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Anno XIII · Novembre 2007 G.A.B. 6963 Pregassona Prego segnalare cambiamenti indirizzo · Bitte Adressänderungen mitteilen · Svp. signaler changements d’adresse Missione Cattolica Italiana, Bovetstrasse 1, 3007 Bern Quando le due vite si incontrano Mensile delle Missioni di Basilea Berna Burgdorf Utzenstorf Konolfingen Langenthal Solothurn Thun Novembre e i defunti

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Anno XIII · Novembre 2007

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Novembre 2007

Mensile delle Missioni di:Basilea, Berna, Burgdorf-Utzenstorf, Konolfingen, Langenthal,Solothurn, Thun

Direttore responsabile:Valerio Farronato

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Tipografia: La Buona StampaVia Fola, 6963 Pregassona,tel. 091 973 31 71

Sommario

Il Papa ela domenica

I nostri defunti

Il testamento

Dalle Missioni· 9-12 Basilea· 13-16 Berna· 17-19 Burgdorf· 20 Konolfingen· 21-23 Solothurn· 24 Thun

Pagina sociale

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2526 Italia,

rischio di islamizzarsi

EDITORIALE

Foto copertina: Nonno e nipotina

Il tocco delle personeche ti cambiano la vitaLe persone che ti cambiano la vita sono come l’arcobaleno. Arrivano dopo un tem-porale, quando il cielo è buio e tira vento. Quando ti viene da pensare che il sole si è eclissato per sempre. Poi la pioggia smette di colpo, senti l’odore dell’aria nelle narici e ti si presenta un festival di colori ricamati su un azzurro che non avevi mai visto prima. Da quel momento non sarai più lo stesso. L’arcobaleno ti è entrato ne-gli occhi, circolato nel sangue, finito fino al cuore che adesso “pompa” un sangue nuovo.

Le persone che ti cambiano la vita arrivano inaspettate. Ma quando le incontri non è mai per caso. Quel rendez-vous te lo sei preparato da un sacco di tempo. Ci hai sperato, hai lottato, hai pregato per avere quell’incrocio di esistenze. Le persone che ti cambiano la vita spesso non lo sanno quanto ti sono entrate in profondità. Ignorano il canyon che si è formato nella tua anima. Sono come degli angeli che ti sfiorano una spalla mentre viaggi su un autobus. Un tocco lieve e la tua pelle è “marchiata” per sempre: loro tornano a volare. Vorresti che restassero con te per tutta la vita. Ma sai che non dipende, solo, da te. Staresti ad ascoltarle per giorni interi. Senza mai staccare gli occhi. Ti preoccuperesti che stiano bene. Proveresti quella calma interiore che nessuno al mondo ti ha mai dato. Poi daresti chissà cosa per mantenere anche un solo, piccolo, labile contatto. E se non fosse possibile, cu-stodiresti come una sentinella attenta il loro ricordo dentro una stanza della tua anima. Quella che apriresti almeno mille volte al giorno e ogni volta ti stupiresti per la luce che entra dalla finestra.

Le persone che ti cambiano la vita sono un libro da rileggere tra le righe, uno sguar-do che dura all’infinito, il vento che ti viene incontro. Sono le dune di un deserto: dietro l’ultima sai che ci sarà sempre un’oasi imprevista e mai un miraggio. Hanno parole che ti massaggiano lo spirito, mani che scrivono quello che è giusto per te. Gli incontri che ti segnano non sono mai uno addio. Altrimenti non sarebbero veri.

Le persone che ti cambiano la vita sono eterne. Anche quando ti fanno soffrire, lo fanno per il tuo bene. Anche se tu te ne accorgi sempre in ritardo. Quando le incroci sulla tua strada non è mai per un colpo di fortuna. Sei tu che avevi deciso di imboc-care quella via. Magari senza saperlo. Le riconosci al primo sguardo, è inutile che ci giri intorno. È qualcosa che senti nell’aria, ti pervade l’anima, ti riempie gli occhi. Niente e nessuno potrà arrestare quel tuo cambio di marcia. Corri verso la stazione della Gioia con il motore che romba.

Carlo Baroni

Nostalgia per una partenza

Wiesenstrasse 26 (di fronte alla MIGROS)4900 Langenthal · Tel. / Fax 062 923 00 28

Nuovo orario di apertura:Lunedì: chiuso · Martedì e mercoledì: 14.00 - 18.30

Giovedì e venerdÌ: 9.00 - 12.00 / 14.00 - 18.30 Sabato: 9.00-12.00 / 14.00 - 17.00, oppure su appuntamento.

➧ Vestitini e scarpine di battesimo➧ Bomboniere per il 1° compleanno... inoltre➧ Bomboniere e sacchettini portaconfetti ➧ Partecipazioni ed inviti ➧ Oggetti regalo ➧ Tovaglie e centrini

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VITA DELLA CHIESA

Papa Benedetto XVI ha ripreso il tema caro a Papa Giovanni Paolo II, ossia il valore della domenica vissuta come “giorno del Signore”. E ha citato la classica frase dei martiri vissuti in Tunisia nel 304 dopo Cristo: “Non possiamo vivere senza domenica”.Bisogna evitare che la domenica anneghi nel “fine set-timana” e si riduca a “tempo vuoto”. Recuperarne il si-gnificato antico di “giorno del Signore” e valorizzarne la caratteristica di “festa della creazione” che bene si lega alla sensibilità moderna per l’ecologia. La domenica, spiega papa Ratzinger, ricorda la “resurre-zione” e “il mattino della creazione”. “In un’epoca in cui - a causa dei nostri interventi umani - la creazione sem-bra esposta a molteplici pericoli, dovremmo accogliere coscientemente proprio anche questa dimensione della domenica”. Quando è vissuta come “riposo che abbrac-cia tutti gli uomini” la domenica ci trasmette “qualcosa della libertà e dell’uguaglianza di tutte le creatore di Dio”. “La domenica nelle nostre società occidentali - ha detto ancora il Papa - si è trasformata in un fine-settimana, in tempo libero”. Il tempo libero è “bello e necessario”, ma esso rischia di rivelarsi un tempo senz’anima: “Se non ha un centro interiore, da cui proviene un orien-tamento per l’insieme, finisce per essere tempo vuoto che non ci rinforza e ricrea”. Il “centro” per i cristiani - conclude il Papa - dovrebbe essere fornito dalla “cele-brazione eucaristica”, da proporre “non come precetto ma come necessità interiore”. Il Papa ha accennato alla “bellezza della liturgia” che a volte sembra “rendere presente sulla terra un pezzetto di cielo”. “Come Maria portò Gesù nel suo grembo e gli diede un corpo perché potesse entrare nel mondo, anche noi accogliamo Cristo nel Pane spezzato. E rendiamo il nostro corpo lo stru-mento dell’amore di Dio portato nel mondo”.

Parola di Gesù: “Chi crede in me (!) avrà la vita eterna”. Noi crediamo che c’è un’altra vita: eterna, ap-punto. Il credente sa che morire a questa vita terrena significa entrare nel Regno del Dio della vita, nella “Casa del Padre”, come si esprime la preghiera della Chiesa. Allora i no-stri cari che ci hanno lasciato e che credevano in Dio attraverso Gesù (“Nessuno va al Padre se non tra-mite me”) sono vivi. Ecco come lo scrittore Yves Duteil descrive bene questa realtà straordinaria.

“Dove vanno quelli che ci vengono a mancare? Noi accompagniamo i lo-ro corpi fino alla terra e dopo? ... Noi decoriamo di belle parole la loro memoria, parliamo loro come se fos-sero ancora qui, da qualche parte; inaccessibili ma presenti, amorevo-li e gentili. Cosa non daremmo per una risposta, un consiglio da parte loro, una parola anche solo per dire “Veglio su di voi”. E ci basta evocarli perché ci sorridano con il volto lu-minoso nel nostro più bel ricordo di loro. I nostri assenti ci accompagna-no. Non si può nascondere loro nien-te perché ci guardano con i nostri propri occhi. È una strana e intima convinzione che non si può condivi-dere se non con coloro che amiamo, nella fiducia di non essere scherniti, ma, al contrario, confortati.

Coloro che ci mancano riempionoil vuoto della loro assenza con unapresenza silenziosa e tenera. Sempre disponibili, essi ci sono vicini, dietro alle nostre pupille chiuse, nei mo-menti di dubbio o di paura, nelle gioie profonde. Nel dolore di averli

perduti, c’era questa impotenza a trattenerli, ad aiutarli, ad accompa-gnarli. Nella tristezza della loro as-senza, abbiamo la sensazione di es-sere da loro guidati, di conferire loro un ruolo che in questo modo essi non hanno mai perso. Chiudendo gli occhi, ci trasmettono il loro sguardo, come una bussola. Che abbiano bi-sogno anch’essi dei nostri pensieri, delle nostre luci per illuminare la loro strada? La tristezza non è che il contrario dell’amore. Ma è ancora amore. Come sarebbe triste di “non essere più tristi senza di loro...”.

Nel Pantheon dei nostri cuori, i no-stri assenti hanno sempre ragione. Se si dovesse fare il ritratto della felicità, apparirebbe forse anche il volto della tristezza e la quiete amo-revole di coloro che ci hanno lascia-to ma che vegliano su di noi tenera-mente. È un’immagine che conforta per addormentarsi, per orientarsi, o perdersi nel loro sorriso. Vi è un po’ d’infinito in questo amore. Quelli che ci mancano sembrano così se-reni, così vicini, come in assenza di gravità...

Che trovino in noi il loro cammino verso altrove? Allora i viventi diver-rebbero la casa di coloro che li han-no amati. E se un giorno essi non esi-stessero più per nessuno, sarebbero davvero scomparsi? Sentirsi amati da vivi, è sapere che esiste in qual-che parte un dopo, un mezzo di con-tinuare la strada assieme. L’assenza non è un vuoto. È anche amore che ci accompagna. Servire ancora, esse-re utili a qualcuno... Un bel destino per i nostri assenti”.

Il Papa e la domenica“Non può essere solo fine-settimana”

“Senza il giorno del Signore non possiamo vivere. Solo insieme al Risorto ritroviamo il fondamento, la bellezza e la dignità della nostra esistenza”, ha affermato Benedetto XVI nella sua visita pastorale a Vienna.“Il tempo libero è prezioso. Ma senza un centro in-teriore rischia di essere senz’anima, diventa tempo vuoto. Impariamo a guardare oltre l’attivismo della quotidianità”.

È un dovere somministrareacqua e cibo ai pazientiin stato vegetativoChiarimento della Congregazioneper la Dottrina della Fede

CITTÀ DEL VATICANO - La Santa Sede ha ribadito in un documento pubblicato venerdì 14 settembre 2007 che somministrare acqua e cibo ai pazienti che ver-sano nel cosiddetto “stato vegetativo” è moralmente obbligatorio. Inoltre, l’alimentazione e l’idratazione artificiali non possono essere interrotte, almeno in li-nea di principio, anche quando questo stato si prolun-ghi fino ad essere definito dal punto di vista medico “permanente”.Sono i due concetti cardine ribaditi in un documento approvato da Benedetto XVI in risposta ai quesiti sol-levati dai Vescovi degli Stati Uniti.“La somministrazione di cibo e acqua, anche per vie artificiali, è in linea di principio un mezzo ordinario e proporzionato di conservazione della vita”, spiega il documento. “Essa è quindi obbligatoria, nella misura in cui e fino a quando dimostra di raggiungere la sua finalità propria, che consiste nel procurare l’idrata-zione e il nutrimento del paziente. In tal modo si evi-tano le sofferenze e la morte dovute all’inanizione e alla disidratazione”.“Un paziente in ‘stato vegetativo permanente’ è una persona, con la sua dignità umana fondamentale, alla quale sono perciò dovute le cure ordinarie e propor-zionate, che comprendono, in linea di principio, la somministrazione di acqua e cibo, anche per vie arti-ficiali”. Una “nota di commento” indica “tre casi eccezionali” nel quali quell’obbligo viene meno. Il primo è di na-tura economico-sociale e riguarda luoghi di “estrema povertà” dove l’alimentazione e l’idratazione artifi-ciali non siano “fisicamente possibili”.Il secondo e il terzo sono di tipo clinico e riguarda-no eventuali “complicazioni” per le quali “il paziente possa non riuscire ad assimilare il cibo e i liquidi” o che rendano quel trattamento di “eccessiva gravosità” e di “rilevante disagio fisico”.Ma i casi eccezionali - conclude la nota - nulla tolgono al fatto che la somministrazione di acqua e cibo “rap-presenta sempre un mezzo naturale di conservazione della vita e non un trattamento terapeutico” e il suo uso sarà quindi da considerare “ordinario e propor-zionato, anche quando lo “stato vegetativo” si pro-lunghi”.A documentare che non vi è discontinuità nel “ma-gistero pontificio”, la nota elenca sei pronunciamenti precedenti, di papa Wojtyla o di organismi vaticani, che sono stati formulati tra il 1980 e il 2004.In una intervista alla “Radio Vaticana”, il Sottosegreta-rio della Congregazione per la Dottrina della Fede af-ferma che “la qualità della vita non è un giudizio che sta a noi dare. La vita è un dono di Dio, e la Chiesa ha insegnato che è un dono non soggetto alla deter-minazione e alla decisione di alcuno, inclusa la stessa persona malata”. “La dignità della persona umana, quindi, perdura per tutto il corso del suo sviluppo fisi-co”. “La persona umana, dal punto di vista cattolico, è costituita in modo da possedere una dignità che dura in tutti i vari stati fisici che ogni persona sperimenta nel corso della vita, dal grembo materno al momento finale prima della morte. Non si può porre fine alla vita in nessun momento per nessun motivo”.

I nostri assenti ci accompagnano

NOVEMBREMese dedicato al ricordo dei defunti

“La morte è la curvadella strada, morireè solo non essere visto. Se ascolto, sentoil tuo passo esisterecome io esisto.” (Fernando Pessoa)

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CHIESA LOCALE

“In realtà - affermano i vescovi - Dio è loro vicino ed essi Lo cercano e Lo seguono. Non hanno dimenticato Dio, anzi Egli è per loro una sorgen-te di gioia”. Dio si rallegra quando il giovane ritorna a lui e il giovane è felice quando scopre Dio e cammina con lui.La lettera dei Vescovi offre poi tre spunti di riflessione: la situazione at-tuale dei giovani nel mondo; l’aneli-to dei giovani che cercano e trovano Dio; l’accompagnamento dei giova-ni, una responsabilità che spetta alla famiglia, alla società e alla Chiesa.I giovani devono affrontare oggi un mondo non facile, pieno di tensioni, di preoccupazioni per il futuro che lo gettano spesso nell’angoscia e nella depressione; un mondo carat-terizzato da insicurezza e violenze,

QUI DA NOI

La galleria ferroviaria, sognata una cinquantina d’anni prima ma ogget-to di lunghe controversie da parte dei vari Cantoni interessati, fu decisa di comune accordo dai governi svizze-ro, tedesco e italiano. Nell’autunno 1872 iniziarono i lavori che furono portati a termine nel 1880 con oltre un anno di ritardo e un superamen-to dei costi di parecchi milioni. Il 1° gennaio 1882 la galleria fu aperta al traffico e inaugurata ufficialmente il 23 maggio. Si trattò dell’avvenimen-to del secolo, sia per la sua lunghez-za di 15 km (era il cantiere più gran-de in Svizzera), sia per l’importanza dell’opera a livello europeo, perché collegò il Nord al Sud e contribuì ad avvicinare i paesi europei.

Le condizioni di lavoroNel traforo si sperimentarono nuove tecniche per velocizzare i lavori e la fretta si ripercosse duramente sulla condizione degli operai impiegati nella costruzione. Le condizioni degli operai erano pessime. Si facevano turni di 8 ore in un ambiente in cui la temperatu-ra superava i 30 gradi, in cui l’aria era resa irrespirabile dalla scarsa ventilazione e dalle esalazioni delle macchine. Furono quasi duecento i lavoratori deceduti a causa degli incidenti sul cantiere. Gli infortuni arrivarono alle quattrocento uni-tà. Inoltre l’igiene era pessima: non erano stati installati sufficienti ser-vizi igienici e l’approvvigionamento dell’acqua era scarso. L’accumularsi di sporcizia ed escrementi favorì la diffusione dell’ancyilostoma duode-nale, un verme parassita. La malat-

tia, conosciuta in principio come “anemia del Gottardo”, o “anemia del minatore”, fu attribuita inizial-mente all’inalazione dei gas nocivi all’interno della galleria, ma la sua vera natura fu identificata solo nel 1880 in un ospedale a Torino, nei corpi dei minatori rientrati a causa della malattia e in seguito deceduti.Anche le condizioni di vita fuori dal cantiere erano gravose. La po-polazione residente ad Airolo nel periodo di costruzione del traforo raddoppiò; a Göschenen (il cantiere si trovava a 1109 metri) la popola-zione quintuplicò. Gli operai, di cui quasi cinquemila erano di origini italiane, trovarono posto nelle po-che baracche costruite dalla ditta Favre o in luoghi non idonei come stalle e soffitte, messi a disposizione dai residenti. Gli alloggi erano carat-terizzati da sporcizia e promiscuità.Il salario medio di un operaio specia-lizzato era di circa quattro franchi al giorno; quello di un manovale poco più di tre franchi. Per dormire a tur-ni di otto ore in uno stesso letto si pagavano 50 centesimi, mentre una sistemazione in stanzoni con dieci letti era di venti franchi al mese. Un chilo di pane costava 40 centesimi e uno di formaggio poco meno di un franco. Gli operai dovevano inoltre provvedere all’olio per le lampade utilizzate nello scavo. Il pagamento dei salari era effettuato in buona parte in buoni d’acquisto utilizzabili presso gli spacci della ditta Favre, la quale offriva prodotti a prezzi esor-bitanti, e in valuta italiana, per gua-dagnare con il cambio.La situazione di disagio degli ope-rai determinò le prime proteste. Il 27 luglio del 1875 a Göschenen un gruppo di operai lasciò la galleria senza permesso. Il signor Favre, pro-prietario della ditta ginevrina che eseguiva il traforo, dopo aver ten-tato inutilmente di trattare con gli scioperanti, chiese aiuto alla milizia di Göschenen che per reprimere la rivolta sparò sui manifestanti, pro-vocando quattro morti (Costantino Doselli, di Parma, anni venti; Gio-vanni Merlo, di Torino, anni venti-sei; Salvatore Vila e Giovanni Gotta, di Torino, anni venticinque) e diversi feriti. I giornali elvetici raccontaro-

no gli avvenimenti rilevando so-prattutto le paure degli abitanti nei confronti degli italiani e prendendo posizione a favore del signor Favre, dipinto come un benefattore, di fronte all’ingratitudine dei lavora-tori, avidi di denaro. L’uso della for-za da parte delle forze dell’ordine fu ritenuto giustificato. Il Consiglio Federale tuttavia fece stilare un rap-porto in cui si confermarono i disagi denunciati dagli scioperanti.Nello stesso anno si ebbe uno scio-pero anche sul versante opposto, ad Airolo, (qui il cantiere era a 1145 metri) ad opera di 400 tagliapietre che protestarono per aver ricevuto un salario inferiore alla somma pat-tuita. Fu sicuramente il primo scio-pero tenuto in Canton Ticino.In memoria delle duecento vittime del traforo, sul piazzale antistan-te la stazione ferroviaria di Airolo sorge il monumento dello scultore ticinese Vincenzo Vela. Si tratta di un bassorilievo in bronzo posato nel 1932 dalla direzione delle FFS. L’epigrafe recita: “Nel 50° anniver-sario della grande umana vittoria che dischiuse fra genti e genti la via del San Gottardo, questa pietra ove l’arte segna e consacra l’oscura eroi-ca fatica del lavoratore ignoto”. Le sciagure degli operai rimasero an-che nelle tradizioni popolari.

Il passo alpino di molti di noiPer molti di noi è stata questa la por-ta attraverso la quale hanno inizia-to una nuova vita, hanno scoperto una nuova dignità, hanno iniziato a conoscere Patrie diverse dalla loro. Oggi la galleria ferroviaria ha un’al-ternativa nella galleria stradale, lun-ga 16’285 metri, iniziata nel 1969 e inaugurata il 5 settembre 1980. Le due gallerie costituiscono oramai un punto di riferimento mitico e il passaggio normale per la maggior parte dei connazionali che ritorna-no annualmente a far visita alla loro terra. Se si contano i milioni di pas-seggeri o di auto che vi transitano annualmente, viene proprio da con-cludere che quella del San Gottardo è la prima grande opera che ha ini-ziato a riunificare l’Europa. Onore al merito. ■

La ferrovia del San Gottardo compie 125 anni

Il testamento

La successione testamentaria Forma e disposizioniPremessa. Intuiamo che il te-stamento è un atto di giustizia e d’amore verso le persone che lasciamo e che desideriamo be-neficiare. È bene essere precisi nel prepararlo, per evitare liti incresciose o conseguenze a volte molto spiacevoli che cono-sciamo. È insomma uno di que-gli atti che dovremmo redigere pensando non solo alle persone che desideriamo beneficiare, ma anche a Dio Padre che ci interro-gherà lassù, al nostro arrivo nel-la sua Casa. Vediamo assieme.

La legge prevede che ogni persona, una volta raggiunta la maggiore età e la capacità di discernimento (intendere e volere), può fare testamento. In Svizzera il testamento può essere fatto in forma pubblica o in forma olografa o anche con una dichiarazione orale. Il modo migliore e più semplice per fare testamento pubblico è quello di andare da un notaio e far redigere, con le dovute formalità, un atto pubblico con l’intervento di due testimoni. Il testamento olografo. Si redi-ge di propria iniziativa un do-cumento interamente mano-scritto e conservato con cura o consegnato in mani sicure, ad esempio ad un notaio.Esso deve essere scritto e fir-mato a mano dal testatore stesso, dal principio alla fine, compresa l’indicazione del-l’anno, del mese e del giorno in cui fu scritto.La forma orale può essere fat-ta quando per effetto di cir-costanze straordinarie, quali pericolo di morte imminente, comunicazioni interrotte, epi-demie, guerra, il testatore sia impedito di ricorrere ad una delle altre forme. Le ultime volontà devono essere dichia-rate a due testimoni.È comunque sempre racco-mandabile far leggere il testa-mento ad un consulente le-gale, in modo da evitare che certe disposizioni siano di una eventuale difficile interpreta-zione e diano quindi agli eredi legittimi la possibilità di im-pugnare il contenuto delle ul-time volontà.

Lettera dei Vescovi svizzeri per laFesta Federale di Ringraziamento 2007

“Giovani rallegratevi:Dio è con voi”La tradizionale lettera pastorale è particolarmente rivolta quest’anno ai giovani, questo misterioso mondo che “molti stentano a capire e che dà l’impressione di aver dimenticato Dio”.

anche in seno alla famiglia stessa. E in questo mondo i giovani devono trovare un loro spazio, un loro cam-mino. Compito non facile. È allora che si chiedono: “Qual è il senso della mia vita?” e molti lot-tano così per una maggior giustizia nel mondo, per una più equa distri-buzione dei beni. Senza accorgersi, si ritrovano “pienamente aperti a Dio”.Ma hanno bisogno del sostegno del-la società, della collaborazione della famiglia, della comprensione della Chiesa che “deve aiutarli con la sua testimonianza di vita e di fede a cre-dere nella vita”. La lettera chiude con la bella invo-cazione di Sant’Agostino: “Il nostro cuore rimane inquieto, finché non riposa in Te, Signore”.

I festeggiamenti, iniziati il 6 settembre a Bellinzona con la presenza della presidente della Confederazione Micheline Calmy-Rey, si pro-trarranno per diversi mesi, arricchiti da mostre fotografiche e da espo-sizioni di locomotive d’epoca.

La lapide in memoria delle vittime dei lavori

Un passaggio spettacolare della ferrovia del San Gottardo

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Missione Cattolica Italianae Parrocchia S. Pio XRümelinbachweg 14, 4054 Basel,tel. 061 272 07 09tel. 061 272 07 10E-mail: [email protected] 061 281 75 25, Ccp 40-21272-4OPERATORI PASTORALI· Parroco: P. Sandro Curotti, cs. · Vicario: P. Bruno Zen, cs.· Collaboratrice Pastorale: Mirella Martin, mss.· Segretaria: Susy Mugnes, mss.· Sacrestana: Sig.ra Giovanna Bitonti· Assistente Sociale: Sig. Gaetano De Pascale · Presidente del Consiglio Pastorale: Sig.ra Donatella Portale

dalla Missione diBasilea

SERVIzI PASTORALI· SS. Messe nei giorni festivi: S. Pio X: sabato ore 18.30, domenica ore 10.00, ore 16.30 S. Giuseppe: domenica ore 11.15 S. Clara: domenica ore 19.00· SS. Messe nei giorni feriali: S. Pio X: da lunedì a venerdì ore 18.30· Confessioni: ogni giorno ore 18.00 e su richiesta. · Battesimi: annunciarsi un mese prima · Matrimoni: annunciarsi almeno sei mesi prima· Prime Comunioni e Cresime: annunciarsi in ufficio entro il mese di agosto.· Ufficio Parrocchiale Segreteria: martedì-venerdì ore 8.15-12.00· Missionario: martedì-venerdì ore 15.00-18.00· Ufficio Assistente Sociale: martedì-venerdì ore 15.00-18.00IL LUNEDÌ LA MISSIONE È CHIUSA

ITALIA

Il commento di Giorgio Campanini

Cattolici in politica,come “esserci” senza partitoL’ormai certo decollo del nuovo “Partito Democratico” pone una serie di problemi ai cattolici: per quanti han-no fatto la scelta di centro-destra, che non potranno non tenere conto dei nuovi scenari che si aprono, ma anche e soprattutto per quanti si sono orientati, dappri-ma con il Partito popolare e poi con la “Margherita”, al centrosinistra. Primo fra tutti questi problemi è quello della identità. Che ne sarà della presenza dei cristiani nel nuovo Partito democratico e nell’eventuale paral-lelo “blocco” che è in fase di costruzione nell’area del centro-destra? A prima vista potrebbe apparire che si sia di fronte a un progressivo, e inesorabile, scolorimento dell’identità (almeno politica) dei cristiani con un for-te arretramento di fronte a precedenti esperienze, pri-ma fra tutte quella, cinquantennale, della Democrazia Cristiana. Dall’impressione di questo sbiadimento di immagine potrebbero derivare (e di fatto, ci sembra, stanno derivando), vasti fenomeni di presa di distanza, se non di esplicito rifiuto, di una politica nella quale di fatto molti credenti non si riconoscono.È proprio certo, tuttavia, che la fine di uno specifico “luogo partitico” segni la perdita di una vera e propria identità? Non si può nascondere il fatto che questo ri-schio esista; ma si tratta, appunto, di un rischio, non di un’ineludibile necessità. Occorre domandarsi, infatti, se il partito - un partito di cattolici, quale ne sia la sua de-nominazione - possa e debba essere l’unico luogo per l’espressione e il mantenimento di questa identità, o se non siano invece possibili altri “luoghi”. Ora sembra a noi che questi “luoghi” alternativi esistano: due di essi, soprattutto, appaiono di grande rilievo e importanza e tali, se lucidamente e intelligentemente abitati, da sop-perire anche all’eventuale assenza di un partito di cat-tolici.Il primo “luogo” è la stessa comunità cristiana in quanto educatrice al sociale. La politica consuma, in gran parte, energie che essa non riesce né a produrre né a riprodur-re (la crisi della Dc è legata proprio a questo fattore); la comunità cristiana è la sede nella quale si acquisisce la passione per la giustizia, la tensione verso la pace, l’attenzione alla “povera gente”, agli emarginati e agli

esclusi della società affluente, e insieme nella quale ci si attrezza (ci si dovrebbe attrezzare!) per comprende-re i problemi della società e leggerli e interpretarli alla luce della Dottrina sociale della Chiesa. Questa “identità forte” può (e, almeno in parte dovrebbe) essere spesa negli scenari della politica, quali essi sono di fatto in un determinato contesto storico.II secondo “luogo” è l’elaborazione di una cultura di ispirazione cristiana anche nella sua dimensione pro-priamente progettuale. Di fronte a una politica troppo spesso tentata di “guardare vicino”, la cultura “guarda lontano” e, approfondendo i problemi, e prospettando le soluzioni, concorre a plasmare il volto di una società e a orientare, in molti casi, le stesse scelte politiche.Se permarranno questi due luoghi - una comunità cri-stiana capace di educare al sociale e una cultura cattoli-ca capace di progettualità politica - il rischio di un logo-ramento dell’ispirazione cristiana in politica e, al limite, dell’insignificanza può ancora essere esorcizzato.Appunto per questo è importante che i cristiani, ovun-que schierati, non cedano le armi né abbandonino il campo ma spendano le loro migliori energie affinché i valori evangelici, sulle loro gambe, possano ancora cam-minare nella storia.

Costituito il comitatopermanente per gli italianiall’estero

È stato costituito, a fine luglio presso la Camera dei deputa-ti, il Comitato Permanente per le questioni degli italiani all’estero ed è presieduto da Franco Narducci, molto cono-sciuto e stimato tra i conna-zionali. Obiettivo del comita-to: intervenire con maggiore incisività sulle problematiche dei cittadini italiani all’este-ro. Il neoeletto presidente hasottolineato che “con il re-insediamento del Comitato Permanente si ricostituisce ilventaglio di strumenti per in-

tervenire con maggiore incisività sulle questioni dei cit-tadini italiani emigrati”.Tra i compiti del Comitato, ci sarà anche quello di pro-muovere azioni adeguate per far conoscere all’Italia gli italiani all’estero, intervenendo anche nei programmi scolastici.Le capacità operative e la razionalità d’analisi di Franco Narducci sono note da tempo. L’esperienza nella direzio-ne del Sindacato Cristiano Sociale svizzero e soprattut-to i due mandati come segretario generale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, hanno arricchito la sua formazione politica e rafforzato le sue doti nel guidare organismi di rilevanza nazionale e internazionale. Questo nuovo mandato a Franco Narducci - afferma Luciano Alban, vice presidente delle ACLI in Svizzera - ha, per la sua dimensione politica, per l’Italia e per gli italiani nel mondo, una rilevanza strategica. Il compito non è facile, specialmente in un Paese come l’Italia, dove troppi poli-tici praticano il loro “mestiere” con una insultante ipocri-sia, e dove il bene comune viene sopraffatto dall’interes-se di parte. Ma è forse proprio sotto l’aspetto culturale che l’on. Narducci può dare il suo contributo migliore. L’esperienza, e una diversa cultura del fare politica ac-quisita all’estero, può diventare uno strumento di lavoro molto utile per dirigere questo importante comitato.

Nasce un nuovo partito: il “Partito Democratico”Per un vero bipolarismo (destra e sinistra)e contro la frammentazione dei partitiVerrebbe da dire : ma non ce n’erano abbastanza di par-titi e partitini in Italia? Eppure il nuovo partito è nato proprio per… diminuire i partiti esistenti, troppi, sparsi in una frammentazione preoccupante per non dire ridi-cola e vergognosa per un Paese serio. Lo scopo del nuo-vo partito è quello di realizzare quel ricercato bipolari-smo (due soli poli : uno a destra e l’altro a sinistra) che in Italia è auspicabile ma che si stenta a realizzare. Così la Margherita e una buona parte della sinistra moderata si sono fuse, lasciando fuori solo gli estremisti che nel programma di governo costituiscono il piede di piombo, tipo Rifondazione, i Radicali ecc.Il 14 ottobre (mentre il nostro INSIEME era in tipografia) si sono fatte le primarie per sapere chi dirigerà il nuovo partito. Lo vedremo nel prossimo numero.

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Dieci anni fa, il 9 novembre, in piaz-za San Pietro, papa Giovanni Paolo II proclamava beato il vescovo di Pia-cenza Giovanni Battista Scalabrini.

In quell’occasione il sommo ponte-fice aveva ricordato come “l’univer-sale vocazione alla santità fu costan-temente sentita e vissuta in prima persona da Giovanni Battista Scala-brini… Anelare alla santità e pro-porla a quanti incontrava fu sempre la prima sua preoccupazione”.Per i migranti egli “fu padre e guida sicura”.Il giorno successivo, ricevendo i pel-legrini nella sala Paolo VI, il papa aveva ribadito: “Attraverso la sua mirabile opera a favore del popolo di Dio, mons. Scalabrini si propose di lenire le ferite materiali e spiritua-

Auguri alla FamigliaScalabriniana

li di tanti fratelli costretti a vivere lontani dalla loro patria. Li sostenne nella difesa dei diritti fondamentali della persona umana e li volle aiu-tare a vivere gli impegni della loro fede cristiana. Quale autentico “Pa-dre dei migranti”, operò per sensi-bilizzare le comunità ad una acco-glienza rispettosa, aperta e solidale. Era infatti convinto che, con la loro presenza, i migranti sono un segno visibile della cattolicità della fami-glia di Dio e possono contribuire a creare le premesse indispensabi-li per quell’autentico incontro tra i popoli che è frutto dello Spirito di Pentecoste”. Il 10 novembre il santo padre ave-va anche avuto “un ricordo specia-le per i Missionari e le Missionarie di San Carlo, religiosi e laici appar-tenenti alla famiglia spirituale fon-data dal novello Beato… che con la loro presenza nella Chiesa ed il loro apostolato tra i migranti, proseguo-no l’opera del loro Padre e Maestro per il bene di tanti fratelli migranti e rifugiati nelle varie parti del mon-do”.Le Suore Scalabriniane il 25 ottobre ricorderanno il 112mo anniversario della loro fondazione, mentre i mis-sionari celebreranno il 120mo di fon-dazione il 28 novembre.Nella Famiglia Scalabriniana il 25 lu-glio 1961, a 56 anni dalla morte del Beato G.B. Scalabrini, sulle tracce della sua spiritualità, è iniziato a So-lothurn il cammino dell’Istituto Se-colare delle Missionarie Secolari Sca-labriniane.Come membri di questi tre Istituti, uniti a numerosi laici cristiani ani-mati dalla Famiglia Scalabrianiana, dobbiamo chiederci se aneliamo an-che noi alla santità come il beato Scalabrini, se nella vita di ogni gior-no ci dimostriamo rispettosi, aperti e solidali verso i fratelli migranti e se stiamo contribuendo a creare un mondo più fraterno.In una lettera ad uno dei suoi mis-sionari Scalabrini scriveva: “Siate san-ti e tutto fiorirà nelle vostre mani.

GGT

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Vita della Parrocchia ...

Inizio del Catechismo per bambiniSabato 15 settembre abbiamo dato inizio ai corsi di catechismo per la pre-parazione alla Prima Confessione e alla Prima Comunione; erano presenti anche i genitori dei bambini.Il tempo di catechismo è un’occasione per ogni famiglia per progredire nel cammino di fede e riscoprirsi parte di una “famiglia” che abbraccia tutto il mondo.

Pellegrinaggioa MariasteinDomenica 16 settembre, festa fede-rale di ringraziamento, penitenza e digiuno, le missioni di Basilea Città e Basilea Campagna, Solothurn e De-lémont, accompagnate dai loro mis-sionari, hanno voluto onorare la Madonna con un solenne pellegri-naggio al Santuario di Mariastein. Si tratta di una imponente manifesta-zione di pietà popolare della comu-nità italiana, che trae la sua origine da un voto che la Missione di Basilea - che in quel tempo curava pastoral-mente tutti gli italiani della vasta re-gione renana - aveva fatto durante la prima guerra mondiale se la co-munità fosse stata protetta dai mali della guerra. Il primo pellegrinaggio ufficiale si svolse nel 1919. Anche quest’anno è stata notevole la partecipazione dei fedeli. Il percorso penitenziale da Flüh al Santuario è stato ritmato dalla re-cita del Rosario intercalata da canti mariani e da momenti di riflessione. Il filo conduttore è stata l’invocazio-ne della pace per il mondo.I pellegrini hanno implorato il Si-gnore e Maria, regina della pace, per le vittime del terrorismo, della guerra, della violenza: “Guarda con amore quanti lasciano il proprio pa-ese a motivo della guerra, della mi-seria e dell’ingiustizia; ricordati di tutti i profughi e migranti che muo-iono mentre tentano di raggiungere un Paese che li accolga. Aiuta tutti noi a diffondere nella nostra società gesti di solidarietà, di accoglienza e di dialogo”.La solenne concelebrazione eucari-stica nel Santuario di Mariastein è stata presieduta dal nuovo coordi-natore nazionale delle Missioni cat-toliche di lingua italiana in Svizze-ra, mons. Leandro Tagliaferro, che, nell’omelia, ha esortato i presenti ad essere annunciatori della Parola di Dio non solo con le parole ma con la vita e li ha invitati ad imitare Ma-ria nel dire di sì a Dio praticando la virtù della speranza. P. G. Tassello cs.

Sabato 22 settembre avvio delle attivitàdei Gruppi Giovanili ParrocchialiQuest’anno il gruppo RIC festeggia i suoi primi trent’anni di vita. Dal lonta-no 1978 ne sono passate di persone. … Ragazzi che oggi sono diventati ge-nitori e a loro volta mandano i propri figli al gruppo RIC. “Trent’anni in cammino” questo è il motto di quest’anno. Trent’anni da ri-percorrere insieme invitando ex-animatori, rivivendo temi trattati durante la storia del gruppo, cantando canzoni che hanno segnato il gruppo RIC, giocando tutti insieme e molte altre cose. Vogliamo far vivere ai ragazzi la storia del gruppo partendo dai principi ed arrivando ai giorni d’oggi. Oltre alla festa della Befana che avrà luogo sabato 12 gennaio 2008 vor-remmo festeggiare il compleanno del gruppo RIC tutti insieme, sabato 31 maggio 2008, ci piacerebbe vivere dei momenti belli insieme a ragazzi, ex-membri dei gruppi giovanili, ex-animatori, genitori e tutti gli amici.Quindi mi raccomando, vi aspettiamo numerosi.Da quest’anno abbiamo un sito internet dove troverete le ultime notizie, il calendario, foto, un guestbook dove poter scrivere e tante altre sorprese. L’indirizzo del sito è il seguente: www.ric-online.ch

Pellegrinaggio ad Einsiedeln

Il Cardinale di ColoniaDr. Joachim Meisner, dopola solenne celebrazionenel santuario, si intrattienecon P. Sandro.

Einsiedeln, 7 ottobre 2007:il gruppo dei pellegrini della nostra comunità

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Invito

Funzioneranno bar e ristorante

Grande TombolaEntrata: Fr. 10.-Bambini fino a 12 anni: gratis

Anche i nostri amici svizzeri,portoghesi, spagnoli, e …sono cordialmente invitati.

Organizza la Missione Cattolica Italiana di Basilea

Sabato 1° dicembre 2007dalle ore 17.30 alle ore 02.00nella Grosser Festsaal della Mustermessedi Basilea

GrandeFestadelleFamiglieCon la partecipazione straordinaria di Giuliano(imitatore ufficiale di Adriano Celentano)

Musica, spettacolo e ballo con il complesso AMEDEOS

Nel pomeriggio è previsto il saggio degli alunnidelle Scuole Italiane di Basilea.

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Missione Cattolica Italiana Bovetstrasse 1, 3007 Berna, tel. 031 371 02 43, fax 031 372 16 56www.kathbern.ch/mci-bern · E-mail: [email protected] · Responsabile: P. Luciano Piccoli· Missionari Scalabriniani: P. Luciano Piccoli, P. Juan Carlos Tejeda P. Enzo Moretto,· Suore S. Giuseppe di Cuneo: Sr. Emilia Panero, Sr. Rosanna Garello, Sr. Assunta Massucco· Segreteria: lunedi-venerdi ore 08.00-12.00, sig.ra Giovanna Arametti· Presidente Consiglio Pastorale: Ilia Bestetti, Buchseeweg 26, 3098 Köniz, tel. 031 971 73 24· Organista e Direttore del Coro: Elvino Arametti, tel. 031 842 10 33· Patronato ACLI: Il lunedi dalle ore 9.00-12.00 e dalle ore 14.00-16.00 tel. + fax: 031 371 21 02

Sante Messe Festive· Berna: Chiesa “Madonna degli Emigrati”, Missione ore 19.00 (Sabato prefestiva), ore 9.30, 11.00, 16.00· Bümpliz: Chiesa S. Antonio, ore 9.30· Ostermundigen: Chiesa Buon Pastore, ore 11.00· Bethlehem: Chiesa S. Maurizio, celebrazioni saltuarie· zollikofen: Chiesa S. Francesco ore 18.00 (sabato)Sante Messe Feriali: Berna (MCI) ore 18.30Battesimi: 1a e 3a domenica del mese ore 12.15 alla MissioneConfessioni: sabato ore 17.30 alla Missione e su richiestaMatrimoni: annunciarsi un anno prima

dalla Missione diBerna

dalla Missione diBasilea

Novembre 2007Calendario Parrocchiale

Nel Segno della Vita

BATTESIMI “Rinati dall’acqua e dallo Spirito”

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Agenda Liturgica· Giovedì 1° novembre - Festa di Tutti i Santi Ss. Messe nella chiesa della Missione ore 10.00 e ore 18.30 · Venerdì 2 novembre Commemorazione dei Fedeli Defunti Ss. Messe nella chiesa della Missione ore 10.00, ore 18.30, ore 20.00· Sabato 3 novembre Ore 15.00 prove di canto del ”Coro Amicizia“ Ore 19.00 S. Messa in suffragio dei defunti della comunità deceduti da novembre 2006 ad ottobre 2007· Domenica 4 novembre - 31ma del Tempo Ordinario Ss. Messe al solito orario Ore 15.00 nella cappella del cimitero di Bremgarten, preghiera comunitaria per i defunti· Lunedì 5 novembre Missione ore 20.00, catechesi per adulti Vedere il programma a pagina 16· Martedì 6 novembre Ostermundigen ore 20.00, catechesi per adulti Vedere il programma a pagina 16· Giovedì 8 novembre Ore 14.30 Gruppo ”Essere Insieme” e Castagnata Bümpliz ore 20.00, catechesi per adulti Vedere programma a pagina 16 Ore 20.00 Consiglio pastorale zonale· Venerdì 9 novembre Ore 20.00 Incontro genitori del 3° anno di Cresima e adolescenti· Domenica 11 novembre - 32ma Tempo Ordinario Giornata dei Popoli - Domenica del Migrante Ss. Messe al solito orario. Ore 11.00 in Missione, messa delle famiglie con consegna del Vangelo (classe 3a e 4a) e della Bibbia (classe 1a di Cresima).

· Lunedì 12 novembre Ore 20.00, incontro catechisti· Mercoledì 14 novembre Wyler ore 20.00, catechesi per adulti Vedere il programma a parte· Venerdì 16 novembre Ore 20.00 Incontro genitori del 1° anno di Cresima · Sabato 17 novembre Ore 17.00 in Missione Incontro genitori della 5a classe di catechismo· Domenica 18 novembre - 33ma del Tempo Ordinario Ss. Messe al solito orario Ostermundigen ore 11.00 celebrazione con la Parrocchia Missione ore 17.00 Assemblea del FAC· Lunedì 19 novembre In Missione ore 20.00 catechesi per adulti· Martedì 20 novembre Ore 20.00 Ostermundigen, catechesi per adulti· Giovedì 22 novembre Ore 20.00 Bümpliz, catechesi per adulti· Domenica 25 novembre ricorrono 60 anni di presenza scalabriniana a Berna. Ore 10.00 S. Messa solenne e unica in mattinata presieduta dal Superiore europeo degli Scalabriniani. Segue un buffet-pranzo offerto a tutti i presenti. Ad intervalli, proiezione di foto storiche con interventi e testimonianze. Oggi festeggia i suoi 60 anni anche il FAC (Fraterno aiuto cristiano). Vedere programma a pagina 16· Martedì 27 novembre 120° anniversario di Fondazione dei Missionari Scalabriniani In Missione ore 18.30 S. Messa di ringraziamento.· Mercoledì 28 novembre Wyler, ore 20.00, catechesi per adulti.

La chiesa sei anche tu!La Chiesa continua a vivere nelle famiglie cristiane, nelle attività della parrocchia, nella testimonianza di chi si impegna a vivere con coerenza il Vangelo in mezzo agli uomini. I Missionari, le Suore, le Catechiste e il Consiglio pastorale della Missione invi-tano a condividere momenti di catechesi per rafforzare, insieme, la nostra appar-tenenza a Cristo e formare la sua Chiesa come comunità di credenti impegnata a testimoniarLo. Partecipiamo!

Auguri di mamma Nicolina!Per i tuoi 60 anni ti auguriamo tanta fe-licità e tanta salute. Grazie, perché sei una mamma affettuosa e una nonna straordinaria!Ti vogliamo tanto bene, i tuoi figli Ma-rio, Sonia, Tina Petretta e familiari.

1 Giovedì - Festa di tutti i Santi ore 18.30 S. Messa a S. Pio X 2 Venerdì - Commemorazione dei fedeli defunti Ss. Messe: ore 18.30 a S. Pio X ore 20.00 a S. Giuseppe 3 Sabato ore 10.30 Catechismo ore 14.30 Gruppi giovanili ore 20.00 Concerto della Corale della Scuola “Santa Lucia Filippini“ nella Chiesa di St. Marien (Holbeinstr. 28, 4051 Basel) 4 Domenica ore 14.30 Preghiera comunitaria al Cimitero Hörnli6/13/20/27 Martedì ore 19.30 Prove del coro7/14/21/28 Mercoledì ore 19.30 Ginnastica per signore 8 Giovedì ore 15.00 S. Messa nella casa per anziani alla Falkensteinstr. ore 15.00 Gruppo 3a età ore 20.00 Riunione Associazione Uomini S. Giuseppe 9 Venerdì - 10° Anniversario della Beatificazione di Mons. G. B. Scalabrini ore 19.30 Conferenza con P. Silvano Guglielmi cs.: “Scalabrini, apostolo del Catechismo”10 Sabato ore 10.30 Catechismo ore 14.30 Gruppi giovanili11 Domenica - Tag der Völker ore 15.30 Riunione Associazione Donne S. Rita17 Sabato ore 10.30 Catechismo ore 14.30 Gruppi giovanili22 Giovedì - ore 15.00 Gruppo 3a età24 Sabato ore 10.30 Catechismo ore 14.30 Confessione mensile ragazzi ore 15.30 FESTA DEL PERDONO con i bambini del 2° anno di Catechismo28 Mercoledì - 120° Anniversario della Fondazione della Congregazione dei Missionari Scalabriniani ore 19.30 Conferenza con P. Graziano Tassello cs.: “Pianeta rifugiati - una sfida alle nostre coscienze”30 Venerdì ore 19.00 Gruppo di preghiera P. Pio

· Savini Rita Lina · Kuprianczyk Diana· Tramacere Gianmarco · Ercolani Matteo

MATRIMONI· Pupo Luca e Preite Sonia· Cutrona Gaetano e Bellafronte Natascia

Auguri e felicitazioni a Vecchio Angelo e Scuderi France-sca che, il 2 ottobre 2007 nella Chiesa S. Pio X, durante la S. Messa delle ore 18.30, hanno celebrato il loro 25° Anniversario di Matrimonio.Concerto di

Musica Sacrasabato 3 novembrealle ore 20.00nella Chiesa di St. Marien(Holbeinstr. 28, 4051 Basel)

I Missionari e i membri delGruppo Sostegno Ammalati, se in-formati, sono disponibili a visitare malati a casa o negli ospedali.➧ P. Sandro o P. Bruno tel. 061 272 07 09➧ Sig.ra Vanda Contin tel. 061 401 15 55➧ Sig. Ciro Savastano tel. 076 345 00 71

Nuovo Console Generale a Basilea

BenvenutoLa nostra Comunità porge il benvenuto al nuo-vo Console Generale Dr. R. Buonavita e augura buon lavoro e una proficua collaborazione.

È con vivo piacere che porgo il più cordiale saluto alla comunità ita-

liana della circoscrizione consolare di Basilea, ed in particolare ai lettori di INSIEME.Si tratta di un gradito ritorno nella Confederazione dove ho già prestato servizio, in passato, presso l’Uffi-cio Emigrazione dell’Ambasciata a Berna.Basilea costituisce la terza sede consolare ricoperta nella mia carriera, dal momento che ho sempre parti-colarmente apprezzato il lavoro svolto a contatto del mondo delle nostre Comunità all’estero al quale ho cercato di dare qualcosa e dal quale ho sicuramente molto ricevuto.Sono consapevole delle complessità e delle sfide che mi attendono e mi auguro di poter corrispondere, nel migliore dei modi, alle legittime attese degli italiani qui residenti. Con i più cordiali saluti: Rodolfo Buonavita

La “Corale dell’Istituto Maestre Pie Filippini”(genitori di alunni e ex-alunni della Scuola Elementare “S. Lucia Filippini”) da Sulmona (AQ)presenta un repertorio di canti religiosi

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Pellegrinaggio al Santuariodella Madonna del Sasso - LocarnoSabato 10 novembre 2007ProgrammaOre 06.00: partenza in Bus dalla MissioneOre 11.00: visita guidata del SantuarioOre 12.00: Santa Messa solenneOre 13.00: Pranzo al sacco, oppure possibilità di pranzare al Ristorante “Funicolare” (Piatto del giorno Frs. 18.50.-, Menù Frs. 23.-) Dopo pranzo, tempo libero per la visita a Locarno.Ore 16.00: partenza per il ritorno a Berna.Quota di partecipazione: Frs. 50.-(comprende viaggio in Bus, Funicolare e mance all’auti-sta e alla guida per la visita del Santuario).Iscrizione presso la Missione fino al 2 novembre 2007, versando un anticipo di Frs. 20.-.Organizza: Missione cattolica italiana

Corso per fidanzati in preparazioneal matrimonio religiosoInizierà in Missione (Bovetstrasse) venerdì 11 gennaio 2008 dalle ore 20.00 alle ore 22.00. Il corso sarà in lingua italiana. Gli interessati sono pregati di iscriversi quanto prima presso la segreteria della Missione.

La nostra Comunità ha condivisoCon le offerte domenicali abbiamo contribuito alle se-guenti necessità proposteci dalla Curia diocesana:08.04.07 Per i cristiani della Terra Santa Frs. 800.0006.05.07 Aiuto per operatori pastorali Frs. 267.4520.05.07 Per i media della chiesa Frs. 187.3027.05.07 Per il seminario di Lucerna Frs. 216.4017.06.07 Per Caritas svizzera Frs. 181.0024.06.07 Obolo di San Pietro, per il Papa Frs. 213.5019.08.07 Per la Diocesi Frs. 116.8026.08.07 Per Caritas svizzera Frs. 221.1502.09.07 Per il seminario di Lucerna Frs. 380.3016.09.07 Missioni interne svizzere Frs. 211.30

Anno pastorale 2007-2008

Catechesi per adultiTema: I Sacramenti dell’iniziazione cristiana

Nove incontri per riscoprire i sacramenti:· Battesimo· Eucaristia· Cresima· RiconciliazioneUn invito a camminare insieme per conoscereGesù “Via, Verità e Vita”

CalendarioBerna in Missioneil lunedì alle ore 20.0005 novembre: introduzione ai Sacramenti19 novembre: il Battesimo03 dicembre: la Cresima, prima parte21 gennaio: la Cresima, seconda parte04 febbraio: l’Eucaristia, prima parte18 febbraio: l’Eucaristia, seconda parte03 marzo: la Riconciliazione, prima parte14 aprile: la Riconciliazione, seconda parte28 aprile: chiusura con la celebrazione comunitaria

Ostermundigen, Buon Pastoreil martedì ore 20.0006 novembre: introduzione ai Sacramenti20 novembre: il Battesimo04 dicembre: la Cresima, prima parte22 gennaio: la Cresima, seconda parte05 febbraio: l’Eucaristia, prima parte19 febbraio: l’Eucaristia, seconda parte04 marzo: la Riconciliazione, prima parte01 aprile: la Riconciliazione, seconda parte28 aprile: chiusura a Berna con la celebrazione comunitaria.

Wyler, Sta Mariail mercoledì alle ore 20.0014 novembre: introduzione ai Sacramenti28 novembre: il Battesimo12 dicembre: la Cresima, prima parte23 gennaio: la Cresima, seconda parte13 febbraio: l’Eucaristia, prima parte20 febbraio: l’Eucaristia, seconda parte05 marzo: la Riconciliazione, prima parte02 aprile: la Riconciliazione, seconda parte28 aprile: chiusura a Berna con la celebrazione comunitaria.

Bümpliz, St.Antonioil giovedì alle ore 20.0008 novembre: introduzione ai Sacramenti22 novembre: il Battesimo06 dicembre: la Cresima, prima parte24 gennaio: la Cresima, seconda parte07 febbraio: l’Eucaristia, prima parte21 febbraio: l’Eucaristia, seconda parte06 marzo: la Riconciliazione, prima parte03 aprile: la Riconciliazione, seconda parte28 aprile: chiusura a Berna con la celebrazione comunitaria.

Cordiale invitoSerata informativa sui temi delle compe-tenze educative e dell’essere genitore, in-segnante e giovane nella realtà attuale.Sabato 1. Dicembre 2007, alle ore 18.00Nei locali della MCI di Berna, Bovetstrasse 1

Interviene Adriana Sumini, pedagogista e forma-trice, già del Gruppo Abele di don Luigi Ciotti.I giovani presenteranno alcune iniziative.A cura di: Missione Cattolica Italiana, Consolato d’Ita-lia a Berna, Corsi di Lingua e Cultura, Comites di Berna, CASCI, Centro Familiare, Contact di Berna.

FotocronacaSaluto a padre Valerio

Festa patronale

Messa di addio

Pranzo di addio

Il Nunzio e P. Valerio: ultimi suggerimenti del Vaticano

Saluto di padre Valerio

La processione notturna

La Madonna introduce la processione

La benedizione dei bambini

La festa si chiude nell’amicizia

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BURGDORFMissione Cattolica ItalianaPestalozzistrasse 48, 3400 Burgdorf, tel. 034 422 54 20,mobil 079 408 25 39, fax 034 423 43 10E-mail: [email protected]· Missionario: Padre Marcello Galvagno· Segretaria: Ilia Bestetti E-mail: [email protected]· Segreteria: orario Martedì: 09.00 - 14.00 Mercoledì: 09.00 - 14.00· Venerdì: 09.00 - 14.00· Presidente C.P.M.: Anna Sacheli, Kastanienweg 3, 4914 Roggwil, tel. 062 929 18 62Ss. Messe festive Burgdorf:· prima, terza e quinta domenica, ore 11.00· seconda e quarta domenica, ore 18.00Coro di Missione - Prove: mercoledi ore 20.00

LANGENTHALMissione Cattolica ItalianaHasenmattstrasse 36, 4900 Langenthal, tel. 062 922 52 19fax 062 922 50 60E-mail: [email protected]· Missionario: Padre Marcello Galvagno, tel. 034 422 54 20 Il Missionario è a disposizione a Langenthal il mercoledì.· Segreteria: Ilia Bestetti. Giovedi: ore 11.00-17.00Ss. Messe festive· Langenthal: prima, terza e quinta domenica, ore 16.30.· Herzogenbuchsee: seconda domenica, ore 11.00.· Roggwil: quarta domenica, ore 10.30.

IL LUNEDÌ LA MISSIONE È CHIUSA

dalla Missione diBerna

dalle Missioni diBurgdorf - Utzenstorf

& Langenthal

Vita della Comunità

Incontri formativiConsiglio Pastorale Burgdorf: 5 novembre, ore 20.00

Consiglio Pastorale zonaleBurgdorf: 8 novembre, ore 19.30

NonniRoggwil: 10 novembre, ore 18.00 Festa dei NonniLettoriLangenthal: 14 novembre, ore 20.00

VolontariBurgdorf: 19 novembre, ore 19.30

RagazziRoggwil: 24 novembre, ore 18.00 Incontro genitori-figli

Orari e numeri telefonici del Consolato a Berna

CONSOLATO D’ITALIA BERNABelpstrasse 11, 3007 Bernatel. 031-390 10 10, fax 031-382 49 32sito internet: www.consberna.esteri.it

Orario di apertura al pubblico· Lunedì: chiuso tutto il giorno· Martedì: 15.00 - 17.30· Mercoledì: 09.00 - 12.30· Giovedì: 15.00 - 17.30· Venerdì: 09.00 - 12.30· Sabato: 08.30 - 13.00

Orario per consultazioni telefoniche· Martedì e Giovedì 09.30 - 13.00· Mercoledì, Venerdì e Sabato 11.30 - 13.00

Anagrafe-AIRE 031-390 10 26Assistenza sociale 031-390 10 21 031-390 10 22Cittadinanza 031-390 10 14Notarile/Leva e rimpatri 031-390 10 18Passaporti 031-390 10 19Passaporti, fax 031-398 74 30Segreteria 031-390 10 11Stato civile 031-390 10 21 / 031-390 10 22Visti 031-390 10 23Ufficio scolastico 031-390 10 25 031-390 10 29

Calendario LiturgicoNovembre 2007

1947-200760 anni di presenza scalabriniana

per l’assistenza religiosa ai migrantie della fondazione del FAC

(Fraterno Aiuto Cristiano) a Berna

I missionari, le suore e i laici scalabrinianiper festeggiare la ricorrenza sono lieti di invitare

tutti i fedeli della comunità italiana di Bernadomenica 25 novembre 2007

alla sede della Missione, Bovetstrasse 1.

Il programma prevede:Ore 10.00:

Santa Messa solenne.Il Superiore europeo dei Missionari scalabriniani

P. Gabriele Parolin commemorerà la storica ricorrenza.

Ore 11.15:i Missionari e il FAC offrono un buffet-pranzo a tutti i presenti.

A intervalli:Proiezione di foto storiche con interventi e testimonianze.

Vi aspettiamo con simpatia.

Per la Missione Cattolica Italiana (P. Luciano Piccoli, direttore)Per il FAC (Suor Rosanna Garello, responsabile)

Berna 1° novembre 2007

† Monopoli Vito, anni 90, nato a Bisceglie BA e lì deceduto il giorno 1.9.2007. Ha lavorato per 37 anni a Berna. “Amarti è stato facile, dimenticarti impossibi-le. Sacra è per noi la tua memoria.Rimarrà per sempre il tuo nome sulle nostre

labbra, la tua immagine nei nostri cuori”.Figli e parenti.

† Carpentieri Antonio 28.2.1935 - 27.9.2007Era nato a Roccapie-monte (SA).È deceduto a Berna e ora riposa nel cimitero di Mercato San Severino (Salerno).

† Del Becchi Eolo, 1939Nato a Imperia e dece-duto a Berna il 2 otto-bre 2007.A tutti coloro che gli hanno voluto bene e-sprimiamo la nostra più viva simpatia.

† Gorza Germana, anni 35, è deceduta a Ber-na il 10.9.2007 e sepolta a Bolligen.Una brutta malattia l’ha strappata all’affet-to dei suoi cari: della mamma Valeria, della sorella Alda e del fratello Ricardo.Rimane il conforto di saperla felice nella Ca-sa del Padre celeste.Alle famiglie dolorosamente colpite porgiamo le nostre più sincere condoglianze.

Battesimi

50o di Matrimonio

I nosri Defunti

Nella nostra comunità sono diventati cristiani:

· Moffa Alessandro · Spinozzi Lara· Campanelli Eleonora · Tronnolone Loris· Greco DiegoAuguri alle famiglie e ai nuovi battezzati!

L’hanno festeggiato il 18 settembre 2007 Russo Giuseppe e Anna Maria attorniati dai 4 figli, Michele, Vincenzo, Angelo e Miliana, dai cinque nipoti e da tutti i familiari. Da parte nostra rinnoviamo le fe-licitazioni più cordiali e auguriamo ancora tanti anni sereni.

· 1 novembre ore 19.00 Burgdorf: S. Messa con i fratelli svizzeri · 2 novembre - Commemorazione dei defunti ore 19.00 Roggwil: S. Messa· 4 novembre - XXXI Domenica del Tempo Ordinario SS. Messe: · ore 10.30 Burgdorf (al cimitero) · ore 16.30 Langenthal· 6 novembre ore 19.00 Burgdorf: S. Messa· 7 novembre ore 19.00 Langenthal: S. Messa· 11 novembre - XXXII Domenica del Tempo Ordinario Giornata dei popoli SS. Messe: · ore 10.30 Herzogenbuchsee (con i fratelli svizzeri) · ore 18.00 Burgdorf· 13 novembre ore 19.00 Burgdorf: S. Messa· 14 novembre ore 19.00 Langenthal: S. Messa· 18 novembre - XXXIII Domenica del Tempo Ordinario SS. Messe: · ore 10.30 Burgdorf · ore 16.30 Langenthal· 20 novembre ore 19.00 Burgdorf: S. Messa· 21 novembre ore 19.00 Langenthal: S. Messa· 25 novembre - Solennità di Cristo Re SS. Messe: · ore 10.30 Roggwil · ore 18.00 Burgdorf· 27 novembre ore 19.00 Burgdorf: S. Messa· 28 novembre ore 19.00 Langenthal: S. Messa

Festa della parrocchia di RoggwilSabato 3 novembre, alle ore 18.00, nella sala parrocchia-le di Roggwil, avrà luogo l’annuale festa della parroc-chia. Tutta la comunità italiana è invitata a partecipare.

Ufficio del corrispondente consolareSi comunica che l’ufficio di corrispondenza consolare è aperto ogni lunedì, dalle ore 18.00 alle ore 19.30, al 1o pia-no della Kirchgemeindehaus di Langenthal. Per informa-zioni rivolgersi al sig. Romano Paoletti (062 923 00 28).

Novembre, mese dedicato ai cari defuntiNel mese di novembre la Chiesa commemora tutti i fe-deli defunti. Il loro ricordo deve rafforzare in noi la fede nella risurrezione del Signore. La morte infatti, non è la fine di tutto, ma la partecipazione al mistero pasquale di Cristo, che per noi è risorto ed è sempre vivo.Ogni martedì (a Burgdorf, ore 19.00) e mercoledì (a Lan-genthal, ore 19.00) di questo mese la nostra comunità si raduna per celebrare la S. Messa in loro suffragio.Quanti vogliono ricordarli durate la celebrazione eucari-stica, possono rivolgersi in Missione (034 422 54 20) op-pure al sig. Giuseppe Manco (062 922 69 25).

Assemblea generale dellaKirchgemeinde di LangenthalLunedì 26 novembre, alle ore 20.00, nella Kirchgemein-dehaus di Langenthal, si terrà l’assemblea generale.Tutta la comunità italiana è invitata a partecipare.

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dalle Missioni diBurgdorf - Utzenstorf

& LangenthalVita della Comunità

Defunti

Battesimi 16 settembre, Burgdorf

Matrimoni

Lunedì 10 settembre, mentre si recava al lavoro con la propria bi-cicletta, in seguito ad un tragico incidente, ha perso la vita la sig.ra Rosina Pantano.Nata il 25 maggio del 1959, nel 1985 sposò Angelo, con il quale ebbe i due figli, Sandro e Danilo. La sua prematura scomparsa ha lasciato nella comunità un gran-

de vuoto. Il suo corpo riposa nel cimitero di Burgdorf. Al marito Angelo e ai figli Sandro e Danilo porgiamo le nostre più sentite condoglianze.

Mercoledì 12 settembre, all’ospe-dale di Langenthal, si è spento il sig. Antonio Condreas.Era nato a Formia (Latina) il 29 giugno 1939. Dal matrimonio con Lina ebbe quattro figlie: Beatrice, Albina, Ornella e Loredana.Dal 1972 al 1997 visse a Herzo-genbuchsee. Riposa nel cimitero di Herzogenbuchsee.

I suoi cari lo ricordano con amore e lo affidano alle preghiere di quanti l’hanno conosciuto e apprezzato.

Sabato 15 settembre, all’Inselspi-tal di Berna, circondata dall’af-fetto dei suoi cari, è morta la sig.ra Maria Di Mauro-Giuffrida.Nata a S. Agata Li Battiati (Cata-nia) l’8 agosto del 1932, nel 1956 venne in Svizzera.Dal matrimonio con Giovanni ebbe le tre figlie Graziella, Fran-ca e Patrizia. Da molti anni abita-

va a Kirchberg. La salma è stata trasferita in Italia e ri-posa nel cimitero di S. Agata Li Battiati. Al marito, alle figlie e ai familiari assicuriamo la nostra preghiera.

Mercoledì 26 settembre, all’ospe-dale di Langenthal, dopo tre mesi di coma profondo, è tornato alla Casa del Padre il sig. Antonino Pantano.Era nato il 10 febbraio del 1937. Il 29 giugno scorso, mentre si re-cava in Italia con la propria fami-glia, in seguito ad un malore im-provviso perse il controllo della

propria auto provocando un grave incidente.I funerali si sono svolti nella chiesa di Langenthal.Alla moglie Francesca e ai figli Marco, Loredana e Na-dia esprimiamo il nostro cordoglio.

Un’anzianità serena e in forma:due incontri per essere informatiUn’anzianità serena, in forma fisica e mentale è il desiderio di tutti. L’anzia-nità ha tanti volti; molte persone anziane desiderano gestire creativamente la propria vita, altre hanno bisogno di consiglio, di aiuto nella vita pratica o di sostegno economico.La Pro Senectute e la Missione Cattolica, in collaborazione con il CARI (Burg-dorf), l’Associazione Calabresi dell’Oberaargau e la Corale di S. Cecilia, or-ganizzano due incontri sui seguenti temi: · vivere l’anzianità in buona salute;· prevenzione degli incidenti;· sicurezza finanziaria, aiuti economici complementari, aiuto professionale.Gli incontri si terranno il 16 novembre, nella sala parrocchiale di Burgdorf e il 17 novembre, presso la Kirchgemeindehaus di Langenthal, dalle ore 19.30 alle ore 21.30.Dopo una breve relazione, sarà possibile discutere in piccoli gruppi e porre domande agli esperti.Tutti i pensionati e le persone interessate al tema sono invitate a partecipa-re. È un’occasione da non perdere per saperne di più e prepararsi a vivere bene anche questo tempo della vita.

Quest’anno il bazar sarà allestito nei seguenti giorni: · 25 novembre: Burgdorf (ore 9.30) Roggwil (ore 10.30) Utzenstorf (ore 10.00) Langenthal (ore 10.00)· 2 dicembre: Burgdorf (ore 11.30) Langenthal (ore 16.30)· 15 dicembre: Langenthal (Kirchgemeindehaus, in occasione della festa di Natale).Un grazie a quanti contribuiranno a sostenere questa iniziativa.

I mercatini di Natale sono una delle tradizioni più popola-ri d’Alsazia. Un’atmosfera di magia e di festa che ha radici molto antiche.La tradizione del Christkindels-markt (letteralmente mercato di Gesù Bambino - Marché de l’Enfant Jésus) risale al Sacro Romano Impero Germanico e al giorno della festa di S. Ni-cola in cui venivano distribuiti regali ai bambini.Il mercato di Natale di Stras-burgo, il più antico, esiste da 500 anni e festeggia quest’an-no la sua 435ma edizione! Ospite d’onore di quest’anno sarà la Bulgaria, che proporrà il suo artigianato tradizionale e le sue specialità culinarie.Il programma dettagliato sarà distribuito in chiesa o può es-sere richiesto in Missione.Per le iscrizioni rivolgersiad Anna Sacheli(062 929 18 62),a Franca Pina Fabbricatore (062 963 27 86)oppure in Missione(034 422 54 20).

Asia Ambra MarcheseGenitori: Domenico ed Eleonora MarcheseMadrina: Gloria Marchese

1 settembre, Burgdorf:Martin Welti e Filomena Orlando

Visita al mercatinodi Natale di StrasburgoDomenica 9 dicembre 2007

Festa dei nonni a RoggwilQuest’anno la festa dei nonni avrà luogo a Roggwil, sabato 10 no-vembre, alle ore 18.30. Dopo la celebrazione eucaristica, seguirà la cena e la tombola.La quota di partecipazione è di Fr. 15.-, e comprende l’intero menù (escluse le bevande) e una cartella per la tombola.Il ricavato andrà in beneficienza. Sono invitati i nonni e quanti hanno compiuto 60 anni. Prenotarsi entro il 7 novembre.

Bazar della solidarietà

Biatrisa CadenteGenitori: Agrippino e Nathalisa CadentePadrini: Alessandro ed Isabella Cadente

22 settembre, Solothurn: David Graça e Claudia Merlo

22 settembre, Burgdorf:Maurizio Lorenzo Di Molfetta e Susanne Schenk

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Missione Cattolica ItalianaRossmarktplatz 5, 4500 Solothurn, tel. 032 622 15 17,fax 032 623 81 89, Ccp. 45-1529-0, E-mail: [email protected]· Missionari: P. Pino Cervini, (P. Giuliano Dalla Sega, missionario in pensione)· Missionarie: Marianne Buch, Anna De Nicolo· Segretaria: Patrizia Fagone LicataMesse domenicali· Solothurn Chiesa dei Gesuiti: ore 10.00.· Grenchen: ore 11.15.· Balsthal: ore 18.00.Messe feriali· Solothurn Chiesa dello Spirito Santo: venerdì ore 18.30 (solo quando ci sono intenzioni)· Grenchen Cappella del battistero mercoledì: ora solare alle 18.30, ora legale alle 19.00

· Orari di ufficio: Lunedì: 09.00 - 11.00 Martedì: 16.00 - 18.00 Mercoledì: 09.00 - 11.00 Giovedì: chiuso Venerdì: 09.00 - 11.00 15.00 - 18.00· Ufficio del Missionario su appuntamento · Martedì: 16.00 - 18.00 · Venerdì: 16.00 - 18.00

Potete trovare i comunicati piùimportanti della Missione Cattolica Italianadi Solothurn anche suwww.mercurival.com

· Missionario: Padre Juan Carlos Tejeda Perez Indirizzo: Bovetstrasse 1, 3007 Berna, tel. 031 371 02 43, fax 031 372 16 56, [email protected]· Orario di ufficio: dal lunedì al venerdì ore 08.00 - 12.00

Ss. Messe· Konolfingen Chiesa parrocchiale: Inselistrasse 11, tel. 031 791 05 74 2a e 4a domenica del mese ore 11.00· Münsingen Chiesa parrocchiale: Löwenmattweg 10, tel. 031 721 03 73 1a domenica del mese ore 17.00· Worb Chiesa parrocchiale: Bernstrasse 16, tel. 031 839 55 75 3a domenica del mese ore 17.00

dalle Missioni diKonolfingen

Münsingen - Worb

dalla Missione diSolothurn

AGENDA NOVEMBRE 2007

Vita della Comunità Agenda parrocchiale

Giovedì 1° novembre:Festa di tutti i SantiIn questo giorno la Chiesaricorda tutte le persone in cui si è manifestato piena-mente il dono dello Spirito: uomini e donne, conosciutie sconosciuti, che in ogni tempo e luogo vissero alla luce di Dio ed ora sono con Lui. Venerandoli, affermia-mo che la salvezza è aperta a tutti. L’origine di questa fe-sta non è molto chiara, ma è certo che, sia in oriente che in occidente, fin dai primi secoli del cristianesimo andava consolidandosi la vene-razione dei martiri, in seguito attribuita a tutti i Santi. In occidente si è certi che già dal 799 in Inghilterra veniva celebrata solennemente questa festa il 1o novembre.Sante Messe· Solothurn: ore 10.00;· Grenchen: ore 11.15;· Balsthal: ore 18.00.Visita al cimitero nelle comunità:· Solothurn ore 14.00 recita del rosario ore 15.00 liturgia ecumenica;· Grenchen ore 14.30 recita del rosario e benedizione delle tombe.

Venerdì 2 novembre: Commemorazione dei defuntiIn questo giorno la Chiesa invita a pregare per i defun-ti, perché possano partecipare pienamente allla vita con Dio.S. Messa a Solothurn alle ore 19.00 nella chiesa dei Ge-suiti. Saranno ricordati in particolare i defunti deceduti dal novembre dell’anno scorso.

Giornata dei PopoliLa Giornata dei Popoli ci aiuta a fare comunione con l’unica Chiesa che vive in Svizzera, costituita da persone di ogni nazionalità, lingua e cultura.In forza del Battesimo siamo un’unica Chiesa, che parla molte lingue e si esprime in diverse culture. È la Chiesa della Pentecoste.Il tema scelto dai nostri Vescovi quest’anno recita così: “Famiglia - Culla della fede”.Noi celebreremo la S. Messa insieme a:· Grenchen: sabato 17 novembre, ore 17.30 insieme alla

comunità parrocchiale. Domenica mattina seguente non ci sarà la Messa delle ore 11.15 in lingua italiana.

· zuchwil: domenica 25 novembre, ore 10.00 insieme alla comunità parrocchiale.

La comunità di Solothurn e dintorni è invitata a parteci-pare a questa festa a Zuchwil.Non ci sarà la Messa delle ore 10.00 a Solothurn.

Celebrazione dei battesimiLuogo: Chiesa dei GesuitiDate previste:· 11 novembre · 23 marzo (Pasqua)· 25 dicembre (durante la S. Messa) · 20 aprile· 21 gennaio 2008 · 18 maggio· 17 febbraio · 15 giugno

Corso fidanzatiI fidanzati che intendono sposarsi nel 2008 tramite la Missione sono pregati di iscriversi per il corso, se non l’hanno già fatto. Il corso avrà inizio verso la fine di gen-naio e terminerà la settimana prima di Pasqua e com-prenderà 5 incontri. Agli iscritti saranno comunicate le date e le modalità prima di Natale.Consigliamo ai fidanzati di prendere in considerazione anche la possibilità di sposarsi nella loro parrocchia ter-ritoriale, soprattutto alle coppie di mista nazionalità e che intendono celebrare il loro matrimonio prevalente-mente in lingua tedesca.

Cresime adultiDomenica 9 dicembre, alle ore 10.00, avranno luogo le Cresime degli adulti nella chiesa dei Gesuiti a Solothurn. Chi non è stato ancora cresimato e desidera approfittare di questa occasione deve rivolgersi subito in Missione.

Ufficio del corrispondente consolareSopra il ristorante Adler in Berntorstrasse 10, So-lothurn:· mercoledì 14 e 28 novembre· mercoledì 12 dicembre

Ufficio consolare di SolothurnLo sportello consolare di Soletta, sito nella Bieltor, è gestito ogni terzo sabato del mese, dalle ore 9.00 alle ore 12.30 dal cav. Giuseppe Piscopo.

Konolfingen - Nel mese ottobre nella chiesa di Konolfin-gen è stata organizzata la tradizionale castagnata. Un grazie a tutti i collaboratori e partecipanti.

Preparazione al matrimonio religiosoe alla cresima per adultiSei adulto e desideri ricevere la Cresima? Desideri spo-sarti in chiesa prossimamente? Annùnciati per la dove-rosa preparazione.

■ A KONOLFINGEN Domenica 11 novembre, ore 11.00 S. Messa Domenica 25 novembre Festeggiamo i 40 anni (1967-2007) della Nostra Chiesa.

Per la commemorazione sarà concelebrata una Messa solenne alle 10.30 alla quale siamo tutti invitati.

■ A MÜNSINGEN Domenica 4 novembre, ore 17.00 S. Messa Domenica 14 ottobre il Consiglio di Missione di

Münsingen ha organizzato la tombola di beneficen-za per i bambini della missione di Touboro, nel nord Camerun (Africa).

Un grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questa buona opera per i nostri fratelli bisognosi.

■ A WORB Domenica 18 novembre, ore 17.00 S. Messa.

Konolfingen

Domenica 9 settembre Mileto Giuseppe e Maria Teresa hanno celebrato il 40° anniversario di matrimonio at-torniati dai figli. A loro e a tutta la famiglia porgiamo i nostri più cari auguri.

Konolfingen - Il 12 settembre è morto il sig. Cäsar Bay-Schnei-der. Giovedì 20 settembre alle 10.30 nella chiesa di Konolfin-gen gremita di fedeli e amici è stato celebrato il funerale. Cäsar Bay-Schneider era nato il 4 giugno del 1909. La sua scomparsa lascia nella comunità di Konolfingen un grande vuoto. Per quanti l’hanno conosciuto, è stato un buon pa-dre e nonno, e un grande sostenitore nella costruzione della Chiesa di Konolfingen. A tutti i familiari le più vive condo-glianze e un vero grazie anche a loro, con l’assicurazione di un ricordo nella preghiera.

Defunto

Attività

“Novembre mese dei fedeli defunti” Come il grano muore per fare frutto, così Gesù giungerà al frutto maturo della sua Pasqua passando per la morte in croce. Anche il discepolo è chiamato a condividere il cammino del Maestro: noi dobbiamo imparare ad essere dei semi capaci di cadere in terra, di essere sotterrati, di marcire… perché solo così giungeremo a dare frutti che sfidano la morte e hanno sapore di vita eterna. Signore, Tu sei il seme che muore sottoterra: tutti pen-sano al frutto, nessuno al “Seme”. Tu sei la radice na-scosta: tutti ammirano il fiore, nessuno la radice. Tutti guardano la luce della stella, nessuno pensa alla stella che muore. Tu sei quel seme, Signore. Tu sei la radice del mondo migliore. Tu sei la luce. Fa’ che abbia il coraggio di seguirti fin dove tu sei, senza calcoli, contento solo di essere con te.

InvitiDomenica 25 novembre la Missione di Berna celebra solennemente i 60 anni di presenza scalabriniana. Alla pag. 16 è notificato il programma.Invitiamo calorosamente tutti a intervenire.

Anno Pastorale 2007/2008 - Catechesi Adulti Tema: “I Sacramenti dell`iniziazione cristiana”: incontri per riscoprire i sacramenti del Battesimo, Eucaristia, Cre-sima, Riconciliazione. Un invito a camminare per cono-scere Gesù e la chiesa. Gli incontri di catechesi saranno svolti nelle rispettive comunità. Alla pag. 14 troverete il programma dettagliato e il calendario per le varie zone.

Tombola missionariaDomenica 11 novembre, alle ore 14.30, a Solo-thurn, nella sala al 1° piano dell’Adler, il Gruppo Missionario vi invita a partecipare alla tradizionale tombola di beneficenza. Il ricavato andrà a favore dei progetti sostenuti dal Gruppo Missionario in-sieme alla Missione.

Bancarella MissionariaVenerdì 30 novembre il Gruppo Missionario sarà presente al mercato di Grenchen con una banca-rella di addobbi e dolci natalizi. Il ricavato andrà per i progetti missionari.

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25° di MatrimonioSaverio e Sonja Bonaccorso il 10.6.07 hanno celebrato il loro 25° anniversario di matrimonio durante la Messa del-la comunità nella chiesa dei Gesuiti a Solothurn assieme ai figli Salvatore e Dario. Si sposarono nella Cattedrale di Solothurn il 6 giugno 1982. Benedisse le nozze P. Giuliano che era anche presente al loro 25°. Felicitazioni vivissime e tanti auguri per il futuro a tutta la famiglia.

dalla Missione diSolothurn

Defunti

Vita della Comunità

300 anni della Parrocchia di Bettlach· Venerdì 9 novembre, alle ore 18.30, nella sala della

Parrocchia: “Notte di racconti” per piccoli e grandi, or-ganizzata dal gruppo Blauring in collaborazione con gli altri gruppi della Parrocchia.

· Venerdì 23 novembre, festa di S. Clemente, patrono della parrocchia: S. Messa alle ore 18.30 con il Coro di S. Cecilia. Seguirà una serata per le famiglie con la cena per tutti e un breve programma di intrattenimento.

Dal 28 dicembre 2007 al 1° gennaio 2008 a Ginevra si svolge un incontro per i giovani legato alla spiritualità di Taizé.In preparazione a questo incontro nella zona della nostra Missione ci sarà in novembre un momento di preghiera, denominato Notte della luce.Ma che cosa c’è dietro a questo? Tai-zé è situata nel sud della Borgogna (Francia) ed è la sede di una comu-nità ecumenica internazionale, fon-data da Frère Roger, che era nato il 12 maggio 1915 a Ginevra e lì era cresciuto.Nel 1940, a 25 anni, Frère Roger la-sciava la Svizzera per andare a vivere in Francia, il Paese di sua madre. Da molti anni portava in sé la chiamata a fondare una comunità, dove si vi-vesse la riconciliazione tra i cristiani, “dove la bontà del cuore fosse vis-suta molto concretamente, e dove l’amore fosse il cuore di tutto”.La comunità oggi è formata da circa un centinaio di Fratelli, protestanti e cattolici, provenienti da più di venti-cinque nazioni che si impegnano a vivere il celibato per sempre e a con-dividere nella semplicità la vita spiri-tuale e lavorativa di tutti i giorni. La preghiera comune, tre volte al gior-no, è il cuore della vita quotidiana a Taizé. I fratelli vivono del loro lavoro e non accettano doni o eredità.Alcuni dei fratelli vivono in piccoli gruppi “fraternità” tra i più poveri.Sin dalla fine degli anni Cinquanta, molte migliaia di giovani da nume-rose nazioni, hanno iniziato ad an-dare a Taizé per prendere parte agli incontri settimanali di preghiera e riflessione. Inoltre alcuni fratelli di Taizé fanno visite e guidano incon-

tri, piccoli e grandi, in Africa, in Nord e Sud America, in Asia e in Europa, come parte del “pellegrinaggio di fiducia sulla terra”.Purtroppo due anni fa, il 16 agosto 2005, Frerè Roger è stato ucciso pro-prio durante la preghiera, nei giorni in cui a Colonia si svolgevano le gior-nate mondiali della gioventù, ma la sua eredità continua ed è viva.Alla fine di ogni anno Taizé anima un grande incontro in una delle principali città dell’Europa, dell’Est o dell’Ovest a cui partecipano de-cina di migliaia di giovani, da tutta l’Europa e da altri continenti. Questi incontri sono tappe del “pellegri-naggio di fiducia sulla terra”.E quest’anno l’incontro di Capo-danno ritorna alle origini della vita di Frère Roger, a Ginevra, dove si aspettano tantissimi giovani da tut-to il continente europeo. Questo in-contro avrà come linee portanti i se-guenti punti:

· iniziare o continuare un pellegri-naggio della speranza nella propria vita e scoprire la Chiesa con occhi nuovi come luogo di comunione;

· preparare un futuro di pace oltre tutte le frontiere;

· scoprire la profondità della vita, la bellezza della comunione con Dio;

· cercare il senso della vita e una fe- de viva in mezzo alle sfide della so-

cietà odierna ed essere nel quoti-diano persone che portano la spe-ranza.

In preparazione a questo grande e-vento, in vari cantoni della Svizzera verranno fatti degli incontri sullo sti-le di Taizè. Così anche a Solothurn, precisamente il sabato 3 novembre 2007, nella cattedrale di St. Ursen, alle ore 18.30 è possibile incontrare qualcuno dei Fratelli che, per l’occa-sione, vengono da Taizé.Alle ore 20.00 ci sarà un’introduzio-ne alla preghiera e alle ore 20.30 una preghiera insieme per tutti, con tanti canti nati proprio a Taize.Questa preghiera durerà un’ora, ma poi continuerà, per chi lo desidera, fino alle ore 23.30. Dalle ore 21.30 in poi nella sala parrocchiale di St. Ursen verrà offerto un piccolo rin-fresco.Per i giovani è possibile partecipare già dal pomeriggio a diversi atelier. I temi di questi atelier e anche altre informazioni si trovano in internet al seguente indirizzo: wwwnachtderli-chter.com.Come Missione Italiana gioiamo di potervi far conoscere questa inizia-tiva e vi invitiamo calorosamente a partecipare.

Marianne, missionaria scalabriniana

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Notte della luce –Nacht der Lichter

† Anna Maggio-MerendaNata a Sannicola (Lecce) il 16.5.1958, era venuta in Svizzera nel 1972.Nel 1977 aveva sposato Salvatore Maggio e gli aveva dato tre figli: Ivan, Vanessa e Sandro. L’anno scorso era stata colpita da una grave malattia che, nonostante la sua forza morale e la sua speranza,

l’ha portata alla morte l’8.9.2007. È stata trasportata al paese natale. La Messa di trigesimo avrà luogo a Balsthal domenica 4 novembre alle ore 18.00.

† Domenico Pasquale-HoferNato a Tuffara (Campobasso) il 24.6.1945 a 18 anni venne in Svizzera e nel 1973 sposò Margrit Hofer da cui ebbe tre fi-gli: Stefano, Evelina e Manuela. Quattro nipotini: Michelle, Enrico, Claudio e Ma-rio lo hanno reso un nonno felice. Il 20 settembre 2007, mentre con la moto era

in viaggio nel Sud-Italia ebbe un incidente a Paestum e ogni tentativo per salvarlo è risultato vano. È deceduto all’ospedale di Agropoli NA. Il funerale è stato fatto a Kriegstetten dove ora riposa nel cimitero locale.

80° compleanno

Domenica 9 settembre P. Giuliano ha compiuto 80 anni. Per l’occasione ha presieduto la Messa delle ore 10.00 nella chiesa dei Gesuiti a Solothurn per ringraziare il Signore, assieme alla comunità, del dono di tanti anni di vita, di cui 53 vissuti da sacerdote e 35 come mis-sionario nella comunità di Gerlafingen e dintorni. E a Gerlafingen, nel pomeriggio, il Comitato dei Genitori e soci gli ha fatto una sorpresa, offrendo nella sede della Locandina (ex Centro di Missione) la torta e un rinfre-sco a tutti i presenti. P. Giuliano, ormai padre spirituale di tutti, ringrazia di cuore tutte le persone che in tanti modi gli hanno fatto sentire la loro riconoscenza per il bene che ha fatto qui tra noi e il loro affetto. Auguriamo ancora a P. Giuliano lunghi anni di vita all’insegna della fede e della pazienza, sicuri che sarà accompagnato da Colui che è la Via, la Verità e la Vita.

Gruppo Pensionati a Valverde di CesenaticoAnche quest’anno 44 anziani della nostra comunità hanno partecipato al soggiorno marino organizzato dal Comites di Solothurn. È stato un soggiorno molto sereno e allegro. Il gruppo, oltre a godere del sole e del mare, ha potuto visitare Longiano definito “Villaggio ideale” per come ha saputo inte-grare l’antico (Castello Malatestiano, Festa medioevale, Museo di Arte sacra, Museo della ghisa) con il moderno (Festival Biennale Internazionale per la Creatività e lo Sviluppo, scuola teatrale, attrazioni culinarie, sportive, ecc.).Auguri di buona salute a tutti gli Anziani.

Consultorio FamiliareLo psicologo Antonio Marcello riceve su appuntamento il giovedì dalle ore 10.30 alle ore 18.30 in Gerberngasse 9 (entrata in Veilchengasse).Casella Postale 222, 4501 Solothurn, tel. 032 623 25 39, fax 032 623 75 82. E-mail: [email protected]://www.fopras.ch/Ita/Consultorio/soletta.htm

Patronato ACLIApertura d’ufficio:Tutti i mercoledì pomeriggio Samanta Vecchio sarà a disposizione delle persone che hanno problemi di pensione, di invalidità, di trasferimenti contributi, che desiderano informazioni sulla Cassa Pensioni, ecc., dal-le ore 14.30 alle ore 17.30 presso i locali del sindaca-to Syna, Lagerhausstr. 1, 4502 Solothurn (vicino alla Westbahnhof), tel. 032 622 10 40.

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Missione Cattolica ItalianaKapellenweg 7, 3600 Thun,telefono ufficio: 033 225 03 58telefono casa: 033 225 03 45e-mail: [email protected]· Missionario: don Jan Zubrowski· Presidente Consiglio Pastorale: Rosalia Braccolino, tel./fax: 033 822 05 25Celebrazioni Festive· Thun - San Martino: ore 9.30 · Interlaken - Santo Spirito: ore 11.15· Gstaad - Sankt Joseph: prima e terza domenica del mese, ore 16.00· Spiez - Bruder Klaus: ogni primo sabato del mese, ore 16.30

· Meiringen - Guthirt: ogni secondo sabato del mese, ore 16.30 · Frutigen: (vedi la pagina di Frutigen sul Pfarrblatt)· Confessioni: Prima di ogni celebrazione o su appuntamentoUfficio della MissioneIl missionario si rende disponibile nei seguenti luoghi e orari:· Thun - Santa Maria, Kapellenweg 7, da martedì a venerdì: dalle ore 09.00 alle ore 12.00· Interlaken, Parrocchia Santo Spirito, giovedì: ore 18.00-20.00· Battesimi: il sacramento viene amministrato in tutte le chiese ove celebriamo abitualmente, sempre durante la celebrazione eucaristica, a meno che non ci siano richieste con motivi particolari.· Matrimoni Annunciarsi almeno sei mesi prima della celebrazione del matrimonio.IL LUNEDÌ L‘UFFICIO DELLA MISSIONE RIMANE CHIUSO

dalla Missionedell’Oberland Bernese PAGINA SOCIALE

Vita della Comunità

AVVISI

Chiesa di Kandersteg

Cosa succedein caso di malattia

Defunta

Lettera firmata: “Mia moglie si è ammalata dal mese di ot-tobre del 2006 e dopo sei mesi è stata licenziata dalla ditta. Cosa succederà adesso? Se mia moglie non potesse più la-vorare che fine farà la sua cassa pensione? Avrà diritto a una rendita? Come funziona tutto ciò?”

Nel momento in cui un lavoratore si ammala e non può svolgere l’attività lavorativa come prima, in misura to-tale o parziale, subentra l’indennità giornaliera del-l’assicurazione malattia che paga tale prestazione per un periodo massimo di 720 giorni qualora l’incapacità al lavoro fosse totale. Da tener presente che dopo un anno di incapacità al lavoro (totale o parziale) occor-re presentare la relativa domanda all’Ufficio cantonale dell’Assicurazione Invalidità (AI). Questa assicurazione, contribuisce principalmente a ridurre o eliminare le cau-se dell’invalidità. Sulla base del principio “l’integrazione viene prima della rendita”, la legge sull’Assicurazione Invalidità (AI) prevede infatti due categorie di presta-zioni:1. Misure di integrazione che perseguono l’obbiettivo

di migliorare, mantenere o ripristinare la capacità di lavoro e di guadagno.

2. Prestazione in denaro sotto forma di rendita quando le misure d’integrazione si rivelano inefficaci.

Hanno diritto alle prestazioni AI gli assicurati che a cau-sa di un danno alla salute (di natura fisica, psichica o mentale, oppure da infermità congenita, oppure da ma-lattia o da infortunio) sono totalmente o parzialmente ostacolati nell’esercitare la loro attività lucrativa oppu-re non possono svolgere le loro consuete mansioni. Il danno alla salute deve sussistere in modo permanente o almeno per un lungo lasso di tempo.Prioritariamente, dunque, sussiste un diritto a prestazio-ni che possono contribuire a ridurre o eliminare le cause dell’invalidità (provvedimenti sanitari) o che possono at-tenuarne gli effetti (istruzione scolastica, orientamento o riformazione professionale, mezzi ausiliari). Il diritto ad una rendita sussiste solo qualora i provvedimenti in-tegrativi si rivelino inefficaci e di regola dopo un anno di incapacità di guadagno nella misura di almeno il 40%.Ai sensi della legge federale, la nozione di invalidità è di carattere giuridico economico e non medico. L’AI è te-nuta a risarcire soltanto l’eventuale scapito economico che derivi da un danno alla salute dovuto a malattia o infortunio. Ogni assicurato, inoltre, deve con ogni mez-zo mettere a profitto le sue restanti energie lavorative mutando, se del caso, non solo professione ma anche domicilio.Con un grado di invalidità di almeno il 40%, l’assicura-to ha diritto ad un quarto di rendita; con un grado di invalidità di almeno il 50%, si ha diritto ad una mezza rendita; con un grado di invalidità di almeno il 60%, a tre quarti di rendita e, infine, con un grado di invalidità di almeno il 70%, alla rendita intera.Analogo principio vige per la Cassa pensione. In caso di malattia, si è intanto esonerati dal pagamento dei pre-mi e il relativo capitale rimane nel Fondo di previdenza presso cui è iscritto il datore di lavoro, anche se nel frat-tempo l’assicurato è stato licenziato. Il Fondo di previ-denza istruisce la domanda di rendita di concerto con l’Assicurazione Invalidità e quindi emetterà, nel caso, anche una rendita secondo le percentuali sopra descrit-te o come definite nel Regolamento del Fondo previ-denziale di appartenenza.

La materia è abbastanza complessa e delicata. È oppor-tuno quindi rivolgersi al più vicino ufficio del Patronato ACLI o dell’Ente di propria fiducia per essere aiutati con-venientemente o comunque per avere con precisione le informazioni del caso.

Gaetano Vecchio

Renditacomplementare“Da oltre un anno i miei genitori sono venuti a vivere in Svizzera, perché qui hanno i tre figli e i nipoti. Per stare con noi abbiamo chiesto un permesso di soggiorno per ricongiun-gimento familiare, che la polizia degli stranieri ha rilasciato senza problemi. Gli unici problemi sono di natura economica, perché i miei genitori vivono con il contributo di noi figli che paghiamo l’affitto e la cassa malati. Hanno una piccola pen-sione italiana e una piccolissima rendita AVS di mio padre, che aveva lavorato in Svizzera per 18 anni. Mia mamma in Italia era titolare di una pensione INPS, che le è stata tolta da quan-do è in Svizzera. Possiamo chiedere alle istituzioni un aiuto per rendere autonomi economicamente i nostri genitori ? A chi dobbiamo rivolgerci?”

Le questioni poste dal lettore non solo aiutano i suoi ge-nitori ma offrono la possibilità di parlare di un diritto, le prestazioni complementari AVS, che danno la possibilità di avere quel minimo vitale necessario alla sussistenza.Poiché il padre del lettore è titolare di una rendita AVS ed entrambi i genitori hanno un regolare permesso di soggiorno, possono chiedere la prestazione complemen-tare AVS rivolgendosi al Patronato ACLI più vicino. La prestazione è calcolata tenendo conto del fabbisogno vitale stabilito dalla legge federale in fr. 27’210 annui, ai quali vanno aggiunti i costi della cassa malati base (LAMAL) di entrambi i genitori, fr. 9’000 circa, e l’affitto fino ad un massimo di fr. 15’000.Come si vede, si raggiungono circa 50’000 fr. necessari ai genitori per vivere in Svizzera. Per stabilire l’impor-to della rendita complementare si tiene conto delle due pensioni AVS e INPS e per la differenza, dedotti i costi della cassa malati che sarà pagata direttamente dalla complementare AVS, viene assegnata una rendita paga-bile assieme all’AVS che il padre già percepisce. Questo tipo di rendita darà ai genitori del lettore altri diritti, che potrà conoscere quando presenterà la domanda per loro. La pensione tolta alla mamma, è una pensione so-ciale non pagabile all’estero.

Antonio Cartolano

Festa interculturale a Santa MariaIl 16 giugno 2007 presso il centro parrocchiale di Santa Maria a Thun abbiamo partecipato alla festa intercultu-rale (la parrocchia locale insieme con le diverse compo-nenti linguistiche presenti sul suo territorio).Dopo la celebrazione eucaristica ci siamo trovati per un momento conviviale delle nostre comunità.

Stadtfriedhof Il 4 novembre 2007 (domenica), alle ore 09.30: la cele-brazione della Santa Messa in suffragio dei nostri de-funti e la benedizione delle tombe al cimitero di Stadt-friedhof di Thun.

Giornata dei Popoli L’11 novembre 2007 (domenica), alle ore 10.30 nella chiesa parrocchiale di Santo Spirito a Interlaken si svol-gerà l’annuale celebrazione della “Giornata dei Popoli”. Per questo motivo la celebrazione eucaristica delle ore 9.30 a Thun viene anticipata di una mezz’ora, cioè alle ore 9.00.

Festa dei sessantenni e degli ultrasessantenniDomenica 25 novembre 2007, a partire dalle ore 12.30, presso il centro parrocchiale di Santa Maria a Thun si svolgerà l’annuale festa dei sessantenni e degli ultrases-santenni. Sono invitate tutte le persone che l’anno cor-rente festeggiano il 60° compleanno e quelle che hanno già oltrepassato la soglia dei 60 anni.Annunciarsi in Missione entro il 20 novembre.

Cresime degli adultiLa celebrazione del sacramento della cresima avrà luogo nella Chiesa dei Gesuiti a Solothurn il 9 dicembre 2007, alle ore 10.00. Per le iscrizioni telefonare in Missione.

Incontri formativiRicordiamo che ogni mese si svolgono incontri di cate-chesi sul tema “Luoghi sacri della Bibbia”. Di volta in volta viene comunicata la data e il luogo dell’incontro.

SANTSCHI Pia Sandra Maria, nata il 26 agosto 1937 a Nirone (PR), deceduta il 10 agosto 2007 a Spiez. Le sue ceneri sono state deposte al cimitero di Nirone.Ai famigliari porgiamo le nostre condoglianze ed assicu-riamo la nostra preghiera.

MatrimonioPALERMO Roberto e Lea TOMASKOVA, il 21 luglio 2007 a Sigriswil.

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FATTI & COMMENTI di Egidio Todeschini

Concreto pericoloper l’Italia di islamizzarsi

Donne musulmane in ItaliaC’è una cosa, però, della quale in Italia si parla poco, benché allar-mante: riguarda le condizioni di vi-ta della maggior parte delle don-ne musulmane residenti nel nostro Paese. Non sono solo obbligate, da-gli uomini della famiglia, a coprirsi con il velo; spesso sono malmenate, segregate a casa, costrette a convi-vere con la seconda o terza moglie del coniuge (ma nella Penisola la poligamia non è proibita?) ed esclu-se da ogni forma di socialità, quin-di d’integrazione. Donne alle quali spesso la cultura islamica rifiuta ogni libertà, perfino quella di seguire cor-si per apprendere la lingua italiana.Tuttavia, di questo dramma saprem-mo poco se l’on. Daniela Santanché non lo avesse raccontato in un libro, “Le donne negate”, nel quale racco-glie le testimonianze, a volte anoni-me per sicurezza, di chi, per il solo fatto di appartenere al sesso femmi-nile, si vede negati i diritti umani più

elementari. Sono tante, tali infelici, troppe per far finta di niente, per non comprendere che, come dice la Santanché, “la loro libertà, in ultima analisi, è la libertà di tutti noi”.

I casi di Hina e FatimaA volte, tale forma di schiavitù sfo-cia in tragedia. È stato così per Hina Saleem, la ragazza ventiduenne ucci-sa dai maschi della sua famiglia solo perché voleva essere libera di vivere all’occidentale e di sposare il suo ra-gazzo italiano. Il 28 giugno scorso è iniziato il processo contro gli assas-sini sul cui esito, stanti i precedenti, si possono nutrire dubbi. C’è già sta-ta, infatti, una sentenza discutibile nei confronti dei genitori di Fatima, altra ragazza “insofferente” alle re-strizioni proprie dell’islamismo. Non è stata uccisa, ma ha sofferto le pene dell’inferno: picchiata, legata ad una sedia, rinchiusa in casa. Come Hina, del resto, che aveva più volte, inutilmente, denunciato le violenze

subìte tra le mura domestiche: ba-stonate, colpi di taglierino, sopru-si sessuali. Fatima tenta il suicidio. Denunciati, in primo grado i suoi tre familiari sono stati condannati per sequestro di persona e tratta-menti disumani. In Appello, però, la famiglia è assolta perché le “sevizie patite dalla ragazza erano state in-flitte per il suo bene”. La Cassazione riprende la tesi e conferma il verdet-to, ritenendo che i maltrattamenti non fossero “consuetudine” e che rientrano nelle usanze islamiche.

Sentenze scandaloseScandaloso: sequestro e maltratta-menti sono reati e vanno puniti. Sempre, indipendentemente dalleintenzioni degli aguzzini.Intendiamoci. Purtroppo, non sono solo gli Islamici ad usare violenza e soprusi in famiglia. E non tutti i mu-sulmani trattano da schiave le loro donne benché, per mentalità e cul-tura, il nostro modo di vivere, spesso impudico ed immorale, non rappre-senti certo il meglio per loro: diffi-cile pensare che possano facilmente adattarsi a vedere figlie e mogli con le minigonne e/o con l’ombelico a vista. Ma ciò non autorizza a tiran-

neggiare, a percuotere, ad uccidere. Tanto meno ad assolvere o, comun-que, a giudicare con occhio benevo-lo, solo perché seguaci di Maometto, coloro che compiono tali soprusi.

Seguire le leggi del PaeseOccorre aiutare gli immigrati, musul-mani compresi, ad integrarsi. E il modo migliore per convincerli a seguire le leggi del Paese in cui ora risiedono è dimostrare che non si fanno eccezioni di nessun tipo, né giuridico né poli-tico. Spesso, invece, costatiamo che, in nome di un malinteso buonismo o dell’ideologia politica che considera Resistenza, e non terrorismo, la guer-riglia islamica, s’inneggia al dialogo, senza peraltro chiedere reciprocità; si concedono privilegi (la preghiera sulle strade, per esempio); si applica comprensione e benevolenza al mao-mettano che compie un reato.

Giustizia e politicaPurtroppo, se la Giustizia è sovente di parte, la politica di centrosinistra non è da meno. Nel nostro Paese - è Magdi Allam a rilevarlo pubbli-camente - sorge una moschea ogni 4 giorni, quasi tutte sovvenzionate

Oppure di diventare razzista. Giustizia e Politica concorrono a questo con sentenze e provvedimen-ti che sono assolutamente incoerenti.Se ne sono sentite di tutti i colori, nel corso dell’estate: bimbi ab-bandonati; famiglie sterminate; incendi dolosi; incidenti provocati da ubriachi o drogati al volante; litigi che finiscono con il morto sul sel-ciato, senza contare gli stupri, le astuzie malandrine e le disgrazie sul lavoro. Aggiungiamoci la politica fatta di ricatti ed accuse reciproche, usati come armi in una guerra senza fine e alcune vicende giudiziarie scandalose ed il quadro è completo.

dalle Amministrazioni locali e, spes-so, costruite su suolo pubblico cedu-to gratuitamente. Nel primo seme-stre di quest’anno, il milione di isla-mici immigrati in Italia ne aveva a disposizione ben 753, più le altre in costruzione; alla fine del 2006 erano 696, nel 2000 “solo” (si fa per dire) 351. D’accordo, riconoscere il diritto di professare la propria religione è segno di civiltà. Ma sappiamo ormai che sono proprio i centri di preghie-ra il terreno in cui l’estremismo tenta di scavare le sue radici: il documen-to ministeriale, cui si riferisce Allam, segnala i “tentativi jihadisti di infil-trare spazi associativi”. E le recenti cronache confermano.

L’idea del ministro FerreroNonostante ciò, il Governo pensa di sovvenzionarli ulteriormente.La “felice” idea è del Ministro del-la Solidarietà sociale, il rifondarolo Paolo Ferrero, che stanzia 50 milioni di euro (dei contribuenti!) “per fa-vorire l’integrazione” mediante un percorso formativo di educazione civica e di lingua italiana destinato agli immigrati. A tutti? No, solo ai musulmani che gestiranno tali fondi attraverso moschee e centri islamici, a dispetto dell’ideologia statalista, sostenuta da Ferrero, che nega alle scuole cattoliche il diritto d’insegna-re e di ottenere fondi statali. E chi non è musulmano? Si arrangia.Con i 10 milioni già versati sono stati messi in piedi due progetti, uno per le donne, l’altro per gli uomini, addi-rittura in due moschee diverse; tut-tavia il ministro non ha avuto nulla da obiettare, anche se ciò contrasta con la parità dei sessi. Incoerenza ri-levata pure dal vicepresidente della comunità marocchina, Yassine Bel-kassem: “Il percorso d’integrazione alla cittadinanza è diritto di tutti... Possibile che non si renda conto che così, invece di integrare, discrimi-na?”.

Europa trasformatain Eurabia?Oriana Fallaci pronosticava la tra-sformazione del nostro Continente in una “Eurabia” prevalentemente musulmana. Di certo, se va avanti così, l’Italia corre il rischio d’islamiz-zarsi, visto che può contare su forze politiche, giudiziarie e culturali ac-condiscendenti. O di diventare raz-zista per paura e ribellione: i recenti incendi di alcune moschee ne rap-presentano un inequivocabile se-gnale.Possibile che a Palazzo Chigi non se ne rendano conto?

Nelle foto: la Moschea di Roma.In Italia vi sono 628 associazioni islami-che, ognuna delle quali dispone di una moschea o di un luogo di culto.

Italia

Partiti parassiti,perchè mantenerli?È quanto chiede Famiglia Cristia-na a Romano Prodi che aveva spronato la Chiesa a fare di più per esortare i cittadini ad essere buoni contribuenti (una predica potrebbe stimolare di più che i consigli di Padoa-Schioppa).“Siamo tenuti a pagare le tasse - si chiede la rivista - per mantene-re in vita tutte queste realtà pa-rassitarie e per favorire il ladro-cinio che distoglie i beni che do-vrebbero servire al bene pubblico e permettere che si disperda in mille rivoli a beneficio di pochi?” La Chiesa se da una parte sa che le tasse devono essere pagate, dall’altra ha molte perplessità sul modo con cui sono gestite.I mas media ci parlano continua-mente e in modo impietoso dei privilegi dei politici, dei conti della politica, molti dei quali non vengono nemmeno resi pubblici.Si legge sempre più spesso di piz-zi che si devono pagare ai partiti o al partito del malaffare per le opere pubbliche che fanno lievi-tare paurosamente i preventivi.O di enti inutili che continuano a vivere, la creazione di nuovi enti, le assunzioni clientelari, la prote-zione scandalosa di fannulloni.La Chiesa deve ricordare ai citta-dini il dovere morale di pagare le tasse. Ma deve anche ricordare agli amministratori il dovere di amministrare il fisco in funzione del bene della gente.

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Messaggio dei Vescovi Svizzeri

Cari fratelli e sorelle,Nella Bibbia incontriamo spesso fa-miglie che lasciano la loro patria per stabilirsi in un altro Paese. Abramo lascia “il suo paese, la sua patria, la casa paterna” per stabilirsi nella ter-ra che Dio gli indicherà (cf. Gen 12, 1). Giacobbe va in Egitto con tutta la sua famiglia. Elimelech con sua mo-glie Noemi e i suoi figli si stabilisce nel paese di Moab. Così, come que-ste famiglie, il popolo d’Israele pere-grina per 40 anni attraverso ii deser-to per giungere con fatica alla Terra Promessa. Tutti gli spostamenti, ma anche la vita in terra straniera, sono caratterizzati da rinunce e sacrifici. La prima Lettura della Messa di oggi (32ma del tempo ordinario) ci parla della storia drammatica della fami-glia dei Maccabei, che era diventata straniera nella propria terra e che, per fedeltà alla fede dei Padri, fu co-stretta a partire e a morire.In ogni tempo ed anche oggi, le fa-miglie che emigrano e che vivono in terra straniera incontrano gran-di difficoltà. Per questo motivo la Chiesa reca un’attenzione particola-re verso i migranti. Il suo primo fon-damentale ed esaustivo documento, riguardante la cura pastorale dei mi-granti, dal titolo “Exsul familia - La famiglia in esilio”, inizia con queste parole: “La famiglia di Nazareth in esilio, Gesù, Maria e Giuseppe che fuggono e si rifugiano in Egitto per sfuggire alla rabbia di un re pagano, è il modello, l’esempio ed il soste-gno di tutti i migranti ed i pellegrini di ogni tempo e di ogni origine, di

tutti i fuggiaschi in qualsiasi situa-zione si trovino che, a causa della persecuzione o necessità, si vedono costretti a lasciare i propri parenti, i vicini, gli amici per trovare rifugio in un altro Paese”.Le famiglie dell’Antico e del Nuo-vo Testamento sono peregrinanti perché chiamate da Dio o perché Dio vuole manifestare, attraverso il loro destino, il suo agire in mezzo all’umanità. Nonostante le difficol-tà e le necessità, il loro peregrinare verso luoghi sconosciuti e la lonta-nanza dai luoghi in cui hanno vissu-to, le famiglie diventano luogo d’in-contro di Dio con gli uomini, luoghi della fede.Anche oggi le famiglie dei migranti incontrano difficoltà di ogni sorta. Non di rado si sentono lacerate, per-ché soltanto singoli membri di esse possono emigrare.E se poi giungono nel nuovo Paese d’accoglienza, sorgono tensioni e li-tigi. Se i genitori vogliono serbare nel nuovo ambiente i loro usi e co-stumi, i figli al contrario si adeguano più rapidamente alle realtà che tro-vano e prendono strade che i loro genitori non sempre comprendono.I figli si staccano dall’eredità spiri-tuale e culturale dei loro genitori o la “sperperano”.

Nel Messaggio per la giornata mon-diale del migrante e del rifugiato di quest’anno, il papa riassume queste difficoltà così: “Esistono reali diffi-coltà che, legate ai meccanismi di difesa della prima generazione di migranti, minacciano di impedire il processo di maturazione dei giovani della seconda generazione”.

Molto più drammatica è la situazio-ne dei profughi e di coloro che cerca-no asilo per trovare protezione e si-curezza da noi. Non di rado arrivano segnati da cattive esperienze come la persecuzione, le torture e l’uccisio-ne di loro cari. Anche qui da noi non trovano veramente tranquillità per-ché tormentati dall’insicurezza per sé e per i congiunti. In questa situa-zione può la famiglia essere “culla di fede”? Questa domanda riguarda sia le famiglie dei migranti che quel-le residenti. San Paolo può darci una risposta: “Lo stesso Signore nostro e Dio nostro Padre, che ci ha amati ge-nerosamente e ci ha dato una con-solazione eterna ed una buona spe-ranza, diano conforto ai vostri cuori; ci concedano la forza di compiere e dire tutto ciò che è buono”. (2 Tess. 2, 16-17)La gente del luogo e quella immi-grata deve trovare prima di tutto un rapporto umano attraverso la paro-la e le opere buone. Non è pensabi-le che dei migranti che hanno vissu-to praticamente una vita intera da noi, quasi non conoscano la nostra lingua. E non è neppure auspicabi-le che un forestiero debba cambiare cognome perché con quello proprio di nascita è segnato o “bollato”. Dobbiamo impegnarci affinché i mi-granti con le loro famiglie qui da noi “si sentano a casa”. Essi devono aprirsi al nuovo ambiente.Sulla base di questi nuovi rapporti umani, l’amore di Cristo in noi può portare nuovi frutti. Diventa ele-mento di coesione, forza unitiva per i coniugi e le famiglie per tutta la loro vita. È la forza che aiuta i ge-nitori a gestire l’educazione dei figli superando le difficoltà in un mon-do a volte “nemico” e senza amo-re. Infine esso è la premessa per una conversione: una conversione che, soprattutto in un matrimonio ed in una famiglia, è sempre necessaria. Lì ogni membro deve liberarsi dal proprio egoismo, convertirsi ed an-dare verso gli altri. Con pazienza e costanza, ogni giorno, ogni anno può essere nuovo, sia in patria che altrove. Se nel matrimonio e nel-le famiglie maturano frutti del ge-nere, allora la famiglia si trasforma in un “popolo santo”. Si realizza la “Chiesa domestica”, perché Dio è in mezzo ad essa.Lo Spirito Santo doni a noi tutti la forza e la grazia affinché le nostre famiglie - malgrado le difficoltà e gli impedimenti - vivano sull’esem-pio della Famiglia di Nazareth, culla di fede.

(N.d.r.) - Ringraziamo i Vescovi per questa bella lettera. Non ci sareb-be dispiaciuta una parola chiara di rifiuto dei vergognosi manifesti del Partito popolare svizzero di Blocher.

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➊ La scomparsa di PAVAROTTI, una grande perdita per la musica operistica e orgoglio dell’Italia. Persone in fila firma-no il libro delle condoglianze davanti al duomo di Modena, prima dei funerali.LE FRECCE TRICOLORI rendono omag-gio al grande maestro Luciano Pavarotti mentre il feretro è trasportato fuori del duomo di Modena dopo la cerimonia funebre.

➋ MISSIONE ITALIANA IN AFGHANISTAN - Catturati, feriti e poi liberati due mili-tari italiani; uno è deceduto per le ferite riportate.

➌ Grande manifestazione a Roma in di-fesa dei dimostranti birmani contro la tirannia del potere militare. “Libertà dimanifestare in Myanmar” e “Libertà pertutti i prigionieri politici”: queste le scrit-te sugli striscioni che Amnesty interna-tional ha esposto di fronte all’ambascia-ta romana della Birmania in occasione del sit-in di protesta organizzato contro la repressione messa in atto dalla giunta militare. Nel 1988 il regime in una vio-lenta repressione aveva ucciso 3000 di-mostranti, tra cui parecchi monaci bud-disti, pacifisti per definizione.

➍ Sembra inverosimile. Agenti di Polizia hanno scoperto cartoni di schede eletto-rali votate nel 2001 in due cassonetti dei rifiuti nei pressi dello stadio Olimpico. Oltre al gravissimo fatto, ci si chiede an-che ogni quanti anni vengono svuotati i cassonetti da quelle parti.

➎ BEPPE GRILLO: un comico salverà l’Ita-lia? “Una risata vi seppellirà” sembra di-re il fustigatore dei nostri politici, ora-mai incapaci di guardare fuori dei loro interessi. La nostra classe politica diven-ta sempre più impopolare. Ma basterà una sfuriata per cambiarla o bisognerà ricorrere a un serio programma che il Grillo non sembra proporre?

➏ LA DUCATI, con l’australiano Casey Stoner confermatosi campione del mon-do a 21 anni, ha vinto dopo 33 anni il titolo mondiale di motociclismo della classe MotoGp, spezzando così il domi-nio giapponese. Grande entusiasmo tra i tifosi, anche giapponesi. Per Valentino Rossi è la fine di un’illusione.

➐ MISS ITALIA, che noia! Ha vinto il con-corso Silvia Battisti. Il critico del Corriere della Sera, Aldo Grasso, afferma sen-za mezzi termini che è stato uno degli spettacoli più dilettanteschi, più abbor-racciati, più provinciali che sia mai anda-to in onda. “Miss Italia è come il Festival di Sanremo, il niente. Un niente tenuto in piedi dall’inerzia e dalla pigrizia del sistema mediatico, un niente confuso con la radiosa stupidità dei mercati della bellezza, un niente che tutti si sentono di dover riempire con la febbre insistita di ogni decomposizione”. E invita la Rai a mandare a casa tutti gli organizzatori, il direttore Del Noce per primo.

Foto ANSA

dall’Italia

“Famiglia culla della fede” 11 novembre 2007: Giornata del Migrante

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L’uso del tempo della Terza Età

Affari tuoi o illusioni?Chi non ha mai sognato di partecipare a quella trasmissio-ne serale e ritornare a casa magari con mezzo milione di euro? Ma sentite cosa succede da quelle parti. Una lettrice scrive: “Egregio direttore, ho vinto in un concorso televisivo circa 10.000 euro, ma mi hanno spedito gettoni d’oro. Li ho venduti e ho ricavato 4.850 euro. È una vergogna. Perché illudono con assegni e cifre che in realtà vengono poi dimez-zate?”. (NN. Chieti)

Ecco la risposta della rivista“Cara Signora, sono d’accordo con lei, ci vorrebbe più chia-rezza sulle vincite televisive. Bisognerebbe che ai concorrenti fosse spiegato com’è regolamentata l’erogazione dei premi. Per rispondere in modo esaustivo alla domanda, abbiamo chiesto la consulenza dell’amministratore delegato della Confinvest, società di consulenza per concorsi a premio.“La normativa italiana non permette il pagamento di premi in contanti”, dice l’esperto. “Se escludiamo vincite “materia-li”, come automobili od oggetti vari, due sono le possibilità: consegnare gettoni d’oro o sterline d’oro. I gettoni d’oro sono i meno vantaggiosi per il vincitore. Infatti, dalla cifra vinta bisogna dedurre le spese per trasformare l’oro puro in una lega con cui si realizzano i gettoni stessi, circa il 2 per cento. Inoltre, vanno dedotte l’iva del 20 per cento e, anco-ra, il 25 per cento di Irpef.A questo punto, il vincitore deve andare a vendere i gettoni presso un gioielliere e qui, purtroppo, quanto si riesce a rica-vare dipende dalla propria capacità di contrattare: si vende oro “vecchio” e chi acquista chiederà di aver rimborsati i co-sti per trasformare la lega in oro puro, una percentuale ben più alta del 2 per cento.Diverso il caso delle sterline oppure di altre monete d’oro che hanno una quotazione ufficiale”.Conclusione: chi si accontenta, gode.

Se papà è spericolato in autoanche i figli diventeranno “pirati”Sempre pronti a puntare il dito contro la tv e i videogiochi. Ma chi insegna ai ragazzi a fare manovre spericolate e a gui-dare parlando al telefonino? Proprio loro: papà e mamma. L’ovvio promemoria arriva da una ricerca condotta negli Usa per conto di una compagnia di assicurazioni su oltre 2250 genitori e figli. L’80% dei ragazzi ha dichiarato di prestare spesso attenzione allo stile di guida degli adulti; che, a loro volta, nel 40% dei casi hanno sostenuto di non commettere scorrettezze in presenza dei figli. Peccato che a smentirli sia-no proprio le dichiarazioni dei giovanissimi: la metà di loro

ammette che i grandi usano il cellulare mentre guidano, e l’80% che papà e mamma vanno troppo forte. Una ricerca svolta un anno fa aveva rivelato che genitori responsabili di violazioni del codice della strada e di incidenti hanno più spesso figli portati a commettere le stesse infrazioni. Adulti avvisati: invece di fissare il telefonino o studiare l’ennesimo sorpasso, date un’occhiata allo specchietto retrovisore. Vi ac-corgerete che i vostri figli vi guardano. (Riccardo Spagnolo)

La zuccheriera“La piccola cura di rifornire la zuccheriera, prima che altri la trovino vuota, è un atto di amore domestico. L’amore è grande, ma è fatto di piccole cose”. (Enrico Peyretti).E a conferma, è bello leggere quanto scrive Ungaretti sul-l’amore: “Il vero amore è una quiete accesa, è pace silenzio-sa e grido ardente”.

Pranzo in piedi nemico della lineaNo ai pasti frettolosi consumati in piedi. Parola di nutrizio-nista: la prima regola per non ingrassare è allentare lo stress e concedersi una pausa pranzo calma e ragionata. Perché bastano 14 calorie al giorno in più rispetto al proprio fab-bisogno energetico quotidiano per guadagnare un chilo e mezzo in due anni.

Il sedano ha proprietàdigestive e curativeContiene poche calorie, mangiàtene in quantitàIl sedano è un ortaggio noto fin dall’antichità, tanto da es-sere citato nell’Odissea, anche se come erba medicinale. Il cuore del sedano può essere consumato fresco in insalata o in pinzimonio, mentre le costole esterne possono essere impiegate nella preparazione di zuppe e minestre. Si conser-va molto a lungo in frigorifero, ma resta croccante solo per quattro o cinque giorni. II sedano è una pianta erbacea dif-fusa anche allo stato selvatico. Viene coltivato in varie for-me: sedano da costa o verde; sedano rapa o di Verona, una radice grossa e rotonda con polpa bianca, di sapore simile al sedano da costa; sedano da foglie, di sapore aspro e forte. Il sedano contiene una sostanza aromatica, la sedanina, re-sponsabile del tipico aroma. Viene utilizzato crudo, bollito per insaporire il brodo o le minestre, oppure soffritto insie-me a carota e cipolla nel classico soffritto all’italiana.

UTILE A SAPERSI

Quali sono le sue qualità nutrizionali? II sedano contiene po-chissime calorie e quindi può essere assunto senza limiti di quantità. È piuttosto ricco di vitamina A e vitamina C, che però viene distrutta in parte con la cottura. Un etto di seda-no fornisce 20 calorie, 0,2% di grassi ed è ricco di minerali. Per la presenza della edanonina sostanza aromatizzante, il sedano da coste ha proprietà aperitive e, per la prevalenza dei suoi sali basici (pari al 65%), si può affermare che il seda-no è un alimento alcalino. Nei suoi frutti si reperta un olio etereo in buona quantità e per il 3% si trova il fenolo, che è simile al guaiacolo, e infine si trova anche l’acido palmitico. Il sedano è consigliabile negli stati di inappetenza e nelle affezioni epatiche e biliari. (dott. Giorgio Calabrese)

Il Rapporto Censis/La Repubblica sulla condizione della terza età in Italia analizza l’uso che gli anziani fanno del loro tempo. Questa parte dell’indagine è stata presentata dal direttore del Censis Giuseppe Roma nel corso della seconda giornata del convegno “Terza età”. Un mondo da scoprire e che più o meno corri-sponde a quanto avviene qui in Sviz-zera. “È una risorsa da valorizzare”; viene infatti evidenziato come la grande maggioranza degli anziani dedichino mediamente, nell’arco di una giornata, più di sei ore al sonno, un’ora e 40 minuti all’alimentazio-ne, un’ora alla cura della persona, due ore e 15 minuti alle faccende domestiche e un’ora al giorno alla spesa. Per quanto riguarda invece il tempo libero, i mille ultrasessanten-ni intervistati, oltre a seguire i pro-grammi della televisione (due ore e 44 minuti) e della radio (un’ora e 88 minuti), amano la lettura dei libri e dei quotidiani (un’ora e 22 minuti), usano con disinvoltura il telefono (55 minuti) e nel 20,9% dei casi, a dispetto di quanti vedono gli anzia-ni lontani dalle diverse tecnologie, si connettono per più di un’ora a In-ternet.Anziani molto attivi e pronti a sa-crificarsi per la famiglia dunque. Il 35,8% dei nonni si occupano di-rettamente dei nipoti, che temono però la solitudine (86,4%), la de-pressione (78,1%), la mancanza di soldi nella quotidianità (78%), la ca-renza dei servizi per i non autosuffi-cienti (70,1%) e l’indifferenza degli altri (68%).Dagli intervistati vengono infine chiesti luoghi d’aggregazione di fa-cile accesso (73,6%), case più como-de e sicure (63%), trasporti miglio-ri (59,7%) e corsi di formazione per l’utilizzo delle nuove tecnologie (40,4%). “Questa generazione generosa - ha affermato il direttore del Censis - per stare in buona salute dev’essere impegnata ed avere molti e positi-vi rapporti con gli altri. Più relazioni sociali dunque, per non sentirsi di-

versi, evitare i medicinali e le malat-tie psicosomatiche”. Dopo l’intervento del preparatore atletico Max Bertolani che ha sot-tolineato l’utilità del fitness per ral-lentare i danni del tempo, Roberta Giommi, direttrice dell’istituto inter-nazionale di Sessuologia di Firenze, ha dal canto suo presentato un’in-dagine sull’amore e la sessualità del-le persone fra i 60 ed i 75 anni. Dalla ricerca è emersa una significativa di-sponibilità a ravvivare la vita di cop-pia da parte di entrambi i sessi. A sorpresa sono gli uomini a dichiarasi più innamorati delle loro compagne - lo affermano il 55% degli anziani intervistati contro il 36% delle don-ne - mentre l’attrazione nel rappor-to di coppia continua a mantenere la sua forza per entrambi i partner (58% maschi e 52% femmine). “Nel-la terza età - ha spiegato la Giommi - l’amore, il bacio e la sessualità aiu-tano l’anziano a non perdere la pro-pria identità”. Da segnalare anche l’intervento del neo presidente della Federazione Auser-Volontariato Michele Manga-no che ha ricordato come a tutt’oggi per battere la solitudine della terza età, un fenomeno che interessa ol-tre 5 milioni di anziani, siano neces-sari decisi interventi pubblici socio assistenziali, capaci di incidere sul problema della non autosufficien-za, dei trasporti e della casa, ed an-che iniziative volte al potenziamen-to delle relazioni familiari, amicali e di buon vicinato.

Il ministro per la Famiglia Rosi Bin-di, a conclusione dell’incontro, ha sottolineato la necessità di trovare maggiori risorse, anche attraverso accordi di cofinanziamento con le regioni, per il Fondo della non au-tosufficienza.“Se l’economia cresce - ha aggiunto la Bindi - e abbiamo buoni risulta-ti dalla lotta all’elusione fiscale, una quota del gettito recuperato dovrà andare ai servizi sociali e quindi an-che alla non autosufficienza”.Il ministro ha ricordato come al mo-mento “la famiglia rappresenti an-cora un importante ammortizzatore sociale che, anche attraverso gli an-ziani, si prende cura dei bambini, as-siste i non autosufficienti e pone in essere la solidarietà fra le varie ge-nerazioni”.Un impegno che dev’essere in qual-che modo riconosciuto da specifiche politiche pubbliche. “Per la sicurezza dei nostri anzia-ni e bambini e per la dignità delle badanti - ha aggiunto la Bindi ricor-dando che è stato siglato un proto-collo d’intesa con le regioni per la formazione e la qualificazione pro-fessionale delle collaboratrici do-mestiche straniere - noi dobbiamo fare politiche d’immigrazione certe e chiare, trovando un sistema che faccia incontrare l’offerta e la do-manda di lavoro nei Paesi d’origine e in Italia”. Il ministro ha poi ricordato il tema della Conferenza nazionale dal ti-tolo “Cresce la famiglia, cresce l’Ita-lia”. Un incontro, con oltre 2.000 delegati degli enti locali, dei sinda-cati, delle professioni e del mondo universitario, in cui è stato presenta-to uno specifico piano per il rilancio della famiglia.Un progetto che cercherà di aiuta-re i ragazzi precari nella costruzio-ne di una loro famiglia, le donne nel mondo del lavoro bisognose di poli-tiche di conciliazione, i nuclei fami-liari più numerosi e gli anziani che rappresentano una grande risorsa per la cura dei non autosufficienti, il volontariato e la costruzione di coe-sione sociale.

(Goffredo Morgia-Inform)

TERzA ETA

Il recente rapporto Censis fa risaltare il ritratto di un anziano che de-dica la sua giornata alla cura della persona, segue i media, legge i libri ed usa con relativa disinvoltura anche la tecnologia telematica. Rosi Bindi, ministro per la Famiglia: “La famiglia è un importante ammor-tizzatore sociale che pensa ai bambini, assiste i non autosufficienti e realizza la solidarietà fra generazioni”. Gli anziani che vivono in Sviz-zera e che desiderano rientrare in Italia, sanno così che aria tira in me-rito nel nostro Paese.

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Nessuno, oltre a quelli come te approdati raminghi agli scali più lontani come una merce anonima senza valore, saprà mai l’angoscia dell’incertezza del pane, il tumulto dei ricordi ancorati alle radici del cuore.

Ricco solo di coraggio e di speranze, tu, emigrante di tutti i paralleli, cercatore di aspre fortune lungo le ga-lassie degli infiniti destini, sei il figlio prediletto della famiglia e della contrada in prima linea a onorare il tuo ceppo con il sacrificio.

E i tuoi figli, e ancor più i figli dei tuoi figli, non sapran-no mai il peso delle valige che hai trascinato di tappa in tappa con dentro anche un pugno della terra e i tralci delle viti sottocasa.

Eroe senza medaglie, anello più fragile di una catena impietosamente spezzata, tu alla sera, al di là dei mon-ti e dei mari cerchi invano all’orizzonte le immagini del paese e dei volti familiari; e anche le stelle amiche so-vente non ritrovi nei nuovi cieli. Soltanto il sole e la luna e il dialetto dei padri sono rimasti con te, e ti accompa-gnano facendoti animo fino all’estremo dei giorni.

Onore a te, emigrante di tutte le generazioni, l’umanità ha il tuo volto e il tuo dolore.

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