Memoria - Università di Roma LUMSA€¦ · memoria Apprendere significa acquisire nuove...
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Copyright © 2010 Allyn & Bacon
Capitolo 8
Memoria
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Memoria
1. Memoria sensoriale
2. Memoria a breve termine o memoria di lavoro
3. La memoria a lungo termine
4. Ricordare, ricostruire e dimenticare
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Cos’è la memoria?
La capacità di codificare, immagazzinare e
recuperare le informazioni.
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1) Un uomo è entrato nel negozio in cima alla strada.
Com’era vestito?
a) di scuro
b) di chiaro
c) in jeans
d) non sono sicuro
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2) Una donna ha parcheggiato
prima che avvenisse il crimine,
com’era la sua macchina?
Una di queste?
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Di che colore erano i capelli della
donna?
biondi
castani
rossi
non sono sicuro/a
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4) Quale di questi uomini è quello corso
fuori dal negozio per primo?
2 Suspect
4 Suspect
3 Suspect1 Suspect
5 Suspect 6 Suspect
7 Suspect 8. Suspect
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1) In scuro
2) Renault Scenic.
3) Capelli biondi
Research shows that woman are better at recalling
details about other woman, whilst men remember details
about other men best!
4) Nessuno di loro (7)
You didn't pick out anyone from the mugshots but that's
not necessarily a bad thing; sometimes eye-witnesses feel
under pressure to name someone - even if they're not
sure. In fact, the criminal wasn't there.
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STRUTTURA
Cambiamenti fisiologici (psicologia fisiologica) e modello
concettuale (psicologia cognitiva) che si basa
sull’elaborazione delle informazioni
memoria sensoriale
memoria a breve termine memoria a lungo termine
PROCESSI
codifica, ritenzione, recupero
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Processi di memoria
(1) CODIFICA: trasformazione dell’informazione in
una forma che può essere immagazzinata
(2) RITENZIONE: immagazzinamento e
mantenimento
(3) RECUPERO: processi attivi per individuare ed
utilizzare l’informazione memorizzata
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codifica
recupero
ritenzione
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Modello semplificato del flusso delle informazioninella memoria
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Atkinson & Shiffrin, 1971: modello modale
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Memoria sensoriale
Quella memoria in cui si registrano
le rappresentazioni delle
caratteristiche fisiche dello stimolo
per un tempo brevissimo (Massimo
un secondo)
Difficile da distinguere dalla
percezione
Dura il tempo sufficiente per essere
trasferita in MBT – spesso
inconsapevole
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Memoria sensoriale
Memoria iconica
Memoria sensoriale visiva o
persistenza della traccia
visiva
Memoria ecoica
Memoria sensoriale uditiva
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Magazzino iconico (visivo):
trattiene brevemente la
rappresentazione visiva di una
scena appena percepita
Sperling (1960); tachistoscopio.
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+
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S X Z P
G J M B
R T N F
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Sperling (1960): durata di presentazione
di 50 msec.
RESOCONTO TOTALE: 3-4 items ma
riferivano di averne visti di più
L’informazione era svanita.
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Variazione: Dopo che lettere erano scomparse
(ENTRO UN SECONDO), indicava con un suono
(tre altezze diverse per indicare ciascuna riga)
quale riga doveva essere riportata
(RESOCONTO PARZIALE)
acuto
medio
grave
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V S D O
A R M C
B L N P
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Risultati (resoconto parziale): almeno 3
delle 4 lettere della fila
Dato che l’indicazione della riga veniva
data dopo che le lettere erano
scomparse, si assume che i partecipanti
fossero in grado di nominare 9-10
lettere: una prestazione quasi perfetta.
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Variazione dell’esperimento di Sperling:
Aumento dell’intervallo di presentazione del
suono (oltre 1 sec)
Risultati: L’accuratezza si riduce drasticamente
L’immagine dello stimolo visivo scema
rapidamente
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Prova di una memoria visiva che è in grado di
registrare, per un periodo molto breve, le
informazioni presentate (200-400 msec.)
Finché le informazioni si trovano in questo
registro è possibile prestare loro attenzione.
Rimangono in tale registro per un periodo
molto breve (0,5 sec.) Se entro tale periodo
non ricevono attenzione vengono perdute
per sempre.
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Memoria sensoriale
Memoria iconica
Memoria sensoriale visiva o
persistanza della traccia visiva
Memoria ecoica
Memoria sensoriale uditiva
Unire suoni linguistici e dare
loro significato
Dai 4 ai 20 secondi
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Memoria a breve termine o memoria di lavoro
La codifica dell’informazione:
l’interazione con la memoria a lungo
termine
Effetto di priorità ed effetto recenza
I limiti della memoria di lavoro
Varietà della memoria di lavoro
Perdita di informazioni nella memoria di
lavoro
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Provate a leggere e ricordare le seguenti
lettere….
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P X L M R
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Ora provate con i seguenti simboli….
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δ ζ Ґ њ з
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Memoria a breve termine
Non è una semplice stazione tra memoria
sensoriale e MLT
L’informazione può entrare in MBT da due fonti:
memoria sensoriale e MLT
Esempio: eseguire l’operazione 7x19
Oggi si parla di MEMORIA DI LAVORO
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Memoria di lavoro e
memoria a breve termine
Relazione tra memoria sensoriale (iconica)
MBT o di lavoro e MLT
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MEMORIA DI LAVORO
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Memoria di lavoro
(Baddeley 1986)
SISTEMA ESECUTIVO CENTRALE
Processi decisionali, elaborazione nella MLT,
selezione delle info rilevanti e inibizione di quelle
non rilevanti,
LOOP FONOLOGICO
Magazzino fologico e processo di reiterazione attivo
TACCUINO VISUO-SPAZIALE
Immagazina e gestisce informazioni visive e spaziali
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Provate a memorizzare la seguente frase
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lungo ad arrivare alla era porta sgattaiolò chiusa furtivamente egli fino vicolo il che
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Egli sgattaiolò furtivamente lungo il vicolo fino ad arrivare alla porta che era chiusa
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Memoria di lavoro Interazione con la memoria a lungo termine, di tipo semantico ed
episodico
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Span verbale per cifre M: maschi, F: femmine
età
Span uditivo-verbale
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Test dei Cubetti di P. Corsi
Span visuo-spaziale
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tenda
tamburo
caffè
cintura
sole
giardino
baffi
finestra
fiume
paesano
colore
tacchino
scuola
casa
cappello
TEST DI RICHIAMO LIBERO
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Effetto di priorità e di recenza
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Effetto di priorità e di recenza-
Da cosa derivano?
• Le prime parole hanno più
possibilità di essere ripassate e il
ripasso consente la ritenzione
• Le ultime sono ancora disponibili
nella MBT in quanto sono le ultime
ad essere state ascoltate
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I limiti della memoria di lavoro
Percentuale di stimoli correttamente
rievocati in funzione del compito
distraente
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Paradigma
di Peterson & Peterson
(1959):
Triplette di consonanti da
imparare:
JRG CHJ FRT VSK
Richiamo dopo 30 secondi
Compito distraente:
Contare all’indietro
397..394..391..
In assenza di ripasso gli
stimoli rimangono in MLT per
meno di 20 secondi
Limiti temporali della MdLavoro
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• Effetti di posizione seriale:
Recenza
• Paradigma Peterson-Peterson
(1959)
• Span di cifre (+-7; Miller, 1956)
Memoria a breve termine: evidenze a favore dell’esistenza
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Prova dell’esistenza della
MBT fonologica:
L’ afasia di conduzione
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Differenti tipologie di apprendimento e di
memoria
a lungo termine
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L’apprendimento e la codifica nella memoria a lungo termine
Cosa impariamo?
A riconoscere le cose
Apprendiamo dall’esperienza producendo nuove
risposte
La memoria prevede processi attivi e passivi
I ricordi possono formarsi in maniera
inconsapevole
Quali fattori sono responsabili del ricordo di
informazioni ed esperienze?
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Diversi tipi di apprendimento e memoria
Apprendere significa acquisire nuove informazioni
Memoria è:
Abilità di immagazzinare e recuperare
informazioni
La specifica informazione tenuta in memoria
Lesioni cerebrali possono coinvolgere
apprendimento e memoria in modi diversi
Paziente H.M., Henry Molaison, soffriva di amnesia, o
disturbo della memoria
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Diversi tipi di apprendimento e memoria I ricordi vecchi di H.M. erano intatti ma non riusciva a
ricordare eventi dopo la sua operazione o memorizzare
nuovo materiale
Amnesia anterograda è inabilità a formarsi memorie
dopo l’inizio della malattia
Ad H.M. furono rimossi amigdala, ippocampo e
parte della corteccia (di entrambi gli emisferi) ma i
problemi di memoria erano dovuti alla perdita
dell’ippocampo:
Contenuti della memoria intatti
Amnesia anterograda
Buona MBT
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Diversi tipi di apprendimento e memoria
Due tipologie di memoria:
Memoria dichiarativa—fatti e informazioni
acquisiti con apprendimenti e che possono
essere descritti e riferiti rispondendo a
domande “che cosa”.
Memoria non dichiarativa (procedurale)—
mostrata dalla prestazione più che dalla
rievocazione, per rispondere alla domanda
“come”
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Diversi tipi di apprendimento e memoria
Compito di memoria dichiarativa—un test di
riconoscimento d’oggetto che richiede alla
scimmia di segnalare quanto ricorda
Lesione al lobo temporale medio, simile alla
lesione presente in H.M., causa una
difficoltà in questo compito
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Confronto ritardato con un campione difforme
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Asportazione del lobo tenporale mediale nelle scimmie
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Diversi tipi di apprendimento e memoria
Paziente N.A. presenta amnesia dovuta ad una danno al
talamo dorsomediale e ai corpi mamillari (sistema
limbico)
Come H.M., ha una buona MBT ma non riesce a
formarsi memorie dichiarative a lungo termine
Questi sintomi simili legati a lesioni anatomiche diverse ci
fanno propendere per un network molto ampio
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Danno encefalico
nel paziente N.A.
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Diversi tipi di apprendimento e memoria
Idea rafforzata dalla sindrome di Korsakoff: problema di
memoria legato ad una mancanza di tiamina—
alcolismo cronico
Lesione nel talamo e I corpi mamillari ma non in
strutture temporali (quali ippocampo)
Non avvertono familiarità con cose note
Pazienti spesso confabulano—riempire I buchi di
memoria con delle falsificazioni (anche danno ai lobi
frontali)
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Diversi tipi di apprendimento e memoria
Paziente K.C. in seguito ad un incidente stradale non
riesce a ricordare cose personali precedenti (amnesia
retrograda autobiografica): buona cultura generale.
Conversa bene e gioca bene a scacchi ma non si
ricorda dove ha imparato e chi gli ha insegnato
(Amnesia retrograda)
Due tipi di memoria dichiarativa:
Memoria semantica—memoria dichiarativa generale
(intatta)
Memoria episodica—memoria autobiografica
dettagliata (deficitaria)
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Diversi tipi di apprendimento e memoria
Danno esteso alla corteccia frontoparietale sinistra
e parietooccipitale destra, oltre ad una riduzione
del volume dell’ippocampo bilaterale e della vicina
corteccia.
Come in H.M. il danno all’ippocampo dà conto
dell’amnesia anterograda ma non della sua totale
amnesia autobiografica precedente alla lesione
La perdita della memoria dei dettagli della sua vita
possono essere legati alle altre aree
Distinzione anatomica tra memoria dichiarativa
semantica ed episodica
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L’espressione dell’avvenuto apprendimento si realizza attraverso una modificazione del comportamento
Realizzabile in mancanza di consapevolezza: imparare a sciare (anche un amnesico)
Memoria non dichiarativa (implicita o procedurale)
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APPRENDIMENTO DI ABILITA’ O APPRENDIMENTO
PROCEDURALE
CONDIZIONAMENTO
PRIMING (FACILITAZIONE)
Memoria non dichiarativa o implicita
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Apprendimento
procedurale
Percettivo
Motorio
Cognitivo
Percettivo: lingua straniera. Dopo sarà sempre più facile riconoscere
le lettere che compongono le parole
Motorio: imparare a sciare
Cognitivo: imparare a risolvere un problema sempre più rapidamente
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Condizionamento
Condizionamento classico: (Pavlov). Ammiccamento
occhi (uomo: suono campanello e aria).
Condizionamento operante: toccando una leva
l’animale ottiene il cibo
Condizionamento valutativo: Esposizione a figure di
volti, alcuni etichettati come cattivi, altri come
buoni.
Intervallo di tempo.
Si chiede con quali persone si andrebbe a cena.
Controlli ma anche amnesici scelgono quelle
etichettate come buone.
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PRIMING (Facilitazione)
Migliore prestazione in compiti di
riconoscimento di parole se tali
parole sono state viste in
precedenza anche nell’ambito di un
compito molto diverso.
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Ipotesi del consolidamento
L’ipotesi dei livelli di elaborazione
Migliorare la memoria attraverso le
mnemotecniche
L’apprendimento e la codifica nella memoria a lungo termine
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Teoria del consolidamento
Wixted (2004, 2005): teoria del consolidamento sul passaggio delle informazioni dalla MBT alla MLT
E’ un processo che dura molto (anni) e che fissa le informazioni nella MLT attraverso il ruolo chiave svolto dall’ippocampo
Le memorie che si formano di recente sono più soggette all’oblio perché sono in fase di consolidamento
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Teoria del consolidamento
Valgono 2 leggi:
1. La più antica di due memorie che hanno la stessa forza decade più lentamente (legge di Jost, 1897), perché è stata più consolidata
2. Gli effetti negativi delle lesioni cerebrali sulla memoria sono maggiori sui ricordi di recente formazione (legge di Ribot, 1882), perché si trovano in fase iniziale di consolidamento
Ecco perché la velocità dell’oblio si riduce con il passare del tempo
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CODICE
Insieme di regole e operazioni attraverso le quali la
nostra mente trasforma le informazioni provenienti
dall’esterno in una forma che può essere conservata.
TEORIA DEI LIVELLI DI ELABORAZIONE
(Craik, Lockart, 1972)
SUPERFICIALE
Ripasso di mantenimento
PROFONDA
Ripasso elaborativo
L’ipotesi dei livelli di elaborazione
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L’ipotesi dei livelli di elaborazione
Esperimento di Craick e Tulving del 1975.
I partecipanti avevano un insieme di carte e su
ciascuna c’era una frase stampata (semplice o
complessa)con una parola mancante
Dopo aver letto la frase i partecipanti
guardavano una parola che veniva presentata
al centro dello schermo e dovevano decidere
se ci stava bene oppure no nella frase.
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L’ipotesi dei livelli di elaborazione
Semplice:
Lei ha cucinato il _______.
Il _______ è strappato.
Complessa:
L’animale grande colpì ripetutamente il_______ che si dimenava.
L’uomo anziano zoppicando per la
stanza raccolse l’importante _______.
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Tulving (1983): un processo che converte un evento in
una traccia di memoria
Traccia: caratteristiche dell’evento che dipende da
come l’evento viene codificato (codici)
CODIFICA
Craick
& Tulving (1975)
Frasi semplici
Frasi complesse
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L’ipotesi dei livelli di elaborazione
Semplice:
Lei ha cucinato il pollo.
Il _______ è strappato.
Complessa:
L’animale grande colpì ripetutamente il
pollo che si dimenava.
L’uomo anziano zoppicando per la
stanza raccolse l’importante _______.
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L’ipotesi dei livelli di elaborazione
Semplice:
Lei ha cucinato _______.
Il vestito è strappato.
Complessa:
L’animale grande colpì ripetutamente il
_______ che si dimenava.
L’uomo anziano zoppicando per la stanza
raccolse l’importante vestito.
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L’ipotesi dei livelli di elaborazione
Alla fine del compito chiedevano ai
partecipanti se e quali delle parole
avevano visto e usato in precedenza.
Ricordo migliore per quelle utilizzate in
frasi complesse.
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Studi successivi hanno però dimostrato che
solo le condizioni compatibili generavano
una buona prestazione
indipendentemente dal livello di codifica
Teoria di elaborazione appropriata al
trasferimento - Morris e coll., 1977
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Esperimento Morris et al 1977
Rendono le due condizioni (codifica e
recupero) più o meno compatibili sulla base del
livello di elaborazione richiesto.
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Esperimento Morris et al 1977
Compito: studiare la parola pane
1) Strategia di codifica superficiale (giudizi di
rima)
Es: pane fa rima con cane
2) Strategia di codifica profonda: (giudizi di
congruenza semantica) Il pane è un
farinaceo
TEST 1) Giudizi di rima (test sulla rima)
2) Giudizi semantici (test di riconoscimento
si/no)
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.84 -33
-49 .63
CONDIZIONI DI RECUPERO
GIUDIZI SEMANTICI GIUDIZI DI RIMA
CODIFICA
SEMANTICA
RIMA
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Migliorare la memoria con le mnemotecniche
La vividezza e il contesto favoriscono il ricordo
Sono tecniche con cui consapevolmente miglioriamo
la memoria
Utilizzano la memoria a lungo termine per facilitare la
memorizzazione di nuove informazioni
Tipologie:
Metodo dei loci
Il metodo della parola aggancio
Storie e canzoni
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Il metodo dei loci
Gli elementi da ricordare vengono associati mentalmente a specifici luoghi fisici
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Il metodo della parola
aggancio
Prevede l’associazione visiva tra il
nuovo e il familiare
Es: creare una rima tra le parole
da memorizzare ed elementi noti
che cerchiamo di visualizzare
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Metodo delle storie e canzoni
Principio: collegare gli elementi da
ricordare in modo da costruire una storia
Wallace (1994): i soggetti dovevano imparare le
parole di una ballata ascoltando una versione parlata
o una cantata. Chi ascoltrava la versione cantata
imparava le parole molto più velocemente
30 giorni a novembre
con april giugno e settembre
di 28 ce n’è uno
tutti gli altri ne han trentuno
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Ricordare, ricostruire e dimenticare
Ricordare e richiamare
Quanto dura un ricordo?
La ricostruzione: il ricordo come processocreativo Il ruolo degli schemi
Ricordi lampo
Ricordo e interferenza
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Ricordare e richiamare
Ricordare è un processo automatico
Esami?
Il recupero delle informazioni è automatico rispetto
ad uno stimolo appropriato
Lo sforzo è richiesto per far emergere i pensieri (o
stimoli interni) che causano il recupero delle
informazioni
Lettura come esempio della natura automatica
della memoria
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Ricordare e richiamare
Fenomeno SULLA PUNTA DELLA LINGUA
Variabili contestuali utilizzate come suggerimenti
per il richiamo
Effetto del contesto
MEMORIZZATE LA SEGUENTE LISTA DI PAROLE:
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LETTO
RIPOSO
SVEGLIO
STANCO
SOGNO
VEGLIA
NOTTE
COPERTA
PISOLINO
TORPORE
RUSSARE
CUSCINO
PACE
SBADIGLIO
SONNOLENZA
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Quale delle seguenti era nella lista?
LETTO sì
CUCINA NO
STANCO sì
STORIA NO
CULLA NO
NOTTE sì
SBADIGLIO sì
BAMBINO no
SONNO NO
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Ricordare e richiamare
IL CONTESTO E GLI INDIZI PER IL RICHIAMO
POSSONO ESSERE COSì FORTI DA CAUSARE FALSI
RICORDI
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Quanto dura un ricordo?
Ebbinghaus (1885): punteggi di risparmio (saving scores)
ES.
Compito:
1) memorizzare sillabe CVC senza senso
KAL, NUH, ZOR, BUR…..
2) rievocarle ad intervalli variabili da 20 minuti a 31 giorni
3) ad ogni intervallo, se la rievocazione non era perfetta, le
studiava di nuovo (fino a completa padronanza)
Misura: quante prove in meno, o quanto tempo in meno, per
riapprendere la lista
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Ebbinghaus: misura la ritenzione (oblio)
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il decremento non è costante (per unità di tempo)
……..ma è maggiore durante la prima ora e diminuisce con l’aumentare dell’intervallo
Variazioni nella quantità e nella forma dell’oblio:
tipo di informazione
tempo impiegato per apprendere
condizioni di recupero
motivazione personale
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La ricostruzione: il ricordo come processo creativo
Il ruolo degli schemi
Schemi mentali per organizzare l’esperienza
Testimonianza oculare
Loftus
Ricordi lampo
Eventi che hanno destato grande sorpresa e/o
che hanno importanti conseguenze
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Teoria di Bartlett
Nozione di schema - Bartlett (1932, trad. it.).
modello delle riproduzioni in serie.
Al soggetto A viene dato qualcosa da ricordare; A
riproduce per iscritto tutti i particolari che possono
essere rievocati; la versione fornita da A a sua volta
viene fatta leggere ad un soggetto B che cerca di
rievocarla. La versione fornita da B viene presentata a
C, e così via.
In questo modo ogni soggetto deve cercare di
rievocare la versione del materiale originale fornita dal
soggetto precedente.
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Teoria di Bartlett
Risultati principali:
rievocazioni successive riproducevano in maniera
sistematica la stessa struttura schematica, via via
depurata da particolari stilistici, morfologici e sintattici;
venivano alterati contenuti che non corrispondevano
con lo schema del soggetto (nozioni non attese)
Bartlett credeva che le trasformazioni osservate usando il
metodo delle riproduzioni in serie rappresentassero le
trasformazioni cui vengono sottoposti i singoli ricordi nel
corso del tempo.
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Schemi e distorsioni mentali
Bartlett (1932)
Gli schemi strutturano il nostro mondo e la
memorizazzione e il recupero delle
informazioni
Contribuiscono alla ricostruzione della
memoria:
Usata per mettere assieme dei
dettagli di un evento in modo da
renderli coerenti
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I testimoni oculari
Tuckey and Brewer (2003)
Spesso i testimoni oculari interpretano
informazioni ambigue come consistenti con
i propri schemi (stereotipi).
Ci si ricordano meglio le cose che sono
coerenti con i propri schemi
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I testimoni oculariEsperimento di Loftus 1979
anche piccoli cambiamenti in una
domanda possono influenzare I ricordi di
una persona
Hanno mostrato dei filamti di incidente
d’auto a hanno chiesto una stima della
velocità nel momento in cui I veicoli si
erano toccati, urtati, scontrati, entrati in
collisione, sfasciati
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Cercare la conferma
Lindholm and Christianson (1998)
Metodo:
Studenti svedesi e immigrati vedevano un video in cui il
rapinatore poteva essere sia svedese che immigrato
Gli studenti dovevano riconoscerlo “confronto all’americana””
4 svedesi e 4 immigranti
Risultati:
Gli studenti svedesi sceglievano di più tra gli immigranti che tra
gli svedesi
Conclusioni:
Il fatto che vengano stressati maggiormente I crimini fatti da
stranieri influenza le aspettative del partecipante.
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Influenza dell’ansia e dello stress sulla memoria
Deffenbacher e coll.’s (2004) condussero
una meta-analisi sui fattori elevati di stress
ed ansia:
Impatta negativamente sulla accuratezza della
testimonianza oculare
Riduce la capacità dei testimoni di ricordare:
Dettagli del colpevole
Dettagli sulla scena del crimine
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Età e testimonianza oculare
Dodson and Krueger (2006)
Con aumentare dell’età aumenta anche la produzione di false memorie indotte da varie suggestioni.
I bias legati alla propria età (Wright & Stroud, 2002):
L’accuratezza nel riconoscere un volto aumenta quando ilcolpevole ha più o meno la stessa età del testimone.
Forse siamo attratti da caratteristiche simili alle nostre
Per ridurre i bias legati all’età:
Assicurarsi che gli anziani non siano esposti ad informaizonifuorvianti
Fare domande molto precise per cercare di eliminare fontifuorvianti.
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Ricordi lampo
Alcuni episodi sono caratterizzati da una forte componente
emotiva o di novità da restare particolarmente vividi e stabili
nel corso del tempo
e.g., 11 settembre
Attentato Bataclan 2015
…..
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Interferenza
Interferenza retroattiva Quando informazioni apprese di recente
interferiscono con quelle apprese in precedenza.
Inteferenza proattiva Quando informazioni apprese precedentemente
interferiscono con quelle più recenti
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Il cervello cambia continuamente con età
Demenza disturbo che coinvolge le abilità cognitive,
inclusi problemi di memoria e disorientamento
Malattia di Alzheimer è un tipo di demenza
• Inizia con perdita di memorie recenti—cervello mostra
riduzione del metabolismo e atrofia corticale
• Alla fine i problemi di memoria diventano così rilevanti
che è impossibile la conversazione
Copyright © 2010 Allyn & Bacon
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Il cervello cambia continuamente con età Alzheimer produce cambiamenti cellulari:
Placche amiloidi
Si verificano grovigli neurofibrillari, spirali anormali di
filamenti inclusa la proteina tau
La diagnosi viene effettuata mediante autopsia o
mediante iniezione di un colorante che si attacca al
beta-amiloide ed è rilevabile mediante scansione
PET
Il declino cognitivo compare svariati anni dopo
l’insorgenza della malattia di Alzheimer
Copyright © 2010 Allyn & Bacon
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Placche