MANUALE UTENTE - TecknoworksTecknoWorks 16/55 Esempio: Se in bilancio sono iscritti 100.000.000 di...
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MANUALE UTENTE
Business Studio Manuale Utente
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Business Studio Versione 2007
1 INTRODUZIONE ...................................................................................................................................................... 3 2 IMMISSIONE DATI .................................................................................................................................................. 5
2.1 BARRA DEGLI STRUMENTI GENERALE................................................................................................. 5 2.2 BARRA DEGLI STRUMENTI CONTESTUALE ......................................................................................... 7 2.3 BARRA LATERALE...................................................................................................................................... 9
2.3.1 Documentazione ....................................................................................................................................... 10 2.3.2 Informazioni Generali............................................................................................................................... 11 2.3.3 Gruppi ....................................................................................................................................................... 13 2.3.4 Bilancio Precedente .................................................................................................................................. 15 2.3.5 Costi Fissi ................................................................................................................................................. 17 2.3.6 Spese Personalizzate ................................................................................................................................. 19 2.3.7 Spese della vendita/marketing .................................................................................................................. 22 2.3.8 Mutui......................................................................................................................................................... 24 2.3.9 Risorse Umane.......................................................................................................................................... 28 2.3.10 Investimenti .............................................................................................................................................. 31 2.3.11 Leasing...................................................................................................................................................... 33 2.3.12 Prodotti ..................................................................................................................................................... 35 2.3.13 Gestione IVA ............................................................................................................................................ 39 2.3.14 Imposte ..................................................................................................................................................... 41
3 PERSONALIZZAZIONI.......................................................................................................................................... 42 4 ANALISI DI BREAK EVEN ................................................................................................................................... 45 5 BUSINESS DESIGNER........................................................................................................................................... 47 6 ATTIVAZIONE ....................................................................................................................................................... 50 7 VERSIONI................................................................................................................................................................ 51 8 LICENZA ................................................................................................................................................................. 52
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1 INTRODUZIONE Il successo di un’impresa dipende essenzialmente dalla qualità delle decisioni che ne
influenzano il divenire. Queste, a loro volta, sono strettamente collegate con la
capacità dei decisori e con il grado di incertezza in cui essi si trovano a operare le
proprie scelte.
Il processo decisionale è, quindi, uno dei principali fattori critici del successo di
un’impresa: riuscire a migliorarlo determina, in maniera quasi automatica, un
incremento delle performance dell’azienda sugli scenari competitivi nei quali si trova
a operare.
Dal momento che a una maggiore ampiezza e profondità delle conoscenze a
disposizione del decisore corrisponde una maggiore efficacia ed efficienza del suo
operato, il problema fondamentale è riconducibile a quello di riuscire a ridurre
l’incertezza insita in ogni scenario competitivo. Occorre, dunque, avvalersi di
strumenti adatti sia a studiare le condizioni esistenti nel momento dell’attivazione del
processo decisionale (il cosiddetto Tempo Zero) , sia a tracciare l’evoluzione della
situazione di partenza in conseguenza delle scelte che il management andrà ad
operare.
Il processo informativo che consente di sviluppare conoscenze è complesso, dal
momento che, per conoscere una determinata realtà, occorre individuare quelle regole
che ne descrivono l’evoluzione nel tempo.
Il primo passo per produrre conoscenze relative a una determinata realtà è, senza
dubbio, quello di associarle una opportuna base di dati, selezionando quelli rilevanti
per descrivere il fenomeno sotto esame. Si tratta, dunque, di individuare e selezionare
i dati più significativi e dividerli in unità logico decisionali coerenti, singolarmente in
grado di descrivere uno e uno solo aspetto della situazione studiata e, osservati come
complesso, di delineare completamente la struttura analizzata.
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Il passo seguente consiste nel formulare modelli astratti che siano in grado di
interpretare e descrivere le leggi che regolano il divenire dell’insieme.
La rappresentazione di una data realtà mediante modelli comporta un processo di
astrazione cui corrisponde una semplificazione della realtà stessa. Durante
l’elaborazione, infatti, si privilegiano certe caratteristiche della realtà da modellare
rispetto ad altre che vengono trascurate.
Scopo di Business Studio è, appunto, quello di raccogliere, organizzare e utilizzare
tutti i dati disponibili, elaborandoli in un modello robusto e coerente di sviluppo
aziendale.
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2 IMMISSIONE DATI
2.1 BARRA DEGLI STRUMENTI GENERALE
Nuovo Crea un nuovo Business Plan, preparando un prospetto vuoto
dove inserire i dati.
Apri Apre un piano esistente
Salva Trasferisce su disco i dati del modello appena inseriti/modificati:
se il piano è nuovo presenta la finestra Save As, altrimenti salva
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direttamente. Per cambiare nome al file usare il comando Save
As del menu file.
Elabora Genera un Modello a partire dai dati inseriti. Business Studio
non effettua alcun controllo sulla validità degli stessi: la filosofia
alla base è, infatti, quella di consentire la realizzazione di un
prospetto anche a partire da informazioni insufficienti.
Naturalmente una simulazione generata in queste condizioni
avrà un log di errori di dimensioni considerevoli.
Undo e Redo Tengono traccia degli ultimi valori modificati e consentono un
rapido ripristino della situazione precedente. E’ possibile
impostare, dal menu apposito, il numero dei livelli di undo/redo
consentiti e lo spazio di memoria dedicato a questa funzione.
Stampa è disponibile, secondo modalità diverse dipendenti dal contesto
in cui è richiamato, solo nelle versioni commerciali del
programma. Consente di trasferire su carta i dati di partenza o i
risultati dell’elaborazione.
NB: la maggior parte degli errori vengono corretti automaticamente. Nel caso in cui il risultato fosse diverso dalle nostre aspettative si può scorrere il log per vedere quale variabile ha assunto valori che non avevamo previsto. Il log compare sia in fase di realizzazione del piano in una finestra sotto la barra di avanzamento del lavoro sia nella visualizzazione dei risultati.
NB: una volta realizzato il Piano di Impresa, questa voce cambia la propria funzionalità: anzichè salvare i dati permette di archiviare il risultato del Piano in formato Excel. La funzione è attiva solo nelle versioni commerciali.
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2.2 BARRA DEGLI STRUMENTI CONTESTUALE Creando una nuova simulazione o ricaricando i dati di un lavoro precedentemente
archiviato, la barra degli strumenti generale viene affiancata dalla barra degli
strumenti contestuale.
Le operazioni che permette di effettuare hanno valore per l’intero piano di impresa:
Data: serve per scorrere i vari anni su cui si articola il piano. E’
importante sottolineare che questo NON coincide con l’arco
temporale su cui viene elaborato il modello. Il valore qui
considerato, infatti, rappresenta il numero di esercizi per i quali
sono stati IMMESSI i dati. Il secondo dato invece, che viene
impostato nelle ‘INFORMAZIONI GENERALI’ individua il
numero di anni su cui il verranno proiettate le informazioni
inserite. Se il primo valore è minore o uguale al secondo non
vengono effettuate previsioni, altrimenti il programma calcola
gli anni mancanti sulla base di numerosi parametri che vengono
immessi tramite diverse finestre di interazione con l’utente.
Inserisci nuovo anno: permette di aggiungere un nuovo esercizio alla lista di
quelli presenti. Il numero massimo di anni per i quali è possibile
inserire dati è di 30. Al momento di eseguire il comando viene
presentata una finestra come quella riprodotta qui a sinistra, che
permette di scegliere quali elementi dell’esercizio su cui si sta
lavorando al momento duplicare sulla nuova annata. Premendo
inserisci sarà aggiunto un nuovo esercizio, in coda a quelli già
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presenti. Selezionando, invece,
il pulsante annulla o il bottone di
chiusura, l’operazione non sarà
portata a termine.
ESEMPIO: una volta completato per il primo anno lo schema di vendita
dei prodotti, è molto probabile che questo venga replicato, con minime
differenze, nell’anno successivo. Tramite questa funzione è possibile
evitare di ricompilare interamente le schede di immissione, utilizzando i
vecchi valori come base di partenza ed effettuando solo le modifiche
necessarie per adattarli al nuovo periodo.
Elimina anno: Cancella i dati relativi all’esercizio selezionato e rimuove
l’esercizio stesso dalla lista.
Proprietà: tramite questa opzione è possibile personalizzare l'aspetto della
maggior parte dei risultati prodotti da Business Studio.
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2.3 BARRA LATERALE
Divisa in sezioni, consente di muoversi
agevolmente attraverso le varie finestre di
inserimento dati previste dall’applicazione.
Raggruppa, inoltre, diverse scorciatoie ad altre
funzioni di Business Studio.
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2.3.1 Documentazione
Permette di accedere all’editor della documentazione.
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2.3.2 Informazioni Generali
Questo modello di immissione dati è selezionato automaticamente alla creazione di
un nuovo piano a alla riapertura di uno già esistente.
È diviso in due sezioni:
è relativa a caratteristiche dell’azienda e a dati comuni a tutti gli esercizi in cui si
articolerà il piano di impresa e permette di definire:
Ragione sociale:
Sede sociale:
Partita IVA:
Settore:
Azienda di nuova costituzione: Disbilitando tale opzione, Business Studio
attiverà la gestione dei bilanci precedenti. La cella [Capitale
sociale] diventerà [Aumento di capitale] e la cella [Capitale
versato] conterrà il valore del capitale sociale risultante nei
bilanci precedenti
Capitale sociale/
Aumento di capitale: In questa casella va inserito l’importo dell’intero capitale di
rischio a disposizione dell’azienda di cui si sta sviluppando il
modello.
Massima elasticità di cassa: valore massimo dello scoperto su conto corrente
concesso dall’istituto di credito.
Dati Generali
Queste celle devono essere compilate con i dati relativi all’azienda.
Dati Generali Dati Generali
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Anno iniziale : Consente di impostare la data di partenza del piano.
Anni di sviluppo del piano: indica il numero di anni su cui verrà effettuata la
simulazione. Il valore inserito in questa casella può essere
uguale o superiore al numero di anni per i quali sono stati inseriti
i dati.
Interesse a debito: È il tasso annuo degli interessi per scoperti su elasticità di cassa.
Tasso di inflazione: È il tasso annuo previsto nel periodo considerato.
Percentuale versata: Questa casella, indica, di volta in volta, la percentuale di
capitale sociale/ aumento di capitale sociale versata
nell’esercizio in corso.
Che cosa è l’elasticità di cassa: si tratta di una forma di finanziamento che le banche a volte concedono. Permette di continuare ad effettuare prelievi dal proprio conto corrente anche se questo è in rosso (fino al limite preventivamente concordato con l’istituto di credito, che va inserito appunto nella casella in argomento). Sullo scoperto la banca conteggia poi gli interessi passivi, che vengono addebitati al cliente. Il tasso di interesse applicato è, normalmente, più elevato rispetto a quello di altre forme di finanziamento, ad esempio i mutui, ma presenta il vantaggio di venire conteggiato SOLO se le somme sono effettivamente utilizzate.
Dati relativi all’esercizio …
NB: Non si tratta di un valore cumulativo. Ogni anno va indicata esclusivamente la percentuale versata
nell’esercizio.
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2.3.3 Gruppi
Questa scheda permette di inserire i nomi delle categorie in cui potranno essere
raggruppati i beni prodotti e venduti dalla società.
E’ possibile organizzare il proprio lavoro in un numero di gruppi variabile da 1 a 12.
Ad ognuno di essi sono associabili una descrizione, l'aliquota Iva da applicare al
costo di produzione dei prodotti che ne fanno parte (manodopera esclusa) e quella
riferita alla prezzo di vendita del prodotto finale.
È possibile, inoltre, definire dopo quanti esercizi i dati devono essere contabilizzati
nel conto economico. Si tratta di un’opzione che ha effetto esclusivamente sui Conti
Economici.
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ESEMPIO: per i lavori di durata pluriennale, spesso gli acquirenti
effettuano pagamenti anticipati ripartiti percentualmente su più annualità.
Nei flussi di cassa, quindi, l’incasso è immediato o diviso su più esercizi.
La contabilizzazione nel Conto Economico, però, avviene nell’istante in cui
il prodotto risulta completo e consegnato al cliente. E’ in quel momento,
inoltre, che vengono applicate le imposte sul ricavo.
L’ultima cella sulla destra, infine, presenta un riepilogo del numero di prodotti che
attualmente fanno parte del gruppo in questione.
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2.3.4 Bilancio Precedente La prima colonna presenta l’elenco delle voci dello Stato Patrimoniale dell’esercizio
precedente la realizzazione del Piano di Impresa.
La seconda, invece, conterrà i valori desumibili dall’ultimo Stato Patrimoniale.
Nella colonna tre, infine, si immettono i decrementi o gli incrementi che subiscono
annualmente le voci iscritte in bilancio.
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Esempio: Se in bilancio sono iscritti 100.000.000 di concessioni, licenze, marchi e
diritti simili, ammortizzabili in 10 anni, nella colonna 3 andrà inserito un decremento
annuo, ovvero 10.000.000.
NOTA: Non sempre è possibile inserire valori nella colonna n° 3. Alcune voci di
bilancio, infatti, non vengono movimentate da Business Studio. Per questa ragione,
le poste corrispondenti a tali elementi, se valorizzate, verranno riportate immutate di
anno in anno fino alla conclusione del piano.
Se, tramite l'opzione proprietà, è stato definito un Layout personalizzato per gli Stati
Patrimoniali, la formattazione di questa finestra cambierà, adeguandosi alle nuove
impostazioni selezionate.
NB: questo discorso NON vale per i mutui preesistenti, che non devono essere inseriti come voci dell’SP precedente. In questo caso, infatti, per ottenere la giusta ripartizione tra interessi passivi e rimborso capitale, va utilizzata l’apposita opzione di retrodatazione del mutuo presente nella scheda MUTUI
E’ possibile che si voglia valutare l’evoluzione di una società già esistente a seguito delle scelte aziendali in corso di approvazione. Questa opzione consente di raccordare il Piano di Impresa con la realtà economica esistente.
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2.3.5 Costi Fissi
Si tratta di una scheda utilizzato per inserire i costi fissi sopportati dall’attività per i
quali non si prevede alcuna evoluzione dinamica durante tutta la durata
dell'operazione.
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Una particolare attenzione va posta per le voci che compongono il costo del
personale: il metodo più corretto per definire tali uscite consiste, infatti, nell’impiego
dell’apposito strumento ‘RISORSE UMANE’ dove vanno definite le varie categorie
di manodopera e le relative unità impiegate.
Se, invece, si conosce il costo globale della forza lavoro, e non si vuole effettuare
un'analisi dettagliata della situazione, è possibile utilizzare questa sezione dei costi
fissi. Business Studio provvederà poi a smistare le varie voci nei punti opportuni di
Conto Economico, Stato Patrimoniale e Flussi di cassa.
Anche la voce relativa alle spese di Marketing merita una nota particolare: in questo
prospetto vanno inserite le spese relative al Marketing che NON possono essere
calcolate come percentuale di un qualsiasi elemento del Conto Economico.
ESEMPIO: Se voglio inserire 500.000 € annui di Spese per il Marketing,
dovrò immettere il relativo valore in questo prospetto. Se invece prevedo di
investire in promozione il 5% annuo del fatturato, dovrò utilizzare la scheda
‘Marketing’.
IMPORTANTE: Se si vuole ipotizzare una determinata dinamica delle Spese, sia
dal punto di vista della fuoriuscita di cassa che da quello di eventuali
incrementi/decrementi stagionali, è necessario utilizzare la sezione relativa alle Spese
Personalizzate.
NB: le due tipologie di spese sono utilizzabili contemporaneamente. E’ possibile prevedere un investimento fisso di 100.000 € annui più un investimento variabile pari al 3% degli utili annui.
NB: le due tipologie di contabilizzazione del Personale sono utilizzabili contemporaneamente. La scheda ‘Risorse Umane’ consente, ovviamente, una maggiore flessibilità operativa.
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2.3.6 Spese Personalizzate
Questa scheda permette di definire un oggetto per ogni tipo di spesa che si prevede di
realizzare nel corso del periodo di sviluppo del piano di impresa.
L’oggetto sarà
dotato di un certo
numero di
proprietà, che
determineranno il
modo in cui verrà
trattato da Business
Studio nel Conto
Economico, nello
Stato Patrimoniale e
nei Flussi di Cassa.
Da un punto di vista
funzionale, la lista
di icone presente
sulla sinistra della
finestra di
immissione dati,
comune a molte schede di dialogo di Business Studio, rappresenta graficamente le
spese inserite nel corso dell’anno.
In fondo alla lista è situata una mini barra comandi che permette l’inserimento di un
nuovo oggetto e l’eliminazione della spesa selezionata.
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Collega alla voce di …: ciascuna di queste tre tendine serve a definire le
‘coordinate’ della spesa all’interno del Bilancio aziendale.
Mese iniziale: specifica in quale mese inizia a realizzarsi l’uscita finanziaria
connessa all’acquisto del bene/servizio in questione.
Periodicità: imposta ogni quanti mesi si dovrà effettuare il pagamento.
Durata in mesi: definisce il numero delle rate (consecutive) che compongono
l’esborso finanziario.
Pagamento: permette di inserire l’eventuale dilazione concessa dal fornitore.
Contabilizza: consente di scegliere tra quanti esercizi inserire l’acquisto nel
Conto Economico.
NB: Premendo il tasto destro del mouse all’interno della lista di icone apparirà un menu con le stesse opzioni dei due
pulsanti visti sopra unitamente alla voce che consente di rinominare l’oggetto.
Un altro metodo di cambiare la descrizione della spesa consiste nell’effettuare lentamente un doppio click con il tasto
sinistro sopra la sua etichetta.
Questi comandi sono comuni a tutti i moduli basati sulle barra di icone laterale.
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Risconta: il bene acquistato può essere riscontato su un arco temporale di
50 anni.
Tipo di imposta: per stabilire se il bene è soggetto al pagamento di IVA o di
imposta di registro
Percentuale dell’ imposta: aliquota applicata.
Ripeti ad ogni esercizio: questa opzione permette di evitare di inserire in ogni
esercizio una spesa che si prevede di ripetere annualmente.
Business Studio duplicherà automaticamente la voce negli anni
necessari, tenendo conto dei modificatori impostati, quali la
riduzione/aumento dell’importo di una percentuale stabilita ogni
n esercizi.
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2.3.7 Spese della vendita/marketing
Le Spese della Vendita/Marketing hanno validità esclusivamente per l’esercizio in
cui sono definite, e vanno pertanto dettagliate anno per anno.
Le caselle di spunta visibili in questo schermo consentono di selezionare le voci di
Entrate e Uscite del Conto Economico che vanno considerate nel calcolo delle
spese di vendita, nonchè di indicare la percentuale delle stesse che viene destinata a
tale scopo.
Nelle due colonne di sinistra sono elencate le poste attive del Conto Economico,
mentre in quella di destra sono rappresentate quelle passive. Per ottenere una maggior
flessibilità di impiego, è possibile inserire percentuali diverse per ognuno dei 12
gruppi in cui possono essere ripartiti i prodotti trattati dall’azienda.
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Il menu a scorrimento presente nella finestra consente di scegliere tra tre opzioni
standard di calcolo delle spese di Vendita/Marketing più una quarta categoria,
personalizzabile.
NB: La possibilità di agire o meno sulle spunte delle caselle dipende dal contenuto della casella di selezione trattata al punto precedente. Se, infatti, si seleziona una delle tre opzioni predefinite le singole checkbox e le relative caselle delle percentuali risulteranno non modificabili. Il contenuto di queste ultime potrà essere modificato solo globalmente, inserendo il valore desiderato nella casella qui evidenziata.
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2.3.8 Mutui La lista di icone presente sulla sinistra della finestra di immissione dati rappresenta
graficamente i vari mutui contratti nel corso dell’anno. Ogni esercizio ha,
chiaramente, la possibilità di definire i propri mutui. Il numero di mutui utilizzabili in
ogni esercizio varia a seconda del tipo di licenza di Business Studio acquistata.
Importo mutuo: in questa casella deve essere inserito l’ammontare del mutuo
richiesto.
Durata mutuo: è espresso in anni. Non ci sono limiti a questo valore, basta che
sia intero positivo.
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Interesse applicato: si tratta dell’interesse passivo che l’istituto di credito richiede
per il prestito.
Periodo già ammortizzato: serve per realizzare la retrodatazione del mutuo cui si è
accennato nelle note relative alla sezione ‘Bilancio precedente’.
ESEMPIO: Supponiamo che il primo anno in cui si inseriscono i dati per
realizzare il piano la società abbia già iscritto in bilancio un mutuo contratto
4 anni prima.
Sarà sufficiente immettere nella casella Importo il valore del mutuo ai tempi
in cui è stato contratto, compilare gli altri campi come per il caso normale e,
infine, inserire in questo riquadro gli anni già trascorsi dal momento della sua
accensione.
Business Studio, con questi, dati, genererà il piano di ammortamento
completo del mutuo, iscriverà nello Stato Patrimoniale il debito residuo verso
l’istituto di credito, nel Conto Economico gli interessi passivi dell’anno
corrente e nei Flussi di Cassa la quota di rimborso mutuo prevista per
l’esercizio in corso.
Erogato in: consente di scegliere se il mutuo deve essere erogato in un’unica
soluzione o dilazionato per un certo numero di mesi. I mesi
durante i quali le risorse entrano effettivamente nei flussi di
cassa della società devono essere consecutivi.
Preammorta in: in talune circostanze (lavori su commessa pluriennali, o grossi
investimenti di durata pluriennale) è possibile non iniziare
NB: Se la concessione è in forma dilazionata verrà iscritto nello Stato Patrimoniale un credito verso le banche pari alla quota non ancora incassata, che decrescerà nel tempo con l’avanzare dell’incasso.
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immediatamente il rimborso della quota capitale del mutuo. In
questa situazione, per un periodo di tempo concordato con
l’istituto di credito, possono essere pagati alla banca solo gli
interessi sul mutuo contratto.
Capitalizza preammortamento: Se il periodo stabilito per la fase di
preammortamento è lungo, e se i bilanci dell’azienda presentano
perdite durante lo stesso arco temporale, è probabile che
vengano perse delle riduzioni di imposta ottenibili mediante la
compensazione degli utili con le perdite dei 5 esercizi
precedenti. Spuntando questa casella il preammortamento viene
capitalizzato, ossia viene trattato alla stregua di una
immobilizzazione effettuata dalla società, che può venire
ammortizzata nel corso dei successivi esercizi, una volta che
l’azienda produrrà utili.
Piano di ammortamento: Qui è possibile inserire le quote annuali di
ammortamento del bene Preammortato. In fase di realizzazione
del piano viene creato un cespite ‘fittizio’, chiamato appunto
Preammortamento (il cui grafico, ovviamente, non compare
nell’apposita sezione dedicata ai diagrammi di Gantt). Esso
contribuisce, anno per anno, ad abbassare il reddito imponibile
dell’azienda per la parte corrispondente alla propria quota.
Accollo del mutuo: Mediante il pulsante è possibile accedere alla
funzione di accollo mutuo. Selezionando un prodotto a cui
NB: passando con il puntatore del mouse sopra una delle caselle del Piano di ammortamento comparirà un aiuto che mostrerà l’esercizio cui essa si riferisce.
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abbinare il mutuo in oggetto dal menu a tendina che apparirà
sulla destra dello schermo, sarà possibile utilizzare una
determinata percentuale del costo finale del bene stesso (fissa o
calcolata dinamicamente da Business Studio) che il cliente
finale si impegnerà a rimborsare alla banca erogante al posto
della società.
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2.3.9 Risorse Umane La vista a icone di questo scheda si comporta, dal punto di vista operativo,
esattamente come quella dei mutui.
Dal punto di vista logico, invece, bisogna fare attenzione al fatto che le varie
categorie di Risorse Umane devono essere definite una tantum, e avranno valore
per tutti gli esercizi su cui si articola la simulazione.
Quello che può variare di
volta in volta è il numero di
persone impiegate in una
particolare categoria.
Le prime tre caselle
consentono l’immissione dei
valori relativi all’importo
dello Stipendio mensile,
degli Oneri sociali e
dell’Accantonamento TFR.
Il Numero di unità
stabilmente impiegate
permette di definire un
numero annuale fisso di dipendenti per una determinata categoria di Risorse Umane.
Le due caselle successive consentono di impostare un trend percentuale di crescita
dei costi associati alla manodopera: tali costi vengono incrementati a partire dal
primo anno.
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Tabella di correlazione della manodopera
Si tratta di una delle funzioni più complesse di Business Studio: consente, infatti, di
impostare un valore variabile di unità di manodopera, strettamente correlato con le
necessità della produzione. Utilizzando questa caratteristica la manodopera necessaria
alla società viene calcolata annualmente in funzione della produzione.
Queste tre caselle consentono di associare
le categorie di manodopera ai costi della
manodopera utilizzata per realizzare un
determinato prodotto (la seconda voce del
costo di produzione nella scheda ‘Prodotti’).
Il menu a tendina e la casella successiva non sono modificabili: il primo serve a
selezionare il prodotto su cui effettuare la correlazione mentre la seconda riporta il
costo di produzione dello stesso imputabile alla manodopera.
Con la terza casella, invece, si realizza l’associazione effettiva: qui bisogna, infatti,
inserire la percentuale con cui la categoria di manodopera selezionata concorre alla
formazione del costo totale della manodopera imputato a quel prodotto.
I due strumenti a scelta obbligata che compaiono di seguito stabiliscono il
comportamento del programma quando le percentuali di manodopera inserite per il
prodotto selezionato non assommano esattamente al 100%.
NB: I due metodi di inserimento del numero di operai sono complementari: E’ possibile inserire un numero minimo fisso, e poi lasciare che il programma calcoli da sé gli incrementi necessari per realizzare la produzione ipotizzata.
NB: Affinchè questa operazione sia possibile, nella finestra dei Prodotti, opzione , la casella qui sotto riprodotta deve contenere il segno di spunta.
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La prima possibilità ha effetto solo se la somma dei valori inseriti è superiore
all’unità: in questo caso l’applicazione tronca le categorie eccedenti, limitando il
totale al 100%.
La seconda opzione, invece lavora sia se la somma è inferiore al 100% sia nel caso
opposto: in questo caso Business Studio considera il totale dei valori inseriti pari a
100, e normalizza le singole percentuali basandosi su questo assunto.
ESEMPIO : supponiamo di avere un prodotto il cui valore di manodopera interna è pari a 3.000.000 ed
esaminiamo le possibilità che si possono presentare:
1 Nella scheda prodotto non è spuntata la casella ‘Collega alla categoria di risorse umane’: in questo caso la manodopera relativa al prodotto apparirà, in fase di realizzazione del piano, esclusivamente nella scheda ‘Piano di Produzione’ nella colonna ‘Manodopera Interna’.
2 Nella scheda è spuntata la casella ‘Collega alla categoria di risorse umane’: a) la somma del contributo delle singole categorie di risorse umane a quel determinato prodotto è 0:
il programma si comporta come nel caso precedente b) La prima categoria contribuisce alla manodopera per il 10%, la seconda per il 30% e la terza per l’80%:
E’ selezionato l’optionbutton tronca le percentuali eccedenti: la prima categoria contribuisce per il 10%, la seconda per il 30% e la terza per il 60%. Nella scheda ‘Piano di Produzione’, alla colonna ‘Manodopera Interna’ si avrà un valore pari a 0. E’ selezionato l’optionbutton normalizza le percentuali: la prima categoria contribuisce per il (10/(10+30+80))%, la seconda per il (30/120)% e la terza per l’(80/120)%. Nella scheda ‘Piano di Produzione’, alla colonna ‘Manodopera Interna’ si avrà un valore pari a 0.
c) La prima categoria contribuisce alla manodopera per il 10%, la seconda per il 30% e la terza per il 20%: E’ selezionato l’optionbutton tronca le percentuali eccedenti: la prima categoria contribuisce per il 10%, la seconda per il 30% e la terza per il 20%. Nella scheda ‘Piano di Produzione’, alla colonna ‘Manodopera Interna’ si avrà un valore pari a 3.000.000*(100-(10+30+20))%*N° Prodotti realizzati. E’ selezionato l’optionbutton normalizza le percentuali: la prima categoria contribuisce per il (10/(10+30+20))%, la seconda per il (30/60)% e la terza per il (20/60)%. Nella scheda ‘Piano di Produzione’, alla colonna ‘Manodopera Interna’ si avrà un valore pari a 0
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2.3.10 Investimenti
La caratteristica che
differenzia questa vista a
icone dalle altre è
rappresentata dal fatto che,
in questo caso, gli oggetti
hanno una differente resa
grafica a seconda del tipo di
oggetto considerato, in
modo da fornire un
riscontro visivo immediato
sul tipo di investimento
effettuato.
Tipo di ammortamento: la scelta è tra l’ammortamento personalizzato,
mediante il quale è possibile definire le aliquote da applicare
annualmente al bene, oppure nessun tipo di ammortamento.
In tal caso il bene diventa associabile a un gruppo di prodotti
(come spiegato nel riquadro alla pagina successiva) del quale
contribuisce a formare il costo di produzione.
Tipo di investimento: permette di discriminare tra immobilizzazioni materiali e
immateriali, specificando dettagliatamente la tipologia del bene
tra le 12 previste.
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Mese iniziale: Questa tendina consente di selezionare il mese nel quale inizia
l’investimento.
Durata in mesi: usata in combinazione con la selezione precedente, rappresenta
l’arco temporale lungo il quale viene effettuato l’esborso
finanziario. Permette di suddividere la spesa nei flussi di cassa,
nei Conti Economici e negli Stati Patrimoniali per seguire la
dinamica effettiva della spesa. Le informazioni fornite vengono,
inoltre, utilizzate per realizzare i diagrammi di Gantt
dell’investimento.
Tipo di Imposta: come già per le Spese Personalizzate, Business Studio consente
di selezionare il tipo di imposta a cui sarà sottoposto il bene in
oggetto, nonché di specificarne l’aliquota percentuale applicata
o, in casi particolari, l’importo assoluto da considerare.
Piano di ammortamento: le quote di ammortamento del bene devono essere inserite
nella tabellina presente nella scheda di immissione dati a partire
dall’esercizio in cui iniziano a cedere la loro utilità economica
all’azienda. Se, al termine delle quote consentite in immissione,
il bene non risulterà interamente ammortato, Business Studio
NB: se si sceglie di non ammortizzare il bene compare una nuova tendina, simile a quella riprodotta qui sotto che permette di associare l’investimento a uno dei gruppi di ricavi previsti (contestualmente scompare la tabella delle quote di ammortamento).
In questo modo l’immobilizzazione sarà considerata come facente parte del costo del prodotto, e verrà iscritta a bilancio nelle Entrate come aumento dei lavori in corso su ordinazione e nelle Uscite come Costo del Prodotto. Quando i beni realizzati verranno poi venduti e contabilizzati, questo valore diminuirà progressivamente della quota corrispondente ai prodotti già alienati..
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completerà autonomamente il prospetto utilizzando il valore
dell’ultima quota inserita come standard di riferimento.
Ignora nella realizzazione dei diagrammi di Gantt: questa casella di spunta
permette di non tener conto dell’investimento in questione al
momento di realizzare i diagrammi di Gantt.
2.3.11 Leasing
Questa scheda ha la
medesima impostazione
della gestione Mutui,
tuttavia le funzionalità
presenti risultano
abbastanza differenziate.
Importo del leasing: Casella per l’inserimento del valore del bene in leasing.
NB: tramite questa funzione Business Studio è in grado di realizzare un diagramma di Gantt CONTINUO per ogni investimento. Se si vuole, invece, effettuare una spesa dilazionata su più anni ma discontinua, occorre duplicare la voce considerata per tutti gli anni desiderati, inserendo come inizio e durata i valori opportuni: se il nome utilizzato è ESATTAMENTE lo stesso il programma realizzerà il grafico allineando tutti gli investimenti omonimi lungo la stessa riga.
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Durata del leasing: Va indicata in mesi.
Interesse applicato: È il tasso di interesse che viene richiesto dall’impresa fornitrice
del servizio.
Valore residuo: È il valore a cui verrà eventualmente riscattato il bene al termine
del contratto di leasing. Se è diverso da 0 si attiva anche la
tabella di inserimento delle quote di ammortamento, che hanno
lo stesso principio di funzionamento di quelle già viste per gli
investimenti.
Quote anticipate: Qui viene inserito il numero delle quote anticipate pagate il
primo mese. Esso viene poi scorporato dalla durata del leasing.
Mese iniziale: Consente di inserire il periodo dell’anno in cui iniziare a pagare
il contratto.
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2.3.12 Prodotti Le caratteristiche di questa scheda sono:
1. Ogni gruppo ha associata un’icona diversa;
2. I prodotti vanno definiti una tantum, e non annualmente. Ciò che varia di esercizio
in esercizio è il numero dei prodotti realizzati e il prezzo di acquisto/vendita, oltre
alle modalità di contabilizzazione..
3. La prima colonna elenca le voci di spesa e di entrata previste per ogni singolo
prodotto. I relativi importi vanno inseriti nella seconda colonna. Le caselle di
colore blu non sono modificabili.
4. Nella seconda riga, la voce Manodopera interna associata ad ogni singolo
prodotto, può essere un Costo Assoluto oppure Relativo:
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Nel primo caso l’importo viene inserito nel calcolo del costo di produzione,
durante la realizzazione del piano, e risulta dipendente esclusivamente dal
numero di pezzi prodotti.
Nella seconda ipotesi, invece, viene associato al costo delle Risorse Umane
con la procedura esaminata precedentemente: l’importo relativo, dunque,
dipende dal numero complessivo di addetti che contribuiscono a realizzare, pro
quota, la produzione, e non dal singolo prodotto.
5. Il Totale dei Costi rappresenta la sommatoria delle otto voci elencate sopra.
6. L’utile di Impresa è la differenza tra il punto 3 e il punto 5 (Prezzo di vendita)
7. Prezzo di vendita: è il valore di mercato a cui viene ceduto il bene prodotto.
Le impostazioni di questa scheda hanno
effetto esclusivamente sull’esercizio
corrente per il prodotto selezionato.
NB: nel caso un prodotto sia associato univocamente ad una sola voce del costo del personale, quando, cioè venga interamente realizzato da una sola categoria di Risorse Umane e quella categoria non contribuisca a realizzare altri beni, i due valori tendono a convergere, anche se, probabilmente, vi sarà sempre e comunque una differenza: Il Costo Assoluto, infatti, aumenta linearmente all’aumentare dei pezzi prodotti. Il Costo Relativo, invece, ha carattere Discreto, e cresce a gradini, dal momento che, se per un’unità addizionale di output ho bisogno dell’apporto di ¼ di un addetto, lo stipendio devo comunque pagarlo interamente.
N.B. Tutti i valori vanno espressi al netto di I.V.A., dal momento che questa viene gestita all’interno di ciascun gruppo omogeneo, attraverso l’apposita scheda dedicata.
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Ripartizione mensile Vendite/
Ripartizione mensile Acquisti: Le dodici caselle che formano questa tabella
permettono di inserire le Unità prodotte mensilmente, in modo
da poter ripartire correttamente spese e incassi nel corso dei 12
mesi che compongono l’esercizio.
Produzione=vendite: spuntando questa casella si collega il numero dei pezzi
prodotti annualmente a quello delle unità vendute, in modo da
avere sempre corrispondenza tra magazzino e cliente. In questa
ipotesi è visibile esclusivamente la Ripartizione mensile delle
vendite.
Percentuale incassata nel …/
Percentuale spesa nel …: le frecce poste agli estremi di questo strumento
permettono di muoversi attraverso i dieci esercizi in
cui può essere ripartita la dilazione di spesa/incasso
sugli acquisti/vendite. È così possibile inserire nella
casella di destra la percentuale del costo delle materie
prime pagata nel corso dell’esercizio indicato nella
casella di sinistra. La ripartizione è limitata a 10
esercizi, ma se questi non risultano sufficienti,
Business Studio continua la suddivisione anche in
quelli seguenti, fino al raggiungimento del 100%,
utilizzando come valore quello inserito nell’ultimo
anno consentito.
Agendo tramite il pulsante è possibile accedere ad altre opzioni applicabili
al prodotto che si sta sviluppando:
Il prodotto è incluso nel …: Consente di selezionare il gruppo di appartenenza del
prodotto. I gruppi compaiono come voci separate nel Conto
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Economico, nella Fatturazione e nelle Spese di Marketing e di
Vendita. Ciascun gruppo non può contenere più di 20 prodotti.
Collega alle categorie di Risorse umane: attivando questa opzione si collega la
manodopera del prodotto selezionato alle Risorse Umane
necessarie a realizzarlo (vedi la sezione relativa alle Risorse
umane).
Incrementa ricavi/costi: Questa selezione permette di scegliere a che voce
applicare gli incrementi previsti nelle due caselle successive,
nelle quali si deve inserire l’aumento percentuale della voce
selezionata, e la cadenza con cui questo viene applicato:
annuale, biennale …….
Risconta: Questa opzione consente di impostare il calcolo dei risconti. Sia
i costi di produzione che i ricavi di vendita possono essere
riscontati su un periodo temporale compreso tra uno e 50 anni.
Incasso a/
Pagamento a: Qui va immesso il numero di giorni dopo i quali verrà effettuato
l’incasso/pagamento. Si tratta di una funzione che ha effetto
esclusivamente sui Flussi di cassa.
NB: non si tratta di una scelta tra costi e ricavi. Gli incrementi possono essere specificati per entrambi. Per ridurre la dispersività, però, anziché prevedere caselle specifiche per entrambe le situazioni, è stata inserita questa tendina con la funzione di selettore.
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2.3.13 Gestione IVA
Aliquota I.V.A. …: Si tratta di un’ipotesi residuale. L’IVA viene gestita da Business
Studio separatamente per ogni tipologia di spesa e per ogni
categoria di vendita. Può tuttavia capitare che, in alcuni casi
particolari, non sia prevista la possibilità di scegliere l’aliquota
da applicare nella fattispecie in esame. Tutte queste casistiche
vengono gestite tramite la tendina I.V.A. di questa schermata.
NB: L’I.V.A. è neutrale rispetto al Conto Economico. Interviene
solo nei Flussi di Cassa e, in casi particolari, nello Stato
Patrimoniale.
Costituisci fideiussione…: Se non è possibile compensare in tempi ragionevoli
l’Iva pagata con quella incassata, occorre chiederne il rimborso.
Questo avviene, generalmente, dopo 4 anni dalla richiesta. È
possibile velocizzare le cose costituendo presso una banca una
fideiussione che garantisca lo Stato nei confronti dell’Iva che
provvisoriamente ci restituisce.
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Interesse a credito: Lo Stato riconosce interessi sull’Iva che ha incassato ma che ci
deve restituire. È possibile specificare l’aliquota in questa
sezione di Business Studio.
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2.3.14 Imposte
Le prime due caselle di testo consente di inserire le aliquote di imposta I.R.E.S. e
I.R.A.P. da applicare agli utili di impresa.
Ripartizione dell’anticipo
In questa sezione vengono definiti i mesi in cui si pagano le rate dell’imposta e le
percentuali in cui deve essere ripartito l’anticipo.
Nella casella seguente si inserisce la percentuale dell’anticipo versata.
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3 PERSONALIZZAZIONI
Tramite questa
funzione è possibile
personalizzare
l’aspetto della
maggior parte dei
quadri di output di
Business Studio. In
ogni scheda
comparirà una
rappresentazione del
layout del prospetto
in oggetto.
Selezionandone una
o più celle e
premendo poi in tasto
destro del mouse si aprirà una nuova finestra (vedi pagina successiva) che permetterà,
tramite una finestra di dialogo impostata su quella di Microsoft Excel, di
personalizzare tutte le caratteristiche estetiche desiderate, dal corpo del carattere al
bordo, dalla colorazione all’allineamento.
La prima scheda [Informazioni generali] contiene una serie di dati che, nelle
precedenti versioni di Business Studio erano previsti in altri punti dell’interfaccia:
Valute: Le due tendine di selezione presenti nella scheda permettono di
indicare a Business Studio la valuta in cui sono inseriti i dati e
quella in cui si vuole che vengano rappresentati i risultati
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ottenuti. La casella successiva indica il rapporto di cambio tra le
due unità monetarie. Il programma presenta un valore di default,
che è possibile modificare editandolo direttamente nel campo in
oggetto.
Tramite i tre bottoni a scelta obbligata è possibile scegliere il
tipo di rappresentazione utilizzata per le cifre in fase di
elaborazione del piano. Durante l’immissione i dati vanno
sempre immessi fino all’ultima unità.
Abilita gestione rimanenze: se questa casella contiene il segno di spunta Business
Studio terrà conto degli eventuali eccedenze nella produzione
durante un esercizio e ne permetterà la compensazione con
possibili mancanze negli anni successivi.
Compensazione utili/perdite: Questa scelta consente di far si che le perdite degli
ultimi cinque anni vengano scomputate dall’utile per il calcolo
delle imposte.
Adatta larghezza colonne: Se i risultati del piano hanno una dimensione troppo
elevata per poter essere contenuta nella colonna standard,
tramite questa voce è possibile forzare Business Studio ad
adattarsi al formato dei dati.
NB: il programma non impedisce in nessun caso la vendita di un numero di pezzi superiore a quelli prodotti. Si tratta di una precisa scelta, giustificata dal fatto che spesso (come in alcuni piani di esempio), la ‘merce’ venduta non ha veri e propri costi di produzione (nel caso dell'Operazione Immobiliare, ad esempio, il costo effettivo è rappresentato dagli investimenti necessari per produrre le strutture da vendere/affittare). Non avrebbe quindi senso obbligare a inserire anche il numero di pezzi prodotti.
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NB: E’ possibile aprire la stessa finestra anche premendo con il tasto sinistro del mouse sul tasto Formato. Una volta impostato un determinato layout, questo verrà salvato nel file di lavoro insieme agli altri dati relativi al piano di impresa. Tuttavia, tramite la voce Salva modello, da Menu -> File è possibile esportare ciò che si è realizzato, per ricaricarlo poi in altre simulazioni.
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4 ANALISI DI BREAK EVEN La versione Enterprise di Business Studio dispone di uno strumento che consente di
effettuare, in modo semplice e intuitivo, una versatile analisi di break even,
consentendo di determinare in maniera automatica le condizioni che potranno portare
l’azienda oggetto di
studio al pareggio.
Attivando la funzione,
comparirà una
maschera di
inserimento dati come
quella sotto riportata,
dove si potrà scegliere
se effettuare l’analisi
sui valori del Conto
Economico o dei
Flussi di Cassa,
l’anno entro il quale
si desidera ottenere il
pareggio di bilancio e
se utilizzare ad ogni
elaborazione i dati
originali oppure
servirsi di quelli già modificati da un’eventuale analisi precedente.
Lo studio può essere portato avanti sia sui variando i prezzi dei prodotti che le loro
quantità, scegliendo di mantenere costante il rapporto tra i prodotti appartenenti allo
stesso gruppo oppure di modificare in maniera proporzionale tutti i beni realizzati
dall’azienda.
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Non è però necessario lavorare sull’intero listino della società, dal momento che è
possibile escludere alcune merci dal calcolo, semplicemente spostandole dalla
colonna di destra (prodotti su cui effettuare l’analisi) a quella di sinistra (prodotti
su cui non effettuare l’analisi).
La possibilità, infine, di procedere per passaggi successivi permette di variare i
parametri ad ogni fase dell’elaborazione.
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5 BUSINESS DESIGNER
Il Business Designer è lo strumento che permette all’utente di utilizzare Business
Studio per personalizzare completamente il proprio progetto di sviluppo.
Nell’ipotesi più estrema è addirittura possibile non sfruttare minimamente
dell’output standard del programma, e utilizzare esclusivamente i dati che esso
elabora per comporre il proprio prospetto di Business Plan da proporre ai propri
interlocutori.
La situazione più comune è, naturalmente, quella intermedia, nella quale si prendono
in considerazione gli output standard di Business Studio, integrandoli con note,
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rielaborazioni e presentazioni proprie, che rendano personale e meno asettico il piano
di impresa.
L’interfaccia utente del Business Designer consente a chi la utilizza la più ampia
possibilità di elaborazione, grazie anche alla possibilità di sfruttare integralmente
l’area dello schermo per il foglio di disegno: la barra di navigazione e quella dei dati,
infatti, possono essere ridimensionate e nascoste all’occorrenza, in modo da liberare
l’intera finestra di lavoro, rendendola disponibile all’utente.
Grazie alla toolbar secondaria del Designer, è possibile effettuare al volo alcune
operazioni, quali l’inserimento di
un nuovo Quadro Personalizzato
o la cancellazione di uno
esistente, l’impostazione delle
proprietà di ogni cella o gruppo
di celle selezionate nel foglio di lavoro, l’importazione/esportazione di file excel o di
altri Quadri Personalizzati.
E’ possibile, inoltre, impostare alcune caratteristiche del foglio, quali il numero di
righe e di colonne che lo compongono e altezza e larghezza di ognuna di esse.
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Utilizzando il tasto destro in un qualsiasi punto del foglio di lavoro, appare il menu
contestuale, che permette di utilizzare altre caratteristiche dello strumento.
La voce Impostazioni, ad esempio, richiama la finestra che imposta l’orientamento
del quadro in fase di stampa e la centratura, orizzontale e verticale, nella pagina.
Formato, invece, richiama il tool già
trattato in precedenza che consente di
personalizzare l’aspetto di ogni cella o
gruppo di celle selezionate.
Meritano un cenno particolare i
comandi Imposta come sorgente e
Rimuovi sorgente.
Una volta creato il Quadro personalizzato trascinando i valori che rappresentano per
Business Studio dei dati iniziali (ad
esempio il capitale sociale, il costo di una
categoria di risorse umane, il costo di
produzione di un oggetto, l’importo di
una spesa personalizzata, etc.), sarà
possibile impostare le celle che
contengono informazioni di tal genere (e solo quelle) in modo da essere fonte di dati
per l’intero piano di impresa.
Ciò significa che, una volta elaborato il business plan,
dopo averlo salvato in excel, si potrà verificare come
reagisce la struttura da noi ideata al variare delle
ipotesi base, semplicemente andando a modificare il dato sul quadro personalizzato
relativo.
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6 ATTIVAZIONE Se si eccettua la versione dimostrativa di Business Studio, tutte le licenze d’uso
dell’applicativo necessitano di attivazione, per poter essere correttamente utilizzate.
Una volta installato il programma sulla propria macchina, alla prima esecuzione dello
stesso comparirà una maschera simile a quella di seguito presentata.
La procedura raccoglierà una
serie di dati in grado di
identificare univocamente il
personal computer sul quale
dovrà essere eseguito
Business Studio e produrrà
un codice di attivazione che
dovrà essere inviato
all’indirizzo di posta
elettronica :
Nel giro di qualche ora vi
verrà spedito un file di
licenza che, una volta
importato, consentirà il
completo utilizzo del
programma.
NB: le informazioni raccolte dalla procedura di attivazione sono inerenti esclusivamente alla configurazione hardware della macchina su cui lavorerà l’applicativo e non includeranno nessun eventuale dato o configurazione software presente sullo stesso. Il codice così ottenuto, crittografato mediante l’algoritmo RSA, non sarà in nessun caso trasposto in chiaro, ma verrà utilizzato esclusivamente per generare un file di licenza univoco.
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7 VERSIONI Nota Bene: Tecknoworks si riserva il diritto di variare le specifiche delle diverse
versioni di Business Studio senza alcun preavviso.
Tutte le immagini provengono da una installazione sotto Windows Vista.
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8 LICENZA CONTRATTO DI LICENZA CON L'UTENTE FINALE PER IL SOFTWARE TECKNOWORKS® NOTA: Il presente prodotto non potrà essere installato sul computer dell'utente a meno che, o finché, questi non accetti le condizioni del Contratto di Licenza con l'Utente Finale ("Contratto") applicabile. Le condizioni di una copia cartacea del Contratto che potrebbe accompagnare il prodotto, sostituiscono le condizioni dell'eventuale Contratto on-line allegato al prodotto. L'utente potrà stampare il testo del presente Contratto e utilizzarlo come riferimento oppure vedere la copia disponibile on-line o acclusa al presente prodotto. IMPORTANTE-LEGGERE CON ATTENZIONE: Il presente Contratto è un contratto intercorrente tra l'utente (una persona fisica o giuridica, d'ora in avanti denominata nel presente Contratto l'"Utente") e TecknoWorks (altrove anche definita "Produttore"), produttore del software. Il presente Contratto è valido e concede all'utente finale i diritti di licenza ivi sanciti, SOLO se il PRODOTTO SOFTWARE è originale e accompagnato da un Certificato di Autenticità originale. Installando, duplicando, scaricando, visualizzando o altrimenti utilizzando il PRODOTTO SOFTWARE, l'Utente accetta di essere vincolato dalle condizioni del presente Contratto. Qualora l'Utente non accetti le condizioni del presente Contratto, TecknoWorks non è disposta a concedere all'Utente il PRODOTTO SOFTWARE in licenza. In tal caso, l'Utente non potrà utilizzare o duplicare il PRODOTTO SOFTWARE e dovrà contattare prontamente il Produttore per ottenere informazioni sulla restituzione del/i PRODOTTO/I SOFTWARE in conformità alle disposizioni stabilite dal Produttore stesso. LICENZA PER IL PRODOTTO SOFTWARE Il PRODOTTO SOFTWARE è protetto dalle leggi e dai trattati sulla proprietà intellettuale. Il PRODOTTO SOFTWARE viene concesso in licenza, non viene venduto. Nel presente Contratto, il termine "COMPUTER" viene utilizzato per indicare l'HARDWARE, laddove l'HARDWARE sia un computer, o, qualora l'HARDWARE sia un componente del computer nell'ambito del quale opera l'HARDWARE. CONCESSIONE DI LICENZA. Il presente articolo del Contratto, descrive i diritti di licenza generali dell'Utente relativamente all'installazione e all'utilizzo del PRODOTTO SOFTWARE. I diritti di licenza esposti nel presente articolo sono soggetti a tutte le altre condizioni del presente Contratto.
Concessione di Licenza Generale per l'Installazione e l'Utilizzo. Fatto salvo quanto altrimenti ed espressamente stabilito nel presente Contratto, l'Utente potrà installare e utilizzare sul COMPUTER una sola copia del PRODOTTO SOFTWARE.
L'Utente non potrà installare, accedere a, visualizzare, eseguire, condividere o utilizzare il
PRODOTTO SOFTWARE contemporaneamente in, o da, diversi computer, inclusi workstation, terminali o altri dispositivi elettronici digitali o analogici (“Dispositivi”).
L’Utente si obbliga a non riprodurre o copiare, neppure parzialmente, nè ad affidare,
comodare o cedere in uso a terzi o a commercializzare a qualunque titolo il PRODOTTO
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SOFTWARE, e qualsiasi altra documentazione fornitagli da TecknoWorks relativa allo stesso, salvo la esecuzione della copia di riserva, ove espressamente consentita, il cui uso sarà subordinato a tutte le condizioni della presente licenza.
La violazione da parte dell’Utente degli obblighi di cui alla presente Licenza d'uso, oltre a comportare l'eventuale risoluzione del contratto, obbliga l’Utente stesso al risarcimento dei danni a favore di TecknoWorks, in misura non inferiore a cinque volte il prezzo di listino del PRODOTTO SOFTWARE.
Riserva di Diritti: TecknoWorks, e i suoi fornitori si riservano tutti i diritti non
espressamente concessi all'Utente nel presente Contratto. 2. DESCRIZIONE DI ALTRI DIRITTI E RESTRIZIONI.
Software "Demo": qualora il PRODOTTO SOFTWARE sia identificabile come versione
Demo o ‘Trial Edition’, potrà essere utilizzato dall’Utente esclusivamente per scopi non commerciali e per un arco di tempo limitato al mese successivo il giorno della prima installazione. Trascorso questo periodo, il software dovrà essere acquistato o rimosso dal sistema.
Protezione delle Copie: il PRODOTTO SOFTWARE potrà contenere una tecnologia di protezione delle copie per impedire l’esecuzione non autorizzata del PRODOTTO SOFTWARE su più dispositivi. È illegale eludere la tecnologia di protezione delle copie contenuta nel PRODOTTO SOFTWARE. Ulteriori diritti relativi al back-up potranno essere concessi all'Utente dalla normativa del singolo Paese.
Attivazione Obbligatoria della Licenza: se la versione del prodotto non è identificata come Demo o ‘Trial Edition’, i diritti di licenza concessi dal presente Contratto non esplicheranno i propri effetti fintanto che l’Utente non abbia provveduto a registrare la propria copia del PRODOTTO SOFTWARE presso TecknoWorks e, in seguito a tale registrazione, abbia ricevuto un numero di conferma finale per il PRODOTTO SOFTWARE ("Numero di Conferma”).
Restrizioni sulla Decodificazione, Decompilazione e Disassemblaggio: l'Utente non potrà decodificare, decompilare o disassemblare il PRODOTTO SOFTWARE, con l'eccezione e solamente per quanto espressamente consentito, nonostante questa limitazione, dalla legge in vigore. La licenza d'uso del PRODOTTO SOFTWARE non comprende la facoltà di ottenerlo in formato sorgente, nè di disporre della relativa documentazione logica o di progetto.
L’utente si obbliga a non rimuovere, alterare o contraffare alcun marchio, dicitura, nome commerciale, numero o quant'altro inserito nel PRODOTTO SOFTWARE o nel suo supporto.
Divieto di Concessione in Locazione, Leasing o Hosting di Servizi Commerciali: l'Utente non potrà concedere in locazione, leasing, prestito il presente PRODOTTO SOFTWARE.
Separazione di Componenti: il PRODOTTO SOFTWARE è concesso in licenza come un prodotto singolo. Le sue parti componenti non potranno essere separate per l'utilizzo su più di un computer.
Trasferimento del PRODOTTO SOFTWARE: l'Utente potrà trasferire definitivamente tutti i diritti concessi dal presente Contratto solamente a condizione che non ne trattenga alcuna
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copia, che trasferisca tutto il PRODOTTO SOFTWARE (comprese tutte le parti componenti, i supporti di memorizzazione e il materiale stampato, qualsiasi aggiornamento, il presente Contratto e, se applicabile, il Certificato o i Certificati di Autenticità e il Numero o i Numeri di Conferma) e che il cessionario accetti le condizioni del presente Contratto. Se il PRODOTTO SOFTWARE è un aggiornamento, qualsiasi trasferimento dovrà comprendere tutte le versioni precedenti del PRODOTTO SOFTWARE.
Risoluzione del contratto: TecknoWorks potrà risolvere il presente Contratto, senza per questo pregiudicare altri suoi diritti, qualora l'Utente non si attenga alle condizioni del presente Contratto. In tal caso, l'Utente dovrà distruggere tutte le copie del PRODOTTO SOFTWARE e tutte le sue parti componenti.
Marchi: il presente Contratto non concede all'Utente alcun diritto in relazione a eventuali marchi o marchi registrati di TecknoWorks o dei relativi fornitori. 3. DIRITTI SULLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE. La titolarità e i diritti sulla proprietà intellettuale relativi al PRODOTTO SOFTWARE (inclusi, in via esemplificativa, ogni immagine, fotografia, animazione, video, audio, musica, testo e "applet" integrati al PRODOTTO SOFTWARE), il materiale stampato accluso e qualsiasi copia del PRODOTTO SOFTWARE, sono di proprietà di TecknoWorks o dei suoi fornitori. La titolarità e i diritti sulla proprietà intellettuale relativi a contenuti non inclusi nel PRODOTTO SOFTWARE, ma a cui l'Utente può accedere mediante l'utilizzo del PRODOTTO SOFTWARE, sono di proprietà dei rispettivi titolari e potranno essere tutelati da leggi e trattati in materia di copyright o di altra proprietà intellettuale. Dal presente Contratto non scaturisce alcun diritto per l'Utente ad utilizzare tali contenuti. L'utilizzo di qualsivoglia servizio "on-line" a cui l'Utente può accedere mediante l'utilizzo del PRODOTTO SOFTWARE, sarà disciplinato dalle relative condizioni di utilizzo. Se il PRODOTTO SOFTWARE contiene documentazione fornita esclusivamente in forma elettronica, l'Utente potrà stamparne una copia. L'Utente non potrà riprodurre il materiale stampato accluso al PRODOTTO SOFTWARE. Tutti i diritti che non siano stati espressamente concessi nel presente Contratto, sono riservati a TecknoWorks e ai suoi fornitori. 4. SERVIZIO SUPPORTO TECNICO CLIENTI. TecknoWorks non fornisce un servizio supporto tecnico clienti per il PRODOTTO SOFTWARE. 5.DISPOSIZIONI AGGIUNTIVE. RELATIVAMENTE AI LIMITI DI GARANZIA, ALLA LIMITAZIONE DI RESPONSABILITÀ E ALLE ALTRE DISPOSIZIONI SPECIALI, L'UTENTE DEVE FARE RIFERIMENTO ALLE DISPOSIZIONI AGGIUNTIVE INCLUSE DI SEGUITO E/O FORNITE CON IL MATERIALE STAMPATO DEL PRODOTTO SOFTWARE. TALI LIMITI DI GARANZIA, LA LIMITAZIONE DI RESPONSABILITÀ E LE DISPOSIZIONI SPECIALI COSTITUISCONO PARTE INTEGRANTE DEL PRESENTE CONTRATTO.
Sono esclusiva responsabilità e onere dell’Utente la verifica dell'idoneità del PRODOTTO SOFTWARE a ottenere certi risultati, la sua installazione e la supervisione, direzione e controllo del suo uso. TecknoWorks non presta alcuna garanzia in merito al PRODOTTO SOFTWARE, anche relativamente a vizi, difetti o difformità o all'utilizzazione per uno scopo specifico. TecknoWorks non assume alcuna responsabilità, e l’UTENTE si impegna a tenere TecknoWorks indenne, relativamente a qualsiasi pretesa, azione o danno o quant'altro, di qualsiasi natura,
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derivante all’Utente o a terzi, in conseguenza dell'uso del PRODOTTO SOFTWARE o della presente licenza. TecknoWorks garantisce unicamente che il supporto è esente da vizi di fabbricazione esclusa qualsiasi altra garanzia. La prestazione di questa garanzia è subordinata alla restituzione a TecknoWorks della "Licenza d'Uso" debitamente compilata e firmata dall’Utente dove indicato. Qualora il supporto risultasse non conforme alla garanzia di cui sopra, TecknoWorks si impegna, entro e non oltre 30 giorni dalla data dell'acquisto, alla sua sostituzione gratuita previa restituzione del supporto difettoso, senza alcuna ulteriore responsabilità verso L’Utente. La garanzia non copre il caso di danneggiamento del supporto per normale usura o cause esterne. In tal caso, l’Utente potrà ottenere da TecknoWorks la sostituzione, previa restituzione del supporto danneggiato e rimborso delle spese di materiale e di duplicazione nella misura di cui al listino in vigore al momento della richiesta.
La violazione da parte dell’Utente di qualsiasi parte del disposto dal presente contratto comporterà per TecknoWorks il diritto di risolvere la presente licenza con semplice comunicazione scritta, salvo il diritto al risarcimento dei danni e quant'altro. In caso di risoluzione, l’Utente si obbliga a cessare immediatamente l'uso del PRODOTTO SOFTWARE e TecknoWorks, a propria scelta, avrà il diritto di richiedergli la distruzione o la restituzione di ogni copia del PRODOTTO SOFTWARE in suo possesso.
Per qualsiasi controversia è esclusivamente competente il Foro di Imperia.