Maturità Spirituale

14

description

La ragione della debolezza di molte chiese ai nostri giorni non è forse il fatto che alcuni non sono mai progrediti oltre i principi iniziali della fede?

Transcript of Maturità Spirituale

Page 1: Maturità Spirituale

J. O

swal

d Sa

nder

s

ISBN 978 88 89698 23 5

ADI MediaADI Media

Servizio Pubblicazioni delle “Assemblee di Dio in Italia”

MA

TUR

ITÀ

Spi

ritu

ale

Lo scrittore dell’epistola agli Ebrei incoraggia i lettori aprotendersi verso la meta della maturità spirituale: “Per-ciò, lasciando l’insegnamento elementare intorno a Cri-sto”, esorta, “tendiamo a quello perfetto” (6:1). L’aposto-lo Paolo, d’altra parte, attribuisce i problemi della chiesadi Corinto all’immaturità dei suoi membri. Era costrettoa scrivere loro come a bambini in Cristo e non come auomini e donne spiritualmente maturi (cfr. I Corinzi 3:1).La ragione della debolezza spirituale di molte chiese ainostri giorni non è forse dovuta al fatto che alcuni cre-denti non sono mai progrediti oltre i primi elementi ba-silari della fede? La serie di studi, riflessioni e pensieriche compongono questo volume vogliono essere unmodesto contributo per colmare questa lacuna. I singo-li studi sono raggruppati intorno ad ogni Persona dellaTrinità, perché ognuna contribuisce all’opera di santifi-cazione del credente. Gli studi raccolti e ordinati in forma ridotta in questo li-bro, con la speranza che aiutino molti credenti nel cam-mino verso la maturità spirituale, sono stati presentatiin Conferenze Bibliche che l’autore ha svolto in diversenazioni del mondo.

MaturitàSpirituale_Copertina_Impaginato 02/05/12 15:21 Pagina 1

Page 2: Maturità Spirituale

Titolo originale:“On to Maturity”1962, John Oswald SandersMarshall Morgan & Scott1-5 Portpool LaneHolborn, E.C.I. - Londra (G.B.)

Edizione italiana:“Maturità Spirituale”© ADI-Media s.r.l.Via della Formica, 23 - 00155 RomaTel. 06 2251825 - 2284970Fax 06 2251432Email: [email protected]: www.adi-media.it

Servizio Pubblicazioni delleChiese Cristiane Evangeliche“Assemblee di Dio in Italia”

Dicembre 2007 - Tutti i Diritti Riservati

Traduzione: F. M. T. - A cura dell’Editore

Tutte le citazioni bibliche, a meno che non sia indicato diversamente, sono tratte dalla Bibbia Versione Nuova Riveduta (1996),Società Biblica di Ginevra - Svizzera

Stampa: Typokolor - Roma

Si ringraziano tutti quelli che hanno contribuito alla pubblicazione di questo libro.

ISBN 978 88 89698 23 5

MaturitaSpirituale_Impaginato_Impaginato 02/05/12 15:22 Pagina 4

Page 3: Maturità Spirituale

ADI Media

J. Oswald Sanders

MaturitaSpirituale_Impaginato_Impaginato 02/05/12 15:22 Pagina 3

Page 4: Maturità Spirituale

Indice

Introduzione................................................................................pag. 5

PRIMA PARTE

1 - LA SOVRANA PROVVIDENZA DI DIO“Tutte le cose cooperano al bene” ................................... » 9

2 - LA PROSTRANTE VISIONE DI DIO“Ti prego, fammi vedere la tua gloria”........................... » 19

3 - LA RISOLUTA PERSEVERANZA DI DIO“L’Iddio di Giacobbe”........................................................ » 29

4 - LA SAGGIA DISCIPLINA DI DIO“L’agricoltore ara sempre per seminare?” .................... » 41

5 - LA MANIFESTAZIONE DELLA POTENZA DI DIO“La mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza” » 51

6 - L’AVVERSIONE MORALE DI DIO“Sei cose odia l’Eterno… gli occhi alteri” ...................... » 59

7 - L’ESAURIENTE COMPENSAZIONE DI DIO“Ecco, io vedo quattro uomini… e l’aspetto del quarto è come quello d’un figlio degli dei” ................................ » 73

SECONDA PARTE

1 - LA VISIONE SUPREMA DI CRISTO“Vidi… uno somigliante ad un figliuol d’uomo” ........ » 85

2 - L’IDONEITÀ TRASCENDENTE DI CRISTO“Tu sei degno… perché sei stato immolato” ................ » 95

MaturitaSpirituale_Impaginato_Impaginato 02/05/12 15:23 Pagina 207

Page 5: Maturità Spirituale

3 - IL COMPLETAMENTO DELL’OPERA DI CRISTO“Vivendo egli sempre per intercedere per loro” ......... » 109

4 - IL CARATTERE IDEALE SECONDO CRISTO“Beati i poveri in ispirito”.................................................. » 119

5 - LE CONDIZIONI PER ESSERE DISCEPOLIDI CRISTO - “Non può essere mio discepolo” ............ » 129

6 - UNA LETTERA PERSONALE DA PARTE DICRISTO - “All’angelo della chiesa di Efeso scrivi …” .... » 137

7 - REGNARE NELLA VITA PER MEZZO DI CRISTO“Regneranno nella vita per mezzo di quell’uno che è Gesù Cristo” .............................................................. » 145

TERZA PARTE

1 - LO SPIRITO SANTO – IL SOFFIO DI DIO“Si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia” ............................................................................ » 157

2 - LA POTENZA TRASFORMATRICE DELLOSPIRITO SANTO - “Siamo trasformati…secondo l’azione del Signore, che è lo Spirito” ............................. » 165

3 - IL FUOCO PURIFICATORE DELLO SPIRITOSANTO - “Allora piombò il fuoco del Signore” .......... » 175

4 - L’AZIONE POTENTE DELLO SPIRITO SANTO“Non per potenza, né per forza, ma per lo Spirito Mio” ..................................................................... » 187

5 - LA PASSIONE MISSIONARIA DELLO SPIRITOSANTO - “Lo Spirito Santo disse: ‘Mettetemi a parteBarnaba e Saulo’” ............................................................... » 195

Epilogo.......................................................................................pag. 205

MaturitaSpirituale_Impaginato_Impaginato 02/05/12 15:23 Pagina 208

Page 6: Maturità Spirituale

Introduzione

Lo scrittore dell’epistola agli Ebrei incoraggia i lettori a proten-dersi verso la meta della maturità spirituale: “Perciò, lasciandol’insegnamento elementare intorno a Cristo”, esorta, “tendia-mo a quello perfetto” (6:1). L’apostolo Paolo, d’altra parte, at-tribuisce i problemi della chiesa di Corinto all’immaturità deisuoi membri. Era costretto a scrivere loro come a bambini inCristo e non come a uomini e donne spiritualmente maturi(cfr. I Corinzi 3:1). La ragione della debolezza spirituale dimolte chiese ai nostri giorni non è forse dovuta al fatto che al-cuni credenti non sono mai progrediti oltre i primi elementibasilari della fede? La serie di studi, riflessioni e pensieri checompongono questo volume vogliono essere un modesto con-tributo per colmare questa lacuna. I singoli studi sono rag-gruppati intorno ad ogni Persona della Trinità, perché ognunacontribuisce all’opera di santificazione del credente.

Gli studi raccolti e ordinati in forma ridotta in questo li-bro, con la speranza che aiutino molti credenti nel camminoverso la maturità spirituale, sono stati presentati in Confe-renze Bibliche che l’autore ha svolto in diverse nazioni delmondo. Lo stile perciò risulta essere piano e discorsivo e que-sto spiega talvolta la mancanza d’uniformità nei punti espo-sti e nello svolgimento del tema che di volta in volta vienetrattato. In ogni caso, chi pubblica questo libro è certo dellavalidità spirituale e dell’aderenza biblica dei suoi contenuti,che saranno certamente di incoraggiamento per quanti desi-derano consacrarsi maggiormente al Signore e crescere “…all’altezza della statura perfetta di Cristo” (Efesini 4:13).

L’Editore

5

MaturitaSpirituale_Impaginato_Impaginato 02/05/12 15:22 Pagina 5

Page 7: Maturità Spirituale

1

La sovranaprovvidenza di Dio

“Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati

secondo il suo disegno”(Romani 8:28)

Lettura biblica: Romani 8:26-30

Questa frase, interpretata bene nel suo contesto, può recareconforto e gioia illimitati al credente afflitto. L’apostoloPaolo era profondamente convinto di ciò: “Or sappiamo chetutte le cose cooperano al bene…”. Non aveva dubbi; eracerto della provvidenza divina. Credeva che “Dio fa in mo-do che tutto concorra per il meglio” (1). Le lamentele nonavrebbero avuto senso, perché ogni evento della vita erapianificato o permesso dal Signore. I credenti potevano

9

(1) James Scholefield. Nato a Henley-on-Thames, Inghilterra, il 15 novembre 1789.Svolge i suoi studi al Christ’s Hospital ed al Trinity College di Cambridge di cui di-viene professore di lingua greca. Insegnante eccellente, di scuola classica, è ricor-dato per diverse opere di stampo filologico e per alcune note testuali sul NuovoTestamento. Svolge il suo ministerio a Cambridge dal 1823 al 1853, fino a quan-do, il 4 aprile, nella cittadina di Hastings, raggiunge il Signore in gloria. N.d.E.

MaturitaSpirituale_Impaginato_Impaginato 02/05/12 15:22 Pagina 9

Page 8: Maturità Spirituale

quindi attuare il suo consiglio per progredire verso la ma-turità: “In ogni cosa rendete grazie, perché questa è la vo-lontà di Dio in Cristo Gesú verso di voi” (I Tessalonicesi5:18). Il pianto poteva mutarsi in canto. Appropriarsi diquesta verità, aveva permesso a lui e a Sila di cantare inni aDio sul far della mezzanotte (cfr. Atti 16) quando i loroprogetti sembravano falliti ed erano rinchiusi in una pri-gione con la schiena sanguinante. Gli importava poco tro-varsi in cattive condizioni fisiche, perché sapeva di amareDio e d’essere stato chiamato secondo il Suo disegno. Ognicosa, anche le avversità, avrebbero certamente concorsoper il meglio. Dobbiamo chiederci: condividiamo la stessacertezza?

L’apostolo Paolo si esprime, nei suoi testi ispirati, in ter-mini tanto sbalorditivi che è impossibile restare indifferen-ti. Parole meno categoriche sarebbero più facili da accetta-re. Di fronte a sofferenze devastanti, sostenere che tuttocoopera per il bene suona dubbio e scollegato dalla realtà.È davvero così? Dobbiamo accogliere con scetticismo que-sta dichiarazione o possiamo abbracciarla con gioioso rea-lismo? Interpretato nel suo contesto, nessun altro versettodella Scrittura può infondere tanta serenità e stabilità inmezzo alle tragedie e le delusioni della vita.

L’affermazione che “tutte le cose cooperano al bene”,non va isolata dalle due condizioni necessarie: “Di quelliche amano Dio” e “i quali sono chiamati secondo il suo di-segno”. Queste due clausole ne precisano l’opportuna ap-plicazione. In altre parole, tutte le cose cooperano al benesecondo alcuni precisi requisiti. Due presupposti sono ne-cessari: il primo è una corretta relazione con Dio. I beneficia-ri di questa promessa sono i membri della famiglia di Dio,che ricevono l’affetto del Padre e lo manifestano. Tali per-sone sanno che Dio non permetterebbe nulla di male nellaloro vita, perché non ha risparmiato il proprio Figliolo persalvarli. L’amore si fida anche quando non riesce a capire.

10

MATURITÀ SPIRITUALE

MaturitaSpirituale_Impaginato_Impaginato 02/05/12 15:22 Pagina 10

Page 9: Maturità Spirituale

Poi c’è la partecipazione al proposito divino. Essi sono “chia-mati” secondo lo scopo eterno di Dio ed hanno rinunciatoai propri piani per far posto al Suo progetto per loro. Sannoche il Suo disegno perfetto non può essere sovvertito dalmale. Dio amalgama tutte le cose per il loro bene. Per il Si-gnore, l’imprevisto non è imprevisto e la sventura non èsventura. La promessa divina si traduce in realtà per colo-ro che Lo amano.

Questo versetto è un’occasione d’inciampo per le perso-ne ribelli, ma irradia consolazione al cuore caldo d’affettonei confronti di Dio. Chi rientra nella categoria indicata,quindi, ha diritto al conforto del versetto.

Sorge inevitabile una domanda: la tragedia può essereun bene? La malattia è un bene? Il lutto è un bene? La fru-strazione è un bene? Perché Dio permette che i Suoi figliolisiano colpiti? Ai giorni di Paolo, il mondo reagiva alle av-versità in quattro modi diversi. Gli Epicurei dicevano:“Mangiamo e beviamo perché domani morremo”. I Cinicisfidavano il Fato a progettare gli eventi peggiori. Gli Stoicistringevano i denti per accettare la volontà divina. Epitte-to, il massimo esponente della cosiddetta “Nuova Stoà”,ovvero dell’ultima grande fase che la scuola stoica conobbedopo la sua fondazione, scriveva nelle sue Diatribe: “Abbiil coraggio di guardare la divinità e dire: ‘Trattami comevuoi da ora in poi. Sono unito a te; sono tuo. Non mi ri-trarrò da nessuna cosa se pensi che possa farmi del bene.Guidami dove vuoi; fammi indossare le vesti che preferi-sci. Vuoi che persista o rinunci, che resti fermo o fugga, chesia ricco o povero? In ogni situazione continuerò a ricono-scerti dinanzi a tutti gli uomini’”.

Nel nostro testo, però, viene descritta l’attitudine cri-stiana, non la sfida o l’indifferenza e neanche l’accettazionerassegnata degli eventi. Il cristiano accetta con gioia l’av-versità o il dolore, sapendo che tutte le cose cooperano peril suo massimo beneficio.

11

LA SOVRANA PROVVIDENZA DI DIO

MaturitaSpirituale_Impaginato_Impaginato 02/05/12 15:22 Pagina 11

Page 10: Maturità Spirituale

Da questo versetto emergono quattro verità consolanti:

IL PIANO DI DIO È BUONO“Tutte le cose cooperano al bene …”

L’espressione “al bene” rende difficile l’applicazione pra-tica di questo versetto. Il “bene” promesso da Dio nel Suoamore lungimirante, non sempre è buono e gradito ai nostriocchi e secondo i nostri metodi di valutazione. A volte, la Suaprovvidenza può apparire disastrosa dal punto di vista tem-porale e materialistico. Il bene promesso da Dio è spirituale epuò passare del tempo prima di scorgerne il vero beneficio.

Nella vita di Giobbe, ci sarebbero voluti anni prima che laprovvidenza divina si rivelasse vantaggiosa. Le sue afflizionierano state concepite dalla mente malvagia di Satana. Giobbeperò non le attribuì ad una sorte cieca, né all’azione satanicafine a sé stessa. Pronunciò invece le nobili parole: “… il SI-GNORE ha dato, il SIGNORE ha tolto; sia benedetto il nome delSIGNORE” (1:21). Schernito dalla moglie, mantenne la fiduciain Dio: “… Tu parli da donna insensata! Abbiamo accettato ilbene dalla mano di Dio, e rifiuteremmo di accettare il male?In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra” (2:10).Gli eventi successivi mostrano che la sua scelta di fede eraben motivata. Uscì dalle prove arricchito, non impoverito.Dio, senza condonarla, utilizzò la cattiveria di Satana per far-la cooperare al bene di Giobbe, senza abbuonare il male.

“Tendiamo ad interpretare il bene in termini di beneficimateriali”, scrive Vernon Grounds (2), “reputiamo un be-ne se siamo esenti da malattie, se i nostri corpi non sono

12

MATURITÀ SPIRITUALE

(2) Vernon C. Grounds. Scrittore evangelico e secondo Presidente del Denver Semi-nary, un Istituto Biblico Evangelico statunitense conosciuto per il suo rigore ac-cademico e per una notevole dose di insegnamenti formativi di carattereprofondamente spirituale. N.d.E.

MaturitaSpirituale_Impaginato_Impaginato 02/05/12 15:22 Pagina 12

Page 11: Maturità Spirituale

mai colpiti da dolori, se abbiamo sempre denaro in tascao risparmi in banca, se viviamo in case moderne e godia-mo di lussi, se possiamo vestire bene e trascorrere lunghevacanze al mare… Siamo vittime di una civiltà materiali-stica e, nonostante la nostra fede cristiana, consideriamoequivalenti gli agi ed il bene. Tendiamo anche a metteresullo stesso piano il bene con il successo… Oppure siamopropensi a confondere il bene con il piacere… questeequivalenze, però, sono lontane milioni di chilometri dal -l’insegnamento dell’apostolo Paolo. Si tratta di false cor-rispondenze; per questo abbiamo problemi nell’interpre-tare Romani 8:28.La tragedia dell’incendio scoppiato a Serampore, in India,il 12 marzo del 1812, illustra bene questa verità. In pochiistanti, andò in fumo l’opera di traduzione di William Ca-rey e dei suoi colleghi durata anni di fatiche. La perdita dicarta per stampare Bibbie fu enorme. I caratteri tipograficiin metallo appena realizzati in lingua Tamil e Cinese, an-darono perduti. Si volatilizzarono gran quantità di mano-scritti, grammatiche e dizionari compilati a mano laborio-samente. William Carey scrisse: ‘Si sono salvate soltanto lemacchine di stampa. È un colpo durissimo, perché questoc’impedirà di stampare le Scritture per molto tempo. Do-dici mesi di duro lavoro non basteranno a recuperare ciòche abbiamo perso; per non parlare della perdita di mano-scritti, ecc. che difficilmente potremo mai compensare’ ”.

La perdita dei manoscritti cui si riferiva Carey, includevaporzioni di quasi tutte le sue versioni indiane della Bibbia;tutto il Nuovo Testamento in lingua Kanarese, due grandi li-bri dell’Antico Testamento in Sanscrito, molte pagine del suodizionario in lingua Bengali, tutta la sua grammatica in linguaTelugu e gran parte di quella Punjabi, oltre ad ogni traccia delsuo dizionario di Sanscrito già in fase di completamento, ca-polavoro della sua carriera di linguista. Tuttavia, espresse fi-

13

LA SOVRANA PROVVIDENZA DI DIO

MaturitaSpirituale_Impaginato_Impaginato 02/05/12 15:22 Pagina 13

Page 12: Maturità Spirituale

ducia in Dio con parole simili al nostro testo: “Dio tirerà fuoriil bene da questo male e farà in modo che promuova i nostriinteressi per la Sua gloria”. Prima che le ceneri si raffreddasse-ro, un collaboratore di Carey, Marshman, scriveva che queldisastro era “un altro passo nelle vie della Provvidenza, cherichiede un esercizio di fede in Colui la cui Parola, ferma co-me le colonne del cielo, ha decretato che tutte le cose coopera-no al bene di chi ama Dio. Dobbiamo essere forti nel Signore.Egli non abbandonerà l’opera delle Sue mani”.

L’aver afferrato questa verità aiutò quei missionari a con-servare la pace nel cuore. “Produsse in me uno stato di tran-quilla sottomissione. Potevo guardare in alto e dare il benve-nuto alla volontà di Dio”, scrisse Marshman. Carey raccontòche lo aveva rasserenato il versetto: “Fermatevi… e ricono-scete che io sono Dio”. Ward, un altro collaboratore di Ca-rey, fu addirittura visto giubilare durante l’incendio.

Tutto questo poteva davvero cooperare al bene? Non è dasconsiderati fare un’affermazione del genere? Poco tempodopo, la strategia di Dio fu chiara. “La catastrofe sturò gliorecchi della cristianità britannica. Attraverso le fiammedell’incendio videro la grandezza dell’impresa. La notizia sidiffuse dappertutto. La distruzione si rivelò un segnale lumi-noso, e moltiplicò i sostenitori e gli estimatori della Missione.Procurò una fama tanto vasta a quell’opera da capovolgere lanatura dell’evento. “Il fuoco ha conferito all’impresa una no-torietà che nient’altro poteva darle”, ammonì Fuller con ani-mo sincero. “Tutti vogliono aiutarci. Badiamo a non sprecarequesta benedizione, affinché Dio non smetta di assisterci”.

Qual era dunque il bene che Paolo aveva in mente? La ri-sposta è nel contesto: “Perché quelli che Egli ha precono-sciuti, li ha pure predestinati ad esser conformi all’immagine delSuo Figliolo” (Romani 8:29). Secondo Paolo, tutto ciò che lorendeva più simile a Cristo, era un bene, a prescindere dacome influiva sulla sua comodità, salute, successo o piacere.Gli agi materiali non favoriscono la somiglianza a Cristo. Il

14

MATURITÀ SPIRITUALE

MaturitaSpirituale_Impaginato_Impaginato 02/05/12 15:22 Pagina 14

Page 13: Maturità Spirituale

carattere di molti migliora attraverso le malattie. Per altri, ilsuccesso negli affari è la campana funebre della santità. Laricerca dei piaceri, produce devastazione spirituale.

IL PIANO DI DIO È DINAMICO“Tutte le cose cooperano al bene”

Il cuore che ama Dio, Lo scorge presente persino neglieventi più spiacevoli e penosi. Tutto contribuisce al bene per-ché Dio trasforma il disastro in benedizione e la tragedia intrionfo. La Sua opera non è sempre palese. Anzi, spesso puòsembrare che non stia facendo nulla. Lo storico Carlyle (3) affer-ma, in profonda crisi spirituale e nell’angoscia del suo cuore:“La cosa peggiore di Dio è che Egli non fa nulla”. Tuttavia,quando tutto sembra immobile, Dio è più attivo che mai. Nellanatura, la Sua opera è impercettibile, ma non per questo menopotente. Sotto il Suo controllo invisibile, le stelle mantengono ilcorso loro assegnato, gli oceani rispettano i limiti stabiliti. Difronte all’immobilità apparente di Dio, non bisogna mai pren-dere le cose in mano e cercare d’essere Provvidenza a sé stessi.

Gli eventi quotidiani, tragici o lieti che siano, sono il ma-teriale grezzo con cui Dio intesse il disegno dell’esistenza.“Questo balletto di circostanze malleabili e di svariate com-binazioni ha il semplice scopo di dare all’anima la sua pie-ga”. Introduci Dio negli eventi della vita e dal caos emergel’ordine. “Egli è troppo buono per fare qualcosa di crudele,troppo savio per commettere un errore”. Nessuno è in gradodi concepire disegni migliori per promuovere il nostro bene.

15

LA SOVRANA PROVVIDENZA DI DIO

(3) Thomas Carlyle. Nato in Scozia a Ecclefechan il 4 dicembre 1795, muore a Londrail 5 febbraio 1881. Proveniva da una famiglia strettamente calvinista, durante isuoi studi universitari attraversa una profonda crisi spirituale. Noto storico,saggista e filosofo scozzese, uno dei più famosi critici del primo periodo vitto-riano. Nello stile di Carlyle si sentono il ritmo biblico e il peso che hanno valoriquali la sottomissione a Dio e l’impegno nel lavoro. N.d.E.

MaturitaSpirituale_Impaginato_Impaginato 02/05/12 15:22 Pagina 15

Page 14: Maturità Spirituale

J. O

swal

d Sa

nder

s

ISBN 978 88 89698 23 5

ADI MediaADI Media

Servizio Pubblicazioni delle “Assemblee di Dio in Italia”

MA

TUR

ITÀ

Spi

ritu

ale

Lo scrittore dell’epistola agli Ebrei incoraggia i lettori aprotendersi verso la meta della maturità spirituale: “Per-ciò, lasciando l’insegnamento elementare intorno a Cri-sto”, esorta, “tendiamo a quello perfetto” (6:1). L’aposto-lo Paolo, d’altra parte, attribuisce i problemi della chiesadi Corinto all’immaturità dei suoi membri. Era costrettoa scrivere loro come a bambini in Cristo e non come auomini e donne spiritualmente maturi (cfr. I Corinzi 3:1).La ragione della debolezza spirituale di molte chiese ainostri giorni non è forse dovuta al fatto che alcuni cre-denti non sono mai progrediti oltre i primi elementi ba-silari della fede? La serie di studi, riflessioni e pensieriche compongono questo volume vogliono essere unmodesto contributo per colmare questa lacuna. I singo-li studi sono raggruppati intorno ad ogni Persona dellaTrinità, perché ognuna contribuisce all’opera di santifi-cazione del credente. Gli studi raccolti e ordinati in forma ridotta in questo li-bro, con la speranza che aiutino molti credenti nel cam-mino verso la maturità spirituale, sono stati presentatiin Conferenze Bibliche che l’autore ha svolto in diversenazioni del mondo.

MaturitàSpirituale_Copertina_Impaginato 02/05/12 15:21 Pagina 1