Mensile della Parrocchia SS. Nazaro e Celso Bresso SQUILLA

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I giovani sulle porte della chiesa Cresime dei nostri ragazzi Bresso Giovani 2010 Visita Pastorale 2010 Le chiese del Decanato: Sacro Cuore di Gesù in Cormano Anno LXXXI - Numero 6 - Giugno 2010 Bresso Mensile della Parrocchia SS. Nazaro e Celso la SQUILLA I giovani sulle porte della chiesa Cresime dei nostri ragazzi Bresso Giovani 2010

Transcript of Mensile della Parrocchia SS. Nazaro e Celso Bresso SQUILLA

I giovani sulle porte della chiesa

Cresime dei nostri ragazzi

Bresso Giovani 2010

Visita Pastorale 2010Le chiese del Decanato:

Sacro Cuore di Gesù in Cormano

Anno LXXXI - Numero 6 - Giugno 2010

BressoMensile della Parrocchia SS. Nazaro e Celso

laSQUILLA

I giovani sulle porte della chiesa

Cresime dei nostri ragazzi

Bresso Giovani 2010

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D all’altare li vedo bene. Sono là infondo, sulle porte della chiesa. I gio-vani che vengono a Messa si ferma-

no lì, sulla soglia. Attendono. Non capi-sco se si aspettano qualcosa da questanostra Chiesa, o se aspettano solo che laMessa finisca, e presto. Forse entrambele cose. Questo loro atteggiamento fa irri-tare qualcuno fra noi adulti, e scattano igiudizi: “Non ci sono più i giovani di unavolta!”. Sì, è proprio così: dopo molti secoli, que-sta è la prima generazione incredula; que-sti giovani non sono cresciuti “natural-mente cristiani” come le generazioni pre-cedenti. La maggior parte di loro non hasucchiato il cristianesimo con il latte dellamamma. Per molti di loro non è ovvio pernulla essere qui, in chiesa, in questomomento. E la stragrande maggioranza aMessa non ci viene proprio.Ciò che accade nel loro intimo non èsemplice da capire per quelli che vengo-no a Messa “per soddisfare il precetto” operché “noi siamo cresciuti così”: chivive un cristianesimo di convenzione, o ditradizione, o di conservazione non sirende conto che oggi davvero tutto èdiverso. Per la Chiesa e per questa nostravecchia Europa, che tanto deve al cristia-nesimo.Questi giovani sono la prima generazioneincredula. Non nel senso che nel lorocuore non c’è iscritto il desiderio di infini-to, di Dio; ma che per essi non è per nullaovvio né cercarlo, né tantomeno cercarlonella chiesa. E neppure sentono comesignificativi i nostri linguaggi religiosi. Questi giovani ci dicono che un mondonuovo è davvero cominciato, ed è qui. Eche se c’è una questione vitale per laChiesa (per quella che vive in Europa,

almeno) è prendere tremendamente sulserio la “sfida educativa” nei loro con-fronti. E cioè ricostruire i ponti di comuni-cazione con questa generazione e comu-nicarle gli orizzonti di senso e di sapienzache sono il tesoro inestimabile del cristia-nesimo (e della nostra civiltà).Esplorando i canali di comunicazione cheloro hanno, senza innanzitutto demoniz-zarli. Criticandoli e ampliandoli dove ènecessario. Ma la sfida educativa è tre-mendamente seria.Non illudiamoci: questi giovani non “tor-neranno” alla nostra Chiesa, semplice-mente perché non la riconoscono comecasa loro. Non illudiamoci che perpetuan-do i nostri linguaggi, le nostre tradizioni,le nostre abitudini mentali, i nostri orari, inostri canti, loro incontreranno il Vangeloliberante di Gesù. Solo se, guardandoli, liameremo, scatterà in loro la sensazioneche “ci stanno a cuore”. Solo se racco-glieremo pazientemente la loro sfida digenerazione incredula e torneremo a par-lare di Gesù con la stessa forza del primoannuncio; solo se sentiranno che prendia-mo sul serio la loro vita, con il loro smar-rimento e le loro risorse, senza intrupparlinella “tribù cattolica” o come rincalzi fre-schi sui nostri antichi ridotti; solo sesapremo usare la potenza della Chiesa,che è il Vangelo della testimonianza dellacarità; solo se ci vedranno parteciparealla liturgia con passione e fiducia; solose non ci fossilizzeremo sull’“abbiamofatto sempre così” dimenticando che ilVangelo non si racchiude una volta pertutte in una tradizione... solo così non sifermeranno alle soglie della chiesa. Esentiranno che il Vangelo di Gesù è lasorpresa più grande per la loro vita.

Il prevosto don Angelo

la parola del parroco

Ci dicono che un mondo nuovo è davvero cominciato, ed è qui

Quei giovanisulle porte della chiesa

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la nostra comunità

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Riposano in Cristo

CROTTI Maria Gelminadetta Gianna di anni 80PACCHETTI Ottavia Ambroginadi anni 88BANCHERO Armando di anni 89MODESTI Mariateresa di anni 81BONFANTI Angela di anni 86PISANO Giovanni di anni 57PASTORI Aldo di anni 82CARBONE Giuseppe di anni 77OPRANDI Bruno di anni 78

Rinati al fonte battesimale

GOTTI Giulia ZenobiaFALCO LindaLEO DesiréeDE ANGELI Camilla MariaNICOLI FrancescoZANNINI VittoriaVIGLIANO BrunoROSSETTI AleksandrCALARCO Serena

Legati del mese di Giugno

1 ore 7 MERONI Cesarina e CASSAMAGNAGHI Riccardo3 ore 7 Consorelle defunte del SS Sacramento5 ore 9 Famiglie PAROZZI, CAZZANIGA e COMI7 ore 7 LEGNANI Giuseppe8 ore 9 LONGHINI Achille e CONTI Maria9 ore 7 ALFIERI Maria e CONSONNI Giuseppe

10 ore 9 CONTI Giovanna e Luigi 12 ore 9 ORIANI Carla14 ore 9 PAGANI Virginio15 ore 9 RECALCATI Angelina23 ore 9 ZECCHINATO Venerino24 ore 9 COMOTTI Maria26 ore 9 MEANA Rina e Angelo

Per verificare i legati in suffragio dei defunti il Parroco chiede ai parenti - qualora non l’avessero già fatto gli scorsi anni -

di passare in Segreteria Parrocchiale (lun-ven h. 17.30-19).

Sposati nel Signore

CANTONI Simone con PIANO EmiliaVILLA Stefano con MAZZOLA LauraGIORGI Andrea con PROCOPIO Elisabetta

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notiziario

Anniversari di matrimonioTempo di primavera: non solo perché a metà maggio, finalmente, questa bellastagione si è ricordata di esistere: ma perché è sempre profumo di primaveraquando ci sono i segni di un amore duraturo e intenso. Era questo il profumo diprimavera che sentivamo domenica 16 maggio nella nostra Parrocchia, quando46 coppie, ricordando il loro matrimonio dal 1° al 50° anniversario, hanno ridettoil “sì” del loro amore. Momenti così sono una gioia per tutti.

Rosari del mese di maggioIn 51 punti della nostra Parrocchia si è pregato il Rosario. I laici, pietre vive dellaChiesa, lo hanno animato. Per un mese intero. Decine e decine e decine di perso-ne si sono trovate la sera, sotto casa, per una piccola sosta che ossigena il cuoree la mente: con Maria è sempre così. Ci si trovava volentieri, e volentieri ci sidava l’appuntamento per la settimana successiva. Stranieri e famiglie da pocogiunte fra noi hanno visto nella selva delle case di Bresso segni genuini di fede edi fraternità. Come Maria ha atteso tra gli amici di Gesù lo Spirito di Dio, cosìanche noi ne abbiamo visto i segni: gioia, pace, coraggio di sperare e volontà diamare. Un grazie sincero a chi ha ospitato e animato la preghiera.Pellegrinaggio decanaleUn altro momento fraterno per maggio: il consueto pellegrinaggio serale delleParrocchie del nostro Decanato (Bresso-Cormano-Cusano) a un santuario maria-no nei dintorni. Quest’anno l’appuntamento è stato con Santa Maria delle Graziea Milano, nota nel mondo per il Cenacolo di Leonardo da Vinci. Lo scopo di questipellegrinaggi è quello di pregare nella bellezza; o più ancora, con una preghierache nasce dalla bellezza. Quella bellezza che è “lo splendore del vero” e che al

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notiziario

XIX Festival Corale Internazionale – La Fabbrica del Canto – Comune di Bresso

Venerdì 11 giugno 2010, ore 21,

chiesa parrocchiale SS. Nazaro e Celso

NELSON MANDELAMETROPOLITANUNIVERSITY CHOIRSud Africacoro misto – 40 elementi

PERCORSO VERSO IL MATRIMONIO CRISTIANOAutunno 2010

L’8 settembre inizia in Parrocchia il Percorso verso il matrimonio cristia-no. Le iscrizioni si ricevono già da ora in casa parrocchiale (lunedì-venerdì, 17.30-19), con un colloquio di conoscenza reciproca con il par-roco.

Cinema San GiuseppeChiusura per pausa estiva

Programmazione: 1 e 2 giugno h. ore 21 - Robin Hood5 giugno h. 21 - Concerto della pace

del Corpo Musicale S. Cecilia.Riprenderemo la programmazione il 3 settembre.

Buona estate a tutti.

vero, buono, giusto ci accompagna. Centinaia di persone delle nostre Parrocchie,nella splendida cornice dell’antico santuario di corso Magenta, hanno vissutomomenti di contemplazione che ci hanno rigenerato e rincuorato. Avanti così.In omaggio ai lettori una piccola vita del Curato d’ArsL’Anno Sacerdotale, voluto fortemente da Papa Benedetto XVI e segnato dalla tri-stezza dei delitti di pedofilia, si conclude a Roma l’11 giugno. L’indicazionecostante del Papa è stata la rinnovata via della santità, la via del Vangelo senza see senza ma, via per tutti, e in particolare per i pastori. Nella nostra Parrocchiaquest’anno viviamo le Giornate Eucaristiche (vedi programma) su questo tema.“La Squilla” vuole per questo regalare a tutti i suoi lettori una piccola vita delCurato d’Ars, il Santo patrono dei sacerdoti. Per sentire sempre i nostri preticome un tesoro prezioso per la Chiesa e per il mondo.

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notiziario

Parrocchia santi Nazaro e Celso

Parrocchia Madonna della Misericordia

Parrocchia di s. Carlo

ORARIO DELLE S. MESSEIN BRESSO

ESTATE

Parrocchia santi Nazaro e Celso

Feriali:

GIUGNO - LUGLIO: ore 7 - 9 - AGOSTO: solo ore 9

Festive: sabato: 18,30 - domenica: 7.30 - 9 - 10.30

Parrocchia Madonna della Misericordia

Feriali: 17.30

Festive: sabato: 17.30 domenica: 10 - 11.30 (S. FRANCESCO) - 17.30

Parrocchia s. Carlo

Feriali: 8.30

Festive: sabato: 19 - domenica: 8.30 - 10 - 19

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notiziario

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commissione affari economici

1) Strutture parrocchialiRestauro infiltrazioni in chiesa B.M. 2000- € 2.880.00

A debito al 30/4/2010 € 1.806,00

Offerte per opere parrocchiali(mese maggio 2010)NN € 1.000,00Festeggiando un compleanno € 200,00Anniversari di matrimonio € 557,00NN € 5.000,00

Totale offerte maggio 2010 € 6.757,00

A credito c/c al 31/05/2010 € 2.071,00

2) Mutuo Credito Sportivo - RomaDebito residuo in linea capitale € 98.833,41

Situazione economicaa cura della Commissione per gli affari economici

Grazie

• Siamo finalmente riusciti a saldare anche le ultime spese in attesa, ma nonper molto saremo senza debiti. Gli annunciati prossimi lavori in oratorio cilanciano la loro sfida. Ma è già scattata la generosità delle famiglie verso la nostra comunità.Non possiamo che ringraziare, ancora una volta, e continuare a far conto suquesta sensibilità che ci incoraggia e ci edifica.

• Durante il rosario del mese di maggio in alcuni luoghi di preghiera sonostate raccolte offerte che sono state devolute per famiglie rimaste senzalavoro (totale € 340). Grazie anche per questo segno: la fede che genera lacarità.

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P articolarmente dedicate aglioperatori pastorali parrocchialima aperte alla partecipazione di

tutti, si sono svolte in aprile a CusanoMilanino le “cinque giornate” di for-mazione di base dei laici, fortementevolute dal nostro Arcivescovo. I cin-que incontri si sono rivelati una pre-ziosa occasione non solo di ascoltoma soprattutto di approfondimento, diriflessione e di confronto comunitario.L’obiettivo non era quello impossibiledi “esaurire” un percorso di formazio-ne ma di “richiamare” alle origini,alle radici della fede di ognuno, diindurre a riprendere con decisione ilpersonale cammino di maturazionenella fede nei vari ambiti comunitari.Vivere questa dimensione in modoautentico è la base, si può dire l’unicabase, per una vera missione cristiana.Negli incontri svoltisi in questo brevepercorso, è a partire da tale fonda-mentale richiamo che sono statiaffrontati vari argomenti specifici atti-nenti alla formazione dei laici.Nel primo incontro, il relatore prof.Marco Vergottini, vicepresidentedell’Associazione Teologica Italiana, siè soffermato su quella che GiovanniPaolo II ha definito “la più grandegrazia fatta alla Chiesa del XX seco-lo”, cioè il Concilio Vaticano II.Facendo riferimento alle quattroCostituzioni che hanno dato un nuovoimpulso alla vita della Chiesa, è statoaffrontato uno tra i più grandi temidel Concilio: “il sacerdozio comunedei battezzati”, che comporta per tutti

i fedeli, e non solo per i sacerdoti e ireligiosi, l’impegno per il Regno diDio. Nella Lumen gentium questo èesposto in modo diretto ed esplicitoquando si parla del posto e del ruoloproprio dei laici nella Chiesa. Allora ladomanda “quale volto di Chiesa oggia Milano?” trova la risposta nel com-pimento della missione attraverso uncontesto di comunione e di corre-sponsabilità.

Nel secondo incontro, don LucianoAndriolo, Assistente diocesanodell’AC adulti, per delineare in manie-ra essenziale l’identità del cristianonel suo riferimento radicale a GesùCristo, ha proposto una riflessione sulconcetto di “vocazione”. La vocazioneè l’incontro di due libertà: quella diDio e quella dell’uomo. Essa compor-ta il mettersi in ascolto di Dio pren-dendo coscienza che la rivelazionenon è solo comunicazione di unaserie di verità, ma è un evento, un

Laici: non pietre funzionali, ma pietre vive

Dove va la Chiesache è a MilanoA Cusano i consiglieri pastorali dei decanati di Bresso e Paderno hanno ascoltatoe si sono interrogati sui punti-chiave del cammino della Chiesa oggi.di Luigi Mongrandi

consiglio pastorale

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Teatro di Cusano, sede degli incontri

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fatto storico che trova tutta la sua pie-nezza in Gesù di Nazaret. In Gesù,infatti, Dio si rivela e comunica séstesso, come ben espresso nella DeiVerbum. Questa realtà si concretizzain una comunità storica, la Chiesa,nella quale per opera dello Spiritoprendono forma le diverse vocazionidei credenti.Nel terzo incontro, il prof. PaoloRezzonico, docente della FacoltàTeologica di Milano, ha ripreso lariflessione iniziata da don Andriolosulla missione della Chiesa attraversoi vari carismi. È sempre proficuoripercorrere e meditare il testo dellaLumen gentium riguardante i tregrandi “stati di vita” nella Chiesa, ilaici, i religiosi e i ministri ordinati,che insieme compongono il “popolodi Dio”. I laici sono portati dalla lorovocazione a vivere l’appartenenza aCristo non stando “fuori dal mondo”ma rimanendo all’interno delle con-crete situazioni della vita di ogni gior-no, nelle quali portare i segni dellasperanza.La dott.ssa Valentina Soncini, presi-dente dell’AC, ha iniziato il quartoincontro con una provocazione: “Noicome cristiani laici non siamo qui perguardare la Chiesa che fa missione evedere poi se la fa bene”. In effetti,noi siamo Chiesa e la Chiesa non “fa”missione come se fosse un’attivitàaggiunta al suo esistere, ma “è” mis-sione per sua natura. Si è quindi inol-trata in una prolungata (e in certi puntidifficile) illustrazione del Decreto con-ciliare Ad gentes, dove sono enucleatii principi dottrinali che danno fonda-mento teologico all’attività missiona-ria della Chiesa, la quale non è in con-trapposizione e neppure vive unasemplice coesistenza con il mondo,ma ne è in relazione, con un dialogoche si esprime in termini di solida-rietà, di collaborazione, di servizio.

L’ultimo incontro, tenuto dal dott.Andrea Brambilla, docente e viceret-tore del Collegio Arcivescovile diSaronno, è stata un’agile ma precisasintesi di quanto ascoltato. Questi ipunti salienti emersi: la crescita nellafede dura tutta la vita; la formazionecristiana ha un’intonazione ecclesiale,comunitaria; essenziali sono la fami-liarità con la Parola, la celebrazioneEucaristica, la partecipazione allaLiturgia, la direzione spirituale. Unmodo concreto per proseguire neltempo la propria formazione è quellodi partecipare con fedeltà alle propo-ste che si possono incontrare nellaChiesa locale, parrocchiale, decanale.Per esempio, l’Azione Cattolica, persua natura improntata a una fortedimensione ecclesiale, diocesana; einoltre diverse aggregazioni laicali emovimenti ecclesiali che offrono cam-mini di formazione secondo spiritua-lità e stili assai vari. Di questo i laicihanno bisogno, prima di esaurirsi nel“fare”, per diventare nella Chiesa,come ha ricordato mons. Faccendini,non pietre funzionali, ma pietre vive.

consiglio pastorale

Testo degli interventi

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L a gita parrocchiale è ridiventatauna tradizione. Anche quest’an-no tre pullman con più di 150

persone sono partiti per l’Appenninopiacentino verso Castell’Arquato e

l’Abbazia di Chiaravalle dellaColomba. L’arte, la natura e la storiahanno fatto la loro parte, certamente:il bello intorno a noi è essenziale peril mondo. Ma anche noi abbiamo

fatto la nostra parte, met-tendoci quella fraternitàbuona e generosa che cifa più belli e lieti: scam-biarci i panini, condividereun dolce, avere pazienzaper i piccoli contrattempi,minimizzare le spigolositàdei caratteri, sorridereanche a chi non si cono-sce, immette buon sanguenelle vene della nostraParrocchia. Stiamo giàpensando alla meta delprossimo anno...

Gita parrocchiale aCastell’Arquato

vita parrocchiale

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Bresso giovani 2010Martedì 1 giugno

STAND UP for HAITIh 19 sorteggio tornei

I calendari sono sul sito: www.santinazaroecelsobresso.itCena: il ricavato sarà devoluto per le opere Caritas e AVSI ad Haiti

h 21 concerto dei Brixer

Venerdì 11 giugnoh 19 INIZIO tornei di CALCETTO, PALLAVOLO e BASKET

h 21 dimostrazione di Karate con Melissa Lazzari

Lunedì 14 giugno: 20.30 Italia – Paraguay

Martedì 15 h 21Resoconto di un avventura: ultramaratona

"100Km del Passatore" a cura di Norberto Boniardi(presso la Sala del consiglio comunale)

DA MARTEDÌ 15 A VENERDÌ 18 GIUGNO:dalle h. 19 tornei di CALCETTO, PALLAVOLO e BASKET

Venerdì 18 h 21 Dimostrazione di Judo con Omar Lazzari

DA LUNEDÌ 21 A VENERDÌ 25 GIUGNO:dalle h 19 tornei di CALCETTO, PALLAVOLO e BASKET

DA LUNEDÌ 28 A MERCOLEDÌ 30 GIUGNO:dalle h. 19 tornei di CALCETTO, PALLAVOLO e BASKET

Giovedì 1 luglio:dalle h 18.30 FINALI dei tornei di CALCETTO, BASKET, PALLAVOLO

TUTTE LE SEREdalle 19.30 SARÀ APERTA LA CUCINA con

PANZEROTTI, PANINI, PIADINE E SALAMELLE

colori dell’oratorio

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Cresime Pentecoste 2010

colori dell’oratorio

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Cresime Pentecoste 2010

colori dell’oratorio

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O gni giorno giunge notizia dinuovi licenziamenti e di recordsuperati nell’accumulo di ore di

cassa integrazione. Nel territorio dellenostre Parrocchie vivono coloro chesono coinvolti nella crisi e ne paganotalvolta costi altissimi. La nostracomunità non può rimanere estraneaa queste problematiche: infatti, moltilavoratori, che sono anche nostrifedeli, vivono il dramma di questiprocessi sociali. Pensiamo, per esem-pio, ai giovani in cerca di lavoro; aitanti anziani lavoratori che purehanno contribuito con fatica, e a voltecon danno alla propria salute, al pro-gresso della nostra società industrialee che ora sembrano essere discrimi-nati e costretti, spesso soprattuttoloro, a pagare il prezzo di questa crisieconomica; alle famiglie che sonoposte in situazioni di estrema preca-rietà e insicurezza economica e cherischiano di mancare di cose essen-ziali; agli anziani che si sentono anzi-tempo emarginati; ai disabili che sisentono esclusi. Queste situazionihanno riflessi e conseguenze psicolo-giche e morali che incidono sulla vitadelle famiglie. Essi hanno bisognodell’appoggio della comunità, e inqualche modo ne hanno diritto.Sarebbe comunque colpa grave se lenostre Parrocchie non avvertissero laloro presenza, non si sentissero soli-dali con loro. Talvolta può esserenecessario un aiuto economicourgente al quale non ci si può sottrar-re, ma sempre sarà necessaria unaprofonda comprensione che ci facciapartecipi dei loro problemi e trovi

espressione in una comune ricerca disoluzioni.La comunità cristiana, animata eorientata dal Vangelo, non può esi-mersi dal suo compito di solidarietà.Infatti, a volte, la comunità cristianastessa non è esente da un certo“indurimento del cuore”, quandorinuncia a confrontarsi con questiproblemi. La comunità cristiana, col-locata in questo frammento di storiache è la grave crisi economica dicarattere internazionale, è chiamata asintonizzarsi con tale situazione,riscoprendo il dovere cristiano dellasolidarietà e canalizzando il proprioimpegno personale nella testimonian-za di gesti concreti verso coloro chesono colpiti duramente dalla crisi eco-nomica. L’annuncio del Vangeloesige, infatti, costante attenzione allenecessità concrete dei fratelli, perchéla comunione ecclesiale si sostanzi difattiva carità.

Ogni mese un appello della Caritas per un nuovo stile di vita - 4

E chi perde il lavoro?L’annuncio del Vangelo esige costante attenzione alle necessità concrete dei fra-telli, perché la comunione ecclesiale si sostanzi di fattiva carità. a cura della Caritas cittadina

nuovi stili di vita

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C ari fratelli e sorelle, quest’oggi ilmio primo saluto va ai fedeli laicivenuti da tutta Italia – la vediamo

presente tutta, l’Italia – e al CardinaleAngelo Bagnasco, che li accompagnacome Presidente della ConferenzaEpiscopale. Vi ringrazio di cuore, carifratelli e sorelle, per la vostra calorosae nutrita presenza! Grazie!Raccogliendo l’invito della ConsultaNazionale delle Aggregazioni Laicali,avete aderito con entusiasmo a que-sta bella e spontanea manifestazionedi fede e di solidarietà, a cui partecipapure un consistente gruppo di parla-mentari e di amministratori locali. Atutti vorrei esprimere la mia viva rico-noscenza. Saluto anche le migliaia diimmigrati, collegati con noi da PiazzaSan Giovanni, con il Cardinale VicarioAgostino Vallini, in occasione della“Festa dei Popoli”. Cari amici, voioggi mostrate il grande affetto e laprofonda vicinanza della Chiesa e delpopolo italiano al Papa e ai vostrisacerdoti, che quotidianamente siprendono cura di voi, perché, nell’im-pegno di rinnovamento spirituale emorale, possiamo sempre meglio ser-vire la Chiesa, il Popolo di Dio e quan-ti si rivolgono a noi con fiducia. Ilvero nemico da temere e da combat-tere è il peccato, il male spirituale,che a volte, purtroppo, contagiaanche i membri della Chiesa. Viviamonel mondo, ma non siamo del mondo(cfr Gv 17,14). Noi cristiani non abbia-mo paura del mondo, anche se dob-

biamo guardarci dalle sue seduzioni.Dobbiamo invece temere il peccato, eper questo essere fortemente radicatiin Dio, solidali nel bene, nell’amore,nel servizio. È quello che la Chiesa, isuoi ministri, unitamente ai fedeli,hanno fatto e continuano a fare confervido impegno per il bene spiritualee materiale delle persone in ogniparte del mondo. È quello che spe-cialmente voi cercate di fare abitual-mente nelle parrocchie, nelle associa-zioni e nei movimenti: servire Dio el’uomo nel nome di Cristo.Proseguiamo insieme con fiduciaquesto cammino, e le prove, che ilSignore permette, ci spingano a mag-giore radicalità e coerenza. È bellovedere oggi questa moltitudine inPiazza San Pietro, come è stato emo-zionante per me vedere a Fatima l’im-mensa moltitudine che, alla scuola diMaria, ha pregato per la conversionedei cuori. Rinnovo oggi questo appel-lo, confortato dalla vostra presenzacosì numerosa! Grazie! Ancora unavolta, grazie a voi tutti!

Il 16 maggio scorso, rivolgendosi ai fedeli in occasione della “Festa dei Popoli”

Benedetto XVI: “Il vero nemicoda temere e da combattereè il peccato, il male spirituale”Dopo il Regina Cæli, il Papa ha esortato a stare fortemente radicati in Dio, solidalinel bene, nell’amore, nel servizio.

approfondiamo

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“S e vuole lavorare con me, sista alle mie, di regole”.Chiude il cellulare Jun de

Vera, il titolare di un’agenzia di lavo-ro temporaneo che seleziona e inviaall’estero ogni anno centinaia didonne e uomini filippini. Le destina-zioni sono Taiwan, Giappone,l’Europa e il Nord America (Usa,Canada), oltre al Medio Oriente ingenerale. In termini burocratici, è un“reclutatore di manodopera”. Manon è come tutti gli altri. “Daimprenditore, io voglio fare profitto,è ovvio. Ma non mi va di farlo sullapelle della gente. Ci sono dei dirittida rispettare: le persone non sonouna merce. Trattare con umanità ilavoratori non è solo una cosa‘buona’, ma conviene a tutti”. Junnon poteva saperlo, ma le sue paroleriecheggiano un passaggiodell’Enciclica Caritas in Veritate: “Ilmercato, se c’è fiducia reciproca egeneralizzata, è l’istituzione econo-mica che permette l’incontro fra per-sone”. “Mi batto per questo, a costodi pagarne il prezzo” dice. E il padrelo sa: il padre in questione è un mis-sionario del Pime, Marco Brioschi,classe 1960, milanese di Bresso,nelle Filippine dal 1996. Si conosco-no da anni, i due, e li lega unaprofonda stima reciproca. “Nonavrei mai pensato” ammette padreMarco “di diventare amico di unreclutatore e di fare con lui il cammi-no che stiamo compiendo. Quandocominciai a occuparmi delle immi-grate filippine a Taiwan, prendendole loro difese, consideravo i recluta-tori come Jun allo stesso modo con

cui i concittadini di Gesù vedevanoZaccheo: dei profittatori senza scru-poli. Ma una volta avvicinatomi aquesta realtà, la sfida diventavacambiare il sistema dall’interno,cominciando dal cuore dell’uomo”. Il sistema di reclutamento dei filippi-ni vede coinvolti, oltre ai reclutatori,i loro partner che operano all’estero,le aziende che fanno richiesta dimanovalanza. “I datori di lavoro sirendono conto del business, e inbreve il reclutamento diventa qual-cosa di losco. Il tentativo che conJun e altri reclutatori stiamo facendoè quello essere trasparenti, per evita-re abusi sui migranti”. Col tempo, padre Marco è diventatouna sorta di guida spiritualedell’Associazione che raduna i reclu-tatori e conosce bene il fenomenomigratorio. Nel quartier generaledella società, tre orologi segnalanofusi orari di altrettanti Paesi:Filippine, New York e Cipro. Jun rac-conta: “La mia impresa è una dellestoriche società del settore nelleFilippine, attiva fin dagli anniSettanta. Ebbe fortissimi guadagninegli anni Ottanta. Poi, negli ultimianni, ho conosciuto padre Marco e ilmio business ne ha risentito. Oggifaccio molti meno soldi di un tempo:non tutti i miei interlocutori all’este-ro condividono le mie scelte etiche econ alcuni abbiamo rotto i rapporti;il che significa meno soldi. Però rie-sco a dormire, sono in pace con mestesso. E mi guardo allo specchiosenza vergognarmi”.

Tratto da “Mondo e Missione”,novembre 2009

Una guida spirituale fra i “reclutatori di manodopera” delle Filippine

Con quelli come ZaccheoPadre Marco Brioschi: “Cambiare, cominciando dal cuore dell’uomo”.di Gerolamo Fazzini

oltre il campanile

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L ’Ente Morale Pio XI e la sezioneAvo di Bresso cooperano assie-me da ormai 15 anni per dare

agli Ospiti della Residenza “LuigiStrada” un maggiore sollievo e unsorriso.Dalla loro collaborazione nasce oggiuna nuova iniziativa, aperta allapopolazione di Bresso, dal titolo:“Volontari di sera… buona notte sispera”.L’équipe di animazione dellaResidenza ha infatti osservato chenel periodo primavera-estate, quan-do c’è luce fino a tardi, dopo la cenac’è un tempo, a volte prolungato, incui si potrebbe ancora fare qualcosaper gli Ospiti o anche semplicementestare un po’ in loro compagnia.Purtroppo, però, i turni ordinaridell’AVO e le attività di servizio ani-mazione non “coprono” quest’ora-rio.L’équipe allora vi propone di aiutarcia trascorrere insieme questo tempo: chiediamo l’aiuto di volontari chediano la loro disponibilità nelle oreserali per creare momenti di socializ-zazione e di ascolto.Lo scopo di tale iniziativa è duplice:per gli Ospiti, la possibilità di stare incompagnia in un clima familiare (chidi noi non ha mai discusso davanti altelegiornale delle ore 20.00 o scam-biato due chiacchiere al fresco dellasera?); per Voi lettori, la possibilità dipartecipare alla vita della struttura efare così un’esperienza di volontaria-to in una fascia oraria normalmente

libera da impegni lavorativi.ABBIAMO BISOGNO DI VOI! Vi chiediamo darci la vostra disponi-bilità per chiacchierare, per ascoltare,per trascorrere del bel tempo assie-me.QUANDO? Dal 1° giugno, la sera, dopo cena,dalle 19 alle 21.Siete tutti invitati: giovani, adulti e…molto adulti!Il servizio sarà coordinato dall’AVO.

Per informazioni, rivolgetevi a noi:all’educatrice Monica Beato al matti-no e ad Arianna Cocco al pomeriggiooppure alla referente AVO GraziellaBalzarin al pomeriggio.Ci trovate alla Casa di Riposo EnteMorale Pio XI,via Leonardo da Vinci 26.Tel. 02.66.50.30.70.

Alla ricerca di nuovi volti amici per la Casa dell’Anziano

“Volontari di sera… buona notte si spera”D’estate, dopo la cena, c’è un tempo in cui si potrebbe ancora fare qualcosa pergli Ospiti o anche semplicemente stare in loro compagnia.di Monica Beato e Arianna Cocco

civica

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S abato 15 maggio, nel contesto diuna giornata di festa e di impe-gno,l’Amministrazione Comunale

ha inaugurato un cippo all’AIDO, invia Cavour: segno di quanto sia pre-ziosa questa associazione che hacome scopo la sensibilizzazione alladonazione degli organi. Il dedicare uno spazio fisico, una pre-senza costante offerta alla vista deipassanti permette di rendere concretoal nostro sentire civico quanto è fon-damentale il messaggio della nostraassociazione.Vogliamo ringraziare l’AmministrazioneComunale per aver offerto a Bressol’opportunità di riflettere su valori,come quello del dono, fondamentaliper la nostra convivenza, materializ-zandoli in un simbolo così significa-tivo.Ma soprattutto gra-zie all’artista autoredi questo cippo inpietra: Renzo Frigerio,marmista che opera aBruzzano. Anch’egliha voluto condivide-re quest’ott ica didono e, non chie-dendo nulla in cam-bio per la sua opera,ha aggiunto un ulte-riore elemento diriflessione.Grazie, Renzo.

DONARE E AMARE

È bello il giornoquando il mattinoè di fiori adorno.È bello il mare

quando alla seratranquillo tonfae il mal d’amore

con pene e doloreporta piacere e calore

Si dona per avere,si ha per crescere e

si tramanda ogni cosacon dovuto amore.

Donare, amare sempre e ovunque ogni stagione,

per la vita in conclusione.

Dedicato un cippo all’AIDO in via Cavour

Segno e stimolo di solidarietàdalla presidenza dell’AIDO

civica

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S ono pieni di sfumature gli occhi delprofessore, quando racconta leMille e una notte, o di uomini umili

ignari di avere un tesoro davanti all’u-scio di casa o di viaggi attraverso ildeserto inseguendo un sogno. Il profes-sore “Sognatore”, per la sua classe diliceali sedicenni, non sa niente dellavita reale: è solo un supplente “sfiga-to”… Ma quando guarda quei ragazziscomposti, gli si para davanti una tavo-lozza dei colori e si accende di entusia-smo.Per Leo, invece, le cose della vita pos-sono avere solo due colori: il bianco e ilrosso. Bianco è il vuoto, la noia, il silen-zio. È la tremenda sensazione, che pro-vano tanti ragazzi, nel considerare ilmondo insignificante ed estraneo. Ilrosso invece è il sangue che pulsa nellevene prima di una partita contro laseconda D, è l’adrenalina per “lo sfido-ne” in motorino con Nico. Rosso èBeatrice. Ogni mattina Beatrice, con isuoi capelli rossi, aspetta alla fermatadell’autobus, mentre Leo le sfrecciadavanti a tutta velocità rischiando ognivolta la vita. Farebbe qualunque cosapur di attirare la sua attenzione. Per unragazzo di sedici anni, stretto da dueattenti genitori, non ci sono filosofie divita da abbracciare, o sistemi morali daseguire. Agli occhi di un adolescenteinnamorato l’unica cosa che conti è lavita, e la vita è un’eterna trepidazione.A volte, però, anche ai ragazzini belli epromettenti come Leo può succedereche tutto si sfaldi tra le mani, che ilsogno di tutta la tua vita ti esploda infaccia. Allora restiamo a guardare basiti. Noi, il

professore sognatore che lo insegueper i parchi della città, la sua mammache lo vuole tenere stretto, e ancheSilvia, la sua amica del cuore che vor-rebbe regalargli tutta la forza di cui ècapace solo una donna. All’improvvisonella vita di Leo tutto diventa bianco,come il sangue di una persona che hauna malattia in grado di spegnere tuttoil rosso che abbiamo nel corpo. Biancocome il dolore folle di chi non sa comesi fa ad affrontare una malattia delgenere, come la paura che ci fa scappa-re, più in fretta che possiamo, lontanidalla morte. È scritta con cuore semplice e pennadelicata, questa storia di adolescenti ric-chi e per bene. È scritta da un professo-re di liceo del collegio arcivescovile SanCarlo di Milano che ha messo in ogniriga non solo sentimenti, ma anche cita-zioni e rimandi brillanti saggezza.Emerge forte lo splendido rapporto cheanche i nostri ragazzi hanno con Dio, eche noi non riusciamo a considerare: iloro desideri verso diLui, un dialogo incen-trato sul conflitto, chesi risolve quando ci siaccorge che il rossodel Suo dono è simileal nostro “rosso” desi-derio di donarci finoalla fine a chi amiamo.Come accade a Leo…e a noi.

recensione

Una storia di adolescenti scritta con cuore semplice e penna delicata

Bianca come il latte,rossa come il sanguedi don Pierpaolo Zannini

Alessandro D’AveniaBianca come il latte, rossa come il sangueed. Mondadori

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P arlare di don Umberto vuol direpure ricordare prima di tuttoquelle persone che l’hanno

accompagnato per tutta la sua vitasacerdotale, fino alla loro morte: l’indi-menticabile sua madre, la sciura Gina,che nei giorni feriali, in assenza di donUmberto, teneva in mano le chiavidell’Oratorio ed era inflessibile allenostre richieste di aprirlo: se avevaricevuto l’ordine di non darle a nessu-no, era risoluta. Ben diverso era il suoatteggiamento quando le si faceva visi-ta a Villapizzone: era di una dolcezzache non avevo mai visto prima e nonfaceva altro che parlare di Bresso…Pure la presenza della sorella, la signo-rina Carla, non è da sottovalutare.Conoscendo la musica, dava una manonelle recite teatrali e per i lavori disegreteria. Penso che questa sia statal’ultima “casa del prete dell’Oratorio”aperta a tutti, anche perché in queilocali c’era il ciclostile e sempre qual-cosa di cui si aveva bisogno inOratorio.Non mi sembra fuori luogo ricordarealtre persone che, in un certo senso, cihanno aiutato in seguito a prenderne il“testimone”: il “Cavaliere” LuigiStrada, impegnato anche in camposociale, e valido braccio destro di donUmberto e del suo successore. AttilioVilla, che univa l’impegno all’Oratoriocon quello alle ACLI e in Comune. Epoi Mario Strada, delegato aspiranti,Davide Brioschi, che pochi anni dopoavrebbe iniziato il suo impegno inDiocesi. Il carissimo Ginetto Donzelli,che con umiltà e precisione organizza-va noi ragazzi nella distribuzione della

“Buona Stampa” a domicilio la dome-nica mattina. E la signorina GiovannaAlfieri, con la sua preziosa cooperazio-ne all’Oratorio estivo… La lista dellepersone ovviamente non finisce qui: sipotrebbero benissimo aggiungere tantialtri nomi…Non dobbiamo nascondere che “allo-ra” si era cristiani per nascita e per tra-dizione, e che un certo controllo reci-proco aiutava a conservare una talesituazione. Si era sorretti e preservatidall’ambiente esterno. Negli anni suc-cessivi, la “rete protettiva” ha iniziato asfasciarsi: la televisione, il boom eco-nomico, la “Seicento”…L’immigrazione dal Veneto e dal Suddel Paese ci ha fatto incontrare per laprima volta il “diverso” e, allora comeora, la convivenza non è stata facile.Poi il Concilio e la sua interpretazione,il ’68, ecc. per arrivare oggi a renderciconto che la fede è frutto di una sceltapersonale libera e che la conversione èpermanente… e che oggi ci chiede diaccogliere le persone così come sono,e non a partire dai nostri schemi o dal-l’ideale di vita cristiana che siamo ten-tati di aspettarci anche da coloro chenon lo sono! La libertà dei veri figli efiglie di Dio è quella che ci rende capa-ci di accettare con fiducia che nelmondo crescano assieme sia il beneche il male, che, tra l’altro, non dobbia-mo mai dimenticare che non si trovanosolo fuori di noi!!! E che solo alla fine,da Colui che è Padre di tutti, la zizzaniasarà tagliata e gettata nel fuoco: nes-sun uomo o gruppo sociale, religioso opolitico ora si può sostituire a Lui!

Terza e ultima parte - Fine

Il nostro concittadino padre Giovanni Belloni ricorda - Terza e ultima parte

L’indimenticabile don UmbertoPersone che fanno la storia e che ci hanno aiutato a vivere la fede in tempi e con-testi diversi, ma sempre segnati da sfide e sempre abitati dalla grazia.di padre Giovanni Belloni

memorie bressesi

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calendario liturgico

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i numeri della comunità

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Orari delle SS. Messe in Bresso

SS. NAZARO E CELSO - feriali: ore 7 (escluso il sabato) - 9 (dal 14/6)sabato e vigiliari: ore 18.30

festivi: ore 7.30 - 9 - 10.30 (dal 20/6)

Santuario della Madonna del Pilastrelloferiali, sabato e vigiliari: ore 17.30

festivi: ore 10

SAN CARLO - feriali: 8.30sabato e vigiliari: ore 19festivi: ore 8.30 - 10 - 19

MADONNA DELLA MISERICORDIA - feriali: ore 17.30sabato e vigiliari: ore 17.30

festivi: ore 10 - 17.30

Chiesa di San Francescofestivi: ore 11,30

[email protected]

Telefoni utili

Prevosto - don Angelo Zorloni 02 610 08 82Orari segreteria parrocchiale: dal lunedì al venerdì 17,30 - 19Don Gianfranco Radice 02 610 17 79Oratorio - don Pierpaolo Zannini 02 610 17 68Carabinieri 02 610 89 51Vigili del Fuoco 115Croce Rossa 02 610 73 68Ambulanza 118Servizio di guardia medica 02 34567Comune 02 614 551Vigili Urbani 02 614 554 00Ospedale Bassini 02 6176.1Acli 02 66 50 10 72Associazione Centro sociale anziani 02 610 72 36AVIS 02 614 00 95Biblioteca Comunale 02 614 55 349Casa dell’Anziano 02 66 50 30 70Centro della Famiglia 02 66 50 34 39Centro di ascolto Caritas 02 43116068Cinema-Teatro San Giuseppe 02 66 50 24 94Parrocchia San Carlo 02 614 26 60Parrocchia Madonna della Misericordia 02 610 09 96

Orario Confessioni Parrocchia SS. Nazaro e Celso feriali: ore 8.30-9.30sabato: ore 16-19

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farmacie di turno

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Farmacie di turno - GIUGNO(Bresso - Cormano - Cusano)

123456789

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MartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedì

COMUNALE N° 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26PALTRINIERI - Cusano Via Cooperazione, 20SCOTTI - Bresso Via Manzoni, 14COMUNALE - Cormano Via Gramsci, 44BAIO - Bresso Via Vittorio Veneto, 5/dFORNASÈ - Cormano Piazza BerniniCOMUNALE - Cusano Via Ticino, 5MODERNA - Bresso Via Vittorio Veneto, 51TESTI - Ospitaletto di Cormano Via XXIV Maggio, 21COMUNALE N° 1 - Bresso Via Roma ang. Via Tasso, 87MORETTI - Cusano Viale Matteotti, 2COMUNALE N° 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26BRUSUGLIO - Cormano Via Veneto, 27GIUGLIANO - Cusano Via Sormani, 89COMUNALE N° 3 - Bresso Via Piave, 23DEL CORSO - Cusano Piazza Trento e Trieste, 4COMUNALE N° 4 - Bresso Via Papa Giovanni XXIII, 43RIVOLTA - Cormano Via Caduti della Libertà, 10COMUNALE N° 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26PALTRINIERI - Cusano Via Cooperazione, 20SCOTTI - Bresso Via Manzoni, 14COMUNALE - Cormano Via Gramsci, 44BAIO - Bresso Via Vittorio Veneto, 5/dFORNASÈ - Cormano Piazza BerniniCOMUNALE - Cusano Via Ticino, 5MODERNA - Bresso Via Vittorio Veneto, 51TESTI - Ospitaletto di Cormano Via XXIV Maggio, 21COMUNALE N° 1 - Bresso Via Roma ang. Via Tasso, 87MORETTI - Cusano Viale Matteotti, 2COMUNALE N° 2 - Bresso Via Ambrogio Strada, 56BRUSUGLIO - Cormano Via Veneto, 27GIUGLIANO - Cusano Via Sormani, 89COMUNALE N° 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26DEL CORSO - Cusano Piazza Trento e Trieste, 4COMUNALE N° 4 - Bresso Via Papa Giovanni XXIII, 43RIVOLTA - Cormano Via Caduti della Libertà, 10COMUNALE N° 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26PALTRINIERI - Cusano Via Cooperazione, 20

GUARDIA FARMACEUTICA DALLE ORE 19.30 ALLE ORE 8.30 DEL GIORNO SUCCESSIVO

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I l primo documento dell’archivio par-rocchiale che parla dell’attività reli-giosa nella zona di Molinazzo di

Cormano risale all’8 febbraio 1929. Conuna lettera, l’allora parroco di Cormano,don Seveso, chiedeva al Vicario generaledi esaudire il desiderio dei F.lli Tosi perl’assistenza religiosa delle donne addettealla raccolta degli ortaggi. Arrivano lesuore e funziona la cappellina di viaBalossa: un documento della Curia del 4settembre 1936 dà infine l’assenso allacelebrazione della Santa Messa in questachiesina.Nel 1954, all’inizio di via Gramsci,veniva costruita una cappella inlegno. Successivamente, con l’au-mento della popolazione, fucostruita una cappella sul terrenosituato in via Somalia che il pro-vicario, Mons. Oldani, benedicevail 17 giugno 1956. Nell’ottobre1959 la chiesa era affidata a unvicario oblato, Padre Marco Scandroglio.Nel 1961 don Alessandro Manzoni venivanominato primo parroco della ParrocchiaSacro Cuore di Gesù in Molinazzo diCormano. Il Decreto dell’ErezioneCanonica della Parrocchia fu firmato l’11giugno 1962. Ma sarà solo negli anni ’90che l’edificio, da semi-fabbricato che era,verrà trasformato in un tempio vero ebello: la chiesa Sacro Cuore di Gesù. La prima cosa che colpisce entrandovi èla figura gigantesca di Gesù che mostra,a tutti coloro che Lo guardano, il SuoSacro Cuore, segno di infinita misericor-dia, e i personaggi sulle pareti ai lati delSacro Cuore stesso.L’impianto di tutto il dipinto a sinistra dichi guarda poggia su San Giuseppe, che

è il simbolo dell’uomo cristiano. Quindi laconversione di San Paolo e l’incontro conAnania: l’incontro con Cristo produce uncambiamento dell’umano. Ed è ciò cheviene qui rappresentato: in Occidente, ilmonachesimo con San Benedetto e larinascita della fede popolare con SanFrancesco; in Oriente, i Santi Cirillo eMetodio; e nella Chiesa ambrosiana peropera di Sant’Ambrogio, Sant’Agostino edel grande "condottiero" San Carlo.Il dipinto di destra rappresenta quantoavvenuto dopo il Concilio Vaticano II, i

Papi che lo hanno realizzato equelli che sono vissuti dopo,Giovanni XXIII, Paolo VI eGiovanni Paolo I. Sono rappresen-tate le "nuove barbarie" (schizzodel “Guernica” di Picasso, i nazistiche fucilano i prigionieri). Questenuove barbarie sono arginatedalle grandi figure di PapaGiovanni Paolo II, del Beato

Palazzolo con le Suore delle Poverelle,Padre Massimiliano Kolbe, Edith Stein.Nella parte superiore dell’affresco sonorappresentati i Movimenti ancora presen-ti oggi: Madre Teresa di Calcutta, sotto ilCardinal Martini, Giorgio La Pira, donLuigi Giussani, fondatore di Comunione eLiberazione, Chiara Lubich, fondatrice deiFocolarini. I colori molto marcati sottoli-neano la bellezza dell’esperienza cristia-na. Questo affresco segue l’antica ideamedioevale secondo cui lo scopo deidipinti non è l’abbellimento pittorico, mal’essere strumento di catechesi: guardan-do i dipinti si impara. L’idea-guida dell’af-fresco è: "Cristo, centro del Cosmo e dellaStoria"; l’incontro con Cristo trasformal’umano e fa diventare bella la vita.

La Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù in Cormano (foto di copertina)

L’incontro con Cristotrasforma la vitaa cura della segreteria parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù

visita pastorale 2010

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Esame della vistaApplicazione lenti a contattoApparecchi acustici Amplifon

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Direttore: Don Angelo Zorloni Redazione: Ambrogio Giussani - Luca Baraggia - Walter Baraggia - Flavio Campetti - Valentina Villa - Dario Landreani

Foto: Autori vari - Bruno Vanetti - Flavio Campetti Copertina: Realizzazione grafica a cura di L. W. B. & F. C.

Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 405 del 18-11-1978Grafiche Baraggia s.r.l. - Via Ornato, 14 - MILANO - Tel. 02.6425737 - Fax 02.66104118 - e-mail: [email protected]

Direttore: ANGELO ZORLONI

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di Cerulli Ivan

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