Marketing Relazionale

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Marketing Relazionale Lapo Baglini 2008

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Creare e conservare un network di relazioni a medio lungo termine con aziende e consumatori costituisce oggi più che mai il nucleo del marketing

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Lapo Baglini 2008

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Evert Gummesson – Marketing relazionale, Hoepli, Milano 2005

Bibliografia

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Il marketing relazionale (RM anni ‘90)è basato sull’interazione in un network di

relazione

Il CRM si basa sui valori del marketing relazionale, con enfasi sulle relazioni con il cliente, e consiste nella loro traduzione in

strategie e in applicazioni pratiche

Un network è un insieme di relazioni che può crescere fino a costituire un modello

complesso: qui le parti entrano in contatto attivo una con l’altra

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Creare e conservare un network di relazioni a medio lungo termine con aziende e

consumatori costituiva il nucleo del marketing

Questo ha valore sia nel B2C che nel B2B Amazon.com non solo ordinare libri ma

scrivere e leggere recensioni – community IT può facilitare la creazione di reti tra cliente e

fornitore (Procter&Gamble e Wal-Mart) Le imprese (IBM con Mistsubishi, Intel, Toshiba,

Apple, Lotus…) ricorrono a network cooperativi

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Il successo si basa sulle relazioni umane (h-relationship) e sulle relazioni elettroniche

(e-relationship)

Le imprese condividono risorse per accrescere i benefici forniti agli stakeholders

Alla fine degli anni ’90 la metà delle Fortune 500 aveva dei Relationship Manager

I network sono la materia prima di cui le organizzazioni sono e saranno costituite

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Le relazioni occupano un posto centrale nel comportamento umano e anche

nel business

Le relazioni tra clienti e fornitori sono alla base del marketing

Il punto focale del RM e del CRM è l’individuo

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Nel tradizionale marketing management (4P)relazioni e network giocano un ruolo subordinato ma si riferisce soprattutto al

marketing dei beni di consumo standardizzati

Nel marketing dei servizi, nel B2B e soprattutto nel TQM, qualità percepita dal

cliente e sua soddisfazione, l’importanza del RM è ben diversa, così come l’influenza

dell’IT

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“Il marketing è l’intero business visto dalla prospettiva del suo risultato finale, cioè dal punto di vista del

cliente”Peter Drucker 1954

L’essenza del concetto di marketing è capire le esigenze e i desideri del

cliente

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Valori fondamentali del RM

1. La gestione del marketing si traduce nella gestione di imprese orientate al marketing (FTM: tutti influenzano le relazioni)

2. Collaborazione a lungo termine e win-win, relazioni di scambio reciprocamente soddisfacenti

3. Tutte le parti attive e assumono responsabilità (C2C interazione fra consumatori)

4. Valori di relazione e servizio al posto di valori burocratico legali (fornitore esperto e cliente ignorante)

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Il concetto nel RM è l’opposto del marketing di transazione (one shot deal): qui l’acquisto di

un prodotto non aumenta la possibilità di uno nuovo (switching costs)

Nel RM si enfatizza la fidelizzazione, il TM non ne ha alcuna ambizione: beni standardizzati

al minor prezzo in specifici tempi di consegna (zero relationship)

Una relazione non deve essere mantenuta se non funziona

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La gestione di un’impresa ruota attorno a due temi: assicurarsi che si abbia

qualcosa da offrire e venderlo a un prezzo maggiore dei costi

Si sente il bisogno di tornare ai valori tradizionali, management by walking

around: analisi sistematica + esperienza personale e intuito utilizzando la

prospettiva relazionale

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Proprietà delle relazioni

Collaborazione Longevità Impegno, dipendenza importanza Fiducia, rischio, incertezza Potere Frequenza, regolarità, intensità Adattamento Attrazione Vicinanza e lontananza Formalità, informalità, trasparenza Routine Contenuto Proprietà personali e sociali

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Il ROR, Return On Relationship, è il risultato finanziario netto a lungo termine prodotto

dall’avvio e dal mantenimento di un network di relazioni: la sua misurazione è agli albori

Un miglioramento della qualità percepita dal cliente aumenterà al sua soddisfazione, la

fedeltà e la redditività

Il ciclo di vita dipende dalla capacità del fornitore di soddisfare le esigenze e adempiere le promesse in modo da

mantenere il cliente

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Buona qualità interna dipendenti soddisfatti

permanenza dei dipendenti buona qualità esterna clienti soddisfatti

permanenza dei clienti alta redditività

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Loyalty accounting matrix

Intensità della relazione (heart appeal)

Rischiosi Fedeli Ambasciatori

In cerca Rischiosi Fedeli

Persi In cerca Rischiosi

Att

ratt

ivit

à (

bra

in a

pp

eal)

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Il ROR non è stato ben correlato alla fedeltà: in un paradosso si dice meno i clienti sono fonti di profitto più sono soddisfatti (volo aereo)

Il valore percepito è il risultato della qualità percepita dal cliente e del suo sacrificio

Maggiori sono la forza della relazione e la fedeltà del cliente, minori le alternative percepite

La longevità e la forza della relazione influenzano il tipo di interazioni e quindi i costi

La differenza fra i ricavi e i costi determina la redditività (ROR)

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Tasso di retention e tasso di abbandono

I clienti abbandonano un fornitore:

Percepita indifferenza 68% Insoddisfacente gestione reclami 14% Iniziative concorrenti 5% Prezzi più bassi 9%

Riducendo il tasso di abbandono del 5% si possono raddoppiare i profitti netti

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La fedeltà dei clienti è strettamente connessa alla fedeltà dei dipendenti e degli investitori

Qualità, produttività e profitti non sono separabili

Le tribù aziendali marketing, contabilità, qualità e produttività hanno differenti tradizioni,

vocazioni e culture

Un’alta qualità del servizio produce basti costi relazionali e viceversa

Nei servizi la relazione cliente-fornitore può essere una fonte primaria di qualità e

produttività

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Il cliente nei servizi e nel B2B diventa quindi:

Consumatore Coproduttore Part time marketer Manager (coordina produzione, consegna e

vendite Fornitore di conoscenza

Passaggio dal consumer al prosumer

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La catena del valore Attività primarie: Logistica in entrata Produzione Logistica in uscita Marketing Vendite Servizi Attività di supporto: Acquisti Sviluppo tecnologia Risorse umane Infrastruttura dell’impresa

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Nuove teorie come la balanced scorecard nella contabilità:

Capitale finanziario Capitale clienti Capitale processi aziendali interni Capitale apprendimento e crescita

Passaggio dai beni tangibili hard ai valori intangibili soft

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Il capitale intellettuale è il valore totale di un’impresa (il prezzo delle sue azioni) meno il

valore contabile

Si può dividere in:

Capitale umano Capitale strutturale

Il CRM è un modo per trasformare il capitale umano in capitale strutturale anche

attraverso il eCRM (data warehouse e data mining)

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I costi di breve termine sono facili da prevedere mentre le entrate di lungo termine possono essere valutate soltanto strategicamente e

qualitativamente

Se il fornitore gestisce bene le relazioni il cliente ritorna: principio boomerang nel quale

cliente e fornitore sono dalla stessa parte

Una relazione ha conseguenze economiche per molti soggetti e i risultati delle differenti

relazioni sono interdipendenti

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L’approccio è quindi di

Creare valore per i clienti Creare valore per i dipendenti Creare valore per gli azionisti Creare valore per gli stakeholders in senso

ampio

il tutto in un’ottica di condivisione quale chiave per tale creazione

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Strategie per migliorare il RORRelazioni cliente-fornitore

I costi di marketing diminuiscono quando la retention sale

I clienti soddisfatti non producono necessariamente redditi

Impatto sul ROR degli elementi intangibili Relazioni parte del capitale strutturale Relationship, CRM, key account manager Buone relazioni rendono i clienti part time

marketers (PTMs) Clienti fedeli meno sensibili al prezzo Interpretare gli indicatori di soddisfazione

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Strategie per migliorare il RORRelazioni con i concorrenti

In difficoltà quando la nostra retention aumenta

Relazioni multidimensionali Attraverso le associazioni si può migliorare

le condizioni di un settore e accrescerne l’immagine

Oggi sono i network a competere tra loro

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Per aver peso gli aspetti di RM e di CRM devono essere introdotti nel processo di

pianificazione del marketing:

1. Selezionare un portafoglio di relazioni2. Stabilire obiettivi, misurare i risultati e

monitorare l’implementazione3. Valutare le conseguenze del RM per

l’organizzazione, i processi, i sistemi e le procedure

Il marketing va rivisto spesso nella realtà quotidiana e va riesaminato almeno una

volta all’anno attraverso un marketing audit