MALATTIE INTESTINALI E DISTURBI NUTRIZIONALI DEL … · 2017-02-24 · MALATTIE INTESTINALI E...
Transcript of MALATTIE INTESTINALI E DISTURBI NUTRIZIONALI DEL … · 2017-02-24 · MALATTIE INTESTINALI E...
MALATTIE INTESTINALI E DISTURBI
NUTRIZIONALI DEL BAMBINO:
Stato dell’arte
Marina Aloi
UOC di Gastroenterologia ed Epatologia Pediatrica
• Dieta nella APLV (sospetta e confermata)
• Dieta senza glutine nei disordini glutine
correlati
• Dieta e disordini funzionali gastrointestinali
• Dieta e rischio di IBD
• Dieta nel bambino con IBD
• Dieta nella APLV (sospetta e confermata)
• Dieta senza glutine nei disordini glutine
correlati
• Dieta e disordini funzionali gastrointestinali
• Dieta e rischio di IBD
• Dieta nel bambino con IBD
Gastrointestinal symptoms and signs related to cow’s milk protein allergy
Koletzko S et al. JPGN 2012;55:221-9
Henriksen C, et al. Acta Paediatr 2000;89:272-8
METHODS: the nutrient intake was evaluated in a group of children on cow’s milk protein-free diet (n=16), cow’s milk reduced diet (n=8) and cow’s milk consumers (n=10).
HealthyChildren T0
Children with FA T0
Children with FA T3
P value healthy vs FA T0
Energy and nutrient intake in healthy and children with FA
METHODS: 85 children with FA and 66 healthy children. Mean duration of the exclusion dietbefore the enrolment 10 months. No child with FA had received dietary counseling beforeenrolment.
Berni Canani R, et al. J Acad Nutr Diet 2014;114:1432-9
• Dieta nella APLV (sospetta e confermata)
• Dieta senza glutine nei disordini glutine
correlati
• Dieta e disordini funzionali gastrointestinali
• Dieta e rischio di IBD
• Dieta nel bambino con IBD
• Dieta nella APLV (sospetta e confermata)
• Dieta senza glutine nei disordini glutine
correlati
• Dieta e disordini funzionali gastrointestinali
• Dieta e rischio di IBD
• Dieta nel bambino con IBD
• Dieta nella APLV (sospetta e confermata)
• Dieta senza glutine nei disordini glutine
correlati
• Dieta e disordini funzionali gastrointestinali
• Dieta e rischio di IBD
• Dieta nel bambino con IBD
Nel 20°secolo l’incidenza delle IBD è aumentata nell’Europa
occidentale e in nord America, così come in aree precedentemente a
bassa incidenza.
Questo aumento è stato parallelo allo sviluppo economico e sociale
nei paesi interessati e l’adozione di uno stile di vita “occidentale” che
ha cambiato il nostro modo di vivere, inclusa la nostra alimentazione.
La dieta è probabilmente il fattore più importante nell’influenzare la
composizione e le funzioni del microbiota.
Diversi alimenti sono stati associati con la patogenesi del CD, come
la quantità e la qualità dei grassi, l’elevato consumo di zucchero e
carboidrati raffinati, fast food e basso consumo di fibre.
PERCHE’ LA DIETA E’ UN «HOT TOPIC»?
Lucendo AJ, WJG 2009; Chapman-Kiddell C, IBD 2010; Levine A, IBD 2013; Bernstein CN, Gut
2008; Lomer MC, Proc Nutr Soc 2011
Ruolo della dieta nella patogenesi della CD:
evidenze da studi epidemiologici
Sarbagili-Shabat C, Sigall-Boneh R and Levine A, Curr OpinGastroenterology 2015
Carni rosse e n-6 PUFAs
associate alla incidenza delle IBD
la dieta semi-vegetariana è associata ad alti
gradi di remissione di malattia e mantenimento
della remissione
Fibre solubili
fermentate nel colon a SCFAs quali nutrienti
per i colonociti
una dieta ad alto intake di fibre non è stata
associata agli end point clinici
n-3 PUFAshanno proprietà anti-infiammatorie ma non
efficacia nel ridurre il grado di ricadute ad 1 anno
aumento della concentrazione degli acidi biliari
fecali (ac.desossicolico)
Grassi animaliselezione di batteri che tollerano l’aumento degli
acidi biliari (Bilofila Wadsworthia e Bacteroidetes)
e riduzione dei Firmicutes
associazione con aumentato rischio della CD
(ac.grassi monoinsaturi)
Polisaccaridi non-amidi
(e Polisorbato 80)
riduzione della traslocazione dell’AIEC attraverso
le cellule M e le cellule Caco2 in maniera dose
dipendente
Vitamina D-3 1200 IU/die riduce il grado di ricaduta nella CD
NUTRIZIONE ENTERALE ESCLUSIVA (EEN)
• La EEN è l’unico intervento dietetico rigorosamente studiato e di cui
sia dimostrata l’efficacia nella malattia di Crohn.
• Il protocollo più comune si basa sulla somministrazione di una formula
che copre il 100% del fabbisogno calorico per 4-12 settimane.
• Sebbene la nutrizione enterale parziale sembri avere una minima
efficacia, la EEN è superiore per l’induzione della remissione.
• Oltre alla remissione clinica, è in grado di determinare la guarigione
della mucosa (“mucosal healing”).
• Tipo di paziente selezionato importante (CD vs. UC)
• La colite sembra rispondere peggio sia dal punto di vista clinico che
endoscopico.
Lee D, et al. Gastroenterology 2015; Day AS, et al. J Gastroenterol Hepatol 2006; Johnson T, et al,
GUT 2005. Afzal NA, et al. Dig Dis Sci 2005
Principali caratteristiche delle formule
per la terapia nutrizionale
FORMULA ELEMENTARE
L-aminoacidi liberi, glucosio, acidi grassi essenziali,
minerali, oligoelementi, talvolta maltodestrine per ridurre
l’osmolalità
FORMULA SEMI-ELEMENTARE
Idrolizzati parziali di proteine con peptidi di lunghezza
variabile, maltodestrine a catena corta, trigliceridi a
catena media, minerali, vitamine, oligoelementi
FORMULA POLIMERICA
Proteine intere (caseina, soia, sieroproteine del latte),
amidi idrolisati o maltodestrine, trigliceridi a catena
lunga e/o media, minerali, vitamine, oligoelementi
PROPOSED MECHANISMS OF ACTION OF EEN
EFFICACY OF EEN?
Mechanisms involving
the delivery of
essential nutrients
Mechanisms involving
the physical properties
of food
Mechanisms involving
reduced exposure to
deleterious compounds
Mechanisms involving the composition
and function of the gut microbiota
Mechanisms
involving alteration
in bile acids
Despite disease activity improvement, EEN was associated with decreased gut
microbiota diversity, and the community structure became even more dysbiotic and
dissimilar to that of healthy controls.
Quince C et al. Am J Gastroenterol 2015; 110:1718–1729
PEN (PARTIAL ENTERAL NUTRITION) IN CD
Critch J., Day A.S., et al, IBD Committe NASPGHAN, JPGN 2012; 54
• Schema più comune: 50% delle calorie giornaliere con formula polimerica, 50% con dieta con alimenti solidi.
• La PEN si è dimostrata inefficace nell’indurre remissione nella CD.
• L’uso della PEN con una formula elementare ha dato un minor grado di ricaduta ad un anno rispetto a soggetti trattati con sola dieta libera (34,6% vs 64%) in pazienti adulti in trattamento con mesalazina.
• In pazienti pediatrici La PEN con formula elementare somministrata di notte con TNG è in grado di ridurre la probabilità di ricaduta ad un anno dopo induzione di remissione con un ciclo di EEN (43% vs 79%).
• Un regime in PEN può essere utile dopo una remissione indotta con un ciclo di EEN per rendere più accettabile la prosecuzione di un approccio dietologico alla C D .
Methods: 47 children/adults with mild-to-moderate CD received a 6-week Crohn’s
disease exclusion diet and up to 50% of dietary calories from a polymeric formula.
Primary endpoint clinical remission at 6 weeks
Sigall-Boneh R, et al.
Inflamm Bowel Dis 2014;
20:1353-60
DIET: Gluten, dairy products,
animal fats, products
containing emulsifiers, and all
packaged products were not
allowed.
Ruolo delle «nuove» abitudini alimentari nella patogenesi delle IBD
Malnutrizione e deficit di macro/ micronutrienti
Food Intake Adequacy in Children and
Adolescents with Inflammatory Bowel Disease
Hartman C et al. JPGN 2016
Compared to RDA,
the intake of patients
with IBD was
significantly poor for
carbohydrates,
calcium,
magnesium, vitamin
A, vitamin E and
fiber and higher for
protein, iron and
water-soluble
vitamins
Conclusions: In the absence of nutritional supplements, food intake
is inadequate for many nutrients in many children with IBD