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MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE ISTITUTO NAZIONALE PER LA STORIA DEL MOVIMENTO DI LIBERAZIONE IN ITALIA CONVENZIONE 2006 – 2007 IL SISTEMA INSMLI E LATTIVITÀ FORMATIVA DEI DOCENTI COMANDATI Relazione di Aurora Delmonaco Presidente della Commissione Formazione dell’Insmli 1

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MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONEISTITUTO NAZIONALE PER LA STORIA DEL MOVIMENTO DI LIBERAZIONE IN ITALIA

CONVENZIONE 2006 – 2007

IL SISTEMA INSMLI

E L’ATTIVITÀ FORMATIVA

DEI DOCENTI COMANDATI

Relazione di Aurora DelmonacoPresidente della Commissione Formazione dell’Insmli

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2. LA COMPLESSITÀ DEL SISTEMA INSMLI∗ La rete associativa dell’Insmli copre tutto il territorio italiano ad eccezione

del Molise e della Basilicata, con Istituti regionali, interprovinciali, provinciali e locali. In ognuno di questi Istituti si svolge un’intensa attività di interesse pubblico, che inizia dalla cura della preziosissima documentazione sull’età contemporanea conservata negli archivi e dell’immenso patrimonio librario complessivo, si sviluppa nella ricerca scientifica e si intreccia con un deciso impegno sul terreno della divulgazione e della didattica.

L’attività di archiviazione e di documentazione è il presupposto che consente alla rete di proporsi come luogo di costruzione storiografica e, di conseguenza, anche formativa.

Le schede che sono allegate a questa relazione rappresentano una parte delle attività di cui si è parlato, limitandosi a segnalare solo quelle svolte nella scuola e per la scuola. Dietro ed accanto a tale lavoro c’è tutta la complessità dell’impegno sugli archivi, nelle biblioteche, nella ricerca storica di cui abbiamo parlato all’inizio.

La comunicazione dei risultati scientifici a livello sociale si avvale di molti canali mediatici, come la pubblicazione di libri1 e riviste2 e numerosissime occasioni d’incontro pubblico, mentre sta crescendo l’uso delle nuove tecnologie, con la realizzazione e l’uso di opere multimediali, la digitalizzazione e il trattamento informatico dei dati, la loro immissione in data-base e l’offerta di fruizione in Internet, conferenze interattive3, la costruzione di siti e di un portale unico per tutta la Rete, lo sviluppo di e-learning4. Tutto ciò comporta attività di creazione, redazione, editing, relazioni pubbliche, consulenza, compilazione, oltre a studio, ricerca, approfondimento e costituisce la poliedrica professionalità degli operatori degli Istituti.

Tutta questa massa di lavoro e di responsabilità, in cui hanno un ruolo centrale gli insegnanti che hanno ricevuto il comando sulla base della Convenzione MPI-Insmli e attraverso selezioni pubbliche, costituisce lo sfondo su cui si definiscono le scelte per l’impegno formativo definite dalla Convenzione stessa. Tali scelte, di cui si discuterà più avanti, comportano anche una serie di intrecci collaborativi, che radicano gli Istituti nel territorio, con istituzioni, enti ed associazioni culturali, elementi della società civile ed, infine, ed è ciò che più interessa ai fini della Convenzione, con la struttura scolastica, dalle Direzioni

Non potendo, per ragioni di spazio, indicare gli Istituti con il loro nome per esteso, né con le loro sigle per ragioni di leggibilità, si è preferito individuare gli Istituti stessi attraverso la loro collocazione geografica, segnalando la loro qualifica (regionale, provinciale) solo nel caso dell’esistenza di più di un Istituto in uno stesso comune. 1 Tutti gli Istituti sono impegnati in tale attività a cui i docenti comandati offrono varie forme di supporto, dalla scrittura, alla cura, all’editing, alla supervisione, alla correzione di bozze, alla presentazione dei testi. Le schede individuali possono rendere l’idea di tale impegno.2 Alessandria, Ancona, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Ascoli Piceno, Belluno, Bergamo, Biella-Vercelli, Bologna provinciale, Cosenza, Cuneo, Genova, Grosseto, Landis, Milano Nazionale, Milano Regionale, Modena, Napoli-Caserta, Padova, Piacenza, Reggio Calabria, Roma, Siena, Torino, Treviso, Trieste, Udine.3 Pesaro-Urbino.4 Particolarmente attivi in questo campo l’Istituto nazionale e il Landis che per il quinto anno consecutivo collaborano intensamente con l’attività formativa promossa dall’INDIRE. Il Landis ha costituito una piattaforma Moodle per la formazione a distanza. Una forma particolare di formazione a distanza è il progetto “Piazza Europa” di Perugia (v. scheda). Torino ha dato vita al Progetto Archos. Sistema integrato per la catalogazione e la ricerca. Metarchivi e biografie, attento alla fruizione da parte di un utenza diversificata (docenti, studenti, ricercatori).

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regionali alle scuole, a gruppi di insegnanti, fino ai singoli studenti. Ormai è anche stabilizzato un proficuo rapporto di collaborazione con l’INDIRE.

Per entrare nel dettaglio, hanno fatto riferimento agli Istituti e collaborato per molti aspetti dell’attività formativa nell’anno scolastico 2006/2007:- Enti, Associazioni, Biblioteche, Fondazioni, Sindacati, Comunità…. (vedi allegato

1) - Archivi (vedi allegato 2)- Comuni (vedi allegato 3)- Province (vedi allegato 4)- Regioni (vedi elenco allegato 5) - Uffici scolastici regionali ed IRRE (vedi allegato 6) - Università (vedi elenco allegato 7).

Le scuole coinvolte, troppo numerose per farne un elenco, sono rilevabili dalle schede dei singoli docenti comandati allegate a questo rapporto. Questa fitta rete di collaborazioni consente di mettere in piedi una grande quantità di iniziative nel territorio nazionale, tutte scientificamente fondate e studiate con attenzione particolare per l’efficacia comunicativa, che coinvolgono migliaia di adulti e di giovani nella riflessione sui temi centrali della cittadinanza democratica senza alcun costo specifico per l’amministrazione scolastica centrale, oltre la concessione dei comandi.

Un aspetto considerevole dell’attività della rete si può cogliere osservando la quantità di piccoli e minimi comuni in cui gli Istituti hanno operato: ciò vuol dire che si è infranto il blocco che riserva alle grandi realtà territoriali la promozione culturale più significativa. Anche le scuole decentrate hanno ottenuto attenzione, cooperazione, materiali, e la cittadinanza dei piccoli paesi ha ricevuto la stessa attenzione culturale delle città maggiori .

I comandi ricevuti dal MPI non coprono tutte le esigenze della Rete poiché i docenti comandati sono solo 58. Ventidue Istituti possono contare solo sul volontariato locale e tuttavia attraverso grandi sforzi riescono a conservare il legame con la Rete raggiungendo risultati in alcuni casi egregi che, comunque, potrebbero essere maggiori in presenza di adeguato sostegno. Dov’è possibile essi ricevono il supporto di altri Istituti e dei loro comandati: basti l’esempio della Fondazione per la memoria della deportazione “Aldo Revelli” di Milano.

Per ragioni collegate all’origine storica degli Istituti, inoltre, la rete associativa nel Centro-Nord è molto più fitta di quella del Sud, in cui esistono cinque istituti regionali (Napoli, Bari, Cagliari, Catania, Cosenza) ed uno provinciale (Cittanova-Reggio Calabria), oltre a due sedi locali decentrate dai rispettivi regionali (Caserta e Sassari) che, nell’insieme, con solo sette comandi rispondono alle esigenze di una parte importante del paese dove ragioni storiche e motivi civili esigerebbero uno sforzo più intenso presso le istituzioni scolastiche. L’alternativa possibile, d’altra parte, sarebbe quella di sottrarre risorse umane a strutture trainanti della Rete, spesso di interesse nazionale, che per tale motivo necessitano di più di un comando (si tratta di alcuni importanti Istituti regionali, oltre naturalmente al Nazionale).

3. LE CONVENZIONI TRA L’INSMLI ED IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE

Dagli anni Settanta l’Insmli e la rete dei suoi Istituti hanno coniugato il loro compito scientifico (archivi – biblioteche – ricerche) con l’attività formativa, nella convinzione che gli insegnamenti sono efficaci non solo per i saperi che propongono

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ma anche per il metodo su cui sono impostati. Per tale motivo la rete è stata promotrice di ricerca storiografico-didattica anche in prospettiva interdisciplinare.

Su questa base dal 2003-2004 si è instaurato fra il MIUR (poi MPI) e l’Insmli

un regime di convenzioni. Nel 2003-2004 il quadro di riferimento ha privilegiato la ricerca sulle

questioni generali della riforma dei saperi storici nell’insegnamento, con particolare riguardo all’età contemporanea, alla nascita della nostra Repubblica democratica, ai grandi problemi della convivenza tra individui e popoli.

Uno sviluppo di tali tematiche si è avuto nella seconda Convenzione MIUR/Insmli, del 2004-2005: “Il cammino della democrazia”. Il cuore di tale progetto era l’esplorazione del rapporto fra il presente, quello in cui crescono e si formano i ragazzi e le ragazze, ed i suoi molti passati, e particolarmente il passato che ha fondato la nostra cittadinanza democratica considerando che, se la democrazia in senso generale è l’“esercizio della ragione pubblica”, è necessario dare ai ragazzi lungo tutto il corso della loro vita scolastica gli strumenti per giungere a comprendere i problemi che sono profondamente radicati nella storia, entro tempi ed orizzonti diversi, dal vicino al lontano, dal territorio locale alle dimensioni nazionale, europea e mondiale, problemi di uomini e donne, delle realtà individuali e collettive5.

Dal “cammino della democrazia” si è sviluppato nel 2005-2006 l’obiettivo dell’“educazione alla cittadinanza”, che da un lato crea un piano di raccordo tra le discipline costituendo una finalità comune, dall’altro ha nella storia un asse centrale per il suo essenziale rapporto fra presente e passato, fra passato e presente. L’idea di cittadinanza non possiede un nucleo di senso circoscritto e definitivo. Molti punti di vista e diversi fuochi d’attenzione conducono ad essa, riassumibili in alcune parole-chiave individuate dal Comitato paritetico MIUR-Insmli, a partire dal rapporto fondamentale democrazia - cittadinanza: comunità, appartenenze, opportunità, scelta, responsabilità, legalità, diritti-doveri, differenze, transizione.

L’elaborazione di tali “parole chiave” ha portato gli Istituti ad un ulteriore sviluppo tematico-interpretativo. Nel convegno di Reggio Emilia del marzo 2006, si sono formati gruppi di lavoro che hanno individuato, a partire dalle parole-chiave, i più significativi itinerari che attraversano il dominio della storia per la formazione alla cittadinanza. Tali itinerari sono così riassunti:

DIFFERENZE. La presenza di scolari immigrati nelle classi, i diritti violati dei bambini, i conflitti fra pari e fra generazioni, il rapporto maschi-femmine, le opportunità differenti sono spie di questioni che rimandano al tema cittadinanza-differenze. L’opzione è duplice, verso la costruzione di contesti formativi congruenti con le carte internazionali ed europee dei diritti e con la Costituzione repubblicana, e verso una storia che sappia rendere conto delle dimensioni mondiali della realtà e, nello stesso tempo, sappia accogliere e comparare la pluralità delle storie.

DIRITTI Veniamo da un passato che ha visto le più feroci negazioni dei diritti e le più alte espressioni della dignità umana. Alcuni veleni da cui si generarono quelle tragedie sono ancora in circolo nel tessuto sociale, e la storia può rappresentare un rimedio necessario, ponendo i ragazzi e le ragazze di fronte al problema dei fondamenti della vita associata.

5 Anche un rapido sguardo alle schede relative all’attività dei docenti comandati esplicita tale metodo di definizione dei temi storici.

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TRANSIZIONI. La cittadinanza democratica sancita dalla Costituzione è frutto di una difficile transizione. Una seria riflessione sull’uso delle memorie e della storia, sugli oblii e sui monumenti, è l’antidoto necessario contro i rischi, simmetrici ed opposti, delle rimozioni e delle retoriche e ciò richiede che si costruisca nei giovani e nelle giovani lo strumento critico del giudizio di fronte a tutti i grandi processi di transizione, remoti ed in atto, in Italia, in Europa e nel mondo.

LEGALITA’. La storia ripercorre il processo della modernità mettendo in evidenza anche i punti di forza intorno a cui la struttura sociale ha organizzato i suoi principi normativi – la sua legalità - per contrastare le spinte centrifughe generate dalla sovrapposizione dell’individuo, con le sue aspettative di tipo privato, sul cittadino, membro di una comunità fondata su patti condivisi.Un vero percorso di storia della legalità impegna i giovani nella dimensione del “qui ed ora” poiché li aiuta ad orientarsi nel giudizio sulle ferite profonde inflitte da poteri palesi ed occulti ai diritti dei singoli e dei popoli, alla pace. Si tocca così il punto centrale di ogni moralità pubblica: o si riconosce la piena dignità di tutti o si precipita nel caos delle impari e inique opportunità.

La convenzione 2006-2007 ha confermato tale scelta tematica, sottolineando l’importanza di alcune “piste di lavoro che sembrano meritevoli di particolare approfondimento. In primo luogo, si propongono ricerche sugli archivi scolastici, a proposito, per esempio, delle leggi razziali, la seconda guerra mondiale e altri eventi cruciali del Novecento. Il taglio sarà interdisciplinare. In secondo luogo, si dovrà sostenere la pratica di una didattica attenta alla valorizzazione dei luoghi e dei giorni della memoria. In questo ambito, specifica attenzione sarà dedicata al tema della gestione dei conflitti e della riduzione del danno. Il progetto seguirà anche un’altra importante linea di sviluppo, quella collegata alla questione della legalità. Si tratta di un tema di cui si avverte l’importanza soprattutto in certe aree dell’Italia meridionale. Al riguardo, si fa presente che proprio alcune di queste zone non sono sufficientemente presidiate da Istituti INSMLI”.

4. L’ATTIVITÀ PER LE SCUOLE

All’interno di questo quadro complessivo, e proprio grazie ad esso, la linea d’azione degli Istituti è stata quella di sostenere le Istituzioni scolastiche nell’attività formativa attraverso varie strategie.

La divulgazioneMolte attività hanno il fine di consentire ad ampi strati della popolazione

scolastica, e soprattutto ai docenti, di avvicinarsi a temi e problemi, che appartengono alla più aggiornata storiografia, attraverso forme diverse di comunicazione, che aprono la disciplina della storia a vari linguaggi verbali e non verbali6 ed a tecniche che avvicinano la scuola ad una comprensione articolata

6 Iconico/fotografico Treviso, Trieste, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Cosenza, Biella-Vercelli, Reggio Calabria, Bergamo, Pesaro-Urbino; filmico: Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Milano Nazionale, Milano Regionale, Cuneo, Landis, Treviso, Ancona, Cagliari, Roma, Macerata, Novara, Mantova, Grosseto, Piacenza, Bologna provinciale, Ravenna, Ascoli Piceno, Rimini, Bologna regionale, Reggio Emilia, Belluno, Siena, Modena, Bari, Cosenza, Biella-Vercelli, Como, Perugia, Reggio Calabria, Firenze, Bergamo, Pesaro-Urbino, Sassari, Milano Fondazione Memoria della Deportazione; grafico: Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Cuneo, Landis, Ancona, Cagliari, Novara, Mantova, Grosseto, Trieste, Piacenza, Bologna provinciale, Pesaro-Urbino, Rimini, Bologna Regionale, Reggio Emilia, Siena, Modena, Perugia, Reggio Calabria, Alessandria, Firenze, Sassari, Torino; musicale: Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Milano nazionale, Cuneo, Treviso, Ancona, Macerata,

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della contemporaneità. Ciò in moltissimi casi prelude alla formazione di gruppi di lavoro e di ricerca, mirati all’acquisizione di nuove prospettive storiografiche e di metodologie innovative nell’insegnamento (formazione dell’insegnante-ricercatore, didattica laboratoriale, ecc.). Di tali iniziative i docenti comandati sono protagonisti in vario modo perché sono promotori o collaboratori nell’ideazione, organizzatori sempre, spesso relatori, autori, consulenti, agenti culturali in prima persona.

Tali attività di primo approccio si concretizzano soprattutto nelle seguenti modalità:

incontri pubblici7 rivolti alle scuole, ai docenti ed alla cittadinanza; diffusione gratuita alle scuole di libri8, atti di convegni9, riviste, video

e Cdrom/Dvd10, dossier o dispense che raccolgono materiali di studio e di ricerca talvolta nella forma di archivi simulati e in qualche caso online11, guide e cataloghi12, percorsi bibliografici13, sitografici14 e filmografici15; materiali costruiti attraverso le nuove tecnologie come slide-show banche dati, web quest16, spogli bibliografici ed emeroteche digitali.

offerta di spettacoli dal vivo, come concerti17, ed azioni teatrali18, su temi storiograficamente controllati, attraverso accordi con enti oppure attraverso laboratori storico-teatrali di produzione scolastica guidati dall’Istituto o con la consulenza storiografica ad azioni formative autonome di singole scuole in questo campo;

interventi, lezioni, conferenze in gruppi di classi o nelle scuole19, visite guidate negli archivi degli Istituti o in luoghi significativi, su invito degli insegnanti o dell’intero corpo docente oppure in mostre20 di cui gli

Mantova, Grosseto, Piacenza, Bologna provinciale, Ravenna, Rimini, Reggio Emilia, Modena, Como, Perugia, Reggio Calabria, Udine, Alessandria, Firenze, Pesaro-Urbino, Sassari, Venezia; teatrale: Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Aosta, Cuneo, Ancona, Mantova, Bologna provinciale, Piacenza, Ascoli Piceno, Reggio Emilia, Belluno, Modena, Como, Alessandria, Firenze, Pesaro-Urbino, Sassari, Milano Regionale; informatico: Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Milano Nazionale, Siena, Pesaro-Urbino, Torino.7 Tutti gli Istituti hanno svolto tale tipo di attività.8 Alessandria, Ancona, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Ascoli Piceno, Belluno, Bergamo, Biella-Vercelli, Bologna provinciale Bologna regionale, Cosenza, Grosseto, Landis, Macerata, Mantova, Milano Nazionale, Modena, Novara, Perugia, Ravenna, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Rimini, Roma, Pesaro-Urbino, Piacenza, Sassari, Siena,Torino, Treviso, Trieste, Udine.9 Alessandria, Ravenna, Torino.10 Alessandria, Ancona, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Ascoli Piceno, Bologna provinciale, Bologna Regionale, Firenze, Genova, Landis, Macerata, Mantova, Novara, Pesaro-Urbino, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Sassari, Siena, Torino,Venezia.11 Ancona, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Ascoli Piceno, Bologna provinciale, Bologna Regionale, Cagliari, Como, Cosenza, Cuneo, Fondazione ISEC-Sesto San Giovanni, Firenze, Genova, Grosseto, Landis, Macerata, Mantova, Milano Nazionale, Milano Regionale, Modena, Novara, Padova, Perugia, Pesaro-Urbino, Piacenza, Ravenna, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Rimini, Roma, Siena, Sassari, Torino, Treviso, Trieste, Venezia.12 Ravenna, Siena, Biella-Vercelli, Bergamo, Venezia, Torino, Milano Nazionale (guida online).13 Ancona, Aosta, Ascoli Piceno, Bari, Belluno, Bergamo, Biella-Vercelli, Bologna provinciale, Cagliari, Como, Cuneo, Firenze, Fondazione ISEC-Sesto San Giovanni, Genova, Grosseto, Landis, Macerata, Mantova, Milano Nazionale, Modena, Novara, Padova, Perugia, Pesaro-Urbino, Piacenza, Ravenna, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Rimini, Roma, Sassari, Siena, Trieste, Torino, Venezia.14 Aosta, Cuneo, Reggio Emilia, Torino, Venezia.15 Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Milano Nazionale, Cuneo, Ravenna, Venezia, Milano Regionale.16 Landis.17 Aosta, Cuneo, Piacenza, Bologna provinciale, Reggio Emilia, Udine.18 Ancona, Aosta, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Bari, Belluno, Bergamo, Bologna provinciale, Cagliari, Como, Cosenza,Cuneo, Genova, Landis, Macerata, Milano Regionale, Piacenza, Reggio Calabria, Rimini, Roma, Sassari, Venezia.19 Tutti gli Istituti hanno svolto tale tipo di attività.20 Alessandria, Aosta, Ancona, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Ascoli Piceno, Bari, Belluno, Bergamo, Biella-Vercelli, Bologna provinciale, Bologna Regionale, Cagliari, Como, Cosenza, Cuneo, Firenze, Genova, Grosseto, Landis, Macerata, Milano Fondazione Memoria della Deportazione, Modena, Novara, Piacenza, Ravenna, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Roma, Sassari, Torino, Treviso, Venezia.

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Istituti curano l’allestimento o prodotte da Enti con cui si stabiliscono forme di collaborazione; in generale, però, gli Istituti sono responsabili dei percorsi didattici previsti, spesso gestendo i laboratori didattici connessi;

proiezioni21 di film, videointerviste, documentari scelti per la loro solidità storiografica e per la qualità del loro linguaggio oppure curati dagli stessi Istituti, sempre con grande attenzione alla fruizione didattica e formativa; rassegne cinematografiche22;

convegni23 che intendono offrire un bilancio della storiografia su particolari temi. I docenti e gli studenti di scuole superiori possono avvicinarsi al “cantiere disciplinare” in corso superando la visione della materia come canone immutabile;

presentazione di libri24 di recente o recentissima pubblicazione all’esterno o all’interno delle scuole;

realizzazione di percorsi didattici o di sussidi specifici25, presentati alle scuole. Tra essi si segnala la realizzazione di Cdrom e DVD, ipertesti, learning object26, strumenti comunicativi tecnicamente vicini a quest’ultima generazione, che permettono di affrontare temi complessi attraverso percorsi individualizzati;

siti e portale multimediali: la maggioranza degli Istituti è dotata di un sito27 ma per tutti esistono spazi comunicativi messi a disposizione nel Portale dell’Insmli (www.italia-liberazione.it), in cui il progetto nazionale “Educazione alla cittadinanza” e le iniziative ad esso connesse hanno ampia visibilità.

allestimenti museali28, collegati agli Istituti in modo diretto, in cui l’attenzione alla didattica è presente fin dall’ideazione.

Le attività sono state rivolte a tutti gli ordini e gradi di scuola; in diversi casi anche studenti universitari29 hanno ottenuto lezioni, consulenza ed assistenza dai docenti comandati. In diversi casi l’Università stessa si è avvalsa dell’apporto dei docenti comandati dell’Insmli sia nelle SSISS sia in corsi di laurea.

In tutti gli Istituti, infine, sono aperti “sportelli – scuola” a cui gli insegnanti e gli studenti, ivi compresi i laureandi, possono rivolgersi per ottenere indicazioni, informazioni, consulenze e sostegno nel campo della storiografia, della metodologia della ricerca e dell’insegnamento/apprendimento della storia. Nelle sedi della Rete si organizzano incontri e stage con le classi per far loro conoscere

21 Ascoli Piceno, Aosta, Belluno, Bergamo, Bologna regionale, Cagliari, Cosenza, Cuneo, Firenze, Grosseto, Macerata, Modena, Novara, Piacenza, Ravenna, Rimini, Perugia, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Sassari, Venezia.22 Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Macerata, Firenze, Milano Regionale.23 Milano Nazionale, Cuneo, Landis, Treviso, Ancona, Cagliari, Genova, Novara, Mantova, Torino, Milano Regionale, Firenze, Trieste, Modena, Ravenna.24 Aosta, Ascoli Piceno, Asti, Belluno, Biella-Vercelli, Bologna provinciale, Fondazione ISEC-Sesto San Giovanni, Firenze, Genova, Grosseto, Landis, Macerata, Mantova, Milano Fondazione Memoria della Deportazione, Milano Nazionale, Milano Regionale, Modena, Napoli-Caserta, Novara, Piacenza, Ravenna, Reggio Calabria, Roma, Sassari, Siena, Treviso, Trieste, Udine, Venezia.25 Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Aosta, Milano Nazionale, Cuneo, Landis, Treviso, Padova, Ancona, Cagliari, Genova, Roma, Novara, Grosseto, Pesaro-Urbino, Venezia, Torino, Milano Regionale, Modena.26 Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Aosta, Landis, Ancona, Macerata, Novara, Bologna Regionale, Cosenza, Pesaro-Urbino, Venezia, Torino.27 Alessandria, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Ascoli Piceno, Asti, Bergamo, Biella-Vercelli, Bologna provinciale, Bologna regionale, Cagliari, Cosenza, Como, Cuneo, Fondazione ISEC-Sesto San Giovanni, Firenze, Genova, Grosseto, Landis, Marche, Modena, Novara, Padova, Perugia, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Napoli-Caserta, Pesaro-Urbino, Torino, Treviso, Trieste, Udine.28 Siena, Ravenna, Torino, Modena, Ravenna.29 Milano Nazionale, Padova, Cagliari, Belluno, Novara, Udine, Torino, Bologna Regionale, Milano Regionale, Trieste, Modena.

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l'archivio, la biblioteca e i servizi offerti avvicinando i giovani ai luoghi di costruzione della storia.

Il sostegno all’innovazione formativa.La ricerca storico-didattica è il terreno su cui si formano le iniziative degli

Istituti verso le scuole. Uno degli Istituti, il Laboratorio nazionale per la didattica della storia (Landis), nato per affrontare in modo specifico la ricerca didattica, si occupa del quadro di riferimento e delle prospettive generali dei percorsi scolastici in cui si inserisce il tratto specifico della storia contemporanea, che è il terreno su cui sono nati ed in cui agiscono gli Istituti, i quali hanno una struttura di raccordo nella Commissione nazionale per la Formazione dell’Insmli, che raccoglie ed elabora le proposte della Rete, progetta e mette in campo iniziative comuni su temi culturali e formativi di ampio respiro.

L’Insmli, la sua Commissione per la Formazione, il Landis hanno offerto al Ministero la loro piena collaborazione non solo ai sensi delle convenzioni che si sono succedute, ma anche in occasioni particolari, quando ne sono stati richiesti. I seguenti sono esempi della collaborazione diretta, e non mediata dalle scuole, tra il MPI e l’Insmli: - l’Insmli e il Landis partecipano, per il quinto anno consecutivo, alla piattaforma

INDIRE - PuntoEdu per i neoassunti, moderando quest’anno due Forum telematici: Il presente e la storia (Insmli), I linguaggi della storia (Landis);

- la presidente della Commissione Formazione dell’Insmli ha partecipato, in rappresentanza della rete, all’incontro “Storia, cittadinanza, legalità” organizzato dal MPI nell’ambito di Fiera Docet;

- rappresentanti dell’Insmli e del Landis hanno fatto parte della Commissione Berlinguer-De Mauro; hanno fornito, su richiesta, pareri motivati al ministero Moratti sulle Indicazioni nazionali per la scuola di base, collaborando anche ad una revisione di quelle per la scuola superiore, mai rese pubbliche per la fine della legislatura; hanno partecipato all’incontro di Roma del 3 aprile 2007 per la presentazione del Documento Cultura, scuola, persona. Verso le indicazioni nazionali. Su di esso, e sul successivo Il curricolo nella scuola dell’autonomia, su richiesta del Ministro rivolta alle Associazioni professionali, la Commissione Formazione dell’Insmli e il Landis hanno elaborato giudizi, ipotesi di sviluppo e considerazioni sul processo di riforma in atto, che sono stati illustrati nella seduta di audizione apposita con la Commissione Ceruti-Fiorin il 13 aprile 2007.

Il vero, profondo sostegno all’innovazione formativa è, però, da rilevarsi nel quotidiano impegno sul fronte della scuola che ebbe inizio alla fine degli anni Settanta, quando gli Istituti della rete iniziarono un lungo cammino di riflessione sulla didattica della storia attraverso cui si è costruita una base comune di riferimento i cui punti fermi sono stati e sono:

la definizione della figura dell’insegnante-ricercatore la teoria e la pratica del “laboratorio di storia” lo sviluppo del curricolo verticale di storia una storia dalle dimensioni plurime spaziali e temporali ed attenta alla

diversità la costruzione della cittadinanza e delle appartenenze fondate sulla

responsabilità ed il rispetto dei diritti come finalità della storia anche attraverso il coinvolgimento delle discipline prossime ai suoi ambiti tematici.

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Sulla linea di tale riflessione e delle pratiche conseguenti, alla didattica generale della storia30 sono stati dedicati interventi specifici ed analisi particolari promossi da alcuni istituti a beneficio anche degli altri: l’indagine sui bisogni formativi31 e sulle competenze32, la ricerca socio-didattica33 e la ricerca-azione34, l’attività di monitoraggio delle esperienze35, gli sviluppi del curricolo verticale36. Una particolare attenzione si sta da qualche anno rivolgendo alla presenza di alunni stranieri nelle classi che offrono opportunità e richiedono riflessioni specifiche37.

Si sono svolti laboratori38 con docenti e studenti per acquisire metodi di ricerca sulle fonti, per elaborare pratiche didattiche più efficaci e per approfondire elementi di conoscenza e formazione, spesso di taglio pluridisciplinare e attraverso linguaggi multimediali.

I docenti che in vari modi hanno trovato negli Istituti della Rete un punto di riferimento per l’Educazione alla cittadinanza e per la formazione innovativa appartengono a tutti i gradi di scuola, con maggiore frequenza man mano che l’età degli scolari si accresce. Questo è un problema per l’Educazione alla cittadinanza, che dovrebbe partire dai primi anni di scolarità. La specificità storiografica degli Istituti, rivolta alla contemporaneità, rappresenta secondo la convinzione diffusa dei docenti un limite cronologico mentre, d’altra parte, gli Istituti stessi hanno iniziato uno sforzo che deve senz’altro diventare più deciso per smontare tale limite e fare della storia, anche quella più avanzata scientificamente, uno strumento calibrato ed efficace per la costruzione di un percorso verticale e continuo per la conquista diffusa di una cittadinanza consapevole.

Il rapporto con la realtà scolastica nella duplice dimensione del rapporto con i docenti e con gli studenti conosce diversi livelli. L’opera di stimolo parte in generale dall’attività di divulgazione ma anche, talvolta, da iniziative specifiche quali, ad esempio, da bandi di concorsi rivolti alle scuole39, con l’offerta di sostegno agli/alle insegnanti per le attività da far svolgere a scuola.

Negli interventi di formazione mirata direttamente alle classi sono coinvolti, spesso in una corresponsabilità guidata, gli/le insegnanti poiché le attività formative in numerosi casi si svolgono con metodologie e pratiche di comunicazione tali da offrire ai docenti opportunità di aggiornamento storiografico ed esperienze di innovazione didattica.

Le attività di sostegno e di cooperazione per i docenti sono state:

30 Alessandria, Ancona, Bologna provinciale, Bologna Regionale, Como, Genova, Landis, Mantova, Modena, Ravenna, Rimini, Roma, Reggio Calabria, Udine, Pesaro-Urbino, Torino.31 Landis, Cagliari, Roma, Mantova, Bologna Regionale.32 Landis, Cagliari, Modena, Reggio Calabria, Pesaro-Urbino, Bologna Regionale.33 Cagliari, Fondazione ISEC-Sesto San Giovanni, Landis, Bologna Regionale.34 Ancona.35 Landis.36 Landis, Cagliari, Rimini, Bologna Regionale, Modena, Pesaro-Urbino, Modena.37 Landis, Ancona, Belluno, Bologna Regionale.38 Ancona, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Ascoli Piceno, Belluno, Biella-Vercelli, Bologna Regionale, Cagliari, Como, Cuneo, Cosenza, Genova, Firenze, Grosseto, Landis, Macerata, Milano Fondazione Memoria della Deportazione, Novara, Mantova, Modena, Napoli-Caserta, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Roma, Perugia, Pesaro-Urbino, Torino.39 Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Macerata, Ravenna, Ascoli Piceno, Pesaro-Urbino, Milano Regionale, Modena.

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formazione attraverso focus group/gruppi di ricerca/commissioni didattiche40, lezioni, conferenze e dibattiti41, corsi e cicli di incontri42, progettazione e/o presentazione di produzioni didattiche43

da cui talvolta nascono aggregazioni stabili, percorsi formativi di ricerca storica e di riflessione sull’uso

didattico44

seminari45 residenziali e non residenziali apprendimento a distanza attraverso le nuove tecnologie46 e

formazione all’uso del web. In questa attività ha da anni un rilievo particolare la collaborazione con l’INDIRE e, dunque con l’Istituzione scolastica che oggi va orientando l’offerta di aggiornamento soprattutto in questa direzione. Quest’anno l’Insmli e il Landis, conducono per il quinto anno consecutivo dei Forum per la formazione dei docenti nella piattaforma PuntoEdu di INDIRE.

Per gli studenti: seminari di studio e lezioni47 nelle scuole, con il coinvolgimento dei

docenti progetti di ricerca/azione48, in collaborazione con i docenti, e

monitoraggio delle attività. Gli Istituti hanno da tempo rivolto l’attenzione alla ricerca negli archivi scolastici49

laboratori50 talvolta con incontri di testimoni itinerari attraverso luoghi di memoria51 con attività di formazione

precedente e/o sul campo mostre-laboratorio52.Le esperienze didattiche si sono concluse quasi sempre con la produzione

di materiale recepito nei data-base degli archivi didattici e/o diffuso a stampa o come materiale grigio.

40 Ancona, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino Ascoli Piceno, Bologna provinciale, Bologna Regionale, Cagliari, Como, Cuneo, Landis, Padova, Treviso, Firenze, Genova, Roma, Landis, Mantova, Milano Fondazione Memoria della Deportazione, Modena, Napoli-Caserta, Novara, Perugia, Pesaro-Urbino, Ravenna, Reggio Calabria, Rimini, Roma, Torino,Venezia.41 Aosta, Asti, Biella-Vercelli, Bologna regionale, Cagliari, Fondazione ISEC-Sesto San Giovanni, Landis, Milano Nazionale, Milano Regionale, Modena, Napoli-Caserta, Pesaro-Urbino, Reggio Calabria Reggio Emilia, Ravenna, Roma, Siena, Torino.42 Aosta, Biella-Vercelli,Bologna provinciale, Bologna regionale,Como, Cuneo, Firenze, Landis, Mantova, Milano nazionale, Milano Regionale, Modena, Napoli-Caserta, Padova, Piacenza, Ravenna, Rimini, Roma, Treviso, Torino, Trieste.43 Ancona, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Ascoli Piceno, Bologna regionale, Como, Firenze, Landis, Macerata, Pesaro-Urbino, Ravenna, Reggio Emilia, Sassari, Torino, Milano Fondazione Memoria della Deportazione.44 Aosta, Cuneo, Landis, Roma, Macerata, Ascoli Piceno, Rimini, Firenze, Pesaro-Urbino, Torino.45 Alessandria, Ancona, Aosta, Ascoli Piceno, Bologna regionale, Como, Cuneo, Firenze, Grosseto, Landis, Mantova, Milano Fondazione Memoria della Deportazione, Milano Nazionale, Modena, Napoli-Caserta, Ravenna, Roma, Venezia, Torino, Trieste.46 Cuneo, Modena, Landis, Perugia, Pesaro-Urbino.47 Ancona, Ascoli Piceno, Belluno, Bologna provinciale, Cagliari Como, Cosenza, Firenze, Fondazione ISEC-Sesto San Giovanni, Genova, Grosseto, Milano Fondazione Memoria della Deportazione, Milano Regionale, Modena, Novara, Perugia, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Roma, Sassari, Udine, Torino, Treviso, Trieste.48 Treviso, Ancona, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Cuneo, Landis, Ancona, Cagliari, Genova, Roma, Macerata, Rimini, Modena, Firenze, Pesaro-Urbino, Torino.49 Bologna provinciale, Rimini, Torino. In Piemonte si è formata la “Rete degli archivi della scuola” (scuola capofila: Itc “Q. Sella; 18 scuole aderenti) sostenuta sul piano didattico e scientifico dall’Istituto di Torino in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali, Sovrintendenza archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta.50 V. nota 38.51 Alessandria, Ancona, Aosta, Ascoli Piceno, Bergamo, Bologna provinciale, Bologna Regionale, Cuneo, Firenze, Landis, Milano Fondazione Memoria della Deportazione, Milano Nazionale, Modena, Novara, Ravenna, Padova, Perugia, Pesaro-Urbino, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Roma, Siena, Treviso, Trieste, Venezia, Udine.52 V. nota 20.

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Le diverse direzioni d’impegno degli Istituti hanno condotto anche a progetti e raccordi internazionali. In questo ambito si collocano:

- la partecipazione al progetto “La Memoria delle Alpi”, nato dall'intesa tra istituzioni territoriali e culturali delle regioni transfrontaliere di tre Paesi – Francia, Italia, Svizzera – che propongono di considerare le Alpi, dal Mar Ligure al Cantone Ticino, come un unico, vasto «museo diffuso» nel cuore dell’Europa. A tale progetto hanno partecipato l’Istituto di Aosta (con L’Assessorato Istruzione e cultura della Regione e l’Inspection Académique de la Haute Savoie) e gli Istituti di Cuneo, di Novara, di Alessandria, di Torino, di Asti, di Biella-Vercelli;

- la partecipazione dell’Insmli, sede nazionale di Milano, al Corso per post graduated Students of Yad Vashem svoltosi presso il Museo di Auschwitz-Birkenau;

- la partecipazione al Progetto Interreg IIIa Phare CBC Italia-Slovenia dell’Istituto di Trieste;

- la partecipazione a progetti europei (Perugia e Modena al Comenius, Landis al Grudtvig); - l’associazione del Landis alla rete Euroclio (European Standing Conference of History Teachers' Associations), al seminario di formazione Using History Skills and Concepts to Promote an Awareness of European Citizenship; - la presentazione da parte del Landis del progetto europeo (Partenariati Grundtvig) per l’educazione alla cittadinanza degli adulti A.C.E. Adults Citizenship Education. Dalle storie nazionali a una dimensione europea; - l’affiancamento del Landis al Progetto Free2Choose della Fondazione Anne Frank di Amsterdam;

- la partecipazione dell’Istituto di Reggio Emilia a Résistances et Mémoires en France, Allemagne et Italie, seminario residenziale e tri-nazionale per studenti universitari e volontari tedeschi, francesi e italiani tenuto ad Izieu, Grenoble 1-6 aprile 2006, organizzato da Le comité ASF de France in collaborazione con Maison d'Izieu, mémorial des enfants juifs extérminés, Musée de la Résistance et Déportation de Grenoble ;- la partnership dell’Istituto di Reggio Emilia nell’ambito dell’Unione Europea con Istituzioni di altri 5 paesi (Francia, Germania, Austria, Polonia, Slovenia), nella creazione del portale ERA (European Resistence Archive), Archivio Europeo della Resistenza. Il sito è stato inaugurato a Berlino, Casa d’Europa, il 7 maggio 2007;

- l’organizzazione a cura della sede nazionale di Milano di una mostra di documenti iconografici realizzati dagli studenti del collège/lycée di Tamellalt e del collège di El Ouedane (che si trovano nella provincia di Marrakkesch, Marocco), sull'emigrazione vista dall'altra sponda del Mediterraneo.

- L’Istituto di Perugia attraverso il First national seminar Education Towards European Citizenship - NEOS (Network of Europe-Oriented Schools), favorisce il dialogo costante degli studenti dell'istruzione secondaria dell'Umbria con coetanei di trenta scuole d'Europa, in presenza ed on-line (www.crumbria.it >Piazza Europa)- L’Istituto di Perugia partecipa, inoltre, al progetto V. MHM- Multimedia History Memorial in partenariato con Pixel – Firenze, Connectis Nuove Tecnologie – Prato

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(Firenze),AEDE (Association Europeenne Des Enseignants) – Liegi (BEL), CNFETP (Centre National de Formation de l'Enseignement Technique Privé) – Lille (FRA), Greco: Transferstelle – Düsseldorf (GER), CKU (Centre of Continuing Education) – Sopot (POL),Liverpool Hope University College – Liverpool (GBR), sotto l’egida della Commissione Europea.

Esiste, infine, una relazione di collaborazione fra l’Insmli, sede di Milano, con The international School for Holocaust Studies - Yad Vashem, Gerusalemme.

5. L’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

La ricognizione delle attività messe in campo dalla rete degli Istituti non può prescindere dalla considerazione fondamentale che l’Associazione, dalla sua nascita nell’immediato dopoguerra, si è configurata come libera partecipazione di Istituti autonomi ad un impegno comune, civile e storiografico, radicato nei diversi territori e nel rispetto delle loro differenze. Per tale motivo non è possibile predisporre piani di attività organizzati secondo indicazioni prescrittive rigidamente unificate ma è possibile rilevare la forza di tale libero convincimento comune sul terreno del progetto individuato dalla Convenzione.

Proporre a scuola un’attività mirata alla costruzione di una cittadinanza attiva e democratica significa andare oltre gli Obiettivi Specifici di Apprendimento, elaborando un percorso in cui quasi tutte le discipline possano essere coinvolte e trovare il loro posto. Sono stati compiuti diversi sondaggi quando se ne è data l’occasione, coinvolgendo le seguenti discipline: italiano soprattutto sotto il profilo letterario53, esteso talvolta anche agli ambiti stranieri54, scienze dell’educazione55, geografia56, urbanistica ed architettura57 scienze sociali58; diritto59, filosofia60, informatica61,

53 Ancona, Aosta, Ascoli Piceno, Bari, Bergamo, Cosenza, Cuneo, Firenze, Fondazione ISEC-Sesto San Giovanni, Grosseto, Landis, Macerata, Milano Nazionale, Modena, Napoli-Caserta, Novara, Pesaro-Urbino, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Roma, Sassari, Torino, Trieste.54 Grosseto, Piacenza, Trieste, Reggio Calabria, Alessandria, Sassari.55 Grosseto, Rimini, Napoli-Caserta, Pesaro-Urbino.56 Ancona, Ascoli Piceno, Firenze, Landis, Macerata, Mantova, Milano Nazionale, Modena, Novara, Roma, Trieste, Bologna provinciale, Ravenna, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Rimini, Perugia, Pesaro-Urbino, Torino,Venezia.57 Treviso, Roma, Ravenna.58 Alessandria, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Belluno, Milano Nazionale, Milano Regionale Cagliari, Cosenza, Genova, Firenze, Grosseto, Landis, Napoli-Caserta, Perugia, Reggio Calabria, Rimini, Roma, Sassari.59 Aosta, Ascoli Piceno, Belluno, Bologna provinciale, Cagliari, Firenze, Genova, Milano Nazionale, Milano Regionale, Napoli-Caserta, Novara, Padova, Perugia, Piacenza, Ravenna, Rimini, Roma, Venezia,.60 Milano Nazionale, Genova, Roma, Grosseto, Bologna provinciale, Rimini, Reggio Emilia, Modena, Bari, Sassari, Torino.61 Cosenza.

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matematica62, lingue straniere63, economia64, storia dell’arte, arti visive, grafica e disegno65, musica66, religione67, scienze68, educazione fisica69, discipline tecniche70.

Ma un insegnamento davvero formativo richiede strumenti più ricchi, linguaggi più significativi di quelli che spesso hanno reso la storia uno strumento didattico inerte. Intorno a questo nodo gli Istituti hanno messo a fuoco le opportunità che la storia stessa offre, con le sue fonti, le sue logiche, le sue operazioni, e quelle che la pedagogia più avvertita ha affinato. È questo il senso dell’insistenza su “ricerca” e “laboratorio” ed è questo ciò che conduce a porre con forza il discorso sul “curricolo verticale”.

Storie per la cittadinanza Per comodità di esposizione, raggruppiamo i diversi interventi all’interno dei

quattro grandi indirizzi definiti sotto il titolo Educazione alla cittadinanza: Diritti – Differenze – Transizioni – Legalità, mostrando come tale ripartizione sia solo indicativa poiché naturalmente lo sviluppo di ogni tematica attraversa longitudinalmente le altre. Le diverse dimensioni temporali sono intersecate dalle scelte di scala spaziale intese anche come ambiente naturale71, dalla dimensione locale - la microarea, la dimensione amministrativa, il luogo inteso anche come ambiente naturale72, è campo di analisi per tutti dato il forte legame degli Istituti con il loro territorio - allo spazio sub-regionale e regionale, a quello nazionale, all’Europa73, al mondo74.

Un esempio di come gli Istituti intendono proporre questi temi è dato dall’attività che si svolge intorno agli archivi scolastici75 con particolare riguardo alla connessione tra l’istituzione educativa ed i mutamenti, dalla dittatura in poi, del concetto di cittadinanza.

Un grosso nucleo di tematiche che assume valore di paradigma per il tema DIRITTI - DIFFERENZE, è costituito dalla presentazione alle scuole dell’universo negativo, a cominciare dagli stermini e dalle deportazioni nazisti, e dello sviluppo dell’ethos pubblico evocato dal calendario laico scandito dalla Giornata della memoria76, e dal Giorno del ricordo77.

62 Grosseto, Piacenza, Torino.63 Milano Nazionale, Modena.64 Novara, Trieste, Bologna provinciale, Ascoli Piceno, Belluno.65 Ancona, Novara, Ravenna, Ascoli Piceno, Rimini, Bologna regionale, Reggio Emilia, Modena, Udine, Alessandria, Sassari, Torino.66 Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Milano nazionale, Cuneo, Treviso, Ancona, Macerata, Mantova, Grosseto, Piacenza, Bologna provinciale, Ravenna, Rimini, Reggio Emilia, Modena, Venezia, Udine.67 Padova, Mantova, Ravenna.68 Grosseto, Belluno.69 Piacenza.70 Sassari.71 Belluno, Ravenna, Napoli-Caserta.72 Belluno, Napoli-Caserta.73 Aosta, Belluno, Cagliari, Cuneo, Genova, Grosseto, Landis, Mantova, Napoli-Caserta, Novara, Padova, Roma, Perugia, Bologna Regionale.74 Landis, Ravenna, Mantova.75 Roma, Cagliari.76 Ancona, Aosta, Ascoli Piceno, Belluno, Biella-Vercelli, Bologna regionale, Cagliari, Como, Cosenza, Cuneo, Genova, Firenze, Landis, Macerata, Milano Fondazione Memoria della Deportazione, Milano Nazionale, Milano Regionale, Modena, Napoli-Caserta, Novara, Perugia, Pesaro-Urbino, Ravenna, Reggio Emilia, Roma, Sassari, Siena, Torino, Trieste, Treviso, Udine.

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A DIRITTI si collegano in negativo i temi del fascismo e degli stati autoritari e totalitari78, della guerra e delle sue conseguenze, violenze e sopraffazioni di ogni tipo, tra cui in particolare quelle che hanno coinvolto il confine orientale79, ma anche, in positivo, il tema della Costituzione e delle Carte dei diritti80. A raccordare i due poli del discorso è riservato grande spazio all’antifascismo, alla resistenza, punti centrali dell’arco tematico della rinascita democratica81, con particolare attenzione ai luoghi della memoria82 concepiti soprattutto come siti in cui il contatto con le tracce del passato, con le sue tragedie ed i suoi drammi, si può collegare al tema della gestione non violenta dei conflitti83, aiutando a riflettere sulla pace e sui diritti umani84. Ciò conduce, naturalmente, allo snodo storiografico DIRITTI - TRANSIZIONI, che ha il suo momento didattico forte nella commemorazione del 25 aprile85, e in tutte le occasioni attraverso cui, di anno in anno, la scuola cerca di costruire una memoria storica condivisa dall’intera nazione. Intorno al nucleo tematico TRANSIZIONE ALLA DEMOCRAZIA si sviluppa il discorso più ampio, che inizia talvolta anche da lontano, secondo l’accezione più lunga della storia contemporanea, con periodizzazioni che possono partire dagli inizi del Risorgimento86 e in qualche caso da contesti anche più ampi, percorrendo il secolo XX87, soffermandosi sull’epoca dei totalitarismi e sul “cammino della democrazia”88 politica e sociale89 nelle sue varie forme, con le sue contraddizioni e le sue ombre ma anche i suoi momenti alti, fino alla caduta del muro di Berlino ed alle tematizzazioni del tempo presente, guardando alla costruzione dell’Europa90, ai problemi dell’ambiente e della globalizzazione91, delle migrazioni92, degli scenari internazionali e delle storie “altre”93, ed alle

77 Ancona, Aosta, Ascoli Piceno, Asti, Belluno, Biella-Vercelli, Bologna provinciale, Bologna regionale, Firenze, Genova, Grosseto, Macerata, Milano Fondazione Memoria della Deportazione, Modena, Napoli-Caserta, Novara, Padova, Perugia, Pesaro-Urbino, Ravenna, Rimini, Roma, Treviso, Trieste, Udine, Sassari, Venezia, Torino.78 Ancona, Aosta, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Ascoli Piceno, Bergamo, Bologna provinciale, Cagliari, Cosenza, Cuneo, Fondazione ISEC-Sesto San Giovanni, Firenze, Genova, Grosseto, Landis, Macerata, Mantova, Milano Nazionale, Milano Regionale, Modena, Napoli-Caserta, Padova, Pesaro-Urbino, Perugia, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Roma, Sassari, Siena, Torino, Treviso, Udine,Venezia.79 Ancona, Aosta, Ascoli Piceno, Asti, Bergamo, Biella-Vercelli, Bologna provinciale, Cagliari, Como, Fondazione ISEC-Sesto San Giovanni, Firenze, Genova, Grosseto, Macerata, Mantova, Modena, Napoli-Caserta, Novara, Perugia, Pesaro-Urbino, Reggio Emilia, Rimini, Roma, Sassari, Siena, ,Trieste, Udine, Venezia.80 Ascoli Piceno, Belluno, Biella-Vercelli, Bologna provinciale, Cagliari, Como, Cosenza, Firenze, Genova,Landis, Macerata, Mantova, Napoli-Caserta, Novara, Pesaro-Urbino, Piacenza, Ravenna, Rimini, Reggio Emilia, Roma, Siena, Torino.81 L’articolazione tematica è ampia, e tutti gli Istituti lavorano su di essa, con ricerche sul campo e produzione di un’ampia storiografia di livello spesso molto elevato. Tale supporto scientifico consente di intervenire nelle scuole con ricerche di prima mano calibrate secondo le classi e le opportunità di mediazione didattica. Si rimanda alle schede dei comandati per la ricca documentazione di attività su tale tema, che riguarda tutta la rete.82 Aosta, Milano Nazionale, Landis, Ancona, Cagliari, Roma, Macerata, Novara, Piacenza, Bologna provinciale, Ascoli Piceno, Siena, Modena, Perugia, Alessandria, Pesaro-Urbino, Venezia, Torino, Firenze, Trieste, Ravenna, Bologna Regionale.83 Siena, Trieste, Sassari, Venezia.84 Landis, Cagliari, Rimini, Napoli-Caserta, Cosenza, Asti, Perugia, Alessandria, Venezia.85 Aosta, Bergamo, Cagliari, Cuneo, Firenze,Genova, Grosseto, Macerata, Modena, Napoli-Caserta, Novara, Pesaro-Urbino, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Sassari, Udine, Venezia.86 Reggio Emilia, Reggio Calabria, Sassari.87 Bari, Genova.88 Come si è detto, questo era il titolo della convenzione MIUR-Insmli 2004-2005, da cui si è sviluppato il tema “educazione alla cittadinanza”. Su di esso lavorano in modi diversi tutti gli Istituti. Si rimanda alle schede individuali.89 Padova, Treviso, Fondazione ISEC-Sesto San Giovanni, Cagliari, Roma, Ascoli Piceno, Reggio Emilia,Trieste, Milano Regionale.90 Aosta, Belluno, Cagliari, Cuneo, Genova, Grosseto, Landis, Mantova, Napoli-Caserta, Novara, Padova, Roma,91 Genova, Napoli-Caserta, Milano Regionale.92 Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Cuneo, Milano Nazionale, Treviso, Reggio Emilia, Belluno, Siena, Bari, Biella-Vercelli, Asti.93 Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Milano Nazionale, Aosta, Cuneo, Genova, Roma, Trieste, Ascoli Piceno, Belluno, Siena, Bari, Biella-Vercelli, Venezia, Bologna Regionale.

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concezioni religiose e laiche94, ai problemi, ai drammi ed alle lotte per il lavoro95 che costituiscono tratti della realtà in cui viviamo come cittadini immersi nella storia del mondo96.

Il riferimento alla nazione ed alle transizioni, ai sommovimenti degli scenari internazionali, conduce ad una riflessione sulla realtà identitaria (tema delle DIFFERENZE). Smontando ogni determinismo storico si pone il problema di un’identità intesa come insieme di appartenenze97, problema che evidenzia da un lato il senso soggettivo della trasmissione delle memorie e la centralità della ricostruzione storica, dall’altro la matrice della cittadinanza repubblicana e democratica fondata sulla Costituzione e per questo inserita nel processo europeo.

Le DIFFERENZE si innestano sui temi dell’imperialismo e del colonialismo98, del post-colonialismo99, delle deportazioni e della Shoah100 e dei razzismi101, dell’inter-multiculturalismo102, della storia di genere e di quella delle donne103, dei giovani104, delle minoranze105, i soggetti-oggetti di un discorso che popola la storia di corpi e di volontà, di idee e di sentimenti. Il filone della soggettività e delle differenze inserisce spesso nella ricerca storica le voci dei testimoni: gli Istituti hanno messo a fuoco dal 1981 il tema delle fonti orali nell’insegnamento della storia, su cui continuano a riflettere.

Il problema della LEGALITÀ interessa fortemente soprattutto, ma non solo, l’area meridionale del paese106, in cui operano pochi Istituti e pochi comandati. In molti Istituti, tuttavia, esso viene affrontato guardando dal punto di vista storico la relazione diritto - legalità e in qualche caso riflettendo sulle lacerazioni estreme di tale relazione, rappresentate dai terrorismi107 e dalle stragi.

Su tutto ciò la proposta della rete Insmli va definendo le sue scelte e si propone di continuare il cammino di ricerca e di formazione negli anni.

ALLEGATO 1ENTI, ASSOCIAZIONI, ISTITUTI, ecc.

94 Cuneo, Padova, Roma, Mantova, Ravenna.95 Treviso, Genova, Macerata, Mantova, Trieste, Ascoli Piceno, Rimini, Modena, Cosenza, Reggio Calabria, Venezia96 Landis, Ancona, Rimini.97 Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Aosta, Landis, Reggio Emilia, Trieste, Cosenza, Perugia, Novara, Genova.98 Milano Nazionale, Fondazione ISEC-Sesto San Giovanni, Roma, Reggio Emilia, Modena, Udine, Genova.99 Cuneo.100 Ancona, Aosta, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Ascoli Piceno, Bari, Belluno, Biella-Vercelli, Bologna provinciale, Cagliari, Como, Cuneo, Firenze, Genova, Grosseto, Landis, Macerata, Mantova, Milano Fondazione Memoria della Deportazione, Milano Nazionale, Modena, Napoli-Caserta, Novara, Padova, Perugia, Pesaro-Urbino, Piacenza, Ravenna, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Rimini, Roma, Sassari, Siena, Treviso, Udine, Venezia.101 Ancona, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Aosta, Ascoli Piceno, Bari, Biella-Vercelli, Belluno, Bologna provinciale, Cagliari, Como, Cuneo, Firenze, Genova, Grosseto, Landis, Macerata, Mantova, Milano Nazionale, Modena, Napoli-Caserta, Novara, Padova, Perugia, Pesaro-Urbino, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Reggio Calabria, Rimini, Roma, Sassari, Siena, Treviso, Udine, Venezia.102 Cuneo, Milano Nazionale, Landis, Ancona, Novara, Mantova, Siena, Trieste, Asti, Como.103 Alessandria, Ancona, Aosta, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, Ascoli Piceno, Belluno, Bologna provinciale, Cagliari, Cuneo, Firenze, Grosseto, Landis, Milano nazionale, Macerata, Mantova, Milano Regionale, Milano Fondazione Memoria della Deportazione, Modena, Novara, Padova, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Roma, Treviso, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Sassari, Torino, Trieste, Venezia.104 Belluno.105 Grosseto, Trieste.,106 Si sono occupati di tale problema in modo specifico, costituendo il “Pool degli Istituti insulari e meridionali Storia – cittadinanza – legalità”, Bari, Cosenza, Napoli-Caserta, Reggio Calabria, Catania, Sassari, Cagliari. Inoltre si è occupato del problema Belluno.107 Fondazione ISEC-Sesto San Giovanni, Bari, Landis.

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Acli di ComoACCRI TriesteAgenzia del Lavoro in Valle d’Aosta, fondo sociale EuropeoAgenzia territoriale per l’educazione ai Media Zaffiria RiminiANCIANED FirenzeANED TorinoANPI Ascoli PicenoANPI FirenzeANPI GrossetoAnpi Lovere (Bg);ANPI MacerataANPI MantovaANPI MarcheANPI MerateANPI NapoliANPI Pesaro-UrbinoANPI RavennaANPI RecanatiANPI Rimini ANPI Seriate (Bg)ANPI Valcalepio (Bg)ANPI VeneziaANPPIA FirenzeANVGD Ass. Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato provinciale di SassariArci RecanatiArci GrossetoASL 9 GrossetoARCI-Nuova associazione di Sassari Associazione “Apiarium” di Piario (Bg)Associazione Arts tribu, SassariAssociazione Biandrata di SaluzzoAssociazione Blow-up, Ascoli PicenoAssociazione Città Futura AnconaAssociazione Clio 92, Associazione culturale BanlieuAssociazione Culturale Hamelin Bologna Associazione Culturale Libriamoci, MacerataAssociazione Festival Resistente, GrossetoAssociazione Figli della Shoah, VeneziaAssociazione Filo Rosso, FirenzeAssociazione “Giuseppe Impastato” di Cassino (FR) Associazione IKen, NapoliAssociazione Culturale Il fiume, TriesteAssociazione “In Dialogo”, ComoAssociazione Industriali UdineAssociazione La Fonte, FirenzeAssociazione LiberaAssociazione Marinai d’ItaliaAssociazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Associazione Nazionale del Fante, RavennaAssociazione per la memoria e la storia delle donne-rEsistenze, Venezia Associazione Profughi istriani, Napoli

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Associazione Questa Generazione, ComoAssociazione Senza confini – Brez meja, TriesteAssociazione “Tina Merlin” BellunoAssociazione Vertigo Ascoli Piceno Autorità portuale di GenovaBanca Agricola MantovanaBanco di SardegnaBiblioteca-Archivio “Bobbato”, PesaroBiblioteca civica di Galliate (NO)Biblioteca Civica di Belluno Biblioteca civica P.S.Giorgio (AP)Biblioteca Civica “V.Joppi” di Udine Biblioteca comunale “Pino Orioli” di Alfonsine (RA)Biblioteca comunale Scilpario (BG) Biblioteca di Storia moderna e contemporanea di RomaBiblioteca Franco Serantini (Pisa) Biblioteca nazionale slovena e degli studi di TriesteBiblioteca Statale di MacerataCamera del lavoro di TrevisoCasa della Cultura di MilanoCasa della memoria di ServiglianoCasa della Resistenza di FondotoceCasa internazionale delle donne per la pace, associazione Achad-aham“Casa Di Vittorio” di Cerignola (FG)CD/Lei (centro di Documentazione/Laboratorio per un’educazione interculturale) di Bologna CIDI CagliariCamera di Commercio di Belluno Centre d’Histoire de la Résistance et de la Déportation della Città di Lione, Centro Culturale Pier Giorgio Frassati Centro di ricerca Schiavi di HitlerCentro di educazione interculturale della Provincia di MantovaCentre d’histoire de la DeportationCentro Integrato Servizi scuola territorio (CISS) di Imola Centro pace del Comune di VeneziaCentro parrocchiale di Osnago (LC)Centro Studi su federalismo e unificazione europea “M. Albertini”CESEDI, Centro servizi didattici Provincia di TorinoCGIL LombardiaCGIL MantovaCGIL PugliaCGIL UmbriaCgil SPI Ascoli PicenoCgil, CISL, UIL MacerataCIDI FirenzeCIDI SassariCIDIS di PiacenzaCircolo Bateson di RomaCircolo “B.Brecht”, ComoCircolo culturale “InDialogo di Clusone (Bg)Circolo Gianni Bosio, RomaCircolo “Libero Fumagalli”, ComoComitato provinciale per la valorizzazione della memoria della Repubblica Belluno

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Comitato regionale Arcigay della Valle d’Aosta “Articolo 3”Comitato delle celebrazione del sessantesimo anniversario della Liberazione e dell’Autonomia della Valle d’AostaComitato per la Difesa della Costituzione, FirenzeComitato per le Celebrazioni di don Bertasi di Volta MantovanaComitato provinciale del Verbano Cusio Ossola per la valorizzazione della Cultura della Repubblica nel contesto dell’unità europea, istituito presso la Prefettura di VerbaniaCompagnia Centrale dell’Arte – FirenzeCompagnia di san Paolo, TorinoCompagnia Teatrale Il MelarancioCompagnia teatrale La Botte e il Cilindro, Comunità ebraica di BolognaComunità ebraica di Modena e Reggio EmiliaComunità ebraica di TorinoConferenza territoriale per il miglioramento dell’Offerta Formativa di ImolaConseil International des Archives (CIA )Consiglio dell’Ordine degli avvocati genovesi Consorzio Culturale del MonfalconeseConsorzio Novara-EuropaConsorzio per la Pubblica Lettura "S.Satta", NuoroConsorzio servizi sociali dell’OlgiateseConsulta provinciale degli studenti Ascoli PicenoConsulta provinciale degli studenti ComoCoop AdriaticaCOOP FirenzeCoop Nordest Mantova Donzelli editoreEDES-Editrice Democratica SardaEditore Bruno MondatoriEditore CarocciEditoriale Sometti MantovaEnte ARCI Servizio Civile, RomaEnte Parco Colfiorito – Regione UmbriaEnte Regionale per il diritto allo studio, CagliariFederazione italiana associazioni partigiane (FIAP)FIDAPA (Sezione di Cosenza)Filmoteca española di Madrid Fondazione Anne Frank di AmsterdamFondazione BAM, MantovaFondazione Banco di SardegnaFondazione CarimaFondazione Cassa di Risparmio di Asti Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea- CdecFondazione ex-Campo Fossoli Fondazione Europea Luciano BolisFondazione Faustino Dalmazzo Fondazione “I Teatri” di Reggio EmiliaFondazione Nuto RevelliFondazione Querini-Stampalia, VeneziaFondazione Quinto Luna, OsimoFondazione Teatro Stabile di TorinoFondazione Università di Mantova

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Fondazione Villa Emma, Nonantola (MO)Fondo Internazionale di assistenza alla vittime della persecuzione nazistaForum Permanente tra le associazioni Antifasciste e Partigiane MarcheGoethe Institut Torino Gruppo Argenta, azienda operante nel campo della ristorazione automaticaHistoria LudensIstituto di ricerca Piepoli S.p.A.Istituto Gramsci, RomaIstituto Luce Istituto “N. Stensen” di FirenzeIstituto per la storia del Risorgimento italiano, MilanoIstituto scolastico Collège de Belley (Grenoble, Francia)Istituto di ricerca e documentazione "Mantova Ebraica"Istituto Oblate dei Poveri di MantovaIstituto per la cultura ebraica nel Friuli Venezia Giulia Istituto per la Storia contemporanea di LubianaIstituto sloveno di ricercheIstituto di Storia contemporanea P.A. Perretta di ComoLaboratorio politico - culturale di Moglia (MN)Lega italiana per i diritti e la liberazione dei popoli, MilanoLibreria Einaudi di MantovaLibreria Einaudi di ComoLibreria “La Strada”, ComoLibreria Internazionale Koiné – SassariLibreria Odradek - Sassari Libreria Pavone Nero, NapoliLyons Club Arona-StresaMaison d’Izieu. Memorial des enfants juifs exterminésMCE SardegnaMCE FirenzeMediateca Regionale ToscanaMEMO ( Multicentro Educativo Modena)Musée transfrontalier du Mont BlancMusei civici di La SpeziaMuseo del cinema di TorinoMuseo della Battaglia del Senio di Alfonsine (RA)Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà, Città di TorinoMuseo della Deportazione di Figline di Prato Museo di Nova Gorica Museo Fratelli Cervi, Gattatico (RE)Museo memoriale della libertà, BolognaOpera NomadiPrefettura di Ascoli PicenoPrefettura di NapoliPrefettura di Verbania Proteo Fare Sapere Emilia-RomagnaRAI News 24Rotary International Club di CosenzaScuola di Pace di BovesScuola di Pace di Monte Sole (Marzabotto - BO)SDIAF (sistema integrato dell’area fiorentina)Società di Studi Fiumani

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Spi Cgil AnconaSistema Bibliotecario Grande MantovaSistema museale della Provincia di RavennaSocietà Italiana delle StoricheSOROPTIMIST INTERNATIONAL (Club di Cosenza)Studio ProForma di Carpi (MO)Uguccione di Sorbello FoundationUni.For.Pe Società operaia Mutuo soccorso Ascoli PicenoUnione delle Comunità Ebraiche italianeUNIPOL Assicurazioni Grosseto

ALLEGATO 2ARCHIVI

Archivio di Stato di BariArchivio di Stato di Barletta Archivio di Stato di Brindisi Archivio di Stato di CagliariArchivio di Stato di FoggiaArchivio di Stato di Iglesias Archivio di Stato di Lecce Archivio di Stato di Mantova Archivio di Stato di MilanoArchivio di Stato di TarantoArchivio di Stato di UdineArchivio di Stato di VeneziaArchivi del Novecento di RavennaArchivio fotografico Luciano Giachetti – Fotocronisti Baita (Vercelli)Archivio Museo Storico di FiumeArchivio Storico CGIL Brescia Raccolte storiche di MilanoSoprintendenza Archivistica per la Lombardia

ALLEGATO 3COMUNIAcquasante T. (AP)Alfonsine (RA)AnconaArona (NO)Aosta Ascoli PicenoAssisi (PG)Bagnacavallo (RA)Baschi (PG)Bastiglia (MO)Bellaria Igea Marittima (Rimini)Bellona (CE)Belluno

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Belluria (RI)BergamoBolognaBorgo San Dalmazzo (Cuneo)Boretto(RE)Bra (Cuneo)BresciaCaiazzo (CE)Caladarola (MC)Calalzo di Cadore (BL)Carbonia (CA)Campomorone (Ge) Carpi (MO)Casalecchio di Reno (BO)Cassina de'PecchiCastel di Lama (AP)Castelfranco VenetoCastelnovo ne’ Monti (RE) Castel San Giovanni (PC)Castel Viscardo (TR)Castiglione del Lago (PG)Cava dei Tirreni (SA)Cernusco Bombardone (LC) CerveteriCesiomaggiore (BL)Cittanova (RC)Colle Val d’Elsa (SI)Cologno al Serio (Bg) Correggio (RE)Cossato (BI)Cotignola (RA)Cressa (NO)CuneoFaenza (Ravenna)Falconara Marittima (AN)Fano (PU)FirenzeFiorenzuola (PC)Fusignano (RA)Gabicce (PU) Galliate (NO)GenovaGiavera del Montello (TV)Giove (TR)Granarolo (RA)GrossetoGualtieri(RE)Gubbio (PG)Imola (BO)Ittiri (SS)Lesa (NO)Lugo (RA)Macerata

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MantovaMerate (LC)MilanoModenaMoncalieri (TO)NapoliNuoroOsnago (LC)Piacenza,Piove di Sacco (Padova)Poggibonsi (SI)Porlezza (CO)Porto S. Giorgio (AP)Porto Torres (SS)PratoRavarino (MO)RavennaReggio EmiliaRimini Riolo Terme (RA)Rizziconi (RC)Rogliano (CS)RomaRomano di Lombardia (Bg)Russi (RA)Saluzzo (Cuneo)S. Benedetto del Tronto (AP) San Benedetto Po (MN)San Gemini (TR)San Gimignano (SI) S. Lazzaro di Savena (BO)San Giovanni in Marignano (Rimini)Santarcangelo di RomagnaSanthià (VC)San Severino (MC)SassariScandiano (RE)Schilpario (Bg)Scilpario (BG)Siderno (RC) SienaSpilinga (VV)Spoleto (PG)Stienta (RO)Tambre (BL)Todi (PG)Tolentino (MC)Torgiano (PG)TorinoTrevisoTrino (VC)Udine Umbertide (PG)Varicella (BO)

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VerbaniaVercelliVerrés (Aosta)Vezzano sul Crostolo (RE)Comunità montana Valsesia (VC)

ALLEGATO 4PROVINCE:AlessandriaAncona Ascoli PicenoBellunoBiellaCasertaCosenzaCuneoFirenzeFrosinoneGenovaGrossetoMacerataMantova MilanoModenaNapoliNovaraPadovaPerugiaPesaro-UrbinoPiacenzaPiemonteRavennaReggio EmiliaRiminiRoma SassariSienaTerniTorinoTrevisoTriesteVeneziaVerbano Cusio Ossola

ALLEGATO 5REGIONICalabriaEmilia RomagnaFriuli – Venezia GiuliaLazioLiguria

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LombardiaMarchePiemontePugliaSardegnaToscanaUmbriaValle d’AostaVeneto

ALLEGATO 6UFFICI SCOLASTICI REGIONALICalabriaEmilia-Romagna Friuli Venezia GiuliaLiguriaLombardiaPiemonte (convenzione con gli Istituti piemontesi)PugliaUmbria

UFFICI SCOLASTICI PROVINCIALIAscoli Piceno Modena

IRRE IRRE MarcheIRRE Emilia-RomagnaIRRE Piemonte

ALLEGATO 7Università di AlessandriaBolognaCagliariFoggia GenovaMacerataModenaNapoli “Federico II”Napoli Seconda UniversitàPadovaPaviaPerugiaSalernoSienaTorinoTriesteUdineVerona

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AUSER – Università popolare di Treviso Laboratorio per la ricerca e la didattica della storia – Università di Udine Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari Politecnico di Nova GoricaPolitecnico ComoPolitecnico di Milano-sede di PiacenzaPolitecnico Torino Polo universitario di GrossetoUniversità cattolica del Sacro Cuore di MilanoUniversità popolare di RomaUniversità del Piemonte orientaleUniversità del Litorale – Centro di ricerche scientifiche di Capodistria

ALLEGATO 8ALTROMinistero per i Beni e le attività culturali - Sovrintendenza archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta

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