manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO...

33
PREFAZIONE La formazione come ricordato nel D.Lgs 81/08 è un tema fondamentale e ormai consolidato nell’ambito della sicurezza sul lavoro ma, al tempo stesso, necessita di un continuo impe- gno. Infatti, dall’emanazione del D.Lgs 626/94, la Piccola Casa della Divina Provvidenza “Cottolengo” ha messo in atto nume- rose iniziative di formazione per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. Il presente lavoro si inserisce in questa linea, apportando tuttavia una novità metodologica che potrà permettere una maggiore incisività del piano formativo all’interno delle nostre strutture. La novità sta nella stesure di procedure elaborate attraverso l’esperienza maturata dai nostri operatori confrontata con i più moderni studi di ergonomia e delle altre scienze legate alla sicurezza del lavoro e del benessere del lavoratore. Il risultato di questo processo è contenuto nel presente lavoro, che apre la serie di “quaderni di formazione” che la nostra struttura sta elaborando. Dalla letteratura di settore emerge che gli elementi comportamentali incidono per più del 60% sulle cause degli infortuni; per questo motivo, il presente “quaderno” delinea le operazioni più comuni attuate nella movimentazione del paziente durante la cura e l’assistenza. La formazione tende al consolidamento di una cultura della sicurezza, che è in grado di eliminare alla fonte com- portamenti impropri che ledono il bene sommo della salute del lavoratore. Questo opuscolo deve servire soprattutto come strumen- to di conoscenza e di confronto, essendo stato realizzato partendo dalle situazioni reali delle nostre strutture. Si per- mette così di attuare quanto trasmesso e sperimentato nei corsi di formazione, che spesso rimangono momenti felice- mente isolati nella nostra vita lavorativa. La sicurezza ha biso- gno di continuità, di impegno e di chiare indicazioni, che ci auguriamo possano venire dal presente quaderno, perché conoscere è già prevenire. PREFAZIONE

Transcript of manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO...

Page 1: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

PREFAZIONE

La formazione come ricordato nel D.Lgs 81/08 è un temafondamentale e ormai consolidato nell’ambito della sicurezzasul lavoro ma, al tempo stesso, necessita di un continuo impe-gno. Infatti, dall’emanazione del D.Lgs 626/94, la Piccola Casadella Divina Provvidenza “Cottolengo” ha messo in atto nume-rose iniziative di formazione per la prevenzione degli infortunie delle malattie professionali. Il presente lavoro si inserisce inquesta linea, apportando tuttavia una novità metodologica chepotrà permettere una maggiore incisività del piano formativoall’interno delle nostre strutture.

La novità sta nella stesure di procedure elaborate attraversol’esperienza maturata dai nostri operatori confrontata con i piùmoderni studi di ergonomia e delle altre scienze legate allasicurezza del lavoro e del benessere del lavoratore.

Il risultato di questo processo è contenuto nel presentelavoro, che apre la serie di “quaderni di formazione” che lanostra struttura sta elaborando. Dalla letteratura di settoreemerge che gli elementi comportamentali incidono per più del60% sulle cause degli infortuni; per questo motivo, il presente“quaderno” delinea le operazioni più comuni attuate nellamovimentazione del paziente durante la cura e l’assistenza.

La formazione tende al consolidamento di una culturadella sicurezza, che è in grado di eliminare alla fonte com-portamenti impropri che ledono il bene sommo della salutedel lavoratore.

Questo opuscolo deve servire soprattutto come strumen-to di conoscenza e di confronto, essendo stato realizzatopartendo dalle situazioni reali delle nostre strutture. Si per-mette così di attuare quanto trasmesso e sperimentato neicorsi di formazione, che spesso rimangono momenti felice-mente isolati nella nostra vita lavorativa. La sicurezza ha biso-gno di continuità, di impegno e di chiare indicazioni, che ciauguriamo possano venire dal presente quaderno, perchéconoscere è già prevenire.

PR

EFA

ZIO

NE

Page 2: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

I

LA PREVENZIONE E PROTEZIONENEI RISCHI LEGATI ALLA MOVIMENTAZIONE

MANUALE DEI CARICHI

L’assunzione di posture scorrette da parte dell’operatoredurante le attività di mobilizzazione dei malati, gli sforzieccessivi durante le manovre di sollevamento o di sposta-mento, il mancato utilizzo o l’uso scorretto degli ausili sonosempre più frequentemente causa di patologie a carico:

• della colonna vertebrale• del ginocchio• della spalla.

Il Decreto Legislativo “TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICU-REZZA SUL LAVORO” 81/08 del 9 aprile che sostituisce quel-lo del 19 settembre 1994, n. 626, “Attuazione delle direttive89/931/CEE, 89/654/CEE, 89/656/CEE, 90/270/CEE,90/394/CEE e 90/679/CEE riguardanti il miglioramento dellasicurezza e della salute dei lavoratori su luogo di lavoro”,dedi-ca un titolo, il VI alla movimentazione manuale dei carichi.Esso si compone di tre articoli e un allegato.

D.lgs. 9 aprile 2008, n.81TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVOROAttuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123,in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghidi lavoro.

TITOLO VI - MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

CAPO I – DISPOSIZIONI GENERALI

Articolo 167 - Campo di applicazione1. Le norme del presente titolo si applicano alle attività lavo-rative di movimentazione manuale dei carichi che comporta-no per i lavoratori rischi di patologie da sovraccarico biomec-canico, in particolare dorso-lombari.

Page 3: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

II III

2. Ai fini del presente titolo, s’intendono:a) movimentazione manuale dei carichi: le operazioni di

trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno opiù lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico, che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari;

b) patologie da sovraccarico biomeccanico: patologie delle strutture osteoarticolari, muscolotendinee e nervovascolari.

Articolo 168 - Obblighi del datore di lavoro

1. Il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessa-rie e ricorre ai mezzi appropriati, in particolare attrezzatu-re meccaniche, per evitare la necessità di una movimenta-zione manuale dei carichi da parte dei lavoratori.

2. Qualora non sia possibile evitare la movimentazionemanuale dei carichi ad opera dei lavoratori, il datore dilavoro adotta le misure organizzative necessarie, ricorre aimezzi appropriati e fornisce ai lavoratori stessi i mezzi ade-guati, allo scopo di ridurre il rischio che comporta la movi-mentazione manuale di detti carichi, tenendo conto dell'ALLEGATO XXXIII, ed in particolare:a) organizza i posti di lavoro in modo che detta movimen-

tazione assicuri condizioni di sicurezza e salute;b) valuta, se possibile anche in fase di progettazione, le

condizioni di sicurezza e di salute connesse al lavoroin questione tenendo conto dell' ALLEGATO XXXIII;

c) evita o riduce i rischi, particolarmente di patologie dorso-lombari, adottando le misure adeguate, tenendo conto in particolare dei fattori individuali di rischio, delle caratteristiche dell'ambiente di lavoro e delle esigen-ze che tale attività comporta, in base all' ALLEGATO XXXIII;

d) sottopone i lavoratori alla sorveglianza sanitaria di cui all'articolo 41, sulla base della valutazione del rischio e dei fattori individuali di rischio di cui all’ ALLEGATO XXXIII.

3. Le norme tecniche costituiscono criteri di riferimento perle finalità del presente articolo e dell’ ALLEGATO XXXIII,ove applicabili. Negli altri casi si può fare riferimento allebuone prassi e alle linee guida.

Articolo 169 - Informazione, formazione e addestramento

1. Tenendo conto dell’ ALLEGATO XXXIII, il datore di lavoro:a) fornisce ai lavoratori le informazioni adeguate relativa-

mente al peso ed alle altre caratteristiche del carico movimentato;

b) assicura ad essi la formazione adeguata in relazione ai rischi lavorativi ed alle modalità di corretta esecuzionedelle attività.

2. Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori l’addestramentoadeguato in merito alle corrette manovre e procedure daadottare nella movimentazione manuale dei carichi.

CAPO II – SANZIONI

Articolo 170 - Sanzioni a carico del datoredi lavoro e del dirigente

1. Il datore di lavoro ed il dirigente sono puniti:a) con l’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da euro

2.000 fino ad euro 10.000 per la violazione dell’articolo 168, commi 1 e 2, 169, comma 1, lettera b).

b) con l’arresto da due a quattro mesi o con l’ammenda da euro 1.000 a euro 4.500 per la violazione dell’articolo 169, comma 1, lettera a).

Articolo 171 - Sanzioni a carico del preposto

1. Il preposto è punito nei limiti dell’attività alla quale è tenu-to in osservanza degli obblighi generali di cui all’articolo 19:

a) con l’arresto fino a due mesi o con l’ammenda da euro 400 ad euro 1.200 per la violazione dell’articolo 168, commi 1 e 2;

Page 4: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

IV V

b) con l’arresto fino ad un mese o con l’ammenda da euro 150 ad euro 600 per la violazione dell’articolo 169, comma 1, lettera a).

ALLEGATO XXXIIILa prevenzione del rischio di patologie da sovraccarico bio-meccanico, in particolare dorso-lombari, connesse alle attivi-tà lavorative di movimentazione manuale dei carichi dovràconsiderare, in modo integrato, il complesso degli elementidi riferimento e dei fattori individuali di rischio riportati nelpresente allegato.

ELEMENTI DI RIFERIMENTO

1. Caratteristiche del carico La movimentazione manuale di un carico può costituire un rischio di patologie da sovraccarico biomeccanico, in par-ticolare dorso-lombari nei seguenti casi: • il carico è troppo pesante; • è ingombrante o difficile da afferrare; • è in equilibrio instabile o il suo contenuto rischia di spostarsi; • è collocato in una posizione tale per cui deve essere

tenuto o maneggiato a una certa distanza dal tronco ocon una torsione o inclinazione del tronco;

• può, a motivo della struttura esterna e/o della consi-stenza, comportare lesioni per il lavoratore, in particola-re in caso di urto.

2. Sforzo fisico richiesto Lo sforzo fisico può presentare rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari nei seguenti casi: • è eccessivo; • può essere effettuato soltanto con un movimento di

torsione del tronco;• può comportare un movimento brusco del carico; • è compiuto col corpo in posizione instabile.

3. Caratteristiche dell’ambiente di lavoroLe caratteristiche dell'ambiente di lavoro possono aumen-tare le possibilità di rischio di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari nei seguenti casi:• lo spazio libero, in particolare verticale, è insufficiente

per lo svolgimento dell'attività richiesta; • il pavimento è ineguale, quindi presenta rischi di

inciampo o è scivoloso;• il posto o l'ambiente di lavoro non consentono al lavo-

ratore la movimentazione manuale di carichi a un'altez-za di sicurezza o in buona posizione;

• il pavimento o il piano di lavoro presenta dislivelli che implicano la manipolazione del carico a livelli diversi;

• il pavimento o il punto di appoggio sono instabili;• la temperatura, l'umidità o la ventilazione sono inadeguate.

4. Esigenze connesse all’attivita’ L'attività può comportare un rischio di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari se comporta una o più delle seguenti esigenze: • forzi fisici che sollecitano in particolare la colonna verte-

brale, troppo frequenti o troppo prolungati; • pause e periodi di recupero fisiologico insufficienti;• distanze troppo grandi di sollevamento, di abbassa-

mento o di trasporto; • un ritmo imposto da un processo che non può essere

modulato dal lavoratore.

FATTORI INDIVIDUALI DI RISCHIO Fatto salvo quanto previsto dalla normativa vigente in tema ditutela e sostegno della maternità e di protezione dei giovanisul lavoro, il lavoratore può correre un rischio nei seguenti casi:

• inidoneità fisica a svolgere il compito in questione tenu-to altresì conto delle differenze di genere e di età;

• indumenti, calzature o altri effetti personali inadeguati portati dal lavoratore;

• insufficienza o inadeguatezza delle conoscenze o della formazione o dell’addestramento.

Page 5: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

f) non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo;

g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori;

h) partecipare ai programmi di formazione e di addestra-mento organizzati dal datore di lavoro;

i) sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente.

Le modalità di movimentazione dei carichi assumono un’im-portanza fondamentale in un contesto, quello sanitario, in cuimolte prestazioni, per essere erogate, richiedono l’esecuzio-ne di attività al letto del malato, che necessariamente com-portano azioni di sollevamento, spostamento ecc. e nellamaggior parte dei casi non possono essere effettuate chemanualmente.È per la “gestione” ottimale di questo aspetto dell’assisten-za, che trova applicazione l’ergonomia, che è una disciplinache si occupa dei problemi relativi al lavoro umano in rappor-to al progetto delle macchine ed agli ambienti di lavoro: ela-bora e integra le ricerche e le soluzioni offerte dalla medicinagenerale e del lavoro, dalla fisiologia, dalla psicologia, dallasociologia, dalla fisica, dalla tecnica.L’ergonomia del posto di lavoro può, quindi definirsi come“la prevenzione passiva del e per l’operatore”.Si definisce ergomotricità “l’insieme dei comportamenti psi-comotori che l’uomo integra per agire, nel suo lavoro, colmassimo di benessere (comodità), di sicurezza e di efficacia”.L’ergomotricità può quindi definirsi come “la prevenzioneattiva del e per l’operatore”.

Ricordiamo ora i principi relativi alla movimentazione dei carichi:• Nel sollevamento e/o spostamento di un carico, gli arti

inferiori vanno mantenuti divaricati, al fine di allargare la base di appoggio e migliorare l’equilibrio;

• Non vanno eseguiti movimenti di torsione del tronco; PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

VI VII

RIFERIMENTI A NORME TECNICHELe norme tecniche della serie ISO 11228 (parti 1-2-3) relative alle attività di movimenta-zione manuale (sollevamento, trasporto, traino, spinta, movimentazione di carichi legge-ri ad alta frequenza) sono da considerarsi tra quelle previste all’articolo 152, comma 3.

Considerazioni conclusiveÈ forte nel dettato normativo, il richiamo alle responsabilitàdel datore di lavoro, ma lo è anche il richiamo a quelle delLAVORATORE. A quest’ultimo nell’Art. 20 Comma 1 e 2 viene richiesto:

Art. 20 - Obblighi dei lavoratori

1. Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute esicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogodi lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omis-sioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni eai mezzi forniti dal datore di lavoro.

2. I lavoratori devono in particolare:a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai

preposti, all'adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;

b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale;

c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza;

d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezionemessi a loro disposizione;

e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigenteo al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonché qualsiasi eventuale condi-zione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperan-dosi direttamente, in caso di urgenza, nell'ambito delleproprie competenze e possibilità e fatto salvo l'obbligo di cui alla lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappre-sentante dei lavoratori per la sicurezza;

Page 6: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

1

1. DISABILITA’ DEL PAZIENTELe procedure di trasferimento possono variare inrelazione all’entità/tipologia della disabilità del paziente:a tal fine è utile suddividere questi ultimi in due categorie:

Paziente non collaborantePer totalmente non collaborante (NC) si intende ilpaziente non in grado di utilizzare gli arti superiori edinferiori e che pertanto nelle operazioni di assistenzaal paziente deve essere completamente sollevato.

Paziente parzialmente collaborante:Per parzialmente collaborante (PC) si intende ilpaziente che ha residue capacità motorie e che vienepertanto solo parzialmente sollevato.

2. NORME PER L’UTILIZZO DELLE ATTREZZATURELetto ergonomicoa) controllare che le ruote del letto siano frenate.b) regolare l’altezza del letto articolato in maniera

adeguata alla statura dell’operatore ed alla manovra da effettuare.

Carrozzinaa) posizionare la carrozzina nel modo più congruo

rispetto al movimento da fare.b) controllare che sia ben frenata.c) rimuovere gli elementi ingombranti (bracciolo

–pedana poggiapiedi).Sollevatorea) controllare che l’ausilio meccanico sia in ordine

e se vi sono più sistemi scegliere quello più idoneo per ogni singolo paziente.

b) durante l’utilizzo del sollevatore assumere le posizioni ergonomiche corrette.

c) utilizzare l’imbragatura più adatta al paziente e posizionarla in modo corretto.

PRINCIPI BASE

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

Se questi risultano inevitabili, ruotare anche il bacino, pivottando sui piedi;

• Vanno flesse le ginocchia e non la schiena;• Il carico va mantenuto il più possibile vicino al corpo;• Deve essere evitato il sollevamento di carichi che

superano i limiti;• Deve essere assunta e mantenuta la posizione eretta

della colonna nelle fasi di sollevamento e di trasporto;• Partendo dalla posizione a ginocchia flesse, i pesi vanno

sollevati gradualmente e non bruscamente;• Gli spostamenti devono essere effettuati impiegando i

movimenti di spinta e non quelli di trazione;• Le operazioni di movimentazione non vanno eseguite

su pavimenti scivolosi e con calzature inadatte;• Devono essere impiegati, quanto più possibile, ausili

quali carrelli, letti regolabili, sollevatori, teli ad alto scor-rimento, cinture ergonomiche ecc.

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

VIII

Page 7: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

3

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

2

1. Indossare un abbigliamento adatto

2. Organizzare in maniera funzionale il luogo di lavoro (spazi di manovra)

3. Coordinare la movimentazione tra operatori e con il paziente

4. Utilizzare gli ausili manuali e gli aiuti meccanici

5. Principi base di movimentazione:Movimenti e posizioni dell’operatore

a. posizionarsi vicino al carico oppure sovrapporre il centro di gravità al carico

b. tenere la colonna diritta e serrata e utilizzare prese sicure

c. mantenere un buon equilibrio: esercitare simmetricamente la colonna

d. utilizzare la forza delle gambe

3. MODALITÀ’ COMPORTAMENTALI DELL’OPERATORE

ERG

OM

OTR

ICIT

A’ E

RGO

NO

MIA

POSIZIONI BASE DELL’OPERATORE

Visto dal davanti:ginocchia flesseschiena diritta

Visto di lato:ginocchia flesseschiena diritta

Durante il movimento:una gamba si estendeuna gamba rimane flessa

Page 8: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

5

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

4

Durante il movimento:la gamba davanti si flette perandare verso il basso e avantila gamba davanti si estende perandare in su e indietro.

POSIZIONE ANTEROPOSTERIORE PROCEDURE PER IL PAZIENTENON COLLABORANTE

La movimentazione di pazienti non collaboranti da un puntodi vista motorio, deve essere generalmente ausiliata e fattada due operatori. Solo nei casi previsti dalle procedure taleoperazione potrà essere svolta da un solo operatore.

È INDISPENSABILE, IN OGNI CASO, CHE IL PAZIENTEVENGA SOLLECITATO AD IMPIEGARE LE RESIDUE CAPACITÀMOTORIE RICHIEDENDONE LA COLLABORAZIONE EDIMPARTENDO CHIARI E PRECISI COMANDI VERBALI.

1. SDRAIATO-SEDUTO NEL LETTO (procedura n.1)• Adeguamento del letto regolabile• Manovra manuale: 1 o 2 operatori (procedura 1 pagina 10)

2. ROTAZIONE NEL LETTO (procedura n.2)• Adeguamento del letto regolabile• Manovra manuale: 1 o 2 operatori (procedura 2 pagina 12)• Uso dei teli ad alto scorrimento (pagina 50)

3. SPOSTAMENTO VERSO IL CUSCINO (procedura n.3)Per questa manovra sono sempre necessari due operatorio l’uso del sollevatore se è presente un solo operatore. • Adeguamento del letto regolabile• Manovra manuale: 2 operatori (procedura 3 pagina 15)• Uso dei teli ad alto scorrimento: 2 operatori (pagina 48, 49)• Uso del sollevatore, se c’è un solo operatore o se il piano

assistenziale lo prevede

4. TRASFERIMENTO LETTO-CARROZZINA con sollevatore (procedura n.5)

• Adeguamento del letto regolabile• Uso del sollevatore: 1 o 2 operatori (procedura 5 pagina 26)• Manovra manuale SOLO SE IL PIANO ASSISTENZIALE LO

PREVEDE. (procedura A o B pagine 30- 33)

Page 9: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

7

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

6

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

5. TRASFERIMENTO CARROZZINA-WCIl paziente non collaborante, solitamente non viene messo al WC.Nei casi previsti dal Piano Assistenziale Individuale talemanovra deve essere compiuta con il sollevatore e conimbragatura adatta.

6. RIPOSIZIONAMENTO IN CARROZZINA (procedura n.7)Per questa manovra sono sempre necessari due operatori, iteli ad alto scorrimento o l’uso del sollevatore se è presenteun solo operatore.• Manovra manuale: 2 operatori (pagina 35)• Uso del sollevatore, se c’è un solo operatore o se il piano

assistenziale lo prevede

7. TRASFERIMENTO LETTO-BARELLA DOCCIA (procedura n.9)• Adeguamento del letto regolabile• Manovra manuale con teli ad alto scorrimento: 1 o 2

operatori ( pagina 38 - 39)• Uso del sollevatore, se c’è un solo operatore o se il piano

assistenziale lo prevede

8. SOLLEVAMENTO DA TERRA N.B. VERIFICARE LE EVENTUALI MISURE DI PRONTOINTERVENTO DA PRESTARE• Uso del sollevatore

PROCEDURE PER IL PAZIENTEPARZIALMENTE COLLABORANTE

La movimentazione di pazienti in grado di collaborare da unpunto di vista motorio può essere effettuata da un unico ope-ratore. Quando il piano assistenziale lo prevede deve essereeffettuata da due operatori.

È INDISPENSABILE, IN OGNI CASO, CHE IL PAZIENTE VENGASOLLECITATO AD IMPIEGARE LE RESIDUE CAPACITÀ MOTO-RIE RICHIEDENDONE LA COLLABORAZIONE ED IMPARTEN-DO CHIARI E PRECISI COMANDI VERBALI.

1. ROTAZIONE NEL LETTO (procedura n.2)• Adeguamento del letto regolabile• Manovra manuale: 1 o 2 operatori • Uso dei teli ad alto scorrimento (pagina 12)

2. SPOSTAMENTO VERSO IL CUSCINO (procedura n.3)Per questa manovra distinguiamo due casi

A. Il paziente si aiuta solo con la spinta delle gambeB. Il paziente si aiuta con le gambe e con le braccia

A. paz. si aiuta solo con le gambe (sono necessari 2 operatori)• Adeguamento del letto regolabile• Manovra manuale: 2 operatori con teli ad alto scorrimento

(pagina 46)• Uso del sollevatore, se c’è un solo operatore o se il piano

assistenziale lo prevede

B. il paziente si aiuta con le gambe e con le braccia• Adeguamento del letto regolabile• Manovra manuale: 1 operatore con teli ad alto scorrimento

(pagina 46)• Uso dei teli ad alto scorrimento

Page 10: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

9

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

8

3. TRASFERIMENTO LETTO-CARROZZINA (procedura n.4)• Adeguamento del letto regolabile• Manovra manuale: 1 o 2 operatori (procedura 4 pagina 22)• Uso del sollevatore SE IL PIANO ASSISTENZIALE LO PREVEDE.

4. TRASFERIMENTO CARROZZINA-WC (procedura n.6)• Manovra manuale: 1 o 2 operatori (procedura 6 pagina 34).

E’ consigliato l’uso della cintura ergonomica.• Uso del sollevatore attivo o passivo quando IL PIANO

ASSISTENZIALE LO PREVEDE.

5. RIPOSIZIONAMENTO IN CARROZZINA (procedura n.7)Il paziente parzialmente collaborante in genere è in grado diaiutarsi spingendo con le gambe. In questo caso un solo operatore può effettuare tale manovradopo aver sollevato gli appoggiapiedi della carrozzina e fattovenire il paziente in avanti appoggiando le mani sui braccioli.• Manovra manuale: procedura n. 7 (pagina 35)

6. TRASFERIMENTO LETTO-VASCA DA BAGNOuso della “sedia blu” (procedura n.8)

• Adeguamento del letto regolabile• Uso del sollevatore: SEDIA BLU (procedura 8 pagina 37)

7. TRASFERIMENTO LETTO-BARELLA (procedura n.9)• Adeguamento del letto regolabile• Manovra manuale con teli ad alto scorrimento: 1 o 2

operatori (procedura 9 pagina 38)• Uso del sollevatore se il piano assistenziale lo prevede

8. SOLLEVAMENTO DA TERRA (procedura n.10)N.B. VERIFICARE LE EVENTUALI MISURE DI PRONTOINTERVENTO DA PRESTAREPer questa manovra distinguiamo due casi

A. Il paziente può assumere la posizione in ginocchio esemi-inginocchiato

B. Il paziente non può assumere la posizione in ginocchio

Caso A.• Manovra manuale: 1 o 2 operatori (pagina 40)• Uso del sollevatore.

Caso B.• Manovra manuale: 2 o 3 operatori (pagina 42)• Uso del sollevatore.

Page 11: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

11

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

10

POSIZIONARE UN PAZIENTE DA SDRAIATO ASEMISEDUTO SUL LETTO

Posizione di arrivo:per sollevare il paziente,l’operatore estende il ginocchioprecedentemente flessoe piega l’altro.

Posizione delle manidell’operatore.

Posizione di partenza:operatore con base di appoggio allargata e ginflesse, infila un braccio sotto la cavità ascellaredel paziente e appoggia il palmo sulla scapola.Con l’altro braccio avvolge la schiena del paziente.

PROCEDURA N.1

POSIZIONARE IL PAZIENTE NON AUTOSUFFICIENTE DALLA POSIZIONESEDUTA A QUELLA SEMISEDUTA SUL LETTO

Se il paziente è su un letto ergonomico l’operatore utilizza ilcomando per sollevare la testata del letto.Altrimenti:

1. spiega la procedura al paziente;

2. si posiziona vicino al bordo del letto, programma il sollevamento;

3. allarga la base di appoggio, flette le ginocchia e si avvici-na al paziente;

4. infila un braccio sotto la cavità ascellare del paziente e appoggia il palmo della mano sulla scapola;

5. chiede al paziente di sollevare il capo;

6. con l’altro braccio avvolge la schiena del paziente per otte-nere una presa sicura (fig. pag. 11);

7. si posiziona correttamente (flette il ginocchio posto dallaparte della testa del paziente);

8. solleva la schiena del paziente trasferendo il proprio pesoda una gamba all’altra (estende il ginocchio precedente-mente flesso e fa forza sulle proprie gambe);

9. posiziona i guanciali dietro la schiena del paziente in modoche possa assumere la posizione ortopnoica.

Page 12: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

13

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

12

ROTAZIONE NEL LETTO

Piegare il ginocchiocontrolaterale del paziente:mano sul dorso del piede esulla parte esterna del cavopopliteo.

Posizionare le mani sulginocchio e sulla spalladel paziente.

Paziente molto pesante:mani dell’operatore sulbacino e sulla spalla.

PROCEDURA N.2

ROTAZIONE NEL LETTO(per posizionare padella, traversa, telo alto

scorrimento ecc)

Per posizionare la padella, l’operatore:1. spiega al paziente la procedura;2. abbassa la testata del letto e la pediera fino alla posizione orizzon-

tale e assicura la privacy;3. si lava le mani e indossa i guanti;4. scosta le coperte dal lato in cui si trova ed espone le anche del paziente;5. a) se il paziente può aiutarsi, invita il paziente a:

1 - piegare una gamba o entrambe2 - afferrare il triangolo3 - sollevare il bacino

b) se il paziente non è collaborante:1 - abduce il braccio del paziente dal lato in cui deve esseregirato (solitamente verso l’operatore)2 - cfr. n. 6

c) se il paziente non può flettere le ginocchia (ultima fig. pag. 14):1 - posiziona il piede dal lato in cui deve essere girato il pazien-te sull’altra gamba (sopra il collo del piede opposto)2 - gira il paziente posando una mano sul bacino e l’altra sullaspalla (mentre effettua lo spostamento del paziente mantiene labase di appoggio ampia e flette le ginocchia per mantenere laschiena dritta, in seguito assume la posizione eretta);

6. flette il ginocchio della gamba opposta al decubito latera-le che si vuole ottenere (posizionando una mano sul dorsodel piede e l’altra sulla parte esterna del cavo popliteo, fascivolare il piede sul materasso verso il tronco e gira ilpaziente) (fig. pag. 13);

7. appoggia la padella contro i glutei e la spinge contro il materasso;tenendola fermamente in posizione si ruota il paziente sulla schiena;

8. copre il paziente con le lenzuola, mette il campanello e la cartaigienica a portata di mano;

9. lascia solo il paziente.

Page 13: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

15

PROCEDURA N.3

SPOSTAMENTO VERSO IL CUSCINO- PAZIENTE NON COLLABORANTE -

Due operatori usano i teli ad alto scorrimento, oppure possono utilizzare la traversa:1. spiegano la procedura al paziente;

2. abbassano la testata del letto fino alla posizione orizzontale e alzano il livel-lo del letto fino a una posizione comoda;

3. lasciano un solo cuscino vicino alla testata del letto;

4. posizionano la traversa aderente alla schiena del paziente (cfr. procedura n.2);

5. si posizionano ai lati del letto, con la base di appoggio allargata;

6. posizionano il paziente semiseduto;

7. arrotolano e afferrano la traversa o il telo a livello lombare e fanno appog-giare la schiena del paziente sulle proprie braccia che fanno da schienale;

8. dopo che il paziente ha flesso un po’ le gambe, gli operatori afferrano latraversa vicino alla coscia del paziente;

9. flettono le ginocchia e le anche serrando i muscoli dell’addome, dei gluteie del tronco;

10. al momento concordato, due operatori spostano il peso sulla gamba più avanzata e contemporaneamente sollevano la traversa e lo spostano versola testata del letto;

11. alzano la testata del letto e posizionano i cuscini sotto la testa.

N.B. con l’ausilio dei teli ad alto scorrimento, si eviterà il sollevamento delpaziente e basterà poca forza equamente distribuita, per effettuare tale pro-cedura in modo efficace ed efficiente.

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

14

L’operatore ruota ilpaziente verso di sé conuna flessione dei gomiti permantenere la sua schienadiritta.

Sfila la traversa facendoleva sul gin del pazienteper sollevare il bacino.

Procedura per un pazienteche non può piegare leginocchia.

Page 14: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

17

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

16

SOLLEVARE E SPOSTAREIL PAZIENTE VERSO IL CUSCINO

Gli operatori posizionano il paziente semiseduto sul letto.

Arrotolano e afferrano la traversa alivello lombare e fanno appoggiarela schiena del paziente sulleproprie braccia che fanno daschienale.

Dopo che il paziente ha flesso unpò le gambe, gli operatoriafferrano la traversa vicino allacoscia del paziente.

Gli operatori flettono le ginocchiae le anche, serrano i muscoli del-l’addome, e al momento concor-dato sollevano la traversa e spo-stano il paziente verso la testatadel letto.La gamba sin (degli operatori) siestende e la destra si flette inmodo da compiere lo spostamentoutilizzando la forza delle gambe.

Page 15: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

19

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

18

PAZIENTE CHE NON PUO’PIEGARE IL TRONCO

Gli operatori fanno passare latraversa, un po’ arrotolata, sottole cosce fino a livello del bacino. Il paziente deve sollevare il capodurante lo spostamento!

Fanno passare l’avambracciosotto il tronco del paziente alivello delle spalle e prendonole braccia del paziente

In posizione corretta sollevano ilpaziente e lo spostano verso latestata del letto.

SPOSTAMENTO VERSO IL CUSCINO- PAZIENTE PARZIALMENTE COLLABORANTE -

Per questa manovra distinguiamo due casiA. Il paziente si aiuta solo con la spinta delle gambeB. Il paziente si aiuta con le gambe e con le braccia

A. il paziente si aiuta solo con le gambe (sono necessari 2 operatori)

• Adeguamento del letto regolabile• Manovra manuale: 2 operatori

(il paz. flette gli arti inferiori, solleva il bacino spingendo sui piedi appoggiati al letto, flette il capo e si spinge verso il cuscino; gli operatori pongono una mano sotto il bacino del paziente e l’altra dietro le sue spalle e aiutano lo scorrimento del paziente verso il cuscino)

• Uso dei teli ad alto scorrimento (pagina 46)• Uso del sollevatore, se c’è un solo operatore o se il piano

assistenziale lo prevede

B. il paziente si aiuta con le gambe e con le braccia• Adeguamento del letto regolabile• Manovra manuale: 1 operatore

(Il paziente flette gli arti inferiori, solleva il bacino spingendo sui piedi e sulle mani appoggiate al letto o al triangolo e spinge verso il cuscino; l’operatore pone una mano sotto il bacino del paziente e l’altra dietro le sue spalle e aiuta lo scorrimento del paziente verso il cuscino)

• Uso dei teli ad alto scorrimento (pagina 46)

Page 16: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

21

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

20

COME ALZARSI DAL LETTO

Piegare le ginocchia.

Ruotare sul fianco.

Far scendere le gambe dal letto.

Far leva sulle braccia persollevare il tronco.

Il gomito sinistro si estende.

Posizione di arrivo.

Page 17: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

23

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

22

L’altra mano dell’operatoreprende il paziente a livellodei polpacci.

PROCEDURA N. 4

TRASFERIMENTO LETTO-CARROZZINA- PAZIENTE PARZIALMENTE COLLABORANTE -

L’operatore dopo aver regolato il letto alla giusta altezza e averposizionato la carrozzina:

1. spiega la procedura la paziente;2. flette entrambe le ginocchia del paziente e aiuta il paziente a

girarsi sul fianco verso il bordo del letto dove si siederà;3. si posiziona correttamente (base allargata e ginocchia flesse)

ben vicino al paziente e lo invita a sollevare il capo;4. mette un braccio dietro le spalle del paziente (facendolo pas-

sare sotto il collo fino alla scapola) e lo tiene vicino a sé, mentrel’altra mano prende le gambe del paziente a livello dei polpacci;

5. solleva il paziente finchè assume la posizione seduta;6. il paziente potrebbe scivolare, quindi assumere una posizione

di sicurezza e di stabilità sia per il paziente, sia per l’operatore: controlla che i piedi del paziente siano appoggiati per terra e spinge le proprie ginocchia contro quelle del paziente;

7. posiziona la sedia a rotelle con un angolo di circa 30° gradi, eli-mina gli appoggi e blocca le ruote. Se non ha una cintura ergonomica l’operatore circonda con le sue braccia o le spalle del paziente, oppure spalle e bacino (figura pagina 25);

8. invita il paziente a staccare il bacino dal letto e a caricare sui propri piedi, lo aiuta a ruotare verso la carrozzina con la guida delle proprie gambe che devono pivottare con quelle del paziente (figura pagina 25) quando il paziente sente dietro alle proprie gambe la sedia a rotelle, si mantengono le ginocchia contro quelle del paziente e si chiede al paziente di flettere le ginocchia e le anche mentre lo si aiuta a sistemarsi sulla sediaa rotelle (figura pagina 25);

9. si accerta la corretta posizione del paziente sulla sedia e lo si assicura con cinture o di un tavolo con incavo se è necessario.

POSIZIONARE IL PAZIENTE DAL LETTOALLA CARROZZINA:

paziente parzialmente collaborante

L’operatore gira il pazientesul fianco.

Posiziona la mano sulbacino del paziente Chiede di sollevare il capoe posizionare l’altra manosulla scapola avvolgendo lespalle del paziente.

Page 18: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

25

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

24

Solleva il pazienteportando le gambe fuoridal letto.

Posizione sicura del pazienteL’operatore avvicina la carrozzinaal letto con un angolo di circa 30°.

Porta il paziente verso di sé.Il peso del paziente è sopra isuoi piedi. L’operatore fa ruotare il pazientee lo siede sulla carrozzina.

Nota: dove è possibile èopportuno togliere il bracciolodella carrozzina e usare una cinturaergonomica.

Fa appoggiare i piedi del pazienteper terra lo blocca con le sueginocchia per impedirgli discivolare.

Page 19: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

27

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

26

PROCEDURA N. 5

TRASFERIMENTO LETTO-CARROZZINAcon sollevatore

- PAZIENTE NON COLLABORANTE -

L’operatore:1. spiega la procedura al paziente;2. sceglie la taglia del corsetto in base alla conformazione fisica

del paziente;3. posiziona la carrozzina correttamente, blocca i freni, abbassa gli

appoggia polpacci e solleva la pedana;4. ruota il paziente sul fianco;5. posiziona il corsetto in corrispondenza delle spalle e a livello lombare

e lo allarga per accogliere l’emicorpo corrispondente (fig. pag. 27);6. posiziona il paziente in posizione supina (fig. pag. 27);7. flette l’altro ginocchio e ruota leggermente il paziente sul lato

opposto in modo da riuscire ad estendere il resto del corsetto;8. fa passare le estremità inferiori del corsetto in mezzo alle cosce,

avvicina il sollevatore al letto, con l’elettrocomando abbassa labarra di sollevamento all’altezza giusta sopra il paziente (fig. pag. 27);

9. aggancia saldamente le estremità del corsetto alla barra del solle-vatore: prima all’altezza delle spalle successivamente a livello dellecosce (fig. pag. 28);

10. solleva di poco il paziente con l’elettrocomando per eliminareeventuali pieghe del corsetto all’interno delle cosce e si assicurache le mani del paziente siano posizionate all’interno;

11. continua il sollevamento tenendo la barra per meglio guidarlo;12. sposta il sollevatore verso la sedia;13. allarga la base del sollevatore e lo frena (fig. pag. 28) abbassa la

barra del sollevatore manovrandola, posiziona il paziente seduto con la schiena vicino allo schienale della carrozzina (fig. pag. 29);

14. sgancia le fettucce del corsetto alzando prima un arto inferiore poil’altro e successivamente le spalle, poi lo sfila dalla schiena avvici-nando a sé il paziente;

15. si assicura che il paziente abbia una postura corretta.

POSIZIONARE UN PAZIENTE DAL LETTOALLA CARROZZINA CON SOLLEVATORE

Posizionare il corsetto.

Far passare il corsetto sottole cosce.

La barra di sollevamento èall’altezza giusta sopra il troncodel paziente.Agganciare prima le spalle.

Page 20: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

29

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

28

Frena il sollevatore usandoil piede.

E poi le gambe. Trasportare il paziente inposizione sdraiata. L’operatoreper girare il sollevatore si ponedi lato e non di dietro. Allarga la base d’appoggiodavanti alla carrozzina.

Posiziona il paziente in carrozzina.

Sgancia il corsetto cominciandodagli agganci delle gambe e poidelle spalle.

Sfila il corsetto avvicinando a sé il paziente.

Page 21: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

31

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

30

- Manovra Manuale -

POSIZIONARE IL PAZIENTENON COLLABORANTE

DAL LETTO ALLA CARROZZINA Procedura A

L’operatore solleva ilpaziente in posizionesemiseduta, e mettendoun ginocchio sul letto siposiziona dietro la suaschiena.

Posizione della Carrozzina:di fianco al paziente a livellodel bacino.Togliere il bracciolo dal lato delletto, sollevare gli appoggiapiedi eabbassare gli appoggia polpacci.

Particolare della presa daparte dell’operatore che stadietro il paziente.Con gli avambracci stringeil tronco del paziente, lesue mani prendono gliavambracci del pazienteper avere una presa sicura.

2° operatore:in posizione anteroposteriorefa passare le mani sotto legambe del paziente.

L’operatore inserisce le sue bracciasotto quelle del paziente.Per effettuare il sollevamentostringerà i suoi avambracci controil tronco del paziente.

Page 22: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

33

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

32

Posizionano il paziente incarrozzina.

Al segnale concordato glioperatori spostano il paziente sulbordo del letto, si riposizionano.Il 2° operatore sposterà il suobraccio sotto le cosce del pazienteper meglio distribuire il peso.

Procedura B(paziente molto piccolo e leggero)

Gli operatori, dopo essersimessi in posizione corretta,prendono il paziente alivello del tronco e sotto lecosce.È importante mantenere gliavambracci ben premuticontro il torace delpaziente in modo dapoterlo sostenere duranteil trasferimento.

La carrozzina è posta a una certadistanza dal letto, in modo che glioperatori abbiano lo spazio persollevare il paziente e trasportarlo.

Page 23: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

35

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

34

PROCEDURA N.6

TRASFERIMENTO CARROZZINA-WC

- PAZIENTE NON COLLABORANTE -

Il paziente non collaborante, solitamente non viene messo al WC.Nei casi previsti dal Piano Assistenziale Individuale tale mano-vra deve essere compiuta con il sollevatore e con imbragatu-ra adatta.

- PAZIENTE PARZIALMENTE COLLABORANTE -

• Manovra manuale:il paziente appoggiando le mani sui braccioli, mette i piedi per terra e si alza, si attacca ai maniglioni, l’operatore sve-ste il paziente e lo aiuta a sedersi sul wc. In alcuni casi, previsti dal piano assistenziale, è utile l’uso della cintura ergonomica.

• Uso del sollevatore attivo o passivo quando IL PIANO ASSISTENZIALE LO PREVEDE.

PROCEDURA N.7

RIPOSIZIONAMENTO IN CARROZZINA

- PAZIENTE NON COLLABORANTE -

Gli operatori piegano in avantila schiena del paziente e lo prendono a livello del tronco esotto le cosce, sollevano ilpaziente e lo siedono benall’indietro contro lo schienale

Posizione dell’operatore.

Per evitare il sollevamento mettere il telo ad alto scorrimento sotto ilbacino del paziente e spingerlo.

Page 24: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

- PAZIENTE PARZIALMENTE COLLABORANTE -

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

37

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

36

Dopo aver sollevato gli appoggiapiedi, portare il tronco del paziente in avanti, mettere lemani sulle ginocchia del paziente eaiutarlo nel momento in cui si spinge indietro con il bacino.

PROCEDURA N.8

TRASFERIMENTO NELLA VASCA DA BAGNO

- PAZIENTE NON COLLABORANTE -

Se il paziente non collaborante non può stare seduto sul sollevato-re a sedia, utilizzare un sollevatore a barella o il sollevatore passivocon imbragatura adeguata.Per il passaggio dal letto a sollevatore a barella, vedi procedura n. 9.

- PAZIENTE PARZIALMENTE COLLABORANTE -uso del sollevatore a sedia (sedia blu).

Prelevamento dal letto:Girare il paziente sul fianco, posizionare la sedia blu a livello delbacino e abbassarla fino ad appoggiare il sedile sul materasso.Ruotare il paziente e metterlo seduto, utilizzando il comandodella testiera del letto ergonomico o la procedura n.1.Abbassare il maniglione davanti e far afferrare il paziente, poiabbassare anche quello posteriore. Mettere la cintura di sicurezza.Alzare la seduta e spostare il paziente fuori dal letto. Mentre losi trasporta verso il bagno è consigliabile far appoggiare i piedidel paziente sulla base di appoggio del sollevatore.L’operatore si pone dal lato delle maniglie per spingere ilsollevatore.

Page 25: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

39

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

38

PROCEDURA N.9

TRASFERIMENTO LETTO-BARELLA O DUE SUPERFICI ALLA STESSA ALTEZZA

- Uso del telo blu -

Avvicinare le due superfici e assicurarsi che non vi sia il rischio di separazione durante il trasferimento.

Posizionare il telo blu sotto la testa, la spalla, il bacino, le gambe del paziente (basta un emilato).

Posizione dell’operatore mentre spinge il paziente verso l’altra superficie.

Page 26: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

41

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

40

PROCEDURA N.10

SOLLEVAMENTO DA TERRA

- PAZIENTE PARZIALMENTE COLLABORANTE -(che può assumere la posizione “in ginocchio”)

Aiutarlo a mettersi in ginocchio.

Girare il paziente sul fianco.

Avvicinare la sedia in modo taleda far appoggiare il paziente

ad essa.

Aiutarlo a sedersi di lato:appoggio sul gomito.

Il paziente si alza.

Il paziente si mette a cavalierservente (seminginocchiato).

Page 27: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

43

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

42

- PAZIENTE PARZIALMENTE COLLABORANTE -(che non può assumere la posizione “in ginocchio”:

sono necessari almeno 3 operatori)

Bloccano i piedi del pazientefacendogli piegare leggermentele ginocchia e portando il pesodel corpo del paziente verso i suoi piedi e sollevano il bacino.

Due operatori sollevano il tronco del paziente.

Afferrano con le mani lacintura dei pantaloni.

Il terzo operatore posiziona lasedia sotto i glutei del paziente.

USO DEI TELI AD ALTO SCORRIMENTOINSERIMENTO DEL TELO SOTTO IL PAZIENTE

“TECNICA DELLA FORBICE” - tecnica 1

• Con MAXITUBE = TUBOLARE ARANCIONEPosizionare il tubolare sotto il paziente supinoL’operatore si pone di lato e appoggia il tubolare sul letto a fiancodel paziente, a livello del bacino.Prende il tubolare circa alla metà, fra indice e medio. Lo piegaverso di sé e spingendo contro il letto passa la mano sotto il trattolombare del paziente portando il tubolare fino al lato opposto.Distende il telo sotto l’emilato del paziente, poi passa dall’altraparte del letto ed effettua la stessa manovra di distensione deltubolare.Togliere il tubolare da sotto il paziente supinoL’operatore passa la mano all’interno del maxitube, raggiungel’estremità opposta afferra il telo e sfila la mano portando con séil tubolare.

• Con MAXISLIDE = TELO VIOLAPosizionare il telo ad alto scorrimento sotto il paziente supinoL’operatore piega il telo a metà, lo posiziona a fianco del pazienteavendo cura di porre il lato piegato verso il fondo letto. Prende iltelo circa alla metà, fra indice e medio. Lo piega verso di sé e spin-gendo contro il letto passa la mano sotto il tratto lombare delpaziente portando il maxislide fino al lato opposto. Distende il telosotto l’emilato del paziente, poi passa dall’altra parte del letto edeffettua la stessa manovra di distensione e posizionamento. Togliere il telo ad alto scorrimento da sotto il paziente supinoL’operatore prende il telo che appoggia sul letto a partire dall’an-golo più vicino alle estremità inferiori del paziente e comincia a tira-re verso di sé il telo finchè scorre. Poi tira l’angolo superiore (quel-lo più vicino alle spalle) e prosegue così, tirando dal basso e dall’al-to, fino alla completa estrazione del telo.

Page 28: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

45

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

44

“TECNICA DELLO SROTOLAMENTO” - tecnica 2

USO DI DUE TELI VIOLAA. PREPARAZIONE DEI TELI

TOGLIERE I TELI

Sovrapporre due teli viola e arrotolarli uno sull’altro.

Girare i teli in modo che le pieghe risultino rivolte verso il basso, acontatto con il letto. Srotolare i teli sotto il paziente.

Per evitare che i teli incappino negli indumenti, si possono svolgerei teli a partire dalla testa dell’assistito.

B. POSIZIONARE I TELI SOTTO IL PAZIENTE

Telo arancione

Per rimuovere il teloinserire la mano sotto ilpaziente, tra il telo e illenzuolo del letto, eafferrare saldamentel’estremità del telo,tirandolo verso di sè efacendolo scorrere su sestesso.

Se mentre si tira il telo ilpaziente tende a scivolare,tenerlo fermo per ilbacino, con una mano,mentre con l’altra sicontinua a tirare il teloverso di sè, fermandosi ecambiando la direzionedella trazione.

Page 29: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

47

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

46

- PAZIENTE PARZIALMENTE COLLABORANTE -

SPOSTAMENTO VERSO IL CUSCINO- paziente che si aiuta solo con le gambe -

• Con 2 MAXISLIDE = TELO VIOLAAdeguare il letto, se possibile in posizione trendellemburg.Posizionare sotto il paziente supino i due maxislide sovrapposti,con la tecnica dello srotolamento (tecnica 2).L’operatore dopo aver tolto i cuscini, piega una gamba delpaziente e appoggia il piede sul letto facendo attenzione di averscostato il telo. (Il piede appoggia sulle lenzuola e non sul teload alto scorrimento).Con una mano fissa il piede del paziente e posiziona l’altra alivello del bacino per aiutarlo a spingersi.Il paziente solleva il capo e spingendo con la gamba si spostaverso il cuscino.L’operatore toglie il telo.

SPOSTAMENTO VERSO IL CUSCINO- paz. che si aiuta con le gambe e con le braccia -

• Con MAXITUBE = TUBOLARE ARANCIONE Adeguare il letto, se possibile in posizione trendellemburgL’operatore facendo fare il ponte al paziente posiziona il tubola-re sotto il bacino.Il paziente afferra il triangolo, solleva il capo e si spinge con ipiedi verso il cuscino.L’operatore aiuta il paziente fissando i piedi e spingendo con unamano a livello del bacino.Il paziente distende le gambe e l’operatore passando con lamano all’interno del tubolare, lo sfila tirandolo verso di sé.

• Con 1 MAXISLIDE e 1 MAXITUBE (o 2 maxislide) = TELO VIOLA e ARANCIO oppure due viola

L’operatore posiziona il telo sotto la schiena del paziente con la“tecnica della forbice”. Mette il tubolare o un altro telo violaanch’esso piegato, sotto le gambe del paziente.Fa appoggiare al paziente le braccia sul letto dopo aver sposta-to il telo. (le braccia appoggiano sulle lenzuola e non sul telo adalto scorrimento). Il paziente solleva il capo e facendo forza sullesue braccia si sposta verso il cuscino. L’operatore sfila i teli.

Page 30: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

- PAZIENTE NON COLLABORANTE -

SPOSTAMENTO VERSO IL CUSCINO- tenendo il paziente supino -

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

49

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

48

Dopo aver posizionato i teli sotto il paziente, aver adeguato il letto se possibile in posizione trendellemburg, due operatori,nella corretta posizione, afferrano saldamente il telo superiore

e fanno scorrere, SENZA SOLLEVARE, il paziente, verso la testiera del letto.

Togliere i teli con la stessa tecnica descritta precedentemente.

SPOSTAMENTO VERSO IL CUSCINO- mettendo il paziente seduto -

Senza sollevare, trascinanoil paziente verso la testieradel letto.

Due operatori, dopo aver posizionato i teli sotto il paziente, si pongono ai lati del letto, con la base di appoggio allargata,mettono il paziente semiseduto, arrotolano e afferrano il telo a

livello lombare e fanno appoggiare la schiena del pazientesulle proprie braccia che fanno da schienale.

Afferrano il telo violaprendendo solo la partesuperiore del telo.

Page 31: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

IND

ICE

51

PR

OC

ED

UR

E D

I LA

VO

RO

50

RUOTARE IL PAZIENTE SUL FIANCO

Adeguare il letto, posizionare sotto il paziente un telo viola piegatoin due. Prendere solo il lembo del telo che sta sopra e tirare

il paziente verso di sè, ruotandolo verso il lato su cui si intendefarlo appoggiare.

Posizionare il paziente in maniera corretta coni cuscini e togliere il telo.

INDICE

- PRESENTAZIONE- INTRODUZIONE

- PRINCIPI BASE pag 1

- POSIZIONI BASE DELL’OPERATORE pag 3

- PROCEDURE PER IL PAZIENTE NC pag 5

- PROCEDURE PER IL PAZIENTE PC pag 7

- POSIZIONARE IL PAZIENTE NON AUTOSUFFICIENTEDALLA POSIZIONE SEDUTA QUELLA SEMISEDUTAprocedura N. 1 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 10

- ROTAZIONE NEL LETTOprocedura N. 2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 12

- SPOSTAMENTO VERSO IL CUSCINO procedura N. 3paziente NC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 15paziente PC. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 19

- TRASFERIMENTO LETTO-CARROZZINA paziente PC:procedura N. 4 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 22

- TRASFERIMENTO LETTO-CARROZZINA paziente NC:uso del sollevatore: procedura N. 5 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 26

- MANOVRA MANUALEprocedura A . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 30procedura B . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 33

- TRASFERIMENTO CARROZZINA-WCprocedura N. 6 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 34

Page 32: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

BIB

LIO

GR

AFI

A

53

IND

ICE

52

- RIPOSIZIONAMENTO IN CARROZZINA procedura N. 7 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 35paziente NC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 35paziente PC. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 36

- TRASFERIMENTO NELLA VASCA DA BAGNOprocedura N. 8 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 37

- TRASFERIMENTO LETTO-BARELLAprocedura N. 9 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 38

- SOLLEVAMENTO DA TERRAprocedura N. 10 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 40

- USO DEI TELI AD ALTO ASCORRIMENTOinserimento dei teli sotto il paziente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 43togliere i teli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 45

- SPOSTAMENTO VERSO IL CUSCINOpaziente PC. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 46paziente NC (supino) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 48paziente NC (seduto). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 49

- RUOTARE IL PAZIENTE SUL FIANCO pag 50

- INDICE pag 51

- BIBLIOGRAFIA pag 53

BIBLIOGRAFIA

M.D. HENSEN – B. SCHODEN, trasferimento manuale aletto, Arjo a/s, roma 1994.

M.D. HENSEN – B. SCHODEN, sollevamento di persone nelsettore sanitario, Arjo a/s, Roma 1993.

M. GARBINI, “Ergonomia ed Ergomotricità nella movimenta-zione dei pazienti”, in Quaderni AITR XXIII n.29 (2000), p.38-39

MEGA ITALIA, Movimentazione manuale dei carichi -Manuale operativo, 1997.

A.A.V.V. Lavoro e salute in ospedale: la prevenzione dei distur-bi della colonna vertebrale, epm, Milano USSL 75/VI 1991.

A.A.V.V. “Mal di schiena? No, grazie!”, epm, Milano USSL75/VI 1997.

CENTRO SICUREZZA APPLICATA ALL’ORGANIZZAZIONE,Prevenzioni infortuni sul lavoro – movimentazione manualedei carichi, Torino.

LINEE GUIDA PIEMONTE 2007-2010:“La prevenzione del rischio da movimentazione manuale deicarichi e dei pazienti nelle Aziende Sanitaria” indicazioni eproposte per la valutazione del rischio, gli interventi di pre-venzione, la sorveglianza sanitaria, l’informazione e la forma-zione, la verifica di efficacia. - Ottobre 2007.

Page 33: manuale nuovo 2009 - Entrate a cuore aperto. Vi entreremo ... spp/MOVIMENTAZIONE... · TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto

NO

TE

54