Marzo 2013

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n ° 186 - Marzo 2013 [email protected] www.parrocchiabovolone.it Tel. 045 7100063 Fax 045 6902232 VESPERTINA del Sabato sera: ore 19.00 FESTIVE: ore 7.30 • 9.00 • 10.15 • 11.30 • 18.30 FERIALE: ore 7.30 • 19.00 Orari SS. Messe siamo giunti nel cuore della Quaresima, tempo di penitenza, di perdono, di conversione, tempo di carità. Nella nostra parrocchia abbia- mo una casa, la Piccola Fraterni- , dove possiamo sperimentare la carità: carità di chi dona generi alimentari, vestiario, offerte, pro- dotti agricoli; carità di chi dona ascolto, accoglienza, attenzione, premura; carità di chi dona il pro- prio tempo, di chi dona le proprie competenze; carità di chi viene aiutato, di chi riceve un sorriso, di chi viene ascoltato, di riceve dei generi alimentari, di chi riceve dei vestiti. Non manca giorno in cui pos- siamo davvero vedere l’opera del Signore. In tante maniere Lui si manifesta. La sua opera è resa vi- sibile e possibile grazie alle nostre suore che, amorevolmente e con tanta discrezione, sostenute da un buon numero di volontari, diven- tano sempre più ascolto, attenzio- ne, accoglienza, premura verso i poveri che, in numero sempre maggiore, bussano alla porta. In questo ultimo anno, le ri- chieste sia della borsa della spesa che del vestiario sono aumentate. Le richieste da parte delle famiglie per le borse di alimenti, attual- mente, sono 200 ogni mese. Ciò che come Piccola Fraternità riusciamo a fare sappiamo che è una goccia, seppur utilissima e preziosa per chi si trova nell’in- digenza. Anche quest’anno noi abbiamo l’occasione di diventare strumen- to di carità nelle mani di Dio per tanti fratelli che mensilmente bus- sano alla porta della Piccola Fra- ternità. Il pomeriggio di sabato 23 mar- zo, vigilia della festa delle Palme, con qualsiasi tempo, i giovani, gli adolescenti e alcune persone di buona volontà passeranno di casa in casa per chiedere l’aiuto di tutti. A volte può succedere che, nella fretta di fare tutto, i ragazzi dimentichino di suonare qualche campanello o che qualcuno non sia presente in casa al momento della raccolta. Perciò chiediamo il favore, a chi non ha ricevuto la vi- sita dei ragazzi, di portare la spor- tina direttamente in piazza della Chiesa al centro di raccolta. Occorre fare un po’ di attenzio- ne a consegnare la sportina solo ai ragazzi che hanno il tesserino di riconoscimento della parrocchia. Ci può essere sempre qualcuno che specula sui poveri. A tutti il grazie più grande. Chi è impegnato nella carità sa che il Signore ha a cuore coloro che aiutano i poveri. Don Paolo Carissimi Parrocchiani:

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186 Periodico Mensile della Parrocchia di Bovolone (VR)

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n° 186 - Marzo 2013

vitaparrocchiale@parrocchiabovolone.itwww.parrocchiabovolone.itTel. 045 7100063Fax 045 6902232

VESPERTINA del Sabato sera: ore 19.00 FESTIVE: ore 7.30 • 9.00 • 10.15 • 11.30 • 18.30 FERIALE: ore 7.30 • 19.00Orari SS. Messe

siamo giunti nel cuore della Quaresima, tempo di penitenza, di perdono, di conversione, tempo di carità.

Nella nostra parrocchia abbia-mo una casa, la Piccola Fraterni-tà, dove possiamo sperimentare la carità: carità di chi dona generi alimentari, vestiario, offerte, pro-dotti agricoli; carità di chi dona ascolto, accoglienza, attenzione, premura; carità di chi dona il pro-prio tempo, di chi dona le proprie competenze; carità di chi viene aiutato, di chi riceve un sorriso, di chi viene ascoltato, di riceve dei generi alimentari, di chi riceve dei vestiti.

Non manca giorno in cui pos-siamo davvero vedere l’opera del Signore. In tante maniere Lui si manifesta. La sua opera è resa vi-sibile e possibile grazie alle nostre suore che, amorevolmente e con tanta discrezione, sostenute da un buon numero di volontari, diven-tano sempre più ascolto, attenzio-

ne, accoglienza, premura verso i poveri che, in numero sempre maggiore, bussano alla porta.

In questo ultimo anno, le ri-chieste sia della borsa della spesa che del vestiario sono aumentate. Le richieste da parte delle famiglie per le borse di alimenti, attual-mente, sono 200 ogni mese. Ciò che come Piccola Fraternità riusciamo a fare sappiamo che è una goccia, seppur utilissima e preziosa per chi si trova nell’in-digenza.

Anche quest’anno noi abbiamo l’occasione di diventare strumen-to di carità nelle mani di Dio per tanti fratelli che mensilmente bus-sano alla porta della Piccola Fra-ternità.

Il pomeriggio di sabato 23 mar-zo, vigilia della festa delle Palme, con qualsiasi tempo, i giovani, gli adolescenti e alcune persone di buona volontà passeranno di casa in casa per chiedere l’aiuto di tutti. A volte può succedere che, nella fretta di fare tutto, i ragazzi

dimentichino di suonare qualche campanello o che qualcuno non sia presente in casa al momento della raccolta. Perciò chiediamo il favore, a chi non ha ricevuto la vi-sita dei ragazzi, di portare la spor-tina direttamente in piazza della Chiesa al centro di raccolta.

Occorre fare un po’ di attenzio-ne a consegnare la sportina solo ai ragazzi che hanno il tesserino di riconoscimento della parrocchia. Ci può essere sempre qualcuno che specula sui poveri.

A tutti il grazie più grande. Chi è impegnato nella carità sa che il Signore ha a cuore coloro che aiutano i poveri.

Quaresima di Carità

Don Paolo

Carissimi Parrocchiani:

23 Marzo: Grande Raccolta di alimenti per i poveri

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Domenica 3 febbraio si è svol-to a Verona in un padiglione del-la fiera il meeting invernale per adolescenti, giovani e adulti.

Il tema per festeggiare la gior-nata della vita era: “Cosa ti manca per essere felice?” e come ospite per questo evento c’era una per-sona speciale: Simona Atzori, una ballerina e pittrice nata senza braccia.

Con un sorriso splendido e

tanto entusiasmo ha ballato per tutti noi partecipanti, raccontan-do la sua vita dall’infanzia fino ad oggi.

La gioia che espresso con la danza e con le parole mi hanno commossa più volte. La sua testi-monianza mi ha fatto capire che non sono i limiti fisici a rendere infelice la nostra vita, ma piutto-sto il modo in cui decidiamo di vi-vere i nostri limiti. La giornata è proseguita con la

Santa Messa celebrata dal Vesco-vo Zenti e si è conclusa con una camminata per le vie di Verona, arrivando in piazza Brà, luogo dove 3000 ragazzi si sono sca-tenati cantando e ballando: un semplice modo per dire il nostro grazie a Chi ci ha dato la vita e per dirgli che siamo felici di esserci!

MEETING INVERNALE

Canta la Vita e genera SperanzaSabato 26 gennaio nella no-

stra chiesa parrocchiale si è tenu-to l’undicesimo Festival dei cori giovani, intitolato appunto “Can-ta la vita e genera speranza”, per celebrare insieme la 35° Giorna-ta Nazionale per la Vita.

Alla serata, organizzata dal Centro Aiuto Vita di Legnago, hanno partecipato dieci cori pro-venienti da diversi paesi quali Salizzole, San Pietro di Legna-go, Bionde, Angiari, Terranegra,

Vigo, Stienta (RO) e naturalmen-te Bovolone.

A rappresentare la nostra par-rocchia c’erano infatti i suoi tre cori Luminose Armonie, Io con Voi e Voci di Gioia.

Tutti insieme hanno animato una serata che è stata un vero e proprio inno alla vita e un ringra-ziamento al Signore per questo dono grande.

La vita infatti non può e non deve fermarsi nemmeno di fron-

te alla crisi e alle tante difficoltà di questo periodo.

Alle canzoni si sono intervalla-te anche le parole del Messaggio dei vescovi italiani per la Giorna-ta della Vita che ci ha ricordato che “donare e generare la vita si-gnifica scegliere la via di un futuro sostenibile per un’Italia che si rin-nova”.

Micaela

Giornata per la Vita2 Febbraio 2013

Cosa ti manca per essere felice?

Laura

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Quando, l’undici ottobre scorso, iniziava

l’Anno della fede, nessuno immaginava

che questo tempo sarebbe stato carat-

terizzato dalla decisione di rinunciare al

pontificato compiuta da Benedetto XVI.

Le sue parole hanno fatto in poco tempo

il giro del mondo: “Dopo aver ripetuta-mente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino”. In questo articolo non voglio entrare

nel merito della scelta – anche se, a ben

vedere, le parole del Papa non lasciano

spazio a strumentalizzazioni o ad inter-

pretazioni fantasiose – quanto riflette-

re sulla bellezza di questa fondamentale

figura e sulla sua importanza per la no-

stra fede. Paolo VI, con un discorso

pronunciato nel 1964 nell’ambito

della Settimana di preghiera per l’u-

nità dei cristiani, sembra prenderci

per mano per condurci alla scoperta

di tutto ciò: “Se voi avete l’intelligen-za di questo grande problema della ricomposizione dei cristiani nell’unità voluta da Cristo, se avete la percezio-ne della sua importanza e della sua maturazione storica, voi sentirete sa-lire dal fondo della vostra anima una

meravigliosa e precisa testimonianza di quella sicurezza cattolica che vi dirà inte-riormente: io sono già nell’unità voluta da Cristo, sono già dentro il suo ovile perché sono cattolico, perché sono con Pietro. E’ una grande fortuna, è una grande conso-lazione. Cattolici, sappiate goderla! Fedeli, abbiate coscienza di codesta privilegiata posizione dovuta certamente non al merito di alcuni, ma alla bontà di Dio, che a sor-te tanto felice ci ha chiamati”. Il Vangelo

stesso è il fondamento di queste parole:

Gesù ha scelto come roccia sulla qua-

le fondare la propria Chiesa l’apostolo

Pietro, affidandogli un compito desti-

nato a perdurare nel tempo attraverso

i suoi successori. Un ministero che as-

sume molteplici significati, tutti straor-

dinariamente importanti, riassunti nei

titoli che da tradizione al Papa vengono

attribuiti: Vescovo di Roma, Vicario di

Gesù Cristo, Successore del principe

degli apostoli, Sommo pontefice della

Chiesa universale, Primate d’Italia, Ar-

civescovo e metropolita della provincia

romana, Sovrano dello Stato della Cit-

tà del Vaticano e Servo dei servi di Dio.

Certo, può scandalizzare il fatto che nel

passato vi siano stati pontefici che non

hanno adempiuto fedelmente al loro in-

carico ma la gravità di tutto ciò non va

enfatizzata: la Chiesa è fatta anche di

peccatori. Molto meno rumore fa la sto-

ria di santità che da secoli caratterizza

la figura del Papa, storia che, recente-

mente, è stata scritta da figure lumino-

sissime quali, solo per citarne alcune,

Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II e lo

stesso Benedetto XVI. In questo Anno

siamo certo chiamati a riscoprire la bel-

lezza della nostra fede ma anche l’im-

portanza di poterla fondare sulla solida

pietra indicata da Cristo e a stringerci

con tutto il nostro affetto al Pastore che

lo Spirito Santo ha scelto per la nostra

Chiesa.

Anno della Fede A cura di Matteo Malosto

SONO CATTOLICO, SONO CON PIETRO!

Grazie Benedetto XVI di Angiolina Pasini

Il Papa, un dono straordinario per la nostra fede

La decisione di Benedetto XVI è stata, sconvolgente, storica, commovente.Ringraziamo il Papa per queste ultime pa-role su cui dovremo meditare a lungo e per tutto quanto ci ha donato nel suo pontifi-cato e in tutta la sua vita di preghiera e di studio, di vicinanza a noi tutti, di grande insegnamento, di grande coraggio.

Restiamogli vicino con la preghiera per lui e per una Chiesa più santa.

“...Oggi non si può più essere cristia-ni come semplice conseguenza del fatto di vivere in una società che ha radici cristiane: anche chi nasce da una famiglia cristiana ed è educato religio-samente deve, ogni giorno, rinnovare la scelta di essere cristiano, cioè dare a Dio il primo posto, di fronte alle ten-tazioni che una cultura secolarizzata gli propone di continuo…Non è facile essere fedeli al matrimonio cristiano, praticare la misericordia nella vita quotidiana, lasciare spazio alla pre-ghiera e al silenzio interiore; non è faci-le opporsi pubblicamente a scelte che molti considerano ovvie, quali l’aborto

in caso di gravidanza indesiderata,l’eutanasia in caso di malattie gravi, o la selezione degli embrioni per prevenire malattie ereditarie.

La tentazione di metter da parte la propria fede è sempre presente e la conversione diventa una risposta a Dio che deve essere confermata più volte nella vita…Convertirsi significa non chiudersi nella ricerca del proprio successo, del proprio prestigio, della propria posizione, ma far sì che ogni giorno, nelle piccole cose, la verità, la fede in Dio e l’amore diventino la cosa più importante,”

Dall’udienza generale del mercoledì delle ceneri di Benedetto XVI

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La Promessa scout

Domenica 17 febbraio gli Scout di Bovolone, in occasione della Giornata del Pensiero, hanno vissuto in chiesa la cerimonia della Promesse di alcuni ragazzi, condividendo il momento con tutta la comunità parrocchiale. Volevamo fosse un momento “speciale” per incontrare (e farvi incontrare) Gesù, nella convinzione che senza di Lui nulla possiamo fare.

Il testo della Promessa scout recita:

“Con l’aiuto di Dio, prometto sul mio onore di fare del mio meglio, per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese, per aiutare gli altri in ogni circostanza e per osservare la Legge Scout.”

Quando le nostre attività (non solo quelle scout) finiscono per trovare giustificazione in sé stesse ci dobbiamo preoccupare: non sappiamo più discriminare quello che realmente è importante da ciò che non lo è. Noi, con la Promessa in chiesa, volevamo affermare che al centro di tutto c’è Gesù Cristo. È per lui e in lui che trova giustificazione l’essere Capi, il giocare dei ragazzi, l’essere genitori e comunità che con i sacerdoti guida e accoglie.Mettere al centro Gesù è per noi la strada verso il successo, o per dirla come l’avrebbe detta Baden Powell, il nostro fondatore:“la strada per diventare ed essere uomini e donne felici.”

Anni fa uno scout scriveva:

“Ecco in ogni attimo della nostra vita c'è una promessa, c'è uno sforzo, non importa se sempre mantenuto. La promessa è una strada, quasi mai comoda. E ciò aumenta più si va avanti con gli anni. L’avventura che una volta cercavamo nei boschi e per i monti è ogni giorno in casa, nelle strade, al lavoro, tra la gente. La promes-sa è ogni mattino anche quando la bocca è amara, e andrebbe di sdraiarsi a terra e di lasciare che pensino gli altri. Anche quando il muro dell’incomprensione sembra troppo grande da superare.”

E allora avanti! Noi crediamo che Gesù ci possa accompagnare e sostenere nel tratto di strada che da lui anco-ra ci divide.

O Signore Gesù che hai detto:«Chi mette mano all’aratro e poi si volge indietro non è degno del Regno di Dio», io sono contento della mia Promessa e non voglio tornare indietro.Ti ringrazio di avermi chiamato per questa via e ti domando l’aiuto per continuare.Quando la vita di tanti mi scoraggia e mi suggerisce di essere come tutti gli altri, tu aiutami a essere coerente.Anche se tutti sono cattivi, io voglio essere buono;anche se tutti sono dei vili, io voglio essere generoso;anche se tutti si accontentano di andar dietro all’onda, io voglio ancora camminare diritto.Preservami, o Signore, dalla malinconia senza ragione, dalla noia che tutto distrugge.Fammi brillare davanti agli occhi sempre nuove mete e fammele toccare prima che io mi stanchi per via.Amen

I capi gruppoStefano e ChiaraLeggi l’ articolo completo su: www.parrocchiabovolone.it

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La Croce del Signore

Una testimonianza dal Seminario di vita nuova

IIl seminario VITA NUOVA del 25-27 Gennaio 2013 a Giazza ha aperto le porte del mio cuore a Gesù. L’intenso fine settimana ha dato luce e forza alla Parola di Dio e mi ha fatto compren-dere come Gesù trovi sempre i modi per aiutarmi anche quando il peccato offusca la mia vita. Mi sono sentita amata così come sono, anche se so di essere sempre vulnerabile alle tentazioni e al peccato. Sono stata guidata a ripercorrere tanta parte della mia esistenza e ho compreso come posso cambiare ogni volta che scelgo di mettere Gesù al centro della mia vita. Gesù “non ci tratta secondo i nostri peccati, non ci ripaga secondo le nostre colpe” (Sal 103,10): con tanta fatica ho lasciato entrare Gesù nella parte peggiore di me, è lì che Lui opera, sana ferite e dolori, è lì che guarisce. Ho imparato che sarò in grado di perdonare realmente se comprenderò che cosa vuol dire essere perdonati. Gli insegnamenti mi hanno dato la forza e il coraggio di provare a “rinascere dall’alto” e tentare di diventare una persona nuova giorno per giorno, hanno ridestato le potenzialità del mio cuore che, impregnato di Gesù, è più libero di amare e farsi amare. Ho sperimentato e condiviso con gli altri partecipanti la potenza della preghiera rivolta a Dio nel canto, nel silenzio e nell’adorazione. Rimane indelebile il ricordo degli insegnamenti guidati dallo Spirito Santo che risuonano dal di dentro del mio cuore, illuminano e riscaldano la mia vita, mi rendono capace di continuare a crescere nel mio cammino quotidiano di fede, suscitano in me un amore che non guarda con gli occhi ma con l’anima. Come scrisse Papa Giovanni Paolo II “Il Signore quando attecchisce nell’inti-mo è come un fiore assetato di caldo sole”.Auguro ad ogni persona di riuscire a trovare il tempo di vivere il seminario Vita Nuova. Ringrazio di cuore don Pa-olo e tutta l’equipe per la tanta gioia, per la loro preghiera, per la limpidezza della loro fede e per il loro entusiasmo contagioso per Gesù e il Suo infinito amore. Albarosa

La Croce del Signore Gesù è il segno caratteristico della fede cri-stiana, perché ci ricorda: la morte storica di Gesù; la sofferenza dell’u-manità di tutti i tempi; la salvezza operata da Gesù in quanto esprime la pienezza di amore per noi; lo stru-mento attraverso cui l’umanità si ri-concilia con Dio Padre in Gesù.

Il Crocifisso, dice san Paolo, può apparire “scandalo e stoltezza”, ma esso è “potenza e sapienza di Dio” (cfr.1 Cor1,24-25).

Questo segno ci è consueto, lo ve-diamo in Chiesa, lo troviamo nelle nostre case. Possiamo trovare tanti tipi di croce, con o senza la figura di Gesù, fatti con vari tipi di materiali, anche preziosi, ma poi come guar-diamo ad esso, con quali occhi?

Le nostre tante situazioni di vita, in particolare quelle difficili, ci fan-no guardare alla croce o al crocifisso con un’attrazione strana e stupita.

Questo perché in essa si identi-fica la nostra situazione di dolore o di fatica e avvertiamo che ci invi-ta a vette più alte, ad entrare in un mistero più grande della semplice considerazione della croce, a guar-dare con occhi di fede questo strano strumento di morte che è diventato il segno per eccellenza di ogni soffe-renza umana, e che lascia nel cuore di ciascuno una diversa e unica rea-zione di forte antitesi, un incontro-scontro. La croce è mistero che però ci tocca.

La Croce ci invita a “guardare in alto” verso Dio, e a pensare ad un amore grande che scende su di noi, che ci consola e ci abbraccia; si avverte che ci parla e che Gesù comprende la nostra vita e a Lui possiamo affidare ogni nostra fatica, sentimento e problema.

Dall’alto però Gesù ci dice qualco-sa che diventa per noi motivo di nuo-va vita: “Ecco tua madre...” (Gv 19,27);

“ Padre perdona loro....” (Lc.23,34); ”Ho sete” (Gv19,28); “Oggi sarai con me in paradiso...” (Lc.23,43).

E’ un nuovo invito ad amare la no-stra vita e a farla diventare un dono prezioso di amore, sull’esempio di Gesù il Crocifisso.

In questo tempo di Quaresima, guardiamo alla Croce con fede e la-sciamo che ci parli, per così entrare nell’abbraccio d’amore della Trinità.

Don Giorgio

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TITOLO: ZIguLì. La mIa VITa dOLCeamara COn un fIgLIO dISabILeauTOre: massimiliano VergaedITOre: mondadori

Buona lettura da Rita Rossato! CA

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Giazza 5-7 Aprile 2013Sono aperte le iscrizioni in canonica; si possono iscrivere i giovani nati dall’anno ‘95 in su.

Le meditazioni saranno guidate da un sacerdote esterno alla nostra parrocchia, e ci aiute-ranno a prepararci a vivere la celebrazione e pregare per l’accolitato del nostro co-paesano Matteo Malosto.

Esercizi spirituali giovani

maggiori info su www.parrocchiabovolone.it

La felicità è per tuttiAnche quest’anno continua il

percorso di formazione per per-sone singole, con un incontro periodico a cadenza mensile, una domenica al mese da ottobre a maggio. La giornata si articola in due momenti di riflessione, il pri-mo di carattere spirituale nella mattinata, il secondo nel pome-riggio di carattere psicologico, intervallati dal pranzo.

Il cammino è pensato per uomi-ni e donne cristiani singoli, non sposati, che desiderano vivere

un momento di crescita psicolo-gico-spirituale, con l’opportunità di stringere nuove amicizie. Dal primo ciclo di incontri, svoltosi nell’Anno Pastorale 2007/2008, la proposta formativa ha attirato l’attenzione di molte persone da più parti d’Italia.

Gli incontri si tengono pres-so il teatro parrocchiale alle ore 11,30, con un momento di acco-glienza a partire dalle 9,45 pres-so il Bar dei Preti.

Per ulteriori informazioni o iscrizioni rivolgersi in canonica o visitare il sitowww.parrocchiabovolone.it

Staff progetto Singles

Cosa sono gli esercizi spirituali?Questo metodo di preghiera e di meditazione è stata pen-

sata da sant' Ignazio di Loyola. In un'atmosfera di raccoglimento, di digiuno e di silenzio, e un padre spirituale guida le meditazioni, in questo clima potrà particolarmente agire lo Spirito Santo. Questo ritiro spirituale è un aiuto per la propria conversione e per rafforzare la pro-pria fede e rapporto con il Signore.

Zigulì è una pallina di zucchero grande come una biglia. e' purtroppo l'unità di misura che m. Verga usa per farci capire quanto è grande il cervello del suo figlio disabile moreno.e' la sua vita che ci racconta, piena di lotte, di arrabbiature, ma anche di sogni e di desideri.Queste pagine sono una raccolta di pensieri e immagini quotidiane su cosa significhi vivere accanto a un disabile grave, pensieri molto duri come la rabbia appunto e l'angoscia,ma tal-volta anche molto ironici,su una realtà che per disagio o comodità tutti noi preferiamo igno-rare. e forse per questo nessuno ha mai raccontato.e' un libro che ci farà pensare e capire molte cose anche di noi stessi.

Rita ti consiglia un libro

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BATTESIMI GENNAIO

MELLEGARI EDOARDO di Giorgio e Barbara ModeneseGIULIANO EDOARDO di Rosario e Sclafani AnnaDI BIASE MIA di Luca e Camarda Giorgia

ParrocchialeANAGRAFE

BATTESIMI Matrimoni DEFUNTI

BONINSEGNA ERNESTO di anni 101ZANINI ROMOLO di anni 80MELEGARI GIANNINA di anni 82LINZI CARLO di anni 74POZZATO CALISTO di anni 71BAZZANI GIORGIO di anni 67BELLINI MARISTELLA di anni 71GIACOMELLO ANGELINA di anni 85BELLINI VASCO di anni 78MASSAGRANDE GIANCARLO di anni 73VAROTTO MARIO di anni 82

DEFUNTI

Parrocchia di S.GiuseppeVia Carlo Alberto, 2 • Bovolone - Vr

RedAzione

REDAZIONE: Giovani per la comunicazioneBordoni Francesco, Boscarato Gloria, De Guidi Maria, Ferrarini Edoardo, Malvezzi Sabrina, Padoanello Francesca, Santin Luca, Volpi Matteo, Venturi Giulia, Modenese Micaela-COLLABORATORI: Paolo Santinato, Rita RossatoMatteo Malosto, Angiolina PasiniGRAfICA & IMPAGINAZIONE: Salan Nadia, Bordoni EdoardoSTAMPA: MediaPrint srl

Pubblicazione Articoli & FotoSaremo lieti di arricchire il giornalino con le fotografie o testimonianze sulla vostra esperienza di vita parrocchiale. Se desiderate inviarci materiale vi invitiamo a consegnarlo in canonica o a scriverci un’email a: [email protected] seguito, i criteri per la pubblicazione delle foto sul giornalino parrocchiale:Battesimi: foto di gruppo con l’indicazione del mese. Vi invitiamo ad inviarci voi stessi le fotografie poiché, non avendo un fotografo della parrocchia, non possiamo garantirne la pubblicazione. Se non vengono pubblicate foto di qualche celebrazione è perché non ci è pervenuta alcuna fotografia a riguardo.Compleanni: dai 90 anni compiuti in suAnniversari: 25° di matrimonio - 50° di matrimonio, compreso in poiArticoli:le testimonianze che riceviamo riguardanti attività della parrocchia vengono revisionate dalla redazione la quale provvede, in caso di necessità, a correggere gli errori o ad accorciarne la lunghezza. Se c’è la possibilità verranno pubblicate sul giornalino o sul sito www.parrocchiabovolone.it. Non vengono pubblicate foto ricordo di persone defunte o di attività non attinenti alla vita parrocchiale.

Grazie per la vostra collaborazione Centro Direzionale e Filiale di Bovolone • Via Roma, 2Tel. 045 6992211 - Fax 045 6901023

[email protected] • www.bancaveronese.it

BATTESIMI febbraio

- Campo IV elementare: dal 1 al 7 Luglio - Campo V elementare: dal dal 17 al 23 luglio

Le date dei campi estivi 2013 hanno subito una variazione: