Maria Simona Barberio · in un mondo appeso di ricordi come in quadro silenzioso che ingurgita e...

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  • Maria Simona Barberio

    Cadono piogge nel pineto

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    CADONO PIOGGE NEL PINETO (GENNAIO 2016 – DICEMBRE 2016)

    DI MARIA SIMONA BARBERIO

    IN COPERTINA: “SENZA TITOLO” – SIMONA BARBERIO – ACRILICO – GENNAIO 2017.

  • 3

    A chi

    nel pianto consola il proprio cuore

  • 4

  • 5

    INTRODUZIONE

    “Cadono le piogge nel pineto” è il titolo della presente

    raccolta di versi. I componimenti non sono numerosi e, presi

    a sé, sono tutti un po’ diversi. Non c’è uno stile univoco

    anche se i temi sembrano rincorrersi come nuvole soffiate

    dal vento.

    Di primo acchito si ha l’idea di leggere piccoli quadri di

    paesaggi, di emozioni, sensazioni. Quasi come se si

    assistesse allo scorrere di un pennello che vibra note spesso

    taciute sulle labbra.

    Ed è proprio questo, in effetti, l’intento. Il volume presenta

    poesie pennellate per dare le note dei colori delle anime che

    viaggiano nel mondo. Soprattutto quelle tristi, ricche,

    impastate, di dolori e sofferenze.

    La storia della vita è spesso una canzone triste per molti.

    Per chi non accetta i dispiaceri, per chi piange nella notte,

    per chi lamenta mancanza degli affetti. Accade a giovani,

    anziani, donne, bambini. Un po’ a tutti: a chi viaggia in

    questo mondo.

    Si potrebbe, quindi, pensare ad un lavoro che canta il

    pessimismo, che vede tutto marcio, che pensa tutto storto

    ma in realtà l’opera da questo è lontana all’infinito.

    Tracciare le linee della realtà in cui l’uomo si barcamena, in

    cui navigano i suoi pensieri e desideri, non ha alcuna vela di

    pessimismo bensì la giusta luce del timone.

    La guida di una nave conosce la sua rotta, pertanto, può

    capire dov’è che sta portando. L’uomo, a volte, perde la

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    bussola. Spesso. Perde se stesso, si confonde, si lascia

    andare e inizia a naufragare, va presto alla deriva.

    È quasi come un treno senza binario che cammina ormai

    privato della sua stessa identità, della sua piena verità.

    Ecco qui, quindi, questo libro. Corto, breve ma intenso.

    Bei suoni nelle parole, immagini avvolgenti, piccoli scrigni

    racchiusi in ogni poesia. Ma se la nota che colpisce sembra

    parlare solo di tristezza allora non può passare chiaro il

    senso di tal scritto.

    Occorre fare luce.

    Per poter raddrizzare i propri sentieri è necessario partire

    dalla corretta lettura del reale. Bisogna imparare a

    conoscere e conoscersi. Accettarsi e scoprirsi. In fondo

    aprirsi.

    Se si vuole osservare da un pineto il cadere delle piogge è

    giusto mirarlo, visitarlo, un po’ ascoltarlo e non di getto

    rifuggirlo.

    Il cuore soffre. La sofferenza si trova in ogni dove, vi sono

    Cristalli di sale senza Sole per questo non si riesce a vivere

    sereni.

    Il volume allora canta gioia. Mostra il reale per farne buon

    tesoro, per vedere dov’è la sofferenza e non sprecarla, non

    gettarla, non odiarla, non sperperarla. È importante scoprirla,

    non fuggirla.

    Se si inizia a prendere coscienza e ad ascoltare i cuori sol

    nel pianto si può portare Pace, si può donare Amore, si può

    donare Dio al cuore pien dell’io.

    1 marzo 2017 Simona Barberio

  • 7

    Un giorno perfetto

    Per chi dorme e mai si sveglia

    per chi vive all'ombra dei conigli

    per chi dimentica anche i propri figli

    Per chi nel cuore non ha pace

    per chi non riconosce più la propria voce

    Per chi dorme illudendosi di avere la sua vita

    per chi non piange

    pur vivendo di un eterno lutto senza fine.

    Per chi dispera di rivedere l'alba

    per chi ha ancora da soffrire

    Per chi si cerca e ancora non si trova

    Per chi ha la storia da vivere davanti.

  • 8

    Stride il buio

    Stride il buio che affligge ciascun corpo

    e senza vertebre di vene non vi è bene

    che si offra a nessun uomo.

    Stride. Si calcifica

    e si stritola

    il giro delle vite

    che si intreccia per le strade.

    Nasce male un corpo non nutrito.

    E muore senza un dito

    la mano che non scrive.

  • 9

    Onde silenziose

    Ti fermi

    ad ascoltare la notte

    con i suoi racconti

    le sue melodie

    le sofferenze indefinite

    che si celano

    alla luce del giorno

    all'albeggiare della vita.

    Ascolti

    le onde silenziose

    che alla deriva

    si infrangono

    davanti alle difficoltà

    che sembrano muri

    invalicabili.

    E passano i giorni

    e gli anni.

    Mentre si appassisce

    e ci si assopisce

    nella monotonia

    di un dolore

    che non più si sente.

  • 10

    Barriere

    È facile vivere

    in un mondo appeso di ricordi

    come in quadro silenzioso che ingurgita

    e rigetta

    la storia di un cammino.

    Un nero giardino

    che fa da cornice

    a strade senza alcun riparo.

    Amaro contrasto

    che denuda il tempo di una scossa.

    La breccia di una porta

    che non conosce meta.

    Si alzano barriere

    all'ombra della vita.

  • 11

    Piange la notte

    Scende la pioggia

    nella più cruda delle storie.

    Scende, solcando i lembi della nuda pelle.

    Un rivolo di caldo

    che il viso incornicia

    mentre luce il verde smeraldo

    di un occhio che ancora

    non ha visto molte cose.

    Scalda il cuore

    una fiamma arroventata

    di silenzi mai ascoltati.

    Piange la notte

    travasa il suo dolore

    lungo le rovine di un antico castello

    e le nuvole, gonfie e soffiate

    all'orizzonte

    si spingono sempre avanti

    per cantare ancora una volta

    la canzone triste

    della storia della vita.

  • 12

    Ombre bianche speranzose

    Navigano

    mari, paesaggi, nuvole.

    Navigano sogni, tempi, ricordi.

    Navigano pensieri e desideri.

    Come piccole barchette in mezzo all'acqua

    che affannano il respiro della vita.

    Piccole ombre bianche speranzose di luce colorata.

    Navigano

    uomini

    piccoli come biglie di vetro che si infrange.

    Navigano

    appesi a fili trasparenti

    e senza denti

    afferran ciò che passa.

  • 13

    Parlano cubi

    Parlano cubi di metallo, di cemento, di vetro resina.

    Parlano lingue dure al cuore ed all'orecchio.

    Si parlano addosso

    ilari e lieti delle loro voci.

    Parlano di vuoti.

    Eppure son ridenti

    e stretti, in mezzo ai denti,

    han lame già affilate

    di fette di macello, di carne di budello,

    sventrate, spaventate

    ma senza alcun timore.

  • 14

    Uomini sbriciolati

    Miriadi di volti vilipesi

    appesi e sconosciuti

    di uomini che non si sono mai piaciuti.

    Impiastri di posticci accartocciati

    impellicciati

    sotto inchiostri di fili ingarbugliati.

    Uomini che non sanno più chi sono

    in questo mondo

    stretti in un contorto girotondo.

    Uomini che han perso il loro ver linguaggio

    senza coraggio

    vivendo di disagio

    all'arrembaggio.

    Appesi, contesi,

    distesi, offesi,

    macchiati,

    del tutto sbriciolati.

    Uomini senza ritegno

    che mostrano contegno

    su muri già imbiancati

    di fili ormai staccati.

  • 15

    Fiori bruciati

    Vedi i fiori appassire

    li vedi morire

    all'alba,

    al primo sole.

    Senza rumore,

    senza vagire.

    Li vedi lì, così,

    morire

    senza sapere,

    senza temere

    senza nulla proferire.

    Li vedi lì, morire,

    e non li puoi salvare.

    Gelati

    consumati

    freddati

    al fuoco dell'inferno

    ormai scaldati.

  • 16

    Fa male

    Fa male

    eppure

    non si può evitare.

    Fa male.

    Tanto male.

    Ma vi è poco da fare

    se l'occhio nulla vede.

    Fa male.

    Fa male intensamente.

    Ma non si sente niente

    se non vi sono orecchie.

    Fa male.

    Tanto tanto male.

    Se il cuore è ormai

    di pietre incastonato.

    Fa male.

    Fa male

    veramente.

    Ma vi è cemento

    nel cuore e nella mente.

  • 17

    I silenzi parlano

    È notte e c'è silenzio

    nulla turba la quiete

    del tempo che si ferma

    ma parlano i silenzi

    parlano i tratti delle rughe

    i visi segnati dal dolore

    i volti graffiati dall'amore.

    Spento il sorriso

    muto lo sguardo

    sfibrati i capelli

    di giovane donna.

    .

  • 18

    Ombre perdute

    Si può morire imbottigliati

    dai propri assurdi pensieri.

    Si può morire così,

    a primavera,

    quando tutto germoglia

    e i campi si imbiondano di grano.

    Si può morire soli sotto il Sole e

    senza accorgersi di nulla

    si può continuare ad andare in scena

    come in un teatro di vite che non han futuro.

    Ombre perdute nel tempo senza alcun riferimento.

  • 19

    Fili intricati

    Intricati i fili della mente.

    Così nascosti da non scoprire nulla.

    Si può guardare con gli occhi da bendati

    e verdi prati soltanto immaginare

    ma mai Sperare se il buio è tanto fitto.

  • 20

    Bimbi muti

    Piccoli coriandoli

    lanciati dalla mano

    piccina di un bambino.

    Piccoli puntini

    tutti ballerini.

    Un passo di danza

    che classico diviene.

    Un volo di coriandoli

    che fluttuano nell'aria.

    Un coro di voci piccole

    e lontane.

    Bimbi

    morti di fame.

    Bimbi senza madre

    senza padre.

    Bimbi accovacciati

    da soli in mezzo ai prati.

    Bimbi

    che sembrano cresciuti

    ma sono ancora muti

    e gli occhi hanno di pianto.

  • 21

    Ossa di creta sbriciolata

    Trasportati dal soffio del vento

    ci si lancia su cavalli da guerra

    che volano veloci all'orizzonte.

    Si inarcano onde di vita colorate

    e veloci ci si muove incontro al sole.

    E se si muore

    si pensa che sia Vita

    perché vissuta all'ombra dello sbando.

    Non è un incanto che

    si spezza sulla strada

    ma solo ossa

    di creta sbriciolata

    e non c'è fata

    che possa dare Vita.

  • 22

    Gocce di pioggia

    Gocce di pioggia che

    si aggrappano inutilmente

    a freddi vetri

    appannati.

    Terrorizzate

    cercano di combattere

    aliene

    forze di gravità

    per cui divengono pesanti.

    Precipitano

    lentamente

    cadono

    scendono

    senza freno

    come su una pista

    ormai oleosa.

  • 23

    Nuvole disperse

    Corrono le nuvole

    soffiate dal vento.

    Stendono i loro lembi

    come nembi

    che si perdono nell'aria.

    Corrono,

    le nuvole corrono

    e non sanno neanche dove.

    Non si fermano

    non si pensano

    solo corrono

    e si perdono.

    Soffiano

    Come venti

    che non conoscono tramonto

    neanche pace

    nessun riposo.

    Corrono

    Corrono

    e si disperdono.

  • 24

    Cadono piogge nel pineto

    Slittano

    parole

    sdrucciolano

    e rotolano

    via

    sul selciato

    sulla strada della vita

    arrotolate e impastate

    di vento acqua e fango

    di pioggia nel pineto

    di foglie gialle cementate.

    Slittano

    cadono

    foglie gialle

    morte

    giù per terra.

    Cadono

    le piogge nel pineto

    cadono lente

    e sofferente

    è l'anima ammalata

    che piange

    e un poco muore.

  • 25

    È notte

    È notte. Tutto tace.

    Non vi è che un lume alla finestra.

    È notte. E tutto si riposa.

    Dorme la terra, le piante, i fiori, la natura.

    È notte.

    Nel buio della mente.

    E non si sente.

    Non si ascolta, non si percepisce.

    È notte. E tutto ti tradisce.

    Gli amici, le paure.

    È notte.

    Se si è lontani dall'Eterno,

    dall'ascolto di Dio che canta al cuore.

    È notte.

    E c'è rumore.

    È il cuore sofferente.

    Al buio, nel ghiaccio

    lo si sente.

  • 26

    Per chi…

    Per chi piange

    perché non vede il suo domani.

    Per chi ha la guerra

    che stringe già i suoi polsi.

    Per chi ha le forze ristrette da pensieri.

    Per chi già a ieri ancora il suo passaggio.

    Per chi si vede piccino e trasparente

    e per chi mente

    pensando alla vittoria.

    Per chi è indeciso

    e pensa al suo passato

    per chi è infelice

    e sempre più agitato.

    Per chi già muore

    all'alba del domani

    e non riesce a viver del presente.

    Per chi non sente.

    Per chi si crede muto.

    Per chi ha taciuto

    il forte suo dolore

    che dentro muore

    se non si dona a Dio.

  • 27

    Cristalli di sale senza sole

    Ci sono righe in ogni pagina di storia

    che si sciolgono nel tempo,

    nel giorno, nella sera, nella notte di ciascuno.

    Ci sono note, di pianto, di sorriso,

    che colorano le pareti di ogni casa.

    Ci sono.

    Tracce, segni, sogni

    affacciati nel barlume della notte

    tra le fessure della pelle

    che sembrano nuvole leggere

    e invece sono lame

    che stendono sottili

    i loro tristi fili.

    Ci sono.

    Vite che sembrano pezzetti

    di stoffa ricucite,

    di strappi senza vite.

    Ci sono.

    Ci sono e non ci sono.

    Frastuoni di sorrisi

    e lacrime indecise

    che scendon lentamente

    tra fiori e verdi campi.

  • 28

    Ci sono.

    Ci sono e non ci sono

    Cristalli di sale senza sole

    che vivono distanti

    e senza più diamanti.

    Ci sono.

    Ci sono.

    E ancor nessun li vede.

  • 29

    Sommario

    INTRODUZIONE ................................................................................................................................... 5

    Un giorno perfetto .......................................................................................................................................... 7

    Stride il buio .................................................................................................................................................... 8

    Onde silenziose ............................................................................................................................................. 9

    Barriere ......................................................................................................................................................... 10

    Piange la notte ............................................................................................................................................. 11

    Ombre bianche speranzose ....................................................................................................................... 12

    Parlano cubi ................................................................................................................................................. 13

    Uomini sbriciolati .......................................................................................................................................... 14

    Fiori bruciati .................................................................................................................................................. 15

    Fa male ......................................................................................................................................................... 16

    I silenzi parlano ............................................................................................................................................ 17

    Ombre perdute ............................................................................................................................................. 18

    Fili intricati ..................................................................................................................................................... 19

    Bimbi muti ..................................................................................................................................................... 20

    Ossa di creta sbriciolata ............................................................................................................................. 21

    Gocce di pioggia .......................................................................................................................................... 22

    Nuvole disperse ........................................................................................................................................... 23

    Cadono piogge nel pineto........................................................................................................................... 24

    È notte ........................................................................................................................................................... 25

    Per chi… ....................................................................................................................................................... 26

    Cristalli di sale senza sole .......................................................................................................................... 27

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    CADONO PIOGGE NEL PINETO (GENNAIO 2016 – DICEMBRE 2016)

    DI MARIA SIMONA BARBERIO

    IN COPERTINA: “SENZA TITOLO” – SIMONA BARBERIO – ACRILICO – GENNAIO 2017.

    www.simonabarberio.it

    Quest'opera è stata rilasciata con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported. Per leggere una copia della licenza visita il sito web http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/ o spedisci una lettera a Creative Commons, 171

  • MARIA SIMONA BARBERIO ha compiuto i suoi studi presso

    la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli

    Studi di Verona, laureandosi in Economia e Commercio.

    Attualmente è docente di ruolo di Matematica Applicata nella

    Scuola Secondaria Superiore.

    “Poesie pennellate per dare le note dei colori

    delle anime che viaggiano nel mondo.”

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    Unported. Per leggere una copia della licenza visita il sito web

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