Marco Papagni Portfolio Architecture

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Portfolio Marco Papagni

description

Collection of works since 2011

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Portfolio

Marco Papagni

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“Non si può avere gli edifi ci più magnifi ci se non sono a fuoco. Essi diventano come delle belle auto parcheggiate per strada”

Leon Krier

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MARCO PAPAGNI30.09.1992

ISTRUZIONE

09.09.2011 - 23.02.2015

18.06.2011

01.04.2014 - 30.06.2014

LAUREA IN ARCHITETTURA AMBIENTALE Politecnico di Milano, facoltà di Architettura, 101/110Tesi: la serra bioclimatica, studio per un corretto inserimento nelle facciate di edifi ci residenziali a Milano

Diploma di Perito GeometraISIS G. Quarenghi, 84/100

ESPERIENZE LAVORATIVE

STAGE PRESSO LO STUDIO DI ARCHITETTURA DI NARNO POLICollaborazione per il progetto di un quartiere a Dakar, Senegal

SOFTWARE AutoCAD, ArchiCad, Rhinoceros, GoogleSkecthUp, Artlantis, Adobe Photoshop, Illustrator, InDesign, Cened+

Model making e predisposizione al lavoro di gruppo

LINGUE ITALIAN : lingua madreENGLISH: livello B2 - IELTS 6.5

ATTITUDINI

BERGAMO, ITALIA

[email protected]

+39 347 8104293

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Edifi cio residenziale nel centro di Milano

Analisi e pianifi cazione urbana di Gorgonzola (MI)

Progetto di una scuola materna a Milano

Riqualifi cazione del carcere di Opera (MI)

Social housing a Dakar, Senegal

CONTENUTI

LAVORI ACCADEMICI

LAVORI PROFESSIONALI

SELEZIONE DI LAVORI PRODOTTI DAL 2011

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Professore: Massimo CurziAutunno 2011 Laboratorio di progettazione 1

EDIFICIO RESIDENZIALE A MILANO

L’obbiettivo principale del progetto è di creare una nuovo modo di vivere una casa. L’area di progetto è situata nei pressi di Piazza Affari, il cen-tro fi nanziario di Milano. Il quartiere circostante è caratterizzata da strette vie pavimentate e l’edifi -cio si trova all’angolo di via del Bollo e via Zecca Vecchia. L’edifi cio è una continuazione della fac-ciata esistente su via del Bollo e quindi mantiene la stessa altezza dell’edifi cio confi nante. L’edifi cio ha inoltre una parte commerciale al pia-no terra. Il piccolo bar al suo interno è diviso in 2 zone che circondano il vano scala, unite tramite una serra passante. In contrasto con l’intorno, il nuovo edifi cio non è intonacato ma le facciate vengono ricoperte da delle assi di legno affi ancate. Questa soluzione in-centra l’attenzione sull’edifi cio e trasforma il pro-getto in un’attrazione per l’intero quartiere. L’edifi cio è diviso in 3 appartamenti: 2 di essi han-no una scala interna che sepera la zona living dal-la zona notte; il terzo appartamento copre invece l’intera dimensione della casa al terzo piano.La nuova esperienza che ho voluto creare all’in-terno del progetto è quella di vivere oltre il limite della propria casa. Per questo motivo tutte le fi nestre hanno un’ estensione all’esterno come dei bow-window. questa soluzione crea un nuovo spazio all’interno dell’appartamento e migliora l’aspetto dei pro-spetti. Questo tipo di fi nestra ha come obbiettivo quello di creare un insolito tipo di aperture che in Italia non siamo abituati a vedere e utilizzare.

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Volume: 13m x 11m x 13m

Sezione

Piano terra

Prospetto Est

Primo piano

Vano scala nel centro Spazio pubblico: cafè

FASI PROGETTUALI

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Prospetto Nord

Secondo piano

Prospetto Sud

Terzo piano

Divisione degli appartamenti: 2 + 1 Disegno della facciata Estrusione delle fi nestre

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Gorgonzola è una città situata nella prima perifi e-ria di Milano. E’ una città di 20 000 abitanti e il suo nome deriva dal formaggio Gorgonzola, che vie-ne ancora prodotto nella maggior parte delle fat-torie della città. Il poco esteso centro storico della città è circondato dagli edifi ci di più recente co-struzione come una città radiale. In questo modo gli edifi ci nuovi vengono costruti ai limiti della città e mano a mano che ci addentriamo verso il cen-tro sale l’età media degli edifi ci. Nel 1968 l’espansione di Milano ha portato la li-nea verde della metropolitana fi no a Gorgonzola. Infatti, il grande depositivo costruito in città costi-tuiva l’ultima stazione della linea. Con l’estensione successiva della città di Milano la linea verde ven-ne prolungata oltre Gorgonzola e il grande depo-sito ora è pressochè inutilizzato. Il progetto è situa-to di fatti sulla area del deposito e a delle strutture vicine connesse alla sua funzione. La priorità del progetto è quella di creare un quartiere residen-ziale con all’interno spazi per servizi, parchi pubbli-ci e aree commerciali. Il progetto urbano scaturi-to è un grande parco verticale che connette gli edifi ci dell’area e si snoda attraverso essi. Il primo passo per il progetto era analizare l’uso del suolo nella città capendo come i servizi erano allocati nel territorio e come le infrastrutture connettesse-ro la città. Il secondo step è stato quello di dare agli edifi ci un volume tale da evitare l’ombreggia-mento del parco e degli altri edifi ci: tutti gli edifi ci situati ad Ovest sono più bassi di quelli a Est. Il terzo passo era la costruzione del parco: usando la for-ma allungata ho creato un parco che alternas-se giardini, piazze e spazi ricreativi. Ogni piazza è come un grande playground ed è connessa alla seguente tramite una pista ciclabile ombreggiata da alberi a foglia caduca che cambiano l’aspet-to del parco ogni stagione.

Professore: Gabriele CalmantiLaboratorio di UrbanisticaPrimavera 2013

ANALISI E PIANIFICAZIONE URBANA DI GORGONZOLA, MILANO

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Sezione A-A

Uso del suolo

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Sezione B-B

PlanimetriaPlanimetria

B

A

B

A

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Professore: Remo Dorigati

SCUOLA MATERNA A MILANOLaboratorio di progettazione 3Autunno 2013

Il progetto di una scuola materna parte dai biso-gni psicologici e materiali dei bambini. In accordo con le teoria della dottoressa Maria Montessori, una della migliori psicologhe del ventesimo seco-lo, i bambini, devono trovare e formare la propria personalità durante gli anni passati a scuola. La selezione dei materiali, le forme, le aperture e le altre parti che regolano questo progetto assumu-no un ruolo molto importante. Inoltre, l’architettu-ra di un kindergarten deve garantire la creazione di una comunità dove i bambini possano collabo-rare e costruire la propria personalità tutti insieme. L’area è situata nella parte Est di Milano, più pre-cisamente in via Reni; ha una forma rettangolare ed è circondata da edifi ci mediamente alti. Nella parte Nord, si trova una via traffi cata e la linea del tram con la sua rispettiva fermata.Il primo passo del progetto è stato quello di collo-care l’ingresso e isolare la scuola dal rumore del traffi co e dall’inquinamento con un lungo muro e un ingresso scatolare che funziona da fi ltro per l’entrata. Il secondo step è stato quello di creare 4 grandi aule laboratorio con il bagno al loro inter-no. Ogni classe ha una grande facciata esposta a Sud. Il terzo passo è stato connettere il blocco di ingresso con il blocco delle classi tramite un gran-de spazio triangolare con una serra solare sul lato ovest. La serra può essere totalmente aperta per connettere la parte interna della hall con la parte esterna oppure specialmente nei giorni di piog-gia, la serra può allargare il salone aprendo solo le fi nestre interne. L’ultimo passo è pensare all’ester-no: una grande passeggiata coperta connette 3 spazi verdi. Questi 3 spazi hanno 3 differenti funzio-ni per stimolare l’immaginazione dei bambini. Inol-tre questa divisione aiuta le maestre a controllare i movimenti dei bambini all’esterno.

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Situazione attuale dell’area Pregi e difetti dell’area Percorso solare

FASI PROGETTUALI

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2 blocchi + 1 salone Serra e connessione delle aree verdi La camminata esterna coperta

Planimetria

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Prospetto Est

Prospetto Nord

Prospetto Ovest

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Vista delle aule

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Questo progetto si trova in un ambiente estrema-mente particolare. Il carcere di Opera è una della più severe case di reclusione ed ha una struttura antiquata non adatta ai nuovi sistemi di sicurezza. La dimensione della cella ha inoltre effetti sulla vi-sta e i valori di umidità e illuminazione rendono lo sconto della pena una tortura. Il progetto insiste sulla sezione di massima sicurezza e specialmente sugli spazi dedicati all’ora d’aria, i camminamen-ti, dove i reclusi passano 4 ore della loro giornata tutti insieme. A causa del problema di incontro tra detenuti di diversi settori, i camminamenti sono tripartiti. Que-sta separazione è stata usata però per creare una matrice di progetto: in orizzonatale l’estrema na-tura degrada fi no all’artifi cialità; verticalmente gli spazi individuali si trasformano in aree collettive passando per uno spazio fi ltro coperto. Il primo passo è stato incorporare le aule per i col-loqui con il corridio e la chiusura del portico esi-stente con fi nestre scorrevoli: si crea cosi uno spa-zio defi nito “invernale” che garantisce la fruibilità dell’area anche nella stagione più fredda.Il secondo step è stato quello di estendere il cam-minamento oltre i limiti esistenti distruggendo le pareti dell’ultimo camminamento. Successiva-mente ho creato delle fi nestre nei muri di conte-nimento per dare ai detenuti una vista migliore e più profonda.L’ultimo passo è stato equipaggiare le 9 aree in maniera differente: una area boschiva, una pale-stra, un campo di calcio, una pista per correre e una parete d’arrampicata sono degli esempi.

Professore: Lorenzo ConsalezLaboratorio TematicoPrimavera 2014

RIQUALIFICAZIONE DELLA CASA DI RECLUSIONE DI OPERA, MILANO

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Stato attuale dell’area

“I camminamenti”

Divisione dei “camminamenti”

Volume invernale

Estensione dell’area

Nuova divisione delle aree

FASI PROGETTUALI

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Planimetria

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Sezione A-A

Modello

Vista volume invernale

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Sezione B-B

Vista palestra

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Istruttore: Narno PoliStage presso lo studio di archittera di Narno Poli

SOCIAL HOUSING A DAKAR, SENEGALPrimavera 2014

Il progetto è situato in un’area non lontana dal centro di Dakar. Il clima del Senegal è noto per essere molto caldo e nelle aree suburbane vi sono molte aree somiglianti a dei deserti.Il progetto è costruito da una azienda edile italia-na per i senegalesi che lavorano in Italia. La casa infatti viene pagata dal lavoratore mentre la sua famiglia rimane in Senegal aspettando il suo ritor-no dall’Italia. Ora, le famiglie vivono in pessime condizioni e la prerogativa principale del proget-to è la rapidità dei lavori.Il progetto è costituito da strutture prefabbricate, molto facili da installare perchè le temperature non permettono di lavorare per l’intera giornata. Questa struttura si basa su travi d’acciaio che so-stengono i muri prefabbricati.Per venire incontro alle tradizioni della popola-zione senegalese ho progettato un grande tetto piatto accessibile tramite una scala dove gli utenti possono trascorre il dopo cena come da usanza.Per velocizzare i lavori le case sono collocate in linea e hanno solo due differenti tagli. Per questi motivi questo progetto mantiene un prezzo molto basso ed la sua facile edifi cazione gli attribuiscono il ruolo di modello per le prossime aree di espanzione attorno a Dakar.

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Quadrilocale 100 m2

Prospetto Nord

Trilocale 80 m2 Vista del tetto-terrazza

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Street wiew

Prospetto Sud