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PERIODICO DI CONFAGRICOLTURA ALESSANDRIA N° 5 • MAGGIO 2016 • ANNO XCVII Poste Italiane Spa Sped. in Abbonamento Postale - D.L.353/2003 (conv in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB/AL “LA TERRA” - EdITRIcE ce.S.A. S.r.l. Euro 0.52 www.confagricolturalessandria.it Al via le domande sulla forestazione SPECIALE BANDI PSR

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PERIODICO DI CONFAGRICOLTURA ALESSANDRIA

N° 5 • MAGGIO 2016 • ANNO XCVIIPoste Italiane Spa

Sped. in Abbonamento Postale - D.L.353/2003(conv in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB/AL

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MAGGIO 20162

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MAGGIO 20163

IN PRIMO PIANO...Approvata la Riforma Costituzionale 4

Stella al Merito al direttore Parodi 5

Convegno sulla terra 7

Convegno della Proprietà Fondiaria 8

Rivalutazione sui redditi fondiari 9

Donne vittime di violenza: indennità di congedo 10

SPECIALE BANDI PSR 12-15

Bando giovani ISMEA 17

Dematerializzazione dei registri vitivinicoli 18

Limitazione del rame per la difesa delle colture 19

Mentre scriviamo questo articolo,una grossa parte delle aziendeagricole della nostra provincia

non ha ancora ricevuto il saldo o, peggioancora, alcun pagamento della PAC 2015.Penso che vi ricordiate tutti il convegnosvolto ad Alessandria, intitolato “Agricol-tura 2.0”, dove sia l’allora presidente diISMEA, Ezio Castiglione, sia il vice Mini-stro Andrea Olivero, annunciavano l’en-nesima semplificazione burocratica e ildecreto “Campo Libero”, spingendosi ad-dirittura a dire che per il 2016 sarebberostati in grado di mettere in pagamento lenuove domande PAC entro il mese digiugno.Le nostre perplessità erano tante già allorae noi di Confagricoltura in tutti questimesi non abbiamo esitato a denunciarle,anche mettendo a rischio i rapporti con ivertici del Ministero, delle Regioni e so-prattutto di AGEA, l’ente statale che go-verna tutte le erogazioni dei contributi comunitari.Oggi pare quasi troppo facile dire “noi l’avevamo detto” ed è tristeconstatare che sarebbe già qualcosa se a giugno riuscissimo adavere il saldo del 2015, altro che PAC 2016!Ma come si è potuto arrivare ad uno stallo così totale, ad una con-fusione dalla quale purtroppo non si vede, a breve, nessuna via diuscita?Ancora una volta l’Italia è riuscita a complicarsi la vita, andando acreare dei mostri informatici inefficienti, che non si riesce più a ge-stire.La data della fissazione dei titoli da parte di Agea (già la scelta del1° aprile si prestava a facili battute) non è stata rispettata mettendoin crisi gli enti pagatori delle Regioni. Poi il primo calcolo del va-lore delle compensazioni a ettaro si è rivelato errato, vanificando illavoro che nel frattempo era stato fatto per avviare i pagamenti.I titoli definitivi (speriamo…) sono arrivati dopo il 20 aprile e do-vrebbero consentire l’inizio dei mandati di pagamento per i primidi maggio.

Nel frattempo non poche preoccupazionici derivano dal constatare che anche lapresentazione della domanda 2016 pro-cede a rilento, per problemi tecnici, la cuirisoluzione non pare al momento vicina. In tutto questo noi associazioni siamo fral’incudine e il martello, oberati di lavoro,in un momento in cui abbiamo un sovrac-carico di impegni e siamo in prima linea aricevere le sacrosante lamentele delle im-prese che necessitano questi pagamentianche in considerazione del fatto chetante altre misure per noi importanti(PSR, rimborsi delle assicurazioni, misureagroambientali, danni da selvaggina)sono anch’esse in stallo.L’anno scorso Confagricoltura fu l’unicaassociazione di categoria a mettere inmora AGEA, a tutela del danno che questeinefficienze statali avrebbero potuto pro-vocare ai nostri associati e temo che anchequest’anno stiamo andando nella stessa

direzione.Tutto quanto sta succedendo dovrebbe fare avere ai vertici di AGEAe del Ministero l’umiltà di ammettere i propri errori e cercare dinon ripeterli in futuro. Bisognerà attuare una semplificazione vera, che porti ad uno snel-limento delle pratiche per le nostre imprese.Il direttivo nazionale di Confagricoltura del 21 aprile scorso si èespresso duramente su queste ennesime pastoie burocratiche chelimitano le nostre imprese, anche nei confronti dei nostri colleghistranieri, che invece ricevono in modo molto più puntuale i paga-menti.Nell’attesa che a livello europeo si pensi ad una revisione di mediotermine della PAC più vicina alle reali esigenze delle imprese e deimercati, in Italia mi accontenterei se i responsabili di questo enne-simo disastro subissero le stesse conseguenze che subiamo noi con-tribuenti quando non rispettiamo un qualunque pagamento neiconfronti dello Stato.

Luca Brondelli

diRETToRE

VALTER PARODI

diRETTRicEREsponsAbiLE

ROSSANA SPARACINO

TEsTATA in comodATo ALL’EdiTRicE cE.s.A.cEnTRo sERvizi pER L’AgRicoLTuRA sRL

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finiTo di impAginARE iL 05/05/2016

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stampato su carta ecologica riciclata

I ritardi nei pagamenti PACinaccettabili per le imprese agricole

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MAGGIO 20164

………….. il sapore del Pomodoro Piemontese………….. il sapore del Pomodoro Piemontese

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In Gazzetta Ufficiale il 15 aprile scorso è stato pubblicato il testodella legge costituzionale (C. 2613-D) approvato da entrambe leCamere, in seconda deliberazione, a maggioranza assoluta dei

componenti. Il provvedimento di Riforma dispone, in particolare, il superamento del-l’attuale bicameralismo paritario. In particolare il testo interviene su: • Senato che diventa organo di rappresentanza delle istituzioni ter-ritoriali;

• disciplina del procedimento legislativo; • previsioni del Titolo V della Costituzione sulle competenze delloStato e delle Regioni;

• CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) che vienesoppresso.

Per quanto riguarda il Senato, cambiano le funzioni, la composi-zione e la modalità di elezione di questo ramo del Parlamento:• diventa rappresentativo delle istituzioni territoriali ed ha il com-pito di veicolare nei processi decisionali dello Stato le esigenze deiterritori;

• viene eletto direttamente dai Consigli Regionali ed è composto da95 senatori eletti dai Consigli regionali, tra consiglieri regionali esindaci, a cui si aggiungono gli ex Presidenti della Repubblica ecinque senatori che possono essere nominati dal Presidente dellaRepubblica.

Per quanto riguarda il procedimento legislativo:

• viene individuato un numero definito di leggi “bicamerali” che de-vono essere quindi approvate da entrambe le Camere;

• per tutte le altre leggi invece è richiesta l’approvazione della solaCamera dei Deputati;

• il Senato, in merito a queste altre leggi, può decidere se esaminarleo meno. Può inoltre proporre delle modifiche che vengono quindisottoposte alla Camera, la quale poi si pronuncia però in manieradefinitiva;

• viene introdotto anche l’istituto del “voto a data certa” che garan-tisce tempi definiti per le deliberazioni parlamentari relative a di-segni di legge ritenuti essenziali per l’attuazione del programma diGoverno.

Per la revisione del Titolo V della Parte seconda della Costituzioneche riguarda il rapporto tra Stato ed enti territoriali:• Soppressa la previsione costituzionale delle province • Soppressa la competenza concorrente (Stato e Regioni)• Ridistribuite le competenze tra Stato e Regioni• Modificato l’elenco delle materie di competenza esclusiva statale(tra queste infrastrutture, sicurezza alimentare, sicurezza sul la-voro, enegia, ecc.), in cui non rientra l’agricoltura

• Introdotta la “clausola di supremazia” che consente alla Legge sta-tale di intervenire in materie di competenza regionale a tutela del-l’interesse nazionale o dell’unità giuridica della Repubblica

• La revisione del Titolo V non viene applicata nei confronti delleRegioni a Statuto speciale né delle Province autonome sino alla re-visione dei rispettivi statuti.

Vengono rafforzati gli istituti di democrazia diretta: modificati iquorum per i referendum abrogativi; introdotti i referendum propo-sitivi e di indirizzo, la cui disciplina è riservata ad una legge costitu-zionale.Viene modificato il quorum - che cambia a seconda del numero discrutini a cui si arriva - per l’elezione del Presidente della Repub-blica, a cui non partecipano più i delegati regionali.Cambiano le modalità di elezione dei cinque giudici della CorteCostituzionale: tre vengono eletti dalla Camera, mentre due dal Se-nato (anziché dal Parlamento in seduta comune).Viene soppresso il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro.

Approvata la Riforma Costituzionale

Entra nella fase operativa il Piano strate-gico nazionale per lo sviluppo dell’agri-coltura biologica che il 20 aprile è stato

divulgato sul sito del Ministero delle Poli-tiche Agricole e su quello del SINAB. Da partedi Confagricoltura giunge apprezzamentoper il documento programmatico che è “unpasso fondamentale per il settore del bio, frutto diun lavoro sinergico tra Mipaaf, Regioni e Orga-nizzazioni agricole e di settore”.“Pur non essendo ancora definita la dotazioneeconomica per la sua realizzazione – ha com-mentato il presidente Luca Brondelli – ilPiano rappresenta un indirizzo chiaro e completoche contribuirà a sviluppare il settore e a tutelareil consumatore. Ci auguriamo che abbia il neces-sario supporto economico da parte del Governo”.Il piano strategico prevede dieci azioni: uni-

formità delle misure dei PSR regionali; poli-tiche di filiera; promozione del Made in Italy;utilizzo di prodotti bio nella ristorazioneospedaliera e scolastica; semplificazione dellanormativa; percorsi formativi; informatizza-zione per semplificare le procedure; sistemadi controllo e certificazioni più efficaci; con-trolli sull’import; ricerca e innovazione.Il settore del bio è in continua crescita – comeriporta ISMEA nel suo Rapporto BIO-RE-TAIL – con un giro d’affari al consumo supe-riore ai 2,1 miliardi di euro nel solo canaledomestico. Gli acquisti di alimenti biologicipresso la GDO hanno un valore di circa 855milioni ed esprimono tassi di crescita moltosostenuti, in evidente controtendenza ri-spetto alle vendite di prodotti alimentari con-venzionali. A livello provinciale Confagricol-

tura Alessandria sta costituendo una nuovasezione di prodotto, vista l’evoluzione delmercato con la sempre crescente richiesta diprodotti biologici e la numerosa presenza diaziende associate che aderiscono alla certifi-cazione del biologico. La stessa sarà formaliz-zata la prima volta che sarà necessario modi-ficare lo Statuto dell’Associazione per poteraffrontare al meglio le problematiche e valo-rizzare nel modo migliore queste produzioni.Per l’istituzione di questo nuovo gruppo dilavoro si stanno individuando tra i soci ade-renti al bio un numero rappresentativo diproduttori sia dal punto di vista delle produ-zioni e degli allevamenti che delle diversezone, proponendo quindi di fissare una dataper un incontro di tutti i produttori.

R.S.

Operativo il piano strategico nazionale per il biologicoAd Alessandria prevista la nuova sezione di prodotto

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La Stella al merito del lavoroè una decorazione della Re-pubblica Italiana che ri-

prende e continua l'analoga de-corazione istituita durante ilRegno d'Italia.Viene conferita dal Presidentedella Repubblica su proposta delMinistro del lavoro a cittadiniitaliani, lavoratori dipendenti,distintisi per singolari meriti diperizia, laboriosità e buonacondotta morale.La decorazionecomporta il titolo diMaestro del lavoro.L'accertamento deititoli di benemerenzaè svolto da una Com-missione nominata epresieduta dal Ministrodel Lavoro. Le decorazioni sonoconferite il 1º maggio,festa del lavoro.Il 1° maggio 2016 nella sededel Conservatorio a Torino ildirettore provincialeValter Parodi è stato in-signito della Stella al Me-rito del Lavoro 2015. Valter Parodi ha svolto ser-vizio per oltre trent’anni, a

decorrere dal 6 giugno 1985 atutt’oggi presso Unione Provin-ciale Agricoltori ora Confagricol-tura Alessandria.È stato assunto come Direttoredell’Ufficio Zona di Confagricol-tura di Acqui Terme, successiva-mente dal 1° marzo 2006, è statonominato Direttore Provincialedi Confagricoltura Alessandria,incarico che ricopre attualmente.

Al termine della cerimoniaParodi ha affermato: “Mi famolto piacere aver ricevutoquesta importante onorifi-cenza, segno del riconosci-mento della perizia, dell’im-pegno, della condotta moralee della laboriosità che hosempre conferito nei mieianni di servizio in Confa-gricoltura. Ringrazio tutticoloro che mi hanno aiutatoa ottenere questa decora-zione”.Il presidente Luca Brondellicon il Consiglio Direttivo, uni-

tamente ai collabora-tori tutti e alla Reda-

zione de L’Aratro si con-gratulano per la meritataonorificenza ricevuta.

Rossana Sparacino

15057 TORTONA (AL)Località S. Guglielmo 3/13Tel. 0131.8791Fax 0131.879310L O G I S T I C A

Conferita la Stella al Meritoal direttore Valter Parodi

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MAGGIO 20166

“Sono le giovani imprese che stanno trai-nando l’Italia fuori dalla crisi e l’agri-coltura è ai primi posti tra le scelte im-

prenditoriali dei giovani. Lo scorso anno quasi6.000 ‘under 35’ si sono impegnati nel settore pri-mario. È questa la conferma che la profonda evo-luzione della nostra Associazione ha dato i suoifrutti. Il nostro obiettivo è ambizioso: dare realecentralità all’agricoltura. Ci impegneremo ancoradi più perché si lavori per sciogliere nodi ed elimi-nare difficoltà, dando respiro e prospettive alle im-prese, in particolare quelle del comparto zootec-nico”. Lo ha detto Raffaele Maiorano, riconfer-mato il 20 aprile scorso come presidente dal-l’assemblea dei giovani di Confagricoltura. Affianca il presidente Maiorano una squadratutta nuova, a partire dai tre vicepresidenti:

Alda Dalle Donne di Cremona, Diana Lenzidi Siena e Emanuele Savona di Palermo. Com-pongono il nuovo consiglio: Roberto Fiumaradi Imperia, Giovanni Bertuzzi di Bologna,Niccolò Giovinazzi. Un ricambio generazio-nale della squadra e la riconferma del Presi-dente per rappresentare i 30.000 giovani im-prenditori agricoli associati a Confagricoltura. “La vitalità imprenditoriale dell’agricoltura, cosìcome quella della nostra associazione sono evi-

denti. Nel IV trimestre 2015 l’agricoltura ha regi-strato un incremento record del valore aggiuntoche ha raggiunto l’8,4% su base tendenziale,mentre l’anno si era concluso con una crescitacomplessiva del 3,8%. Ora si apre una fase nuovaper l’agricoltura. Il nostro settore – ha conclusoMaiorano - è sempre più riconosciuto e, forti dellacrescita associativa, continueremo a guardareavanti e a lavorare per rendere concreto il neces-sario passaggio dall’agricoltore all’imprenditore”.Il presidente degli giovani di Alessandria Ales-sandro Calvi di Bergolo, essendosi insediatorecentemente, ha preso parte per la primavolta all’Assemblea nazionale ed ha così com-mentato: “Ho preso coscienza di che bella fami-glia allargata è ANGA nazionale e delle grandi po-tenzialità di unione che possono nascere tra le no-stre realtà aziendali, riscoprendo le reti d’im-presa”.

R.S.

Maiorano riconfermato presidentenazionale dei giovani con due vice donnaAll’Assemblea presente ancheAlessandro Calvi di Bergolo

Un decalogo di azioni damettere in atto al piùpresto per sollevare dalla

crisi le aziende agricole del com-parto lattiero caseario. Lo hannopresentato agli attori della filieraConfagricoltura Cuneo e Torinonel convegno “Latte, i conti nontornano” che si è svolto venerdì 29aprile a Cavallermaggiore (CN). Le dieci proposte illustrate sono:efficientamento delle impreseagricole, integrazione di filiera,semplificazione della PAC, eti-chettatura, promozione, amplia-mento del paniere delle DOP,rafforzamento dell’export, mi-glioramento delle qualità,sgravio contributivo e contingen-tamento temporaneo delle pro-duzioni a livello europeo.Proposte sostenute anche dalpresidente nazionale di Confa-

gricoltura Mario Guidi, che hapartecipato al convegno sottoli-neando l’importanza di unire leforze per delineare il futurodell’agricoltura, a partire dal set-tore latte. “Dobbiamo imparare afare squadra, perché solo insiemepossiamo competere, rafforzare lenostre posizioni e valorizzare le ec-cellenze italiane per conquistarenuovi spazi di mercato. A poco ser-vono misure tampone per risolverela crisi del comparto latte: occorronointerventi più significativi e unaprogrammazione ad ampio respiroche coinvolga tutta la filiera”.Centinaia gli imprenditori agri-coli provenienti da tutto il Pie-monte per assistere al convegno,aperto dai presidenti provincialidi Confagricoltura, Enrico Al-lasia (Cuneo) e Paolo Dentis(Torino), che ha fornito un’ana-lisi completa su prezzi e mercatodel latte. L’economista agrarioErmanno Comegna ha spiegatocome il reddito lordo degli alle-vamenti bovini da latte in Italia

si sia ridotto del 116% nel 2015 edel 139% nel primo bimestre diquest’anno rispetto alla mediadei redditi 2011-2015. Lo studio – con l’indicizzazionedei dati ISMEA e senza conside-rare le sovvenzioni pubbliche –evidenzia che il confronto tracosti e ricavi per la produzionedel latte bovino nel 2011 com-portava un reddito lordo per l’al-levatore di 3,87 euro ogni 100 kgdi latte. A inizio 2016 il margineera negativo per 0,85 euro,mentre la stima di aprile evi-denzia un disavanzo di 3,34 euroogni 100 kilogrammi di latteprodotto.Il direttore del CLAL AngeloRossi ha fornito alla platea unospaccato delle dinamiche inter-nazionali che stanno interes-sando il settore lattiero caseario.Secondo Rossi la crisi del com-parto ha origine nell’emisferoSud del mondo, dove nel2014/2015 è stato prodottomolto più latte rispetto alla do-

manda, soprattutto a fronte diun rallentamento delle importa-zioni causato da molteplici fat-tori, primo fra tutti la riduzionedel PIL mondiale. Per non subire la concorrenza diprezzo globale, bisogna a suo av-viso orientarsi sempre di piùverso produzioni di Denomina-zione di Origine e favorirnel’esportazione. Per fare questol’Italia è chiamata a riprogram-mare la politica di sviluppo delsettore, mentre a livello europeobisogna andare oltre i contributi‘a pioggia’, poco incisivi e utili. A Roberto Morello, presidentedi Piemonte Latte, e TommasoVisca, presidente di Lait Service,è toccato poi il compito di por-tare il punto di vista del mondocooperativo, mentre a Franco Bi-raghi, presidente di Confindu-stria Cuneo e del caseificio Val-grana di Scarnafigi, quello degliindustriali del territorio. Al di-battito sono intervenuti ancheGiorgio Ferrero, assessore regio-nale all’Agricoltura, AlbertoCirio, europarlamentare, FeliceAssenza, del Ministero delle Po-litiche Agricole e Forestali, oltreal vicepresidente del CEJA, il gio-vane allevatore belga JannesMaes.All'incontro sul latte di venerdìscorso erano presenti il presi-dente Luca Brondelli di Bron-dello, il direttore Valter Parodi,la segretaria di direzione Cri-stina Bagnasco e numerosi diri-genti e associati di Confagricol-tura Alessandria.

Crisi del latte: le proposte di Confagricoltura per fronteggiarla

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a cura di confAgRicoLTuRA donnA ALEssAndRiA

Spazio DonnaGrande partecipazionedella cittadinanza alconvegno sulla terra

In concomitanza con il 53° Congresso Mondiale degli architetti delpaesaggio IFLA 2016 a Torino e quasi ad anticipare l’Earth Dayche si è celebrato il 22 aprile in tutto il mondo, nel pomeriggio del

21 aprile ad Alessandria a Palazzo Monferrato si è svolto il con-vegno “La terra per lo sviluppo e il recupero delle facoltà dell’indi-viduo”, organizzato da Confagricoltura Donna Alessandria.Al tavolo dei relatori erano presenti la presidente di ConfagricolturaDonna Alessandria, Maria Teresa Taverna, il segretario gene-rale della Camera di Commercio Roberto Livraghi, il direttoredel Dipartimento di Riabilitazione dell’Azienda Ospedaliera “SS.Antonio e Biagio” di Alessandria dottor Salvatore Petrozzino,l’architetto progettista del giardino sensoriale presso l’OspedaleBorsalino Pier Giorgio Magrassi, la componente del ComitatoMensa Cittadino di Alessandria Elisa Casaleggio e l’insegnantedell’Istituto Comprensivo Bovio/Cavour di Alessandria Laura Ga-staldi.La presidente di Confagricoltura Donna Maria Teresa Taverna, aconclusione del convegno, ha affermato: “La terra posta nelle giustemani può rivelare potenzialità eccezionali. Permette di far crescereil bambino come un individuo migliore, di far vivere meglio coloroche attraversano un periodo di criticità ed anche di affrontare piùserenamente le mutate esigenze che si presentano con il passaredegli anni”.Dato il tema di ampio respiro, la sala ha avuto una vasta partecipa-zione da parte della cittadinanza: non solo agricoltori e agricoltrici,ma anche numerosi familiari e pazienti dell’Ospedale Borsalino,operatori sanitari e del mondo della scuola, architetti così comemolte persone attratte dai temi discussi.

Rossana Sparacino

Convocazione dell’Assemblea Ordinaria

il consiglio direttivo dell’Associazione, riunitosi il 28 aprile u.s., ha deliberato laconvocazione dell’ASSEMBLEA ORDINARIA delle Associate che si terrà

MERCOLEDÌ 25 MAGGIO 2016in prima convocazione alle ore 9.00 ed in seconda convocazione

ALLE ORE 16,00 presso Cascina La Fornaceprolungamento di Viale Teresa Michel 52

(dopo il cimitero, prima di svoltare verso l’elisoccorso 118, la cascina con la ciminiera)gentilmente ospitati dalla vice presidente Maria Teresa Bausoneper discutere e deliberare il seguente ordine del giorno: 1. Approvazione del Rendiconto finanziario al 31 dicembre

2015; deliberazioni inerenti e conseguenti 2. Approvazione del bilancio di previsione 20163. Relazione della presidente4. varie ed eventuali

Al termine dell’Assemblea vi sarà la visita della fornace e del bosco didattico.L’evento si concluderà con una merenda sinoira preparata dalle partecipanti.L’Assemblea annuale è un momento importante di conoscenza e aggregazione: tutte le as-sociate ed amiche sono invitate a partecipare e ad estendere l'invito alle loro conoscenti. per poter meglio organizzare la giornata vi chiedo di comunicare alla se-greteria la vostra partecipazione entro venerdì 20 maggio p.v. (e-mail:[email protected] o tel. 0131 43151 int. 325).Ricordo, alla associate il pagamento della quota associativa 2015 (25 euro) per poter parteci-pare all'Assemblea. il pagamento può essere effettuato anche tramite bonifico all’ibAn: iT 69 z 03359 01600 100000060670 -EuR-Anu1u c/c banca prossima spa - filiale 5000 miLAnocAusALE: QuoTA AssociATivA Anno 2015 nomE______cognomE______

Maria Teresa Taverna Presidente

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Con i messaggi n. 7381/2015 e n.682/2016 l’INPS ha annunciatol’istituzione del cassetto previden-

ziale dei lavoratori autonomi agricoli (colti-vatori diretti, coloni e mezzadri, imprendi-tori agricoli professionali).La novità più rilevante, sotto il profilo ope-rativo, è rappresentata dal fatto che, a partireda quest’anno, l’Istituto non invierà più aldomicilio dei lavoratori autonomi agricoli ilconsueto avviso contenente tutte le informa-zioni utili per effettuare il versamento deicontributi previdenziali, assistenziali, obbli-gatori ed associativi alle quattro scadenzepreviste (16 luglio, 16 settembre, 16 no-vembre, 16 gennaio) tramite modello F24.

La comunicazione in questione, relativa aicontributi dovuti, sarà reperibile esclusiva-mente attraverso il predetto cassetto previ-denziale o direttamente dall’interessato op-pure attraverso un intermediario abilitatocome Confagricoltura.Si tratta, com’é facile intuire, di una novitàparticolarmente rilevante che rivede in pro-fondità il consueto sistema di comunicazionetra l’Istituto ed il lavoratore autonomo agri-colo. Il mancato invio della comunicazione aldomicilio del contribuente interessato rendeinfatti essenziale la collaborazione degli in-termediari (a partire dalle associazioni di ca-tegoria) nella fase di reperimento di tutte leinformazioni necessarie per il regolare paga-

mento dei contributi all’INPS, essendo im-probabile, segnatamente in questa prima fase,che i lavoratori autonomi agricoli possanoprovvedere autonomamente all’acquisizionedi dette informazioni.Al riguardo si sottolinea come gli opera-tori di Confagricoltura Alessandria sonoabilitati ad operare, in nome e per contodel titolare dell’azienda autonoma agri-cola, sulla base di apposite deleghe di ser-vizio (cosiddetta delega indiretta) rese periscritto dal lavoratore autonomo dele-gante e comunicate all’Istituto tramite lanuova versione della procedura “Agricol-tura: gestione deleghe sindacali”.

Mario Rendina

Cassetto previdenziale degli autonomi agricoli

“L’affitto punto di in-contro tra proprietà eimpresa per lo svi-

luppo dell’agricoltura”. È statoquesto il tema di un importanteconvegno che si è tenuto il 27aprile a Roma presso la sede diConfagricoltura, organizzatodalla Federazione Nazionaledella Proprietà Fondiaria.Nell’introduzione la giornalistaAnnamaria Capparelli, che hamoderato i lavori, ha evidenziatol’importanza dell’affitto in agri-coltura che, citando i dati Istat2013, vede una superficie agri-cola utilizzata a livello nazionaledi oltre 5,2 milioni di ettari parial 42,1% della Sau totale. Macosa che ha suscitato particolareinteresse è che la Sau in affitto intredici anni è cresciuta del 70%,dai 3 milioni di ettari del 2000agli attuali 5,2 milioni di ettari. Èstato poi evidenziato che in al-cune regioni d’Italia i dati sull’af-fitto assumono una valenza an-cora maggiore rispetto allamedia nazionale. Ad esempio, inLombardia la Sau in affitto rap-presenta il 65% di quella totaleregionale; altro dato significativosi riscontra in Piemonte, dove lasuperficie in affitto è pari a circail 62%. In queste due regionidove la Sau in affitto è ampia-mente superiore a quella dellaproprietà diretto coltivatrice, ladimensione media aziendale re-gistra dati molto interessanti: inLombardia è di circa 19 ettari ein Piemonte è pari a 16 ettari; alivello nazionale la dimensionemedia è invece di 8,4 ettari.Dopo una breve presentazionedel presidente della FederazioneGiuseppe Visconti, l’incontro èentrato nel vivo con la relazionedi Thierry de l’Escaille, segre-tario generale dell’Organizza-

zione europea della ProprietàFondiaria, che ha tracciato unapanoramica dell’affitto in agri-coltura nei 28 Stati membridell’UE. Dall’intervento è emersocome in Europa l’affitto siamolto diffuso, permettendo cosìdimensioni medie aziendalimolto significative. L’importanzaeconomica dell’affitto è statatrattata da Dario Casati, econo-mista agrario, partendo dall’ana-lisi dell’evoluzione strutturalenel suo percorso storico. In uncontesto sempre più incertoemerge una ristrutturazione chesi basa sull’affitto e che punta,oltre alla crescita dimensionale,agli incrementi di produttività edi redditività che ne derivano, isoli che possono assicurare il fu-turo dell’agricoltura. Luigi Costato, professore eme-rito di Diritto, ha affrontato gliaspetti giuridici con un excursussull’evoluzione dell’affitto nelnostro Paese, soffermandosisulla legge 203/1982 relativa allenorme sui contratti agrari. Pas-saggio importante è stato l’arti-colo 45 di questa legge che per-

mette la stipula di convenzionidi affittanza agraria in derogaalla normativa vigente.La Legge di Stabilità 2016, conparticolare riferimento agliaspetti fiscali per la proprietàconcedente la terra in affitto, èstato il tema sviluppato da Ni-cola Caputo, fiscalista di Confa-gricoltura. È stato evidenziatoche recenti norme fiscali hannopenalizzato maggiormente i pro-prietari con beni affittati discri-minandoli rispetto a quelli checoltivano direttamente la terra.Le conclusioni dei lavori sonostate tratte da Mario Guidi, pre-

sidente di Confagricoltura e daGiuseppe Visconti, presidentedella Federazione Nazionaledella Proprietà Fondiaria.Il presidente di Confagricolturacon una visione di insieme suiproblemi del mondo agricolo haevidenziato l’importanza delruolo dei proprietari concedentila terra in affitto, che permettel’esistenza di imprese agricole dirilevanti dimensioni.Al convegno ha partecipatoanche il presidente del Sindacatodei Proprietari con beni affittatiMassimo Arlotta.

R.S.

CONVEGNO DI PROPRIETÀ FONDIARIA E CONFAGRICOLTURA

L’affitto è centrale per la competitività delle imprese agricole

Voucher in agriturismoI voucher possono essere utilizzati anche nel settore agricolo equindi anche da parte degli operatori agrituristici. Può acca-

dere, infatti, che in determinati periodi dell’anno, a causa del fi-siologico andamento del mercato turistico, sia difficile continuare asvolgere l’attività agrituristica con la manodopera ordinaria e ci sial’esigenza di avvalersi di ulteriore personale.Tali prestazioni lavorative avranno però carattere occasionale, inquanto limitate a specifici eventi oppure limitate ad uno specificoarco temporale (mesi estivi).L’INPS precisa: “Sulla natura stagionale dell’agriturismo si pronunciavaespressamente l’originaria legge quadro (cfr. art. 2, lett. a, L. n. 730/85),mentre la nuova legge quadro (L. n. 96/2006) non contiene più questa pre-cisazione esplicita. Deve ritenersi tuttavia che la stagionalità resti, anchenel nuovo quadro normativo, una connotazione essenziale dell’agriturismo,considerata la natura delle attività in cui esso si concretizza, che si riferi-scono sia all’ambito agricolo sia a quello turistico, entrambi connotati dastagionalità per definizione”.Per l’INPS dunque l’agriturismo sembrerebbe rientrare “per defini-zione” tra le attività agricole stagionali anche ai fini dell’applicazionedella disciplina sul lavoro accessorio. Le aziende agricole con volumed’affari annuo superiore a 7.000 euro possono remunerare con i vou-cher esclusivamente le attività stagionali effettuate da pensionati egiovani studenti sotto i 25 anni di età. Tali limitazioni non operano,invece, per le aziende con fatturato inferiore a 7.000 euro, che tut-tavia non possono avvalersi di soggetti iscritti negli elenchi anagraficidei lavoratori agricoli nel precedente anno solare.

M. Rendina

MAGGIO 2016

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9

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Giroandanatoreportato

Falciacondizionatrice portata a dischi

Trattori conmotori EURO 4

Nel modello Unico 2016,con il quale i contri-buenti sono chiamati al

pagamento delle imposte dirette,i quadri A e B sono, come ognianno, quelli che contengono lacategoria reddituale dei redditifondiari, ossia quelli derivanti datutti i beni immobili situati nelterritorio dello Stato che devonoessere iscritti al catasto dei ter-reni e dei fabbricati.Tali redditi sono determinati inmaniera sostanzialmente ordi-naria, sulla base delle rendite at-tribuite dal catasto tramite l’ap-plicazione delle tariffe d’estimo,anche se non mancano delle ec-cezioni come, ad esempio, tuttequelle situazioni in cui il benefondiario (terreni e fabbricati)viene concesso in affitto o in lo-cazione.Gli articoli del TUIR discipli-nano la materia dei diritti fon-diari che si distinguono in red-diti dominicali dei terreni, red-diti dei fabbricati e redditi agrari.

I primi due concorrono a for-mare il reddito complessivo deisoggetti che possiedono i beniimmobili a titolo di proprietà,enfiteusi, usufrutto o altro dirittoreale. I redditi agrari, invece,vanno attribuiti al conduttoredel fondo.La determinazione del reddito deiterreni, nella dichiarazione reddi-tuale di prossima scadenza, saràinfluenzata da una rivalutazionedel 30%, ai soli fini delle impostesui redditi, prevista per il periodod’imposta 2015 dalla Legge di Sta-bilità 2013: ciò riguarderà solo iredditi dominicali e i redditiagrari dei terreni. Tale rivaluta-zione raddoppierà rispetto agli ul-timi due anni, in cui era previstain misura pari al 15%.Questa rivalutazione si applica atutti i possessori e conduttori diterreni agricoli, compresi coltiva-tori diretti e IAP. Per gli agricol-tori professionali, però, è pre-vista una rivalutazione più ri-dotta: si passa comunque dal 5%

dell’anno precedente al 10% peril 2015.Occorre sottolineare, comunque,che questa ulteriore percentualedi rivalutazione si aggiunge allarivalutazione ordinaria, rispetti-vamente dell’80% per i redditidominicali e del 70% per i red-diti agrari.La rivalutazione aggiuntiva non

trova applicazione nel caso diredditi dominicali di terreni cheper lo scorso anno erano soggettiad IMU in quanto, sulla base delprincipio di alternatività, nonconcorrono alla determinazionedel reddito complessivo.Si segnala, infine, che da tale ul-teriore rivalutazione dei terreni,a partire dall’anno 2016, sarannoesclusi i terreni agricoli e quellinon coltivati, posseduti da colti-vatori diretti e IAP iscritti alla re-lativa previdenza agricola. Ciòsarà ulteriormente convenientein quanto, sulla base del sopra ri-chiamato principio di alternati-vità e della totale esenzione del-l’IMU agricola, i redditi prove-nienti dai terreni saranno inte-gralmente sottoposti alle imposi-zioni sul reddito.I nostri Uffici sono a disposi-zione per qualsiasi informa-zione in merito.

Dal 2016 niente TASI sulla prima casa

Per il 2016 cambiano nuovamente le regola TASI per chi pos-siede la prima casa; nello specifico da quest’anno è stata de-finitivamente abolita la TASI sugli immobili adibiti ad abita-

zione principale ammesso che non rientrino nelle categorie cata-stali considerate di lusso A1, A8, A9 perché altrimenti in questicasi il tributo si pagherà come negli anni precedenti al 2016.Altri soggetti che godranno dell’abolizione della TASI sono gli in-quilini e coloro che hanno dovuto cedere l’immobile all’ex coniugee nel caso di immobili che risultino intestati a personale delle Forzedell’Ordine che venga trasferito per motivi di servizio. In merito alla tassa sui servizi indivisibili si potrà tirare un “sospirodi sollievo” già dalla prima rata di giugno 2016.Ulteriori informazioni presso i nostri Uffici.

Terreni agricoli: scatta la rivalutazionedel 30% sui redditi fondiari

pagina a cura di Marco Ottone

MAGGIO 2016

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MAGGIO 201610

NOTIZIARIO SINDACATO PENSIONATI E PATRONATO ENAPA

a cura di Paola Rossi

Il D.Lgs n. 80 del 15 giugno 2015 con-tenente Misure per la conciliazionedelle esigenze di cura, di vita e di la-

voro, in attuazione dell’art. 1, c. 8 e 9,della L. 183/2014, all’art. 24 disciplina ilcongedo per le donne vittime di violenzein genere.La disposizione è stata prevista in via spe-rimentale per l’anno 2015 ed estesa con ilD.Lgs n. 148/2015 anche agli anni suc-cessivi.Con la circolare in oggetto, l’INPS for-nisce una dettagliata esposizione appli-cativa della nuova normativa e dellaquale in sintesi si evidenziano di seguitogli aspetti di rilievo per la nostra attivitàdi Patronato:1) Il congedo in quanto vittime di violenza sirivolge:– alle lavoratrici del settore privato (in-dennizzo più contribuzione figura-tiva);

– alle lavoratrici del settore pubblico(indennizzo più contribuzione figura-tiva);

– alle lavoratrici con rapporto co.co.co.(sospensione del rapporto senza alcunindennizzo)

Il congedo non si applica alle lavoratrici

del settore domestico.2) Condizioni per avere diritto al congedosono:– avere un rapporto di lavoro in corsocon obbligo di prestare attività lavora-tiva;

– essere inserite nei percorsi debita-mente certificati dei servizi sociali delcomune di residenza, dei centri anti-violenza e delle case rifugio.

3) Durata del congedo:– il congedo spetta per un periodo mas-simo di tre mesi da intendersi equiva-lenti a 90 giornate di effettivo lavoro(non si contano i sabati non lavorati, igiorni festivi non lavorati, i periodi diaspettativa o di sospensione dell’atti-vità lavorativa, le pause contrattualinei rapporti di lavoro a tempo par-ziale);

– i tre mesi di congedo possono esserefruiti entro tre anni, da intendersidall’inizio del percorso di protezione.

4) Fruizione del congedo:Il congedo può essere fruito su base gior-naliera o oraria.In materia i CCNL possono anche fissareuna delle due modalità di fruibilità delcongedo.

5) Pagamento dell’indennità:Per le giornate di congedo la lavoratriceha diritto a percepire un’indennità gior-naliera pari al 100% dell’ultima retribu-zione da calcolare prendendo a riferi-mento le sole voci fisse e continuativedella retribuzione stessa.L’indennità è anticipata dal datore di la-voro secondo le regole dell’indennità dimaturità, mentre è pagata direttamentedall’INPS per le operaie agricole, lavora-trici stagionali, lavoratrici dello spetta-colo a termine e a prestazione.6) Adempimenti della lavoratrice:– preavvisare il datore di lavoro almeno7 giorni prima dell’inizio del congedo,salvi casi di oggettiva impossibilità;

– indicare al datore di lavoro l’inizio e lafine del periodo di congedo;

– consegnare al datore di lavoro la certi-ficazione relativa al percorso di prote-zione;

– presentare domanda all’INPS, di re-gola prima dell’inizio del congedo (allimite prima dell’inizio del congedoper le necessarie verifiche).

7) Contribuzione figurativa:I periodi di congedo sono coperti da con-tribuzione figurativa.

Donne vittime di violenza:indennità di congedo retribuito

Con la circolare n. 14 del 25 marzo 2016, l’INAIL ha re-cepito le modifiche apportate agli articoli 2 e 210 delT.U. Infortuni, provvedendo ad impartire le necessarie

indicazioni attuative.La nuova disposizione modifica parzialmente la disciplinadegli infortuni in itinere, prevedendo che l’uso del velocipededeve intendersi sempre “necessitato”.In sostanza, l’infortunio in itinere occorso a bordo di un velo-cipede è sempre meritevole di tutela al ricorrere delle sole, se-guenti condizioni:• qualora il normale percorso dal luogo di abitazione aquello di lavoro e viceversa sia affrontato unicamente peresigenze e finalità lavorative e in orari compatibili conquelli lavorativi;

• nella ipotesi che l’infortunio non si sia verificato per gravecomportamento colposo del lavoratore tale da configurareun rischio elettivo (ad esempio abuso di alcolici, psicofar-maci, uso non terapeutico di stupefacenti e allucinogeni).

Restano peraltro valide, anche per l’infortunio in itinere oc-

corso con l’uso del velocipede, le disposizioni riguardanti iconcetti di “normalità del percorso” e “interruzioni o devia-zioni del percorso”.

Infortuni in itinere: utilizzo del velocipede

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MAGGIO 201611

NOTIZIARIO SINDACATO PENSIONATI E PATRONATO ENAPA

a cura di Paola Rossi

Assegni di studio2014/2015 e 2015/2016Posticipato al 10 giugno il termine di

presentazione delle domande

Le famiglie piemontesi avranno un mese in più perpresentare la domanda di contributo per gli assegnidi studio relativi agli anni scolastici 2014/2015 e

2015/2016. Il termine inizialmente fissato per il 5 maggio èstato infatti prorogato dalla Giunta regionale fino al pros-simo 10 giugno. Una decisione resasi necessaria a seguito delle segnalazionipervenute da alcuni Comuni sedi di autonomia scolasticaimpegnati nell’assistere i cittadini nella compilazione delledomande e da alcuni utenti riguardo l’effettiva difficoltà diottenere, in tempi brevi, il rilascio della nuova certifica-zione ISEE presso i CAF, al momento impegnati anche nellacompilazione della dichiarazione dei redditi 2015. Si ricorda che la novità del bando unico, pubblicato dallaRegione lo scorso 15 febbraio, è rappresentata dall’introdu-zione di un meccanismo di premialità per quelle famiglieche, avendone diritto, presentino domanda per entrambigli anni scolastici. In questo caso, l’assegno di studio viene determinato som-mando al contributo di importo maggiore riferito a unadelle due annualità il sessanta per cento del contributo diimporto minore riferito all’altra annualità. La somma messa a disposizione dalla Regione per gli as-segni di studio per iscrizione e frequenza è di 5.973.133,08euro e 6.889.010,59 euro per gli assegni di studio libri ditesto, attività integrative previste dai piani dell’offerta for-mativa, trasporti, per un totale di 12.862.043,67 euro.

L a circolare INPS n. 45 del 29 febbraio 2016 ha disposto inmerito all’art. 1, comma 279 della Legge di Stabilità 2016.Il comma 279 testualmente recita: All’articolo 1, comma

115, della Legge 23 dicembre 2014, n. 190, le parole: «30 giugno2015» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2016». Ne discende che il comma 115 risulta ancora in vigore fino al 31dicembre 2016.I destinatari del comma 115sono i soggetti che realizzano leseguenti condizioni:– assicurati iscritti all’assicura-zione generale obbligatoria,gestita dall’INPS, e all’assicu-razione obbligatoria controle malattie professionali, ge-stita dall’INAIL;

– dipendenti da aziende chehanno collocato tutti i proprilavoratori in mobilità per cessazione dell’attività lavorativa;

– soggetti che hanno ottenuto in via giudiziale definitiva l’accer-tamento dell’avvenuta esposizione all’amianto per un periodosuperiore a 10 anni e in quantità superiore ai limiti di legge;

– soggetti che, avendo presentato domanda successivamente al2 ottobre 2003, abbiano conseguentemente ottenuto il rico-noscimento dei benefici previdenziali di cui all’art. 47 del D.L.n. 269/2003, convertito con modificazioni dalla Legge n.326/2003.

Quanti realizzano le condizioni richiamate hanno tempo fino al31 dicembre 2016 per presentare alla competente INPS territo-riale le domande per richiedere la maggiorazione secondo il re-gime vigente al tempo in cui l’esposizione si è realizzata.

Lavoratori esposti all’amiantoProroga per la richiesta del beneficio

amianto al 31 dicembre 2016

Programma della giornata:Ore 10: Arrivo dei partecipantiOre 10.30: Saluto delle autoritàOre 11: Convegno: “Abitare e vivere insicurezza: sapere per migliorare la propriaqualità della vita”

Relatori del convegno: Angelo Santori - vicepresidente vicariodel Sindacato nazionale Pensionati diConfagricolturaAugusto Ferrari – assessore regionale allePolitiche Sociali della Regione PiemonteFranco Matta - presidente dei Pen-sionati di Confagricoltura AstiSilvano Zonin – imprenditorePaolo Ponta - viceprefetto vicario della

Prefettura di AstiFilippo Claudio Di Francesco - que-store della Città di Asti Bernardino Vagnoni - comandanteprovinciale dei Carabinieri di Asti Saluti di:Gian Paolo Coscia - presidente diConfagricoltura PiemonteFabrizio Brignolo – sindaco del Co-mune di Asti Massimo Forno - presidente di Confa-gricoltura Asti Moderatrice: Betty Martinelli - giornalistaore 12.30: Conclusione del convegnoAperitivo e visita delle cantine del-l’azienda

ore 13: Pranzo Antipasti: Vitello tonnatoPeperone all’acciugaTorta di melanzane e zucchinePrimi: Ravioli di erbette e ricotta al burroe salviaGnocchetti di patate al tocco di salsicciaSecondi: Sottopalette di vitello all’erbecon verdure al burroDolce: Fragole con gelato

Intrattenimento con le danze e ilcabaret piemontese dei “Trelilu”Lotteria benefica

Ore 16.30: Termine dell’incontro e con-segna degli omaggi

CONVEGNO REGIONALE DEL SINDACATO PENSIONATI

Sabato 28 maggio a Portacomaro (AT)

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MAGGIO 201612

Lo scorso 21 aprile, dopo un’attesa veramente troppo lunga edestenuante, la Regione ha emanato i bandi per l’apertura delledomande agro climatico ambientali previste dalla Misura 10

del PSR 2014-2020.Questa apertura segue da vicino le aperture delle Misure 13 – inden-nità compensativa nelle aree montane, Misura 11 – agricoltura biolo-gica e Misura 8 – imboschimento delle superfici agricole e non agri-cole.Si tratta di un notevole “pacchetto” di misure che intendono forniresostegno a particolari settori produttivi e a metodi di produzione adelevata eco sostenibilità.Infatti:• con la Misura 8 viene concesso il sostegno alle aziende che inten-dono convertire i propri seminativi in colture legnose (arboricol-tura da legno di media o lunga durata) oppure i propri pioppetiestirpati ed eventualmente altri seminativi in pioppeti di qualità;

• con la Misura 13 – indennità compensativa, l’aiuto è destinato agliagricoltori attivi (secondo la medesima accezione della PAC) che si

impegnano a proseguire l’attività agricola nelle zone montane,avendo cura “dello spazio naturale, il mantenimento e la promo-zione di sistemi di produzione agricola sostenibili e, di conse-guenza, di contrastare l’abbandono del territorio montano”;

• con la Misura 11 il sostegno è riservato agli agricoltori attivi checonvertono le proprie tecniche colturali verso l’agricoltura biolo-gica, avendovi aderito negli ultimi 3 anni con la scelta dell’Orga-nismo di Certificazione e avendo già notificato l’inizio dell’attivitàbiologica;

• con la Misura 10 viene concesso il sostegno alle aziende che man-tengono o che aderiscono ex novo alle tecniche produttive compa-tibili con la tutela delle risorse naturali e del paesaggio, atte a miti-gare i cambiamenti climatici o a favorire l’adattamento ad essi.

Occorre subito chiarire che ogni nuova domanda presentata in unodei qualsiasi bandi viene inserita in una graduatoria che, purtroppo,determinerà l’esclusione dal sostegno di qualche beneficiario: i pun-teggi riguardano in generale caratteristiche oggettive dell’azienda,come l’ubicazione in aree protette o in Zone Vulnerabili da Nitrati oin pianura o in collina (per fare un esempio). Inoltre, in caso di paritàdi punteggio verrà assegnata priorità alle domande presentate da IAPe CD, quindi ai beneficiari più giovani e quindi al sesso meno rappre-sentato in graduatoria. Unica eccezione sono le domande presentatedai beneficiari delle azioni 214.1 e 214.2 del 2015 in posizione utiledella graduatoria 2015 che trasferiscono il loro impegno sulle opera-zioni analoghe della Misura 10 (Operazione 10.1.1 – la “nuova2078”) o della Misura 11 (Operazione 11.2.1 – mantenimento del-l’agricoltura biologica); la selezione dello scorso 2015 ha già am-messo queste domande al sostegno fino alla conclusione, nel 2019, alquinto anno, dell’impegno incominciato nel 2015.Ci sarebbe piaciuto trattare questi argomenti fornendo tutti i dati ne-cessari alla più corretta informazione delle aziende che potrebberoessere interessate alle varie operazioni, ma la carenza di spazio non celo consente. Con la presente si vuole fornire un’informazione di ca-rattere generale per identificare le misure alle quali eventualmenteaderire o allargare un’adesione già assunta nel 2015 (con le azioni214.1 e 214.2 ad esempio) e proseguita con la nuova programma-zione. Si rimanda quindi alla sezione “in primo piano” del nostrosito internet www.confagricolturalessandria.it la pubblicazione in-tegrale dei bandi con la definizione dei criteri di composizionedelle graduatorie e le varie norme applicative con la definizionedegli impegni e delle regole che interessano le varie Misure e si in-vita gli interessati a rivolgersi alla nostra struttura tecnica in ogniZona. Si lascia all’articolo del dr. Roberto Giorgi che trovate a pagina 15 latrattazione della Misura dell’imboschimento; qui verranno quindiprese in considerazione la Misura 10 – la “nuova 2078”, la Misura 11– agricoltura biologica e la Misura 13 – indennità compensativa nellearee montane.

S P E C I A L E B A N D I P S R

La Regione ha aperto i bandi agroambientali,imboschimento, biologico e indennità compensativa

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MAGGIO 201613

MISURA 10 – PAGAMENTI AGRO CLIMATICO AMBIENTALILa Misura si articola nelle seguenti operazioni (a loro volta suddi-visibili in azioni diverse):10.1.1 Produzione integrata (previsti impegni facoltativi) – impegnosu tutta la SAU10.1.2 Interventi a favore della biodiversità nelle risaie (previsti im-pegni facoltativi) – impegno ad appezzamenti fissi – cumulabile conla 10.1.110.1.3 Tecniche di agricoltura conservativa (previsti impegni facolta-tivi). Azioni:

10.1.3.1 Introduzione delle tecniche di minima lavorazione –impegno ad appezzamenti fissi e alternativo alla 10.1.1 a livelloaziendale10.1.3.2 Introduzione delle tecniche di semina su sodo – im-pegno ad appezzamenti fissi e alternativo alla 10.1.1 a livelloaziendale10.1.3.3 Apporto di matrici organiche in sostituzione della con-cimazione minerale – impegno su appezzamenti variabili dianno in anno; la superficie al primo anno non può cambiare;cumulabile con la 10.1.1

10.1.4 Sistemi colturali ecocompatibili. Azioni:10.1.4.1 Conversione di seminativi in foraggere permanenti –impegno ad appezzamenti fissi – compatibile (non cumulabile)con la 10.1.110.1.4.2 Diversificazione colturale in aziende maidicole

10.1.5 Tecniche per la riduzione delle emissioni di ammoniaca e gasserra in atmosfera. Azioni:

10.1.5.1 Distribuzione di effluenti con interramento immediato –impegno su appezzamenti variabili di anno in anno; la super-ficie al primo anno non può cambiare; cumulabile con la 10.1.110.1.5.2 Distribuzione di effluenti sottocotico o rasoterra inbande – impegno su appezzamenti variabili di anno in anno; lasuperficie al primo anno non può cambiare; cumulabile con la10.1.1

10.1.6 Difesa del bestiame dalla predazione da canidi sui pascoli col-linari e montani – occorre aderire anche all’impegno 10.1.910.1.7 Gestione di elementi naturaliformi dell’agroecosistema.Azioni:

10.1.7.1. Gestione di formazioni vegetali e aree umide – im-pegno ad appezzamenti fissi – impegno decennale10.1.7.2 Coltivazioni a perdere per la fauna selvatica – impegnosu appezzamenti variabili10.1.7.3 Gestione di fasce inerbite ai margini dei campi – im-pegno ad appezzamenti fissi

10.1.8 Allevamento di razze autoctone minacciate di abbandono10.1.9 Gestione eco sostenibile dei pascoli – impegno su appezza-menti variabiliDURATA DEGLI IMPEGNIOve non specificato diversamente 5 anni a decorrere dall’11 no-vembre 2015.BENEFICIARI (Chi può presentare la domanda)I beneficiari sono agricoltori, associazioni di agricoltori o associa-zioni miste di agricoltori ed altri gestori del territorio che si impe-gnano volontariamente a realizzare interventi consistenti in 1 o piùimpegni agro climatico ambientali su terreni agricoli. I pagamentidell’Azione 10.1.7 possono essere concessi anche ad altri gestori delterritorio o gruppi di altri gestori del territorio. Alle domande vengono applicati criteri di selezione che attribui-scono punteggi specifici, indicati per ogni Operazione. A seguitodell’applicazione di tali punteggi verrà stilata una graduatoriadelle domande per ogni Azione (se esistente) o Operazione dellaMisura 10.LOCALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTINon possono essere finanziate superfici al di fuori del territorio re-gionale.CUMULABILITÀ DELLE OPERAZIONIIl sostegno può essere cumulato tra varie operazioni o azioni dellaMisura 10 e/o con altre Misure del PSR, a condizione che i rispettiviimpegni siano complementari e compatibili. I casi di cumulabilità diimpegni e i premi attribuiti alle loro combinazioni sono specificatinei bandi.

È inoltre possibile aderire, cumulando i premi, a impegni facoltativiper le operazioni che li prevedono.La somma dei premi previsti dagli impegni di base delle operazionicumulabili tra loro (esempio 101.1 + 10.1.2, oppure 10.1.1 + 10.1.2 +10.1.3.3, oppure 10.1.1 + 10.1.3.3, oppure 10.1.1 + 10.1.5, eccetera) +i premi degli impegni facoltativi non può superare 600euro/ettaro/anno per le colture erbacee e 900 euro/ettaro/anno per lecolture arboree.ADEGUAMENTO DEGLI IMPEGNIPer il 2016 viene autorizzato l’adeguamento degli impegni in corsoassunti nel 2015 ai sensi dell’Azione 214.1 “Tecniche di produzioneintegrata” del PSR 2007-2013 in impegni ai sensi dell’Operazione10.1.1 della presente Misura. In tal caso il beneficiario dovrà eseguiregli impegni dell’Operazione 10.1.1 per 4 anni.Si rimanda ai bandi per quanto riguarda la descrizione degli impegnidi base e facoltativi (già ampiamente trattati durante i seminari tenu-tisi in tutte le Zone lo scorso inverno), le norme che regolano la va-riazione delle superfici impegnate, l’aumento delle superfici oggettod’impegno, il trasferimento degli impegni a altri beneficiari e a tuttoquanto non è possibile descrivere in queste brevi note.

MISURA 11 – AGRICOLTURA BIOLOGICALa Misura si articola nelle seguenti operazioni:11.1.1 Conversione agli impegni dell’agricoltura biologica11.2.1 Mantenimento degli impegni dell’agricoltura biologicaBENEFICIARI (Chi può presentare la domanda)Operazione 11.1.1 – conversione agli impegni dell’agricoltura bio-logica.Nel 2016 sono ammesse le adesioni alla conversione agli impegnidell’agricoltura biologica ai beneficiari che soddisfano contestual-mente i 3 punti di seguito specificati:1) essere agricoltori attivi;2) praticare l’agricoltura biologica ed essere soggetti al controllo di

un organismo riconosciuto di certificazione biologica;3) avere superfici in prevalenza nella condizione di adesione alla

produzione biologica da meno di 3 anni.Per il 2016 viene autorizzata la conversione dagli impegni assunti nel2015 ai sensi dell’Azione 214.1 Applicazione delle tecniche di produ-zione integrata verso gli impegni della Misura 11, sottomisura 11.1Operazione 11.1.1 Conversione agli impegni dell’agricoltura biolo-gica.L’impegno di conversione previsto dalla domanda 11.1.1 ha durata di3 anni, terminati i quali verrà richiesta l’adesione all’Operazione11.2.1 Mantenimento degli impegni dell’agricoltura biologica oppurepotrà essere concessa una proroga degli impegni dell’Operazione11.1.1 per raggiungere in totale (tra la 214.1 nel 2015 e l’Operazione11.1.1) almeno 5 anni.

S P E C I A L E B A N D I P S R

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Operazione 11.2.1 – mantenimento degli impegni dell’agricolturabiologica.Per il 2016 è autorizzato l’adeguamento degli impegni in corso as-sunti nel 2015 ai sensi dell’Azione 214.2 Applicazione delle tecnichedi produzione biologica del PSR 2007-2013 verso la Misura 11 delPSR 2014-2020 nei seguenti 2 modi alternativi:1) dagli impegni dell’Azione 214.2 Livello premio Introduzione

verso impegni ai sensi dell’Operazione 11.1.1 Conversione agliimpegni dell’agricoltura biologica (valgono le regole previste perla 11.1.1)

2) dagli impegni dell’Azione 214.2 Livello premio Mantenimentoverso impegni ai sensi dell’Operazione 11.2.1 Mantenimentodegli impegni dell’agricoltura biologica.

Si specifica che nel 2016 non è prevista la presentazione di nuove do-mande (domande di sostegno) per l’Operazione 11.2.1 Manteni-mento degli impegni dell’agricoltura biologica. Pertanto questa ade-sione è preclusa alle aziende che pur avendo aderito al sistema biolo-gico in passato ed avendo quindi ormai concluso il periodo di con-versione, non hanno mai partecipato ai bandi per il sostegno all’agri-coltura biologica previsti dalle passate programmazioni.LOCALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTINon possono essere finanziate superfici al di fuori del territorio re-gionale. CUMULABILITÀ E COMPATIBILITÀ CON LA MISURA 10 EALTRE MISUREIl sostegno dell’Operazione 11.1.1 può essere cumulato sulla mede-sima superficie con le operazioni o azioni della Misura 10 e/o conaltre misure del PSR 2014-2020, a condizione che i rispettivi impegnisiano complementari e compatibili; ad esempio è possibile cumularela Misura 11 con la Misura 13 – Indennità compensativa e con le ope-razioni 10.1.2, 10.1.4 e 10.1.5, oltre agli impegni facoltativi dell’Ope-razione 10.1.1 Produzione integrata.

MISURA 13 – PAGAMENTOCOMPENSATIVO PER LE ZONE MONTANEBENEFICIARI (Chi può presentare la domanda)Gli agricoltori attivi che si impegnano a proseguire l’attività agricolanelle zone classificate montane della Regione Piemonte. Il benefi-ciario deve garantire la presenza di titoli di conduzione delle particellecatastali indicate in domanda validi per l’intero periodo di impegno,che va dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno di presentazione delladomanda. Gli agricoltori attivi, anche se pensionati, devono averel’iscrizione all’INPS come CD, IAP, coloni o mezzadri ed essere in pos-sesso della Partita IVA attiva in campo agricolo (cod. ATECO 01) edavere la dichiarazione annuale IVA dell’anno precedente.CRITERI DI SELEZIONENon sono previsti criteri di selezione.LOCALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTINon possono essere finanziate superfici al di fuori del territorio re-gionale.FORMA ED ENTITÀ DEL CONTRIBUTOIl contributo consiste in un premio annuo per ettaro di superficieagricola aziendale ricadente in zona montana calcolato in base allagravità del vincolo permanente (o classi di svantaggio),in funzionedella combinazione dei fattori “altitudine” e “pendenza dei versanti”e dei seguenti sistemi agricoli che rappresentano i “gruppi di colture”praticate a livello aziendale:- sistemi agricoli a coltivazioni legnose;- sistemi agricoli a seminativi;- sistemi agricoli a pascoli e a prati permanenti.Inoltre, in applicazione dell’art. 31, par. 4 del Reg. (UE) n. 1305/2013,gli importi delle indennità saranno decrescenti al di sopra di una su-perficie agricola di 20 ettari, abbattendo il premio all’aumentare dellasuperficie utilizzata.Il premio riservato al “Sistema agricolo a pascoli e prati permanenti”potrà subirà un’ulteriore riduzione esclusivamente a carico delle su-perfici condotte da aziende non stanziali in zone montane della Re-gione Piemonte che, per l’attività di pascolamento, effettuano la mo-vimentazione dei capi di bestiame di proprietà da zone di pianurae/o collina verso superfici a pascolo ricadenti in zona montana. L’en-tità del premio per pascoli e prati permanenti alle aziende non stan-ziali sarà ridotta al 40% del premio.Le aziende dovranno dichiarare in sede di presentazione della do-manda l’essere o meno stanziali in zona montana e quelle con be-stiame dovranno dimostrare la stanzialità o la non stanzialità attra-verso la documentazione prevista dal Regolamento di Polizia Veteri-naria (il Modello 7) o da eventuale altra documentazione equivalente.Il carico minimo di animali all’ettaro che le aziende aderenti alla Mi-sura 13 devono rispettare per il mantenimento della superficie agri-cola in uno stato che la rende idonea al pascolo è quello indicatodalla DGR 13-3197, ovvero 0.07 UBA/ettaro/anno ad altitudini supe-riori a 1000 metri sul livello del mare. Nel caso in cui l’azienda di-sponga anche di pascoli ad altitudini inferiori, questo limite è appli-cabile se la superficie sopra i 1000 metri rappresenti oltre il 50% deltotale delle superfici a pascolo. Il periodo minimo di pascolamento èprevisto in 60 giorni in uno o più turni annuali.Il carico minimo al di sotto dei 1000 metri di altitudine è di 0.2UBA/ettaro/anno, naturalmente sempre per pascoli in zona montana.

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pagine a cura di Marco Visca

ConfagricolturaAlessandria

NoccioloProspettive e opportunità per la coltivazione

Martedì 24 maggio 2016 ore 18,00Alessandria - via Trotti, 122 - 1° piano

Segue aperitivo

INCONTRO TECNICO RIVOLTO SIA ALLEAZIENDE CHE HANNO GIÀ NOCCIOLETI SIA A QUELLE INTERESSATE A NUOVI IMPIANTI

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L a Regione Piemonte haemanato il primo bandoPSR misura 8.1.1 che fi-

nanzia interventi di forestazione.Le domande devono essere pre-sentate entro il 31 maggio pros-simo.Come già anticipato durante gliincontri dell’autunno e le Assem-blee di Zona dello scorso in-verno gli interventi riguardanotre tipologie:1. impianti di arboricoltura dalegno a ciclo breve per la pro-duzione di legname di pregio,in particolare la pioppicolturadi durata minima pari a 8anni;

2. impianti di arboricoltura dalegno a ciclo medio-lungo perla produzione di legname dipregio, di durata minima paria 20 anni;

3. impianti a finalità prevalente-mente ambientale, in partico-lare di bosco permanente, didurata minima pari a 20 anni.

Tutti gli interventi devono esserecollocati in zona di pianura.La tipologia 1 riservata sostan-zialmente ai pioppeti finanzia lesole spese di impianto e può ri-guardare impianti monospecifici(solo pioppo) o polispecifici(pioppo più altre essenze ar-boree) per una superficie mi-nima di 2 ettari in corpi minimidi 1 ettaro, con un massimale dispesa rispettivamente di 4000 e6000 euro all’ettaro.Due novità di rilievo rispetto allepassate programmazioni. Laprima, positiva, è rappresentatadalla possibilità di investimentianche su superfici con colturaprecedente arborea (pioppo supioppo); questa norma consen-tirà anche ai pioppicoltori storicied esclusivi di finanziare i loronuovi impianti. Per giustificare la valenza am-bientale delle operazioni finan-ziate è stato però introdotto l’ob-bligo di utilizzare nell’impiantoalmeno due cloni differenti, unodei quali appartenente al gruppodei cosiddetti MSA (cloni a mag-gior sostenibilità ambientale) re-sistenti alle più importanti avver-sità del pioppo. Non fanno partedi questo gruppo le varietà mag-giormente diffuse in Pianura Pa-dana quali l’I214 e il Beauprè.La percentuale di clone MSAvaria dal 22 al 50% in relazionealla superficie totale dell’inter-vento.Sono previsti criteri di priorità ealiquote di finanziamento diffe-renziate. Punteggi prioritari sonoassegnati agli “agricoltori attivi”alle aziende con superfici ubi-cate in aree “natura 2000” – fasce

fluviali A e B – in zone di salva-guardia di acque destinate alconsumo umano, ecc.Percentuali maggiori di spesa fi-nanziabile vengono riconosciutead esempio agli impianti poli-specifici. Una particolarità che interessa en-trambi gli aspetti è costituitadall’adesione dell’azienda pioppi-cola a sistemi di certificazioneambientale, quale quello secondolo standard PEFC, cui Confagri-coltura Alessandria aderisce daquasi 10 anni. La partecipazionead un gruppo di certificazione ga-rantisce 7 punti di priorità in gra-duatoria e, se praticata da un“agricoltore attivo”, una maggio-razione del 20% sul contributoalle spese di impianto che, adesempio, per impianti monospe-cifici passa dal 50 al 70%.Gli impianti di tipologia 2 e 3

nel presente bando presentanolimitazioni abbastanza pesantiche ne rendono abbastanza com-plicata la realizzazione. Sono in-fatti limitati, come già ricordato,alle zone di pianura e riservati adomande con una superficie diimpianto minima di 5 ettari incorpi separati superiori all’ettaro.Il premio di mancato reddito e dimanutenzione è poi limitato aiprimi 5 anni di impianto per latipologia 2 e ai primi 10 per la 3.Gli impianti di tutte e tre le tipo-logie prevedono la redazione diun progetto da parte di un tec-nico con specifiche competenze,abilitato ed iscritto agli albi di ri-ferimento.I nostri Uffici sono a disposi-zione per ulteriori chiarimentie per la redazione delle do-mande.

Roberto Giorgi

Interventi di forestazione: domande entro il 31 maggioS P E C I A L E B A N D I P S R

Il 29 aprile è mancata IDA PANIZZA

di Pontecurone.Al figlio Giuseppe Curone,alla nuora Vera, alla nipoteSofia e al fratello Vittorio lepiù sentite condoglianze dal-l’Ufficio Zona di Tortona,dalla Redazione de L’Aratro eda Confagricoltura Alessan-dria.

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Come già anticipato ilprimo marzo scorso, èstato approvato il regola-

mento di attuazione della LeggeRegionale che disciplina gli agri-turismi, attività molto diffusa inPiemonte, sesta regione in Italiaper numero di aziende. La sud-detta legge prevede disposizioniin materia molto più stringentirispetto alle precedenti: requisitofondamentale per un agritu-rismo è la prevalenza dell’attivitàagricola rispetto a quella agrituri-stica. La prevalenza si calcola intermini di tempo dedicato all’at-tività agricola ed a quella agritu-ristica o in termini di reddito ot-tenuto nello svolgimento delledue attività ed è il discrimine so-stanziale che distingue l’attivitàdi agriturismo da altre attività ditipo turistico-ricettive. In man-canza di tale requisito, in caso diaccertamento da parte degli or-gani di controllo, l’attività agritu-ristica potrebbe essere trasfor-mata in attività commerciale,con pesantissime conseguenze fi-scali e civilistiche quali, adesempio, il diverso inquadra-mento di dipendenti con il pas-saggio da gestione INPS agricol-tura a gestione commercio, conperdita delle agevolazioni per lezone svantaggiate e variazione didestinazione d’uso dei fabbricati. La nuova Legge Regionale, comegià ampiamente illustrato in pas-sato, ha variato anche le percen-tuali di incidenza dei prodottidell’azienda nella preparazione dicibi e bevande: negli agriturismidevono essere utilizzati prodottipropri in misura non inferiore al25 per cento ed inoltre, nella pre-

parazione e somministrazione,deve essere presente una quota diprodotto proveniente da aziendeagricole operanti in regione Pie-monte che, sommata al 25 percento, non sia inferiore all’85 percento del valore totale della ma-teria prima utilizzata.Un altro aspetto verso il quale ènecessario porre particolare at-tenzione è rappresentato dalfatto che, dal fascicolo aziendale,l’attività agrituristica deve risul-tare presente nel Sistema Infor-mativo Agricolo Piemonte dalquale sarà possibile elaborareun’apposita relazione da compi-lare o in via telematica sul sitostesso (da trasmettere al SUAP dicompetenza entro 180 giornidall’entrata in vigore del Regola-mento di attuazione) o in ver-sione cartacea (i modelli sonostati approvati dalla Regione inquesti giorni).Tale relazione andrà anche a sta-bilire e comunicare alla Pubblica

Amministrazione come l’aziendadecide di dimostrare la preva-lenza dell’attività agricola sull’at-tività agrituristica.La Legge Regionale prevedeanche la classificazione delleaziende agrituristiche sulla base

del livello di comfort, della va-rietà dei servizi offerti e dellaqualità del contesto ambientale.Questa classificazione vieneidentificata con un numero va-riabile di girasoli (da 1 a 5). La norma inoltre indica, in con-formità con quanto avviene peraltre attività turistico-ricettive,che l’azienda agrituristica deveesporre un’apposita targa identi-ficante l’attività svolta da metterein luogo ben visibile all’ingressodell’azienda.Il regolamento mette in evidenzaanche delle norme igienico-sani-tarie per le piscine e le palestre adisposizione degli ospiti e le mo-dalità di apertura. Confagricoltura e AgrituristAlessandria sono a disposi-zione dei soci, previo appunta-mento, per fornire l’assistenzanecessaria. Contattare CristinaBagnasco in sede 0131/43151-2int. 324.

Mutamenti climatici in Italia

L’Italia è soggetta ad un sensibile mutamento del clima caratteriz-zato dal generalizzato aumento della temperatura e dalla mag-giore frequenza di eventi meteorologici estremi come lunghi pe-

riodi di siccità, precipitazioni molto intense, tempeste di vento e ma-reggiate, esondazioni di corsi d’acqua e frane, riduzione della super-ficie dei ghiacciai. Questi fenomeni provocano gravi danni, non soloa persone, strutture e infrastrutture, ma anche alla produzione dellecoltivazioni agricole, sia per distruzione diretta, sia per gli effetti dellasiccità, dell’eccesso di acqua nel terreno, delle alterazioni del ciclobiologico.Ecco il link al rapporto economico sui mutamenti climatici in Italia diConfagricoltura:http://www.confagricoltura.it/ita/comunicazioni_centro-studi/rapporti-economici/mutamenti-climatici-in-italia.php

R.S.

Agriturismo: approvato il regolamentodi applicazione della Legge RegionaleLa normativa definisce come requisito necessario la prevalenza dell’attività agricola

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Tel. 0143.666425 - 345.4498254

Nuova apertura!

Con la determinazione del Direttore Generale n. 230 del 6aprile 2016 è stato presentato il nuovo bando ISMEA per l’in-sediamento dei giovani in agricoltura.

Si tratta di un’importante opportunità fornita da ISMEA (ente pub-blico che si occupa di fornire servizi di varia natura e di costituire ga-ranzie di tipo creditizio e finanziario alle imprese agricole) al fine diassicurare la trasparenza e lo sviluppo del mercato e, al contempo, so-stenere le aziende agevolando l’accesso al credito e sviluppando lacompetitività delle singole aziende.Le operazioni fondiarie del Bando si realizzano attraverso l’ac-quisto a cancello aperto della struttura fondiaria agricola e la suasuccessiva vendita, con patto di riservato dominio. Salvo alcuneeccezioni, l’importo richiesto per l’operazione a pena di esclu-sione deve essere compreso tra 250.000 e 2.000.000 di euro.Con il bando in analisi, ISMEA mette a disposizione un fondo di 60milioni di euro, ripartito in due lotti frazionati (da 30 milioni cia-scuno) con criteri territoriali, che verrà suddiviso in singoli contri-buti, concessi in conto interessi nella misura massima di 70.000euro ognuno, a differenza dei contributi in conto capitale am-messi sulla Misura 6.1.1 del PSR.Il contributo è erogabile per il 60% all’avvio dell’ammortamento del-l’operazione e per il 40% all’esito della corretta attuazione del pianoaziendale.Il tasso annuale di riferimento massimo delle operazioni è corrispon-dete al tasso base, aumentato fino a 220 punti base; il tasso finale ap-plicabile all’operazione non potrà essere inferiore allo 0,50%.La durata del piano di ammortamento va dai 15 ai 30 anni.I REQUISITI PER ACCEDERE AL CONTRIBUTOI contributi saranno concessi a giovani che intendano insediarsi perla prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo azienda.Per accedere ai fondi, essi dovranno avere i seguenti requisiti:• età compresa tra i 18 anni compiuti e i 40 anni non ancora com-piuti;

• cittadinanza di uno degli Stati membri dell’Unione Europea;• residenza nel territorio della Repubblica Italiana;• possesso di adeguate conoscenze e competenze professionali.Oltre a questi requisiti, riconducibili alla persona fisica, è richiestaanche all’azienda la titolarità di una lunga serie di parametri tra cui ilpossesso di una Partita IVA in campo agricolo, l’iscrizione al registrodelle imprese, l’iscrizione al regime previdenziale agricolo (per le im-prese individuali); per le società è inoltre richiesto l’esercizio esclu-sivo delle attività ex art. 2135 c.c. come l’oggetto sociale, l’indicazione“società agricola” nella ragione sociale o denominazione sociale,nonché il non assoggettamento ad alcuna procedura concorsuale.Il nuovo insediato deve assumere la responsabilità e la rappresen-tanza legale dell’impresa o della società in cui si insedia e deve eserci-

tare pieno potere decisionale per almeno cinque anni dalla stipuladell’atto di concessione delle agevolazioni. Nel caso dell’insedia-mento in una società, è necessario che a livello statutario siano ap-poste le opportune cautele per garantire la dovuta stabilità.LE CAUSE DI ESCLUSIONE DAL CONTRIBUTO Numerose le cause che inibiscono l’accesso al contributo, fra le altre:• non possono accedere ai contributi i soggetti già insediati o ti-tolari di altri contributi similari;

• non si può usufruire del contributo per l’insediamento in impresein difficoltà, ovvero in aziende in cui si era già insediato un altrogiovane grazie al premio.

Non possono usufruire del contributo i soggetti condannati per reaticontro la PA o in materie come quelle di ambiente, immigrazione, sa-lute e sicurezza nei luoghi di lavoro.COME PRESENTARE LA DOMANDALa domanda per l’accesso ai bonus previsti dal bando ISMEA può es-sere presentata fino alle ore 12 del 10 giugno 2016. Per poter en-trare nella lista degli aventi diritto occorrerà presentare i seguenti do-cumenti:• domanda di ammissione alle agevolazioni, completa della docu-mentazione indicata nell’allegato A) al presente Bando;

• descrizione della struttura fondiaria con particolare riferimentoall’ubicazione e alle caratteristiche territoriali;

• piano aziendale che dimostri la sostenibilità economica, finan-ziaria e ambientale dell’intervento fondiario in relazione allosviluppo dell’attività agricola, articolato su un periodo di al-meno 5 anni.

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi a Cristina Ba-gnasco in Sede; tel. 0131/43151-2 int. 324.

Pubblicato il nuovo bando ISMEAAl via i nuovi contributi per i giovani in agricoltura

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MAGGIO 201618

AVVISO AI VITICOLTORIRicordiamo che i tecnici viticoli degli Uffici Zona e ilresponsabile vitivinicolo provinciale Luca Businarosono a disposizione per fornire i seguenti servizi alleaziende interessate del comparto: • tenuta dei registri di cantina (vinificazione, com-

mercializzazione, imbottigliamento) • compilazione dei manuali HAccp • richieste di campionamento vino • richieste di contrassegni di stato per imbottigliatori • assistenza su questioni legate alla legislazione

Il 20 aprile scorso l’Ispetto-rato Centrale RepressioneFrodi ha convocato una riu-

nione per aggiornare le organiz-zazioni professionali circa lostato di avanzamento del pro-getto inerente la dematerializza-zione dei registri vitivinicoli(D.M. 293 del 20 marzo 2015

modificato dal D.M. 1114 del 30dicembre 2015). I dirigenti dell ’ Ispettoratohanno riferito che le ultimeoperazioni ancora mancanti sa-ranno inserite nel registro entrofine aprile e che, in linea gene-rale, il sistema viene consideratopronto per essere implemen-

tato. Secondo le stime del-l’Ispettorato le aziende interes-sate saranno 60.000 e almeno40.000 si serviranno del servizioon line. Il registro, stando ai tempi indi-cati nel D.M. 1114 del 30 di-cembre 2015, dovrebbe entrarein vigore in via obbligatoria apartire dal 30 giugno 2016. Inmerito Confagricoltura ha mani-festato ancora una volta ai diri-genti l’esigenza di dare maggiortempo alle aziende di testare ilprogramma e soprattutto ha ri-portato la richiesta di non ren-dere obbligatorio il sistemaprima di aver verificato lo stessoalmeno durante una intera fasedi raccolta e vinificazione. L’Ispettorato ha mostrato dispo-nibilità verso tale richiesta ed hainvitato le organizzazioni a scri-vere una lettera al Ministro chie-dendo il posticipo dell’entrata invigore. Le organizzazioni dellafiliera si sono accordate per chie-dere di spostare l’entrata in vi-gore a dicembre 2016. È statoinoltre specificato che in caso di

errori nella tenuta del registro laprocedura prevede di applicarelo strumento della diffida e nondirettamente le sanzioni. Confagricoltura ha inoltre ripor-tato l’istanza di organizzare unprogramma di formazione edinformazione per gli operatorisul territorio. Il Ministero si è anche reso di-sponibile a organizzare incontriformativi per gli operatori neivari ambiti territoriali.Per quanto concerne la “tenuta”dei registri, il Dr. Fregolent (Di-rettore ICQRF nord est) ha spe-cificato che è prevista anche ladelega ad un soggetto terzo (per-sona fisica) e il mandato al CAAo all’impresa specializzata. Si riporta di seguito il link webhttp://mipaaf.sian.it/portale-mipaaf/scarico.jsp dove sonodisponibili la documentazionee le procedure per entrare nelportale. Il prossimo appuntamento conl’Ispettorato è previsto per finemaggio.

Luca Businaro

Dematerializzazione dei registrivitivinicoli: stato di avanzamento dei lavori

Si segnala che è attivo il bando relativo alprogramma regionale per la concessionedi contributi negli interessi sui prestiti

per la conduzione aziendale.Possono beneficiare dell’aiuto le piccole emedie imprese (PMI) aventi sede operativa inRegione Piemonte, condotte da imprenditoriagricoli singoli e da altre forme associatecomposte da meno di cinque imprenditoriagricoli in possesso dei requisiti di cui l’arti-colo 1 commi 1 e 3 del D.Lgs. n. 99/2004,iscritte al Registro delle Imprese, che rispet-tino le norme in materia di previdenza agri-cola, che risultino in possesso di Partita IVAper il settore agricolo e che abbiano costituitoil fascicolo aziendale.Il prestito di conduzione, della durata mas-sima di un anno, ha lo scopo di anticipare icapitali necessari per far fronte ai costi deimezzi tecnici utilizzati nei cicli produttiviaziendali, in attesa del ricavo futuro a seguitodella vendita dei prodotti agricoli e zootecniciottenuti.

L’importo del prestito di conduzione ammis-sibile a finanziamento dovrà essere compresotra un minimo di euro 5.000 ed un massimodi euro 80.000.Ai sensi del Regolamento (CE) N.1408/2013 l’importo complessivo degli aiuti“de minimis” concessi ad una medesima im-presa non può superare l’importo di euro15.000 nell’arco di tre esercizi finanziari(2014/2015/2016).La D.G.R. ha fissato il contributo regionalenell’1% per le imprese ubicate in zona di pia-nura o di collina e nell’1,5% per quelle ubi-cate in zona di montagna; ha inoltre stabilitoche, nel caso in cui almeno il 50% dell’im-porto del prestito sia assistito da garanzia pre-stata da confidi, il contributo sia aumentatodi 0,30 punti percentuali.Si terrà conto dell’ordine cronologico del-l’inoltro telematico delle domande, dandopriorità ai beneficiari dei prestiti di condu-zione ammessi a finanziamento con il bando2015, al fine di evitare eventuali criticità le-

gate al rimborso dei prestiti in scadenza.La domanda dovrà essere predisposta e pre-sentata utilizzando gli appositi servizi on lineintegrati nel sistema informativo agricolo pie-montese (SIAP). La scansione della copia delladomanda stampata dalla procedura - sotto-scritta dal beneficiario - e della copia del docu-mento di riconoscimento in corso di validitàdel sottoscrittore, dovrà essere trasmessa tra-mite PEC al competente Settore Territorialeentro sette giorni lavorativi dall’inoltro tele-matico. L’originale della domanda cartaceasottoscritta dovrà essere conservata presso ildetentore del fascicolo aziendale.Sarà cura del richiedente comunicare all’isti-tuto di credito prescelto ed al confidi, se pre-vista la garanzia, l’avvenuta presentazionedella domanda di prestito di conduzione.Le domande di finanziamento potranno es-sere presentate fino al 31 maggio 2016.Per ulteriori informazioni contattare gli Uf-fici Zona.

Cristina Bagnasco

Aperti i prestiti di conduzione

Per informazioni e per fissare appuntamenti si prega di contattare ireferenti di Zona.Paolo Castellano Zona Alessandria Tel. 0131 252945Francesco Dameri Zona Tortona Tel. 0131 861428Matteo Ferro Zona Acqui Terme e Ovada Tel. 0144 322243Giovanni Passioni Zona Casale Monferrato Tel. 0142 452209Luca Businaro Zona Novi Ligure Tel. 0143 2633

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Solo 6 kg di rame all’ettaro all’anno: non di più. Questa è unadelle principali novità introdotte nei disciplinari di produzioneintegrata che le aziende che aderiscono all’Operazione 10.1.1 –

agricoltura integrata (la nuova versione della 2078, per meglio inten-derci), devono rispettare. Oggi questo apporto massimo per ettaroper anno è vincolo obbligatorio le aziende aderenti ai programmiagroambientali, ma vi sono ipotesi che queste limitazioni siano in-trodotte nelle etichette dei prodotti fitosanitari che contengono rame,estendendo quindi il limite all’utilizzo generale del rame da parte ditutti gli agricoltori. D’altra parte gli operatori biologici già da alcunianni fanno i conti con limitazioni analoghe.La ragione della limitazione è di natura ambientale: il rame è un me-tallo pesante che può provocare seri problemi di inquinamento. Partedel rame distribuito cade sul terreni, in misura maggiore o minore aseconda della dose che adoperiamo e della concentrazione nell’acquacon cui viene distribuito, dello sviluppo vegetativo delle colture,dell’efficienza dell’irroratrice (ulteriore motivo per la sua perfetta re-golazione, meglio se effettuata tramite uno dei nostri centri abilitati)e delle condizioni meteorologiche durante e successive al tratta-mento (vento, piogge).Questa limitazione ha effetti particolarmente problematici su colturequali la vite, il pomodoro da industria e la patata: il rame, per la di-fesa di queste colture da peronospora (e da altre malattie) è semprestato il prodotto leader.A partire dal 2016 la limitazione prevede, come detto, un utilizzo an-nuale di non più di 6 kg all’ettaro (appunto all’anno) di rame me-tallo; il limite di 6 kg deve essere rispettato sommando tutte le distri-buzioni del rame metallo contenuto nei vari fungicidi, sia quelli abase di solo rame, sia ove il rame è presente in miscela con altre so-stanze attive.In pratica quali parametri considerare per il rispetto del limite? Adesempio per la difesa del vigneto (ma potrebbe essere anche pomo-doro o patata) occorre effettuare questi calcoli. Occorre leggere sul-l’etichetta di ciascun prodotto il contenuto in rame metallo.Ad esempio: un tipo di poltiglia bordolese contiene 20 grammi dirame metallo per ogni etto di formulato: per ogni kg di formulatocommerciale utilizzato si distribuiscono 200 grammi di rame.Questo significa che alla dose minima di etichetta di 7 kg/ettaro dipoltiglia, ad ogni trattamento si distribuiscono 1.4 kg di rame.Per i formulati commerciali ove il rame sia contenuto in miscela conaltre sostanze attive il calcolo è analogo: ad esempio un antiperono-sporico oltre a una sostanza attiva sistemica (ad esempio) contieneanche 14.19 grammi di rame metallo da ossicloruro ogni 100grammi di formulato commerciale: alla dose massima di etichetta di5 kg di formulato commerciale all’ettaro si distribuiscono per ognitrattamento 709.5 grammi di rame metallico.Semplificando il concetto, se un’azienda, magari in un’annata favore-vole, utilizza poltiglia bordolese con 20 grammi di rame ogni 100grammi di formulato per un totale di 3 trattamenti a 7 kg/all’ettaro

per trattamento, alternati con 3 trattamenti del prodotto sistemicoche contiene 14.19 grammi di rame metallo ogni 100 grammi di for-mulato commerciale, in totale apporta:

7 kg x 3 trattamenti x 0.200 grammi di rame per kg di prodotto commerciale = 4.2 kg di rame metallo

cui si aggiungono 5 kg x 3 trattamenti x 0.1419 grammi di rame

per kg di prodotto commerciale = 2.1285 kg di rame metalloLa somma di questi apporti ammonta a

4.200+2.1285=6.3285 kg di rame metallo

È stato superato il limite ammesso dai disciplinari di produzione in-tegrata.Occorre, quindi, cambiare strategia di difesa, andando a scegliere altriformulati commerciali che consentano di rispettare il limite di 6kg/ettaro/anno.Negli ultimi anni le società fitochimiche hanno reso disponibili salirameici di sempre maggiore efficacia, che consentono ottimi effettifungicidi, assenza di fitotossicità e apporto di rame ridotto: la sceltadeve cadere verso questi formulati per poter rispettare il limite di 6kg/ettaro/anno in modo più semplice.Occorre anche considerare attentamente i corretti intervalli tra i trat-tamenti, in base all’andamento climatico e allo sviluppo della vegeta-zione e dell’uva.I bollettini emessi quasi settimanalmente dal Condifesa e appostinelle bacheche comunali e nei nostri uffici saranno senz’altro unutilissimo supporto decisionale, specialmente se verificata e di-scussa con i nostri tecnici la migliore strategia di intervento.

Marco Visca

MAGGIO 201619

Limitazione del rame per la difesa delle colture

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MAGGIO 201620

L’obbligo dell’abilitazione all’utilizzo professionale di determi-nate macchine agricole noto anche come “patentino per iltrattore” introdotto dal Decreto Legislativo n. 81 del 2008 e

normato dall’Accordo Stato-Regioni del 2012, più volte prorogato, èentrato definitivamente in vigore il 1° gennaio 2016.Non è una patente di guida, è l’attestazione di partecipazione ad unpercorso formativo di ABILITAZIONE PROFESSIONALE ri-chiesta per guidare e utilizzare alcune macchine “speciali” quali, incampo agricolo, carrelli elevatori telescopici, ruspe, terne, piattaformeelevabili e appunto TRATTORI AGRICOLI E FORESTALI.La normativa coinvolge sia le aziende con dipendenti sia le ditte au-tonome o a conduzione familiare.L’obbligo prevede la frequenza a corsi abilitanti di durata e contenutivariabili a seconda delle macchine utilizzate.È ad esempio previsto per la guida dei trattori gommati un corso di 8ore, 3 delle quali dedicate alla teoria, in aula, e 5 ore di pratica in ap-posito centro di prova. Altre 5 ore di pratica sono necessarie per i trat-tori cingolati.

Sono però previste deroghe e proroghe per determinate situazioni personali

degli utilizzatori• Utilizzatore dipendente o autonomo in possesso alla data del 31dicembre 2015 di ESPERIENZA BIENNALE nell’utilizzo dellamacchina, conseguita, anche non continuativamente, negli ultimi10 anni: è sufficiente un corso di aggiornamento da effettuarsientro il 13 marzo 2017 della durata di 4 ore da svolgersi in aulacon richiami di pratica e tecnica di guida senza tuttavia prove pra-tiche in campo.

• Utilizzatore dipendente o autonomo SENZA ESPERIENZAbiennale ma INCARICATO dell’uso della macchina antecedente-mente al 31 dicembre 2015: obbligo di corso base completo daeffettuarsi entro il 31 dicembre 2017 della durata prevista dall’Ac-cordo Stato-Regioni del 2012 e variabile per le varie macchine in-cluse nella norma, da svolgersi parte in aula con lezioni teoriche eparte in campo con prova d’esame finale.

Sia l’esperienza biennale che l’utilizzo antecedente al 31 dicembre2015 devono essere autocertificati dal dipendente o dal datore di la-voro o dal lavoratore autonomo, a seconda del caso, con dichiara-

zioni sostitutive di atto di notorietà.Per tutte le abilitazioni descritte è poi previsto un aggiornamento di4 ore con cadenza quinquennale.Per i lavoratori dipendenti il mancato rispetto degli obblighi descrittiricade nel sistema sanzionatorio regolato dal Decreto Legislativo n. 81 del 2008 che prevede pesantissime sanzioni anche penali a ca-rico del datore di lavoro per la omessa o insufficiente formazione einformazione dei propri lavoratori dipendenti.

I modelli di autocertificazione sono disponibili presso i nostri uffici e sul sito

www.confagricolturalessandria.itLe autocertificazioni corredate da documento d’identità in corso di va-lidità del sottoscrittore o gli attestati di frequenza ai corsi formativi (pa-tentino) devono essere CONSERVATE IN AZIENDA a disposizionedelle autorità competenti in materia di sicurezza sul lavoro e devonoACCOMPAGNARE L’UTILIZZATORE DELLA MACCHINA DU-RANTE LA CIRCOLAZIONE STRADALE in quanto potrebbero es-sere richieste in visione dai vari organi di polizia che vigilano sul traf-fico stradale. Riepiloghiamo nella tabella sottostante gli obblighi e le scadenze.

Roberto Giorgi

Abilitazione alla guida e all’utilizzo di macchine agricolePatentino per il trattore

Caso Adempimento Scadenza

Operatori addetti all’uso delle attrezzaturedopo 31 dicembre 2015

AbiLiTAzionE coRso compLETo prima di incaricare il lavoratore all’uso delle attrezzature

Operatori già incaricati dell’uso delleattrezzature alla data del 31 dicembre 2015

AbiLiTAzionE coRso compLETo Entro il 31 dicembre 2017

Lavoratori agricoli con esperienza biennale coRso AggioRnAmEnTo Entro il 13 marzo 2017

Tutti gli operatori coRso AggioRnAmEnTo Ogni 5 anni

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MAGGIO 201621

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agricole della durata di 30 ore dal 19 al 22aprile.Oltre alla parte teorica, la nostra Gaia haaffrontato e superato le prove pratiche incampo con trattrici gommate e cingolatecon attrezzature applicate frontalmente,lateralmente e posteriormente e le provepratiche di campo in manovre conmacchine trainate ad 1 asse ed a 2 assi.Le macchine utilizzate erano trattrici anni‘60, anni ‘80 e di ultima generazione;macchine operatrici collegate all’attacco a 3punti delle trattrici, rimorchi e macchinetrainate.Congratulazioni a Gaia per il brillantetraguardo!

R.S.

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trattrici agricole

CONFAGRICOLTURA ALESSANDRIA sta organizzando questi corsi eraccoglie le preiscrizioni. Per facilitare l’adesione pubblichiamo qui diseguito il modulo di prenotazione da consegnare ai nostri Uffici Zona

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Il 27 aprile 2016 alla “Cantina di Alice sca”di Alice Bel Colle si sono incontrati tutti isoggetti di parte agricola coinvolti nella fi-

liera dell’uva “Moscato”, ASSOCIAZIONEPRODUTTORI MOSCATO, AGRINSIEMEMOSCATO, FEDAGRI CONFCOOPERATIVE,COLDIRETTI, CIA, CONFAGRICOLTURA, VI-GNAIOLI PIEMONTESI. Per Confagricoltura era presente il presidenteLuca Brondelli accompagnato da AlessandroBoido e Matteo Ferro della Zona di AcquiTerme.Riportiamo una sintesi delle proposte condi-vise da tutti i partecipanti. Le proposte avan-zate si possono dividere sostanzialmente inazioni da mettere in atto subito per affrontarela contingenza ed azioni che possono portarerisultati più sul lungo periodo. Per quanto riguarda l’annata 2016, i punti chesi dovranno affrontare sono: • Situazione delle scorte: la previsione èquella di arrivare alla vendemmia con unquantitativo di scorte di circa 400.000 hl. Lariduzione delle scorte non dovrà essere a ca-rico dei produttori di uva, con drastiche limi-tazioni delle rese, ma dovrà risultare a caricodell’industria con condivise azioni promozio-nali per la riacquisizione delle quote di mer-

cato perse. • Rese ad ettaro: la resa ad ettaro dovrà essereproporzionata al numero di bottiglie vendutenell’ultima campagna. Ad oggi si presume diarrivare ad un totale, tra Asti e Moscato d’Asti,di circa 80.000.000 di bottiglie vendute. Se taliprevisioni verranno confermate, la resa do-vrebbe attestarsi tra gli 80 e gli 83 q.li/ha. • Prezzo: la circolare emanata dall’Antitrustin riferimento all’accordo interprofessionaledel Gavi a nostro avviso non crea alcun osta-colo alla possibilità di proseguire con i lavoridella paritetica. Il prezzo minimo di que-st’anno dovrebbe essere fissato a 110 euro/q.le. • Destinazione del supero: con queste resedi produzione di DOCG si avrebbero circa 40q.li/ha di “supero”, del quale bisognerà deci-dere la destinazione (totalmente a vino aro-matico; in parte a Piemonte Moscato, in partea vino secco, ecc…) • Garanzia del ritiro totale sia delle uve chedei mosti: è indispensabile legare qualsiasitipo di accordo alla garanzia di ritiro totale delprodotto uva e mosto. • Introduzione di vincoli e/o premialità perl’accesso ai fondi PSR per le industrie di tra-sformazione ed imbottigliamento: al fine difrenare la riduzione di volumi commercializ-

zati di Asti e Moscato d’Asti o comunque dialtre denominazioni piemontesi a vantaggiodi altre provenienti da fuori regione, si ri-chiede che i futuri bandi, sia relativi agli inve-stimenti materiali che per le spese di promo-zione prevedano un requisito minimo di am-missibilità legato al prodotto locale, attraversol’obbligo di sottoscrizione di contratti di for-nitura pluriennali con i produttori di base. • Verifica della destinazione dei fondi sullapromozione: si chiede di avere un dettagliopreciso delle iniziative realizzate, dei soggetticoinvolti e degli importi spesi.Parallelamente è indispensabile progettareazioni che, anche se non di immediata attua-zione, possano permettere, con una certa sicu-rezza e in un futuro prossimo, di riacquisire lequote di mercato perse. Le proposte vertono quindi su una revisionedel disciplinare di produzione e sulla gestionedel Consorzio. In particolare: – All’allargamento della zona di imbotti-gliamento: l’allargamento della zona di im-bottigliamento potrebbe essere una tra le pos-sibili azioni per consentire di aumentare i vo-lumi di prodotto imbottigliato, previa verificadell’effettivo interesse all’Asti/Moscato d’Astidi aziende ubicate fuori Piemonte. – Introduzione di nuove tipologie di pro-dotto: da anni ormai è diffusa l’opinione chela denominazione Asti e Moscato d’Asti non sisia adeguata all’evolversi dei gusti e dei mer-cati. Una modifica di disciplinare che prevedanuove tipologie di prodotto (secco, demi sec,fermo, ecc…) potrebbe diversificare la clien-tela aumentando i volumi venduti. – Riequilibrio del peso fra parte agricola eparte industriale all’interno del CdA delConsorzio: il Aonsiglio di Amministrazionedovrebbe essere composto da una rappresen-tanza paritaria di componenti di parte agricolae industriale. Questo in quanto si ritiene cheentrambe le componenti debbano avere paridignità, a maggior ragione dove le decisioniassunte dal Consorzio assumono forza “ergaomnes”. – Condivisione delle scelte e delle iniziativeattuate dal Consorzio per la valorizzazione epromozione dell’Asti e del Moscato d’Asti. – Coinvolgimento dei Comuni e degli entilocali per la promozione dell’Asti e del Mo-scato d’Asti sul territorio di produzione. Il presidente Brondelli al termine dell’in-contro ha commentato: ”Sono molto fiduciosoche si giunga ad un buon risultato; è estremamentepositivo il fatto che tutta la parte agricola si siacompattata su proposte condivise da tutti per stabi-lire quale sia la strada da intraprendere per usciredalla crisi odierna”.

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Rilancio del Moscato: proposte unitarie dalla parte agricola

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