Michele Santi contrabbasso - Conservatorio · 2018. 6. 4. · Michele Santi contrabbasso Recital...

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Michele Santi contrabbasso Recital per il conseguimento del Master of Arts in Music Performance Conservatorio della Svizzera italiana Scuola universitaria di Musica Via Soldino 9 CH-6900 Lugano T +41 (0)91 960 23 62 [email protected] www.conservatorio.ch GIOVEDÌ 07.06.18 Aula Magna ORE 20:30 Entrata libera

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  • Michele Santicontrabbasso Recital per il conseguimento delMaster of Arts in Music Performance

    Conservatorio della Svizzera italiana Scuola universitaria di Musica Via Soldino 9 CH-6900 Lugano

    T +41 (0)91 960 23 62 [email protected] www.conservatorio.ch

    GIOVEDÌ

    07.06.18 Aula Magna

    ORE

    20:30Entrata libera

  • Michele Santi Inizia i suoi studi classici iscrivendosi alla classe di Contrabbasso del M° Alfredo Trebbi presso il Conservatorio "G.Rossini" di Pesaro, per poi conseguire il Diploma Accademico in Contrabbasso nell’a.a. 2011-2012 sotto la guida del M° Cafiero Gobbi. Dal 2013 al 2016 approfondisce lo studio dello strumento col M° Franco Petracchi presso l’Accademia “Walter Stauffer” di Cremona. Nel frattempo ha la bella possibilità di far parte dell’Orchestra Giovanile Italiana dal 2012 al 2014, per poi essere regolarmente chiamato come esterno presso l’Orchestra Giovanile Cherubini dal 2105 al 2017. Nel corso della sua formazione artistica ha avuto occasione di seguire diverse Masterclass di Perfezionamento con i migliori contrabbassisti a livello internazionale, alcuni nomi: Franco Petracchi, Enrico Fagone, Riccardo Donati, Nabil Sheata, Alberto Bocini, Joel Quarrington, Thierry Barbè, Timoty Cobb, Augusto Salentini, Ermanno Calzolari. Oltre ad avere avuto occasione di esibirsi in molti teatri italiani, ha anche suonato in teatri esteri fra i quali: “Konzerthaus” Berlino, “Grosses Festpielhaus” Salisburgo, Teatro della Filarmonica di San Pietroburgo, “Palau de la Musica” Barcellona, “LAC” Lugano, “Metropolitan Theatre “ e “Bunka Kaikan” Tokyo, “Emirates Palace” Abu Dhabi, “Royal Opera House” Mascat, “Beijing Concert Hall” (Cina); con solisti e direttori come Riccardo Muti, Zubin Mehta, Vladimir Ashkenazy, James Conlon, Krzysztof Penderecki, Anne-Sophie Mutter, Enrico Dindo, Francesca Dego, Alexander Lonquich, John Axelrod, Wayne Marshall, Andrea Bocelli, ed altri. Sotto la guida del M° Muti ha avuto occasione di esibirsi in diversi festival fra i quali il prestigioso Salzburger Festspiele di Salisburgo nel 2015. Ha anche preso parte a diverse registrazioni e dirette televisive quali: Concerto al Quirinale per la Festa della Repubblica nel 2016 in diretta su Rai 1; concerto di Pasqua 2016 al Duomo di Orvieto in onda su Rai 1; “Le Nozze di Figaro” dirette da James Conlon per il Festival dei Due Mondi a Spoleto (2016) in diretta su Rai 5, ecc. Infine collabora regolarmente con diverse orchestre professionali fra le quali l'Orchestra della Svizzera Italiana, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, l’Orchestra Sinfonica Rossini di Pesaro, l'Orchestra Toscanini di Parma, l’Orchestra Sinfonica della Repubblica di San Marino, l’Orchestra da Camera di Imola ed altre. Attualmente frequenta il Master of Arts in Music Performance sotto la guida del M° Enrico Fagone presso il Conservatorio della Svizzera italiana a Lugano.

  • Victor Serventi 1907 – 2000

    Largo et Scherzando per contrabbasso e pianoforte I. Largo II. Scherzando

    Henry Eccles 1670 – 1742

    Sonata in Sol minore per contrabbasso e pianoforte (basso continuo) I. Largo II. Allegro con spirito III. Adagio IV. Vivace

    Luciano Berio 1925 – 2003

    Psy per contrabbasso solo

    Gabriel Fauré 1845 - 1924

    Apres un Reve per contrabbasso e pianoforte

    Serge Koussevitzky 1907 – 2000

    Concerto in Fa#minore per contrabbasso e orchestra I. Allegro II. Andante III. Allegro

    Monica Cattarossi pianoforte Classe di contrabbasso di Enrico Fagone

  • Guida all’ascolto Come conclusione del mio percorso di studi presso il Conservatorio della Svizzera italiana, ho pensato di presentare un programma che dia la possibilità di mostrare in quale modo il contrabbasso sia uno strumento in grado di cimentarsi in opere di epoche molto distanti fra loro spaziando dal XVIII alla fine del XX secolo. Ci sarà inoltre, la possibilità di mettere a confronto la sonorità dello strumento con accordatura orchestrale con quella solistica, infatti, essendo il contrabbasso uno strumento dall’estenzione grave si trova a suo agio, ed ha un ruolo fondamentale, all’interno di ensemble più o meno numerosi, tuttavia, proprio per questa predisposizione, nel ruolo di strumento solista potrebbe risultare meno efficace rispetto ad altri, quindi per far fronte a questa difficoltà si aumenta la tensione delle corde (un tono sopra), così da far apparire lo strumento più brillante e sonoro. Per esattezza, il primo brano del recital sarà eseguito con uno strumento accordato da orchestra mentre il resto dei brani con uno strumento accordato a solo come generalmente avviene trovandosi in veste solista. Victor Serventi (Alger, 1907 - Margency (Val-d'Oise), 2000) Largo et Scherzando Op.44 Victor Serventi è stato un compositore francese, nonché insegnate presso il Conservatorio di Parigi. La sua opera più famosa, tenuta regolarmente in concerto e più volte registrata, è sicuramente il Largo et scherzando per contrabbasso e pianoforte che ha composto nel 1944. Quest’opera fa parte del ricco patrimonio di brani commissionati dal Conservatorio di Parigi. Infatti per la maggior parte del xx secolo venne commissionato un lavoro, presumibilmente per ogni strumento ogni anno, e gli studenti che si sono laureati hanno incluso il nuovo brano come parte del loro recital finale. Largo et scherzando è in un movimento esteso, in due parti come il titolo implica, e dura intorno agli otto minuti. È dedicato a alphonse-Joseph Delmas-Boussagol (1891-1958), professore di contrabbasso al conservatorio di Parigi.

  • L'apertura del largo è lirica, facendo uso efficace delle qualità cantabili del contrabbasso accompagnato con grande delicatezza e semplicità dal pianoforte. Poiché la musica si sviluppa nell'intensità e nella complessità contrappuntistica, i due musicisti lavorano insieme per creare un forte intreccio, ognuno integrando l'altro. Un accenno del tema di apertura ritorna prima di precipitare in un energico scherzando. Henry Eccles (Londra, 1670-75 - Parigi, 1735-45) Sonata in Sol minore Se non fosse per la sua omonima Sonata in Sol minore, il nome di Henry Eccles sarebbe stato da tempo consegnato ai libri di storia. Egli fu un talentuoso violinista e compositore inglese vissuto per buona parte parte della sua vita in Francia al servizio del Re Sole. Originariamente per violino e basso continuo, e pubblicata per la prima volta a Parigi nel 1723, la Sonata in Sol minore è l'undicesima della seconda raccolta di dodici Sonate scritte da Eccles, anche se Groves Dictionary afferma che alcuni dei movimenti furono composti da Giuseppe Valentini (1681-1753) e Francesco Antonio Bonporti (1672-1749), confermando che il secondo movimento di questa sonata in particolare, era rubato dalla quarta Op.10 di Bonporti e pubblicato per la prima volta a Bologna nel 1712. A quel tempo il copyright era sconosciuto e sarebbe stato molto facile per i compositori usare la musica di altri senza mai essere scoperti. La "Eccles Sonata" è stata legata al contrabbasso a partire da Serge Koussevitsky che registrava il primo movimento nel 1929, e all'edizione per contrabbasso della IMC pubblicata per la prima volta nel 1951 e tutt’oggi ancora in stampa, così da farla divenire un punto fermo del repertorio contrabbassistico. La Sonata si compone di quattro movimenti contrastanti (Largo / Corrente: Allegro con spirito / Adagio / Vivace) brevi e pieni di carattere e spirito.

  • Luciano Berio (Imperia, 1925 - Roma, 2003) Psy Luciano Berio è stato sicuramente uno dei più importanti compositori italiani della seconda metà del XX secolo, un leader delle avanguardie internazionali che è riuscito a scrivere musica Contemporanea comunicativa e gradita ad pubblico non soltanto di nicchia. Psy è l'unico brano per contrabbasso solo scritto dal compositore, anche se in realtà esiste una sua Sequenza (la numero XIVb) realizzata però su indicazione del compositore dal contrabbassista Stefano Scodanibbio: intorno al 2000/2001 Berio aveva in mente una doppia sequenza per violoncello e contrabbasso, la sua prima idea fu di farle eseguire una dopo l'altra, ma alla fine scrisse soltanto la Sequenza XIV per violoncello (la sua ultima Sequenza) delegando Scodanibbio di "reinventarla" per contrabbasso. Psy fu composto e pubblicato nel 1989 su commissione del contrabbassista Franco Petracchi appositamente per il prestigioso concorso internazionale "Giovanni Bottesini" ed inserito come brano obbligatorio nel repertorio richiesto in quell'edizione del concorso. La musica, in questo breve ma ricco brano, sembra giocare con le derivazioni di un tema barocco interpolando una breve sezione lirica. Gabriel Fauré (Pamiers, 1845 – Parigi, 1924) "Après un rêve" (Op. 7, n. 1) Gabriel Fauré è stato un compositore e organista francese. Con Debussy, Ravel e Saint-Saëns, è uno dei grandi musicisti francesi della fine del XIX secolo e dell'inizio del XX secolo. Tra le sue opere ha composto più di 100 canzoni che catturano al meglio lo spirito del suo tempo, fra queste uno dei suoi brani vocali più popolari è proprio "Après un rêve" che troviamo inserito in "Trois mélodies" (Op. 7), un set di melodie per voce solista e pianoforte composto da: "Après un rêve" (Op. 7, n. 1), "Hymne" (Op.7, No. 2) e "Barcarolle" (Op. 7, No 3). Le canzoni furono scritte tra il 1870 e il 1877 e pubblicate nel 1878. Tuttavia, non erano originariamente concepite insieme come un insieme di tre; l'opus

  • numero 7 è stato imposto su di loro in modo retrospettivo nel 1890, quasi 20 anni dopo le loro prime pubblicazioni. La prima trascrizione, originariamente per violoncello e pianoforte, è stata fatta nel 1939. Il testo di Après un rêve è tratto da un poema italiano anonimo liberamente adattato in francese da Romain Bussine. In un sonno che ha affascinato la tua immagine Ho sognato l'ardente felicità del miraggio. I tuoi occhi erano più morbidi, la tua voce pura e sonora, irradiato come un cielo illuminato dall'aurora; mi hai chiamato e ho lasciato la terra fuggire con te alla luce, i cieli per noi hanno aperto il loro nudo splendori sconosciuti, interviste ai bagliori divini; Ahimè! ahimè, il triste risveglio dei sogni, Ti chiamo, o notte, dammi le tue bugie, torna indietro, torna radioso, Ritorna, o notte misteriosa! Serge Koussevitzky ( Tver, Mosca, 1874 – Boston, 1951) Concerto per contrabbasso Op. 3 in Fa# minore Nato a Mosca e poi naturalizzato statunitense, Koussevitzky è stato un direttore d’orchestra tra i più rinomati della propria epoca, ma si impose inizialmente all’attenzione del pubblico innanzitutto come un virtuoso del contrabbasso. Solo dopo numerosi successi ottenuti in tournée come strumentista interprete d’eccezione nelle vesti di contrabbassista solista, iniziò l’attività di direttore d’orchestra. Il Concerto Op. 3 in Fa# minore composto nel 1905 è sicuramente, insieme al Concerto No.2 in B minore di Bottesini, il concerto romantico per eccellenza del repertorio contrabbassistico. Dal punto di vista formale il Concerto di Koussevitzky, più che un concerto romantico

  • si potrebbe definire una sorta di ‘poemetto sinfonico’ in un unico movimento a struttura tripartita A-B-A’. Infatti l’elemento caratterizzante è l’inedita ripresa integrale della parte iniziale del primo movimento riutilizzato come terzo movimento per poi raggiundere ovviamente una nuova conclusione. Ciò non ha precedenti in tutta la storia della forma del concerto solistico, il fenomeno sembra potersi inquadrare nell’intento dell’autore di costruire una sorta di breve forma ciclica, piuttosto che la classica struttura tripartita, sulla scia dei grandi autori tardo-romantici, Franck, Liszt, Tchaikovsky, ad esempio, ma soprattutto Dvoràk del quale Koussevitzky riprende palesemente il tema dell’ultimo movimento della celebre IX Sinfonia op.95 in Mi minore cosiddetta «Dal Nuovo Mondo» (composta in America qualche anno prima, nel 1893) per la composizione del motivo introduttivo dell’orchestra e del tema principale.