Minibond: un'intervista di Andrea Silvello sul nuovo numero di Uomo&Manager

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Editoriale

SI RICOMINCIA. Anche se, sono certo, molti di voi non hanno mai smesso di pensare al proprio business e, magari di na-scosto, un’occhia-ta alla posta elet-tronica l’hanno data ogni giorno, mi auguro che le feste di Natale abbiano concesso un po’ di riposo e divago. Ci vuole anche quello nella vita dopo tutto... Se non altro perché di fronte ci aspetta una montagna da scalare, un anno che non parte sotto i migliori auspici per chi fa impresa: le previsioni non sono fantastiche, ma noi crediamo che il nostro popolo, quello dei manager, quello che ama fare il proprio lavoro sarà felice di essere artefice di una ripresa che inevitabilmente pri-ma o poi dovrà arrivare. È il momento, questo, di tirare fuori i cosiddetti attributi e non piangersi addosso. È l’ora di rimboc-carsi le maniche e dare noi per primi la scossa ad un Paese e ad un mercato che si è quasi adagiato su stesso, accettando la mediocrità come nuovo stile di vita. Noi amiamo cose dif-ferenti. Noi vogliamo riprenderci e rialzare la testa. Questo è il momento di farlo. Buon anno a tutti voi!

VALERIO DI CASTRO

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UOMO&MANAGER#21

Mensile - Gennaio 2015

Chiuso in redazioneil 5 Gennaio 2015

AutorizzazioneTribunale di Roma n. 3

del 15/1/2013

Direttore ResponsabileDAVID DI CASTRO

Art Directore Progetto GraficoFRANCESCO MAZZENGA

CollaboratoriFRANCESCA BERTON

DARIA CIOTTI

ANGELO DEIANA

ALFREDO DE GIGLIO

GIORGIO LAZZARI

SIMONE MINZI

CATERINA MIRIJELLOMIRIAM SPIZZICHINOPAOLA PROIETTI

Graphic Design e illustrazioniFRANCESCA CECCARELLI

ContributorAURORA STANO (illustrazioni)

Stage partnership ufficiale Accademia Belle Arti RomaBENEDETTA ATTILI (grafica)

GIOVANNI MEI (illustrazioni)

Cover DesignFRANCESCO MAZZENGA

DC NETWORKdi VALERIO DI CASTRO EDITORE

[email protected] Partita IVA n. 12120261008

LE COLLABORAZIONI CON LA RIVISTA UOMO&MANAGER SONO A TITOLO GRATUITO, SALVO DIFFERENTI ACCORDI STIPULATI CON L’EDITORE

Uomo& MANAGER

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6 / QUELLO CHECI DISTINGUESi ricomincia

8 / ACCESSORI UOMOPronti all’azione...

10 / ASSOCIAZIONIManager Sportivi Associati

16 / COVERSTORYAndrea Silvello ci spiega i “Minibond” ed il nuovo sito web che ne parla

22 / ANGELO DEIANASUD, il convitatodi pietra della crisi

24 / URBAN ACCENTLa nuova start updi Nicola Gallotti

30 / SOCIAL WIFILe nuove opportunità di business

32 / HI-TECHADJ punta in alto.E in sicurezza

36 / FRANCHISINGCrescono i numeri

38 / MODAAlziamo le barriere

50 / STILEMASCHILEIl futuro della tradizione

54 / CAR SHARINGUna realtà in crescita

58 / MOTORIBMW presenta la nuova Mini 5 porte

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“Minibond, canale di finanziamento per PMI”

ANDREA SILVELLO

COSA SONO? COSA POSSONO APPORTARE AD UN’AZIENDA? IL FONDATORE DEL SITO WEB

SPECIALIZZATO SULL’ARGOMENTO CI RACCONTA COME QUESTA REALTÀ STIA (LENTAMENTE)

PRENDENDO PIEDE.di DAVID DI CASTRO daviddicastro11

INTERVISTA

16 / UOMOEMANAGER.IT

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In Italia il mercato

dei minibond non

è ancora molto

conosciuto, ma

è in crescita.

Attraverso

il sito www.

minibonditaly.it è

possibile scoprirlo

e seguirlo

te banca-centrico. Il mercato ha mostrato qualche segno di sviluppo solo negli ultimi mesi però; difficile prevedere quan-to e a che velocità evolverà. Ad oggi le emissioni sono state 84 per un ammontare pari a circa 4,8 Miliardi di Euro, di queste 66 sono le emissioni fino a 50 Milioni di Euro per un ammon-tare pari a circa 680 Milioni di Euro. Una cosa è certa comun-que: c’è grande interesse da parte di tutti i professionisti del credito e della finanza sia Italiani che esteri a monitorare l’effetti-va evoluzione del mercato.

Che tipo di possibilità offrono per le aziende?Il minibond è semplicemente una forma di debito (alternativa ad un mutuo o a un finanzia-mento bancario, tanto per capir-ci) che le PMI possono emettere per finanziare i propri fabbisogni di investimento e sviluppo. In tempo di credit crunch è quindi una possibilità ulteriore per re-perire sul mercato fonti di finan-ziamento alternative rispetto al ricorso alle banche, come detto. Chi sono i manager che appro-fittano di questa nuova via?Lo strumento nasce e si sta dif-fondendo per favorire e sup-portare le aziende virtuose che hanno una storia di successo, mostrano un modello di bu-siness solido e sostenibile e progetti di sviluppo e crescita credibili e ragionevolmente re-alizzabili. Non bisogna pensare che il minibond sia una fonte di finanziamento per le aziende in crisi che non riescono più a fi-nanziarsi - come hanno sempre tipicamente fatto - con le ban-che commerciali. Le aziende che non mostrano buoni risultati e indicatori di bilancio solidi non sono il target di chi è interessato a investire in minibond.

Che tipo di mercato è quello dei minibond? Il mercato dei minibond è un mercato di debito caratterizza-to però da talune caratteristiche che fino a questo momento non

MMinibond, una nuova frontiera? Se lo chiedono in molti. È sicu-ramente una forma di finanzia-mento diversa rispetto a quelle canoniche, che sta prendendo sempre più piede. In un mo-mento delicato come questo in cui si cercano risorse nuove e convenienti, il mercato dei minibond sta offrendo una op-portunità alternativa che piace alle aziende italiane. Tuttavia, questa è una realtà ancora poco conosciuta e poco battuta. An-drea Silvello, manager capace e di straordinaria esperienza, malgrado la giovane età, ha studiato a fondo questa possi-bilità per le aziende e ha creato un sito web www.minibondi-taly.it che fornisce informazioni affidabili e precise in proposito. Abbiamo discusso con lui sul mercato dei minibond in Italia e su come questo fenomeno si stia sviluppando.

Minibond: la nuova frontiera dell’economia?No non credo, semplicemen-te un canale di finanziamento per le PMI italiane alternativo e complementare al credito bancario. L’Italia è il Paese al mondo dove la dipendenza dal credito bancario per le imprese di piccola e media dimensione è più elevata. In Italia i prestiti bancari rappresentano più del 20% delle passività complessi-ve delle imprese, contro il 10% in Francia, il 15% in Germania e il 17% in Spagna; inoltre i de-biti bancari in Italia rappresenta-no circa i tre quarti dei prestiti concessi alle imprese contro una media di circa il 50% nel-la zona Euro. La legislazione che ha consentito la nascita del mercato dei Minibond è quin-di sicuramente un passo avanti importante per il nostro Paese storicamente così fortemen-

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ANDREA SILVELLO

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Sopra l’home page

del nuovo portale

proposto da

Andrea Silvello

erano tipiche di questo segmen-to per le PMI. Mi spiego meglio: il profilo e il livello di attenzione posto dai potenziali investitori di questa tipologia di strumen-ti alle informazioni fornita dalle aziende è molto più elevato di quello tipico di uno standard processo di finanziamento ban-cario. L’analisi approfondita del-la sostenibilità del modello di business, dell’arena competitiva di riferimento, delle principali opportunità e dei rischi insiti nel piano sono tipiche di processi di investimento in capitale piutto-sto che analisi istruttorie per la concessione di finanziamenti. I potenziali investitori (tipicamen-

te manager di fondi di investi-mento) nel valutare l’interesse a sottoscrivere questi tipi di stru-menti mostrano un approccio assai attento alla comprensione dell’azienda, dalla sua solidità e del suo potenziale, così come tipicamente avviene da parte di un fondo di private equity per investire nel capitale dell’azien-da, per appunto. Ritengo che questo approccio possa fare un gran bene al nostro tessuto in-dustriale di piccole e medie im-prese sicuramente molto meno abituate a questo genere di due-diligence. Non solo la so-stanza ma anche la forma in cui la storia dell’azienda, i risultati

conseguiti, i principali indicatori di bilancio, le linee guida strate-giche, il piano d’azione e i risul-tati attesi vengono presentati, assume un’importanza vitale per il successo del collocamento di un minibond sul mercato. La predisposizione di un Business Plan finanziariamente sostenibi-le, basato su ipotesi realistiche, ragionevoli, giustificabili e coe-renti con il contesto di riferimen-to risulta un imperativo assoluto per presentarsi sul mercato dei minibond e avere buone proba-bilità di successo. Come sta rispondendo l’Italia?L’Italia sta rispondendo con i rit-

Sotto l’home page

del nuovo portale

proposto da

Andrea Silvello

18 / UOMOEMANAGER.IT

INTERVISTA

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superiore a 50 milioni di Euro (63 emissioni) corrisponde al 15% del totale emesso mentre la netta maggioranza del totale emesso deriva da un basso nu-mero (13) di operazioni, con un taglio molto grande (superiore a 150 milioni di Euro). Per quanto riguarda le emissioni fino a 50 milioni di Euro, il taglio medio è di circa 10 milioni di Euro, con un tasso di interesse medio an-nuo di circa il 6% mentre il fat-turato medio degli emittenti è di circa 80 milioni di Euro. Qual è il vostro business?Minibonditaly.it è interamen-te ideato, sviluppato e gestito day-by-day da Business Support Spa, una boutique di consulen-za direzionale e financial advi-

sory che ho fondato all’inizio del 2012, dopo più di 10 anni pas-sati con entusiasmo in due delle principali società di consulenza al mondo, Boston Consulting Group prima e Bain & Company poi. Fin dall’avvio sono stati miei compagni di viaggio il pre-stigioso Studio Legale Hogan Lovells e la società di revisione SIRA che, con preziosi suggeri-menti e spunti di riflessione, ci hanno aiutato nella definizione di quella che è la struttura attua-le del sito.Business Support si posizio-na come interlocutore unico dell’imprenditore e del mana-gement a supporto delle diverse fasi del ciclo di vita delle impre-se: dallo sviluppo e la crescita

sunto di una decina di righe per passarne rapidamente in rasse-gna il contenuto e il link diretto alla fonte originale della notizia cliccando sul testo;2. una sezione dedicata agli ap-profondimenti dove vengono caricati documenti di interes-se informativo (al momento ad esempio sono caricati un docu-mento che spiega cosa sono e come funzionano i minibond e uno che descrive la struttura e le funzioni di un Business Plan);3. un’agenda dove sono inseriti i futuri appuntamenti per semina-ri, workshop ed eventi sul mon-do dei minibond. E oltre a tutto questo - una vol-ta a settimana - a tutti gli iscritti alla nostra newsletter viene in-

viata una mail con l’elenco delle informazioni aggiornate della settimana appena trascorsa.All’inizio dello scorso mese di novembre, poi, abbiamo lan-ciato il “Barometro Minibond” uno strumento estremamente semplice ma completo per ave-re, in poche pagine, una perfet-ta visione dell’evoluzione del mercato. La prima edizione del Barometro Minibond, disponibi-le ovviamente sul portale mini-bonditaly.it, con dati aggiornati al 31 ottobre, ha mostrato un mercato composto da 79 emis-sioni per un totale emesso di cir-ca 4,4 miliardi di Euro. Un dato interessante è che il controva-lore totale, circa 640 milioni di Euro, di operazioni di taglio non

mi tipici dell’Italia... lentamente. Però - ripeto - c’è tanta atten-zione da parte degli operatori a questo nuovo strumento e pro-prio negli ultimi mesi pare che qualcosa si stia muovendo. Le emissioni fino ad oggi sono sta-te 84 e i fondi di investimento che hanno dichiarato di essere focalizzati su questo mercato sono ormai una trentina, con un obiettivo di raccolta superiore a circa 5 miliardi di Euro. Voi avete lanciato una piat-taforma innovativa: con quali ambizioni?Minibonditaly.it nasce con l’am-bizione di essere l’aggregatore di tutte le informazioni utili sul mercato dei minibond in Italia. Prima del lancio della nostra piattaforma, per essere costante-mente aggior-nati su questo mercato, non vi erano molte so-luzioni se non fare tutti i giorni una serie di ri-cerche sul web inserendo alcune parole chiave sui motori di ricer-ca e andando a sfogliare i risul-tati in cerca di articoli interes-santi. Oltre che andando a verificare eventuali nuove emissioni sul sito di Bor-sa Italiana o su altri tre o quattro siti focalizzati su tematiche fi-nanziarie. Il nostro portale vuole semplificare e rendere efficiente tutto questo processo di ricerca di informazioni. Il lavoro di ri-cerca, pre-analisi dell’interesse dell’informazione, categorizza-zione, riassunto, lo facciamo noi tutti i giorni. Ogni sera il portale viene aggiornato con le nuove informazioni apparse sui media in relazione ai minibond. Cosa si trova su minibonditaly.it?La struttura del portale è molto semplice:1. un elenco di articoli sulla home page con accanto un rias-

Minibonditaly.it nasce con l’ambizione di

essere l’aggregatore di tutte le informazioni

utili sul mercato dei minibond in Italia

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ANDREA SILVELLO

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“L’impatto che la

digitalizzazione

sta avendo sulla

nostra economia

può essere

definito come una

nuova Rivoluzione

Industriale”

alla ristrutturazione, al rilancio. Con un ventaglio di servizi che spaziano dalla consulenza dire-zionale (supporto allo sviluppo della strategia e del Business Plan, piani di marketing, di sviluppo prodotti e mercati, ottimizzazione della customer experience, ...) al financial ad-visory (supporto nell’indivi-duazione e nella gestione di operazioni straordinarie e finan-ziamento delle stesse) fino ad arrivare alla gestione di intere attività di back-office per con-

to di banche, istituzioni finan-ziarie, fondi di investimento e grandi gruppi industriali. Nella seconda metà del 2013 abbia-mo poi avviato un’attività di “Digital Strategy” con l’obietti-vo di supportare fattivamente le imprese nell’ottimizzazione del loro posizionamento nel-lo spazio digitale, che signifi-ca utilizzare al meglio tutti gli strumenti innovativi che ad oggi sono a disposizione (dal-la corretta impostazione di un sito internet, all’eventuale im-plementazione di un portale di e-commerce, al corretto utiliz-zo dei Social Network all’attivi-tà di digital advertising). Il no-stro approccio in quest’ambito è estremamente pragmatico e concreto: le aziende non han-no bisogno di sentirsi riempire le orecchie di tanti termini in inglese e parole per loro prive di significato; noi aiutiamo i no-stri clienti nell’impostare le più

appropriate strategie digitali e li supportiamo operativamente nel raggiungimento degli obiet-tivi previsti. Ritengo che l’im-patto che la digitalizzazione sta avendo sulla nostra economia possa essere definito come una nuova “rivoluzione industriale” il cui contesto evolve molto ra-pidamente e le cui regole del gioco si modificano di giorno in giorno. Avrà successo chi sarà capace di cogliere al meglio le opportunità offerte dal “mondo digitale” e riadattare continua-

mente la propria strategia e il proprio posizionamento in un mercato che è estremamente più complesso e dinamico. Proprio nell’ambito digitale ho deciso a settembre 2013 di fondare la mia seconda società. Consiglio Digitale Srl è una start-up innovativa, specializ-zata in servizi altamente inno-vativi fruibili attraverso il tele-fonino. A marzo di quest’anno abbiamo lanciato la nostra pri-ma App nel mondo dell’e-heal-th, “Consiglio dal Medico”. La prima App al mondo che per-mette di fare delle domande ai dottori attraverso un sistema di messaggistica in modo assolu-tamente anonimo, riservato e veloce, 24 ore su 24. Visto il grande successo mediatico e presso gli utenti dell’iniziativa pochi mesi dopo abbiamo de-ciso di replicare l’idea nel mon-do degli animali. “Consiglio dal Veterinario” è la nostra seconda

App ad andare sull’Apple Store e anche in questo caso si è inne-scata una importante diffusione virale. Siamo molto orgogliosi di queste iniziative, le prime al mondo a consentire agli uten-ti di entrare in contatto diretto con un dottore (o un veterina-rio) in maniera assolutamente semplice e innovativa, in pochi minuti e al costo di un gelato. Per dare ulteriore slancio a que-ste iniziative abbiamo negli ul-timi mesi iniziato a confrontarci con operatori di settori a vario

titolo interessa-ti alla materia: “Consiglio dal Medico” è stata tra le 12 App fi-naliste in un pre-stigioso contest sponsor izzato dal Politecnico di Milano e dal-la compagnia assicurativa Car-dif - del Gruppo BNP Paribas - e tra i finalisti del “2014 Pharma Digital Awards”, l’evento di rife-rimento in Italia

per tutte le attività innovative legate al mondo della salute. In-fine, poche settimane fa abbia-mo sottoscritto una partnership strategica con il Fondo sanita-rio Assistenza Benessere (FAB) che metterà a disposizione dei propri associati la possibilità di interagire con i dottori iscritti al nostro network (ad oggi poco meno di 500) nell’ambito delle prestazioni rimborsate. In che modo si evolverà la piattaforma nei prossimi mesi?La principale novità dei pros-simi mesi sarà quella di fornire anche dei contenuti in inglese. Vogliamo cercare di agevolare i tanti utenti stranieri che tut-ti i giorni accedono al nostro portale dall’estero. Per iniziare abbiamo previsto di sviluppare una versione del “Barometro Minibond” anche in lingua in-glese e poi si vedrà. Potremo anche pensare di far evolvere

La prossima novità sarà il lancio di contenuti in lingua inglese. Vogliamo agevolare i tantissimi utenti stranieri...

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INTERVISTA

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la nostra Newsletter settima-nale in una direzione più inter-nazionale. Cercheremo poi di incrementare l’interazione con i fruitori del nostro portale in-formativo e di mettere a dispo-sizione con regolarità appro-fondimenti interessanti messi a disposizione da tutti i profes-sionisti attivi a diverso titolo in questo mercato. In che modo potete offrire servizi alle aziende?Come detto il nostro approccio è estremamente pragmatico e concreto. Ci vogliamo posizio-

nare come “i consulenti, su mi-sura!” e sulla base di questo slo-gan cerchiamo di interfacciarci giorno dopo giorno con i nostri clienti. Credo che le aziende (e soprattutto le PMI che rap-presentano più del 90% del nostro tessuto industriale) non sappiano cosa farsene di chi li inonda di informazioni, dati e documenti (anche se poten-zialmente molto interessanti) di difficile, se non impossibile, implementazione. I clienti han-no bisogno di essere supportati nello sviluppare in modo strut-turato un’idea e - soprattutto - nell’implementazione di tutto quanto necessario per raggiun-gere gli obiettivi sottostanti. Il consulente di successo oggi è colui il quale riesce a suggerire l’idea interessante, il modo per realizzarla e poi il supporto per realizzarla, fino al punto in cui i risultati conseguiti sono inequi-vocabilmente monitorabili. Il 2015 è visto da molti come l’anno del rilancio dell’econo-mia, è d’accordo?No per niente. Anche il 2014 doveva esserlo e per alcuni for-se anche il 2013. Ritengo che il 2015 sarà ancora un anno dif-ficile per il nostro Paese. Non vedo nessun indicatore macro o micro che possa farmi essere ottimista. Potremmo forse au-spicare che con il livello del 2014 si sia toccato il fondo, questo sì. Il 2015 sarà ancora

un anno estremamente diffici-le e una serie di incognite ma-cro economiche e geopolitiche difficilmente prevedibili gio-cheranno un ruolo fondamenta-le nell’evoluzione del contesto. Gli imprenditori e i manager dovranno navigare con gli oc-chi ben aperti e lo sguardo at-tendo all’orizzonte, pronti e modificare la rotta e la velocità anche più volte e con celerità. Chi sarà capace di sopravvive-re in questi anni difficili si sarà guadagnato un posizionamen-to e un livello competitivo tale da essere pronto per un ciclo di grandi successi non appena i mari torneranno più quieti.

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ANDREA SILVELLO