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MELODIEPER LA LITURGIA
DELLE ORE
FAMIGLIA DOMENICANA
1998
CANTERÒ IL NOME DI DIO,L'ALTISSIMO (Sal 7,18)
Celebrare significa etimologicamente renderefrequentato, trovarsi insieme: è un'azione propriadella comunità, non dell'individuo isolato.Celebrare vuoI dire rivivere comunitariamente unevento, ciò che fonda significativamente la propriavita. Per i Cristiani questo evento ha un nome:Gesù Cristo.
Il centro della liturgia della Chiesa è Cristo e ilsuo mistero: il mistero dell' alleanza fra Dio e l'uomo, resa finalmente nuova e definitiva nel sanguesparso per tutti sulla croce. Dopo la sua ascensioneGesù continua a vivere e ad intercedere per noi, maè sottratto alla nostra vista. Inizia il tempo dellapresenza sacramentale, attraverso la mediazione disegni sensibili, il tempo dell' attesa del ritorno delSignore nella gloria: Vieni, Signore Gesù! È l'attodi fede di chi sa che egli è vivente, è la struggenteconfessione di chi avverte la propria povertà esolitudine.
La Chiesa attende e prega, sapendo che l'attesanon sarà delusa: lo sa perché lo Spirito le è statodato come pegno, lo Spirito che con lei prega edice: Vieni! È lo Spirito che conduce la Chiesa aradunarsi, che dà sostanza alla sua memoria, chealimenta la sua preghiera e rende efficaci i suoisegni.
VeritasLa liturgia richiede che ci si interroghi sull' e
sperienza personale e comunitaria che se ne ha: la
I
nostra preghiera comune è in grado di fecondare lavita comune, favorendo la comunione, la misericordia, il perdono, di avvicinare le persone facendovivere la diversità come un valore che arricchiscetutti? Solo così sarà veramente fans et culmen dellanostra vita. Se invece rimane circoscritta almomento, all'ora che si celebra si rischia di viverela preghiera liturgica come un impegno da assolvere fra i tanti.
La qualità della nostra preghiera non si misurain coro, bensì in capitolo, nelle riunioni comunitarie, in ricreazione: la cifra dell'efficacia della preghiera è il progresso della vita comune.
La preghiera liturgica è altresì segno della vitadi relazione con Dio e con la comunità; perché siaveramente segno occorre che rimandi realmentealla realtà significata; così la preghiera comunedeve essere realizzata dalla comunione di vita. Neva della sua autenticità.
Gioia e libertàIndizio della veritas del nostro pregare insieme
sono la gioia e un profondo senso di libertà interiore. Si tratta di maturare una mentalità comunitariache sappia riconoscere le doti di ciascuno, sappiavalorizzarle per il bene comune affinché tutti possano esprimersi in modo pieno, senza recare turbamento all'armonia del gruppo e senza primeggiare.N aturalmente rispettare e valorizzare le qualitàindividuali comporta dei rischi: sappiamo benequanto male porta alla vita comune la presenza dipersonalità troppo spiccate... siamo malati di individualismo. Tuttavia il timore dei rischi non è
II
motivo sufficiente per tutto ridurre a uniformità,quell'uniformità spersonalizzata e spersonalizzanteche troppo a lungo - ed ancora oggi! - ha permeatomolti ambienti ecclesiali.
È la personalità dei timbri vocali, ben amalgamati tra loro, che arricchisce un coro. La veritàdella nostra preghiera richiede che ciascuno preghicon il timbro che la natura gli ha donato, sforzandosi di affiatarsi con le altre voci. Perfezionare iltimbro, addolcirne le asperità, affinare l'intonazione non significa renderlo altro da sé. Così, la tonalità scelta per il canto o la recita può contribuire adare autenticità al momento celebrato. Lo stessodicasi per il ritmo: esiste un ritmo (equilibrio trasuono e silenzio) naturale che scandisce i testi liturgici (sia letti che cantati) e li fa esistere nella personache li pronuncia: è come se invece di leggere si par1asse. E così la lettura diventa parola viva, e il susseguirsi di note solfeggiate diventa canto.
La maggior parte dell'Ufficio divino è compostadi Sacra Scrittura. La Scrittura diventa parola diDio per ciascuno di noi solo se si realizza nellavita personale: la sua prima realizzazione è quelladi farla nostra quando la proclamiamo. Anche quibisogna fare attenzione a non esagerare con l'interpretazione; dando al testo un'impronta troppo personale, non si trasmetterà più la parola di Dio, mala parola nostra. Tuttavia è un rischio che vale lapena di correre: sarà necessario molto esercizio,passando attraverso gradi successivi per purificareil nostro parlare. La preghiera è l'azione che più diogni altra ci umanizza, facendo sempre più veritàsu di noi.
III
UmiltàChi conosce bene le sue potenzialità ma anche i
suoi limiti, le doti ma anche i suoi difetti, è unapersona che fa verità su se stessa, ed è una personaumile. Esaltare troppo i pregi rende orgogliosi, sottolineare i difetti induce al disimpegno. Ritenersiincapaci di svolgere un servizio spesso non rivelaumiltà ma una scelta di comodo. Troppo spesso cisi rifiuta di compiere un servizio, di avere un ruolonella liturgia per timore di sbagliare, per pauradelle critiche. Nessuno deve attendersi prestazioniperfette.
L'umiltà è quella conoscenza di sé che ci portaad assumere parte attiva alla vita comune, a cominciare dagli incontri di preghiera; l'umiltà ci rendeattenti a non privare la comunità del nostro contributo e al tempo stesso ci preserva dal perfezionismo, che è segno di attenzione a noi stessi più cheal bene comune. Umiltà èanche rispetto per glialtri: riconoscersi uno tra gli altri,. nè migliore nèpeggiore. La celebrazione dell'Ufficio non'è unmomento di preghiera individuale: è indispensabileacquisire una sensibilità comuni.taria per giungere aquell ' affiatamento necessario a far esprimere tuttoil gruppo: una comunità che prega non è l'aggrega.zione di diversi individui che stanno vicini... maognuno per conto proprio. Chi prega mentalmente,chi non si adegua al ritmo, chi mantiene un tono divoce più elevato, chi non si conforma ai gesti, chiper qualsiasi ragione non si attiene alle regole chela comunità si è data, non si può dire che manifestivolontà di partecipare all ' opus commune della lodedivina.
IV
Ogni comunità ha pertanto una grande responsabilità di ordine culturale, deve tradurre in atto 1'intuizione di san Domenico, di una preghiera che siacontemplazione ad alta voce, nutrita dal fiotto apostolico della nostra predicazione. I libri liturgicisono come uno spartito musicale e nulla più.Perché la musica diventi tale occorre eseguirla;così è la liturgia. Occorre inventare, improvvisare,costruire, ri-animare i testi e le azioni . A questecondizioni di coralità la nostra liturgia sarà veramente solemnis, nel significato per nulla coreografico dell' antica denominazione, cioè partecipata datutta la comunità in modo pleniore, secondo quantodicono le nostre costituzioni: "La celebrazioneliturgica è il centro ed il cuore di tutta la nostravita, la cui unità trova soprattutto in essa il suofondamento" (LCO 57).
Che ogni comunità possa celebrare la sua preghiera in spirito e verità, come Gesù rivelò alladonna samaritana.
Liberata dalla schiavitù di scherni rigidi edimmutabili, la nostra liturgia salga a Dio lieta esempre giovane, come lo Spirito che la anima econtinuamente intercede per noi con gemiti inenarrabili.
fra Massimo Rossi opResponsabile della Commissione
Liturgica Nazionale - Sezione animazione
v
Introduzione
Yl O Dio, vieni a salvarmi. Y1 Signore, apri le mie labbra
Il H Signore, v1en1 Il e la mia bocca pro-
Il u presto in mio aiuto. dami la tua lode.
Gloria al Padre e al
* ~.. . J l.. . .. Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e
&.~ ~ ' J J 11 J r r J 11
sempre nei secoli dei secoli. Amen. Al- le- lu- ia.
~ ... Il YJ O Dio, vieni a salvarmi. ~
Yl Signore, apri le mie labbra ~
~I l fJ ..
u Signore, v1eru e la mia bocèa pro-
J n pdrest? i
1n mio rul· udto. Glo-ria al Padre e al Figlio e al-lo
arm atua oe. .._, ....,
$&J:JJJ I.P" ... J . Sp1- n- to Santo. Come era nel prmc1p10 e ora e semprè
* & .P u r .P W B 1
J j Il iJ U ~ Il nei se-co-li dei se-co-li. Amen. Al-le-lu- ia.
l
J J Il Yl Signore, apn le mie labbra
~~.. J)JJ Il a e la mia bocca proclami la tua lode.
Invitato rio
Grande è il Signa- re: venite, adoria- mo.
Sal.94 strofe a 4 versetti:
t ~~~,. ..., ~ p .< ...., lei 9•• W Il
jl Ju •• .j ll
strofa a 6 versetti: r
2
•• J l
J ~ J l J •• li li J Il
lu 11 r rJ 11
Grande è il Signore: venite, a- do- ria- mo.
j ~
Sal.99, 66, 23 strofe a 4 versetti:
~ l## u r l u j l u J Il
~ -~· .. j l j l J Il •• .. u strofe a 3 versetti:
~ -~~ ~ l j Il ~· .. b strofe a 2 versettz:
RIT.
p Il= J f1 l J J J l Ve- m- te accia- mia- mo al Si-
'-' '"'
r±±r ' J J l r []l gno - re ..... . . la sua glo- ria ri-
3
4
J l J. ' •b =Il J. Il splen- de net San - tl ...... •
IU
il Signore servite SUOI atri con canti
rresentatevi lodatelo,
a lui con benedite il
*-~ 2. Riconoscete 4. poiché
che il Signore
egli et eterna
buono è il
ha la
fatti e not sua
è
Ve-
J della
di
J terra,
grazte
J r nella gioia, di lode
esultanza suo nome;
J Dio,
Signore,
r J . .
SiamO SUOI,
miseri - cordia,
J suo popolo e greg~e del suo eascolo. la sua fedeltà per ognt generaztone.
J 5. Gloria al Padre e al Figlio,
RIT.
Il
RIT.
Il
~~ J r 1111
e allo Spirito Santo,
*l u F
j come era nel pnnapto e ora e sempre
~· RIT.
u r J Il nei secoli dei secoli. Amen.
Toni di inni a 4 versi
7
* ~ J j u .11
Dio, che all' alba dei tempi creasti la luce nuova,
* ~ _J j Il 101= 101
accogli il nostro canto mentre scende la sera.
~~ U» ,J u r Doss. Te la voce proclami, o Dio Trino ed unico,
* ~ ,j up '.11 p
te canti il nostro cuore,
·~ ~ .11 J Il J J Il te adori il nostro spirito. Amen.
5
8
~ -~# J ~ u lei o
o Trinità beata, luce, sapienza, alllore,
lY u- -u J vesti del tuo splendore
~ ### j .Il J J Il 101
il g10mo che declina. Amen.
9
~ # J)J j 101 .. lUI
o sole di giustizia, Verbo del Dio vivente,
~ • 101 J lei
irradia sulla Chiesa
~~ J Il tJ J Il 101 .. la tua luce immortale. A - men.
IO
~ ~~l fP ;sJ l 11 j 101 lUI
o unmenso ere- a- tore, che all'impeto dei flutti .......
~ ~b * ftJiel 101 r segnasti il corso e il limite
* ~b p fJ 4]J Il lJ) J ..
nell'armonia del co-smo. A- men. 6
Il ~ ••• . j l - u -Già l'ombra della notte s1 dilegua,
n-un'alba nuova
u
sorge all' orizzonte: con il cuore e la mente sa-
lu-tiamo il Di - o di gloria. A - men
) J j J J Artefice e Si - gnore della terra e del cielo,
'-'
l*' J n- 'n aurora inestinguibile,
' t##
1111 101 ;DJ Il ~ j J l ......... gwrno senza tramonto. A- men.
13-; ~ .. j j Dio, che di chiara luce tessi la trama al giorno,
~~ .. J j accogli il nostro canto
'~ J J j Il J j Il 101
nella quiete del vespro. Amen. (nei secoli dei seco - li.) 7
144+ ·!J j El p J u Il
o Gesù salvatore, luce vera del mondo,
~ ~ 101 fJ f accogli le primizie
~ ~ 101 l) )J Il J j Il della nostra preghiera. A -men
(nei secoli dei se - co - li.)
15
~ ~ t! ~ J J l .. 101 u O Gesù redento -
. . del Padre re, tmmagme
~ ~ u EJ J .. luce d'eterna lu- ce,
~ ..
f) ~ Jl J Il 101
accogli il nostro can- t o. (nei secoli dei secoli. A- men.)
16 ~ ~ j J u .. O Trinità beata, luce, saptenza, amore,
~ ~ r 101
vesti del tuo splendore
~ ~ 101 j Il il gt.orno che declina
8 (nel g1orno che non muore. Amen.)
Toni di inni a 3 versi
17 ~ ~ .. 12 J , -· 0 r Notte, tenebre e neb-bia, fuggite: entra la luce,
~ ~ " J ;J !I n 1
] J Il viene Cristo Signo-re. (oggi e sempre nei secoli. Amen.)
~ t l ~
18 J - J~ ~ i1 ~
~ r Accogli, o Padre buono, il canto dei fe- del i
~- J5 f J J J J #J j Il nel gtor - no che decli~ n a.
~ i § fJ l J #J J Il 101
(nei secoli dei se- co -li. A \......L men.)
19 ~ &ljb ~J l )j l ~
~ J) ·~ Al sorger della luce ascolta, Padre santo, la pre-
) J J Il~ J Il ghiera degli.._,umili. (nei secoli dei secoli. A-men.)
20 ~ ~ " .. J l .. .. J Sfolgora il sole di Pasqua, risuona il cielo di canti,
9
u W'J J Il esulta di gioia la terra. (ora e nei secoli eterni. Amen.)
Toni di salmi a 2 versetti
21 ~l u J u Io, Invece, non cesso di sperare,
~l J Il J Il •• 101 -~ moltiplicherò le tue lodi. flexa
22 ~l ~c ;;;J Io, Invece, non cesso di sperare,
~· n J Il •• J Il IOi
moltiplicherò le tue lodi. flexa
23
~ ~ J u 101
Io, Invece, non cesso di sperare,
~ ~ 101 J Il J Il IOi lll
moltiplicherò le tue lodi. flexa
24 ~ ~ )J u Io, Invece, non cesso di sperare,
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~b J Il n: J Il 1111 IO(
moltiplicherò le tue lodi. flexa
25 *~'·~.. P)l Io, mvece, non cesso di sperare,
~ ~k& " U' F Il "' t Il moltiplicherò le tue lodi. jlexa
26 ~l .. Io, mvece, non
f1r cesso di sperare,
Il moltiplicherò le tue lodi. jlexa
IO( j
non cesso di sperare,
-r~~ " Jl J Il .. Jl J Il moltiplicherò le tue lodi. jlexa
28
* J]W 101
Io, m vece, non cesso di sperare,
* J1 J Il u .w Il kll
moltiplicherò le tue lodi. flexa 11
29
' ~b J 101 101
Io, m vece, non cesso di sperare,
,~1· JO j Il J Il 101 u 101
moltiplicherò le tue lodi. fie x a
30
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Io, Invece, non cesso di sperare,
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Io, Invece, non cesso di sperare,
' ·~ n J Il J Il 101 .,-moltiplicherò le tue lodi. flexa
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Io, mvece, non cesso di sperare,
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~~ n L~ Il u J Il 101 Jì moltiplicherò le tue lodi. flexa
3>1 * ~b 101 Pr lo, m vece, non cesso di sperare,
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~ ~~ F J JlJ lo! .
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~ ~lz u JfJ :hJ Il a r moltiplicherò le tue lodi. flexa
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lo, Invece, non cesso di sperare,
~ u f3 )J Il a- J moltiplicherò le tue lodi. flexa
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43
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moltiplicherò le tue lodi. flexa
Toni di salmi a 4 versetti
49
~ ~" t~ 101 • J Ascolta, Dio, la voce del JnlO lamento,
~ 1..
~ J) Cf 101 • dal terrore del nermco preserva la rma vita.
~ 11 n ;t'1J 101
Proteggimi dalla congtura degli,_,empi,
~ 101 JJJ Il dal tumulto dei malvagi.
16
50 ~ .,. ~
Ascolta, Dio, la voce del roto lamento,
j
* ·~· u dal terrore del nemico preserva la mia vita.
* ... J •• Proteggimi dalla
j degli,_,empi,
~ -~~
51 ~ •• ~
congmra
u dal
~
tumulto
~ ·-
u dei
o malvagi.
J Ascolta, Dio, la voce del m1o lamento,
r dal terrore del nemico preserva la mia vita.
Proteggimi dalla congmra deglismpi,
lUI dal tumulto dei
J malvagi.
J Ascolta, Dio, la voce del mw lamento,
Il
Il
17
dal terrore del nemiço preserva la mia vita.
~ ~ 101 u r Proteggimi dalla congtura deglismpi,
~~ 101 j Il 101
dal tumulto dei malvagi.
531111 u J Ascolta, Dio, la voce del mio lamento,
~ 111 j -~
101
dal terrore del nemico preserva la mia vita.
*Il# u r Proteggimi dalla congtura degli_.,..empi,
~Il# 101 ·~
)d Il dal tumulto dei malvagi.
54 ~~ )J n Ascolta, Dio, la voce del mto lamento,
~ ~ ·~ 101 J1j
dal terrore del nemico preserva la mia vita.
18
Proteggimi dalla congiura degli,_,empi,
dal twnulto dei mal-vagi.
55 ~ -~~ "' J Ascolta, Dio, la voce del mio lamento,
.. ~
dal terrore del nemico preserva la mia vita.
u Proteggimi dalla
u dal
lol
twnulto
congwra
dei
J degli ...,empi,
j malvagi.
56 ~ #l "' j Ascolta, Dio, la voce del mio lamento,
~ 11 : d l . l j terrore e nermco preserva a mta vtta.
Proteggimi dalla congwra degli...,empi,
Il
Il
19
h
101 tumulto ·dei
j malvagi.
Ascolta, Dio, la voce del mio lamento,
j dal terrore del nemico preserva la mia vita.
J Proteggimi dalla congtura deglismpi,
u dal
~101 tumulto
j dei malvagi.
58_, kbb~ .. Ascolta, Dio, la voce del mio lamento,
J
20
J dal terrore del nemico preserva la mia vita.
ii
Proteggimi dalla
J dal tumulto
congtura
•• dei
J deglismpi,
malvagi.
Il
Il
Il
59 ~- -= ~J ì(j
Ascolta, Dio, la voce del mio lamento,
~- u j 101
dal terrore del nemico preserva la mia vita.
~~ ~ 101 Proteggimi dalla congiUra degli...,empi,
~- J j Il lei u dal tumulto dei mal- vagì.
60 ~ ~ j u 101
Ascolta, Dio, la voce del mio lamento,
~ ~ )O( j 101
dal terrore del nemico preserva la mia vita.
~ ~ w n Proteggimi dalla congiUra degli .._,empi,
~ ~ J~ j Il u 101
dal tumulto dei malvagi.
61 ~ ~ J Ui
-101-Ascolta, Dio, la voce del mio lamento,
21
~ ~ u J l 101
dal terrore del nemico preserva la mia vita.
~ ~ j u 101
Proteggimi dalla congmra deglismpi,
~ ~ J J Il u dal tumulto dei malvagi.
62 ~ ~b J 101 Ascolta, Dio, la voce del ffilO lamento,
~~h j 101 dal terrore del nemico preserva la mia vita.
=;i j 101
Proteggimi dalla congmra deglismpi,
~~h J J Il jj
dal tumulto dci malvagi.
22
cantico Dn 3, 57 - 88. 56
63 i soli
~~ u J Benedite, opere tutte del Signore, il Signore
~~ 101 101 j lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
~~ tutti
ili u J Benedite, angèli del Signore, il Signore,
~~ 101 101 j benedite, cieli, il Signore.
Il
64 ~~(• •l" •••••• l ,c ? Bea- to l'uomo che ha cura del debole, nel gibrno della
i h· ..... Il,, • Il sventura il Signore lo libera. flexa
Bea-to l'uomo che ha cura del debole, nel giorno della
~~~j 9, .... Il ·• • Il sventura il Signore lo libera. flexa
23
66 ~ u ••••• l .c Beato l'uomo che ha cura del debole, nel giorno della
..........
P· •• • Il u Il • •• • sventura il Signore lo libera. flexa
67 ~ #!! !t U • • • IIF (••} Bea-to l'uomo che ha cura del debole, nel giorno della
~~~--h ·s· .... Il " • Il sventura il Signore lo libera. f/exa
c::. :s (••)n • • • • ~~~
Bea-to l'uomo che ha cura del debole, nel giorno della
•••••• Il ~~ .4 sventura il Signore lo libera. f/exa
69 ~-l l ' }•- • • • u= (• ..
Bea-to l'uomo che ha cura del debole, nd giorno della
• • ••• Il u • Il sventura il Signore lo libera. flexa
• • • • • ll u • Il sventura il Signore lo · libera. flexa
Toni di cantici del Nuovo Testamento
7l ~~ )J IU JC ............
Benedetto sia Di - o, Padre del Signore
r u: nostro Ge- sù Cristo, che ci ha benedetti con ogru
Il benedizione spirituale nel cieli, m Cri- sto.
72 ~ l ":a 3 ..,,; ... ...
J Jl 101 Jl Grandi e mirabili sono le tue opere,
~- F1 r 101
o Signore Dio on ~ m - po - tente;
~~ 101 ~ Jj Il gi~ste e veraci le tue vie, o Re delle gen- ci.
~~ strofe a 4 versetti: ... fJ 73 J) J Jol
Ringraziamo con gw - t a Dio.
25
r Padre del Signore nostro Ge - sù Cristo,
t perché ci ha messi in grado di partecipare
~~ .. J n u alla sorte dei santi nella lu - ce.
!_- Rlt. 74 t§ l n r r 1 J J fF
1
I r a r fi r=-r- 11 Al- le- lu- ia, al- le- lu- ia, al- le- lu -- ia.
~~ lo. lo.
J lol j1 101 J)
Salvezza, gloria e po-tenza
~- lol J1 r sono del nostro Dio,
f' lol ~ J J Il ve n e giusti sono 1 SUO l giudi- Zl.
~-lo. lo.
J Jl lol jì lol lol
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spi-
ri- to Santo. Come era nel principio e ora e sempre
26
~l l ~ J j Il 101
ne1 secoli dei secoli. A- men.
~ Rlt.
l 75 n l 43 J n l s- r l n l J J Il
Alle- lu- 1a, alle- lu- 1a, alle- lu - ia.
~ ~ ,. h 101 d Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio;
~ ta b j J )) J J Il ve n e giusti sono 1 SUOI giu- di- zi.
~~~~ Rlt.
J ;j 76 BI J J Et l Il r Alle- lu - 1a, alle- lu- t a.
~~~~ ... l JJQ)J Salvezza, gloria e potenza
~~~~ n J~ lp )> J .sono del nostro Di- o;
~~~~ ... J jJ J
D r ve- n e giusti
~-~~ 101 D p J J Il sono SUOI gm- di- Zl.
27
Toni di responsori
77 ~~ N 1 .. -~ Yl e a Salga a te, Signa- re, * la
J1l>J=II m1a preghie- ra.
~ ~.. m :DJ l .. JdlJ Il Y/ Come profumo d' in- cen- so, R' la mia preghie- ra.
~ ~ .. D.. ~ J1.. Sl Y/ Gloria al Pa - dre e al Fi - glio e allo Spi- ri- to
~q]JII ,, bJiu })b~ll San- ro. R' Salga a te, Signo- re, la mia preghie- ra.
78-t .. lJ 1 .. Ji l J 1 Jl D l J 1
Y/ e R Ero mor-to: ora vivo per sempre. * Al- le - lu- ia,
al- le- lu- ia. Yl La morte e gl' in- ferì sono in mio
~ - ~ ' ~- l -~ p:b l iP l! lJ ;ljl>J Il J )5 po- te- re . .W Al- le - lu- ia, al- le- lu- ia. Y/ Gloria al
~&)l .. @J1,. :Q)JII,. b~ Pa-dre e al Fi- glio e allo Spiri-to Santo. :W Ero mor-to:
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~~ J5Ìl JiJllJ)J 1.pJ@)J Il .li . Al l l . al l l . ora vtvo per sempre. - e - u- Ia, - e- u- Ia.
~w VERSEm
79 J Il u Il Signore è buono, ama la giustizia:
~~ J Il .li buoni _contempleranno il suo volto.
so ~ l1 .. J 11 Y/ Chi è come te, Signore, Dio dell' universo?
' ., .. J Il :W Sei forte, Signore, fedele alla parola.
81 ~ -~~ j) l ~ .. jl
Y/ Chi medita la legge del Signore,
Il
~ -~~ u 1( J ~p :w porta frutto a suo tempo.
Il
82 ~·~t. h®J)811 'Il Il Signore è veramente risorto, alleluia,
• # . - -~l.. . 15WJ1)~ 11
R' ed è apparso a Simone, alleluia.
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Antifona "O Lumen"
83 ~ ~ ;.....-;; .-: • Il~ .-.-.. •. ~;-• . ........ O lu - men Ec - clé
30
••• si - re,
E
li. • ... ç • Do - ctor ve-ri - cl
.z;-. •• •il ~
• • ? •• ;----1
tis, Ro sa pa-ti - én - ti - re,
bur ca-sti - ti - tis, A
• • • • • • =il
quam sa- pi- én - ti - re
• • • • pro-pi-na-sti
gra tis: Prre-di-cl- tor gra - ti - re,
ç;--. :-· • ç. ;•-. .Il ....-. • nos iun- ge be - a - tis. T. P. Al - le
• • l '' . u - 1a.
Responso rio " O Spem Mirarn"
84
~ Il lì ..... Cs ;-::r=-• , .. .... : .. -. ~ • ~ • • .. • • o spem mi
~ yp • • ;-q• • • ::-;;- ... • • • ram quam de di-sti
~ ; • • n r ~ ;::,., • • l ; • • • •
mor-tis ho ra te
• dum post m or- rem
~ .. ~. pro-mi- si
:ti., •• • sti ce pro fu
~ ~- --'iiOiìlll... - l : ·:t"~ Il -~ • .. ~- ;J • .. .......... • tu rum fra cri - bus:
-; . • l • . ....... ..l...-:;,
*Im-ple Pa - ter quod di xi-sci, nos
~ .-; "' ;p l e. n-:; - .; t""; • • • tu lS JU vans p re
31
32
-..... et - bus.
~ ... -. ..... ; -s • - • T. P. Al- le
~ i • ::;s ..
~p • • • Yl Qui rot SI -
~ ........ p .. m re - gro -
~ ~ - ; • -~ no- bis o -
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ii • cor - po- n bus,
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85
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Antifona "Salve, Regina"
Il -r •• =- ---.--... _r-- ...... l • L;:; ~· • • ;
Sal ve Re g{ na,
• ç. ~ :;: l ;-•• ì . . ..:. . ' • • • •• • • ma-ter mi-se- ri-c6r - di a:: Vi ta,
~ "' l .-;.• ~ ... ; . .. dul - cé do et spes nostra,
;:; .. :;-:. l p• • . ..-; .-. • • sal ve. Ad te dama mus
?' z- • •• • • -s • • • ~. .. • • ., .. • éxsu-les fì- li - i H e - va:. Ad te
• .q;; .... • • • l • • ......... . . l • • • .. su-spi-ra mus, ge-mén-tes et flen - c es
- ; ; ..--==--. ~- • ...... • ·-~~ • • • in ha c la - cri- ma - rum val
... ~-. . .. ; .. E - ia er - go ad-vo- cl - ta nostra,
le.
• • il-los
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34
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tu os • •
mi-se-ri - c6r
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d es 6 - cu-los ad nos con
;:; ;:;-~ ~ • • • ...=. • • ... ... vér te. Et Ie-sum, be-ne -
____......., ... • ...---. • • i .:; ~ • di - ctum fru-ctum ven-tris tu l ,
no bis post
o
o
... . stén-de. o
-. ......-; . . . ~-dul - cis
....................... hoc ex- si- li - um
de - mens,
a, o
. r-.1.11 . ... . Vir.-go Ma-ri - a.
•=-· ·::::; 1
• -- .~ À • • Il T.P. Al - le 1a.
86 SALM018A
I cieli narrano la gloria di Dio, *e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il messaggio *e la notte alla notte ne trasmette notizia.
Non è linguaggio e non sono parole, *di cui non si oda il suono.
Per tutta la terra si diffonde la loro voce *e ai confini del mondo la loro parola.
Là pose una tenda per il soleche esce come sposo dalla stanza nuziale, *esulta come prode che percorre la via.
Egli sorge da un estremo del cieloe la sua corsa raggiunge l'altro estremo: *
nulla si sottrae al suo calore.
Gloria al Padre e al Figlio*e allo Spirito Santo,
Come era nel principio e ora e sempre *nei secoli dei secoli. Amen.
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