Manuale tipografico

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g g Manuale tipografico Lo studio dei caratteri

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ManualetipograficoLo studio dei caratteri

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Indice

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IntroduzioneClassificazione di Aldo NovareseLapidariMedievaliVenezianiTransizionaliBodonianiScrittiOrnatiEgizianiLineariFantasia

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Introduzione

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Il carattere tipografico

L’invenzione della stampa a caratteri mobili è attribuita al tedesco Johann Gutenberg, seppure sia probabile che già i cinesi utilizzassero in precedenza tecniche simili e che, contemporaneamente a Gutenberg, anche stampatori tedeschi, boemi, italiani (Panfilo Castaldi) e olandesi stessero lavorando nella stessa direzione. In ogni caso, Gutenberg, in società con il banchiere Johann Fust e con l’aiuto dell’amanuense Peter Schöffer, stampa tra il 1448 e il 1454 a Magonza il primo libro con questa tecnica. Si tratta della celebre Bibbia a 42 linee (dal numero delle linee di testo che compongono ogni pagina) che viene messa in vendita a Francoforte sul Meno nel 1455.

Cenni storici

Johann Gutenberge la sua Bibbia

in 42 linee

La tecnica di Gutenberg consiste nell’allineare i tipi (piccoli prismi metallici di sezione variabile, su ciascuno dei quali compare in rilievo a

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rovescio un carattere) assemblandoli in linee, e unire queste creando le pagine complete di testo. Ogni matrice relativa ad una pagina viene quindi inchiostrata e successivamente stampata con un torchio pressore. Inizialmente i tipi vengono tenuti solidali da fasce; per questo (dal latino in cuna, cioè in culla, in fasce) si qualificano i libri stampati dall’invenzione fino alla fine del 1400 con il termine incunaboli.Grazie alla mobilità dei collaboratori di Gutenberg e Schöffer, nell’arco di circa un decennio la nuova tecnica si diffonde nelle varie città europee.

In particolare, in Italia si registra nel 1464 la presenza di Arnold Pannartz e Konrad Sweynheim presso il monastero di Subiaco e, successivamente, a Roma.

In tipografia e in informatica il tipo di carattere o font è un insieme di caratteri tipografici caratterizzati e accomunati da un certo stile grafico o intesi per svolgere una data funzione.

I primi divulgatori della stampa

con tipi mobili

Il carattere tipografico

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Il comune termine inglese font proviene dal francese medioevale fonte, ovvero «(qualcosa che è stato) fuso» (dal latino fundere), con riferimento ai caratteri mobili prodotti per la stampa tipografica, ottenuti versando il metallo fuso nella forma contenente la matrice del singolo carattere.

Un tipo di carattere solitamente contiene un vario numero di singoli simboli, detti glifi, quali lettere, numeri e punteggiatura. I tipi di carattere possono contenere anche ideogrammi e simboli come caratteri matematici, note musicali, segni geografici, icone, disegni e molto altro ancora.Si potrebbe definire il design del carattere, nel suo senso più ampio, come una serie di regole di progetto (per esempio di stile, immagine o impressione) all’interno delle quali il progettista può concepire ogni singolo carattere.

La maggior parte dei modi di scrittura condivide la nozione di una linea di base: una linea orizzontale immaginaria su cui si appoggiano i caratteri. Talvolta parte dei glifi, la parte discendente, cresce al di sotto della linea base. Similmente, la distanza tra la linea base

Caratteri mobili

Dimensioni

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e la cima del glifo più alto è chiamata ascesa. L’ascesa e la discesa non necessariamente includono lo spazio occupato da accenti o altri segni diacritici.

Nelle scritture latina, greca e cirillica, la distanza fra la linea base e la cima di un normale carattere minuscolo è chiamata occhio medio. La parte di glifo al di sopra è l’ascendente. L’altezza dell’ascendente può avere un effetto sostanziale sulla leggibilità e l’aspetto di un carattere. Il rapporto fra l’occhio medio e l’ascesa è spesso utilizzata per classificare i caratteri tipografici.

Minuscole: l’altezza delle minuscole è misurata sulla lettera x. Infatti le lettere tonde tendono ad avere dimensioni più grandi delle lettere lineari, per applicare una correzione ottica senza la quale apparirebbero al lettore più piccole delle altre.

Maiuscole: è l’altezza misurata sulle lettere maiuscole, solitamente sulla E, sempre per problemi legati alla correzione ottica.Ascendenti: l’altezza delle lettere minuscole

Punzoni

Minuscole

Maiuscole

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quali l e f ad esempio, è più grande di quella delle altre lettere minuscole, e, di norma, anche delle lettere maiuscole.

Allineamento: è la somma della distanza tra la linea dell’ascendente e la linea di delimitazione del corpo superiore e la linea del discendente e la linea di delimitazione del corpo inferiore. In pratica è la distanza verticale minima dei caratteri.

L’andamento delle aste curve aperte di caratteri come la C, c, S, s, a, e e così via, è definito apertura. Alcuni caratteri come l’Helvetica o il Bodoni sono caratterizzati da aperture più ridotte, mentre il Bembo, il Centaur o il Rotis possiedono aperture più ampie.

La crenatura, in inglese kerning, indica la riduzione dello spazio in eccesso tra le due lettere, allo scopo di eliminare spazi bianchi antiestetici e dare un aspetto più omogeneo al testo. Un esempio dove spesso si attua la crenatura è quello di avvicinare le due lettere a bracci obliqui A e V. Può comunque avvenire tra lettere curve come O e C.

Il peso è il rapporto tra area inchiostrata ed area in bianco della serie di caratteri, o meglio lo spessore dei tratti che lo compongono indipendentemente dalla sua dimensione.

Allineamento

Apertura

Crenatura

Peso

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Si possono suddividere i tipi di carattere in due categorie principali: con o senza grazie (note anche con l’inglese serif). I caratteri graziati hanno delle particolari terminazioni alla fine dei tratti delle lettere.

L’uso delle grazie deriva dai caratteri lapidari romani, dove era molto difficile scalpellare nel marmo angoli di novanta gradi necessari a terminare le aste. Tra gli innumerevoli esempi vale la pena ricordare: Garamond, Baskerville, Bembo, Bodoni. L’industria tipografica si riferisce ai tipi di carattere senza grazie come bastoni, lineari, sans-serif (dal francese sans, “senza”) o anche grotesque (in tedesco grotesk). Esempi di caratteri bastoni sono: Helvetica, Futura, Frutiger, Franklin Gothic e Gill. Esiste una grande varietà sia fra i tipi di carattere graziati che fra i bastoni; entrambi i gruppi contengono tipi progettati per testi lunghi e altri intesi per scopi principalmente decorativi. La presenza o l’assenza di grazie è solo uno dei molti fattori nella scelta per l’utilizzo di un carattere. I caratteri con grazie sono generalmente considerati più facili da leggere in lunghi passaggi che quelli senza. Gli studi al riguardo sono ambigui e suggeriscono che la maggior

Grazie

T TA sinistra:

carattere graziatoA destra:

carattere senza grazie

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parte dell’effetto sia dovuta solo ad una maggiore familiarità ai caratteri con grazie. Come regola generale, i lavori stampati come libri e giornali usano quasi sempre caratteri graziati, almeno per il corpo del testo. I siti Web non sono obbligati a specificare un tipo di carattere e possono semplicemente rispettare le preferenze dell’utente. Fra i siti che specificano il carattere, la maggior parte utilizzano un tipo di carattere non graziato moderno quale il Verdana dato che è opinione comune che, diversamente dal materiale stampato, sullo schermo del computer i caratteri senza grazie siano di migliore leggibilità a causa della loro minore risoluzione.

Un carattere tipografico che mostri glifi di larghezza variabile è detto proporzionale mentre un carattere tipografico che possieda glifi con larghezza fissa è detto non proporzionale (o monospace o a larghezza fissa): ad esempio nei caratteri proporzionali la “w” e la “m” sono della stessa larghezza mentre la “i” è più stretta.I caratteri proporzionali sono generalmente considerati più attraenti e più facili da leggere e sono quindi i più comunemente utilizzati in materiale stampato pubblicato professionalmente. Per la stessa ragione, sono tipicamente utilizzati anche nelle interfacce grafiche delle applicazioni per computer. Molti caratteri proporzionali contengono cifre

Proporzionalità

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di larghezza fissa in modo che le colonne di numeri possano essere allineate.I primi caratteri monospazio sono stati creati per le macchine da scrivere, in quanto lo spostamento da un carattere all’altro era sempre della stessa larghezza. L’utilizzo dei caratteri a larghezza fissa continuò nei primi computer che potevano visualizzare un solo tipo di carattere. Comunque, anche se i moderni PC possono mostrare qualsiasi carattere, i caratteri monospazio vengono ancora usati nella programmazione, l’emulazione di terminale e per la stampa di dati incolonnati dei documenti di solo testo. Esempi di tipi di carattere monospazio sono l’Andale Mono, il Courier, il Prestige Elite, il Monaco e l’OCR-B.

typographyCouriercarattere

monospaziato

I caratteri non proporzionali sono considerati migliori per alcune applicazioni, dato che si allineano in colonne ordinate. L’arte ASCII necessita di caratteri non proporzionali per essere vista correttamente. In una pagina Web,questi, possono essere introdotti tra i tag <span style=”font-family:monospace”></span>. I redattori leggono i manoscritti in caratteri a larghezza fissa. Sono più semplici da correggere ed è considerato scortese inviare un manoscritto scritto con un carattere proporzionale.

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Classificazione dei caratteriSecondo Aldo Novarese

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ1234567890

Lapidari

ABCDEFGHIJKLMNOPabcdefghijklmnop1234567890

Medievali

ABCDEFGHIJKLMNOPabcdefghijklmnop1234567890

Veneziani

ABCDEFGHIJKLMNOPabcdefghijklmnop1234567890

Transizionali

ABCDEFGHIJKLMNOPabcdefghijklmnop1234567890

Bodoniani

ABCDEFGHIJKLMNabcdefghi1234567890

Scritti

ABCDEFGHIJKLMN

OPQRSTUVWXYZ

Ornati

ABCDEFGHIJKLMNOPabcdefghijklmnop1234567890

Egiziani

ABCDEFGHIJKLMNOPabcdefghijklmnop1234567890

Lineari

ABCDEFGHIJKLMNOPabcdefghijklmnop1234567890

Fantasia

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Lapidari

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Sono i caratteri con grazie nati come prodotto architettonico per le iscrizioni dei monumenti (da qui il nome Lapidario) ed avevano origine di costruzione dal quadrato “capitalis quadrata” nell’epoca di Augusto e di Traiano.Inizialmente i lapidari non avevano le grazie ed erano simili agli attuali lineari. Le grazie nasceranno come esigenza tecnica nel tracciare con il pennello le lettere prima di scalfire la pietra.

Il carattere lapidario romano, anche chiamato capitale quadrata lapidaria e maiuscola elegante è una forma di scrittura dell’antica Roma ed è all’origine delle maiuscole moderne dell’alfabeto latino.

Caratteristiche

Cenni storici

Le maiuscole quadrate sono caratterizzate da linee nette, curve dolci, tratti sottili e spessi, angoli netti e dalla presenza delle grazie. Questo tipo di caratteri è denominato maiuscolo per distinguerlo delle controparti dette minuscolo come ad esempio il merovingio e il carolingio. Almeno fino al IV secolo i caratteri maiuscoli romani sono stati usati per le copie di lusso delle opere degli autori pagani, in particolare di Virgilio, autore degli unici tre manoscritti a noi giunti che

Carattere Romano

antico

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utilizzano questo carattere. Dopo il V secolo le maiuscole romane non vennero più usate tranne che per il titolo del libro e l’intestazione dei capitoli mentre il resto del testo era scritto ad esempio in capitale libraria onciale.

Griglia di costruzione

Particolari del carattere

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Medievali

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Formano questo gruppo i caratteri tedeschi o gotici. Hanno origine in Francia, dove gli scrivani del dodicesimo secolo scrissero la “carolingia minuscola”. Il gotico non è quindi una scrittura di origini germaniche, come tanti credono. Dalla Francia passò all’Inghilterra, per poi “invadere” la Germania dove divenne scrittura ufficiale.

Cenni storici

Caratteristiche

Antichi manoscritti

medievali

La scrittura gotica minuscola libraria fu il tipo più comune delle lettere “gotiche”; essa presenta, oltre all’angolosità caratteristica, le aste molto pesanti, che cambiano bruscamente direzione ed i trattini delle lettere d’inizio o d’unione, molto sottili, che creano un forte contrasto con le aste. Sviluppo «calligrafico» ebbe invece nei manoscritti liturgici e nei codici solenni, con lettere molto grandi, massicce, rigide, di una regolarità quasi geometrica, con abbondanti legature ed un tratteggio assai pesante; questo tipo di scrittura venne chiamata «lettera da messale» o «textur»;

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Griglia di costruzione

Particolari del carattere

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Veneziani

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Il ritorno alle forme romane, nelle maiuscole (Subiaco, 1465) derivanti dai caratteri lapidari romani fu il preludio anche all’imitazione delle scritture umanistiche dette “Incunabuli” per il minuscolo dagli stampatori di Venezia che gli disegnavano e incidevano con il bulino.Si formò così il primo alfabeto tipico, il quale – dopo il perfezionamento acquisito, dovuto ai prototipografi dell’epoca – trovò in Venezia l’ambiente ideale per la sua diffusione nel mondo. E ciò fu dovuto alle forme dei caratteri dei fratelli Da Spira, Griffo, Paganini, Ratdolt e, specialmente, di Nicholas Jenson.

Cenni storici

Scrittureveneziane

Caratteristiche nel disegno delle lettere sono la presenza dell’asse verticale inclinata nettamente da 30° fino a 45° all’indietro; il contrasto tra i pieni ed i filetti è debole; le grazie hanno una forma arrotondata con la base concava; le differenze di spessore tra le aste verticali e le aste oblique sono più

Caratteristiche

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accentuate e, anche nelle lettere tonde; i rapporti di sottile e largo sono più accentuati; il filetto traversale della è inizialmente obliquo per poi trasformarsi in orizzontale.

Griglia di costruzione

Particolari del carattere

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Transizionali

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Sono così chiamati perché i suoi elementi indicano la transizione tra “romani antichi” e “romani moderni”. Nascono tra la fine del XVII e il XVIII secolo prima in Francia, successivamente in Olanda e Inghilterra e non presentano particolari innovazioni rispetto ai caratteri Veneziani che li hanno preceduti.I caratteri di questo gruppo sono stati creati quasi tutti nel diciottesimo secolo, poco prima della nuova epoca stilistica, il classicismo. Rappresentano una fase di transizione fre i romani antichi e i romani moderni. Philippe Grandjean creò nel 1692 il primo transizionale, il “Romain du Roi” su commissione dell’Accademia francese delle scienze. Per la prima volta fu disegnato un corsivo originale.Artista, disegnatore di caratteri e stampatore più famoso del diciottesimo secolo fu però John Baskerville.

Cenni storici

Caratteristiche

Documenti con carattere transizionale

I transizionali sono caratterizzati da un contrasto più pronunciato fra aste verticali e

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orizzontali rispetto ai romani antichi. L’asse delle lettere “o”, “O”, “Q”, è quasi verticale. L’allineamento superiore della “T” non è più sporgente. Le grazie sono piatte.

Griglia di costruzione

Particolari del carattere

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Bodoniani

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È probabile che Firminio Didot disegnò nel 1783 il primo romano classico per la fonderia di suo padre a Parigi. I caratteri del parmigianino Giambattista Bodoni (da qui il termine “Bodoniani”) dopo il 1789 diventano prototipo in tutta Europa. Erich Justus Walbaum creò in Germania solo nel 1810 il suo primo romano moderno.Bodoni e Manuzio sono da catalogare fra i migliori tipografi italiani, ma anche europei.

I Bodoniani hanno un traccito austero, classico. Il passaggio fra le aste verticali e le orizzontali è marcatissimo. Le grazie sono molto fini e formano un angolo retto con l’asta verticale. La parte superiore della “e” è molto aperta. L’asse delle lettere “o”, “O”, “e”, è verticale. Le lettere presentano le grazia ridotte a un filetto completamente piatto e orizzontale; il raccordo con l’asta verticale è appena accentuato in alcune lettere, altrimenti assente nella globalità; le

Cenni storici

Caratteristiche

Documenti con carattere

bodoniano

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aperture sono molto ridotte; è molto evidente il rapporto tra grosso e fine tra le aste (contrasto d’asta), le barre e le curvature con un contrasto accentuato e struttura verticale ben inquadrata rispetto ai Transizionali; la ©, la (G) e la (S) hanno i rostri molto pronunciati.

Griglia di costruzione

Particolari del carattere

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Scritti

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In questo gruppo vengono collocate tutte le scritture correnti a mano alzata. Alcuni caratteri introdotti in tipografia verso il 1805, come le scritture inglesi, formano una congiunzione tra lettera e lettera. Le scritture sono decorative, esprimono grazia, eleganza e il più delle volte fantasia. Il loro impiego è molto limitato in quanto offrono una scarsa leggibilità per testi lunghi e correnti.

Nel xvı secolo si afferma l’uso del pennino flessibile e appunto perché è lo strumento più adatto a tracciare i complicati decori e svolazzi che avvolgono le lettere create in questo periodo. Il gusto per la decorazione enfatica si contrappone al rigore classico del Rinascimento in tutte le manifestazioni visive del ‘600. Si rivaluta così la figura del maestro calligrafo che, traendo spunto dalle scritture cancelleresche e gotiche, si produce in virtuosismi in netto contrasto con l’evoluzione tecnico-formale attuata nel xv e xvı secolo.

Cenni storici

Caratteristiche

Documenti con carattere

scritto

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Griglia di costruzione

Particolari del carattere

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Ornati

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Anche per i caratteri ornati, come per le fantasie, sono stati creati motivi da destare interesse. In certi casi si tratta di completare una famiglia di caratteri già esistente, ornandone una serie; oppure si tratta di iniziali decorative, ideate singolarmente e in modo di poter essere accostate a qualsiasi tipo. L’estetica grafica moderna, però, limita l’uso degli ornati, impiegandoli come ripiego, variante, per illeggiadrire, alleggerire, ecc. composizioni troppo rigide o compatte.

Cenni storici

Di questo gruppo fanno parte i caratteri che non possono essere classificati nei gruppi precedenti in quanto non posseggono alcune caratteristiche necessarie, come per esempio una certa regolarità, le grazie, bastoni riconoscibili.Gran parte di questo gruppo è formato da alfabeti maiuscoli per l’impiego decorativo e per i titoli. Molto spesso, infatti, sono utilizzate come capolettere (tipico nell’antichità).

Documenti con carattere

ornato

Caratteristiche

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Particolari del carattere

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Egiziani

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Caratteristiche

Cenni storici

Gli egiziani nascono aumentando lo spessore delle aste e delle grazie dei bodoniani. I primi apparvero in Inghilterra all’inizio del diciannovesimo secolo. Oggi sono impiegati per titoli, lavori pubblicitari e commerciali.Hanno la barra della “e” minuscola parallela alla linea di base, possiedono anche un asse perpendicolare, inoltre il contrasto tra pieni e sottili è assente o scarso. Le grazie dei caratteri egiziani sono spesse con raccordi angolari o quasi. Il tratto terminale in alto della “r” è parallelo alla linea di base.

Rappresentano una sorta di volgarizzazione del Romano moderno; il loro nome deriva probabilmente dalla moda e dall’interesse per l’Egitto diffusosi in Europa dopo la campagna napoleonica. Il primo carattere egiziano venne disegnato da Vincent Figgins (autore anche di uno dei primi caratteri tipografici lineari) nel 1815.

Documenti con carattere

egiziano

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Particolari del carattere

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Lineari

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Questi caratteri apparvero in Inghilterra all’inizio del diciannovesimo secolo e una volta erano denominati “bastoni”, “grotteschi”, o “sans-serif” (senza grazie). Sono sprovvisti di grazie e funzionali, liberati da ogni elemento inutile. Alcune volte sono disegnati con riga e compasso (Futura) e comprendono numerose varianti come l’Helvetica e l’Univers. I lineari sono i caratteri più usati e richiesti di questi tempi perché si adatta molto bene alla tipografia contemporanea.

I caratteri lineari sono ispirati alle forme geometriche elementari come il cerchio e la linea (di spessore pressoché costante), e traggono la loro ragion d’essere dal movimento Modernista e dal razionalismo della prima metà del XX secolo. Uno dei caratteri più noti tra i lineari geometrici è il Futura, progenitore di un gran numero di caratteri, tra cui l’Avant Garde Gothic. Il Kabel, realizzato da Rudolf Koch, rivela sottili reminescenza calligrafiche, pur avendo un andamento geometrizzante.

Cenni storici

Caratteristiche

Esempi caratteri lineari

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Fantasia

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Di questo gruppo fanno parte i caratteri che non possono essere classificati nei gruppi precedenti in quanto non posseggono alcune caratteristiche necessarie, come per esempio una certa regolarità, le grazie, ecc.Gran parte di questo gruppo è formato da alfabeti maiuscoli per l’impiego decorativo e per i titoli.

Cenni storici

Il Bauhaus Il Bauhaus ha favorito l’uso di caratteri senza grazie, mentre negli anni Venti del‘900 in tutta la Germania si usavano ancora i caratteri gotici, molto più difficili da leggere.L’insegnante Laszlo Mohly-Nagy disegnò una serie completa di caratteri lineari senza grazie e nel 1923 pubblicò un articolo dove asseriva che la tipografia era un importante strumento di comunicazione e doveva comunicare in maniera immediata e diretta. Un carattere non doveva perdere di leggibilittà solo per un fattore estetico.

Esempi caratteri Fantasia

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Particolari del carattere

Griglia di costruzione

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Daniele Degli AgliEgidio FilippettiLeonardo MalteseViola Moroni

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