MIEI CHILI DI TROPPO - Mediaset Playplit/C_46_articolo...jarina Pennafina di "Le tre rose di Èva 3"...

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jarina Pennafina di "Le tre rose di Èva 3" MIEI CHILI DI TROPPO «Medito tutti i giorni e così ho imparato a conoscermi meglio ea capire che mi piaccio come sono: un po' "rotonda"» di Riccardo Russino Roma, aprile H e giornate dell'attrice Mari- I na Pennafina, l'interprete della badessa, il nuovo per- ••sonaggio della fiction Le tre rose di Èva 3, iniziano e fini- scono tutte nello stesso modo: «Appena mi sveglio faccio tren- ta minuti di meditazione; prima Roma. Marina Pennafina nei panni della ba- dessa, nuovo personaggio della fiction di Canale 5 "Le tre rose di Èva 3". La nuova stagione è composta da quattordici puntate. di andare a letto la sera faccio al- trettanto. Mi aiuta a pulire la mente dai condizionamenti che subisco ogni giorno, cose nor- mali, come una brutta notizia, una pubblicità, una lite dei vici- ni di casa, ma soprattutto, negli anni, mi ha aiutato a piacermi di più e a essere più a mio agio con me stessa, a iniziare dalle mie forme morbide. Per anni ho cer- cato di dimagrire: ci ero riuscita, ma poi avevo ripreso i chili, poi li avevo ripersi e così via. Fin- ché, grazie alla meditazione, ho capito che mi piaccio così come sono: un po' "rotonda"». Meditazione e peso: paiono due argomenti distanti uno dall'altro... «Ma non lo sono. La meditazione mi aiuta a conoscermi meglio e a essere in armonia con me stessa. Ed è stato meditando che ho capi- to che io vado bene co- sì: prima le ho detto che la meditazione mi aiuta a vincere i condiziona- menti esterni, tra questi ci sono quelli secondo cui le donne devono es- sere tutte magre, tutte una taglia trentotto. Ma quando mai! Ma per fa- vore! Per un po' ci ave- vo creduto, ma poi ho capito che era sbagliato: non c'è bisogno di essere magre e sec- che per essere eleganti, sexy e per esprimere la propria sensua- lità». Quando ha cominciato a me- ditare? «Quindici anni fa in uno dei momenti più difficili della mia vita, quando nel giro di poco tempo mi sono separata e poi è scomparso mio padre. Ero avvi- lita, abbattuta, triste, avevo biso- gno di qualcosa che mi aiutasse a stare meglio e una mia cara amica mi parlò della meditazio- ne: la provai e oggi sono felice di averlo fatto». Perché? «Perché ora sono più serena e vivo meglio con me stessa. Guardi, non sono parole al ven- to, non sono frasi fatte. Prima le ho detto che la meditazione mi ha aiutato a piacermi così come sono, ma mi ha anche aiutato a superare il dolore per la scom- parsa di mio padre, che era una figura dominante nella mia vita e un punto di riferimento. E questo nonostante avesse cerca- to, quando ero giovane, di boi- cottare in tutti i modi la mia vo- lontà di diventare una attrice». In che modo suo padre cer- cò di boicottarla? «Mio padre e anche mia ma- dre: erano d'accordo, tutti e due contro di me. Erano commer- cianti, persone concrete, e per lo- ro la carriera di attrice era sinoni- mo di "poco di buono". Le faccio due esempi di come mi boicotta- rono. Il primo: mi tenevano na- scoste le telefonate di lavoro che ricevevo. All'epoca non c'erano i telefonini, così le telefonate le ri- La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 31/03/2015 Pag.20 Di Piu TV - N.4 - 7 Aprile 2015 (diffusione:529312, tiratura:689281)

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jarina Pennafina di "Le tre rose di Èva 3"

MIEI CHILI DI TROPPO«Medito tutti i giorni e così ho imparatoa conoscermi meglio e a capire che mipiaccio come sono: un po' "rotonda"»

di Riccardo RussinoRoma, aprile

H e giornate dell'attrice Mari-I na Pennafina, l'interprete• della badessa, il nuovo per-• • s o n a g g i o della fiction Letre rose di Èva 3, iniziano e fini-scono tutte nello stesso modo:«Appena mi sveglio faccio tren-ta minuti di meditazione; prima

Roma. Marina Pennafina nei panni della ba-dessa, nuovo personaggio della fiction diCanale 5 "Le tre rose di Èva 3". La nuovastagione è composta da quattordici puntate.

di andare a letto la sera faccio al-trettanto. Mi aiuta a pulire lamente dai condizionamenti chesubisco ogni giorno, cose nor-mali, come una brutta notizia,una pubblicità, una lite dei vici-ni di casa, ma soprattutto, neglianni, mi ha aiutato a piacermi dipiù e a essere più a mio agio conme stessa, a iniziare dalle mie

forme morbide. Per anni ho cer-cato di dimagrire: ci ero riuscita,ma poi avevo ripreso i chili, poili avevo ripersi e così via. Fin-ché, grazie alla meditazione, hocapito che mi piaccio così comesono: un po' "rotonda"».

Meditazione e peso: paionodue argomenti distanti uno

dall'altro...«Ma non lo sono. La

meditazione mi aiuta aconoscermi meglio e aessere in armonia conme stessa. Ed è statomeditando che ho capi-to che io vado bene co-sì: prima le ho detto chela meditazione mi aiutaa vincere i condiziona-menti esterni, tra questici sono quelli secondocui le donne devono es-sere tutte magre, tutteuna taglia trentotto. Maquando mai! Ma per fa-vore! Per un po' ci ave-vo creduto, ma poi ho

capito che era sbagliato: non c'èbisogno di essere magre e sec-che per essere eleganti, sexy eper esprimere la propria sensua-lità».

Quando ha cominciato a me-ditare?

«Quindici anni fa in uno deimomenti più difficili della mia

vita, quando nel giro di pocotempo mi sono separata e poi èscomparso mio padre. Ero avvi-lita, abbattuta, triste, avevo biso-gno di qualcosa che mi aiutassea stare meglio e una mia caraamica mi parlò della meditazio-ne: la provai e oggi sono felicedi averlo fatto».

Perché?«Perché ora sono più serena e

vivo meglio con me stessa.Guardi, non sono parole al ven-to, non sono frasi fatte. Prima leho detto che la meditazione miha aiutato a piacermi così comesono, ma mi ha anche aiutato asuperare il dolore per la scom-parsa di mio padre, che era una

figura dominante nella mia vitae un punto di riferimento. Equesto nonostante avesse cerca-to, quando ero giovane, di boi-cottare in tutti i modi la mia vo-lontà di diventare una attrice».

In che modo suo padre cer-cò di boicottarla?

«Mio padre e anche mia ma-dre: erano d'accordo, tutti e duecontro di me. Erano commer-cianti, persone concrete, e per lo-ro la carriera di attrice era sinoni-mo di "poco di buono". Le facciodue esempi di come mi boicotta-rono. Il primo: mi tenevano na-scoste le telefonate di lavoro chericevevo. All'epoca non c'erano itelefonini, così le telefonate le ri-

La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato

31/03/2015 Pag.20Di Piu TV - N.4 - 7 Aprile 2015(diffusione:529312, tiratura:689281)

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Roma. Marina Pennafina nel salotto di casa sua con i suoi due gatte da sini-stra, Gennaro e Saverio. «Hanno entrambi sette anni e me li ha regalati unaamica quando erano cuccioli», racconta l'attrice. «Vivo da sola: tanti anni fa miero sposata, ma il matrimonio è durato poco. In seguito ho avuto altre relazio-

ni, ma nessuna è diventata una vera storia d'amore. Vivere da sola non mi di-spiace, ma ci sono dei momenti in cui mi piacerebbe avere una persona con laquale stare accoccolata in casa: soprattutto mi manca non avere una personasulla quale potere contare. Ho molti amici, ma un compagno è un'altra cosa».

cevevo a casa. Più volte mi chia-marono per ruoli in spettacoliteatrali. Quando non mi trovava-no, lasciavano detto ai miei geni-tori, che poi non mi riferivanonulla. Lo capii e lasciai il nume-ro di telefono di una amica. Se-condo esempio: a un certo puntosuperai il provino per entrare nel-la scuola del Piccolo Teatro diMilano, una delle più prestigiosein Italia, ma non avevo i soldi pertrasferirmi da casa mia, vicino aRoma, a Milano. I miei genitorinon mi aiutarono, speran-do così che rinunciassi».

fermarmi: ho studiato recitazio-ne in una scuola vicino a casa,poi ho esordito a teatro, poi so-no arrivate la televisione e ancheil cinema. Tra i molti ruoli cheho avuto, ricordo quello di pro-tagonista del film MaternityBlues, che nel 2008 è stato inconcorso alla Mostra del Cine-ma di Venezia. E poi molte fic-tion, tra cui Incantesimo, RossoSan Valentino e Carabinieri.Purtroppo papa è scomparsoquando ero agli inizi e non ha

Lei però oggi è una at-trice...

«Sì, non sono riusciti a

LE TRE ROSE DI ÈVA 3Venerdì 10 aprile

ore 21.10 - Canale 5

potuto vedere la mia carriera.Mamma c'è ancora e ora mi di-ce che ho fatto bene a seguire lamia strada nonostante la loroopposizione».

Prima mi ha detto di essersiavvicinata alla meditazionementre si stava separando...

«Sì. Non mi fa molto piacereparlarne. Comunque, mi sonosposata dopo un lungo fidanza-mento e quando siamo diventatimarito e moglie la nostra storia

d'amore stava già finen-do, solo che non ce neeravamo accorti. Così ilmatrimonio è durato po-co. Però, guardi, ormaisono passati circa quindi-

ci anni, quasi non vale nemme-no più la pena parlarne».

E oggi ha un compagno?«No. Ho avuto altre relazioni,

ma nessuna è diventata una sto-ria d'amore».

Le pesa essere single?«A volte. Non mi dispiace vi-

vere da sola, ma ci sono mo-menti in cui mi piacerebbe ave-re una persona con la quale sta-re accoccolata in casa: soprat-tutto mi manca una persona sul-la quale potere contare. Ho mol-ti amici, due gatti, Gennaro eSaverio, ma un compagno èun'altra cosa. Ovvio».

Riccardo Russino

La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato

31/03/2015 Pag.20Di Piu TV - N.4 - 7 Aprile 2015(diffusione:529312, tiratura:689281)