Materia nuova da studiare Per andare d’accordo

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LA PROVINCIA 27 MARTEDÌ 24 FEBBRAIO 2015 CARLA COLMEGNA La scuola si rinnova. Il nostro capo del governo, che si chiama Matteo Renzi , domenica ha fatto una festa per il suo primo anno di governo. Durante la festa il ministro Ste- fania Giannini ha detto con Renzi ciò che farà per migliorare la scuo- la e ha promesso che da settembre ci sarà una nuova materia da stu- diare: l’educazione alla cittadi- nanza. Cosa sarà? Visto che bene, bene non si sa ancora, “La Provin- cia G” lo ha chiesto alla prof. San- dra Chistolini, che insegna al- l’università di Roma ed è esperta proprio di questa nuova materia., che aiuterà tutti a rispettarsi e a evitare che non succedano più co- se come quelle di questi giorni: la fontana in piazza di Spagna a Ro- ma rotta dai tifosi olandesi-vanda- li arrivati, ubriachi, per la partita Roma-Feyenoord, ma anche i tan- ti profughi che muoiono in mare e per i quali chi li porta non ha rispetto o gli attentati a Parigi. Professoressa, perché una nuova materia a scuola? Di co- sasitratterà,nonceneègiàuna simile? «Sì, c’è sempre stata e si chia- mava educazione civica, nel 2008 il ministro Gelmini disse che si sarebbe chiamata educazione alla cittadinanza. Bisognava insegna- re la nostra Costituzione dalla scuola materna alla secondaria. Però non si era proprio obbligati a studiarla, dipendeva dalla sensi- bilità degli insegnanti; tanti erano molto attenti e l’hanno sempre insegnata bene, ma non tutti». Allora dal prossimo settem- bre cosa cambierà? «Cambierà che ci sarà una ma- teria non messa insieme a storia, ma con una casellina e una valuta- zione sua e non si potrà più non studiarla. Anche ai piccoli si spie- gherà che ci sono religioni e cultu- re diverse e che ci si deve compor- tare bene. Così magari in futuro non ci sarà più chi rompe la fonta- na a Roma, perché tutti sapranno Materia nuova da studiare Per andare d’accordo L’anno prossimo ci sarà anche “educazione alla cittadinanza” La prof.: «Per capire come rispettarsi e rispettare le cose di tutti» LA PROVINCIA GIOVANI A CURA DI CARLA COLMEGNA [email protected] che è preziosissima e va difesa. Bi- sognerà studiare per capire che le cose proprie e degli altri vanno rispettate, come il Duomo di Mila- no o le montagne della Lombar- dia, come i nostri modi di vivere e pensare, che sono diversi». Per lei, quali sono le tre cose più importanti da insegnare e studiare nella nuova materia? «La prima, il senso della comu- nità, il sentirsi parte di un gruppo che non è solo la propria famiglia; si deve insegnare a non fare male al posto e alle persone in cui si vive; la seconda, il saper capire se chi mi sta vicino ha bisogno di qualcosa e soffre e se io, anche solo con una parola, lo offendo e non devo farlo più. Gli attentati a Parigi ci fanno capire che questa sensibilità è mancata; la terza, la conoscenza dell’altro, del suo modo di vivere che è diverso dal mio per quello che mangia, per come festeggia, per il significato che dà ai colori. Solo così possiamo vivere tutti meglio». n PAROLA DI GATTO «Lucertole e mosche Mangio sano, io» P adrone in casa mia, ecco la mia filosofia di vita. Peccato che non mi sia sempre possibile perché purtroppo ho preso con me quella sciagurata della bipe- de. Lei entra ed esce da casa mia, ammassa le sue cose in ogni angolo, riempie cassetti che poi chiude anche. A casa mia avrò ben il diritto di sa- pere cosa accipicchia ha messo in un cassetto! Fossero topi pronti per cena, allora andrebbe benissimo, ma la bipede e io abbiamo idee molto diverse a proposi- to di alimentazione. Io mi nutro in modo sano: mosche saporite, insetti succulenti, qualche bella lucertola secca. Lei invece mangia in un mo- do strambo, scoperchia sca- tole di plastica, apre sacchet- ti, conserva in frigorifero in- vece di scavare e seppellire nella terra, surgela o sconge- la, mangia vegetali, tanti tranne l’erba gatta, che è l’unico vegetale che mangio io, oltre alle foglie delle pian- te che coltiva in salotto. Lei quelle non le mangia e non capisco perché, visto che le coltiva! Oggi sono balzato sul ripiano della cucina, ho annusato un paio di scatole, ne ho scelta una che di solito la bipede apre per colazione e mi sono detto: «Fammi vedere cosa c’è dentro di tanto gustoso». Ho atterrato la scatola e l’ho aperta. Ho lacerato il cartone e poi ancora un sacchetto di plastica, ma alla fine sono ar- rivato alla sostanza. Che delusione! La bipede li chiama cornflakes, io non li chiamo neppure. Ho abban- donato la cucina sdegnato, noi felini abbiamo un palato così raffinato da non poterli neanche nominare certi ali- menti che la bipede mi porta in casa. Quando lei è tornata io già dormivo, ma l’ho sentita la- mentarsi: «No! Corn flakes ovunque!». Li ha portati in casa lei e poi si lamenta!! n At- tila - e mail: [email protected] Un libro bianco a metà È un diario e lo scrivi tu C’è chi tiene un diario, scri- vendo ciò che accade loro ogni giorno. Non tutti lo fanno scrivendo, alcu- ni disegnano e quasi tutti raccon- tano a se stessi “a mente” la pro- pria giornata, dicendo senza par- lare: «Oggi ho fatto una cosa bella» o «ma come sono stato stupido oggi» o «oggi quello lì mi ha fatto così arrabbiare che lo avrei preso a schiaffi» e tanti altri pensieri. C’è un libro che invita a scrivere un diario o una storia prendendo spunto da quello che accade. A scriverlo è la protagonista Nikki che... ha perso il suo diario. È ter- rorizzata al pensiero che qualcuno trovi e legga il suo diario, con tutti i suoi segreti e così, cercandolo ovunque, si trova coinvolta in una divertente avventura. Nikki però scrive questo libro solo a metà, il resto sono pagine bianche che do- vrete scrivere voi. Avete mai scrit- to un diario? Raccontateci perché sì o perché no. Vi aspettiamo! Il libro di Nikki è “I diari di Nikki - Racconta i tuoi disastri quotidiani” (Il Castoro, 184 pag., 12 euro). n C. Col. PAROLA DI COACH È coraggioso chi conosce la paura LAURA GAZZOLA* Q uanti di voi pensano di essere un po’ fifoni e han- no paura di: buio, bulli, ladri? Quanti sono stati presi in giro, perché di fronte ad un pericolo se la sono data a gambe levate? Capita di convin- cersi di essere dei paurosi. Forse perché abbiamo in mente le sto- rie di eroi che leggiamo sui libri. Uomini e donne senza paura, che combattono contro il male e mille avversari. Personaggi fare il bungee jumping o tuffarsi senza salvagente, quando non si è capaci di nuotare. In questi casi non si parla di coraggio, ma di “incoscienza” e non c’è niente di più pericoloso, perché - chi non conosce il peri- colo che corre - va incontro a delle gravi conseguenze. Chi è coraggioso, invece, conosce la paura e fa in modo che essa gli suggerisca ciò che è meglio fare. Se sono coraggioso, non rispon- do alle provocazioni di cinque ragazzi, perché valuto di essere in minoranza e capisco che loro cercano solo di spingermi a fare a pugni. Perciò lascio che mi insultino e me ne vado, lascian- doli lì insoddisfatti. Molti pen- sano che questa scelta sia da codardi, invece è frutto di anali- si, intelligenza, vero coraggio. Perciò, tutte le volte che vi verrà da dire: «Ho paura», sappiate che state esercitando il vostro coraggio. Solo chi “sa” che cos’è la paura, può capire che cos’è il coraggio. Chi non conosce la pa- ura… è un incosciente, non un coraggioso. Ricordatevelo!lau- [email protected] che non temono nulla e affron- tano la vita come fossero invin- cibili. E così pensiamo: «Loro sì sono coraggiosi!» e «Io non sarò mai come loro!». E questi pen- sieri a volte ci fanno cadere il morale a terra. Se vi dicessi che tante persone “credono” di es- sere paurose e non si rendono conto di essere coraggiose? Dovreste vedere le loro espres- sioni quando scoprono di aver coraggio! Vedete, il coraggio non è essere soli e fare a pugni contro cinque ragazzi. E nem- meno buttarsi da un ponte per Educazione da leggere Ci sono libri belli che spiegano come andare d’accordo. La Repubblica a piccoli passi Fausto Vitaliano, pag., 71, 11,50 Motta Junior, da 6 anni Lettera ai giovani sulla Costituzione Luciano Violante, 167 pag., 10 euro, Piemme La Costituzione raccontata (d)ai ragazzi. L. Iapichino, G. Li Calzi, G. Palmeri, G.B. Palumbo & C. Editore, per la Scuola media, 19,80 euro I consigli dei ragazzi. Nicola Iannaccone e Ulderico Maggi, 144 pag., 15 euro, La meridiana Educazione alla cittadinanza. Ferruccio Bianchi, Patrizia Farello, Erickson, 19,50 euro

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LA PROVINCIA 27MARTEDÌ 24 FEBBRAIO 2015

CARLA COLMEGNA

La scuola si rinnova. Il nostro capo del governo, che si chiama Matteo Renzi, domenicaha fatto una festa per il suo primoanno di governo.

Durante la festa il ministro Ste­fania Giannini ha detto con Renziciò che farà per migliorare la scuo­la e ha promesso che da settembreci sarà una nuova materia da stu­diare: l’educazione alla cittadi­nanza. Cosa sarà? Visto che bene,bene non si sa ancora, “La Provin­cia G” lo ha chiesto alla prof. San­dra Chistolini, che insegna al­l’università di Roma ed è espertaproprio di questa nuova materia.,che aiuterà tutti a rispettarsi e a evitare che non succedano più co­se come quelle di questi giorni: lafontana in piazza di Spagna a Ro­ma rotta dai tifosi olandesi­vanda­li arrivati, ubriachi, per la partitaRoma­Feyenoord, ma anche i tan­ti profughi che muoiono in maree per i quali chi li porta non ha rispetto o gli attentati a Parigi.

Professoressa, perché unanuova materia a scuola? Di co­sa si tratterà, non ce ne è già unasimile?

«Sì, c’è sempre stata e si chia­mava educazione civica, nel 2008il ministro Gelmini disse che si sarebbe chiamata educazione allacittadinanza. Bisognava insegna­re la nostra Costituzione dalla scuola materna alla secondaria. Però non si era proprio obbligatia studiarla, dipendeva dalla sensi­bilità degli insegnanti; tanti eranomolto attenti e l’hanno sempre insegnata bene, ma non tutti».

Allora dal prossimo settem­bre cosa cambierà?

«Cambierà che ci sarà una ma­teria non messa insieme a storia,ma con una casellina e una valuta­zione sua e non si potrà più non studiarla. Anche ai piccoli si spie­gherà che ci sono religioni e cultu­re diverse e che ci si deve compor­tare bene. Così magari in futuro non ci sarà più chi rompe la fonta­na a Roma, perché tutti sapranno

Materia nuova da studiarePer andare d’accordoL’anno prossimo ci sarà anche “educazione alla cittadinanza”La prof.: «Per capire come rispettarsi e rispettare le cose di tutti»

LA PROVINCIA GIOVANI A CURA DI CARLA COLMEGNA

[email protected]

che è preziosissima e va difesa. Bi­sognerà studiare per capire che lecose proprie e degli altri vanno rispettate, come il Duomo di Mila­no o le montagne della Lombar­dia, come i nostri modi di vivere epensare, che sono diversi».

Per lei, quali sono le tre cosepiù importanti da insegnare estudiare nella nuova materia?

«La prima, il senso della comu­nità, il sentirsi parte di un gruppoche non è solo la propria famiglia;si deve insegnare a non fare maleal posto e alle persone in cui si vive;la seconda, il saper capire se chi mista vicino ha bisogno di qualcosae soffre e se io, anche solo con unaparola, lo offendo e non devo farlopiù. Gli attentati a Parigi ci fannocapire che questa sensibilità è mancata; la terza, la conoscenzadell’altro, del suo modo di vivereche è diverso dal mio per quello che mangia, per come festeggia, per il significato che dà ai colori. Solo così possiamo vivere tutti meglio».n

PAROLA DI GATTO

«Lucertole e moscheMangio sano, io»

Padrone in casa mia,ecco la mia filosofiadi vita.Peccato che non mi

sia sempre possibile perchépurtroppo ho preso con mequella sciagurata della bipe­de. Lei entra ed esce da casamia, ammassa le sue cose inogni angolo, riempie cassettiche poi chiude anche. A casamia avrò ben il diritto di sa­pere cosa accipicchia ha messo in un cassetto!Fossero topi pronti per cena,allora andrebbe benissimo,ma la bipede e io abbiamo idee molto diverse a proposi­to di alimentazione. Io mi nutro in modo sano: moschesaporite, insetti succulenti,qualche bella lucertola secca.Lei invece mangia in un mo­do strambo, scoperchia sca­tole di plastica, apre sacchet­ti, conserva in frigorifero in­vece di scavare e seppellire nella terra, surgela o sconge­la, mangia vegetali, tanti tranne l’erba gatta, che è l’unico vegetale che mangioio, oltre alle foglie delle pian­te che coltiva in salotto. Leiquelle non le mangia e non capisco perché, visto che le coltiva!Oggi sono balzato sul ripianodella cucina, ho annusato unpaio di scatole, ne ho scelta

una che di solito la bipede apre per colazione e mi sonodetto: «Fammi vedere cosa c’è dentro di tanto gustoso».Ho atterrato la scatola e l’hoaperta. Ho lacerato il cartonee poi ancora un sacchetto diplastica, ma alla fine sono ar­rivato alla sostanza. Che delusione! La bipede li chiama cornflakes, io non lichiamo neppure. Ho abban­donato la cucina sdegnato, noi felini abbiamo un palatocosì raffinato da non poterlineanche nominare certi ali­menti che la bipede mi portain casa. Quando lei è tornata io già dormivo, ma l’ho sentita la­mentarsi: «No! Corn flakes ovunque!». Li ha portati in casa lei e poi si lamenta!!n At­

tila ­ e mail: gatto­[email protected]

Un libro bianco a metàÈ un diario e lo scrivi tu

C’è chi tiene un diario, scri­

vendo ciò che accade loro ogni giorno.

Non tutti lo fanno scrivendo, alcu­ni disegnano e quasi tutti raccon­tano a se stessi “a mente” la pro­pria giornata, dicendo senza par­lare: «Oggi ho fatto una cosa bella»o «ma come sono stato stupido oggi» o «oggi quello lì mi ha fattocosì arrabbiare che lo avrei presoa schiaffi» e tanti altri pensieri. C’èun libro che invita a scrivere un diario o una storia prendendo spunto da quello che accade. A scriverlo è la protagonista Nikki che... ha perso il suo diario. È ter­rorizzata al pensiero che qualcunotrovi e legga il suo diario, con tuttii suoi segreti e così, cercandolo

ovunque, si trova coinvolta in unadivertente avventura. Nikki peròscrive questo libro solo a metà, ilresto sono pagine bianche che do­vrete scrivere voi. Avete mai scrit­to un diario? Raccontateci perchésì o perché no. Vi aspettiamo!

Il libro di Nikki è “I diari diNikki ­ Racconta i tuoi disastri quotidiani” (Il Castoro, 184 pag.,12 euro).n C. Col.

PAROLA DI COACH

È coraggiosochi conoscela paura

LAURA GAZZOLA*

Quanti di voi pensano diessere un po’ fifoni e han­no paura di: buio, bulli,ladri? Quanti sono stati

presi in giro, perché di fronte adun pericolo se la sono data agambe levate? Capita di convin­cersi di essere dei paurosi. Forseperché abbiamo in mente le sto­rie di eroi che leggiamo sui libri.Uomini e donne senza paura,che combattono contro il malee mille avversari. Personaggi

fare il bungee jumping o tuffarsisenza salvagente, quando non siè capaci di nuotare. In questi casi non si parla dicoraggio, ma di “incoscienza” enon c’è niente di più pericoloso,perché ­ chi non conosce il peri­colo che corre ­ va incontro adelle gravi conseguenze. Chi ècoraggioso, invece, conosce lapaura e fa in modo che essa glisuggerisca ciò che è meglio fare.Se sono coraggioso, non rispon­do alle provocazioni di cinqueragazzi, perché valuto di esserein minoranza e capisco che loro

cercano solo di spingermi a farea pugni. Perciò lascio che miinsultino e me ne vado, lascian­doli lì insoddisfatti. Molti pen­sano che questa scelta sia dacodardi, invece è frutto di anali­si, intelligenza, vero coraggio.Perciò, tutte le volte che vi verràda dire: «Ho paura», sappiateche state esercitando il vostrocoraggio. Solo chi “sa” che cos’èla paura, può capire che cos’è ilcoraggio. Chi non conosce la pa­ura… è un incosciente, non uncoraggioso. Ricordatevelo!lau­

[email protected]

che non temono nulla e affron­tano la vita come fossero invin­cibili. E così pensiamo: «Loro sìsono coraggiosi!» e «Io non saròmai come loro!». E questi pen­sieri a volte ci fanno cadere ilmorale a terra. Se vi dicessi chetante persone “credono” di es­sere paurose e non si rendonoconto di essere coraggiose? Dovreste vedere le loro espres­sioni quando scoprono di avercoraggio! Vedete, il coraggionon è essere soli e fare a pugnicontro cinque ragazzi. E nem­meno buttarsi da un ponte per

Educazione da leggere

Ci sono libri belli che spiegano come andare d’accordo. La Repubblica a piccoli passi Fausto Vitaliano, pag., 71, 11,50 Motta Junior, da 6 anni Lettera ai giovani sulla Costituzione Luciano Violante, 167 pag., 10 euro, Piemme La Costituzione raccontata (d)ai ragazzi.L. Iapichino, G. Li Calzi, G. Palmeri, G.B. Palumbo & C. Editore, per la Scuola media, 19,80 euroI consigli dei ragazzi. Nicola Iannaccone e Ulderico Maggi, 144 pag., 15 euro, La meridiana Educazione alla cittadinanza. Ferruccio Bianchi, Patrizia Farello, Erickson, 19,50 euro