Michael Phelps il Nuotatore perfetto - Atletica Bovolone · Michael Phelps fece la sua comparsa in...

8
14 medaglie d’oro Olimpiche, 8 delle quali conquistate nella sola edizione di Pechino, 17 medaglie d’oro ai Campionati del Mon- do, 28 record mondiali: un palmares “esagerato” quello di Michael Phelps, comparabile solo a quello di leggende dello sport come il nuotatore Mark Spi- tz, il velocista e saltatore Carl Lewis, o i ginnasti sovietici Nikolai Andrianov e Larisa Latynina. Michael Phelps è senza ombra di dubbio il più grande nuotatore di tutti i tempi, una leggenda appunto. Il primo e finora il solo atleta in tutta la storia dei giochi olimpici in grado di vincere 8 medaglie d’oro in una singola edizione. Crescere in piscina Ciò che conta per Phelps non è il risul- tato finale, ma il percorso vi condurrà. «Devi arrivarci giorno per giorno, gara per gara e allenamento per allenamen- to. È tutta una questione di piccoli pas- si avanti, di migliorare costantemente i tuoi tempi e i tuoi risultati. È bello fissare degli obiettivi e guardare al futuro, ma non puoi rischiare di smarrirti guardando avanti». Un processo simile alla com- posizione di una sinfonia. Una sinfonia composta dal Professor Bob Bowman, l’allenatore di Phelps. Nel 1995 Phelps aveva appena superato la paura di infi- lare la testa sott’acqua quando entrò al North Baltimore Swim Club. Bowman invece, a 10 anni imparò a suonare il piano. A 12, suo padre lo portò a guar- dare una gara di nuoto dove l’attrazione principale era Tracy Caulkins, una delle nuotatrici più versatili della storia. Guar- darla era «come sentire un’orchestra suonare», dice Bowman, appassionato di Beethoven, con una laurea triennale in psicologia dell’età evolutiva (materia complementare, composizione musica- le). In Phelps Bowman trovò un ragaz- zo capace di “interpretare al meglio la sua sinfonia”. «La sua forza più grande è la capacità di rilassarsi e concentrarsi quando è sotto pressione. Più la pres- sione cresce, più lui rende: è una cosa rarissima». In poche parole: «Ha la ca- pacità di essere al meglio nel momento decisivo». Dagli esordi alle Olimpiadi Michael Phelps fece la sua comparsa in campo internazionale alle Olimpiadi di Sydney del 2000, dove a soli 15 anni fu il più giovane nuotatore statuniten- se a prendere parte ai Giochi Olimpici. Anche se in quell’occasione non vinse nessuna medaglia iniziò subito dopo a raccogliere successi in ambito interna- zionale. Cinque mesi dopo batté il re- cord del mondo dei 200m farfalla, e lo migliorò ulteriormente nel 2001 ai Cam- pionati mondiali di Fukuoka (Giappone). Negli anni successivi Phelps collezionò una pioggia di medaglie in occasione di Campionati Mondiali, Campionati Na- zionali e Trials, stabilendo record su re- cord. Nel 2004 ad Atene lo strapotere di Phelps portò a paragoni con il grande nuotatore statunitense Mark Spitz, che alle Olimpiadi di Monaco 1972 aveva vinto sette medaglie d’oro. Phelps tentò di infrangere quel record ma fallì l’impre- sa dovendo “accontentarsi” di 6 meda- glie d’oro e due di bronzo. Ai mondiali di nuoto di Melbourne del 2007 stabilì cinque primati mondiali in una settimana di gare. Pechino 2008 Pechino ha scelto l’8-08-08 come gior- no della cerimonia inaugurale delle Olim- piadi per sfruttare la buona sorte legata, secondo i cinesi, al numero 8. Buona sorte che non ha tradito il campionissi- mo statunitense. Phelps vince il suo primo oro il 10 ago- sto, con record del mondo. Si ripete il giorno dopo, e i giorni dopo ancora, fino al 16 agosto con la finale dei 100m far- falla. Per la prima volta in questa Olim- piade Phelps deve lottare strenuamente per la prima piazza, soprattutto a causa della stanchezza accumulata nelle gare precedenti. Mancano 10 metri alla pia- stra quando Phelps compie un’accelera- zione spaventosa, supera il serbo Cavic di un solo centesimo e vince il suo set- timo oro, stavolta con record olimpico anziché con record del mondo. A que- sto punto il record di Spitz è uguagliato, ma solo fino al giorno successivo. Il 17 agosto Phelps si eleva sull’ex-primatista fissando il nuovo record di 8 medaglie d’oro, vincendo con gli Stati Uniti la fi- nale della 4x100m misti, anche questa con primato del mondo. Appresa la no- tizia Mark Spitz dichiarerà «Epico. E’ un grande ragazzo forte e robusto potente nel nuoto!!! Questo ragazzo è non solo il più grande nuotatore di tutti i tempi, ma anche il più grande atleta di sempre»< il Nuotatore perfetto Michael Phelps di Fabio Isoli Io sono un pesce fuor d’acqua. Sono più a mio agio quando sto nell’elemento liquido. Non so far bene nessun altro sport.30

Transcript of Michael Phelps il Nuotatore perfetto - Atletica Bovolone · Michael Phelps fece la sua comparsa in...

Page 1: Michael Phelps il Nuotatore perfetto - Atletica Bovolone · Michael Phelps fece la sua comparsa in campo internazionale alle Olimpiadi di Sydney del 2000, dove a soli 15 anni fu il

14 medaglie d’oro Olimpiche, 8 delle quali conquistate nella sola edizione di Pechino, 17

medaglie d’oro ai Campionati del Mon-do, 28 record mondiali: un palmares “esagerato” quello di Michael Phelps, comparabile solo a quello di leggende dello sport come il nuotatore Mark Spi-tz, il velocista e saltatore Carl Lewis, o i ginnasti sovietici Nikolai Andrianov e Larisa Latynina. Michael Phelps è senza ombra di dubbio il più grande nuotatore di tutti i tempi, una leggenda appunto. Il primo e fi nora il solo atleta in tutta la storia dei giochi olimpici in grado di vincere 8 medaglie d’oro in una singola edizione.

Crescere in piscina Ciò che conta per Phelps non è il risul-tato fi nale, ma il percorso vi condurrà. «Devi arrivarci giorno per giorno, gara per gara e allenamento per allenamen-to. È tutta una questione di piccoli pas-si avanti, di migliorare costantemente i tuoi tempi e i tuoi risultati. È bello fi ssare degli obiettivi e guardare al futuro, ma non puoi rischiare di smarrirti guardando avanti». Un processo simile alla com-posizione di una sinfonia. Una sinfonia composta dal Professor Bob Bowman, l’allenatore di Phelps. Nel 1995 Phelps aveva appena superato la paura di infi -lare la testa sott’acqua quando entrò al North Baltimore Swim Club. Bowman invece, a 10 anni imparò a suonare il piano. A 12, suo padre lo portò a guar-dare una gara di nuoto dove l’attrazione principale era Tracy Caulkins, una delle nuotatrici più versatili della storia. Guar-darla era «come sentire un’orchestra suonare», dice Bowman, appassionato di Beethoven, con una laurea triennale in psicologia dell’età evolutiva (materia

complementare, composizione musica-le). In Phelps Bowman trovò un ragaz-zo capace di “interpretare al meglio la sua sinfonia”. «La sua forza più grande è la capacità di rilassarsi e concentrarsi quando è sotto pressione. Più la pres-sione cresce, più lui rende: è una cosa rarissima». In poche parole: «Ha la ca-pacità di essere al meglio nel momento decisivo».

Dagli esordi alle OlimpiadiMichael Phelps fece la sua comparsa in campo internazionale alle Olimpiadi di Sydney del 2000, dove a soli 15 anni fu il più giovane nuotatore statuniten-se a prendere parte ai Giochi Olimpici. Anche se in quell’occasione non vinse nessuna medaglia iniziò subito dopo a raccogliere successi in ambito interna-zionale. Cinque mesi dopo batté il re-cord del mondo dei 200m farfalla, e lo migliorò ulteriormente nel 2001 ai Cam-pionati mondiali di Fukuoka (Giappone). Negli anni successivi Phelps collezionò una pioggia di medaglie in occasione di Campionati Mondiali, Campionati Na-zionali e Trials, stabilendo record su re-cord. Nel 2004 ad Atene lo strapotere di Phelps portò a paragoni con il grande nuotatore statunitense Mark Spitz, che alle Olimpiadi di Monaco 1972 aveva vinto sette medaglie d’oro. Phelps tentò di infrangere quel record ma fallì l’impre-sa dovendo “accontentarsi” di 6 meda-glie d’oro e due di bronzo. Ai mondiali di nuoto di Melbourne del 2007 stabilì cinque primati mondiali in una settimana di gare.

Pechino 2008Pechino ha scelto l’8-08-08 come gior-no della cerimonia inaugurale delle Olim-piadi per sfruttare la buona sorte legata, secondo i cinesi, al numero 8. Buona

sorte che non ha tradito il campionissi-mo statunitense.Phelps vince il suo primo oro il 10 ago-sto, con record del mondo. Si ripete il giorno dopo, e i giorni dopo ancora, fi no al 16 agosto con la fi nale dei 100m far-falla. Per la prima volta in questa Olim-piade Phelps deve lottare strenuamente per la prima piazza, soprattutto a causa della stanchezza accumulata nelle gare precedenti. Mancano 10 metri alla pia-stra quando Phelps compie un’accelera-zione spaventosa, supera il serbo Cavic di un solo centesimo e vince il suo set-timo oro, stavolta con record olimpico anziché con record del mondo. A que-sto punto il record di Spitz è uguagliato, ma solo fi no al giorno successivo. Il 17 agosto Phelps si eleva sull’ex-primatista fi ssando il nuovo record di 8 medaglie d’oro, vincendo con gli Stati Uniti la fi -nale della 4x100m misti, anche questa con primato del mondo. Appresa la no-tizia Mark Spitz dichiarerà «Epico. E’ un grande ragazzo forte e robusto potente nel nuoto!!! Questo ragazzo è non solo il più grande nuotatore di tutti i tempi, ma anche il più grande atleta di sempre»<

il Nuotatore perfettoMichael Phelps di Fabio Isoli

“Io sono un pesce fuor d’acqua.Sono più a mio agio quando sto nell’elemento liquido. Non so far bene nessun altro sport.”

30

Page 2: Michael Phelps il Nuotatore perfetto - Atletica Bovolone · Michael Phelps fece la sua comparsa in campo internazionale alle Olimpiadi di Sydney del 2000, dove a soli 15 anni fu il

LO SPORT A SPASSO CON LA STORIALA PRIMA REGINA

DELL’ATLETICA di Luca Mantovani

Giochi Olimpici di Amsterdam, 1928. Il disco doveva essere la seconda gara nel programma femminile ma nei 100 metri succede il fi nimondo: false partenze,

squalifi che e lacrime delle atlete coinvolte ritardano notevol-mente la fi nale. Non è così invece per il gruppo di discobole: la gara fi la via liscia e viene portata a termine prima della tanto agognata partenza delle velociste; la polacca Halina Konopacka, con il nuovo record del mondo di m 39,61 è la prima campionessa olimpica della storia dell’atletica legge-ra.Il suo Paese le conferisce onori e riconoscimenti: già elet-ta atleta polacco dell’anno nel 1927, il titolo le viene rias-segnato nel 1928, dopo l’impresa di Amsterdam; è inoltre detentrice del record del mondo, prima nel 1926 e poi tra il 1927 e il 1932.Ma questo sembra quasi nulla in confronto all’impresa che Halina compie una decina di anni dopo. Nel 1939 la Germa-nia nazista invade la Polonia e Halina si rende protagonista del salvataggio del tesoro della Banca Nazionale; assieme al marito Ignacy Matuszewski, all’epoca a capo dei servizi segreti polacchi, organizza una carovana di dodici camion che attraversano l’Europa (Halina guida personalmente uno dei camion), fi nché, dopo un falso imbarco che disorienta i nazisti all’inseguimento, il tesoro arriva in Spagna, nelle mani del capo del governo polacco in esilio. Halina, con il marito Ignacy, fugge negli Stati Uniti, a New York, dove di-viene un’apprezzata pittrice; vivrà negli Stati Uniti fi no alla sua morte (nel 1989) ma non dimenticherà mai le sue origini e conserverà per sempre la doppia riconoscenza del suo paese.Halina Konopacka è un chiaro esempio di come un atleta grande nello sport può diventare grande anche per l’intera nazione, un simbolo in cui la popolazione si può identifi care. Halina è diventata una vera e propria icona positiva: ha com-battuto e si è opposta alla tremenda tirannia che ha oppres-so il suo paese, con grande coraggio e senza risparmiare energie. Ricordiamo il suo gesto, sperando che ci aiuti a non dimenticare quella terribile tragedia.<

31

Page 3: Michael Phelps il Nuotatore perfetto - Atletica Bovolone · Michael Phelps fece la sua comparsa in campo internazionale alle Olimpiadi di Sydney del 2000, dove a soli 15 anni fu il
Page 4: Michael Phelps il Nuotatore perfetto - Atletica Bovolone · Michael Phelps fece la sua comparsa in campo internazionale alle Olimpiadi di Sydney del 2000, dove a soli 15 anni fu il

Rubrica delRiviviamo ancora in queste semplici interviste le sensazionie le emozioni di alcuni nostri storici atleti dell’Atletica Selva Bovolone1- Qual è il motivo che ti ha spinto a fare atletica? Com’è stato il tuo primo approccio?2- Quali sono i ricordi più belli che ti ha lasciato l’atletica?

Elena Carmagnani, Atleta dell’anno nel 1988. Primatista sociale dei mt 200 e dei mt 400.

RISPOSTA 1:La “mia” atletica nasce semplicemente da una domanda fattami a 8 anni da mio zio, che già accompagnava la fi glia Michela alle “non competitive”, il quale mi chiese: “Vuoi venire anche tu???”Mi ricordo che abbiamo corso, corso, corso perché sempre considerate mezzofondiste dalla società di Verona, e anche perché, allenandoci ad Asparetto, non si poteva fare altro che correre. Quando stavo per smettere, a 15 anni, sempre seguendo la stessa cugina, ho incontrato l’Atletica Bovolone ed un certo Massimo Signoretto, che mi ha letteralmente spostato dai 1500 ai 400, passando per gli 800, ed è stata fatta!Ho corso, corso, corso ininterrottamente (vedi Forrest Gump), e non solo perché fi nal-mente mi allenavo su una pista, e ho quindi incominciato a spaziare, svolgendo le altre specialità, fi no ai 24 anni.Naturalmente sempre con enorme fatica, ma con grandissime soddisfazioni, non solo agonistiche, ma come scuola di vita.

RISPOSTA 2:Ricordo che ero molto impressionata nell’andare a gareggiare in città che consideravo “da vedere almeno una volta nella vita”. Quindi ricordo benissimo la prima volta che andai a Roma (facevo le medie), la prima volta che andai a Firenze, a Milano, Torino ecc. Mi piaceva associare il fatto che l’atletica ti portasse, “correndo”, così lontano da casa, a scoprire il mondo, oltre che a farti conoscere altre persone, quindi nuove amicizie.Inoltre non dimenticherò mai la gara che feci ad Udine, dove fermai il cronometro a 56”65 nei 400 e se mi concentro bene mi vengono in mente le sensazioni dei passi che scorrono sulla pista perché quella sera mi sembrava di “volarci” sopra, invece che correrci.<

Beatrice Lucato, Atleta dell’anno nel 1981

RISPOSTA 1:Ho sempre avuto la passione per la corsa fi nché all’età di 9 anni un’amica insistette affi nché andassi a fare atletica. Inizialmente ero un po’ restia, ma grazie all’incoraggiamento di mio papà, accettai. Nonostante gli allena-menti richiedessero un costante impegno mi sono sempre sentita accolta e sostenuta dalla società e dai miei compagni. Tra noi atleti c’era una stima reciproca e un’amicizia sincera, senza invidia.

RISPOSTA 2:Faccio fatica ad individuare il ricordo più bello perché ogni gara aveva una sua storia che raccoglieva tantissime emozioni. Ricordo con particolare affetto i momenti di trasferta, in cui ho avuto la possibilità di conoscere realtà differenti, fare nuove amicizie e allo stesso tempo di gareggiare con atleti di diverse provenienze. Consiglio a tutti di frequentare l’atletica poiché per me è stato un prezioso percorso formativo, che mi ha aiutato anche nel periodo della mia adolescenza, arricchendomi con importanti esperienze.<

32

Page 5: Michael Phelps il Nuotatore perfetto - Atletica Bovolone · Michael Phelps fece la sua comparsa in campo internazionale alle Olimpiadi di Sydney del 2000, dove a soli 15 anni fu il

GIOCHI OLIMPICIPECHINO 2008

Prima di tutto parliamo di atletica. Schwazer immen-so, Rigaudo superba. Ma il bilancio complessivo è disastroso: 4 atleti tra i primi 8, di cui 3 sono

marciatori (Schwazer, Rigaudo, Brugnetti e l’unica dalla pista è la Claretti). Giusto ricordare i record italiani di Libana Grenot e Elena Romagnolo, il bellissimo perso-

nale di Claudio Licciardello e l’impresa di Obrist che ha raggiunto la fi nale, ma il resto è da dimenticare. Delusioni soprattutto dai salti e dalla velocità. Ora spetta un bel-l’esame di coscienza dalla Federazione Italiana: Arese e Silvaggi devono ammettere senza mezzi termini che il bilancio è in rosso!!!

“Nemmeno Superman poteva battermi oggi”. Questa frase la dice lunga sulla condizione che Alex Schwazer aveva al momento della 50 km di marcia a Pechino. L’altoatesino di Calice (31 abitanti) ha marciato più di 8000 km que-st’anno per arrivare pronto al grande appuntamento. Memore della gara mondiale dello scorso anno, Alex è sempre stato nel gruppo di testa, controllando, e alla fi ne ha staccato tutti, dimostrando una superiorità disarmante. Una gara da brividi, da lacrime.

Non per niente il suo cognome signifi ca lampo, saetta. Usain Bolt, giamaicano di 22 anni, ha incantato il Bird’s Nest di Pechino con le sue prodezze: record del mondo dei 100, dei 200 e della 4x100 (assieme ai suoi compagni Carter, Frater e Powell), vittorie schiaccianti sugli avversari come mai nessuno aveva fatto prima. Con la spavalderia tipica di un ragazzo giamaicano ha conquistato il pubblico cinese.

33

Page 6: Michael Phelps il Nuotatore perfetto - Atletica Bovolone · Michael Phelps fece la sua comparsa in campo internazionale alle Olimpiadi di Sydney del 2000, dove a soli 15 anni fu il

Non ci sono più parole per defi nire Valentina Vezzali. Regi-na assoluta del fi oretto femminile, è al terzo oro consecutivo ai Giochi Olimpici. E’ la quarta donna a riuscire nell’impresa, dopo la nuotatrice Fraser (AUS), la ginnasta Latynina (URS) e la nuotatrice Egerszegi (HUN). In fi nale ha compiuto un altro dei suoi miracoli, rimontando due stoccate proprio nei secon-di fi nali: glaciale e spietata.

GIOC

HI O

LIMPI

CI P

ECHI

NO 2

008

A mio avviso la medaglia più inattesa e incredibile dell’intero palmares italiano. Andrea Minguzzi ha colto una medaglia d’oro d’altri tempi. Eliminato ai quarti il campione uscente, il russo Mishin, Andrea è sfortunato nel sorteggio della fi nale, essendo il secondo a doversi posizionare per la fase di lotta a terra. Qui Andrea costruisce la sua impresa: si libera dalla presa a terra e a pochi secondi dalla fi ne, con una proie-zione con piegamento all’indietro, conquista i 3 punti che piegano l’ungherese Fodor e gli consegnano l’oro. Ragazzo semplice, dirà che per lui questo non è un lavoro, ma una passione e un sogno…che adesso si è realizzato.

A mio avviso la più grossa sorpresa dell’atletica. Tia Helle-baut, belga ex eptatleta, compie un impresa battendo nell’al-to la stra-favorita, dominatrice da due anni, Blanka Vlasic. La condotta di gara non è perfetta, con qualche errore qua e là, ma alla quota di 2,05 centra il gran salto al primo tentativo, la Vlasic ce la fa al secondo e questo le risulterà fatale. Grande organizzazione di squadra del Belgio (un oro e un argento nelle 4x100 femminile), con pochi atleti ma sempre piazzati a suon di primati personali.

Un oro che mancava da vent’anni nella boxe. Roberto Cam-marelle ha dominato il torneo olimpico dei supermassimi mo-strando una lotta pulita, effi cace e allo stesso tempo deva-stante. Ha vinto per ko sia la semifi nale che la fi nale, contro il cinese Zhang Zhilei, in uno stadio che era una bolgia. Ha riportato ai grandi fasti la boxe italiana, dimostrando come anche in questo sport si vinca prima con la testa che con i muscoli.

34

Page 7: Michael Phelps il Nuotatore perfetto - Atletica Bovolone · Michael Phelps fece la sua comparsa in campo internazionale alle Olimpiadi di Sydney del 2000, dove a soli 15 anni fu il

Risultati del concorsoSEI UN VERO INTENDITORE DI SPORT?

previsioni Pechino 2008

Pietro e Marco Perbellini, dopo la cocente sconfi tta dello scorso anno, stavolta si affermano e stravincono il concorso. Ma sono avvisati, l’anno prossimo la battaglia sarà molto più dura. Vi aspettiamo numerosi!!!

NOME E COGNOME VINCITORI INDOVINATI1 Pietro e Marco Perbellini 222 Fabio Fiorini 19 (+6 secondi posti)3 Alessandro Marcon 19 (+3 secondi posti)4 Federico Fiorini 185 Enrico Lista 17 (+10 secondi posti)6 Luca Mantovani 17 (+9 secondi posti)7 Claudia Mantovani 17 (+7 secondi posti)8 Matteo De Carli 17 (+6 secondi posti)9 Giorgio Mantovani 1610 Alessandro David 15 (+6 secondi posti +5 terzi posti) 11 Andrea Nadali 15 (+6 secondi posti +3 terzi posti)12 Antonio Turin 1513 Andrea Pelucco 14N.B.: in caso di parità viene considerato il numero di secondi posti; se c’è parità anche con i secondi posti viene considerato il numero di terzi posti

Eccolo qui: Matthew Mitcham, australiano, l’uomo che ha let-teralmente rovinato la festa cinese nei tuffi . Alla vigilia tutti pensavano nell’an plein cinese ma questo ragazzo è riuscito a portare a casa l’ultimo oro rimasto da assegnare, quello dalla piattaforma 10 metri, con un tuffo conclusivo incredibile che gli è valso, da solo, il punteggio di 112.10.

Una delle più grosse sorprese degli interi Giochi: l’Olanda vince il torneo femminile di pallanuoto. Un vero sogno per queste ragazze, uno di quelli che ogni tanto si avverano sotto il fuoco di Olimpia. Proprio l’Olanda aveva precedentemente eliminato l’Italia ai rigori, nei quarti di fi nale. Olimpiade amara per gli sport di squadra azzurri, che tornano a casa con zero medaglie.

35

Page 8: Michael Phelps il Nuotatore perfetto - Atletica Bovolone · Michael Phelps fece la sua comparsa in campo internazionale alle Olimpiadi di Sydney del 2000, dove a soli 15 anni fu il

Cosa c’è di meglio di una rilassan-te giornata in montagna nel bel mezzo dell’estate? Detto fatto!

Domenica 13 luglio un nutrito gruppetto di atleti è partito per passare una gior-nata di relax in montagna. Destinazione Giazza, con l’obiettivo di conquistare le alte vette del gruppo del Carega.Dopo il ritrovo, alle 9.30, siamo partiti comodamente da Bovolone.A Selva di Progno abbiamo fatto la pri-ma fermata dove abbiamo fatto la spesa e abbiamo riempito ben bene i nostri zai-ni di panini e affettati. Bravissime sono state le ragazze che armate del portafo-glio del Bonfa hanno fatto la spesa per tutti, riuscendo a spendere solo 3 euro e mezzo a testa. Abbiamo ripreso il viaggio e dopo poco siamo arrivati al primo rifugio (rifugio Rivolto) dove abbiamo lasciato le mac-chine. Qui è cominciata la nostra “fati-cosa” salita verso il rifugio Scalorbi. Nei nostri zaini c’era ogni genere di attrez-zatura, compresi imbrachi, moschettoni e caschetti La salita è stata abbastanza rapida e al-l’una siamo arrivati alla meta, in attesa di incontrarci con gli Iron Men. Dopo es-serci adeguatamente accampati, i nostri zaini si sono aperti e sono usciti panini, affettati e formaggi di ogni sorta. A questo punto vi chiederete chi sono gli Iron Men. Bene, apriamo una piccola parentesi e diciamo che sono tre simpatici atleti: Fa-bio un triatleta, Matteo un deca-tleta, e Sebastiano un fondista. Sono partiti di buon mattino e mentre noi eravamo ancora tra le braccia di Morfeo, loro hanno raggiunto la cima del Carega attraverso il sentiero alpinistico Angelo Pojesi (3 ore e 20 minuti di cammino con imbrago e mo-schettoni).Dopo un po’ che eravamo accam-pati abbiamo notato in lontananza i tre Iron Men che di buon passo, pra-ticamente di corsa, scendevano la cima del Carega. Finito il bivacco abbiamo richiuso i nostri zaini e alcuni di noi si sono avventura-ti nell’affrontare per la prima volta una via ferrata (el Bonfa e Marco). Gli altri, la maggior parte, sono rimasti comoda-mente distesi sul prato vicino al rifugio Scalorbi a prendere quel poco di sole che ogni tanto spuntava tra una nuvola ed un’altra.

Quindi, dopo aver infi lato gli imbrachi, accompagnati da alcuni degli Iron Men, abbiamo affrontato la ferrata denomina-ta Campalani. È una via ferrata che sale praticamente in verticale, ti porta mol-to rapidamente in cresta e ti permette di raggiungere la cima del Carega ve-locemente. I neofi ti sono stati assistiti dal Seba, che dovremo ribattezzare “el Messner de noantri” considerata l’esperienza accumulata nell’affrontare le vie ferrate.Una volta in cresta si è aperto davan-ti a noi un panorama stupendo, con le cime accarezzate dalle nuvole spinte dal forte vento che ci ha fatto compagnia per tutta la giornata. Le vallate erano verdeggianti come non avevo mai visto, sicuramente per merito delle abbondanti piogge di quest’anno. Siamo discesi subito per raggiungere gli altri al rifugio Scalorbi ed iniziare quindi il cammino di rientro.

Arrivati al rifugio Pertica ci siamo fermati per un’altra sosta e abbiamo ammirato i soliti Iron Men e Marco nell’ultima fatica del giorno: la ferrata Cesare Battisti.Ormai la giornata sta volgendo al ter-mine ed è ora di tornare alle auto per l’ultimo appuntamento della giornata: abbondante cena all’agriturismo Dal Bo-sco, per riempire l’enorme voragine che si è aperta nei nostri stomaci dopo aver percorso in lungo e in largo il gruppo del Carega.<

Allenamento in alturacronaca di una giornata in montagnadi Riccardo Faccioni

Il gruppo che ha partecipato alla spedizione in montagna.6

Gli “Iron Men” iniziano una delle lorotante scalate.6

5Il Bonfa impegnatonel tentativo

di trasformazione in Iron Man.

36