorso dicembre all’Ispra di Chioggia, continuando il lavoro iniziato per la tesi. Ma dopo la laurea ho avuto anche la fortuna di vincere una borsa di studio che mi ha permesso di andare in In-donesia, a fare un corso sull’immersione scientifica e lo studio dei coralli. L’anno scorso ho vinto un’altra borsa di studio, intitolata a Paolo Brancaccio, che mi ha permesso di andare a svolgere un periodo di stu-

dio all’estero, e ora mi trovo a Lysekil, in un istituto di ricerca, per sei mesi. Il mio compito è cercare di capire la distribuzione spaziale, l’età, la crescita e la tipologia di riproduzione della tracina (un particolare pesce, ndr) nel Mare del Nord”. Un progetto di am-pio respiro, tanto che l’istituto ha offerto a Monica di rimanere anche dopo la borsa di studio. La classica occasione della vita, che però, pare, Monica rifiuterà. “Qui in Svezia sto vivendo un’esperienza fantastica – racconta – di lavoro e di vita. Ma voglio tornare

in Italia: i sacrifici che sto facendo all’estero sono per essere più competente in futuro, anche se so che tornando dovrò probabilmente cercare un lavoro di-verso dal mio percorso di studi. A Zianigo però ho la famiglia: il lavoro dei genitori è un po’ in crisi, come tutti d’altronde ed é difficile stare lontano. Sono nata qui, la mia famiglia è qui ed è meravigliosa. Questo vale più di ogni altra cosa”. Insomma, una storia particolare che accende una luce di speranza sulla volotà di migliorare delle nuove generazioni.

di Filippo de Gaspari

La storia Una ricercatrice di Zianigo torna dalla Svezia

“Torno, la famiglia prima di tutto”

Monica Mion mostra una tarataruga marina

Monica Mion, 26 anni, lavora a Lysekil. Si è laureata in biologia marina all’Università di Padova

Le nutrie devastano gli argini del Lusore, cittadini in allarme a Scaltenigo. Partita una lettera a Comune, Provincia e consorzio di bonifica dopo che alcuni

residenti hanno scoperto, passeggiando lungo le rive, le precarie condizioni in cui versa il canale, spesso sogget-to a rischio idraulico. “Poco più di un mese fa – spiega Ivana Cagnin, portavoce del comitato Viabilità Sicura di Scaltenigo e Ballò – ci siamo attivati, parlando con i tecnici del consorzio e del Comune, segnalando lo sta-

to degli argini del Lusore erosi dalle tane delle nutrie. Questi animali stanno creando problemi all’agricoltura e alla sicurezza dei fiumi”. Già in passato alcuni so-pralluoghi dei tecnici dei due enti avevano constatato la pericolosità della situazione. “Si poteva a questo punto ben sperare, anche perché poi il Comune aveva chiesto un preventivo per procedere con la disinfesta-zione – prosegue Cagnin – ma poi ci è stato detto che non c’erano soldi per intervenire. Da allora le nutrie

hanno continuato a scavare, peggiorando la situazione, producendo sempre più voragini e un tratto di argine è già franato. Il Comune ha anche sentito il consorzio, e dall’ente di bonifica è invece arrivata la rassicurazione: situazione sotto controllo, la frana è monitorata. Queste parole purtroppo negli ultimi anni si sono sentite troppe volte, e sempre prima di gravi problemi. I cittadini di Scaltenigo invece hanno paura e chiedono di intervenire al più presto, almeno che i nostri tecnici non confermino

pubblicamente che non esiste rischio, prendendosi però la responsabilità di questa affermazione. Da parte no-stra invece li invitiamo a effettuare un ulteriore attento controllo, dato l’aggravarsi della situazione. Ci chiami-no, li accompagneremo insieme a chi, per paura, sta da tempo monitorando questo problema”.

il cAso Ambientele nutrie deVAstAno gli Argini del cAnAle lusore

F.D.G.

L’anno scorso Monica ha vinto una borsa di studio intitolata a Paolo Brancaccio

“Restando in Italia con ogni probabilità dovrò fare un lavoro diverso da ciò che ho studiato”

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9Mirano

Presa la decisione per il Summer Festi-val: l’estate, a Mirano, può ufficialmen-te iniziare. La parola finale, almeno dal

punto di vista istituzionale, l’ha messa il sin-daco Maria Rosa Pavanello, comunicando al comitato di via Rosselli, che rappresenta i residenti della zona degli impianti sportivi, la decisione presa dopo aver interpellato le parti: cambiano gli orari, ma anche i conte-nuti delle serate, che non saranno più solo di concerti. “Il Mirano Summer Festival è stato tanto apprezzato negli anni dai cittadini – scrive Pavanello – le caratteristiche che avrà

l’edizione 2015 sono il frutto del confron-to con gli organizzatori e i residenti. Sono state tenute in conto, sia le necessità degli organizzatori, che per vedere ammortizzati i costi organizzativi, non possono scendere sotto un certo numero di giornate, sia le istanze dei residenti della zona in cui ha luogo l’evento, portate avanti in particolar modo dal comitato di via Rosselli”. Pavanel-lo tra l’altro ha subito specificato che quella in arrivo sarà l’ultima edizione del festival nel parcheggio dei campi sportivi: dal 2016, infatti, la manifestazione traslocherà, pare,

nel parco del Passante in via Porara. Per quest’estate dunque, spazio alla mediazio-ne: “Anzitutto la durata della kermesse, su richiesta dell’amministrazione, è stata ridot-ta di una settimana: quest’anno si estenderà dal 3 al 26 luglio – prosegue il sindaco. La principale novità rispetto all’anno prece-dente è l’introduzione, il lunedì, di serate dedicate a proiezioni cinematografiche al posto dei concerti. Negli altri giorni si avran-no, come di consueto, concerti di musica di vario genere, che il martedì e mercoledì sarà caratterizzata il più possibile da sonorità

di Filippo De Gaspari

La principale novità è l’introduzione di serate dedicate a proiezioni cinematografiche al posto dei concerti

Eventi Il sindaco Pavanello mette fine ad una questione che si trascinava da mesi

Trenta residenti di via Dante sud scrivono al Comune per chiedere un tavolo tecnico, per discutere dei problemi di traffico e smog che riguardano la strada. Vecchia questio-

ne sempre aperta quella della via che collega il centro con il quartiere nord di Mirano: la richiesta degli abitanti è indirizzata

a Comune, ma anche al Dipartimento di prevenzione dell’Ulss 13: “Sono cinque i rilievi che certificano il superamento dei limiti di legge su inquinamento acustico ed atmosferico - spiega Stefano Bonato, portavoce del comitato Dante-Villafranca - ed è di un anno fa la richiesta di effettuare un rilievo sulle vibra-zioni causate dal traffico veicolare. Siamo ancora in attesa, e in assenza di risposte cominciamo a temere per la nostra salute e le nostre case. Facciamo presente che su via Dante, una

strada comunale, non una statale, transitano 15 mila veicoli al giorno: sulle 24 ore, una media di un veicolo ogni 6 secondi, tra cui tir e 220 bus, che superano anche i 70 chilometri orari a otto metri dai muri delle abitazioni, facendole tremare”. Da qui la richiesta: “Attendiamo fatti concreti - conclude Bonato - non sono sufficienti due cartelli-farsa, di limite di 30 chilometri orari, e una telecamera non ancora funzionante”.

F.D.G.

il comitAto di ViA dAnte scriVe Al comune

Viabilità

Summer Festival, accordo raggiunto

soft, tranquille. L’organizzazione ha inoltre assicurato che sarà istallato un sistema di controllo dell’emissione acustica che agi-rà direttamente sul volume dell’impianto audio, oltre che appositi accorgimenti per ridurre il più possibile gli effetti della propa-gazione del suono”. Ma non è finita: cam-bierà, è sarà svizzero, anche l’orario di fine serata: lunedì, martedì e domenica lo stop alla musica dovrà essere alle 23, il mercole-dì alle 23.15, solamente il giovedì, venerdì

e sabato si potrà proseguire fino alle 23.30. Il patron del Summer Festival, Paolo Fava-retto, appare soddisfatto: “L’importante era rimanere a Mirano, per fare qualcosa per i suoi giovani, ed evitare che siano costretti a prendere l’auto e cercare divertimento altro-ve. Ci saranno comunque novità interessan-ti, che piaceranno a tutti e che renderanno appetibile la manifestazione, direi ancor più degli anni scorsi, ben oltre le limitazioni e la durata”.

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“Non date soldi a chi chiede l’ele-mosina al mercato”. Chiudere i rubinetti al racket della questua:

questo l’appello lanciato dal vicesindaco Annamaria Tomaello (Udc) dopo il vero e proprio assalto di mendicanti registrato ne-gli ultimi tempi al mercato settimanale del lunedì. Fenomeno difficile da arginare, no-nostante i controlli, e così Tomaello chiede prima di tutto la collaborazione dei cittadini. “Serve il contributo di tutti – spiega Tomael-lo – sappiamo che dietro questa pratica c’è il racket, ogni cittadino al mercato può fare la sua parte. Come? Dando meno monetine e più pane. Servirà a tutti noi per vedere chi è davvero bisognoso. Infatti, chi viene sfruttato dal racket non accetta aiuto, vuole solo denaro, chi invece ha davvero fame ac-cetterà volentieri un panino invece dell’eu-ro”. Secondo Tomaello il lunedì al mercato la situazione è diventata pesante: alcuni ambulanti si sono perfino rivolti al Comune per lamentarsi della presenza costante di elemosinanti, in pianta stabile, davanti al loro banco. Chiedono la monetina, a volte con insistenza, alla gente in attesa di es-sere servita. Spesso alcuni clienti desistono e lasciano la fila senza fare acquisti, indi-spettiti. Così gli ambulanti perdono clienti, come se non bastasse la crisi dei consumi. “Abbiamo chiesto in più modi di lasciarci in pace – spiega il titolare di un automarket di rosticceria – siamo arrivati perfino a offrire loro un pollo arrosto pur di andarsene, ma lo hanno rifiutato”. “Non accettano la carità, vogliono soldi, e spesso questo danneggia

gli affari degli ambulanti – precisa Tomael-lo. Per questo dico ai cittadini: smettete di dare la monetina solo per evitare fastidio, e se proprio volete aiutare queste persone, lasciate loro un panino o una mela appena comprata al mercato. Ognuno potrà subito rendersi conto se cercano aiuto o altro”. In passato un appello simile era arrivato anche da alcuni parroci del Miranese, che avevano invitato i fedeli a non lasciare l’obolo all’u-scita della messa, ma a destinarlo piuttosto alla Caritas per opere di assistenza e carità. Stessa cosa per chi visita i propri cari al ci-mitero. “Dobbiamo evitare di alimentare il sistema illegale che non guarda al bisogno reale delle persone, ma al loro sfruttamen-to – conclude Tomaello. E lo dico con un occhio di riguardo soprattutto a chi è sfrut-tato: se anche il mercato smette di essere fonte di guadagno per le organizzazioni, forse riusciremo ad estirpare questo odioso

di Filippo De Gaspari

Il vicesindaco Annamaria Tomaello (Udc) interviene dopo le tante segnalazioni dei cittadini

Sociale Sempre più problemi per la presenza di mendicanti

“Non date l’elemosina al mercato rionale”

Un’imagine di un mercato rionale

fenomeno e aiutare realmente le persone bisognose prima, poi anche il commercio ambulante e quindi una convivenza pacifi-ca al nostro mercato. Per fare questo serve però la collaborazione di tutti”. In passato Tomaello era stata promotrice, insieme alle forze dell’ordine, anche della campagna an-tiscippo al mercato, che aveva previsto l’ap-posizione di cartelli tra i banchi, con scritte le buone regole per evitare borseggi o furti durante gli acquisti.

“Se proprio si vuole fare un atto di carità si offraal mendicante un panino”

Il saluto di Mirano a uno dei

suoi ultimi p a r t i g i a n i : è morto il 6 marzo a 92 anni Vittorio Sergio Masa-ro, fratello di Luigi Argeo Masaro, già vicesindaco. Fu tra i protagonisti della guerra di Libera-zione prima e del Partito Comunista poi. Sergio Masaro fu infatti a lungo militante del Pci, che rappresentò anche in Consi-glio comunale, tra il 1951 e il 1975. Impiegato nella società telefonica Telve, da anni in pensione, viveva con la mo-glie Olinda in via Vivaldi, nel capoluogo. Il suo nome resta legato alla lotta parti-giana: scese in campo di recente anche nel 2009, quando l’allora capogruppo di An Viviani Lorenzon propose di togliere dalla piazza il monumento al partigiano, e Masaro si schierò con altri ex combat-tenti a guardia della statua. Lo scorso ottobre Masaro fu in prima fila di fronte alla targa in memoria del fratello Argeo, scoperta al teatro di Villa Belvedere du-rante la giornata che commemorava gli ex sindaci e amministratori antifascisti. Fu una delle sue ultime apparizioni pub-bliche. “Uomo di elevate qualità umane e morali e straordinaria vivacità e lucidità intellettuali, è stato esempio di coraggio durante il fascismo e ha accompagnato lo sviluppo della nostra comunità negli anni successivi” lo ha ricordato il sindaco Pavanello.

StoriaAddio Al pArtigiAno sergio mAsAro

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11Mirano

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12 Spinea

A Spinea torna prepotentemente alla ribalta l’emergenza abitativa e non mancano polemiche e tensioni. 288

alloggi Ater a Spinea, a cui se ne aggiun-geranno presto, pare, altri 177 al Villaggio dei Fiori, ceduti dal Comune di Venezia all’azienda per l’edilizia residenziale. Ep-pure in graduatoria ci sono ancora 117 cittadini che attendono una risposta alla loro personale emergenza casa. E in Comu-ne, in due soli mesi, si sono rivolti altri 21 “disperati”, di cui ben 15 con sfratto pen-dente, grazie allo sportello appositamente creato per far fronte al problema. Questioni di cui si è parlato in terza commissione, presieduta dalla consigliera Franca Zamen-go e a cui ha partecipato l’assessore alle Politiche sociali Laura Rosanova. A chiede-re di affrontare l’argomento erano stati in particolare i consigliere del Movimento 5 Stelle.

A Spinea la casa resta un problema nel problema: all’emergenza abitativa, non poi così diversa da quella degli altri comuni, si aggiunge la questione spinosa degli allog-gi di proprietà del Comune di Venezia al Villaggio dei Fiori. A Spinea attualmente ci sono 288 alloggi Ater occupati, in fila ad attendere un’assegnazione però ci sono anche 117 persone. Il Comune inoltre pos-siede altre 16 unità immobiliari in via Cici. Paradossale la questione che vede protago-nista il Comune di Venezia: il Comune di Spinea ha appreso solo dai giornali che il municipio del capoluogo ha deliberato, il 2 aprile scorso, di cedere all’Ater il complesso “San Remo” al Villaggio dei Fiori, con ulte-riori 170 alloggi. Da Spinea, a metà aprile, affermano: “la delibera di Venezia non è stata ancora pubblicata, pertanto i dettagli del contenuto non sono ancora noti”. In attesa di chiarire la questione, il Comune prova a sbloccare la graduatoria con altri otto appartamenti di proprietà, di cui tre da ristrutturare, due da alienare e tre già assegnati.

A bilancio sono già previste le somme destinate a sistemare gli alloggi che poi verranno assegnati. Non basterà, ma è un primo passo: “Siamo consapevoli che il problema casa è rilevante – spiega Ro-sanova – proviamo a farvi fronte anche at-traverso lo “sportello dell’abitare”, aperto di recente, con personale specializzato che aiuta i residenti a trovare un alloggio. Da gennaio a febbraio 2015 questo servizio ha seguito 21 casi: di questi, 15 avevano lo sfratto esecutivo e per cinque famiglie si è riusciti a risolvere il problema rivolgendosi al mercato privato”.

Intanto sulla questione attacca il Mo-vimento 5 Stelle: “Tanta urgenza non c’è se la maggioranza ha fatto saltare una prima commissione convocata proprio per

di Filippo De Gaspari

Sono 117 le famiglie che hanno fatto richiesta per un alloggio nel 2014. Altri 21 casi disperati già nei primi mesi del 2015

Sociale Nonostante Ater si appresti a mettere a disposizione nuovi appartamenti

Spinea, raffica di sfratti, è emergenza abitativa

esaminare la situazione degli alloggi Erp, oltre che di altri problemi urgenti come la ludopatie – affermano i grillini Massimo De Pieri e Stefania Mazzotta – peccato soprat-tutto per i cittadini intervenuti e portatori di interesse sulla questione. Su temi così importanti riteniamo che l’attenzione e la partecipazione di tutte le forze politiche debba essere al massimo”.

Il circolo Acli di Spinea dedicato alla memoria del suo valido collaborato-re e amico Roberto Niero. Mancato

all’affetto dei suoi cari il 23 novembre scorso, all’età di 72 anni, Roberto Nie-ro ha dedicato più di 40 anni della sua vita come volontario alle Acli di Spinea, sostenendo che aiutare il prossimo nel sociale è un’opera di alto impegno da portare a compimento con serietà e professionalità. “Abbiamo conosciuto Roberto Niero - ricorda Piero Golin, (nella foto), vicepresidente del circolo - siamo tra quei fortunati che hanno avu-to il grande piacere di collaborare con una persona che ci ha davvero onorato con la sua presenza. Tante sono state le persone che si sono rivolte a lui per un aiuto, una collaborazione e si sono trovate davanti una persona sempre di-sponibile e con un’ottima preparazione tecnica, pronta a soddisfare le loro ri-chieste. Persona buona, Roberto, umile ma sicuro nel proprio servizio, calmo ma deciso nella propria professionalità, per noi un caro amico, un vero aclista”. Alla cerimonia di intitolazione hanno parte-cipato i dirigenti delle Acli provinciali di Venezia, i pensionati della Fap-Acli, le autorità e i due parroci di Spinea, oltre a parenti e amici del compianto collabo-ratore deceduto.

Associazioni: Il circolo AclidedicAto AllA memoriA di roBerto niero

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14 Spinea

Tornare alla terra, ma farlo insieme. La filosofia guida la creazione del primo orto condiviso del Miranese: si trova

a Spinea, in via Capitanio e a dargli vita sono state 22 famiglie del Miranese, grazie all’associazione “Terra!”, che fa capo al Mo-vimento per la decrescita felice. In un campo strappato al cemento, in via Capitanio, lun-go il Rio Cimetto, da alcune settimane quasi tutti i giorni, mamme e papà, a volte con i bambini, zappano, seminano, annaffiano e raccolgono frutta e verdura per i loro bisogni, condividendo la cura dell’orto e i suoi frut-ti. Non un semplice hobby, ma una vera e propria missione. L’obiettivo, infatti, è quello che muove lo spirito dell’associazione: spe-rimentare nuove strade per contribuire al cambiamento radicale di quelle abitudini che sembrano aver avuto un impatto negativo sulla nostra vita e sull’ambiente. Così que-ste famiglie hanno deciso di ricominciare da dove ci eravamo lasciati prima che il denaro e la tecnologia rovinassero tutto. “Le fami-glie italiane, e venete in particolare, sono

tra quelle che hanno più risparmio in Euro-pa – si legge nel volantino che promuove l’iniziativa. La crisi però ha fatto capire come investire nei prodotti finanziari non sia una scelta sostenibile né vantaggiosa, se non per pochi. Si cercano quindi altri modi e luoghi,

nei quali investire i propri risparmi. Su un altro fronte, le notizie sulla diffusione delle malattie causate da uno stile di vita fretto-loso, stressante e anonimo, spingono molti ad avere una maggiore attenzione a cosa si mangia, e a chi e dove si producono le cose che mangiamo. Infine ci si accorge che anche la gestione del territorio che ci sta at-torno sembra sfuggita di mano: sembra che siano sempre coloro che hanno più soldi e più potere di noi a decidere se fare capanno-

ni o parchi. Eppure emerge una domanda dif-fusa di fermare il consumo del suolo dato da costruzione di case e capannoni che riman-gono inutilizzati e strade che impediscono il rinnovo delle falde acquifere”. Guarda caso per attuare i suoi buoni propositi “Terra!” ha scelto proprio Spinea, dove maggiore è sta-to negli anni il consumo di suolo. Complice anche la crisi che ha colpito i redditi medi, a unire i soci è stato soprattutto il gusto di coltivare la terra, di auto-prodursi cibo e re-alizzare qualcosa insieme. Ogni famiglia ha sottoscritto una o più quote per l’acquisto di un terreno agricolo, che dopo lungo peregri-nare è stato trovato proprio a Spinea, in via Capitanio. “Non è stato semplice – spiega Daniele Rossi, presidente di “Terra!” – ab-biamo visitato alcuni terreni tra Salzano, Mi-rano e Spinea. Finalmente l’anno scorso uno dei soci ha visto che questa porzione di ter-reno in via Capitanio era in vendita, e aveva la dimensione e la posizione ideale, oltre a confinare con un corso d’acqua”. Il terreno, di circa tremila metri quadri, ha ospitato per

anni un vigneto, poi è rimasto incolto nell’at-tesa di potervi costruire abitazioni. I vincoli ambientali e la crisi hanno però reso l’area poco appetibile, e quindi al proprietario non è restato che provare a metterla in vendita. Acquistato l’appezzamento, sono partiti i lavori: dopo il taglio delle erbacce e i lavori di aratura e fresatura, il terreno era pronto per le prime semine e trapianti di piante orticole. “Per mezzo di una pompa a scop-

pio, prelevando l’acqua dal canale, abbiamo direttamente innaffiato l’orto – continua Rossi – il raccolto del 2014 è stato suffi-cientemente abbondante, ricompensando le fatiche con verdure auto-prodotte e di quali-tà”. Quest’anno si ricomincia con maggior esperienza. L’obiettivo è quello di trovare emuli e aprire presto nuovi orti condivisi in altre aree del Miranese.

La storia Un esperimento sociale di decrescita felice avviato dall’associazione “Terra!”

22 famiglie insieme a coltivare l’ortoIn via Capitanio mamme, papà e bambini annaffiano, crescono e raccolgono frutti e verduredi Filippe de Gaspari

Dal convegno sul terrorismo alle porte aperte del cen-tro islamico. I musulmani

di Spinea vogliono conoscere e farsi conoscere alla città. Dopo aver promosso un partecipato convegno sull’Islam, per spiega-re come anche la loro religione non sia terrore, ma pace e tolle-ranza, il centro culturale islamico “Salam” di via Negrelli apre le porte ai cittadini di ogni lingua, colore ed etnia e mette a disposizione quanto di più importante l’Islam ha prodotto nei secoli: la conoscenza. Testi sacri, di storia, scienza, cultura generale e quant’altro, ma di estrazione islamica, saranno a disposizione di chi vorrà conoscere, avvicinarsi al mondo islamico e combattere i pregiudizi sorti dopo gli ultimi attentati con la curiosità di chi non accetta di fermarsi solo alla cronaca. Una vera e propria biblioteca islamica aperta, dove normalmente i musulmani del Miranese si ritrovano per pregare, e che ora diventa luogo di incontro, conoscenza reciproca, scambio di opinioni. “Lo facciamo per ri-lanciare un rapporto di collaborazione con la città – ha spiegato il segretario del centro islamico Milad Mokhtari – l’obiettivo è coinvolgere in particolare le scuole e gli insegnanti”. Si potrà dunque accedere al centro islamico, il venerdì, sabato e domenica, durante tutto il giorno, sedersi e leggere un buon libro che normalmente non si trova nella biblioteca comunale. Aprirsi, conoscere, capire: obiettivi che i membri del centro islamico spinetense perse-guono da tempo, ma al quale hanno voluto dare una decisa accelerata dopo gli attentati di Parigi e i tanti pregiudizi emersi riguardo il rapporto tra Islam e terroristi. A confermare la volontà di integrazione degli islamici di Spinea anche il progetto di solidarietà che alcuni mesi fa, ha portato una quindicina di loro a donare per la prima volta il sangue all’Avis, che aveva lanciato l’allarme sull’esaurimento delle scorte. Ora, dopo la solidarietà, scatta anche l’operazione cultura. Che in questo caso fa rima con integrazione.

IntegrazioneBiBliotecA per tutti Al centro islAmico

Biciclettata tra i quartieri, mer-catino del baratto e visite gui-date all’oasi. E’ ricco il pro-

gramma della domenica ecologica che Spinea celebrerà il 19 aprile, per sensibilizzare i cittadini ad adottare stili di vita a basso impat-to ambientale. La giornata è stata presentata a marzo in municipio dall’assessore Stefania Busatta, il presidente della Pro Loco Massimo Franco e i referenti di Fiab-Federazione italiana amici della bicicletta, Mario Burlando e Wwf, Rosa Zanotti. Novità assoluta sarà il mercatino del riuso, con ampio spazio dedicato agli hobbisti e ai cittadini che vogliano scambiare oggetti non più utilizzati. Si svolgerà in piazza Marconi, grazie alla Pro Loco. Sarà occasione per risparmiare e dare una seconda vita alle cose, non disperdendole nell’ambiente. Per tutta la giornata sarà attivo anche il “farmer market”, con i produttori locali di frut-ta, verdura e fiori a chilometro zero. Spazio anche alla pedalata promossa dalla Fiab, lungo un percorso di 15 chilometri tra le periferie della città, per riscoprire il territorio da una prospettiva diversa. Nelle scorse edizioni hanno partecipato in media 400 persone. Il Wwf infine proporrà visite guidate all’o-asi Nuove Gemme, per riscoprire la parte più interessante, dal punto di vista naturalistico del parco cittadino, nella sua stagione migliore. L’oasi, di circa 5 ettari, rappresenta una zona umida con caratteristiche ambientali ed ecolo-giche peculiari e particolarmente vulnerabili: stagni ricchi di vegetazione pa-lustre, canneti e saliceti che offrono riparo alla fauna locale e zone alberate, prati, siepi, un piccolo bosco igrofilo, tutti habitat di primaria importanza per insetti e uccelli. Non solo blocco della auto dunque: “E’ chiaro come si tratti di iniziative che sono soprattutto di sensibilizzazione – spiega Busatta – con nessuna pretesa di risolvere i problemi dell’inquinamento e della produzione di rifiuti, ma con l’obiettivo importante di invitare i cittadini ad assumere comportamenti virtuosi, a basso impatto ambientale”.

Al via il 19 apriledomenicA ecologicA e mercAtino del BArAtto

Via il luna-park da piazza Fermi? Scatta la raccol-ta firme per dire no: a

promuoverla alcuni avventori e giostrai che frequentano le sa-gre di Spinea, totalmente con-trariati dal progetto di trasferire le giostre, già da quest’estate, nel nuovo piazzale dedicato agli spettacoli viaggianti, appena ultimato dietro la chiesa dei Santi Vito e Modesto, in via Tintoretto. La protesta è esplosa proprio nei giorni di sagra, dove a marzo si è festeggia-ta la patrona S. Francesca Romana. In città sono arrivate come al solito una quarantina tra giostre e bancarelle, in quella che rischia di essere però l’ultima sagra in piazza mercato. Già il prossimo settembre è previsto lo spostamento delle attrazioni nella nuova area attrezzata. Molti i contrari al trasloco, nonostante il progetto sia previsto dai piani regolatori addirittura dal 1999: giovani, genitori, commercianti e soprattutto giostrai hanno già firmato la richiesta da girare al Comune per rivedere la propria decisione. Tra i firmatari ci sono praticamente tutti i giostrai che nei giorni di S. Fran-cesca Romana hanno stazionato in piazza Fermi. A settembre saranno circa una sessantina. Tra loro Adriano Rossi, titolare nel Tagadà, una delle attrazioni più frequentate: “Mandarci via dalla piazza è un’umiliazione - afferma - non c’è considerazione del nostro lavoro, come se per noi la crisi non ci fosse. La sagra è in posizione centrale in tutti i paesi, a Spinea vengo qui ogni anno dal 1975 e nessuno ha mai storto il naso. Fossimo malvisti dalla gente capisco, ma la decisione è solo politica e mi domando se tiene conto del volere della gente. Io credo che le famiglie preferiscano mandare i loro figli a divertirsi in centro invece che in zona defilata”. E così, alla cassa, chi ha acquistato il gettone ha lasciato anche la sua firma, prima di farsi il giro in giostra, l’ultimo forse, tra i palazzi del centro. Le adesioni alla petizione sono state centinaia in pochi giorni.

Eventino Al trAsloco del lunA pArk

F.D.G. F.D.G. F.D.G.

“Quest’anno la produzione di ortaggi è stata abbondante edi ottima qualità”

neWs

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messaggio pubblicitario

www.spinea.gov.it - Posta Certifi cata: [email protected]

progetto “lA piAzzA lungA un kilometro”: eco punti Al ViA

A partire da fi ne aprile per tutti i residenti di Spinea sarà possibile risparmiare sulla spesa utilizzando degli sconti cartacei del valore di 1€ guadagnati con i loro compor-tamenti sostenibili. Gli sconti potranno es-sere utilizzati presso tutti i negozi aderenti al progetto Ecopunti. Nell’ambito del pro-getto di qualifi cazione della “Piazza Lunga un Kilometro”, il Comune di Spinea si è fat-to, infatti, promotore Ecopunti, un proget-to innovativo che rende concreti i concetti della Smart City integrando comunicazio-ne, tecnologie, percorsi di sostenibilità e appartenenza al tessuto sociale Comunale. Molti i partner che, a vario titolo, sosten-gono e supportano il progetto realizzato in collaborazione con Achab Group rete di comunicazione ambientale; tra questi: Confesercenti, Veritas, Associazione Arti-giani, Pro Loco Spinea, Associazione Amici del Graspo de Ua, Associazione CAD. Ma come si ottengono gli Ecosconti? Sempli-cissimo: basterà conferire i rifi uti riciclabili all’Ecocentro, oppure essere iscritti ad una delle numerose Associazioni di volontaria-to riconosciute dal Comune, o partecipare al Pedibus, o usare le Casette dell’Acqua o fare il compostaggio domestico o frequen-tare la biblioteca comunale. Sono previsti anche dei punti bonus al primo accesso all’Ecocentro dopo l’avvio del progetto e

alla registrazione al sito spinea.ecopunti.it. Un regolamento disciplinerà i punti legati ad ogni azione sostenibile premiata e ogni cittadino si vedrà caricato sul suo Codice Fiscale, il suo “monte Ecopunti”. I punti verranno trasformati in Ecosconti cartacei comodamente da un operatore all’Ecocen-tro potranno essere stampati in Municipio, basterà portare con sè la propria tessera sanitaria. Per chi ha più dimestichezza con il mondo dell’informatica, la stampa degli Ecosconti potrà essere realizzata a casa sulla propria stampante. Gli Eco-sconti potranno essere presentati a tutti i negozi aderenti sul territorio del Comune di Spinea che esporranno la vetrofania e che compariranno sui materiali informativi

previsti dalla campagna di comunicazione e nel portale spinea.ecopunti.it (in fase di attivazione). Per i negozianti, esercen-ti ed artigiani che offrono servizi al pub-blico aderire sarà semplice: è suffi ciente compilare un modulo su spinea. ecopunti.it oppure scrivere a [email protected] . Informazioni e richieste di adesioni po-tranno essere fatte anche presso il Muni-cipio di Spinea Settore Servizi Informativi Comunicazione Supporto agli Organi di Governo (041.5071183) Ecopunti Spinea si rivela un’iniziativa che coniuga felicemente i comportamenti sostenibili dei cittadini in ambito ambientale e sociale con il suppor-to alle realtà commerciali del territorio, at-tivando una fi liera virtuosa.

Pagina a cura Servizi Informativi Comunicazione Supporto Organi di Governo

Benessere degli animali e rispetto delle regole sono i temi affrontati a fi ne marzo nella riunione con i proprietari dei cani organizzata dal Comune alla presenza del Sindaco e coordinata dal Consigliere delegato Paolo Barbiero. L’educatrice Tatiana Marchiori ha dato tanti utili consi-gli su guinzaglio, museruola, raccolta deiezioni, regole comportamentali da seguire nelle aree cani e durante le passeggiate perché si può essere ottimi cittadini e attenti proprietari di animali garantendo il benessere del proprio amico a 4 zampe. Il veterinario Luca De Marchi ha spiegato in modo molto chiaro quali sono le regole da seguire per garantire la salute dell’animale e come si deve comportare il proprietario del cane o del gatto che

ha il sospetto che l’animale sia entrato in contatto con sostanze velenose o tossiche. E’ fondamentale sempre rivolgersi al veterinario ed eventualmente procedere con la denuncia alle autorità di pubblica sicurezza. Gli amici di Mamma Rosa hanno poi raccontato la loro esperienza di volontari e come effettuare l’adozione consapevole. Grande spazio è stato dedicato al dibattito perché il Sin-daco auspica una sempre maggiore collaborazione dei cittadini nel territorio per realizzare una città davvero partecipata. Tutte le slide proiettate durante la serata saranno pubblicate sulla pagina del sito del Comune di Spinea al link:http://www.spinea.gov.it/comune/vivere/Animali-domestici.html#.VRUnQmRd7cs

sportello energiA: rispArmiAre e ViVere eco.tre nuoVi AppuntAmenti

Lo Sportello Energia è un servizio dell’Assessorato all’Ambiente per offrire la più ampia e completa con-sulenza gratuita a chi vuole rende-re la propria casa più effi ciente dal punto di vista energetico. Profes-sionisti ed esperti del settore sono a disposizione del cittadino per va-lutare gli interventi più effi caci per la riqualifi cazione energetica. “Il Comune di Spinea è stato il primo della provincia a creare questo ser-vizio fi n dal 2013 – spiega la Vice Sindaco Stefania Busatta - e i risul-tati sono molto incoraggianti. Non solo abbiamo un numero sempre crescente di cittadini che contatta-no il servizio via mail o di persona ma si sta lavorando per creare, a partire dalle domande più frequen-ti, un vademecum dedicato a tutti coloro che vogliono una casa più ecosostenibile”. Lo Sportello trat-ta tematiche di pubblico interesse che hanno lo scopo di orientare i cittadini nel complicato mondo delle bollette, delle detrazioni fi -scali, degli interventi strutturali e del conto energia termico. Con le banche del territorio si è avviato un dialogo per offrire opportunità favorevoli in relazione a fi nanzia-menti per interventi di riqualifi ca-zione energetica degli edifi ci. Da poco lo sportello offre un’impor-tante novità ovvero la possibilità per cittadini e aziende di richiedere un’analisi termografi ca gratuita del proprio immobile. Questa indagine utilizza un apposito strumento che permette di diagnosticare proble-matiche tipo dispersioni termiche ed individuazione dei ponti termici, rotture di celle fotovoltaiche, in-fi ltrazioni d’acqua, perdite o infi l-

trazioni di aria, umidità di risalita, imperfezioni nel cappotto termi-co o nell’isolamento, dispersioni dai quadri elettrici. “Tutte queste azioni - spiega l’Assessora Busat-ta - sono direttamente connesse al Piano d’Azione per l’Energia Soste-nibile, che il Consiglio Comunale ha approvato nel 2012, e che è lo strumento operativo per ridurre le emissioni di anidride carbonica del 20% entro il 2020, come indicato dal Patto dei Sindaci a cui il Comu-ne di Spinea aderisce”.L’Assessorato all’Ambiente organiz-za tre appuntamenti per il mese di maggio:• 7 MAGGIO 2015: incontro pub-blico rivolto ai cittadini sull’instal-lazione dei cappotti termici esterni agli edifi ci - h. 20.30 in Sala del Consiglio.• 14 MAGGIO 2015: incontro rivol-to alle aziende sui certifi cati bian-chi - h. 17.30 in Sala del Consiglio.• 21 MAGGIO 2015: incontro pub-blico rivolto ai cittadini e ammini-stratori di condominio su D.lgs. 102/2014 ore 20.30 in Sala del Consiglio.Vuoi saperne di più o prendere un appuntamento? Chiama il numero 333 9309980 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 oppure SCRI-VI UNA MAIL a [email protected] . Tutte le informa-zioni sono pubblicate sul sito del Comune costantemente aggiorna-to su novità normative e utili noti-zie pratiche nell’ambito energetico: http://www.spinea.gov.it/comu-ne/Amministrazione-Trasparente/Informazioni-ambientali/Patto-dei-Sindaci/Sportello-Energia-Spinea.html

Benessere degli AnimAli. rispetto delle regole

In foto il Sindaco, l’Assessora all’Ambiente Stefania Busatta e il Presidente del gruppo Veritas SPA Vladimiro Agostini

il Sindaco, il Consigliere delegato Paolo Barbiero, il Comitato Cani Spinea e i volontari Amici Mamma Rosa

domenicA ecologicA con: BiciclettAndo trA i QuArtieri 2015Voglia di bici? Partecipa a “ biciclettando tra i quartieri” organizzata dall’Assessorato all’Ambiente in collaborazione con FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) di Spinea, in occasione della domenica ecologica il prossimo 19 aprile. Sarà l’opportunità per riscoprire la tua città e promuovere la mobilità sostenibile. L’evento è all’interno dell’ampio progetto “la piazza lunga 1 Kilometro”. L’appuntamento è per le ore 10.00 in Piazza Municipio con arrivo previsto verso le ore 12.00 al Parco Nuove Gemme. Il percorso, di circa 13 Km, è quello indicato nella cartina. Il 19 aprile sarà possibile una visita guidata a cura del WWF Spinea per famiglie e adulti all’Oasi del Parco Nuove Gemme. Il ritrovo è alle ore 15.30 all’ingresso dell’Oasi di via Rossi-gnago, vicino alla scuola Andersen e al Centro di Educazione Ambien-tale (ampio parcheggio). Per info chiama il 340 2633003

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16 Spinea

Trasporto scolastico, la proposta del Comune: “Car-pooling al posto dello scuolabus”, ma scoppia la polemica. Dall’anno prossimo via il

pullmino giallo: costa troppo e non risolve i problemi di traffico di cui soffre la città, soprattutto davanti alle scuole. Meglio l’auto condivisa, già realtà in molte città. Così la giunta aveva pensato di introdurre la novità anche a Spinea. Aveva, perché la rivolta dei genitori non si è fatta attendere e ha costretto il Comune ad aprire il confronto: ci sarà un questio-nario, per conoscere come le famiglie organizzano il trasporto casa-scuola e viceversa, e in base ai risul-tati verrà presa una decisione. Il Comune ha detto di voler puntare sul car-pooling per ragioni di tipo eco-nomico, ma anche organizzativo: c’è troppo traffico in città, soprattutto negli orari di entrata e uscita da scuola. Mauro Armelao, Fratelli d’Italia, è subito sceso all’attacco: “Vogliono togliere lo scuolabus alle famiglie e pensano di risolvere i problemi chieden-do ai genitori di fare i taxisti per portare i bambini a scuola”. Sulle barricate molte mamme e papà, già alle prese con le difficoltà degli orari di lavoro. “Se il pullmino andrà in pensione, non lasceremo nessuno a piedi – assicura però l’assessore all’Istruzione Lo-

redana Mainardi – l’auto di gruppo, che lo sostituirà, non sarà un’incombenza lasciata alle famiglie: lo gestirà una società specia-lizzata, che coordinerà la piattaforma informatica per organizzare i viaggi, i percorsi e i turni”. Come funziona? Si metteranno in contatto famiglie di una stessa zona, con esigenze d’orario simili e percorsi casa-scuola pressoché identici. I genitori potranno così organizzarsi per la condivisione di una sola auto, guidata da un genitore volontario o, a turno, da mamme e papà di tutti gli alunni interessati. “Ot-teniamo un risparmio di spesa – spiega Mainardi –, ma miglioriamo anche il problema della mobilità in centro. L’intenzione, infatti, è estendere il progetto anche a chi oggi non utilizza lo scuolabus. Per le famiglie i costi saranno comunque minori dell’ab-bonamento allo scuolabus, al quale tra l’altro molti oggi già rinunciano perché troppo oneroso”. Ma convincere chi utilizza lo scuolabus (in particolare le famiglie dei quartieri periferici, Crea e Fossa) non è

facile: per questo, di fronte alle barricate, il Comune ha concesso il confronto. Già pronti 2400 questionari che saranno somministrati alle famiglie degli alunni delle scuole e che tracceranno il destino dello scuo-labus. Non si chiederà semplicemente “scuolabus sì o no”, ma si tratterà di una vera e propria indagine conoscitiva sulle abitudini e le modalità di trasporto scolastico utilizzati dalle famiglie. In base ai risultati si vedrà qual è la scelta più conveniente per Spinea. Tre le ipotesi: abolire lo scuolabus per sostituirlo con le auto condivise, mantenere tutto com’è, o provare una via di mezzo: mantenere solo alcune corse dello scuolabus e nel contempo sperimentare alcune mo-dalità di car-pooling in alcune zone o orari.

Ambiente Il Comune lancia l’idea dell’auto condivisa

Car-pooling al posto dello scuolabusL’assessore Mainardi: risparmieremo diminuendo il traffico. Il consigliere Armelao dice no

Gli autovelox non ba-stano o sembrano solo un sistema per

fa cassa? Il Comune piaz-za anche i segnalatori di velocità: informano, non multano, così chi preme troppo sull’acceleratore non avrà più scuse. Sette i dispositivi piazzati nelle scorse settimane in città: a fianco dei Velo Ok spun-tano così display in grado di rilevare la velocità dei veicoli in transito. Due sono stati installati in via Luneo, due in via De Filippo, uno in via Martiri e altri due in via Crea, tutti in prossimità di curve pericolose, incroci o altri punti critici della via-bilità comunale. Per il Comune si tratta di dispositivi previsti dal Piano nazionale per la sicurezza stradale, acquistati utilizzando un contributo statale. Gli operai hanno terminato la loro installazione, tarandoli sulla velocità esatta dei veicoli in transito, pronti dunque per essere messi in funzione. Insieme ai Velo Ok installati negli scorsi mesi, i nuovi appa-recchi mirano a rendere più sicura la viabilità, segnalando agli automo-bilisti la velocità tenuta nei tratti in cui sono previsti limiti specifici ed evitando così di incappare in multe. Molti cittadini si sono già lamentati della novità: “Poi però vengono in Comune a chiedere maggior sicurez-za e si lamentano delle auto che sfrecciano a tutta velocità sulle nostre strade - bacchetta l’assessore alla Viabilità Gianpier Chinellato - chi rispetta le regole non ha nulla da temere. Adesso abbiamo anche gli strumenti per avvertire che si sta premendo troppo sull’acceleratore”.

strAde Sicurezza ArriVAno i nuoVi segnAlAtori di Velocità

F.D.G.

di Filippo De Gaspari

Torna d’attualità il problema dell’inquina-mento elettromagnetico a Spinea. A risol-levarlo, dopo che era stato uno dei temi

caldi nei primi anni 2000, è stato un gruppo di genitori della scuola elementare Mantegna, che non erano parte del dibattito all’epoca dei fatti, e che chiedendo i motivi del sottoutilizzo del plesso scolastico hanno scoperto come i bambini rimangano esposti all’elettrosmog. I fatti: i problemi alla Mantegna sono iniziati nel 2000 e hanno coinvolto anche la vicina materna Grimm, ora sede di associazioni. Ma è nell’agosto 2010, con la giunta Tessari, che l’Arpav ha comunicato la pericolosità dell’elet-trodotto che attraversa Spinea e in particolare Fornase e Graspo d’Ua. Campi magnetici oltre il limite della soglia prevista, si leggeva nella comunicazione, con serio pericolo, in caso di prolungata esposizione, per i bambini. Soluzio-ne: la Grimm, dove i limiti erano totalmente superati, fu chiusa e i bambini spostati alla materna Collodi, dove allora si trovavano le associazioni. La Mantegna invece, il cui supera-mento dei parametri era limitato a poche aule, fu ampliata e ristrutturata, permettendo il recu-pero di nuove aule non soggette a elettrosmog e l’utilizzo dei locali rimasti in “zona rossa” solo per poche ore al giorno. Ora i genitori che chiedevano di aprire un’altra classe, viste le numerose richieste, hanno scoperto che questo non è possibile: “Perché parte della scuola non risulta agibile per più di due ore al giorno, a causa dei valori elevati di elettrosmog causati dal passaggio di un elettrodotto ad alta tensio-ne”, scrivono i genitori in una lettera indirizzata al Comune e all’Arpav. La “zona rossa” riguar-

da solo un’ala dell’edificio, quella formata dai due locali mensa, dall’aula informatica, dalla biblioteca e dalle aule insegnanti e pittura, oltre che dell’atrio, motivo per cui finora non è stato necessario chiudere l’intera scuola, ma solamente limitare la permanenza dei bambini nei locali incriminati. “Ma tenendo conto del fatto che le aule frequentate dai bambini per 8 ore al giorno sono solo a pochi metri dall’area “critica” – continuano mamme e papà – sia-mo molto preoccupati per la salute dei nostri figli”. Chiesti pertanto nuovi rilevamenti che l’Arpav effettuerà e i cui esiti comunicherà probabilmente a fine mese. “Questo clima d’incertezza sta causando forte preoccupazio-ne e sta maturando in noi l’idea non solo di non iscrivere i nostri figli in prima, ma anche di spostare i bambini che già frequentano la Mantegna in un’altra scuola”, avvertono però i genitori, che ora vogliono sapere se la parte agibile dell’edificio, quella più frequentata dai bambini, sia abbastanza sotto la soglia prevista per legge.

ElETTROSMOG SCuOlA MANTEGNA CONTROllATA

F.D.G.

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18 Santa Maria di Sala

Il comune di Santa Maria di Sala ha adottato il Paes (Pia-no di azione per l’energia sostenibile) che rappresenta il punto di partenza per mettere in atto le azioni per dimi-

nuire le emissioni di gas serra. Gli obiettivi del documento sono: definire le strategie, organizzare le metodologie di intervento, partendo dai dati e accedere ai bandi europei. “E’ dimostrato che le emissioni di CO2 influiscono sui cam-biamenti climatici. Uno studio internazionale stima nel 5% del Pil il costo di questi cambiamenti, mentre basterebbe investire l’1% del Pil per evitarli – dice il sindaco Nicola Fragomeni. L’80% dei consumi energetici e delle emis-sioni di CO2 è associato alle attività urbane. La parte del leone la fanno i consumi privati (trasporti e residenze), e solo il 2% riguarda attività o beni comunali. Ma sono convinto che il comune debba farsi comunque parte attiva nell’aumentare la consapevolezza dei cittadini circa la se-rietà dei cambiamenti climatici, favorendone la partecipa-zione attiva nelle scelte di politica ambientale. Ma siamo anche chiamati a pianificare il territorio, tenendo sempre in mente la sostenibilità ambientale, e a dare il buon esem-pio nelle questioni riguardanti l’energia, l’efficienza e il risparmio energetico. In particolare, stiamo lavorando per la redazione di un nuovo Piano del traffico, e abbiamo già

investito 200 mila euro per razionalizzare il sistema d’il-luminazione pubblica”. L’a-dozione del Paes, tra l’altro, dà la possibilità di accedere a contributi europei per le azio-ni che diminuiscono l’impatto ambientale. Il Comune ha già avuto accesso al progetto Ele-na che finanzia al 100% gli interventi di riqualificazione energetica.

“La redazione del Paes ha previsto un importante lavoro di raccolta dati, come quelli relativi alle emissio-ni, e ci impegna ad un continuo monitoraggio – spiega il consigliere Massimiliano Martignon – In questo modo è possibile individuare in modo preciso le vulnerabilità nel nostro territorio e identificare le aree di intervento. Inoltre, proprio in virtù del fatto che siamo tra i pochissimi comuni che si sono dotati di questo documento, siamo stati scelti dallo Iuav di Venezia, come territorio campione per un pro-getto sperimentale. Stanno studiando un sistema di calco-

lo innovativo che permette di quantificare la superficie di edificato. Dati che ci permetteranno di intervenire in modo puntuale sulle isole di calore e di individuare le criticità dal punto di vista idrogeologico”.

Gli impegni dell’amministrazione nel senso dell’e-nergia sostenibile, sono molti e richiederanno del tempo, coinvolgeranno anche i cittadini e le scuole per promuove-re una cultura ambientale rivolta al conseguimento di un mondo più pulito.

Ambiente Il comune salese adotta il Paes (Piano di azione per l’energia sostenibile)

Risparmio energetico, rifatta l’illuminazioneCon i dati raccolti insieme allo Iuav si interverrà in modo puntuale sulle isole di calore per individuare le criticità di Roberta Pasqualetto

Il ministro Giuliano Poletti a S. M. di Sala. “Sono orgoglioso di parlare del Jobs Act in una realtà come quella della Speedline, da

sempre punto di riferimento industriale dell’a-rea”. A dirlo è stato il ministro del lavoro, dopo aver partecipato alla Biennale della pic-cola impresa al Molino Stucky a Venezia, per parlare del nuovo provvedimento che riforma il lavoro in Italia. Il sindaco Nicola Frago-meni ha ricordato come “da poco, quella di S. M. di Sala sia la zona industriale e arti-gianale più importante di tutto il veneziano, superiore anche a quella di Porto Marghera”. La Speedline, acquisita dal gruppo svizzero Ronal, è specializzata nella realizzazione di cerchi in lega. Il dibattito organizzato dai cir-coli del Pd del Miranese si è tenuto nella sala mensa dello stabilimento. “Questa realtà - ha spiegato il direttore Fabio De Angelis - è una realtà che esce da anni di difficoltà, e che ora vede segnali di stabilizzazione e crescita. Per anni questa azienda è stata ai vertici italiani ed europei nel suo settore e anche quando non produceva più utili, un gruppo svizzero ha creduto nel progetto industriale e l’ha ri-lanciata. Ora si punta alla crescita”. Oltre a Poletti, erano presenti il segretario provinciale della Fim Cisl Stefano Boschini, il segretario regionale della Cgil Paolo Righetti. I sindacati invece hanno posto l’accento sulla perdita di diritti e sulla marea di precari generata negli ultimi 25 anni.

lavoroil ministro poletti VisitA lA speedline

A.A.

R.P. R.P.

L’associazione “A se stante” di Santa Maria di Sala è operativa nel territorio e orga-

nizza eventi, mostre, corsi e gite. I cinquantasette soci provengono dalla provincia di Padova, Venezia, Treviso e Belluno. Sergio Favero è il quarto presidente in carica, ed è nel direttivo da 15 anni. “L’associa-zione culturale è sorta nel 1996 a Santa Maria di Sala – dice Favero – e prende il nome dallo strumento storico, utilizzato dai velieri per orientarsi attraverso la posizione delle stelle, che per l’as-sociazione significa: la profondità degli intenti che i fondatori si sono prefissi”. Tra gli eventi organizzati ci sono le Biennali internazionali di Arti Visive, concerti natalizi; attività teatrali; biciclettate sportive; concerto estivo e serate di danza; incontri culturali; la prima, seconda e terza rassegna cinofila amatoriale e viaggi culturali in Italia. L’associazione ha erogato contributi per progetti territoriali e sociali: per le parrocchie e le scuole locali, per i bambini dell’Africa, per l’ospe-dale pediatrico in Palestina e le popolazioni estere in difficoltà. “Le attività sono possibili grazie a soci e simpatizzanti – dice Favero – alle attività commerciali, artigiane e industriali del comune di Santa Maria di Sala, Pianiga, Mirano e Vigonza”. Il prossimo ottobre si terranno: la sesta biennale d’arte, la rassegna cinofila amatoriale e la fiera nazionale degli uccelli. La novità di quest’anno sarà l’aggiunta del mercatino dell’antiquariato. “A se stante” collabora con altre as-sociazioni del territorio: partecipa al progetto Università Popolare assieme all’Arci Pirola, proponendo corsi di lingue. Sabato 25 e domenica 26 aprile l’evento “Hadiya el hob 2”, un workshops di danza realizzato dall’associazione Anima Oriental dance. Questo seconda edizione propone l’apprendimento e approfon-dimento di tecniche e stili di danza sotto la guida di artiste di fama internazio-nale. Parte dei fondi saranno devoluti ai bambini della Missione Salesiana di Mahjanga-Madagascar per il progetto: ”Per un bicchiere di latte”.

AggregazioneAssociAzione “A se stAnte”: unA pioggiA di eVenti

Dall’11 al 26 aprile, in vil-la Farsetti sarà possibile visitare la mostra delle

ceramiche Pagnossin: un evento dedicato ai servizi per la tavola in ceramica prodotti in 100 anni di lavoro made in Italy. La mostra è una vera e propria galleria dei designer che hanno collaborato con Pagnossin per la produzione di piatti e servizi per la tavola e racconta di una secolo di made in Italy di un’azienda veneta che esportò in più di 70 paesi nel mondo. Sono esposti pezzi pregiati da collezioni private e pezzi unici, alcuni mai esposti al pubbli-co, realizzati in licenza per conto di Missoni Home, Richard Schweizer, Ingrid Bergé e altri designer, prodotti e distribuiti in tutto il mondo. In totale oltre trecento ceramiche che ripercorrono un cammino iniziato nel 1919 quando Angelo Pagnossin rileva un’avviata fabbrica di laterizi. L’azienda lancia tra il 1960 ed il 1980 la “filosofia del colore”, rivoluzionando il concetto tradi-zionale di tavola. Dagli anni ‘80 ad oggi collabora con designer d’eccezione come Giugiaro, Schweizer e Oyconomoy Georgios, artista italo-greco, per lo studio delle forme, aggiudicandosi il premo qualità ISO 9002 total quality certificate e partecipazioni di rilievo al “Victoria and Albert Museum” di Lon-dra e alla mostra “Arts de la Table” di Parigi. Sponsorizza il mondo dello sport (Formula 1, offshore e basket) e viene quotato in borsa nel 1995, estendendo così il core business e la leadership di mercato, grazie anche alla distribuzione a livello mondiale dei suoi prodotti presso le catene dei grandi magazzini e i migliori negozi. Nel 2009 il marchio Pagnossin è stato acqui-sito dalla società torinese Seri System S.p.a. L’ingresso alla mostra è libero, gli orari sono: dal venerdì alla domenica dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. La domenica alle ore 17, è possibile effettuare delle visite guidate alla mostra e a villa Farsetti a cura di Arci, Circolo “F.Pirola”.

Fino al 26 aprilele cerAmiche pAgnossin in VillA fArsetti

L’istituto comprensivo statale F. e P. Cordenons di Santa Maria di Sala comprende 1.421 alunni divisi in otto plessi, tra la scuola d’Infanzia, la primaria e la secondaria di secondo grado. “Il comune ha lavorato

per offrire a insegnanti e alunni spazi adeguati alla didattica, dimensionati in modo da sostenere l’incremento demografico di Santa Maria di Sala – spiega l’assessore alla scuola Enrico Merlo – e alcuni cantieri sono ancora aperti. Penso alla scuola materna di Sant’Angelo, all’intervento sulle medie, alle elementari di Stigliano, ma anche agli investimenti per la manutenzione”. Gli interventi del comune non si fermano all’adeguamento delle strutture e alla ordinaria manutenzione, ma finanzieranno ogni anno il piano dell’offerta formativa, con contributi che la scuola deciderà autonomamente come impie-gare. Quest’anno sono stati erogati 17 mila euro. La scuola ha così potuto offrire corsi di recupero: ben 287 ore divise in lezioni in orario curricolare, sia per la scuola primaria sia per le classi terze della secondaria; lo sportello di ascolto, il laboratorio d’arte, in collaborazione con artisti e associazioni culturali del territorio e il patrocinio dell’amministrazione, in linea con il tema dell’expo Milano 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Interamente finanziato il lettorato d’inglese per la scuola secondaria con un esperto madrelingua che affianca i docenti di classe, e il progetto musica con corsi di chitarra classica e di pianoforte, con la collaborazione dell’orchestra di fiati del Veneto.

Interventi17 milA euro per lA scuolA mediA

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R.P.

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21Personaggio

Bruno Carraro è nato nel 1938, vive e lavora a Massanzago, dove gestisce una ditta specializzata nella distribuzione e vendita di bibite assieme al

fi glio Andrea. Bruno Carraro ha fatto la quinta elemen-tare a Santa Maria di Sala, poi ha lavorato nel settore del mobile a Como e all’Alfa Romeo di Milano. Dopo qualche anno è tornato in Veneto e ha cominciato a commerciare bibite e acque minerali assieme a un cugi-no di Spinea. “Io e mio cugino, abbiamo lavorato un po’ di anni assieme, poi ho aperto una ditta con mio fi glio Andrea. Nel comprensorio del mirese non c’è una casa dove non abbiamo portato l’acqua”.

Lei lavora in questo settore dal 1968 cosa è cambiato?

“Questo commercio è completamente cambiato da quando abbiamo cominciato. Una volta si vendevano molte più bibite gassate e alcolici, nei camioncini carica-vamo di tutto. Oggi principalmente commerciamo acqua minerale, che costituiscono circa l’ottanta per cento di quello che vendiamo. Noi teniamo 36 marchi diversi di bibite e commerciamo undici milioni di bottiglie l’anno, abbiamo un grande magazzino all’ingrosso”.

L’argomento acqua è sempre di grande inte-resse, quale acqua si deve bere?

“Le aziende fornitrici ci informano sui vari prodotti e ci riferiscono che l’acqua non cambia quando è conser-vata nelle bottiglie di vetro; bere in vetro è bere sicuro. L’acqua nel vetro non teme l’esposizione al sole, per questo è stata emanata anche una legge che vieta di esporre al sole l’acqua in plastica”.

Il vetro è migliore della plastica anche per l’ecologia.

“Proprio così! La plastica diventa un problema per lo smaltimento. All’estero le bottiglie in plastica sono tassate e hanno una cauzione, qui da noi questo concet-to deve ancora arrivare”.

Secondo lei quale potrebbe essere una ricetta anticrisi?

“Nel mio settore, se l’Italia utilizzasse il sistema del vetro, ci sarebbero migliaia di posti di lavoro in più; solo qui da me servirebbero almeno altre quattro persone. Ci sarebbe più giro per le consegna delle cassette e per il ritiro dei vuoti”.

Soddisfazioni? “Tante! Noi lavoriamo a contatto con la gente, con-

struendo un rapporto diretto. Sono anni che non conse-gno più bibite a domicilio e ancora la gente mi manda a salutare; questo mi fa molto piacere”.

Passioni? “La mia passione è la bicicletta. Un tempo gareggia-

vo e adesso sono vice-presidente del museo nazionale del ciclismo santuario Madonna del Ghisallo a Como. Partecipo all’organizzazione del Giro d’Italia e quest’an-no sono riuscito a farlo passare per Sant’Angelo, il paese dei campioni Toni Bevilacqua e Mario Vallotto. Nel 1974 sono venuto a Sant’Angelo e ho visto che si erano di-menticati i due campioni internazionali e così mi sono messo a fare delle ricerche, poi il comune ha dedicato una piazza a Bevilacqua è una via a Vallotto. Al giro d’Italia a Nizza ho incontrato il giornalista Claudio Gre-gori e con lui abbiamo pensato di scrivere un libro per il campione Bevilacqua: Labrón”.

Qual è il compito del vice-presidente del mu-seo?

“A fi ne Giro d’Italia raccolgo le maglie dei campioni, e le bici se me le regalano; poi porto tutto al museo. Nel museo ci sono circa duecento biciclette esposte tra

queste quelle di Coppi, Bartali, Moser; inoltre ci sono 860 maglie. Per il mio impegno sono stato ricevuto da tre papi: Wojtyla, Ratzinger e Bergoglio; i papi in carica sono presidenti onorari del museo”.

Dopo il primo libro è arrivato il secondo. “In seguito è stato pubblicato Abici sempre scritto

dal giornalista Gregori. Per entrambi i libri io ho raccolto le informazioni che ho dato al giornalista Claudio Gre-gori, grande appassionato di sport, per le spese hanno partecipato i fratelli Bugin e Beato, Enzo De Gasperi e il cavalier Toni Tommasini”.

Le hanno conferito anche il titolo di cavaliere d’Italia.

“Nel 2007 sono stato eletto Cavaliere al merito della Repubblica, la proposta proveniva dal consiglio dei ministri, mi sono stati riconosciuti i meriti per i due libri che ho promosso e curato, per il ruolo al Ghisello e per l’impegno di ricordare i due campioni sportivi”.

di Roberta Pasqualetto

Nel 2007 Carraro è stato nominato Cavaliere al merito della Repubblica, è autore di due libri sul ciclismo

Da Massanzago La storia di un imprenditore ecclettico del miranese

Lo scrittore Bruno Carraro

Bruno Carraro, uno scrittore venditore di bibite

21Personaggio

Messaggio elettorale a pagamento

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Iniziativa unica nel suo genere, “Filanda in musica”, è la rassegna di concerti, diversa per generi e musi-che, accolta e promossa dall’assessorato alla cultura

del Comune di Salzano e da Ubijazz. L’iniziativa, che si svolge nella cornice d’eccezione della Filanda Romanin-Jacur, si delinea non solo come una rassegna musicale di qualità e spessore, ma anche come segnale di una cittadinanza attiva e attenta alle proposte del Comune. La rassegna vede la partecipazione di una decina di musicisti, tutti residenti nel salzanese e che possiedono un curriculum di tutto rispetto con una pluriennale espe-rienza concertistica a livello nazionale e internazionale, che hanno deciso di riunirsi per offrire gratuitamente, alla propria comunità, ben quattro serate all’insegna della buona musica. Le serate, iniziate già nello scor-so mese di marzo e che hanno visto la partecipazione di un gran numero di persone, continueranno con altri due concerti venerdì 17 aprile, alle ore 20.30, con la serata dal titolo “L’Ottocento in rosa”, che vedrà il duo pianoforte a quattro mani di Caterina Marcuglia e Laura Carraro. Mentre venerdì 24 aprile sarà la serata dedicata a “Il jazz e le colonne sonore” con la parte-cipazione di Sara Baruzzo e Laura Casadei (Violino); Luca Zanetti (Viola); Emanuela Baccega (Violoncello);

Giacomo Casarin (Contrabbasso); Maria Letizia Pizzato (Flauto); Omar Francescato (Fisarmonica); Sara Scatto e Caterina Marcuglia (Pianoforte). Le serate non saran-no animate solamente dalle dolci note delle musiche proposte, ma saranno accompagnate anche da poesie e letture proposte dal “Gruppo Lettori Volontari di Sal-zano”. Particolarità di tutta la rassegna è, inoltre, la presentazione, ad ogni concerto, di un brano del com-positore Omar Francescato. “L’iniziativa, a carattere gratuito, è stata fortemente voluta dal Comune poiché, anche se dagli ultimi dati, si hanno riscontri positivi sull’economia, la crisi continua i suoi effetti su tutto il territorio e questi concerti rappresentano una buona

occasione di ricreazione e di formazione della comuni-tà. Le date precedenti, quella del 13 marzo, dal titolo “Atmosfere suggestive e improvvisazione” - un duo flauto traverso e arpa, e la serata del 20 marzo, “Mi-niature e canzoni” – tutte le musiche e arrangiamenti a cura di Omar Francescato, sono riuscite a proclamare la rassegna “Filanda in Musica” come un evento di tutto rispetto e di sicura affermazione. Il successo di pubblico e di critica ottenuto, ha dimostrato quanto, proprio in questi momenti in cui è difficile far quadrare il bilancio sia familiare che pubblico, la buona cultura rappresenti non solo un veicolo imprescindibile di crescita e di ag-gregazione per tutti i cittadini del Comune di Salzano.”

Cultura Continua la serie di concerti nella Filanda Romanin Jacur

“Filanda in musica”, musicisti in mostra La rassegna vede la partecipazione di una decina di musicisti, tutti del salzanese, che si esibiscono gratis

Per il terzo anno riparte la rassegna d’incontri “+Libri +Liberi”, che, visto l’apprezzamento del pubblico e l’interesse suscitato nel corso delle pre-

cedenti edizioni, l’assessorato alla cultura del Comune di Salzano e l’associazione “Gruppo Lettori Volontari di Salzano” ha voluto rinnovare anche in questa prima-vera del 2015. Si tratta di un ciclo di incontri nel corso dei quali vengono presentati libri e autori, con storie ed esperienze che possono parlare direttamente alla vita di ciascuno. Il filo rosso che vuole unire tutti e sei gli incontri della rassegna è la “memoria”, sia come memoria storica, legata agli anniversari della Grande Guerra e il Settantesimo della Liberazione, e la memo-ria privata, da intendersi come rievocazione di vissuti e di sentimenti personali. La rassegna inizierà giovedì 23 aprile con una serata dal titolo “Lassù è casa mia. L’angelo del Grappa”. La sera successiva, venerdì 24 aprile, sarà la volta di “Fiori di sale”, mentre, giove-dì 30 aprile la serata sarà all’insegna della memoria storica e vedrà il titolo di “Salzano tra Fascismo e Resi-stenza”. Dopo una pausa di due settimane, giovedì 14 maggio, sarà la volta di “Quando l’amore guarisce” e, l’incontro del 21 maggio, avrà il titolo “Il contrario di polvere”. Tutte queste serate avranno luogo nella biblioteca comunale e inizieranno alle 20.45. Per l’ul-timo serata, dal titolo “Muffa e glicine”, programmata per il 28 maggio, si è voluta scegliere la cornice della Filanda Romanin-Jacur per ricordare la centralità della memoria nella comunità salzanese e per dimostrare, ancora una volta, da quante bellezze ricche di storia sia composto questo paese.

BibliotecaAl ViA lA terzA edizione,

“+liBri +liBeri”

A.M.

di Anna Michieletto

22 Cultura

Gli studenti del laborato-rio teatrale “Educare al Teatro” del Liceo Vero-

nese sono stati premiati dal sindaco Giuseppe Casson e dal vicesindaco Luigi De Perini che lo scorso 1 aprile hanno fatto visita alla scuola, accolti dal dirigente scolastico Luigi Zennaro, per consegnare una targa ai ragazzi che hanno partecipato al Festival In-ternazionale TeatroLab con lo spettacolo, “Strane cose Teseo quelle di cui parlano questi innamorati”, dal Sogno di W. Shakespeare, produzione anno scolastico 2013/14. I ra-gazzi hanno calcato le scene del Teatro La Rocca Tagliavini, di Novellara, Reggio Emilia, lo scorso 17 marzo. “La nostra amministrazione ha voluto sostenere questo progetto didattico, nella consapevolezza della validità di tali programmi formativi realizzati nel territorio ed inseriti in circuiti più ampi” ha spiegato Casson.

“Il nostro spettacolo è stato selezionato per partecipare al Festival, nei cui obiettivi educativi ci siamo pienamente riconosciuti. Il Festival Internazionale TeatroLab ha infatti proposto un ricco programma di spettacoli realizzati da numerosi istituti superiori italiani ed europei. Il filo conduttore della rassegna è stato il tema della felicità raccontata at-traverso storie che parlano di e ai ragazzi”, ha rilevato la professoressa Patrizia Aricò, responsabile del laboratorio che ha seguito regia e coreografia della messa in scena, in collaborazione con il professor Filippo Brunello che ha curato le parti del testo in lingua inglese.Gli studenti che hanno partecipato al laboratorio sono Alvise Renier III Classico, Benedetta Fornaro III Classico, Martina Raule II Classico, Giacomo Zampaolo II Classico, Alessia Boscolo II Classico, Paola Venerucci II Classico, Claudia Nordio I Classico, Jlenia Renier I Classico, Chiara Telandro I Classico, Francesca Rossetti I Classico, Leonardo Spinadin I Classico, Anna Furlan V Ginnasio, Stefania Lazzaretto V Ginnasio, Matteo Crivellari III B Sc., Marta Vianelli III Lin., Linda Nardo III Lin., Claudia Ardizzon III Lin., Alice Mancin III Lin., Aurora Da Re III Lin., Martina Tiozzo Brasiola III Lin., Elisa Penzo II Lin. E Riccardo Ciriello II B Su. Alvise Renier è il primo segnalato per l’ammissione alla Summer School, laboratorio delle arti e dello spettacolo, per il periodo estivo.

neWsScuola e spettacolipremiAti i rAgAzzi del lABorAtorio “educAre Al teAtro”

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24 Cultura1 Cultura provinciale

Un viaggio nel tempo, un lento fl uire di ricordi e di suggestioni, riemersi dall’infanzia, fi ssati per sempre nella carta dalla sua in-confondibile penna. È questa la nota dominante dell’ultima sin-

fonia letteraria di Francesco Permunian, riconosciuto dalla critica come una delle voci principali della narrativa italiana degli ultimi vent’anni.

La sua lente letteraria questa volta torna nel Polesine, nella Cavar-zere della sua infanzia. Un terra appena uscita stremata dalla guerra, dove sono ancora fresche le cicatrici della lotta partigiana e in cui piomberà a complicare le cose l’alluvione del Po. Perfetta fusione fra romanzo e diario, “La polvere dell’infanzia” si distende fra memoria e artifi cio narrativo, sempre attraverso lo strumento straordinariamente effi cace e impietoso della parodia.

Ecco dunque sfi lare sotto gli occhi del lettore una diabolica coppia di fornai in cerca di vendetta, un vecchio fi losofo ubriacone che regala perle di saggezza, la voce commossa di Giovanni Battista Meneghini, mentre ricorda e rimpiange la sua adorata Maria Callas, grazie a due lettere da lei indirizzate al suo mentore Tullio Serafi n.

Il vero protagonista del libro è però soprattutto il Polesine, nel fantastico immaginario di Permunian esso assume i contorni universali del mondo intero, così simile e, allo stesso tempo così diverso, dalla campagna cavarzerana di qualche decennio fa. Insieme alle inevitabili tresche paesane e alle grottesche vicende di una provincia più viva che mai, lo scrittore svela anche una parte sepolta di storia del Dopoguerra italiano.

Nel capitolo che fa da incipit al libro, l’autore parla della sua terra d’origine, di “immobilità e monotonia del paesaggio” e di “estati interminabili e roventi, seguite da inverni umidi e nebbiosi”. Un rac-conto che si snoda tra ricordi di momenti vissuti e pericoli scampati, alternati a inserti descrittivi in cui emerge appieno l’abilità dell’autore, capace di delineare con pochi tratti il suo Polesine. Ad arricchire il testo, è presente nel libro, in uscita a maggio con Nutrimenti, una galleria di fotografi e d’epoca, che contribuiscono a tracciare il prezioso ritratto di un Polesine che forse oggi non c’è più.

Vent’anni fa, era il 14 maggio 1995, in un Duomo di S. Mauro di Cavarzere si presentava per la prima volta al pubblico

la neonata Orchestra “Tullio Serafi n” di Cavar-zere: formazione che festeggia quest’anno il 20° anniversario e destinata a diventare, nel corso degli anni, protagonista principale dei più prestigiosi eventi musicali del territorio. Sotto la guida del suo fondatore e direttore M° Renzo Banzato, l’orchestra ha tenuto più di trecento concerti, oltre a numerose trasmissioni e regi-strazioni televisive, incisioni di Cd e Dvd, facen-dosi apprezzare sia a livello nazionale che oltre confi ne. Nasce ora, nel segno della continuità, una nuova formazione orchestrale che si pro-pone come fi nalità principale la promozione e la valorizzazione delle giovani risorse musicali presenti nel territorio: il tutto con un forte richia-mo al M° Tullio Serafi n, magistrale interprete di innumerevoli pagine tratte dal repertorio lirico e non solo. Ed il concerto inaugurale della nuova formazione sinfonica, composta da ben 40 gio-vani musicisti seriamente impegnati nello studio della musica nei conservatori limitrofi , non po-teva che tenersi nel teatro intitolato al grande direttore d’orchestra cavarzerano.

La realizzazione del progetto “Serafi n Youth Symphony Orchestra”, appoggiato e sostenuto dall’Amministrazione Comunale di Cavarzere, si deve all’iniziativa, creatività e instancabile intraprendenza del M° Renzo Ban-zato (nella foto), docente presso il Conservato-rio “A. Buzzolla” di Adria, che della diffusione della cultura musicale presso ampi strati della popolazione e soprattutto della promozione dei giovani talenti musicali ha fatto una delle sue principali ragioni di vita. Dopo aver fonda-to, nel 1989, il Coro “Tullio Serafi n” (che ha recentemente celebrato i 25 anni di attività), il M° Banzato ha successivamente costituito, nel 1995, l’Orchestra “T. Serafi n”. Sempre attento alle dinamiche del mondo giovanile e costantemente attivo nel campo della didattica

musicale (settore nel quale ha curato anche al-cune sue apprezzate pubblicazioni), nel 1998 ha attivato l’Orchestra Giovanile “S. Pellico” di Chioggia mentre, nel 1999, ha istituito, insieme al Preside Ugo Pavanato, il Corso ad Indirizzo Musicale presso la Scuola Media “A. Cappon” di Cavarzere, all’interno del quale ha fondato l’omonima orchestra, con la quale ha conseguito (nel 2003) il primo premio al 5° Concorso Nazionale “Zangarelli” a Città di Castello. E molti di quegli studenti, che hanno successivamente proseguito gli studi musicali e che sono ormai prossimi al conseguimento del diploma presso i conservatori della regione, sono divenuti la struttura essenziale che ha portato alla costituzione di un organico sinfonico completo in ogni sezione strumentale: archi, le-

gni, ottoni, arpa, pianoforte, percussioni. Si può quindi ben comprendere la crescente attesa per la serata inaugurale del prossimo 16 maggio, tanto più che il repertorio scelto dal M° Banzato sarà interamente dedicato al suggestivo mondo delle colonne sonore: saranno infatti proposte, nella versione sinfonica originale, le più celebri musiche da fi lm composte da H. Mancini, E. Morricone, E. Bernstein, J. Barry, A. Silvestri e altri ancora. Il tutto sarà reso ancora più coin-volgente attraverso la proiezione delle immagini più signifi cative, tratte dai lungometraggi via via proposti, che accompagnerà l’esecuzione dei brani in programma. Fra le fi nalità della nascen-te “Serafi n Youth Symphony Orchestra” vi è anche il sostegno nei riguardi di iniziative legate al mondo del volontariato e della benefi cenza;

è pertanto prevista, all’ingresso, un’offerta da destinare all’Unitalsi per le principali necessità dell’associazione. Nel corso della serata, che sarà presentata dal professor Paolo Fontolan, si svolgerà inoltre la cerimonia “Onore al Merito”: premiazione degli studenti (e non solo) che si sono distinti nel corso dell’anno scolastico 2013-2014. Il concerto, che gode del Patrocinio della Regione Veneto, è realizzato dagli assessorati alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Cavar-zere, in collaborazione con il Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria e con il prezioso sostegno del-la Ditta A. Turatti di Cavarzere. L’orario di inizio è fi ssato per le ore 21.00. Info e prenotazione dei posti presso: Città di Cavarzere – Uffi cio Cultura (Tel. 0426-317190; e-mail: uffi [email protected]).

Cavarzere A vent’anni dal debutto dell’orchestra “Tullio Serafi n” il prossimo 16 maggio sarà la volta di una nuova formazione di giovani talenti della musica

Il maestro Banzato presenta la “Serafi n youth symphony orchestra”

Francesco Permunian e sotto l’ultimo libro

dell’autore cavarzerano

Letteratura L’ultima fatica di Francesco Permunian

“La Polvere dell’infanzia”

Il mestro Renzo Banzato in alto il teatro Tullio Serafi n a Cavarzere

Cento anni di storia degli italiani a tavola documentati in cento fotografi e. E’ stata inaugurata lo scorso 28 marzo e rimarrà

aperta al pubblico fi no al prossimo 31 ottobre l’originale mostra “Italiani a tavola 1860-1960. Storia fotografi ca dell’alimentazione, della cucina e della tavola in Italia”.

La mostra è allestita presso i locali di Villa Pisani a Stra (nella Riviera del Brenta). ed è orga-nizzata e promossa dal Museo Nazionale di Villa Pisani e la società Munus. Curata dal professor Alberto Manodori Sagredo è organizzata in col-laborazione con la LInk Campus University ed è patrocinata dalla Regione Veneto, dalla Provincia di Venezia e dal Comune di Stra.

La mostra, nell’anno dell’imminente Expo Milano 2015 sul tema “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” dedicato al tema dell’alimentazione, racconta, attraverso preziosi originali fotografi ci, cento anni di tradizioni, abitudini, gesti pubblici e privati, luoghi e occasioni degli italiani a tavola.

Un documento sull’enogastronomia italiana e sulla cucina d’Italia, sulla produzione alimentare e il suo commercio relativi ad ogni regione, pro-vincia, città grande o piccola che sia.

Le fotografi e sono una testimonianza indi-scutibile dell’identità alimentare italiana, che è identità culturale di un intero Paese.

Nelle fotografi e degli italiani a tavola ritrovia-mo i segni riconoscibili della sua storia alimentare, le differenze e le condivisioni di modi e comporta-menti, di ricette e di gusti, di gesti conviviali, che hanno segnato il cammino dell’alimentazione ita-liana, sia regionale che nazionale: scene d’osteria

dell’Ottocento, banchetti nei ristoranti dei grandi alberghi della nuova Italia, tavole imbandite per riunioni politiche o per festeggiare matrimoni e anniversari, scampagnate o colazioni all’aperto in montagna o al mare, il cibo scarso nelle città italiane segnate dalla Seconda Guerra Mondiale, i brindisi degli artisti in trattorie storiche e quelli de-gli innamorati, le balie e le mamme che danno da mangiare ai bimbi e le tavole modeste dei collegi, quanto quelle disciplinate delle caserme militari, i tavoli all’aperto delle gelaterie e delle pizzerie.

E ancora: i forni e i fornai, i pescatori con il pesce nelle barche e le pescherie, i contadini che trasportano frutta e verdura in città, prima su carri e poi su furgoni, i negozi che espongono i prodotti a buon mercato e quelli più esclusivi, dalle antiche “pizzicherie” e “norcinerie” alle pregiate pasticcerie, ai ristoranti alla moda come alle “fraschette” dei Castelli Romani o i “bacari” a Venezia.

La storia d’Italia, come insegnò il grande Pel-legrino Artusi con il suo capolavoro “La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene”, passa per la cucina e la tavola.

Nel contesto della mostra anche un concorso fotografi co internazionale di fotografi a contempo-ranea che metterà a confronto l’Italia a tavola di ieri, presentata alla mostra, con quella di oggi.

Possono partecipare tutti coloro che hanno compiuto 18 anni. Le foto pervenute saranno pubblicate sulla pagina fcebook del Concorso e sottoposte al Comitato di selezione. Le fi naliste saranno esposte a Villa Pisani.

Info www.villapisani.beniculturali.it

Fotografi a. la mostra a Villa Pisani di Stra“itAliAni A tAVolA 1860-1960. storiA fotogrAficA dell’AlimentAzione, dellA cucinA e dellA tAVolA in itAliA”

Nicla Sguotti

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25Sport

Da venerdì 1 a domenica 3 maggio, Jesolo ospita la nona edizione di Venezia Cup, torneo internazionale di calcio giovanile. Il

torneo internazionale mette in campo le squadre italiane e straniere che si sfi deranno nelle due giornate di calendario competitivo. Venerdì 1 maggio è la giornata d’inaugurazione uffi ciale dell’evento e della sfi lata delle squadre. Dopo l’arrivo e la registrazione delle quadre, la sera alle 18 la riunione tecnica per dirigenti di ogni società partecipante.

Durante la serata si terrà la grande cerimo-nia inaugurale con la sfi lata di tutte le squadre al centro di Jesolo. Sabato 2 cominciano le gare di qualifi cazione di tutte le categorie nei campi sportivi assegnati.

E’ previsto per i partecipanti del tempo li-bero per le visite e le gite turistiche. Domenica mattina si terranno le fi nali per tutte le categorie e la cerimonia di premiazione. Le competizioni si svolgono sui campi di calcio in erba naturale di Jesolo Lido, Jesolo, Cavallino–Treporti, Eraclea e Passarella. Il torneo avrà regolare autorizzazione F.I.G.C. e si svolgerà secondo i regolamenti uffi -ciali della F.I.G.C. S.G.S.. Non saranno ammesse al torneo, squadre o giocatori non regolarmente tesserati con la F.I.G.C. per la stagione sportiva 2014/15. Minimo garantito: sono garantite

3 partite per squadra nelle categorie allievi, giovanissimi ed esordienti; per la categoria pul-cini anche 4 o più partite. La manifestazione ha anche una valenza turistica perché le squadre soggiorneranno nelle strutture alberghiere al Lido di Jesolo.

All’edizione precedente hanno partecipato oltre 60 squadre italiane. “Ci aspettiamo l’arrivo di mille persone. Le squadre provengono da tutta Italia e dall’estero; abbiamo anche una società dal Belgio, dall’Austria e dall’Albania – dicono Roberto Palesa e Roberto Fontanella titolari 2Erre e organizzatori del torneo – noi puntiamo a sviluppare sempre al meglio l’organizzazione

tecnica, questa zona balneare è molto richiesta per la manifestazione e per la vicinanza con Venezia; elementi che rendono l’evento unico, anche il Comune collabora per la buona riuscita del torneo. La kermesse sportiva inizierà con la sfi lata delle squadre nel centro, da piazza Maz-zini a piazza Aurora, un corteo di grandissimo impatto”.

I partecipanti saranno premiati con una me-daglia ricordo, i primi, secondi, terzi e quarti clas-sifi cati, di ogni categoria , riceveranno una coppa e tutte le altre squadre un gadget ricordo. Per maggiori informazioni si può scrivere a [email protected].

di Roberta Pasqualetto

Venezia Cup, al via la nona edizione neWs

Uisp (unione italiana sport per tutti) ha lanciato una raccolta

fi rme per rivedere l’utilizzo del certifi cato medico per le attività sportive non agonisti-che. L’associazione non met-te in discussione la valenza del certifi cato, ma chiede che sia fatta una revisione in vista dei costi del documento medico. L’attività fi sica e motoria porta benefi ci alla salute delle persone, e le politiche europee, i programmi ministeriali come “Guadagnare Salute”, i progetti promossi da Ulss, gli enti locali e le scuole riconoscono l’importanza dello sport per contrastare la sedentarietà. Il Coni, ha defi nito che: la riduzione dell’1% di soggetti inattivi in Italia porterebbe un benefi cio incrementale annuo di 80 milioni di risparmio di spesa sanitaria e non “Nes-suno mette in dubbio che la tutela della salute degli sportivi sia prioritaria, anzi, il prezioso lavoro quotidiano delle migliaia di associazioni sportive dilettantistiche nei territori, è teso a rendere più accessibile l’attività motoria e a promuovere stili di vita sani – dice il presidente Uisp Paolo Peratoner - tuttavia, questa normativa rifl ette una concezione dello sport come una potenziale minaccia per la salute da una parte e dall’altra come un modello che guarda al professionismo e alla competizione. In un periodo di crisi economica come questo, ogni spesa può diventare un ostacolo alla pratica sportiva. In Veneto, il prezzo consigliato dalla Federazione Italiana dei Me-dici di Famiglia (FIMMG) in alcune province arriva anche a 50 euro”. Se il certifi cato medico obbligatorio è pensato a tutela della salute dei cittadini, dove essere gratuito o a prezzi accessibili, il rischio è quello dell’aumento dell’inattività tra la popolazione.

uisprAccoltA firme per riVedere l’utilizzo del certificAto medico

R.P.

Due appuntamenti che hanno visto lo sport e la solidarietà andare a braccet-to si sono svolti nelle scorse settimane

nel territorio in Riviera del Brenta. A Sam-bruson di Dolo, in villa Cà Zane Martin, si è tenuta la cerimonia di premiazione della sesta edizione del premio Panchina Doc del Triveneto. Di assoluto rilievo i personaggi del-lo sport che sono stati premiati dalla giuria, composta da imprenditori, appassionati di sport e giornalisti con la collaborazione della rivista Business Shoes di Federico Lovato e Diego Mazzetto. Ad essere premiati sono stati: Paolo Nicolato, attuale allenatore del Lumezzane (Lega Pro), che la scorsa stagio-ne ha vinto il titolo di Campione d’Italia Pri-mavera con il Chievo; Beatrice “Bebe” Vio, campionessa mondiale under 17 di scherma paraolimpica; Sara Cardin, di Conegliano, campionessa del mondo di Karatè; Giulia Compagno, di Campagna Lupia, campio-nessa del mondo kick boxing; Daniel Niero, di Mirano, due volte campione del mondo di pattinaggio; Miguel Martinez Mendez, allenatore della squadra di basket femmini-le Famila Wuber Schio; infi ne il giornalista e scrittore trentino Carlo Martinelli, che ha ricevuto il premio alla carriera. Il Premio Panchina Doc del Triveneto è motivato da una fi nalità benefi ca: i fondi raccolti durante la serata di premiazione sono interamente devoluti all’associazione Team For Children Onlus, presieduta da Chiara Azzena Girello, che collabora con i medici della clinica di Oncoematolgia Pediatrica di Padova fondata

dal professor Luigi Zanesco, fornendo alla scuola in ospedale tutto il materiale didattico e aiutando le famiglie dei bambini ricoverati. Gli organizzatori hanno coinvolto anche i ragazzi del Ceod “Stella Polare” di Olmo di Martellago, che hanno dipinto il premio, e da quest’anno gli studenti del liceo artistico Guggenheim di Venezia, che hanno realizza-to il manifesto. Altra iniziativa benefi ca ha visto protagonista Filippo “Pippo” Maniero, ex calciatore di Venezia, Padova, Parma, Milan, Palermo e Torino, che al ristorante “La Perla Rosa” di Borbiago di Mira ha presentato il proprio libro “Il mio sogno nel pallone” edito da Edizioni inContropiede. Il libro racconta la carriera ventennale di Pippo Maniero svelando storie e aneddoti e contando sui contributi di ex compagni e allenatori. Alla presentazione erano presenti tra gli altri Vittorio Scantamburlo, scopritore di Maniero che poi lo portò al Padova, ex giocatori del Venezia come Mattia Collauto, Mauro Zironelli e Michele Serena, e tifosi del Calimero Club di Mira. Anche l’intero ricava-to del libro sarà devoluto all’associazione Team For Children di Padova.

Sport e solidarietà “pAnchinA doc”, tutti i Vincitori

G.P.

Jesolo Tutto pronto per la rassegna internazionale di calcio giovanile

2Sport

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IL VENETOin PRIMO PIANO

Non solo crisi e suicidi, non solo licenziamenti e cassa inte-grazione. Il Veneto che lavora e che produce fi nalmente “fa notizia” anche in positivo. Accanto ai fallimenti e alle proteste

sindacali per i tagli di personale e di stipendi emergono anche le sto-rie di chi è riuscito ad uscire dal tunnel, a trovare una nuova strada e anche una nuova formula. Nel piccolo, nelle storie personali che raccontiamo anche in queste pagine, come in quelle che coinvolgo-no aziende più grandi.

Nei giorni scorsi, giusto per fare un esempio, il New York Times ha dedicato un approfondimento di un’inchiesta sugli effetti della crisi alla storia della Zanardi Editoriale: dopo la morte per suicidio di

uno dei titolari i dipendenti hanno investito cassa integrazione liqui-dazione per rilevare l’azienda attraverso una cooperativa in modo da continuare l’attività. Storie simili in Veneto ce ne sono molte altre, a conferma della volontà di superare le diffi coltà del momento e non lasciarsi schiacciare. Poi ci sono le storie di persone pronte a mettersi in gioco, a rischiare ancora e ad esplorare nuove strade.

I giovani, ad esempio, scommettono sulle start-up, come rac-contiamo in questa pagina, mentre chi ha perso il lavoro non esita ad inventarsene uno nuovo e a rimettersi in gioco. Intanto ci si inter-roga anche sull’effettivo impatto del “job act” sul mondo del lavoro visto che il nodo da proprio nelle assunzioni a tempo indeterminato.

di Nicola Stievano

Anche il New York Times si è interessato all’altra faccia del Veneto che non si arrende

Le storie e le testimonianze Il racconto di chi ha intrapreso una nuova strada

Guardare oltre la crisi e non aver paura di cambiaregoVerno

Il ministro del lavoro Giuliano Poletti è arrivato a Santa Maria di Sala (Venezia) nello stabilimento della Speed Line nelle scorse settimane, per parlare del nuovo provvedimento che riforma il

lavoro in Italia. Il dibattito organizzato dai circoli del Pd del Mi-ranese e ha visto la partecipazione oltre a Poletti anche dei rap-presentanti del mondo sindacale e del mondo imprenditoriale . Il ministro Poletti, di fronte a quasi 200 persone, ha subito sfoderato i dati positivi e frutto a suo avviso delle azioni del governo fi n qui portate avanti. “Nei primi due mesi del 2015, abbiamo assistito in Italia - ha detto- a circa 80 mila nuove assunzioni a tempo inde-terminato grazie alle normative sulle decontribuzioni rispetto allo stesso periodo del 2014. Di queste, 23 mila sono assunzioni sono state fatte in Veneto. La maggioranza delle assunzioni fatte sono per lo più conversioni di vecchi contratti a collaborazione coordinata e continuativa, ora di fatto abolita, e contratti a tempo determi-nato. Le assunzioni di nuove persone sono state poche ad ora. Aspettiamo di vedere a fi ne aprile i risultati del Jobs act cioè il contratto a tempo determinato a tute-le crescenti. Voglia-mo che il lavoro precario costi di più di un contratto a tempo indetermi-nato e nel contempo vi sia più fl essibilità” Il ministro del Lavoro ha ribadito la volontà dell’esecutivo guidato da Matteo Renzi, di ren-dere nuovamente le assunzioni a tempo indeterminato la norma, e non l’eccezione. Negli ultimi anni i contratti atipici ha spiegato il ministro sono diventati in Italial’85 delle forme di assunzione, mentre quelli classici, cioè a tempo indeterminato, sono stati solo il 15 %. Sono stati precarizzati così non solo giovani, che lo erano già di fatto dalla fi ne degli anni Novanta, ma anche quarantenni e cinquantenni che ha sottolineato il ministro perdendo il posto” ora fanno fatica a ricollocarsi nel mercato del lavoro”. “Formare qualcuno, investire su di lui e poi mandarlo via, magari per rico-minciare tutto da capo a distanza di qualche tempo, è insensato e irrazionale – ha detto Poletti – il problema del nostro Paese, d’altronde, non è mai stata la mancanza di incentivi, quanto la presenza di troppi ostacoli. Noi vogliamo rimuovere questi impedi-menti e liberare la strada per tutti”.

poletti: “in Veneto 23 milA Assunzioni”

A.A.

Il ministro del lavoro a Santa Maria di Sala ha ribadito la volontà di spingere sui contratti a tempo indeterminato

di Nicola Cesaro

Lampione spento? Te lo dico con lo smartphoneLa start-up Presentata allo Smau l’iniziativa di un gruppo di giovani veneti

Un’applicazione per mappare e gestire tutti gli impianti luce cittadini. Parte dalla Bassa Padovana la brillante idea di “Edylight”, app pensata da Tre Infor-matica, startup che sviluppa soluzioni web innovative e che ha avuto l’onore

e il merito di essere invitata anche a Smau Padova 2015, la grande fi era dedicata all’informatica e alle nuove tecnoloige. Edylight” è un’applicazione per la mappatura dei punti luce. Permette di gestire la manutenzione coinvolgendo i cittadini nella segnalazione dei malfunzionamenti” spiegano da Tre Informatica “Ogni punto luce viene dotato di un adesivo con uno specifi co QrCode. L’utente si collega ad una web app per l’invio delle informazioni necessarie. Con questo sistema invece è suffi ciente un browser per essere operativi. Il Comune avrà link e adesivi personalizzati. Sarà suffi ciente la prima scansione del QrCode porterà al censimento del lampione e dalla seconda in poi... spazio ai cittadini”. Con l’aspetto sociale – assicura la startup - si noterà subito un risparmio nella gestione: “Pensiamo a quando i cittadini dicono che “il lampione davanti casa è spento”. E poi trovarlo quel punto luce! Con “Edylight” invece i cittadini segnaleranno in modo specifi co e gli operatori potranno recarsi sul posto con la precisione delle coordinate gps”. C’è poi la questione del risparmio: “La telegestione tradizionale costa ai Comuni intorno ai 150 euro a lampione. Edylight ha un costo irrisorio: per il controllo di 2.000 punti luce si spendono 420 euro di canone annuale, oltre ai 2.024 euro di avvio della start up”. L’azienda si distingue non a caso sia per la giovane età dei suoi protagonisti che per il rispetto delle “quote rosa”: la startup vede infatti l’impegno costante di Silvia Ferrari, Erika Muraro, Ste-

fano Giraldo, Federica Caradonna e Giulia Ferrara, che hanno tutti dai 22 ai 32 anni e arrivano da Bassa Padovana e Polesine. Ma non è così facile… “Oltre a Smau, abbiamo ottenuto la collaborazione del Comune di Fiesso d’Artico per la sperimenta-zione di questo sistema. Stiamo poi raccogliendo interessi dalle realtà più attente alle tecnologie sociale, alcuni Comuni del Trentino Alto Adige e altri Paesi europei. E’ tut-tavia spiacevole vedere che la provincia di Padova si copre gli occhi di fronte ad una startup di giovani. Lanciamo un appello per essere almeno ascoltati: le microimprese della bassa padovana rischiano seriamente l’estinzione e sono costrette ad emigrare all’estero. Chiediamo ai sindaci di dimostrare maggiore sensibilità per questo tipo di soluzioni: troppo spesso sono stati fatti proclami di sostegno all’imprenditoria giovanile senza nessun seguito. Adesso è il momento di passare dalle parole ai fatti”.

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1Il Veneto in primo piano

Ci sono mille modi per reinventarsi un lavoro. C’è anche chi, a cinquant’anni suonati e dopo una vita passata a fare il rappresentante e il ristoratore,

decide di salire su un palcoscenico e di fare l’attore. E’ una scelta vincente quella di Dario Carturan, 63 anni di Palugana di Ospedaletto Euganeo, oggi diventato una fi gura di spessore nel mondo dell’intrattenimento. I suoi spettacoli “personalizzati” sono eventi che assicurano il “tutto esaurito” in ogni teatro e in ogni piazza. “E pensare che non nasco certamente attore - racconta Carturan - Dopo il diploma ho cominciato a fare il rappre-sentante di enciclopedie, attività che ho portato avanti per anni. Poi la crisi del settore si è fatta sentire e mi

sono buttato nel mondo della ristorazione, aprendo un locale di successo nel mio paese”.

Cinque anni di ottimi risultati, quindi ancora un cambio di professione e il ritorno alle vendite porta a porta, prima nel mondo del fotovoltaico e poi nel set-tore alimentare, fi no al 2002, anno in cui è maturata l’idea rivoluzionaria nella vita professionale di Carturan: “Io ero quello che ai raduni tra colleghi o nei momenti di festa con amici sapeva intrattenere le persone. Su spinta di alcune persone, in quell’anno, ho organizza-to uno spettacolo in arena a Montagnana è lì ho fatto il pienone. Mi è bastato qualche mese per capire che quel mondo poteva regalarmi ben più di qualche serata

all’anno”». Carturan ha avuto “il coraggio di crederci e di investire tutto nel mondo della recitazione. Mi sono detto: e se lo facessi come lavoro?”.

E così è nata una formula innovativa: l’attore viene di fatto chiamato da Comuni, enti e associazioni per animare particolari eventi e raccontare precise storie. Si va dal recupero degli antichi mestieri di un territorio ai fatti storici di un determinato periodo o di un Comune, passando per la serate dedicate alla sclerosi multipla e per il delicato tema del bullismo: Carturan sa raccontare questi temi con delicatezza e comicità, in un mix che gli garantisce sempre un fragoroso applauso a fi ne serata. Oltre a uno “stipendio” a fi ne mese.

di Nicola Cesaro

Il racconto Dario Carturan dopo i cinquant’anni ha deciso di cambiare vita sperimentando una formula

Dopo tanti impieghi il successo sul palcoscenico

neWs

E’ passata prima attraverso la cassintegrazione, poi attraverso mobilità e licenziamento. Un percorso doloroso e devastan-te, ma purtroppo non inconsueto in questo periodo. Silvia

Brognara, 38 anni, rodigina, ha però reagito, costruendosi una opportunità che le ha consentito di riprendere fi ducia in se stessa e di potere guardare con meno preoccupazione al futuro. E’ lei stessa a raccontare la propria storia. “Ci sono stati momenti molto diffi cili e di profonda disperazione, dopo la perdita del lavoro –

racconta – Ma ad un certo punto mi sono detta: ‘Sa cosa c’è? Mi metto in proprio’”. Facile da dire, meno da fare, viene spontaneo pensare. La 38enne però ha pensato bene a come muoversi. “Mi è sempre piaciuto molto il mondo dell’editoria – prosegue – Allora ho pensato a una edicola. E’ stato a questo punto che mi sono informata e ho scoperto che quella della stazione era chiusa. Pos-sibile? L’edicola della stazione del capoluogo chiusa?”. In effetti era proprio così. E non da poco tempo, ma addirittura da qualche

anno. In pratica, mancava un servizio alla città, e non un servizio banale. Così, dopo le formalità, dopo avere elaborato un progetto con la società delle Ferrovie che gestisce gli spazi commerciali e averne ottenuto il fi nanziamento grazie al microcredito, Silvia è potuta partire. Ora sta lavorando, e lavorando duro. “Si lavora ogni giorno dalle 6 alle 19 – conclude – Praticamente sono sempre qui. Ma ora sono contenta. Comincio ad avere un gruppo di clienti affezionati e stiamo imparando a conoscerci”.

Il racconto di Silvia Brognara, rimasta senza lavoro a 38 anni dopo il licenziAmento riportA “in VitA” l’edicolA dellA stAzione di roVigo chiusA dA Anni

E’ stato rappresentante e ristoratore, poi ha deciso di mettere a frutto la sua verve comica

Silvia BrognaraLo.Zo.

27Il Veneto in primo piano

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Se lo ricorda ancora, come fosse ieri, il suo primo giorno di scuola: era il 7 feb-braio 2001, aveva 25 anni, ricevette la

chiamata il giorno prima. Una segreteria lo chiamò chiedendogli se era disponibile per una supplenza per un posto di sostegno. Sostegno voleva dire handicap e lui, il futuro maestro, non aveva alcuna esperienza e tantomeno competenza per quanto riguardava l’han-dicap. Si insinuò qualche incertezza come sovente avviene dinnanzi a quel che non si co-nosce ma la risposta fu “Sì!” Il cuore batteva forte per la fantastica avventura professionale che stava per cominciare, con tanto entusia-smo, motivazione e molte aspettative per il futuro. Finalmente si poteva concretizzare un sogno: quello di dare un contributo nel cercare di creare del valore, valore umano.

Da allora sono passati 14 anni, si sono succeduti sette Governi, altrettanti ministri della Pubblica istruzione, ci sono già state tre riforme della scuola italiana, e il maestro Alessio, alla soglia della quarantina, si trova ancora nella condizione di precario - con ben poche aspettative e più di qualche amara e dolorosa delusione da digerire - a fare i conti con il disegno di legge “La Buona scuola” del Governo Renzi che, se dovesse essere appro-vato così com’è, metterebbe seriamente in

discussione il suo futuro professionale.Alessio Colcera, docente della scuola

primaria nella provincia di Venezia, è inserito infatti in quelle graduatorie d’istituto che alla fi ne - assieme ad altre categorie di insegnan-ti precari - sono rimaste fuori dal piano delle assunzioni previsto dal disegno di legge sulla scuola e che sono destinate ad essere abolite. Unica chanche di stabilizzazione per chi vi fa parte, stando così le cose, il concorso in previ-sione per fi ne 2015.

“Molto più di una doccia fredda per chi, come me, ha dedicato gli ultimi 14 anni del-la propria vita alla scuola, motivato solo ed esclusivamente dalla passione per l’insegna-mento”. E’ il commento del maestro Alessio che quest’anno insegna alla scuola primaria N. Sauro di Maerne, nel Miranese, in una classe terza.

“Nel corso della mia storia professionale, perché di carriera non si può parlare visto che un insegnante precario ha, “in via continuati-va” lo stipendio base, le malattie pagate al cinquanta per cento e dal governo Monti in poi è anche senza ferie per poi essere licenzia-to a fi ne anno scolastico, sono cambiati più volte i criteri per abilitarsi e diventare di ruolo” racconta Colcera che nel frattempo ha dovuto ricorrere a spese proprie e ha infi ne dovuto ag-

grapparsi ad una sentenza della Corte europea anche per vedersi riconosciuto come abilitante il proprio titolo di studio, il diploma magistrale.

Quando ha cominciato ad insegnare lo era. Poi, con le varie riforme, il percorso abili-tante è stato in varie tappe e via via con diver-se modalità ridefi nito, alla fi ne, in un corso di studi universitari, con la laurea in Scienze della Formazione primaria.

“Quella dell’insegnamento è stata una scelta di vita che presupponeva di accettare per anni una condizione di incertezza ed in-stabilità - spiega il maestro Alessio - che alla lunga è devastante. Con il disegno di legge la Buona scuola era lecito, considerate anche le premesse, le slide e gli annunci della vigilia, coltivare la legittima speranza di avere un po’ di giustizia con il riconoscimento del ruolo a persone che sono dentro la scuola da 10-15 anni. Era lecito aspettarsi che fosse eliminato il precariato ma non ignorando completamente i diritti e le aspettative di decine di migliaia di persone, solo rimanendo nell’ambito della scuola primaria”. “Anche perché - prosegue il docente - c’è una sentenza della Corte euro-pea che stabilisce che la pubblica amministra-zione non può assumere a tempo determinato per più di 36 mesi. Per anni i vari governi - a prescindere dal colore politico - hanno violato

la normativa e leso il diritto dei lavoratori. Era tempo di sanare questa anomalia”.

Un’anomalia che non solo rende arduo il percorso di chi ambisce ad insegnare nella scuola ma che ha ricadute anche sugli alunni. “Con questo sistema delle supplenze annuali, fi no al 30 giugno, - denuncia il maestro - non si riesce ad assicurare alcun tipo di continuità didattica, educativa e relazionale alla classe che ogni anno si trova a ricominciare con un nuovo insegnante, con le conseguenze negative che ne derivano”. Pur di lavorare nella scuola, il maestro Colcera, come fanno tutti, ha accettato anche di fare supplenze di sostegno.

“Ho accettato incarichi impegnativi pur non avendone le competenze, a volte mi sono trovato a gestire situazioni diffi cili e non sempre consone con quelle che propriamente erano le mie aspettative professionali: avere a che fare con gravi casi di disabilità è un mestiere diverso da quello dell’insegnante e richiede altre abilità. Io, comunque, ho fatto la mia esperienza sul campo, non mi sono mai tirato indietro” racconta con amarezza.

“Noi supplenti viviamo in una sorta di limbo - prosegue e denuncia -. A noi, fi no alla sentenza della Corte di Giustizia Europea (26 novembre 2014) è stata negata anche la pos-

sibilità di formarci o di specializzarci. Eppure ci sono stati assegnati incarichi di responsabilità che vanno al di là delle indicazioni ministeriali e consistono in progetti che coinvolgono interi istituti, insegnanti, genitori e alunni”.

“E’ deludente - dice sconsolato - che la nostra esperienza professionale, maturata in anni di attività, non sia valorizzata come patrimonio culturale, formativo e didattico. Al contrario, con La Buona Scuola, non ha alcun valore. Perché non sottoporci ad un anno di prova e al giudizio di una commissione che possa valutare le nostre competenze e pro-muoverci fi nalmente ad insegnanti di ruolo?”

Nonostante tante amarezze il maestro Alessio continua con passione, competenza e un innato talento ad insegnare.

“Insegnare non è un lavoro come tanti. E’ molto di più. - sostiene - Ogni mattina quando esco di casa per andare dai miei alunni non penso “vado a lavoro”, ma “vado a scuola”.

E i suoi alunni lo sanno bene che è un bravo maestro e lo hanno già promosso a pieni voti.

Prima di andar via mi fa vedere una ma-glietta che gli hanno regalato i suoi bambini. Sulla maglietta è stampata una frase: “Il mae-stro Alessio è la nostra grande quercia!”

di Ornella Jovane

Ha cominciato ad insegnare nel 2001, con tante aspettative ed entusiasmo. Con il disegno di legge “La Buona Scuola” si aspettava la stabilizzazione e, invece, rischia di rimettere in discussione tutta la sua carriera

Scuola La testimonianza di Alessio Colcera, insegnante supplente da 14 anni

Una vita da... precario

4 Il Veneto in primo piano

Il maestro Alessio Colcera con i suoi alunni

Il mondo della scuola, in Polesine, come in Veneto, come nel resto d’Italia, è tutt’altro che in stato di calma, in questo

periodo. Alle dichiarazioni del Governo Renzi in tema di stabilizzazioni, nuovi concorsi, nuove assunzioni defi nitive, al momento non sono seguiti i fatti.

E anche le speranze sbocciate dopo la pronuncia della Corte di giustizia europea, secondo la cui sentenza non è possibile con-tinuare ad assumere e licenziare di anno in anno i docenti, ma si dovrebbe fare entrare a ruolo quanti hanno maturato almeno 36 mesi di servizio, paiono appassire. O quantomeno restare congelate.

E’ quindi con sguardo rassegnato e at-titudine ormai disincantata al precariato che tanti giovani docenti si rivolgono al futuro.

“Anche quest’anno – racconta Fulvia – ho preso servizio il 1° settembre e prosegui-rò sino al 30 giugno. Per me la situazione va avanti così ormai da 16 anni. Penso che quindi possa essere ben facile immaginare come sia quasi naturale perdere la speran-

za, mano a mano che gli anni si susseguono e non si vedono cambiamenti”.

Ci sono, del resto, storie di docenti pre-cari da oltre 20 anni. Prima della pronuncia della Corte di giustizia europea, era stato il sindacato Uil a raccogliere, in vari Tribuna-li del Lavoro veneti e italiani, sentenze di conversione del rapporto a tempo indeter-minato. Non solo: era stato anche previsto un risarcimento teso a compensare sia il di-

sagio di un precariato esteso a quasi tutta la durata della vita lavo-rativa, sia il fatto che inanellando un con-tratto a termine dietro l’altro di fatto si perde-

va la progressione economica, in termini di anzianità e di scatti, che invece maturano i colleghi che, pur facendo esattamente lo stesso lavoro, sono tuttavia assunti a tempo indeterminato.

Come purtroppo spesso avviene però nella pendenza dei successivi gradi di giu-dizio era arrivato un mutamento di orien-tamento che aveva sovvertito il felice esito iniziale.

PRECARIATO, SVANITE PuRE lE SPERANZE SBOCCIATE DOPO lA PRONuNCIA DEllA CORTE EuROPEA

Lorenzo Zoli

“Il problema centrale della riforma della scuola in cantie-re? L’enorme potere discrezionale assegnato al dirigente scolastico. Buona l’idea di attingere dalle graduatorie ad

esaurimento, ma restano fuori però gli insegnanti precari che facevano parte delle graduatorie d’istituto”. A dirlo è Salvatore Mazza (in foto) il segretario regionale di Flc – Cgil il sindacato della scuola.

“La nuova riforma - dice Mazza- voluta dal Governo Renzi da un lato da una risposta agli storici precari della scuola, quelli cioè inclusi nelle graduatorie ad esaurimento, dall’altro lascia fuori quelli più giovani che secondo una sentenza della corte europea avrebbero diritto ad essere assunti“.

E’ sul potere del dirigente scolastico che i contrasti sembrano più acuti.

“Il dirigente scolastico- spiega Mazza- avrà poteri enorme-mente potenziati rispetto a quelli attuali: potrà assumere discre-zionalmente, attingere dalle graduatorie, premiare i docenti che a suo avviso saranno meritevoli, il tutto senza un bilanciamento dei poteri che fi nora era rappresentato dal consiglio dei docenti e dal consiglio di istituto, che di fatto potranno dare solo dei pareri non vincolanti. Un altro capitolo che crea problemi è quello legato al non ampliamento dell’obbligo scolastico, e la scarsa considera-zione per il personale non docente della scuola che è stato bella-mente ignorato”. Ignorare il personale non docente nella riforma, secondo Mazza signifi ca creare i presupposti affi nché grossi pro-

blemi “come quelli della sorveglianza e la pulizia delle scuole ad esempio, diventino sempre più esplosivi infi ciando anche l’attività didattica”. Infi ne il tema del 5 per mille.

“La possibilità offerta – dice Mazza – ai contribuenti di destinarlo ad una scuola specifi ca, favorisce le più conosciute o frequentate penalizzando quelle dei piccoli centri. L’idea migliore è che il 5 per mille sia destinato genericamente alla scuola, e da lì ripartito secondo le necessità”. Il 18 aprile i sindacati hanno in-detto uno sciopero in tutti i 604 istituti scolastici contro la riforma delle scuola.

la riforma della scuola in cantiere. le critiche dei sindacati: Salvatore Mazza Flc-Cgil del Veneto

TROPPO POTERE AI DIRIGENTI, lA NON ASSuNZIONE DEI PRECARI DEllE GRADuATORIE D’ISTITuTO È MANCATA CONSIDERAZIONE DEl PERSONAlE NON DOCENTE: I PuNTI DEBOlI DEllA RIFORMA

Alessandro Abbadir

Il segretario regionale Flc-Cgil Salvatore Mazza

Si dovrebbe far entrare a ruolo quanti hanno maturato almeno 36 mesi di servizio

28 Il Veneto in primo piano

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voler accettare rifi uti da altre parti d’Ita-lia”. Poi, il sindaco di Verona, si concede un bell’affondo dichiarandosi favorevole non solo l’accorpamento dei Comuni e ma anche alla fusione tra Regioni “Veneto, Trentino, Friuli insieme: tecnicamente è una strada percorribile” e sul tema della compe-titività afferma che la cosa migliore sarebbe creare delle zone a tassazione speciale, cosa diffi cile da realizzare perché l’ambito di interesse è L’Europa.

Alessandra Moretti fa valere la sua vicinanza al Premier Renzi e promette un patto col governo per rendere più moderna la rete ferroviaria veneta, ferma dal 1973 e anche per completare la Tav. Ma dichiara anche che le sta molto a cuore il rilancio del manufatturiero e spiega il suo piano veneto per l’impresa che affronta di petto il problema dell’accesso al credito, e le pos-sibilità di migliorare internazionalizzazione, competizione, sburocratizzazione. Le sue proposte sul lavoro sono chiare: “Finanzie-rò con un buono di 500 euro al mese per il primo anno le aziende che assumeranno un giovane under 29, per un totale di 6.000 euro annui che vanno a sommarsi agli in-centivi già previsti dalla legge di stabilità e dal Jobs Act”.

E se i giovani devono avere l’opportu-nità di iniziare un percorso lavorativo e la possibilità di conquistare un’indipendenza economica anche chi rimane senza lavo-ro dopo i 50 anni. “Darò loro – afferma Moretti - la possibilità di imparare un nuovo mestiere attraverso un progetto di formazio-ne affi ancato al lavoro in azienda”.

Poi ricorda la sua proposta agli studi professionali che assumeranno giovani praticanti con un contratto di apprendistato: “un fi nanziamento del 50% dello stipendio per i primi 24 mesi. Così che i laureati svolgano il praticantato obbligatorio con una retribuzione”.

Luca Zaia si presenta come “mastino” sempre in guardia nei confronti del governo per tutelare il Veneto dai tagli di Roma e, com’è naturale che sia riventica i i risultati di cinque anni di governo regionale. “Sulla banda larga, siamo partiti da zero – affer-ma - eppure abbiamo assegnato il primo lotto con 75 comuni coinvolti”. Ricorda poi che secondo uno studio di Morgan Stanley nel nostro Paese ci sarebbero imprenditori disposti a investire 45 miliardi di euro, se

solo ci fosse tutto quello che, a detta di Zaia manca.

“La palla al piede del Veneto – affer-ma il Governatore uscente è L’Italia”. Che fare? Possiamo facilmente immaginarlo. Non è facile invece immaginare come nel giro di altri cinque anni la competitività del veto potrebbe scalare la suddetta classifi ca di 50 posizioni come promesso da Zaia. E sul lavoro va detto che il “Patto per il Ve-neto” presentato il 2 maggio 2012 a Pa-

lazzo Balbi proprio dal Governatore uscente e che voleva essere una sorta di Piano Marshall per l’econo-mia locale non si sa che fi ne abbia fatto.

Certo Zaia afferma che il vero jobs act l’ha fatto lui con i progetti di formazione-lavoro che ha permesso di mantenere la disoccupa-zione su valori più bassi rispetto alle regioni limitrofe.

Una disoccupazione che in cinque anni è schizzata dal 3,5% al 7,7% con 27 mila aziende che hanno chiuso rovinosamente solo nell’ultimo anno. Certo d’ora in avanti occorre fare di più.

Da sinistra: Luca Zaia, Alessandra Moretti, Flavio Tosi e Jacopo Berti

1 Voci da palazzo

158. Questa la posizione poco soddisfacente del Veneto nella classifi ca

della competitività tra le regioni europee. E se non c’è competitività non c’è spinta e non si aprono nuovi spazi di mercato. Ma quel che è peggio, se non si esce dalla sta-gnazione anche il mercato del lavoro resta ai minimi storici.

Che fare per risalire? Agli industriali basterebbero una trentina di posizioni, o almeno così recita il manifesto presenta-to da Confi ndustria Verona ai candidati Governatore nel primo confronto pubblico che li ha visti sul palco in-sieme.

“Le imprese sono disorientate su chi votare, ci sono tanti candidati in cam-po – ha sottolineato in quell’occasione il presidente degli industriali veronesi Giulio Pedrollo - ma più che i candidati ci interes-sano i programmi”.

Le ricette per cambiare il Veneto e farlo ripartire, almeno sulla carta, i vari candidati le hanno messe in campo. Alcune simili al-tre singolari, comunque opportunità.

Per Jacopo Berti, candidato del Movi-mento 5stelle, è questione di Banda Larga “la principale infrastruttura che serve al Veneto”. E dichiara apertamente di recu-perare i fi nanziamenti necessari dai cinque miliardi recuperati dalla cancellazione del progetto Tav. “Poi – aggiunge - creeremo un fondo da 13 milioni di euro con i tagli degli stipendi dei consiglieri e con la can-cellazione dei vitalizi, con cui garantiremo microcredito da 25mila euro ai giovani im-

prenditori”.Sulle infrastruttu-

re, invece, il sindaco Flavio Tosi che gioca in casa, ritiene che non si possa tornare indietro sulle grandi di-

rettrici. “Bisogna prendersi la responsabilità di decidere – sostiene risoluto - non si può sospendere l’autostrada del Mare come ha fatto Zaia perché c’è un’inchiesta”.

E per aiutare davvero le imprese l’unica via per il candidato che spacca in due la Lega è lo smantellamento della burocrazia: “sull’ideologia deve prevalere la concretez-za. Un esempio? Trento ci ha chiesto di poter bruciare i suoi rifi uti nel nostro futuro inceneritore, ma la Regione si ostina a non

di Maria Pavan

Economia e lavoro Candidati a confronto

Si riparte facendo di più e meglioSolo nell’ultimo anno hanno chiuso 27 mila aziende e, nel corso degli ultimi 5 anni la disoccupazione è schizzata dal 3,5% al 7,7%

Moretti: “Patto con il Governo per ammodernare la rete ferroviaria e fare la Tav”

Zaia: “Da noi disoccupazione su valori più bassi di Lombardia ed Emilia”

30 Voci da palazzo

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31Voci da palazzo 1Voci da palazzo

Verso il voto A destra si profi la una bella partita

Un nuovo centrodestra contro la lega di Zaia e SalviniSiglato l’accordo: i moderati di Area Popolare sosterranno Tosi nella corsa per la presidenza della Regione Veneto

Mai così distanti dalla Lega di Matteo Salvi-ni e, quindi, da Luca

Zaia. Il Nuovo centrodestra in Veneto tiene fede all’impe-gno con gli elettori e non farà mancare il proprio sostegno all’attuale maggioranza in Regione fi no all’ultimo giorno di mandato. Ma con questa Lega prenderà le distanze il giorno dopo. A spiegare la posizione e gli sviluppi per Ncd in questa fase di transizione molto delicata è Carlo Alberto Tesserin, Presidente della Commissione per lo Statuto e per il Regolamento in consiglio regionale: “Manteniamo la nostra posizione storica: noi siamo stati con Zaia e ne siamo contenti perché abbiamo condiviso il percorso di un centrodestra moderato orientato all’au-tonomia. Ora non comprendiamo la linea estremista di Salvini, modello Le Pen in Francia, e quindi restiamo in linea con la nostra storia e la nostra tradizione. . Non siamo noi ad aver cambiato posizione”.

È proprio sul tema dell’autonomia che si consuma lo strappo: “Non possiamo dimenticare che la legge per l’u-nico referendum che potrebbe avere il consenso è quella a fi rma Tesserin-Toniolo, entrambi Ncd. Quella è la nostra posizione, quella è la nostra identità. Ad oggi le posizioni di Salvini non sono in sintonia con noi e ci dispiace che Zaia le abbia condivise”.

La campagna elettorale di Ncd deve ancora entrare nel vivo, ma prima c’è da sciogliere il nodo delle allean-ze. “Allo stato attuale abbiamo aperto un ragionamento importante con Flavio Tosi – annuncia Tesserin -, stiamo defi nendo gli accordi operativi e quindi penso che la cam-pagna elettorale andrà in quella direzione. Quando si ha di fronte appuntamenti elettorali di questa importanza va defi nito il programma, le linee operative: siamo in fase conclusiva ma positiva”. Impossibile non chiedersi come si sarebbe mossa Ncd se, archiviata l’alleanza con la Lega di Salvini, Tosi non avesse deciso di candidarsi. “Sulla posizione di Salvini non ci saremmo mai stati. Ma saremmo andati con Zaia, a patto che avesse tenuto la linea che lo ha contraddistinto anche in passato e che non è, per noi, quella dell’attuale segretario leghista”.

Le liste del Nuovo centrodestra, nel momento in cui scriviamo, sono ancora in via di defi nizione, ma ci sono già alcuni punti fermi: “Certamente avremo Marino Zor-zato e Clodovaldo Ruffato a Padova, Costantino Toniolo con altri amici a Vicenza, Massimo Mancini a Chioggia con tanti altri candidati in provincia di Venezia…. Tutte persone di spessore. Perché siamo convinti che questa campagna come non mai sarà basata sui candidati più che sulle enunciazioni di teorie politiche. Ormai tutti gli schieramenti sono in decomposizione: vediamo quello che succede tutti i giorni a Roma tra Renzi e l’apparato storico del Pd.

Vediamo la posizione di Fitto in Forza Italia e tutto quello che ne consegue. Vediamo la Lega e tutto ciò che sta accadendo… Noi contiamo che la valenza di nostri candidati ci dia un consenso consistente”.

Carlo Alberto Tesserin, Ncd“noi stiAmo con tosi”

L’intervista

Erano tutti lì a Marghera. Il senatore Maurizio Sac-coni, il vice presidente del Veneto, Marino Zorza-to, il presidente del Consiglio Veneto, Clodovaldo

Ruffato, esponenti illustri del Ncd, il parlamentare elet-to con Scelta Civica Andrea Cusin, e il vice segretario vicario dell’Udc Antonio De Poli.

Pezzi da novanta presenti a metà aprile a Marghe-ra, apputo, dove è stato presentato l’accordo a sostegno di Tosi che ha sottolineato come “La maggioranza dei consiglieri che hanno sostenuto in questi anni in Regione Luca Zaia, sosterrà ora Flavio Tosi” .

I protagonisti di Area Popolare sostengono che il laboratorio politico inaugurato con quest’accordo va ben oltre il panorama veneto ma che proprio nella nostra terra si basa sull’idea di costruire un percorso sul Veneto del fare, sulle cose concrete.

Un bel distinguo rispetto alla linea di Salvini che negli stessi giorni indossava magliette xenofobe inneg-giando alle ruspe per “radere al suolo i campi nomadi”.

E infatti, il leader del nuovo centrodestra veneto, Flavio Tosi sottolinea come la differenza con chi ha go-

vernato fi no ad oggi la Regione sta nella “la logica del fare. E c’è chi lo fa, mentre c’è chi ama il populismo e la demagogia”.

Anche Ruffato ha spiegato la sua adesione ad Area Polare, sottolineando che la politica a cui si sente di prender parte “non è fatta di insulti, estremismi e anate-mi”. “In questo periodo abbiamo tante cose dette e non fatte, proclami senza seguito - ha continuato Ruffato - lo scoppio della maggioranza dimostra il fallimento della presidenza di questi 5 anni: se qualcuno non riesce a difendere la propria maggioranza, o è per incapacità o per aver lasciato campo libero a chi ha imposto altre scelte a noi veneti”. E la freccia lanciata è sicuramente rivolta idealmente a Zaia.

Antoni De Poli, si dice pienamente d’accordo dicen-dosi certo che “questa squadra di Area Popolare, con Tosi candidato presidente, darà concretezza alle cose di cui i cittadini hanno bisogno”. Tra le priorità rimangono il lavoro e l’impresa senza dimenticare le politiche sani-tarie e dell’assistenza che secondo il giudizio di De Poli sono “sparite completamente dalla programmazione”.

E Marino Zorzato ha sottolineato come anche la sicurezza sia per Ncd un argomento forte in agenda tan-to che proprio l’Ncd ha presentato un emendamento al bilancio che ha portato le risorse da spendere da 60mila euro a 5 milioni. “Questo dice chiaro - ha rimarcato - come la pensiamo sulla sicurezza, mentre c’è chi si riempie la bocca”.

Da questo laboratorio veneto l’ex ministro Maurizio Sacconi si aspetta un “rassemblement di movimenti locali e reti nazionali con l’ambizione di competere con la sinistra nel ballottaggio delle elezioni politiche. I contenuti identitari dell’Unione per Tosi saranno il com-pimento di uno Stato unitario e federale a geometria variabile, con il Triveneto tutto ad autonomia rafforzata, la sicurezza nella proprietà di ciascuno, l’unicità della fa-miglia naturale, l’ accesso effi cace al lavoro, un modello sociale e sanitario fondato sulla presa in carico di ogni persona. Area Popolare e Tosi sanno che la premessa di ogni ambizione è peraltro lo sviluppo, che si realizza solo con un Veneto aperto e non chiuso, isolato, da una politica antieuro”.

di Maria Pavan

Parole bellicose via metafora arrivano anche dal candidato del Movimento 5stelle, Jacopo Berti che ha presentato la sua “arme di distruzione di casta”, cioè una proposta di legge di

iniziativa popolare relativa al taglio dei vitalizi e degli altri privilegi della casta. “Questa è la defi nitiva arma di distruzione di casta – conferma Berti – abbiamo fi nalmente un’arma per sradicare i privi-legi di questa politica e di questi politici”.

“Stiamo parlando di 13 milioni di euro all’anno, 65 milioni di euro nei 5 anni del mandato che torneranno nelle tasche delle imprese venete”. Durante la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge, avvenuta nella Sala gruppi del palazzo co-munale di Padova, il candidato ha invitato i cittadini a fi rmare i mo-duli per la presentazione del documento, che saranno a disposizione già nei prossimi giorni nelle piazze venete.

“Firmando questa legge di iniziativa popolare – spiega Ber-ti – si potranno eliminare i vitalizi, gli assegni di fi ne mandato e

tutti i privilegi. Stiamo parlando di 13 milioni di euro all’anno, che fanno 65 milioni di euro nei 5 anni del mandato e che torneranno nelle tasche delle imprese venete perché fi niranno nei fondi per il microcredito”.

La legge prevede anche la cancellazione dell’assegno di fi ne mandato e dell’assegno di reversibilità.

“Giancarlo Galan riceve più di 3.500 euro al mese (netti) e Giampietro Marchese, anche lui coinvolto nell’inchiesta Mose, 2.800 al mese – gli fa eco il parlamentare del Movimento 5 Stelle Mattia Fantinati – a loro si aggiunge una schiera di 181 ex consi-glieri regionali che dopo aver trascorso mesi, o in alcuni casi anni, a Palazzo Ferro Fini, possono ora contare su un vitalizio”.

Non mancano i colpi alti e bassi in casa 5stelle e Tosi ancora si difende dai colpi bassi di Berti che ha sostenuto che la discesa in campo del sindaco di Verona nasconderebbe un patto segreto col Pd per far vincere Alessandra Moretti.

la denuncia Galan riceve più di 3.500 euro netti al mese

Da sinistra: Flavio Tosi, Marino Zorzato, Clodovaldo Ruffato, Maurizio Sacconi, Andrea Causin e Antonio De Poli

Carlo Alberto Tesserin: “Noi contiamo che la valenza di nostri candidati ci dia un consenso consistente”

Jacopo Berti, candidato Governatore del Movimento 5stelle

BERTI, 5STEllE: “ECCO l’ARMA DI DISTRuZIONE DI CASTA”!

Page 32: Miranese sud apr2015 n43

32 Cultura veneta1 Cultura veneta

Un’Esposizione Universale ha il compito di lasciare in eredità un’esperienza culturale, sociale, scienti-fi ca e tecnologica ed Expo Milano 2015 costru-

irà questa eredità prima di tutto grazie all’apporto dei suoi Partecipanti, cuore e anima dell’evento. Uno degli elementi innovativi e distintivi di Expo Milano 2015 è quello legato al concetto di “Visitor Experience”. L’Expo di Milano vuole essere “tradizionalE” e “innovativa” allo stesso tempo. Tradizionale perché si focalizzerà sul Tema della nutrizione in modo molto stringente e garantendo un vero approfondimento globale a fi ni educativi e di formazione alla sostenibilità del cibo buono, sano, suf-fi ciente e sostenibile per il pianeta. Innovativa perché in tutte le forme chiarirà ai visitatori e alla comunità interna-zionale l’essenza di un nuovo concept di Expo: tematico, sostenibile, tecnologico e incentrato sul visitatore.

Al CENTRO Il VISITATORE

“È possibile assicurare a tutta l’umanità un’a-limentazione buona, sana, suffi ciente e sostenibile? ” È con questa domanda che si

apre la sfi da dell’Expo di Milano 2015, l’Esposizione Universale che l’Italia ospita dal primo maggio al 31 ottobre e che sarà senza dubbio il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione. Per sei mesi Milano diventerà una vetrina mondiale in cui i Paesi mostreranno il meglio delle proprie tecnologie per dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e suffi ciente per tutti i po-poli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri.

Expo sarà la piattaforma di un confronto di idee e soluzioni condivise sul tema dell’alimentazione, stimo-lerà la creatività dei Paesi e promuoverà le innovazioni per un futuro sostenibile. Ma non solo.

Offrirà a tutti i visitatori la possibilità di conoscere e assaggiare i migliori piatti del mondo e di scoprire le eccellenze della tradizione agroalimentare e gastrono-mica di ogni Paese. Inoltre, per tutta la durata della manifestazione, la città di Milano e il sito espositivo saranno animati da eventi artistici e musicali, convegni, spettacoli, laboratori creativi e mostre.

il temA“Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è il Tema al

centro della manifestazione, il fi lo logico che attraversa tutti gli eventi organizzati sia all’interno sia all’esterno dello sito espositivo. Expo Milano 2015 sarà l’occasione per rifl ette-re e confrontarsi sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle contraddizioni del nostro mondo: se da una parte c’è an-cora chi soffre la fame (circa 870 milioni di persone denu-trite nel biennio 2010-2012), dall’altra c’è chi muore per disturbi di salute legati a un’alimentazione scorretta e trop-po cibo (circa 2,8 milioni di decessi per malattie legate a obesità o sovrappeso). Inoltre ogni anno, circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecate. Per questo motivo servono scelte politiche consapevoli, stili di vita sostenibili e, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, sarà possibile trovare un equilibrio tra disponibilità e consu-mo delle risorse. La rifl essione sul Tema si trasforma anche in un momento di condivisione e di festa, grazie a incontri, eventi e spettacoli da vivere in compagnia della mascotte Foody e degli allegri personaggi che la compongono. Ogni aspetto, ogni momento, ogni Partecipante di Expo Milano 2015 declina e interpreta il Tema scelto, Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita.

lA locAtionCon un’area di 1,1 milioni di metri quadrati, facil-

mente raggiungibile, progettata da architetti di fama in-ternazionale, Expo è anche un’esposizione-giardino con più di 12 mila alberi, giochi d’acqua e un lungo canale che circonderà l’area. Sui due grandi viali principali, il Cardo e il Decumano, si affacciano i Padiglioni dei Paesi Partecipanti, piazze e aree comuni dedicati agli eventi e alla ristorazione.

Il sistema a due assi serve a orientare il visitato-re in modo molto semplice e intuitivo, ma organizza anche la partecipazione dei Paesi: la World Avenue (corrispondente al Decumano) è infatti l’affaccio di tutti i Padiglioni Self Built. Lungo il Cardo si distribuisce in-vece la partecipazione italiana. Il Decumano, sede dei Padiglioni nazionali dei Paesi, sarà una lunga teoria di esperienze e racconti architettonici, visivi ed esperien-ziali provenienti da ogni parte del pianeta, da cui si potrà partire per toccare con mano e assaporare i gusti delle diverse tradizioni enogastronomiche, facendo di-retta esperienza del cibo e delle colture planetarie. Alle sue estremità sono collocati l’Expo Centre, composto di spazi per eventi al coperto, e la Collina Mediterranea.

Lungo il Cardo, delimitato a nord dall’anfi teatro sull’acqua della Lake Arena e a sud dall’Open Air The-atre, grande spazio per eventi all’aperto, si estende lo spazio espositivo dedicato all’Italia, intervallato da luoghi per la degustazione dei prodotti delle tradizioni enogastronomiche delle regioni italiane.

Questi, oltre a distinguersi per l’alta qualità delle materie prime e dei prodotti fi nali, svolgono la funzione di mettere in luce le migliori pratiche alimentari tradizio-nali del Paese ospitante.

Nel luogo in cui il Cardo e il Decumano si interse-cano si trova Piazza Italia, la grande piazza centrale dell’Expo, vicino alla quale sorge anche Palazzo Italia, il luogo deputato a ospitare durante l’Expo il raccordo istituzionale tra Paese ospitante e Partecipanti.

Circondato dal Canale, elemento che ne caratte-rizza il paesaggio, il Sito dell’Expo segue dunque uno schema ortogonale molto intuitivo, nel quale architettu-ra si unisce alla natura.

Le costruzioni seguono criteri di effi cienza ener-getica e sostenibilità nella realizzazione, smontabili e riutilizzabili alla fi ne dell’evento.

Ai blocchi di partenza, l’evento a cui non si può mancare. Milioni e milioni di persone hanno già deciso di esserci

Expo 2015 Il grande evento culturale dell’anno

“Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”

di Valeria Marcato

Page 33: Miranese sud apr2015 n43

1 sport intera x piazza 1

Nancy Githaiga

Aprile è il mese per eccellenza dei podi-sti padovani: è il mese della Maratona S.Antonio. Un evento consolidato e

entrato a pieno titolo tra gli appuntamenti più importanti della città di Padova che ogni anno vede protagonisti della gara atleti di altissimo livello.

Quest’anno la promettente keniana Gi-thaiga, che debutta nella maratona dopo aver corso in un’ora 17’00 nella mezza, lo scorso anno a Praga, incrocerà la strada della campionessa italiana Claudia Gelsomi-no campionessa italiana di maratona 2014 dopo essersi imposta a Milano e in questa stagione già seconda alla Treviso Mara-thon. In campo maschile i keniani Kipkem-boi e Kiprop saranno opposti a Giovanni Gualdi, deciso a salire di nuovo sul podio di Prato della Valle. Portacolori delle Fiam-me Gialle, torna a Padova dopo aver colto

proprio qui, col secondo posto del 2010, il miglior risultato cronometrico in una mara-tona (2 ore 13’39”), per poi fermarsi ai piedi del podio nel 2013. Vedremo come appronterà i Kenyoti, come spesso accade, in prima fi la. Il 26enne Robert Kipkemboi Kiplimo, terzo lo scorso dicembre alla ma-ratona di Castéllon, in Spagna, col primato personale di 2 ore 12’03”, punta decisa-mente alla prima vittoria in una importante corsa su strada. Proverà a dire la sua anche il suo giovane connazionale Reuben Kiprop Kerio, un personale di 2 ore 26’05” rea-lizzato nel 2014 a Kigali, in Ruanda, che questo atleta ventenne ha tutta l’intenzione di migliorare. “Un cast che mette assieme atleti esperti a giovani che hanno voglia di imporsi sulla scena internazionale” spiega Giampaolo Urlando, responsabile tecnico dell’evento.

Corri per Padova Aprile mese di grandi manifestazioni

Si corre la Maratona di S. Antonio, una sfi da a pieni polmoni

Il popolo del Running ad Aprile oltre a ritrovarsi agli appunta-menti della CXP ha vissuto bellissime emozioni anche con la Terza marcia di Pasquetta a Galzignano Terme organizzata

dall’A.D.S. Podisti Tribano. Un grandissimo successo decretato dalle oltre 2500 presenze.

TERZA MARCIA DI PASQuETTA A GAlZIGNANO TERME

Claudia Gelsomino

Kerio Reuben Kiprop Giovanni Gualdi

33Sport

Page 34: Miranese sud apr2015 n43

2 Concerti e non solo

in Veneto eVentipagina a cura di graziano edi corazza

Venerdì 24 luglio 2015 suBsonicA

Arena di Verona - 14 settembre 2015dAVid gilmour - liVe 2015: tour in uk ed europA per lA primA VoltA in noVe Anni in itAliA solAmente per due dAte

DAVID GILMOUR, meglio conosciuto come chitarrista dei Pink Floyd, ha annunciato che sarà in tour in UK ed Europa a Settembre 2015. Il tour coinciderà con l’uscita del suo nuovo (e quarto) al-bum solista. E’ dal 2006 che DAVID GILMOUR non intraprende un tour o pubblica un disco, l’ultimo “On An Island” si è posizionato ai primi posti della classifi ca dei dischi più venduti in Inghilterra. Dall’anfi teatro romano di Pula in Croazia avrà inizio, il 12 set-tembre, il tour europeo. Il 14 e il 15 settembre DAVID GILMOUR si esibirà rispettivamente all’Arena di Verona e al Teatro Le Mulina a Firenze. Poi sarà la volta della Francia, Germania e per concludere tre show consecutivi alla Royal Albert Hall di Londra il 23, 24 e 25 settembre.

21 giugno - Treviso Elvis DaysBoBBY solo

Treviso, dal 19 al 21 giugno 2015 al Bastione di San Marco attesi migliaia di fans. Spet-tacoli di auto americane, pin up e contest. Sul palco anche The Good Fellas e Di Maggio Bros. Ingresso gratuito Lo staff dell’Home Festival, promotore dell’Elvis Days,

la tre giorni ad ingresso gratuito all’insegna del rock’n’roll del Re indiscusso Elvis, ha svelato l’ospite d’onore del festival. Lo chiama-no l’Elvis Presley italiano e con “Una lacrima sul viso” raggiunse il successo internazionale, è Bobby Solo che domenica 21 giugno si esibirà sul palco trevigiano.

17 luglio 2015 - Castello Scaligero di VillafrancacontinuA il successo del tour di fedez

Il rapper del momento sara’ in concerto al Castello Scaligero di Villafranca il 17 luglio!

Veronail Volo sAltA dAl 21 mAggio Al 21 settemBre 2015 A VeronA

Il concerto di Verona, inizialmente previsto per il 21 maggio, è stato rimandato ed è stata comunicata la nuova data. Il Volo sarà in concerto all’Arena il prossimo 21 settembre 2015 per consen-tire agli artisti di recarsi a Vienna – città che ospiterà la nuova edizione dell’Eurovision Song Contest il 19, il 21 e il 23 maggio 2015. tutte le info: www.ecoveneto.it

festiVAl di mAJAno (ud)2015

23 GIuGNO 2015, inizio ore 21:30TRIESTE, Piazza unità d’Italia pAolo nutini

sguArdo A nordest“liVe in trieste 2015”

“lIVE IN TRIESTE 2015”, PRESENTATO Il PROGRAMMA DEI GRANDI EVENTI ESTIVI

QuATTRO GlI APPuNTAMENTI NEllA CENTRAlISSIMA PIAZZA uNITÀ, PROTAGONISTI I MIGlIORI NOMI DEllA SCENA NAZIONAlE E INTERNAZIONAlE

VENERDÌ 3 luGlIO 2015, inizio ore 21:30TRIESTE, Piazza unità d’Italia

Angelo pintus

VENERDÌ 10 luGlIO 2015, inizio ore 21:30TRIESTE, Piazza unità d’Italia fedez

SABATO 11 luGlIO 2015, inizio ore 21:30TRIESTE, Piazza unità d’Italia

il Volo

Venerdì 31 luglio 2015 litificA, tetrAlogiA degli elementi

A grande richiesta il “tetra-logia degli elementi live” proseguirà in estate con 6 nuovi imperdibili appunta-menti: venerdì 31 luglio si accenderà l’area concerti del festival di Majano per l’unico live di Pelù, Ghigo e compagni in Friuli Venezia Giulia.

34 Concerti e non solo

Page 35: Miranese sud apr2015 n43

Informazione a pagamento a cura degli esperti del settore

nimaliAdei nostri amici

CIRO Maschio, taglia piccola, circa kg 10, di circa 6-8 anni. Carattere

equilibrato, adatto per tutti i contesti famigliari. Ciro arriva dal canile sa-

nitario dove ha trascorso molti mesi in attesa che i proprietari si facessero vivi. Il tempo è passato e per lui si sono aperte

le porte del canile. Ciro dev’essere operato ad una zampetta perché ha legamenti e crociati rotti. Per lui cerchiamo famiglia

amorevole che possa accoglierlo con amore.

3 NERONI 2 maschi e una femmina, taglia media

di circa 1 anno e mezzo. Portati in rifugio da cuccioli, dopo essere stati recuperati da tragica storia. Hanno un

carattere diffi cile e non si fi dano delle persone. Vogliamo provare a trovare delle persone pazienti

che sappiano aiutare queste creature.

JOLLY Maschio giovane, circa 1 anno, taglia contenuta di circa

10-12 kg. Un pelosetto tutto amore e coccole. Dinamico, da cucciolo che si rispetti, coccolo e caratterialmente

buono. Jolly ha un abbandono alle spalle ed attualmente vive dentro una gabbia. Restituiamo dignità a

questa creatura.

BUFALO Maschio, taglia medio-contenuta, di

circa 12 kg. Carattere buono e socializzato.

Bufalo ha circa 3-4 anni, vissuti sempre in famiglia

tra coccole, giardino e divano. Poi è stato abbandonato. Bisogna trovare

casa a questa creatura.

ADOTTAMI

CIN CIN Sono due cuccioli di solo 2 mesi, futura taglia piccola,

max kg 6-8. Ora aspettano una

casa e dei padroni affettuosi.

Cin-cin sono 2 fratellini maschi.

BIANCA NEVE Sono 2 sorelle, mix labrador, nate a marzo 2014.

Taglia media, circa kg.25-30, in cerca

della loro seconda pos-sibilità. Due meraviglie

di pelose dentro una gabbia. Chiediamo

aiuto per loro.

per le adozioni: loretta, associazione protezione animali di chioggia onlus - tel. 3289620233

per partecipare a questa rubrica scrivete a: [email protected] - tel. 049 8704884

ROSA Femmina di circa 2 anni, taglia medio-conte-

nuta, circa kg.10. Questa creatura è stata recuperata in mezzo al fango, in allat-

tamento, con pochissimo latte e dei cuccioli. Rosa

ha un carattere mite, buono, coccola e tanto dolce. Dopo lo svezzamento dei suoi cuccioli Rosa cerca casa.

Verrà sterilizzata, chippata e vaccinata.

MERINGA Femmina di circa 6-8 anni, taglia medio-piccola, circa

kg.10-12. Meringa è dolcissima. E’ stata recuperata da una situazione

altamente disagiata assieme ai suoi piccoli. Ora sono tutti al sicuro, ma

un canile non è una casa… Meringa ha dovuto lottare per sopravvivere ed ha un orecchio tagliato,

ma non importa: è bellissima ugualmente. Per Meringa preten-diamo il meglio. Cerca casa per dare e ricevere amore.

Tanti altri approfondimenti e notizie in più su

centinaia di piccoli amici da adottare vai su www.lapiazzaweb.it sezione ”Animali” e guarda le fotogallery

www.lapiazzaweb.it/category/animali

L’uomo e il cane: un rapporto in equilibrio

L’ESPERTO A cura di Lodovico Damiani Personal Dog Trainer

Un UOMO e un CANE si incontrarono migliaia di anni fa per aiutarsi l’un l’altro, nel tempo poi hanno consolidato il rapporto di “scambio” re-ciproco che riscontriamo ancora oggi. L’uomo si prende cura del cane e riceve in cambio la sua compagnia ed una vasta gamma di aiuti nel la-voro. Tutti i cani trovano il loro equilibrio, la loro identi tà, il loro benessere nel profondo legame aff etti vo che instaurano con il loro padrone e con la famiglia in cui vivono. Per natura il cane è un animale socievole e come tale detesta la solitudine e ricerca la presenza fi sica del suo capo branco, del suo punto di riferimento, del suo padrone.Un cane che nella sua primissima infanzia ( cioè nei primi tre mesi di vita) abbia pochi o nulli contatti con l’uomo, diffi cilmente diventerà un buon cane da compagnia. Sarà ti mido e pau-roso con le persone e non sviluppe-rà una totale dipendenza nei confronti del suo padrone. Ma anche un cucciolo sepa-

www.dogtrainerpadova.it - [email protected] - tel: 329 1605558

rato dalla madre troppo presto (cioè a 4 / 5 setti mane) ed allevato in casa può avere diversi problemi, per esempio un esagerato att acca-mento al padrone con chiari episodi di gelosia o, nella maturità, uno scarso interesse sessuale nei confronti di altri cani. Esperimenti compiuti su cuccioli allevati con conigli o gatti hanno di-mostrato talvolta una preferenza a convivere e preferire razze con cui sono cresciuti insieme. A livello strett amente personale ed in funzione della mia esperienza ritengo che i cani in gene-rale non sono in grado di capire cosa è giusto o sbagliato. Il loro comportamento è legato all’isti nto di razza a cui appartengono e alla conservazione della specie. Molti att eggiamenti

sono già innati , un cucciolo sa sedersi, stare zitt o, fermo, non mordere e ascoltare. Il

compito quindi di un buon educa-to re è di mett erlo in condizione di

imparare quando e come at-tuare tali comportanti .

Filariosi cardiopolmonareIL VETERINARIO A cura del Dottore Andrea Feliciati

Il ruolo del sott oscritt o quale Di-rett ore Sanitario dell’ambulatorio

del Rifugio C.I.P.A. prevede che, con cadenza setti -manale, si visiti no i nuovi ospiti della strutt ura che provengono dal Canile Sanitario Tazzari precedente-mente sott oposti a sterilizzazione ed a tutti i proto-colli sanitari di routi ne. La preoccupazione maggiore nell’esaminare i libretti sanitari dei nuovi cani è il controllo dell’esito del test emati co per la ricerca di anti geni fi laria. La fi lariosi è una patologia veicolata dalle zanzare che presenta una forma cardiopolmo-nare (causata da Dirofi laria immiti s) ed una forma cutanea (causata da Dirofi laria repens).La forma più grave è la fi lariosi cardiopolmonare. Quasi tutti i proprietari di cani delle nostre zone co-noscono la patologia che, nei decenni scorsi, quan-do i sistemi di prevenzione erano per lo più assenti , ha rappresentato sicuramente una delle principali cause di decesso dei nostri amici cani.Il parassita che provoca la malatti a , Dirofi laria im-miti s, è un nematode le cui larve, entrate nel si-stema circolatorio del cane punto da una zanzara, dopo vari stadi divengono vermi adulti (lunghi fi no a 30 cm.) e si localizzano a livello di cuore ed arteria

polmonare dove nel tempo causano danni sempre maggiori fi no a portare al decesso dell’animale. I primi sintomi clinici della malatti a sono tosse ed af-fati camento dopo uno sforzo ma visto che insorgono quando la patologia è già in uno stadio avanzato, è importante eseguire periodici controlli sul sangue per una diagnosi precoce.La malatti a, pur grave, è oggi curabile att raverso un tratt amento che consente l’eliminazione delle fi larie adulte. Compete al Medico Veterinario l’imposta-zione della terapia in base alla fase della malatti a al momento della diagnosi. Ad ogni buon conto, dal momento che si tratt a di una terapia non esente da rischi e che non cura, nel caso sia insorta, la miocar-diopati a conseguente all’infestazione, è raccoman-dabile il ricorso a sistemi di prevenzione.Ad oggi, in commercio esistono diversi farmaci effi -caci nei confronti delle forme larvali di fi laria. Non tratt asi di un tratt amento vaccinale ma di una tera-pia nei confronti delle larve che infestano l’animale volta ad impedire il loro sviluppo in forme adulte. Personalmente, considerato che la nostra è una del-le zone a più alto rischio fi laria, si consiglia di eff et-tuare il tratt amento da Aprile a Dicembre.

Presidente del Consiglio dell’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Rovigo e Direttore Sanitario dell’ambulatorio del Rifugio C.I.P.A.

2 Concerti e non solo

in Veneto eVentipagina a cura di graziano edi corazza

Venerdì 24 luglio 2015 suBsonicA

Arena di Verona - 14 settembre 2015dAVid gilmour - liVe 2015: tour in uk ed europA per lA primA VoltA in noVe Anni in itAliA solAmente per due dAte

DAVID GILMOUR, meglio conosciuto come chitarrista dei Pink Floyd, ha annunciato che sarà in tour in UK ed Europa a Settembre 2015. Il tour coinciderà con l’uscita del suo nuovo (e quarto) al-bum solista. E’ dal 2006 che DAVID GILMOUR non intraprende un tour o pubblica un disco, l’ultimo “On An Island” si è posizionato ai primi posti della classifi ca dei dischi più venduti in Inghilterra. Dall’anfi teatro romano di Pula in Croazia avrà inizio, il 12 set-tembre, il tour europeo. Il 14 e il 15 settembre DAVID GILMOUR si esibirà rispettivamente all’Arena di Verona e al Teatro Le Mulina a Firenze. Poi sarà la volta della Francia, Germania e per concludere tre show consecutivi alla Royal Albert Hall di Londra il 23, 24 e 25 settembre.

21 giugno - Treviso Elvis DaysBoBBY solo

Treviso, dal 19 al 21 giugno 2015 al Bastione di San Marco attesi migliaia di fans. Spet-tacoli di auto americane, pin up e contest. Sul palco anche The Good Fellas e Di Maggio Bros. Ingresso gratuito Lo staff dell’Home Festival, promotore dell’Elvis Days,

la tre giorni ad ingresso gratuito all’insegna del rock’n’roll del Re indiscusso Elvis, ha svelato l’ospite d’onore del festival. Lo chiama-no l’Elvis Presley italiano e con “Una lacrima sul viso” raggiunse il successo internazionale, è Bobby Solo che domenica 21 giugno si esibirà sul palco trevigiano.

17 luglio 2015 - Castello Scaligero di VillafrancacontinuA il successo del tour di fedez

Il rapper del momento sara’ in concerto al Castello Scaligero di Villafranca il 17 luglio!

Veronail Volo sAltA dAl 21 mAggio Al 21 settemBre 2015 A VeronA

Il concerto di Verona, inizialmente previsto per il 21 maggio, è stato rimandato ed è stata comunicata la nuova data. Il Volo sarà in concerto all’Arena il prossimo 21 settembre 2015 per consen-tire agli artisti di recarsi a Vienna – città che ospiterà la nuova edizione dell’Eurovision Song Contest il 19, il 21 e il 23 maggio 2015. tutte le info: www.ecoveneto.it

festiVAl di mAJAno (ud)2015

23 GIuGNO 2015, inizio ore 21:30TRIESTE, Piazza unità d’Italia pAolo nutini

sguArdo A nordest“liVe in trieste 2015”

“lIVE IN TRIESTE 2015”, PRESENTATO Il PROGRAMMA DEI GRANDI EVENTI ESTIVI

QuATTRO GlI APPuNTAMENTI NEllA CENTRAlISSIMA PIAZZA uNITÀ, PROTAGONISTI I MIGlIORI NOMI DEllA SCENA NAZIONAlE E INTERNAZIONAlE

VENERDÌ 3 luGlIO 2015, inizio ore 21:30TRIESTE, Piazza unità d’Italia

Angelo pintus

VENERDÌ 10 luGlIO 2015, inizio ore 21:30TRIESTE, Piazza unità d’Italia fedez

SABATO 11 luGlIO 2015, inizio ore 21:30TRIESTE, Piazza unità d’Italia

il Volo

Venerdì 31 luglio 2015 litificA, tetrAlogiA degli elementi

A grande richiesta il “tetra-logia degli elementi live” proseguirà in estate con 6 nuovi imperdibili appunta-menti: venerdì 31 luglio si accenderà l’area concerti del festival di Majano per l’unico live di Pelù, Ghigo e compagni in Friuli Venezia Giulia.

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Informazione a pagamento a cura degli esperti del settore www.lapiazzaweb.it/category/diritti/Per partecipare alla rubrica chiamare il numero 049 8704884

Maltarello

Uno degli argomenti di “gran moda” in questi ultimi anni – specie fra le associazione di consumatori - riguarda senz’altro la illegittimità (presunta o reale) degli interessi

richiesti dalle banche ai clienti sulle somme elargite, sia che si tratti di mutuo e sia che si tratti di fi do. Si affermerebbe che, una volta accertato che gli interessi non sono dovuti, il cliente potreb-be far valere la nullità delle clausole contrattuali per non pagare interessi ulteriori. In proposito, ritengo opportuno chiarire che una cosa è far valere tale nullità per non pagare in futuro, ed un’altra invece è chiedere la restituzione di quanto pagato in passato. Per quest’ultima ipotesi infatti, occorre che il relativo “diritto alla restituzione” non si sia prescritto con il decorso di dieci anni. Ed andiamo a chiarire. Si tratta di un distinguo puramente giuridico ma di cui occorre tener conto nelle aule giudiziarie quando si è accertato che l’operato della banca non è stato corretto e si tratta di valutare successivamente se sussista ancora il diritto ad essere rimborsati. La domanda del correntista tesa infatti a far valere la invalidità/ nullità di un contratto bancario (supponiamo un’apertura di conto corrente) non si prescrive sostanzialmente mai, con la conseguenza che si può sempre far valere, mentre quella diretta a conseguire la ripetizione delle somme pagate e

Banche : termine ultimo per chiedere la restituzione delle somme indebitamente versate

DIRITTO BANCARIO

Studio Legale Avvocato Lorenzo Maltarello - Piazzett a Pescheria n.14 – 45011 ADRIA (Rovigo) Tel. 042 621 382 - PEC: lorenzo.maltarello@rovigoavvocati .it

AVV. LORENZO MALTARELLOnon dovute è invece soggetta alla ordinaria prescrizione decen-nale. Seppur importante, tuttavia, questo necessario distinguo non deve far perdere le speranze al cliente che ingiustamente ha versato somme illegittime. La Cassazione Civile, invero, a Sezioni Unite nel 2010 con sentenza n. 24418 ha chiarito come “…il termine di prescrizione decennale cui tale azione di ripetizione è soggetta decorre dalla data in cui sia stato estinto il saldo di chiusura del conto cui gli interessi non dovuto siano stati registrati…” Questo comporta che sino a quando il rapporto è in corso nulla si prescrive. È solo dopo la chiusura del rapporto (ad esempio del conto corrente) che il cliente ha dieci anni di tempo per verifi care se ha pagato correttamente o se ha versato interessi non dovuti e chiederne – cosa importante – la restituzione, senza averli persi defi niti-vamente. Questo signifi ca anche che l’avviso contenuto negli estratti conto che periodicamente (trimestre o semestre) per-vengono dall’istituto di credito, con cui questi annuncia “... che eventuali contestazioni dovranno essere sollevate dal cliente entro sessanta giorni...”, non vanno assolutamente ad incidere sul suo diritto alla ripetizione di quanto pagato indebitamente da far valere entro il decennio dalla fi ne del rapporto.

L’attività svolta dai Patrocinatori Stragiudiziali è irrinun-ciabile per tutti quei soggetti che, dopo aver subito un danno, si trovano assaliti da dubbi e perplessità, angosce,

domande ed incertezze, sulla corretta strada da seguire per ottenere il giusto ristoro del danno subito. Il consulente in Infortunistica Stradale serio e preparato, infatti, non si occupa soltanto di contattare la Compagnia di assicurazione e formulare una richiesta risarcitoria, ma garantisce al cliente un servizio completo che prevede anche la possibilità di sfruttare convenzioni con Medici Specialistici, Medici Legali, Centri di Riabilitazione nonché con carrozzerie specializzate per dare la possibilità al cliente di non doversi preoccupare di nulla. Lo Studio Trevisan di Este collabora con un gruppo di Professionisti nelle varie discipline: periti, geo-metri, ingegneri e architetti, medici legali, è, in altre parole, un professionista competente e specializzato, in grado di fare ottenere al cliente non “un” risarcimento ma “ il giusto” risarcimento del torto subito. Lo Studio Trevisan di Este co-nosce le normative e le regole del Mondo del risarcimento del danno. Ha esperienza tecnica nel saper leggere le dina-miche di un evento lesivo per poter valutare la responsabilità

dei soggetti coinvolti ed individuare il soggetto obbligato al risarcimento del danno in generale. Conoscere, sapere, com-prendere, cogliere quali voci di danno ha diritto il danneggiato e sapere quantifi care correttamente anche attraverso l’ausilio di soggetti terzi con specifi che competenze(medicolegale, pe-rito auto, ricostruttori meccanici, ingegneri, architetti, etc.) e

qualora sorga un dubbio su un elaborato tecnico adoperarsi in un confronto con il professionista al fi ne di ridurre al minimo errori /o omissioni. Lo Studio Trevisan

ritiene fondamentale che il buon risultato sia determinato dal-le scelte iniziali nmesse in atto al conferimento dell’incarico che deve portare all’istruzione del cliente affi nchè riesca a produrre, individuare e ricercare tutti quegli elementi oggetti e soggettivi per la creazione e ricerca delle prove indispensa-bili per la corretta dimostrazione e quantifi cazione dei danni subiti. La sapienza nella conduzione delle trattative con i Li-quidatori delle Compagnie di Assicurazioni è la differenza nel Know How per i 30 anni di esperienza nel settore sono la garanzia del giusto risarcimento fi nale.Lo Studio Trevisan si avvale, altresì, di avvocati specialisti nelle materie del diritto Civile e Penale per lo studio dei casi complessi.

L’attività del Patrocinatore stragiudizialeDIRITTO DELLA CIRCOLAZIONE STRADALE

Studio Trevisan di Trevisan Susanna. Recupero Danni - Infortunisti ca Stradale Este (PD) - Tel:0429603778 - Via Atheste, 44/F - [email protected]

STUDIO TREVISAN DI TREVISAN SUSANNA

trevisan ok

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Uffi ciale n° 54/2015, dei decreti legislativi 04.03.2015 nn. 22 e 23, prosegue la riforma del mercato del la-

voro in attuazione della Legge Delega n.183/2014. In particolare il Decreto n.23, introduce “Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti”.

La nuova disciplina troverà applicazione per i con-tratti subordinati a tempo indeterminato stipulati dopo l’entrata in vigore del decreto (07.03.2015), ovvero per quelli a tempo determinato o di apprendistato convertiti dopo tale data. Per quelli già in essere precedentemen-te continueranno a valere le tutele previste dall’art. 18 L.n.300/70 (Statuto dei Lavoratori). Risulta evidente come la regola generale sia ormai quella dell’indennizzo, mentre la reintegra nel posto di lavoro (c.d. tutela reale) rappresenti sempre più un’eccezione. Quest’ultima resta infatti prevista solamente in ipotesi di nullita’ del licenzia-mento perche’ discriminatorio ovvero perche’ riconduci-bile agli altri casi di nullita’ espressamente previsti

Jobs Act: Il contratto di lavoro a tutele crescenti

DIRITTO DEL LAVORO

Studio Legale avv. Marti na Rocchio – avv. Gianluca Simeoni - Via B. Arnaldo da Limena n. 10 – 35010 Limena (PD) Tel. 049.5390473 Fax 049.5390472 [email protected] - www.studiorocchiosimeoni.com

simeoni ok

AVV. GIANLUCA SIMEONI

dalla legge od ancora qualora il dipendente riesca a dimostrare che il licenziamento disciplinare si fonda su un fatto materiale insussistente. In tutti gli altri casi, qualora il Giudice accerti l’illegittimità del licenziamen-to perché non ne ricorrono gli estremi, il rapporto di lavoro verrà dichiarato estinto sin dall’irrogazione del provvedimento ed il datore di lavoro (che occupi ol-tre 15 dipendenti) sarà condannato al pagamento di un’indennità di importo pari a 2 mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del TFR per ogni anno di servizio, in misura comunque non inferiore a 4 e non superiore a 24 mensilità.

In caso di licenziamento per motivi economici (le-gato cioè alla riorganizzazione aziendale) non sarà più necessario il tentativo di conciliazione presso la Direzio-ne Territoriale del Lavoro. Nei pochi casi ancora previsti, resta infi ne per il lavoratore la facoltà di pretendere, in luogo della reintegra, il pagamento di un’indennità pari a 15 mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del TFR.

Contrariamente ai miei precedenti interventi, con questo articolo tenterò di elencare una serie di consigli che potrebbero rivelarsi utili

Incidente sarcimentoINFORTUNISTICA

DOTT. LUCA MULAS

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Con la separazione i coniugi non pongono fi ne al rapporto matrimoniale, ma ne sospendono gli ef-fetti in attesa di riconcilia

SeparorzioDIRITTO DI FAMIGLIA

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Il codice civile regolamenta più tipologie di testamento, quello di cui vi andrò a parlare è la forma più semplice, quello fai date di proprio pugnoaccorgimenti per avvalora-

re la vostra capacità d’intendere e di volere al momento della scrittura del testamento, soprattutto se siete di età avanzata, o sarete informati di come apporre anche una data certa.

AVV. ALBERTA GARBIN

Il testo (olografo)SUCCESSIONI ED EREDITÀ

AVV. TOMMASO LA ROSA

Via Roma 9/a 35026 Conselve (PD) - Tel. 0495385502 - Mail a.garbin@ti n.it

Informazione a pagamento a cura degli esperti del settore www.lapiazzaweb.it/category/diritti/Per partecipare alla rubrica chiamare il numero 049 8704884

Con la legge 11.12.2012 n. 220, entrata in vigo-re il 18.6.2013, il legislatore è intervenuto in un ambito del diritto civile che risultava immutato fi n

dall’entrata in vigore del codice del ‘42: il condominio. Tra le numerose novità introdotte dalla predetta novella legislativa, il riscritto art. 1129 c.c., rubricato nomina, revoca ed obblighi dell’amministratore, stabilisce al comma 7, che l’amministrato-re è obbligato a far transitare le somme ricevute a qualunque titolo dai condomini o da terzi su uno specifi co conto corrente. Di tale conto corrente il condomino, esclusi-vamente per il tramite dell’amministratore, può prendere visione a proprie spese della rendicontazione periodica. Cosa succede nel caso in cui un amministratore decida di trasmettere una copia della suddetta documenta-zione, legittimamente richiestagli, cancellando gran parte dei dati contabili unitamente ai nomi di chi ha effettuato o meno i versamenti. Una simile cautela parrebbe, ad

una prima analisi, rispettare il diritto alla privacy di cia-scuno condomino. Prima della riforma, sia la Cassazione (1011/2010) che l’ABF (con decisioni n. 814/2011 e n. 1282/2013), avevano ritenuto il singolo condomino autonomamente legittimato a richiedere alla banca copia dell’estratto conto, non potendo l’Istituto di credito opporre

la posizione di terzietà del condomino stes-so. Successivamente all’entrata in vigore della nuova disciplina di cui all’art. 1129 c.c., il Garante della Privacy ha redatto un vademecum rilasciato il 10.10.2013, in cui si da risposta ad alcuni interrogativi posti da Confedilizia. In particolare, il Ga-

rante ha precisato che non è legittimo invocare il diritto alla privacy nel caso della rendicontazione periodica che quindi dovrà essere fornita, dall’amministratore al condomino che ne farà richiesta, priva di qualunque oscuramento atteso che in questo caso deve prevalere il principio della traspa-renza nella gestione condominiale.

Il nuovo conto corrente condominiale e il diritto alla privacy

DIRITTO CONDOMINIALE

Studio legale Violato – Avv. Cristi ano Violato e Avv. Federico Soatti n - via Germania n. 7 - Vigonza 35010 (PD)tel. 049.9802478 – fax. 178.4415820 - e-mail: [email protected]

AVV. FEDERICO SOATTIN e AVV. CRISTIANO VIOLATO

Maltarello

Uno degli argomenti di “gran moda” in questi ultimi anni – specie fra le associazione di consumatori - riguarda senz’altro la illegittimità (presunta o reale) degli interessi

richiesti dalle banche ai clienti sulle somme elargite, sia che si tratti di mutuo e sia che si tratti di fi do. Si affermerebbe che, una volta accertato che gli interessi non sono dovuti, il cliente potreb-be far valere la nullità delle clausole contrattuali per non pagare interessi ulteriori. In proposito, ritengo opportuno chiarire che una cosa è far valere tale nullità per non pagare in futuro, ed un’altra invece è chiedere la restituzione di quanto pagato in passato. Per quest’ultima ipotesi infatti, occorre che il relativo “diritto alla restituzione” non si sia prescritto con il decorso di dieci anni. Ed andiamo a chiarire. Si tratta di un distinguo puramente giuridico ma di cui occorre tener conto nelle aule giudiziarie quando si è accertato che l’operato della banca non è stato corretto e si tratta di valutare successivamente se sussista ancora il diritto ad essere rimborsati. La domanda del correntista tesa infatti a far valere la invalidità/ nullità di un contratto bancario (supponiamo un’apertura di conto corrente) non si prescrive sostanzialmente mai, con la conseguenza che si può sempre far valere, mentre quella diretta a conseguire la ripetizione delle somme pagate e

Banche : termine ultimo per chiedere la restituzione delle somme indebitamente versate

DIRITTO BANCARIO

Studio Legale Avvocato Lorenzo Maltarello - Piazzett a Pescheria n.14 – 45011 ADRIA (Rovigo) Tel. 042 621 382 - PEC: lorenzo.maltarello@rovigoavvocati .it

AVV. LORENZO MALTARELLOnon dovute è invece soggetta alla ordinaria prescrizione decen-nale. Seppur importante, tuttavia, questo necessario distinguo non deve far perdere le speranze al cliente che ingiustamente ha versato somme illegittime. La Cassazione Civile, invero, a Sezioni Unite nel 2010 con sentenza n. 24418 ha chiarito come “…il termine di prescrizione decennale cui tale azione di ripetizione è soggetta decorre dalla data in cui sia stato estinto il saldo di chiusura del conto cui gli interessi non dovuto siano stati registrati…” Questo comporta che sino a quando il rapporto è in corso nulla si prescrive. È solo dopo la chiusura del rapporto (ad esempio del conto corrente) che il cliente ha dieci anni di tempo per verifi care se ha pagato correttamente o se ha versato interessi non dovuti e chiederne – cosa importante – la restituzione, senza averli persi defi niti-vamente. Questo signifi ca anche che l’avviso contenuto negli estratti conto che periodicamente (trimestre o semestre) per-vengono dall’istituto di credito, con cui questi annuncia “... che eventuali contestazioni dovranno essere sollevate dal cliente entro sessanta giorni...”, non vanno assolutamente ad incidere sul suo diritto alla ripetizione di quanto pagato indebitamente da far valere entro il decennio dalla fi ne del rapporto.

L’attività svolta dai Patrocinatori Stragiudiziali è irrinun-ciabile per tutti quei soggetti che, dopo aver subito un danno, si trovano assaliti da dubbi e perplessità, angosce,

domande ed incertezze, sulla corretta strada da seguire per ottenere il giusto ristoro del danno subito. Il consulente in Infortunistica Stradale serio e preparato, infatti, non si occupa soltanto di contattare la Compagnia di assicurazione e formulare una richiesta risarcitoria, ma garantisce al cliente un servizio completo che prevede anche la possibilità di sfruttare convenzioni con Medici Specialistici, Medici Legali, Centri di Riabilitazione nonché con carrozzerie specializzate per dare la possibilità al cliente di non doversi preoccupare di nulla. Lo Studio Trevisan di Este collabora con un gruppo di Professionisti nelle varie discipline: periti, geo-metri, ingegneri e architetti, medici legali, è, in altre parole, un professionista competente e specializzato, in grado di fare ottenere al cliente non “un” risarcimento ma “ il giusto” risarcimento del torto subito. Lo Studio Trevisan di Este co-nosce le normative e le regole del Mondo del risarcimento del danno. Ha esperienza tecnica nel saper leggere le dina-miche di un evento lesivo per poter valutare la responsabilità

dei soggetti coinvolti ed individuare il soggetto obbligato al risarcimento del danno in generale. Conoscere, sapere, com-prendere, cogliere quali voci di danno ha diritto il danneggiato e sapere quantifi care correttamente anche attraverso l’ausilio di soggetti terzi con specifi che competenze(medicolegale, pe-rito auto, ricostruttori meccanici, ingegneri, architetti, etc.) e

qualora sorga un dubbio su un elaborato tecnico adoperarsi in un confronto con il professionista al fi ne di ridurre al minimo errori /o omissioni. Lo Studio Trevisan

ritiene fondamentale che il buon risultato sia determinato dal-le scelte iniziali nmesse in atto al conferimento dell’incarico che deve portare all’istruzione del cliente affi nchè riesca a produrre, individuare e ricercare tutti quegli elementi oggetti e soggettivi per la creazione e ricerca delle prove indispensa-bili per la corretta dimostrazione e quantifi cazione dei danni subiti. La sapienza nella conduzione delle trattative con i Li-quidatori delle Compagnie di Assicurazioni è la differenza nel Know How per i 30 anni di esperienza nel settore sono la garanzia del giusto risarcimento fi nale.Lo Studio Trevisan si avvale, altresì, di avvocati specialisti nelle materie del diritto Civile e Penale per lo studio dei casi complessi.

L’attività del Patrocinatore stragiudizialeDIRITTO DELLA CIRCOLAZIONE STRADALE

Studio Trevisan di Trevisan Susanna. Recupero Danni - Infortunisti ca Stradale Este (PD) - Tel:0429603778 - Via Atheste, 44/F - [email protected]

STUDIO TREVISAN DI TREVISAN SUSANNA

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Con la pubblicazione sulla Gazzetta Uffi ciale n° 54/2015, dei decreti legislativi 04.03.2015 nn. 22 e 23, prosegue la riforma del mercato del la-

voro in attuazione della Legge Delega n.183/2014. In particolare il Decreto n.23, introduce “Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti”.

La nuova disciplina troverà applicazione per i con-tratti subordinati a tempo indeterminato stipulati dopo l’entrata in vigore del decreto (07.03.2015), ovvero per quelli a tempo determinato o di apprendistato convertiti dopo tale data. Per quelli già in essere precedentemen-te continueranno a valere le tutele previste dall’art. 18 L.n.300/70 (Statuto dei Lavoratori). Risulta evidente come la regola generale sia ormai quella dell’indennizzo, mentre la reintegra nel posto di lavoro (c.d. tutela reale) rappresenti sempre più un’eccezione. Quest’ultima resta infatti prevista solamente in ipotesi di nullita’ del licenzia-mento perche’ discriminatorio ovvero perche’ riconduci-bile agli altri casi di nullita’ espressamente previsti

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AVV. GIANLUCA SIMEONI

dalla legge od ancora qualora il dipendente riesca a dimostrare che il licenziamento disciplinare si fonda su un fatto materiale insussistente. In tutti gli altri casi, qualora il Giudice accerti l’illegittimità del licenziamen-to perché non ne ricorrono gli estremi, il rapporto di lavoro verrà dichiarato estinto sin dall’irrogazione del provvedimento ed il datore di lavoro (che occupi ol-tre 15 dipendenti) sarà condannato al pagamento di un’indennità di importo pari a 2 mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del TFR per ogni anno di servizio, in misura comunque non inferiore a 4 e non superiore a 24 mensilità.

In caso di licenziamento per motivi economici (le-gato cioè alla riorganizzazione aziendale) non sarà più necessario il tentativo di conciliazione presso la Direzio-ne Territoriale del Lavoro. Nei pochi casi ancora previsti, resta infi ne per il lavoratore la facoltà di pretendere, in luogo della reintegra, il pagamento di un’indennità pari a 15 mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del TFR.

Quante volte il Titolare di Azienda, l’Artigiano, il Commerciante, il libero professionista si è chie-sto: “Ma perché devo pagare regolarmente il

dipendente per una assenza dal lavoro per infortunio e/o malattia causata da responsabilità di terzi a segui-to di incidente stradale e/o fatto illecito? “L’assenza dal lavoro del dipendente in questi casi, oltre a gravare economicamente sulla Azienda può causare a volte anche, perdite di mancato guadagno e/o creare situa-zioni di disagio nella svolgimento del normale ciclo di produzione e/o conduzione aziendale.

A questa risposta tutti i datori di lavoro non trovano adeguate e precise risposte da parte dei loro consulenti di lavoro, legali ed associazioni di categoria.

Infatti non tutti conoscono il servizio da Noi offerto, denominato tecnicamente “RIVALSA DEL DATORE DI LAVORO“ che in virtù di quanto recita l’Articolo 2043 del Codice Civile “Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui

La rivalsa del datore di lavoroSICUREZZA SUL LAVORO

che ha commesso il fatto a risarcire il danno”. Con-siste nel far recuperare all’Azienda tutti i costi sostenuti dalla stessa a seguito dell’assenza dal lavoro del dipen-dente per infortunio e/o malattia causata da terzi che sono: integrazione da parte dell’azienda dei giorni di carenza e della quota a proprio carico non riconosciuta da INPS E/O INAIL; rateo ferie, tredicesim, quattordice-sima, TFR, contributi Irap, e premio INAI.

Il servizio offerto dal nostro studio il cui costo è pari al 10% dello importo recuperato, solo in caso di esito positivo della pratica, consiste nell’assistere l’Azienda nel disbrigo burocratico della pratica ed al reperimento di tutta la documentazione relativa alla istruttoria della stessa.

Si possono attivare pratiche con retroattività di due anni se l’assenza dal lavoro è stata causata da inciden-te stradale, mentre sale a cinque anni se l’assenza è stata causata da fatto illecito.

Dott. feDerico valentino cesarin

House srl - via Marconi, 75 - 35016 Piazzola sul Brenta (Pd)tel. 049 9600872 - cell. 388 1261199 - [email protected]

La gestione oculata delle assenze dal lavoro del dipendente per infortunio e/o malattia

Page 38: Miranese sud apr2015 n43
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Informazione a pagamento a cura degli esperti del settore www.lapiazzaweb.it

L’Editoriale

Quante volte ciascuno di noi si sente “a cor-to di idee”, in ritardo in un mondo che va veloce, in diffi coltà nel trovare soluzioni per

i propri problemi quotidiani, lavorativi, familiari, relazionali?

La risposta migliore in queste situazioni, molto spesso, è già dentro di noi. Il problema è farla emer-gere, liberarsi dalle abitudini che possono frenarci, liberarci da situazioni in cui non si vedono vie di uscita.

Questo tipo di condizione è tutt’altro che patolo-gica, anzi, è “normale” ed estremamente frequente: il problema spesso risiede nelle routine, in modalità di pensiero radicate che non sono facili da cambiare in breve tempo e da soli, nelle pressioni sociali.

La psicologia, in questi casi, può venire in aiuto con interventi non invasivi ma di supporto alle risorse già esistenti, ad esperienze già maturate, a soluzioni già applicate a contesti diversi. Troppo spesso infat-ti le persone sono dei “giacimenti” di risorse che rimangono sconosciute, inesplorate, quando invece potrebbero essere portate alla luce, con l’aiuto di un professionista psicologo esperto, anche senza un grande sforzo.

Liberare ciò che già è dentro di noi, dunque, con una metodologia di dialogo riguardo alla pro-pria quotidianità, ai propri valori, ai propri desideri, con una fi nalità trasformativa orientata a portarci a realizzare il tipo di attività, di relazioni, di vita che desideriamo, non necessariamente quello che vivia-mo nel presente. La psicologia a servizio delle idee nuove, dunque, in un mondo che va veloce. Per questo oggi è fondamentale che ciascuno diventi un innovatore, nel proprio ambito lavorativo, relaziona-le, familiare, anche per uscire dalla stagnazione che caratterizza tanti aspetti della vita sociale italiana.

dott. Alessandro De Carlo*

IDee nuove per un MonDo Che CaMBIa

*presidente dell’Ordine degli psicologi del Veneto Continua a pag.

La salute vale oro così come il medico a cui ci si affi da

Con la bella stagione, è l’occasione migliore per dedicarsi alla pelle

Continua a pag. 41Continua a pag. 41 Continua a pag. 42

Il riposo: i benefici e le posizioni del sonno

Demenza: conoscere la malattia per riuscire ad affrontarla

Page 40: Miranese sud apr2015 n43

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L’intervento

La scheda odontoiatrica, generalmente in formato cartaceo, riporta un disegno stilizzato delle arcate dentarie, in cui vengono segnalate patologie e trattamenti, seguiti da uno spazio per le annotazioni in forma di diario clinico. Dal punto di vista giuridico la scheda odontoiatrica e’ un semplice prome-

moria dell’attività diagnostica e terapeutica svolta, ad uso esclusivo dell’odontoiatria; e’ paragonabile ad una scrittura privata e come tale: non è soggetta a nessun requisito formale di compilazione; non vi è obbligo di conservazione; la presenza di errori, omissioni ed alterazioni non configura ipotesi ne’ di falso ideologico, ne’ di reato di falso in atto pubblico. Per quanto riguarda la circolazione, la scheda può essere consegnata: al paziente stesso; alle persone fornite di delega ed all’autorità giudiziaria; la non restituzione a fronte di una richiesta non determina responsabilità, in quanto non vi è l’obbligo dell’archiviazione, ne’ quello della conservazione. La compilazione della scheda odontoiatrica, tuttavia, va fatta con particolare diligenza annotando: giorno della prestazione (nel caso in cui il paziente non si presenti all’appuntamento terapeutico e’ bene annotarlo comunque indicando la motivazione dell’assenza); trattamenti terapeutici effettuati; qualsiasi anno-tazione utile al sanitario. Cio’ in considerazione del fatto che, soprattutto in materia di responsabilità civile, rappresenta un impor-tante mezzo di difesa legale mentre la sua mancanza o non corretta tenuta determina nel giudice l’impressione di negligenza ed imperizia dell’odontoiatra ai fini dell’addebito di un’eventuale responsabilità. Difatti la scheda odontoiatrica può essere richiesta nel contenzioso giudiziario per diverse finalità che sono: per ricostruire la cronologia dei fatti in caso di discordanti versioni dei fatti tra le parti; per determinare lo stato anteriore e quindi la validità della diagnosi e del progetto terapeutico, nonché escludere o quantificare lesioni correlate da nesso di casualità con le prestazioni; per valutare la corretta esecuzione del l’iter terapeutico e distinguere le complicanze dagli errori; in caso di contestazione in materia di consenso alle cure e di corrispettivo. Per ultimo va precisato che la scheda odontoiatrica, rappresenta comunque un obbligo deontologico: “ La cartella clinica deve essere redatta chiaramente, con puntualità e diligenza, nel rispetto delle regole della buona pratica clinica e contenere, oltre ad ogni dato obiettivo relativo alla condizione patologica ed al suo decorso, le attività diagnostico-terapeutiche praticate”.

La sCheDa oDontoIatrICa e Le regoLe Da seguIredi Dott. Bruno Noce*

*presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo

L’Editoriale

Sono stati 2363 i Medici che hanno chiesto l’atte-stato per il riconoscimento dei titoli per lavorare all’estero nel 2014, contro i 1000 dell’anno pre-

cedente ed i 396 di soli 5 anni prima e il trend è in continua crescita.

Scappano da un paese che, dopo 11 anni di prepara-zione fra corso di laurea e specializzazione per diventare bravi professionisti non sa offrire di meglio che posti di precariato e bassi stipendi in un contesto di lavoro difficile e sempre più impegnativo, con l’obbligo di provvedere ad una assicurazione professionale costosa, ed in cui le cau-se facili e quasi sempre ingiustificate possono metterli alla gogna proprio all’inizio della loro carriera.

Fuggono dall’Italia, spesso malvolentieri, abbandonando famiglia, affetti, ami-cizie, contesto sociale, verso paesi che offrono loro stipendi adeguati, prospettive di carriera, più tranquillità e serenità per un lavoro difficile e impegnativo e con una considerazione sociale che da noi si è molto affievolita.

Le difficoltà iniziano fin dalla formazione post laurea, mentre ogni anno si lau-reano in Italia circa 10.000 medici, solo 5000 sono i posti per le borse di studio per i corsi di specializzazione (altri 5-6 anni di preparazione) e 1000 le borse di studio per il corso per diventare medici di famiglia. Cosicché 4000 medici ogni anno vengono esclusi, per cui o ritentano l’anno successivo, o si dedicano a medicine alternative (con quali prospettive?), o vanno all’estero.

Ma anche dopo la specializzazione le cose non sono facili: negli Ospedali il bloc-co del turn over non permette nuove assunzioni, nonostante le carenze di personale medico di famiglia dovendo, nell’attesa di pazienti che ti scelgano come medico di fiducia, sostenere solo spese di ambulatorio, di personale e di gestione dello studio professionale.

All’estero invece i nostri laureati e specializzati sono ricercati. Assommano a più di 150.000 euro i costi, supportati dalle famiglie e dalla società, per preparare un bravo medico e sempre più spesso giungono all’Ordine dei Medici di Rovigo, così come agli altri Ordini del nostro Paese, richieste di medici da parte di altre Nazioni, le quali offrono contratti vantaggiosi, quasi nemmeno paragonabili ai nostri, e con-dizioni e prospettive di lavoro veramente attraenti.

La tendenza è in crescita perché all’estero “comprano” volentieri i nostri medici e, senza costi per prepararli. Ormai non vi può essere più alcun indugio per provve-dimenti atti a sistemare questa situazione.

MeDICI Con Lo stetosCopIo In vaLIgIapIù DI 2000 MeDICI aLL’anno sCeLgono DI Lavorare aLL’estero

di Francesco Noce*

*presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

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pSiCOlOgiADott.ssa giulia Francesca Marchese - psicologa clinica - Riceve a Fosso’ (Ve)via 4 novembre 45. Cell.: 3408431926 - Mail: [email protected]

ChiRuRgiA VASCOlAReDr. Stefano Manfrini - Specialista in Chirurgia vascolare-responsabile u.O. di Chirurgia Vascolare ospedale accreditato Salus Ferrara. Visita a Rovigo, este, Monselice e Badia polesine - 347/8043460

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profondo. Ridurre gli allergeni nocivi. La presenza all’interno del materasso di acari della polvere o muffe può essere la causa di problemi respiratori. L’utilizzo di mate-riali antimicrobici, garantisce una buona

resistenza agli acari e una soluzione a problemi allergici.LE POSIZIONI DEL SONNO Assumere una posizio-ne di riposo corretta signifi ca garantire il giusto sostegno alla spina dorsale e assicurare una buona circolazione sanguigna. Posizione sul fi anco. La posizione sul fi anco diminuisce la pressione esercitata sulla schiena, ma al tem-po stesso limita la circolazione nelle aree del corpo su cui si concentra il peso. Un materasso più morbido è in grado di sostenere le curve e ridurre al minimo i punti di pressione, mantenendo collo e spina dorsale correttamente allineati. Questa posizione è indicata per chi soffre di osteoartrite, problemi alla spina dorsale o alle anche. Posizione supina Indicata per le persone che soffrono di dolori alla parte infe-riore della schiena, la posizione a pancia in su favorisce il ri-lassamento degli organi interni. È consigliabile posizionare un cuscino sotto le ginocchia, in questo modo la pressione sul nervo sciatico diminuisce e la spina dorsale è in grado di seguire la sua curva naturale. Posizione prona. Secondo alcuni esperti, questa posizione provoca pressione al collo e alla parte inferiore della schiena. Riposare su un materasso più duro, posizionando un cuscino sotto l’addome, contri-buisce a mantenere allineata la spina dorsale.

I BENEFICI DEL SONNO Mentre dormiamo, l’ipofi si rilascia grandi quan-tità di ormoni della crescita, i muscoli si rilassano, la temperatura del corpo si ab-bassa e varie parti del cervello si fermano o rallentano. Queste funzioni fi siologiche fanno del sonno un elemento in grado di ringiovanire il corpo e la mente. Di conseguenza, chi soffre di disordini del sonno o riposa male, potrebbe incorrere in numerosi effetti collaterali: al-terazione della concentrazione e delle capacità di lavoro, percezione limitata, irritabilità, nervosismo. E, a lungo ter-mine, depressione o stati di allucinazione. Il materasso: il protagonista del buon riposo. La qualità del sonno è senza dubbio proporzionale alla qualità del materasso, sopra al quale una persona trascorre circa un terzo della propria vita. Garantire al proprio corpo un sonno sano, signifi ca soddisfare quattro requisiti fondamentali. Mantenere l’allineamento della spina dorsale. Un materasso troppo duro provoca una forte pressione solo su alcune zone del corpo. Quando è troppo morbido, invece, si creano avval-lamenti a cui la spina dorsale è costretta ad adattarsi. Un buon materasso si uniforma alle curve del fi sico, fornendo un sostegno adeguato. Diminuire la pressione sulla su-perfi cie del corpo. Un materasso che si adatta alla forma del corpo distribuisce, al tempo stesso, il peso in modo uniforme. Questo favorisce la circolazione del sangue e permette al corpo di rilassarsi raggiungendo un sonno pro-fondo. Si garantisce così il riposo e il recupero psicofi sico. Regolare la temperatura del corpo. Mentre dormiamo il corpo rilascia umidità. Questo potrebbe interferire con la normale regolazione della temperatura. Un’imbottitura di lana è in grado di assorbire e al tempo stesso disperdere l’umidità fi no a un terzo del suo peso, favorendo la creazio-ne di un ambiente asciutto, condizione ideale per un sonno

il riposo: i benefici e le posizioni del sonno

Dormiflex- via del Commercio ,12 località Borsea Rovigo tel.0425474954- Via Brunacci 10 zona panorma Marghera (Ve) tel 041922692- www.dormiflex.it

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ora a usare creme stimolanti la produzione di melanina e assumere integratori per pre-parare la pelle al sole.

Se vuoi il mio parere per trovare la soluzione adatta a te, vieni nella mia far-macia dove potrai conoscere una linea di prodotti con materie prime di ottima quali-tà a base naturale, che soddisferà ogni tua necessità.

Dott. Giovanni Bressa

inizia la bella stagione, quale occasione migliore per dedicarsi alla pelle?Si sa, il sole e’ l’alleato migliore per la

salute psico-fisica, stimola la produzio-ne di vitaminaD, fissatore del calcio

sulle ossa, e’ efficace nel trattamento di alcune malattie dermatologiche (psoriasi, eczema, dermatiti...) e in molte persone contribuisce a migliorare l’umore, ma se non ti proteggi adeguatamente si rivela un infimo nemico.

La pelle si difende sostanzialmente con due meccanismi, l’abbronzatura e l’ispessi-mento dello strato epidermico. Radiazioni con diverse lunghezze d’onda penetrano in modo diverso nella cute, i raggi UVB inte-ressano lo strato più superficiale, mentre gli UVA sono in grado di arrivare al derma. I danni che ne deriva-no sono per quanto riguarda gli UVB mu-tazioni a carico del nucleo dei cheratinoci-ti e degenerazione delle fibre elastiche del derma per quanto riguarda gli UVA.

Questi effetti sono responsabili della fotocarcinogenesi (tumori della pelle) e del fotoinvecchiamento cutaneo rughe).

La protezione inizia bevendo molto che è fondamentale per l’idratazione e da una buona alimentazione che privilegi cibi colorati di tutte le sfumature che vanno dal giallo al violaceo passando attraverso il ros-so, ricchi di beta-carotene e di antocianosidi che danno il giusto apporto al buono stato della pelle.

Esistono vare tipologie di persone, con pelli diverse e più o meno sensibili, ecco allora nascere la necessità di arricchire la propria dieta con l’assunzione di integratori e di proteggersi con le creme solari, con vari

fattori di protezione ( SPF) che vanno dalla piu’ bassa o intensificante ab-bronzatura alla 50+ e total protection.

Il consiglio del tuo farmacista diven-ta cosi fondamentale per la scelta del prodotto più adatto

alle tue esigenze, sia per chi vuole una abbronzatura più veloce, intensa e duratura sia per chi ha pelle delicata, come quella dei bambini e per chi è soggetto ad eritemi, ai quali il mio consiglio e’ di iniziare sin da

Farmacia BressaDott. giovanni Bressagalta di Vigonovo (Ve)via Venezia 4/ftel. 049 9831517Mail: [email protected]

A fianco il DottoreGiovanni Bressa

Il consiglio del tuo farmacista diventa fondamentale per la scelta del prodotto più adatto per una abbronzatura veloce o per proteggersi meglio

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Consulenza scientifi caFARMACiAFarmacia BressaDott. giovanni Bressagalta di Vigonovo (Ve)via Venezia 4/f - tel. 049 9831517Mail: [email protected]

bressaIl disturbo di panico appartiene alla categoria dei

disturbi d’ansia, che sono le più comuni malattie psichiatriche e causano compromissione funzionale

e disagio considerevoli. Il disturbo da attacco di panico (DAP) va diffondendosi sempre più nella popolazio-ne, soprattutto tra i giovani.

Ma come riconoscere un attacco di panico? I principali sintomi si sviluppano improvvisamente e raggiungono il picco nell’arco di dieci minuti: palpita-zioni, tachicardia; sudorazione; tremori; sensazione di oppressione; di soffocamento; dolore o fastidio al petto; nausea o disturbi addominali; sensazione di sbandamento, instabilità, stordimento, o svenimen-to; derealizzazione (sensazione di irrealtà) o deper-sonalizzazione (essere staccati da se stessi); paura di perdere il controllo o di impazzire; paura di morire; parestesie (sensazioni di torpore o di formicolio); bri-vidi o vampate di calore.

L’attacco di panico è un messaggio mandato dal corpo per avvertire che c’è qualcosa che non va.

Il sintomo che colpisce il corpo non è mai casua-le, ma è collegato ai rapporti interpersonali importan-ti attuali, che si stanno vivendo oppure all’interno del ciclo evolutivo.

Si tende a risolvere la risposta ansiosa con comportamenti di evitamento, perciò la possibilità di condurre una vita normale viene fortemente com-promessa. Il soggetto arriverà al punto di diventare dipendente da amici, parenti, che in ogni momento

l’attacco di panico, un nemico comune

Dott.ssa giulia Francesca Marchese - psicologa clinicaRiceve a Fosso’ (Ve)via 4 novembre 45. Cell.: 3408431926 - Mail: [email protected]

Negli ultimi anni, molto utile è stata la terapia cognitivo-comportamentale

devono poterlo raggiun-gere. La persona riduce drasticamente la propria autonomia di movimen-to.

Quindi, è possibile risolvere questo fastidio-so disturbo? La terapia psicologica è un processo in cui la persona che ha un disagio chiede aiuto ad un terapeuta per com-prendere e modifi care pensieri, comportamenti, stati d’animo, si cerca quindi di riadattare l’individuo al mondo esterno. Negli ultimi anni, molto utile è stata la terapia cognitivo-comportamentale che si concen-trerà sull’identifi cazione e modifi cazione delle mo-dalità con cui il soggetto esaspera l’infl uenza degli eventi negativi o sull’impiego di strategie per dimi-nuire l’impatto di questi eventi negativi. L’obiettivo di questo intervento è quello di costruire modelli di pensiero più adattivi e sviluppare strategie generali per affrontare i problemi personali.

Dott.ssa GiuliaFrancesca Marchese

Consulenza scientifi capSiCOlOgiADott.ssa giulia Francesca Marchese - psicologa clinica - Riceve a Fosso’ (Ve)via 4 novembre 45. Cell.: 3408431926 - Mail: [email protected]

marchese

Page 42: Miranese sud apr2015 n43

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Demenza: conoscere la malattia per riuscire ad affrontarla

La demenza è una sindrome clinica legata all’età adulta dovuta ad una malattia che colpisce il cervello e che in maniera croni-

ca e progressiva comporta la degenerazione di:

- facoltà mentali quali la memoria, la capacità di ragionamento, il linguaggio e la capacità di riconoscere oggetti e persone;

- affettività ed emotività, causando de-pressione, ansia ed angoscia;

- comportamento e personalità con con-seguente agitazione, aggressività, reazioni paranoiche ed apatia.

Tali sintomi pregiudicano le normali attività sociali e lavorative del malato, con deterioramento della qualità di vita, perdita di autonomia e arrecano importanti disagi a livello familiare.

Esistono numerose forme di demenza, ognuna delle quali si manifesta con caratteri-stiche particolari, per lo meno nelle prime fasi della malattia. Inoltre, anche con la stessa diagnosi, il decorso presenta un’ampia varia-bilità individuale. È importante riconoscerne precocemente i sintomi in maniera da porre tempestivamente una diagnosi e poter, in

questo modo, intervenire con training cogni-tivi specifici volti a rallentare il decadimento.

È di fondamentale importanza rivolgersi al medico quando si manifestano le prime avvisaglie di un deterioramento cognitivo. Per facilitare il riconoscimento dei sintomi, l’American Alzheimer Association nel 2005 ha pubblicato i 10 campanelli di allarme che si manifestano più frequentemente:

1. la persona va spesso in confusione ed ha dei vuoti di memoria;

2. non riesce più a fare le cose di tutti i giorni;

3. fatica a trovare le parole giuste;4. dà l’impressione di aver perso il senso

dell’orientamento;5. indossa un abito sopra l’altro come se

non sapesse vestirsi;6. ha difficoltà a gestire i soldi e a fare

i calcoli;7. ripone gli oggetti nei posti più strani;8. ha improvvisi ed immotivati sbalzi di

umore;9. non ha più il carattere di un tempo;10. ha sempre meno interessi e spirito

di iniziativa.

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A fianco la dott.ssa Ilaria Tognon e la dott.ssa Maria Valeria Pes

devono investire nell’assistenza del malato, che può anche durare per molti anni. È im-portante fare i conti con le proprie forze e con le proprie energie, non pensare di essere da soli nell’affrontare le cure richieste, ma ac-cettare di aver bisogno di aiuto. Questo non significa non essere in grado di assistere la persona, ma riconoscere e rispettare i propri

limiti e progettare un tipo di assistenza che veda coinvolte più risorse. Il carico emotivo personale è enorme, e chi assiste il paziente ha bisogno di sviluppare un insieme di stra-tegie per far fronte all’evoluzione della ma-lattia. Capire le proprie emozioni può essere di aiuto nella gestione del malato, così come può essere utile per se stessi.

Riconoscere precocemente i sintomi può aiutare a rallentarne il decorso

Chi si rende conto che sono suonati, per sé o per un parente, almeno quattro campa-nelli d’allarme, è bene che ne parli con uno specialista. È innanzitutto necessario sotto-porsi ad una valutazione neuropsicologica, durante la quale vengono somministrati alcu-ni test specifici che permettono di individuare le difficoltà, ma anche i punti di forza da sfruttare per far fronte ai limiti che la malat-tia impone. Inoltre, il colloquio con l’esperto, sarà utile per avere alcune indicazioni su come gestire ed affrontare la malattia.

La demenza è una malattia che non soltanto affligge il malato, ma si ripercuote emotivamente in maniera importante anche su coloro che lo assistono: il coniuge, i figli, i familiari. L’assistenza è spesso un compito estremamente difficile e gravoso. È neces-sario pianificare l’impegno che i familiari

Dott.ssa ilaria Tognon psicologa con orientamento

neuropsicologico, psicoterapeuta

Dott.ssa Maria Valeria pes psicologa con orientamento

neuropsicologico

Tel. 347 5150001 - Mail. [email protected] padova e provincia

Avevo assistito al rivolgersi di mie pazienti ad al-tri medici operanti in ambulatori improvvisati e senza strumenti di primo soccorso ma che potevano garan-tire prezzi accessibili.

In quest’ultimo anno allora mi sono impegnata a mettere a disposizione la mia professionalità e le mie risorse in macchinari a tutti coloro che ne possano sentire la necessità per far uscire tutti dal mio am-bulatorio con un dolce sorriso sulle labbra per i prezzi contenuti e gli ottimi risultati ottenuti.

Da più di 10 anni ormai mi occupo di medicina estetica e ho seguito

negli anni l’evolversi delle di-verse tecniche e la scoperta di materiali di nuova sintesi sem-pre più mirati alla correzione di ogni sfumatura che subisce il nostro viso e corpo, con il passare del tempo.

Con mio enorme entusia-smo ho oggi in mano strumen-ti per offrire correzioni estetico-dermatologiche sempre meno invasive e sempre più mirate ad ogni singolo proble-ma percepito.

Basti pensare al trattamento degli antiestetici ca-pillari degli arti inferiori con sedute combinate di laser e soluzioni sclerosanti poche, sicure ed efficaci o alla mini-invasività offerta dal laser su svariate neoforma-zioni cutanee, acne, irsutismo ma anche su lassità cutanee rughe e borse.

Ultime tecniche a darmi grande soddisfazione sono state la laserlipolisi o rimodellamento corporeo senza tagli ed in anestesia locale e i fili di sospensio-ne con effetto liftante e senza postumi.

Tutti i giorni nei miei ambulatori avevo richieste da parte delle pazienti di queste tecniche ma mio malgrado, ancora troppo poche potevano accedere a tutto questo che rappresentava ancora un lusso.

Medicina estetica sicura a portata di tutti

Dott.ssa Claudia elardo Medicina estetica - piazza Dossetti 1, piove di Sacco (pd)www.unixpoliambulatorio.itTel. 049 9708688

La dott.ssa Claudia Elardo

Come si possono prevenire?“Essendo spesso costituzionali, una prevenzione

assoluta non esiste. Se ne può limitare l’evoluzione fa-cendo una vita attiva, usando una calza elastica, se si sta molto in piedi e soprattutto riccorrendo in tempo ad uno specialista per una visita ed un’esame ecodoppler.

Quali terapie sono possibili?“Oggigior -

no sono tante, vanno da quelle piu’ classiche come la sclero-terapia o l’inter-vento chirurgico, rivisti in chiave moderna, nel

senso di una maggiore efficacia ed una minima in-vasività, fino a tecniche piu’ recenti, quali il laser, la radiofrequenza, ecc. Ogni tecnica presenta vantaggi e svantaggi e sta all’esperienza dello specialista appli-carle al meglio per ottenere il massimo risultato. Tanto si può fare, l’unico errore che il paziente deve evitare è quello di tracurarsi e sottovalutare la malattia”

Dott. Manfrini, cosa sono le vene vari-cose?

“Le varici degli arti inferiori, comunemente cono-sciute come vene varicose, costituiscono una malattia molto diffusa in entrambi i sessi, anche se con netta prevalenza in quello femminile”.

A cosa sono dovute?“Fondamen-

talmente ad una eccessiva “debo-lezza” della pare-te venosa, spesso costituzionale ed ereditaria, a cau-sa della quale le vene si dilatano e divengono pertanto particolarmente visibili. La malattia puo’ interessare sia le venule piu’ piccole e superficiali (cosidetti capillari), sia le vene piu’grosse, che si trova-no nel grasso sottocutaneo (sistema safenico).

E’ un problema estetico o una vera pa-tologia?

“Nelle fasi iniziali il problema può essere prevalen-temente estetico ma se trascurato diviene presto una patologia vera e propria, che nelle fasi avanzate può dare complicanze serie, quali ulcerazioni della pelle, tromboflebiti o anche embolia polmonare. Anche i capil-lari, specie quelli della parte bassa delle gambe, se tra-scurati a lungo, possono dare alterazioni della pelle fino alla rottura spontanea, causa di fastidiose emorragie”.

il Chirurgo Vascolare risponde su: vene varicose

Dr. Stefano Manfrini - Specialista in Chi-rurgia vascolare-responsabile u.O. di Chi-rurgia Vascolare ospedale accreditato Salus Ferrara. Visita a Rovigo, este, Monselice e Badia polesine - 347/8043460

Dott.Stefano Manfrini

Page 43: Miranese sud apr2015 n43
Page 44: Miranese sud apr2015 n43

44 Crucipiazza

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Il Puzzleil Cannolo Siciliano

Chiave (7,2,6) - Il ripieno è fatto con......................................................................................................................................................

Inserite all’interno dello schema le parole elencate.

2 lettereAB - AD - AL - MD - OETN - VI3 lettereGLI - ICE - RAM4 lettereBADO - DEVO - INES5 lettereADDIO - ANTEO - BACON7 lettereALADINO - ANODINOCARAVAN - NOVALIS8 lettereCARABINA - NONSENSO

Risponde la donna. “Va bene, ho capito…” Fa l’uomo ma-linconico rimettendo a posto il pacchetto.Suocere… Un giorno por-tammo mia suocera al Luna Park. Tutto bene finché non de-

cise di entrare nel Castello degli Spaventi. Stava dentro da molto tempo, tanto che io e mia mo-glie iniziammo a preoccuparci che le fosse successo qualcosa. Quando stavamo per andare a vedere cos’era successo, la ve-

In farmacia… Una signora: “Per favore, vorrei dell’arse-nico.” Trattandosi di un veleno letale, il farmacista chiede infor-mazioni prima di accontentarla: “E a cosa le serve signora?” “Per ammazzare mio marito!” “Ah, capisco… però in questo caso purtroppo non posso dar-glielo” La donna, senza dire una parola estrae dalla borsa una foto di suo marito a letto con la moglie del farmacista, e il farmacista: “Le chiedo scusa signora, bastava dirlo che aveva la ricetta!”Ultime parole famose… “Il rock’n’roll morirà entro giu-gno.” (Variety, 1954)Leggi di Murphy… Terza legge di Murphy per i mariti: Il guardaroba di tua moglie si espanderà fino a occupare tutti gli armadi disponibili.Ubriachi… Un tizio osserva per un po’ con un sorriso di bea-titudine la propria moglie. “È straordinario – le dice – come un bicchierino di Whisky possa darti un’aria così dolce e simpa-tica.” “Ma io non ho bevuto!” “Tu no, ma io si!”Al lavoro… Non stare in giro senza far nulla. La gente pen-serà che sei tu il capo.

Ah… l’amore: Ho mandato così tante lettere d’amore alla mia fidanzata… che si è inna-morata del postino.Moglie e marito… “Papà cos’è un santo?” “Chi come me deve sopportare tua madre tutti i santi giorni.” “E cos’è un beato?” “Chi non ha mai avuto a che fare con tua madre” “E il diavolo?” “Un cornuto, tale e quale tuo padre!” Risponde la madre.Padri modello… Un padre dice al figlio: “Ora ti insegno un trucco per capire se sei ubriaco o pure no. Non è difficile guarda quei 2 uomini dall’altra parte della strada. Quando ne vedrai 4 anziché 2, vuol dire che sei ubriaco.” “Però” - ribatte il ragazzo - “c’è un uomo solo dall’altra parte della strada!”Come disse… “Non sto più nella pelle” come disse il serpente.Le grandi domande… Chi ar-riva sempre con i primi caldi? Il cameriere!Vigili urbani… Un vigile in ser-vizio in ufficio, tira fuori un pac-chetto di sigarette e domanda alla collega seduta a fianco: “Scusa, posso fumare?” “Fa pure come se fossi a casa tua”

demmo uscire sventolando un foglio di carta. L’avevano as-sunta.Un aforisma (Leo Buscaglia):L’essenza dell’educazione non è imbottirvi di fatti, bensì aiutarvi a scoprire la vostra unicità.

2 Crucipiazza

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1 Oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10EVVIVA I RITORNI

DI FIAMMA E GLI AMORI PLATONICI O VIR-

TUALI, UN MISTERIOSO SCON-OSCIUTO VI FARÀ PERDERE LA TESTA. MOMENTI BURRASCOSI PER LE COPPIE CONSOLIDATE NELLA QUOTIDIANITÀ

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11MESE INTER-

AMENTE DEDI-CATO AL CUORE, IN

UN’ESCALATION DI EMOZIONE, GELOSIA, PASSIONE E VOGLIE MALANDRINE…DAL PARTNER VORRESTE TUTTO, IN PRIMO LUOGO L’ANIMA

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12IL LAVORO È UN

BUON SERBATOIO DI INCON-TRI, UNA STORIA POTRÀ IN-IZIARE CON UNA LITIGATA CHE SVELERÀ CAMMIN FACENDO UN SENTIMENTO TUTTO FUOCO

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01

SPLENDIDA E BOLLENTE UNA STORIA D’AMORE, VI FARÀ PERDERE LA BUSSOLA, MA SMARRIRSI SARÀ COSÌ DOLCE... FELICI I CUORI SOLITARI, INQUIETI QUELLI GIÀ OCCUPATI

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02L’AMORE ARRIVA IN-TENSO COME UN PULEDRO DA CAV-ALCARE VERSO SPAZI

LIBERI. POSSIBILI TUTTE LE GAMME DEL SENTIMENTO: REALE, VIRTUALE O CLANDES-TINO

PESCI DAL 20/02 AL 20/03TREGUA PER I SENTIMENTI,

FERMI IN ATTESA: ORGOGLIOSI CONTRO OGNI SOSPETTO, AS-PETTERETE A DICHIARARVI, SPE-RANDO CHE NEL FRATTEMPO CI PENSI L’ALTRO

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04ATTENTI ALLA P O S S E S S I V I T À ,

IL PARTNER STRATTONERÀ IL GUINZAGLIO E SARANNO GUAI. SE LO CAPITE TORNERÀ LA COMPLICITÀ E LA FIDUCIA DI SEMPRE

TORO DAL 21/04

AL 20/05TENEREZZA E

PASSIONE VIAGGERANNO SU UN BINARIO UNICO MA LA GELOSIA ARDE COMUNQUE SOTTO LA CENERE. IMMANCABILI I BAT-TIBECCHI CHE RAVVIVANO LE SERATE

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06SE UNA ROTTURA

C’È STATA ORA, IN CONTROTEN-DENZA COI BOLLORI PRIMAVER-ILI, VE NE STATE RINTANATI A LECCARVI LE FERITE. ANNUSATE L’ARIA, TORNATE IN PISTA!

CANCRODAL 22/06AL 22/07SENTIMENTI COMPRESSI

DA ALTRE PRIORITÀ, ANCHE IL SESSO ANDRÀ

AL RIBASSO, CON UNO STILE DI RAPPORTO FORSE PIÙ AMI-CHEVOLE CHE PASSIONALE

LEONEDAL 23/07AL 23/08QUALCUNO VI C O I N V O L G E R À

DI TESTA, QUALCUN ALTRO DI PELLE, ALTERNANDO MOMENTI DI FORTE ATTRAZIONE AD ALTRI DI FRIZZANTE COMPLICITÀ. TE-NETE A BADA L’ORGOGLIO

VERGINEDAL 24/08AL 22/09

AVETE PERSO LA FI-DUCIA NEL PARTNER. VI SERVE UN VIAGGETTO: ARIA NUOVA, FACCE NUOVE CATALIZZER-ANNO LA VOSTRA ATTENZIONE, TENENDOVI BUONI ALMENO PER UN PO’

OroscopoL’ARIA FRIZZANTE DELLA BELLA

STAGIONE IN ARRIVO PORTA CON SÉ

AMORI PICCANTI

46 Oroscopo

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