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Istituto Superiore “E. Fermi” Mn Documento finale del C.d.C. V M-ME - A. s. 2014-2015
ISTITUTO SUPERIORE “E. FERMI” ISTITUTO TECNICO Settore Tecnologico
LICEO SCIENTIFICO delle Scienze Applicate Strada Spolverina, 5 – 46100 MANTOVA
Tel.0376262675 Fax 0376262015 C.F.80016570204 http://www.fermimn.gov.it - [email protected]
DOCUMENTO FINALE
del Consiglio della Classe
5 M-ME
Istituto tecnico settore tecnologico
Indirizzo:
MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA
ARTICOLAZIONE
MECCATRONICA
Anno scolastico 2014 - 2015
Istituto Superiore “E.Fermi” Mn Documento finale del C.d.C. V M ME - A. s. 2014-2015 pag. 2 di 66
SOMMARIO
1. Prospetto delle discipline con le corrispondenti unità orarie relativo a tutto il triennio 3
2. Prospetto del Consiglio di classe con docente, materia e continuità o meno
dalla classe quarta e terza 4
3.Finalità generali del triennio dell’ Istituto tecnico del settore tecnologico e profilo del diplomato in
Meccanica meccatronica ed energia , articolazione Meccanica e meccatronica 5
4.Finalità e obiettivi generali del Consiglio di classe 7
5. Situazione della classe: composizione e percorso formativo 8
6. Argomenti interdisciplinari e pluridisciplinari 9
7. Attività integrative 10
8. Criteri di selezione dei contenuti disciplinari, metodi e strumenti, sintesi individuali dei docenti 12
9.Criteri di misurazione e valutazione del profitto 15
10. Criteri di misurazione e valutazione della condotta 16
11. Simulazioni prove scritte Esame di Stato 17
12. Metodi e strumenti per il recupero e il potenziamento 21
13. Esperienze di ricerca e di progetto o approfondimento personale degli alunni(tesine) 22
ALLEGATI
Allegato 1 Elenco Docenti/Materia e Programmi e sintesi di scelta dei contenuti disciplinari 26
Allegato 2 Testi delle simulazioni della terza prova scritta Esame di Stato 48
Allegato 3 Criteri per l’assegnazione dei crediti scolastico e formativo 60
Allegato 4 Il Decalogo della tesina, documento di istituto sui criteri di elaborazione dell’argomento a scelta per
l’esame di stato 61
Istituto Superiore “E.Fermi” Mn Documento finale del C.d.C. V M ME - A. s. 2014-2015 pag. 3 di 66
1. Prospetto delle discipline con le corrispondenti unità orarie relativo a tutto il triennio.
Dove prevista, all'area di progetto, che rappresenta un indispensabile momento di sintesi da realizzarsi con una
attività progettuale interdisciplinare, deve essere destinato un numero di ore non superiore al 10% del monte ore
annuo delle discipline coinvolte in questa attività.
N.B. Tra parentesi sono indicate le ore di lezione da effettuarsi con il supporto del laboratorio.
Discipline del piano di studi
Ore settimanali per anno di corso
3^ 4^ 5^
Lingua e Letteratura italiana 4 4 4
Storia 2 2 2
Lingua inglese 3 3 3
DPO (Disegno, Progettazione e Org. Ind.) 3 4 5 (3)
Matematica 3 3 3
Complementi di matematica 1 1 -
Tecnologie meccaniche di processo e di
prodotto 5 (4) 5 (5) 5 (5)
Meccanica, Macchine ed energia 4 (2) 3 (2) 4
Sistemi e Automazione 4 (2) 3 (2) 3 (2)
Scienze motorie e sportive 2 2 2
Religione cattolica/attività alternative 1 1 1
Area di progetto - - -
Totale ore settimanali 32 (8) 32 (9) 32 (10)
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2. Prospetto del Consiglio di classe con: docente, materia e continuità o meno
dalle classi quarta e terza.
DOCENTE DISCIPLINA
CONTINUITÀ
CLASSE 3^
Sì/No
CONTINUITÀ
CLASSE 4^
Sì/No
Carli Stefano Lingua e Letteratura italiana No No
Carli Stefano Storia No No
Carletti Alessandra Lingua inglese No No
Durazzi Alba Matematica No No
Adinolfi Nicola Meccanica, macchine e energia No No
Zamboni Emanuele Tecnologie meccaniche di
processo e di prodotto No No
Fracassi Tiziano Laboratorio Tecnologie
meccaniche Si No
Nosari Krisnel Laboratorio di D.P.O. No No
Andreani Mauro Scienze motorie e sportive No No
Facconi Nicoletta Religione cattolica Si Si
Adinolfi Nicola D.P.O. (Disegno, progettazione e
org. ind.le) Si No
Pasetti Andrea Sistemi e automazione Si No
Fracassi Tiziano Laboratorio Sistemi e
automazione No Sì
COMMISSARI INTERNI DISCIPLINA
Carli Stefano Lingua e letteratura italiana e Storia
Pasetti Andrea Sistemi e Automazione
Adinolfi Nicola Meccanica, Macchine ed energia
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3. Finalità generali del triennio dell’Istituto tecnico del settore
tecnologico e profilo del diplomato in meccanica, meccatronica ed
energia-articolazione Meccanica e meccatronica.
Il Diplomato in Meccanica, Meccatronica ed Energia:
- ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni; inoltre, ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici.
- Nelle attività produttive d’interesse, egli collabora nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti, nella realizzazione dei relativi processi produttivi; interviene nella manutenzione ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi; è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali.
È in grado di:
- integrare le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici dedicati con le nozioni di base di fisica e chimica, economia e organizzazione; interviene nell’automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione, all’adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti; elabora cicli di lavorazione, analizzandone e valutandone i costi;
- intervenire, relativamente alle tipologie di produzione, nei processi di conversione, gestione ed utilizzo dell’energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente;
- agire autonomamente, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela
ambientale;
- pianificare la produzione e la certificazione degli apparati progettati, documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali d’uso.
Nell’indirizzo sono previste le articolazioni di “Meccanica, meccatronica ed energia-articolazione Meccanica e Meccatronica” e “Meccanica, meccatronica ed energia-articolazione Energia”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato.
Nell’articolazione “Meccatronica” sono approfondite, nei diversi contesti produttivi, le tematiche generali connesse alla progettazione, realizzazione e gestione di apparati e sistemi e alla relativa organizzazione del lavoro.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’indirizzo Meccanica, meccatronica ed energia- articolazione Meccanica e meccatronica consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
1 – Individuare le proprietà dei materiali in relazione all’impiego, ai processi produttivi e ai trattamenti.
2 – Misurare, elaborare e valutare grandezze e caratteristiche tecniche con opportuna strumentazione.
3 – Organizzare il processo produttivo contribuendo a definire le modalità di realizzazione, di controllo e
collaudo del prodotto.
4 – Documentare e seguire i processi di industrializzazione.
5 – Progettare strutture, apparati e sistemi, applicando anche modelli matematici, e analizzarne le risposte alle sollecitazioni meccaniche, termiche, elettriche e di altra natura.
6 – Progettare, assemblare, collaudare e predisporre la manutenzione di componenti, di macchine e di sistemi termotecnici di varia natura.
7 – Organizzare e gestire processi di manutenzione per i principali apparati dei sistemi di trasporto, nel rispetto delle relative procedure.
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8 – Definire, classificare e programmare sistemi di automazione integrata e robotica applicata ai processi
produttivi.
9 – Gestire ed innovare processi correlati a funzioni aziendali.
10 – Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali della qualità e della
sicurezza.
Nella classe quinta, a conclusione dei percorsi, potranno essere inoltre organizzate fasi certificate di
approfondimento tecnologico, congruenti con la specializzazione effettiva dell’indirizzo, tali da costituire crediti
riconosciuti anche ai fini dell’accesso al lavoro, alle professioni e al prosieguo degli studi a livello terziario o
accademico.
PROFILO DEL DIPLOMATO IN MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA
ARTICOLAZIONE MECCATRONICA
L’industria meccanica è oggi molto vasta e variegata ed in continua evoluzione. Al diplomato in Meccanica è
richiesta la capacita di adattarsi a ruoli diversi con spirito d’iniziativa e curiosità nei confronti del nuovo. La
preparazione dello studente in uscita privilegia un’impostazione di base nelle quattro materie d’indirizzo in un
contesto culturale generale di buon livello. Tutto ciò allo scopo di formare un diplomato che sappia lavorare e
muoversi in autonomia sia nell’ambito tecnico che in quello commerciale, legale, dei contatti con le
Amministrazioni Pubbliche ecc. Il Titolo di studio è “Maturità Tecnica in Meccanica, meccatronica ed energia-
articolazione meccanica e meccatronica.”
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4. Finalità ed obiettivi generali del Consiglio di Classe.
Il CdC durante l’anno scolastico ha valutato il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
1. Migliorare coerenza, trasparenza ed equità nelle valutazioni (obiettivo trasversale a tutte le classi
dell’istituto)
2. Impegno e serietà
3. Capacità di svolgere, in gruppo e in autonomia, un lavoro completo, corretto e critico, anche in
forma progettuale
4. Capacità di comunicazione e relazione
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5. Situazione della classe: composizione e percorso formativo
La classe è attualmente composta da 32 allievi, di cui due DSA, quasi tutti provenienti dalla classe 4
MME dell’anno scolastico 2013/14, tranne due ripetenti della ex 5BME. Gli alunni dell’attuale 5MME
sono quasi tutti provenienti dalla 3MME che a partire dall’anno scolastico 2012/2013 si componeva di
31 allievi, mentre nell’a.s. 2013-14, allora classe 4MME, era composta da 30 studenti.
Il percorso didattico è stato caratterizzato ogni anno dal cambio di buona parte degli insegnanti con
conseguente discontinuità didattica. Questo ha avuto ripercussioni negative nel rendimento generale. La
preparazione degli alunni è conseguentemente non omogenea: un piccolo gruppo di studenti ha
dimostrato continuità nell’impegno e discrete capacità di rielaborazione personale ottenendo risultati
scolastici più che discreti; un altro gruppo ha lavorato con impegno e responsabilità riuscendo ad
ottenere una sufficiente ed omogenea preparazione in tutte le materie. Un terzo gruppo ha lavorato ben
al di sotto delle proprie potenzialità, risultando settoriale negli interessi e discontinuo nello studio.
Il profitto scolastico raggiunto è da ritenersi solo mediamente sufficiente.
La programmazione di alcune materie ha subito rallentamenti o pause per permettere agli alunni di
recuperare le lacune pregresse accumulate negli a.s. precedenti. Questo ha costretto gli insegnanti, in
particolare, per le materie di Italiano, Storia e di laboratorio di DPO a lavorare per obiettivi minimi.
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6. Argomenti interdisciplinari o pluridisciplinari
Tematiche Argomenti Discipline
Esercitazioni sulla
risoluzione di temi d’esame
di DPO
Progettazione e verifica di organi meccanici con
disegno esecutivo e studio del ciclo di
lavorazione.
Meccanica e
macchine,
DPO,
Tecnologia
Le macchine a fluido
Le pompe, i motori endotermici.
Meccanica,
macchine ed
energia,
Inglese
Automazione Robotica e automazione. Sistemi e
automazione,
Inglese
La Sicurezza Normativa sulla sicurezza. Tutte le materie
di indirizzo
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7. Attività integrative
Alla classe sono state proposte diverse attività integrative, alcune realizzate in orario curricolare e a livello di progetto d’Istituto, altre invece inserite nel piano di programmazione didattica dei singoli docenti. Viaggi/visite d’istruzione
1. Visita a Venezia (24-10-13). 2. Visita alla biennale delle macchine utensili BIMU a Milano (02-10-14). 3. Visita a museo dell’auto Nicolis a Villafranca (29-01-14) 4. Visita a Monaco-Innsbruck (dal 01-04-2014 al 04-04-2014). 5. Viaggio Studio a Dublino – estate 2013 (7 studenti) 6. Viaggio Studio a Londra estate 2014 (5 studenti)
Orientamento individualizzato in uscita Nell’a.s. 2013-14 un alunno ha partecipato al progetto FIXO. Lo studente è stato seguito personalmente da un tutor formatore e, a partire da un colloquio individuale, è stato guidato nelle varie attività previste dal progetto tra cui: definizione del PIP (piano intervento personalizzato), tutoring e counselling orientativo in collaborazione con varie realtà territoriali, incontri con /esperti, visite didattiche, partecipazione al Job-day, partecipeazione al Job&Orienta, mediazione al lavoro, preparazione del CV in formato europeo e sua pubblicazione sulla BCNL tramite il Portale Click Lavoro, scouting aziendale.. Orientamento universitario Nell’a.s 2014-15 hanno partecipato autonomamente ad incontri di orientamento (open day) presso le seguenti università di:
1) Trento 10 allievi (20-03-15) 2) Brescia 1 allievo (08-05-15) 3) Brescia 1 allievo(20-03-15) 4) Bologna 6 allievi (04-03-15) 5) Milano 1 allievo (28-03-15) 6) Milano 1 allievo (09-05-15) 7) Bergamo 1 allievo (08-04-15).
Orientamento in uscita 1) In data 08-05-15, 15 alunni hanno partecipato ad un incontro organizzato con il Consorzio
ELIS di Roma inerente alla loro offerta formativa e all’accesso a borse di studio. Attività di potenziamento
1) Partecipazione al progetto “Bergamo scienza” – ottobre 2014 (4 alunni) 2) C.so Public Speaking – gen 2015 (5 alunni) 3) C.so “5 minuti di vero cinema” gen/mar 2015 (1 alunno) 4) Incontro con operatori e volontari AVIS – novembre 2013 5) Nell’a.s. 2014-15, 10 alunni hanno frequentato un corso di potenziamento pomeridiano per
“Autodesk Inventor” con esame finale per conseguire la certificazione europea. Stage
1. Stage interni alla scuola Nell’a.s. 2012-13 (allora classe 3MME) 16 studenti hanno partecipato agli stage interni sviluppando un progetto di miglioramento e rivalutazione ambienti scolastici (gli studenti hanno contribuito a rendere digitali le aule dell’istituto, sono state installate lavagne per le LIM, proiettori e casse acustiche).
2. Stage in azienda Nell’anno scolastico 2011-12 (allora classe 3BME) 1 studente ha effettuato stage in azienda. Nell’anno scolastico 2012-13 (allora classe 4BME) 3 studenti hanno effettuato stage in azienda. Nell’anno scolastico 2013-14 (allora classe 4MME) 17 studenti hanno effettuato stage in azienda. Segue tabella dettagliata:
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Alunno Stage esterni in
azienda Stage interni alla
scuola
Nessun Stage
Ait El Kadi Assiam X
Allegri Edoardo X X
Alushani Franci X
Amadori Mattia X X
Assandri Riccardo X X
Bardini Jacopo X X X
Battistini Edoardo X X
Bernar Manuel X
Bertozzi Alessandro X
Bonardi Nicola X X
Braglia Edoardo X
Campana Mattia X
Carnielli Simone X
Cavicchioli Simone X
Crestale Michele X X
D’Antoni Gabriele X
Dalseno Mattia X X
El Hamdaouy Ayoub X
Ferrari Andrea X X X
Hmouddan Salahddin X
Iftime Florinel Catalin X
Lanzi Jessica X
Lodi Giovanni X X
Mantovani Marco X X
Marescotti Elia X
Mozzi Mattia X
Pernigotti Elia X X
Rizzato Leonardo X
Scaldaferri Lucia X X
Sguaitzer Nicola X
Trento Kevin X
Zerlottin Marco X
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8. Criteri di selezione dei contenuti disciplinari, metodi e strumenti, sintesi individuali dei docenti Gli insegnanti del C.d.C. hanno scelto i contenuti da trattare nella propria disciplina con riferimento ai
programmi ministeriali, ponendo altresì attenzione agli obiettivi trasversali fissati a inizio anno dal
Consiglio di Classe in un’ottica d’interdisciplinarità. In alcuni casi la selezione degli argomenti è stata
dettata da scelte condivise in sede di programmazione disciplinare collegiale, in altri casi da particolari
attitudini e professionalità dei singoli insegnanti, in altri ancora da motivate richieste della classe o da
sopravvenute esigenze didattiche. I dettagli sui programmi effettivamente svolti durante l’anno sono esposti
nelle relazioni sintetiche dei singoli docenti che sono riportate nell’Allegato 1 al presente documento.
Il lavoro in classe (e in laboratorio se previsto) si è articolato prevalentemente con le seguenti metodologie e
strumenti:
Materie
Strumenti e Metodi
LIN
GU
A
E
LE
TT
.
ITA
LIA
NA
ST
OR
IA
ING
LE
SE
MA
TE
MA
TIC
A
ME
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,
MA
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OT
OR
IE
E
SP
OR
TIV
E
RE
LIG
ION
E
Lezione frontale si si si si si si si si si si
Lezione dialogata si si si si si si si si si si
Lettura e/o discussione dispense, appunti si si si si si si si si no si
Lezione con diapositive, slides,
videoproiettate a PC
si si si si si si si si no si
Uso testi in adozione no no si si si si si si no no
Lavoro in gruppo no no no no no no si si si si
Attività di laboratorio: misure,
progettazione e prototipazione
no no no no no si si si no no
Attività di laboratorio: CAD, Simulazione
e programmazione
no no no no no no si no no no
Uso di materiale multimediale, Internet. si si si si si si si si si si
Dispense realizzate dai docenti no no si si no si si si si si
Metodologia CLIL - - - si - - si Si - -
Metodologia Debate no si no no no no no no no no
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Potenziamento curricolare CLIL (Content and Language Integrated Learning):
Il nostro Istituto si è impegnato, sin dall’inizio della Riforma, a curare gli aspetti metodologici-didattici
dell’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua inglese secondo la metodologia CLIL, a
partire dalla formazione dei docenti, anche attraverso corsi interni di certificazione linguistica.
Il progetto avvicina gli studenti ad un uso funzionale dell’inglese affinché la lingua straniera non venga percepita come materia a sé stante. Per quanto riguarda l’anno in corso, sono state svolti alcuni periodi scolastici in alcune discipline con la
compresenza di un Assistente di madrelingua inglese come riassunto nella seguente tabella:
Discipline coinvolte a.s.2014-
15 Periodo
Assistente madrelingua
Argomenti trattati
Disegno, progettazione e org. Ind.le (Insegnante Krisnel Nosari)
Da ottobre 2015 a febbraio 2015
Kenneth Brand
Materials Designation (Section: Solids & Tubes , Beams – Designation: Designation & Graphic sign), machining machine tools, Technical Drawing Systems, Technical terminology of the sector, Processes (Integrated technology processes).
Matematica (Insegnante Alba Durazzi)
Gennaio 2015
Atif Javed
Function in two variables, resolution of the domain of existence.
Sistemi e automazione (Insegnante Andrea Pasetti)
Marzo aprile 2015
Kenneth Brand
Robotics
La metodologia CLIL nelle materie coinvolte si è svolta con le seguenti modalità:
Disciplina di DPO: Il docente gestiva direttamente la lingua inglese ed era supportato dall’Assistente
madrelingua.
E’ stata somministrata una prova di laboratorio in inglese.
Disciplina di Matematica: l’Assistente madrelingua spiegava in lingua inglese le funzioni a due variabili.
Il docente proponeva esercizi che venivano svolti dall’Assistente madrelingua
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Disciplina di Sistemi ed automazione: Il docente forniva all’Assistente madrelingua testi in italiano che
venivano letti e tradotti in classe e forniva testi in inglese la cui lettura e spiegazione veniva eseguita
curando la pronuncia. In occasione della simulazione della terza prova agli allievi è stato somministrato
uno dei tre quesiti previsti (tipologia B con spazio di risposta in 6 righe) in lingua inglese.
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9. Criteri di misurazione e valutazione del profitto I docenti hanno svolto verifiche con tipologie e modalità diverse, come previsto nei singoli piani di
programmazione annuale, ma tutti hanno fatto riferimento alla griglia di valutazione approvata dal Collegio
Docenti e presente nel P.O.F. 2014-2015 ( pag. 44 )e sotto riportata nella tabella”Corrispondenza tra voti e i
livelli di conoscenza, competenza e capacità”.
I CRITERI PER LA VALUTAZIONE E LA MISURAZIONE DEL PROFITTO
La valutazione e la misurazione delle prestazioni scolastiche degli allievi di ITILICEO FERMI vengono
effettuate in base ai seguenti criteri.
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10. Criteri di misurazione e valutazione della condotta
La valutazione della condotta deve fare riferimento agli obiettivi comportamentali fissati dal Consiglio di Classe e
tenere conto dei quattro indicatori riportati nella tabella sottostante del POF 2014-2015 (pag.45).
Il Consiglio di Classe, nel valutare la condotta, verificherà che ognuno dei quattro indicatori, di cui alla tabella,
sia, per l’alunno in esame, soddisfatto ad un livello uguale o superiore rispetto a quello corrispondente al voto
attribuito.
.
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11. Simulazioni prove scritte Esame di Stato
Conformemente alla normativa vigente il Consiglio di classe ha accolto all’unanimità la proposta d’Istituto,
predisposta dal gruppo di lavoro del Progetto “Coordinamento classi quinte” nell’a.s.2013-14 che ha portato ad
uniformare in tutte le classi quinte sia la modalità degli interventi di preparazione degli studenti all’esame di Stato,
sia le tipologie di terza prova scritta e l’utilizzo degli stessi indicatori e criteri di valutazione per tutte le
simulazioni delle prove scritte. Alla classe sono state proposti due momenti di simulazione di terza prova,
effettuati nelle date:
02 febbraio 2015: simulazione terza prova
30 aprile 2015: simulazione terza prova
Simulazione Terza prova scritta Esame di Stato
Il Consiglio di Classe ha proposto agli alunni due prove pluridisciplinari afferenti alla tipologia B, quesiti a
risposta singola. Le discipline coinvolte sono state sempre quattro, scelte di volta in volta in modo da coprire un
vasto arco di materie caratterizzanti l’indirizzo; per ciascuna disciplina sono state proposte tre domande a
risposta singola, formulate rispettando i seguenti criteri:
ogni disciplina ha lo stesso peso nella valutazione complessiva;
durata della prova: 150 minuti
gli argomenti di ogni materia dei quali viene richiesta l’esposizione, sono proposti in tre quesiti che devono consentire una esposizione sintetica ma completa, di norma in non più di 6 righe e in modo da essere contenuti nello spazio di un foglio A4.
IL C.d.C. ritiene che la terza prova d’Esame debba seguire la tipologia sulla quale gli allievi si sono esercitati e che
permette la migliore espressione delle loro potenzialità.
Valutazione
Il Consiglio di Classe delibera che la misurazione dell’esito complessivo della prova avvenga attraverso le
seguenti operazioni:
Per ogni disciplina coinvolta viene assegnata una valutazione parziale espressa in quindicesimi, ottenuta dalla media aritmetica delle valutazioni in quindicesimi delle singole risposte
La valutazione finale della terza prova in quindicesimi è data dall’intero più prossimo (per difetto [ decimale < 5], per eccesso [decimale >= 5]) ottenuto dalla media aritmetica delle singole valutazioni disciplinari.
La griglia di corrispondenza decimi/quindicesimi è quella riportata al paragrafo 9.
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Tabella riepilogativa delle Simulazioni di Terza prova scritta .
Tipo B Data MATERIA Media Valutazione
per disciplina/15
Media
valutazione
complessiva/15
1^ Simulazione 2 febbraio
2015
Meccanica,
macchine e energia 8,97
10,09 Sistemi 11,39
Storia 9,45
Scienze motorie 10,64
2^Simulazione 30 aprile
2015
Meccanica,
macchine e energia 10,19
10,32 Sistemi 9,80
Matematica 9,96
Inglese 11,41
Simulazione PROVA SCRITTA DI ITALIANO E SECONDA PROVA SCRITTA Gli studenti sono stati preparati per la prima e seconda prova scritta d’Esame di Stato dai singoli docenti, secondo le modalità previste dalla normativa vigente. La Simulazione della prima prova scritta di italiano si è svolta in data mercoledì 18 febbraio 2015 (durata della prova 5 ore) mentre la seconda simulazione della medesima prova è stata svolta lunedì 27 aprile 2015 (durata della prova 6 ore). La prima simulazione della seconda prova scritta è stata svolta il martedì 24 febbraio 2015 (durata della prova 5 ore) e la seconda simulazione della medesima prova martedì 28 aprile 2015 (durata della prova 6 ore). Per i criteri di misurazione e di valutazione si fa riferimento alla tabella del paragrafo 9. La verifica della preparazione orale nella maggioranza delle materie è avvenuta con interrogazioni, esposizione di ricerche e relazioni e possibilmente gli studenti svolgeranno anche simulazioni della prova di colloquio.
Per le prove di prima e seconda simulazione di terza prova sono state utilizzate le seguenti tabelle:
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Tabella di conversione 10/mi – 15/mi
Voto in
decimi 1 - 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Punteggio in
quindicesimi 1 - 3 4 - 5 6 - 7 8 - 9 10 - 11 12 13 14 15
Valutazione singoli
quesiti (15/mi)
Valutazione
complessiva
(media 15/mi)
1 2 3
..…… …… …… ……
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12. Metodi e strumenti per il recupero ed il potenziamento
Nel corso dell’anno sono stati attivati interventi orientati al superamento delle lacune di profitto e di metodo di studio. Gli interventi adottati risultano dalla seguente tabella:
Per le attività di potenziamento si rimanda al paragrafo 7 delle attività integrative.
Materia
Tipo Intervento
ITA
LIA
NO
ST
OR
IA
ING
LE
SE
MA
TE
MA
TIC
A
ME
CC
AN
ICA
E M
AC
CH
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TE
CN
OL
OG
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EC
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NIC
A
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ED
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MA
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IND
.
SC
IEN
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TO
RIE
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LIG
ION
E
A)Studio Autonomo X X X
B) IDEI
C)Sdoppiamento della classe X X
D)Pausa didattica
X X X X
Materiale atto al recupero inserito in Docebo
X X X X X X X
Istituto Superiore “E.Fermi” Mn Documento finale del C.d.C. V M ME - A. s. 2014-2015 pag. 22 di 66
13. Esperienze di ricerca e di progetto
Gli allievi come lavoro personale da portare all’esame, stanno lavorando sulle esperienze indicate in tabella,
liberamente scelte, spesso a carattere pluridisciplinare. Gli studenti si sono dimostrati sufficientemente coinvolti
nell’esprimere le conoscenze e abilità acquisite nelle materie d’indirizzo. I lavori ancora in fase di sviluppo ed
ultimazione sono stati in parte coordinati con la collaborazione dei docenti e saranno presentati, quasi
certamente, in sede d’Esame e saranno discussi nella prima fase del colloquio.
Nella tabella seguente si riportano gli argomenti scelti liberamente dai singoli studenti e le discipline coinvolte
secondo quanto dichiarato dagli alunni.
ELENCO TESINE ALUNNI
Alunno Titolo
Aree disciplinari coinvolte
Ait El Kadi Assiam Il Motore Tecnologia, Meccanica, Inglese, Storia,
Sistemi.
Allegri Edoardo La centrale idroelettrica Tecnologia, Meccanica, Inglese, Storia,
Sistemi.
Alushani Franci Il Turbo Tecnologia, Meccanica, Inglese, Storia,
Italiano, Sistemi.
Amadori Mattia I carrelli elevatori DPO, Tecnologia, Meccanica, Inglese,
Sistemi.
Assandri Riccardo Il motore aria-vapore DPO, Tecnologia, Meccanica, Inglese,
Storia, Italiano, Sistemi.
Bardini Jacopo L’Autobetoniera DPO, Meccanica, Inglese, Storia, Italiano,
Sistemi.
Battistini Edoardo La “siringatrice” per biscotti DPO, Meccanica, Inglese, Italiano,
Matematica, Sistemi.
Bernar Manuel Sponde idrauliche-pneumatiche DPO, Tecnologia, Meccanica, Inglese,
Storia, Sistemi.
Bertozzi Alessandro Fucili da caccia DPO, Tecnologia, Meccanica, Inglese,
Sistemi.
Bonardi Nicola Studio della biella DPO, Tecnologia, Meccanica, Inglese,
Sistemi.
Braglia Edoardo Il motore rotativo DPO, Tecnologia, Meccanica, Inglese,
Storia, Sistemi.
Campana Mattia Stufa a pellet DPO, Meccanica, Inglese, Storia, Sistemi.
Carnielli Simone RollyCarp: produzione boliles DPO, Tecnologia, Meccanica, Inglese,
Storia, Italiano Sistemi.
Cavicchioli Simone L’automazione industriale DPO, Meccanica, Inglese, Sistemi.
Istituto Superiore “E.Fermi” Mn Documento finale del C.d.C. V M ME - A. s. 2014-2015 pag. 23 di 66
Crestale Michele La Ferrari DPO, Tecnologia, Meccanica, Inglese,
Storia, Italiano, Sistemi.
D’Antoni Gabriele Freni a disco della moto GP Tecnologia, Meccanica, Inglese, Storia,
Dalseno Mattia Applicazione di un impianto
pneumatico
DPO, Tecnologia, Meccanica, Inglese,
Sistemi.
El Hamdaouy Ayoub Il motore a due tempi per
aereomodellismo
DPO, Tecnologia, Meccanica, Inglese,
Storia, Italiano,
Ferrari Andrea Il Motore Stirling DPO, Tecnologia, Meccanica, Inglese,
Sistemi.
Hmouddan Salahddin L’aereo militare Tecnologia, Meccanica, Inglese, Storia,
Sistemi.
Iftime Florinel Catalin La stampante 3D DPO, Meccanica, Inglese, Storia, Italiano,
Matematica, Sistemi.
Lanzi Jessica APS vigili del fuoco DPO, Meccanica, Inglese, Storia, Sistemi.
Lodi Giovanni
Produzione industriale:
tronchetto scanalato in gomma-
metallo
DPO, Tecnologia, Meccanica, Inglese,
Storia, Sistemi.
Mantovani Marco Forno di verniciatura DPO, Meccanica, Inglese, Storia, Sistemi.
Marescotti Elia Robotica e automazione DPO, Tecnologia, Meccanica, Inglese,
Storia, Italiano, Matematica, Sistemi.
Mozzi Mattia Il mito di Tazio Nuvolari DPO, Tecnologia, Meccanica, Inglese,
Storia, Italiano.
Pernigotti Elia Pit Bike DPO, Meccanica, Inglese, Matematica,
Sistemi.
Rizzato Leonardo Studio e costruzione
dell’attrezzatura da pesca
DPO, Tecnologia, Meccanica, Inglese,
Sistemi.
Scaldaferri Lucia Il design automobilistico DPO, Meccanica, Inglese, Storia, Sistemi.
Sguaitzer Nicola Il Moschetto DPO, Tecnologia, Meccanica, Inglese,
Storia, Italiano, Sistemi.
Trento Kevin Sviluppo dei motori negli
autoveicoli
DPO, Meccanica, Inglese, Storia,
Zerlottin Marco Turbine idrauliche Tecnologia, Meccanica, Inglese, Storia,
Italiano.
Nello sviluppo delle tesine gli studenti sono stati stimolati dai docenti a seguire la tempistica stabilita a livello di
istituto:
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-definizione argomento (entro novembre);
-consegna relazione sullo stato di avanzamento lavori o abstract (entro febbraio);
L’istituto, nell’ambito del Progetto “Coordinamento classi quinte” dello scorso a.s. , ha deciso di formalizzare in
un documento, poi distribuito a tutti gli alunni dell’ultimo anno, alcune indicazioni e suggerimenti per la stesura
delle tesine.
Il materiale è stato elaborato allo scopo di disporre di un testo unico e condiviso al quale gli alunni e i docenti
potessero attingere come riferimento univoco per chiarire i dubbi che inevitabilmente gli studenti si pongono
quando devono affrontare per la prima volta un lavoro di questo tipo.
Il fascicolo in questione, denominato “Decalogo della tesina”, viene integralmente riportato nell’allegato 4 al
presente documento.
Fanno parte integrante di questo documento finale tutti gli allegati che gli insegnanti del Consiglio di classe
intendono sottoporre al Presidente della Commissione di Esame.
ALLEGATI Allegato 1 Elenco Docenti/Materia e Programmi e sintesi dei criteri di scelta dei contenuti disciplinari
Allegato 2 Testi delle simulazioni della terza prova scritta Esame di Stato
Allegato 3 Criteri per l’assegnazione dei crediti scolastico e formativo
Allegato 4 Il Decalogo della tesina, documento di istituto sui criteri di elaborazione dell’argomento a scelta per
l’esame di stato
Letto ed approvato all’unanimità
N° NOME E COGNOME DEI DOCENTI FIRMA
1 ANDREA PASETTI (Coordinatore)
2 TIZIANO FRACASSI (Segretario)
3 EMANUELE ZAMBONI
4 STEFANO CARLI
5 NICOLA ADINOLFI
6 MAURO ANDREANI
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7 KRISNEL NOSARI
8 ALESSANDRA CARLETTI
9 ALBA DURAZZI
10 NICOLETTA FACCONI
Il Coordinatore del Consiglio di Classe
Prof. Pasetti Andrea
……………………….
Mantova, 13/5/2015
Istituo Superiore “E.Fermi” Mn Documento finale del C.d.C. VM-ME - A. s. 2014-2015 26 pag. di 66
Allegato 1 al Documento finale del C.d.C. della classe 5MME
MATERIA DOCENTE Consegna Allegato1
Sì/No
Lingua e letteratura italiana Stefano Carli si
Storia Stefano Carli si
Lingua inglese Alessandra Carletti si
Disegno, Progettazione e
Organizzazione
industriale(DPO)
Nicola Adinolfi
Krisnel Nosari
si
Scienze motorie e sportive Paolo Pasquantonio si
Meccanica, macchine ed
energia Nicola Adinolfi
si
Matematica e complementi di
matematica Alba Durazzi
si
Tecnologie meccaniche di
processo e di prodotto
Emanuele Zamboni
Fracassi Tiziano
si
Sistemi ed automazione
industriale
Andrea Pasetti
Tiziano Fracassi
si
I.R.C. ( Insegnamento
Religione Cattolica) Nicoletta Facconi
si
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Allegato 1 al Documento finale del C.d.C. della classe 5M ME
MATERIA: DISEGNO PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE
DOCENTE TEORICO: Prof. Nicola Adinolfi
DOCENTE TECNICO PRATICO: Prof.ssa Krisnel Nosari
TESTO/I IN ADOZIONE E/O SUSSIDI DIDATTICI FORNITI
Dal progetto al prodotto” aut. Caligaris-Fava-Tomasello, Vol. 3, Ed. Paravia
CRITERI DI SCELTA DEI CONTENUTI DISCIPLINARI
I contenuti disciplinari sono stati scelti tenendo conto delle indicazioni fornite dai programmi ministeriali e delle
indicazioni emerse dalle riunioni del gruppo disciplinare. I contenuti disciplinari individuati sono stati inoltre
scelti al fine di mettere in condizione gli allievi di:
- Acquisire e consolidare capacità progettuali in ambito meccanico con atteggiamento critico nei confronto di
temi tecnico-economici;
- Saper sviluppare cicli di lavorazione eseguendo scelte di convenienza economica nell'uso di macchine ed
attrezzature, essendo in grado di progettare eventuali attrezzature specifiche;
- Sviluppare e consolidare la capacità di interpretazione, rappresentazione ed espressione attraverso il
linguaggio grafico, anche con l'ausilio di stazioni e software CAD;
- Acquisire adeguata sensibilità nei confronti delle problematiche legate ai costi di produzione, operando le
scelte progettuali e di gestione dei materiali conseguenti.
PROGRAMMA SVOLTO
SALUTE E SICUREZZA IN AMBIENTE DI LAVORO
- Salute e sicurezza al VDT
- D.Lgs. 81/08
- Sistema qualità: ISO 9000 / ISO 14000 / EMAS / OHSAS 18000
- Legame tra qualità, sicurezza e ambiente
PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE
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Allegato 1 al Documento finale del C.d.C. della classe 5MME
- Trasformazione del disegno di un progetto in disegno di fabbricazione
- Criteri di impostazione dei cicli di lavorazione e/o montaggio
- Analisi critica delle informazioni di partenza
- Analisi critica del disegno di progetto
- Scelta dei processi di lavorazione e della sequenza delle fasi
- Impostazione di cicli in operazioni e fasi
- Scelta degli utensili e dei parametri di taglio
- Calcolo dei tempi
- Sviluppo di cicli di lavorazione
- Analisi critica dei cicli di lavorazione e/o montaggio
- Esercitazioni Scritto/grafiche
- Disegni e cicli di pezzi meccanici alla stazione grafica computerizzata
DISEGNO DI PROGETTAZIONE
- Studio delle attrezzature per lavorazioni e/o montaggio
- Posizionamento dei pezzi
- Organi di appoggio e fissaggio
- Elementi di riferimento tra utensile e pezzo
- Collegamenti delle attrezzature alle MU
- Progettazione di semplici attrezzature
- Disegni esecutivi alla stazione grafica computerizzata
IL SISTEMA AZIENDA
- Il sistema azienda: produzione artigianale, produzione in serie
- Funzioni aziendali
- strutture organizzative
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ORGANIZZAZIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI, COSTI E LAYOUT
-La contabilità nelle aziende
-Costi
-Andamento costi - produzione
-Centri di costo
-Il piano di produzione
-Tipi di produzione e processi
-Magazzini e loro gestione
-Tecniche di programmazione
-Analisi statistica e previsionale della produzione
-Metodi per il miglioramento della qualità
LA QUALITA'
-Il sistema qualità: la norma UNI EN ISO 9001:2008
-Controllo statistico di qualità (CSQ)
-Strumenti per il miglioramento della qualità
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Allegato 1 al Documento finale del C.d.C. della classe 5MME
MATERIA: SISTEMI ED AUTOMAZIONE
DOCENTE TECNICO TEORICO: Prof. ANDREA PASETTI
DOCENTE TECNICO PRATICO: Prof. TIZIANO FRACASSI
Testo/i in adozione e/o sussidi didattici forniti
Titolo: Sistemi ed automazione industriale volume 3
Autori: Giovanni Antonelli, Roberto Burbassi
Ed. Cappelli Editore
ISBN 88-379-0992-6
SINTESI DEI CRITERI DI SCELTA DEI CONTENUTI DISCIPLINARI NEL TRIENNIO
I contenuti sono quelli ministeriali. Gli argomenti specifici di base dell’elettrotecnica, dell’elettronica, della pneumatica e dell’oleodinamica sono volti, oltre che ad una comprensione dei principi specifici delle relative discipline e delle loro applicazioni in campo industriale, anche all’introduzione e allo sviluppo delle tecniche dell’automazione per la formazione di una figura di base più connaturata alla veloce evoluzione tecnologica, pertanto, la materia di Sistemi si propone di fornire il giusto equilibrio tra competenze del settore elettrico e competenze del settore meccanico, tale da permettere al futuro diplomato in meccanica ad indirizzo meccatronico di poter interagire più naturalmente nel moderno ambiente industriale nel quale diverse competenze specifiche non possono essere più ripartite tra diverse figure professionali specialistiche.
PROGRAMMA DI SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE SVOLTO
Fase 1: Automazione di sistemi discreti mediante PLC
1. Caratterizzazione del PLC, schema funzionale a blocchi (schede I/O, RAM, ROM, RAM tamponata, EPROM EEPROM, CPU). Campi di applicazione del PLC.
2. Tecniche per l’eliminazione dei disturbi nelle linee di segnale: filtri, cavi schermati, fibre ottiche. 3. Gli optoisolatori. 4. Conversione A/D dei segnali. 5. Programmazione dei PLC: Ladder e ad istruzioni. 6. Realizzazione di sistemi automatici mediante PLC e a tecnologia mista (elettro-pneumatica).
Laboratorio: esercitazioni di programmazione con il PLC monoblocco e montaggio dei relativi circuiti sul
pannello pneumologico didattico.
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Allegato 1 al Documento finale del C.d.C. della classe 5MME
Fase 2: Sistemi di controllo e regolazione
1. Sensori/trasduttori: resistivi lineari e rotativi, resistivi per la misura del livello del carburante, piezoelettrici, encoder ottici lineari e rotativi( assoluti e incrementali),termocoppie, termistori, dinamo tachimetrica, sensori di prossimità induttivi e capacitivi, barriere ottiche, sensori ad ultrasuoni, estensimetri, celle di carico.
2. I trasduttori e il condizionamento del segnale. 3. Sistemi di regolazione e controllo: sistemi ad anello aperto e sistemi ad anello chiuso, sistemi di
regolazione (P., P.I., P.I.D.). Laboratorio: esercitazioni di programmazione con il PLC monoblocco e montaggio dei relativi circuiti
sul pannello pneumologico didattico.
Fase 3: Robotica (questa parte del programma è ststa sviluppata con la metodologia CLIL)
1. L’automazione di un processo produttivo: introduzione alla robotizzazione. 2. Architettura funzionale di un ROBOT. 3. Classificazione dei ROBOT. 4. Tipologie costruttive dei ROBOT: 5. Parte meccanica: basamento, bracci, organi di presa, gradi di libertà; 6. Parte elettronica(cenni): hardware, interfacciamento, organi di visione. 7. Cenni alla programmazione dei robot.
Laboratorio: esercitazioni di programmazione con il PLC monoblocco con la gestione dei segnali di
emergenza. Montaggio dei relativi circuiti sul pannello pneumologico didattico.
Fase 4: Automazione integrata
1. L’automazione di fabbrica: cenni a CIM e FMS. Laboratorio: esercitazioni di programmazione con il PLC monoblocco (gestione dei segnali bloccanti
con circuiti elettropneumatici a due o tre cilindri).Montaggio dei relativi circuiti sul pannello
pneumologico didattico.
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Allegato 1 al Documento finale del C.d.C. della classe 5MME
MATERIA: Tecnologie meccaniche di processo e di prodotto
DOCENTE TEORICO: prof. Zamboni Emanuele
DOCENTE PRATICO: prof. Fracassi Tiziano
TESTI IN ADOZIONE E SUSSIDI DIDATTICI FORNITI
- “Tecnologia meccanica vol. C” - Villani – Secciani - Gatto ed. Cappelli vol. 3
- “Manuale di Meccanica” – Calligaris – Fava - Tomaselli ed.HOEPLI
CRITERI DI SCELTA DEI CONTEUTI DISCIPLINARI
Sono stati seguiti i contenuti ministeriali. La materia è stata svolta permettendo allo studente di comprende le
strette correlazioni tra struttura e proprietà meccaniche dei materiali metallici, tradizionali ed innovativi, in
funzione del processo produttivo e delle condizioni di esercizio, al fine di apprendere i criteri di scelta e di
controllo dei materiali metallici, per la progettazione di componenti meccanici affidabili.
PROGRAMMA SVOLTO:
1. I diagrammi di equilibrio: costruzione dei diagrammi di equilibrio, curve di raffreddamento,
diagramma di leghe binarie completamente solubili allo stato liquido e solido, completamente solubili allo
stato liquido e solido con la formazione di un composto intermedio, completamente solubili allo stato
liquido e solido con formazione di eutettico, completamente solubili allo stato liquido e solido con lacune
di solubilità allo stato solido, completamente solubili allo stato liquido e solido con trasformazione
peritettica nello stato solido.
2. Le leghe siderurgiche: il diagramma Fe-C, strutture di acciai semplici, inclusioni non metalliche negli
acciai, difetti degli acciai, i punti critici, classificazione degli acciai, le ghise, la ghisa bianca, la ghisa grigia,
la ghisa sferoidale, la ghisa malleabile.
3. Trattamenti termici degli acciai e delle ghise: le curve anisoterme CCT o curve di Bain, la tempra, la
formazione della martensite, la tempra per acciai ipoeutettoidi, la tempra per acciai ipereutettoidi, la
tempra scalare martensitica, la tempra interrotta, la tempra bainitca, il rinvenimento di distensione e di
bonifica.
4. Determinazione della temprabilita’: definizione di temprabilità, indici di severità, diagramma di
Grossmann, prova di temprabilità Jominy, curve di Lamont.
5. La corrosione: classificazione delle corrosioni, corrosione generalizzata, corrosione galvanica, pitting o
vaiolatura, corrosione interstiziale, corrosione sotto tensione o tensocorrosione, corrosione per correnti
vaganti, corrosione in presenza di un materiale sensibilizzato, resistenza alla corrosione del ferro e delle
leghe ferrose, gli acciai inossidabili, sistemi di protezione contro la corrosione, la passivazione, i
rivestimenti protettivi, protezione catodica.
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Allegato 1 al Documento finale del C.d.C. della classe 5MME
MATERIA : SCIENZE MOTORIE
DOCENTE : MAURO ANDREANI
TESTI IN ADOZIONE E SUSSIDI DIDATTICI FORNITI
NESSUN TESTO FILES PDF IN DOCEBO
CRITERI DI SCELTA DEI CONTEUTI DISCIPLINARI
UTILITA’ INDIVIDUALE DI AUTOGESTIONE DELLE PRATICHE LUDICO/SPORTIVE E DI
SVILUPPO DELLE QUALITA’ FISICHE
PROGRAMMA SVOLTO
PARTE PRATICA
AVVIAMENTO MOTORIO : SCOPI , COMPOSIZIONE , TECNICHE ESECUTIVE
AVVIAMENTI MOTORII SPECIALISTICI : PALLAVOLO BASKET CALCETTO TAMBURELLO
ACROBATICA
TECNICHE INDIVIDUALI DEI FONDAMENTALI DEGLI SPORT SOPRACITATI
DINAMICHE ADDESTRATIVE DI COPPIA , TRIO , GRUPPO DEGLI SPORT SOPRACITATI
TORNEI ,PARTITE ,FRAZIONI DI GIOCO A CAMPO INTERO , META’ CAMPO , A “ MURO” ,
CON ADATTAMENTI E VARIAZIONI DI REGOLE IN RAPPORTO AGLI OBIETTIVI DA
CONSEGUIRE
PARTITE IN PREPARAZIONE DEL TORNEO INTERNO DI CALCETTO E
PARTECIPAZIONE AL MEDESIMO
TECNICHE ESECUTIVE DI ESERCIZI ALLE POSTAZIONI DI PESISTICA CON VARIAZIONI
ED ADATTAMENTI IN RAGIONE DEGLI ATTREZZI NON DI POSTAZIONE ( BILANCERI ,
MANUBRI , ELASTICI , FUNICELLE)
SVILUPPO DI FORZA RESISTENTE , MASSIMALE , VELOCE , ELASTICA ATTRAVERSO LE
OPPORTUNE METODOLOGIE
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Allegato 1 al Documento finale del C.d.C. della classe 5MME
SVILUPPO DELLA PROPRIOCEZIONE CON ESECUZIONI FRAZIONATE E GLOBALI DI
PERCORSI DI VARIA DIFFICOLTA’ , ANCHE “ IN QUOTA”
PARTITE DI TENNISTAVOLO CON FUNZIONE “ DECONGESTIONANTE” RISPETTO
ALLE DISPONIBILITA’ DI SPAZI E/O TEMPISTICHE DISPONIBILI
PARTE TEORICA
LEZIONI FRONTALI SU :
ELEMENTI DI TRAUMATOLOGIA
SCOPI E FUNZIONE DELL’AVVIAMENTO MOTORIO
EFFETTI FISIOLOGICI DELL’ATTIVITA’ MOTORIA
CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLE QUALITA’ FISICHE
I CONTENUTI DELLE SUCCITATE LEZIONI SONO STATI PRESENTATI SOTTO FORMA DI
SLIDES RIASSUMENTI PER SOMMI CAPI I CARATTERI ESSENZIALI
SONO STATE DEDICATE ALL’INCIRCA 2 ORE ALL’ESPOSIZIONE DEI CONTENUTI
TEORICI , POI TRASFERITI SU DOCEBO , A DISPOSIZIONE DA FINE DICEMBRE 2014
IN DATA 2 FEBBRAIO 2015 E’ STATA EFFETTUATA UNA SIMULAZIONE DI 3^ PROVA
SECONDO LA TIPOLOGIA B CON 3 DOMANDE A RISPOSTA BREVE ( 6 RIGHE) , DI CUI SI
ALLEGA COPIA
SI E’ TENUTO CONTO DELLE MISURE COMPENSATIVE E DISPENSATIVE NEI
CONFRONTI DEGLI ALUNNI DOTATI DI PDP
Nota:
Il numero delle lezioni svolte è risultato quasi dimezzato rispetto all’orario curricolare a causa di
assemblee studentesche, simulazioni di prove d’esame e assenze del docente.
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Allegato 1 al Documento finale del C.d.C. della classe 5MME
MATERIA: MATEMATICA
DOCENTE: ALBA DURAZZI -
Testo/i in adozione e/o sussidi didattici forniti
Marzia Re Fraschini – Gabriella Grazzi Matematica e Tecnica Tomo D Analisi ed. ATLAS
Marzia Re Fraschini – Gabriella Grazzi Matematica e Tecnica Tomo E Analisi numerica,
geometria nello spazio, funzioni di due variabili, modelli differenziali, serie ed. ATLAS
SINTESI DEI CRITERI DI SCELTA DEI CONTENUTI DISCIPLINARI:
Indicazioni fornite dai programmi ministeriali
Indicazioni emerse nelle riunioni disciplinari
Individuazione delle tecniche risolutive di esercizi standard di analisi matematica
applicate anche nelle discipline di indirizzo tecnico
PROGRAMMA DI MATEMATICA
FUNZIONI REALI A VARIABILE REALE
Dal grafico della funzione y=f(x) al grafico della sua derivata prima y=f’(x) e viceversa Definizione di differenziale di una funzione e suo significato geometrico Ripasso dello studio di funzione. Grafico di ellisse, iperbole, funzione omografica e semplici grafici deducibili
INTEGRALI Integrale indefinito: Definizione di primitiva di una funzione Definizione di integrale indefinito e relative proprietà Integrali indefiniti immediati o ad essi riconducibili L’ integrazione per sostituzione L’ integrazione per parti (con dim.) Integrazione indefinita di una funzione razionale fratta (denominatore di secondo grado) Integrale definito: Definizione di integrale definito e relative proprietà Teorema della media (con dim.) e suo significato geometrico La funzione integrale ed il teorema di Torricelli –Barrow (con dim.)
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La formula fondamentale del calcolo integrale (con dim.) Calcolo dell’ area di regioni piane Integrale improprio di una funzione continua in un intervallo illimitato Integrale improprio di una funzione non continua in uno degli estremi di integrazione. Formula del calcolo del volume di un solido di rotazione
FUNZIONI REALI DI DUE VARIABILI REALI
Definizione di funzione reale di due variabili reali Calcolo del campo di esistenza e sua rappresentazione nel piano cartesiano Le linee di livello ( rette, parabole, circonferenze, funzioni omografiche, ellissi, iperboli ). Massimi e minimi con le linee di livello (semplici esempi) Definizione e calcolo delle derivate parziali prime, significato geometrico delle derivate parziali Equazione del piano tangente ad una superficie in un punto
EQUAZIONI DIFFERENZIALI:
Definizione, integrale generale, integrale particolare, integrale
singolare.
Equazioni differenziali del primo ordine: problema di Cauchy,
teorema di Cauchy di esistenza ed unicità della soluzione
(senza dim.), risoluzione di equazioni differenziali a variabili
separabili.
Commento: ho insegnato nella classe solo quest’anno scolastico, non ho perciò avuto
continuità didattica nel corso del triennio.
La maggior parte della classe ha evidenziato fin dall’ inizio dell’ anno scolastico lacune
pregresse e scarsi impegno e partecipazione, pertanto lo svolgimento del programma è
stato notevolmente rallentato.
Solo un ristretto numero di allievi si è impegnato con continuità e ha partecipato
attivamente alle lezioni raggiungendo buoni risultati.
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Allegato 1 al Documento finale del C.d.C. della classe 5MME
MATERIA: MECCANICA, MACCHINE ED ENEGIA
DOCENTE:NICOLA ADINOLFI
TESTO/I IN ADOZIONE
Corso di meccanica generale ed applicata vol. 3 – Miraglio/Giamberini – Liguori editore
SINTESI DEI CRITERI DI SCELTA DEI CONTENUTI DISCIPLINARI
-Analisi delle problematiche legate alle macchine
-Dimensionamento e verifica dei principali componenti degli organi delle macchine
PROGRAMMA DI MECCANICA APPLICATA E MACCHINE SVOLTO
RESISTENZA DEI MATERIALI
1. Sollecitazioni composte: pressoflessione, flesso-torsione;
2. Instabilità alla compressione.
TRASMISSIONE DEL MOTO
1) Cinghie piane e trapezoidali;
2) Ingranaggi:dimensionamento ruote dentate cilindriche a denti diritti
STRUTTURE SU PIU’ APPOGGI O DOPPIAMENTE INCASTRATE
1. Individuazione del grado di iperstaticità;
2. Criteri per il calcolo delle reazioni vincolari ;
3. Diagrammi di sollecitazione ;
4. Linea elastica o deformata;
5. Progetto e verifica della sezione e della massima deformazione ammessa dalla normativa
vigente.
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Allegato 1 al Documento finale del C.d.C. della classe 5MME
CINEMATICA DELLA BIELLA
1. Spazio;
2. Velocità;
3. Accelerazione ;
DINAMICA DELLA BIELLA
4. Forze esterne ;
5. Forze d’inerzia ;
6. Architettura dei motori a 2 e 4 tempi
7. Schema statico, individuazione dello stato di sollecitazione del fusto di biella .
TIPOLOGIE DI BIELLE
8. Classificazione delle bielle, individuazione dello schema statico;
9. Progetto e verifica delle bielle veloci e lente ;
10. Verifica del fusto di biella di un motore a combustione interna a 4 tempi.
CLASSIFICAZIONE
1. Perni portanti, schema statico per la progettazione;
2. Perni di spinta ;
3. Criteri di progettazione:a resistenza, termica e ad usura ;
4. Perni a ralle multiple .
REGOLAZIONE DEL MOTO
1. Oscillazioni flessionali
2. Regolatore di Watt;
3. Regolatore di Porter ;
4. Progetto di un regolatore.
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Allegato 1 al Documento finale del C.d.C. della classe 5MME
UNIFORMITA’ DEL MOTO
5. Valutazione delle curva Mm – angolo di manovella di un motore a combustione interna ;
6. Momento motore medio, lavoro in eccesso;
7. Funzione del volano;
8. Progetto di un volano .
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MATERIA: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA DOCENTE: Prof. CARLI STEFANO Testo/i in adozione e/o sussidi didattici forniti: LE BASI DELLA LETTERATURA, Bruno Mondadori, Paolo di Sacco SINTESI DEI CRITERI DI SCELTA DEI CONTENUTI DISCIPLINARI
Italiano
Si è dato rilievo alle correnti storico-letterarie e artistiche, onde favorire negli alunni la “costruzione” di un quadro di riferimento entro cui collocare autori e opere maggiori. .
Per l'analisi testuale sono stati scelti i testi significativi degli autori italiani e non del secondo Ottocento e del primo Novecento; per la restante parte del secolo, la trattazione è stata e sarà per correnti e temi, con un numero decisamente ridotto di letture esemplari, causa anche problemi d’ordine familiare che hanno costretto il sottoscritto ad un congruo numero di assenze, con risvolti sulla programmazione della materia.
Sostanzialmente la trattazione non si è discostata dalla programmazione disciplinare concordata con i colleghi del triennio ad inizio anno.
Per un accordo tra tutti i docenti di Lettere la lettura della "Divina Commedia" è stata esaurita nel terzo anno. La scelta di aderire al progetto "Quotidiano in classe"è stata finalizzata al conseguimento di migliori abilità di scrittura nella tipologia dell'articolo e di un più alto livello di informazione sul presente. Obiettivi
Rielaborare conoscenze costruendo mappe concettuali e appunti.
A partire da una mappa concettuale condurre un’analisi o una sintesi in modo autonomo
Costruire il discorso orale in forma grammaticalmente corretta, efficace
Operare collegamenti logico-deduttivi
Affrontare come lettore autonomo e consapevole testi di vario genere, utilizzando le diverse tecniche di lettura
Produrre testi di varie tipologie rispondenti alle diverse funzioni disponendo di adeguate tecniche compositive e sapendo padroneggiare anche il registo formale ed i linguaggi specifici
Questi obiettivi non sono stati raggiunti dalla totalità degli allievi.
PROGRAMMA DI ITALIANO SVOLTO
Il realismo nell’Ottocento: il Naturalismo francese (brevi cenni al positivismo), materiale multimediale;
Verga e il realismo italiano, cenni alla poetica verista ( Fantasticheria e prefazione a L'amante di Gramigna);
Il Decadentismo caratteri generali: simbolismo ed estetismo, materiale multimediale;
Nietzsche: Il superuomo (da “Così parlò Zarathustra), materiale multimediale;
I poeti maledetti: Baudelaire (Corrispondenze), Verlaine (Arte poetica, Languore );
Pascoli: da Myricae (Novembre, Lavandare, X agosto) da I Canti di Castelvecchio ( Il gelsomino notturno) . La poetica del Fanciullino
D’Annunzio: da Il piacere, brani antologici. Da Alcione: Meriggio; da Canto Novo: Canta la
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gioia!
Confronto Pascoli-D'Annunzio, materiale multimediale;
Futurismo: i due manifesti Futuristi; Marinetti: brano da Zang Tumb Tumb; Palazzeschi: E lasciatemi divertire;
Fruttero-Gramellini: storia dell'Italia Unita, materiale multimediale;
Il romanzo tra Ottocento e Novecento. Svevo (brani da La coscienza di Zeno). Pirandello( il saggio sull’umorismo, Il Fu Mattia Pascal, una novella);
Il romanzo sperimentale del '900, materiale multimediale;
Caratteri generali dell' ermetismo e Quasimodo;
La poesia del Novecento: testi di Ungaretti (poesie da 'Allegria'), Montale (poesie da 'Ossi di seppia');
(Qualora la programmazione nell’ultima parte dell’anno non subisca dei rallentamenti, si prevede anche il successivo capitolo)
La breve stagione del neorealismo in Italia: Calvino, Pavese...
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MATERIA: STORIA
DOCENTE: Prof. CARLI STEFANO Testo/i in adozione e/o sussidi didattici forniti: PALAZZO- BERTEGESE “ CLIO MAGAZINE” VOL.3^ EDITRICE LA SCUOLA SINTESI DEI CRITERI DI SCELTA DEI CONTENUTI DISCIPLINARI Storia La scelta degli argomenti e del livello di trattazione è stata finalizzata alla comprensione dei processi storici di medio e lungo periodo del Novecento, al fine di consentire la conoscenza degli eventi più significativi del secolo (politici, economici, tecnologici, scientifici, culturali ecc.) e l’analisi delle questioni economico-politiche del nostro tempo. La trattazione del programma ha previsto la ripresa di argomenti del quarto anno: in particolare i problemi relativi all’unità d’Italia e alla nascita e diffusione dell’imperialismo internazionale. Particolare attenzione è stata data alla trattazione storica delle due guerre mondiali e delle dittature. L'adesione al progetto " Il Quotidiano in Classe" ha creato occasioni di dibattito. La visione di materiale multimediale (internet) ha integrato, per quando possibile, la lezione teorica.
Obiettivi
Individuazione delle connessioni esistenti tra sviluppo economico e le politiche imperialiste
Conoscenza delle cause remote e immediate della prima guerra mondiale e comprensione dei suoi effetti di breve e medio periodo
Conoscenza dei caratteri di somiglianza e differenza esistenti tra fascismo, nazismo, e comunismo sovietico
Conoscenza delle cause e degli effetti politici ed economici della seconda guerra mondiale sia a livello di singoli stati sia a livello internazionale
Conoscenza delle tensioni internazionali esistenti tra il cosiddetto blocco occidentale e orientale dagli anni cinquanta sino alla disgregazione dell’URSS
Comprensione storica delle grandi problematiche odierne: globalizzazione, fondamentalismo, terrorismo, problemi energetiche ambientali, unificazione europea ecc.
PROGRAMMA DI STORIA SVOLTO
Il primo ventennio del novecento: l’età giolittiana in Italia; la prima guerra mondiale; La rivoluzione russa (cenni storici)
I cicli economici dalla produzione di massa alla grande depressione: la definitiva affermazione del processo di industrializzazione; i partiti di massa; La crisi del ’29 e il New Deal
Totalitarismi e democrazie tra le due guerre: fascismo, nazismo, stalinismo, altri totalitarismi; la Francia e la Gran Bretagna come baluardi della democrazia in Europa
Guerra civile spagnola (sintesi con materiale multimediale)
Dalla seconda guerra mondiale al mondo bipolare: la seconda guerra mondiale, la resistenza in Italia. La formazione dei due blocchi e la divisione della Germania, i nuovi organismi internazionali
Il periodo della guerra fredda: Patto atlantico e Patto di Varsavia, la nascita di Israele e la questione palestinese, la decolonizzazione, i Paese non allineati
L’Italia dal ’45 ad oggi: referendum e costituzione, la ricostruzione..
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(Tale programma di massima potra' essere ridimensionato qualora la effettiva programmazione nell’ultima parte dell’anno non subisca dei rallentamenti)
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MATERIA: RELIGIONE
DOCENTE: Prof.ssa NICOLETTA FACCONI
TESTI IN ADOZIONE E SUSSIDI DIDATTICI FORNITI:
-Fotocopie fornite dall’insegnante
-Materiali audiovisivi
-Documenti del Magistero
-Supporti informatici
-Riferimenti a testi specifici non adottati
CRITERI DI SCELTA DEI CONTENUTI DISCIPLINARI:
L’ insegnante ha effettuato una selezione dei contenuti basata sulle seguenti
considerazioni:
-Valori educativi ed etici
-Valori culturali, antropologici e religiosi dei vari aspetti toccati
-Inoltre si sono valutati eventuali approfondimenti e collaborazioni con altre discipline
-Tutti gli argomenti verranno trattati facendo riferimento ai documenti del Magistero.
PROGRAMMA SVOLTO:
1) La cultura del dono
-dono - scambio utilitaristico
-dono – libertà
-aiutare il prossimo
2) Che cos’è l’etica?:
-Le etiche contemporanee
-L’etica religiosa
-L’insegnamento morale della Chiesa
-etica e morale sociale
3) Guerra - pace
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-i genocidi del xx secolo
4) Questioni di bioetica:
l’aborto:
-confronto tra le religioni diffuse e il Magistero cattolico
-confronto tra le principali posizioni dell’opinione pubblica e il Magistero cattolico
Salute-malattia
-far morire o lasciar morire?
-fine vita-eutanasia
-cure palliative
-accanimento terapeutico
5) Le virtù
6) L’ugualianza nella diversità
- l’handicap nella società
7) La questione carceraria
8) Le dipendenze sociali
9) L’insegnamento del Concilio Vaticano II nel mondo contemporaneo.
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DISCIPLINA: LINGUA INGLESE
DOCENTE: CARLETTI ALESSANDRA
TESTI IN ADOZIONE E SUSSIDI DIDATTICI FORNITI
“TAKE THE WHEEL” di I. Piccioli, Editrice San Marco, volume unico
“NEW REPORT” di G. Cavicchioli, Casa Editrice Poseidonia, Volume unico
CRITERI DI SCELTA DEI CONTENUTI DISCIPLINARI
Come previsto dai programmi ministeriali, la scelta dei contenuti ha avuto un taglio prettamente
professionalizzante (soprattutto quest’anno), stabilendo così dei collegamenti trasversali con le altre discipline
tecniche e consolidando/arricchendo contenuti e lessico. Oltre a letture e video inerenti all’indirizzo del corso
di studio, si è dato spazio anche all’area del mondo del lavoro, cercando di far acquisire agli studenti quegli
strumenti e quelle competenze che essi potranno usare una volta usciti dal contesto scolastico. Per quanto
riguarda l’aspetto della cultura del paese straniero di cui si studia la lingua, si è dedicato un intero modulo
all’analisi testuale di un classico della letteratura inglese invitando gli studenti a coglierne gli aspetti moderni ed
ancora attuali.
PROGRAMMA SVOLTO:
Revisione e consolidamento della forma passiva, dei pronomi relativi, delle frasi ipotetiche e del
discorso indiretto. Approfondimento dei più importanti connettori e del loro uso.
Lettura ed analisi testuale di “FRANKENSTEIN” di Mary Shelley (versione ridotta edizione
BLACK CAT);
WORK AND SAFETY con letture tratte dal libro: Introduction (pag.304), Workshop safety
(pag. 305), Welding Hazards (pag. 308) con visione di alcuni video tra cui uno dedicato a “Tips
in case of emergency”.
FUEL ENGINE con letture tratte dal libro: The four-stroke internal combustion engine (pag.
129), The two-stroke internal combustion engine (pag. 131), The diesel engine (pag. 132). Anche
questa parte è stata correlata dalla visione di un paio di video.
LOOKING FOR A JOB: l’argomento si è svolto con l’ausilio di fotocopie e video improntati
principalmente su: a. la struttura e la compilazione di un European CV, b. la struttura e la
compilazione di una “Letter of application”, c. la gestione del colloquio di lavoro (con
simulazione pratica) con studio delle domande più frequenti e delle risposte migliori da dare.
PUMPS con letture tratte dal libro: Dynamic pumps (pag. 295), Positive displacement pumps
(pag 296).
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AUTOMATION AND ROBOTICS con letture tratte dal libro: Introduction (pag 228), What is
a robot (pag 232), Robots’ kinetics (pag 233-34), Control Systems (pag 235-36), Drives (pag 237),
Degrees of freedom of a robot (pag.238), Robot applications (pag. 242).
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SIMULAZIONI DI TERZA PROVA ESAME DI STATO
1^ Simulazione di terza prova(data 02-02-2015)
Tipologia B
Materie
Meccanica, macchine ed energia
Sistemi e automazione
Storia
Scienze motorie
Segue il testo della prova dalla pagina successiva:
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ISTITUTO “E.Fermi” Mantova
Simulazione terza prova Esame di Stato
ISTRUZIONI PER IL CANDIDATO
1) Prima di iniziare la prova, scrivi cognome e nome su tutte le pagine del presente fascicolo.
2) La prova è di “tipologia B”: domande con risposta singola (viene assegnato il numero di righe o lo spazio vuoto).
3) Le discipline coinvolte sono quattro. 4) Per ciascuna domanda aperta a risposta singola la valutazione è espressa in
quindicesimi. 5) Ogni disciplina propone tre quesiti: il punteggio totale per disciplina è dato dalla media
delle tre valutazioni ed è espresso in quindicesimi. 6) La valutazione complessiva della prova, in quindicesimi, è data dalla media aritmetica
delle quattro valutazioni disciplinari. 7) Il docente di ogni materia riporterà, come voto a registro, la valutazione della propria
parte di prova dopo averla convertita in decimi. 8) Non è consentito: comunicare, uscire dall’aula prima della consegna definitiva
dell’elaborato, consultare dizionari, testi o manuali tecnici. 9) Il tempo massimo a disposizione per svolgere la prova è di 150 minuti.
Buon lavoro!
Classe 5MME
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MATERIA: Meccanica
1. Tracciare schematicamente nel piano P-V i diagrammi del ciclo Diesel e del ciclo Otto teorico ed indicare quale dei due ha il rendimento maggiore motivando la risposta.
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2. Nella progettazione della biella veloce indicare a quali sollecitazioni debba resistere e definire le fasi del ciclo in cui tali solecitazioni sono massime.
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3. Spiegare la funzionalità del volano nei motori e i criteri di progettazione.
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Allegato 2 al Documento finale del C.d.C. della classe 5MME
MATERIA: Sistemi ed automazione
1. Quali vantaggi e svantaggi presenta la logica programmabile nei confronti di quella cablata
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2. Spiega la funzione e il funzionamento dei moduli optoisolatori del PLC
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3. Spiega brevemente il funzionamento del convertitore A/D e la sua funzione nel PLC.
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Allegato 2 al Documento finale del C.d.C. della classe 5MME
MATERIA: Storia
1. Quali sono le caratteristiche di fondo di una concezione ‘Fascista del potere’?
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2. Per quale motivo e con che esiti s’intraprende la ‘Battglia del grano’?
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3. Perchè si può parlare di connivenza di casa Savoia all’affermazione del regime fascista?
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Allegato 2 al Documento finale del C.d.C. della classe 5MME
MATERIA: SCIENZE MOTORIE
1. DEFINISCI GLI INFORTUNI MUSCOLARI E , SOMMARIAMENTE , LE LORO
CARATTERISTICHE
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2. LA RESISTENZA E LE SUE CARATTERISTICHE
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3. SPIEGA NEL DETTAGLIO CHE COSA SI INTENDE PER AVVIAMENTO MOTORIO
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Istituto Superiore “E.Fermi” Mn Documento finale del C.d.C. V M- ME - A. s. 2014-2015 54 di 66
Allegato 2 al Documento finale del C.d.C. della classe 5MME
2^ Simulazione di terza prova (data 30-04-2015)
Tipologia B
Materie
Meccanica, macchine ed energia
Inglese
Matematica
Sistemi e automazione
Si precisa che in questa simulazione di terza prova, per la materia di Sistemi ed automazione è stata
somministrata la terza domanda (domanda sugli argomenti di robotica) con il testo in lingua inglese
perché durante l’anno scolastico questa parte del programma è stata svolta con metodologia CLIL.
Segue il testo della prova dalla pagina successiva:
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Allegato 2 al Documento finale del C.d.C. della classe 5MME
ISTITUTO “E.Fermi” Mantova
Simulazione terza prova Esame di Stato
ISTRUZIONI PER IL CANDIDATO
1) Prima di iniziare la prova, scrivi cognome e nome su tutte le pagine del presente fascicolo.
2) La prova è di “tipologia B”: domande con risposta singola (viene assegnato il numero di righe o lo spazio vuoto).
3) Le discipline coinvolte sono quattro. 4) Per ciascuna domanda aperta a risposta singola la valutazione è espressa in
quindicesimi. 5) Ogni disciplina propone tre quesiti: il punteggio totale per disciplina è dato dalla media
delle tre valutazioni ed è espresso in quindicesimi. 6) La valutazione complessiva della prova, in quindicesimi, è data dalla media aritmetica
delle quattro valutazioni disciplinari. 7) Il docente di ogni materia riporterà, come voto a registro, la valutazione della propria
parte di prova dopo averla convertita in decimi. 8) Non è consentito: comunicare, uscire dall’aula prima della consegna definitiva
dell’elaborato, consultare dizionari, testi o manuali tecnici. 9) Il tempo massimo a disposizione per svolgere la prova è di 150 minuti.
Buon lavoro!
Classe 5MME
Istituto Superiore “E.Fermi” Mn Documento finale del C.d.C. V M- ME - A. s. 2014-2015 56 di 66
Allegato 2 al Documento finale del C.d.C. della classe 5MME
MATERIA: MECCANICA
1. Un riduttore ad ingranaggi ad assi paralleli deve realizzare una riduzione della velocità da 1500 giri/min a 100 giri/min. Si proponga uno schema di soluzione (indicando il numero dei denti delle ruote dentate), si determini come varia il momento torcente d'uscita rispetto a quello d'ingresso nel caso teorico e reale.
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2. Un albero ruota a 1400 giri/min. Se viene appoggiato alle estremità, si definiscano i criteri di progettazione dei perni d'appoggio. Se fosse necessario un perno intermedio, cosa potrebbe cambiare nel dimensionamento di quest'ultimo?
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3. Per il dimensionamento delle ruote dentate a denti diritti, illustrare i parametri che entrano nel calcolo e descrivere i metodi di calcolo.
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Istituto Superiore “E.Fermi” Mn Documento finale del C.d.C. V M- ME - A. s. 2014-2015 57 di 66
Allegato 2 al Documento finale del C.d.C. della classe 5MME
MATERIA: LINGUA INGLESE
1. What are the main advantages of automation and robotics?
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2. Can you briefly describe Doctor Frankenstein’s human and professional evolution?
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3. What are the general safety rules when operating machines in a mechanical workshop?
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Istituto Superiore “E.Fermi” Mn Documento finale del C.d.C. V M- ME - A. s. 2014-2015 58 di 66
Allegato 2 al Documento finale del C.d.C. della classe 5MME
MATERIA: MATEMATICA (non è consentito l’uso della calcolatrice)
1. Dare la definizione di primitiva di una funzione y=f(x). Tra le infinite primitive della funzione1
12
x
xy
determinare quella che passa per il punto )2ln;1(A
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2. Enunciare il teorema della media ed applicarlo per calcolare il valore medio della funzione xsenxy cos nell’
intervallo
2;0
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3. Determinare il dominio della funzione y
xyxz 1ln e rappresentarlo nel piano cartesiano
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Istituto Superiore “E.Fermi” Mn Documento finale del C.d.C. V M- ME - A. s. 2014-2015 59 di 66
Allegato 2 al Documento finale del C.d.C. della classe 5MME
MATERIA:
1. Spiega la funzione dell’optoisolatore nel PLC
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2. Spiega il principio di funzionamento dell’encoder ottico rotativo.
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3. What are the three basic driving modes in the dynamic system of industrial robots?
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Allegato 3 al Documento finale del C.d.C. della classe 5MME
Criteri per l’assegnazione dei crediti scolastico e formativo (triennio)
La media dei voti conseguiti a fine anno scolastico comporta che all’alunno del Triennio debba essere attribuito
un punteggio (credito scolastico) compreso in un intervallo prefissato dalla legge in base alla seguente tabella:
All’interno della banda di oscillazione corrispondente alla media conseguita, il Consiglio di Classe definisce il punteggio effettivo tenendo conto dei seguenti parametri: • frequenza, assidua e di qualità; • interesse, impegno e partecipazione apprezzabili; • partecipazione positiva ad attività extracurricolari o ad attività di tutoraggio a favore di altri studenti purchè solta per un
periodo di tempo significativo; • crediti formativi documentati. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può, per legge, comportare in alcun modo il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti conseguita. Per quanto riguarda i crediti formativi, cioè le esperienze effettuate al di fuori della scuola, il Consiglio di Classe potrà
accogliere come validi solo quelli certificanti attività che abbiano le seguenti caratteristiche:
VOLONTARIATO: solo quello svolto con associazioni riconosciute e documentato con precisione, esercitato per un
arco di tempo non inferiore a tre mesi oppure caratterizzato da uno svolgimento intensivo
LAVORO: attività lavorative preferibilmente inerenti al corso di studi
ATTIVITA’ SPORTIVA: solo se praticata a livelli agonistici impegnativi e con risultati apprezzabili
CORSI DI LINGUA STRANIERA: svolti in Italia o all’estero, solo se adeguatamente valutati e documentati con
certificazione
ESPERIENZE DI EDUCAZIONE AMBIENTALE: adeguatamente certificate e solo se esulano dalle proposte
curricolari dell’istituto
ESPERIENZE ARTISTICHE: significative, continuate nel tempo e documentate
CERTIFICAZIONI EUROPEE: per esempio Cambridge University, Patente Europea del Computer (ECDL),…
STAGES: solo se svolti al di fuori del periodo delle lezioni, con frequenza di almeno il 75% e con valutazione positiva.
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Allegato 4 al Documento finale del C.d.C. della classe 5MME
ISTITUTO SUPERIORE “E.FERMI” - MANTOVA
Il Decalogo della tesina
La Normativa
Colloquio: si parte da un argomento a scelta e si spazia sul tutte le discipline dell'ultimo anno. DPR n.323 del 23/07/1998 (art.5, comma 7)
Il colloquio … inizia con un argomento o con la presentazione di un lavoro di ricerca e di progetto, anche in forma
multimediale, proposto dal candidato.
LEGGE n.1 del 11/01/2007 (art.1, capoverso art.3, comma 4)
Il colloquio si svolge su argomenti di interesse multidisciplinare attinenti ai programmi e al lavoro didattico dell'ultimo
anno di corso.
C.M. n.5 - Prot. n. 425 - del 17/01/2007 (art.3)
Deve ritenersi comunque rientrante tra gli argomenti di interesse multidisciplinare l'eventuale presentazione, da parte dei
candidati, di esperienze di ricerca e di progetti in forma di tesina, preparati durante l'anno scolastico anche con l'ausilio
dei docenti della classe. Gli argomenti possono essere introdotti mediante la proposta di un testo, di un documento, di un
progetto o di altra questione di cui il candidato individua le componenti culturali, discutendole. E' d'obbligo, inoltre, nel
corso del colloquio, provvedere alla discussione degli elaborati relativi alle prove scritte. Il colloquio, nel rispetto della sua
natura multidisciplinare, non può considerarsi interamente risolto se non si sia svolto secondo tutte le fasi sopraindicate e
se non abbia interessato tutte le discipline per le quali i commissari, interni ed esterni, abbiano titolo secondo la
normativa vigente.
F.A.Q. (Frequently Asked Questions)
1. Che cosa si intende con il termine “tesina”?
La parola “tesina” deriva dal termine “tesi” che indica un lavoro di ricerca/approfondimento personale conclusivo del
ciclo di studi universitari che il laureando discute durante l’Esame di Laurea.
Nel nostro caso, però, non si tratta di una vera e propria tesi; il tuo lavoro potrà assumere forme anche molto diverse
dalla tradizionale tesi di laurea. Le possibilità sono molte e dipendono dalla tua scelta personale. Alcuni esempi:
• tesina “classica” di stampo universitario: piccolo volume (qualche decina di pagine);
• dispensa: breve fascicoletto (una decina di pagine);
• mappa concettuale: schema che evidenzia, anche tramite accorgimenti grafici, i concetti principali
nonché la
“rete” delle relazioni e delle connessioni all’interno del tema scelto (una pagina);
• scaletta: elenco degli punti salienti dell’argomento scelto (una pagina);
• presentazione multimediale (es: Power Point)
• altri materiali multimediali (audio, video,…)
• piccola realizzazione pratica (modellino, plastico, pannello,…)
• altro…
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2. La tesina deve essere necessariamente multidisciplinare? Se sì, quante materie
deve coinvolgere?
La normativa impone la multidisciplinarietà del colloquio ma non specifica nulla relativamente alla tesina presentata
dal candidato.
Potresti quindi scegliere una tesina consistente in una ricerca, un approfondimento o un progetto sviluppato anche
nell’ambito di una sola materia (il che comunque implica spesso l’impiego di competenze riferibili ad altre discipline).
Se invece scegli una tesina di carattere multidisciplinare, non cercare di inserire a tutti i costi troppe materie: la
multidisciplinarietà si ottiene anche con due/tre materie. Meglio poche materie trattate con argomenti ben interconnessi,
approfonditi ed originali piuttosto che tante materie “buttate dentro” in maniera pretestuosa con collegamenti deboli o
superficiali. Tieni conto che i collegamenti interdisciplinari, dove esistono e sono significativi, saltano all’occhio con
evidenza; se ti trovi costretto a cercarli “col lanternino” molto probabilmente è perché li stai artificiosamente immaginando
tu.
Non sentirti infine condizionato ad inserire nella tesina una particolare materia con l’intento di “accontentare”
un tuo professore o un commissario d’esame; fallo solo se ritieni quell’argomento veramente funzionale al tuo lavoro.
3. La tesina deve sviluppare contenuti originali che esulano dai programmi svolti in
classe?
Non è necessario, anche se l’originalità è un elemento significativo ai fini della valutazione e può far la differenza tra una
tesina “normale” ed una “buona”. Puoi semplicemente fare una tesina che si mantenga nell’ambito degli argomenti già
trattati durante l’anno nei programmi delle varie materie. Il tuo contributo personale all’interno del lavoro può comunque
trasparire da vari aspetti, tra cui:
• la capacità di approfondire gli argomenti rispetto al livello di trattazione affrontato in classe;
• la capacità di impiegare trasversalmente le competenze acquisite (abilità sviluppate in una materia che
tu attualizzi e riutilizzi per risolvere problemi riguardanti un’altra disciplina del piano di studi);
• la capacità progettuale.
Ciò che dovresti possibilmente evitare è dunque la pura ripetizione dei contenuti studiati in classe con modalità
identiche a quelle proposte dall’insegnante durante l’anno. Evita, in ogni caso, copiature da altre tesine o da
internet.
4. Conviene scegliere una tesina semplice o una più impegnativa?
La scelta, come già detto, è libera e comporta, ovviamente, diversi livelli di impegno. E’ importante, comunque, che tu
dosi le tue forze e le tue ambizioni: la tesina non deve rubare troppe energie o troppo tempo allo studio ordinario delle
materie, sia nel corso dell’anno, sia in fase di preparazione dell’esame. Dall’altra parte, una tesina troppo semplicistica
può contribuire a penalizzare l’esito dell’esame rispetto al tuo livello di profitto annuale. Ti conviene quindi “tarare” il
tasso di complessità del lavoro sulla base di una autovalutazione della tua storia scolastica (voglia di studiare,
capacità, competenze specifiche, profitto, ecc…).
5. Quanto tempo avrò a disposizione per esporre la tesina?
Dipende dai criteri che vorrà stabilire la commissione. Indicativamente si concede al candidato un tempo massimo
di 12-15 minuti totalmente autogestiti. E’ importantissimo che, in fase di allenamento all’esposizione, tu ti prepari su
una relazione sintetica ma completa. Il fattore tempo è fondamentale: nel periodo assegnato devi essere in grado di
fornire una visione completa e organica del tuo lavoro, evitando di parlare a ruota libera e di dilungarti troppo sui
particolari per non rischiare, infine, di essere interrotto dai professori per esigenze di orario prima di aver completamente
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inquadrato e descritto il tuo lavoro. Ricorda che, in virtù dei limiti di tempo imposti, la tua esposizione deve avere il
taglio di una “presentazione” (sintetica) e non di una “lezione” (analitica). Saranno gli stessi commissari, nel
prosieguo del colloquio e solo se lo riterranno necessario, a sollecitarti eventuali approfondimenti sui dettagli e sui
contenuti specifici del tuo lavoro.
Consiglio: addestrati nell’esposizione ad alta voce davanti a un uditore (non necessariamente competente),
cronometrando il tempo impiegato fino a quando sei in grado di completare la presentazione sintetica del lavoro in non
più di 12 minuti.
6. Posso consultare la tesina durante il colloquio?
Sì, in fase di esposizione della tesina potrai consultare e disporre di tutto il materiale che ritieni necessario per la
presentazione del tuo lavoro (allegati, grafici, tabelle, schemi, disegni, mappe concettuali, progetti, documentazione
tecnica, immagini, prototipi, modellini, nonché la tesina stessa). Ciò che interessa alla commissione, infatti, non è
tanto la ripetizione mnemonica dell’argomento proposto, quanto la padronanza degli strumenti e del lessico
specifico, la chiarezza e l’accuratezza della presentazione del tema scelto e della relativa documentazione, la
correttezza e la fluidità dell’espressione, l’equilibrio dell’esposizione, la capacità di discussione e di
approfondimento.
7. Che strumenti/materiali posso utilizzare in fase di esposizione della tesina?
Qualsiasi strumento o materiale che riterrai opportuno.
Se hai scelto un’esposizione supportata da strumenti multimediali, è indispensabile che tu lo faccia presente in
anticipo alla commissione (durante gli scritti) in modo che la scuola possa predisporre, nell’aula degli orali, le
attrezzature che ti sono necessarie (computer, proiettore, particolari dotazioni software, lavagna luminosa, televisore,
videoregistratore, stereo, ecc.).
Se non utilizzi strumenti multimediali è consigliabile che tu, al momento dell’orale, consegni ad ogni membro
della commissione una fotocopia riportante la scaletta o la mappa concettuale della tua relazione. Questo aiuterà
ogni insegnante a meglio seguire la traccia della tua esposizione anche quando affronterai materie non di sua
competenza. Aiuterai inoltre i docenti a percepire più chiaramente la struttura generale del lavoro, i collegamenti
interdisciplinari e la “rete concettuale”. La distribuzione della fotocopia di sintesi è particolarmente consigliabile nel caso
di tesine cartacee voluminose.
8. E’ utile corredare la tesina con una realizzazione pratica (modellino, plastico,
pannello,…)?
Può essere utile, ma bisogna valutare bene i pro e i contro. Tra gli svantaggi possiamo citare il tempo dedicato al lavoro
pratico che non deve andare eccessivamente a discapito dello studio di fine anno, né della preparazione all’esame. Per
contro, i vantaggi stanno nella possibilità di dimostrare la capacità di integrare abilità pratiche e competenze teoriche.
Attenzione però a non presentare un lavoro pratico “di sola facciata”, privo cioè di contenuti tecnici correlati alle discipl ine
d’esame. Gli insegnanti non si lasceranno incantare da “effetti speciali”, né commuovere per l’impegno dedicato
all’attività pratica se percepiscono la sostanziale inutilità della stessa.
Un esempio banale:
• un plastico ferroviario, benché funzionante, non riveste alcun interesse ai fini di una tesina sulla
“trazione elettrica ferroviaria” perché le tematiche tecniche sui motori che azionano un locomotore reale hanno
poco a che fare con i motorini elettrici che azionano i modellini;
• un plastico ferroviario può essere invece altamente significativo nell’ambito di una tesina sul “controllo
di un passaggio a livello automatizzato” se lo studente ha implementato praticamente, tramite logica cablata o
programmata (PLC), il comando delle sbarre e dei semafori al passaggio del modellino di treno elettrico. Chi è
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orientato a portare una tesina-progetto tecnico (con realizzazione di un prototipo) deve parlarne con i docenti di
specializzazione già all’inizio del pentamestre.
9. Che peso avranno gli argomenti trattati dalla tesina nel prosieguo del colloquio e
cosa si valuta della tesina?
I commissari prendono spesso spunto dalla tesina per formulare le prime domande del prosieguo del colloquio. La
tesina, se fatta e presentata bene, è quindi un modo per condizionare a tuo favore il seguito del colloquio e per
indirizzare le prime domande degli insegnanti su argomenti a te graditi. E’ ovvio però che su tali argomenti, proprio in
quanto frutto di una tua libera scelta, devi mostrarti ben preparato anche al di là di quanto incluso in tesina. Ricorda
anche che, dopo questa prima fase, i commissari proseguiranno il colloquio (circa 30 minuti) su argomenti a loro scelta
che possono spaziare su tutto il programma delle materie del quinto anno. E’ sbagliato pertanto puntare tutto soltanto
sulla tesina. L’orale va preparato in tutti i suoi aspetti, tra i quali non bisogna dimenticare anche la discussione degli
scritti.
Gli indicatori ed i criteri di valutazione dell’intero colloquio (non solo della tesina) vengono stabiliti in autonomia da ogni
commissione e non possono essere quindi previsti in anticipo (ti ricordo che della commissione faranno parte anche
quattro membri esterni tra cui il presidente).
Tieni anche presente che, ai fini della votazione finale, spesso non è tanto rilevante la valutazione della tesina in
sé, quanto piuttosto la tua capacità di presentarla e di discuterla.
10. Quali sono i tempi ottimali per l’elaborazione della tesina?
Nei primissimi mesi di scuola difficilmente lo studente di quinta è già in grado di farsi un’idea chiara sugli argomenti che
affronterà nelle varie materie durante l’anno scolastico o sui possibili collegamenti interdisciplinari. Ciononostante, è
comunque importante che tu cominci da subito a pensare all’argomento della tua tesina prendendo spunto dai
tuoi interessi, curiosità, esperienze precedenti, ecc.
L’individuazione di un tema di tuo gradimento è uno stimolo estremamente importante dal punto di vista motivazionale
che ti consentirà di lavorare più volentieri e con risultati migliori. Saranno poi i tuoi insegnanti a consigliarti sull’effe ttiva
percorribilità della tua proposta e ad indirizzarti nell’impostazione del lavoro, suggerendoti anche eventuali altri contributi
che, previsti nella programmazione futura, potrai inserire nella tua ricerca.
Un consiglio importante: durante tutto l’anno scolastico tieni sempre disponibile uno spazio sul diario (potresti chiamarlo
“Idee per la tesina”) nel quale annotare regolarmente suggerimenti e spunti potenzialmente utili alla tua ricerca che
possono emergere durante le lezioni in classe (per esempio possibili collegamenti interdisciplinari, stimoli di
approfondimento, proposte di progetto, riferimenti bibliografici, ecc.). Tali indicazioni potrebbero apparirti premature o
non significative nel momento in cui vengono pronunciate, salvo poi risultare utilissime man mano che procedi nella
lavorazione della tesina.
Di seguito è riportato il cronoprogramma di massima al quale ti dovresti attenere nello sviluppo del tuo lavoro.
Individuazione argomento: entro la prima decade di novembre. L’argomento scelto deve essere comunicato al
Coordinatore di classe che lo riferirà poi a tutti i tuoi insegnanti durante i Consigli di Classe di metà trimestre. In tale
occasione ti verrà assegnato un tutor (docente al quale riferirti).
Ricerca materiali: La ricerca dei materiali (riviste, articoli, libri, manuali, testi scolastici, documentazione tecnica, contatti
con aziende, internet, ecc.) può essere una fase piuttosto lunga e va pertanto iniziata immediatamente dopo la scelta
dell’argomento, intensificata durante le vacanze di Natale e, in linea di massima, conclusa a gennaio. Attenzione! A
volte può accadere che lo studente si accorga che la documentazione raccolta non è adeguata al lavoro che intendeva
svolgere (materiale troppo scarso, eccessivamente difficile o troppo superficiale, ecc.) e che sia quindi necessario
cambiare tipo o argomento di tesina.
Elaborazione argomento scelto: entro febbraio dovresti aver già iniziato a studiare approfonditamente la
documentazione selezionata e a lavorare sulla tesina per scriverne l’abstract.
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Bozza completa: entro la fine di aprile dovresti avere già pronta una prima bozza completa dell’elaborato da sottoporre
al controllo dei docenti. Modificherai in seguito la tesina sulla base delle correzioni suggerite dai professori.
L’argomento della tesina verrà registrato all’interno del Documento Finale del Consiglio di Classe.
Versione finale: entro la fine di maggio il lavoro dovrebbe essere concluso, a meno di semplici ritocchi marginali. In
giugno, nell’ultima settimana di scuola, si terrà il “tesina day” nel quale presenterai la tesina davanti a una
commissione di docenti dell’istituto nel corso di una simulazione di colloquio d’esame.
Devi assolutamente evitare di ritrovarti con la tesina ancora da completare nelle due settimane di vacanza che
precedono l’inizio degli esami: quel periodo va dedicato al ripasso delle materie d’esame e all’addestramento
nell’esposizione della tesina sulla base delle indicazioni che ti sono state date dai prof durante il “tesina day”.
Consegna: Solitamente la commissione richiede la consegna dell’elaborato nei giorni delle prove scritte e quindi in
anticipo rispetto alla data del colloquio. Ciò per consentire che, soprattutto nel caso di tesine di una certa complessità, i
commissari abbiano il tempo di esaminare preventivamente il lavoro.
Se lo desideri, puoi trovare informazioni utili anche sul sito del Ministero accedendo alla sezione dedicata
all’Esame di Stato